Voci ATM20

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UNA VITTORIA DELL'UNITA'

L'eco della firma del positì vo accordo nazionale della nostra categoria non si è ancora spento. I lavoratori con tinuano a richiedere i numerosi volantini stampati dai sindacati riportanti i termini dell'accordo e le nuove retribu zioni da esso stabilite.

La nostra categoria non ha avuto dal 1945 ad oggi una vittoria così piena e brillante sia per la parte economica e normativa che per il riconoscimento delle prerogative del sindacato nella fabbrica. Prima del raggiungimento dell'accordo, durante le stesse giornate di lotta, si sentiva nell'atmosfera dei depositi clic questa volta l'accordo nazionale, nonostante la situazione economica generale sfavorevole, avrebbe accolto le aspirazioni, dei lavoratori.

Quest'impressione era dovuta alla volontà di lotta della categoria ma sopratutto alla larga unità che si era realizzata alla base. Chi non ricorda l'ultimo sciopero, con la totale partecipazione delle maestranze impiegati compresi? Come non segnalare i picchetti unitari che in ogni deposito sono sorti, e la fraternità che legava in auei momenti i sindacalisti dalla CG IL, della CISL e dell'UIL?

L'unità cementata alla base su una piattaforma che corrispondeva alle esigenze dei lavoratori, aveva i suoi riflessi anche ai vertici ove troppo spesso ragioni strumentali ostacolano le azioni unitarie sempre più energicamente richieste dai lavoratori.

E' per questo che l'attuale vittoria sindacale è una vittoria dell'unità dei lavoratori che avrà notevoli e positive ripercussioni su tutta la categoria.

Ma in questo momento di esultanza e di rinnovata fiducia nell'organizzazione sindacale, è necessario che ciascun lavoratore compia un e same di coscienza sull'appor to da lui dato a questa ed alle altre conquiste sindacali. Nell'A.T.M. non solo esistono ancora oggi alcune migliaia di lavoratori che non aderiscono ad alcun sindacato, ma la stessa attività dei militanti spesso si limita alla tolleranza sulla quota trattenuta a listino. La forza contrattuale della categoria si esprime nel numero di aderenti ai sindacati, ma la giustezza dell'impostazione delle vertenze spesso dipende dalla partecipazione attiva dei lavoratori alla elaborazione della piattaforma rivendicativa.

Aumentiamo il numero degli iscritti ai sindacati, partecipiamo attivamente alla loro vita democratica e conduciamo una larga azione per rafforzare l'unità di tutta la categoria col avremo compiuto un deciso passo in avanti verso la soluzione dei numerosi problemi che ancora debbono essere risolti.

W gli scioperi del marzo 1944

Leggete la 4a e 5a pagina dedicate alla Resistenza

IL NUOVO ACCORDO NAZIONALE

RISPECCHIA LE ASPIRAZIONI DEI LAVORATORI E LA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA DEI SINDACATI

Riportiamo Accordo di massima raggiunto nelle trattative per il Contratto Nazionale della categoria.

Art. 1 - Le retribuzioni conglobate al 1" novembre 1963 saranno incrementate in adozione ad un nuovo parametro e precisamente quello corrispondente alla quinta zona extra, con la riduzione delle differenze esistenti dopo l'applicazione del nuovo parametro tra la zona zero e tutte le altre zone in ragione del 10 per cento fino alla quinta zona extra e del 15 per cento dalla sesta all'ultima zona.

Le retribuzioni così ricavate vanno maggiorate dell' 8 e 50 per cento e decorrono dal 1" novembre '63.

Art. 2 - Dall'anno 1964 è istituita una erogazione annua pari alla metà di una quattordicesima mensilità da computarsi in relazione alla retribuzione del mese di giugno con i criteri applicativi per la tredicesima mensilità e da corrispondersi tra il quindici ed il trent'uno di luglio.

Tale erogazione è frazionabile per mesi interi nel caso che il rapporto di lavoro sia risolto prima del 1531 luglio, mentre quando il rapporto venisse risolto in epoca successiva al 31 luglio il lavoratore dovrà restituire i dodicesimi riscossi per il periodo intercorso tra la data di risoluzione del rapporto e il 31 dicembre dell'anno di competenza.

Art. 3 - A partire dal 1° febbraio 1964 i valori dei punti della contingenza sono fissati in base ai parametri adottati per le retribuzioni partendosi per il raggruppamento « A » dalla base della categoria « A » di lire 15,50 giornaliere e per il raggruppamento « B » da quella di lire 13,33, abolendosi i raggruppamenti di categoria pilota e le distinzioni per sesso. Fermo restando tutte le altre norme vigenti in materia si precisa che l'arrotondamento ai 50 cent. superiori dei punti di variazione della contingenza sarà effettuato nell'ambito di ciascun trimestre senza il ricalcolo riferito al trimestre precedente.

Art. 4 - Sia per quanto si riferisce alle retribuzioni e sia per i punti di variazione della contingenza le riduzioni per i minori sono unifi-

(Continua in 2' pag.)

Con il 31 marzo si chiudono le domande di ammissione alle colonie marine e montane della Cassa di Soccórso ATM. La colonia marina non sarà ospitata, come negli scorsi anni nello stabile di Igea, dato che questo è stato acquistato dalla FIAT, ma in due stabili adiacenti posti in una località non distar te da Igea Marina. Ci auguria• mo che presto si dia inizio alla costruzione della colonia ATM nel terreno acquistata lo scorso anno e ter mini così il pericolo di dovere, per cause non dipendenti dalla nostra volontl. trasferire la colonia da una località all'altra.

Quest'anno la Cassa di Soccorso ha deciso di effettuare ai bambini da inviare in colonia una serie di esami atti ad accertarne le condizioni di salute, Tubercolina - esame del sangue e dell'urina ecc.). Queste analisi, fatte dalla nostra Cassa di Soccorso, richiedono un certo tempo (si è programmato di visitare 15 bambini al giorno) ed è pertanto necessario che le domande

E' arrivato il micro-autobus RITORNAL'AGENTEUNICO?

Mercoledi 4 marzo è giunto all'officina Zara il primo micro-autobus tipo FIAT acquistato dall'ATM. L'estetica di questa vettura è alquanto diversa dalle normali vetture autotilotranviarie, in servizio. Infatti, il tetto anteriormente e posteriormente non è arrotondato ma fuoriesce brevemente, come nelle case, dando alla vettura l'aspetto di una roulotte o di un carrozzone da zingari. Internamente, lo spazio è razionalmente utilizzato.

Una delle frequenti manifestazioni unitarie dei lavoratori

RIPRESE LE TRATTATIVE AZIENDALI

Si è svolto il 5 marzo, il preannunciato incontro fra la C.G.I.L. e le altre Organizzazioni Sindacali e la Direzione dell'A.T.M. per la ripresa delle trattative relative alle questioni sindacali aziendali da tempo oggetto di discussione e momentaneamente accantonata per la concomitanza con la trattativa nazionale per il rinnovo del contratto di lavoro.

Dopo una laboriosa introduzione e discussione interlocutoria fra le parti, volta al fine di meglio precisare ic singole posizioni, si è convenuto di costituire due gruppi di trattativa, riservando al primo la trattazione delle questioni riferentesi: al regolamento delle promozioni; la costruzione di case per i lavoratori; e al secondo le altre questioni che sono oggetto dell'attuale controversia aziendale (promozioni, criteri di scelta del personale della M.M. e suo inquadramento, qualifiche CEC, condizioni di lavoro PN., organigrani mi, ecc.

La richiesta delle Organizzazioni Sindacali, accettata dalla Direzione dell' A. T. M. tende ad affrontare la conclusione della trattativa stessa.

Da parte della nostra Organizzazione Sindacale e di quella dell' U.

I. L., è stata posta in termini pregiudiziali agli effetti della trattativa stessa, la revoca delle punizioni inflitte ai lavoratori del Centro Elettro Contabile a seguito della manifestazione di protesta da essi effettuata. La Direzione si è riservata di dare una risposta precisa nei prossimi giorni. Gli incontri riprenderanno lunedì 9 marzo. Nel corso dello stesso incontro, 2e Organizzazioni Sindacali hanno invitato 1' A. T. M. a porsi in grado di liquidare gli arretrati derivanti dai nuovo contratto di lavoro con il saldo del mese di aprile.

Come già precisato in un comunicato della C.I.A. dell' A. T. M., il pa gamento della frazione di L. 8.000 del premio annuale, verrà anticipato, in accordo con la Direzione dell' A.T. M. con il saldo del mese di marzo.

Il primo tipo (che attende l'approvazione della Direzione ed è successibile a modifiche) è fatto in modo da essere utilizzato per l'agente unico. Al posto del bigliettario troneggiano le ormai famose mac chinette il cui clamoroso fallimento sulle normali vetture tranviarie è già stato decretato dall'o.d.s. N. 117.

La novità ,di questa nuova installazione consiste nell'applicazione di due macchinette (una per le 50 ed una per le 100 lire) e nella eliminazione della ruota per impedire l'ingresso al centro della vettura a chi non acquista il biglietto.

Altra innovazione che troverà la opposizione degli autisti, è la guida a sinistra resasi necessaria per poter consentire di avere ,la porta d'uscita al fianco del guidatore on de consentire il controllo.

Erano mesi che i lavoratori attendevano con impazienza dì vedere i micro-autobus il cui impiego nel cen(continua in 3° pagina)

ANTI — POLIO

L'appello dell'assessore alla Sanità dottore

Leone Beltramini

debitamente, compilate, vengano recapitale da genitori, direttamente all'apposito ufficio della Cassa che provvederà a fissare la data degli esami medici ed a fornire notizie in proposito.

Per i dipendenti residenti in provincia che non siano in condizioni di portare i loro bambini alla Cassa di Soccorso per l'esame medico, sono state date opportune disposizioni.

L'iniziativa della Cassa di Soccorso di accertare lo stato di salute dei bambini ,è senza dubbio lodevole e sarà accolta con favore da tutti gli interessati.

Fra le varie, assistenze della Cassa di Soccorso quella delle colonie per i figli dei dipendenti può essere re considerata la più soddisfacente e completa. Il concetto a cui si ispirano gli amministratori e i medici della C. d. S. non è quello di considerare la colonia solo come un luogo ove i bambini possano trascon rere un periodo in un'ambiente sa(Continua in 2' pag.)

In applicazione dell'art. 5 dell'accordo nazionale 22-2-1964, che prevede l'unificazione — a partire dell'I giugno 1964 — degli scatti d'anzianità di tipo A (sulla ex paga) e di tipo. B (sulla contingenza) e l'istituzione di un ulteriore scatto d'anzianità del 5 per cento sull'intera retribuzione, dal 1° giugno 1964 verrà istituito il settimo scatto d'anzianità. Detto scatto d'anzianità sarà corrisposto, dal 1° giugno 1964, ai lavoratori che abbiano, a tale data, maturato da più di due anni lo scatto di anzianità di tipo A (che è conteggiato in base all'anzianità di servizio).

Domenica 15 marzo

Festa Nazionale della

Repubblica Ungherese

In quella data alle ore 10 al cinema Ariston l'Accademia d'Ungheria offre una proiezione di films ungheresi, Ingresso Libero

La poliomielite è una malattia data da tre virus, uno dei quali è il maggiore responsabile delle paralisi che lascia agli individui che contraggono la malattia. (ceppo 1°)

In Italia esistono 150 mila persone (in maggior parte bambini) che sono rimaste minorate negli organi di movimento per aver contratto la poliomielite.

Ogni anno più di 3.500 bambini italiani hanno la sfortuna di ammalarsi di polio con le conseguenze che tutti conoscono.

Gli scienziati si sono dati da fare per trovare un rimedio, e dal 1958 viene praticata la vaccinazione Salk (fatta per iniezioni) contenente, in diluizione, i virus uccisi che producono la poliomielite. Questa pratica vaccinale è stata diffusa in tutto il mondo ma i risultati sono stati inferiori all'aspettativa.

Ecco un nuovo vaccino vivo ormai affermato nella sua efficacia (Vaccino Sabin) con il quale sono state vaccinate in tutto il mondo più di 2.500.000 persone. I risultati sono ottimi visto che in pochi anni la poliomielite è quasi scomparsa in molti Paesi.

• Abbiamo detto che i virus che (Continua in 2' pag.)

12 MARZO 1954 ANNO XIV N.5 II PERIODICO QUINDICINALE DEI LAVORATORI DELL'A.T.M. - MILANO
Aperte le iscrizioni Le nuove disposizioni igienico - sanitarie
Colonie

CONTINUAZIONE DALLA la PAG.

Al disopra delle divergenze stà l'unità dei lavoratori

Nei due articoli che riportiamo sono espresse opposte valutazioni sulle cause ed il valore della scission eche ha dato vita al PSIPU. Idee analoghe, contrapposte, su 91,12sto argomento che oggi appassiona la classe operaia, emergendo dalla stampa dei partiti dei lavoratori.

Riportare come giornale di fabbrica questi due articoli senza analizzarne il contenuto, anche se si alimentare la polemica fra i lavoratori con il risultati di nuocere alla loro unità.

Per queste ragioni invitiamo i lettori ad esaminare attentamente i due articoli, non dissimili nella forma e nelle posizioni di quelli pub.

blicati su altra stampa, e di notare come sia pur nell'esposizione e nelle conclusioni contrastanti, sia presentela• comune aspirazione all'unità delle forze socialiste ed operaie e, assieme a questa, la ricerca della strada più idonea che porti i lavoratori al governo del paese.

Le diverse tendenze non nascono da contrasti sugli obbiettivi della classe operaia ma di divergenze, a volte profonde, sui modi e sui tempi di attuazione di questa politica che è e rimane la componente unitaria sia del Partito Socialista che del P.S.I.U.P. E' stato questo aspetto che van-

no esaminate le polemiche inevitabili sorte dalla scissione, polemiche che non interrompono un colloquio fra le forze socialiste ma esprimono una divergenza, spesso profonda, d'opinione in seno ad esso. Questo è un dato di fatto molto importante per movimento operaio che viene a tro varsi sì davanti ad una scissione di un grande partito di classe ma il pericolo che questa si rifletta nega tivamente nel suo seno è attenuato dalle rinnovate dichiarazioni di fede nell'ideale socialista e proletario, nella volontà di rafforzare l'unità della classe operaia espresse dai compagni socialisti sia del PSI che dal PSIUP.

NUOVO ACCORDO

cate e ridotte alle seguenti, abolendosi la distinzione per sesso o per qualifiche: dai 18 ai 20 anni: 6%; sotto ai 18 anni: 26%.

COLONIE

IL MOVIMENTO OPERAIO E LA SCISSIONE DEL P.S.I.

Il dover trattare questo argomento è opera ardua, in quanto in un prossimo futuro intieri libri verranno, indubbiamente, scritti su questa presunta crisi socialista.

Vogliamo, da queste colonne, vedere di capire questa situazione nelle parti che essenzialmente riguardano il movimento operio; per far ciò bisogna risalire nel tempo e cioè ad una clamorosa secessione nel Partito Socialista; quella avvenuta nell'ormai lontano 1921 al congresso di Livorno, fu in quel congresso che si delineò per la prima volta in Italia un gruppo di socialisti che nel dichiararsi contrari all'io sociaLsta espresso a quei tempi dall'ira perio massimalista, diedero storicamente vita al Partito Comunista Italiano.

Il Partito Comunista Italiano sin dagli inizi inizia coraggiosamente una tenace lotta contro tutto ciò che e ingiustizia sociale e si pose in chiara, netta posizione politica di estrema sinistra.

Fu questa senz'altro una secessione politica positiva, in quanto una l'arte massa prendeva possesso di un'area politica assolutamente vuota e spronava da quest'area le masse più agnostiche ha dare tutto ciò che potevano per la realizzazione, con ogni mezzo, dei più basilari principi del Socialismo, sui quali poi fondare una forte e cosciente Società Socialista.

Dopo questo primo aspetto è necessario soffermarci sulla secessione di Palazzo Barberini che diede vita al Partito Socialista Democratico Italiano, fu questa una secessione indubbiamente antitetica alla prima e pertanto negativa. Negativa, si, poichè creava un partito che distruggendo le aspirazioni politiche del momento creava un movimento che ponendosi nell'a r e a del Liberalismo storico poteva permettere al partito di maggioranza di creare, c o n un dispotismo parlamentare ignorato fino a quel momento nella nostra storia, governi di centro o di destra secondo l'esigenza di questo o quel stato di cose; governi che fecero (non mi soffermo sull'anticomunismo) leggi, o non le fecero, nell'unico intento di fermare l'azione (in quei momenti) travolgente del nrovrmento operaio.

Dopo questa premessa, dichiaro onestamente, che fin d'allora il Partito Socialista Italiano poneva la propria candidatura onde partecipare ad un governo sia pur di coalizione onde superare lo stato critico di vari momenti politici e pur di portare la classe lavoratrice Italiana al posto che le compete per diritto: Il Governo del PAESE.

Dopo anni di dure lotte, il momento dei grandi impegni è giuntoto; e questa volta non può essere una secessione, nata da particolari atmosfere di congresso, come quelle sopra descritte, ma un movimento nato in parlamento che dirà senza possibilità di compromessi la necessità di un nuovo partito.

E' chiaro che oggi come oggi e quasi impossibile profetizzare ciò che sarà questo nuovo partito; l'unico fatto politico di degna importanza è che la sinistra del Partito Socialista non ha mai decretato la divisione del partito questo fatto è comprovato dalla permanenza della maggioranza nell'ambito del partito stesso permettendogli quest'esperienza di governo che auguro possa sollevare l'attuale stato di cose consentendo alla Classe lavoratrice italiana d'inserirsi sempre più nel processo evolutivo Nazionale.

La saldezza in questo momento di tutto il Partito SocialLsta Italiano è la garanzia effettiva della- cementazione che passo, passo (ogni giorno) sta avvenendo nella classe lavoratrice.

Con tutto ciò vogliamo dire che da sempre tutto ciò avviene nel P. S. I. è alla base di grandi avvenimenti Nazionali; sarà così anche questa volta? si chiedono i più; penso di si, in quanto la magnifica provadei militanti del P. S. ha dimostrato (comunque essi la pensino) d'accettare democraticamente le ri-

sultanze del proprio Congresso onde aprire al popolo la via verso l'edificazione del Socialismo.

Al nuovo partito composto da forze di sinistra, auguro sinceramente che possa portare il suo sostanziale contributo verso quelle nobili mete che tutti agognamo.

Giordano Solenghi

Impressioni sulla scissione

Sul precedente numero di « Voci » è apparsa una nota della redazione in merito alla scissione del P.S.I., nota che a mio avviso non pone in condizione i lavoratori di dare un giudizio sulla scissione stessa e sui motivi che l'hanno provocata; oltre a ciò ad un certo punto, della nota, si parte da una giusta premessa, « le scissioni, danneggiano i lavoratori » per arrivare ad una errata conclusione « esse servano solo alla borghesia ».

Secondo il mio modesto parere la questione non va posta in termini così schematici, in quanto l'aspetto negativo non risiede sempre e soltanto nella scissione in se come atto politico, ma anche (in particolare quando essa avviene a sinistra di un partito) nelle cause che danno origine a quella conclusione politica. Non si può esprimere un giudizio negativo o meno uguale per tutte le scissioni, ma esso va espresso tenendo conto di ciò che con quella decisione politica si vuole esprimere ed in quale periodo stori co essa viene attuata.

Se noi confrontiamo le due scissioni avvenute nel Partito Socialista in questo dopoguerra (1947 e 1963) anche il più sprovveduto politicamente non può che esprimere due giudizi diametralmente opposti. Mentre la scissione di palazzo Barberini u fdeterminata dalla rinuncia totale da parte di una minoranza, di ogni contenuto classista del Partito, e si poneva come obbiettivo la divisione del movimento operaio; la •costituzione del P.S.I.U.P. non è che lo sbocco naturale di una politica errata portata avanti dal gruppo dirigente autonomista del P.S.I. e uelli'ncapacità del compagno Nenni di mettersi, quale segretario del partito, al di sopra delle correnti Politica errata che ha avuto il suo iinzio nel 1956, allorchè, il compagno Nenni, anzichè cogliere gli aspetti positivi del dibattito iniziatosi allora nel movimento operaio internazionale, ed inserirsi in esso costruttivamente, preferì portare il P.S.I. su posizioni così dette « equidistanti » il che ha significato mettere sullo stesso piano i paesi socialisti (pur con i loro errori) ed i paesi capitalisti (« equidistanza » alquanto strana che porta poi ad accettare il patto Atlantico e la NATO, come un « tatto irreversibile (Nenni - Roma teatro Adriano) e la politica estera dell'on. Saragat ispirata e portata avanti, nella sostanza, come se ancora imperasse il centrismo.)

Non meno deleteria e scissionista e stata, in questi anni, la politica portata avanti da alcuni dirigenti autonomisti nei confronti del P.C.I., a cui il compagno Nenni (oltre tutto) contestava la funzione democratica in seno a movimento operaio e nel paese, arrivando a negare ogni possibilità di conquista del potere con esso.

Se a tutto ciò aggiungiamo la mancanza di una vitale dialettica interna nel P.S.I., dovuta alla cristalizzazione delle correnti, abbiamo, anche sommariamente, un quadro suffi-

Art. 5 - In coincidenza con il l° giugno 1964 (data di maturazione dell'ultimo scatto di serie B) le due serie di scatti attualmente esistenti saranno unificate ed al fine di accertare la retribuzione mensile spettante a ciascun agente si seguirà il criterio vigente per le promozioni nel senso cioè che dalla somma costituita dai minimi retributivi tabellari conglobati in atto dal l" giugno 1964, dall'importo degli scatti di serie « A » e dall'importo di scatti di serie « B », bisogna risalire alla retribuzione di tabella (costituita dai nuovi minimi retributivi incrementati biennio per biennio del 5%) uguale o immediatamente superiore a quella che sarebbe spettata all'interessato. Per la maturazione dello scatto successivo si farà riferimento alla data di maturazione dell' ultimo scatto di serie « A » di cui ha beneficiato l'agente. Inoltre, viene istituito un 7° scatto di anzianità del 5% portandosi la percentuale globale al 35%, da corrispondersi dal 1° giugno 1964 per gli agenti che a tale data abbiano beneficiato di tutti i sei scatti di serie « A » da più di due anni.

lubre ed attrezzato sotto l'aspetto medico-sanitario. La colonia è considerata come la continuazione naturale di quella formazione educativa e sociale che il bambino inizia nelle scuole. L'ambiente nuovo e salubre, la vita in comunità ed appropriati accorgimenti pedagogici possono contribuire in modo positivo alla formazione fisica e psichica dei bambini.

Le colonie dell'ATM sono all'avanguardia nell'applicazione di questi concetti pedagogici che si richiamano alla scuola Montessorì. L'organizzazione dei ragazzi in gruppi; la ricerca dei giuochi o delle attività preferite lasciate alla decisione del bambino; la presenza continua della vigilatrice che ha il compito di aiutarli e di seguirli senza rendersi partecipe alle decisioni del gruppo, assieme ad altre più compiesse o sottili decisioni fanno sì che il bambino non si senta irregimentato, appresso da una disciplina militare, ma membro di una comunità, compartecipe della stessa nelle decisioni. In questa atmosfera il bambino avrà modo di educarsi alla vita associativa e di esprimere la sua persona- lità.

centemente chiaro per ritenere validi i motivi che hanno spinto i compagni della sinistra del P.S.I. ad uscire dal partito.

Quando una scissione avviene per riaffermare la fiducia nelle masse lavoratrici, per riaffermare la continuità di una concreta politica unitaria sia verso il P.C.I. che verso le forze cattoliche politicamente sane ed infine per portare avanti conseguentemente la posizione neutralista dei socialisti, su questa scissione non si può esprimere un giudizio negativo.

A questo punto si potrà obiettare che molto meglio avrebbero fatto i compagni del P.S.I.U.P., a continuare la loro battaglia all'interno del P.S.I., ma anche qui vi è una realtà che non bisogna nascondere, e cioè l'impossibilità di movimento all'interno del partito di quei compagni dopo il provvedimento disciplinare a loro inflitto, "provvedimento che sarebbe rientrato (unitamente alla 'eliminazione delle correnti), solo con l'accettazione supina di quegli accordi di governo che la maggioronza autonomista aveva accettato, non in seguito ad una unità raggiunta all'interno del partito, ma bensì con una maggioranza determinata dalla loro forza come corrente.

Se vi è perciò un giudizio negativo da esprimere, questa va alle cause che hanno determinato la scissione e cioè alla politica che partendo dalla mancanza della componente unitaria, interna ed esterna, del P. *il., non solo verso il P.C.I., ma anche verso la sinistra cattolica (l'affossamento di Fanfani ne è un esempio )ha fatto si che le mire dei gruppi più conservatori della D.C. divenissero realtà e perciò mentre la Democrazia Cristiana manteneva integra la sua unità, nel P.S.I. avveniva la frattura.

Con tutto ciò non voglio assolutamente insinuare che il P.S.I. sia oggi su posizioni socialdemocratiche; anzi al suo interno operano forze che anche se non passate al P.S.I. U.P., e pur accettando posizioni di compromesso, continuano a lottare onde evitare lo slittamento del P. S. I. verso la socialdemocrazia.

Oltre a tutto a questi compagni va il merito di non considerare i compagni usciti dal partito come dei « traditori », sotto questo profilo mi sembra vada visto il primo articolo ci fondo scritto dal compagno Lombardi quale nuovo direttore dell'Avanti, nonchè la veste più classista più unitaria che già affiora, con la nuova direzione, fra le righe del quotidiano socialista.

Perciò, solo con una politica di novata fiducia nelle masse, il Parclasse ed unitaria, solo con una rintito Socialista potrà ricoprire lo spazio politico (anche se esiguo) lasciato vuoto alla sua sinistra e oggi occupato dal P.S.I.U.P., e ritrovare così nuovamente la sua unità per ritornare quel glorioso Partito Socialista che tante battaglie ha unitariamente portato avanti per la pace, la 'lena, la democrazia ed il socialismo nel nostro paese.

Art. 6 - Per effetto delle nuove retribuzioni vanno ricalcolati soltanto gli scatti di serie « A » con decorrenza dal 1° novembre 1963 mentre resterà immutato il ricalcolo degli scatti di serie « B » verificatosi il 1° gennaio 1964 a seguito del conglobamento annuale dei punti di variazione della contingenza.

Art. 7 - Con decorrenza dal 1° novembre 1963 fermo restando l'accantonamento dell'uno e 50 p e r cento di cui all'art. 6 dell'accordo nazionale del 3 dicembre 1958 e le norme disciplinatrici dell'istituto (art. 12 dell'accordo nazionale 19 febbraio 1948) a titolo di garanzia sul fondo di buona uscita dovranno essere corrisposte sette mensilità di retribuzioni per gli agenti che alla data del pensionamento possano vantare fino a 20 anni di servizio. Tale erogazione sarà integrata di 10 giorni di retribuzione per ogni successivo anno di servizio fino al 30° e di altri 5 giorni di retribuzione per ogni anno successivo al 30°.

Art. 8 - Il contratto decorrente dal 1° novembre 1963 o dalle date successive innanzi indicate scadrà il 31 marzo 1966 e nella stesura del verbale si ripeterà la clausola dell'art. 15 dell'accordo nazionale 4 agosto 1961.

Art. 9 - Nel verbale di accordo si inserirà una clausola identica all'art. 16 del citato accordo nazionale 4 agosto 1961 sostituendosi alla data del 30 settembre 1962 quella del 28 febbraio 1966 e si ripeteranno le clausole di cui agli artt. 17 e 18.

Si prevede che anche quest'anno il numero dei bambini iniviati in colonia sia superiore a quello degli scorsi anni ma ciò non toglie che. in numerose famiglie dei dipendenti permangono ancora dei falsi preconcetti che impediscono loro figli di parteciparvi. Sono posizioni arretrate che considerano la colonia come una forma di beneficienza ai meno abbienti e che conducono a conclusioni errate che vanno dalla paura che il bimbo soffra dalla lontananza della famiglia, alla paura che non venga nutrito e curato a sufficienza.

Chi ha potuto esaminare il trattamento riservato ai nostri figli nelle cclonie della Cassa di Soccorso e paragonato questo a quello offerto in altre colonie, considera i risultati raggiunti come una delle più significative istituzioni che ancora la grande famiglia dell'ATM.

Anti - polio

danno la malattia sono tre ed ecco la necessità quindi di fare prendere il vaccino in tre dosi, a distanza di un mese l'una dall'altra, così da immunizzare contro la malefica azione della poliomielite.

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A CHE COSA SERVONO?

Non molto tempo fa la Direzione A.T.M. emise un questionario dove venivano richieste parecchie risposte a molte domande; nella 14' seduta il Consiglio d'Amministrazione dell'A.T.M. deliberava l'emissione ael « MODULO SUGGERIMENTI » (a proposito al S. I. lo si attende con ansia) ma ancora nessuno ci ha saputo dirne i risultati di tanto lavoro e di impiego di soldi.

Ci siamo ricordati di queste iniziative Direzionali perchè appunto al dep. Monteverdi accadono sempre i fatti più strani e molti ci chiedono: « come mai tramite i moduli ci chiedono di esprimere certi desideri e poi nei fatti l'A.T.M. si comporta diversamente? ».

La risposta a questo interrogativo la lasciamo all'A.T.M. stessa a noi il compito di indicare le latenti contradizzioni e la mai smentita veridicità della massima che « tra il dire il fare c'è di mezzo il mare » anzi per l'A.T.M. anzichè il mare sembra che ci siano tutti i mari dell'emisfero terrestre perchè per la sistemazione degli f.f. autisti del dep. Monteverdi sembra che il sig. Capo del Personale A.T.M. si affanni enormemente ad accumulare questi nari. Al dep. Monteverdi sono stati assunti dei lavoratori in qualità di operai, ma all'atto dell'assunzione il ti-

SCUOLA

telo di preferenza per questi lavoratori non era se conoscevano più o meno il lavoro che dovevano effettuare come operaio ma se erano in possesso di patente di guida, ciò dava l'illusione a questi lavoratori che sarebbero stati utilizzati come autisti degli autotrabatelli e così realmente è stato (per alcuni non lo è ancora). A questi lavoratori f.f. autisti gli si corrisponde la differenza paga da operaio di 3' cl. ad operaio di cl., da notare che questi lavoratori come minimo sono im pegnati alla guida per almeno 7 ore al giorno ed in modo continuativo, tanto continuativo che per alcuni è già più di un anno che svolgono mansioni superiori alla loro quali fica ma sembra che per il sig. Capo del Personale questo importi poco anche se vi è una legge del 1931 n. 148 che stabilisce che dopo 180 giorni continuativi nella mansione superiore, all'interessato deve essere riconosciuta la nuova qualifica, inoltre vi sono anche degli accordi aziendali in merito ma all'Ing. Ferzetti ciò non importa, anzi continua a negare il diritto alla qualifica superiore a questi lavoratori; ciò è avvenuto anche in una recente riunione con la C.I. Monteverdi alla quale erano presenti anche alcuni dirigenti del S.I. più il responsabile dell'uff. trattative sindacali; mentre

NON SUPERATE LE GRAVI DEFICENZE

All'inizio di ogni anno scolastico la crisi della scuola esplode nella sua interezza caratterizzata dalla mancanza di professori — delle aule — delle attrezzature necessarie. Quest'anno il Provveditorato si è visto costretto a dar facoltà ai Presidi di provvedere direttamente ad assumere gli insegnanti che ne avessero f atta eventuale richiesta presso la loro scuola proprio per-

Comunicato C. I.

A.

Pagate a fine mese le L. 8.000 del premio

Non avendo l' A T M potuto applicare gli aumenti retributivi previsti dal nuovo contratto nazionale dal mese di marzo, è stata concordata la corresponsione anticipata a fine marzo delle 8.000 lire che avrebbero dovute essere corrisposte a fine aprile.

Le nuove retribuzioni andranno quindi in applicazione col mese di aprile. In merito agli arretrati per i mesi di novembre-dicembre-tredicesima mensilità 1963 e gennaio-febbraio-marzo 1964, le Organizzazioni Sindacali hanno richiesto — nel corso della riunione odierna avuta con la Direzione dell' A T M — che vengano corrisposti in unica soluzione con il saldo di aprile. La Direzione dell' A T M si è riservata di dare una risposta in merito.

Con il mese di marzo saranno invece corrisposti i tre punti di contingenza (anzichè i due corrisposti a febbraio) con la quota arretrata di un punto non corrisposto a febbraio. Col mese di aprile saranno invece corrisposti i tre punti di contingenza con i nuovi valori previsti dal nuovo accordo nazionale ed i relativi arretrati da febbraio.

quest'ultimi signori molto più realisticamente erano concordi nel riconoscere il buon diritto degli f.1 autisti, il sig. Capo del Personale ha insistito sulla sua posizione negativa rinviando a « sine-die » la soluzione della controversia.

Ritornando all'origine del presente articolo « A CHE COSA SERVO NO? » i moduli-questionario dove fra le molte domande vi è anche quella dove si chiede di indicare quale mansione preferirebbe svolgere nell'ambito dell'A.T.M.; diciamo a che cosa serve per esempio rispondere che si preferisce fare l'autista se poi ling. Ferzetti nega addirittura agli aventi diritto la qualifica d'autista non di linea?

Per concludere, signori della Direzione A.T.M. almeno nell'ambito del diritto riconosciuto dalle leggi e dagli accordi sindacali vedete di essere conseguenti a moduli-questionario.

L. L.

UN'ESPERIENZA AMERICANA

Voci è il giornale di fabbrica dei lavoratori dell'A.T.M. La sua azione unitaria non parte dalle posizioni di questo o quel partito, cii questa o quella organizzazione sindacale ma dalla posizione di classe che emerge dai lavoratori, contribuisce ad orientare i tranvieri, ad informarli, ad infondergli una più elevata coscienza.

Per oltre 14 anni questo giornale è stato alla testa delle lotte dei tranvieri e per essi si è battuto, ha informato, chiarito, orientato spesso superando difficoltà d'ogni genere. La sua attività, le sue innumerevoli iniziative fanno ormai parte del patrimonio dei lavoratori dell'ATM. Oggi, come nel passato, l'obbiettivo che il giornale si pone è quello di rendere sempre più efficace la sua azione, di contribuire sempre

UTILI LE STRISCE GIALLE

nonostante le critiche della stampa interessata)

chè in Provveditorato non vi erano più richieste.

La carenza degli insegnanti va attribuita al clima di sfiducia che si è creato attorno alla scuola e alla fuga dei professori nelle aziende private dove la retribuzione è migliore. I professori che rimangono hanno in generale un livello intellettuale e culturale più basso e non possono suscitare nei ragazzi interessi che loro non hanno.

1) Non sono sufficienti le cognizioni specifiche al proprio campo d'insegnamento; il professore non deve perdere di vista l'individuo inserito nella società. Da qui l'importanza di prendere in considerazione il miglioramento scolastico, le grandi questioni sociali, i problemi dell'uomo moderno, i temi della Resistenza, dell'ingiustizia delle retribuzioni sul lavoro per una coraggiosa opera di educazione civica. Temi che devono essere introdotti nella scuola per far sì che questa si adegui al momento attuale e ne rappresenti un fattore di stimolo e di lotta.

Se questo discorso non viene affrontato per rispettare la libertà e la spontaneità del ragazzo è solo per mantenere uno « status quo » di costume e di ordinamento sociale. Si devono crear e condizioni e strutture affinchè lo Stato affronti il problema della permanenza a scuola per sette ore dei ragazzi, portando avanti l'organizzazione del tempo occupato e del tempo libero, che per i ragazzi deve risolversi nel tempo pieno perchè per essi anche il tempo libero è tempo di apprendimento. Per la nostra società avanzata sono analfabeti tutti coloro che la scuola non riesce a formare dandogli capacità d'inserirsi nel mondo produttivo e nei nuovi rapporti sociali. Oggi infatti le capacità civiche non possono più essere misurate dalla padronanza del leggere, scrivere e far di conto. Di conseguenza non bastano più maestri che hanno solo fiducia ed amore per i fanciulli.

Molti quotidiani milanesi hanno severamente criticato le note « strisce gialle » delimitanti le corsie riservate ai mezzi pubblici di trasporto, quasi che fossero imposte abusivamente ed al solo scopo di danneggiare la circolazione privata. Si è persino scritto, a proposito della corsia tracciata in via Dante, dell'inutilità di sottrarre spazio al traffico privato, non tenendo conto che gli autobus L.N.P.V. impiegano pochi secondi per per correre il tratto Cairoli-Cordusio che, prima dell'istituzione delle strisce gialle, percorrevano in 10 e più minuti. D'altra parte qualcosa — anche se molto poco — bisogna pur cominciare a fare per proteggere i trasporti collettivi. Che le « corsie riservate » non siano una novità ce lo dimostra la foto che pubblichiamo che ci perviene dagli Stati Uniti d'America, paese che non manca certo di possibilità finanziarie, ma che non riesce, se non con 1 emetropolitane e le tranvie in sottovia, a risolvere i problemi dei trasporti pubblici.

più conseguentemente a rafforzare i unità dei lavoratori, a creare una coscienza di classe che si orienti verso i grandi ~lettivi del socialismo.

In questi anni densi di battaglie del lavoro, di mantenimenti politici, di nuovi orientamenti sindacali, liteniamo più che mai valida, anche se non facile, l'azione del giornale che, partendo da posizioni largamente unitarie, dia il suo valido contributo all'unità dei lavoratori premessa indispensabile per la vittozia.

Affinchè l'azione di « Voci » possa gresso, il benessere e la democraessere sempre più efficace è necessario verificare periodicamente alla base, fra i lavoratori, la giustezza della linea, del linguaggio ed ascoltare i suggerimenti, le cri ticlerazioni che la Redazione ha deciso di .indire una prima riunione dei collaboratori e diffusori del giornale che si è tenuta sabato 29 febbraio al Circolo Ricreativo.

I risultati positivi emersi da questo primo contatto, hanno dimostrate la giustezza della linea seguita e permetteranno al giornale di compiere nuovi passi in avanti per migliorare « Voci » e rendere la sua azione sempre più efficace.

CONTINUAZIONEDALLA1°PAO.

E' arrivato il micro - autobus tro della città per brevi tratti ha sollevato non poche polemiche. Oggi, alla vista di queste vetture che non possono essere considerate tanto « micro », il loro pensiero và non alle polemiche sulla opportunità di istituire le progettate brevi linee con questi mezzi, quanto al pericolo che il problema dell'agente unico, mezzo per realizzare economie non per migliorare il servizio, venga nuovamente riproposto.

Non vorremmo che per sostenere una politica di trasporti che stà portando all'immiserimento la municipalizzata, venga, tentata una nuova prova che, come la precedente, si risolverebbe nell'inutile spreco di cnrgie e di centinaia di milioni.

I lavoratori, come già hanno fatto nel passato, si appondano unitariamente a un simile esperimento e, nel contempo, porteranno avanti con maggior vigore la loro politica dei trasporti si basa non sulla ricerca di miracolose economie all'interno dell'azienda ma nel far compiere una decisa svolta a tutta la politica del trasporto pubblico richiedendo oltre alla necessaria ripartizio ne degli oneri, misure atte ad assicurare la priorità del mezzo pubblico e con essa l'aumento della velocità commerciale.

I dati del micro-autobus FIAT 414 sono: lunghezza m. 7; larghezza m. 2,5 4 cilindri ad iniezione diretta; posti n. 50 guida a sinistra.

Il 1 marzo è deceduto Cesara Alessandro padre del collega Cesara Severino

Al nostro collega le sentite condoglianze dello redazione

Una vasta gamma di televisori di produzione italiana ed estera vi permetteranno di fare vostro un televisore di classe. VENDITE ANCHE A RATE IRCE i negozi del risparmio SCEGLIERE E' SEMPLICE DA V.le COL di LANA 2 - tel. 8481925 - Vie FULVIO TESTI 62 - tel. 6424193 L VOCI DELL'A.T.M—. I nostri problemi - 3 A ROMANA
Tenuta la prima riunione dei collaboratori di "Voci„
a i

Congresso Nazionale dell'A. N. P.1.

Gli interventi e le conclusioni del dibattito (dal nostro inviato Filippo Fabbri)

Da Palermo a Napoli, da Bologna a Milano; tutte le delegazioni hanno concordato in linea di massima con la relazione, sottolineandone i passi più salienti.

In queste giornate intense di lavoro attento e appassionato, sono stati analizzati con scrupolosa attenzione tutti i problemi della Re- sistema; delle possibilità di inserirsi più efficacemente nel contesto della società, per diritto ma anche per dovere, alla collaborazione per il rinnovamento dello Stato.

Se alcuni interventi si sono distinti per la loro efficacia tutti però hanno avuto in comune un tema che ha polarizzato l'attenzione dell'uditorio per la serietà con cui è stato posto e per l'importanza che esso riveste: l'unità delle forze del-• la Resistenza.

Oggi non è più possibile immaginare la Resistenza divisa e a volte ostile, occorre fare una autocritica e richiamarsi all'alto senso del dovere per riformare quell'unità così saldamente creata durante la lotta armata contro il nazifascismo; l'unità non è un miracolo che si produca una volta tanto ma è la paziente ricerca di un comune denominatore sul quale dobbiamo ritrovarci per andare avanti e collaborare alla realizzazione dei postulati costituzionali.

Se oggi ci ritroviamo in questa assise per discutere di cose nostre, non dimentichiamo tuttavia che apparteniamo a differenti organizzazioni politiche e anche religiose nelle quali si scontrano spesso le idee i concetti della vita sociale; ecco perchè è necessario ridare vita ad una sola organizzazione partigiana capace di cogliere il meglio di noi tutti e metterlo al servizio del Paese, del popolo che rimane fedele agli ideali per cui noi combattemmo. Se l'unità è stata una dei temi preponderanti e più appariscenti, la denuncia contro il sottobosco vernativo e l'inerzia ha senz'altro avuto momenti drammatici; tutti gli scandali che hanno sdegnato la opinione pubblica sono stati elencati e denunciati come frutto di incapacità, di corruzione, di compromessi che la lotta antifascista aveva spazzato. In questa drammatica denuncia si inserisce con dignità il partigiano Lino e la partigiana Bedin di Erto e Longarone: accolti da applausi quali rievocano la tragedia di Longarone dove quindici partigiani hanno perso la vita. Occorre dice la Bedin, che sia fatta giustizia, bisogna colpire il monopolio privato e risarcire i superstiti. Dopo aver spiegato come il sottobosco governativo e la sua piena acquiscenza al grande capitale abbiano indirettamente causato la tragedia del Vaiont, auspica che uomini onesti siano messi al .governo per ripulire il sottobosco e spazzare gli intrighi e i compromessi cón le forze reazionarie.

LA SCUOLA

Dopo vent'anni dalla liberazione, nelle scuole ancora non si studia la storia della Resistenza e le nuove generazioni ignorano i sacrifici le lotte che il popolo italiano ha sostenuto per liberarsi dal fascismo e darsi degli istituti democratici.

Per la nostra scuola la storia si ferma al 1918 come se dopo di allora nulla fosse avvenuto tranne che qualche vago accenno che accomuna fascisti e antifascisti in una lotta fratricida senza scopo e senza soluzioni possibili; questa stortura interessata è stata denunciata con vigore da valenti rappresentanti di vari istituti scolastici che hanno alternato le loro denuncie contro il Governo a suggerimenti per riportare ordine nei libri di testo e chiarire obbiettivamente ai giovani l'alto valore morale e materiale che la lotta partigiana ha dato a salvaguardia delle nostre tradizioni di civiltà e di diritto. Entri la storia della Resistenza nelle scuole e i suoi insegnamenti siano patrimonio delle nuove generazioni alle quali spetta il compito di custodiarla, di arrichirla traendo da essa gli insegnamenti di democrazia e di progresso. Le leggi di pubblica sicurezza Perchè, molti si sono chiesti, oggi in Italia sono ancora in vigore molte leggi fasciste tramite le quali è permesso alle Forze dell' Ordine di disporre dei cittadini come cosa di loro proprietà? I nostri giuristi, gnati di mentalità conservatrice per

cui non possono tollerare nessun rinnovamento, nessuna libertà se non quella che conceda a loro tutti i poteri anche se dispotici e discriminatori. Questo aspetto negativo che il Governo non si decide ad abrogare pesa sulla vita dei cittadini come una condanna perenne e serve a tenere in piedi tutt'oggi molti processi contro dei partigiani o dei lavoratori imbastiti in momenti particolari ma tutt'ora ritenuti validi anche se contrari allo spirito della costituzione.

Tanti sono i problemi trattati dal Congresso che penso non avere la possibilità di elencarli, sento però la necessità di sottolineare un aspetto che mi ha veramente colpito: vi è stato nel dibattito una pluralità di interessi convergenti tltti alla lotta antifascista e nell'impegno solenne di continuarla dando tutta la collaborazione e l'aiuto possibile a quei popoli che ancora oggi soggiaciono sotto le tirrani del fascista e combattono per liberarsene, gli appelli delle delegazioni straniere come quella di Spagna e del Portogallo hanno riproposto tutta la drammaticità che la lotta dei popoli comporta ponendo a tutti un imperativo categorico: combattere il fascismo in ogni momento, in ogni luogo, sotto qualsiasi spoglie si presenti; fintanto che esso troverà dimora presso un popolo fratello non si potrà dire di aver vinto la nostra battaglia, ecco perchè i fatti del luglio 1960 hanno trovato il loro posto commemorativo e sollevato la necessità di stare uniti perchè il pericolo non è scomparso e le possibilità che il mostro risorga sono celate ovunque anche nella nostra stessa Patria.

Se un solo topo infetto è rimasto (quando si è ripulita la fogna) basta questo perchè il germe virulento dell' infezione si propaghi e il pericolo sia nuovamente minaccioso. Non sarei obiettivo se tacessi di un intervento che a caraterizzato il dibattito p e r la persona che l'ha pronunciato e per l'obbiettività di esposizioni:

Don Tommasini: partigiano comandante di una formazione di gal ribaldini nel bolognese e delegato nufficiale dei partigiani di quella città.

La sua personalità forte e semplice rispecchia fedelmente il suo intervento critico verso il Governo in modo particolare verso la stessa chiesa. Perfettamente a suo agio nell'ambiente, don Tommasini chia-

ma le autorità governative a porre fine alla loro assenza a questi congressi ricordando loro che la vera Italia è questa che la lotta antifascista vide unite per debellare il male, per sconfiggere l'oscurantismo che aboliva la dignità personale incitava all'odio e contrapponeva al progresso l'oppressione la schiavitù, mi duole, continua l'oratore, che non vi sia oggi qui presente (come sarebbe giusto) un più valido rappresentante della Chiesa e non un umile e peccatore servo come lo sono io. Il suo richiamo alla fratellanza all'amore nel rispetto della dignità umana come Cristo insegnò e Papa Giovanni XXIII incitava e operava suscita unanimi consensi.

zione dei fatti e una ricerca delle cause che hanno diviso le forze partigiane, ricco di suggerimenti per una nuova unità effettiva e operante a tutti i livelli.

Una denuncia chiara senza sott'intesi verso il Governo, una richiesta precisa, una volontà ferma di migliorare l'ordinamento sociale con il completo inserimento delle forze di tutti gli antifascisti al comando della nazione.

La manifestazione tenuta al teatro Adriano alla domenica mattina, ha visto un gran concorso di popolo festante per ascoltare gli oratori e i saluti delle numerosissime delegazioni straniere.

La signorina Margo, cantante spe-

puntualizzato i lavori congressuali rievocando alcune esperienze dei CLN e auspicato che tutte le forze democratiche del Paese sappiano ritrovare l'unità superando le difficoltà e le controversie che le dividono nel contesto delle diverse tendenze politiche. E r a mezzogiorno circa quando la folla incominciava a scemare dal teatro, bisognava far ritorno alle proprie case o cercarsi un posto per il pranzo. Il nostro pullman ci preleva per portarci ai Castelli romani dove era stato predisposto il pranzo di chiusura. La nostra comitiva si ritrova unita scambiandosi le impressioni del Congresso e rinnovando l'impegno di collaborare per una Italia migliore degna del nome Resistenza.

Una lodevole iniziativa

Doposcuola gratuito

Il Circolo Matteotti, organizza, in Viale Zara 61, per gli studenti delle scuole primarie o secondarie, un doposcuola per le seguenti materie: Lunedi dalle ore 19 alle ore 20 Giovedi dalle ore 14,15 alle ore 16,15

Venerdi dalle ore 14,15 alle ore 16,15

Sabato dalle ore 14,15 alle ore 16,15 Italiano-Francese-Matematica Storia e Geografia

Insegnante: Franco CAMERA

Lunedi dalle ore 18,45 alle ore 20

Mercoledi dalle ore 18,45 alle ore 20

Venerdi dalle ore 18,45 alle ore 20 Inglese - Insegnante Urbano BARICCHI

Questo è secondo il mio modesto parere, la prova che si può trovare quel comune denominatore quando ci si spoglia da personalismi e preconcetti dannosi.

Il dibattito che si è concluso al sabato alle ore 23 circa con la votazione all'unanimità della relazione di Boldrini, è stato ricco di iniziative a carattere unitario, è stato un dibattito non rievocativo o commemorativo ma una attenta valuta-

cializzata in canti popolari e partigiani ha allietato gli intervenuti con numerose esibizioni canore dei più bei canti partigiani nazionali ed esteri.

Gli oratori onorevoli Amendola, Lombardi, Lussù e Parri; hanno

IL SIGNIFICATO DELLA RIEVOCAZIONE

DEGLI SCIOPERI DEL MARZO

In tutti i nostri luoghi di lavoro, si stanno tenendo in questi giorni manifestazioni per la rievocazione dei gloriosi scioperi del marzo. Manifestazioni che oltre a ricorda. re un fatto storico in se, dovrebbero esprimere il riconoscimento, anche dopo 20 anni, della validità degli ideali che animarono ed ispirarono ciò che rappresentavano quegli scioperi; essi rappresentavano il primo momento di rottura fra i lavoratori e dittatura fascista; essi fu• rono la prima manifestazione di massa degli italiani contro la guerra, per la pace; contro il fascismo, per la libertà, manifestazione che ha visto compatti, uniti, tutti i lavoratori quale espressione di quell'unità che ispirò tutta la resistenza. Quell'unità viene oggi rievocata tramite la forma unitaria delle manifestazioni.

Nell'ambito della nostra azienda questa unità, lo stesso ufficialità trovano la loro conferma, con la presenza di oratori designati dalla Direzione in manifestazioni organizzate dall'ANPI e dalle altre associazioni partigiane e con essa concordate. Per tanto noi sentiremo oratori della direzione dell'ANPI e dalle altre associazioni rievocare quelle gloriose giornate ; ricerchre agli anziaai e far conoscere ai giovani i motivi ideali che spinsero i lavoratori deil'A.T.M., vent'anni or sono, a scendere in lotta contro il fascismo. Ideali di pace, di libertà, di migliori condizioni di vita.

Ma come dicevano più sopra a nulla varrebbero i discorsi se i fatti non convalidassero le parole, senza . ciò ogni commemorazione diventa un fatto allegorico, ogni partecipazione ad essa assume un aspetto puramente strumentale; ed è questo aspetto che la Direzione ancora non riesce cogliere alla propria partecipazione in quanto alle parole convincenti dei suoi oratori non seguono fatti altrettanto convincenti; infatti alcune di quelle libertà, per cui la nostra categoria e gli altri lavoratori si sono battuti, sono state in questi ultimi 10 anni soppresse all'interno della nostra azienda, sino ad arrivare al paradosso di vedere accordata cittadinanza nella A.T.M., a sindacati di netta ispirazione fascista, mentre lo stesso di•• ritto viene n eg4to a quelle forze Miche che hanno contribuito alla liberazione dell'Italia dal giogo nazi-fascista.

Al congresso dell'ANPI, portando il saluto suo di tutta la direzione, l'ing. Alfierini ricor ovo che la resistenza non è finita al 25 aprile del 45 ma essa continua e va fatta rivivere nei giovani; noi crediamo in ciò e operiamo conseguentemente, faccia altrettanto la direzione ristabilendo quelle libertà che infausti ordini di servizio hanno cancellato. Sarà questo il modo più conseguente per commemorare gli scioperi del marzo e riconfermare la validità degli ideali della resistenza.

Sabato dalle ore 14 alle ore 17

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I Partigiani al 25 Aprile 1945

Celebrato il sacrificio dei martiri del Giuriati e di Vimercate

Il 3 febbraio al Campo Giurati e a Vimercate sono stati commemorati git eroi partigiani fucnati dai fascisti. Al lampo Giurati l'anno parlato il doti. J uno, Lon. e la medaglia d'Oro Pesce. A Vimercate na parlato Lasan rresid. prov. dell'ANPI.

Brano giorni tremendi per il movimento partigiano, per le brigate di montagna e per i gruppi e le squa dre d'azione in citta e nelle cani. pagne, i nazifascisti con l'inverno rrgiuissrmo scatenarono in tutta l'ltadia loro ferocia.

L'ambiguo comportamento degli Americani e inglesi nei controlli, dei partigiani, l'esigenza di avvicinare hnsurrezione, tutto questo si che l'inverno 44-45 divenisse il pio difficile e il più glorioso per le forze partigiane: Atollo Folli, Roberto Giardino, Ricotti Giancarlo, Sergio Bazzoni, Arturo Capeggi; Giuseppe Rossati, fucilati ai giuriati il 14 Gennaio appartenente tutti alla Brigata del pronte della Gioventù.

Tutti giovani sui 18 anni e con loro altri ancora più giovani; effetuavano colpi di mano, disarmando fascisti isolati o a piccoli gruppi, compivano azioni di sabotaggio, distribuivano stampa clandestina. Fra le loro azioni si ricorda in particolare la battaglia di Porta Romana, ai primi di Novembre del 44, una vera e propria battaglia venne in-

gaggiata per le vie del popolare rione e fu proprio in conseguenza di quella battaglia che i fascisti indi viduarono i 9 giovani, ad arrestar1' a trascinarli nelle carcere dei famigerato Battaglione azzurro deil'aeronautica repuoolicana.

Luigi Campeggi, Venerino Mantovani, Oliviere Voipones, Vittorio Re sti, Franco Mandelli, fucilati il ... febbraio 45 appartenevano tutti alle Gap, i gruppi cne erano riusciti con i loro audaci colpi di mano a spargere il terrore fra nazisti e fascisti. Campegi comandava la 3' Gap quando i comandanti partigiani lo trasferivano in Valdossola perchè individuato dai fascisti, insofferente dell'attesa rientrò in città e venne catturato. Trascinato con gli altri quattro dopo atroci sevizie al solito tribunale , letta la sentenza di morte, al presidente che lo esortava a chiedere grazia a Mussolini. Capeg, rispondeva « Sarà Mussolini fra poco a dover domandare pietà ai partigiani ». Durante l'ultima notte a San Vittore e sui carrozzoni che ii trasportavano al Campo Giuriati dove li attendeva la fucilazione i gappisti ebbero la forza d'animo di cantare gli inni patrioti e le canzoni partigiane. Emilio Cereda, Luigi Ronchi, Aldo Motta, Pierino Colombo, Renato Pellegatta, fucilati il 2 febbraio sul caro po di aviazione di Arconate, erano

Indennizzo per gli ex deportati politici

Con decreto firmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 gennaio 1964 sono state fissate le norme per la ripartizione della somma versata dal Governo della Repubblica Federale Tedesca in base all'Accordo di Bonn del 2 giugno 1961, per l'indennizzo ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazista. Hanno diritto all'indennizzo coloro i quali furono deportati, per ragioni di razza, fede o ideologia, nei campi di concentramento nazionalsocialisti per uno dei seguenti moti- vi: per aver compiuto atti relativi alla lotta di liberazione; per aver svolto attività politica in contrasto con le direttive del regime fascista delle forze tedesche di occupazione; per aver partecipato a scioperi, compiuto atti in occasione degli stessi ritenuti ostili alle forze germaniche di occupazione; per aver subito cattura in occasione di rastrellamenti, di sciopero, o di azioni di rappresaglia; per aver subito persecuzioni per ragioni razziali.

Hanno egualmente diritto all'indennizzo gli internati militari ed i lavoratori non volontari in Germania, che, in seguito ad atto di resistenza o ritenuto tale o per atti considerati di sabotaggio alla produzione tedesca, vennero trasferiti nei campi di concentramento nazionalsocialisti.

Le domande in carta libera, corredate dalla prescritta documentazione, debbono essere presentate al Ministero del Tesoro entro sei mesi a partire dal 21 gennaio 1964. Nella domanda devono essere indicati, oltre le generalità ed il domicilio del richiedente, i seguenti dati :

— Luogo e data della cattura;

-- esposizione sommaria dei motivi che determinano la cattura;

luogo e denominazione del campo e dei campi di deportazione; data del rimpatrio; data effettiva e presunta della morte per i deceduti in stato di deportazione o a causa di essa.

La domanda, se presentata dal deportato, deve essere corredata dei seguenti documenti:

a) certificato attestante che

richiedente alla data della deportazione era cittadino italiano; ogni documento atto a comprovare il fatto della cattura, della deportazione ed il motivo che lo ha determinato, quali l'attestazione di reduce dalla deportazione rilasciata eal Prefetto ai sensi dell'art. 8 del Decreto Luogotenenziale 14-2-1946, n. 27 o le dichiarazioni rilasciate dagli enti indicati nell'art. 13; dichiarazione di non aver percepito, nè direttamente, nè indirettamente, alcuna somma a titolo di indennizzo da parte della Repubblica Federale di Germania. Tale dichiarazione deve essere redatta a termini dell'art. 7 del Decreto dei Presidente della Repubblica 2-8-1957, n. 678. Se presentata dall'avente causa la domanda deve essere corredata, oltre che dei documenti di cui alle lettere da a) a c), anche dei seguenti documenti: stato di famiglia; certificato di morte del deportato deceduto dopo la sua liberazione; documento comprovante che il decesso è avvenuto a causa della deportazione; atto notorio, oppure dichiarazione sostitutiva di essa a isensi dell'art. 7 del Decreto del Presidente della Repubblica 2-8-1957 n. 678, resa e sottoscritta dall'interessato, da cui risulti che non esistono altri aventi diritto di grado preferenziale in conformità a quanto stabilito dall'art. 4.

Art. 15 — Tutti gli atti o docu menti relativi alle domande ed alle operazioni di riparto e assegnazione sono esenti da bollo e da registrazione. L'indennizzo resta comunque esente da ogni imposta e tassa non solo nei confronti degli ex deportati, ma anche nei confronti degli aventi diritto del deportato deceduto.

— Gli enti citati nell'art. 6-b e che figurano all'art. 13 sono: l'Associazione Nazionale ex Deportati politici nei campi nazisti; Associazione Nazionale ex internati ed Unione delle Comunità israelitiche.

Nel caso di morte del deportato, l'indennizzo spetta al coniuge; ai figli; ai fratelli o alle sorelle; a coloro che abbiano provveduto agli orla ni dei deportati che abbiano perso i genitori prima di 12 anni.

garibaldini delle SAP. Al loro coraggio si deve una delle piu ardite azioni sappiste avvenute in Brianza, proprio sul campo di Arconate. Dal comando della 103' Brigata SAL" era venuto foraine di eseguire un'azione isaootaggio ai campo ai aviazione la notte uel 20 ottoore 44 un giuypo ai sappisu al comando ai Iguno nota (Acciaio) si porto ad Arconate assalto il corpo di guardia nel cui, po ai aviazione e io ridusse all'impotenza. sune piste c erano le sagome dei sei aerei 5, /9 e contro ut essi i partigiani lanciarono le loro bombe ivienutov, ma senza riuscire ad incenanarn. Allora i partigiani, in una vicina cascina si pi ocurarono molta paglia, scovarono nei campo d'aviazione quattro bombole ai ossigeno, imoottirono gli aerei appiccarono il fuoco e li fecero esplodere, tre aerei rimasero compie Lamenti_ distrutti gli altri rimasero graveniente danneggiati. L'azione avrebbe dovuto essere ripetuta il 20 dicembre, ma un incidente provoco la morte ael comandante Rocia e pomi giorni dopo Cereda Ronchi, MotLa, e reilegatta venivano arrestati trascinati anch'essi davanti ai Isaitagnone e fucilati.

La grande officina Teodosio con i suoi 1200 operai e impiegati ha sempre dato del filo da torcere ai fasci sti prima e ai nazilascisti dopo. Eravamo'bene affiatati per il grande desiderio di vedere la fine cella dittatura. Pochi animosi guidavano questa dura lotta clandestina, e tutti salvo i più accesi fascisti ubbidivano silenziosamente,. intelligentemente alle direttive impartite dei Comitato clandestino.

Nessuno sapeva, nessuno chiedeva da dove arrivava la stampa che veniva distribuita, l'importanza era di difonderla, leggerla per organizzarsi nella lotta per abbattere il fascismo. In ogni reparto vi era un'attivista che non conosceva altre che ii sottoscritto, che aveva il grave e pericoloso compito d'organizzazione e, come tale, forniva la stampa e impartiva le direttive.

Durante i giorni di paga tutti contilouivano (compreso quaicne fascista) davano all'attivista del reparto lt loro contributo al soccorso Kos so ; non vi erano ricevute, dai lavoratori ai dirigenti clandestini si fidavano sulla parola, il compagno Torliani riceveva i soldi e Li versava al respon, del settore.

Le proteste, le rivendicazioni numerose nel periodo clandestino avevano caratteristicne diverse, spesso erano proteste generali mmuziosamente preparati, contro l'immangiabile vitto nella mensa; per rivenuicazioni salariali; a volte erano prote ste spontanee. Volantini dattrroscritti comparivano misteriosamente al mattino sui tavoli dei dirigenti, provocando inchieste che si concludevano immancabilmente in un fiasco, rafforzando l'azione clandestina e Io spirito di lotta degli operai.

Furono queste continue azioni ad impressionare i dirigenti fino al pun to di fare intervenire il Federale di Milano il quale,presentandosi unmczzogiorno in mensa, intimo agli operai di scendere in campata. Nessuno si fece intimorire e il federale rimase solo con i dirigenti e qualche fedelissimo, in mezzo alla campata fino all'una. I mesi passavano e molti compagni vennero arrestati e picchiati. Sapevano tramite il resp. del settore comp, Berti, e dal comp, Bolzoni e Fontana che era imminente h grande sciopero. Alla vigilia dello sciopero ci si riunì e si decise in merito allindomani, Crippa diede istruzioni ai Fiduciari di reparti, di fare passare la voce, e convincere la utilità della lotta, al mattino dello sciopero gli attivisti si sono messi negli angoli fuori dell'officina, e hanno convinto di non entrare, pochi sono entrati ma verso le dieci sono usciti. Lo sciopero è riuscito, in tutti i depositi.

Davide Crippa

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Bloccare il costo della vita; non i salari

Certo, questo giornale non è la sede adatta per trattare argomenti scabrosi, ma come si può passare sotto silenzio ciò che avviene nel nostro paese?

Gli scandali grossi e piccoli sono all'ordine del giorno: corruzioni, peculati, evasioni fiscali, fuga di capitali all'estero, ecc. ecc. Di essi figurano responsabili persone molto in vista. E poi si parla . molto di programmazione, d i congiuntura, anticongiuntura e di tante altre cosette, per proteggere il valore della nostra povera liretta che va scivolando costantemente verso l'inflazione. Si preme verso le organizzazioni sindacali perchè cessino le rivendicazioni salariali dei lavoratori, come se ciò fosse la causa prima della svalutazione monetaria in atto. Come si possono bloccare i salari, quando non si provvede a bloccare immediatamente il costo della vita sempre in ascesa e che annulla con anticipo i benefici conseguiti con

dure lotte dai lavoratori?

Si incominci in alto, dove la corruzione danneggia lo Stato; si colpiscano duramente gli evasori, gli esportatori clandestini di valuta, i profittatori e quando vengono accertate le loro responsabilità, la giustizia sia inflessibile e giunga anche alla confisca di tutti i loro beni, oltre alle conseguenze penali che si meritano.

Sta bene, che in questi gravi momenti di crisi, il Governo richieda dei sacrifici a. tutti i cittadini, ma questi devono essere sopportati da tutti indistintamente, non solo a spese del proletariato.

Solo una politica economica veramente sana, potrebbe portare a risultati veramente efficaci per la salvezza e la stabilità della nostra moneta, ricercando n e i cittadini quella fiducia che attualmente manca; ma, ci si domanda appunto, quando e come potremo ricominciare ad aver fiducia?

Noi al ritorno del "tollino„

Sfogliando l'ultimo numero di Voci dell'A.T.M., ho letto un'articoletto a firma Vincenzo il quale commentando il nuovo tipo di tessera di libera circolazione per i dipendenti, venuto in uso nel 1963 elencava una serie di difetti; cioè, il problema della vidimazione annuale e la fragilità, poichè è soggetta ad incrinature e a rotture, di conseguenza auspicava la possibilità di tornare al vecchio tollino.

Caro Vincenzo in questo non sono d'accordo, poiché tornare indietro molto spesso vuol dire regresso, ed in questo caso sarebbe veramente un regresso, poichè ti ricorderai quanto era scomodo il vecchio tollino, perchè era veramente un tollino! Rompeva le tasche, tintinnava contro le chiavi, contro l'accendino evv.

a mio avviso il nuovo tipo plasticato è molto più leggero, silenzioso e pratico. Si, sono d'accordo con te che forse è un po' fragile, ma questo inconveniente si può rimediare, credo, con un tipo di plastica più flessibile. In quanto alla vidimazione, questo è un problema che rigurada i tecnici dell'A.T.M. e credo che quando hanno progettato la nuova tessera abbiano tenuto conto anche di questo particolare. Altrimenti, sarebbe come costruire una casa senza la porta d'ingresso. Comunque, lasciamo a loro questo problema, e non parliamo più del vecchio e antiquato tollino. Sono convinto che se facessimo un'indagine attraverso il personale la maggioranza si pronuncerebbe e favore del nuovo tipo di tessera in uso dal 1963.

Nello scorso numero è apparsa una lettera a firma « Vincenzo » che criticava le attuali tessere di libera circolazione sostenendo chesse sono troppo « fragili » e concludeva chiedendosi se non era il caso di ritornare al vecchio « tollino ».

Pur riconoscendo che le attuali tessere in plastica presentano alcune deficienze, non concordo con quanto esposto nella citata lettera. Per anni i lavoratori (anche su voci) hanno condotto una campagna per indurre la Direzione ad eliminare le vecchie tessere metalliche — antiquate ed ingombranti — ed a sostituirle con un modello più pratico e moderno.

I campioni delle attuali tessere furono presentati (ed approvati) non solo dalle Commissioni Interne ma da numerosi lavoratori. Esse rispondono alle esigenze funzionali ed es:etiche richieste dal personale.

Quanto alle deficienze ch'esse presentano queste sono dovute al tipo di plastica usata cli'è troppo fragile; il fatto che ci voglia una macchina per stampigliare l'anno non ritengo sia da considerarsi un difetto ma, caso mai una difficoltà per la Di rezione.

Non ritengo perciò opportuno nè augurabile il ritorno alle tessere metalliche ma suggerire alla Direzione di far modificare il tipo di plastica in modo da aumentare la resistenza della tessera. Per il resto, un po' più di cura da parte degli interessati a questo documento, permetterà ch'esso duri per gli anni stabiliti dall'ATM.

A. C.

Il 2 c.m. in viale Molise nel tratto di carreggiata che costeggia la nostra rimessa si è verificato uno strano e quanto discutibile fatto:

Come è noto quel tratto di strada è sempre occupato nei suoi lati dalle macchine dei colleghi che si recano al lavoro e, che nella impossibilità di parcheggiare altrove si servono di quello spazio avendo cuia di non ostruire la circolazione a senso unico.

Quel giorno una amara sorpresa attendeva i proprietari degli automezzi; difatti sul tergicristallo spiccavano ben in vista il biglietto di contravenzione posto dai vigili chiamati sul posto da una vettura in perlustrazione del loro comando..

Deposito Monteverdi

Si sa i colleghi non hanno subito pagato senga fare i dovuti commenti nia sembra che non vi sia nulla da fare e dovranno pagare la loro multa perchè il regolamento va rispettato e; non saremo proprio noi a metterlo in discussione.

Tuttavia un dubbio ci pare lecito ed è questo: che il Comune di Milano si trovi a corto di soldi?

Può darsi: Allora si spiegherebbe perchè il comune cerchi di rinpinguire le sue casse dando la caccia ai trasgressori del regolamento stradale, oppure può darsi che ad un tratto sia nata la bramosia di far rispettare le leggi con zelo davvero encomiabile. Noi tranvieri della rimessa Molise

Aumenta il prezzo della mensa, occorre migliorare la qualità

Cara VOCI dell'A.T.M., t'invito la presente con l'invito a pubblicarla affinchè chi di dovere la legga e tragga le dovute conseguen ze, in modo particolare con la presente intendiamo rivolgerci alla C.I.A.-A.T.M. ed al designato da quest'ultimo a rappresentarci alla G.A. M.

In questi ultimi mesi abbiamo visto aumentare il costo dei pasti alle mense della G.A.M.; aumenti che tutti noi sappiamo sono automatici in forza di un accordo aziendale e che si collegano agli scatti dei punti di contingenza valutati in lire 5 per ogni punto, sin qua ci sarebbe poco da obbiettare anche se sarebbe opportuno rivedere detto accordo e far pagare tutto alla A.T.M. diretta politicamente da uomini che rappresentano quel centro sinistra che non ha ancora concesso ai lavoratori quei benefici cui essi aspi-

rano, ma tant'è che l'accordo esiste e bene o male bisogna subirlo, però lutti i lavoratori che frequentano le mense G.A.M. (e non sono pochi) chiedono che almeno in conseguenza di detti aumenti ci sia anche un miglioramento nella grammatura della carne e dei grassi altrimenti continuando di questo passo continueremo a pagare aumenti a senso unico e cioè solo a carico del conimensale con una perdita netta del valore della grammatura che vi è nel piatto.

Anche se la presente lettera è unica spero sia presa in considerazione da chi ne ha dovere, termino con il far presente che le lamentele sono parecchie e nulla varrà aumentare il prezzo se diminuiranno i commensali (oppure è ciò che si vuole?).

Distintamente « Il Mensaiolo »

(che siamo anche dei bravi cittadini) vogliamo collaborare con le autontà comunali suggerendo al comando dei vigili alcune strade cne possono fruttare parecchio danaro, e permettere ai bravi tutori della strada di farsi onore: Basterà che si re-chino quotidianamente nelle seguenti strade: Via S. Tecla, via Palazzo Reale, via Besana, P.za della .Kepub!mica davanti al grattacielo (nove (fral'altro vi è una nostra fermata obbligatoria) via dei Giardini; via Manin e altre. In queste e in tante strade vi sono in permanenza parcheggiate, sempre in posti vietati grosse macchine che denotano la loro proprietà e sovente capita di dover fare delle vere gimcane per evitarle passando con i nostri mezzi.

Ci scusino i bravi vigili se siamo un po' polemici tuttavia non intendiamo affatto prendercela con loro e con il loro lavoro duro e spesso ingrato: vorremmo solo che il buon senso di chi li comanda tenesse conto dei vari aspetti del traffico milanese e sapessero che quel tratto di strada (cosi zelantemente curato) dove i tranvieri della rimessa Molise parcheggiano le loro vetture non intralcia in nessun modo il traffico.

Via, signori di Pza Beccaria, siamo un po' giusti o meglio non cerchiamo di vedere il pelo nell'uovo mentre trascuriamo volutamente la trave, anche se le nostre povere macchinette comprate con tanti sacrifici non erano così rispettose del regolamento, non è davvero il caso di far intervenire per ben due volte in un giortto le vostre pattuglie a raccogliere qualche decina di mille lire; sono già in tanti che si preoccupano di rastrellare le nostre tasche e davvero non abbiamo bisogno di ulteriori scrutatori.

Andate per favore dove noi modestamente vi abbiamo indicato, troverete senz'altro di che riempire il vostro taccuino e anche le vuote casse del comune.

Coi soldi così raggranellati suggerite di fare altre strade o allargare quelle strette.

La Redazione di Molise

Nel n. 1 di « Voci dell' A T M » uscito il 13 gennaio del CA., venne pubblicato una lettera: « Un pensionato ci scrive », nella quale si chiedevano chiare spiegazioni del modo in cui viene effettuata la trattenuta per la complementare e se dopo ciò, siamo tenuti ancora a compilare la denuncia per la Vanoni. Inoltre, si chiedeva che sul listino delle competenze dei pensionati fosse segnata l'intera pensione spettante, compreso l'ultimo aumento dei sedici punti di contingenza, e venisse poi segnata sulla colonna delle trattenute l'intera cifra di accantonamento per la 13' mensilità.

Ora prendo atto, che sul Notiziario 84 dell' ATM è stato pubblicato un esauriente articolo per le dichiarazioni redditi dei pensionati.

Ma noi si vorrebbe anche sapere, come già richiesto in quale forma

vengono effettuate le trattenute a nostro carico. Si tiene conto del carico di famiglia? Della detrazione fissa delle 240.000 lire? Della detrazione dell'imposta di famiglia, del canone della radio, e della detrazione per aggiornamento culturale? Oltre a quanto sopra citato, vi sono dei pensionati che abbisognano di lunghe cure climatiche che l'Istituto Nazionale per le Assicurazioni contro le Malattie non concede, e di conseguenza devono sostenere delle spese non indifferenti. Questo non conta?

Noi pensionati attendiamo da chi di dovere esaurienti chiarimenti in merito, e speriamo sia messo in pratica anche la questione del listino delle nostre competenze.

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VOCI DELL'A.T.M.
6 - Dai depositi - Lettere al giornale
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7° PREMIO DI PITTURA DI ABBIATEGRASSO: dal 19 al 30 marzo 1964.

L'Ente Manifestazioni Abbiatense in collaborazione con l'Associazione Amici dell'Arte bandisce il 7' Premio di Pittura: concorso è libero a tutti i pittori.

E' ammessa qualsiasi tecnica di ARTE FIGURATIVA, con la più ampia libertà di soggetto.

OMISSIS.

Il monte premi sarà così suddiviso:

1° Premio acquisito: L. 150.000;

2° » » L. 70.000;

3° » » L. 30.000.

Premio sociale acquisito

B C S : L. 70.000.

Il Comitato organizzatore si interesserà di reperire altri premi.

I partecipanti non potranno inviare più di TRE opere ciascuno.

Entro e non oltre le ore 10 del giorno 8-3-1964 le opere dovranno pervenire presso il Castello Visconteo di Abbiategrasso (dalle ore 9-12 e 14-18).

La partecipazione al Concorso è GRATUITA.

Gli aspiranti al Concorso possono rivolgersi presso la Segreteria del Circolo Ricreativo, in possesso del Regolamento del Concorso stesso.

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Sono sempre in vendita presso la Segreteria del Circolo Ricreativo i biglietti al prezzo ridotto di L. 600 (anzichè L. 2.500) posti di poltrona, validi per una delle serate durante l'anno teatrale.

CINEMA DEL MUSEO

DELLA SCIENZA

Sono in vendita presso la Segreteria del Circolo Ricreativo A T M al prezzo di L. 100.

N.B. - Per tutti gli altri locali teatrali non sono valide le riduzioni se non nei periodi concessi dalle Direzioni.

IL VICE PRESIDENTE

Colaxnonico Biagio

Generi alimentari nei depositi Si rammenta che...

Ai sigg. Distributori di generi alimentari dei depositi dell'Azienda Tranviaria Municipale. e.p.o. Ai Reparto Vigilanza — Via Farini

n. 9.

Sono pervenute segnalazioni nel senso che, da qualche tempo, i generi alimentari vengono distribuiti tutti i giorni, sia pure durante le ore di servizio.

Si rammenta che la distribuzione dei predetti generi alimentori deve essere effettuata soltanto nei giorni di paga e prima dell'inizio, durante l'intervallo e dopo il termine del lavoro; non deve mai avvenire duran te le ore di lavoro.

Le disposizioni sopra richiamate dovranno essere scrupolosamente osservate.

IL PRESIDENTE f.to (Dr. Domenico Rizzo)

Pubblichiamo la seguente disposizione impartita dal Presidente del Circolo Ricreativo e ci sembra giutso rilevare come, limitando la vendita in un modo così drastico, venga di fatto negata la possibilità alla maggioranza del personale di poter usufruire dei generi di consumo messi in vendita dal Circolo.

Alla presente disposizione ci auguriamo possa seguirne altre che, pur nel rispetto dell'orario di lavo ro del personale che non deve essere distolto dalla propria attività, possa egualmente usufruire delle vendite che, gli permettono di realizzare delle non indifferenti economie familiari. Assieme a queste disposizioni, ci auguriamo ne giungano altre che, perfezionando il sistema delle vendite, consentano di utilizzare una parte del ricavato per rafforzare le iniziative del circolo nel deposito (biblioteca od altre) che, per mancanza di fondi spesso non possono neppure essere prese in considerazione.

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In questoultimo caso il dipendente dovrà ritirare presso la segreteria del Circolo Ricreativo il regolamentare documento di presentazione e sottoscrivere la delega per le trattenute. Corso completo per patenti di cat. C o D o E per i dipendenti dell'A.T.M. - L. 16.000

Il suddetto corso comprende: istruzione teorica di diversi tipi di motore.

Riapertura della stagione ciclistica e riconferma delle promesse della stagione scorsa

Commento di Giorgio F.

Già da una ventina di giorni il ciclismo è ricomparso alla ribalta sportiva, sulla strada della riviera ligure e sulla costa sarda, Sono le prime gare di rodaggio, e di assestamento, ma già qualche cosa s'intravede fra la moltitudine multicolore. Fra le nostre note d'addio della stagione ciclistica del 1963 formulammo la speranza che i nostri giovani mantenessero per l'avvenire la loro forma, dimostrando di non essere stati delle meteore.

Con l'aprirsi della nuova stagione ecco che i migliori sono ancora i nostri giovani: primo fra tutti Zilioii seguito dai Durante, Adorni, Cribior1 e De Rosso.

Quindi sembra che il ciclismo italiano sia veramente sulla strada buona; e abbia trovato anche il suo campione in Zilioli.

Il giovane messo di fronte ai d'oltr'Alpi ha dimostrato maturità e disinvoltura propria dei campioni, l'unico neo è ancora lo sprint finale, ma questa sembra contare poca per il piemontese, dotato di uno scatto fantastico capace di staccare i suoi avversari sia in salita che in pianura.

Questo s'intende per le gare in linea, bisogna vederlo nelle corse a tappe, se avrà anche la facilità di smaltire le tossine della fatica nel giro di poche ore; se saprà fare anche questo avremo il vero canipione. Come carattere ha dimostrato di aver saputo vincere già le prime

battaglie della velebrità con l'umiltà e il buon senso.

I giornalisti dal titolo facile hanno tentato di farlo sentire come un secondo Coppi, ma egli non si è lasciato convincere dicendo che di Coppi ce ne stato uno solo e che lui è Zilioli e basta.

Degli altri dobbiamo dire che Durante ha già fatto sfoggio del suo sprint veloce a danno dei migliori specialisti stranieri, manca ancora di fondo, ma completata la sua preparazione e sotto la guida del vecchio Pavesi sarà pure lui una pedina importante. Per Adorni già pure lui in buona forma tutto dipenderà dal suo fisico alquanto delicato, mentre per De Rosso e Cribiori tutto è basato come sapranno distribuire le loro forze, se saranno saggi potranno ottenere risultati ad alto livello.

Non resta quindi che attendere gli eventi sperando nella giustizia del vecchio e saggio proverbio che il buon giorno si vede dal mattino.

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'ANGOLO DEL 13 ON Um OR E

tu hai un piede sulla bilancia?

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Durante u n a partita d i caccia accadde un incidente, per fortuna non grave: un cacciatore molto grasso fu impallinato da un amico.

Morale: ...il tiro al ciccio-

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diograf o Tennessee Williams, dopo aver letto che il manoscritto originale di una fra le sue prime commedie è stato venduto per seimila dollari ha commentato tristemente, rivolto a un amico: " Anche a me sarebbe piaciuto possedere quel manoscritto, ma non posso permettermi un desiderio così costoso! ".

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TEMPO LIBERO -<>

200 soldati in divisa inneggiano alla pace tra i popoli

UNO SPETTACOLO CHE NON SI DIMENTICA

L'8 marzo festa internazionale della donna che lotta per la parità dei diritti con gli uomini per una società miglioreper un mondo senza guerre,

Simon Signoret

Una serata che non dimenticheremo facilmente, in quello spettacolo vi si racchiude: potenza, gentilezza folclore, gioia di vivere, e tanta volontà di Pace; il tutto creato con squisitezza di arte tale da completare una armonia che rivela tutte le passioni di questo grande popolo e l'immenso desiderio di amore verso la vita.

Dopo la tournèe in Europa invitati anche in U.S.A.?

La Tournèe Italiana del coro dell'Armata Rossa è una delle tante che ormai da anni il complesso è abituato a fare in tutti i continenti. Sono ormai più di trenta i paesi che hanno accolto ed applaudito i duecento soldati del colonnello Alexandrov.

E tra essi la Francia, l'Inghilterra e il Canadà. Solo gli Stati Uniti mancano alla collana dei successi del complesso Sovietico. Gli USA accolgano, infatti, il Bolshoi e i danzatori di Maisseiev ma hanno sinora ririfutato di concedere i visti d'ingresso ai duecento del coro dell'Armata Rossa perchè si tratta di soldati in divisa.

Forse, duecento soldati in divisa debbano essere troppi per far dormire tranquilli certi « circoli » della destra americana.

Tuttavia sembra, da notizie pervenuteci, che in un prossimo futuro per non rimanere su una posizione settaria, rispetto ad altri paesi del patto atlantico che li hanno ospitati, il « coro » dell'Armata Rossa verrà invitato anche in America.

Intanto, dopo lo strepitoso successo ottenuto al palazzo dello sport di Milano, il complesso di Alexanchov si esibirà davanti al pubblico Bolognese e poi a Roma.

A chi come noi aveva sentito sa lo di riflesso parlare di cose russe, lo spettacolo che si presenta all'occhio h aun qualche cosa di maestoso di forte. I 200 cantori e ballerini guidati con valente maestria dal colonnello Alexandrov, hanno prodigato tutte le loro capacità per comunicare al pubblico milanese il loro invito alla gioia alla pace e alla felicità; nelle loro divise grigio-verde sembrano una massa omogenea e nel contempo elastico e viva, capace di produrre cose entusiasmanti non solo dal lato folclorustico ma in special modo artistico.

E' un po' difficile descrivere questo spettacolo senza cadere nella retorica, ma la nostalgia di cose sane pulite e genuine ci esalta, la loro comunicativa fonde ben presto pubblico e artisti in un solo personaggio tutto teso alla ricerca di rievocazioni nostalgie, di dolore e di spensierata gioia, l'Inno di Mameli cantato all'inizio faceva parte di un programma di quattro canzoni in italiano : precisamente la Montanara, Funicolì Funicolà, Bella ciaio Fischia il vento.

Le sedici canzoni russe sono l'espressione panoramica dello sterminato paese che è l'URSS e ne risaltano i momenti più salienti della storia. Dalla famosa Balalaika alla a Danza dei Cosacchi alla Danza dei soldati (bellissimo balletto di rivalità bonaria fra avieri e fanti dell'Armata Rossa) alle Campane, di Buchenwald, appasionato appello alla pace contro le mostruosità; fino al poema di Evtuscenko intitolato (i Russi vogliono la guerra?) Domandatelo alle vostre Madri alle vostre

Cassius Clay, scartato dal servizio militare per insu cenza men tale

fidanzate dice la canzone; allora capirete che i Russi non vogliono guerreggiar queste frasi cantate in Italiano hanno suscitato il frenetico battimani del pubblico attento e pronto a non lasciarsi sfuggire il profondo significato.

Tante altre cose si dovrebbe dire per descrivere di questo magnifico spettacolo; dai virtuosismi dei solisti agli incredibili salti acrobatici al balletto dei cosacchi per finire con le magnifiche esecuzioni di pezzi or-

chestrali e di coro ivi compreso il coro dell'opera Ermani. Nel ringraziare Voci dell'A.T.M. per lo spazio che vorrà riservarci, pensiamo di aver fatto cosa gradita ai suoi lettori, cercando di descri• vere lo spettacolo così come l'abbiamo visto nelle espressioni se volete un po' ingenue ma del tutto realistiche.

Due-Lettrici Gi-Var

Miami Beach - E' la quinta

di

k.o. Ma

e Clay

proibito

incassando una dura

il nuovo campione e così fu. — Le cifre della serata danno a dividere una torta d'oro di circa 5 milioni di dollari (3 miliardi di lire). A Liston sono toccati (42%) un milione e 900 mila dollari. A Clay (22,5%) un milione di dollari.

Un numero acrobatico del soldati ballerini che, in quattro mesi di tournée europea, hanno ripetuto ogni sera davanti a folle numerosi di spettatori che li hanno ripagati con lunghe ovazioni entusiastiche e di simpatia. Sono soldati che parlano di pace.

Bertolt Brecht e l'opera lirica

La 22a regia lirica di Strehler

Nella società attuale è per così dire impossibile « fare astrazione » dalla vecchia opera. Le sue illusioni adempiono funzioni di portata so ciale. La ebrietà è indispensabile; non c'è niente che la possa sostituire. In nessun altro luogo all'infuori dell'opera l'uomo ha l'occasione di poter restare uomo! Tutte le funzioni della sua intelligenza sono da gran tempo ridotte a quelle poche che servono la sua paurosa diffidenza, la sua lotta per sopraffare il prossimo, i suoi calcoli egoistici.

La vechia opera non continua a esistere soltanto perchè è vecchia, ma soprattutto perchè le condizioni alle quali essa si addice sono tuttora quelle vecchie. Non lo sono più completamente. Qui stanno le possibilità per la nuova opera. Oggi ci si può già chiedere se l'opera si trovi ormai in condizioni tali che ogni ulteriore novità porti non più al rinnovamento di questo genere, ma addirittura alla sua distruzione.

L'opera « Mahagonny », per quanto gastronomica sia — tanto gastronomica quanto a un'opera si conviene — comporta già una funzione di madificazione della società, appunto perchè mette in questione il gastronomismo, perchè attacca la società che ha bisogno di simili opere; essa sta per così dire ancora solidamente seduta sul vecchio ra-

mo, ma almeno (sia per distrazione, sia per cattiva coscienza) incomincia a segarlo un pochettino... E col loro dolce cantare le novità hanno saputo far questo.

Le vere novità attaccano la base.

Con « Ascesa e caduta della città di Mahagonny » iGorgio Strhler firma la sua ventiduesima regia lirica. Dopo la « Giovanna al rogo » di Ha negger, che Strehler allestì al Teatro Lirico nel 1945, la sua attività spaziò in questo campo dalle opere più tipiche della tradizione del melodramma (Don Pasquale, Traviata, Elisir d'amore, Werther) ai più significativi esempi del teatro lirico moderno (Lulù di Berg, L'angelo di fuoco di Prokofief, L'histoire du soldat di Strawinski, nella quale si impegnò tra l'altro come attore). Con ‹< Ascesa e caduta della Città di Mahagonny » Strehler ritorna alla Piccola Scala dove già — oltre all'istoire du Soldat — egli è stato protagonista di uno dei più riusciti spettacoli lirici degli ultimi anni: « Un cappello di paglia di Firenze » di Nino Rota, e dove entrano invece per la prima volta i nomi di Bertolt Brecht e di Kurt Weill.

Un gesto significativo, che si identifica con la lotta contro i soprusi di ogni genere, per il trionfo del rispetto dei diritti della donna nel mondo, è stato il rifiuto della Signoret, a girare un film in Spagna finchè ci sarà il regime fascista. Dal gesto di ribellione di questa semplice donna è sorta una nuova condanna al fascismo.

Gaboardi

Con la biografia sportiva sul meccanico Gaboardi, terza della serie, iniziata con Guglielmetti e De Micheli, sono diventati numerosi i consensi di approvazione dei lettori sportivi che continuamente ci inviano, assieme a suggerimenti di nomi che vorrebbero veder trattati su queste colonne. Scusandoci per la breve sospensione, ci ripromettiamo di riprendere con il prossimo numero.

VOCI DELL'A.T.M. 8 - Attualità e Sport
ripresa sta serie colpi al corpo sferratagli da Sonny Liston che volendo, poteva benissimo liquidarlo per gli era dai padroni. Clay doveva essere Il colonnello Boris Alexandrov direttore del complesso della Armata Rossa.
" Potenza, gentilezza, folclore, gioia di vivere e tanta volontà di pace„ Due lettrici ci hanno inviato la loro impressione che interamente pubblichiamo.

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