in 3" I lavoratori ci scrivono
in 4« L'elezione dell'on. Saragat l'intervista con l'on. Fina Re
La pagina della Resistenza
Dibattito sulle C.I. e 8' Tempo libero
IL TRAM A 70 LIRE
Secondo quanto informa la stampa, l'accordo programmatico per la nuova giunta di centro-sinisitra, prevede l'aumento delle tariffe tranviarie da L. 50 a L. 70 con l'introduzione di un biglietto cumulativo (tram + metrò) di L. 120. Il nuovo provvedimento viene ancora u n a volta presentato come indispensabile per raggiungere se non il pareggio, aumento di ben 12 miliardi degli introiti dell'ATM.
La posizione dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali è a tale proposito mollo precisa: l'aumento si risolverà in un nuovo deficit dovuto alla perdita di altre migliaia di utenti che troveranno nel mezzo individuale l'unica soluzione ai lbro problemi. E questo inevitabile aumento della motorizzazione privata (siamo già arrivati alla targa 1.000.000) si tradurrà in un ulteriore riduzione della velocità commerciale che è per l'ATM fonte di nuovo deficit.
Per il trasporto pubblico non si vuole cambiare politica, non si vuole ricercare scelte nuove e responsabili che collochino questo popolare ed indispensabile mezzo di trasporto in funzione concorrenziale con quello privato; anzi, le scelte che ormai con monotonia vengono adottate sono tali da facilitare l'interesse privato contto quello collettivo.
'La voce che in questi giorni si leva dai vari rioni ove il popolo si riunisce per protestare contro le assurde ridimensioni di linee effettuate al solo scopo di costringere gli utenti a servirsi dell'inutile e costoso primo tronco della metropolitana, sono inascoltate così come inascoltate sono rimaste fino ad oggi le giuste indicazioni fatte dai sindacati ai detentori del potere locale.
La politica verso il trasporto pubblico ancora oggi soggiace ai voleri del grande monopolio dell'auto e della gomma, le azioni per contenere gli incontenibili deficit delle aziende si limitano all'ai_menio del biglietto ed alle drastiche economie aziendali (anche il biglietto preferenziale per i lavoratori sarà aumentato da L. 25 a L. 40). E questa assurda politica falsamente economicistica, rischia di tratdursi per noi tranvieri in u n o sproporzionato aumento delle responsabilità e del lavoro (agente unico ed altri provvedimenti proposti) e quindi in una riduzione di personale che metterebbe in difficoltà non solo i nostri istituti previdenziali ed assistenziali ma anche ogni ulteriore avanzata della categoria.
A questa politica noi, lavoratori dell'ATM, dobbiamo opporsi decisamente unendoci all'azione che gli utenti hanno iniziato a svolgere poichè i nostri interessi collimano con i loro. Uniamoci ai cittadini milanesi nella richiesta di un efficiente e rapido servizio, che deve avere l'assoluta priorità di transito nelle vie cittadine, che deve essere sovvenzionato da quanti direttamente od indirettamente da esso traggo110 lauti guadagni.
Luciano Pelagot ti
Regolamento promozioni
Proseguano con difficoltà le trattative
I giorni 14 e 15 e venerdì 22 gennaio sono proseguite le trattative fra t sindacati e la Direzione per la regolamentazione delle promozioni ed avanzamenti.
Nelle predette riunioni sono state ulteriormente puntualizzate le posizioni dei sindacati i quali si trovano costantemente di fronte a rigide posiziioni direzionali le quali, evidentemente, tendono a ritardare se non insabbiare la soluzione della vertenza.
Operaio di prima scelto
Si accede alla predetta qualifica dopo un periodo di 5 anni d'anziani. ta nella qualifica inferiore (op. di l') .eguencto la stessa tematica prevista per le qualifiche concordate — comportamento generale ed anzianità e sottoponendo l'agente ad una prova pratica.
Quanto oggi scriviamo, anche per le scarse notizie dovute al modo inusato di condurre le trattative « a porte chiuse » avremmo potuto esporlo ai primi del mese. Noi abbiamo fiducia dei rappresentanti dei lavoratori che siedono al tavolo delle trattative e siamo certi che la loro azione tende a far attuare quanto richiesto che così può essere riassunto: lavoro (o le lavorazioni) a cui è normalmente adibito. Applicato principale Si accede -a questa qualifica dopo 2'ver trascoroso un periodo di 5 anni nella qualifica inferiore (appl. di P), seguendo la tematica prevista per le altre qualifiche e dopo aver superato una prova di abilitazione. Anche in questo caso è bene dire che non si intende sottoporre l'impiegato ad un esame ma ad una prova relativa (e limitata) al lavoro che egli esercita normalmente nell'ufficio. Come l'operaio di anche l'applicato di P deve dimostrare di saper svolgere con 'cognizione il lavero a cui è normalmente adibito.
E' bene precisare a questo punto che tale prova non può essere con siderata un « capolavoro » ma una prova pratica sulle normali mansioni svolte dall'agente. Con ciò si vuole; evitare che, ad un operaio adibito (quale meccanico) alla riparazione di determinati complessi\ i venga assegnato (come accade oggi) un capolavoro da aggiustatore. La prova d'àrte deve dunque accertare che il lavoratore è in grado di compiere in modo corretto
L'Assemblea Popolare di Gorla
La scelta che conceda priorità al mezzo collettivo per risolvere il problema dei trasporti.
Si può notare in queste laboriose e lunghe trattative la condotto lineare dei Sindacati, e in particolare della delegazione della CGIL, la (Continua in 2* pag.)
I CITTADINI DIBATTONO problema dei trasporti
Al Circolo familiare di Gorla ha avuto luogo una riunione popolare ove s'è discusso dei problemi dei trasporti relativi a quella zona.
Dopo l'ampia ed esauriente introduzione d e 1 consigliere comunale Kovach che ha posto in luce la precarietà della situazione in cui versa l'ATM; definisce il problema non solo tecnico ma di natura politica; infatti lo sviluppo della città è avvenuto senza un effettivo, moderno ed organico piano regolatore e pertanto la, città è andata strozzandosi malgrado i ripetuti consigli e proteste che chiedevano la priorità del mezzo pubblico su quello privato, aumentando la velocità commerciale del mezzo pubblico causa prima dei guai dell'A.T.M.
Su questa strada ci si è mossi poco e male in quanto la maggioranza
La vaccinazione antitetanica
Quando un organismo viene a soggiacere a un attacco non mortale da parte di batteri o loro veleni e la malattia volge a guarigione, tale organismo diviene resistente, così da poter in seguito sopportare senza inconvenienti dosi ulteriori degli stessi batteri che per un altro organismo sarebbero dannose. Questa proprietà viene chiamata immunità ed è specifica verso il solo batterio contro il quale l'organismo ha reagito: la si può provocare artificialmente per mezzo della vaccinazione, cioè inoculando dei microbi o dei loro prodotti all'organismo che si vuole proteggere dal pericolo del contagio. Naturalmente occorre trasformare questo materiale batterico virulento in materiale non virulento o attenuato, che conservi però la proprietà di determinare la difesa da parte dell'individuo trattato.
Fin dal 1796 il Medico inglese Jenner aveva proposto questo trattamento preventivo contro il vaiolo, considerato uno dei più terribili mali che affliggevano l'umanità: oggi non occorre più convincere nessu-
BUCALOSSU rieletto Sindaco
no della efficacia della vaccinazione antivaiolosa, dimostrata inoppugnabilmente dai fatti e dalle statistiche.
Il vaiolo è una malattia che praticamente nei nostri Paesi si può considerare scomparsa grazie alla obbligatorietà della relativa vaccinazione.
Recentemente è stata condotta, ed è tuttora da noi in pieno svolgimento, la grande campagna per la eliminazione di un'altra terribile malattia, che mieteva vittime specie nella popolazione infantile: la vaccinazione antipoliomielitica con il metodo di Sabin per via orale che già da qualche anno in numerosi Paesi esteri, ed ora da noi, ha ridotto ad un numero esiguo i casi di infezione; ci auguriamo, con la cooperazione intelligente dei Medici, dei genitori, degli insegnanti, che i pregiudizi e le diffidenze di cui ancora purtroppo qualcuno è vittima, possano cedere ben presto del tutto e si possa così sradicare completamente questo terribile morbo.
(Continua in 2' pag.)
Con soli 35 voti su 80 il prof. Bucalossi è stato eletto Sindaco di una giunta minoritaria,
dei provvedimenti adottati non solo non hanno risolto in senso positivo questo aspetto ma hanno favorito in larga massima il mezzo privato.
L'oratore auspica che la nuova giunta affronti il problema alla sua radice consentendo ai cittadini d'aver un servizio pubblico realmente efficiente ed organizzato come conviene ad una grande città industriale.
A questo punto diversi cittadini si succedono alla tribuna per esporre lagnanze di varia natura nei confronti degli organi responsabili; lagnanze che si sintetizzare su due punti essenziali:
L Lamentele verso l'ATM per la soppressione delle linee in superficie che costringe quei cittadini ad usare la metropolitana anche per poco più d'una fermata creando un disagio finanziario di notevole misura.
2. Le seconde lagnanze riguardano l'aumento delle tasse avvenuto in quella zona quando malgrado la metropolitana in molte strade non esiste ne illuminazione ne all'acciamenti alle fognature ed affermano che queste situazioni sono state affrontate e risolte in altre zone della città il che rende chiaro che la possibilità di sistemazione esiste ed è giusto quindi pagare tasse ed aumenti delle stesse in proporzione dei servizi che il comune dispone in quella zona.
Dopo ciò ha preso la parola il compagno Maggioni del sindacato autoferrotranvieri aderente alla C. G. I. L.; dopo essersi dichiarato d'accordo col relatore sull'importanza politica della situazione, passa ad illustrare tutte le lotte fatte dalla categoria per il blocco dei prezzi tariffari e per la priorità del mezzo punbblico su quello privato; lotte che non erano fini ha se stesse ma erano a difesa degli interessi della cittadinanza tutta; non si è voluto intraprendere questa sana via, giungendo fatalmente all'attuale situazione che pone la motorizzazione privata in concorrenza col mezzo pubblico.
Sostiene che questa situazione non potrà essere risolta dalla Metropolitana malgrado i pesanti provvedimenti adottati in superficie in quanto per poter addivenire ad una ri(continua in 2' pagina)
ANNO XV N. I 27 GENNAIO 1965 - L.50 PERIODICO
DEI LAVORATORI DELL'AZIENDA TRASPORTI MUNICIPALIZZATI
SOMMARIO
Il benessere di pochi non deve creare il disagio per la maggioranza della popolazione.
CONTINUAZIONE DALLA t PAG.
PROSEGUONO CON DIFFICOLTA'...
quale porta avanti con decisione e successo quanto proposta nella bozza di regolamento presentata l'anno scorso alla Direzione compreso il concetto che chi si ritiene tecnicamente meritevole della qualifica superiore possa chiedere, prima dello scadere del periodo previsto, di essere sottoposto ad una speciale prova d'arte che gli dia il modo di far conoscere le sue capacità professionali. Superati i due grossi problemi relativi all'op. di sc. e. al segretario principale (e ci auguriamo che questo avvenga nelle prossime riunioni del 14 e 15) rimarranno da concordare le qualifiche di operaio provetto e di segretario Capo e le altre qualifiche collaterali che anche se numerose, seguiranno di massima i principi fin ora fissati. Per ultimo resta il problema dei concorsi e, anche su questo, l'azione dei sindacati tende a normalizzare
l'attuale metodo. La posizione dei rappresentanti del personale è chiara : si chiede che venga promosso chi riesce a vincere le prove del concorso. Il giudizio di merito che oggi è determinante agli effetti della qualifica finale, non può essere ammesso. La Direzione ammette al concorso solo il personale che ha i requisiti richiesti, bene, questo personale ammesso deve avere u• guaii probabilità nel gioco del punteggio e non vedersi togliere od aggiungere dei punti solo perchè il suo superiore esprime nei suoi confronti un giudizio più o meno nega tivo. La trattativa per il regolamento promozioni si trascina ormai da oltre due anni. Anche noi abbiamo sempre scritto e considerato la complessità dei problemi che essa comportava e la opposizione che la Di lezione avrebbe opposto alla creazio-
ne di un regolamento democratico e nuovo che avrà senza dubbio positive riprecussioni sui rapporti di forza interni ed agirà anche come stimolo sui lavoratori e sui preposti per migliorare la loro attività presente e la loro condizione futura.
Oggi molte pregiudiziali sono cadute, l'accordo si è raggiunto sulla parte più importante del regolamento stesso e basta un'ulteriore sforzo per superare le questioni ancora controverse. Noi crediamo che que sto sforzo non solo possa ma debba essere fatto in questi giorni per consentire la definizione del Regolamento entro il mese di gennaio.
LA VACCINAZIONE ANTITETANICA
Un altro grande pericolo, specie per la popolazione giovanile — oltre che per molti lavoratori, sportivi, persone insomma tutte che si trovano soggette a incidenti, traumi, cadute — e rappresentato dal tetano; il bacillo del tetano ha una vitalità sorprendente, è resistentissimo all'invecchiamento, ai disinfettanti, all'essicamento, a tutti gli agenti esterni; la malattia è terribile, quasi sempre mortale anche se curata non appena si manifesta, e provoca nel soggetto colpito atroci sofferenze. Ma anche qui esiste un'arma efficace, sicura e priva di pericoli per poter prevenire l'azione del bacillo: la vaccinazione a coloro che si trovano particolarmente esposti a ferite che possano provocare il tetano. E attualmente è imminente la proclamazione di una legge che renderà obbligatoria tale vaccinazione.
Già impiegata su vasta scala anche da noi (da più di un ano viene praticata presso l'Ufficio d'Igiene del Comune di Milano a tutti i bambini, essa costituisce un mezzo efficacissimo di protezione contro una malattia che sta in agguato potenzialmente contro ciascuno di noi e particolarmente contro i nostri ragazzi: ogni ferita, specie se contaminata da terricico, ogni puntura, particolarmente ad opera di metalli arrugginiti, ogni trauma od incidente che provochi una lesione dei tessuti superficiali, può tenere in serbo la terribile complicazione del tetano. La vaccinazione antitetanica è di grande semplicità di esecuzione: il vaccino antitetanico viene associato a quello antidifterico in una unica fiala, per cui al piccolo paziente non viene neppure inflitto il fastidio di una puntura in più di quelle già praticate di solito; a distanza dalla prima inoculazione, viene effettuata una seconda iniezione dello stesso vaccino antitetanico associato all'antidifterico : dopo sei mesi si avrà una nuova somministrazione cosiddetta di richiamo per mantenere uno stato soddisfacente di immunità. E' inoltre di assoluta innocuità, non dà mai luogo infatti ad alcun disturbo nè alterazione nell'organismo del vaccinato.
Non resta che augurarsi che ben presto, come già ormai da tempo annunciato, anche questa vaccinazione, come altre che l'hanno prece-
duta nel tempo, l'antivaiolosa e la antidifterica, e come la recente, ma già gloriosa, antipoliomielitica con il metodo Sabin sia resa per legge obbligatoria per i bambini e gli scolari, per le categorie di lavoratori più soggette ad infortuni, e si diffonda in larghe masse di popolazione che con le esigenze della vita moderna, sport, incidenti automobilistici, si trovano sempre più esposte a traumi di vario tipo. Non credano i genitori che il somministare ai bambini contemporaneamente o a breve distanza vaccini diversi possa provocare danno o che tali diversi vaccini reagiscano fra loro in modo da indebolirne l'efficacia. Ci auguriamo che la propaganda intelligente dei Sanitari, delle Autorità della Stampa, possa vincere completamente quel residuo di diffidenza di vecchi pregiudizi legati purtroppo a ignoranza e a mancanza di fiducia verso le grandi conqui ste della scienza. Ci auguriamo di poter presto annoverare, insieme al vaiolo, anche la poliomielite e il tetano come nemici del passato: i grandi sconfitti di una battaglia senza quartiere vinta con mezzi l specifici e senza rischi, per la salute e benessere• dei nostri figli.
Leone Beltramini
L'assemblea di Gorla
duzione nel prezzo dovrebbe trasportare almeno 65 milioni di passeggeri per anno, traguardo che alla luce dei calcoli di questi primi mesi, si rivela irragiungibile.
Termina auspicando che venga risolto il problema della velocità in modo che il servizio pubblico riacquisti dai cittadini quella fiducia che era un'orgoglio per l'A.T.M. e per la nostra città.
11 consigliere comunale Venanzi ha chiuso la riunione assicurando i cittadini che il gruppo comunista si batterà decisamente per far sì che questi importanti problemi vengano risolti; egli invita pertanto ad interessarsi di questi problemi in modo che a palazzo Marino ci si renda conto di urgenti bisogni della popolazione vera proprietaria nella propria città.
ATTENZIONE
Rendiamo noto, ai lavoratori della categoria, che quanto prima, a cura del comp. BRUNO MONOSILIO, vedrà la luce il testo completo, ed aggiornato a tutto il 1964 (e primo bimestre 1965), delle leggi, contratti ed accordi nazionali del settore dei pubblici trasporti, comprensivo, tra l'altro, del Regolamento speciale ATM in %igore dal 1-1-1965 e della legge sulla municipalizzazione.
NOTIZIE IN BREVE
Auguri al compagno TOPONI
Il Compagno CARLO TOPONI, segretario della Commissione Interna dl Teodosio, è stato sottoposto ad un grave intervento chirurgico. Al compagno CARLO c h e dalla liberazione ha dedicato ogni istante della sua attività alla causa dei lavoratori, giunga assieme al ringraziamento per l'opera sino ad oggi svolta, l'augurio di una completa guarigione.
LA REDAZIONE
Il dott. RIZZO
lascia l' A. T. M.
Con il 1" gennaio il dott. Doinenico Rizzo, dirigente dello Ufficio trattative Sindacali, lascia l'ATM per raggiunti limiti d'età.
Al Colonnello Rizzo che in questi anni abbiamo apprezzato per la sua opera svolta con competenza anche nella sua veste di Presidente del Circolo Ricreativo, carica che ancora provvisoriamente ricopre, rivolgiamo un cordiale saluto
LA REDAZIONE
Cambio da Milano a Palermo
L'impiegato ZERILLI geom. Aurelio appartenente ali' Azienda Municipale di Palermo, richiede il trasferimento all'A.T.M. di Milano.
Aurelio ZERILLI ha la qualifica di Applicato di 2- classe e un'anzianità d'azienda di 10 anni a chi, trovandosi in analoghe condizioni interessa trasferirsi a Palermo, è pregato di darne comunicazione alla Redazione di « Voci » - Via Barletta, 11 - (presso Tipografia EFFETI).
Nuovi orari al magazzino vestiario
Alla fine del prossimo mese scade l'accordo sulle competenze accesozie già a suo tempo denunciato dalle Organizzazioni sindacali. Ancora non si conoscono in modo dettagliato le richieste che verranno presentate alla Direzione e ciò è comprensibile poichè i sindacati (Tutt'ora impegnati nelle lunghe trattative del regolamento promozioni) prima di presentare le richieste, dovranno democraticamente consultare i lavoratori e poi, confortati dalla discussione con la base, ricercare una piattaforma unitaria che consenta la presentazione di un solo documento rivendicativo sostenuto dalla CGIL - CISL e UIL.
L'attuale scadenza delle competenze accessorie che, come sappiamo, riguarda solo alcuni istituiti aziendali quali l'incentivo, i premi, varie indennità, il cottimo ecc. avviene in un momento particolarmente delicato per l'ATM. Le mancate scelte politiche da parte degli enti locali e dello Stato, provocano un progressivo peggioramento della situazione finanziaria dell'azienda la quale è spinta a ricercare tutte le possibili economie. In questo periodo una delle preoccupazioni maggiori che assilla il Sindacato è quella della diminuzione del personale (non vengono neppure rimpiazzati i pensionati o i dimissionari) c h e provoca il conseguente aumento della produttività.
L'ATM non è una fabbrica che produce ombrelli ove l'aumento del ritmo di lavoro può corrispondere un prodotto più scadente. All'ATM è affidato il trasporto di cittadini la cui sicurezza è in rapporto con la tranquillità fisica e psichica del personale addetto. Ciò vale non solo per il guidatore d e 1 mezzo il cui errore può causare una tragedia, ma anche dal lavoro di tutto personale addetto (dall'operaio al dirigente) i cui errori o le eventuali trascuratezze possono avere ripercussioni gravi sul servizio e sugli stessi utenti trasportati.
E' per questa ragione che l'azione del sindacato sarà improntata, oggi come ieri, al mantenimento di un numero sufficiente di personale tale da dare al Servizio un alto grado di sicurezza.
Il rinnovo dell'accordo deve in pari tempo cercare di eliminare alcune sperequazioni createsi in questi anni che ci dividono dal passato accordo o, precedenti ad esso, che non hanno potuto ancora essere eliminate; di rivedere l'entità di alcuni istituti (incentivo e premi) il cui valore deve essere riproporzionato all'attuale valore monetario.
Non è pertanto facile entrare oggi nel merito delle rivendicazioni le quali toccano, spesso in modo del tutto particolare, alcune categorie di lavoratori.
Metropolitana I turni degli operai
Numerosi sono ancora i problemi insoluti che assillano il personale della Metropolitana. Non vogliamo nel presente articolo citarli tutti anche perchè ben più ampio sarebbe lo spazio necessario alla loro descsrizione; a noi oggi interessa soffermarsi su un problema: i turni degli operai.
Esistono attualmente nel Servizio nove squadre di operai e solo 4 di queste girano in turni rotativi mentre le rimanenti 5 eseguono la manutenzione giornaliera ed effettuano la settimana corta.
Ci teniamo a precisare che gli operai di tutte queste squadre hanno la medesima anzianità e la stessa preparazione tecnica avendo superato gli speciali corsi appositamente indetti dall'ATM.
Le mansioni a cui sono addetti i turnanti sono di natura diversa dalle verifiche giornaliere; il turnante deve lavorare sulle vetture in servizio e quindi le sue riparazioni debbono necessariamente essere tali da acconsentire, nel breve giro di pochi minuti, la rimessa in servizio della linea. Quindi, individuazione immediata del guasto e sua riparazione o rientro della vettura. Il lavoro della verifica giornaliera è più accurato, si sostituiscono pezzi e si riparano guasti anche di una certa entità.
Un buon operaio, deve essere capace di lavorare, e quindi acquisire anche la pratica, sia sulla linea che in verifica. Oltre a questo riteniamo che sia giusto suddividere equamente non solo indennità e qualifiche ma anche i sacrifici che i turni comportano. • Questi ragionamenti che a noi sembrano logici e coerenti, non sono condivisi dalla Direzione la quale ha preso 4 squadre e le ha costrette a stare sempre male mentre le altre cinque (non sappiamo perchè) le ha agevolate.
DINDO
Si comunica a tutto il personale che, a partire dal giorno 4 gennaio 1965, per la distribuzione del vestiario in dotazione al personale, il Magazzino Vestiario osserverà il seguente orario: dal lunedì al venerdì
8,30 - 12,30 13,30 - 17,45
Inoltre il Magazzino rimarrà aperto alla mattina dello ultimo sabato di ogni meseoppure penultimo, quando lo ultimo sabato del mese cade in giorno festivo - con il seguente orario:
8-12
NOZZE D'ORO
Nell'attesa che i lavoratori nelle assemblee esprimano i loro pareri circa le richieste, noi vorremmo ricordare solo la sperequazione creata per alcuni lavoratori dalla nuova sistemazione dei bienni, sperequazione che può trovare la sua soluzione nelle presenti trattative.
Noi da queste colonne rinnoviamo la proposta alla Direzione di immettere, per le citate ragioni, tutte le 9 squadre in turno strutturando diversamente gli stessi in modo da diluire nel tempo il numero delle notti o, se ciò non fosse tecnicamente possibile (e vi sarebbe da dimostrarlo) chiediamo, che periodicamente, ogni tre mesi, le squadre turniste si alternino con quelle addette alla giornaliera.
Ci auguriamo che i responsabili del servizio ascoltino queste nostre esigenze, diversamente, cercheremo ogni via possibile per ottenere quanto riteniamo giusto ed attuabile.
Un gruppo di operai
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L'opera di circa 600 pagine ed avente la caratteristica del Testo Unico, è di facilissima consultazione (contiene ben tre Indici, uno cronologico, uno per materia e l'altro analitico per voci), e risulta particolarmente utile sia come strumento di formazione sindacale e professionale, sia in caso di concorsi.
« Voci dell'ATM » è ben lieta di raccomandarne l'acquisto a tutti i lavoratori, dato il basso prezzo (2000 lire!), e data la possibilità, a chi io prenota subito, di pagarlo in 4 rate mensili da L. 500, la prima delle quali un mese dopo la consegna del volume (che avverrà entro il prossimo marzo).
Per le prenotazioni è sufficiente rivolgersi all'interessato comp. Bruno Monosilio, alla redazione del giornale o 'direttamente al comp. Colamonico V. Presidente del Circolo Ricreativo.
La Redazione
Il signor TRABUCCHI Luigi e la consorte TANSI Anna celebrano nel prossimo mese di febbraio le nozze d'oro.
TRABUCCHI Luigi è un pensionato dell'ATM alla quale apparteneva fin dal 1918. Giunga alla felice coppia l'augurio della Redazione assieme al figlio TRABUCCHI Alfredo, componente la C.I. del deposito Giambel l ino.
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2 VOCI DELL'A.T.M
accessorie
FEBBRAIO
Competenze
A
scade L'accordo
Per un largo schieramento in difesa dell'A, T, Mi
Cara Voce, Vorrei prima di tutto allacciarmi agli avvenimenti che ci hanno portato alla lotta contro la riforma del sistema pensionistico, e alla vertenza per le promozioni, da cui sono emerse ancora una volta non solo posizioni e discriminazioni insostenibili, ma pure un esplicito tentativo di screditare od isólare dalle trattative una grande organizzazione sindacale. Ciò che sconforta è il fatto che certe organizzazioni sindacali si prestino a questi giochi pueribili che non giovano a nessuno, anzi diventano controproducefiti di fronte ai problemi che assillano il futuro della nostra municipalizzata e dei lavoratori dipendenti.
Nel settore dei trasporti la situazione precipita; le forze dei grandi monopoli privati punti sul vivo (vedi proteste su di un quotidiano borghese) dalle prime misure adottate in difesa del, mezzo pubblico,... passate le elezioni amministrative, si stanno preparando per una sonante rivincita. Credo che il nostro compito sia principalmente quello di valutare appieno la entità di questo impressionante attacco. E' da rilevare che i sopraccitati provvedimenti vennero presi all'estremo limite di nua paralisi totale del traffico, con un ritardo di circa quattro anni dalla denuncia fatta a suo tempo da una organizzazione sindacale al consiglio comunale, provocando l'allontanamento dai nostri mezzi di una massa di utenti esaspérait da un servizio caotico. Il bilancio del-
l'A.T.M. ha subito notevoli danni per questa politica, ma ha fornito però lauti profitti all'industria della motorizzazione.
La r e c e n t e ristrutturazione del servizio che ha sollevato l'indignazione generale, è anch'essa un modo che provocherà inevitabilmente una altra autentica fuga di utenti, che sceglieranno un mezzo proprio più conveniente, andando ad alimentare sempre più gli interessi privati. La torma evidentemente cambia, ma il fine è sempre quello di rodere in ogni caso la concorrenza del servizio pubblico.
FELICE NATALE A OSPEDALETTI
prie organizzazioni sindacali, politiche e ricreative, nella ricerca di una piattaforma rivendicativa unitaria, che imponga una svolta nella politica dei trasporti, per arrestare la sbalorditiva ascesa dei costi di viaggio e la conseguente svalutazione dei nostri servizi.
Sorga in ogni luogo di lavoro una spinta rinnovatrice che restituisca all'apparato amministrativo dell'azienda un largo schieramento democratico e la sua insostituibile funzione sociale.
Come da consuetudine, avrei dovuto trascorrere le feste natalizie a Milano, ma quest'anno la riviera ligure di ponente mi attraeva irresistibilmente e per una volta tanto decisi di lasciare alle mie spalle la metropoli lombarda e mettermi in viaggio per Ospedaletti, ove si trova il centro climatico della Cassa Soccorso dei tranvieri milanesi.
La curiosità di visitare questo Centro del quale sentirci dire tanto bene, mi indusse a recarmi facendomi accogliere in qualità di ospite a retta intera.
Ebbi così il modo di rendermi conto personalmente della bontà e perfetta organizzazione dei servizi, dell'ottima cucina, dell'abbondanza dei pasti, del servizio sanitario, e di tutti gli altri servizi, che l'oculata vigilanza del direttore del Centro Rag. Gainotti assistito dalla sua gentile collaboratrice Sig.na Bolzani, rendono il soggiorno degli assistiti piacevole e confortevole, volli interpellare alcuni assistiti miei conoscenti, fra i quali il controllore Doneda e l'isp. sig. Riva con le rispettive signore, e tutti si dichiararono soddisfatti dell'ottimo trattamento.
Cara « Voci » sono un lavoratore della vigilanza avrei una lagnanza da tare riguardo gli orari dei reparto vigilanza.
Come tu sai col 1" gennaio 1965 siamo passati da 7 ore a 6,40 giornaliere, enbene noi del reparto vigilanza (che apparteniamo alla grande famiglia dell'ATM) ti sembra strano ma abbiamo peggiorato. Invece di andare avanti siamo ritornati in dietro d'altronde non ti meravigliare non è la prima volta he facciamo queste conquiste noi guardie, siamo un gruppo di pecore indifese, in balia del nostro ufficio della Direzione, ho detto pecore ma non per colpa nostra ma bensì dei sindacati che se ne infischiano di questo reparto.
Ti saluto e ringrazio DARTAGNAN
Sembra assurdo quanto afferma l'anonimo lavoratore della vigilanza. Eppure è vero che le guardie hanno nella sostanza peggiorato la loro situazione in conseguenza alla riduzione dell'orario di lavoro.
Nei depositi la riduzione settimanale da. 42 a 40 ore è stata attuata per le squadre rotative, concedendo ai lavoratori u n a giornata festiva (SCO) in più, al mese risultante dal['accumulo mensile delle due ore settimanali. Lo scompenso del servizio così provocato nei turni si è limitato ad uno o due giorni settimanali.
I dirigenti del Servizio Vigilanza hanno invece ritenuto opportuno effettuare la riduzione settimanale dell'Orario e, per far quadrare i turni con le esigenze del' servizio, hanno dovuto immettere turni strani (il 17-24 o altri) ed in alcuni casi orari spezzati creando una confusione che è l'origine della (presente protesta: Per quanto riguarda i sindacati l'accusa non è giusta. L'anonimo lavoratore deve fare presente, unitamente ai suoi colleghi, gli orari non desiderati alla Commissione Interna alla quale spetta il compito di vigilare sugli orari e turni di servizio e, solo se questa non- riuscirà a derimere la controversia, potrà assieme a questa rivolgersi ai sindacati. Solo se questi, dopo essere uffcialmente investiti della controversia, potrà rivolgere loro una giusta critica.
E' inconcepibile che determinate linee tranviarie e automobilistiche vengano mutilate e arretrate dal loro consueto percorso solo per obbligare i passeggeri a servirsi della linea metropolitana con un mezzo complessivo così elevato. Ma allora dove stanno i problemi tecnici tanto decantati? In queste circostanze una macchina utilitaria che ha un consumo medio di lire 7 al chilometro può essere paradossalmente considerata un mezzo concorrenziale. Già si fa sentire la penetrazione dei servizi privati organizzati da comitive di operai all'interno di una fabbrica. All'A.T.M. invece perdura da anni una subdola strutturazione delle linee, su cui si fonda una politica economica irrazionale e servile. Per lunghi anni sono state sollevate obiezioni e critiche da ogni parte, per il modo come la M.M. era stata progettata e concepita ma che non tennero in alcun conto. Così oggi anche le apprezzate realizzazioni tecniche della M.M. rischiano per finire umiliate. E' un quadro sconcertate chiunque fosse addetto all'amministrazione pubblica. Ma i nostri amministratori cosa rispondono? Essi rispondono attraverso un portavoce del Corriere della Sera (che tra l'altro non ha mancato di segnalare « l'elevatissima voce di spesa del personale »), con semplici calcoli aritmetici fatti nelle tasche altrui, e coi soliti argomenti per nulla convincenti dell'agente unico. Non può sfuggire a nessuno la povertà di questi argomenti, dando prova di ignorare completamente la priorità ui contrattare le scelte dei percorsi con i grandi speculatori delle aree, di utilizzare i mezzi più idonei ed economici a disposizione, e di rinnovare l'orientamento organizzativo delle linee senza veti di carattere privato, i quali nel loro complesso sono componenti fondamentali per una economia sana e razionale. Al proseguimento del tradizionale orientamento sui trasporti si può capire che la loro ostentata attività per ridurre i costi, per migliorare la produttività del personale, per riparare al deficit dell'A.T.M., non è altro che un espediente destinato a tradursi in una malattia affannosa e inguaribile. Non si può prevedere una ulteriore riduzione del numero dei passeggeri trasportati, che aggraverà lo squilibrio esistente nella stagione estiva, e per riflesso anche i turni di orari del personale viaggiante subir a n n o frequenti variazioni, alcuni dei qali con medie settimanali troppo alte •o troppo basse, di cui la maggior parte delle medie basse di solito vengono soppresse. Agli operai cui è stato ridotto il lavoro settimanale da 42 a 40 ore, non risulta finora che sia aumentato l'organico, se non è addirittura diminuito. Tutto si ripercuote sulle condizioni di lavoro, e non tarderà ad aggravarsi anche sul piano salariale. Quasi ogni anno scadono accordi o contratti da rinnovare adeguatamente. Può essere certo che i datori di lavoro non esiteranno a gettare sulla bilancia delle trattative il peso di tutte le operazioni fallimentari. Essi potranno solo sperare nell'aiuto di quella stampa che non ha alcun interesse a difendere un'azienda pubblica, e che .non tradirà le aspettative dei monopoli privati, schierandosi a difesa degli interessi degli utenti e dei cittadini dopo averli defraudati. Si fa osservare, che dal momento che il deficit grava interamente sugli utenti e sul bilancio comunale — quindi sulla cittadinanza — il nostro interlocutore più difficile resta e Io sarà sempre più l'opinione pubblica. Con essa entrano in campo gli interessi collettivi che dovranno essere necessariamente difesi dalla collettività. Si appella a tutti i lavoratori a rendersi partecipi e consapevoli di questa importante battaglia, preniendo sulle pro-
Ospedaletti - Natale 1964
Non parlo poi del pranzo natalizio, nel quale furono serviti cibi veramente buoni e di P qualità, per finire con panettone e bottiglie di spumante, il tutto consumato con gagliardo appetito e accompagnato no di applausi è scoppiato nella sala Al termine del pranzo, un uragacia una lieta e amichevole allegria. per il gradito breve discorso tenuto dal rag. Gainotti, il quale volle formulare a tutti i presenti, alle loro famiglie ed alla grande famiglia dei dipendenti dell'ATM, i migliori anche per l'anno nuovo.
Cogliendo l'occasione del suo passaggio vicino alla tavalo ove sedevo con i miei familiari, mi venne l'idea di rivolgergli qualche domanda in merito al comportamento degli assistiti che si alternano nei vari turni, del personale di servizio al Centro, delle probabili iniziative per il 1915 e per il nuovo centro che sta sorgendo sopra Bordighera. Il rag. Gaimotti, molto cortesemente soddisfece la mia curiosità, rilasciandomi la seguente dichiarazione:
« Da parecchi anni dirigo il Centro climatico e posso dire onestamente che il comportamente degli assistiti è stato fin'ora improntata con rettitudine, educazione e cortesia, tanto verso i dirigenti del Centro, come pure verso tutto il personale di servizio, il quale si prodiga instancabilmente per rendere il più piacevole possibile il soggiorno di Ospedaletti, e meritarsi stima e simpatia da parte dei tranvieri milanesi.
REP. VIGILANZA
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L'ufficio Vigilanza è coivinto di avere terminato l'economia voluta dalla Direzione dell'ATM per poter far fronte con i miliardi (così dicono) venuti da oltre oceano, tramite lo zio Tom... alle necessità del momento.
Dopo aver chiuso i battenti al Deposito di Monza e tolte alcune guardie alla rimessa Molise su proposta di un Vice. Al Responsabile (60 anni di età veniva messo nelle condizioni di scattare e correre ovunque per poter sopperire quei posti lasciati vacanti, mentre il tecnico-scentifico alla riunione fatta su misura per i solo Vice-Capi raccontava fesserie senza rendersi conto che quando av e v a funzionato da Responsabile non sapeva distinguere i dipendenti... dai borghesi, così che tutti en travano e uscivano dal deposito (a loro piacimento) senza essere controllati. Trasferito ad altro deposito, da buon « democristiano » non si lascia sfuggire l'occasione di essere utile al suo Sindacato che ben poco guadagna dalla sua falsa propaganda.
Il lettore ci dovrà scusare se per un attimo siamo usciti fuori argomento (tutto fa parte della famiglia), quindi riprendiamo con ordine e assieme cerchiamo essere imparziali col dimostrare a tutti i reparti dell'ATM che la Vigilanza non è seconda a nessuno in fatto di proporre economie. Volendo esaminare con occhio critico l'attuale formazione dell'Ufficio Vigilanza, si può dire che dal Dirigente dott. Sileoni agli impiegati, alla volante al Capo Ufficio, ognuno svolge un'attività utile nei migliori dei modi e tutti si guadagnano quel
amo alla economie
più o meno grosso prezzo di pagnotta che l'Azienda passa.
Vi è un solo nome nella vigilanza che ancora non siamo riusciti a capire a quale categoria appartiene. Dal listino paga è certamente qualcuno perchè ha lo stipendio ragguardevole. Stipendio un pochino esagerato al lavoro che svolge; ma guardiamo più da vicino questi incarichi: Rinnovo dei Porto d'Armi (scadenza ogni dodici mesi); accompagnare « a scaglioni » gli uomini al Tiro a Segno (una volta all'anno); fare la guardia del Corpo in qualche ispezione notturna « su quattro ruote » e cioè serve ad arrotondare lo stipendio. Onestamente questo uomo tutto-fare, all'ufficio Vigilanza serve? Non sarebbe più giusto trasferirlo in qualche ufficio ove ha la possibilità di meglio dare prova delle sue capacità e, se proprio necessita, farsi assegnare un fattorino? Se ci è consentito vorremmo convincere « Il Turiddo » di sospendere gli articoli su « Voci dell'ATM » evitando i pedinamenti da gente troppo abile che potrebbe ritenerli uomini fuori legge, mentre riteniamo di esserne i veri tutori. Preghiamo l'impiegato in questione di non agitarsi per queàta segnalazione fatta senza cattiveria; noi vogliamo raggiungere tre scopi: il primo è quello di metterlo in condizione, come ai tempi d'oro di dar prova di tutta la sa bravura e capacità; il secondo, quello di far realizzare all'ATM un'economia ed il terzo infine di circolare più liberamente nell'ufficio Vigilanza, e respirare a pieni polmoni l'aria di casa nostra.
Il Galeotto
Da parte nostra, è doveroso cercare il mezzo di migliorare sempre più tutto ciò che può rendersi necessario e soprattutto procrare che l'alimentazione sia sana, abbondante e di prima qualità in modo di soddisfare anche i più esigenti spiti del Centro. Spero che'per il prossimo -Natale sia aperto il nuovo centro di Bordighera, il quale potrà accogliere un maggior numero di assistiti, ed essendo costruito con metodi moderni offrirà maggiori comodità, migliori servizi igienici, e nel limite del possibile sarà eliminato Paccopiamento di individui sconosciuti fra loro in camere a due letti.
Dato che il Centro sorge a circa 4 chilometri sopra Bardighera, petgli assistiti funzionerà un apposito servizio di autobus ».
Dopo di che, ringraziai il rag. Gaimotti per la squisita cortesia usatami, e amici lettori, vi assicuro che non rimpiango i disagi del lungo viaggio, ma vorrei presto ritornara a godermi 14 giorni di vacanza, non come ospiste ma come assistito, perchè il soggiorno all'albergo Miramare è veramente bello e vi si gode un panorama veramente meraviglioso che non ha nulla da invidiare alla Costa Azurra francese.
Il pensionato A. M.
il rotocalco moderno per l'italiano d'oggi
Ogni giovedì nelle edicole
Un gruppo di bamdini ospiti del centro climatico della Cassa Soccorso
VIE NUOVE
LEGGETE
Lavoratori ci scrivono - 3 VOCI DELL'A.T.M.
DEP. VITTORIA
Vigilanza Ridotto l'orario aumentato il disagio
Il significato di un'elezione contrastata
(Nostra intervista con l'on. PIN A RE)
L'elezione del Presidente della Repubblica, protratta per oltre 15 giorni, ha sollevato discussioni e perplessità nell'opinione pubblica. I giornali della destra hanno cercato di sfruttare questa situazione per portare avanti la loro azione di denigrazione verso la Repubblica e il Parlamento. Per dare ai nostri lettori una maggiore informazione sulle vicende e sul significato della recente elezione del Presidente della Repubblica, abbiamo rivolto all'On. Pina Re, deputato al Parlamento della circoscrizione di Milano, tre domande:
D. - Vuoi dirci la tua opinione circa lo sconcertante numero di scrutinali che sono occorsi per eleggere il Presidente?
R. - La domanda esprime una critica legittima. E' giunta anche a noi, durante i lunghi giorni passati a Montecitorio, l'eco delle discussioni appassionate e delle reazioni vivaci — e non tutte benevoli — dei cittadini con animo attento:i e preoccupato il lento e spesso confuso svolgersi delle sedute. Dirò che l'allarme e la preoccupazione non erano tanto suscitati dal numero degli scrutini nulli ma dal modo stesso con cui buona parte dei gruppi, parlamentari si sono presentati e atteggiati per quasi tutta la durata della vicenda. ste conseguenze?
Voglio dire che la lacerazione del gruppo democristiano e l'incertezza e la contradditorietà dimostrata dagli altri gruppi del centro sinistra in certe fasi della battaglia, hanno reso difficile ai cittadini la comprensione dei fatti.
Il polverone qualunquista sollevato dai gazzettieri dei giornali fascisti e dell'immancabile « Corriere della Sera » contro il Parlamento con la bassa denigrazione dei deputati, -- accusati persino di dividersi abbondanti prebende — ha reso ancora più confuso i termini della battaglia. Coloro però che non si sono lasciati frastornare dal clamore qualunquista, e per fortuna sono i più, hanno potuto facilmente individuare i veri responsabili della tormentosa vicenda e, ciò che più conta, hanno inserito il disegno losco e pedanni del paese. Si trattava di un ricoloso che si stava preparando ai disegno che andava smascherato e sventato con calma e decisione, senza impazienze e improvvisazioni. E' quello che noi abbiamo fatto con successo e soddisfazione di tutti, i cittarini democratici, credo.
D. - Ti riferisci alla responsabilità della democrazia cristiana?
R. Mi sethbra più esatto dire le responsabilità del gruppo dirigente e dei dorotei che vi dettano legge.
E' questo gruppo che ha impedito per oltre 4 mesi la soluzione di due problemi della Presidenza della Repubblica aperto dalla malattia di Segni e ne ha ostacolato poi l'elezione, imponendo per 15 votazioni un candidato respinto persino da un gruppo numeroso di demicristiani e in grado di raccattare voti solo da liberali e missini. E' lo stesso gruppo che ha imposto ai d. c. una umiliante astensione quando si è trovato — per il ritiro di Leone — :improvvisamente senza candidato e, quando finalmente, è stato costretto ad accettare la candidatura di Sagat, gli ha chiesto come contropartita un atto suicida: gli ha chiesto cioè di dichiarare non desiderabili i voti comunisti, cioè i voti indispensabili alla propria elezione.
Se questa condizione fosse stata accettata dai sociademocratici probabilmente il Parlamento non avrebbe ancora eletto il Presidente!
Non ci voleva molto, giunti a questo punto, per comprendere che non si trattava solo di una pretesa folle di Rumor Colombo e dei suoi ma di un piano preciso: far fallire la candidatura Saragat, per sostituirla con la candidatura « di tutti gli italiani » una specie di uomo della provvidenza gradito a Colombo, al « Corriere » alla Confindustria. In tal modo il Parlamento avrebbe dimostrato la sua impotenza ad esprimere un rappresentante degno di reggere il ruolo di pregidente, non vi sarebbe stato nessun voto unitaria delle sinistre, la preclusione anticomunista sarebbe rimasta, le sinistre cattoliche sarebbero state umiliate e respinte ai margini. Un •disegno ambizioso ma, con i fatti hanno dimostrato, irrealizzabile con il. Parlamento uscito dal 28 di aprile dove la dislocazione delle forze è tanto diversa dal Parlamen-
to che vide l'elezione di Segni con i voti determinanti delle destre! In questo Parlamento il gruppo D.C. è indebolito e lacerato, i comunisti hanno portato 54 parlamentari in più e l'unità delle sinistre non è sta to logorato al punto da impedire che socialisti e comunisti prima di unire i loro voti sul nome di Saragat li riversassero, insieme ai parlamentari del PSIUP, su quello di Nenni e, ancora insieme 'chieressero I abbandono della discriminazione anticomunista.
Al di .là dunque della scelta che è stata compiuta, mi sembra questa la portata politica della battaglia parlamentare. Per questo essa avrà conseguenze assai importanti, per la stagione politica che ci attende.
D. - Quali potrebbero essere que-
R. - Non si tratta tanto di fare previsioni che nessuno è in grado oggi di fare quanto di trarre dai fatti degli insegnamenti che valgano per tutte le forze politiche che hanno a cuore le condizioni difficili e drammatiche dei lavoratori e lo
ANPI La
sviluppo economico e politico del paese. Intanto è apparso chiaro che gruppo doroteo su cui ricade la più grande responsabilità dell'attuale politica governativa a favore del grande padronato, può essere battuto dalle forze di sinistra unite; che la minaccia di una involuzione di destra che ha paralizzato le forze socialiste nel governo può essere agevolmente evitata; in terzo luogo che la discriminazione anticomunista deve essere abbandonata a tutti i livelli e deve lasciare posto alla fOrmazione di nuove maggioranze di forze democratiche, cominciando dalle amministrazioni locali; infine che il formarsi di una consistente forza di opposizione interna nella Democrazia Cristiana è pensabile — come ha dimostrato la coraggiosa resistenza della sinisrtra cattolica in Parlamento — soltanto se le forze unite delle Sinistre di orientamento socialista esercitano lo stimolo e l'incoraggiamento necessario alla battaglia democratica e an o timonopolista presentandosi mite.
I lavoratori tutti devono augurarsi che questi insegnamenti si trasformino in concreta azione politica, in programmi di lotta, in azione di difesa immediata dei loro interessi. E per questo, l'unità e l'azione dal basso sarà ancora una volta decisiva.
Ringraziamo l'on. Pina Re anche C, nome dei lettori di 'averci gentilmente concesso la presente intervista.
- CONVEGNO NAZIONALE resistenza e operante oggi
Il Convegno Nazionale dell'ANPI, tenutosi a Siena il 16 e 17 gennaio, ha riaffermato la volontà dei partigiani di inserirsi in modo più attivo ed antonomo nella vita politica del paese. In tutta Italia ufficialmente si commemora il ventennale della Resistenza ma le manifestazioni imponenti non vanno oltre il ricordo e l'esaltazione retorica delle lotte e dei martiri.
Le forze della Resistenza sentono il dovere in questa ricorrenza di andare oltre alle frasi di circostanza e di tirare le somme di quanto è stato fatto nella democrazia italiana in questi vent'anni per richiamare l'attenzione del popolo e dei Partiti sugli ideali della Resistenza e sulla Costituzione che ancora oggi attende d'essere integralmente applicata. Il fascismo è presente non tanto come forza politica organizzata rappresentata dal MSI o dalle squadracce fasciste le cui gesta provocano la reazione e la riprovazione del popolo; il fascismo è presente nelle istituzioni, nella stessa concezione dello Stato. La lotta contro la burocrazia ; la lotta contro ogni forma di violenza poliziesca; per la riforma della scuola, della libertà nelle fabbriche, contro la dilagante cor-
(dal nosrto inviato) ruzione nelle alte e basse sfere del- ne italiana e dei compiti politici che
lo stato è lotta contro il fascismo, per la libertà, per la applicazione ed il rispetto della Costituzione.
L'ANPI deve divenire il fulcro di un movimento unitario che accomunando tutte le forze della Resistenza, agisca come gruppo di pressione all'interno- dei partiti democratici e nel paese ponendo chiari obiettivi di lotta per attuare la Costituzione e debellare le ingiuste e decrepite leggi fasciste che frenano l'attuazione di qella democrazia espressione della Resistenza.
Il palco sgombro di bandiere e medagliere, la scritta sul fondo « LA RESISTENZA E' OPERANTE OGGI COME IERI » conferisce a questo convegno un'aspetto esteriore del tutto dissimile dai roboanti convegni d'arma (alpini o bersaglieri). Sabato alle 15, dopo che la Presidenza ha dato lettura delle adesioni del Presidente della Repubblica, dell'on. Parri, dell'on. Greppi e di numerose altre figure illustri della Resistenza, il vice Presidente dell'ANP prof. Mario Andreis presenta la relazione introduttiva del Convegno. Questa relazione, lungi da essere un discorso retorico, rappresenta un'analisi chiara e responsabile della situazio-
Pellegrinaggio nei campi di sterminio nazisti
come ieri
l'ANPI deve dibattere fra le forze della Resistenza al fine di ricercare una piattaforma unitaria che permetta di battere le forze reazionarie che ostacolano il progredire della libertà e della democrazia.
Gli interventi, numerosi e vivaci, tendono a mettere in risalto la necessità delle forze della Resistenza di unirsi per divenire un fattore determinante nella lotta contro il fascismo, la reazione ed il dilagante qualunquismo.
L'avvocato LIBERTI afferma che l'ANPI non vuole essere un super partito ma deve unire tutte le forze per far ritrovare ai partiti della sinistra la via dell'unità. « Pensate, afferma, se i partit della sinistra si fossero trovati uniti non solo nella elezione del Presidente, quali conquiste sarebbero state possibili!
.Questo è il fine che, nel rispetto rigoroso delle varie ideologie, deve porsi l'ANPI e la Resistenza ».
L'on. Banfi ricorda i due momenti della Resistenza prima, fino •al 55, sospinta ai margini del Paese e poi, nel 60 la gloriosa riscossa. Oggi, afferma, siano nella terza fase e per questo non possiamo ritenerci sode disfatti dalle celebrabrazioni più o meno grandi che faremo e faranno per il ventennale ma occorre portare avanti con decisione .1a lotta sui temi della Resistenza, temi che costituiscono la base unitaria dei partiti della sinistra. Occorre evitare la la somma dei problemi che determinerebbe l'inattività per porre due o tre problemi fondamentali e forzarne la soluzione.
FRANCO LODOLI sostiene che uno dei principali obiettivi deve essere quello della scuola e dei giovani; NELLO POMA ed altri oratori sostengono che la condizione, operaia e la libertà nelle fabbriche è l'obiettivo più urgente.
Nella giornata di domenica, l'on. SECCHIA mette in risalto come l'abbandono di ogni retoria nella introduzione e negli stessi interventi di un tono nuovo e più efficace alle nostre discussioni. Afferma che noi dobbiamo contare non solo sulle pressioni che possiam esercitare nell'interno dei partiti ma soprattutto sulla pressione che dobbiamo svolgere nel paese. Richiama l'attenzione sull'educazione dell'esercito che non deve essere un corpo staccato dalla realtà del Paese; la Costituzione deve entrare sia nelle fabbriche che nelle scuole, nelle caserme e nella polizia.
L'avvocato Zoboli rammenta come non vi sia mai stata una vera ammistia per i partigiani e, a 20 anni dalla liberazione, almeno 50 di essi giacciono nelle prigioni ed altri ancora sono costretti a vivere fuori del proprio paese perchè, non essendo « collaborazionisti dei tedeschi » non possono ottenere i benefici del. l'ammistía concessa nel 1947 ai fascisti.
« O noi abbiamo il coraggio di politicizzare la nostra azione o ci trasformeremo in un'associazione che ha per motto PATRIA e BOTTIGLIA afferma CASALI che auspica la convocazione di un Convegno Nazionale della ReSistenza da tenersi entro il presente anno.
ANNA PECHIS, dopo aver portato il saluto delle donne della Resistenza, pone ancora il problema della libertà nella fabbrica citando l'esempio di un'operaio di una ditta che, recatosi a lavorare nell'interno della FIAT ne è stato espulso dopo due ore solo perchè reo d'essere iscritto al P.C.I.
Altri Oratori hanno sostenuto che spetta anche ai nostri convenuti provvedere all'applicazione della Carta Costituzionale anche operando in tal senso essi interpretano i giusti postulati della Resistenza.
Purtroppo non tutti gli iscritti possono effettuare il loro intervento e almeno 20 oratori vi rinunciano per permettere la chiusura dei lavori nello stesso pomeriggio.
Il segretario dell'ANPI, on. BOLDRINI, conclude il convegno affermando che l'attuale dibattito che conferma la giustezza della linea segnata dall'ultimo Congresso, deve proseguire ed essere approfondito.
« Noi abbiamo voluto la battaglia del ventennale per tirare le somme di quanto è stato fatto nella demo-• crazia italiana in 20 anni e richiamare l'attenzione del paese sui temi della Resistenza. E' necessario, afferma Boldrini, richiamare i Partiti alla ricerca delimulazione cratica ed alla tolleranza. Occorre dimostrare che vi è la possibilità. di un incontro unitario fra le varie forze politiche e democratiche se questo lo si può facilitare ricercando una piattaforma unitaria con le altre associazioni partigiane.. Afferma che è auspicabile un'asse della Resistenza per discutere i problemi della democrazia in Italia, della pace e della lotta contro il fascismo e contro il colonialismo nel mondo.
VOCI DICLL'A.TAL GIUSEPPE SARAGAT
Presidente eletto con i voti della Resistenza
4 - La pagina detta Resistenza
SARAGAT PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
La delegazione dell' A. T. M. al campo di Ma thausen - Sullo sfondo il monumento ai martiri italiani.
RICORDI DELLA RESISTENZA
IL LUNGO INVERNO NON DISARMO' /PART/GIAN/
Cari compagni e amici partigiani, sono passati ormai vent'anni e non sembrano tanti. I ricordi dì quegli avvenimenti sono rimasti in noi vivi, perchè in quegli anni sono avvenute cose stupende, straordinarie che certamente pochi conscono, ma che restano ferme ed impresse nella memoria di •chi le ha vissute.
Era il secondo inverno alla macchia, l'offensiva degli alleati si era arenata sugli appennini e l'eserciío dei patrioti era 'rimasto solo a sopportare tutta la lotta e il peso della reazione nemica.
Alla fine di ottobre la Repubblica dellOssola era caduta anche per la totale mancanza di aiuti aerei da parte alleata.
L'atrocità della guerra, la ferocia delle rappresaglie spegnevano gli entusiasmi.
I migliori uomini erano morti o stavano morendo nei campi di sterminio dei criminali nazisti.
L'inverno appariva terribilmente duro ed anche se i lanci alleati erano diventati più frequenti nelle zone libere, i tedeschi avevano reso impraticabile l'accesso alle valli.
In questa situazione giunse il lac o n i c o comunicato ALEXANDER lanciato con monotonia dalle radio alleate, che invitava i patrioti a tornare alle proprie case, che consigliava di attendere fino a primavera.
Ma l'esercito del CVL forte del suo ideale non poteva mettersi in letargo. La rivolta non poteva arda' re in vacanza, non aveva caserme per sosta invernale. Non c'erano neanche più le case : quelle delle valli erano distrutte dai roghi subiti dai rastrellamenti, quelle delle città ormai erano precluse per noi
« BANDITI ».
Si scese dai monti dal fondo dei boschi pieni di neve, i patrioti dovettero scendere e mimetizzarsi nei borghi, nei cascinali. Ma la lotta continuava, doveva continuare.
I tedeschi già iniziavano lo studio per poter valicare i monti e farsi strada verso da propria patria e sfuggire al giusto castigo.
I tedeschi non tralasciarono in quell'occasione di tentare anche la vita del « modus vivendi ». Promettendo una specie di armistizio permanente pur di garantire la neutralità delle forze partigiane.
Ma nonostante il proclama di Alexander, nonostante la fame e la
NotesulConvegnoANPIdiSiena La lettera di MILENA
Milena Battistini ha inviato alla Presidenza del Convegno la seguente lettera che pubblichiamo in quanto essa dimostra la tragedia di molti antifascisti costretti ad espatriare per reati di guerra per i quali non esiste ammistia.
« La nostra famiglia non è stata mai unita da 20 anni a questa parte. Mio padre, prima partì per la guerra poi partecipò alla lotta di Libezione e successivamente venne condannato a 20 anni di carcere per un fatto avvenuto durante la guerra partigiana. Fuggì all'estero e da allora la •nostra famiglia è sempre rimasta divisa: mia madre e mio fratello da due anni stanno insieme a mio padre, io sono rimasta in Italia con la nonna. Nel ventennale della Resistenza è possibile far ottenere a mio padre un condono o un'amnistia Vi sarei tanto grata —conclude la giovane — se poteste fare qualcosa per la nostra famiglia ».
IL MINISTRO SI
scarsità di tutto, nessuna forma di atteggiamento fu accolta da nessuna formazione dei partigiani. Anzi questi tentativi da parte tedesca, convinsero più che mai i patrioti che l'ora della vittoria finale si avvicinava. Questa vittoria ci è costata molti sacrifici, molti mutilati, molti morti, questi nostri fratelli caduti, immolarono la propria vita per un grande ideale di libertà. Così è morto il :core della nostra gente. Senza questi morti, senza i fucilati, la RESISTENZA non avrebbe potuto vin.;ere. SONO ESSI CHE L'HANNO FATTA, ESSI SOLO CHE POTEVANO FARLA.
Ma la massa dell'opinione pubblica, della Resistenza conosce pressapoco soltanto l'insurrezione finale. Non sa e non si rende conto quale lotta è stata combattuta nel lungo inverno, un inverno senza fine, di venti anni fa.
Ma nel nuovo anno che è iniziato, che ricorda con la rievocazione della insurrezione finale, il calvario di venti mesi di aspra lotta dobbiamo fare a noi proponimento: far conoscere alle giovani generazioni il va-
lore di quel sacrificio ed il sentimento che lo animava, perchè sia seme. Questo è il principale compito che attende i volontari della libertà. La RESISTENZA esiste ancora e più forte di prima. Essa è composta di studenti, di operai, di ufficiali, di professionisti, di contadini, ma non è la stessa e non vive più nella ribellione. Esiste ed è viva e vigile. Non ha armi, ma saprebbe intervenire decisamente se dovessero essere nuovamente in pericolo la libertà ed i principi che spinsero vent'anni fa tanta gente a sacrificarsi e morire.
ALLA TEPPAGLA FASCISTA CHE SI NASCONDE NELLE TENEBRE DELLA NOTTE PER DETURPARE CIPPI E LAPIDI, A VOI VERMI FASCSTI CHE ATTENTATE ALLE SEDI DEI PARTITI DEMOCRATICI VI DICIAMO IN MODO FERMO E PERENTORIO CHE IL PASSATO NON SI RIPETE, SIAMO DECISI A TUTTO, VIGILANTI E ATTENTI PIU' CHE MAI PER SALVARE LA LIBERTA', LA DEMOCRAZIA E LA PACE.
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Case popolari Inchiesta dell'istituto sui redditi degli inquilini
In uno stabile dell'Istituto Case Popolari due persone occupano da scie cinque locali arredati lussuosamente; hanno una grossa Ford, una villa in Svizzera e sono quasi sempre in villeggiatura. Questa è una nelle « scoperte » fatte dalla direzione dell'IACP con l'inchiesta che era stata suo tempo annunciata dall'Avanti! e dalla quale si conclusa in questi giorni la prima fase. Soprattutto nella zona Vittoria, è stato preso in considerazione un « campione » di alcuni redditi di circa 600 famiglie e il 10 per cento è risultato in condizioni tali da non avere più diritto all'alloggio popolare. L'ufficio legale dell'istituto è già stato incaricato di sfruttarle. Al loro posto abiteranno tra pochi mesi' alcune decine di quei cittadini che da anni chiedono una sistemazione sono costretti a versare al padrone di casa una gran parte dei loro modesti salari.
E.' un atto di moralizzazione che il presidente dell'Istituto Venegoni il Vice presidente compagno Cavalera, entrati da poco in carica, intendono condurre sino in fondo norostante le molte difficoltà. I funzionari esamineranno a poco a poco le situazioni di tutti gli inquilini e a questo scopo sarà molto utile lo spo(lene ipoteche, dove sono trascritte glio dei registri della conservatoria le compra-evendite di immobili.
I casi che vengono alla luce sono spesso scandalosi. Una famigilia che abita nelle case popolari ha una villa sulla riviera adriatica, una Opel, una Spyder 1600 e una terza automobile. Vi sono inquilini che abitano da soli in appartamenti di cinque sei stanze, altri che hanno redditi altissimi e non si vergognano affatto di occupare a spese della collet-
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Balconate
L'A.N.P.I. Palmanova tività i locali che sarebbero preziosi per i meno ricchi„
L'iniziativa dell'Istituto, che ci auguriamo sia portata avanti con crescente energia, dovrà restituire ai cittadini nei limiti del possibile la fiducia nella correttezza dell'Iistituto stesso. Non è un mistero per nes. suno che spesso si mettono sotto accusa i sistemi con i quali si dà alioggio e lo si nega all'altro: per evitare lamentele è necessario che tut te le assegnazioni vengano compiute con criteri precisi e da apposite commissioni, non da una sola persoria. Sino a qualche tempo fa alcune assegnazioni venivano fatte dalla presidenza ma adesso tutto il lavoro pasa attraverso le commissioni. Ne sono state istituite tre e una grossa novità è rappresentata dalla presenza obbligatoria in ciascuna di esse di una rappresentante dei lavoratori, un sindacalista della CGIL, della CSL o della UIL. Le commissioni sono composte da cinque persone (la maggioranza delle quali fa parte del consigilo di amministrazione) e si riuniscono per aue o tre ore il mercoledì, il giovedì il venerdì. Esaminano settantaettanta pratiche per volta e compila. ranno la casa man mano che le nuonouna graduatoria: le prime otterve costruzioni saranno disponibili. Ecco qualche esempio che può dale un quadro molto approssimativo della situazione. Un operaio. che guadagna 80 mila lire al mese, ha la moglie e un figlio con i quali abita in una sola stanza pagando 170 mila lire all'anno, otterrà subito 1'apar• Lamento popolare. Altrettanto si dica per una famiglia di cinque persone che abita in una sola stanza, paga 260 mila lire all'anno di affitto ha un reddito di 70 mila lire al mese. Tre persone invece (due delle quali lavorano) che abitano in due stanze pagando 180 mila lire allo anno saranno costrette ad aspettare un momento più favorevole per l'assegnazione.
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La scelta tra i richedenti viene fatta in base a un punteggio studiato in ogni particolare. Spesso si sentelamenatre che i milanesi non ottengono la casa metre gente immigrata da poco viene subito soddisfatta. Non è vero: dopò i primi cinque anni di permanenza a Milano, viene attribuito al richiedente un punto per ogni anno di permanenza ciò , lo avvantaggia rispetto agli altri. Le condizioni antigeniche dell'alloggio occupato sono tra i fattori tenuti in maggiore considerazione e fruttano al richiedente addirittura 90 punti. Una grossa « aggiunta » di ;unti viene fatta in caso di « affitto troppo oneroso », « reddito basso », tubercolosi o polmonite in un componente la famiglia ». Ogni situazione insomma ha un punteggio preciso in modo che non vengano fatte ingiustizie.
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VOCI DELL'A.T.M. - 5
INTERESSA IL MINISTRO DELL'INTERNO DELLA REPUBBLICA HA INVIATO (COME AI TEMPI BORBONICI) UN SUO QUESTORE AL CONVEGNNO QUALE « OSSERVATO RE » IN INCOGNITO DELLO STATO.
DIBATTITO
SULLE COMMISSIONI INTERNE
MIGLIORARE l'ATTIVITA' E LA DEMOCRAZIA
di questo insostituibile organismo unitario
L'iniziativa di Voci dell'ATM di aprire un dibattito sulle elezioni delle C. I. — sia per quanto riguarda il rispetto del mandato ricevuto come espressione genuina della scelta elettiva dei lavoratori, sia del non sconfinamento oltre la regolare scadenza per il suo rinnovo che è fissato e stabilito dall'accordo di categoria del 26 Novembre 1947, sia per quanto riguarda i suoi compiti specifici, una sua maggior funzionalità t un'allargamento nel pubblicizzare e valorizzare l'organismo nel luogo di lavoro e tra i lavoratori — è senza dubbio lodevolissima, le interviste perciò, fatte a tre qualificati esponenti delle segreterie della CGIL CISL-UIL, offre come apertura di dibattito, lo spunto a qpanti sono a Limati di inseririsi nella discussiodi portare un contributo notevole ne con spirito critico ed autarchico, nella ricerca di soluzioni e di indi cazioni che dovranno servire a potenziare e valorizzare sempre più questo importante organismo, come strumento unitario e attivo nella difesa degli interessi acquisiti dei lavoratori.
I vari problemi messi a nudo non sono pochi, ma tutti in vestono senza equivoci anche se affiorano sfumature di posizioni, valutazioni e concetti diversi — un'intenzione convergente nel voler dare una migliore strutturazione funzionale al fine di aumentarne il prestigio e la importanza dell'organismo. Si tratta di vedere, — e questo a mio avviso è il pnuto principale da chiarire subito — s'è, dietro ai vari pronunciamenti rappresentativi degli esponenti sindacali, ne discerne l'impegno delle loro organizzazioni, mi spiego meglio predendo ad esempio uno dei problemi maggiormente sentito ed espresso nelle interviste, e cioè, l'intendimento concorde ed unanime nel voler portare la scadenza del rinnovo a 2 an-ni, anzichè ad I anno, come è regolamentato dall'accordo di categoria.
Questa necessità la ritiene indispensabile per tutti i membri delle C.I. come una delle componenti per una migliore funzionalità di competenza e di conoscenza dei vari problemi, ebbene, se non erro, i due anni dalle ultime elezioni scadono proprio al 31 Maggio di quest'anno, se si tiene fede alla parole, se vi e l'intedimento serio e concreto, il Comitato elettorale senza ulteriore ritardo dovrebbe essere insediato a Marzo, dando così ai dipendenti, la possibilità e il diritto, di recarsi alle urne per eleggere i loro rappresentanti alla scadenza sopra menzionata, il tempo rimasto, è sufficiente per dare vita con uno sforzo comune, indipendentemente da ogni questione di prestigio di parte, ad un accordo così sentito, se ciò verrà messo in attuazione, la serietà e lo impiego di aver risolto questo punto non potrà che ripercuotersi favorevolmente tra i lavoratori.
Per quanto riguarda il mancato .viluppo di creare e realizzare una omogeneità collegiale di lavoro nella C.I. perchè omogenei sono gli interessi che essa rappresenta — per potenziare la vitalità di funzione che nasce dall'azione che si esplica, bisognerebbe prima distinguere e separare la presenza è la collocazione specifica nel luogo dr lavoro, de 1Comitato Sindacale è della C.I., essi non sono organismi contrapposti e concorrenziali, ma strumenti ben definiti e diversi con una sfera di competenza e di funzioni distinte.
Il Comitato Sindacale motiva la sua presenza indispensabile e neces• sana come portatrice di una linea politico-sindacale e come strumento di contrattazione e di potere del sindacato nel proprio luogo di lavoro.
La C.I., organismo di rappresentanza unitaria e di tutela per l'applicazione delle leggi di lavoro, dei contratti di categoria, di accordi aziendali, delle norme di igene e di
Un'importante iniziativa dell'INA e della CGIL LAVORO E FAMIGLIA
La garanzia previdenziale « Lavoro e famiglia » già ampiamente illustrata in nostri precedenti articoli e studiata appositamente dall'I.N.A. per contribuire in modo concreto alla risoluzione del problema della integrazione delle assicurazioni sociali obbligatorie e della liquidazione di fine lavoro, E' ST.4TA ORA CONFEZIONATA CON IL CIRCOLO RICREATIVO DELL' 4.T.M. che, nell'intento di appoggiare l'iniziativa dell'I.N.A. altamente meritoria e di indubbio carattere sociale, facilitando alla stessa I.N..4. la gestione dei contratti, provvederà a far ritenere dallo stipendio le quote mensili, su delega firmata dall'interessato. Dette quote mensili vanno da un minimo di lire 1.000 a un massimo di L. 5.000.
Vorremmo che i lavoratori ci sof fermassero seriamente su questo problema, perchè il compiere un atto di risparmio e di previdenza nei confronti della propria famiglia, è un preciso dovere di tutti.
Le garanzie previdenziali che la « Lavoro e famiglia » vi offre sono notevoli e molto vantaggiose in rapporto al modestissimo costo della stessa.
L'I.N.A. — Ente di Stato — il cui fine non è quello di raggiungere ed accantonare utili per conto di azionisti, ma di diffondere la previdenza e risparmio nelle sue varie forme é presso tutti gli strati sociali, inette sempre a disposizione il meglio che il mercato assicurativo offre ed inoltre, tutti gli anni, premia i suoi assicurati con la distribuzione degli utili di bilancio .e con un premio di fedeltà ancorato alla rivalutazione degli immobili. dando così la possibilità ai sottoscritti delle site forme di previdenza, di avere a disposizione capitali di gran lunga superiori a quelli spettanti alla scadenza per contratto..
Funzionari appositamente incaricativi vi visiteranno a domicilio per illustrarvi nei partiolari le notevoli prestazioni della garanzia previdenziale « Lavoro e famiglia e vi invitiamo ad ascoltarli con fiducia e senza prevenzioni, perchè il solo fatto che le organizzazioni sindacali appoggino incondizionatamente questa iniziativa e che il Circolo Ricreativo abbia stipulato la convenzione con l'I.N.A., devono essere per voi motivi di assoluta garanzia.
Vi invitiamo pertanto a dare la vostra adesione fiduciosi e nel vostro esclusivo interesse.
sicurezza del lavoro, delle istituzioni .interne di carattere sociale, esprinie l'interesse e la difesa di tutti i lavoratori indipendentemente dal loro credo politico 'e sindacale, non solo, ma è anche di sua competenza il componimento delle controversie di lavoro, sia collettive che individuali, che dovessero sorge re nel luogo di lavoro, questo comporta una gamma di problemi, piccoli e grossi, che vanno dalla distribuzione degli orari, ai turni di lava ro, alle ferie, ai regolamenti interni non sempre consoni, alle condizioni ambientali del posto di lavoro, ecc. Fatta questa distinzione, stabilititi quali sono i compiti e le funzioni della C.T. nell'intento di evitare dannose ed ulteriori confusioni, deve risultare chiaro a tutti la complessa delicatezza e il non indifferente lavoro che vi è da svolgere per tutti i membri della C.I., si tratta, — per contribuire alla valorizzazione di un organismo sempre più efficiente e più funzionanti — •diarrivare coraggiosamente ad una scelta di uomini sempre più capaci ed animatori nelno svolgimento delle loro funzioni, in una distribuzione collegiale di lavoro e di competenza che invogli tutti i membri eletti ad esserne partecipi responsabilmente del regolare e buon funzionamento della C.I., evitando che tutto ricada sul segretario, il quale, non avendo il dono dell'ubiquità e dell'infallibilità non riuscirà e non potrà risolvere ogni cosa.
Un'altra questione da segnalare non meno importante dele altre, è il mancato impegno di rivendicare il diritto per ogni luogo di lavoro. di avere la propria C.I. che possa esprimere e tutelare gli interessi particolari che scaturiscano e si differenziano da luogo a luogo, un'esempio che assume l'aspetto di assurdità è il Reparto Manutenzione Stabili che ha in forza circa 200 lavoratori, che dispone di propri uffici direzionali, di portineria e corpo di guardia autonomi, ma che da molti ranni non ha una propria C.I., essendo rappresentata con 2 membri nel la C.I. di Ticinese che è a sua volta un luogo di lavoro a sè con propri problemi particolari, altri casi ana loghi esisteranno senzaltro, la ragione per cui, non si deve indugiare oltre a mettere fine ad una contraddizione di questo tipo, perchè anche questo problema, fonte di risentimento e malcontento, se verrà risolto, porterà senza dubbio prestigio e stima alle organizzazioni sindacali.
E' evidente, che davanti ad una situazione così complessa di errori e di deficenze avvertibili da tutti, non rimane che sviluppare e sensibilizzare il dibattito in atto, invogliare quanti hanno a cuore il voler contribuire nell'indicare e partecipare alla ricerca critica ed autocritica che certamente incentiverà la conoscenza dei compiti è delle funzioni di questo importante organismo, educando e orientando 'giustamente, — e questo servirà anche a controbattere l'opera incessante di diseducazione, e di disorientamento erso i lavoratori da parte della Direzione — in tutti i luoghi di lavoro, l'importanza, la funzione e i compiti che le C.I. è chiamata a svolgere, come pliastro insostituibile dell'unità e della difesa conseguente e concreta degli interessi di tutti i lavoratori.
Tommaso Biscardi
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LA •BEFANA„ DEL CIRCOLO RICREATIVO
Mercoledì 6 gennaio. al Cinema Carcano, si è svolta la manifestazione della befana per i figli dei dipendenti dell'ATM organizzata dal nostro Circolo.
Una folla di bimbi festanti ha gremito fino all'inverosimile i locali del cinema; non erano ancora le 9 già ogni posto risultava esaurito
La nota sportiva
tanto che gli organizzatori hanno dovuto pregare i genitori di prendere sulle ginocchia i bimbi più piccoli per poter lasciare qualche posto libero alla piccola folla che, all'esterno del Carcano, attendeva d'entrare. Mai in nessuna occasione, si era riunito un un così grande numero di dipendenti e familiari; mai i di-
Campionato di
Siamo arrivati quasi al termine del girone di andata del massimo campionato, e sarebbe logico fare un consuntivo. Ma purtroppo vi sono altri fatti ben più importanti che ci costringono a tralasciarlo per parlare dei guai che stanno affliggendo il nostro calcio.
Da quando è iniziato questo campionato la classe arbitrale è messa sotto accusa; troppi errori e troppe imparzialità vengono commessi. di. conseguenza, risultati compromessi, pubblico sempre più inviperito.
Ura si è riunito la Federazione e l'associazione arbitrale e hanno deciso di dare un giro di vite alla disciplina sui campi da gioco.
Nulla da obiettare su questo; un po' di disciplina fa sempre bene; ma noi riteniamo che prima di prendere bisogna dare; e il dare in questione è che gli arbitri dovrebbero essere più oculati, avere più polso, e decisione e allora si ritornerebbe alla normalità.
Nella quindicesima di andata vi è stata una sequela di errori arbitraii, a Varese un rigore e un gol non concessi, a Bologna un Nilsen che commette falli a ripetizione (falli ua espulsione) e non espulso segna la rete 'che da la vittoria alla sua squadra. A Torino negato un rigore ai Foggia e una rete alla Juve discutibilissimi; pure con Lazio e Mantova vi sono state decisioni inopportune.
Come si vede presidenti e giocatori non hanno torto nelle critiche contro i direttori di gara.
Ora bisognerà che la comprensione la calma e soprattutto il buonsenso regni da entrambi le parti, per riportare la normalità. Naturalmente i giocatori dovranno ricordarsi che in campo si fa bella figura giocando corretti e leali; e gli arbitri entrando nel recinto di gioco dovranno lasciare da parte ogni previsione e ogni simpatia.
Altro punto dolente la situazione della Roma che si è fatta molto precaria. Bene ha fatto la Federazione ad intervenire, s o l t a n t o ci sembra che li'ntervento doveva essere fatto qualche tempo fà. Ormai sono passati i tempi in cui le squadre erano dirette con vero senso sportivo, perchè era solo lo sport che vi regnava e vi regnava dilettantisticamente.
Oggi purtroppo per dirigere una squadra bisogna essere dei saggi amministratori. Nella Roma purtroppo si è sempre fatto il passo più lungo della gamba, non solo; ma si è speso male e si è sempre avuto risultati disastrosi- anche in campo sportivo. In per aggravare la situaziazione, vi è concorso il problema incassi, su 1000 spettatori 500 non pagano, tutto questo è da anni che succede, era quindi logico che se la Federazione non interveniva avrebbe dovuto intervenire il CONI megli ancora, il Ministro apposito. Bisognerà che si traggono utili insegnamenti perchè in altre società non avvengano fatti simili; gli organi interessati dovranno approntare insegnamenti onde evitare certi fallimenti. Certe situazioni umiliano lo spot, e dimostrano ancor di più (se ne fosse bisogno) 'che troppa gente vive nello sport solo per il solo scopo di lucare. Con questi signori bisogna essere decisi e scacciarli ad ogni costo per il bene dello sport e degli sportivi stessi. Ed ora qualche considerazione sul campionato: il Milan è sempre in testa anche se il suo gioco non è più limpido come all'inizio, fa sempre bel gioco ma lereti non vengono del
vigenti del Circolo hanno visto una massa così imponente e festosa di bambini. Dopo lo spettacolo dei cartoni animati, il Presidente del Circolo 'dott. Rizzo ha portato il saluto ai presenti e, successivamente, è stato dato inizio alla distribuzione dei doni che venivano ritirati presso il palcoscenico.
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gioco, ma in maggior parte su punizioni e su infortuni delle difese avversarie. Avrebbe bisogno di un Ferrario più mobile non solo nelle azioni da rapinare ma anche come finissenza.
Per l'Inter il discorso cambia, infortuni a catena per elementi di valore come Jair, Suarez, Sarti e Picchi ma nonostante ciò la forza d'orgoglio sin'ora li ha sostenuti abbastanza bene, e già con l'Atalanta con il rientro di Suerez si è visto un miglioramento. Resta sempre un problema per colmare il distacco, con i cugini milanisti. Restano ancora i soliti squadroni Jve e Fiorentina, e il giovane Torino che promette molto, per il Bologna sembra che l'ubriaccatura che gli brodotto lo scudetto stia passando. QuincF si prevede un girone di ritorno interessante sempre che, arbitri e giocatori vadano d'accordo...
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Del Circolo
Il Circolo Ricreativo è a vostra disposizione per i seguenti servizi: Biglietti ferroviari e aerei per la Italia e per l'Estero, senza alcun sopraprezzo.
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Per informazioni più dettagliate rivolgersi• al Circolo Ricreativo.
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Facilitazione di ordine. turistico, sportivo, economico realizzate attraverso iniziative e convenzioni locali.
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Per i collaboratori del C.R. la tessera ENAL è di L. 300.
Tesseramento
Sezioni
Quote iscrizione Sezione Pesca Dipendenti L. 500 Familiari a carico L. 1.000.
Sezione Caccia Tiro a volo
Dipendenti L. 500 Familiari a carico L. 700.
Sezione Bocciofila Dipendenti L. 500 Familiari a carico L. 700.
Sezione Filatelica Dipendenti L. 500 Familiari a carico L. 700.
Sezione Motociclismo
Dipendenti L. 500 Familiari a carico L. 700.
Ben presto una folla rumoreggiante ha invaso la platea formando tre grandi e tumultuose code che dovevano rimanere oltre il termine della distribuzione ed ai suggerimenti, era numericamente superiore alle aspettative tanto che nel giro di un'ora sono esauriti i ben 2.500 pacchi approntati dal Circolo, è ciò ha provocato nuova confusione e nuove critiche.
E' doveroso da questa iniziativa trarre delle esperienze che possono essere utili all'indirizzo ed all'attività pratica del Circolo.
Il primo dato da valutare è il successo dell'iniziativa che ha permesso di riunire un così grande numero di dipendenti e familiari. Troppo spesso si è portati a ritenere che l'attività del Circolo non sia seguita che da una esigua parte di dipendenti. Questa esperienza dimostra determinate iniziative sono capaci a far convergere sul Circolo l'interesse della maggioranza dei tranvieri e dei loro familiari.
La seconda esperienza è data dall'organizzazione in sadla che non ha retto all'imprevisto numero di partecipanti. Nessuno poteva prevedere tale afflusso, ma poteva essere limitato, contenuto se non• evitato quel caotico ed incivile finale della corsa al pacco. Noi con questo non scusiamo quei dipendenti che, in ogni manifestazione, siscordano ogni regola civile e morale e si buttano nella mischia con il solo intento di giungere per primi ad « arraffaré » quanto possono. E' una dimostrazione di incivilità che si ripete ogni qual volta vi sia un qualche cosa da avere; ma proprio per questo spetta a noi evitare, tali indegne gazzarre apportando un'organizzazione capace di far fronte ad ogni eventualità.
Per esempio, non sarebbe stato giusto non tare entrare tutti i bambini che si sono presentati al Can cano, ma, la distribuzione del buono del pacco all'ingresso, avrebbe dato modo di controllare il numero dei presenti e, al termine dei pacchi, si poteva distribuire ai ritardatari dei buoni-pacco da ritirarsi presso il Circolo.
Tale metodo avrebbe limitato (se non evitato l'assalto finale dando ai primi 2500 bambini l'assicurazione del pacco ed eliminando dalla « corstate fornite le logiche ed umane spiegazioni « prima » dell'ingresso al sa » i ritardatari ai quali sarebbero Cinema e non « dopo ».
Altro suggerimento che riteniamo utile è quello di considerare che la distribuzione dura circa un'ora ed è penoso tenere per tutto quel tempo i bimbi nell'attesa- di ritirare il dono; sarebbe perciò opportuno continuare la proiezione o quanto meno organizzare qualche cosa che distragga grandi e piccini durante l'intera distribuzione.
La proposta formulata da alcuni, di inviare come Circolo, un pacco a tutti i bimbi dei tranvieri, non è certo giusta per 'la finalità che si propone il Circolo. La manifestazione della Befana è infatti importante in quanto riesce a riunire i bambini dei tranvieri, ad offrire loro uno spettacolo ed un omaggio.
Un pacco-dono distribuito nei depositi a tutti i figli dei tranvieri avrebbe il sapore di una « elemosina » o di un'aiuto (come lo è•quello che dà la Direzione per Natale) che non solo è in contraddizione con le finalità ricreative del Circolo ma che male si addice alle attuali condizioni dei tranvieri i quali sanno rivendicare con la lotta una retribuzione e degli istituti assistenziali capaci a garantirgli una esistenza dignitosa anche se non adeguata al costo della vita.
Quella del 6 gennaio è stata dunque una manifestazione positiva e ricca di insegnamenti che, noi riteniamo, debbano essere tenuti nella giusta considerazione• nella futura attività del Circolo.
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Ai dipendenti A.T.M. L. 20.900 Contanti L. 24.000 Rate
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VOCI DELL'A.T.M.
Il
Caos calcistico e arbitrale
"LA PIU' BELLA PAGELLA
LA MANIFESTAZIONE PIU'
Domenica 10 gennaio, alle ore 9, nel salone del Circolo Ricreativo ha avuto la simpatica manifestazione conclusiva del Concorso « La più bella pagella ».
Nella sala del Ragno d'Oro gremita di studenti accompagnati dai familiari, 70 giovani hanno ricevuto un premio alla loro costanza ed al sacrificio che gli ha permesso di riportare degli ottimi risultati n e l corso dell'ultimo anno scolastico.
Il premio e la manifestazione stessa non si limita a riconoscere, sia pur giustamente, coloro che hanno riportato le medie più alte nello studio.
Il significato di questa manifestazione vuole essere più alto di un'otto o un dieci in matematica. Premiando questi giovani simbolicamente si vuole premire quanti nell'espletamento dei loro doveri verso la società danno la parte migliore di loro stessi non lesinando sacrifici.
Questi giovani che si apprestark a divenire i fantori del progresso della società di domani, hanno &ti° ad essa la prima volenterosa prova. Quasi mai l'intelligenza è la componente prima del successo. Il successo, come l'istruzione prima e la posizione nella società di domani, si conquistano principalmente con la volontà, con il sacrificio costante.
E' per questo che premiando oggi questi giovani studenti che hanno dato prova di possedere volontà e spirito di sacrificio, n o i abbiamo compiuto un importante atto sociale: noi, nel limite delle nostre possibilità abbiamo contribuito a forgiare i fantori del progresso civile di domani che, ce lo auguriamo, rendendo meno faticoso e più libero il cammino della civiltà.
Alla presidenza avevano preso posto: dott. CORNA PELLEGRINI in rappresentanza del Presidente della ATM
avv. CLAUDIO ORLANDO della C. sign. FRANCO MORLACCHI dello Uff. PRESTITI ATM
dott. DOMENICO RIZZO Presidente del Circolo Ricreativo sign. PIERO BONAZZETTI V. Pres. della C.S.P. avv. FRANCO DE FILIPPO Vice Direttore ATM dott. BACCANI della C.A. dell'ATM sign. ALTIERO FERRARI segr. del Sind. CGIL sign. BIAGIO COLAMONICO Vice Pres. del Circolo Ricreativo ing. BONSI avv. RONCHETTI rag. PIETRO CENDALI segr. del Circolo Ricreativo.
Regolamento della Sezione PESCA
Le quote di iscrizione restano invariate rispetto al 1964 e cioè:
Dipendenti e Pensionati L. 500 •
Familiari a carico L. 1.000
Aggregati L. 3.000
I familiari a carico devono presentare la tessera della Cassa Soccorso.
I familiari non a carico pagano la quota come aggregati, devono però presentare una lettera di convivenza con il dipendente scritta dal dipendente stesso, e provare la propria identità con un documento. In caso di mancata presentazione della lettera richiesta non si potrà effettuare nessuna iscrizione.
Gli aggregati non devono superare il numero di 40, si' rinnovano solo i tesserati dello scorso anno e non si accettano nuovi i-
IMPORTANTE CHE IL "CIRCOLO„ ORGANIZZA
27 Febbraio
Gita a FOPPOLO
PROGRAMMA :
Partenza da Milano ore 6,30
Luoghi di Ritrovo:
Piazza Firenze - inizio Corso
Sempione
Piazza Castello - Sede Autostradale
Porta Romana - Sede Circolo Ricreativo ATM
Viale Campania - Ospedale
Resnati
P i a z z a Argentina - angolo
Via Abazzia per Dalmine - S. Pellegrino S. vanni Bianco.
Questi I ragazzi premiati
SCUOLA
18 - 25 LUGLIO
VIAGGIO IN AEREO nell'Unione Sovietica
Itinerario: MILANO - MOSCA - LENINGRADO - MILANO
DURATA: 8 giorni
PARTENZE: 18 Luglio
RIENTRO: 25 Luglio 11 gruppo promotore, in collaborazione con l'Agenzia viaggi Italturist, organizza per il mese di Luglio 1965, un viaggio in aereo nell'Unione Sovietica con il seguente programma:
P Giorno - Domenica 18
MILANO Ore 7 RITROVO Arrivo a MOSCA Ore 15
2° Giorno - Lunedi 19
MOSCA
3" Giorno - Martedi
MOSCA
4° Giorno - Mercoledi 21
MOSCA Partenza ore 13
Ore 19 Giorno - Giovedì 22
LENINGRADO Giorno - Venerdi' 23
LENINGRADO Giorno - Sabato 24
LENINGRADO Giorno - Domenica 25
LENINGRADO
MILANO COSTO DEL VIAGGIO
Per dipendenti e familiari: Pagamento rateale:
Prezzo per persona L. 147.000
Tassa d'iscrizione L. 7.000 Pagamento in contanti:
Prezzo per persona L. 139.000
Tassa d'iscrizione L. 7.000
Per gli aggregati:
Prezzo per persona L. 155.000
Tassa d'iscrizione L. 7.000
Nel prossimo numero daremo più ampie informazioni sul programma della gita.
Popani Isabella » 10.000
Classe I Maschile
1. Mercante Renzo L. 15.000
'2. Castiglione PierLuigi
3. Crippa Carlo
Classe II Maschile
10.000 5.000
1. Bertoglio Edigio L. 15.000
2. Tersoli Mario
10.000
segue a pari merito » 10.000
Volpato Gilberto
Classe III Maschile
1 Ghizzi Franco
L. 15.000
10.000
Lodigiani Giovanni » 5.000 Brunori Luciano CORSI SUPERIORI MASCHILI
E FEMMINILI
Gruppo A
2. Ascagni Angelo » 1. Iommi Ornella L. 1 10 5003 001()
3. Monticelli GianLuigi » 5.000
segue a pari merito » 5.000
Gruppo B Villani Giuseppe
Vicenzi Francesco
Pirola Luigi L. 10.000
Romano Silvana 0 segue a pari merito
Gherardi Massimo » 5.000
Gruppo C
Corbetta Giuseppina L. 15.000
Grignani Gabriella » 10.000 ABILITAZIONI
Gruppo A 20.000
Paracchino Cesarino L. 15.000
Rossi Maurizio
Gruppo B L. 10.000
Manfredini Anna 5.000
Bucelloni Maria segue a pari merito
Bergonzi Cesare » 5.000
UNIVERSITA'
Magatti Milena L. 30.000 e un orologio offerto dalla Ditta
Collemberg
Cremonesi Giuseppe L. 20.000 1000
Croci Marco »
Della Commissione hanno fatto parte in' rappresentanza del Provv. agli Studi il prof. Giuseppe Ciocia, il prof. Matteo Forte e il prof. Giorgio Tosi.
Ai lavori hanno partecipato, in rappresentanza del Comitato Organizzatore, il rag. Pietro Cendali ed il sig. Biagio Colamonico.
UNA GIUSTA RETTIFICA
Si precisa che la ditta LEGNANI SPORT effettua a tutti i dipendenti ed alle loro famiglie per l'acquisto di articoli sportivi, armi, munizioni, e pesca i seguenti sconti: acquisti in contanti 15% acquisti a rate 10%
6,30 Gio-
Arrivo a Foppolo ore 9,30
Tempo libero a disposizione
RITORNO
Partenza da Foppolo ore 17,00
Arrivo a Milano » 20,00
UOTE:
Dipendenti L. 500
Familiari a carico L. 800
Aggregati L. 1300
Il prezzo comprende il viaggio andata e ritorno in pulman riscaldato. Le ':scrizioni avranno inizio dal giorno 25 Gennaio per Bormio e dal giorno 1 Febbraio per Foppolo. I figli dei dipendenti, fino all'età di 10 anni, non pagano.
21 Febbraio
Gita a BORMIO
PROGRAMMA :
Patenza da Milano ore 6.00 Luoghi di Ritrovo: Piazza Firenze - inizio Corso Sempione ore 5,30
Piazza Castello - Sede Autostradale » 5,35 Porta Romana - Sede Circolo Ricreativo ATM » 5,45 Viale Campania - Ospedale Resnati » 5,50
Piazza Argentina - angolo Via Stradivari » 6,00
per Lecco- Colico - Sondrio - Tirano
Arrivo a Bormio ore 10,00
Arrivo a S. Caterina di Valfurva » 10,30
Tempo libero a disposizione
RITORNO
Partenza da S. Caterina di Valfurva ore 17,00
Partenza da Bormio » 17,30
Arrivo a Milano » 21,30
UOTE :
Dipendenti L. 800
Familiari a carico L. 1200
Aggregati L. 1700
Il prezzo comprende il viaggio di andata e ritorno in pulman riscaldato con possibilità di sosta in una delle località previste.
ESTRATTI I PREMI COLLENBERG
Il giorno 20 gennaio 1965, alle ore 10 alla presenza del Vice Presidente e dei Collaboratori di Deposito, presso la Presidenza del Circolo Ricreativo A.T.M. P.le Medaglie d'Oro n. 2, si è svolta l'estrazione dei premi offerti dalla Ditta « COLLEMBERG per i dipendenti dell'A.T.M. che hanno acquistato presso la suddetta ditta durante il 1964.
Premio: Orologio uomo ZENIT oro 18 K. automatico incablock BUTI 23 Bruno (dep. Messina);
Premio: Or ologio uomo EBERHARD oro 18 K. incablock 17 rubini DEPOLI 12 Ferdinando (dep. Zara):
Premio: Bracciale per donna - tre cerchi con ciondolo dea fortuna oro 18 K. TURCONI 7 Antonio (dep. Molise);
Premio: Orologio donna SIVOS oro 18 K. incablock 17 rubini vetro zaffiri PAGANI 25 Aristide (dep. Direzione);
Premio: Spilla per donna oro 18 K. finemente lavorata DOLDI 2 Giovanni (dep. Zara);
Premio: Orologio uomo ETERNA laminato oro incablock 17 rubini GALLICCHIO 3 Salvatore (dep. Zara). IL VICE PRESIDENTE (Biagio Colamonico)
Un aspetto della sala durante la manifestazione 8 VOCI DELL'A.T.M i(> TEMPO LIBERO
'0"
scritti.
"LA PIÙ BELLA PAGELLA„
I Femminile
Pajola Manuela L. Basla Maria segue a pari merito Radaelli Nicoletta » 3.000 Classe II Femminile Sartor Nadia L. 5.000 Astori Giuditta » 3.000 seguono a pari merito Giovanetti Emanuela 3.000 3.000 Premoli Nadia 3.000 Braus Sonia Classe III Femminile Cirio Marina L. 5.000 Famà Raffaella » 3.000 segue a pari merito Barbati Gabriella » 3.000 Classe IV Femminile Bernardeschi Luana L. 5.000 Valentini Maria Rosa » 3.000 segue a pari merito Laurensi Miriam » 3.000 Classe V Femminile L. 5.000 Giolitto Giorgina 3.000 Felisani Teresa 2.000 Magni Maria Grazia Classe I Maschile L. 5.000 Cremoncini Alberto 3.000 Miosuro Mario 2.000 Riboldi Luigi segue a para merito Alfiere Carmine » 2.000
ELEMENTARE Classe
-
20
Arrivo LENINGRADO
Maschile Serra Marco L. Fabricci Giuseppe Sisti Luigi Classe III Maschile Monti Andrea L. Morlacchi Marco Morganti Lòrenzo segue a pari merito Margiotta Maurizio 2.000 Classe IV Maschile L. 5.000 Crippa Clelio 3.000 lachelini Augusto 2.000 Cesarini Massimo Classe V Maschile L. 5.000 Maestri Luciano 3.000 Vigo Giancarlo 2.000 Nicolai Salvatore SCUOLA MEDIA INFERIORE Classe I Femminile 1. Fantoni Irene L. 15.000 10.000 Ugolotti Tiziana » 5.000 Caravaggi Rita segue a pari merito » 5.000 Biscaro Rina Classe II Femminile L. 15.000 1. Sozzani Ivana 10.000 z. Saccomano Marina 5.000 3 Araldi Maria Classe III Femminile L. 15.000 1. Della Torre Silvana 10.000 2. Fabricci Maurizia segue a pari merito
Classe II
5.000 3.000 5.000 3.000 2.000 5.000 3.000 2.000
6,00 6,05 6,15 6,20