Lottare uniti tino alla vittoria!
Le proteste dei pulitori e degli operai
costringono
La Direzione evidentemente non ci credeva. Noi chiediamo di trattare le richieste presentate, dicevamo che i lavoratori erano stanchi, che eravamo stanchi noi di fare i pompieri. Niente da fare, non ci credeva. E quando dopo mesi di attesa sono cominciate le proteste, le delegazioni e gli scioperi i dirigenti fecero il viso stupito, invitarono qualche lacchè a parlare di scioperi segreti, affermarono che la C.I.A. non argomentava bene le richieste. Qui ingenuamente ci stupimmo noi in un primo tempo, perchè chi ci stava di fronte i banchi li aveva scaldati parecchio, ma poi capimmo l'antifona e pur di discutere le .,osare richieste gli '.r-eia're-no salvare la faccia. Ora le trattative sono iniziate, si sta discutendo i problemi dei pulitori e degli operai di deposito, ormai a tutti arcinoti, e le rivendicazioni dei Capi Fermata interurbani.
Per alcune questioni la soluzione sembra già vicina, e questo dovrebbe insegnare una volta di più alla Direzione che le C. I. non cercano mai la luna nel pozzo, per altre di importanza tecnica occorrerà senz'altro l'impiego a studi rapidi per arrivare a conclusioni. Comunque quello che a noi interessa è di non star fermi in giri viziosi che dilunghino le cose perchè molti altti problemi ci attendono.
Vi sono i problemi della disciplina che bisogna fare uscire dalle questioni di principio a cui li vuole legare la Di-
rezione, perchè le leggi non stabiliscono nè la quantità della punizione, nè i metodi della sua istruttoria, inoltre è bene chiarire che le leggi ancora vigenti sono state emanate in tempi molto amari per i lavoratori, quando la nostra voce era soffocata dalla violenza. La Direzione deve capire, o saranno i lavoratori a farglielo capire, che sono problemi che ci interessano troppo da vicino per lasciarli dispoticamente a lei da decidere. Vi è l'amnistia, che a noi sta a cuore, per la quale attendiamo il ritorno dell'On. Marazza che già ci fece promesse. vogliamo vedere i problemi del personale viaggiante. Le indennità che noi si vogliono dare a chi è comandato di scorta intera o parziale rappresentano una palese ingiustizia nei confronti dei guidatori e bigliettari. Vogliamo la trattazione dei tempi accessori per la presentazione in rimessa al mattino. Per la portiera aperta quando la vettura è in viaggio abbiamo posto un quesito al Ministero dei Trasporti ed appena avuto questo, vogliamo chiarire il problema con la Direzione, perchè le disposizioni in vigore non soddisfano nè assicurano il guidatore. Anche le ferie occorre siano oggetto di sollecite trattative perchè questo problema sta troppo a cuore ai lavoratori per continuar a tirarlo per le lunghe. Per gli impiegati, oltre al tira e molla delle promozioni, per le quali la categoria si dovrà muovere con più ener-
Alla politica di forza rispondiamo con forze centuplicate
Gli operai ed i pulitoti' del deposito di Baggio hanno messo in pratica le nuove forme di lotta che si sono rese necessarie dalla posizione di intransigenza assunta dall'A.T.M. nei confronti delle giuste richieste avanzate sin dal mese di novembre dalle .C. I. Tale nuova forma di lotta con-1 siste nell'aver effettuato lo sciopero senza averlo precedentemente annunciato; questo metodo è più che legale e per classificarlo con il giusto termine lo definiamo sciopero segreto
Con questo metodo di sciopero si toglie alVATM la- possibilità, seppur limitatissima, the pritna aveva, di fronteggike lb pero.
La lotta di Baggio è un'esplosione isolata di un gruppo notevole di lavoratori malcontenti o riflette una situazione aziendale, cittadina e nazionale?
La risposta è ovvia.
Il malcontento dilaga causato dal connuo peggioramento delle condizioni di vita di milioni di lavoratori e delle loro famiglie. Ormai a soffrire non non sono più solamente gli zolfatari siciliani e i braccianti pugliesi che mangiano solo cipolle ma anche interi strati di cittadini che vivono nelle regioni più progredite d'Italia, cioè nei centri industriali e commerciali quali Torino, Genova, Milano.
E' proprio impossibile modificare questo stato di cose e concedere alfine il conglobamento e la perequazione delle retribuzioni? Non hanno i soldi? I soldi li hanno, basta vedere i bilanci annuali delle grandi società per constatare quanti miliardi di su-
perprofìtti si dividono fra i grossi. azionisti. Quindi la posizione assunta dai padroni nei confronti delle giuste ed umane nostre richieste è una posizione squisitamente politica allo scopo di imporre al Paese la loro legge' per continuare indisturbati a succhiarci il sangue. Dopo i risultati del 7 giugno il loro metodo di lotta è diventato ancor più spietato di fronte all'inaspettata bocciatura della legge truffa.
Vogliono ritornare al fascismo senza alcun pudore (vedi programma altisonante di Fargani) e pensano di arrivarci grazie ail'aiuta del riesumato Sceibe e simili.
Ecco perchè siamo costretti a dare maggiore ampiezza e vigoria alle nostre lotte adottando sistemi corrispondenti alla Situazione odierna. Noi ci battiamo quindi non solo per ottenere i miglioramenti economici ma chiediamo che alla politica nazionale sia data una nuova impostazione che tenga conto sopratutto delle esigenze, delle aspirazioni, dei diritti dei lavoratori che dal nostro popolo sono la maggioranza.
Per queste ragioni noi raccogliamo la sfida della Confindustria e Soci, e alla politica di forza rispondiamo con una forza centuplicata. Non si facCiano illusioni gl'industriali ed i loro politicanti, la classe operaia continuerà ad andare avanti perché è decisa a farla finita con il malcostume, la corruzione e la miseria. I tranvieri milanesi come sempre saranno all'avanguardia.
gia, vi sono i nuovi questionari per le note caratteristiche e la riforma del regolamento promozioni, che la C.I.A. non ha mai accettato e che vogliamo discutere senza che la Direzione ponga pregiudiziali limitative.
Per tutti questi problemi, come per gli altri che abbiamo sul tappeto, noi desideriamo che la trattativa assuma un ritmo spedito. Non è nostra intenzione farci imbrigliare perchè i lavoratori premono e noi dobbiamo a loro soddisfazione dopo i lunghi mesi di paziente attesa, diversamente li gui- ; deremo di nuovo all'agitazione come unica arma in nostro potere per piegare l'avversario. E. Manzini
La C.G.I.L. chiede...
Ci risulta che il Sindacato Autoferrotranvieri aderente alla C.G.I.L. ha posto all'ATM, come condizione pregiudiziale per la sospensione delle agitazioni in corso, la corresponsione ai lavoratori dei sotto riportati acconti mensili, in attesa della definizione in sede nazionale della vertenza dei conglobamento. Per le
Si chiede inoltre che dal 1" febbraio la percentuale per il lavoro notturno, festivo e straordinario sia calcolata con la contingenza.
Un governo Scelba
l'uomo della legge truffa, dei manganelli contro gli operai e i contadini, dell'eccidio di Modena, Melissa, ecc., del disprezzo contro gli uomini di cultura - OFFENDE LA DEMOCRAZIA ED È UN INSULTO AL 7 GIUGNO
Lotte del lavoro
Per febbraio sono previste, in tutto il Paese, grandi lotte di lavoratori per gli aumenti retributivi e per la difesa delle industrie. Dal 10 al 19 in nove regioni si effettueranno grandi scioperi. Le sospensioni del lavoro avverranno con il seguente calendario: Mercoledì 10 si fermeranno alcune provincie della Liguria; Giovedì 11 gli scioperi si sposteranno in Lombardia (Milano, Pavia e Bergamo); Venerdì 12 nell'Emilia-Romagna; Martedì 16 nel Lazio e nell'Umbria; Mercoledì 17 nel Piemonte e nelle Marche; Giovedì 18 nel Veneto; Venerdì 19 nella Toscana. Queste lotte avranno carattere unitario. Ad esse, infatti, oltre che la C.G.LL. ha aderito anche la U.LL.
11 volantino al ciclostile distribuito dalla CISL nei nostri luoghi di lavoro in occasione degli scioperi e delle proteste dei pulitori e degli operai di deposito ha suscitato fra i lavoratori stupore e biasimo. Ha suscitato stupore perchè una simile presa di posizione sarebbe stata giustificata se fosse stata presa dall'A.T.M. in quanto parte danneggiata dall'azione sindacle dei lavoratori, ma non può essere giustificata dalla posizione assunta dalla CISL che con facilità estrema da un giorno con l'altro dice che è fuori luogo scioperare per costringere l'ATM ad accogliere le richieste presentate dalle nostre C. I., quelle richieste che gli stessi rappresentanti della CISL nelle C.I. ritengono giuste, così come ritengono giusta la lotta dei lavoratori per sostenerle.
La CISL poi se la prende con i lavoratori perchè come forma di lotta hanno adottato lo « sciopero segreto > dicendo, pressapoco, che con questo metodo indispettiamo i padroni che presi per un altro verso (quale poi lo sanno solo i dirigenti della CISL) potrebbero concedere quanto i lavoratori hanno richiesto. Non siamo tanto ingenui da credere ai propositi seri dei nostri padroni, i quali di serio hanno solo le prebende
mensili ed annuali ma credevamo nei propositi seri dei dirigenti della CISL. I fatti, ancora una volta, ci costringono a ricrederci.
Le richieste presentate dalle nostre C. I. interessano tutti i lavoratori dell'ATM così come il problema del mangiare, del vestirsi, della casa, dei figli e delle paghe che non bastano, si pone per tutti i lavoratori senza distinzione alcuna.
Non serve quindi camminare sui vetri come fa la CISL e parlare di future rivoluzioni. Di rivoluzionario in questa questione v'è solo l'aumentato disagio dei lavoratori e la loro volontà unitaria di farla finita con questa situazione. Ai dirigenti della CISL diciamo: ma non avete ancora capito che finalmente siamo di nuovo tutti uniti nei depositi e nelle officine? No? Ebbene dovevate esseri nei nostri luoghi di lavoro il giorno dello sciopero.
Avreste imparato molte cose e rispettereste gli iscritti al vostro stesso Sindacato quali uomini e lavoratori in gamba.
L'onestà dell'On. Rapelli ha fatto scuola e siamo lieti di constatarlo. Andate anche voi a scuola, non per imparare i verbi ma almeno a non dire bugie!
t. 5. R. M ' (:)* Sesto S. G.-Milano R E D A Z I O N E AMMINISTRAZIONE Bastioni Vigentina, 38 MILANO. Telef. 51406 - 8868 (int. 485) Prezzo L. 20 Spediz. in abb. postale - Gruppo II Anno IV • N. 3 II PERIODICO QUINDICINALE DEI LAVORATORI DELL'A.T.M. - MILANO 10 FEBBRAIO 1954 Voci dell'A. T. M. a nome di tutti i Tranvieri saluta il XXX DE "L'UNI T À„ giornale del popolo e dei lavoratori. UN UNICO IMPEGNO PER I LAVORATORI DELL'A. T.M. E DEL TRIANGOLO
Nessuna barriera potrà fermare questa marcia
T. M. ad iniziare
I DIRIMENTI DELLA C.I.S.L.
contro io sciopero segreto?
l'A.
le trattative PERCHE'
sono
ANGELO MAGGIONI
B L. 3.000
C, D, D' L. 3.500.
categorie D2, D3 L. 4.500.
E2, E3, L.
categorie A e
Per le categorie
Per le
Per le categorie E,
5.500.
la C. E. D., cedweranno la nostra indipendenza nazionale
Ogni patriota deve lottare contro la C.E.D.!
Giudicate voi stessi!
Ci sembra cosa utile ricordare e doppia organizzazione, militare e pot chiamata « Europea » ma in realtà Europa »: Germania Occidentale, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi.
Questa concezione restrittiva dell'Europa è di per sè stessa una assurdità che si scontra nella realtà geografica, come lo è in senso contrario, il voler estendere fino al Mediterraneo orientale il campo di applicazione del trattato Nord-Atlantico.
Ma essa ha un significato politico assai preciso: poichè vuole opporre all'Unione Sovietica, alle Democrazie popolari e persino ad altri Stati Europei che haniio più o meno completamente conservato la loro neutralità o indipendenza, quella parte di Europa di obbedienza americana.
Non riferiremo qui la storia degli avvenimenti politici determinanti che condannano una tale impresa, gravida di minaccie per la Pace, ma ci atterremo all'esame delle conseguenze che per gli Stati interessati scaturiscono da questa organizzazione.
LA COMUNITA' EUROPEA DI DIFESA
I. Analisi del Trattato di Parigi
Il trattato, firmato il 27 maggio 1952, è composto da 132 articoli, integrativi da vari protocolli aggiuntivi. Stipulato per una durata di cinquant'anni, esso si propone secondo quanto stabilisce l'art. 1 di istituire e di organizzare tra i sei Stati della « piccola Europa una « Comunità Europea di Difesa, di carattere supernazionale, con istituzioni comuni, forze armate comuni, un bilancio comune ».
A. — LE ISTITUZIONI DELLA CED.
Sono quattro: un Commissariato, un Consiglio dei Ministri, un'Assemblea e una Corte di Giustizia.
1) Il Commissariato detiene in questa organizzazione, i poteri principali Composto di 9 persone che « non sollecitano nè accettano istruzioni da nessun governo » (art. 20) i membri del Commissariato vengono scelti tra gli elementi nazionali degli Stati membri della CED, con un massimo di due membri per ogni nazionalità (art. 20), i quali vengono scelti « in comune accordo con i governi degli Stati membri » (art. 21). Il Commissariato può prendere delle decisioni » obbligatorie per tutti gli Stati della CED, emettere delle « raccomandazioni » che li obbligano, quanto agli obiettivi da raggiungere, lasciando loro la scelta dei mezzi, o può dare degli «avvertimenti » (art. 27).
precisare le modalità che reggono la itica, di cui si discute, abusivamente limitata a sei stati della « piccola
I promotori della « piccola Europa » procedono con tappe successive.
Dopo avere creato, nel campo economico, la « comunità del Carbone e dell'acciaio » essi hanno preparato una organizzazione militare comune chiamata « Comunità Europea di Difesa » (C.E.D.) si ripromettono di coronarla creando una comunità politica.
Questi sono ali obiettivi ai quali mirano i presentatori della C.E.D. ma costoro nella elaborazione dei loro piani guerrafondai non hanno tenu-
Il Commissariato ha poteri vastissimi sopratutto per quanto riguarda il reclutamento (art. 73), l'istruzione (art.
74)), l'ispezione e il controllo (art. 76)
la installazione delle Forze Armate Europee (art. 77), l'assegnazione dei gradi (art. 31), i piani della mobilitazione (art. 75), l'amministrazione del personale e dei materiali (art. 78), la organizzazione generale delle forze comuni (art. 78 bis). Per ogni Stato membro esso regola la produzione, l'importazione e l'esportazione del materiale bellico (art. 107) e stabilisce i piani relativi alla mobilitazione delle loro risorse economiche (art. 111). Gli Stati hanno l'obbligo di fornirgli tutte le informazioni necessarie al compimento della sua missione (art. 114); i suoi agenti dispongono di poteri di investigazione e di controllo anche nei confronto dei privati e
to conto della volontà dei popoli, delle aspirazioni di Pace di milioni e milioni di cittadini di ogni Paese, della loro ferma decisione di salvaguardare la Pace, di lottare con tutte le loro forze per la Pace.
Da questo ne traiamo la certezza che i propositi guerrafondai degli animatori della C.E.D., cozzando contro il profondo desiderio di Pace di tutti gli uomini di buona volontà, si frantumeranno. . Siamo sicuri che i tranvieri milanesi, accomunando le loro forze a quelle dei lavoratori italiani e degli altri Paesi, sapranno dare un valido contributo alla grande campagna anti-CED che i lavoratori ed i democratici di ogni Paese d'Europa andranno ad iniziare in difesa del bene supremo dell'umanità: LA PACE. A. M.
(art. 52). E' una giurisdizione amministrativa che può essere incaricata di far ricorso sulla legalità o la validità delle decisioni dei diversi organismi della CED (art. 54-59), ma che ha anche una competenza propriamente giudiziaria, e dispone di poteri d'ordine penale (art. 61). L'art. 22 del Protocollo Giurisdizionale prevede, per esempio, il deferimento alla Corte di Giustizia dei membri delle Forze Europee di Difesa colpevoli di infrazioni che « pregiudichino gravemente gli interessi della Comunità ».
B. — LE FORZE ARMATE DELLA — — CED.
Le forze Armate della CED saranno composte da contingenti messi a disposizione dagli Stati membri « in vi-
Quella che viene presentata come una alleanza difensiva al servizio della pace è nella realtà un fatto politico-militare aggressivo al servizio degli interessi dei grandi gruppi monopolisti europei legati ed interessati nella politica guerrafondaia dell'imperialismo americano.- I paesi che vi aderiscono rinunciano alla loro libertà e alla loro indipendenza.
delle aziende private e pubbliche (art. 115).
11 Consiglio dei Ministri è composto di un rappresentante per ogni Stato membro della CED (art. 40). In alcuni casi, la maggioranza necessaria per approvare le decisioni viene calcolata tenendo conto della consistenza del contributo in denari e in uomini fornito dagli Stati all'esercito europeo (art. 43).
Il Consiglio ha il potere di orientare le iniziative del Commissariato o di opporre il suo veto al compimento delle sue decisioni. Esso dispone anche di poteri autonomi, soprattutto per la durata del servizio militare attivo e di riserva (art. 12 del Protocollo militare).
L'Assemblea è formata dall'attuale Assemblea della Comunità europea del carbone e dell'acciaio, integrata da delegati aggiunti della Francia, dell'Italia e della Germania occidentale.
Essa «"formula osservazioni, esprime voti e suggerimenti » sul rapporto di attività che le viene sottopotso dal Commissariato (art. 33) e può, col voto di una mozione di censura, rovesciare il Commissariato ma soltanto un anno dopo la sua entrata in funzione (art. 34 bis e 36). Essa discute il bilancio preparato dal Commissariato e approvato dal Consiglio dei Ministri.
L'-Assemblea è stata inoltre investita dal Trattato di un compito particolare, di preparare cioè la sua trasformazione in Assemblea « eletta su basi democratiche », di revisionare i suoi poteri studiare le modifiche da apportare ai diversi « organismi di cooperazione europea già costituiti o ancora da creare, allo scopo di assicurarne il coordinamento nel quadro di una struttura federale o confederale » (articolo 38); in altre parole, essa è incaricata di preparare la istituzione di una Comunità politica.
4) Quanto alla Corte di Giustizia della CED, è la stessa di quella della Comunità del carbone e dell'acciaio
sta della loro fusione » (ar. 9).
Le unità di base dell'esercito europeo corrisponderebbero praticamente, almeno per le forze di terra, agli effettivi di una divisione (Prot. Mil . art. 1 Tav.. 1) e sarebbero raggruppati in Corpi d'Armata formati sul principio delle unità di base di diverse nazionalità di origine, ma che potrebbero essere omogenee « in casi eccezionali derivanti da necessità tattiche o organizzative » (art. 68).
L'esercito europeo comprenderebbe non soltanto volontari ma anche militari « reclutati per coscrizione » (art. 15). La durata del servizio militare obbligatorio, stabilita in un minimo di 18 mesi (art. 12 del Prot. Mil .) verrebbe parificata nei vari Stati della CED (articolo 72). Da questo momento, i detti Stati non potrebbero più reclutare o mantenere, all'infuori dei contingenti aderenti all'esercito europeo, altro che forze destinate ad essere impiegate nei territori non europei per compiere certe missioni internazionali « assunte per decisione delle Nazioni Unite » o ad assicurare la « guardia personale » dei loro capi di Stato (articolo 10), e forze di polizia e di gendarmeria preposte esclusivamente al mantenimento dello ordine interno (art. 11).
I contingenti nazionali integrati nello esercito europeo saranno posti sotto la autorità, il controllo e il cotnando del < Comando Supremo competente dipendente dall'Organizzazione del Trattato nord-atlantico » (art. 18).
C. — IL BILANCIO COMUNE.
Il bilancio comune della CED è preparato dal Commissariato e sottoposto ad approvazione del Consiglio dei Ministri che fissa il contributo imposto a ogni Stato membro (art. 87). L'ammontare di questo contributo viene « notificato » dalla Comunità a ciascuno degli Stati interessati (art. 25 del Prot. finanziario). In caso di ritardo nel pagamento di questo contributo, sono previste delle sanzioni.
Il Commissariato amministra anche « l'aiuto esterno » che la Comunità potrà ricevere da altri Stati.
Perché questo non si ripeta lottiamo contro la C. E.
LE CONSEGUENZE dell'esercito europeo
Le indicazioni che precedono bastano a mettere in luce alcune conseguenze che la costituzione della CED comporterebbe: il riarmo della Germania, la dipendenza militare, economica e giudiziaria degli Stati aderenti, la violazione delle loro leggi costituzionali nazionali. Esaminiamo queste conseguenze.
Questo riarmo è in realtà non solo la conseguenza ma anche lo scopo principale dei promotori della CED. L'esercito europeo, non dobbiamo dimenticarlo, è stato originariamente immaginato e proposto come una formula che potesse permettere la partecipazione tedesca all'organizzazione militare « atlantica » evitando la ricostituzione di una Wehrmacht indipendente. La garanzia, d'altronde illusoria, che il governo francese richiedeva allora era che le formazioni tedesche fossero integrate in piccole unità, che si sarebbero per così dire disperse nell'esercito europeo, e senza ricostituzione di stati maggiori tedeschi. Oggi siamo andati lontani. Il Trattato di Parigi consacra la costituzione di divisioni nazionali e prevede la formazione di Corpi di Armata omogenei. La Repubblica federale tedesca potrà allestire, entrato in vigore il Trattato, 12 divisioni composte da soldati tedeschi, e dotate di un comando esclusivamente tedesco. Un delegato del Commissariato, di nazionalità tedesca, che avrà in concreto le funzioni di capo di Stato Maggiore generale delle forze armate tedesche e che disporrà di un autentico Stato Maggiore, dirigerà l'allestimento del contingente fornito all'esercito europeo, dalla Germania occidentale, ove sarà installata una organizzazione territoriale militare (Prot. Mil . art. 6 e 7).
D'altra parte, la Germania occidentale disporrà liberamente di « forze di polizia e di gendarmeria » e eventualmente anche di grandi unità complementari che potrebbero esser create
sotto il pretesto di missioni internazionali. Essa così avrebbe potuto, se il Trattato fosse già stato approvato, inviare un corpo di spedizione in Corea. Non è necessario insistere qui sui pericoli del riarmo tedesco nell'attuale congiuntura internazionale: minaccia per la sicurezza delle nazioni vicine, ostacoli alla riunificazione pacifica della Germania, creazione in Europa di una situazione analoga a quella che ha provocato in Asia la guerra di Corea, possibilità offerte agli ufficiali nazionalisti tedeschi « integrati » nell'esercito europeo di provocare incidenti di frontiera suscettibili di scatenare un conflitto mondiale. La gravità di questi rischi viene ancor più sottolineata dai risultati delle ultime elezioni, che rivelano come nella Germania occidentale persista uno spirito di rivincita e di riconquista molto preoccupante.
B. — LA DIPENDENZA MILITARE DEGLI STATI MEMBRI DELLA CED.
Questi Stati cesseranno di poter disporre liberamente delle loro forze armate, eccettuate le formazioni destinate ai territori non europei, le forze di polizia e di gendarmeria, la guardia personale dei loro capi di Stato. Non potranno nemmeno fissare liberamente la durata del servizio militare obbligatorio nel loro Stato. I contingenti nazionali aderenti all'esercito europeo, saranno organizzati, diretti ed equipaggiati in materiale dagli organismi della CED (nei quali la Germania avrà una funzione preponderante che aumenterà man mano che il suo contributo diventerà proporzionalmente più importante, assicurandole un'influenza predominante nella direzione della CED). Questi contingenti saranno posti, sin dal tempo di pace, sotto il comando a disposizione della NATO, praticamente diretta dallo Stato Maggiore americano il quale si è da poco assicurato l'aiuto della Spagna franchista.
« In caso di disordini o di minaccia di disordini sul suo territorio » uno Stato non potrà servirsi, per ristabilire l'ordine dei suoi contingenti nazionali aderenti all'esercito europeo, senza autorizzazione del Commissariato il quale disporrà in tal modo di un mezzo di pressione su uno Stato in preda a difficoltà interne, e potrà, rifiutando accondiscendendo all'impiego delle sue forze, favorire o combattere i movimenti che potrebbero scoppiare in quei paesi. '
In fine secondo le decisioni prese dal Commissariato per la installazione delle truppe, gli Stati aderenti alla CED potranno essere costretti ad accogliere sul loro territorio delle formazioni militari straniere, tedesche per esempio, la cui permanenza in qualcuno di questi paesi, rievocherebbe dolorosamente i ricordi • dell'occupazione.
Tutta la produzione di materiale militare verrà posta sotto la direzione del Commissariato della CED, il quale deciderà della esecuzione dei programmi di armamento, passerà le ordinazioni e disporrà di vasti poteri di investigazione.
La produzione, la importazione e la esportazione di materiale di guerra, la fabbricazione di prototipi, persino le (continua a pag. 5)
4 VOCI DELL'A.T.M. Con
C. -- DIPENDENZA ECONOMICA E INDUSTRIALE.
A. — IL RIARMO DELLA GERMANIA OCCIDENTALE.
L A C. E. D.
Contin, dalla quarta pagina ricerche scientifiche saranno subordinate, negli Stati membri della CED, all'autorizzazione del Commissariato, il quale dovrà « utilizzare nel miglior modo le attitudini tecniche ed economiche » di ciascuno. Egli potrà dunque, se le riterrà poco • adatte », chiudere certe fabbriche a vantaggio di certe altre; e v'è da temere che, per molte ragioni, la Germania sarebbe la principale beneficiata da queste` misure.
- DIPENDENZA GIUDIZIARIA.
I Tribunali degli Stati membri della CED non saranno più competenti a giudicare le controversie relative ai danni causati, ai beni e alle persone, sul loro territorio, dal personale civile e militare della CED o dal funzionamento dei suoi servizi.
Il Trattato sancisce inequivocabilmente che, dal momento della sua approvazione, « gli Stati membri trasferiscono alla CED i loro poteri di repressione delle infrazioni penali che potrebbero essere commesse dai membri delle forze europe di difesa ». Fino all'entrata in vigore di una legislazione comune, la Corte di Giustizia della CED è investita del potere di giudicare quelle infrazioni che « pregiudichino gravemente gli interessi della Comunità ., commesse dai suddetti membri delle forze europee di Difesa. Questo termine rischia di essere applicato non soltanto al personale militare e civile dell'esercito europeo, ma anche ai riservisti. Da quel momento, in ogni Stato della CED moltissime persone saranno passibili, per imputazioni che si ritengono pregiudicare gli interessi della Comunità, di essere perseguite davanti alla Corte di Giustizia e a delle applicazioni di pene severissime.
- INCOMPATIBILITA' DEL TRATTATO CON LE COSTITUZIONI DE-
GLI STATI MEMBRL
Molte disposizioni contenute nel Trattato di Parigi si trovano in contraddizione con le leggi sancite dalle Costituzioni degli Stati della CED. In Francia, per esempio, i poteri riconosciuti alla Comunità non possono conciliarsi nè con le disposizioni costituzionali che riservano la nomina di tutti gli impieghi militari al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, il quale ha inoltre il compito di assiL curare la direzione delle forze armate e di coordinare l'allestimento della difesa nazionale » (art. 30 e 47 della Costituzione del 27 ottobre 1946), nè con le prerogative finanziarie del Parlamento (art. 16 e segg. della Costituzione).
LA COMUNITA'
POLITICA EUROPEA
Senza attendere la ratifica e la applicazione del Trattato di Parigi, necessaria affinché l'Assemblea della CED possa intraprendere il compito affidatogli, di organizzare una Comunità Politica Europea, i ministri dei sei Stati della piccola Europa » si son messi d'accordo per trasferire questa missione ad una • Assemblea ad hoc », che può entrare immediatamente in funzione.
Essa è composta dalla Assemblea comune del carbone e dell'acciaio, completata dai membri cooptati in seno alla Assemblea consultiva del Consiglio d'Europa e da qualche • osservatore » appartenente ad altre nazioni europee. Questa • Assemb rato un progetto to sottoposto a Conferenza dei tenutasi a Roma.
FUNZIONI E ISTITUZIONI DELLA COMUNITA' POLITICA.
La Comunità Politica, quale è stata prevista da questo progetto di trattato è « indissolubile e di carattere supernazionale » (art. 1). Essa intende assicurare sopratutto « il coordinamento della politica estera degli Stati membri », stabilire tra loro un mercato comune, e condurre un'azione comune per raggiungere « gli obiettivi generali stabiliti dallo Statuto del Consiglio d'Europa, la Convenzione europea di collaborazione economica e il Trattato nord atlantico » (art. 2). L'amministrazione della Comunità verrà affidata a diversi organismi:
1) Il Parlamento il quale « vota leggi, raccomandazioni e proposte » (art. 10) e che è composto da due Camere. Le leggi votate da questo Parlamento saranno applicabili sul territorio di tutti gli Stati della Comunità (art. 52) pur se con certe riserve per i territori non europei (art. 101).
Il Consiglio Esecutivo « assicura il governo della Comunità » (articolo 27). Il suo Presidente. eletto dal Senato, è incaricato di sceglierne i membri.
11 Consiglio dei Ministri nazionali, che comprende un rappresentante di ogni Stato (art. 36) incaricato di armonizzare l'azione del Consiglio Esecutivo Europeo con quella dei governi degli Stati membri » (art. 35).
. 4) La Corte, che è la stessa della Comunità del carbone e dell'acciaio, e della CED, incaricata di risolvere le controversie relative allo statuto della Comunità Politica, e dei ricorsi relativi alle decisioni e alle misure prese dai suoi organismi (art. 38-49).
5) 11 Consiglio Economico e Sociale con funzione consultiva (art. 501.
I POTERI DELLA COMUNITA'
La Comunità può « concludere trattati accordi internazionali o anche aderirvi » (art. 67). D'altra parte, gli Stati membri non possono stipulare accordi internazionali o trattati contrari agli impegni assunti dalla Comunità, o aderire a tali trattati o accordi . (articolo 72).
Gli elementi nazionali degli Stati membri che avranno compiuto il loro servizio militare nell'esercito europeo o che nasceranno dopo l'entrata in vigore del trattato potranno liberamente circolare fissar la loro residenza sul territorio degli altri Stati membri, alle stesse condizioni dei cittadini di quello Stato (art. 83). La Comunità è incaricata anche di « promuovere il coordinamento della politica monetaria, finanziaria creditizia degli Stati membri ».
Questi Stati possono richiedere l'aiuto del Consiglio Esecutivo europeo, al fine di assicurare sul loro territorio •il rispetto dell'ordine costituzionale e delle istituzioni democratiche.. La Comu-
I lavoratori lottano
e Pastore se la spassa
Il noto sindacalista On. Pastore ha tenuto a Miami (S.U.) nella locale sala conferenza un nutrito rapporto sull'azione svolta dalla Confederazione da lui diretta in Italia a proposito della lotta anticomunista.
Questa notizia viene trasmessa aff inchè si corregga il pensiero di coloro i quali pensano all'On. Pastore quale vezzoso cacciatore di farfalle in Florida. I soliti agitatori non meglio identificati volevano spacciare per buona la notizia che l'On. Pastore si era recato colà per spassarsela.
E' bene che tutti sappiano che invece l'On. Pastore a Miami ha parlato del regresso subìto dai comunisti in Italia ed ha biasimato l'azione comune svolta da tutti gli italiani per le rivendicazioni salariali e per il rinnovo dei contratti di categoria.
Con la finezza che lo distingue ha legato il problema della lotta anticomunista agli aiuti americani all'Europa elogiando il cannone atomico a 6 bocche da 280 mm. e della gittata massima di 50 Km. Tutti insieme quind della « nostra supe il buon fratello si vibrate parole ha c politicità della C.LS.L.
RAVO On. Rapelli
Cara Voci dell'A.T.M., Ho seguito i lavori al Parlamento in occasione della presentazione del nuovo governo presieduto da Fanfani ed ho provato un senso profondo di riconoscenza verso l'On. Rapelli per il comportamento dignitoso usato e per il coraggio dimostrato. Come Deputato eletto da una città operaia non si sentiva di imbrogliare i suoi elettori. Ecco un chiaro esempio di onestà politica davanti al quale io penso ci si debba tutti togliere il cappello. L'On. Rapelli ha capito che bisogna finalmente occuparsi della gente che lavora e che chiede siano applicate decisamente le riforme da tutti sbandierate e promesse prima delle elezioni. Se puoi ti prego di pubblicare queste mie parole di ringraziamento rivolte all'On. Rapelli.
COSTITUZIONE DELLA COMUNITA' POLITICA.
Non è superfluo denunciare ancora una vola le gravissime conseguenze che potrebbero avere, per il mantenimento della pace, la instaurazione di una Comunità nettamente orientata politicamente, come sottolineano gli allegati all'art. 2 del Patto Atlantico e la disposizione dell'art. 103 che prevede la applicazione immediata dello statuto comune . quando uno Stato membro abbia la sua giurisdizione su un territorio che faceva parte di questo Stato fino al 31 dicembre 1937 .. Questa clausola sembra destinata a favorire la realizzazione delle non dissimulate mire di riconquista degli attuali dirigenti della Repubblica federale tedesca.
Ma è anzitutto necessario ricordare che lo statuto della Comunità comporta un tale abbandono della sovranità, che, in ultima analisi, ci si troverebbe di fronte ad una vera e propria confederazione che potrebbe disporre di poteri monetari e finanziari, e che deciderebbe da sovrano della politica estera ed economica dei sei Stati della piccola Europa ». I quali, aderendovi alienerebbero completamente la loro politica interna: la Comunità sarebbe infatti autorizzata ad intervenire, nel campo della politica interna, grazie all'art. 104, col pretesto dl assicurare il rispetto dell'ordine costituzionale e delle istituzioni democratiche Il carattere della Comunità e i poteri determinanti conferiti ad un Consiglio Esecutivo che sfuggirebbe al controllo dei popoli e dei Parlamenti nazionali, giustificano dunque tutte le preoccupazioni riguardo alla direzione che verrebbe data alla politica imposta agii Stati integrati nella Comunità Europea
LO STATO ERIDICO PER IL PERSONALE
addetto ai pubblici servizi di trasporto
Con il R. A. 8.1.1931 n. 148 l'opera di spersonalizzazione della categoria fu completata salvo una debole parvenza costituita dall'alt. A) del decreto stesso, il quale però anzichè costituire una garanzia per il personale costituiva una forma di vessazione preconcettuale.
Eravamo in pieno periodo corporativo, il sindacato era di Stato, e gli interessi dei lavoratori erano subordinati a quelli non solo dello Stato ma a quelli delle aziende.
Di questa legge gli articoli più noti sono il 7 e E con i quali si soppresse la stabilità d'impiego alle categorie operaie di nuova assunzione, formando quella categoria di ordinari e straordinari » così detta a carattere continuativo che in pochi anni aveva ridotto il numero del personale di ruolo al 60 per cento della sue consistenza (con la conseguente riduzione degli iscritti al fondo di previdenza); non meno noto è l'art. 12 con i: quale fu possibile il R. D. 2 aprile 1932 n. 372 che permetteva l'esonero degli agenti con 55 anni di età senza peraltro provvedere a far rispettare dalle aziende i doveri loro connessi dalla stessa legge per garantirne la pensione. I progresso e lo sviluppo dei mezzi tecnici aveva portato intanto alla costituzione di un altro importante nucleo di lavoratori adibiti alle Filovie urbane ed extraurbane ed alle Autolinee, attività queste che se pure sorte dopo le ieggi sui pubblici servizi di trasporto si dovevano ugualmente ritenere parte integrante di quelle tranviarie urbane ed extraurbane, municipalizzate e non e direttamente da esse derivanti. Categoria di lavoratori numerosissima che
I MOTIVI DI LOTTA DEL "TRIANGOLO„
CONGLOBAMENTO
E PEREQUAZIONE
Nell'inten • tori, pubblichiamo le richieste avanzate dalla iglioramento sostanziale delle condizioni di Dati e cifra er scono al lavoratori dell'industria e sulla base dovranno essere concordati poi gli aumenti per la nostra categoria. La C.G.I.L. ha richiesto: CONGLOBAMENTO - PEREQUAZIONE - AVVICINAMENTO PAGHE FEMMINILI A QUELLE MASCHILI.
- Conglobamento: si tratta di unificare le tre voci: paga base, rivalutazione e contingenza. Sulla nuova paga conglobata il conteggio delle percentuali di cottimo, degli incentivi, del lavoro festivo, straordinario, notturno, dovrà essere effettuato in modo da dare concreti benefici al lavoratore.
- Perequazione delle retribuzioni: il 1953 ha visto il costo della vita in ulteriore aumento. Da L. 64.410 per il 1952. si è passati a L. 67.535 mensili per la famiglia tipo. E' evidente che la richiesta di L. 17,05 orarie per il manovale comune al fine di raggiungere una paga globale pari al 50 per cento del minimo vitale non poteva più essere sostenuta. La richiesta per lo stesso lavoratore avrebbe dovuto essere di L. 23,30. La C.G.I.L. ha ritenuto di moderare la richiesta e di fissare la quota oraria di perequazione per il manovale comune in L. 18,45 portando la paga del manovale comune dal 42,8 per cento al 48,5 per cento del minimo vitale. Partendo da questa nuova cifra base le richieste di perequazione per le varie categorie sono modificate come dalla tabella che qui riproduciamo:
oraria
paga
N. B. - per ovvi motivi di calcolo manca l'elencazione dei lavoratori giovani ai quali spetteranno comunque aumenti proporzionali.
- Avvicinamento delle paghe: è un primo passo per rendere più facile la realizzazione del progetto Noce-Casadei « a eguale lavoro eguale salario .. L'attuale scarto medio tra paghe maschili e femminili (paga oraria più contingenza) è di circa il 18,67 per cento. Si rivendica la riduzione al 13 per cento. Per le categorie che avessero condizioni di migliore favore (ad es. distanze del 12 per cento) dovrà essere comunque maggiorata la paga del 5,67 per cento (18,67 -13 % 5,67).
Su queste rivendicazioni generali oltre che su quelle di carattere particolare di azienda, da alcune settimane sono in corso lotte aziendali e sono in prospettiva azioni sindacali più vaste coordinate secondo le decisioni del triangolo industriale.
nessuna legge disciplina, regolata soltanto da un contratto collettivo di lavoro. Nel 1946, dopo il Congresso Nazionale Unitario di Milano venne finalmente costituita, con aecreto ministeriale una Commissione denominata Commissione per la rielaborazione delle norme di E. T. per il personale adetto ai pubblici servizi di trasporto a. Commissione composta di n. 17 membri nei quali oltre ai rappresentanti dei ministeri interessati fanno parte 4 rappresentanti dei lavoratori e 4 dei datcri di lavoro.
Detta Commissione riusc1 ad iniziare i propri lavori il 24.10.194:':. e pose come prima rivendicazione la ricostituzione delle Commissioni di E. T. (centrale e locali).
In successive riunioni si palesarono fra le parti scontri concettuali di grande importanza non soltanto di natura economico-finanziaria.
Ciascuna delle due parti ebbe a presentare un proprio schema sulle funzioni della Commissione di Equo Trattamento, naturalmente ciascuno partendo dal proprio punto di vista: che fu necessario esaminare particolareggiatamente almeno nei suoi punti più importanti.
Lo schema concordato, dopo fasi laboriose e spesso contrastanti, dalla sottocommissione, venne esaminato in successive sedute plenarie.
La rappresentanza dei lavoratori chiese sin dall'inizio che le future leggi di E. T. dovessero trovare applicazione per tutto il personale dei pubblici servizi di trasporto in concessione e quindi, anche ai filotranvieri ed al personale delle autolinee. Ci sembra superfluo enumerare le molteplici ragioni di questa nostra richiesta che vanno dalla eguaglian a di diritti del personale alla garanzia della continuità dei servizi attraverso la eliminazione della concorrenza dei servizi.
Inoltre: si ritiene da parte nostra lisciare a! Sindacato le proprie funzioni di regolare il trattamento economico del personale mediante contratti di lavoro. (Cosa che ormai praticamente in atto) perchè i rapporti economici debbono trattarsi direttamente fra le parti e non attraverso la burocrazia che al problema non essendo interessata può portare un contributo negativo e pernicioso. Si afferma il diritto alla Commissione di proporre le modifiche delle norme legislative ed esprimere il proprio parere sui progetti di legge e di regolamento ed in genere sui problemi concernenti il trattamento del personale. E' stato evitato il pericolo dell'arbitrato obbligatorio propugnato dalla rappresentanza padronale, mediante una formula per cui il tentativo di conciliazione, al quale le parti devono ricorrere, non obbliga l'accettazione e quindi restituisce la libertà alle parti.
La Commissione decide in appello, sulle controversie proposte dalle commissioni locali.
MARIO TAINI
La fine al prossimo numero
Regali della Politica D. C. RITORNANO le cartoline di richiamo
Dopo viso per tempo d giorni sc. .rst a toline • bianche » per richiamare alle armi alcuni cittadini appartenenti a corpi specializzati delle classi 1919-20 21 per' un periodo di 45 gg.
Tali cartoline, sono giunte in diverse riprese anche ad alcuni dipendenti dell'A.T.M. che tra l'altro hanno già sostenuto diversi mesi di sacrifici e patimenti durante la seconda guerra mondiale e volentieri ne avrebbero fatto a meno dí ritornare alle armi, anche per un breve periodo.
Questi sono i primi risultati diretti che fanno seguito agli impegni militari assunti in campo internazionale dai vari Governi della D.C. e, all'opera di De Gasperi e Pacciardi, va il ringraziamento deferente di chi, per causa di quella politica, deve tornare a fare la « naja ». Diffondete
A.T.M.
VOCI DELL'A.T.M. 5 123,48 117,91 111,80 stipendio attuale 65.713 49.917 37.587 32.100
OPERAI Manovale comune Manovale specializzato Operaio qualificato Operaio specializzato OPERAIE 1° categoria 2° categoria 3' categoria IMPIEGATI l' categoria 2° iategoria 3' categoria A 3° categoria B IMPIEGATE 1^ categoria 63.477 2° categoria 42.551 3° categoria A 32.316 3' categoria B 27.657 EQUIPARATI uomini 1° categoria 49.048 2' categoria 37.198 1° categoria 2° categoria
3.838 4.191 4.528 5.227 146,63 23,15 4.815 138,72 20,81 4.328 130,20 18,40 3.827 stipendio richiesto differenza 77.183 11.470 58.161 8.244 43.298 5.711 36.689 4.589 77.183 13.706 50.004 7.453 37.237 4.921 31.563 3.906 56.420 7.372 42.879 5.681
VOCI dell'
nità può intervenire anche di sua propria iniziativa (art. 104). ALCUNE CONSEGUENZE DELLA LA STORIA DEL CONTRATTO DI LAVORO
paga attuale
richiesta diff.
diff. mensile 136,55 155,- 18,45 145,08 165,23 20,15 15v,76 174,53 21,77 169,24 194,37 25,13 - donne 41.923 48.521 6.598 32.002 36.883 4.881
NOTIZIE PER I SOCI riFYIEAril O
ti Cral ATM ha convenzionato con il Pic4 colo Teatro per tutte le sere di martedì e venerdì una riduzione del 50 per cento sui prezzi d'ingresso dietro presentazione della tessera del CRAL ATM, per qualsiasi ordine di posti.
Martedì scorso 2 febbraio la Compagnia dialettale « Milan che turna » del Cral
A.T.M.,, sotto la magnifica regìa del Comm. Dante Feildeman, ha suscitato enorme successo con la presentazione della commedia « EI marì de mia miee ». numeroso pubblico intervenuto ha lungamente applaudito i bravi artisti che disinteressatamente hanno prestato la loro opera con grande volontà e spirito di sacrificio.
Bravi veramente gli artisti milanesi, hanno saputo imporsi veramente e soddisfare il pubblico presente.
Lo rivedremo presto in scena con le commedie « EI Rus del mal pel » e « Danè me tera ».
DANZE
Nel salone del Cral A.T.M. i tranvieri del Deposito Vittoria lunedì 15 c. m. organizzano una simpatica festa danzante. Ricchi premi a tutti i partecipanti. Suonerà per i convenuti il Maestro Maietti ed i suoi solisti.
Tutti sono invitati a partecipare alla divertente serata.
Saranno praticati prezzi più che popolari sia per l'ingresso che per le consumazioni. Ricordatevi— 15 febbraio ore 21 al Cral A.T.M.... Ricchi premi.
PILTGIMATO
Nelle sere dei giorni 22, 23 e 24 febbraio c. a. nel salone del A.T.M. avranno luogo Campionati regionali di pugilato (dilettanti).
Saranno praticati sconti sui biglietti d'ingresso per i soci del Cral A.T.M.
TENNIS
Nel mese di dicembra la nostra squadra di tennisti è stata invitata a Bordighera per disputare un incontro amichevole con la squadra locale. Comunichiamo ora il risultato della competizione: Tennis Club Bordichera batte Cral A.T.M. 8-7.
SPETTACOLO per i bambini
Sabato 20 febbraio alle ore 15 e venerdì 26 alle ore 21, i bambini della Scuola di Ballo e Musica del Cral A.T.M. si prese,- • .ranno a! pubblico dell'A.T.M. in un divert.mtissimo spettacolo. Per i soci del Cral A.T.M. ingresso gratuito.
Comunichiamo i risultati 3 le classifiche definitive del Campi nato Calcio Depositi al termine del Girone di andata. PT. .F. P.T.
TICINESE 14 22 4
TEODOSIO 13 17 6
MOLINO 11 25 7
VITTORIA 10 14 10
!SAGGIO 7 5 7
FARINI 7 7 15
MOLISE 5 14 25
MONZA 2 6 26
LEONCAVALLO 2 6 26
CALENDAR IO
GIRONE DI RIT( RNO
27 febbraio
Vittoria-Molise - Campo/ Marcheseore 14.30.
Leoncavallo-Molino - Campo Calvairate - ore 14.30
Monza-Teodosio - Campo Simonetta ore 14.30
Baggio-Farini - Campo Merli - ore 14.30.
Le gite
A Sacile d'Ulzio
PROGRAMMA
SPORT INVERNALI preparate
dal CRAL
Sabato: Ore 14,30 partenza da Milano ( Piazza Castello ); Ore 20 arrivo a Salice d'Ulzio.
Domenica : ore 17 partenza da Salice d'Ulzio; ore 22,30 arrivo a Milano ( Piazza Castello ).
QUOTE Dipendenti e familiari iscritti al CRAL e Sezione L. 1.900. Dipendenti e familiari iscritti al CRAL lire 2.100. Aggregati L. 2900. t.a quota di partecipazione comprende: viaggio di andata e ritorno in pulman riscaldato, pensione completa all'Albergo Rifugio Alfa (cena - pernottamento - 1.a colazionepranzo).
I posti disponibili sono 35, le iscrizioni si chiuderanno improrogabilmente alle ore 19 dell' 11 corrente e si ricevono tutti i gio-ni feriali presso la segreteria del Cral nelle ore di ufficio fino ad esaurimento dei posti disponibili.
All'Ape Mera
PROGRAMMA:
Partenza da Milano ore 6 ( Piazza Castello ). Arrivo a Scopello ore 8,30. Partenza da Scopello ore 17,30. Arrivo a Milano ore 20.
QUOTE: Dipendenti e familiari iscritti al CRAL e Sezione L. 600. Dipendenti e familiari iscritti al Cral lire 700. Aggregati L. 850.
Attività della Sezione
In seguito alla situazione che si è venuta a creare per la decisione presa da parte degli organi Aziendali di toglie,e le guardie alla porta d'ingresso ai 3osteggi per le motociclette, è necessario provvedere perchè il servizio di vigilanza venga effettuato con un incaricato alle dipendenze del CRAL, ,erchè questa vigilanza sia efficace e continuafiva il Crei è venuto nella determinazione di istituire un servizio di Guardia continuativo appronta dei locali che dovranno essere abit dal guardiano.
Il CRAL si assume l'onere del mant nimento di questo guardiano.
Purtroppo il CRAL non dispone de fondi necessari per la spesa inerente alla costruzione e che si prevedono nella somma di L. 2.000.000.
Per poter procedere alla raccolta di letta somma il giorno 28 gennaio u. s si sono riuniti i rappresentanti del CRAL ed i Membri del Comitato eletto nell'assemblea dei motociclisti tenutosi il 15 u. s. Nella riunione del 28 u. s. si sono esaminate le possibilità del CRAL e la convenienza dei motociclisti di addivenire ad una soluzione che garantisse ai motociclisti il posteggio a buon mercato ed una sicurezza assoluta per la custodia delle macchine.
Si sono esaminate diverse soluzioni, non esclusa quella di contrarre un prestito presso la a Cassa Prestiti dell'A.T.M. Tale soluzione non è attuabile per il regolamento stesso della Cassa Prestiti.
In conclusione si è addivenuti alle seguenti determinazioni:
Il CRAL si assume l'onere del mantenimento del guardiano;
il CRAL si assume l'onere della costruzione; i Rappresentanti dei motociclisti hanno convenuto quanto segue: Dal giorno 10 febbraio al giorno 28 febbraio, sono aperte le iscrizioni alla Sezione Motociclistica; nei termini sopra indicati ogni socio deve passare alla sede del Cral per sottoscrivere alla quota Box 1954 e la quota di anticipo per l'anno 1955; nel frattempo devono firmare l'accettazione che all'inizio dello anno 1950 verrà anticipata la quota relativa all'anno 1956; trascorso il termine sopra indica-
COMUNICATO
Per ché sacrificare il tennis alle boccie?
to, i soci che non si saranno presentati alla sede del CRAL si riterranno dimissionari, con le conseguenze relative; d) qualora un socio dovesse lasciare libero il posteggio gli verrà rimborsata la quota dei mesi non goduti.
N. B. - Ogni socio deve presentarsi munito del libretto di libera circolazione. Il Comitato Tecnico
Gita venatoria al lago di Mazzola
Il Crei ATM indice, ed il C.T. Sezione Caccia organizza 'per il 14 febbraio 1954, una gita venatoria - Caccia alle folaghe - sul lago di Mezzola in provincia di Sondrio in pullmann con il seguente programma
Partenza da Milan6 (Sede del CRAL P.ta Romana) Ore 5.
Arrivo a Campo Mezzola : ore 7,30 circa
Assegnazione e sistemazione sulle barche: ore 7,30-8. Caccia sul Lago: dalle 8 alle 12. Colazione in trattoria ore 12,30.
Ritrovo per la partenza ore 16,30
Partenza per Milano ore 17.
Arrivo a Milano (Sede del CRAL P.ta Romana) ore 19,30 circa.
Quote di Iscrizione: Dipendenti iscritti alla Sezione Caccia e Cral ATM L. 2.000.
Dipendenti iscritti al Solo CRAL A.T.M. lire: 2800.
Aggregati L. 3.200.
La quota di iscrizione da diritto al 'viaggio di andata e ritorno in pullman, colazione in trattoria e l'uso della barca date ore 8 alle ore 12.
Le iscrizioni si ricevono ( sino ad esaurimento dei posti disponibili) accompagnate dalla somma di L. 1000 quale anticipo, presso la sede del CRAL, nelle ore d'Ufficio, presso il Sig. Conca Giuseppe Dep. Vittoria e presso il Sig. Francesco Bobbiese Dep. Molise, e si chiuderanno alle ore 22 del giorno 11 corrente.
N.B. — La selvaggina raccolta dovrà essere divisa fra i partecipanti.
Tutti gli sportivi della nostra Azienda potranno fare i loro acquisti per ogni tipo di sport presso
"SPORT PANINI" VIA C. FARINI 42
I buoni che danno diritto ad uno sconto speciale oppure alla rateazione si ritirano presso il CRA aziendale (Pie Medagile d'Oro)
Cronaca della Gita a S. Moritz
La gita che la Sezione Sciistica del nostro CRAL ha organizzato il giorno 30 e 31 gennaio c. a. nella incantevole Engadina con meta St. Moritz, attrattiva turistica di risonanza internazionale, ha ottenuto un notevole successo di organizzazione e diciamo pure fortuna, avendo indovinata per la prima volta una giornata rispondente a tutte le esigenze degli appassionati a questo carattere di sport.
Partiti da Milano, l'allegra comitiva, di circa 40 persone, dopo un regolarissimo viaggio, in un comodo pullman, è giunta a St. Moritz, dopo essersi sistemata nell'accogliente albergo, subito si è snodata per le vie del luogo, ammirando le suggestive vetrine tipicamente valliggiane, i locali pubblici, ove l'ambiente caratteristico con pubblico in prevalenza giovanile immetteva il buon umore é l'allegria tanto che non pochi gitanti trovarono lo scopo ed il piacere di fare come suol dirsi le ore... piccole.
Il freddo rigido del mattino risvegliò tutta la comitiva la quale fu tutta puntuale all'appuntamento malgrado il divagarsi della sera precedente.
Con l'inoltrarsi del giorno il sereno preannunciava una magnifica riuscita della gita; alla superba ed incantevole visione delle candide vette alpine, sullo sfondo dell'azzurro cielo e di qualche solitaria nuvola, venne ad aggiungersi un sorgente e caldo sole. La neve era ottima ed abbondante per la gioia di chi voleva esibirsi con gli sci.
Alle ore 9 tutti erario pronti alla partenza della funicolare per trasferirsi sul Piz Neir a mt. 2.400.
L'attrattiva di tale viaggio suscitava sempre più l'ammirazione dei gitanti incantati di fronte a tanta bellezza che la natura offriva ai loro occhi, alcuni di questi per la prima volta ammiranti le superbe vette alpine.
Nei luoghi più adatti, i già pratici dello sci, vollero misurarsi in rapide discese, ebbri della velocità e di moto nel sano clima dei monti 'e della neve.
Non mancarono i vari capitomboli dei più o meno incerti nel saper destreggiarsi, incidenti che mettevano sempre più il buon umore e spontanee risate di giubilo e di scherno.
Questo sport rende giovani ed agili, forti e sani, inebbria gli animi di quanti in esso si dilettano, poichè la montagna è l'espressione della vita libera e felice lontana dai measmi della vita chiassosa e tumultuosa dei grandi centri che snerva il fisico e rende schiavi il corpo e lo spirito, di quanti in essa sono costretti dal lavoro a permanervi.
Campionati ENA
La squadra del CRAL ATM ha partecipato per la prima volta al Campionato provinciale di sci dell'ENAL.
La gara si è svolta a Foppolo e precisamente in località IV Baita all'arrivo del 1.o tronco di seggiovia, ed in condizioni climatiche non troppo ideali: nevicava con una temperatura di 12 gradi sotto zero.
Il percorso si snodava sotto le pendici del Corno Stella con un alternarsi di corte e ripide salite e di lunghe discese, ed in certi tratti di mezza costa, le difficoltà che si sono presentate sono dovute dal fondo ghiacciato del percorso che non permetteva il passo alternato; da tenere calcolo che si era a circa m. 2000 e ad una simile altezza il fisico ne risente specialmente se è sottoposto ad uno sforzo.
Ad ogni modo il risultato è stato incoraggiante, se si calcola che gli allievi sono alla prima gara e non sanno distribuire bene le forze.
Buona volontà non ne manca e auguriamoci di vedere i prossimi risultati più brillanti.
L'ordine d'arrivo è il seguente:
13) Robecchi Mario in 40'37";
25) Grossi Carlo in 47'20";
3) Geroni Arialdo in 52'29".
La Segreteria del CRAL-A.T.M. ha ricevuto in questi giorni una petizione con qualche centinaia di firme da parte degli associati della sezione bocciofila e forse anche qualche estraneo, che chiede la demolizione di uno dei due campi da tennis esistenti in via Zanella per poterne fare poi un regolare gioco di bocce.
Normalmente questo Consiglio quando si tratta di accontentare un gruppo di associati alquanto numerosi, cerca di impegnarsi per soddisfare le loro richieste; ma in questo caso siamo rimasti un po' perplessi della proposta a nostro parere non sufficientemente ragionata e firmata da qualcuno in buona fede e per effetto di trasmissione. Vorremmo un po' chiarirci le idee con questi appassionati bocciofili e possibilmente chiarire questa specie di equivoco ed eventualmente trovare un'altra via che rientri nella, giustezza delle aspirazioni sportive. Immaginiamo che un appassionato non possa vedere altro che il suo genere di sport, ma il fatto di arrivare al punto di voler demolire gli impianti di un'altra attività sportiva già esistente, ci sembra addirittura paradossale.
Questo CRAL già ha preso approcci con la Direzione dell'A.T.M. per la concessione di un appezzamento di terreno in zona Baggio che si addirebbe molto alla costruzione di un campo di bocce, siamo in attesa di una rispdsta in merito; esistono inoltre altri campi di bocce dei nostri associati in viale Molise, concessione che sarà valida solo per l'anno in corso, ma che comunque, riteniamo poter trovare un'altra soluzione e forse migliore per i prossimi anni. Sappiamo anche che qualora la Direzione ci concedesse quel!' appezzamento di terreno in zona Baggio, non sarebbe certamente di eccessivo gradimento per questioni di logistica ai bocciofili del deposito Vittoria, per esempio, (dove è partita la petizione in parola) ma purtroppo questo CRAL non è certamente in grado di poter soddisfare tutti quanti, con l'allestimento di campi di boccie presso ogni singolo Deposito. Forse sarebbe una cosa auspicata, il poter arrivare ad un programma così vasto, ma purtroppo dovremo ancora molto lottare.
Non sappiamo se il nostro concetto sia o meno esatto, ma da quanto saputo dopo aver interpellato alcuni tecnici bocciofili rimane la nostra conferma all'impossibilità di accontentare i firmatari.
Il richiedere 'un impianto che possa soddisfare le proprie esigenze è più che giustificato, ma il nuocere l'attività di un'altra sezione che, a nostro parere, deve essere ritenuta su un parallelo ed in eguaglianza con tutte le altre sezioni, oltrècchè sembrar. ci assurdo ci sembra anche poco onesto. Non vogliamo con questo rigettare le firme, come non degne di rilievo, ma vorremmo pregare tutte queste persone che hanno voIlito porre in calce la propria adesione 'a riflettere spassionatamente, svestendosi anche di quella passione sportiva che giustamente alimenta ogni appassionato; se si vedrà con occhio benevole la questione forse si potrà avere la soddisfazione di vedere qualcuno di questi firmatari venire presso la segreteria del CRAL e sentirci dire: « E' proprio vero, il buon senso deve prevalere S. Umberto Mangiarotti
Si porta a conoscenza dei dipendenti dell'A.T.M. ohe il. Comitato Tecnico della Sezione Bacciofila, invita agli appassionati del gioco delle boccie dell'A.T.M. e quelli che sono iscritti ad altre società di unirsi tutti in un'unica Sezione Aziendale affinchè questa diventi più numerosa e forte nel campo agonistico.
I sottonotati Soci che compongono il Comitato Tecnico sono autorizzati a ricevere le iscrizioni:
Andreucci Adelmo, impiegato Vittoria
Pavesi Armando, capo op. Teodosio Banfi Giuseppe, operaio Teodosio Regiroli Mario, operaio Teodosio Merlo Luigi, capo treno Monza. La quota annua è di lire 500, da pagarsi in contanti oppure ratealmente. Fiduciosi, vi attendiamo numerosi. Il Comitato Tecnico
Direttore responsabile
ANGELO MAGIONI
Aut. Trib. di Milano del 12.9-51 N. 2440
Tipografia: L'ARETINA - Via A. Vespucci 9
VOCI DELL'A.T.M.
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