MedNews n.11

Page 1

Anno XVII – n. 11 – 28 maggio 2011

Redazione: 80133 Napoli – Via Depretis, 130

Il “Totem della Pace Tricolore” o a Coazze per il 150 dell’Unità L’opera monumentale dello scultore Mario Molinari inaugurata da Giuliano Amato e Piero Fassino L’INAUGURAZIONE

IL PROGETTO

L’8

maggio è stato inaugurato a Coazze il “Totem della Pace Tricolore” dello scultore Mario Molinari. Un monumento che porta verso il cielo il rosso, il bianco e il verde, i colori della bandiera italiana. Il “Totem della Pace” è un’iniziativa che la Fondazione Mediterraneo sta realizzando nelle più importanti città del mondo. “Ma quello di Coazze – spiega il Presidente Michele Capasso – è “tricolore” e ha un forte valore simbolico, proprio in questo difficilissimo periodo storico dove è assolutamente necessario seminare pace e unità. Il comitato internazionale della Fondazione ha scelto l’opera di Molinari perché è un artista sensibile alle tematiche di pace e di dialogo tra le culture’’. Grande partecipazione di pubblico per la cerimonia d’inaugurazione dell’opera, tra cui i giovani delle scuole che hanno cantato la “Canzone della Pace”. Numerosi i messaggi pervenuti, tra cui quello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente della Repubblica di Malta George Abela, del Ministro degli Esteri Franco Frattini e del Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso, che hanno plaudito questa iniziativa condividendone le alte finalità. Sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, Pia e Jacopo Molinari, i Sindaci dei Comuni che aderiscono alla rete “Città per la Pace”, il Sindaco di Coazze Paolo Allais, il Presidente del Comitato per il 150° dell’Unità d’Italia Giuliano Amato, il Presidente del Comitato per l’Ossario di Coazze Piero Fassino, l’On. Osvaldo Napoli con altri Parlamentari, i Sindaci della Val Sangone ed autorità civili, militari e religiose.

Il Totem della Pace Tricolore di Mario Molinari a Coazze, paese in cui l’artista è nato.

Inaugurato a Coazze il “Totem della Pace” di Molinari Il Presidente Napolitano plaude al simbolo dell’Unità

>>  2

Napoli, Torino e Coazze: grande festa per l’Unità L’Inno di Mameli per un giorno l’Inno della Pace

>>  3

Il Sindaco Allais: “questo simbolo onora Coazze. Grazie alla Fondazione Mediterraneo per l’opera di Molinari”

>>  3

Il Presidente Capasso onora i martiri della Resistenza

>>  4

Amato e Fassino nominati “Portatori di Pace”

>>  4

La Fondazione Mediterraneo – Organizzazione internazionale non lucrativa d’utilità sociale (Onlus) creata nel 1994 dall’architetto Michele Capasso insieme a studiose e studiosi dell’area euromediterranea, politici di organismi internazionali e diplomatici impegnati in azioni di pace – ha realizzato importanti iniziative per la Pace e lo sviluppo condiviso: tra queste la creazione a Napoli della “Maison de la Paix – Casa Universale delle Culture”, supportata da Capi di Stato e di Governo, da personalità del mondo della cultura, dell’economia e della scienza ed alla quale hanno aderito vari Paesi del mondo ed organismi internazionali come le Nazioni Unite, l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, la Lega degli Stati Arabi, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, la Fondazione Euromediterranea “Anna Lindh”. Il “Totem della Pace”, opera dello scultore torinese Mario Molinari, è il simbolo della “Maison de la Paix – Casa Universale delle Culture” e rappresenta la Pace nel Mondo e, specialmente, nel Grande Mediterraneo: la Fondazione Mediterraneo sta diffondendo questo simbolo universale costituendo la rete delle “Città per la Pace”. Lo scultore Mario Molinari è stato un artista di chiara fama, sensibile alle tematiche di pace e dialogo tra le culture, com’è testimoniato dalle sue numerose opere e dalla sua vita. Il progetto culturale del “Totem della Pace” è realizzato nel mondo da Michele Capasso: dedito, dal 1990, alla costruzione del dialogo quale strumento per la mediazione dei conflitti, coniuga la sua esperienza internazionale di programmazione e progettazione sociale e interculturale con quella professionale di architetto e ingegnere. Il “Totem della Pace Tricolore” a Coazze rappresenta il simbolo della Unità non solo dell’Italia ma anche dei valori fondamentali posti a base della libera e civile coesistenza.


Anno XVII – n. 11 – 28 maggio 2011  |  2

1

3

2 4

5

6

1. La commemorazione dei partigiani caduti. 2. Piero Fassino e Michele Capasso 3. Michele Capasso, Piero Fassino, Giuliano Amato, Paolo Allais e i Sindaci con i Gonfaloni dei Comuni della Val Sangone dinanzi al Totem della Pace Tricolore.

4. Il Sindaco di Coazze Paolo Allais, il Presidente del Comitato per il 150o dell’Unità d’Italia Giuliano Amato e il Presidente del Comitato dell’Ossario di Coazze Piero Fassino inaugurano, con Jacopo Molinari e Michele Capasso, il “Totem della Pace”. 5-6. L’inaugurazione del Totem della Pace Tricolore di Molinari a Coazze.

Inaugurato a Coazze il “Totem della Pace” di Molinari Il Presidente Napolitano plaude al simbolo dell’Unità Molte le testimonianze pervenute dai rappresentanti istituzionali di vari Paesi. A destra si riporta uno stralcio dei messaggi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso e del Ministro degli Affari Esteri italiano Franco Frattini.

Napolitano

Barroso

Frattini

“In riferimento all’inaugurazione del “Totem della Pace Tricolore”, che si terrà a Torino il prossimo 4 maggio, esprimo vivo apprezzamento per questa ulteriore significativa iniziativa con la quale Torino ha voluto ricordare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Estendo i miei ringraziamenti al Sindaco Chiamparino, al Presidente Capasso e al Presidente Saitta”.

“L’inaugurazione del primo “Totem della Pace Tricolore” dello scultore torinese Mario Molinari, in occasione del 150o anniversario dell’Unità d’Italia, rappresenta un importante evento in favore della pace. Auguro al Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, al Presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso e al Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta il pieno successo per questo evento”.

“Ho ricevuto con molto piacere l’invito a partecipare all’inaugurazione del “Totem della Pace Tricolore” in programma a Torino il 4 maggio; sono certo che l’iniziativa saprà riscuotere numerosi consensi, anche a fronte dei recenti mutamenti nello scenario internazionale. Colgo l’occasione per inviare un caro saluto ed i migliori auguri di buon lavoro”.


Anno XVII – n. 11 – 28 maggio 2011  |  3

Michele Capasso con Giuliano Amato e Paolo Allais.

Michele Capasso e Pia Molinari.

I Sindaci presenti alla cerimonia.

Napoli, Torino e Coazze: grande festa per l’Unità

N

L’Inno di Mameli per un giorno l’Inno della Pace

apoli, Torino e Coazze riunite dal “Totem della Pace Tricolore”: una grande festa per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. “Sono felice – ha affermato il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino il 4 maggio 2011 – che, a conclusione del mio mandato, la città di Torino abbia potuto realizzare il più grande Tricolore d’Italia e ringrazio molto il presidente Michele Capasso – che da anni è impegnato in iniziative di pace nel Mediterraneo e nel mondo – per averci voluto regalare una giornata come questa che rappresenta anche un impegno, proprio in questo momento, per trasformare il grande problema delle migrazioni in una grande risorsa di dialogo e cooperazione”. “La Provincia di Torino – ha affermato il Presidente Antonio Saitta – ha sin dall’inizio sostenuto il progetto del “Totem della Pace Tricolore” dello scultore torinese Mario Molinari, riconoscendo alla Fondazione Mediterraneo un ruolo fondamentale nel partenariato politco, culturale e sociale tra i Paesi euromediterranei. Anche nella mia

Un momento della cerimonia di inaugurazione del Totem della Pace Tricolore.

veste di presidente della Commissione “Mediterraneo” dell’Arco Latino, ribadisco l’impegno e lo sforzo della Provincia di Torino in progetti ed iniziative che vedono al centro la pace e la cooperazione tra le due rive del Mare Nostro, proprio in questo difficile momento”. “Ringrazio la Fondazione Mediterraneo, a nome del Comitato per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia – ha affermato il presidente Giuliano Amato a Coazze l’8 maggio 2011 – per aver voluto inaugurare il “Totem della Pace Tricolore” proprio in questo luogo significativo, testimonianza del sacrificio di tanti martiri della Resistenza ma anche stimolo per riaffermare i valori fondamentali della Costituzione italiana e, con essa, quelli della Pace e della Solidarietà”. “Sono grato alla Fondazione Mediterraneo e a tutte le istituzioni internazionali che promuovono il “Totem della Pace” – ha affermato il Presidente dell’ossario di Coazze Piero Fassino – per aver voluto omaggiare la città di Coazze ma, soprattutto, la memoria dei tanti caduti per la libertà e per la pace”.

Il Sindaco Allais: questo simbolo onora Molinari e Coazze, paese dov’è nato Grazie alla Fondazione Mediterraneo per questa iniziativa di Pace Sono veramente commosso ed emozionato perché oggi si coniugano diverse ricorrenze. L’inaugurazione, dopo Torino, del “Totem della Pace Tricolore” del grande Mario Molinari: direttore della Cartiera Sertorio, nato qui a Coazze dove ha realizzato nel 1961 l’unico Faro di montagna per il 100o Anniversario dell’Unità d’Italia, si è poi dedicato all’arte diventando uno dei più grandi scultori. Grazie di cuore a Pia e Jacopo Molinari ed al presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso per aver voluto realizzare quest’opera monumentale proprio in questa giornata speciale. Perché oggi, 8 maggio 2011, in presenza del presidente del Comitato per il 150°

dell’Unità d’Italia Giuliano Amato e del presidente dell’Ossario di Forno di Coazze Piero Fassino vogliamo ricordare i partigiani caduti per difendere la nostra Patria. Nelle lapidi sono incisi i nomi di giovani di tutt’Italia che hanno immolato la loro vita per gli ideali della democrazia e della libertà. Pace, solidarietà, diritti: ecco che questo simbolo di pace, il “Totem Tricolore” di Molinari realizzato per il 150o dell’Unità d’Italia, assume qui, in questo piccolo borgo di Forno di Coazze, nel cuore della Val Sangone, un significato particolare che intendiamo diffondere in tutto il mondo. Jacopo Molinari con Michele Capasso e Paolo Allais


Anno XVII – n. 11 – 28 maggio 2011  |  4

Il Totem della Pace di Molinari in memoria dei partigiani caduti.

Paolo Allais e Michele Capasso dinanzi all’Ossario di Forno di Coazze.

Paolo Allais, Pia Molinari e Michele Capasso

Il Presidente Capasso onora i martiri della Resistenza 2

1

“È

con grande emozione che rendo omaggio all’Ossario  partigiano di Forno di Coazze”, ha affermato il Presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso. “In quest’Ossario, Presidente Capasso – ha illustrato il sindaco Allais – sono sepolti 100 degli oltre 300 caduti partigiani della Val Sangone, una piccola Valle che taglia perpendicolarmente la Val di Susa, da sempre vena essenziale di comunicazione tra la Francia meridionale e l’Italia settentrionale. Per questo i tedeschi volevano tenerla aperta e i partigiani volevano interromperla. E questo spiega perché qui la Resistenza sia stata particolarmente aspra, come testimonia l’alto numero di partigiani e civili caduti, in particolare nel rastrellamento con cui nel maggio del ’44 la Valle fu messa a ferro e a fuoco. Una Valle che conobbe la ferocia delle rappresaglie,tragicamente testimoniate dai 51 martiri di Cumiana. Scrive Giorgio Bocca nella sua bella “Storia dell’Italia partigiana” che in Piemonte più che in ogni altra parte d’Italia la Resistenza fu unitaria, nazionale e interclassista. La Val Sangone ne è una chiara conferma. Qui operarono fianco a fianco la 43o Divisione Autonoma “Sergio De Vitis”, la 41o Brigata Garibaldi “Carlo Carli”, la Divisione “Campana” di Giustizia e Libertà. “Leggendo queste lapidi – afferma commosso Capasso – leggo i nomi di studenti, operai, impiegati, artigiani, contadini, imprenditori. E con loro militari come Sergio De Vitis e monarchici democratici come Cordero di Pamparato. Molti di quei caduti erano ragazzi della Val Sangone, come Renato  Ruffinatti, e della Val di Susa, come Oscar Borgesa.  E  con loro  i  cinque Piol,

3 il padre e quattro figli, che – insieme alla famiglia Cervi – rappresenta il più alto contributo di sangue che una famiglia intera abbia pagato per la libertà. Ma quello che mi colpisce – continua Capasso – è che accanto a loro riposano anche  siciliani, campani,  calabresi, veneti:  soldati che nel-

lo sbandamento dell’8 settembre del ’43 non andarono a casa, ma raggiunsero i partigiani per riscattare l’onore dell’Italia. Di molti di loro conosciamo i nomi come i fratelli Moncada, i fratelli Vitrani, Vincenzo Impiombato, Remo Italiano, Filippo Massaglia, Tempo Natale. Di altri, che qui vengono indicati

come “ignoti”, non si conobbero mai le generalità, ma soltanto il nome di battaglia. Si chiamavano  Tempesta,  Fulmine, Balilla, Lupo. Caddero da eroi. E i loro compagni li vollero seppellire qui insieme a tutti gli altri”. “A questi uomini e a queste donne – afferma il presidente dell’Ossario Piero Fassino – dobbiamo la nostra libertà. E se in questi 60 anni l’Italia è cresciuta come una nazione libera, prospera, de-

Amato e Fassino nominati “Portatori di Pace”

“Al Presidente Amato ed al Presidente Fassino per l’impegno profuso nel promuovere i valori dell’Unità Nazionale e, con essi, quelli del dialogo, Michele Capasso del rispetto dell’altro e della solidarietà condivisa”

mocratica lo dobbiamo al sacrificio di chi qui, su queste montagne, non esitò a mettere a rischio la propria vita perché l’Italia non conoscesse più guerre, oppressioni e dittature. Qui sono le radici solide e profonde della democrazia italiana. Qui è nata la Repubblica. Qui sono stati forgiati quei valori di libertà, di uguaglianza, di solidarietà e di giustizia su cui è fondata la Costituzione. Vorrei ricordare la giornata del 23 aprile 2009, quando il Presidente Napolitano visitò questo Ossario. Era una giornata magnifica: il sole alto, il cielo azzurro, i prati in fiore, la neve candida. E mentre il Presidente rendeva omaggio ai nostri caduti in un silenzio commosso, un usignolo con il cinguettio delicato, ci ha voluto dire che anche la natura rende onore a questi eroi”. 1. Il Sindaco di Coazze Paolo Allais ricorda le vittime dell’Ossario. 2. Michele Capasso, Paolo Allais, Giuliano Amato e Piero Fassino ascoltano l’Inno di Mameli 3. Il presidente Napolitano in visita all'Ossario di Forno di Coazze il 23 aprile 2009.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.