Voci ATM30

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Il Direttoré Generale della Previdenza Sociale ha reso noto giorni fa ad alcuni giornali un gravissimo progetto che peggiora notevolmente lo attuale sistema pensionistico. Questo atto sconcertante compiuto dal

REGOLAMENTO PROMOZIONI

Riprendere per concludere le trattative

Agente unico "nuova edizione„

Con il 1° settembre ha avuto inizio, in via sperimentale, una nuova linea servita con autobus di media portata aventi installate due macchinette distributrici di biglietti -destinate, secondo le mire lungimiranti della giunta, a sostituire il bigliettario sui nostri mezzi pubblici.

Sono trascorse solo tre settimane dall'inizio dell'esperimento ma già si delineano gli stessi insuperabili difetti che già nel passato hanno portato al precedente fallimento dell'esperimento sulla linea 5.

Queste difficoltà non nascono tanto dal tracciato nuovo che collegando le più importanti sedi di uffici pubblici e commerciali. del centro assolve ad un'interessante funzione sociale, anche se è facile prevedere che gli utenti di detta linea saranno costituiti in prevalenza da persone di passaggio e quindi non pratiche che si troveranno a disagio davanti alle macchinette che rappresentono per esse un sistema nuovo.

Le difficoltà non nascono neppure dal tipo di vettura acquistato dall'ATM che sembra appositamente costruito per creare difficoltà a chi la' guida e a chi ha il compito di effettuarne la manutenzione. Questo non è il solo tipo di autobus di media portata esistente sul mercato e l'A. T.M. può sempre decidere di sostituire tali mezzi con altri più adatti al lavoro ch'essi debbono compiere. E' la responsabilità del mezzo affidata al solo autista che, nelle presenti condizioni, provoca le maggiori perplessità. Noi sappiamo per l'esperienza passata che il tipo di macchinetta usata (si stanno utilizzando le macchinette prima montate sulla linea 5) è complessa; delicata e ad aumentar la confusione del nuovo passeggero, a fianco della macchiLUCIANO PELAGOTTI (Continua in 2' pag.)

Sono gia a conoscenza alla gran parte dei lavoratori gli articoli già concordati -del nuovo regolamento delle promozioni, la cui caratteristica rinnovativa, a nostro giudizio, sta in un sensibile trasferimento del potere decisionale, in una materia che ha così stretti legami con il rapporto di lavoro, dall'autorità aziendale ai lavoratori stessi.

E' questo il senso infatti dell'affermazione che tutti i lavoratori hanno diritto allo sviluppo di carriera, della costituzione della Comirdssione paritetica per le promozioni, trasferimenti..., della conquista al passaggio di categoria mediante avanzamento per alcune qualifiche.

Queste prime, e diremmo determinanti conquiste, sul cui indirizzo politico- sindacale evidentemente si muoverà la trattativa per la formulazione della 2' parte del Regolamento, accolgono le aspettative dei lavoratori, intatti proprio dai lavoratori \presero vita le nostre proposte che in seguito, attraverso un'originale ed autonoma elaborazione degli organi del Sindacato, dovevano costringere l'Azienda ed il competente servizio del Personale ad abbandonare il terreno del paternalismo e della preoccupazione di un sensibile aumento del disavanzo per concordare criteri avanzati.

E non sono valse a questo proposito manovre di ritardo, di dispersione, di deteriore speculazione per la differenziata impostazione dei problemi fra le varie Organizz. Sindacali di una certa parte Direzionale che concepisce ancora i rapporti fra lavoratori e Direzione all'insegna dell'autoritarismo e del la discrezionalità; sono andati avanti invece concetti nuovi nel contenuto e nella forma che vogliono il rispetto della dignità e personalità dei lavoratori per l'istaurazione di rapporti di tipo moderno ed avanzato.

Questi, a nostro parere, sóno i fatti nuovi che caratterizzano la presente situazione azinedale e sui quali si dovranno impostare nel futuro tutti i rapporti con la Direzione dell'Azianda. e cioè che tutte « le operazioni» che interessano la vita del lavoratore all'interno dell'Azienda, nel Regolamento delle promozioni, fuori di esso ed a margine, siano proprio elaborate, diGallicchi Angelo (continua in 2' pagina)

La nostra metropolitana

IV novembre

Manifestazione unitaria

Il 4 novembre alle ore 9,30 al deposito Novara si svolgerà la grande manifestazione unitaria delle forze combattentistiche dell'A.T.M.

Alla manifestazione hanno aderito l'ANCRI, l'ANPI, la FIVL, l'APC, i sindacati di categoria, le C.I. e le altre associazioni aziendali. Anche la Direzione la quale ha collaborato alla preparazione di detta manifestazione, invierà i propri rappresentanti.

Oratore ufficiale è stato designato il generale BERTI, presidente della Associazione Combattenti e Reduci di Milano.

Il personale ed i loro familiari sono invitati ad intervenire e, allo scopo di agevolare la partecipazione, la Direzione ha istituito un servizio di pullman che toccherà alcuni punti della città ove vi sono agglomerati di tranvieri (Raggio - Teodosio - Via Brioschi - Piazza Diocleziano ecc.) inoltre tale servizio collegherà tutti i depositi urbani dell'A.T.M.

Colonie A.T.M.

più alto funzionario dell'Istituto di Previdenza, ha posto in luce le difficoltà da tempo insorte nelle discussioni che i Sindacati conducono presso il Ministero del Lavoro per giungere ad un accordo sulla riforma e sull'aumento delle pensioni. Lo stesso Ministro del Lavoro on. Delle Fave alle vivaci proteste dei Sindacati per l'assurdo progetto, avanzate nell'ultimo incontro del 9 settembre, dopo aver affermato che il progetto non esprimeva nè il suo pensiero nè quello del Governo, invitava i Sindacati a non renderlo na te onde evitare « interpretazioni premature ».

Anacronistica e preoccupante appare quindi la posizione del Diretto re Generale della Previdenza Sociale che, non sappiamo se di sua iniziativa, ha reso noto alla stampa 11 progetto che prevede: l'elevazione degli attuali limiti di età per il diritto alla pensione da 55-60 ad un unico traguarduo di 70 anni, semprechè il lavoratore cessi qualunque attività lavorativa; il divieto per i pensionanti di esercitare qualsiasi attività lava rativa, pena la sospensione totale del trattamento di pensione; la soppressione dei fondi'speciali di pensionamento oggi in atto, e il livellamento dei trattamenti di legge in vigore per i lavoratori elettricisti, gasasti, autoferrotranvieri, telefonici, ecc.; Ia virtuale soppressione dell'attuale contributo dello Stato per le pensioni dei lavoratori dipendenti; una revisione del trattamento per invalidità che prevede la soppressione delle rendite per infortuni e malattie professionali, e che comporta condizioni previdenziali assolutamente inadeguate; il rigetto della richiesta di estensione delgi assegni familiari ai pensionati, e il ridimensionamen(Continua in 2' pag.)

GLI OBIETTIVI DELLA C.I.S.

Il livello raggiunto dalla Cassa di Soccorso nell'organizzazione delle colonie estive per i figli degli amministrati risulta buono.

La Cassa di Soccorso obiettivamente e serenamente può affermare e dire anzi che esso è superiore al altre organizzazioni 'similari.

Negli scorsi anni sono state affrontate e superate tutte le grosse difficoltà di attrezzatura ed organizzazione e oggi la Cassa di Soccorso si é impegnata in un'azione diretta ad eliminare eventuali imperfezioni e a migliorare i servizi nella misura massima consentita dalla situazione e dalle possibilità di spesa.

Non basta infatti, che il soggiorno in colonia sia di utilità al fisico dei bambini e supplisca a un'assistenza, durante l'anno svolta dalla scuola.

Gli obiettivi della colonia sono anche quelli di far trascorrere serenamente le vacanze ai fanciulli, affaticati dal lavoro scolastico, formare loro il carattere, educarli at traverso un'esperienza di vita in comunità.

Oggi la Colonia si pone vari e complessi problemi; non si ferma alla meticolosa cura alimentare, tanto importante per il benessere fisico del ragazzo, ma cerca, per quanto possibile in un tempo tanto ristretto, di completare l'educazione, la formazione morale del fanciullo, ponendo in luce e dando libera e piena manifestazione alla sua personalità, così delicata e complessa.

La vita della colonia vuole essere piacevole, riposante ed efficace, si cerca di far comprendere al bàmbino, dal più piccolo al più grande, quanto sia importante, ad esempio, lo stare a tavola composto, l'uso corretto delle posate, ecc. In questo modo si determina una salutare e libera autodisciplina, indispensabile nella vita in comunità.

Un altro modo per aprire l'animo del bambino verso gli altri, verso il bello, per portarlo alla spontaneità, tanto a lui congeniale, è il lasciarlo libero di manifestare le sue doti

Un gruppo di bambine durante una rappresentazione da loro organizzata

artistiche, il mondo che vibra in lui: dare agio, di poter disegnare e dipingere al fanciullo che ha l'animo del pittore, di comporre poesie e descrivere gite, fatti di cronaca a coloro che scrivono con facilità, dare lo spunto, correggere e insegnare, mettersi cordialmente sul loro piano, fermando un'unione di affetto e di amicizia fra il bambino e l'assistente, dà al bambino un reale senso di gioia, di sicurezza di autonomia. Solo così il bambino non si sente un numero, ma un piccolo essere importante che viene rispettato realizzando quella armoniosa disciplina da lui desiderata perchè l'ha compresa proprio per mezzo di quella libertà che ne è il presupposto stesso. Questo è lo scopo principale di una moderna colonia che miri al solo fine del benessere del bambino: Perchè la colonia possa realizzare i suoi programmi in modo soddisfacente, è indispensabile che trovi la dovuta

collaborazione anche delle famiglie dei ragazzi. E' bene che i genitori sappiano quanto sia, indipendentemente dai motivi sanitari, controproducente sotto l'aspetto psicologico e morale la loro visita in cola nia.

Il bimbo si sente ripreso dalla nostalgia dell'ambiente familiare, dalla nostalgia dei baci materni, degli affettuosi sguardi paterni.

Perciò dopo la partenza dei genitori, il fanciullo deve rinnovare il suo processo di ambientamento. Non bisogna poi dimenticarsi del bimbo, meno fortunato, che guarda, invidia e aspetta con le lacrime agli occhi.

Pensi ogni genitore al particolare stato d'animo in cui lascia il suo bimbo ed agli altri, e allora dovrà convenire che è meglio tralasciare le visite: sarà un vantaggio per tutti ed in particolare per il proprio figlio.

UN'ASSURDO PROGETTO IN PENSIONE
A 70 ANNI
ANNO XIV N.15 II 31 SETTEMBRE 64 PERIODICO DEI LAVORATORI
DELL'A.M. - MILANO
In T pagina nostro servizio

Continuazioni dalla 1° pagina

Le trattative

scusse, decise con i lavoratori e non siano invece lasciate all'unilateralità della Direzione, e quel che è peggio a volte, all'iniziativa non sempre ortodossa di singoli o di gruppi.

E' in gioco quindi il senso più profondo della vita democratica aziendale in ogni suo aspetto e in ogni sua sfumatura ed inserite in questa dimensione assumono un significato importante tutte le questioni in pendenza con l'A.T.M.: rivalutazione asriera dei pulitori e del personale adsegno degli autisti, sviluppo di cardetto al Centro Elettro-Contabile, riduuzione dei 15 anni per il manteni mento della qualifica per motivi sanitari, sistemazione in posti di lavoro ritenuti sedentari dei lavoratori inidonei fisicamente, criteri da seguire nell'assegnazione delle qualifiche di segretario capo ed operaio provetto.

'Non sarà facile dare una giusta soluzione e questi problemi, qualsiasi differenze di'mpostazione essi abbiano, proprio perchè ci si troverà di fronte una concezione superata di amministrazione del personale.

Vorremmo sbagliarci ma il tono delle dichiarazioni che l'Azienda usa nel non voler riprendere sollecitamente le trattative per il regolamento delle promozioni, (la cui ripresa è stata già sollecitata dalle Organizzazioni Sindacali) ci dice di no.

Agente unico

netta vi è installata una seconda macchina (da L. 100 per 2 biglietti). non è vero che la maggiore responsabilità dell'autista è quella di « sentire » il campanello che segnala il biglietto acquistato o forato. Egli, quale unico rappresentante dell'ATM sul mezzo, leve rispondere di quanto può accadere sulla vettura; dell'anziano che scende, del passeggero che può cadere in vettura, di ctu deteriora o insudicia la vettura ecc.

Tutte queste responsabilità (che spesso sono civili od anche penali) pesano inevitabilmente sulla tensiozione psichica dell'autista limitando la sicurezza della guida. Fino a che la nuova linea continuerà ad. avere un numero di passeggeri così irrilevante (raramente ne salgono più di quanti ne possono trovar posto sui sedili), tali problemi non giungeranno ad un grado di tale graVita come si sono potuti rilevare durante le ore di punta sulla linea 5; ma è certo che fermo restando l'attuale numero di passeggeri, l'esperimento si risolverebbe in un costosissima « lusso » che male si concilia con i fini che esso si prefiggeva di raggiungere.

Ancora una volta assistiamo ad un costoso esperimento che non è frutto di uno studio facente parte di una seria programmazione protesa verso il futuro assestamento dei trasporti pubblici, ma si dimostra un palliativo tendente a dimostrare l'interesse e la ricerca da parte della Giunta di una soluzione che risani il bilancio dell'ATM- comprimendo gli oneri del personale.

In pensione a 70 anni

to dell'attuale sistema di quote di famiglia attraverso la corresponsione di quote fisse soltanto per i figli.

La gravità del progetto che, se attuato, abolirebbe anche la nostra Cassa Speciale di Previdenza ha indotto i sindacati a ribadire la loro posizione.

A quanto informa l'agenzia ADIS la Segreteria della CGIL ha deciso di convocare urgentemente a Roma una riunione dei dirigenti delle Camere del Lavoro e delle Federazioni di Categoria per esaminare le iniziative sinadcali da promuovere in appoggio all'azione della CGIL per la riforma delle Pensioni.

Noi ci auguriamo che lo stesso Governo si opponga a tale assurdo progetto che peggiorerebbe notevolmente il sistema delle pensioni, ma prenda una precisa posizione contro quegli alti funzionari che lo hanno proposto e reso pubblico. Solo così il Governo di Centro Sinistra potrà scindere le sue responsabilità da questa azione degna di una mentalità fascista.

Seconda conferenza del terzo mondo

Il 5 ottobre prossimo si "apre al Cairo la seconda conferenza dei paesi non allineati che riunirà circa la metà dei paesi membri delle Nazioni Unite. Il Terzo Mondo si sta affermando di anno in anno come una forza di cui si può più trascurare l'esistenza. Nel 1956, Tito, Nasser e Nehru tentarono di formulare un programma d'azione che dovrebbe superare il quadro ristretto di un anti-colonialismo inteso come lotta pura.. Era sempre più evidente che i paesi sottoposti a tutela straniera si sarebbero libe-

rati più o meno a breve scadenza. Inoltre, nella nostra epoca le questioni son strettamente legate le une alle altre e per i paesi del Terzo Mondo si trattava quindi di impedire che le grandi potenze disponessero in modo sovrano del destino del mondo. Alla prima confeernza di Belgrado del 1961 si discussero i principali problemi del momento. Non venne risparmiata nessuna grande potenza, e le critiche furono egualmente divise fra Stati Uniti, Unione Sovietica, Francia e Gran Bretagna.

La barzelletta del giorno

Per questa seconda conferenza è stato deciso ché ogni stato avente la volontà di consolidare la propria indipendenza e di lottare per la pace sarebbe stato invitato a partecipare ai lavori. La lista degli invitati e degli eventuali partecipanti è stata stabilita come segue : i membri della conferenza di Belgrado, i 33 stati dell'Unione Africana, i 13 paesi della Lega araba, 11 Stati dell'America Latina, i paesi neutrali, i paesi neutrali dell'Europa occidentale, il Laos, il governo provvisorio dell'Angola presieduto da Holden Roberto. Sono stati anche invitati tutti i rappresentanti dei movimenti di liberazione nazionale.

I temi trattati in questa seconda conferenza sono dibattiti sul colonialismo, sul neocolonialismo, l'imperialismo e su temi vicino a questi. Il principale bersaglio per i non allineati saranno indubbiamente gli Stati Uniti per il ruolo svolto nel Vietnam, nel Congo, a Cipro, e nei Caraibi. Figura anche all'ordine del giorno la questione del sottosviluppo, delle sue cause e sui rimedi per porvi fine. La conferenza del Cairo non scoprirà certamente un rimedio per tutti i mali che affliggono i paesi « proletari ».

Ciò non toglie che i non allineati abbiano la possibilità, come hanno già dimostrato a Belgrado, di delimitare un campo d'azione anche se di modeste dimensioni. Potranno supplire alla carenza del « grandi », circoscrivere l'ingiustizia di cui è vittima l'umanità disertata, contribuire al mantenimento della pace mondiale di cui sono i principali beneficiari. Il peso dei paesi non allineati è destinato ad aumentare.

(Inchiesta sui passeggeri della linea i blu).

La maggioranza dei passeggeri della linea 1 blu ha approvato senza riserve l'esperimento ed ha volentieri espresso il suo parere sui fogli-inchiesta preparati dall'ATM. Abbiamo voluto interpellare un anziano passeggero che gentilmente ci ha così risposto:

" Certo che sono entusiasta di questa nuova linea. Dove lo trova Lei un altro tram ove, in qualsiasi ora salga, trovi posto a sedere?"

LEGGETE VIE NUOVE

rotocalco moderno per l'italiano d'oggi

Ogni giovedi nelle edicole

LA SPORCA GUERRA DEL VIETNAM DEL SUD

A distanza di un anno dalla caduta del Governo di Diem, tutto nel Vietnam sta crollando: tutto quello che gli americani hanno costruito, o hanno tentato di costruire : grandi castelli di carta.

Pandit Nehru fù, uno dei più strenui propugnatori dell'unione dei paesi non impegnati

Un'importante iniziativa dell'I.N.A. e della C.G.I.L.

LAVORO E FAMIGLIA

Il lavoratore apprezza quanto la legge gli garantisce in caso di infortunio, di malattia e nella vecchiaia, ma si rende conto che, purtroppo, le previdenze sociali non bastano per affrontare tutti gli imprevisti e tutti i bisogni della vita. E che, pertanto, è SUO DEVERE oltre che SUO INTERESSE, provvedere in tempo per se e per la propria famiglia.

L'ISTITUTO NAZIONALE ASSI.

CURAZIONI (I.N.A.) — Ente di Stato — e LA C.G.I.L. hanno appositamente studiato per i lavoratori una

FORMA DI GARANZIA PREVIDEN-

Z1ALE DENOMINATA « LAVORO E FAMIGLIA », proprio per integrare le deficienZe delle previdenze sociali di legge e della liquidazione di fine lavoro, affinchè, i lavoratori possano rendere meno incerto l'avvenire delle loro famiglie in virtù di un loro piccolo risparmio.

QUESTA FORMA DI GARANZIA PREVIDENZIALE

chiede poco e dà molto ! Versando piccole quote mensili — da un minimo di L. 1.000 ad un massimo di L. 5.000 — fornisce notevoli

prestazioni previdenziali ed altri vantaggi e benefici. Riteniamo che tale utile iniziativa dell'I.N.A. e della C.G.I.L. molto utile per tutti i lavoratori e le loro fa miglie, sarà accolta favorevolmente da tutti voi.

Vi terremo informati di come la I.N.A., in accordo con noi, realizzerà praticamente questo importante compito di carattere altamente sociale.

ALTRE POSSIBILITA' DI ASSICURAZIONE

Con l'occasione vi informiamo che per la difffusione di questa forma di previdenza di carattere popolare e per tutti i tipi di assicurazione: auto; moto, infortuni, incendio, furto, responsabilità civile verso i terzi ecc. e qualsiasi tipo di assicurazioni previdenziali e sulla vita, è stato aperto dal 1° settembre presso la Camera Confederale del Lavoroso di Porta Vittoria 43, tel. 706.390 un ufficio di consulenza assicurativa al quale potrete rivolgervi gratuitamente, per tutte le informazioni che desiderate su ogni tipo di assicurazione. Gli orari di apertura sono quelli degli altri uffici.

La « democrazia » di Kan ha continuato a perdere la guerra, e a un certo momento Kan, d'accordo con lambasciatore degli Stati Uniti, generale Maxwel Taylor, ha tentato di instaurare una repubblica di tipo presidenziale, ovvero in cui lui sia ii capo dello Stato, il capo del governo e il capo dell'Esercito : una dittatura.

Pochi giorni dopo manifestazioni di buddisti e studenti lo obbligarono a rimangiarsi la costituzione. Fu instaurato un triumvirato, Kan scomparve per qualche settimana (per malattia!) ma poi è nuovamente tornato alla ribalta eludendo perfino il colpo di stato militare di due settimane fa. Ma mentre i generali sono tutti occupati e preoccupati dei posti di potere, i comunisti attaccano vicino alle porte di Saigon. La situazione ri riassume in due parole: gli americani stanno perdendo la guerra.

Oggi la guerriglia nel Vietnam del Sud sta vincendo gli americani stanno perdendo. Non è un gioco di parole. In una guerra che si sta combattendo nelVietnam l'appoggio della popolazione è decisivo. Molte volte il popolo non guarda tra Est e Ovest, guarda a chi vince e chi perde, e siccome l'America sta perdendo la popolazione l'ha abbandonata. Potremmo non ha torto affermare che l'America ha già perso la guerra. Ma il Governo americano non può ammettere che stà perdendo, la posta in gioco è molto alta : le elezioni presidenziali. E ancora una volta — come già al tempo del blocco navale contro Cuba — il Governo americano combatte la campagna eelttorale col metodo della demagogia di guerra, della emulazione estremistica e della concorrenza militaristica. Ed è in questo quadro che va visto l'assalto coi raids aerei nel golfo del Tonkino.

E qui vorremmo aprire una parentesi per quanti sono convinti che è « meglio » Johnson presidente degli U.S.A. che Goldwater che parla di bombe e di guerre. E' nostra convinzione che sia Johnson che Goldwater abbiano più o meno le stesse idee, la differenza è che Goldwater dice chiaramente quel che vuole, mentre Johnson lo fa egualmente senza tuttavia dirlo apertamente. Riteniamo che quanto accaduto ntl Golfo del Tonkino erà nelle intenzioni del Governo americano di dare una prova di forza sia ai vietnamiti e sia allo elettorato americano. E questo non è forse quanto dice Goldwater!!

Ora il governo americano ha bisogno di guadagnar tempo: uno o due mesi, fino alle elezioni. Non può tentare nè di venire a trattative, nè può mandare rinforzi laggiù. Nel primo caso ammetterebbe la sconfitta, nel secondo favorirebbe pubblicamente Goldwater che accuserebbe il governo di hon aver saputo fare la guerra. Gli U.S.A. cercano di mantenere lo « status quo ».

Ma appunto per questo il Vietcong non gli darà il tempo e forse può tentare la battaglia decisiva proprio in questi mesi. Un portavoce a detto che gli americani sarebbero risoluti a combattere altri dodici anni ; un altro a detto venti.

E con chi la farebbero •la guerra fra vent'anni? Credono che ci sarebbe ancora un vietnamese a battersi a fianco a loro fra vent'anni?

Anzi, rileviamo in questi giorni sempre più numerose diserzioni dalle file dell'esercito e dell'amministrazione del Vietnam del Sud. Pare che funzionari e soldati, demoralizzati, non si preoccupino più della guerra contro il Vietcong.

E noi osserviamo sul fondo di questa scena, che le rivalità, le ambizioni, le vanità dei capi militari e civili di Saigon hanno un carattere di ridicola futilità, Quei generali; sempre con il consenso e l'appoggio degli Stati Uniti, giocano a chi debba avere un gallone di più, mentre forse sta maturando l'ultima ora di tutti loro.

Rocco Vitale

2VOCI 5

CONOSCIAMO LA NOSTRA METROPOLITANA (Servizio di VOCI dell'A.T.M.)

Mercoledì 2 settembre, usufruendo di uno speciale permesso, gentilmente concessomi dai dirigenti della M.M., ho potuto visitare gli impianti della Metropolitana Milanese, osservare il lavoro degli operai, viaggiare sui rapidi convoglio. Ma procediamo con ordine. Alle ore 9 circa assieme al compagno Macagnan siamo entrati nel Deposito di Precotto. Ci è apparso un grande cantiere in cui si stanno ultimando le costruuzioni che dovranno ospitare le vetture della Metropolitana ed il personale addetto alla loro riparazione. L'officina è un grande capannone costruito con i concetti recenti della tecnica che ospita un numero considerevole di « fosse » ove prendono posto le vetture.

A fianco del capannone vi è una piccola parte coperta da una vetrata ove trova posto una piccola officinetta, un'aula che serve da scuola per il personale e gli uffici dei tecnici e del collaudo. Non bisogna dimenticare che questo servizio costituisce non solo una novità per i cittadini milanesi, ma un servizio as-

solutamente nuovo anche dal punto di vista tecnico, per cui è necessario creare gli operai ed i tecnici che debbono essere adibiti alla manutenzione ed alla manovra. Tutto ciò che ci circonda, dagli impianti di lavoro a quelli igienici è nuova non solo perchè di recente costruito, ma perchè costruuito con le più aggiornate e razionali tecniche. Visitando la mensa ci siamo resi conto come la Direzione non intenda (come altrove) lesinare in spazio o in attrezzature. Le dimensioni della cucina sono tali che, volendo, il suo personale può organizzarvi una festa danzante. Veramente qua si respira una atmosfera migliore, più moderna, che nei vari, spesso decrepiti, depositi dell'A.T.M. e questa atmosfera tutto investe; dalle bibite vendute con le macchinette a minor prezzo, alla cordialità dei dirigenti e dei capi, alla giovane età della grande maggioranza degli operai che impressiona. Lasciato il deposito Precotto e salutata la guardia, una vecchia cono-

scenza, ci dirigiamo verso la più vicina stazione della metropolitana (Villa Marelli) e, dopo aver mostrato i documenti e rmato il refigistro, entriamo nella stazione.

I treni, corrono rapidi, effettuano le fermate in modo scrupoloso anche se la stazione è completamente vuota. Sono un paio di mesi che continuano i collaudi delle vetture e, con essi, il tirocinio dei guuidatori. oSliamo su una vettura e ci portiamo davanti, nella cabina del guidatore. Pazientemente il guidatore ci spiega alcune norme essenziali della segnaletica, le tre forme di via libera e le relative velocità che si possono raggiungere. Ci informa ch2 se si supera la velocità stabilita, automaticamente entra in funnzione un segnalatore acustico e, nel caso che la velocit6 non viene ridotta, il sistema di controllo blocca automaticamente la vettura.

In caso di guasto in galleria, il guidatore deve scendere, staccare corrente e comunicare a mezzo telefono alla centrale; i telefoni e gli interruttori si trovano ogni 50 metri. Cominciamo a renderci conto dell'estrema sicurezza che si è voluta dare a questi mezzi veloci.

In una stazione (non ricordo quale) scendiamo e visitiamo una cabina di controllo. In un immenso pannello pieno di lampade, tale da farlo assomigliare ad un albero di natale, si scorge riprodotta nei due, sensi la linea della metropolitana e l'avanzare luminogo dei treni con le relative indicazioni delle stazioni raggiunte, dei segnali di via libera o meno.

La scuola dei lavoratori della gestione MM.

Un gruppo di dipendenti durante l'ora di studio

I problemi di questo nuovo esercizio

Con l'inizio del pre-esercizio della prima linea, è opportuno fare il punto su questo servizio pubblico a carattere di trasporto di massa che dal 1° novembre 1964 deve iniziare la sua funzione sociale.

Nata per volontà di una giunta di centro sinistra, la costruenda metropolitana era una mecca della borghesia come fonte di succhiamento del danaro pubblico. Infatti nella presa di potere della giunta di centro sinistra l'eredità ricevuta per la costruenda metrò fu la mancanza di fondi per la continuazione dell'opera muraria e la confusione nella costruzione effettuata.

Sembra giusto ricordare, anche per una più esatta valutazionne l'aspra lotta politica sostenuta per portare al patrimonio pubblico, ciò che nella prima edizione era stato sancito come patrimonio privato, anche se la spesa veniva accollata al collettivo.

La soluzione di questa battaglia fu un compr9messo che da le sue ripercussioni` nella vita del metrò stesso, in particolare per la prima linea. Infatti la delibera assegnava all'A.T.M. l'esercizio della Metro mentre la costruzione con ritocchi di direzione rimaneva affidata alla Società per tale fabbisogno.

Questa divisione è il germe del disaccordo e conseguentemente il fulcro di pericolo per il futuro buon funzionamennto dell'esercizio.

Infatti consegnare un impianto d'esercizio nel 1964 con la terza rotaia non abbisogna di commenti per dimostrare quanto sia stata errata l'impostazione della stessa.

Ma sebbene questi punti negativi sia doveroso sottolineare, proprio per prevenirli in fuuturo, è dovere di tutti ed in particolare nostro, sot-

tolineare anche lo sforzo delle maestranze dell'A.T.M. perchè ciò che è negativo non comprometta l'esercizio. • Pochi fino ad oggi hanno le idee chiare in merito ai sacrifici 'che sor portano coloro che si incaricano del pre-esercizio in questo periodo.

Dal dirigente al più umile manovale, tutti stanno dando esempio di uno spirito di sacrificio che ben si innesta nelle tradizioni della nostra gloriosa categoria.

Dalla vita in galleria, non ancora ultimata con i conforti previsti dalle leggi sull'igiene del lavoro, ai disagi dei pasti come gente senza casa dalla permanente presenza ai quadri di manovra telecomandati allo studio continuo dei disegni per migliorare il servizio, tutti danno il miglior di sè stessi.

La conduzione dei convogli con lo studio che comporta dei segnalamenti alle mansioni di revisione e manutenzione che comporta grande responsabilità in chi li dirige ed in chi li svolge, tutto si svolge in una gara di emulazione per mantenere le date stabilite.

Questa è la vita della gestazione della Metropolitana.

Con la sua nascita al pubblico è opportuno tenere conto dei sacrifici sopportati dai gestanti di qualsiasi grado, al fine di una giusta collocazione dei meriti e di un giusto riconoscimento dei sacrifici.

Questo compito che ai Sindacati è aemandato è già stato iniziato dagli stessi però è compito in particolare degli interessati di essere d'aiuto alle organizzazioni con suggerimento di esperienze fatte al fine di una regolamentazione il più possibile vicina alla realtà.

MACCAGNAN CLAUDIO

Ci sembra di essere in una centrale automatica da fantascenza. Sicuramente è questo il sistema segnaletico più moderno che esista sul mercato. Ma le nostre meraviglie non sono finite. Entriamo nella stazione avvicinandoci all'uscita ci soffermiamo ad esaminare il casotto in vetro del guardia-sala. Qua, sul suo banco, oltre ai numerosi pulsanti ed alle spie luminose troneggiano due specchi televisivi che danno la possibilità di vedere i due marciapiedi della stazione e di regolarne l'afflusso dei viaggiatori, di ammonirli se essi si avvicinano troppo all'estremità del marciapiede o se compiono altre azioni pericolose.

Sono passate tre ore, usciamo dalla stazione con la testa un po' pesante forse per, l'umidità o per la sensazione d'essere rimasti a lungo in galleria, felici comunque di aver visitato la Metropolitana di Milano che, riteniamo sia un modello di tecnica e di razionalità di cui i milanesi andranno fieri. E questo modelle di tecnica è il frutto dei tecnici e degli operai dell'A.T.M. che hanno saputo progettarla e realizzarla.

Problema aperto Quanto paga la valigia sul tram?

Se un passeggero sale in vettura con due valige a cerniera della misura di cm. 41x22 deve pagare il biglietto solo personale o anche per i colli?

Il quesito ci è stato posto da un bigliettario di Molise che applicando quanto gli è stato insegnato alla scuola bigliettari muniva il passeggero di due biglietti, questi non sodsfatto poneva la questione al controllore del chiosco di Piazzale Lotto il quale dava ragione al passeggero invitando il subalterno a restituire il prezzo di un biglietto. Il bigliettario provvede alla misura dei colli chiedendo il metro allo stesso controllore e si rifiutava di rimborsare il passeggero : tutto è finito con i rispettivi informativi, noi informiamo i lettori perchè sappiano farsi chiarire chi a ragione; noi pensi imo il bigliettario.

La Redazione

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MM. Ill -nostro inviato osserva i dipendenti al lavoro

Fare rispettare l'accordo orari

Durante la stagione estiva si verifica puntualmente ogni anno una notevole confusione nella distribuzione degli orari agli agenti che si rendono liberi per soppressione di vetture.

Le difficoltà possono essere di varia natura; non sempre sono imputabili alle numerose richieste delle ferie che i tranvieri ammassano contemporaneamente sul tavolo dell'Ispettore così da provocare un notevole disagio e un super lavoro agli impiegati costringendoli a vere peripezie per riempire i vuoti lasciati, in modo particolare sono dovute alle irregolarità provocate per favorire questo o quest'altro agente resosi servili in momenti opportuni.

Ecco allora che si creano quei fenomeni (che sono tali solo per la lo-

Da Zara

A quando le 40 ore settimanali ?

Cara Voce, se non vado errato con il gennaio l'orario di lavoro dovrebbe essere ridotto, per gli operai, da 42 a 40 ore settimanali. Siamo quasi ad ottobre ed ancora, almeno nel deposito dove lavoro, non è apparso alcun volantino del Sindacato dove annunci la prossima riduzione d'orario.

Eppure ritengo che i sindacati debbano muoversi per affrontare in tempo questa riduzione di orario che provocherà un ridimensionamento dei turni e degli orari di servizio.

Come spieghi questo ritardo?

R. C. Dep. Zara

Evidentemente per quanto faccia'io i sindacati e le C. I. per rendere pubbliche le loro decisioni che sono il frutto di una larga consultazione, esiste sempre qualche lavoratore che, non essendo informato (spesso per sua negligenza) fa una grande confusione fra le responsabilità degli organismi e neppure si accorge della dioturna attività da essi svolta. Ma procediamo con ordine.

Il 4 luglio 1963 è stato firmato l'accordo nazionale sull'orario di lavoro del nostro settore, accordo che ha migliorato la riduzione ottenuta aziendalmente il 23 maggio 1962.

Il citato accordo, a suo tempo reso noto dalle organizzazioni sindacali, prevedeva l'ulteriore riduzione dell'orario di lavoro settimanale del personale impiegatizio a 39 ore a partire dal 1° giugno 1964 e la riduzio ne a 40 ore per il personale operaio a partire dal 1° gennaio 1965.

Successivamente la Direzione si accordava con la C.I.A. per stabilire le nonne di applicazione dell'accordo Nazionale sull'orario di lavoro e stabiliva quanto segue:

(dal Notiziario n. 76, pag. 14)

« Per quanto riguarda il personale salariato e impiegatizio, allo stato attuale, restano in vigore le norme stabilite con l'accordo aziendale del 23 maggio 1962, salvo l'ulteriore riduzione a 40 ore settimanali per il personale salariato, a partire dal 1° gennaio 1965, ».

L'accordo dunque appare tale da non poter far nascere equivoci di sorta circa la data della sua entrata .in vigore.

Quanto al fatto che non noti alcun volantino, sindacale, ciò è più che evidente in quanto spetta alle C.I. il compito di far applicare gli accordi esistenti e di concordare con la Direzione i turni e gli orari di servizio.

Verso la fine di luglio, la C.I.A. ha convocato le C.I. per iniziare la discussione sugli orari e sui turni degli operai proprio in vista della riduzione dell'orario di lavoro. Anzi, in quella sede la C.I.A. ha informato di avere già avuto alcuni scambi di vedute con la Direzione. Probabilmente le locali C.I. avranno in questo periodo portato avanti la loro analisi e saranno pronte a sottoporre, ai lavoratori prima e poi alla Direzione, le richieste relative ai turni e agli orari.

Come vedi, coerentemente al loro mandato, le C.I. cercano di risolvere i problemi che si pongono. Quanto al fatto che tu di queste cose non ne sai nulla, parlane ai tuoi rappresentanti o, forse è sufficiente, partecipa alle riunioni e segui l'albo mu;ale della C.I. del tuo deposito.

rc regolare apparizione) di trovare due o tre coppie aventi un comune orario sulla stessa vettura e tabella, in contrapposizione ai vari cambi scoperti che inducono gli agenti a ricorrere ai chioschi dove raramente è reperibile il personale di scorta.

Questo è un lato direi tragicomico della situazione « orari estivi » ma non la sola e non la più grave: nei disguidi provocati dalle condizioni teste descritte si può anche capire le difficoltà insite nel lavoro stesso. ben lungi dalla nostra volontà di screditare quegli impiegati che sono addetti a questo delicato settore, la critica tuttavia è il nostro mezzo più democratico : Intendiamo servircene perchè è proprio con questo metodo e con la vigilanza che il nostro giornale riesce a rimuovere determinate deficienze e contribuisce alla loro soluzione.

Diremo dunque in questa critica perchè i colleghi della Commissione Interna, le sezioni sindacali, e gli attivisti in genere abbiano a promuovere una più attenta vigilanza perchè l'accordo orari sia rispettato e

non si crei quella prassi di chiudere un occhio per il quieto vivere, quella tiritera di andare avanti senza rogne nella trascuratezza che spesso rende inviso ai lavoratori proprio gli organismi che essi stessi hanno scelto a loro tutela: ii verificarsi (non raramente) di agenti che vengono spostati sconsideratamente da un deposito all'altro senza tener in nessun conto della loro abitazione con orari di mezzanotte (vale a dire con termine nel deposito attorno alle ore una) per poi doversi ripresentare alla mattina verso le ore 6,30 in un altro deposito è senza dubbio un aspetto grave che non sole offende l'agente ma lede direttamente un accordo sindacale screditando quella politica di reciproca collaborazione e fiducia che da ogni lato si tenta di applicare.

P.S. - E' abitudine dare questi orari fuori accordo agli agenti nuovi che non hanno dimestichezza con la commissione interna e conoscenza degli accordi vigenti: non dice nulla tutto questo?

Il mezzo distacco delle e le strane teorie della CISL

L'ultimo accordo aziendale sulle ro occupa il secondo posto nei sufC.I. raggiunto dai sindacati, prevede fragi elettorali) limitatamente ad alli mezzo distacco dal servizio del cuni grossi depositi. rappresentante della corrente inter- Se esaminiamo, alla distanza di media (quella che nel luogo di lavo- quasi due anni l'attività svolta da questi rappresentanti di C.I. che per la prima volta possono utilizzare una parte del loro orario di lavoro per dedicarlo all'organismo del quale fanno parte, noi ne traiamo nella maggioranza dei casi un giudizio positivo. Per assolvere alle varie esigenze di 700 o più lavoratori, era necessario concedere questa maggiore mobilità alle locali C.I.

Ticinese Sul pensionamento anticipato

Cara Voce Bisogna con decisione tornare a parlare del pensionamento anticipato nei confronti del personale viaggiante, con inteso il personale di strada e di rimessa con lavoro a turni.

Se è vero che le statistiche parlano di un costante aumento di malattie croniche verso costoro; deve essere un dovere portare tutta l'attenzione verso esse.

Di proposte già ne sono state fatte molte nel passato, ma non si è mai giunti ad una cosa concreta, ora il mio invito lo rinnovo e lo rivolgo ai sindacati perchè si facciano promotori con urgenza per accogliere questa giusta rivendicazione dei tranvieri, e come principio per una buona impostazione di suddetta rivendicazione io propongo che siano indette in tutti i depositi delle riunioni allargate solo per mettere in discussione la questio ne del pensionamento, e che queste riunioni siano impostate con la presenza di un rappresentante sindacale, ed io sono certo che non mancherà la presenza della massa dei tranvieri. Chiedo scusa se il mio punto di vista è limitato per ora a solo questo, ma penso che se mai si comincia mai si potrà arrivare a termine, ed il buon principio io lo vedo proprio parlando con i lavoratori che ono i diretti interessati, e queste cose le scrivo appunto perchè è dai tranvieri che eontìinuamen te attingo l'esigenza della questione del pensionamento anticipato e della riduzione del massimo di anni lavorativi.

La questione del pensionamento 2. una cosa seria ed urgente e come tale bisogna affrontarla con decisione e con fini precisi e giusti che rispecchino questa giusta rivendicazione.

La mia fiducia è posta verso i nostri rappresentanti sindacali in seno alla C.G.I.L. e sono certo Che si faranno promotori di questo sacrosanto diritto dei tranvieri, e nell'ambito sindacale inquadrarlo nella giusta via per essere rivendicato. Ed aggiungo, non aspettiamo che i tranvieri di Milano vedano il loro pensionamento solo con la fantasia, come purtroppo questo oggi è già una realtà. Non è uno slogan il mio, ma la più genuina verità di uno che vive guidando il tram.

Morenghi Angelo

Ma il pensiero più volte espresso dal Sindacato aderente alla CISL, sindacato che quasi ovunque rappre, senta la corrente intermedia, travisa nella sostanza l'accordo raggiunto ed è negativo al rafforzamento dell'istituto delle C.I. Infatti questo sindacato continua ad affermare che i distacchi di mezza giornata sono da considerarsi distacchi sindacali. Cioè esso sostiene che , il rappresentante di C.I. della corrente intermedia durante il distacco deve svolgere il lavoro del proprio sindacato e solo nei ritagli di tempo interessarsi dell'attività della C.I.

Come si può notare il concetto della CISL non è solo lesivo ai fini dell'organismo in quanto tende a limitare sostanzialmente l'attività del proprio eletto in C.I., ma pone problemi tali da mettere in discussione tutta l'attività e la funzione dell'istituto. Se colui che usufruisce del mezzo distacco deve considerare tale facilitazione concessa ai fini cwganizzativi e propagandistici del proprio sindacato, analogo concetto potrebbe valere per il segretario e, se ciò accadesse dove andrebbe a finire l'azione autonoma della C.I.?

Il componente la C.I., una volta eletto, non rappresenta più solo gl; iscritti del sindacato nella cui lista è stato eletto, ma gli interessi di DA ti i lavoratori indipendentemente dal sindacato al quale appartengono.

Con ciò non è detto che l'eletto di C.1. non possa ritenersi un attivista sindacale (ed agire come tale), anzi, il collegamento con il proprio sindacato egli deve tenerlo in modo costante, se non fosse altro, perchè tutte le vertenze che egli non può risolvere con la Direzione deve, per accordo, trasferirle al Sindacato. E' però logico che ima parte considerevole della sua attività (ed in particolar modo quella delle ore di distacco ottenute in quanto eletto nella C.I.) egli deve utilizzarle per assolvere i compiti dell'organismo nel quale è stato eletto.

Ma non credo che su detto tema conti molto la polemica, spesso sterile che irrigidisce le posizioni contrastanti, ritengo che sia interesse della C.I.A. e della stessa Direzione tare applicare giustamente l'accordo raggiunto ed evitare che vengano instaurate alcune prassi (come la sostituzione del mezzo staccato con un dipendente non eletto nella C.I. e concesso su richiesta non della C.t. ma della CISL) snaturino l'accordo raggiunto creando precedenti pericolosi e non certo accettabili dagli stessi lavoratori che hanno espresso il proprio voto nel segreto dell'urna.

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RINASCITA
Leggete:
4 - Lettere al direttore VOCI DELL'A.T.M
VINCENZO DA MOUSE
Da

ESTREME ONORANZE A PALMIRO TOGLIATTI

dal nostro inviato

La divisa del tranviere si adegua ai tempi

La nostra delegazione aprì il corteo della regione lombarda, spiccavano le divise le nostre bandiere in rappresentanza delle molti organi7727ioni democratiche e politiche aprivano la lunga sfilata dei compagni della nostra regione.

Per ben tre ore camminammo lungo le vie di Roma passo passo in silenzio quasi come temere di disturbare il dolore.

Lungo i bordi delle strade, nei terrazzi nelle vie adiacenti in ogni luogo vi era ammassata gente che non aveva trovato posto nel corteo persone che all'ultimo momento avevano coluto almeno assistere al grande corteo funebre.

Vorrei citare qui i nomi dei vari rappresentanti dei partiti e delle organizzazioni democratiche: chiedo scusa a tutti ma non li ricordo, dirò senza tema di contradirmi che tutte le organizzazioni avevano mandato i loro rappresentanti e le loro bandiere. (salvo la D. Cristiana e la C.I.S.L.).

In ogni angolo ronzavano macchine da presa, della TV italiana ed estrea un elicottero volteggiava continuamente sopra il corteo per riprendere tutte le sequenze, migliaia di fotografi immprovvisati scattavano di continuo le loro macchine; tutti volevano portare con sè un ricordo tangibile di quella memorabile giornata.

Al corteo c'eravamo tutti ognuno al proprio posto come era stato predisposto dalla efficientissima organizzazione che i compagni romani avevano preparato.

Il grosso complesso bandistico che apriva il corteo invitava con le sue note tristi al silenzio dietro di esso il carro funebre contenente le spoglie dell'on. Togliatti; seguivano i familiari i compagni della segreteria, i rappresentanti dei partiti fratelli giunti numerosissimi da ogni parte del mondo, le autorità cittadine e governative, i rappresentanti dei sindacati, della cultura e della scienza, centinaia di sindaci comunisti, rappresentanti di tutte le organizzazioni democratiche italiane e infine tutti i rappresentanti dei partiti : Ecco allora l'inizio della folla, folla immensa silenziosa e disciplinata nesuno fuori posto nessuno gridava o gesticolava tutti eravamo consci della nostra forza e della nostra maturità politica e specialmente eravamo consci del grande legame. L'immensa maera di bandiere rosse e tricolore, l'interminabile sfilata di corone di fiori, i numerosi quadri riproducenti la sua effige creavano uno scenario indimenticabile, dimostravano che tutto il paese era li, il cuore dell'Italia quella ve-

CGIL FIAI

Sindacato autoferrotranvieri

Un gruppo di tranvieri appena ra batteva in quella piazza per salutare ancora una volta l'artefice di tante e tante battaglie che hanno ridato a noi tutti fiducia e consapevolezza, di un avvenire migliore; Togliatti se ne andava verso la sua ultima dimora portando con se tutto l'amore che per tanti anni attraverso tanti sacrifici e abnegazione aveva insegnato agli italiani.

Organizzazione

Regione per regione il corteo si snodava lentamente portando le sue bandiere i quadri della sua effigie; molti comuni avevano inviato il proprio confalone, le associazioni dei combattenti, dei detenuti politici, dei reduci l'organizzazione dei partigiani (ANPI) tutti avevano inviati loro simboli e i loro medaglieri : quanti e quanti avevano all'occhielo un semplice garofano o stringevano in mano una fotocartolina dello scomparso altri un semplice fiocco rosso numerose erano le bandiere delle coperative delle leghe contadine della gioventù comunista che in massa ha offerto il servizio per disciplinare il corteo anche se come ho già dette nessuno era fuori posto.

La nostra delegazione si sciolse verso le ore 18 circa lasciandoci alle spalle una lunga fila di corteo che mai sarebbe arrivata alla piazza, del resto noi pure non giungemmo, doemmo accontentarci di ascoltare i vari discorsi da un microfono posto nelle vie adiacenti. Volevamo però vedere il centro

PENSIO NATI

3 - 4 Ottobre ore 9 e 14,30

Camera del lavoro di Milano

della piazza, allora ci spingemmo fendendo la folla verso íl centro, la marea di bandiere rosse e tricolori, le mille e più corone formavano un quadro squisitamente dolce che il tramontare del sole incorniciava in una squisita dolcezza quasi a voler attenuare la tristezza.

Il tempo volgeva al termine l'orario del ritrovo alla stazione Tiburtina era stato fissato per le ore 21, bisognava affrettarsi e cercare in qualche modo di rifocillarsi per affrontare nuovamente la lunga notte in treno che ci avrebbe riportato a Milano. Alcuni compagni si incaricarono di acquistare il necessario e tutto fu organizzato alla perfezione anche se la stanchezza dava segni evidenti di nervosismo provocando un po' di confusione al momento di riprendere i propri posti nelle vetture delle FF. SS.

Leggete Mondo nuovo

I tempi cambiano e i punti di vista di chi ci dirige sono mutati, sia perchè le vedute sono più ampie, sia perchè all'A.T.M. sono state immesse nuove forze direzionali che hanno soppiantato il vecchio sistema della tradizione.

Chi non ricorda le polemiche suscitate per l'instaurazione della dotazione fiduciaria al bigliettario?

Orbene se inizialmente il proposito era quello di ridurre il numero degli addetti alla distribuzione dei biglietti oggi si può affermare che quelli addetti sono stati impiegati per nuovi problemi che nascono l'evoluzione dei tempi e del sistema.

La storia ci insegna comunque che l'avvento della macchina non ha soppiantato la mano d'opera, ma pur essendo aumentata notevolmente, essa si è semmai spostata da un settore all'altro.

Ora quando le innovazioni non creano situazioni polemiche contrastanti ma in contrario un favorevole consenso unanime è veramente poco civico non favorirle.

E' questo il caso tipico della divisa del tranviere. Nata nel lontano 1905, la divisa del tranviere non ha subito alcuna sostanziale modifiea sino ad oggi salvo la modifica del « lavoro » e il permesso accordato dopo tante discussioni (alcuni anni or sono,- di indossare un giubotto al posto della giacca comicia e cravatta nel perio do estivo.

Il generale Graziani comandante delle truppe somale in Africa orien tale non ha mai pensato di imporre ai « Dubat » di indossare l'allora classica divisa coloniale italiana, ma dimostrando un senso pratico, ha lasciato che quei soldati indossassero la divisa che più si adattava agli usi costumi e soprattutto al clima del luogo. Non è ancora molto appariscente ma la trasformazione della divisa del tranviere va gradatamente at tuandosi e pur non presentando una sostanziale modifica nella foggia ha purtuttavia soppiantato quel tetro colore che più si addice ai necrofori che a pubblici funzionari (con tutto il rispetto per i necrofori).

La nuova divisa che entro il primo trimestre 1965 sarà già in dotazione del personale viaggiante presenta le seguenti coratteristiche :

1 divisa estiva - colore carta zucchero

RISCOSSIONE DELLE PENSIONI PER DELEGA

Allo scopo di normalizzare la riscossione delle pensioni presso la Cassa A.T.M. per mezzo di delega, si rende noto ai pensionati che, con

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decorrenza dal mese di novembre 1964, coloro i quali intenderanno avvalersi per qualsiasi motivo di tale sistema di riscossione della pensione dovranno ottenere preventiva autorizzazione.

Le formalità e le modalità previste allo scopo sono semplici e consistono nella compilazione da parte dei pensionati di una « Domanda di delega a riscuotere » da sottoscrivere presso l'Ufficio Segreteria della C.S.P. - Foro Buonaparte n. 76 2' piano (sopra il Teatro Olimpia). Al ricevimento di tale « Domanda » il predetto Ufficio rilascerà la regolare autorizzazione che sarà trasmessa alla Cassa dell'ATM affinchè possa effettuare i pagamenti alla persona delegata.

Detta persona delegata dovrà presentarsi a riscuotere munita di valido documento di identità.

Si informa infine che dalla prossima scadenza di novembre non sarà fatto luogo ad alcun pagamento di pensione a terze persone e che le domande saranno accettate a far tempo dal 1 settembre. LA SEGRETERIA

1 divisa invernale - colore carta zucchero 1 camicia popeline colore azzurro chiaro 1 cravatta blu i impermeabile azzurro in nylon

1 casacca a sacco colore azzurro

La dotazione dell'impermeabile è venuta a colmare una lacuna della massa vestiario del personale viaggiante e nella scelta è stato seguito un criterio moderno. Infatti i vecchi impermeabili già in dotazione ad alcune categorie di dipendenti, impermeabili che alla prima acqua si irrigidscono come stoccafissi, non saranno dati al personale viaggiante, ma ad essi sarà fornito il più decoroso impermeabile in nylon.

Tutto sommato con un po' di buona volontà la divisa del tranviere è ringiovanita e è lecito pensare che questo rammodernamento se portato i ntanti altri campi aziendali verrà certamente a maggior vantaggio e decoro dell'A.T.M. di chi la osserva.

Dior

UN NUOVO NONNO...

LATINI 19 ANGELO operaio di Zara, è entrato nella categoria « nonni»...

Difatti il figlio Giuseppe e la signora Latini Piera hanno coronato il loro sogno con Giovanna Elisabetta ridente bambina. Rallegramenti ai genitori e all'aitante nonno....

LEGGETE

Rassegna sindacale

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giunto alla stazione Termini
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Convegno d'organizzazione
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SEI GIORNI A MOSCA

I trasporti pubblici della capitale dell'URSS i

(Nostro servizio)

Il presente scritto sarebbe dovuto apparire alcuni mesi fa, ma sempre per carenza di spazio, solo ora possiamo pubblicarlo.

Nel presente momento in cui più vivo che mai è il problema dei trasporti pubblici milanesi, appare comunque interessante esaminare sia pur sommariamente come i moscoviti considerano e pongano il problema del trasporto pubblico.

I dati riportati nel presente articolo sono stati forniti dai sindacali sti di un deposito tranviario di Mosca durante un incontro con la delegazione dei tranvieri milanesi avvenuto al Palazzo dell'Amicizia.

Se il traffico di una città si misurase dal numero dei mezzi privati, Mosca potrebbe definirsi una città con un traffico limitato. Infatti anche se la larghezza delle grandi arterie che attraversano il centro rende più agevole e meno appariscente la circolazione dei numerosi veicoli, si nota l'assenza di quella notevole massa di mezzi privati ché, nella nostra città, costituisce il fattore determinante del costante caos viabilistico.

I motivi di questa carenza di auto private sono diversi e se alcuni derivano da scelte politiche atte a garantire un ordinato sviluppo della motorizzazione, alcuni fattori ambientali concorrono, assieme a dei logici provvedimenti, a rallen tarne lo sviluppo. Il grande inver no russo rendé impraticabili le strade dello stato per buona parte del l'anno e costringe il possessore di auto a servirsi, durante questi me si, del proprio mezzo per percorre re solo le strade cittadine, servite egregiamente dai mezzi pubblici, le grandi arterie di comunicazione La carenza di garage ed alcune di sposizioni, come quella che permeo te la circolazione alle auto « pulite h

(basta la polvere -o il fango per buscarsi una multa) non favoriscono certo l'estendersi di questi mezzi di trasporto. Oltre a ciò la possibilità offerta ai cittadini di ottenere una macchina a noleggio per un mese pagando 70.000 lire con il diritto alla benzina per 3.000 Km., limita il desiderio di avere un'auto propria. Ma nonostante la carenza delle auto private, carenza che tende ad essere eliminata (vedi la decisione recente di dare a tutti i mutilati l'auto propria) il cittadino moscovita può spostarsi celermente da un capo all'altro della città grazie ad una efficiente rete di trasporti pubblici, veloci e a basso costo, capaci di far fronte alle ingenti masse pendolari che ogni giorno, a Mosca come a Milano, percorrono il tragitto casa-lavoro e viceversa.

Nostre osservazioni e conclusioni sull'URSS

Con questo terzo ed ultimo articolo sulle impressioni ricevute a Mosca concludiamo il nostro servizio.

Ci rendiamo perfettamente conto di avere solo sfiorato l'interessante confronto fra le condizioni di vita e le abitudini nostre con quelle dei cittadini moscoviti. Ma non poteva essere altrimenti data la limitatezza dello spazio e, diciamolo pure anche delle nostre capacità di gior nalisti-operai. • Riteniamo comunque di dover trarre alcune conclusioni non tanto per affermare princìpi inviolabili o vertià nascoste quanto per aumentare l'interesse e quindi la discussione su questo confronto di due collettività rette da sistemi socinali così diversi fra loro.

Abbiamo cercato negli articoli di mettere in risalto gli aspetti positivi ma quelli negativi, le carenze esistenti (i vestiti cari e di fattura non buona — il prezzo delle bevande alcooliche molto elevato — il grave problema della casa — la limitatezza della motorizzazione privata ecc.) ma queste carenze che dimostrano come sotto alcuni aspetti, spesso esteriori, il cittadino moscovita sia ancora indietro, rispetto al suo fratello milanese, non possono essere considerate a se stanti, staccate dal giudizio generale che può e deve venire espresso.

I sovietici hanno risolto i problemi più elementari della vita sociale: il lavoro per tutti; l'assistenza ospedaliera, medica, farmaceutica completamente gratuita; l'assistenza all'infanzia che comincia dai primi mesi di vita grazie ad una vostra rete di asili-nido egregiamente attrezzati; la scuola aperta a tutti e completamente gratuita negli istituti inferiori e poi, nelle scuole superiori, considerato lo studio al pari del lavoro e quindi retribuito.

Questi aspetti sociali di fondo che permettono a qualsiasi uomo o donna di acquistare nella società il posto che la sua volontà e le sue capacità gli consentono di ottenere e, nel contempo di ricevere al pari degli altri l'assistenza neseccaria a sopravvivere, contraddistinguono il sistema socialista da quello capitalista. Anche in Italia oltre alle camice a buon prezzo ed al boom delle auto, esiste la legge della jungla del capitale e ad un piccolo gruppo di privilegiati i quali posseggono ogni ricchezza, corrisponde una numerosa schiera di uomini relegati nella più squallida indigenza ai quali la società borghese nega ogni possibilità di elevarsi.

E su noi lavoratori della metropoli industriale, ai Momenti di relativo benessere economico si succedono le crisi durante le quali, come spada di Damocle, pesa sul nostro capo il pericolo del licenziamento che minaccia di toglierci in un sol colpo il benessere così faticosamente raggiunto.

Ma non sono solo queste le conclusioni che possiamo trarre dal confronto dei due sistemi. A Mosca la nuova generazione è istruita ed altamente qualificata. Gli sforzi per instaurare il potere, per risanare le enormi ferite della guerra sono ormai compiuti e questo popolo che si è creato con il sacrificio una cultura generale elevata, una classe dirigente altamente qualificata, le cui imprese scentifiche hanno stabilito il mondo, è ora protesa vers oil miglioramento delle, proprie condizioni di vita.

Un'aspirazione comune animava sulla strada del ritorno l'intera delegazione: tornare a Mosca fra qualche anno per vedere dov'è giunto il progresso di questo popolo.

vori per l'ampliamento della rete non si limitano a quelli segnalati dato che il progetto completo prevede quasi il raddoppio della attuale lunghezza delle linee.

Oltre alla Metropolitana, a Mosca esiste un'efficiente servizio tranviario costituito da circa 2.000 tram dislocati in 7 depositi. Il servizio tranviario rappresenta circa il 30% del trasporto di superficie e le sue linee sono installate in prevalenza nella periferia della città mentre nel centro il traffico è assicurato prevalentemente dai mezzi filoviari e da quelli automobilistici la cui forza numerica è paragonabile a quella del tram. Le linee tranviarie tendono però a diminuire soppiantate dai mezzi filoviari ed automobilistici, i quali hanno il pregio di non avere una sede fissa e di poter grazie alle grandi strade, sviluppare. una velocità più elevata.

Spesso quando ci opponiamo agli esperimenti sull'agente unico i giornali più o meno borghesi ci portano l'esempio di Mosca ove il trasporto pubblico è strutturate ad agente unico.

Il mezzo più importante e funzionale dei trasporti pubblici di Mosca è senza dubbio la Metropolitana, questo gioiello di tecnica e d'arte che assorbe oltre il 40% dell'intero traffico cittadino. A malincuore tralasciamo di descrivere le nellezze artistiche della metropolitana di descrivere i marmi multicolori, i mosaici pregiati, lo stupendo gioco di luci che mette in risalto lo sforzo delle stazioni del centro, poichè è nostro compito parlare della efficienza di questo mezzo di trasporto.

La Metropolitana di Mosca è costruita con il criterio di collegare con il centro i popolosi quartieri periferici. Essa consta di una linea circolare che collega i punti nevralgici dell'antica periferia e serve di anello di congiunzione delle altre linee che, a raggera, si diramano all'estrema periferia. Per evitare incroci, le varie linee della metropolitana corrono in gallerie costruite a tre differenti profondità la cui lunghezza complessiva supera i 100 Km. La velocità commerciale delle vetture è elevata e, nelle ore di punta, i treni si susseguono ogni 30 secondi permettendo lo spostamento rapido di grandi masse. La storia di questa metropolitana dimostra come i moscoviti sappiano affrontare il problema dei trasporti in prospettiva, prima cioè che esso assuma un aspetto tanto grave da costituire un ostacolo al progresso e all'evoluzione della città. I lavori per la Metropolitana ebbero inizio nel 1933 quando, nonostante le difficoltà economiche ed organizzative della giovane Repubblica Socialista, si era ritenuto necessario creare un rapido mezzo di trasporto che collegasse i vari quartieri della città. Nel 1935 venne inaugurata la prima linea e da allora, ininterrottamente, sono proseguiti i lavori per l'ampliamento delle linee, lavori che non sono stati interrotti neppure durante la guerra e che proseguono con maggiore ritmo oggi poichè la città si stà ulteriormente estendendo. Come risulta dalla cartina, alcune stazioni della periferia stanno per essere aperte al traffico; ma i la-

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Riteniamo pertanto utile entrare sia pur brevemente sul'argomento se non altro per far conoscere l'esperienza hioscovita a quanti sono in grado di apprezzarla.

Sulle vetture moscovite vi sono due macchinette che funzionano nel seguente modo: si introducono 5 copechi (35 lire) alla sommità della macchina che ha la parte superiore in materia trasparente, si gira a mano il rullo contenete il nastro di carta e si stacca il biglietto. Nel caso che un passeggero abbia una moneta di taglio superiore. egli può aprire un cassetto situato sul fondo della macchina contenente i soldi e ritirare il resto. Come si vede il sistema alquanto semplice si basa sulla completa fiducia nel passeggero.

Come ci confidava una sindacalista del servizio tranviario, in un primo momento tale sistema non era economico causa la Mancata abitudine dei passeggeri di pagare spontaneamente il biglietto. Con

e, dopo l'agente unico è in programma per il 1967 il trasporto gratuito su tutti i mezzi pubblici.

Anche a Mosca oltre al tradizionale servizio- di trasporto pubblico (tram'- filobus - auto - metrò) esiste un trasporto sussidiario di taxi garantito da circa 12.000 vetture il cui servizio è particolarmente utile nelle ore notturne quando il servizio autofiloviario cessa la sua attività. Anche questo mezzo di pubblico trasporto è a basso costo tanto che si può percorrere decine di Km con una spesa irrisoria (se paragonata ai prezzi di Milano).

Alcuni dati fornitici dai sindacalisti dimostrano come al tranviere moscovita è garantito un salario e condizioni di lavoro simili alle nostre. La paga, che varia a secondo la categoria, si aggira sui 150 rubli mensili (oltre 100.000 lire); l'orario di lavoro, logicamente strutturato in turni, è di 7 ore giornaliere; l'età di pensionamento è uguale alla nostra come simili sono altri aspetti del lavoro e previdenze (maternità ecc.); inferiore è invece il trattamento riservato agli agenti ammalati che non ricevono. durante la malattia, l'intero salario.

Una nota particolare spetta alle previdenze per i figli dei dipendenti in tenera età: in un solo deposito esistono 2 nidi d'infanzia (a Mosca la maggioranza dei guidatori è costituita da personale femminile) e una colonia che può ospitare 360 bambini.

Forse per l'influenza della stampa borghese, ero convinto che i sovietici amassero le divise e quindi credevo di trovare nella città bambini ed adulti vestiti con cappelli ed abiti di foggia militare. Per questo la mia sorpresa è stata grande quando ho notato che non solo i cittadini ma gli stessi tranvieri hanno un'avversione tale per le divise che si rifiutano di indossare qualsiasi cosa che li controdistingua dagli altri.

Vi sarebbero altre cose interessanti da aggiungere sui trasporti pubblici di Mosca e sui tranvieri,

l'andare del tempo (qualche anno) il passeggero ha acquisito questa abitudine tanto che oggi il numero dei « portoghesi » è irrilevante.

Mi sia concessa una divagazione: all'ATM cercando di ricorrere all'agente unico per « sanare il bilancio », non per immettere una innovazione tecnica in un servizio sociale dal cui sviluppo trae vita e benessere l'intera città. Ne è dimostrazione il fatto che si chiede nello stesso tempo agente unico, a-. bolizione dei controllori (beati portoghesi!) e aumento del prezzo del biglietto mentre limitatissime sono le misure atte a migliorare il trasporto.

A Mosca si è assicurato ai cittadini un trasporto efficiente e veloce

ma già troppo ci siamo dilungati e non possiamo rubare al giornale altro spazio.

MOSCA : un'arteria periferica di comunicazione.
zi( si; S( il O n( dt ni vi SI tr e( d di Tr di zi d. vi CI fi P. ti .1
Il tracciato della metropolitana Moscovita
VOCI DELL'A.T.M Vita nel mondo - 5 V i
P.
L.
Leggete V OCI dell'A.T.M.

Si rassicurino í soci della nostra cassa prestiti

Recentemente la stampa cittadina, dando notizia del prestito concesso era banche americane all'ATM, prestito che ammonta ad oltre 9 miliardi, affermava che la situazione deL'itoria dell'ATM era tale che fra i

creditori figurava anche l'Ufficio Prestiti per quasi 6 miliardi. Tale affermazione creava in alcuni sottoscrittori delle perplessità per cui riteniamo di dover precisare quanto segue :

Norme per il congresso dei sottufficiali d'Italia

A norma del vigente ordinamento statuario dell'Associazione Nazionale Sottoufficiali d'Italia, il Consiglio Direttivo Provvisorio della Sezione Milanese recentemente riorganizzata : ha deciso di indire per il 25 ottobre c.a. l'ASSEMBLEA

ORDINARIA dei Soci per la elezione del Consiglio Direttivo che dovrà durare in carica nel prossimo triennio.

L'attuale Consiglio Direttivo Provvisorio, considerata la fase espansiva che la vita associata sta attraversando ed in vista della particolare importanza che la partecipa'done dei Soci può avere agli effetti di tale attività, raccomanda, vivaMenet tutti Soci di intervenire alla

Assemblea anzidetta che verrà tenuta nella nuova ed accogliente Sede Milanese dell'A.N.S.I. - in Viale Bligny, 22 - (2° piano)

Non sembra il caso di sottolineare il fatto che una larga partecipazione all'Assemblea dei Soci renderà maggiormente rappresentativo il futuro Consiglio Direttivo, per cui il Consiglio uscente si limita a fare presente che è dovere di tutti i Soci, in quanto tali, di partecipare attivamente alla vita associa“va; è un dovere ed un diritto dal .nomento che ciascun Socio contri-

buisce a fornire i mezzi necessari perchè i fini della nostra Associazione si attuino.

Nel ricordare ancora a tutti i Sottufficiali che la nostra Associazione costituisce il mezzo per conseguire i benefici materiali e morali che la nostra categoria ha il diritto di vedersi leggittimamente riconosciuti al pari delle altre più fortunate, si invitano quelli che tra di essi sono Soci a farsene promotori: propagandone i fini — procurando nuove aderenze — pratecipando attivamente alla vita dell'A.N.S.I. attraverso la Sezione che è l'organo strutturalmente fondamentale.

Con un comunicato a parte verrà diramato l'invito con le precisazioni dal caso, comunque sin d'ora si può anticipare che la votazione Direttivo sarà proceduto dalla relaper l'elezione -del nuovo Consiglio zione per l'elezione del nuovo Consiglio Direttivo sarà proceduto dalla relazione morale e finanziaria della Sezione che servirà di base programmatica per il nuovo Consiglio che in tale Sede dovrà essere eletto.

Il Presidente

NORME GENERALI SULL'INFORTUNISTICA

La somma di 6 miliardi (circa) rappresenta il capitale dei depositi dell'Ufficio Prestiti ma questa cifra versata sul c.c. dell'ATM non può essere utilizzata che in parte dall'azienda in quanto da essa debbono essere sottratti i prestiti concessi al personale (oltre 600 milioni) e un fondo riserva di liquidi che assomma ad oltre 2 miliardi.

A garantire l'amministrazione dei fondi vi è una apposita Commissione di cui fanno parte due consiglieri nominati dalla C.I.A. in rappresentanza del Personale. L'utilizzazione dei fondi eccedenti alla riserva di liquidi e alla somma ammontante dei prestgi , viene utilizzata dalla Direzione la quale si assume gli oneri derivanti dalle percentuali di interesse e dalle spese dei dipendenti dell'Ufficio Prestiti..

Le somme versate sono comunque garantite dall'ATM. Non esiste quindi nessuna preoccupazione per i risparmiatori che hanno versato dei fondi all'Ufficio Prestiti. La dimostrazione può essere data anche dai fatto che anche nel presente anno, durante i mesi estivi, la Cassa Prestiti non si è trovata in difficoltà ad affrontare le richieste di rimborsi che, nei mesi di luglio e agosto (causa le spese per le ferie) hanno raggiunto punte di 2 o 300 milioni in un solo giorno.

Nel riaffermare la serietà e la sicurezza di questa istituzione del personale, invitiamo quanti ancora non ne fanno parte ad iscriversi rammentando che la quota sociale di sottoscrizione necessaria per divenire soci dell'Ufficio Prestiti è di lire 2.000. Rammentiamo inoltre che i versamenti a capitale possono esse sere effettuati direttamente presso la Cassa della Direzione o trattenuti sul listino paga.

Per informazioni i lavoratori possono rivolgersi all'Ufficio Prestiti o presso la locale C.I. di Deposito la quale è autorizzata all'inoltro delle pratiche.

” LA REDAZIONE

Premesso che per legge chi durante lo svolgimento del proprio servizio venga colpito da infortunio, anche lieve, ha l'obbligo di denunciare immediatamente l'evento e sottoporsi alle prescritte visite mediche per l'accertamento diagnostiso e le conseguenti cure ambulatorie od ospedaliere, si precisano le modalità da osservarsi da ogni singolo in modo da evitare disguidi che possano arrecare complicazioni sia sanitarie che amministrative.

L'agente che viene colpito da infortunio in linea, all'atto della cessazione effettiva del servizio, deve sottoporsi alla visita di accertamento presso gli appositi ambulatori dell'I.N.A.I.L., presentandq la « Richiesta di Visita Medica » (modulo 1 I.N.A.I.L.) da ritirarsi o presso la rimessa di appartenenza oppure presso i chioschi presidiati da controllori (Dogana - Cusani - Q. SellaAbruzzi - Aporti - SammartiniIsonzo - Lotto) che nel dare il modulo indirizzeranno l'infortunato al posto di pronto soccorso I.N.A.I.L. più vicino (vedi elenco allegato). A seguito della visita medica l'infortunato riceverà il « primo certificato medico » che dovrà recapitare subito, o quanto meno non più tardi di 12 ore dal fatto all'Ispettore della propria .rimessa dove si provvederà per la regolare compilazione della denuncia di infortunio (mod. 613/44 A.T.M.) e conseguentemente inoltrato e cura dell'infortunato all'Ispettorato Medico Fiscale, nonchè alla registrazione dell'infortunio sull'apposito registro di recente istituzione presso ogni posto di lavoro.

Nel caso che l'entità dell'infortunio in linea abbia provocato l'immediato ricovero e conseguente degenza dell'infortunato in Ospedale da parte del Movimen-

CIRCOLO RICREATIVO A.T.M.

to Esterno, tramite controllore volante comandato dall'Ispettore di servizio, 'si dovrà provvedere a ritirare il « primo certificato medico » ed a far firmare dall'interessato, qualora sia in grado di farlo, il mod. 613/44 di denuncia d'infortunio sul quale verranno segnati gli estremi dell'infortunio da inviarsi successivamente con la massima urgenza al Deposito di appartenenza dell'infortunato per il completamento della denuncia ed inoltre a cura della rimessa all'Ispettorato medico.

Nel caso che l'infortunio avvenga in rimessa, sarà cura dell'Ispettore far svolgere tutti i compiti sopradescritti.

Qualora l'infortunato abbia cessato il servizio e fosse degente al proprio domicilio impossibilitato a presentarsi alla visita medica per farsi rilasciare il primo certificato medico, dovrà darne immediata comunicazione alla propria rimessa di appartenenza e richiedere direttamente l'intervento di un mezzo di pronto soccorso (C.R.I.) per essere trasportato alla più vicina ambulanza dell'I.N.A.I.L. Quando sarà in possesso del certificato di visita effettuata lo farà pervenire a propria cura (sempre entro le 12 ore al proprio superiore di rimessa per la regolare stesura della denuncia. L' agente che al rilascio del primo certificato medico venisse dichiarato dai sanitari del'I.N.A.I.L. in condizioni di riprendere subito servizio dovrà ugualmente tramite il proprio Ispettore far compilare la denuncia d'infortunio e farsi rilasciare dall'Ispettore Medico il biglietto di ripresa servizio, senza del quale non potrà essere riammesso al lavoro.

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STORIA DEL MOVIMENTO SINDACALE IN ITALIA

La confederazione generale del lavoro

Nell'ottobre del 1906 per iniziativa della F.I.O.M. si costituisce a Milano la Confederazione Generale del Lavoro: sono presenti 500 delegati in rappresentanza di 250.000 iscritti.

Al secondo congresso nel 1908 a Modena vi sono 92 Camere del Lavoro costituite con 3.747 sezioni e gli iscritti salgono a 306.957 e costituiscono il 57% degli iscritti alle organizzazioni sindacali allora esistenti.

Oltre alla Confederazione del Lavoro esistevano le leghe bianche (cattoliche) e il movimento sindacalista rivoluzionario.

Nella Confederazione del Lavoro la lotta tra riformisti e rivoluzionari si fa sempre più viva e la scissione si avvicina a grandi passi.

In merito ai rapporti che devono intercorrere tra la Confederazione del Lavoro ed i partiti politici si manifestano al Congresso due tendenze: vi sono quelle che non vogliono rapporti coi partiti e gli altri che vogliono che vi siano dei rapporti ma si chiedono con quali partiti si devono avere.

Si decide infine a maggioranza che la Confederazione Generale del Lavoro terrà rapporti con il partito socialista e con quei partiti che accettano il metodo della lotta di classe ed accettano il programma ed i metodi di azione della Confederazione Generale del Lavoro.

La Confederazione Generale del Lavoro manterrà infatti negli anni successivi i contatti oltre che con il Partito Socialista anche con il Partito Repubblicano e con quello Radicale.

Il movimento sindacale cattolico

Abbiamo già detto che il movimento sindacale cattolico incominciò a svilupparsi dopo l'emanazione dell'Enciclica di Papa Leone XIII. Rerum Novarum sulla questione operaia.

L'Enciclica Rerum Novarum è stata emanata nel 1891 da Papa Leone XIII. Il Papa comprese che di fronte alle lotte dei lavoratori, all'agitazione mondiale per le 8 ore di lavoro giornaliere, alle prime celebrazioni internazionali della festa del 1° Maggio all'intensificazione dei movimenti sindacali con la partecipazione ad essi di larghi strati di contadini, la chiesa doveva prendere una posizione in direzione dei lavoratori.

La Rerum Novarum è però innanzi tutto un documento interclassista e perciò antisocialista. Infatti, dopo un rapido accenno alle gravità del conflitto sociale e alla necessità di « provvedimenti in aiuto dei proletari », essa si sofferma a lungo in polemica coi socialisti ed afferma che la proprietà privata è un « diritto naturale ».

La conclusione della prima parte dell'Enciclica è la seguente: « togliere del mondo le disparità sociali è cosa impossibile ».

In un altro punto l'Enciclica afferma : « oggi in tanto ardore di sfrenate cupidigie, bisogna che le plebi siano tenute a dovere; poichè se ad esse la giustizia di adoperarsi a migliorare le loro sorti, nè la giustizia, nè la giustizia, nè il pubblico bene consentono che si rechi danno alla roba altrui, e sotto il colore di non so quale ugualianza s'invada l'altrui ».

Intervenga dunque l'autorità dello Stato, e posto freno ai sommovitori, preservi i buoni operai dal pericolo della seduzione e i legittimi padroni da quello dello spogliamento.

Il sindacalismo cattolico (bianco) prese un certo sviluppo tra il 1907 e il 1910. Si costituirono allora le prime Federazioni provinciali. Alla fine del 1910 i lavoratori aderenti dell'Unione Economica e sociale dei cattolici d'Italia erano 104.614. Nell'industria le organizza-

zioni cattoliche erano particolarmente forti tra i tessili (33.402 organizzati).

Ciò che rendeva in quel periodo le organizzazioni cattoliche particolarmente pericolose e dannose per i lavoratori non era tanto l'atteggiamento che esse assumevano nei conflitti di lavoro, ma il fatto che il movimento sindacale cattolico era diretto al centro da elementi appartenenti all'alta borghesia e alla aristocrazia terriera strettamente controllata dalle gerarchie ecclesiastiche.

Infatti, lo statuto dell'organizzazione sindacale cattolica uscito dal Congresso del 1911 fu emanato dalla Santa Sede. In tale statuto viene enunciato chiaramente che l'organizzazione deve ispirarsi ai principi e alle direttive confessionali e che le organizzazioni sindacali cattoliche dovranno cercare di risolvere le vertenze con tattica pacifica e ricorrere allo sciopero solo dopo aver utilizzato tutti gli altri mezzi.

L'unione sindacale Italiana

Nel 1912 gli anarchici costituirono una loro organizzazione sindacale, l'Unione Sindacale Italiana.

Questo movimento rispondeva ad esigenze sentite da strati numerosi del proletariato italiano profondamente delusi dalla politica riformistica. Esso aveva una certa base di massa tra i braccianti pugliesi, tra i lavoratori agricoli, tra i muratori emiliani e tra i metallurgici di Milano, Sestri Ponente, Spezia etc..

In seguito nelle città di Modena, Ferrara, Piacenza si formano le Camere del Lavoro sindacaliste col distacco di alcune Leghe delle Camere del Lavoro confederali.

Ma i sindacalisti anarchici combattevano il riformismo in modo settario ed estremistico.

Dopo un grande sciopero dei braccianti di Parma organizzato e diretto dagli anarchici sindacalisti che durò parecchi mesi e che si concluse con una sconfitta, il sindacalismo anarchico incominciò a declinare e gli iscritti all'Unione Sindacale Italiana diminuirono moltissimo.

Delle tre organizzazioni sindacali esistenti nel 1912 la Confederazione Generale del Lavoro è la più forte e ha il numero maggiore di lavoratori organizzati.

Dalla fine della guerra al fascismo

Finita la guerra il movimento operaio e contadino ebbe un grandissimo sviluppo e contribuì ad accentuare il carattere rivoluzionario del movimento per l'entusiasmo destato dalla rivoluzione russa. La lotta di classe assunse perciò in Italia aspetti avanzati, si occupano molte terre incolte nel Mezzogiorno e si sviluppano grandi lotte per gli aumenti salariali, di cui la più importante e carateristica fu l'occupazione delle fabbriche dell'agosto del 1920.

La lotta partì da Torino fra le fabbriche meccaniche e si propagò poi a tutta l'Italia, a tutte le categorie industriali.

Una delle conquiste più importanti in quel periodo fu quella delle otto ore di lavoro, conquista che venne poi sanzionata da una legge.

Abbiamo già detto che durante la guerra, sotto la pressione delle masse, il Governo e gli industriali furono costretti a riconoscere le Commissioni Interne di fabbrica che tutti gli operai eleggevano (anche se in questi anni vi era chi pensava che esse dovevano essere elette solo dagli organizzati nel sindacato).

Dalle C.I. nascono nelle fabbriche torinesi i « Consigli di Fabbrica ».

Dei « Consigli » facevano parte i commisari di reparto eletti da tut-

te le maestranze in tutti i reparti.

I consigli di fabbrica assolvevano ad una funzione decisiva quali rappresentanti degli operai non solo nella fabbrica, ma anche nei sindacati e nelle Camere del Lavoro.

Attraverso i « Consigli » i lavoratori discutevano i problemi della fabbrica e tutte quelle questioni che riguardavano l'aspetto del controllo operaio sula produzione. I « Consigli aiutavano il sindacato ad elaborare rivendicazioni a carattere più avanzato, di libertà, di potere sindacale e di controllo operaio.

Il movimento dei « Consigli di fabbrica » diede anche un grande impulso al reclutamento sindacale. Infatti, in questi anni lo sviluppo dell'organizzazione sindacale fu grandioso, nel 1920 gli iscritti alla C. G. d. L. arrivano a 2.320.163. Contemporaneamente si costituì la Confederazione Italiana dei Lavoratori (cattolici) che raccolse in sè i sindacati bianchi e che raggiunse nel 1920 quasi un milione di iscritti, essa viene poi dichiarata autonoma rispetto alle organizzazioni di « Azione cattolica ».

Dall'organizzazione sindacale cattolica fu principale dirigente ed ammiratore Achille Grandi.

Nel 1919 venne ricostituita la Federazione Sindacale Internazionale dei Sindacati che prese il nome di « Federazione Sindacale Internazionale » con sede ad Amsterdam ed alla quale aderì la Confederazione Generale del Lavoro, mentre i sindacati bianchi aderivano alla Internazionale dei sindacati cristiani.

Sempre nel 1919 si costituì " l'Ufficio Internazionale del Lavoro ". Tale organizzazione che ha sede a Ginevra, ha essenzialmente carattere intergovernativo. Organo deliberativo di tale organizzazione è 'la Conferenza internazionale del lavoro che si riunisce di regola una volta all'anno ed è composta da due rappresentanti per ogni Stato che ne fa parte: un rappresentante delle organiz727ioni dei lavoratori ed uno dei rappresentanti padronali. Vengono dicussi i problemi del lavoro ed emanate convenzioni e raccomandazioni intorno a determinati problemi sociali.

Alla fine di febbraio del 1921 si riunì a Livorno il 5' Congresso della C. G. d. L.. Poche settimane prima era nato il P.C.I. ed al Congresso sindacale era già presente una forte corrente comunista la cui mozione raccolse k00 mila voti contro il 1.200.000 voti delle varie tendenze socialiste.

Intanto incominciava a svilupparsi il teppismo fascista. Le squadre fasciste, pagate dagli agrari e dagli industriali, protette dalla polizia e dalle autorità governative che lasciavano fare, incominciarono ad incendiare le sedi delle Leghe e delle Comere del Lavoro, bastonavano, ferivano ed uccidevano i dirigenti sindacali e politici di sinistra e gli antifascisti.

Tutte le organizzazioni operaie e contadine furono indistintamente colpite dalla bestiale reazione fascista, le prime furono le organizzazioni rosse e poi le organizzazioni bianche.

In tale situazione i dirigenti della C. G. d. L. sebbene spinti dalla insistenza della base che chiedeva un'azione energica contro le squadre fasciste non seppero o non vollero portare i lavoratori alle lotte.

Uno sciopero generale che mirava a fermare il fascismo fallì perchè mal preparato e mal condotto. Troppo tardi scorserò i « Comitati di difesa proletaria » costituiti dal basso e si giunse così rapidamente attraverso la « marcia su Roma » alla costituzione del Governo fascista.

Da allora dimìnuiscono fortemente gli iscritti alla C. G. d. L. e al VI Congresso, nel dicembre del 1924, i tesserati erano soltanto 269.000.

Intanto il 3 gennaio 1925 si conclude un accordo fra Confindustria e Sindacati fascisti (Patto Vidoni) in base al quale la sola rappresentante dei lavori, e venne decisa la sopressione delle Commissioni Interne.

La legge Rocco del 1926 sulla disciplina giuridica dei rapporti di lavoro sopprime poi il diritto di sciopero.

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Nostra inchiesta sulla funzionalità del laghetto

PARTE SECONDA

Dopo esserci interessati dei dati tecnici, terminiamo la nostra breve inchiesta sulla funzionalità e la sua bellezza naturale.

L'efficienza di una organizzazione ricreativa risalta subito dalla razionalità e regolarità che i suoi impianti hanno nel soddisfare facilmente tramite il servizio che la direzione dispone specie nella stagione estiva, l'ampio viale che attraversa longitudinalmente tutto il parco permette un agevole accesso sia alle cabine che agli impianti ricreativi, come la Piscina per i ragazzi, quella più grande galleggiante di nuova istituzione infine al grande parco adibito alle danze e naturalmente al ristorante.

Un attento servizio d'ordine e di vigilanza offre garanzia di tranquillità anche per gli sconsiderati che imprudentemente si avventurano oltre il recinto ove è ritenuto pericoloso bagnarsi, permette di riprendere con gentilezza ma nel contempo con fermezza i clienti che si rendono responsabili di atti incivili recando un danno morale e materiale all'ambiente.

Oltre alla possibilità sia pur limitata di fare un bagno ristoratore vi si possono fare altre svariate cose come giocare alla palla, fare una tranquilla partita alle carte, rincorrersi fra il verde degli alberi o leggere qualche buon libro seduti nelle numerose panchine, per gli appassionati della pesca (sonrano molti nella lago no- • stra categoria) g parte del è a loro disposizione anche nella stagione invernale, la delimitazione forzatamente fatta dà agio di soddisfare il loro obbi in tranquillità.

ALLA SERA SI BALLA.

Abbiamo già parlato della Balera delle polemiche suscitate proprio Per i prezzi delle consumazioni fatte durante lo svolgimento della danza entro il proprio recinto, spendere 300 lire per una qualsiasi consumazione e godersi per alcune ore una buona musica non mi sembra davvero fuori luogo.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

La bellezza naturale del parco è davvero apprezzabile, la sua capienza considerevole se teniamo conto dello scopo primo in cui fu creato. Nonostante le innovazioni e la cura con cui è mantenuto oggi si deve riscontrare delle deficienze non indifferenti, deficienze dovute non soltanto allo scarso finanziamento da parte della' direzione ma anche per mancanza di spazio che è sì reperibile nelle immediate adiacenze ma privo di verde.

Considerando che l'attività sportiva svolta nella nostra azienda si riduce a poche e infruttuose iniziative come il calcio e il. pugilato tenuto conto dello scarso rendimento di questi atleti che poi riescono solo a diventare dei favoriti si dovrebbe trovare i mezzi e la volontà di arricchire questo parco attrezzandolo di altre innovazioni sportive nelle quali tutti potrebbero praticarsi con beneficio del fisico e del morale.

Mentre pochi. sono i tranvieri che hanno attitudini al calcio o a menar pugni, molti sarebbero quelli che giocherebbero una partita a tennis fare una buona corsa, saltare degli ostacoli e così via; queste iniziative sportive che non richiedono certe un dispendio eccessivo di soldi ma nel contempo permettono a tutti i lavoratori di ritemprare il loro fisico e rilassare i nervi tanto provati, avrebbero la facoltà di ricreare quello spirito fraterno che già esiste sul lavoro spostandolo su un piano ricreativo e agonistico per una buona educazione sociale e per una maggior comprensione.

Il nostro Circolo Ricreativo si appresta ad acquistare dei pezzamenti di terreno per attrezzarlo al gioco del tennis, senza dubbio questo è lofievole e ne diamo atto agli iniziatori pregando i lavoratori di interes-

sarsi a questa nuova attività sportiva fra le più belle e più eleganti, se possiamo esprimere un nostro parere: diremo che il terreno dovrebbe essere acquistato vicino al parco Redecesio anche se, come già ho detto è privo di verde. Ecco perchè visitando il nostro laghetto e riportarne una buona impressione non si può tacere quello che vi è di positivo e quello che vi è di negativo, sappiamo bene che non

solo nei caldi mesi dell'estate i lavoratori hanno necessità di svago ma anche, • e soprattutto, durante tutto l'anno; il creare dunque un ritrovo capace di soddisfare sia i più giovani anziani sarebbe un interesse collettivo non solo finanziario ma di recupero del morale dei lavoratori che è e rimarrà sempre il maggior patrimonio della nostra azienda.

Unbruttovezzo:LEMANCE

Sono più che sicuro che questo mio scritto solleverà un coro di proteste fra gli interessati, ma dobbiamo essere obbiettivi e chiederci: le mance, umiliano o non umiliano chi li riceve?

Io direi di sì.

Ma in pratica non è così, e voglio darne qualche esempio.

Se entriamo in un bar per sorbirci un caffè, il barista non chiede mance, ma però noi vediamo sul banco un piattello con alcuni spiccioli ad indicare che la mancia è gradita, ed al termine della giornata qualche migliaio di lire viene, comodamente intascato.

Se poi questo caffè lo si prende al tavolino, oltre al servizio che viene maggiorato in alcuni esercizi il doppio della consumazione, il cameriere al momento di riscuotere, indugia palesemente facendo capire che sarebbe stata gradita una mancia.

Dal parrucchiere è in bella mostra una cassettina salvadanaio per le mance e nelle festività tradizionali, offrono ai loro clienti un calendaiietto profumato che li obbliga ad elargire una mancia più sostanziosa.

E si badi bene, che in taluni casi, non sono il giovane di negozio od il barista che mettono in vista il piattello o cassettina, ma bensì i proprietari stessi dell'esercizio.

Passiamo poi ai fattorini dei vari servizi, ai portalettere, agli incaricati della raccolta delle immondizie, bussano alla porta facendo gli auguri e stendono la mano per riceverne un compenso.

Ci sono pure i portieri delle abitazioni private che non chiedono apertamente le mance Natalizie e ferragostiane, ma secondo loro è quasi obbligatoria per le mansioni che essi svolgono.

Tutti gli inquilini si sottomettono a questa usanza solo per tema di immaginabili soprusi da parté dei portieri.

Ho citato solo alcuni casi più no-

ti, ed ora dobbiamo chiederci : E' giusto tutto questo? Non credo. Se confrontiamo questa « per fortuna » minoranza di privilegiati, alla stragrande maggioranza dei lavoratori che godono solo del loro salario o stipendio, più la 13', non è giusto che questi ultimi sborsino con sacrificio una parte dei loro sudati guadagni a favore di chi come loro percepisce uno stipendio che per contratto stipulato dai loro sindacati, se non superiore, non è certamente inferiore a tutte le altre categorie di lavoratori.

E' recente come tutti sannno, il nuovo contratto stipulato per i portieri, il quale giustamente, garantisce loro un equo stipendio, la 13' e tutti i benefici di cui godono gli altri lavoratori, in più, godimento alloggio ecc. ecc. secondo il quale il proprietario dell'immobile ha facoltà di rivalsa presso il locatario per le maggiori spese di portierato.

Per citare il caso dell'Istituto Case popolari, la direzione ha già inviato ai suoi inquilini la comunicazione dell'aumento, accompagnata dal bollettino di pagamento degli arretrati.

Quindi non vi è più ragione di elargire loro delle mance.

Per quei servizi extra che non rientrano nelle loro mansioni, richiedano agli interessati il giusto compenso, ma intendianioci, dato che le mansioni che svolgono, in certi casi sono di natura delicata, siano svolte con onestà e imparzialità, anche per coloro che non danno mance, ma pagano per 'il servizio che i portieri sono tenuti a svolgere. Aboliamo dunque le mance, e cerchiamo di crearci una personalità senza alcun complesso di umiliazione, e coloro che fino ad ora le hanno ricevute, abbino il coraggio di rifiutarle sdegnosamente, saranno guardati più benevolmente e godranno di una maggior stima.

FRA AMICI

Mia moglie parla spesso da sola

Anche la mia, ma non lo sa. Crede sempre che io la stia ascoltando.

TROPPO OCCUPATO...

In un ristorante affollatissimo, un cliente, molto nervoso, tenta invano di farsi servire. Interpella furioso il cameriere che, correndo, gli sta passando accanto:

Ma sapete quante volte vi ho già chiamato invano? No, signore — risponde il cameriere — sono troppo accupato per averle contate.

CAMERIERE NOVELLINO

Il signore • desidera?

Portatemi quello che mangia quel signore là. — Mi scusi, ma non sarà mica facile portargliela via'

A QUEL PREZZO

Il signor Rossi è un uomo abbastanza distinto. Sua moglie invece è stupida e brutta.

Un giorno un amico gli chiede: Dimmi un po', come hai fatto la conoscenza di tua moglie?

Semplice un annuncio matrimoniale che mi costò solo duecento lire. Capisco, — mormora l'amico. A quel prezzo non si poteva avere di meglio!

LA BUONA RISPOSTA

Un tale si presenta al commissariato e chiede se è stato visto in giro un matto. L'Agente di servizio gli domanda i connotati dell'individuo ricercato.

— Non è più alto di un metro e cinquanta, è magro, e pesa centoventiehili.

LA BUONA SOLUZIONE

Un cliente si indirizza alla segreteria dell'albergo per avere una stanza, ma la risposta è negativa. Tutto è occupato. Però il cliente insiste. Il segretario dell'albergo comincia a perdere la pazienza:

Vi ho già detto e ripetuto che non abbiamo camere disponibili. Tutto è completo.

Eppure — protesta il cliente — se il re di Svezia arrivasse qui questa sera, voi la stanza gliela dareste.

Certamente!

Allora, datemi la camera del re di Svezia. Posso garantirvi che questa sera non verrà.

PROTESTA Strano — fa un tale incontrando un notato che da alcune settimane tua moglie stita completamente di nero. Eppure non mi biate un lutto in famiglia.

— No — risponde l'amico — ma mi comporto con lei in modo odioso e, per riprendere il lutto del suo primo marito.

amico. — Ho va in giro vesembra che ah-

essa afferma che io protesta, ha voluto

L'ANGOLO 04DEL BUONUMORE
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K OCI DELL'A.T.M. L REDECESIO -Or TEMPO LIBERO 9
DIVAGAZIONI D'ATTUALITÀ
A. M.
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GORLA

-o- TEMPO LIBERO -oIL RIPOSO E' UN'ESIGENZA

Un circolo sociale efficiente

A Gorla esiste un circolo famigliare che detiene un primato; saper, crganizzare distintamennte e felice-, mente riunioni, gite, gare sociali sportive, trattenimenti vari accontentando tutti i soci siano essi anziani o giovani.

Abbiamo ricavato questa impres• sione dopo una serata trascorsa su gentile invito del presidente del circolo signor Volpari; si trattava di una serata in onore ai giovani ragazzi che avevano disputato un combat tuto torneo calcistico e se tutto si fosse limitato alla consegna di coppe e medaglie molto probabilmente avremmo assistito a una fredda cerimonia che avrebbe spoetizzato questi ragazzi.

Così non fu, per il felice, connubbio esistente fra anziani e giova. ni ; gli anziani avevano sistemato le cose in modo tale che quella che avrebbe potuto essere una scippata cerimonia divenne una radiosa e ordinata festa di folclore e di sana giovinezza.

Purtroppo ciò non avviene ovunque, purtroppo troppe persone pensano all'attuale gioventù sullo stantìo cliché dei giovani bruciati e fanno poco o nulla per comprendere il loro stato d'animo indirizzandoli verso le vie da loro stessi percorse in condizioni più o meno favorevoli.

Questo devono invece averlo molto ben capito i dirigenti e i soci del circolo famigliare di Gorla se sono riusciti a tener legati fraternamente fra di loro 300 e più giovani creando così solide premesse per la continuazione del circolo e delle sue funzioni in un più o meno lontano futuro.

Proseguendo la nostra visita col presidente chè) fra l'altro è un nostro stimatissimo collega ci facciamo spiegare le altre attività della vita sociale fra le quali fa spicco il mutuo soccorso che viene incontro alle necessità dei soci in casi come le malattie, disgrazie, infortuni ed altre cause che resiste dalla fondazione del circolo avvenuta una settantina d'anni fa.

I soci possono comperare vino (per la loro tavola) che viene trasportato da luoghi di produzione e non da stabilimenti biochimici a prezzi veramente eccezionali considerando la qualità del prodotto.

Una modernissima cucina può provvedere a banchetti di ogni specie e qualità e tutti i giorni si può mangiare come in ogni tranquillo ristorante spendendo il giusto prezzo alla portata delle nostre tasche di lavoratori.

Oltre alle varie e numerose attività segnaliamo la presenza di un Centro culturale che partendo dalla tradizionale biblioteca (abbastanza ben organizzata) indirizza i propri soci (con conferenze, proiezioni, gite a scopo culturale, dibattiti) verso le sublimi mète del sapere.

Con ciò abbiamo cercato d'esporre quanto visto, e qualche considerazione personale; non ci rimane altro che, augurando al circolo di Gor• la un sempre più radioso avvenire, di sperare che altre organizzazioni, altri circoli comprendino il reale valore dei giovani e li possa organizzare e valorizzare come abbiamo più sopra visto.

PLINIUS

Quando nelle fattorie del sud America o ancora più lontano presso i Greci o i Romani si compravauno schiavo per adibirlo ai lavori, quale era il criterio con cui venivano utilizzate le forze dello schiavo? Lo sfruttamento intensivo fino all'esaurimento. Non appena Io schiavo non rendeva più in armonia con il fabbisogno lo si vendeva, qui veniva sottoposto ad altro lavoro, sia pure più leggero, ma sino all'esaurimento delle possibilità. Ma accadeva qualcosa di peggio ed in tempi non così remoti. Basterà leggere la descrizione della vita nel 1800 degli operai salariati in Inghilterra descritta dagli Hammond riportata da Bertrand Russel nel suo volume « Storia delle idee del secolo XIX ». Ne riportiamo dei brani interessanti per la loro crudeltà.

« Una volta che i fanciulli erano diventati salariati, la loro' vita di lavoro differiva poco da quella degli apprendisti. Entravano dai cancelli della fabbrica alle 5 o alle 6 di mattina e ne uscivano (al più presto) alle 7 o alle 8 di sera, compreso il sabato. Tutto questo tempo stavano con una temperatura variante dai 26 ai 30 gradi centigradi.

L'unoca sosta durante questa reclusione di 14 o 15 ore era costituita dalle ore dei pasti, al massimo mezz'ora per la colazione e una per il pranzo ».

Ed ancora :•« Il lavoro dalle 3 del mattino alle 10 di sera non era riconosciuto; nella filanda del signor Var/ey, per tutta l'estate, si lavorava dalle 3,30 di mattina alle 9,30 di sera. Nella filanda chiamata a ragione « Baia d'inferno », per due mesi alla volta non solo lavorando regolarmente dalle 5 del mattino alle 9 di sera, ma per due notti alla settimana layorando ugualmente tutta la notte. I datori di lavoro più umani si contentavano quando erano occupati per un periodo di sedici ore giornaliere ».

E questo avveniva poco più di un secolo fa, nella oggi civilissima Inghilterra.

Se ora ci riportiamo da quei tempi «incivili » e veniamo alla nostra civiltà contemporanea vediamo che il concetto di sfruttamento intensivo è stato abbandonato. L'homo non è più considerato schiavo, non viene più comprato e venduto (tranne nelle squadre di calcio). Il datore di lavoro non può più obbligare il lavoratore a produrre sino all'e-

saurimento perchè egli è protetto dalle leggi sociali. E d'altra parte non vi è più imprenditore che ignori come lo sforzo prolungato si risolve con un danno per l'organismo; e quindi indirettamente anche per l'efficienza produttiva, poichè la produzione che sorge in mezzo alla fatica non può essere di qualità e dà un progressivo ed elevato contributo agli « scarti ».

Ma si è giunti a questa diffusa coscienza in quanto una schiera di studiosi psicologici e fisiologi hanno con tenacia e perseveranza analizzato le curve di resistenza, gli effetti della fatica e tutta la sintomatologia dello sforzo continuato dell'organismo umano.

Dopo secoli si è capito che un operaio che arriva alla fine dell'anno senza mai essersi allontanato dal suo ambiente è un uomo affaticato non soltanto fisicamente' ma anche spiritualmente, in quanto molteplici reazioni chimiche si sono avvicendate nel suo cervello senza modificazioni appariscenti. Ciò non esclude che l'organismo ha accumulato delle tossine, cioè veri propri veleni, che hanno bisogno di essere smaltiti.

Questa esigenza di riposo affinché le forze vengano ritemprate, col passare degli anni si è caricata di tanti altri valori. Oggi psicologi e sociologi parlano del bisogno di svago, di utilizzazione razionale del tempo libero non più in termini di necessità fisiologica, ma come necessità psichica, come equilibrio spirituale, armonia della personalità, così via. Ciò vuol dire che i presupposti psicologici si sono arricchiti, sono diventati elementi più complesii. In parte ciò è avvenuto per l'allargarsi • dell'orizzonte sociale e in gran parte per consolidare la conquista del diritto alle vacanze.

23 - 27 ottobre 1964 Pellegrinaggio a MATHAUSEN EBENSEE GUSEN - MELCK

Nel quadro delle cerimonie celebrative per il ventennio della Resistenza, il Comitato milanese ha ritenuto opportuno inserire anche un pellegrinaggio ai campi di eliminazione nazisti in Austria.

Il contributo infatti dato dalle decine di migliaia di nostri connazionali che sono morti "nel territorio tedesco vittime delle sofferenze terribili di quei campi di eliminazione, dove la ferocia degli aguzzini era più che bestiale, dove ogni senso di umanità era stato dimenticato per dar posto solo a inconcepibili manifestazioni della più raffinata cattiveria, è uguale, se non superiore, a quello che, alla Resistenza apportarono i partigiani, i patrioti che combatterono contro le formazioni nazifasciste.

Con questo pellegrinaggio Milano vuole recare un tributo di affettuosa riconoscenza a tutti quegli Italiani che morirono lontani dall'Italia con la visione della patria martoriata. Il Presidente del Comitato

On. Luigi Meda

Venerdì 23 ottobre - MILANO - Ore 5,30 appuntamento dei partecipanti Piazza Diaz n. 7, davanti all'Agenzia turistica I GRANDI VIAGGI. Ore 5,45 partenza in autopullman via Trento Bolzano.

VIPITENO - Sosta per il pranzo. Alle ore 14,30 partenza per SALISBURGO, arrivo in serata. Cena e pernottamento.

Le numerose coppe vinte dai soci

Inaugurazione della stagione -9641965: 23 ottobre 1964 - Celebrazione del IV Centenario della nascita di WILLIAM SHAKESPEARE.

Personaggi ed. interpreti : Ernesto Calindri (Don Pedro); Lino Troisi (Don Juan); Carlo Cataneo (Claudio); Tino Carraro (Benedetto); Filippo Scelzo (Leonato); Riccardo Perruchetti (Antonio); Alfio Petrini (Baldassarre); Luciano Fino ( Corrado) ; Franco Morgan (Borachiò); Guido Lazzarini (Frate Francesco); Guido Verdiani (Gancio); Leonardo Bragaglia (Un Cancelliere); Franco Micheluzzi (Prima Guardia); Ermanno Roveri (Seconda Guardia); Elsa Merlini (Beatrice); Francesca. Siciliani (Ero); Franca Mantelli (Margherita); Wanda Tucci (Orsola).

La scena si svolge a Messina. Regia di Claudio Fino. Scene di Filippo Corradi Cervi. Costumi di Emma Calderini.

Prezzi per la stazione 1964-1965:

Prime rappresentazioni L. 4000 (posto unico)

Repliche L. 3000 (posto unico)

Diurne familiari del giovedì L. 2000 (posto unico)

Riduzione speciale per Etudenti e Cral L. 1000 (posto unico)

Biglietto valido per ogni spettacolo di giorno feriale e per lo spettacolo ,serale della domenica e giorno festivo (escluse le prime).

Abbonamenti a cinque spettacoli da scegliersi nel programma della stagione:

Alle prime rappresentazioni L. 18.000 (anzichè L. 20.000)

Alle repliche L. 12.000 (anzichè 15 mila)

Alle diurne familiari del giovedì lire 8.000 (anzichè L. 10.000)

rMated-iennaleuen-t

Martedì - Mercoledì - Venerdì - Sabato: ore 21,15

Giovedì: ore 16

Domenica e giorni festivi : ore 15,30 e 21,15

Tutto questo lavorio attorno alla utilizzazione del tempo libero tende anche a controbilanciare gli effetti nefasti di una civiltà altamente meccanicizzata. I disturbi nervosi della personalità crescono con un ritmo pauroso, ragion per cuui è giocofor,za prevenire o perlomeno limitare gli effetti deleteri del sovraccarico della tensione nervosa a cui si sottopone la vita moderna. Arrivati a questo punto, l'interesse economico del'efficienza produttiva, viene scavalcato dall'interesse sociale : in altri termini la buona salute del lavoratore non è più il problema privato del singolo datore di lavoro ma di tutta una società la quale proteggendo i suoi membri protegge se stessa. Ma occorre decidersi a dare con serietà d'intenti e con approfondita conoscenza dell'importanza assunta dal tempo libero nella moderna società, una rispondente legislazione a questo nuovo ed imperativo problema sociale che, non ci stanchiamo mai di ripeterlo, è divenuto assai più grave dei problemi del lavoro, ai fini della svalutazione umana.

Poichè le immense energie c h e l'Uomo è stato capace di porre in in atto con la disintegrazione dell'atomo e le infinite risorse che egli ha saputo creare e continua a produrre nel campo della chimica, della fisica e della biologia, potranno risolvere, se Egli lo vorrà, qualsiasi problema di sopravvivenza umana. Ma quest'ultima potrà avvenire a condizione che i valori della personalità umana coesistano e la sovrastino.

Ed i valori della persona umana non potranno essere salvaguardati ed arricchiti se non attraverso un sano impiego del tempo libero che accrescendosi quantitativamente, con la diminuzione delle ore di lavoro, richiede sufficienti ed adeguati mezzi e servizi che solo lo Stato o un Ente da esso espressamente delegato potrà fornire e. non per un limitato numero di tesserati ma per tutti i lavoratori italiani.

Un così grave compito non potrà certo essere affrontato con rimedi o ripieghi, ma con piena ed assoluta esponsabilità e cioè con leggi e mezzi economici adeguati alla importanza sempre crescente assunto dal tempo libero nel mondo.

Sabato 24 ottobre - SALISBURGODopo la piccola colazione partenza per EBENSEE. Visita al cimitero dei Caduti del campo. Sosta a Gmunuden per il pranzo e proseguimento per LINZ. Arrivo in serata. Cena e pernottamento. • Domenica 25 ottobre - LINZ - Dopo la piccola colazione partenza per la visita ai campi. Breve cerimonia davanti al forno crematorio di GUSEN e visita al campo di sterminio di MATHAUSEN nella parte ancora intatta, (le baracche, le camere a gas, i forni crematori, la scala della morte, ecc.), ed ai monumenti ai deportati delle varie nazioni. Pellegrinaggio al cimitero dei Caduti della Prima Guerra Mondiale e dei pochi deportati riconosciuti italiani del campo di sterminio. Rientro a Linnz per il pranzo. Partenza per MELCK. Visita ai resti del campo. Arrivo in serata a VIENNA. Cena e pernottamento.

Lunedì 26 ottobre - VIENNA - Dopo la piccola colazione, mattinata libera o partecipazione al « giro turistico » facoltativo della città. Dopo il pranzo, partenza per GRAZ, arrivo a Graz in serata:Cena e pernottamento.

Martedì 27 ottobre - GRAZ - Dopo la piccola colazione, partenza per UDINE, sosta per il pranzo e quindi partenza per MILANO, arrivoin serata.

Il pellegrinaggio sarà diretto dal sig. Bruno Fabello dell'Agenzia « I Grandi Viaggi ».

Prezzo a persona L. 36.000

Nel prezzo sono compresi : il tra sporto in autopullman da Milano a Milano; i pasti in viaggio come da programma; il soggiorno in buoni alberghi di II categoria in camere a due o tre letti; le visite ai campi di sterminio come da programma; l'assistenza di accompagnatori; le tasse e le percentuali di servizio.

Non sono compresi nel prezzo: le bevande ai pasti; le mance e gli extra in genere; tutto ciò che non sia citato in programma.

Supplementi: visita alla città di Vienna L. 500; passaggio alla I categoria di albergo L. 10.000.

La data di chiusura per le iscrizioni è fissata al 13 ottobre p. v.

10 - VOCI DELL'A.T.11-
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Alberto Mario Gloria
TEATRO DEL CONVEGNO VIA DEGLI OMENONI
La sala della Presidenza del Circolo sociale di Gorla

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