Voti ATM16

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CONTRATTO NAZIONALE

SINDACATI E AZIENDE RIPRENDONO A TRATTARE

pubblici

Gli esperimenti, i sondaggi tendenti a ricercare nuovi e più efficienti mezzi di trasporto o a puntualizzare in modo statistico le reali esigienze degli utenti, proseguono senza sosta.

Debbono ancora giungere i cento micro-autobus che verranno immessi nella circolazione del centro per brevi e rapidi collegamenti, che già si esperimentano gli autobus a due piani. Nelle fabbriche è in distribuzione un modulo statistico il cui compito è quello di stabilire l'entità del fenomeno pendolare e, in base ai dati raccolti, prendere le opportune misure atte a far fronte alle richieste degli utenti.

Fra il personale dell' A T M si sta svolgendo un'inchiesta, concordata con i sindacati, i cui risultati s'inquadrano in questo clima di ; ricerche ed esperimenti.

Ognuna di queste iniziative ha senza dubbio il suo lato positivo ed attraente ma non supera l'aspetto di azioni marginali il cui unico indubbio successo è quello propagandistico.

.11 problema d e 1 trasporto pubblico di Milano come quello delle altre città, i pericolosi deficit di bilancio non si risolvano con misure marginali e con palliativi. Occorre affrontare il male alla radice e prendere radicali decisioni atte a modificare l'attuale crisi che già si riperquote sull'economia della città.

Su questo piano, nonostante gli impegni assunti dal Comune, ben poco è stato fatto. Il prezzo del biglietto è stato a..menlato ma la Giunta non ha ancora posto in discussione il piano di riorganizzazione del sistema dei trasporti e del traffico; e i provve_i.meti di cara.tere immediato tendenti ad aumentare la velocità commerciale del trasporto pubblico lasciano al quanto a desiderare.

Lo stesso impegno, preso un atm, la, di convocare incontri triangolari (Comune - Sindacati - Imprenditori, per affrontare i problemi del finaliziarnent3 della pubblica aziend i esercente i servizi di trasporto e quello di una loro con Oca ione prima di decidere provvedimenti di una certa importanza che, direttamente o indirettamente, investono gli interessi dei lavoratori, non è stato mantenuto.

L'attuale situazione caotica colpisce sia gli utenti costretti ad impiegare molto del loro tempo su mezzi lenti e colmi all'inverosimile, che i dipendenti dell' ATM costretti a prestazioni di lavoro tali da creare uno stato di permaContinua in 2. pagina

Dopo l'accordo di transazione che ha permesso di riprendere le trattative interrotte per le irrisorie ed inacettabili offerte della controparte, i sindacati ed i rappresentanti delle aziende si sono incontrate il 27 dicembre per stabilire il calendario delle trattative. Tale calendario prevede riunioni nei giorni 9-10 e 11 gennaio. Com'è noto la discussione verrà ripresa su tutte le rivendicazioni avanzate avendo le aziende abbandonato le pregiudiziali sollevate per alcune rivendicazioni normative.

I sindacati CGIL-CISL e UIL si sono riuniti negli scorsi giorni ed hanno finalmente concordato una posizione unitaria sulle rivendicazioni da sottoporre ai datori di lavoroe sull'atteggiamento da assumere durante la vertenza contrattuale. L'accordo raggiunto fra i tre sindacati che rafforza anche al vertice l'unità esistente alla base, è un deciso passo in avanti verso la conquista di un moderno contratto di lavoro.

Oggi i sindacati si ripresentano alle trattative, dopo lo sciopero di 24 ore, con le loro richieste integrali, sia economiche che quelle tendenti ad innovare la struttura del rapporto di lavoro, e pongono le richieste con una maggiore forza derivante dalla loro posizione unitaria verso la controparte. Le aziende hanno non solo dovuto cedere sulla data di decorrenza dei futuri accor_ di, ma rimangiarsi le pesanti pregiudiziali poste all'inizio delle trattative.

Ciò non significa che non esistano più difficoltà per conquistare le

ESPERIMENTO

rivendicazioni poste; le aziende è da prevedere che opporranno ancora una forte resistenza. Mia se i lavoratori alla base e i sindacati continueranno a proseguire uniti, senza tentennamenti, nella lotta si può giungere nelle presenti trattative ad un accordo che accolga le aspirazioni del personale specie nella parte normativa che tende a dare alla nostra categoria un contratto di lavoro moderno e con esso una radicale svolta nella politica fino ad oggi condotta dalle aziende di pubblico trasporto.

E' infatti illusorio credere di risolvere i problemi dei lavoratori con la conquista di un aumento salariale o migliorando questo o quell'istituto se poi la politica di massimo sfruttamento delle aziende che ancora oggi cercano di far quadrare i loro impossibili bilanci sulle spalle dei lavoratori, peggiora ogni giorno di più le condizioni del la(continua in 2• pagina)

Messaggio di pace dalla Palestina

Paolo VI ha concluso il 6 gennaio il suo viaggio del cristianesimo. Il Pontefice, pellegrino in Terra Santa, è stato accolto ovunque da u n a grande folla e dai Capi del Governo di quegli Stati. La sua visita ha voluto essere la continuazione di quell'appello alla pace ed alla fratellanza lanciato al mondo dal suo grande predecessore, Papa Giovanni.

LE DIFFICOLTA' DEL NUOVO GOVERNO

Anche noi italiani abbiamo bisogno di riappacificarci con i nostri governanti che da lunghi anni si trastullano alla ricerca di una filosofia che non risolva nulla e accontenti tutti, e vero che il loro falli-

Autobus a 2 piani a Milano

Così Paolo VI facendosi interprete del desiderio di pace di tutti i popomento è palese ma non basta avere la soddisfazione di aver visto giusto e di continuare ad agitarsi richiedendo sempre le solite cose. La nostra recente storia, fatta dai governi centristi e saragattiani, è costellata da scandali da sperperi di pubblico danaro e da inchini spruzzati qua e là dal sangue dei lavoratori.

L'anno nuovo vede per la prima volta in azione uomini di un partito classista operaio che si sono impegnati a realizzare la costituzione repubblicana, all'immissione di rappresentanti della classe lavoratrice al governo della nazione che in pratica vuol dire fare giustizia della iniquità politica fin qui praticata; i problemi non sono di facile soluzione e l'impegno dovrà essere costantemente controllato dalle masse lavoratrici per salvaguardare l'interesse di tutti.

I primi passi del nuovo governo non sono rassicuranti; l'On. Saragat si è precipitato a Parigi per assicurare, ancora come sempre, la nostra fedeltà alla alleanza atlantica e sollecitare quella forza multilaterale che l'On. Pietro Nenni (primo ministro del governo Moro) chiama un fatto irreversibile per un equilibrio dei blocchi contrapposti e un impedimento garante alla prolificazione delle armi atomiche.

Proprio questo è uno dei cardini delle politica estera che ha diviso il P.S.I. minacciato dalla scissione ormai in atto: sappiamo che il vecchio leader socialista nel suo discorso fiume tenuto a Roma ha precisato che la partecipazione al governo non vuol significare rinuncia alla lotta del capitalismo; tuttavia cogliendo qualche contradizione e omissioni non riusciamo a capire come si possa dichiarare che ogni scissione dei lavoratori è un fatto grave e nel contempo non correre ai ripari e cercare di evitare mosse e azioni che possono condurre alla scissione del P.S.I.

Non è un fatto solo interno di un partito ma il suo significato va oltre per investire tutta la dinamica dell'unità della classe operaia tanto più se si riconosce che senza l'unità nulla si può ottenere, anzi, si ammette che l'ottenuto è apContinua in 2« pagina

li del mondo, prima di lasciare la Palestina, ha rivolto a 224 Capi di Stato il seguente messaggio: « Dalla città santa di Gerusalemme cogliamo l'opportunità, offertaci dalla nostra visita qui, per chiedervi di fare tutto il possibile per far prevalere la pace nel mondo ». Indubbiamente il pellegrinaggio del Papa ha avuto un valore religioso, diplomatico e politico le cui conseguenze si potranno meglio valutare nelle prossime settimane; ma già fin da ora si può affermare che an che se non con gli stessi metodi e la stessa decisione del tempo di Giovanni XXIII, la Chiesa sta mutando radicalmente la sua politica. Questo pellegrinaggio, conseguenza diretta del Concilio Vaticano II, gli incontri con Antenagora e con gli altri rappresentanti delle chiese cristiane separate, le stesse parole rivolte dal Pontefice agli scalzi ed affamati popoli della Palestina stanno a dimostrare come la Chiesa di Roma abbia gettato dei semi fecondi che possono rafforzare nel mondo la comprensione, la tolleranza e la pa ce.

Energica protesta per l'attentato alla C. G. I. L.

La destra fascista italiana tenta, ancora una volta con la violenza, di bloccare i lavoratori italiani nella lotta permanente per L'AVANZATA DEL MONDO DEL LAVORO NELLA REPPUBBLICA FONDAT( SUL LAVORO.

LA IMMEDIATA E SPONTANEA RISPOSTA DEI LAVORATORI TUTTI, contro il vile attentato alla seda: della gloriosa CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO a Roma, trova la sua prima adeguata risposta con lo sciopero di protesta delle maggiori città italiane (Roma - Milano - Bologna - Genova - Bari ecc.). In quasi tutte le città lo sciopero è stato unitario anche se, come nel nostro settore, è mancata l'adesione ufficiale della CISL.

I tranvieri hanno dato come sempre la loro spontanea adesione scioperando anche per riaffermare la loro netta opposizione verso movimenti che, ispirandosi al fascismo, hanno tratto dallo stesso i metodi peggiori.

Le organizzazioni Sindacali, a nome dei lavoratori, hanno richiesto al Governo lo scioglimento del M. S. I. e di tutte le organizzazioni neofasciste.

PAOLO VI IN TERRA SANTA ANNO XIV N. 1 II 13 GENNAIO 1964 PERIODICO QUINDICINALE DEI LAVORATORI DELL'A.T.M. - MILANO
Sui trasporti
Martedì o mercoledì giungeranno da Bologna due autobus a due piani prestati da quella Azienda Tranviaria all'ATM. Tali mezzi che dispongono di una rilevante capienza, saranno subito utilizzati sulla linea « P » e successivamente, sulla « N » e « I ». L'esperimento durerà due mesi dopo di chè si tireranno le somme e si vedrà se vi è l'opportunità di adottare anche nella nostra città tali tipi di mezzi su gomma.

Sindacati e aziende riprendono a trattare

voro e si riperquote in ogni aspetto del rapporto di lavoro e spesso giunge a mettere a repentaglio la nostra stessa integrità fisica.

Per queste ragioni è necessario nella presente lotta raggiungere obbiettivi più avanzati che scalzino alla radice i mali che affliggono le aziende. E' necessario giungere alla contrattazione degli organici, ai regolamenti delle promozioni, alle commissioni paritetiche sulle assunzioni, ad un maggior riconoscimento del sindacato nella azienda oltre alla revisione di alcuni istituti ormai superati dalla dinamica salariale, alla 14° mensilità ed a un congruo aumento salariale.

Le difficoltà del nuovo governo

punto il frutto di questa unità; unità che attraverso esperienze a volte tragiche e dolorose ha permesso all'Italia un'era nuova e democratica.

Solo i fatti diranno di che pasta è questo governo; e i fatti non si fanno attendere.

Numerosi ed importanti sono i problemi che il governo deve risolvere. L'attuazione delle Regioni, la riforma agraria, la stabilità monetaria, la riforma tributaria, ecc. e fra questi, non ultimi, vanno colla cate le lotte dei lavoratori e fra queste la lotta per il rinuovo del nostro contratto di lavoro. Anche in questa occasione il Governo ha la possibilità di mostrare il suo volto nuovo e prendere quelle iniziative atte a risolvere la crisi del trasporto pubblico.

Sui trasporti pubblici

nente insicurezza per i cittadini utenti, da minarne il loro stato di salute com'è ampiamente dimostrato da un recente studio inviato dal sindacato CGIL alle autorità cittadine.

Gli esperimenti, i sondaggi fra gli utenti e fra il personale riteniamo siano cose utili solo se facenti parte di una seria politica di rinnovamento e di scelte che avvii a soluzione i gravi, complessi problemi dei servizi del pubblico trasporto. Diversamente, essi appaiono, come il recente esperimento dell'agente unico, dispendiose prove presentate come miracolistiche e che nella realtà si risolvano in dannosi palliativi che rinviano e quindi aggravano l'attuale crisi.

Lotta salariate e svalutazione Saluto al compagno Castelnuovo

In questo frangente di tempo in cui la nostra categoria è chiamata al rinnovo del « Contratto Nazionale », i lavoratori sono portati ad esprimersi in modi diversi. Ma ciò che maggiormente colpisce la nostra azione verso il dialogo sono le loro errate affermazioni. Il primo, più elementare e più rozzo, può riassumersi così: poichè i prezzi dei prodotti sono in diretta relazione con i costi produttivi, e poichè il salario è la componente più cospicua dei costi di produzione, ogni aumento di questi si ripercuote necessariamente sui prezzi delle merci: per evitare ciò (secondo alcuni lavoratori) non rimane che tenere il più possibile fermi i salari, altrimenti sarebbe una rincorsa fra: richieste di aumento salariale e aumento tenore di vita, creando così nel nostro paese una inflazione e una svalutazione che di riflesso si ripercuoterebbe in massima parte sui lavora tori.

Prima di tutto vorrei sottolineare che un Sindacato che sposta il suo epicentro dalla lotta per il salario a quella per cercare di ottenere una diminuizione del livello medio dei prezzi, viene ad essere un Sindacato che, mentre cambia il fronte principale del suo attacco, mentre cioè devia e sposta la pressione dei lavoratori dalla classe padronale per orientarla verso i pubblici poteri, viene a perdere anche la forza fondamentale, il punto di riferimento più sicuro e quella base di potere che gli consentirebbero di agire positivamente pure nei confronti del Governo e dello Stato.

Pertanto lasciamo che il Sindacato di classe assume la sua giusta visuale di lotta e di conquista nella struttura sociale oggi esistente nel nostro Paese.

Si parla tanto di svalutazione, ma tale affermazione viene posta in modo astratto e fuori della realtà. Si ha la svalutazione monetaria quando diminuisce il valore di una data moneta. Essendo tale valore riferito a una certa quantità di oro, se la moneta «vale meno » (ossia si svaluta) vuol dire che a quella data unità di moneta corrisponde una minore quantità di oro. Questo è il significato più generale della svalutazione nel quadro del tradizionale sistema aureo internazionale. Tuttavia, il modo migliore di definire il senso e la portata del termine «SVALUTAZIONE» è quello di ricordare che l'origine di esso è recente e che le condizioni e le circostanze del fenomeno sono legate a determinate vicende della storia economica monetaria. E', infatti, tra la fine della prima guerra mondiale e la grande crisi del 19291933 che la questione della svalutazione assume un contenuto che non è più quello generico del « DEPREZZAMENTO » della moneta.

Quando un Governo dichiara — come ha fatto quello francese — che la sua moneta viene svalutata, esso compie un'operazione monetaria, con criteri che sono sempre di carattere classista — che hanno cioè, un determinato contenuto economico e sociale. Con tale operazione esso può sanzionare legalmente un abbassamento del potere d'acquisto della moneta (che risulti, ad esempio, da una inflazione monetaria), oppure può, anche senza inflazione monetaria in atto, modificare con la svalutazione il tasso di cambio (ossia il rapporto in cui quella moneta si cambia col dollaro). In questo secondo caso — che è quello che qui interessa — si tratta, in altri termini, di diminuire volontariamente il valore dell'unità monetaria, che si considera.

Circa gli effetti della svalutazione occorre anzitutto distinguere il piano interno da quello esterno. Sul piano esterno, coloro che sono favoriti sono gli esportatori, poichè, comportando la caduta dei cambi, la svalutazione modifica la relazione tra prezzi interni e prezzi in valuta straniera, permettendo agli importatori stranieri di comprare la stessa merce (nel paese che ha fatto la svalutazione) con una minore quantità della loro moneta. Occorre tuttavia tenere presente che varie cause — tra cui l'effetto inverso per gli importatori del paese considerato (che dovranno pagare più care le stesse merci prima importate) concorrono all' aumento dei prezzi all'interno, e quindi tendono a contrastare in una certa misura gli effetti favorevoli agli esportatori. Sul piano interno sono, anzitutto, i lavoratori e i gruppi sociali a reddito fisso quelli che di solito nei paesi capitalistici pagano l'operazione della svalutazione, poichè si cercherà di bloccare i salari mentre i prezzi aumentano e di diminuire così il potere d'acquisto anche di coloro che hanno un reddito monetario fisso. E' certo d'altra parte, che gli industriali, i quali di solito sono debitori verso •le banche, vengono a beneficiare della svalutazione in quanto pagheranno i loro debiti con moneta inflazionata. Pertanto avanti alla conquista di nuovi aumenti salariali per un maggior potere di acquisto, senza preoccuparci della svalutazione.

Redazione Dep.to Palmanova

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Con il I gennaio 1964 il Compagno Lodovico Castelnuovo ha lasciato la nostra Azienda per essere collocato, assieme a molti altri lavoratori, in pensione per raggiunti limiti di età.

Anche per questo dirigente politico e sindacale dei lavoratori è giunto il sessantesimo anno e con esso il meritato riposo. Porgendogli un fraterno e commosso saluto, siamo certi di interpretare il pensiero di tutti i lavoratori che in questi decenni hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo sia come lavoratore che come dirigente del movimento operaio. Il nome di Castelnuovo è legato alle lotte ed alle conquiste sindacali e democratiche dei tranvieri che in ogni occasione l'hanno visto alla testa dei suoi compagni quale dirigente capace, esempio di rettitudine e di fede negli ideali proletari.

Già i lavoratori hanno tributato al compagno Castelnuovo il loro affetto consegnandogli, negli ultimi

giorni di dicembre, durante apposite riunioni, delle medaglie-ricordo. L'unica che ha negato a suo tempo a questo onesto lavoratore il giusto riconoscimento per la lunga opera prestata al servizio dell'ATM (oltre trent'anni) è stata la Direzione che con atto incomprensibile gli ha negato la medaglia d'oro ch'essa assegna al personale che supera i trent'anni di servizio. L'aver voluto escludere d a I premio di anzianità, Castelnuovo, reo solo di aver difeso con una rettitudine e con una tenacia degna d'ammirazione le aspirazioni dei lavoratori, è quanto mai incomprensibile e suona ad offesa a quanti pur militando e lottando per i lavoratori, sono fra i più tenaci e conseguenti sostenitori della municipalizzata e dell'ATM.

Unendoci ai suoi compagni di Partito della Sezione ATM, al Sindacato ed alla Commissione Int. che gli hanno dato una medaglia d'oro, siamo certi che anche in questa occasione, il compagno Costelnuovo accetterà con piacere questo saluto che per lui vale senz'altro di più di quella medaglia di anzianità Auguri e arrivederci Lodovico, siamo certi che anche in pensione continuerai nella attività politica per dare nuovamente il tuo contributo alla lotta per l'emancipazione dei lavoratori.

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PERCHÉ I GIOVANI SAPPIANO

LA LOTTA CLANDESTINA ALL'A, T.,1111, RIEVOCATA DA UN'ANTIFASCISTA

Venti anni orsono di questi giorni gli operai dell'Officina Gen. Teodosio A.T.M. insoffferenti della vita grama cui con le loro famiglie erano sottoposti dal regime fascista imperante, iniziarono un movimento di protesta allo scopo di ottenere un miglioramento della mensa (che consisteva in un piatto di minestra e come secondo in una cucchiaiata di marmellata alternata di tanto in tanto in una fetta di bilogna) e per ottenere un aiuto dall'Amm. dell'A. T.M. che permettesse di approvvigionare le loro famiglie di combustibile per poter fronteggiare il duro inverno che era alle porte.

Gli operai attesero, in una specie di sciopero bianco, il ritorno di una commissione che era stata inviata dal podesttà, Panini, perchèè intervenisse nella vertenza.

Di questa commissione faceva parte anche lo scrivente. E' da questo episodio che, in concomitanza a una ristrettissima riunione che aveva avuto luogo la sera precedente con elementi già inquadrati nel movimento di resistenza alla quale partecipai anch'io, ebbe vita il Comitato di agitazione che condusse e diresse fino alla fine la lotta per la libertà.

Il comitato clandestino al lavoro

Di questo Comitato, oltre all'estensore di queste note, facevano parte i compagni: Crippa Davide, Torriani Clodomiro, Valneri Luigi, Casiroli Angelo4

It collegamenti con il vertice di tutto il movimento generale della resistenza entro il quale veniva inserito anche il nostro, fu tenuto 'in un primo tempo da Pavia, sostituito in seguito dal compagno Malaspina Armando del Comitato di resistenza della Rimessa Zara. Il suo pseudonimo durante il periodo cospirativo era Bruno, e con questo pseudonimo sarà citato, in seguito.

Al Comitato si presentò subito il compito di dar vita a un ben congegnato organismo capillare che permettesse di avere prontamente nelle mani tutta la maestranza onde eseguire con ordine e tempestività i deliberati che ci pervenivano dal vertice o le deliberazioni, prese collegialmente dal locale Comitato.

I mille e più operai di questa Officina furono sempre disciplinati rispondendo con prontezza e serietà agli ordini che gli venivano impartiti dando in tal modo uno spettacolo grandioso di elevatezza di sentimento, di maturità e di coraggio, da preoccupare seriamente, e renderli più rabbiosi, i mastini, pochi in verità, rimasti ancora al servizio dell'oppressore nazifascista. Banco di prova di grandezza morale e di abnegazione hanno saputo dare questi operai durante il periodo più durd della dittatura fascista.

Verso lo sciopero del marzo

Tenere in agitazione le masse, tener alto lo spirito di riscatto della libertà, impedire la rassegnazione messianica lo scoraggiamento ecc. queste le direttive impartite dall'alto a mezzo del compagno Bruno, al quale erano stati affidati dal maggio del 1944 tutti gli impianti ove esi-

stessero Comitati o costituirli dove mancavano inquadrando così tutto il sistema di resistenza della A.T.M.

Alla tracottanza degli sgherri fascisti la maestranza tutta seppe, in osservanza a quelle direttive, contrapporre un formidabile schieramento di forze ben disposto alla lotta per il riscatto della libertà.

Non passava mese che qualche interruzione del lavoro 15-30 minuti avvenisse per protestare contro qualche sopruso, ciò ci dava modo di controllare l'efficienza del nostro schieramento che constatavamo riconsolidava sempre più.

L'inserimento d e I nostro movimento con quello di tutti gli altri lavoratori della città ci conferiva un crescente prestigio, e in tal modo si giunse al grandioso sciopero generale del marzo 1944, al quale i tranvieri tutti dettero il loro apporto, che fu entusiastico, totale, poderoso.

I fascisti sconvolti, irosi, quasi increduli di quanto avveniva tentarono un servizio di ripiego del quale nessuno si servì, col risultato finale dello scassamento di ben 300 vetture danneggiando l'Azienda per parecchie decine .di milioni di quei tempi.

I primi martiri

Ricordiamo i compagni caduti nelle grinfie degli sgherri fascisti durante lo sciopero che appartennero all'officina, e inviati nei campi di eliminazione in Germania. Essi sono: Anzani Mario, Magnani Domenico, Gardini Lionello, ai quali inviamo alla loro memoria, unitamente a tutti i caduti per la causa della libertà, il nostro commosso sa• luto.

Altre impostazioni di lotta ci vennero affidate dai Comitati direttivi centrali: Costittuzione di squadre di azione patriottica S.A.P. e la pubblicazione di un giornaletto di categoria.

Alla prima provvedemmo nominando Comandante il comp. Ghezzi Estemio -_Vice Comandante i camp. Lodigiani Guido e Draghi i quali inquadrarono nel movimento giovani di provata fede e coraggio. Questi esplicarono il loro mandato in collegamento diretto c o n organismi centrali a questo fine istituiti.

Il comitato di agitazione anche dopo lo sciopero vittorioso svolse costantemente la sua attività atta a tener sempre desto il sentimento di riscossa che già si delineava dalle grandi vittorie degli eserciti alleati : America, Russia, Inghilterra.

Scioperi a catena

Le sospensioni del lavoro avvenivano sempre e di tanto in tanto con la partecipazione totale delle maestranze.

Era questa forma di lotta che costituiva il termometro col quale misuravano la consistenza delle nostre forze. Una sospensione, fra le altre, di 30 minuti, venne effettuata per protestare contro l'eccidio di piazzale Loreto, e un'altra di 15 minuti il 7 novembre per ricordare l'anniversario della gloriosa rivoluzione russa.

In officina venivano introdotti manifestini e giornaletti dai .quali i mille e più operai venivano informati di tutto quanto avveniva nel mondo della resistenza infondendo loro speranza e coraggio. Ci avvicinavamo intanto alla gloriosa data del 25 Aprile.

Esce il 1° numero de "il tranviere„

Sul finire del 1944 uscirono i primi tre numeri del giornaletto « Il Tranviere ». Fu in una fredda e nebbiosa serata dei primi di dicembre che uno spazzino municipale, inquadrato nel movimento della resistenza si fermò, col suo carretto della spazzattura, difronte al portone di casa mia. Lo seguiva a breve distanza Bruno.

Scaricò un modernissimo ciclostile fornitoci dal Comitato di Liberazione per redarre il gironaletto e manifestini per sottoscrizioni, alle famiglie bisognose dei partigiani lontani dalla loro residenza.

Ebbi fra i miei collaboratori il compianto compagno Boglio del deposito Messina fra i più attivi per la compilazione del giornaletto. Nelle tre settimane che tenni in casa il ciclostile stampai, aiutato anche dai miei familiari, migliaia di manifestini che i compagni del Comitato locale provvedevano per mezzo dei fiduciari di reparto alla diffusione.

Il giornaletto usciva quando poteva ma non meno di una volta la settimana, e portava, naturalmente, notizie interessanti il movimento di resistenza in generale dell'ATM in particolare. Era un soffio di alito fresco e incoraggiante in un'atmosfera pesante causata anche dalle distruzioni della guerra. Sul finire dell'anno un'ondata di terrore si scatenò nel nostro movimento. Sette controllori fra i quali Dm Falco e Carnicelli furono deportati in Germania e con loro il comp. Boglio. Feci appena in tempo a far sparire il ciclostile e la notte successiva, verso le due, dovetti subire una perquisizione da parte di miliziani della Muti che erano venuti per procedere all'arresto di Bruno. Bruno non lo trovarono. Per precauzione, da mesi, in considerazione del settore in cui svolgeva la sua attività, dormiva presso conoscenti di sua fiducia : quella notte era passato da casa per salutare i suoi genitori, e ne era uscito alcune ore prima della perquisizione.

Si scatena il terrore

I nostri nemici negli ultimi mesi furono implacabili. Lo testimoniamo le numerose vittime i cui nomi sono scolpiti nel marmo a ricordo del loro sacrificio e ad ammonimento alle giovani generazioni. Oltre 30 furono i caduti che la nostra categoria offrì in olocausto alla causa della libertà. Il 25 aprile 1945 fu dato l'ordine per l'insurrezione attraverso i comitati clandestini di agitazione e ai comandi S.A.P. e partigiani. I responsabili disposero subito la difesa armata dell'officina che ci veniva facilitata dal congiungimento coi primi gruppi di partigiani che affluivano da tutte le parti. In un'atmosfera di enttusiasmo e di gioia che è facile immaginare ci abbracciammo coi compagni che ci furono sempre vicini durante il lungo calvario e coi nuovi combattenti della libertà coi quali da poco ci eravamo congiunti, e con loro inalzammo gli inni della pace e del lavoro per tanti anni repressi.

L'Italia usciva finalmente da un incubo spaventoso voluto da una monarchia traditrice e dal tradimento di un anarchico prima, socialista rivoluzionario poi, per divenire infine il capo di un movimento di repressione di tutte le libertà.

Novembre 1963.

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Finalmente! I dirigenti visitano I'A.T.M.

Sinceramente positiva l'iniziativa presa dal Presidente dell'ATM e dal Direttore Generale di visitare in occasione delle feste natalizie. i luoghi di lavoro. Mai i masimi dirigenti della nostra azienda erano scesi in forma ufficiale fra il personale, e, l'avvenimento non può c h e essere accolto con favore da tutti i dipendenti.

Altra iniziativa del genere è stata quella della distribuzione dei pacchi dono per i figli dei dipendenti alla quale ha partecipato il Direttore Generale e un rappresentante della Commissione Amministrativa.

Tali fatti, nuovi per l'ATM, possono rafforzare quello spirito di comprensione e fiducia fra lovoratori e dirigenti che, nella nostra azienda pubblica, assume un particolare valore.

Siamo alle soglie di una nuova e più democratica politica nei rapporti interni dell'ATM?

Noi e con noi tutto il personale, ce lo auguriamo; ma perchè questa possa dirsi istaurata è necessario che alle forme esteriori si aggiunga il mutare dei metodi.

Come si può oggi dire che qualche cosa è cambiato quando in altri settori, come in quello delle promozioni, tutto rimane come prima se non peggio di prima?

A Natale gli operai delle officine e dei depositi hanno gradito la visita del Presidente e del Direttore Generale ma questa non è bastata a fargli dimenticare che quest'anno, a differenza dei precedenti, le promozioni (quelle dell'ottobre 63) non sono ancora giunte.

Sono questi (forse) aspetti marginali o contrattempi dovuti a troppi repentini cambiamenti di dirigenti all'uff. Personale, ma sono aspetti negativi che ostacolano e rallentano l'istituzione rapporti fra dirigenti e personale, nei quali i lavoratori credono.

LETTERE Al GIORNALE

COMUNICATI COMMISSIONE INTERNA AZIENDALE

. Non resta a tutti noi e in special modo ai datori di lavoro che sostenere ed incoraggiare in ogni modo questo magnifico esempio di volontà, di disciplina e di sacrificio, che come tanti altri, opera attivamente per portare il nostro livello culturale alla pari delle altre nazioni più progredite, a tutto vantaggio della rinascita e del progresso morale ed economico del nostro Paese.

Così G. PINNA conclude sull'ulti mo numero del « Notiziario » l'arti colo « I ragazzi delle serali » e riteniamo di accogliere l'appello lanciato ai datori di lavoro affinchè sostengano ed incoraggino questi non più giovani studenti che con ammirabile tenacia cercano di migliorare la loro cultura e la loro preparazione professionale a tutto vantaggio del Paese.

Accogliamo l'appello ed invitiamo sia l'articolista che i dirigenti del « Notiziario » a svolgere un'indagine sul modo come sono considerati e trattati quei giovani dipendenti dell'ATM che frequentano le scuole serali.

Non intendiamo riportare comuni esempi di lavoratori che hanno dovuto sospendere gli studi serali perchè posti nella impossibilità di frequentare regolarmente i corsi. Nel portare il caso di questo o quel lavoratore che, dopo aver concluso con ammirevole volontà e sacrificio gli studi, si è trovato di fronte alla più incoerente indifferenza dei suoi preposti.

Interessa solo rilevare come nell'ATM esiste una generale e radicata insensibilità per questi problemi. Spesso il lavoratore che intraprende uno studio serale viene classificato non dico come un « lavativo » ma

come un elemento non desiderabile in quanto cerca di mutare la sua condizione di lavoro e per tanto non dà garanzia di continuità nel posto assegnato. Chi, dopo sacrifici, consegue un diploma, non viene valorizzato; spesso si preferisce assumere un diplomato che assegnare un posto a chi

è riuscito a conseguire il titolo dopo anni di sacrifici. Per questo invitiamo il « Notiziario » (e per esso la Direzione) a sovlgere un'indagine sulla condizione e sul trattamento riservato ai giovani dipendenti che frequentano le scuole serali.

Un augurio per un'anno di pace

Tutto considerato, il 1963, non può dirsi che sia stato un anno dei migliori. In quanto che alla scomparsa di insigne personalità politiche e religiose, si ebbero sciagure in ogni parte del mondo.

In Italia, oltre al sempre maggior tributo di sangue dato dallo sviluppo sempre crescente della motorizzazione, va ricordato con raccapriccio l'immane disastro del Vaiont, che per lo sfaldamento della montagna nel lago artificiale, l'acqua straripando dalla diga, investiva interi paesi, distruggendoli, e provocando la morte di intere famiglie. Con un senso di sgomento in tutto il mondo, venne appresa la notizia della tragica catastrofe. Speriamo che i provvedimenti governativi, e le iniziative di solidarietà umana dimostrata da tutti gli Italiani, riescano a ricostruire i paesi distrutti, ed a lenire i disagi di quei poveri superstiti, che .tutto hanno perduto,

dando loro la speranza che il nuovo anno, gli sia più benigno. Triste, è pure ricordare il tempo passato, durante il II Conflitto mondiale, e giungere alla notte di S. Silvestro del 1944. Brutti tempi allora! Oscuramento, bombardamentimitragliamenti, e l'incertezza di ritornare salvi alle proprie abitazioni. Sorse così il nuovo 1945, e con esso pochi mesi dopo, l'agognato armistizio, il quale accomunò tutti i Milanesi, e con essi tutta la Nazione, in un tripudio di gioia. Danze popolari e manifestazioni festose si svolgevano ovunque.

Iniziavasì in seguito, un periodo di pace e di prosperità. Augurando a tutti indistintamente gli Italiani che il 1964 sia per essi un anno propizio a tutte le loro aspirazioni di un benessere reale, auguro un lungo periodo di tranquillità e di serena pace.

In applicazione dell' accordo aziendale 13-4-1962, alle categorie sottoelencate (categorie equiparate agli impiegati che seguono l'orario di lavoro degli operai) verrà corrisposto, a partire dal 1-12-1963, un compenso pari al 4 per cento della retribuzione base conglobata corrispondente al seguente importo mensile:

A. N. P. I. e

A. N. C. R.

Le due Associazioni ANPI, COMBATTENTI e REDUCI comunicano ai suoi associati che vengono collocati a riposo, che per il tesseramento 1964 verrà fatta la trattenuta di L. 300 sul listino paga, dal codice n. 753, per la Combattenti e Reduci, 757 per i Partigiani.

Qualora qualcuno non intenda rimanere associato, si rivolga al responsabile dei Pensionati D. Crippa, tutti i venerdì ore 21 nelle due Sezioni, Piazzale delle Medaglie d'Oro, CRAL-ATM.

Si prega in'oltre di segnalare i cambiamenti di indirizzo.

Cara « Voci dell'ATM », Ti sarei molto grato se volessi de dicare un po' di spazio a questo mio breve scritto. Innanzi tutto, credo di interpretare i sentimenti di tutti i

Anche quest'anno COLLEMBERG

premia i suoi clienti

Siamo informati che il 14 gennaio 1964 alle ore 21 presso il Circolo Ricreativo e alla r _senza dei rappresentanti di deposito, verrà effettuata l'annunciata estrazione dei premi messi in palio dall'Oreficeria-Orologeria Svizzera Collemberg fra tutti i dipendenti e loro familiari c h e nell'anno 1963 abbiamo effettuato un qualsiasi acquisto sia per contanti che rateale presso questa Ditta ormai da tanti anni convenzionata c o I Circolo Ricreativo ATM.

La dotazione dei premi è stata ancora una volta aumentata, ed ecco l'elenco:

premio: Orologio Zenit uomo in o r o 18 K, antimagnetico, incabloc, 17 rubini.

premio: Orologio uomo Universal in oro 18 K, automatico

premio: Orologio per signora SIVOS, cassa in oro 18 K, modello fantasia, vetro zaffiro.

premio: Bracciale fantasia p e signora in oro 18 K.

premio: Spilla oro 18 K. con rubini.

premio Orologio acciaio uomo, marca Bherthoud.

« Voci dell'ATM » nel suo numero di fine gennaio pubblicherà l'elenco completo dei vincitori.

Un gruppo di dipendenti di Zara

vecchi pensionati nel voler porgere i nostri più vivi ringraziamenti agli Amministratori della Cassa speciale di Previdenza per i dipendenti dell'ATM, e soprattutto al comm. G. Buscaglia, per i recenti miglioramenti decisi per i vecchi pensionati. Debbo riconoscere che l'ultima assemblea avvenuta il giorno 8-12-63, è stata una delle migliori. Tutti pendevano dalle labbra del relatore comm. Buscaglia, vecchio combattente sindacale, che da lunghi anni si è sempre battuto instancabilmente per i tranvieri e per i pensionati. Nessun intervento è stato fatto, perchè l'esposizione dei risultati conseguiti era chiara e convincente. Accennava poi che avrebbe lasciato la carica di Segretario dell'assoeiazione pensionati, ma noi vorremmo che ciò non avvenisse, perchè oltre all'affetto che nutriamo nei suoi riguardi, ci verrebbe a mancare certamente un valido aiuto per le nostre prossime rivendicazioni per una completa rivalutazione delle p e nsioni.

Ora, devo far presente che• molti pensionati « ed io con loro » non approvano che sul listino delle loro spettanze, venga tralasciato di segnare l'intera pensione lorda comprensiva dell'ultimo aumento dei 16 punti di contingenza, e venga poi segnata nella colonna delle trattenute l'intera cifra di accantonamento per la 13, mensilità. Credo non sia difficile accontentare tutti, sarebbero molto più soddisfatti.

Inoltre si desidererebbe una chiara spiegazione del modo con cui viene effettuata la trattenuta per la complementare, e se dopo ciò, siamo tenuti ancora a compilare la denuncia per la Vanoni.

Termino ringraziando vivamente « Voci dell'ATM » per l'ospitalità da ta alla presente, ed auguro a tutti, vecchi e giovani della famiglia tranviaria. cordiali auguri di un felice anno nuovo.

ESPOSITORE Lu is LA PENNA PER TUTTI 5 modelli LUS di qualità e prezzo BIMATIC LUS 2D LUS 3D L.100 1.150 3 colori 200 automatica 2 colori blu rosso blu rosso blu rosso verde GRANDI STABILIMENTI LUS - VIA VARESE, 10 - MILANO 4 - Dai depositi VOCI DELL' A.T.M
Sorvegliante pulitore . . . . 2.046 Vice capo guardia (ad pers.) . 2.280 Capo linea rimessa . . . . 2.384 Capo pulitore (ad pers.) . . . 2.384 Capo guardia (ad pers.) . . 2.384 Capo squadra op. (magazz.) . 2.543 Capo operai 2' 2.543 Capo operai 2.993 Capo tecnico 2' 3258 La Segreteria
i lavoratoti - studenti
Un
Per
Molle promesse.m, pochi falli
pensionato ci scrive

L'ufficio prestiti assegna per l'anno 1963-64 borse di studio

Per Scuola Media Superiore: 1° corso anni 16;

Per l' Università: 1° corso anni 23 fino al massimo di anni 30.

Art. 6). — Le borse di studio saranno fissate con apposito bando; potranno essere assegnate a nuovi candidati solo nel numero che resterà disponibile dopo aver confermato la borsa agli studenti che abbiano già ottenuta l'assegnazione e siano in possesso dei requisiti per la conferma della borsa stessa per il nuovo anno. Le borse che si rendessero vacanti verranno rimesse a concorso.

Art. 7). — La Commissione di cui all'Art. 8) formerà una graduatoria dei candidati in relazione alle condizioni di merito, a parità di merito secondo le condizioni di bisogno.

cessione di borse di studio i laureati anche se iscritti ad altro corso di laurea o di specializzazione, nonchè gli universitari fuori corso; nel caso di più vincite nel medesimo nucleo familiare sarà assegnata la borsa dí studio di maggior entità.

Art. 13). — Per i dipendenti studenti universitari che abbiano sostenuto i 3/5 degli esami previsti dal piano di studio conseguendo la votazione media di almeno 2130, per i dipendenti studenti delle Scuole Medie Superiori riconosciute, che conseguano in profitto una media superiore ai 6/10 potranno essere concessi di anno in anno premi di studio secondo le decisioni che verranno di volta in volta assunte dal Comitato preposto all'Ufficio Prestiti seguendo criteri analoghi a quelli usati per l'assegna-

(Reggio Emilia luglio 1960)

Questa è una data storica per tutto l'antifascismo italiano per tutti lavoratori che memori di quella spontaneità popolare oggi sí inchinano davanti ai suoi caduti come davanti a quegli imputati che una giustizia borbonica e codina vuole siano condannati come sediziosi e volgari ribelli.

Fu proprio in quella città generosa e antifascista che si ebbero i moti popolari più spontanei, destinati a segnare nella riscossa italiana una tappa nuova nella storia della lotta contro il secolare nemico.

vo; Gazzini Carlo; Carbognani Augusto; Pinetti Prospero; Veroni Leo; Magnani Pietro; Salatti Giacomo; Beneventi Giancarlo; Rovacchi Giuliano; Manfredini Enzo; Prandi Ivo; Dalla Salda Ettore; Immovilli Giuseppe; Pacclliarini Tiziano; Ganassi Aniceto; Campioli Vivaldo; Ferri Mario; Leoni Roberto; Rivi Nando; Camellini Carlo; Pioppi Claudio; Storti-Incerti Luciano; Libanelli Remo; Spaggiari Roberto; Nutini Alò; Pellacini Remigio. Gli avvocati

Il Comitato preposto dell'Ufficio Prestiti, in forza di quanto disposto al 2° comma dell'art. 19 del Regolamento interno dell'Ufficio stesso, ha deliberato nella 125' seduta del giorno 20 settembre 1962 lo stanziamento di un fondo per l'assegnazione di borse di studio ai figli dei dipendenti che siano studenti meritevoli e dimostrino attitudine alla prosecuzione degli studi.

NORME

Art. 1). — Le borse di studio vengono messe a concorso per le scuole governative o legalmente riconosciute del seguente ordine: SCUOLE DI ISTRUZIONE MEDIA SUPERIORE SCUOLE ARTISTICHE UNIVERSITA'

Art. 2). — Le borse di studio dell'Ufficio Prestiti possono essere richieste dai dipendenti dell'ATM che abbiano almeno un anno di servizio ed abbiano effettuato versamenti presso l'Ufficio da almeno un mese; esse vengono assegnate a favore dei figli legittimi, legittimati, naturali e adottivi e degli equiparati ai figli (fratelli e nipoti a carico) dei dipendenti stessi.

Art. 3). — La borsa di studio per le scuole di istruzione media superiore può essere conferita allo studente non ripetente che abbia conseguito nell'esame di licenza della scuola Media di primo grado una votazione media allo scrutinio finale complessivamente non inferiore ai 7/10 per il profitto tenendo tuttavia conto del voto di condotta riportato allo scrutinio finale. E' da tener presente che per la determinazione della media sono escluse le seguenti materie: educazione fisica, religione, canto e condotta, salvo nelle Scuole ed Istituti Magistrali dove il canto costituisce materia professionale.

La borsa assegnata al primo anno può essere rinnovata per gli anni successivi, sino alla fine del corso, purchè 1' assegnatario consegua la promozione senza esami allo scrutinio finale o negli esami della sessione estiva con le votazioni minime previste al precedente comma.

Art. 4). — Le borse per le facoltà Universitarie potranno essere assegnate ai candidati che abbiano conseguito nella sessione estiva degli esami di maturità o di abilitazione una media non inferiore ai 7/10 tenendo conto del voto di condotta riportato allo scrutinio finale.

Per il rinnovo negli anni successivi, sino al termine del corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto tutti gli esami previsti dal piano di studi consigliato dalla Facoltà sia per l'anno in corso che per gli anni precedenti ed abbia conseguito una media non inferiore a 24/30.

Art. 5). — I limiti di età per concorrere alle borse di studio sono:

A parità di votazione e di condizione economica, verrà data la prefe renza ai più giovani.

Art. 8). — La Commissione per la assegnazione delle borse di studio agli studenti è formata: dal Presidente del Comitato preposto all'Ufficio Prestiti o da un suo delegato; da due membri d e I Comitato (un rappresentante della Direzione e uno del personale) da un Professore designato dal Provveditorato agli Studi; funge da Segretario il Segretario del Comitato preposto dell'Ufficio Prestiti.

Art. 9). — Le borse di studio sono conferite con decisione definitiva dal Comitato preposto dell'Ufficio Prestiti in base alle graduatorie formate dalla Commissione.

Art. 10). — Le borse saranno pagate in due rate dietro presentazione del certificato di iscrizione e frequenza.

Art. 11). — La borsa sarà revocata quando all'assegnatario sarà inflitta una grave sanzione disciplinare o vi siano motivi d'ordine morale.

Decade parimenti dall'assegnazione il figlio o familiare di dipendente che lasci l'Azienda per motivi diversi dal pensionamento o d a 11 a morte. La borsa -sarà pure revocata qualora al titolare sia assegnata altra borsa di studio.

Art. 12). — Sono esclusi dalla con-

zione delle borse di studio.

Per gli studenti delle Scuole Medie Superiori la votazione deve essere conseguita presso Scuole Governative o legalmente riconosciute, anche in seconda sessione od in seguito ad esami di riparazione, in questo caso il Comitato deciderà tenendo presente il numero e l'importanza delle materie riparate. Il premio potrà essere concesso se lo studio verrà proseguito anche privatamente, semprechè gli interessati non siano ripetenti.

I dipendenti universitari fuori corso potranno concorrere fino ad un limite massimo di due anni fuori corso.

Art. 14). — Sono esclusi dal concorso quegli studenti che abbiano conseguito per lo stesso anno scolastico l'assegnazione di borse o premi di studio da parte di altri Enti o il pre-salario governativo. Coloro che avvessero ottenuto borse di studio o premi di entità inferiore a quelli previsti dal bando dell'Ufficio Prestiti, potranno concorrere per ottenere eventualmente, in caso di disponibilità di fondi, la corresponsione della differenza.

Art. 15). — Sempre nei limiti della disponibilità il Comitato si riserva di esaminare casi eccezionali di studenti meritevoli di particolare considerazione.

Art. 16). — Il giudizio del Comitato preposto all'Ufficio Prestiti è inappellabile ed insindacabile.

Tambroni era al governo sostenuto dalla più etriva destra del paese e già il novello fascismo si inorgogli—va trovando appoggio e benestare ter le sue imprese tutto pareva precipitare, la storia della resistenza sembrava di colpo annullata e la nazione ritornata indietro di quarantanni.

Gli scontri si susseguirono un po ovunque e le conseguenze furono purtroppo sanguinose; la generosità popolare sbaragliò con impeto il governo Tambroni e i suoi accoliti pagando con vite umane il rabbioso e discriminato intervento delle forze di polizia.

A Reggio Emilia si ebbero le conseguenze più drammatiche, il fuoco dei mitra delle forze dell'ordine divampò sulla folla anonima e ben sei morti si contarono dopo l'eccidio.

Molti furono i feriti, i bastonati ed in seguito gli arrestati e proprio contro questi arrestati che il 13 c. m. nella nostra città si terrà il processo che vedrà alla sbarra ben sessantun antifascisti e solo due agenti di pubblica sicurezza, responsabili in parte di quella tragedia.

Essi sono: dott. Cafari Panico commissario di pubblica sicurezza accusato di omicidio colposo per la morte di quattro persone:

Agente di P. S. Celani Orlando, accusato di omicidio volontario per la morte del signor Tondelli.

Diamo q u i in seguito l'elenco completo degli imputati e quello degli avvocati che compongono il collegio della difesa.

Se sz"no i nomi degli Imputati degli avvocati per ordine alfabetico.

Ai primi vada tutta la nostra solidarietà morale e concreta perchè non si sentano soli ma il calore di tutti gli antifascisti li circondi nella certezza che giustizia sia fatta.

Ai secondi il nostro plauso per l'impegno che Essi avranno nella difesa non solo delle persone imputate ma di tutto l'antifascismo che- si batte e si batterà ogni qualvolta verrà chiamato in causa.

Nei prossimi numeri un nostro ampio e dettagliato servizio s u 1 processo.

Gli imputati

Barbieri Luciano; Mazzi Umberto; Montanari Piero; Rivolvecchi

Giovanni; Ferrari Graziano; Nicolini Livio; Spazian Luciano; Cottafavi Giuseppe; Giovannetti Benito; Bertocchi Ulderico; Alvarez Pasquale; Pinelli Mario; Salsi Bonfiglio; Ferrari Abbondio; Tellini Oliviero; Maroni Roberto; Bertani Angelo; Pioppi Bruno; Ruscelli Mario; Guglielmi Romualdo; Grazioli Gianni; Grisendi Brenno; Ferrari Luigi; Cornia Otello; Zanni Paolo; Ruozzi Silvano; Maroni Giuseppe; Rabitti Mario; Castagnetti Rosa; Poli Michele; Bertozzi Ariello; Bertozzi Bruno; Simonazzi Leo; Nasi Adriano; Bendini Alberto; Begotti Gusta-

Basso Lelio; Bonazzi Renzo; Candia Alberto; Corticelli Max; Capperotto Alfonso; Chiodi Alessandro; C a s a t i; De Martino Gaetano; Di Vogna Giuseppe; Felisetti Dino Luigi; Luzzi Giovanni; Lodini Lando; Mario Gianfranchi; Malagugini Alberto; Ottolenghi Achille; Polcoro Giulio; Pinto Antonio; Paola Salvatore; Salivari Raffaele; Schinetti Nerio; Smuraglia Carlo; Slisa Enrico; Venanzi Mario; Viviani Agostino; Zaboli Antonio.

Deceduto un valoroso combattente per la libertà

L'A.N.P.I. A.T.M. annuncia con dolore la morte del partigiano Colonnello Ubaldi Perenzoni.

I partigiani e tutti i lavoratori della nostra azienda partecipano al cordoglio per la scomparsa di questo valoroso partigiano che così nobilmente ha servito la Patria scegliendo sempre la via dell'onore e del riscatto, sacrificando tutta la sua nobile persona e tutta la sua attività di combattente per ridare alla nazione quell'onore che i vili gli ignavi avevano venduto allo ' straniero.

Combattente nella guerra 19151918 e successivamente in Africa da dove rientra l'otto settembre per prendere assieme ai figli minori la via della montagna dove da vita e dirige la formazione partigiana 5 Peja.

Dal Lazio inizia la sua attività di combattente per la libertà e assieme ai suoi uomini risale lentamente il nord giungendo a Milano per continuare nelle file dell'A.N. P.I. la lotta al nazifascismo fino alla completa vittoria.

Promotore egli stesso della associazione, ne diventa un capace dirigente per ben quindici anni, la sua opera intelligente e costante al servizio della pace e della libertà per cui si è interamente votato; lo fa emergere come una nobile figura di antifascista.

Amato e rispettato non solo dai partigiani ma dalle autorità stesse, riveste poi la carica di segretario federativo della resistenza milanese carica che ricoprì fin dal 1960. Giornalista Lui stesso ebbe modo di esprimere nelle varie accoasioni ai colleghi il proprio pensiero e la propria opera di educatore antifascista e promotore di tutte quelle iniziative che attraverso l'A.N.P.I. si sono svolte nelle normali attività.

La sua persona semplice e coerente che e propia degli uomini di cultura lo ha fatto apprezzare negli ambienti culturali sindacali associativi lasciandoci a noi tutti un ricordo di correttezze di dedizione assoluta per la causa della educazione del popolo alla libertà e al progresso nella pace nel benessere.

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TELEVISORI
il processo
i
Antifascismo alla sbarra riprende
per
fatti del luglio 60
Bando di concorso per l'assegnazione di borse di studio da parte dell' uff prestiti

SALARIO E RIPOR

al centro della lotta dei lavoratori

Dopo anni di esaltazione retorica del cosiddetto « miracolo economico », di pesanti inviti volti a convincere che ormai, si viveva nella assoluta prosperità e si era raggiunta la « società del benessere », la grande borghesia e i suoi propagandisti hanno da qualche tempo cambiato tono.

Gli appelli ipocriti all' austerità, alla parsimonia nel consumare e, quasi, alla continenza, sembrano essere diventati il motivo costante di un'azione di « convincimento » svolta nei confronti dei lavoratori.

Quest'azione è poi accompagnata da tentativo di addossare i lavoratori e alle loro lotte salariali la responsabilità per gli aumenti dei prezzi cne falcidiano i bilanci familiari e così fortemente riducono la capacità d'acquisto dei ceti popolari. Come se i salari, e non le speculazioni sulle aree fabbricabili ael settore edilizio, fossero responsabili dell'elevatissimo livello a cui sono giunti i fitti nella nostra città. Come se i salari, e i bassi redditi del lavoro contadino e non la rendita fondiaria, la Federconsorsi e i suoi scandali, le manovre speculative dei monopoli della trasformazione dei prodotti agricoli e il sistema distributivo, fossero le cause della crescita continua dei generi alimen_ tari.

Come se i salari, e non l'errata e spesso interessata politica dei trasporti, fossero alla base dell'aumento delle tariffe e del peggioramento continuo del servizio.

Ma cos'è accaduto in realtà per giustificare il cambiamento di tono e tutta questa campagna orchestrata dal grande padronato?

E' necessario innanzi tutto sottolineare che in questi anni le lotte sindacali hanno contribuito ad accrescere la coscienza che con l'azione unitaria i lavoratori possono migliorare le loro condizioni di vita, conquistare posizioni più avanzate e di maggior forza nei confronti del padronato e contrastarne, così, più efficacemente le manovre.

Si deve poi aggiungere che si va rapidamente diffondendo fra le masse il convincimento che accanto e parallelamente alle lotte per maggiori salari e più potere sindacale all'interno delle aziende, anzi facendo leva su di esse, l'azione sindacale debba investire sempre più decisamente gli obbiettivi di riforma delle strutture economiche. Con lo scopo preciso di limitare e togliere al padronato quel potere economico che gli permette di contrastare o annullare le conquiste operaie (con l'aumento dei prezzi), di garantirsi la possibilità di speculazioni e profitto, e posizioni di da minio della società.

Di fronte agli obbiettivi dei lavoratori la grande borghesia organizza la sua campagna (che non rimane alla sola propaganda, ma si concretizza in atti politico-sindacali com'è il caso, clamoroso, della vertenza dei tessili) per tentare di negare il miglioramento delle condizioni di vita, imporre il contenimento dei consumi e salari, ed evitare qualsiasi sia pur minima scalfittura all'attuale equilibrio economico.

Ma questa azione, ancorchè antipopolare e reazionaria, appare assai poco lungimirante. Essa cozza non solo contro una condizione di bassi salari (siamo pur sempre in coda tra i popoli del M E C), e comunque di redditi da lavoro assai lontani dal soddisfare le esigenze di una vita moderna e dignitosa.

Non solo contro il fatto che gli aumenti salariali sono pur sempre stati, e lo sono tanto più oggi, stimolo decisivo ad ogni sviluppo economico del paese. Ma soprattutto cozza contro le precise volontà delle masse lavoratrici e il potenziale di lotta ch'esse esprimono quotidianamente nelle vertenze contrattuali di categoria — (è il caso odierno degli autoferrotranvieri) — d'azienda nel movimento contro il cara vita e per le riforme di struttura. In questa situazione sempre meno comprensibile — se lo si continua a giudicare alla luce dei fatti e della logica — diventa l'atteggiamento di tanta parte dei dirigenti dei C I S L. Esso sembrerebbe argomentare nel seguente modo:

« I salari nel nostro paese sono certamente molto bassi e, comunque, inadeguati alle esigenze mo-

derne e a una vita dignitosa, bisogna però considerare che gli aumenti salariali conquistati in questi armi sono stati accompagnati da aumenti di prezzi. Come ovviare a quest'ultimo fenomeno? " Congelare " una parte del salario, " risparmiando " sugli aumenti ottenuti. E' la tesi del " risparmio contrattuale," secondo cui una parte degli aumenti salariali dovrebbe essere versata a un " fondo," il quale dovrebbe " trasformarsi in investimenti " presumibilmente diretti a quello stesso settore industriale, o a quella azienda, cui quei miglioramenti — che avrebbero dovuto essere destinati a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori — sono stati strappati con sacrifici e dure lotte. E la CI SL ha presentato addirit-

tura un progetto di legge per realizzare simile sogno.

Cadendo poi in una posizione assolutamente comica per un'organizzazione sindacale è arrivata a chiedere ai lavoratori: " non bruciate, risparmiate la tredicesima "!!!

Noi auspichiamo che la CISL accantoni queste ubbie e assurdità, e porti avanti decisamente un impegno fortemente unitario nell'azione di tutti i lavoratori, azione che oggi, lo ripetiamo, è sempre più rivolta a conquistare maggiori salari e, accanto a ciò, attuando le necessarie riforme della struttura economica, ad impedire ai padroni di continuare nella loro opera di speculazione, di aumentare a loro piacimento profitti e prezzi ».

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CON I LAVORATORI AFRICANI

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per dipend. A.T.M.

Una pubblica conferenza è stata tenuta alla Camera del Lavoro di Milano dai Sindacalisti Angolesi e Sud Africani, con uno scopo evidente di far conoscere a tutti i lavoratore Milanesi le condizioni di vita e di sfruttamento a cui sono sotto posti.

Ottima l'Organizzazione che, tramite la stampa e le comunicazioni date a tutti gli attivisti, a cui si è unito un folto pubblico, curioso di conoscere, avvicinare, sentire la voce di questi uomini, uniti nella lotta per rendere umane le condizioni di vita é di lavoro dei lavoratori dei loro paesi.

La lotta di questi sindacalisti che continuano a soffrire per un ideale, sopportando la galera, la fame, Li schiavitù, con coraggio direi disperato affinchè un giorno possano riuscire ad imporre anche nel loro paese i loro diritti « consentiti a tutti gli uomini liberi ». Esi cercano di unirsi per formare un Sindacato, poichè hanno capito che, solo l'unione organizzata dei lavoratori può garantire la tutela dei loro diritti.

Dalla relazione introduttiva di Raymondo Kumene, « Segretario del National Congress Sud Africano », emergono le condizioni disastrose, disumanamente concepite, di quella razza che ha solo il difetto « del colore diverso dalla nostra pelle ».

Esso si è soffermato con dati precisi a dimostrare come non solo gl;i adulti sono sottoposti a duro lavoro « degno agli animali » ma anche i bambini dagli otto ai dieci anni, vengono reclutati forzatamente in villaggi facendoli lavorare nei campi di tabacco, nella raccolta 'delle canne da zucchero, del caffè e nelle minere; lavoro che si protrae dal canto del gallo all'ascesa del fuoco per la cena.

Il lavoro guadagno viene interamente asorbito dalla scarsità del cibo giornalmente consumato e dall'abitazione, parola utopistica, poichè la loro non è un'abitazione, bens ìuna capanna, la fatidica capanna dello « Zio Tom ». Non parliamo poi dell'analfabetismo che affligge il 98% della popolazione, la quale non conosce alcuna forma di

assitsenza, sociale o medica. Credo a Raymondo Kumene quando dice: I Sindacati negri non sono riconosciuti nell'Angola, ma combattuti. Kumene stesso per avere cercato di organizzare l'assistenza medica è stato arrestato ,bastonato e rinchiuso in carcere e condannato a tre anni. Raymondo Kumene concluse la sua relazione facendo appello tutti gli Italiani abitanti o no in Africa a partecipare con umana solidarietà alla lotta che conducono i lavoratori africani.

Il mondo del lavoro non conosce frontiere di patria; la solidarietà non è un fatto di razza o di religione. Le sofferenze dei lavoratori dell'Angola e del Sud Africa al pari dei problemi o delle difficoltà che affliggono i lavoratori della fabbrica che sorge accanto alla nostra, destano in noi comprensione e solidarietà tali da farci sentire idealmente al fianco di questi nostri fratelli oppressi.

E in questa solidarietà fraterna che accomuna tutti i lavoratori del mondo, risiede la grande forza capace a far crolare le millenarie barriere dello sfruttamento e dell'oppressione. Ai lavoratori dell'Angola, del Sud Africa giunga questa fraterna e possente solidarietà.

A noi tutti serva l'esempio di quegli eroici sindacalisti africani che lottano in condizioni estremamente difficile mettendo spesso a repentaglio la loro vita per dare anche ai lavoratori del loro paese civili condizioni di vita, di lavoro, di libertà.

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"LA PIÙ BELLA PAGELLA 1963„

La premiazione avvenuta

presenza dei dirigenti aziendali e di un folto pubblico di lavoratori e studenti

Il 22 gennaio alla manifestazione della premiazione per la « più bella pagella » si è registrato un largo intervento di lavoratori dell'ATM con i loro figli. Ciò ha dimostrato quanto sia forte l'interesse verso la scuola e quanto siano grandi le possibilità di fornire al Paese quadri dirigenti che provengano da famiglie operaie.

Peccato che molti di questi ragazzi e ragazze saranno costretti ad abbandonare gli studi per aiutare i propri genitori lavorando.

Questo aspetto, benchè l'iniziativa della borsa di studio della Cassa Prestiti abbia sollevato i migliori studenti da questa preoccupazione, rimane ancora insoluto.

Bisognerebbe a nostro parere largheggiare nella « media del punteggio » per aiutare anche coloro che, avendo terminato l'anno scolastico vicini alla media richiesta, per mezzo punto in meno non siano ammessi al concorso per Borsa di studio.

Eppure sono bravi, hanno sgobbato e meriterebbero di essere ugualmente riconosciuti e incoraggiati, con l'assegnazione di una borsa di studio, a insistere, a continuare. Anche costoro, pur oggi col mezzo punto in meno in classifica, negli anni seguenti potrebbero, appunto perchè aiutati e confortati, migliorare e confermare le nostre speranze.

S.D.

Sono intervenuti alla manifestazione « La più bella pagella 1963 »:

Prof. Dott. Napoleone Rossi - Presidente A.T.M.

Dott. Ing. Giovanni Alfierini - Direttore Gen. A.T.M.

Dott. Antonio Garibaldi - Com. Amministrazione A.T.M.

Dott. Giacomo Corna PellegriniCom. Amm. A.T.M.

Dott. Mario Baccani - Com. Amministrazione A.T.M.

Avv. Francesco De Filippo - Vice Dirett. Amm. A.T.M.

Presidente C.R. Dott. Domenico Rizzo.

V. Presidente C.R. Sig. Colamonico Biagio.

Consigliere C.R. Rag. Pietro Cendali.

Consigliere C. R. Dott. Domenico Garzola.

Consigliere C.R. Dott. Mario Riboni. Consigliere C.R. Dott. Franco Pettorali.

SCUOLA ELEMENTARE

Classe II. Femminile

Maselli Maria Grazia L.15.000

Della Torre Silvana » 10.000

Pellucchi Lina » 5.000

Classe III. Femminile

Zagato Solidea L. 15.000

Corghi Rosangela » 10.000

Poli Velia » 5.000

Renzi Marina » 3.000

Classe I. Maschile

Castelli Renato Pietro L.15.000

Gremmí Bruno » 10.000

seguono a pari merito: Terzoli Mario » 5.000

Monguzzi Carlo » 5.000

Addolorato Attilio » 5.000

Classe II. Maschile

Brunori Luciano L. 15.000

Ghizzi Franco » 10.000

Pelizzoli Alvaro (Offerte

dal Gruppo ATM Invalidi e Mutilati) » 5.000

Classe III. Maschile

Galasi Arnaldo L. 15.000 Carretta Ubaldo » 10.000

Magnini Silvio (Offerte dalla Seg. Prov. S.A.M.A.) » 5.000

CORSI SUPERIORI MASCHILI E FEMMINILI

Gruppo A:

Ghinzani Rinaldo (Offerte dalla Cooperativa Edificatrice A.T.M.) L. 20.000

Conti Giulio » 15.000

Andreucci Egle (Offerte dalla Seg. Prov. U.I.L.) » 10.000

Ravasi Luigi Mario (Offerte dalla Sezione U.L.T. A.T.M.) » 5.000

Lanzi Raffaella » 3.000

Gruppo B:

Albertazzi Anna (Offerte dalla Cassa Soc. A.T.M.) » 20.000

Bergonzi Cesare » 15.000 seguono a pari merito:

Vicenzi Francesco L. 10.000

Terrabuio Felice » 10.000

ABILITAZIONI

A pari merito: Occhipinti Maria Sarina L.15.000 Pisati Franco (Offerte dalla Cassa Prestiti) » 15.000

Croci Marco (Offerte dalla Cassa Prestiti) » 15.000

UNIVERSITA'

1. Razzini Annunciata (Offerte dalla Cassa Speciale di Previdenza) L.30.000 seguono a pari merito: Cremonesi Giuseppe L.20.000 Magatti Milena » 20.000

PREMIO SPECIALE Bosio Maria Grazia L.15.000

il verbale della commissione aggiudicatrice del punteggio di classifica e dei premi

Il giorno 18 novembre 1963, alle ore 15, presso la sede del Circolo Ricreativo A.T.M. si è riunita la Commissione designata dal signor Provveditore agli Studi per definire le graduatorie dei concorrenti al Concorso della « Più bella pagella » 1962-63, indetto dal Circolo Ricreativo dell'Azienda Tranviaria di Milano.

Della Commissione hanno f a t t o Parte il prof. Giuseppe Ciocia, il Prof. Matteo Forte e il prof. Giorgio Tosi. Ai lavori hanno partecipato, rn rappresentanza del Comitato Organizzatore, il rag. Pietro Cendali ed il sig. Biagio Colamonico.

La Commissione venuta a conoscenza dei principi informativi del Concorso, ha proceduto a stabilire alcuni criteri di carattere generale.

Si è ritenuto opportuno di tene-

Folla di bambini e genitori " Alla Befana del Tranviere „

re in considerazione le più importanti materie di insegnamento o, in caso di parità, di esaminare altri elementi, come materie che richiedono minor impegno, condotta ed età. Per le scuole medie superiori ed inferiori la Commissione ha seguito il criterio di considerare alla pari alunni che pur appartenendo a tipi diversi di Scuole avvessero praticato la stessa classe.

Riordinate le copie delle pagelle a seconda degli ordini e dei tipi di scuola, si è proceduto alle operazioni di calcalo per la determinazione del punteggio. Tale determinazione si è presentata talvolta faticosa, perchè è stato necessario fare un esame comparato fra ordini di studi diversi.

La Commissione si è dichiarata lieta di segnare oltre all'elevato nu-

mero di concorrenti anche le belle votazioni da loro riportate; e se non è stato possibile assegnare un premio a tutti, si è sentita in dovere di segnalare tanti ottimi alunni che danno soddisfazione alla famiglia e alla Scuola e si apprestano con serietà e cosciente senso di dovere a diventare ottimi cittadini.

Le pagelle sono state così suddivise: Classi elementari maschili n. 61

Classi elementari femminili » 61

Scuole medie inferiori fem. » 34

Scuole medie infer. maschili » 31

Corsi superiori masc. e fem. » 27

Abilitazioni » 5

Università 4

Corsi Speciali 6

n. 229

Circa 1.600 bambini, figli dei dipendenti dell'ATM, hanno ricevuto il pacco tradizionale della Befana, organizzata dal Circolo Ricreativo al Teatro Carcano.

All'uscita del Teatro, l'obiettivo ha

colto alcune immagini che rispecchiano la curiosità e l'attesa di tanti piccoli bambini, che per ricevere il dono della Befana hanno affrontato i rigori della mattinata fredda e la sveglia insolita.

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Classe I. Femminile Giovannetti Emanuela L. 5.000 Astori Giuditta » 3.000 Braus Sonia » 2.000 Classe II. Femminile 1. Barbati Gabriella L. 5.000 seguono a pari merito: Zamboni Evelia » 3.000 Bernardeschi Luana » 3.000 Famà Raffaella » 3.000 Classe III. Femminile Colzani Angela L. 5.000 Risera Noemi » 3.000 seguono a pari merito: Valentini Maria Rosa » 2.000 Tesi Franca » 2.000 Classe IV. Femminile Magni Maria Grazia L. 5.000 Felisari Teresa » 3.000 Marone Tiziana » 2.000 Classe V. Femminile 1. Fantoni Irene L. 5.000 seguono a pari merito: Caravaggi Rita » 3.000 Lenti Avelda » 3.000 Classe I. Maschile 1. Sisti Luigi L. 5.000 seguono a pari merito: Fabricci Giusep. Eugenio » 3.000 Palazzo Daniele » 3.000 Moro Giorgio » 3.000 Signorelli Massimiliano » 3.000 Vazzola Donano » 3.000 Classe II. Maschile Colli Agostino L. 5.000 Brambilla Ivano » 3.000 seguono a pari merito: Morganti Lorenzo » 2.000 Monti Andrea » 2.000 Venturino Roberto » 2.000 Classe III. Maschile A pari merito: Crippa Clelio L. 5.000 Jachelini Augusto » 5.000 Michelon Pier Angelo » 2.000 Classe IV. Maschile Mancini Giuseppe L. 5.000 Maestri Luciano » 3.000 seguono a pari merito: Brivio Ivan » 2.000 Cellini Roberto » 2.000 Classe V. Maschile 1. Gorla Enrico L. 5.000 seguono a pari merito: Braviglieri Luca » 3.000 Tarlarini Ezio » 3.000 Oglio Maurizio » 3.000 SCUOLA MEDIA INFERIORE Classe I. Femminile 1. Araldi Mariangela L. 15.000 seguono a pari merito: Saccomano Marina » 10.000 Folcio Daniela » 10.000 Gabrielli Francesca » 10.000
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'<)r TEMPO LIBERO n<3'

L'arte di pensare può diventare un mestiere a parte

Nella propria occupazione ordinaria l'uomo sviluppa il suo grado di intelligenza in base a tutto ciò che egli apprende.

Un uomo che passa tutta una vita ad eseguire un numero limitato d'operazioni semplici, o comunque una vita semplice di puro lavoro, non ha nessuna occasione di sviluppare ulteriormente la sua intelligenza ne di esercitare la sua immaginazione.

Egli diventa, in generale tanto ignorante e privo di personalità per quanto è possibile ad una creatura umana il diventarlo.

L'uniformità della sua vita stazionaria corrompe e fa regredire il suo spirito, essa degrada l'attività dei suo corpo, inasprendo sempre più anche i lati migliori del suo carattere.

Molto spesso la destrezza del mestiere che il lavoratore pare abbia acquistato è una qualità fatta a spese delle sue virtù intellettuali e sociali, in quanto, purtroppo spesso nei lavori umili, non esiste un compendio intellettuale.

L'arte di pensare, in un tempo in cui tutto è separato, può da se stessa diventare un mestiere a parte.

Il lavoratore dall'entrata nell' azienda fino al pensionamento subisce senz'altro un cambiamento di personalità, mutazione a cui nessun essere umano può sfuggire in quan_ to, il fattore ambientale incide profondamente nel costume di ogni comunità.

Uno dei compiti essenziali, per generare nel lavoratore la compensazione intellettuale che gli abbisogna, al fine di fare sì che non sia solo un tubo digerente è di procurargli gli strumenti necessari alla sua rigenerazione intellettuale. Questo compito spetta in prima persona al Circolo Ricreativo.

A questo fine già da qualche mese in alcuni depositi funzionano le biblioteche. in altri sono in fase di allestimento, l'esperimento delle biblioteche possiamo fin d'ora dichiararlo positivo.

La dimostrazione lampante che il lavoratore vuole leggere è assodata dalle numerose richieste di I i b r i e dalle molteplici dichiarazioni di soddisfazione espresse da molti lavoratori.

I decentramenti delle biblioteche nei depositi tranviari vanno sempre più aumentando. (Dep. Zara, Baggio, Palmanova, Messina, Giambellino).

I collaboratori non mancano ed in questo si sono distinte le Commissioni Interne di Baggio, Palmanova e Giambellino.

Il continuare su questa strada sarà un compito a cui, il Circolo Ricreativo e le Commissioni Interne sapranno coglierne l'aspetto più naturale delle loro responsabilità.

E' bene tener presente che l'essere umano si differenzia dagli animali perchè, pensa, ragiona e parla, queste tre cose trovano il suo naturale equilibrio nello sviluppo del pensiero, in quanto, l'aumento delle cognizioni intellettive creano una maggiore capacità di ricrearsi dando modo al lavoratore di 'uscire da alcuni aspetti di ristrettezza mentale, che spesso lo portano ad un grado di incomunicabilità verso i propri colleghi di lavoro.

Amonti: che' farà dopo la dura sconfitta di Stoccolma

ALEJSANDRO LAVORANTE

è sempre privo di conoscenza

Sarà quella milanese l'ultima sei giorni di Teruzzi?

Santo Amonti per la paga di 10 milioni, ha accettato di battersi a Stoccolma il 6 gennaio con l'ex campione del mondo dei pesi massimi, l'americano Patterson.

Dunque Amonti ha rischiato, sperando nel successo, lusingato dalla lauta borsa, ma ha perso. Il Bresciano più volte atterrato nel corso del combattimento, non è mai riuscito comunque a piazzare i suoi poderosi colpi e a118° round dopo essere caduto due volte sotto i colpi di Patterson, l'arbitro ha fermato l'incontro proclamando la sconfitta per KO di Amonti.

Combatterà ancora Amonti?! Chi lo sa!

E' certa una cosa che, ora, il pu gile Bresciano ha bisogno di u n a pronta e accurata visita medica e di un lungo periodo di riposo. Lo impongono la serie di duri combattimenti sostenuti in passato e dei malanni che ha accusato. C h i ha tempo non aspetti tempo.

Il pugile Argentino Alejsandro Lavorante, dopo un'anno e mezzo dal suo tragico K O, subito nell'incontro con Riggins, è sempre privo di conoscenza e g i a ce paralizzato nella sua casa di Rosario.

Ricordato dagli sportivi il 4° anniversario della scomparsa di FAUSTO COPPI

Teruzzi (a sinistra in coppia con Vigna durante la sei giorni di Milano del 1962

Mentre questo numero va in macchina il Nando di Sesto S. Giovanni in coppia con Faggin e Gaiardoni sta correndo nella sei giorni di Anversa.

L'acrobata, il fiorettista della pista intende chiudere con questa stagione l'attività sportiva. Si può quindi immaginare con quanto interesse i tifosi milanesi attendono Teruzzi alla prova della sei giorni Milanese. Vi sarà il « bis » dell'anno scorso?

Renato Longo senza rivali

Patterson l'ex campione del mondo che il 6 gennaio ha inflitto una dura lezione al nostro Amonti sul ring di Stoccolma. La foto lo ritrae durante un'allenamento pubblico mentre si esibisce in un triplice salto della corda.

Sono ormai quattro anni che Fausto ci ha lasciati, ma il suo ricordo è ancora ben vivo in noi. L'uomo che con le sue imprese riempì d'orgoglio il ciclismo italiano e fu ammirato in tutto il mondo sportivo ha lasciato un vuoto che è rimasto tale nonostante gli anni trascorsi. Dopo di lui il ciclismo italiano ha vissuto di vane speranze, parecchi

astri sono sorti ma hanno avuto la vita breve, sono state apparizioni pari a quelle di una meteora. Ora altri giovani sono apparsi; altre illusioni?

Noi diciamo a loro: sappiate fare vostre le virtù che furono del campionissimo, così facendo onorerete Lui e darete lustro al ciclismo italiano.

Ormai il longilineo Longo ha preso l'abitudine di correre solitario e di corsa in corsa le sue vittorie aumentano.

Gli avversari in campo nazionale non riescono a contrastarlo.

L'obbiettivo che il nostro ciclopratista guarda con interesse maggiore è la corsa dell'iride che per due volte fu sua. Lo scorso anno a Calais Longo, come la foto dimostra, ha risentito dell'infortunio alla spalla destra sulla quale non ha potuto appoggiare la bicicletta nei tratti a piedi. Questo hendicap non ha permesso a 1' Italiano di battersi in condizioni fisiche buone, e il titolo irridato delle specialità è passato al Tedesco.

Riuscirà quest'anno Longo a vincere la terza maglia dell'iride?

I risultati sin qui raggiunti (dieci vittorie) lo farebbero sperare.

SPIGOLATURE

COMMENTI JUVENTINI

Natale con Del Sol. S. Silvestro con i dolor

* *

RIFLESSIONI MILANISTE

Per Natale Mirò due punti mi regalò. Chiappella per S. Silvestro via me li portò.

* * CONTRASTI

Jair in mezzo alla neve del Comunale di Torino ... cioccolato ... amaro ...

* *

LONGEVITA' CICLISTICA

Van Stemberg ha vinto una riunione in coppia con il genero: soddisfatto pare abbia detto « ora non mi resta che vincere con suo figlio ».

* *

8 - Cultura - Sport VOCI DELL'A.TAL
Il vincitore di Amonti pensa di poter riconquistare presto il titolo mondiale

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