Mensile della zona Venezia Buenos Ayres. Marzo 1975. Numero 3, anno 2. Autor. Trib. Milano n. 381 del 29-11-1974. Direttore responsabile Pierluigi Muzio. Proprietario Pier Carlo Marchetti. Direzione e amministrazione Via Spallanzani 32 Milano. Distribuzione gratuita.
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Comitato di redazione: Patrizia Collini, Emanuela Gatti, Luigi Magni, Roberto Migliavacca, Carlo Montalbetti, Giovanni Mozzi, Salvatore Palermo, Giulio Pirovano, Sergio Romero, Luca Rodondi, Luigi Seccia, Claudio Songa. Ind. Grafica Valle Olona, Varese
UNA CONDIZIONE ESSENZIALE
DOPO CINQUE ANNI DI LOTTA DEI CITTADINI
Sostegno alla proposta di regola— mento Tortoreto integrata dai contri— buti del gruppo di lavoro Borruso
—Alla Camera una proposta di legge
Finalmente libero il terreno di p.le Bacone, ora non resta che iniziare lo scavo per costruire le scuole.
NASCE LA SCUOLA IN P.LE PACONE
Una media, una elementare e una materna - 2 palestre
Cinque anni fa, una domenica mattina, nonostante la pioggia, un folto gruppo di cittadini si raccoglieva a Piazzale Bacone. Un tavolino per la raccolta delle firme, un microfono e un altoparlante, un gruppo di giovani che applicavano alle mura del vecchio abbandonato deposito tranviario un grande striscione « Contro gli interessi della Montedison e l'inerzia del Comune vogliamo le scuole a Piazzale Bacone ». Era ben legittima tale denuncia in una zona carente di servizi e di scuole (le tre esistenti risalivano al principio del secolo) dove una ampia area restava inutilizzata in assenza dell'intervento pubblico.
Oggi la stessa area, occupata dal Comune da oltre un anno, è completamente disponibile per la nuova costruzione l'ultimo inqui'ino l'ha lasciata un mese fa). La demolizione dei vecchi fabbricati e depositi interni, )'niziata a metà del '74, è praticamente completata. Il capitolato per l'esecuzione del progetto (da tempo approvato) del complesso scolastico è in corso di definizione e lo in'z'o dei lavori pare davvero prossimo (si tratterà di 24 aule per la scuola media, 24 per elementare, una scuola materna, 2 pa'estre, aule ed attrezzature speciali diverse).
Chi erano quei cittadini che, più che alla poggia, portavano una sfida sia alla inerzia dell'amministrazione comunale che ad interessi economici della proprietà davvero imponenti? Erano i rappresentanti delle forze popolari politiche e sociali della zona, era-
no i genitori e giovani che avevano trovato nel consiglio di zona, di recente istituzione per volontà concorde dei partiti democratici presenta: in consiglio comunale, un terreno di incontro e confronto che si era immediatamente trasformato in terreno di convergente impegno per affrontare, dal basso e con la partecipazione diretta dei cittadini, alcuni dei più rilevanti problemi della zona. I manifesti e volantini che invitano a quella manifestazione erano firmati da comunisti, democristiani, laici e cattolici, socialisti, circoli giovanili, oranizzazioni sindacali ecc.
Tale convergenza di propositi trovava rispondenza a livello di consiglio comunale che approvava rapidamente la vantante al piano regolatore trasformando la area di Piazzale Bacone dalia destinazione per l'edilizia residenziale a quella per il richiesto comp'esso scolastico.
Destinazione ed acquisizione concreta sono però cose differenti. Fenvenuta quindi la nuova legge sulla casa n. 865 che allora stava c'.ventando esecutiva come risultato di una richiesta che veniva da tutto il Paese per uno strumento a favore dell'intervento pubblico, in particolare nella resta urbana carente di edilizia popolare e d' servizi.
In base al'a nuova legge il Comune fu messo nella condizione di provvedere all'occupazione di urgenza dell'area, avviando contemporaneamente la pratica di esproprio. I tempi burocratici apparivano tuttavia inspiegabilmente lunghi; il consiglio di zo-
na è quindi intervenuto ripetutamente sia presso il Comune che presso la Regione, trovando anche collaborazioni: efficaci da parte dell'assessore ai lavori pubblici del Comune e di funzionari che apprezzavano ed utilizzavano la presenza e l'azione di stimolo del consiglio.
Il problema degli occupanti (parcheggi, autorimesse) si è risolto attraverso qualche incertezza (d'altra parte anche i legittimi diritti degli occupanti hanno dovuto essere presi in considerazione). Ad una prima gara appalto t andata deserta ha fatto seguito, per accelerare i tempi, la definizione delle imprese costruttrici a mezzo trattativa privata autorizzata dalla giunta comunale.
Il complesso scolastico di Piazzale Bacone nascerà quindi (ben venga l'occasione elettorale del prossimo giugno a porre un termine sicuro per la posa della prima petra) come testimonianza della validità ed efficacia della parteCipazione attiva e convergente de'le forze democratiche quando esse siano disponibili per impegnarsi in tal senso sia a livello di base come ad ogni livello della vita sociale del Paese.
Per il consiglio di zona 3 Porta Venezia tale risultato rappresenta la verifica positiva della validità di una chiara e impegnata alleanza di forze democratiche e popolari che si sono cblegate ai problemi e ai fabbisogni reali det' cittadini di Porta Venezia, alla loro partecipazione attiva, per dare contenuti concreti ad uno strumento di democrazia come il consiglio di zona.
Venerdì 11 aprile in via Settala
ASSEMBLEA PER PIAZZALE BACONE
Venerdì 11 aprile alle ore 21 si terrà, nel salone di Via Settala 27, una
Nel numero scorso del nostro giornale abbiamo richiesto, forti del consenso di tutto il consiglio di zona e delle forze politiche che lo gestiscono, le elezioni dirette per il rinnovo dei consigli di zona della città. Avevamo sottolineato, in quella occasione, le ragioni che a nostro parere sostenevano la nostra tesi; ma sopra tutte vi era la motivazione essenziale che, senza le elezioni dirette, i consigli di zona non potevano a buon diritto proclamarsi strumenti ed artefici ad un tempo del decentramento nella città. Se il decentramento vuol dire partecipazione più viva, gior peso alla nostra richiesta il più impegnata, più responsabile consiglio di zona organizzerà una dei cittadini alla gestione della manifestazione popolare, di cui: nostra vita civile (un nuovo mo- sarà data tempestiva notizia alla do di fare politica, la costruzione cittadinanza. di una democrazia più autentica e non nominalistica) allora è chiaro che questi cittadini devono essere chiamati ad eleggere i loro rappresentanti nei consigli di zona. Quando mai i cittadini hanno delegato il consiglio comunale a nominare i consigli di zona, cioè a costituire, a sua immagine e somiglianza, gli organi del decentramento? E che tipo di decentramento potrà mai essere questo, se ricava il proprio mandato non dal consenso popolare, ma da una delega limitata e coneizionata concessa dai rappresentanti del potere centrale nella città?
Ecco perchè abbiamo detto, e ripetiamo, che di fronte al problema se concedere o meno le eiezioni dirette per il rinnovo dei consigli di zona, avremo modo di ven:ficare l'autentica volontà di portare avanti il decentra. mento da parte delle forze politiche della città e dei loro rappresentanti a Palazzo Marino. Già non è una novità ch% la battaglia per un decentramento vero conosce vinti e vincitori, e che l'ultima parola non è ancora stata detta. Come non è una novità per nessuno che la linea di separazione tra fautori e avversari del decentramento passa anche all'interno di alcuni partiti politici.
E' quindi importante per noi, e per tutti coloro che credono nel decentramento come ad una occasione di fondo per rinnovare il regime democratico e quindi per fondare un nuovo modo di amministrare e di fare politica, di appoggiare la battaglia di coloro che si muovono per fare in modo che 1'8 giugno i c:ttadini milanesi siano chiamati a votare, oltre che per le elezioni comunali, provinciali e regionali, anche i candidati per le elezioni di zona. Significa, questo, chiedere troppo agli elettori? No, vuol dire soltanto chiedere loro di essere protagonisti di,ogni processo democratico.
Noi sosterremo dunque la proposta di regolamento presentata dall'assessore al decentramento Tortoreto per le elezioni dirette dei consigli di zona, che potrà magari venire opportunamente integrata dai contributi presentati dal gruppo di lavoro che fa capo al vice sindaco Borruso. E per la stessa ragione vediamo con favore una proposta di legge presentata alla Camera per l'abbinamento delle elezioni dei consigli di zona — laddove esistono — a'le elezioni amministrative del1'8 giugno utilizzando gli stessi seggi elettorali. E per dare/mag-
ASSEMBLEA POPOLARE per discutere il problema del Complesso Scolastico di Piazzale Bacone. La popolazione è invitata.
Lunedì 14 aprile in via Spallanzani
Tavola rotonda
sulle
elezioni dirette
Lunedì 14 aprile alle ore 21, nella sede del Consiglio di zona in via Spallanzani 32 si terrà una
Tavola Rotonda sul tema delle Elezioni dirette per il rinnovo dei Consigli di zona.
Alla Tavola rotonda prenderanno parte personalità politiche cittadine in rappresentanza dei partiti maggiori. La cittadinanza è invitata.
Sabato 19 aprile in via Spallanzani
ASSEMBLEA
PER GLI ANZIANI
Sabato 19 aprile alle ore 15, nella sede del Consiglio di Zona in via Spallanzani 32, si terrà una
ASSEMBLEA POPOLARE sul problema della assistenza agli anziani.
Tutta la popolazione, e in particolare la popolazione anziana, è invitata a intervenire.
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VOLONTA' DI REALIZZARE AZIONI BILANCIO I MEMBRI CONCRETE ELETTORALE ELETTI
Il cambiamento della scuola - Collaborazione tra genitori e insegnanti
Alla vigilia delle elezioni per gli Organi collegiali avevamo scritto, su questo giorna'e, che esse dovevano rappresentare non un punto di partenza, ma una autentica espressione di democrazia «partecipata» da tutte le componenti della scuola italiana. Oggi, ad elezioni avvenute, dopo una prova confortante di maturità e di responsabilità manifestata da larghi strati di cittadini interessati ai problemi della scuola, confermiamo la nostra opinione: se è vero che i Decreti Delegati costituiscono una prima e parziale possibilità di trasformare in parte dei genitori i quali hanno senso più democratico l'attuale ge- afferrato pienamente il rea'e sistione del:a scuola, consentendo gnificato del loro ruolo nel prodotutti: di prendere parte in mo- cesso di cambiamento della scuo- do diretto al processo educativo. la e de:la società. L'interesse per I decreti delegati: li abbiamo i problemi scolastici dei loro figli fortemente criticati in questi me- li ha portati finalmente ad una si di intensa e faticosa prepara- positiva apertura sula realtà lozione, ma ne abbiamo anche po- cale: del quartiere, della zona, sto in risalto gli aspetti positivi; dell'intera città. per questo abbiamo sollecitato La spinta dunque viene dalla la partecipazione seria e la rea- scuola, ma non si ferma alla le conoscenza dei problemi che scuola, se è vero che i genitori tormentano la nostra scuola e, stanno comprendendo che la vita in particolare, quelle della nostra dei loro figli non si esaurisce nelle zona. Non sono mancate le dilli- aule — spesso insufficienti — o colta tecniche dovute sia al siste- nei discussi locali scolastici, ma ma elettorale, sia alla imprepara- risente della mancanza di una dizione di non pochi genitori, chic- dattica adeguata ai tempi nuovi, mati per la prima volta al ruolo alla carenza degli spazi verdi, di di protagonisti di una svolta vile- una edilizia scolastica funzionale, vante nella vita della scuola. Tut- di un tempo libero che deve es- tavia possiamo affermare che an- sere occupato én modo sano e coche nella nostra zona una parte struttivo con iniziative socializ- notevole di genitori e di studenti, zanti, di medicina preventiva e di di docenti e di non docenti, ha assistenza. Ecco perchè diciamo espresso con il voto la volontà di che Decreti Delegati hanno spaoperare decisamente e cosciente- lancato una porta ed hanno apermente per un profondo rinnova- to una strada. mento della scuola.
la nella vita quotidiana, attraverso i mezzi didattici e le iniziative proposte dai: vari programmi elettorali con i quali i genitori si sono presentati per riscuotere le adesioni ed i consensi nelle elezion: appena concluse. Questo processo di adeguamento della scuola italiana alla realtà della vita deve avere, come scopo, la crescita culturale e quindi il bene dei nostri ragazzi, dai piccolissimi della materna agli adolescenti
La partecipazione dei genitori alla elezione degli organi collegiali nelle scuole della zona 3 ha raggiunto, per quanto riguarda a fascia dell'obbligo, il 75%. Quella degli insegnanti e del personale non docente è stata quasi totale.
Questo quadro, senz'altro soddisfacente, considerata la novità dell'appello elettorale, si inserisce in un quadro cittadino e naziona'e di larghissima risposta da parte degli elettori; risposta che ha dimostrato come l'esigenza di giungere a un rinnovamento della scuola e, in primo luogo, di intervenire nella sua gestione non è di pochi ma che, al contrario, è profondamente sentita dai cittadini. Alcune liste proponevano una più netta linea di rifornia, altre una linea più sfumata. In ogni programma, tuttavia, erano presenti richieste di rinnovamento.
In parte, a distinguerli hanno giocato elementi abbastanza superficiali, come diffidenze e incomprensioni, inevitabili nel breve periodo.
Altro risultato da segnare all'attivo è il fatto stesso che i genitori si sono confrontati su un tema di così grande importanza civile, della didattica, del collegamento che i problemi: dell'educazione, scuola-società sono usciti dal campo ristretto degli specialisti per essere oggetto di riflessione da
parte di tutti i genitori. Il dibattito che si è iniziato continuerà nelle assemblee e negli organi collegiali, articolandosi e verificandosi nel concreto delle iniziative e delle singole situazioni. Ciò sarà occasione per conoscersi meglio, per superare divisioni che possono essersi create per motivi non pertinenti o non sostanziali. Prenderà, questo dibattito, un più ampio respiro, quando si dovrà andare all'elezione del Consiglio di distretto, oltre che al rinnovo dei Consigli di classe e, per le medie, di disciplina. Per quanto riguarda il liceo soâentifico Volta, la partecipazione dei genitori è stata del 71%,, quella degli studenti del 51,2%.
Quest'ultimo risultato è di grande rilievo, tenuto conto dell'atteggiamento critico degli studenti noi confronti dei decreti Malfatti, per Io scarso peso che ad essi, protagonisti primi della scuola, è stato riconosciuto. Tuttavia, a nostro parere, la risposta giusta non poteva essere quella di lasciare aperti degli spazi che altri avrebbero occupato, come in parte è avvenuto, bensì di utilizzarli per portare avanti le loro richieste, tra cui quella di essere rappresentati dai delegati d'assemblea. Anche al Volta, come in tutte le nostre scuole, si è votato in un clima civile e democratico.
Indichiamo qui di seguito i nominativi degli eletti nei nuovi or. gani collegiali previsti dai Decreti De'egati, in seguito ai risultati della consultazione elettorale che ha avuto luogo rispettivamente nei giorni 9, 16 e 23 febbraio: SCUOLA ELEM. STOPPANI
Consiglio di Circolo — Genitori: Bennati Angela, Castellaneta Tina, Decio Mariangela, Fontanelli Anna, Imberti, Mend:ni Francesco, Moretti Vito, Volterrani Fabio. Insegnanti: Crico Piera, Meroni Edda, Taschera Liliana, Gallia Giovanni, Mancini Mario, Guzzetti Carla Lucia, Lami Starnuti Enrico, Scorfò Espedito. Non docenti: Craccolici Antonio, Saitta Emilia. E' stata eletta Presidente Fontanelli Anna.
SCUOLA ELEM. CASATI
Consiglio di Circolo — Genitori: Barteselli Giulio, Botta Giuseppe, Bevilacqua Giuseppe, Ghidoli Donatella, Muggia Ida, Nasò Nino, Picker Carlo, Vandoni Angela. Insegnanti: Cecchini, Re Lina, Morea, Re Rosa, Sedici, Magaldi, Lastico, Fabbri. Non docenti: Turri, Vetrano. E' stato eletto Presidente Picker Carlo.
SCUOLA ELEM. PISACANE
Consiglio di Circolo — Genitori: Andicasi Alfredo, Belluschi Aldo, Brusa Erminio, Caputo Livio, Carofiglio Vito, Mazzotti Silvana, Moneta Maria Grazia, Parvino Franco. Insegnanti: Gallessi Antonietta Tritello Maria Gicchino, Rossi Graziella, Sciac-
Il consiglio di zona proseguendo Où nelle proposte di assetto delle poche aree verdi presenti in zona 3, ha affrontato il complesso problema della via B. Marcello per conseguire: ricupero di verde pubblico effettivo. regoliamentaziOne contenimento delmercato ett'manale e dei parcheggi, assetto
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missione urbanistica, è frutto di ia ii he,
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C ere-elettorhle, si è cercato soprat- si riesami ne hanno confermato tutto di stabilire un dialogo — la validità; è molto impegnativo, anzichè uno scontro tra parti infatti, trovare il giusto equili- r brio fra esigenze pratiche diver- I -±ltrili-L se e spesso contrastanti, in uno spazio limitato. Solo una buona regolamentazione e un'adeguata sorveglianza possono consentire la migliore utilizzazione, evitando sprechi.
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delle superiori, che da anni con- 500 zi pedonali e viari in base alla
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contrapposte offrisse la possibilità di scelte operative a breve ed a lungo termine, nell'ambito della scuola dell'obbligo. Sono problemi che impegnano tutti noi in una azione che esige concreta volontà di rinnovamento, se non si vuole rendere vano questo avvio di riforma della scuola; se si vuole celebrare questo trentesimo anniversario della Resistenza con una crescita dei scienza civile dei cittadini. elezioni, marzo (con l'appendice dei primi giorni di aprile) dovrebbe essere iil mese dell'insediamento ufficiale degli organi collegiali della scuola. Nella prima convocazione del Consigio di Circolo e di Istituto sarà eletto il Presidente — che dovrà essere un genitore — e saranno presentati iniziative e programmi operativi. Gli e'etti non hanno atteso tuttavia le convocazioni ufficiali per riunirsi; incontri informali, per una reciproca conoscenza ed una utile premessa ai lavori, avvengono già in questi giorni, specie da
La proposta approvata si compendia nella sistemazione delle 4 aiuole a verde con aumento della piantumazione e attrezzature
specifiche.
ordine, procedendo dal centro la prima aiuola a giochi per bambini con buca sabbia tipo spiaggetta di circa mq. 480, scivoli, tralicci, fontanella, panchina a corona tutto intorno; gioco per ragazzi pallone, tennis, circondato da alta rete metallica; inoltre una pista bitumata larga mt. 3 circostante i giochi A, B, fontana sottostazione A, E. M., per b1ciclettine e schettini; parcheggio vetture a pettine lungo i lati lunghi contenuto da barriere. La seconda aiuola a verde pubblico effettivo per adulti con giardini e fiori, panchine stilli-
Ada, Spada Tiziana, Ricci Rosauna. Non docenti: Massaro,
ca E' stato eletto Presidente Brusa
3 00 M Art7t..LLn Erminio.
di Istituto — Genitori:
Felice, Bevilacqua Giuseppe, Del Giudice Giuseppe, To-
600 1
berto. Insegnanti: Boer Parolini Anna, Salotti Fiaschi Silvana, Stucchi Don Carlo, Gervasini Giuseppina, Repetti Maria Teresa, Gelassi Giorgio, Pancaldi Serio Aida. Non docenti: Piccioni Fiorino, Ferri Riccardo. SCUOLA MEDIA LOCATELLI Consiglio di Istituto — Genitori: Azzollini Francesco, Capella Sergio, Gaia Renato, Galli Mario, Govalori democratici e della co. La destinazione è precisata zin / soita i t L1/2,2,0; St03 Piero, Grippa Carlo, Mora
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— la terza aiuola, completamente pavimentata, è destinata al mercato settimanale con parcheggio specifico a liberazione della carreggiata dai mezzi degli ambulanti; nei giorni e nelle ore non di mercato, a parcheggio libero, regolamentato con strisce a vernice per circa 600 vetture a sollievo di tutta la zona circostante.
C0f$111 clienti 5.00
6 00
bancaro Ile LZ72/::: 4.007T . /,<;; Pier Giorgio, Ribotta Pinuccia. Insegnanti: Lombardo Mirella, Rita, Bellini Stefania, Testori Carla, Vismara Giovanna, Civica Salvatore, Ilacqua Francesco. Non docenti: Guarinello Franca, Moruzzi Elvia.
— La quarta aiuo:a ripete la destinaz:one della prima con giochi
A e B in modo da raddoppiare la capacità ricettiva e l'area di influenza nel quartiere.
Ci si augura che una tanto minuziosa sistemazione trovi riscontro nell'educazione dei cittadini e nel senso di responsabilità della Vigilanza per scoraggiare l'indisciplina e reprimere ogni tipo di vandalismo,
LICEO SCIENT. VOLTA Consiglio di Istituto — Genitori: Betti Franco, D'Ambrosio Francesco, Levi Giampaolo, Moioli Gian Carlo. Studenti: Bolognini Paolo, Cavallari Giorgio, Fazzi Alberto, Rossi Roberto. Insegnanti: Bonvini Luigia, Buffoni Giovanna, Cappelli Ugo, Fassina Maria, La Rosa Filippo, Guzzon Carla, Re Don Piero, Vona Silvano,
2 - Zona Tre marzo 1975
LE PRIME RIUNIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI
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Ciò presuppone, naturalmente, un cambiamento, una « conversione » anche in ciascuno di noi 5%
definitivo e funzionale degli spa- 500 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA 4,
loro effettiva utilizzazione totale. testano — in varie forme — un Il progetto redato dal geom. sistema largamente superato dalla Castellani per conto della com- realtà.
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maldi Francesco, Giavazzi Mongiovi, Tranchellini Mauro. Inse.
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_ u i-- gnan . Cornali Marina, Franchi ,,,,h,.,,,, Maria Luisa, Frediani Anna, Marangoni Luciana, Molini Pia, Ros- -\ I sini Margherita, Spaccapietra MiIena, Mocarazze Maria Luisa. Non docenti: Bianchi Miranda, Donato Marino.
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772 00 700 ' _ ), 5 2 cC marci mit ' __,,_,) 7 7 :â;.; \ââ > '=. carreggiata 6.00 sosta mercanti Å 3 7 2Z:;76an ara Ile i'/Å227'gc2777-771 t i. 'ââ corsia clienti 500
1-13-315-13M~ _ 1 esame e verifica sotto tutte le Consiglio di Istituto — Genitori: sotto l'egida del Consiglio di Zo-
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Bianchi Mauro, Bigoni Ida, De Petris Alfredo, Gailiena Franca, Garrone Massimo, Liverani Maria Rosa, Mazzotti Eolo, Tealdi Er-
febbraio è stato il mese delle città verso la periferia; j â C41 fW/_:.; banc ar a I le CO Sosta mercan ronelli Luigia, Brunelli Maria
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Gli interessi della zonaL'ECA deve cedere l'intero lotto
Nei giorni scorsi il problema dell'area di via Venini è stato discusso a fondo dalle commissioni urbanistica e partecipazione del Consiglio di zona.
Già da anni nostro C.d.Z. aveva individuato, nell'area di via Venini di proprietà dell'ECA, l'unico terreno idisp,onibi'e (oltre a Piazzale Bacone) per l'edificazione di scuole, la cui carenza pesa, in misura drammatica, sulle condizioni della nostra zona. L'ECA si è però opposta alla cessione di tale area al Comune per la costruzione di un complesso scolastico, adducendo la necessità di porre in vendita la superficie per adibirla r-d edificazione privata, per ottenere i fondi necessari per l'allargamento ed il potenziamento del Gerontocomio di; via Giovanni delle Bande Nere. In seguito alla pressione del C.d.Z. e della popolazione interessata — di cui si era fatto ne frattempo portavoce un comitato, sorto per la difesa di via Venini — il Comune annullava le Licenze edilizie prima concesse sull'area, e si impegnava ad indennizzare l'ECA (creditrice peraltro di alcuni miliardi nei confronti del Comune) con una variante al Piano Regolatore in altra parte della città.
L'ECA, di fronte al successivo silenzio del Comune, ricorreva al Tribunale Regionale Amminttrati_ vo avverso all'annullamento delle licenze. La vertenza è ancora in corso. Nell'intento di sbloccarla, il mese scorso la presidenza dell'ECA proponeva al Cons.iglio di zona, come soluzione, di destinare circa due terzi dell'area per il complesso scolastico, riservandosi il diritto di vendere a costruttori privati la rimanente superficie. Ciò voleva dire, in pratica, rinunciare ad almeno una delle tre scuole programmate: o l'asilo nido (in zona non ve n'è nemmeno uno) o la scuola materna (abbiamo già segnalato, nei nostri precedenti numera, quanto sia pesante la situazione delle scuole materne nella zona) o infine la scuola elementare, che dovrebbe venire incontro alle necessità di espansione della scuola elementare Marconi, che quantunque sia in viale Brianza, e quindi fuori zona, è utilizzata, per grande parte, dalle famiglie residenti nella nostra zona.
Sull'intera vicenda si impongono alcune considerazioni. La prima: l'ECA non può contrapporre ai legittimi interessi della nostra zona, interessi più generali, sia pure egualmente legittimi, come l'assistenza agli anziani, da realizzarsi con l'ampliamento del gerontocomio. La seconda: il Comune non può ergersi ad accusatore dell'ECA quando per parte sua è inadempiente, nei confronti dell'ECA stesso e nei confronti della zona. Non dimentichiamo che il Comune ha tutti g'i strumenti per intervenire con efficacia. Ha annullato le licenze date con deplorevole leggerezza in un primo tempo, ma deve procedere all'esproprio del terreno e poi alla edificazione del complesso scolastico secondo le giuste rivendicazioni della zona. Non vorremmo, infatti, che le difficoltà e le resistenze frapposte dall'ECA facessero il gioco del Comune, pur nella salvaguardia degli interessi dell'ECA.
Le erbacce crescono indisturbate dove potrebbero sorgere servizi indispensabili per la cittadinanza della zona a causa di opposizioni provenienti da un ente pubblico!
ALLA ASSEMBLEA DELLA TADINO E CASATI
RESPINTE LE PROVOCAZIONI
Fermezza democratica contro la minaccia delle bombe
A pochi giorni dalle elezioni dei nuovi organi collegiali della scuola, si è tenuta, il giorno 26 febbraio, una assemblea generale dei genitori della scuola elementare Casati e della scuola media Tadino per affrontare l'argomento, in sè delicato e grave, della sicurezza degli allievi dell'intero complesso scolastico. Da qualche giorno infatti, con una insistenza degna di ben altra causa, giungevano nella scuola telefonate anonime annuncianti l'esistenza di una bomba nella scuola. Fosse la minaccia di qualche scriteriato o di qualche provocatore in ritardo con i tempi, o fosse lo scherzo, di pessimo gusto davvero, dei soliti irresponsabili cui ci è data talvolta la sventura di imbatterci, fatto sta che i ragaz7i venivano fatti ogni volta sfollare, per comprensibili motivi di pfudenza e d: sicurezza. La conseguenza era la drastica interruzione di ogni attività didattica: proprio all'indomani delle elezioni democratiche nella scuola.
I neo eletti genitori negli organi collegiali della scuola si sono subito dati da fare: lo hanno spiegato all'assemblea l'ing. Ambrosoli ed i signori Vieri e Ricotti, che hanno inoltre esposto alcune misure di sicurezza adottate. Il dibattito ha subito affrontato il punto centrale: se cioè dare credito o meno a queste telefonate anonime. Ma chi poteva assumersi la responsabilità di questa decisione? Ha posto il problema la professoressa Frediani, la quale ha rilevato essere ingiusto che tale peso ricadesse, in mancanza del Preside, Grillo, assente per malattia, sulla Vice Preside. Ma come assistere gli insegnanti neg'i e:odi forzati degli alunni dalla scucia? L'assemblea ha subito rilevato la presenza di queste difficoltà, a cui si è cercato di ovviare con la collaborazione dei genitori, più volte offerta nei numerosi interventi, tra cui molto applaudito quello della signora Berrini, madre di un alunno
della classe quinta elementare. Non sono poi mancati gli interventi più « politio: », di coloro cioè che hanno tentato di fare una analisi dell'episodio per trarne gli insegnamenti più validi, come quelli dei signori Spezzaferri, Trillicoso, Botta e Lionetti. In sostanza si è fatto notare che c'è una matrice fascista in questo tentativo di bloccare l'attività didattica facendo ricorso alla violenza antidemocratica della minaccia, e che a questa colorazione politica bisogna rispondere con la mobilitazione della coscienza civile, con l'unità di tutti coloro che rifuggono da certe esper:enze. E' il senso di un intervento, abbastanza misurato, del prof. Annaratone, insegnante del vicino Liceo Volta, il quale ha esortato i genitori a non disertare il loro impegno nella gestione democratica e sociale della scuola.
La professoressa Cialfi, coordinatrice della commissione Scuola del Consiglio di Zona, ed il Presidente del Consiglio stesso, Marchetti, hanno chiuso poi il dibattito traendo le conclusioni più concrete da quell'interessante confronto aperto: in primo luogo che gli organi collegiali hanno funzionato subito, anche se era lecito sperare che altri fossero temi capaci di impegnare i genitori nel loro iniziale lavoro. Poi che il panico deve cedere in certi: casi alla fermezza democratica, ad una risposta unitaria e consapevole a chi vuole le provocazioni ad ogni costo. Infine che, all'indomani delle elezioni degli organi collegiali, le contrapposizioni è giusto che cedano il passo alle convergenze, al lavoro in comune, al sentirsi tutti insieme ,'mpegnati per rendere la scuola dei nostri ragazzi più viva, ed alla fine più rinnovata.
Aggiungiamo, da ultimo, che sarà un caso, ma dopo quella assemblea le telefonate anonime sono praticamente Cessate. Ciò a
dimostrare che quando si oppone il muro della responsabile fermezza civile, delle consapevolezze democratiche, i provocatori di ogni speo:e vengono sempre ridotti al silenzio.
La mozione approvata
L'Assemblea dei Genitori delle Scuole Casati e Tadino, convocata dal Consiglio della zona 3, in data 26 febbraio 1975, allo scopo di assumere una chiara posizione di fronte alle telefonate intimidatorie che si ripetono ormai da tempo nei confronti delle due scuole; Esaminata la situazione creatasi sia nella scuola media che nella scuola elementare (che ospita anche i corsi serali) e i provvedimenti adottati per fronteggiare la situazione nel modo più opportuno;
DENUNCIA
alla pubblica opinione il tentativo antidemocratico e reazionario di creare un clima di tensione e di preoccupazione fra i genitori e nell'ambito delle scuole;
SOLLECITA una attenta, precisa ed efficace azione di controllo da parte delle Autorità preposte alla sicurezza pubblica;
INVITA
ii genitori che ne abbiano la possibilità a collaborare con il Consiglio di Istituto e di Circolo nell'opera di vigilanza, in modo da garantire il sereno ed operoso funzionamento della scuola.
Come era stato preannunciato, il 24 febbraio sii è tenuta la riunione solenne indetta dal Consiglio di zona per l'apertura delle manifestazioni organizzate per ricordare il trentesimo anniversario della resistenza. Erano presenti, oltre ai consiglieri di zona, i membri del comitato sanitario di zona, i membri delle commissioni d: lavoro, gli eletti degli organismi collegali della scuola, esponenti sindacali, politici, della cultura della zona.
Il iiiesidente Marchetti ha aperto la seduta rievocando il valore della ricorrenza, ed ha dato la parola ai capigruppo del Consiglio di zona. Ha preso per primo la parola il capogruppo della DC, Muzio, jl quale ha collegato idealmente tà resistenza di ieri alla resistenza di oggi, non solo contro la strategia della tensione e le trame nere, ma contro tutto quanto di fascismo è ancora in noi: la caduta dei valori morali, lo smarrimento del senso sociale del potere, un regime democratico in aperta crisi di identità. Per cui dobbiamo dire di essere nella seconda Resistenza.
Ha preso poi la parola Pedroni, capogruppo del PCI, il quale ha ricordato i motivi più salienti della Resistenza del '45, l'eroismo del popolo, l'unità delle forze antifasciste, la collaborazione tra cattolici, comunisti e socialisti, come degni di essere rivissuti.
Il capogruppo del PRI Pasquali ha richiamato lo spirito mazziniano del suo partito come elemento informatore della resistenza repubblicana; mentre Zanetti, capogruppo del PSI, ha preso le mosse dal fascismo di oggi per identificarne gli aspetti simili e ancora più deteriori rispetto al fascismo di ieri: entrambi negatori della libertà, entrambi fautori della violenza contro la tolleranza ed il rispetto democratici. Infine dl Presidente Marchetti ha letto una lettera del capogruppo del PSDI, Vancheri, assente per malattia, il quale ha affermato che il suo partito è più che mai fedele, in questa ricorrenza, ai valori della giustizia e della libertà.
Ha preso quindi la parola l'ora_ trice ufficiale, on. Gisella Floreanini, la qua'e si è compiaciuta dell'iniziativa assunta dal nostro Consiglio di zona e dell'unità dimostrata da tutte le sue componenti politiche. Con breve excursus storico, alieno da ogni retorica, l'oratrice ha analizzato le cause ed i valori della Resistenza italiana, che permangono ancora oggi come un dato caratterizzante la nostra Repubblica: un dato cui dobbiamo fare riferimento in ogni nostro atto politico. La Resistenza non è discriminazione all'interno delle forze democratiche, ma è unità, collaborazione, solidarietà politica e civile, superamento di ogni distinzione per affermare il valore superiore del:a libertà, della giustizia e della eguaglianza di tutti di fronte alle leggi democratiche.
Ha concluso a seduta il coordinatore della Commi ssione Partecipazione Muzio, il quale ha annunciato il programma delle ma_ nifestazioni: concorso nelle scuole de.la zona su temi della Resistenza; proiezione nelle scuole elementari e medie di films storici sulla Resistenza italiana, cui faranno seguito dibattiti, che saranno organizzati unitamente agli or_ garni collegiali. Sarà poi indetto un ciclo di conferenze per gli allievi del Liceo Volta, mentre dibattiti saranno organizzati nei luoghi di lavoro presenti nella zona, in collaborazione con il Consigio unitario di zona sindacale. Infine le celebrazioni saranno concluse da una grande assemblea popolare.
marzo 1975 Zona Tre - 3 URBANISTICA
DOPO TRENT'ANNI DALLA RESISTENZA
E PARTECIPAZIONE
DELL'AREA : I 411:914 LA DATA STORICA DI VIA VENINI 40_05% xaerie_gAi Unanimità del Consiglio di Zona - Attualità dell'antifascismo
DISCUSSO
1,R„...9 BLEmA CELEBRATA
4.
221185
CHIAMATE C. D. Z. TEL.
Non è tanto un invito a telefonare, quanto un invito a venire al consiglio di zona per esporre i problemi del Quartiere, dei quali nessuno può essere miglior osservatore dei cittadini interessati. Il consiglio di zona non ha la bacchetta magica e le soluzioni le può trovare solo nella partecipazione di tutti; allo scopo di stimolare questo impegno è nata la rubrica « Chiamate Consiglio di Zona » che comparirà su ogni numero del giornale e riporterà la questione sollevata in quel momento.
COMMISSIONE SCUOLA
LIBRI DI TESTO
Due tesi in contrasto
Nella riunione del 5 marzo la Commissione Scuola ha affrontato il problema dei libri di testo scolastici. Oltre ai membri della commissione erano presenti anche quasi tutti i membri degli organi collegiali degli istituti della zona, recentemente eletti.
La discussione è stata vivace ed approfondita, impostata dalla coordinatrice della Commissione Scuola, prof.ssa Vittoria Cialfi, la quale ha rivendicato il diritto-dovere dei consigli di circolo e Ådi istituto di intervenire su questo importante problema didattico. Si sono subito delineate due tendenze. La prima, pur riconoscendo che i libri di testo devono essere selezionati con un criterio didattico moderno, ne ha sottolineato l'insostituibillità come sussidio per l'insegnamento. La seconda invece ha negato ogni validità oggettiva ai libri Ådi testo, che dovrebbero venire sostituiti dalla biblioteca di classe o da altri testi, proposti di volta in volta dall'insegnante.
Alla fine è stata costituita una sottocommissione che dovrà esaminare a fondo il problema allo scopo di dare utili indicazioni agli organi collegiali scolastici. A questo proposito, è stato ribadito dai rappresentanti del Consiglio di zona che questo organismo non ha alcuna intenzione di sostituirsi ai consigli di istituto o di circolo, ma si propone invece di promuovere, di stimolare, di coordinare la partecipazione alla gestione della scuola di tutte le componenti, offrendo proposte globali per la soluzione dei vari problemi. Sono quin_ di infondati i timori di chi vede nel consiglio di zona dannose interferenze: laddove, invece, vi è solo un servizio che si vuole dare per contribuire ad avviare la riforma della scuola.
Che succede in via S. Gregorio?
Si sono rivolti al consiglio di zona alcuni residenti nel tratto di via S. Gregorio compreso tra via Vittor Pisani e via Carlo Tenca: quella parte di via San Gregorio viene continuamente ostruita al traffico dalla presenza di numerosi camion; non si tratta solo delle spedizioni dei magazzini della zona, quanto del traffico di un «corriere» che ha continui arrivi e partenze.
Dicono gli interessati:
Abbiamo contato fino a 12 camion e camioncini fermi qui contemporaneamente; si mettono in doppia e tripla fila per scaricare e bloccano traffico: nel tempo di due minuti c'è una fila di macchine ferme che suonano il clackson, è un bailamme continuo dal mattino alla sera, cinque giorni la settimana e di quando in quando la fila si allunga a intralciare il traffico della via Vittor Pisani.
Questo il senso della richiesta di intervento fatta al consiglio di zona, al quale i cittadini si sono rivolti dopo aver inutilmente sollecitato i vigili urbani a prendere provvedimenti in merito.
Hanno anche chiesto che si «faccia qualche cosa» per il cinema che si trova nello stesso tratto di strada; è il «Marconi», dà due spettacoli alla volta ed è aperto sin dal mattino.
Ci dicono:
Una volta sarà stato cinema degli studenti che «marinavano la scuola», ma adesso è po_ sto di ritrovo Ådi prostitute, pederasti, protettori, ladri... e l'elenco non finisce più. Non è che possiamo rimediare semplicemente non andando al cinema e boicottando quel locale; è che non si contano le automobili forzate a scopo di furto o danneggiate semplicemente per puro teppismo.
Le uscite di sicurezza di quel cinema, poi, danno sul cortile dei portoni 46 e 48, e poiché, per legge, devono essere aperte, chi abita lì, ogni tanto, rientrando, veda strani tipi che girano per il cortile o van su e giù per le scale. Qui un giorno o l'altro succederà il «fattaccio», e allora, magari, la Questura prenderà in considerazione le nostre proteste, ma noi preferiremmo che si provvedesse prima e non dopo essere stati rapinati.
Si chiede insomma che il consiglio di zona «provveda», ed è un segno della fiducia dei cittadini nella validità delle nuove strutture di democrazia nel quartiere. La efficienza dell'intervento è vincolata all'attività dei cittadini stessi, quindi chiamiamo il Consiglio di Zona, per metterlo al corrente, e collaboriamo poi per permettergli di agire con tempestività ed efficacia.
VIA I GAS DAI TUNNEL
Sollecitato l'assessore alla sanità per un intervento definitivo
Nelle ore di punta del traffico automobilistico che transita sotto i tunnel della stazione Centrale di via iPergolesi e viale Brianza, si raggiunge un grado di inquinamento pari a 300 parti_ celle di ossido di carbonio su un milione. Che cosa significhi questo dato per i cittadini che percorrono queste «camere a gas», lo si può spiegare con un semplice esempio: la legge anti-inquinamento stabilisce un massimo di 20 (venti, non duecento) particelle per milione. Un secondo esempio: nella città di Los Angeles con 280 particelle di ossido di carbonio presenti nell'aria si blocca tutta la città: vengono fermate le industrie, il traffico pubblico e privato.
Il nostro consiglio Ådi zona 3, ha sollecitato con un telegramma l'assessore alla sanità del Comune per una riunione congiunta con i consigli di zona interessati all'attraversamento dei tunnel, la zona 2 e la zona 10, al fine
di richiedere immediati provvedimenti per la soluzionè di questo grave problema. E' bene ricordare che la commissione sanità della zona 3 aveva già dal novembre 1971 richiesto che la amministrazione comunale pror cedesse ad una sollecita esecuzione di impianti di ventilazione forzata per diluire la concentrazione di sostanze inquinanti.
Il giorno 5 marzo l'assessore alla sanità Ciocca convocava i rappresentanti dei consigli di zona 3, 2 e 10. Erano presenti alla riunione oltre all'assessore, l'ufficiale sanitario del 'Comune e i membri degli uffici tecnici competenti.
E' stata esaminata la proposta riguardante la messa in opera di impianti di ventilazione, con un preventivo di spesa nel 1971 di 104 milioni, e impianti di speciali camini che sarebbero usciti sul terrapieno delle Ferrovie dello Stato. Poiché l'impianto di ven-
UN IMPEGNO CIVILE ASSISTENZA AGLI ANZIANI
Varate concrete iniziative
Nel corso di una riunione presso la ripartizione comunale di assistenza e sicurezza sociale è stato presentato quello che sarà il programma di ampliamento e d'intervento dei centri geriatrici del Comune di Milano e Inam, per l'assistenza domiciliare sociale e sanitaria per le zone che come la nostra hanno questo nuovo tipo di assistenza.
tilazione, se da un lato avrebbe consentito di far scendere di 200 parti il grado di inquinamento, dall'altro avrebbe riciclato all'interno l'aria inquinata del traffico esterno; e poiché il costo di previsione sarebbe come minimo raddoppiato, e preso atto infine che le Ferrovie dello Stato pone_ vano diverse difficoltà connesse allo spazio rotabile della stazione Centrale, si conveniva di sollecitare con urgenza l'assessorato al traffico e la vigilanza urba_ na per immediati provvedimenti verso il traffico automobilistico.
Se nemmeno questo provvedimento verrà sollecitamente esaminato e quindi attuato, anche se siamo consci che il problema non è di facile soluzione, dobbiamo disporre la chiusura al traffico dei tunnel. Di fronte alle continue minacce alla nostra salute non vi possono essere ulteriori rinvii per la eliminazione di un pericolo così evidente.
LICEO VOLTA ANCHE TU BRONDONI?
Domanda all'assessore provinciale istruzione
Ci risulta che il consiglio di zona ha ripetutamente richiesto, in questi ultimi mesi, udienza all'assessore provinciale all'istruzione Brondoni per discutere il problema del liceo scientifico Volta.
Ma sempre invano.
L'assessore Brondoni conosce alla perfezione la situazione di questo liceo che scoppia, che è da anni incapace di contenere nei propri locali la massa degli studenti iscritti, ma tace.
deve rispondere ai bisogni dei cittadini in modo adeguato e corretto.
Il nostro consiglio di zona indirà su questo importante tema una Assemblea popolare nel prossimo mese di aprile.
Il centro geriatrico della zona 3, in via Andrea Doria 52, che estende la sua attività anche per gli anziani delle zone 11 e 12, amplierà la sua attività sino a raggiungere ed interessare oltre 42 mila anziani, di cui circa 28.000 donne e 14.000 uomini. L'età nella quale si potrà ottenere un possibile intervento del centro è prevista per le donne oltre i 55 anni, per gli uomini oltre i 60 anni.
Da parte del coordinatore della commissione sanità e assistenza è stata sollecitata la disponibilità del consiglio di zona 3 per i dati riguardanti il consuntivo del centro geriatrico per l'attività sinora svolta dai circa 20 mesi di inizio della assistenza domiciliare. L'assistenza domiciliare agli anziani di Porta Venezia <a cui il nostro giornalé ha dato ampio spazio nel numero di gennaio) non è un problema riservato ai soli addetti ai lavori. Ci sembra quindi molto importante che i cittadini siano in grado di conoscere con la maggiore precisione possibile la situazione di questi interventi assistenziali,
Uno dei problemi di più rilevante interesse e che maggiormente preoccupa è quello del reperimento e della preparazione del personale che svolge l'attività in questo Centro. Rendere sempre più adeguati i Centri, in attività sinora nelle zone 3 e 2, e dal 1975 anche nelle zone I e 5, essere presenti con il consiglio di zona, oltre che avviare un servizio domiciliare efficiente,
RIUNIONI DEL CONSIGLIO
DI ZONA
Il consigllo di zona è convocato nel mese di aprile nei giorni seguenti:
21;
lunedì 7 aprile alle ore
lunedì 21 aprile alle ore
21 presso la sede di via Spa]lanzani' 32.
Si ricorda che le sedute sono aperte al pubblico.
Anzi, raggiunge i limiti della scortesia rifiutandosi di ricevere la delegazione del consiglio di zona, il preside, le associazioni dei genitori.
Eppure conosciamo Brondoni come persona corretta, efficiente, dotata di sufficiente sensibilità democratica. Di cosa ha paura allora?
Di dirci che l'amministrazione provinciale non ha ancora un piano per d'edilizia scolastica? Oppure di confessare che non ha i soldi per sdoppiare il liceo Volta, nonostante le molte promesse fatte?
Ci viene un dubbio, dopo aver cercato inutilmente una ragione di questo singolare atteggiamento: che Brondoni non ci degni della sua considerazione perché non siamo elettori del suo colle_ gio. Ma respingiamo l'insinuazione, perché è troppo facile, oggigiorno, informare gli elettori di altri collegi, dello strano comportamento dei propri consiglieri provinciali.
Cosa che puntualmente faremo, se l'assessore provinciale continuerà ad opporre 'le solite scuse alle richieste di un incontro che si fanno, ogni giorno che passa, sempre più pressanti. oltretutto c'è ora il consiglio d'istituto, che forte dei suoi buoni diritti è pronto ad affiancare, con tutti i mezzi, il C.d.Z.
UN PERICOLO
GRAVE NELLA ZONA
4 - Zona Tre marzo 1975
UNA NUOVA RUBRICA