Voci ATM42

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pag. - Paura di classe

pag. - La pagina della resistenza

pag. - Sui metodi di lotta in 5' pag. - Verso la smobilitazione delle officine in 6« pag. - Le sovvenzioni oi trasporti pubblici in 7" e 8" pag. - Tempo libero

Per la difesa dei nostri diritti

Lottiamo uniti fino alla vittoria

La conquista del regolamento promozioni e del rinnovo degli accordi imporrà una svolta dell'attuale catastrofica politica dei trasporti pubblici

nibilità si vedono ora costretti loro malgrado, a fare ricorso all'azione sindacale.

Situazione grave

La situazione dell'ATM è grave non per ciò che ha affermato nei comunicato e nella sua ,replica la Commissione Amministratrice, ma per quello ch'essa non ha detto.

La posizione semplicistica, degna di un ragioniere chiamato a curare il fallimento di un'azienda, è giunta come doccia fredda su quanti (ed eravamo in molti) si attendevano dalla nuova C.A. un'analisi sulle reali cause del deficit e quindi, nell"interesse della municipalizzata, l'inizio di una politica tendente ad esaltare l'alto valore sociale da essa svolto nel settore del trasporto pubblico.

Le dichiarazioni della C.A. non sono l'opposizione ad una rivendicazione dei lavoratori, opposizione illogica in quanto rinnega gli impegni assunti dalla precendente iamimnistrazione; esse sono posizioni di attacco alle conquiste della categoria, di svalorizzazione della funzione sociale della municipalizzata che fanno eco, anzi sollecitano la campagna denigratrice da tempo condotta dalla destra economica milanese.

Nel comunicato si fa appello allo spirito civico dei dipendenti dell'ATM i quali (secondo la C.A.) dovrebbe rinunciare a qualsiasi rivendicazione in considerazione del deficit e della loro posizione "privilegiata" rispetto alle altre categorie meno retribuibile. E. nella lettera al Sindaco si giunge a proporre il distacco dalla Federazione delle Municipalizzate allo scopo dichiarato di non essere obbligata al rispetto dei contratti nazionali.

La crisi dei trasporti pubblici, che non investe solo la ATM, è una crisi dovuta all'assenza di scelte politiche ed essa non può che essere affrontata e risolta con riforme coraggiose attuate sia dagli enti locali che dallo Stato. La strada che conduce al risanamento della malie:palizzata non passa attraverso più o meno drastiche economie di gestione nè attraverso la politica dell'aumento progressivo del prezzo del biglietto le cui negative conseguenze oggi si riperquotono nell'ATM.

L' azienda municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico svolge un'insostituibile ruolo nell'economia sociale 'della città e dello Stato ed è per questo che, nell'interesse della collettività, la sua funzione e quindi il suo bilancio non può essere considerato a se stante ma parte integrante dell'economia cittadina e nazionale.

Queste sono le cose che la nuova C. A. non ha detto e non può dire senza giungere alla conclusione di richiedere

(continua in 2' pagina)

I sindacati hanno sempre indicato i mezzi atti la crisi dei pubblici trasporti

La negativa e provocatoria posizione assunta dalla C.A. ha avuto la risposta che si meritava: i tre sindacati unitariamente sono scesi in lotta programmando una serie di scioperi da effettuarsi nell'arco di 10 giorni. Ma ancor prima che i sindacati dichiarassero la lotta, i lavoratori dell'ATM erano insorti effettuando nei luoghi di lavoro plebiscitarie protese che da sole danno dimostrazione del'unità e dello spirito di lotta che anima la categoria. La lotta sarà lunga poichè la posizione della controparte non lascia intravedere compromessi, ma i lavoratori sanno ch'essa è determinante non solo per le rivendicazioni attuali ma per quelle future e sapranno battersi con intelligenza e tenacia fino alla vittoria.

Le modalità degli scioperi

In data odierna le Organizzazioni Sindacali hanno programmato le seguenti azioni di sciopero.

VENERDI' 24 SETTEMBRE 1965

Sospensione del servizio dalle ore 12,30 al termine per: Impiegati tecnici ed amministrativi; Operai delle Officine Urbane, Interurbane e MM; Operai e pulitori dei Depositi Urbani e Interurbani con orario diurno.

MERCOLEDI' 29 SETTEMBRE 1965

Lo sciopero si svolgerà dalle ore 14,30 alle ore 17. Dalle ore 14,30 in poi le vetture rientrerano in deposito e comincerano a uscirne alle ore 17.

GIOVEDI' 30 SETTEMBRE 1965

Sciopero dalle ore 22,30 al termine del servizio.

VENERDI' 1° OTTOBRE 1965

Sciopero dalle ore 9 alle ore 12. Le vetture usciranno a partire dalle ore 11,50: il personale montante dalle ore 11,55 alle ore 13,30 prenderà servizio in deposito con l'orario dei cambi di linea.

Gli impiegati delle rimesse e dei depositi sciopereranno dalle ore 9 alle ore 12. Servizio autotranviario interurba-

no: SABATO 2 OTTOBRE 1965

Sciopero dalle ore 20 al termine del servizio.

a superare

IL COMUNICATO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

« Le tre organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, hanno esaminato con particolare attenzione il testo del comunicato stampa diffuso dall'ATM al termine della riunione del 20 settembre della comimssione amministratrice dell'ATM. In riferimento alle considerazioni esposte dalla stessa sul problema delle linee interurbane, nel mentre si prende atto delle conclusioni raggiunte in ordine all'avvio di un programma di iniziative intese a conseguire un miglioramento della situazione attuale, si ricordano le proposte a più riprese indicate dalle organizzazioni sondacali nel quadro di una nuova politica per i trasporti pubblici.

« Le organizzazioni sindacali respingono ancora una volta il tentativo di imputare il deficit aziendale al costo del personale, quando è notorio che esso è dovuto principalmente alle condizioni in cui opera il servizio pubblico per il quale sono mancate decisioni precise atte ad assicurargli, nell'affermazione dei suo diritti prioritari, piena efficienza.

« Per quel che riguarda la nota vertenza relativa al regolamento delle promozioni e degli avanzamenti che si trascina dall'autunno del 1963, ancora una volta si prende atto con stupore che la nuova commissione amministratrice dell'ATM non intende accogliere il risultato delle trattative precedentemente svolte in sede aziendale.

« La posizione negativa della Commissione amministratrice dell'ATM si estende inoltre al rifiuto di rinnovare l'accordo delle competenze accessorie (accordi integrativi aziendali), scaduti sin dal 28 febbraio

U. S. « Risulta pertanto incomprensibile un aprioristico rigetto delle trai• tative quando le stesse consentirebbero invece di chiarire la situazione.

« Per l'insieme di queste negative posizioni assunte dalla Commissione amministratrice dell'ATM risulta impossibile dare avvio a trattative quando le stesse consentirebbero invece di chiarire la situazione.

« Per l'insieme di queste negative posizioni assunte dalla Commissione amministratrice dell'ATM risulta impossibile dare avvio a trattative conclusive. Pertanto i Sindacati provinciali autoferrotranvieri CGIL, CISL e UIL, dopo aver dato ripetute dimostrazioni di senso di responsabilità, di correttezza e di dispo-

« Non è possibile infatti per i Sindacati ed i lavoratori acogliere da una parte il richiamo allo spirito civico, che peraltro da parte loro mai è venuto e verrà meno e, dall'altra, accettare le posizioni della nuova Commisione amministratrice che respingono il risultato di una libera contrattazione e si fermano alla formulazione di generici appelli ai dipendenti.

« In relazione all'eventualità di uno sganciamento dell'ATM dalla federazione delle Aziende municipalizzate, se questa notizia rispondesse a verità, i Sindacati provinciali CGIL, CSI, e UIL informano che tale decisione, che praticamente riporterebbe il trattamento contrat.tuale della categoria al sistema corporativo fascista, verrà osteggiata e cambattuta con la Massima fermezza.

Pienamente riuscito Io sciopero di venerdì

OFFICINE 1000/a DEPOSITI 98,700/0

IMPIEGATI 700/0

L'« attuale contrattazione nazionale che l'ATM vorrebbe annullare, non interessa soltanto i lavoratori delle Aziende municipalizzate, ma anche quelli delle aziende private (FNM, STIE, SAAB, etc.) associate alla FENIT.

« Le Organizzazioni sindacali s'incontreranno nuovamente lunedì 4 ottobre ».

Le dichiarazioni della C. A.

Il 20 settembre si è riunita per la terza volta dopo il suo insediamento la Commissione amministratrice dell'ATM. Il presidente ha riferito sul suo incontro del 15 settembre con le rappresentanze sindacali, incontro durante il quale queste ultime hanno ribadito il loro punto di vista. Dopo ampia discussione la Commissione ha rilevato — così dice un comunicato —: che non è possibile nelle circostanze attuali accettare senza grave pericolo per l'azienda le richieste avanzate, le quali comportano un onere di parecchi miliardi, che andrebbero ad aggiungersi ai miliardi che già dovranno essere spesi in più come conseguenza degli aumenti automatici delle retribuzioni e dei contributi; che è necessario trasmettere alle autorità comunali una relazione aggiornata sulle richieste dei sindacati e sulle loro conseguenze econonniche ed organizzative, nonchè — anche per arerire al desiderio delle organizzazioni sindacali — la documentazione agli atti concernente il problema del nuovo regolamento avanzamenti e promozioni; che è indispensabile ordinare u• no studio comparativo tra la retri(Contnua in 2• pag.

II Compagno' OSCAR MORINI

30 SETTEMBRE 1965 - L. 50
iggig Per rarmerUch prdgresso di Milano nell'interes dea cittadinanza e delreconona 111 i lavoratori del' A.
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PERIODICO DEI LAVORATORI DELL'AZIENDA TRASPORTI MUNICIPA
T. M. riversatene° dirnt0 al priornzl il franano. percorsa preferenziali prote!ti peri pebtlifcì servizi
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Nel
(vedi a pag 2)
suo ricordo rafforziamo l'unità e lo spirito di lotta della categoria
SOMMARIO

I CONTINUAZIONE DALLA la PAG.

Le dichiarazioni della C.A.

buzione media globale degli agenti ATM e la retribuzione, media globale dei lavoratori addetti ad altre attività industriali e commerciali (tenuto conto delle indennità accessorie, pensioni, assistenze, orari), in modo che le autorità, la pubblica opinione, tutti i lavoratori e la stessa categoria dei tranvieri possano formarsi una opinione obiettiva al di fuori di ogni intendimento polemico, creando in tale modo le basi per eque e poderate valutazioni; d) che è necessario procedere rapidamente allo studio di tutte le altre situazioni che assieme a quella del personale contribuiscono a determinare lo stato di progressivo accrescimento del deficit dell'ATM; accrescimento che sarà inevitabile, e in misura sensibile anche per il 1966, e anni successivi, a meno che tutte le autorità e tutte le categorie interessate senza distinzione, non contribuiscono con prontezza a favorire le misure necessarie per determinare anzitutto un arresto della tendenza e poi un suo rovesciamento. Nel quadro di tali considerazioni la Commissione amministratrice riconferma la sua fiducia nello spirito civico dei dipendenti dell'A.

T. M., e afferma che niente è più lontano dai suoi desideri che il crearsi di situazioni che possano portare a prove di forza. La Commissione amministratrice è mossa unicamente ma fermamente dalla consapevole volontà di non lasciare nulla di intentato affinchè la difficile situazione dell'ATM non si trasformi in una crisi ancora più grave di cui i lavoratori farebbero fatalmente le spese per primi.

Basterà ricordare a tale proposito la grave situazione in cui si trova la tesoreria dell'azienda.

Senza volere per nulla interferire nelle decisioni delle libere organizzazioni sindacali la Commissione amministratrice auspica comunque le meditazioni indispensabili per fare prevalere l'interesse generale e lo sviluppo equilibrato delle rivendicazioni sociali sugli stimoli di ordine settoriale.

Perciò, dopo aver ascoltato un rapporto completo e aggiornato della direzione generale sull'intero problema, ha deciso:

di preparare in via di assoluta urgenza un piano di proposte per una soluzione organica del problema da sottoporre all'autorità comunale e al competente ministero dei Trasporti;

di richiamare fin d'ora l'attenzione dell'Amministrazione comunale sulla necessità di promuovere urgentemente le iniziative idonee a rendere concretamente attuabili tali proposte, la cui realizzazione non potrà prescindere dall'apporto concreto degli organi dello Stato nonchè dell' Aministrazione provinciale e dei Comuni interessati.

Appare in effetti sempre più chiaro che il problema del trasporto pubblico nella zona milanese trascende le possibilità di intervento del Comune di Milano per assurgere a problema provinciale, regionale, nazionale, e che sotto tale aspetto esso

Situazione grave

al Governo che anche le municipalizzate debbono usufruire di quei 1.500 miliardi stanziati dalla politica di piano per il potenziamento del trasporto pubblico.

I lavoratori dell'ATM non hanno bisogno di interessati appelli allo spirito civico in quanto essi da anni si battono su tutti i fronti, anche con la lotta, come dimostrano gli scioperi del 2 marzo e del 9 giugno, per una nuova politica che riconosca alla Municipalizzata ed al trasporto pubblico la sua funzione sociale.

Per questo i lavoratori si batteranno con unità e decisione per il regolamento delle promozioni, per le competenze accessorie sicuri che la conclusione vittoriosa di queste lotte salariali segherà il primo passo verso quella svolta nella politica del trasporto pubblico a cui tutti aspirano.

deve trovare d'urgenza adeguate soluzioni.

La Commissione amministratrice si riserva di ritornare al più presto sull'argomento e di rendere edotta la cittadinanza sui provvedimenti che saranno stati presi ».

&peggiorare le già gravi dichiarazioni della C.A. giunge la notizia che in una lettera al Sindaco il presidente della C.A. avrebbe prospettato la « opportunità » per l'ATM di uscire dalla CConfederazione delle Municipalizzate o quantomeno ritirare la delega per la stipulazione del contratto di lavoro.

L'ATM vorrebbe così sganciarsi dal movimento che raggruppa le aziende pubbliche per non partecipare alle prossime trattative sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro ed avere così mano libera per portare a fondo la lotta dichiarata ai salari.

Deceduto il compagno Oscar Morini

Lunedì 14 settembre, dopo una breve e virulenta malattia, il compagno Morini si è spento.

Sono trascorsi 15 giorni ed ancora non sembra posibile che non vedremo più Oscar battersi alla testa della categoria per riaffermare i nostri diritti.

Lo ricordiamo a Zara appena assunto, e già attivista del Sindacato che emergeva per capacità e combattività; a Palmanova, poi a Giambellino eletto, in quel nuovo Deposito, segretario della C. I. Poi il hmgo periodo al sindacato ove ha dato la migliore parte di se stesso.

L'uomo muore ma ridà per la quale ha vissuto, rimane più fulgida e grande. Il Compagno Oscar non è più fra noi ma il Suo esempio sempre ci inciterà a superare con entusiasmo e consapevolezza le battaglie per l'emancipazione della classe operaia.

Il compagno Morini era nato 34 anni fa. In famiglia, dal padre Giovanni e dalla madre Jole Lambrocchi, mitanti comunisti e antifascisti, aveva acquisito uneducazione esemplare, aveva cominciato ad amare la causa della libertà, della lotta antifascista, del socialismo fin da ragazzo. La sua casa fu intatti centro della lotta di Liberazione, punto di riferimento per centinaia di antifascisti. Subito dopo la Liberazione Oscar Morini si iscrisse alP.C.I. Aveva allora appena 14 anni.

All'ATM, dove era stato assunto come conducente di autobus, fece le sue prime esperienze di attivista sindacale. Per le sue qualità, per le sue capacità e la sua combattività, giovanissimo venne eletto presidente della commissione interna di uno dei più grossi depositi della nostra città( quello di Giambellino. Nel '58, gli stessi tranvieri lo nominavano segretario provinciale del Sindacato della categoria, carica che ricopriva tuttora.

Ai genitori Giovanni e Jole Lambrocchi, alla moglie Teresa Maturo, alla figlioletta Lorella di sette anni, sono pervenuti e pervengono le manifestazioni di questo affetto e di questo cordoglio.

Per un governo che operi nell'interesse dei lavoratori

«Lo stato che i governanti italiani hanno costruito dal 1947 in poi, è uno Stato immenso e imponente, forte col debole, incapace di imporre la propria volontà ai potenti; è stato costruito contro gli interessi dei lavoratori ».

Il « Popolo » cioè la Democrazia Cristiana, s'è risentita per queste affermazioni, la reazione non deve meravigliare. I D.C. infatti, a qualsiasi corrente appartengono, sono molto sensibili ad ogni critica che metta in discussione il rapporto tra amministrazione dello Stato e gestione democrisrtiana del potere. Essi sanno che esiste una stretta interdipendenza tra questi due problemi e sanno che ogni accenno al malgoverno si ritorce inevitabilmente contro di essi.

Le diagnosi di Nenni sui mali cui soffre lo Stato, sono ineccepibili, ma incomplete, un poco « ministeriali », sarebbe stato più esatto avanzare e magari fare un completamento della diagnosi con un'immagine elettrotecnica.

Lo stato che ci troviamo di fronte (centro sinistra) è una specie di apparecchio radio automaticamente sintonizzato con gli interessi conservatori; esso ha molte manopole, ma non ce n'è una da cui si trasmetta la voce dei lavoratori. Ma dove si sbaglia e nel ritenere che questo apparecchio possa essere riparato dal di fuori, con qualche modifica di forma o di carrozzeria. L'errore consiste, insomma nel considerare la riforma 'dell'amministrazione come un problema astratto, che possa essere separato dal contenuto e dagli scopi dello Stato, come un vestito pre-confezionato che si può adattare su qualsiasi tipo di spalle. E invece l'amministrazione è un vestito su misura, che segue esattamente la

taglia e le linee di chi l'indossa. Da questo punto di vista, l'attuale amministrazione, con tutti 1 suoi difetti, veste perfettamente lo Stato attuale : le sue deformità riproducono fedelmente quelle del corpo che le sta sotto. L'irrazionalità, il disordine, le contraddizioni che si rimproverano sono quelle di ieri ma anche quelle di oggi. Interessanti le note del Carriere della Sera; gli italiani sono di memoria corta, si dice spesso, ma non credo tanto corta da non ricordare gli editoriali del Corriere nell'entrata dei socialisti al governo. Drammatici e patetici, sembrava che una catastrofe immensa incombesse sulla nazione, venivano rivolti appelli a tutti gli uomini di « buona volontà » affinchè si unissero per scongiurare il pericolo. Bene, a due anni di distanza, una sorpresa, il Direttore del Corriere esprimendo le idee di tutta l'opinione moderata e conservatrice, dice : « L'on. Nenni è governativo ad oltranza, è coerente con la scelta fatta alcuni anni fa, di scendere dalle barricate e di accettare la linea democratica ».

Se dunque ci deve essere una riforma (scrive sempre il Corriere, deve essere quella di ridurre il potere dei partiti, dei sindacati, degli enti pubblici. A questo punto il Corriere ricorda che se oggi è possibile ad un partito, passare dalla opposizione al governo, si deve ringraziare per ciò .lo Stato democratico.

resistenza popolare, e molti senz'altro non hanno dimenticato ancora che un direttore del Corriere Luigi Albertini, fu buttato fuori dal suo giornale per avere scritto ciò che pensava, e questo da parte degli attuali proprietari, complice, protettore, il governo di Mussolini.

A questo punto sarebbe lecito chiedersi ma tutti questi plausi destroffli a questa formula di governo è forse una prova che le destre sono tranquille, che sanno di non avere nulla da temere da un governo svuotato da ogni suo contenuto reale?

Una cosa rimane certa ed è che oggi più che mai i lavoratori debbono essere uniti; creare una forza tale di opposizione da rendere vani tutti gli sforzi •atti ad imbavagliarli; e fermare l'evoluzione in atto dagli interessi del popolo. Solo un governo maggiormente rappresentato dai lavoratori potrebbe intraprendere quel lungo ciclo di riforme strutturali generali che potrebbe aprire la via per una nazione, per un nuovo Stato, sulla strada della giustizia sociale, dell'evoluzione, della serietà e onestà. Diversamente resterà sempre una parvenza di democrazia, solo sulla carta, per essere invocata solo quando coincide il chiamarla con gli interessi di parte e monopolistici.

REGOLAMENTO PROMOZIONI

Un' importante conquista

Sul convegno delle ACLI PAURA DI CLASSE

Il Convegno dei • dirigenti delle ACLI tenutosi recentemente a Vallombrosa, ha spaventato i padroni del vapore tanto che il maggiore giornale capitalista (il Corriere della Sera) gli ha dedicato l'articolo di fondo a firma del prof. Panfilo Gentile.

Ma cos'è che ha spaventato i nostri capitalisti? Al Convegno di Vallombrosa si è discusso un tema scottante ed 'attuale: « Realtà e motivi del comunismo nella società italiana ».

I dirigenti aclisti hanno cercato di effettuare un'analisi obiettiva, scartando i luoghi comuni tanto cari ai politicanti della destra il cui anticomunismo viscerale impedisce loro di conquendere la ragione e la funzione sociale e storica del PCI.

Non giudicate con schemi pre-fabbricati, è stato detto al Convegno, "chi si è fatto del comunismo un'immagine che consider1z definitiva, inidonea a subire variazioni sia pure come contraccolpo di realtà esterne, che condizionano tutta la società italiana e quindi anche tutte le forze politiche in campo" già parte con idee precostituite che gli impediscono di giungere a queste conclusioni.

E, parlando del pesa che il P.C.I. ha nel nostro Paese, il dott. Labor, presidente delle ACLI, ha rilevato

LA SPONTANEA PROTESTA DEI LAVORATORI DELL'A.T.NI.

La dichiarazione dela C.A. ha provocato un'immediata presa di posizione. In ogni deposito la protesta ha assunto toni elevati ed unitari. Già mercoledì 22 nella maggioranza dei depositi in modo spontaneo i lavoratori esprimevano la riprovazione e la volontà di scendere in lotta per modificare la posizione intransigente e provocatoria assunta dalla controparte.

A Ticinese i lavoratori del deposito sospendevano, in segno di protesta, il lavoro alle ore 16. A Palmanova, dopo un'assemblea, una delegazione del personale viaggiante si recava a aconsegnare al Presidente

ed al Sindaco un vibrante o.d.g.; a Zara una petizione votata dall'assemblea degli operai, veniva sottoscritta nel giro di due ore da quasi 300 lavoratori. Analoghe manifestazioni si sono svolte in tutti i luoghi dì lavoro prima ancora che, ufficialmente, i sindacati avessero dichiarato la lotta unitaria.

Questa spontanea ed immediata sollevazione dei dipendenti dell'A.T. M., dovrebbe far riflettere coloro che intendono con i fatti far pagare ai tranvieri il peso di un deficit di bilancio, dovuto alla cecità della politica sui trasporti svolta sino ad oggi dal Governo e dagli Enti locali.

Concetti singolari, non si capisce infatti chi si dovrebbe ringraziare e perchè, forse la memoria corta in questo caso è probabile che sia quella del « Corriere ». In questo caso non credo che i buoni Italiani abbiano dimenticato i nomi di Gramsci, Amendola, Matteotti, Gobetti, Don Minzoni e molti altri fino alla che "la forza del Partito Comunista stà nel mettere in movimento un complesso di energie culturali e sociali e politiche, e bisogna accettare la sfida su tutti e tre i punti".

In queste affermazioni come nelle critiche mosse all'azione politica della D. C. si può notare una maggior presa di coscienza (anche se ancora non completa) dei lavoratori e dei dirigenti delle ACLI, frutto dello sforzo che da anni essi compiono nella ricerca di una nuova strada che tolga i politicanti D. C. dalle secche di una ferruginosa e sorpassata pratica anticomunista ed antioperaia che blocca ogni anelito di rinnovamento morale, sociale della Nazione. Che impedisce di rendere operante la Costituzione, base fondamentale, sulla quale si può costruire una società più democratica in cui il mondo del lavoro trovi la sua giusta collocazione nelle responsabilità di direzione dello Stato.

Ma è questa ricerca di una politica nuova, più rispondente alle esigenze dei lavoratori, propugnata ACLI che preoccupa la classe capitalista.

"Portare all'incontro coi comunisti sotto il profilo della sfida, della concorrenza nelle audace sociali... che non si sà come potrebbero essere portate a buon fine senza un'intesa precostituita coi comunisti" questo è il pericolo paventato da Panfilo Gentile.

L'unità d'intenti della classe lavoratrice, l'unità della classe operaia ecco quello che spaventa i capitalisti italiani i quali sono incapaci di incamminarsi sulla strada delle riforme di struttura dello stato, delle riforme sociali previste dalla Costituzione quali mezzi per acquisire una maggiore democrazia; un maggior benessere sociale.

I lavoratori sono pronti a battersi per giungere alla definizione del Regolamento promozioni ma molto spesso non considerano appieno la importanza sindacale e di classe di questa rivendicazione. Il regolamento promozioni sarà certo apportatore di alcuni benefici (non trascurabili) per alcune categorie o per singoli lavoratori ma l'importanza di questo nuovo istituto supera di gran lunga i benefici immediati. Se si esamina globalmente i punti concordati, ci si accorge come molto spesso ci si sia limitati a regolanzentare la situazione in atto senza apportare ad essa alcuna miglioria. Le modifiche apportate tendono in linea di massima a rendere operante il concetto di sviluppo di carriera sancito dal 148.

Regolamentare la situazione in atto, cioè togliere dalle mani della Direzione questo fondamentale istituto fino ad oggi usato per svolgere un'azione paternalistica. Questa è la conquista di classe a cui i sindacati tendono giungere.

Il Capo Ufficio, il Capo Operaio, la Direzione fino ad oggi ha « premiato » concedendo la promozione a suo esclusivo giudizio chi ha voluto. Con la Regolamentazione, la promozione verrà assegnata seguendo chiari e prestabiliti criteri comparativi e di anzianità, tali quindi da escludere elementi estranei alla capacità, all'attitudine, alla anzianità di grado. Nella Commissione vigilatrice siederanno anche, con diritto di voto, i rappresentanti del personale eletti nella C. I.

Per questo riteniamo che l'opposizione manifestata dalla Direzione e dalla nuova C. A. alla definizione del Regolamento delle promozioni e degli avanzamenti non sia dovuta agli oneri che ne deriveranno dalla sua applicazione quanto ad un ripensamento politico. Non si vuol permettere ai lavoratori di conquistare anche questo istituto. Proprio per le opposte ragioni, per. chè con la Regolamentazione i lavoratori aumenterebbero sensibilmente la loro posizione di potere e di responsabilità nell'azienda che è necessario battersi per piegare la resistenza della controparte.

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VOCI rELL' A. T. M,
L. P.

Unità antifascista nel ricordo dei martiri di Piazzale Loreto

ri rispondono con grande energia ed alto spirito combattivo. Il movimento operaio, venti anni or sono, riuscì a far penetrare nelle più genuine forze antifasciste la coscienza che la posta del combattimento non era il ritorno all'Italia prefascista. Per questo la lotta di Liberazione divenne un moto di popolo. Così oggi, nel momento in cui celebriamo la RESISTENZA, noi ci presentiamo non soltanto come quelli delle giornate di aprile, come i combattenti •di di una lotta eroica, come i protagonisti di battaglie gloriose e sanguinose., ma soprattutto come una grande forza che affonda le sue radici nelle masse popolari e da queste trae alimento per far avanzare una linea di rinnovamento che e valida per l'immediato futuro.

Impotente L'ONU davanti al dilagare della guerra in Asia

Un conflitto aperto, i bombardamenti che colpiscono le popolazioni civili, le colonne di profughi e insieme i campi di concentramento per le minoranze che potrebbero essere ribelli, gli scontri sanguinosi già alla periferia delle grandi città: è la guerra. Una guerra che contrappone due paesi fino a ieri ancora colonie, un conflitto che insanguina e immiserisce •due vaste ragioni che una via di sviluppo di tipo capitalistico, non ha portato, neppure attraverso l'indipendenza, a liberarsi dalla miseria qualche volta inumana e dalla arretratezza secolare.

10 agosto 1965 - Un gruppo di tranvieri depone un mazzo di fiori davanti al cippo che ricorda l'eccidio di Piazzale Loreto

La commemorazione dei Martiri di Piazzale Loreto che si 'è tenuta il 10 agosto sul luogo in cui ,vennero fucilati i 15 partigiani, si è tradotta in un impegno per sostenere in una ricomposta unità delle forze antifasciste la battaglia per la PACE, per lo sviluppo sociale e civile del nostro Paese, per la realizzazione degli ideali della RESISTENZA.

Il cippo che ricorda il sacrificio dei quindici caduti era stato meta di delegazioni di lavoratori, di cittadini, di •rappresentanti delle associazioni antifasciste, dei partiti, dei sindacati.

Decine e decine di corone di fiori, semplici 'mazzi di garofani 'avevano riempito molto presto il piccolo spiazzo di marciapiede che circonda il cippo. '

Di fronte a migliaia di cittadini si è ricordato che vent'anni addietro a pochi mesi dalla LIBERAZIONE di Milano, vide tutta la città radunata attorno al cippo a commemorare il sacrificio che divenne il simbolo degli ideali della Resistenza e dell'unità delle forze che la lotta al fasciamo avevano condotto.

E l'unità è la premessa per realizzare e consolidare le conquiste democratiche che la guerra di Liberazione ha permesso di conquistare : per combattere e vincere tutte le ingiustizie che ancora oggi esistono nel nostro paese.

Nei discorsi ufficiali si è sottolineato come il sacrificio dei quindici partigiani milanesi fu uno dei momenti più drammatici di una mobilitazione generale •che consentì aIl'Italia° come all'Europa di riscattarsi dalle barbarie della guerra voluta dai putridi fascisti e dai criminali nazisti. L'unità fra le forze antifasciste, il superamento delle divisioni per gli ideali di libertà, di pace e di democrazia che le diverse forze politiche si erano poste fu alla base di questa azione generale che permise la disfatta del fascismo.

Le nuove scelte, i nuovi impegni oggi si pongono all'attenzione di tutto il movimento partigiano ed antifascista.

REDAZIONE - AMMINISTRAZIONE Via eart•tta, 11

LANANO

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Direttore Responsabile

LUCIANO PELAGOTTI

kut. Trib. Milano - 12-1-1951 n. 2440

Tip. Ef-FETI Via Barletta, 11 MIlan•

Oggi gravi minacce pesano in questa torbida stagione sulla vita dei popoli e rendono inquiete le famiglie dei lavoratori, dei cittadini italiani. Chi può dimenticare per un solo istante, un solo momento la lotta eroica del popolo del Vietnam contro l'agressione imperialistica degli Stati Uniti? Quella lotta non ci richiede soltanto solidarietà ma ci impone imperiosamente di combattere senza indugi per preservare la pace dal pericolo sempre più vicino di una generale catastrofe atomica.

Da qui la necessità del significato della lotta per la coesistenza pacifica. Essa resta alla base della azione delle forze antifasciste perchè sia strumento di progresso dell'umanità nel rispetto dell'indipendenza delle nazioni e del diritto sacro dei popoli a decidere liberamente senza interferenze straniere, del proprio destino. E chi può dimenticare gli avvenimenti di Grecia, dove un popolo che come quello italiano ha vissuto l'esperienza drammatica della Resistenza pagando un prezzo altissimo di sangue e di eroismo è costretto nuovamente, dopo venti anni, a battersi duramente contro il colpo di Stato monarchico per assicurare lo sviluppo della democrazia? Gli avvenimenti di Grecia, come quelli italiani del luglio '60 ci ricordano quanto siano fragili le conquiste democratiche quando non siano eliminate le basi stesse, economiche sociali della reazione fascista.

Gli avvenimenti di Grecia rendono ancor più sensibili e vigilanti i lavoratori italiani, di fronte a ogni offesa recata a quelle libertà che noi ci conquistammo con le armi venti anni or sono nella Resistenza e che deve essere non soltanto celebrata, ma onorata e attuata. Gli attacchi rivolti alle libertà di sciopero, le denuncie dei ferrovieri e dei vigili urbani come quelli, di Ferrara, pongono un problema che prima di essere giuridico è politico Il fascismo in Italia avanzò calpestando, con l'aiuto delle autorità dello Stato monarchico, le libertà sindacali.

Oggi più che mai l'unità delle forze antifasciste è necessaria per risolvere i .problemi del rinnovamento democratico, ed è anche urgente perchè ora si pongono nuovi gravi problemi, da cui dipendono le condizioni di vita delle classi lavoratrici, e la stessa prospettiva per uno sviluppo democratico verso il socialismo.

Oggi è in pieno sviluppo una grande offensiva padronale per riversare sui lavoratori le conseguenze della congiuntura economica. Infatti, si rifiuta il rinnovo dei contratti di lavoro, non si applicano i contratti già precedentemente stipulati, si attaccano gli accordi aziendali sui salari, le qualifiche, gli organici, i ritmi, e l'orario di lavoro, ecc. ecc.; ed intanto aumentano i licenziamenti, le riduzioni di lavoro, la disoccupazione.

All'offensiva padronale i lavorato-

Pertanto le nuove scelte, i nuovi impegni, che oggi si impongono si collegano direttamente a quegli ideali. E' di nuovo la lotta all'imperialismo, al militarismo, alla sopraffazione dei potenti sui popoli che combattono per la indipendenza che diventa sempre più urgente ed attuale. E' di nuovo il problema della costruzione di una nuova società più giusta che affronti i problemi civili e sociali e li risolva senza discriminazione di classi e di partiti che si ripropone alle nuove come alle vecchie generazioni.

E questi obiettivi che dimostrano la continuità e la validità della lotta antifascista, che danno alle doverose manifestazioni a ricordo di chi si è sacrificato per la LIBERTA' un carattere di impegno e di lotta, sono raggiungibili solo attraverso una nuova e vasta unità di tutte ouelle forze che. pur rappresentando idee politiche diverse e ideologiche differenti, seppero allora superare le difficoltà e le divisioni.

Ancora oggi si presenta la urgente necessità di unire tutte le forze antifasciste e democratiche, per proseguire sul cammino tracciato dai nostri caduti, il loro sacrificio non deve essere stato vano, ma deve essere simbolo di progresso verso un mondo nuovo, di PACE e di PROGRESSO.

Così il conflitto appare insieme come il risultato dei 'Problemi non risolti al momento della liberazione, del lascito colonialista, e l'azione avventuristica o disperata promossa da gruppi dirigenti incapaci di risolvere i problemi interni.

E' difficile, e forse non importa in questo momento, ricercare le cause contingenti, le responsabilità immediate, vedere chi ha avuto torto nell'immediata vigilia del conflitto. Importa però comprendere le cause più lontane, non l'ondata nazionalistica che si fa sciovinismo, può lasciare un segno profondo di nuovi orientamenti politici negativi in questi paesi, ai fini del loro sviluppo democratico, delle possibilità di progresso sociale. La destra indiana dopo Nehru, quella del tam tam nazionalista, della repressione contro i comunisti del Kerala, porta senza dubbio delle responsabilità gravi e la sua azione lascia intravedere possibilità anche peggiori per l'avvenire. Le forze avanzate che in quei paesi dimenticassero le responsabilità di dover essere anche le forze della distensione, della pace, della politica di trattative e di coesistenza, pagherebbero duramente lo scotto, qualunque fosse l'esito del conflitto.

A noi importa oggi, proprio alla luce drammatica di questo conflitto, intendere un monito che va al

La assurda guerra per il Kashmir

di là dei problemi che insorgono nel travagliato continente asiatico. Dobbiamo affermare ancora e dimostrare nei fatti che siamo contro la guerra, che ogni volta che non si tratta di difendersi contro l'imperialismo che aggredisce o di ribellarsi là dove vuole rimanere con le armi, ogni tentativo di trattativa, ogni ricerca di compromesso devono essere esperiti. Dobbiamo affermare che crediamo nella necessità che gli strumenti della pace debbano e possano funzionare, vale a dire che gli organismi internazionali non subiscano la prepotenza di forze imperialistiche, non accettino discriminazioni, siano davvero efficienti.

La stampa italiana che dice assurda e inutile questa nuova guerra, è in parte quella che giustifica l'aggressione del Vietnam, la guerra nel Laos, la traballante costruzione imperialista della Malaysia, il colonialismo inglese nell'Arabia del sud, quello portoghese in Africa: che ha giustificato l'intervento a San Domingo. Ricordiamo che per il Laos c'erano stati un accordo, un.governo di coalizione, delle commissioni di controllo. Gli imperialisti hanno poi dichiarato che quello che doveva valere era forza, se le soluzioni accettate non portavano gli avvenimenti a svolgersi a loro favore. L'accordo di Ginevra per la penisola indocinese è stato strappato dagli Stati Uniti; oggi le commissioni di controllo che avrebbero dovuto accertare che armi straniere non entrassero nella penisola vagano come spettri, fra le divisioni che sbarcano, fra i carri armati e le squadriglie di aerei che la flotta americana trasporta ogni giorno in numero crescente.

L'intervento, l'assurda pretesa imperialista di dettar legge, di imporre attraverso ambasciatori o inviati speciali la propria volontà, provoca contrasti e conflitti mentre si rivela impossibile quella pace americana sulla quale anche i nostri governanti hanno giurato fin qui. Un elemento essenziale di malessere, di sfiducia, e certo una delle cause dell'aggravarsi degli attriti e dello scoppiare dei conflitti in Asia e in America è il deterioramento delle istituzioni internazionali, il sabotaggio del loro funzionamento fino alla paralisi come è avvenuto per l'ONU, il clima generale di ricatto e di violenza al quale si è ritornati con la politica. dell'amministrazione Johnson.

Il conflitto fra l'India e il Pakistan vede impegnati due paesi aderenti alle Nazioni Unite e le Nazioni Unite fino a questo momento sono impotenti a intervenire. Ma è forse un caso che ai confini di questi due paesi l'ONU si sia già dimostrata incapace di 'riconoscere che la Cina non è Formosa; incapace di tenere nelle sue file l'Indonesia; di accogliere i due Vietnam, le due Coree, vale a dire la grande maggioranza della popolazione asiatica?

Il problema dei confini provvisori, la tentazione o i richiami alla violenza, non sono soltanto di quelle lontane zone geografiche. Non dimentichiamoci dell'Elba, dei Sudeti, della Prussia orientale, e non dimentichiamo il revanscismo tedesco, le armi che gli sono state date e che gli vengono permesse, in un clima nel quale la distensione appare impossibile, le leggi internazionali perdono ogni valore.

La guerra assurda e inutile, distruggitrice, può minacciare domani l'Europa e il nostro paese. E' con la consapevolezza di questo pericolo, contro la politica •di abdicazione nei confronti dell'imperialismo americano, contro l'ottimismo facilone di chi parla di processi in -iversibili, come se non si trattasse invece di obiettivi da conquistare, necessita una politica di trattative, di distensione, di coesistenza e non soltanto per i paesi in guerra e per i conflitti in atto.

La pagina detta Resistenza - 3
AGOSTO
10
VOCI DELT, A T M
Uri Phoonan - Una pattuglia indiana avanza fra le case di Haji Pir Pass dopo un'azione che ha costretto le unità Pakistane alla ritirata

PER ANZIANITA UNITA PER VINCERE

Pensionamento a qualsiasi età Ancora sui

Per la prima volta la legislazione pensionistica ha sancito il diritto dell'iscritto di ottenere il pagamento della pensione maturata a qualsiasi età per anzianità, purchè abbia effettuato trentacinque anni di versamenti effettivi di contributi. Tale diritto alla pensione di an-

IMPORTANTE!

la pensione ai combattenti

Da oltre quarant'anni i combattenti della prima guerra mondiale attendono vengano attuati quei provvedimenti che i vari governi che si sono succeduti nel nostro paese hanno demagogicamente promesso. Anche nella presente legislatura parlamentare numerosi sono i progetti legge presentati.

All'ordine del giorno di una delle prossime sedute della Camera dei Deputati sono stati posti i progetti legge presentati sino ad oggi relativi alla concessione della pensione a tutti gli anziani combattenti della guerra 15-18.

Tali progetti sono:

N. 28 — On. CRUCIANI ed altri — concessione agli ex combattenti che abbiano raggiunto il 60° anno d'età;

N. 47 — On. VILLA ed altri — concessione agli ex combattenti che abbiano maturato il 60° anno di età di una pensione per la vecchiaia;

N. 161 — On. DURAND DELLE PENNE ed altri — assegno mensile annuale agli ex combattenti della guerra 15-18;

N. 226 — On. LECONI E BORSI — concessione di una pensione agli ex combattenti che abbia. no maturato il 60° anno d'età;

N. 370 — On. BERLINGUER MARIO ed altri — concessione di una pensione agli ex combattenti ed ai loro superstiti;

--

N. 558 — On. COVELLI — concessione di una pensione vitalizia agli ex combattenti. Noi vecchi combattenti ci auguriamo che almeno questa volta il Parlamento ed il Governo si degnino di mantenere fede agli impegni che la Patria ed i suoi governanti hanno assunto con chi ha rischiato la vita sui campi di battaglia. Per la naturale selezione della vita le nostre file si assottigliano sempre più; attendere ancora significherebbe assegnare « alla memoria » quanto c'è stato promesso per condurre una vita meno umiliante.

zianità è stato sancito con l'ultima legge (N. 903 del 1965) che disciplina il regime pensionistico generale (INPS).

Questa nuova realtà giuridica merita la massima considerazione da parte nostra. La lotta degli autoferrotramvieri per ottenere il pensionamento anticipato deve partire da questa acquisizione.

Come è noto il Fondo Speciale di Previdenza degli Autoferrotranvieri fà capo all'INPS e provvede al trattamento previdenziale della categoria con l'obbligo di garantire ai propri iscritti un trattamento che non può essere inferiore a qenllo assicurato dall'INPS ai propri iscritti.

L'importanza fondamentale di questa conquista si evidenzia da sè, e pertanto ogni commento risulta superfluo.

Chi è convinto della necessità ed urgenza di ottenere la possibilità per gli autoferrotranvieri di richiedere il pensionamento anticipato volontario- prima del 60° anno di età, in relazione alla gravosità del lavoro svolto dalla categoria, non può che manifestare la sua soddisfazione per l'importante conquista previdenziale sancita dall'ultima legge che disciplina la previdenza ed auspicare che le Organizzazioni Sindacali di categoria rivendicano mediata estensione di detta nonna anche al nostro Fondo Speciale.

metodi di lotta

E' umano che i lavoratori reagiscano violentemente alle provocatorie posizioni, fatte proprio dalla C. A., che tendono a ridimensionare le conquiste della categoria, a negare loro il diritto a conseguire nuove conquiste. Questa reazione dei lavoratori è tanto più giusta in quanto essi hanno coscienza che i sacrifici richiesti non serviranno a migliorare le condizioni della municipalizzata ma avranno come unico risultato quello di peggiorare il servizio, di scoraggiare gli utenti e, in ultima analisi, contribuiranno ad aumentare il deficit dell'ATM.

Ma la risposta violenta, la- forma di lotta estrema non sempre risulta essere quella più idonea a raggiungere gli obiettivi che ci si propone. Se esaminiamo l'azione che da oltre un'anno viene condotta contro l'ATM da parte della destra economica e che ha visto uomini politici di primo piano, quali l'assessore Giambelli, il consigliere Salvini ed altri, prendere posizione estreme contro l'ATM. Se guardiamo i fiumi di piombo che in questo periodo i giornali dei padroni hanno scritto per far risaltare alcuni aspetti negativi ma marginali del trasporto municipalizzato, o la campagna tendente a gonfiare oltre il limite il deficit. Se consideriamo queste cose, non possiamo non renderci conto che da oltre un'anno è in atto una vera e propria campagna provocatoria tendente a scagliare l'opinione pubblica contro i tranvie- ri.

Nelle lotte sindacali del nostro settore vi sono forze di cui bisogna

tenere conto: l'una, quella 'dei sindacati che rappresenta l'unità operante dei dipendenti; il dirimpettaio, rappresentato dalla Direzione e dalla C. A.; l'opinione pubblica, il cui peso può essere determinante ai fini della lotta stessa.

Lo scontro che attualmente si profila non è dovuto ad una divergenza sulla quantità o sulla qualità del: le richieste; esso è uno scontro fra due opposte politiche l'una, quella dei lavoratori, basata non solo sulla dinamica salariale ma sullo sviluppo della municipalizzata la quale deve uscire dalle secche nelle quali è stata costretta dalla politica goVernativa ; l'altra, quella della C. A., la quale tende a comprimere i salari per portare in porto una politica di strette economie che mal si concilia con i fini sociali della Municipalizzata e con gli stessi suoi interessi mediati ed immediati.

E' dunque una lotta politica quella che la categoria conduce anche Se parte dalle premesse del Regolamento promozioni, del rinnovo delle competenze accessorie.

CASSA DI SOCCORSO

La C.A. ci ha chiaramente fatto intendere di voler ricorrere all'opi- nione pubblica, bene, la nostra lotta deve essere condotta in modo tale da spingere l'opinione ad appoggiare le nostre richieste contro questi amministratori. Nulla deve essere lasciato allo spontaneo senso di ribellione, dobbiamo lottare con intelligenza adoperando gradatamente le nostre forze ed energie, cercando di combattere l'ATM e nel contempo svolgere un'opera di chiarificazione in mezzo all'opinione pubblica che, ricordiamocelo, può e deve divenire nostra alleata.

E' con questi mezzi e con questi metodi di lotta che spesso possono anche non soddisfare appieno le aspettative dei più accesi, che anche a Milano, come di recente a Roma, riusciremo 'a strappare le richieste avanzate ed a compiere così il primo passo verso quella nuova politica dei trasporti pubblici che anni indichiamo al Governo e ai responsabili degli enti locali.

POLIAMBULATORIO SPECIALISTICO (Regolamento

Se non è già stata accertata la natura dei disturbi di cui soffrono, gli assistiti devono in primo luogo ricorrere al Medico fiduciario (Medico di Zona) che, se necessario indicherà con certezza lo specialista competente.

Gli assistiti che necessitano di visite o prestazioni specalistiche devono prenotarsi presso l'Ufficio Ambulanze prima dell'orario d'inizio dell'ambulanza specialistica.

SOLIDARIETA'

Ricordiamoci anche delle lavoratrici delle mense

Ciao mamma... torna presto!... Frasi che ogni mattina i figli più piccoli dicono alla loro mamma quando questa esce di casa per il quotidiano lavoro alle mense A.T.M.

FILASTROCCA

Il testamento del pensionato

Lascio il libretto della pensione al governo che lotta contro l'inflazione.

Lascio il filetto di baccalà alla gente che non sà mangiare perchè possa formarsi una coscienza alimentare.

Lascio ad Andreotti la polizza della Grande Guerra perchè cqn mille lire faccia costruire un missile aria-terra.

Agii economisti che predicano ai poveri l'arte di risparmiare lascio l'ultima cena che ho dovuto saltare.

Tutto quello che non ho avuto lo lascio a quel cornuto che per vent'anni mi ha spiegato una volta al dì che il mondo andava bene così.

Ennio Elena

Molte di queste donne tengono chiusa nel cuore la tristezza perchè il destino ha riservato loro solo sacrifici, umiliazioni, responsabilità della famiglia, mentre sono rimaste sole a combattere l'esistenza della vita. Sul lavoro tutto deve cambiare (così vuole la società). La tristezza, i dispiaceri, i pensieri della casa non devono più esistere (bisogna sapere fingere) perchè al commensale potrebbe fare più piacere un sorriso, al posto di una buona e abbondante pasta-asciutta.

Evitiamo di giudicarle, male (solo perchè espansive e facilone nel parlare) mentre tutto sommato, sono buone, comprensive educate.

impariamo ad amarle senza malignata, cercando di essere più comprensivi, mentre con parole buone alleviamo la loro quotidiana fatica. Difendiamole come fossero persone della nostra stessa famiglia che per motivi diversi potrebbero trovarsi in quelle medesime condizioni.

Con queste poche parole ho voluto richiamare l'attenzione di noi tranvieri, del nostro spirito di solidarietà Che non -ci fa esitare di scendere in lotta a sostegno di altre categorie.

Non dimentichiamoci che quelle che preparano e servono alla mensa il nostro pasto, sono lavoratrici con i loro problemi, le loro difficoltà e che più di altri lavoratori han no bisogno della nostra comprensione, del nostro rispetto, della nostra stima,

La prenotazione deve essere fatta allo sportello dell'Ufficio Ambu- lanze. La prenotazione assicura l'effettuazione della visita e della prestazione, purchè l'interessato si presenti nella prima mezz'ora rario dell'ambulanza specialistica allo sportello dell'Ufficio Ambulanze per ritirare il tagliando che stabilisce la precedenza di turno. La prenotazione telefonica è ammessa solo in casi eccezionali. In questi casi, tuttavia, l'interessato deve successivamente provvedere a ritirare il biglietto di prenotazione e ad ottemperare alle, altre modalità previste dal regolamento.

Il biglietto di prenotazione non dà diritto a precedenza quando l'interessato si sia presentato allo sportello dopo la prima mezz'ora dell'o-

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Il presente sistema di prenotazione e di precedenze è stabilito non solo per assicurare una disciplinata affluenza all'ambulanza ma anche per permettere visite accurate e prestazioni tecnicamente corrette. Allo stesso scopo è stato stabilito un numero limitato di visite che non può in alcun modo essere superato.

Gli assistiti che abbisognano delle ambulanze di Reumatologia e di Accertamento Diagnostico devono munirsi sempre della richiesta del medico curante o degli organi sanitari della Cassa.

Nelle specialità che hanno più sezioni adatte a specialisti diversi, gli assistiti sono tenuti a richiedere le visite e le prestazioni allo specialista che ha iniziato le cure (salvo deroghe espressamente concesse dalla Direzione Sanitaria in casi straordinari)

GIORNI E ORDINAMENTO DEL SERVIZIO Orario

mass. visite

Tuti i giorni feriali 81/2-10 15

Tuti i giorni feriali 101/2-12 15

Tutti i giorni fer. (escl. il sabato) 141/2-16 15

Tutti i giorni fer. (esci. il sabato) 161/2-18 15

Tuti i giorni Tutti i giorni

feriali fer. (escl. il sabato) 81/2-101/2 151/2-171/2

Tuti i giorni feriali

Tutti i giorni-fer. (escl. il sabato)

Tuti i giorni feriali

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Lunedì - mercoledì - veerdì - sabato: Uomini

Martedì - giovedì: Donne .

Lunedì - mercoledì - venerdì: Uomini

Martedì - giovedì: Donne e Bamb

Tuti i giorni feriali . Tutti i giorni fer. (escl. il sabato)

Tutti i giorni fer. (esci. il sabato)

Tutti i giorni fer. (escl. il sabato)

Lunedì - mercoledì - venerdì 171/2-181/2 30 a dei denti guasti gli assistiti possono adire anche Stomatologico.

Tuti i giorni feriali 9-11 e 14.16'2

Domenica ,solo estyazioni) . 9- I l

4
nostri problemi
FINE DI UN LETTORE ASSIDUO DELLA STAMPA "INDIPENDENTE"
- I
A fine anno
Voci dell' A .T.M. pubblicherà l'agenda del Tranviere 19 6 6 completamente
rinnovata
VOCI rELL' A. T. rvi,
91/2 10 141/2-16 15 16 -18 16 17 -181/2 14
Num.
25 . 20 91/2-111/2 20 15 -16 10 11 -12'/2 10 91/2-101/2 8 11 -121/2- 15 14 -16 18 81/2-

Verso la smobilitazione le officine dell'A.T.M.?

11 compagno Carlo Toponi interviene e precisa

Caro direttore, Ho letto il tuo articolo « verso la smobilitazione delle officine ATM » e mi sembra scarso nell'analisi politica degli obiettivi di coloro che intendono mettere la Municipalizzata al servizio dell'iniziativa privata. Questo obiettivo lo iniziò il passato regime con la creazione della MATER che, per organizzarsi, ebbe anche la concessione di usufruire della mano d'opera specializzata dell'ATM. E' facile intuire gli scopi per cui si affidava la parte vitale dei mezzi di trasporto all'iniziativa privata; lo scopo era e rimane quello di evitare la piena efficienza della Municipalizzata per precostituire una valida giustificazione alle sovvenzioni governative ai privati.

Alla liberazione, l'obiettivo fu l'eliminazione degli appalti che, oltre ad essere in violazione alla legge, sono di per se una umiliazione al valore della Municipalizzata.•

Solo in parte questo obiettivo venne attuato con l'amministrazione alla cui presidenza era stato eletto Riccardo Lombardi; ma l'assorbimento della ex MATER (oggi RE' TAM) non fu possibile per la chiara manovra ritardatriee che all'interno dell'Azienda si scatenò per evitare che gli studi di assorbimento si esaurissero prima della scadenza del mandato di quella C. A. Le successive amministrazioni a presidenza D. C. non vollero nemmeno iniziare un dialogo in tale senso con le Organizzazioni Sindacali. Così arrivammo al 1960, anno della ripresa di sviluppo delle Municipalizzate.

Infatti, con la venuta delle nuove leve dei dirigenti, alcuni per migliorare le loro posizioni, altri perchè credenti, nella municipalizzata, si ebbe un forte impulso al lavoro e un tentativo di ammodernare i mezzi di produzione.

In particolare a Teodosio tecnici ed operai guidati da dirigenti che credono nella Municipalizzata, hanno sfatato il detto che il lavoro effettuato nelle nostre officine costi di più. E' stato dimostrato che, a parità di mezzi, il lavoro fatto all'ATM costa meno (in cifre assolute) ed è pronto ad essere messo in opera senza dover perdere giornate di lavoro per il suo adattamento come avviene per quello " effettuato dai privati..

Questo spirito, entusiastico trovò il .suo apice nelle decisioni del Convegno dei socialisti dell'ATM. che

si svolse alla Sez. Ercolani e che vide la partecipazione di dirigenti ed amministratori dell'ATM. Le de— cisioni prese indicavano le libertà nella fabbrica e l'abolizione degli appalti quali primi obiettivi da raggiungere per una reale difesa e potenziamento dell'Azienda.

Tutti siuscì convinti che finalmenten l'impostazione della politica lombardiana veniva ripresa per essere portata a termine.

Quale delusione, caro direttore! I primi ad esserne delusi furono quei dirigenti che credendo a quanto avevano sentito, si applicarono con serietà e tenacia per realizzare, in breve tempo, uno studio di assorbimento delle lavorazioni affidate alla RETAM. Era uno studio che prevedeva l'assorbimento graduale delle lavorazioni, che creava posti di lavoro per menomati fisici, senza umiliarli usandoli come manovalanza come accade oggi; che prevedeva l'impiego più razionale della mano d'opera che l'azienda già retribuiva e quindi il raggiungimento di forti economie.

Purtroppo, i primi che furono contrari alla realizzazione di detti studi, furono proprio gli amministratori e i dirigenti che in quella assise si erano espressi favorevolmente per l'assorbimento degli appalti. Ma nonostante l'indirizzo anti-municipalizzata mascherato con paro-

I perchè del deficit

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Il piano globale dei trasporti varato dal Comune è stato fino ad oggi applicato nelle sue misure restrittive tendenti a raggiungere il miraggio del pareggio di bilancio. L'aumento del biglietto : la politica di economie che non ha solo bloccato da oltre un anno le assunzioni ma anche ritardato la conclusione di importanti vertenze; la riduzione del numero' delle vetture durante le ore di « morbida »; il ridimensionamento delle linee serali; la soppressione di alcuni tratti di linee sono le sole misure fin'ora applicate su decisione della Giunta.

Eppure nel documento della Giunta sui trasporti si legge: "In ogni caso, il principio generale a cui la

le di difesa, l'officina Teodosio moltiplicava le proprie lavorazioni. Come poteva accadere questo, si domanderanno molti, se la politica era contraria? La risposta la troviamo nel boom economico degli anni 1960-63.

Quello fu l'inganno che molti lavoratori, nella loro ingenuità, subirono. Il ritmo di lavoro, i nuovi mezzi di produzione, l'assunzione di operai uniti alle parole di difesa della Municipalizzata fatte da alcuni amministratori, non facevano prevedere l'attuale situazione.

E' questo che mi sembra importante sottolineare perchè tutti dobbiamo imparare a valutare non solo il presente ma anche l'avvenire.

Oggi siamo nel periodo in cui ritorna l'attacco aperto del privato alla Municipalizzata sia per strappar-_ le nuove commesse di lavoro sia per ottenere finanziamenti dai poteri pubblici a danno dell'azienda municipale.

Penso che fatta questa premessa di carattere politico, si possa ora entrare nel vivo dell'analisi tecnica, anche se questa, per logica di spazio, deve essere rimandata al prossimo numero cercherò di dimostrarti con dati precisi i veri costi delle lavorazioni effettuate da noi in rapporto a quelli dell'iniziativa privata.

Giunta intende ispirarsi è che questi provvedimenti e gli altri che via via saranno proposti ed attuati da vranno tendere al massimo potenziamento dell'Azienda nel quadro dei suoi fini istituzionali".

QUESTI "STRANI„ APPALTI

Come si conciliano queste espressioni di esaltazione e di rafforzamento della Municipalizzata con i reali provvedimenti che vengono presi dall'ATM? Siamo ormai nell'autunno inoltrato e le strade rigurgitano di mezzi individuali e pubblici in una comunione non certo ideale. I passeggeri vengono stipati nelle vetture, durante le ore di punta, come arringhe sui mezzi che procedono con lentezza esasperante. Durante le ore di. « morbida », alla sera, alla domenica quando la velocità dei mezzi è superiore, le lunghe attese alle fermate scoraggiano anche i più pazienti. Questa è la situazione di oggi, destinata ad aggravarsi nei prossimi mesi.

All'interno dell'ATM i tagli, le soppressioni delle linee hanno provocato una diminuzione di lavoro e, nel contempo, l'inutilizzazione di un certo numero di vetture.

Si parla che nel personale viaggiante crescono circa 3.000 giornate lavorative e ciò avviene perchè oltre 200 vetture (autobus e tram) rimangono anche nelle ore di punta inutilizzati nei depositi. Non è una situazione transitoria, oltre 100 vetture automobilistiche non sono state bollate quest'anno e vengono lasciate a marcire nei depositi.

Se, come afferma il piano globale dei trasporti, i provvedimenti debbono tendere al potenziaffiento dell'ATM nel quadro dei suoi fini i quali non possono essere che sociali e quindi tendenti a soddisfare le esigenze dei cittadini utenti, è inammissibile tollerare il persistere della presente situazione.

I cittadini viaggiano come bestie durante le ore di punta, le vetture sono scarse nei periodi di morbida; perché non utilizzare quel personale che secondo la Direzione cresce e quelle vetture che attualmente sono inattive nei depositi?

Avendo- mezzi e uomini già pagati (quindi gratis) la loro utilizzazione non può significare aggravio di bilancio. E' mantenedo inutilizzati questi mezzi che si graverà sul bilancio poichè si scoraggia l'utente che, com'è dimostrato, abbandona con ritmo sempre più preoccupante il servizio pubblico e ricerca nel mezzo individuale la soluzione dei suoi problemi di trasporto.

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La ragione del deficit LE SOVVENZIONI GOVERNATIVE NEGATE PER LEGGE ALL'A. T. M.

Per la Nord - Milano stanziati dal governo 15 miliardi

Tutto il sistema dei pubblici trasporti è in crisi. Le aziende municipalizzate denunciano deficit paurosi, quelle in cocessione ai privati, minacciano di sospendere il servizio.

La funzione svolta dai servizi di trasporti non interessa esclusivamente i concessionari o coloro che ne usufruiscono ma l'intera economia del Paese. I datori d'opera, che vedono trasportati i lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica; commercianti la cui clientela può essere costituita non solamente dagli abitanti del rione; i proprietari di immobili che vedono aumentare il prezzo dei loro fabbricati proprio in rapporto al passaggio di linee di trasporto.

Tutto il Paese riceve dal sistema dei trasporti linfa vitale per un maggior progresso economico e sociale.

Deve lo Stato aiutare e sovvenzionare il trasporto pubblico? A questa domanda i governanti di ogni periodo hanno risposto positivamente ed approntato una serie di leggi per il sovvenzionamento delle aziende che gestiscono le linee di trasporto pubblico.

L'ultima di queste leggi (del 2 agosto 1952 N. 1221),prevede:

« Per l'adeguamento alle mutate condizioni economiche... (art. 2) sovvenzioni di esercizio o riservate a garanzia d'esercizio fino a L. 800.000 al Km. per un massimo di 3 anni e, dopo tale termine, fino a L. 600.000 al Km. d'esercizio ».

« Per il potenziamento tecnico ed economico delle ferrovie, tranvie, filovie extraurbane ecc. (art. 3) mediante trasformazione o sostituzione degli impianti o del materale rotabile, può essere accordato un contributo dello Stato fino ad un massimo del 50% della spesa sostenuta dalle aziende ».

Tali leggi dai cui benefici sono escluse le Municipalizzate sono tuttora operanti e gli stanziamenti, opportunamente aumentati, vengono concessi di volta in volta da un'apposita Commissione interministeriak. Per dare un'esempio pratico, citeremo alcuni stanziamenti a favore di una piccola linea ferroviaria

secondaria a gestione privata: la TIRANO SONDRIO. Questa ferrovia ha ottenuto nel 1964 i seguenti stanziamenti : luglio 15 milioni - ottobre 25 milioni - novembre 45 milioni e nel 1965, gennaio 22 milioni - giugno 22 milioni - agosto 22 milioni.

Dagli stanziamenti riportati (purtroppo incompleti) si può rilevare come sia falsa e tendenziosa non solo la politica condotta dai giornali della destra che tendono a presentare in toni scandalistici i deficit dell'ATM, ma insensata e nociva la politica dello Stato e degli enti locali che, mentre concedono fondi alle aziende pubbliche ad effettuare una politica di « economie » contraria alla stessa funzione sociale del trasporto.

ATM e NORD

Per avere un esempio più chiaro della funzione che svolge l'azienda municipalizzata e della politica che ad essa viene imposta, basta vedere le condizioni delle ferrovie NORD MILANO.

Le condizioni di questa ferrovia sono pessime: materiale rotabile antiquato, binari sconnessi, impianti di segnalazione, linea aerea al limite dell'usura. La situazione di queste linee è tanto precaria che, nonostante la velocità ridotta, ogni giorno il rischio di incidenti atimenta. La Nord però non ha apparente-

INCIDENTE FERROVIARIO ALLA NORD - MILANO

mente deficit, le sovvenzioni governative giungono puntualmente e consentono i pagamenti dei dividendi azionari (a quanto risulta nella politica di piano è prevista una sovvenzione per questa azienda di 15 miliardi).

La Nord trasporta 60-70 'milioni di passeggeri, •poco più della metà della rete interurbana dell'ATM che non solo non riceve sussidi (salvo alcuni per la M M il cui valore è •limitato) ma mantiene in piena efficienza il materiale rotabile, aereo e di sicurezza, ed inoltre cerca di migliorare (vedi linee dell'Acida) i suoi impianti ammodernizzandoli.

Sotto questa luce lo stesso deficit dell'ATM di 25 miliardi appare dovuto non ad una minore efficienza dell'Azienda ma unicamente alle mancate sovvenzioni. L'A.T.M, non può ricevere soldi dallo Stato e tan to meno può essere sovvenzionata dai Comuni i quali — per legge — possono stanziare soldi per l'ampliamento e l'ammodernamento del servizio pubblico solo nel caso che vi sia eccedenza di bilancio, cioè mai.

In questa volutamente caotica situazione i lavoratori dell'ATM dovrebbero rinunciare alle loro giuste aspirazioni per permettere l'attuazione della politica fin oggi seguita che prevede solo oneri alle municipalizzate e sovvenzioni ai privati? Non credo vi sia lavoratore che non sia pronto a scendere in lotta nell'interesse suo e della stessa municipalizzata.

Caos e deficit in aumento

Le promesse non mantenute

Vittoria smantellata entro l'anno - La rimessa Ovidio non verrà costruita

Alcuni anni fa, quando la Giunta era retta dal Sindaco. Ferrari, su pressione della forte S.p.A. Motta, il terreno del deposito Vittoria, compreso l'Ospedale Resnati fu venduto

L' ESEMPIO DELL' ESTERO

dal Comune a prezzo di concorrenza a questa nota casa dolciaria. Allora il Comune assicurò che il deposito sarebbe stato ricostruito in un'altra parte della città e fissò un'area da utilizzare per tale scopo in Piazza Ovidio. Fu anche detto che la somma incamerata per la vendita del terreno ove sorge, il dep. Vittoria sarebbe stata riservata per coprire almeno in parte le spese di costruzione del nuovo deposito.

Oggi siamo giunti alla scadenza del periodo concesso dalla Motta per predisporre lo smantellamento del deposito; entro l'anno Vittoria deve chiudere ma le promesse (e le decisioni) della Giunta Ferrari non sono state mantenute. Le vetture verranno dislocate in altri depositi dato che è stato deciso di soprassedere alla costruzione della Rimessa di Piazza OVIDIO.

. Esaminiamo da vicino cosa comporta questa ultima scelta della Giunta. I tram, chiusa Vittoria per prendere servizio nelle linee assegnate e per essere rimessati (escludendo il disservizio provocato dall'ammassamento di un numero eccessivo di vetture nei depositi) dovranno compiere annualmente decine di migliaia di Km. di percorso a vuoto e ciò costituirà un aggravio di spesa da calcolarsi in alcune centinaia di milioni.

Il deposito di piazza Ovidio avrebbe potuto e dovuto ospitare anche un certo numero di filovie per acconsentire l'alleggerimento dei depositi di Molise e Novara.

Davanti a queste scelte della Giunta i lavoratori non possono non chiedersi se esse sono fatte a favore o contro la municipalizzata. Poche centinaia di milioni di aggravio per i percorsi a vuoto non incidono un granchè su un bilancio passivo di 25 miliardi, ma l'esempio è edificante per coloro che cercano di sanare l'ATM facendo una politica di assurde economie sul personale, po litica che inevitabilmente si tramu terà in un peggioramento del pubblico trasporto.

Le immagini dell'ultimo grave incidente avvenuto alla stazione Ncrd - Milano causa l'inefficenza degli impianti di segnalazione, che poteva provocare vittime

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Gara di tiro al piattello

L'Armeria Legnani di Corso Magenta, 32 - Milano - organizza per ctomenica 10 ottobre 1965 con la collaborazione del Circolo Ricreativo ATM, per festeggiare il ventesimo anniversario della Sezione Caccia e Tiro a Volo, una gara di tiro al piattello che si svolgerà al Laghetto di Redecesio.

I CRAL, le SEZIONI DI CACCIA, le Società di TIRO A VOLO potranno partecipare con un numero illimitato di iscritti. Si accettano anche le iscrizioni individuali.

La gara avrà due classifiche: una individuale ed una a squadre di di tre tiratori appartenenti alla medesima Società. Il TROFEO LEGNANI, che è biennale, verrà assegnato definitivamente al CRAL, SEZIONE CACCIA, Società TIRO A VOLO che lo avrà vinto per due anni anche non consecutivi.

L'inizio della gara è fissato per le ore 10.30 con una serie di 15 piattelli con la distanza di m 13, i tiratori di II categoria di m. 15. NON

SONO AMMESSI I TIRATORI DI I CATEGORIA. Il campo sarà aperto alle ore 8 per i tiri di prova.

Il monte premi del valore complessivo di L. 150.000 in armi, cartucce ed abbigliamento sportivo, etc. etc. verrà suddiviso fra i primi 20 classificati. Ai primi 3 classificati verrà consegnato un'artistica medaglia ricordo (medaglia d'argento),; alle prime tre squadre classificate verranno assegnate cassette di vini pregiati delle Cantine Carità. La squadra prima classificata vince il Trofeo Legnani per l'anno 1965.

Viene gentilmente messa a disPosizione dalla Sezione Provinciale Cacciatori una coppa da assegnare alla squadra meglio classificata i cui partecipanti siano iscritti alla Federazione stessa.

Il Consiglio Regionale Lombardo

della F.I.d.C. offre una medaglia d'oro da assegnare al 1° classificato scritto alla Federazione Caccia.

La gara si effettuerà con regolamento F.I.T.A.V. ed è stata approvata dal Commissario Provinciale Sig. Ugo Pegoraro. La giuria verrà nominata sul campo.

Il Comitato Organizzatore è così composto: dr. Mario Macciani dell'armeria Legnani, sig. Francesco Bobbiese, Responsabile della Sezio-

LA PIU' BELLA

PAGELLA

Indetto il concorso 1965

Il Circolo Ricreativo ATM organizza l'edizione 1965 del concorso

« La più bella Pagella » al quale sono inviati a partecipare gli studenti e le studentesse della grande famiglia dell'Azienda Trasporti Municipali di Milano.

Gli interessati dovranno presentare la pagella alla Segreteria del Circolo Ricreativo o ai Rappresentanti di Deposito entro e non oltre il 5 Ottobre p. v.

Lelenco dei premi e la premiazione ufficiale, secondo le classifiche redatte da una Commissione designata dal Provveditorato agli Studi di Milano, verranno resi noti con successivo manifesto e comunicato al personale.

Ai concorrenti più meritevoli, a giudizio insindacabile della Commissione, verranno assegnati dei premi.

Fra i partecipanti presenti in Sala verranno sorteggiati numerosi doni.

ne Caccia e Tiro a Volo ATM e presieduto dal Sig. Biagio Colamonico Vice Presidente del Circolo Ricreativo ATM. Direttori di tiro: Sigg. Ugo Pegoraro e Bobbiese Francesco.

La gara si effettuerà con qualsiasi tempo. Gli organizzatori si riservano di apportare quelle modifiche che si rendessero necessarie nell'interesse generale della gara.

La quota d'iscrizione, piattelli compresi, è di L. 2.500 per tiratore più L. 1.000 per ogni squadra. Primo zero ripetere L. 500.

Le iscrizioni si ricevono presso l'Armeria Legnani in Corso Magenta, 32 Tel. 871.765 e sul campo di gara fino alle ore 12. Sul campo saranno presenti Dirigenti del Circolo Ricreativo ATM della F.I.d.C. e della F.I.T.A.V.

Sul campo funzionerà servizio di Armeria - Ristorante. La SEZ. CACCIA e TIRO a VOLO del C. R. A.T.M. IL RESPONSABILE (Francesco Bobbiese)

Gita a Monaco di Baviera

(GERMANIA)

Facendo seguito alla nostra comunica7ione in data 8 Luglio u. s. siamo spiacenti di dover comunicare al Personale che, per ragioni logistiche, e soprattutto per assoluta indisponibilità di alberghi non soltanto nella città di Monaco ma anche nelle città viciniori, non è stato possibile concretare il programma della progettata gita a Monaco, che pertanto non potrà essere effettuata.

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A MONZA - 5 SETTEMBRE

Gara dei pierini pescatori

Il 29 Agosto nello stesso luogo si era tenuta la gara dei pensionati

la gara dei pensionati

Il 29 agosto presso il laghetto Parco ex villa Reale di Monza si è svolta una gara di pesca riservata ai pensionati od invalidi di Milano.

L'iniziativa presa dalla Federazione Italiana della Pesca Sportiva, ha voluto essere più che una gara, una riunione dei veterani pescatori per permetter loro di trascorrere una felice giornata sulle (rive pescose del laghetto di Monza. Al raduno si sono presentati ben 82 pensionati, arzilli, muniti di canna, ami ed accessori vari e decisi a far vedere che gli anni non gli impediscono di comportarsi da campioni nelle gare. Dato l'elevato numero di partecipanti, sono stati fatti due gruppi di gare della durata di due ore ciascuno e, ogni partecipante, anche il più sfortunato, ha potuto portare a casa un certo numero di trofei.

Fra i migliori abbiamo notato Barnicchi Bruno, il padre del nostro Piero presidente della Sezione pesca ATM. Certo che quella di Barnicchi è una famiglia pericolosa quando si tratta di cimentarsi nella pesca, ma proprio grazie a uomini come questi, l'ATM ha _sempre il suo buon piazzamento in ogni gara provinciale, regionale o nazionale.

LA GARA DEI PIERINI

Il 5 settembre a Monza, nel laghetto della ex villa Reale, ha avuto luogo una gara di pesca riservata ai piccoli, pierini di età non superiore ai nove anni.

In un clima di allegria che solo i bimbi con la loro festosa irrequietezza sanno creare, si è svolta la gara. Pioveva, ma ciò non ha impedito la partecipazione di ben 120

LIBRI SCOLASTICI

Nessun sconto!

L'Associazione Librai ItalianiSezione Provinciale di Milano - ci comunica quanto segue:

« Spettabile C.R.A.L., ci pregiamo di InformarVi che, nello spirito del nuovo accordo economico per la disciplina del commercio librario stipulato fra l'Associazione Librai Italiani e l'Associazione Italiana Editori il 18 Maggio 1965, lo sconto del 10% potrà essere praticato limitatamente ai volumi occorrenti per la sala bliblioteca aziendale cioè la fornitura ai singoli dipendenti.

Si devono intendere perciò disdetti tutti gli eventuali accordi preesistenti contrari allo spirito del-nuovo accordo economico.

Vi ringraziamo e Vi porgiamo i nostri migliori saluti ».

In conseguenza della predetta comunicazione, per l'anno scolastico 1965-66, non potranno essere effettuati sconti speciali sull'acquisto di libri scolastici.

Riteniamo opportuno significare che l'Amministazione del Circolo Ricreativo ha svolto tutte le azioni possibili per cercare di evitare la situazione suddetta, ma si è trovato di fronte ad una unanime decisione contraria da parte delle librerie.

pierini che, accompagnati dai genitori, hanno tuffato le canne nel lago e riempito i cestini di pesci rossi e carpanelle.

La gara data l'affluenza, si è dovuta svolgere in tre turni di un'ora l'uno e tutti i pierini hanno avuto la soddisfazione di fare un'abbondante pesca. Quanto ai premi, ogni intervenuto ha ricevuto in dono giocattoli o materiale scolastico. La gara è terminata con la piena soddisfazione dei pierini ai quali è stato consegnato anche un cestino contenente la colazione completa. La premiazione dei migliori si è tenuta sabato « presso il Consorzio Lombardo Tutela Pesca ».

I partecipanti ringraziano vivamente gli organizzatori della gara e quanti hanno contribuito a rendere inappuntabile il servizio di sicurezza durante la pesca.

SABATO 9 OTTOBRE

6/11 DICEMBRE

Crociera di S. Ambrogio

Genova - Cannes - Napoli

(Su iniziativa di un gruppodi dipendenti)

Programma

LUNEDI - 6 DICEMBRE 1965

GENOVA - Ore 9.00 - Operazione di imbarco sulla T/n. «RAFFAELLO» e sistemazione nelle cabine espressamente riservate.

Ore 11.00 - Partenza della nave da Genova.

Pomeriggio di navigazione - visita della nave - vita di bordospettacolo cinematografico - serata danzante.

CANNES - Sosta dalle ore 16.00 alle ore 17.00.

Cena e pernottamento a bordo.

MARTEDI - 7 DICEMBRE (S. AMBROGIO)

Prima colazione a bordo.

NAPOLI - Ore 9.00 - Arrivo

Operazioni di sbarco e trasferimento in autopulman all'albergo. Sistemazione nelle camere.

Seconda colazione. Pomeriggio a disposizione. Cena e pernottamento in albergo.

IMPORTANTE

Estemporanea di Pittura organizzata per la fine di Ottobre PREMI - io

3"

L. 50.000

30.000 20.000

Tutti i pittori tranvieri che vogliono partecipare sono pregati di rivolgersi agli uffici del Circolo Ricreativo.

ZARA contro PALMANOVA

Il derby si terrà alle ore 21 al Campo Ripamonti (Affori) - Ingresso libero

L'agonismo sportivo inteso non come superficiale ed insulso campanilismo per i colori di una squadra, è ancora vivo nell'ATM. La sfida

lanciata il mese di giugno dalla squadra di Zara è stata raccolta da Palmanova.

Non le trattative fra i dirigenti UNA FOTO DELL'INCONTRO INTER CONTRO TUTTI

delle due squadre, anche se laboriose, ma le ferie alle quali nessuno ha voluto rinunciare è stata la causa del lungo rinvio del derby del Servizio Automobilistico. Derby di interesse aziendale poichè oltre ai 22 baldi giocatori, all'arbitro, ai segnalinee che scenderanno in campo la sera del 9 settembre alla luce dei riflettori, si aggiungerà l'entusiasmo e l'allegria della folla venuta per sostenere le due opposte squadre. Sentendomi al di sopra della mischia, non posso esimersi dal consigliare i giocatori di Palmanova di affilare le armi poichè non si troveranno di fronte i quarantenni brizolati o panciuti, veterani del calcio di Zara, ma baldi giovani, straboccanti di energie e tecnicamente preparati.

Come potrebbe essere diversamente quando all'allenamento ed alla organizzazione della squadra noi notiamo nomi come Ridolfi, Corvi, Serra? So che non bisogna sottovalutare le capacità degli avversari organizzati da Del Bono, Baldissin e Milzani ed è per questo che sono certo che il derby di sabato 9 sarà una partita memorabile condotta con slancio ed entusiasmo dal primo all'ultimo minuto. Per questo, a nome del Comitato Promotore sono lieto di invitare tutti i lavoratori dell'ATM ad assistervi.

MERCOLEDI - 8 DICEMBRE (IMM. CONCEZIONE

NAPOLI - Dopo la prima colazione, escursione (intera giornata) in autopullman per le visite di AMALFI, POMPEI e SORRENTO. Seconda colazione in ristorante. Rientro in serata a Napoli - cena e pernottamento in albergo.

GIOVEDI - 9 DICEMBRRE

NAPOLI - Dopo la prima colazione, trasferimento al Molo Beverello e partenza in vaporetto per una escursione (intera giornata) a CAPRI. Seconda colazione in un noto ristorante dell'Isola. Rientro in serata a Napoli. Cena e pernottamento in albergo.

VENERDI - 10 DICEMBRE

NAPOLI - Prima e seconda colazione in abergo. Mattinata a dispo- sizione.

Ore 16.00 - trasferimento al Porto ed imbarco sulla T/n. « MICHELANGELO ». Sistemazione nelle cabine.

Ore 18.00 - Partenza della nave. Cena e pernottamento a bordo. Spettacolo cinematografico e sera: ta danzante.

SABATO - 11 DICEMBRE

Prima e seconda colazione a bordo.

CANNES - Sosta dalle ore 10.00 alle ore 11.00.

GENOVA - Ore 16.00 - Arrivo. Operazioni di sbarco. FINE CROCIERA.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE Lit. 59.000 La quota comprende:

- Il passaggio marittimo — classe turistica — con sistemazione in cabine a due letti (con doccia e servizi) da Genova a Napoli con la T/n. « Raffaello » e da Napoli a Genova sulla T/n. «Michelangelo», ivi compresi i pasti e rinfreschi a bordo della nave;

b) - tasse d'imbarco e sbarco;

- vitto e alloggio a Napoli in ottimo albergo di P categoria - con sistemazione in camere a due letti, con bagno;

- le visite e le escursioni citate nel programma, in autopullman con guida;

- i transfert dal Porto all'Albergo e viceversa; le tasse e le percentuali di servi- zio;

- assistenza di personale specializzato per tutta la durata della crociera e soggiorno a Napoli.

Supplementi:

per sistemazione in P cl. per sistemazione in clas- se cabina per viaggio in autopulman Milano-Genova e viceversa per sistemazione in camera singola in albergo

Lit.

28.000

16.000

2.200

1.500

CONDIZIONI DI PAGAMENTO: Lit.

Per i dipendenti A.T.M. paganti in CONTANTI 55.000

Per i dipendenti che pagheranno RATEALMENTE e per gli aggregati 59.000

Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi ai colleghi: Biscardi Tommaso Grande Ireneo Tel. 84.35.912 Tel. 84.90.946

N. B. - LE ISCRIZIONI SI CHIUDERANNO IMPROROGABILMENTE IL 30 OTTOBRE 1965.

VOCI DELL'A_ T. M
L. P.
Due piccoli pescatori, dopo la gara, posano per una foto-ricordo La squadra dei vecchi leoni dell' Inter

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