Ventisette8

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GENNAIO

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I CORRISPONDENTI sono invitati alla riunione che si terrà il 28 cor, alle ore 21 nell'Ufficio di Redaziona

REDAZIONE -AMMINISTRAZIONE:

ILANO - C.so di Porta Vittoria 43 - Tel. 794.2.9

Se la Montecatini fosse nella realtà, e nei suoi fini quella che ci descrivono i nostri padroni nelle colonne del loro giornaletto a rotocalco, ci sarebbe da essere contenti.

Sfogliando le pagine di quel giornale, possiamo ammirare i nostri volti soddisfatti e sorridenti per i milioni che vinciamo al toto-azioni e tanto lieti da trovare il tempo per risolvere, (naturalmente con l'aiuto dell'azienda) il problema di volare e quello di stabilire se gli anziani debbano chiamarsi « pentalustri o affronti >>.

Leggiamo che la Montecatini ha speso cento milioni ad Avigliana non perchè ce ne fosse bisogno dopo tutti gli infortuni mortali che si sono verificati, per rendere più sicura la lavorazione della nitroglicerina, ma perchè, estrema gentilezza, un operaio potesse dire: E' un altro lavoro >>.

DENARO E FORTUNA PER TUTTI

E per fugare ogni perplessità in chi si ricorda di Ribolla dove i minatori erano disposti a rinunciare a tanta cortesia limitandosi a richiedere le spese necessarie per aver salva la vita eccoci presentare la foto di uno sparuto gruppo di persone in raccoglimento attorno alla statua della S. Barbara, quasi per ammonire che soltanto le preghiere possono far evitare gli scoppi in quella miniera. Da quelle pagine traspaiono dana-

Domenica 16 gennaio, a Milano, si so no riuniti i delegati delle fabbriche di Bovisa, Cesano Maderno, Bruzzano, Linate, Farmitalia, Rho, Romano Lombardo, Taino, Treviglio e della Sede di Milano, per decidere il loro contributo all'azione che si sta sviluppando in tutte le fabbriche e miniere del nostro gruppo, onde ottenere che la gratifica di bilancio, corrisposta soltanto agli impiegati e agli equiparati, venga estesa anche agli operai che ne sono esclusi, ed elevata ad una mensilità intera ai salariati di Sede.

Alla richiesta, rinnovata dalla Commissione Interna Centrale, gli Amministratori Delegati non hanno risposto, o per meglio dire, non hanno saputo trovare alcun argomento da contrapporre ai rappresentanti dei lavoratori.

I profitti dimostrano che la Montecatini è in grado di pagare: i soldi quindi non mancano. E' mancata piuttosto agli Amministratori una buona

Hanno votato per la pace

La D. C. li ha espulsi

Non tutti i deputati della Democrazia Cristiana hanno votato in Parlamento per la ratifica dell'U.E.O., cioè per il riarmo deila Germania.

Gli On.li Giulio Bartesaghi e Mario Melloni proposero il rinvio di tre mesi della discussione, in ciò appoggiati da altri 28 deputati D.C.

La proposta veniva però respinta dalla maggioranza governativa che ha preferito l'alleanza dei fascisti e dei monarchici pur di approvare con l'U.E.O. la rinascita della Werhmacht e sancire così la completa osservanza degli ordini americani.

Gli On.le Bartesaghi e Melloni, rei di aver ascoltato la loro coscienza cristiana, «,>"lo stati espulsi r. per indisciplina ti dal Pal•• to D.C. Hanno però sentito intorno a loro la riconoscienza, l'affetto di milioni di one• sti cittadini, siano essi cattolici o comunisti, socialisti o saragattiani che sono pronti a stimare ed apprezzare la volontà e le proposte di pace da qualsiasi parte vengano e sono disposti ad impedire con tutte le loro forze una nuova guerra.

SENZA LIBERTA' ne dignità ne giustizia

ro e fortuna per tutti: per chi vende le proprie trovate alla cassetta delle idee, per chi da consigli sulla sicurezza, per chi invecchia, per i bambini, per chi deposita le proprie azioni alla S.F.I.A.. Per tutti c'è un premio e la possibilità di arricchirsi.

DUE VOLTI MOLTI MILIARDI

« Sei volti sorridenti » ? Chi possono essere se non quelli di sei neo-milionrai ? Siamo proprio nel paese della cuccagna dove per completare il quadro mancano solo i volti di Pinocchio, e quelli della volpe e di FaMa.

Ma Faina e Giustiniani, (due volti e molti miliardi) hanno preferito, in-

vece delle sembianze che già conosciamo, farci conoscere i pensieri che più li preocupano attraverso il loro messaggio di capodanno per invitarci alla « collaborazione, realizzata con dignità e giustizia, premessa indispensabile alla soluzione dei problemi che ci assillano, alla stessa civiltà democratica ». Come sì vede, insieme a tanto ben di Dio. alla Montecatini, non mancherebbero nemmeno la « giustizia e la dignità »: saremmo quindi soddigfati economicamente e morasnente.

Nòn occorrono però molte parole per convincere noi e tutti quelli che vivono ogni giorno la vita dell'azienda, che la realtà della Montecatini ed i

suoi fini sono molto diversi e non bastano espedienti propagandistici, belle facciate di carta stampata a nascondere la verità ai nostri occhi. Troppi sono i problemi che ancora dobbiamo risolvere: la casa, l'affitto, la sicurezza del posto di lavoro e tanti altri, piccoli e grandi che ogni giorno assillano la nostra mente, la cui soluzione potrà venirci soltanto dalla nostra lotta, dalla tenacia e dalla capacità con cui ci batteremo.

IL PROBLEMA PRINCIPALE

Ma il problema che più ci sta a cuore perchè ad esso è subordinata la soluzione degli altri è quello della li-

A Milano il 30'"Genhaio

Convocati a Parlamento i delelegati dei 45 mila Montecatini

l massimi dirigenti sindacali al grande convegno - Atmosfera di attesa e di lotta nelle fabbriche

occasione per dimostrare coi fatti quella comprensione e quell'affetto strombazzati a parole sul 2 + 2.

Dal convegno è inoltre risultato chiaro come anche gli impiegati, per un intimo senso di onestà e di solidarietà nei confronti dei colleghi

operai, siano pienamente d'accordo che la gratifica venga corrispsta senza distinzioni. «Non dicono sempre gli Amministratori che siamo una grande famiglia? Forse che nel loro linguaggio per famiglia si deve intendere quella in cui

Gli orrori del militarismo tedesco

Vi sono purtroppo in Italia, uomini che hanno già dimenticato scene come questa. Sono i deputati governativi alleati dei monarchici e dei missini ; sono gli amici dei padroni dei monopol e delle banche In Parlamento questi uomini hanno votato per la ratifica dell'U.E.O. cioè per il riarmo del-

l'esercito tedesco, al quale verranno assegnate armi atomiche e che avrà al suo comando gli ex generali delle S.S. Per impedire una immane catastrofe che distruggerebbe l'umanità intera, uniamoci alla lotta di tutti i popoli del mondo amanti della Pace. Si levi alta la nostra protesta! NO AL RIARMO TEDESCO.

vi sono figli privilegiati e figli reietti?

«E' quindi una odiosa discriminazione che deve cessare. La conquista della gratifica da parte degli operai servirà anche a consolidarla per gli impiegati.Essa diventerà un diritto per tutti e non rimarrà una « elargizione »

bertà senza la quale non solo non vi può essere ne dignità ne giustizia ma neppure la possibilità di difendere i nostri più elementari interessi. Quando si sopprimono le fondamentali libertà dei lavoratori all'interno dell'azienda si offende la loro dignità pretendendo da essi la fedeltà assoluta ad un sistema sociale che è contro il loro interesse; quando si trasferiscono, si licenziano membri di Commissione Interna, si sopprimono i Consigli di Gestione, non si può parlare nè di dignità nè di giustizia, ma soltanto di violazione della Costituzione. Se poi si considera l'invito degli Amministratori a collaborare anche fuori dell'azienda, per difendere la civiltà democrtica, mentre il Governo scioglie Consigli Comunali, minaccia la libertà di stampa, fa ritirare passaporti e prende misure discriminatorie nei confronti dei cittadini mentre decide di aumentare le tasse e gli affitti non si può parlare di democrazia. Nè si può parlare di pace quando si vuole il riarmo dell'esercito tedesco e si da mano libera ai vecchi generali nazisti.

Le parole non possono trarre in inganno nè i lavoratori nè gli altri cittadini perchè l'esperienza del passato ci ha insegnato a giudicare soltanto dai fatti. E poichè tutti siamo concordi nel difendere --la nostra Costituzione, la libertà e la pace, sapremo batterci per impedire ogni nostalgico ritorno.

,:oftopoq+a nere:ik,a _inniustificate decurtazioni a coloro ché sono stati ammalati, alle donne che sono rimaste assenti per gravidanza, ai colleghi che la pensano in modo diverso dagli Amministratori.

Solo due mesi ci separano dalla data in cui riceveremo la gratifica: gli operai sono decisi a conquistarla.

Domenica 30 gennaio, si terrà a Milano un Convegno Nazionale dei lavoratori della Montecatini, al quale, oltre ai dirigenti nazionali di tutti i Sindacati interessati al nostro gruppo, sarà presente la C.G.I.L., probabilmente col suo Segretario generale On.le Giuseppe Di Vittorio. Chimici, minatori, tessili, metallurgici, elettrici, in questo grande Convegno esprimeranno ancora una volta la volontà di battersi per questa giusta, sentita rivendicazione.

La febbre dell'oro

La febbre dell'oro, si potrebbe definire il desiderio della Montecatini, di reperire ovunque ce ne sia, del danaro.

Dal 1945 al 1953 la Montecatini ha emesso azioni a pagamento per 42 miliardi di lire, ha ottenuto 5,6 miliardi emettendo obbligazioni, e fruito di larghe quote dei prestiti stranieri, sia pubblici che privati: 11 milioni di dollari dei prestiti Eximbak ed Erp, 30 milioni di franchi svizzeri del Consorzio Svizzero di Elettricità e parecchi altri miliardi di finanziamenti I.M.I. in sterline.

Per non dire poi dei miliardi che la Montecatini ha ottenuto e ottiene dalle banche italiane alle quali è legata attraverso i suoi consiglieri Camillo Giussani e Bernardino Nogara (Vaticano) rispettivamente presidente e vice pressidente della Banca Commerciale, Carlo Faina vice presidente e Consigliere delegato delia Montecatini e consigliere della Banca Unione.

Ma tutto ciò non basta; ora è venuta la nostra volta: anche noi lavoratori dobbiamo dare quattrini alla Montecatini attraverso l'acquisto di azioni:. La fortuna si chiama risparmio », ammoniscono gli Amministratori. Coni perate azioni della Montecatini, depositatele alla S.F.I.A. e -vincerete milioni. Con quali soldi obiettano molti

colleghi, se quelli che abbiamo non ci bastano per vivere decentemente ? Proprio qui sta il bello, rispondono gli amministratori: il risparmio di chi non può risparmiare. E' la nostra volta: vendiamo un divano, non beviamo vino, rinunciamo al cinema, a qualche modesta gita e comperiamo azioni da depositare alla S.F.I.A. per concorrere alla riffa dei milioni. Rinunciamo e comperiamo azioni della Montecatini, chiudiamoci in casa la sera, d'estate prendiamo il sole sui tetti, ma aiutiamo questa povera nostra azienda a diventrae sempre più ricca intanto che noi diventiamo sempre più poveri. Viviamo sperando in un domani felice, di essere un giorno i padroni della Montecatini... fino al primo crollo in borsa che spazzerà via tutto d'un colpo il nostro risparmio e non battiamoci per aumentare i nostri stipendi.

Questo vorebbero gli amministratori da noi poichè fingono di non rendersi conto che fra il loro ed il nostro risparmio c'è una profonda differenza: loro possono rispai;miare quel che rimane dopo aver soddisfatto tutte le loro esigenze, noi per risparmiare dovremmo rinunciare L alle nostre più elementarinecessità. NoTt

TUTTI
Per il 2 i 2 la nostra vita è una cuccagna - Non lasciamoci ingannare dalle belle frasi, ma esigiamo il rispetto dei nostri diritti I 9 5 5 ANNO 111 NUMERO l Periodico dei lavoratori della Sede - Montecatini PREZZO LIRE 20
retillset e

Caro Ventisette, dopo il 25 Aprile si potevano fare assemblee di tutti i tipi e quando si vcleva. Perchè si è persa l'abitudine di fare le assemblee persino della Commissione Interna? Come possiamo sapere che cosa succede leggendo qualche volta agli albi che in data X o Y seno state mandate delle lettere in Direzione se poi non siamo in grado di conoscere la risposta? Quando ci sono le elezioni una volta che la C. I. è eletta, chi s'è visto s'è visto. Come mai" Cordiali saluti.

C. R.

Coloro che sono in Sede da almeno un decennio, ricordano certamente che il « vento del 25 Aprile >> spazzando e ripulendo anche i nostri palazz3ni cl 1le scorie di un passato che aveva negato tutte le libertà ai lavoratori, <veva servito a far sorgere tutta una serie di iniziative democratiche che i colleghi salutarono con slancio.

Lei ricorderà le iniziative del C.L.N., le riunioni del Fronte della Gioventù i dibattiti al CRAL, i locali assegnati alle associazioni e ai Partiti dei lavoratori, le assemblee della Commissione Interna, ecc.

Con il passare degli anni, si ricominciò piano piano, con l'aiuto del governo D. C. a togliere quelle libertà che i lavoratori si sono conquistati e che contribuivano ad illuminare e a darci la coscienza, attraverso incontri, dibattiti, discussioni, dei nostri diritti.

C

POSTA DEL VENTISETTE

PERCHE' 110111 SI FA111 111 O le assemblee dei lavoratori?

La C. I. deve riferire [ai lavoratori - Gli operai sono contro gli appalti.

I padroni sanno troppo bene che quando i loro dipendenti discutono ampiamente e liberamente senza paura i loro problemi, sanno sempre trovare la strada giusta per risolverli.

Perciò hanno tolto i locali assegnati ad associazioni e partiti, vietato le libere discussioni e i dibattiti con la gesuitica affermazione che il lavoro non c'entra con la politica, proibite la idiffusione di manifestini, giornali ed ofpuscoli sindacali mentre punivano, minacciavano, trasferivano e licenziavano i più tenaci assertori delle libertà democratiche. Venne ricostituito il cor-

NOTE CARATTERISTICHE

Un problema interno molto sentito !.ra gli impiegati sia per i suoi riflessi morali, quanto per quelli economici e di carris a. è quello delle note caratteristiche.

Vogliamo intrattenerci, se pur brevem aP.e, sulla questione, in quanto siamo venuti a conoscenza che in alcuni settori si sta procedendo proprio in questi giorni alla compilazione delle famose note caratteristiche di ogni dipendente.

Come tutti sappiamo, i capi ufficio le compileranno per gli impiegati d'ordine, i capi Servizio peri fudgoriari, prime categorie, i massimi dirigenti per i procuratori e capi servizio ; forse il conte Faina farà quelle dell'Ing. Giustiniani, il Presidente

quelle del vice presidente e il tutto nella massima, assoluta, scrupolosa segretezza.

Così l'impiegato di concetto, la dattilografa, la stenografa, il contabile che hanno già una certa anzianità non possono conoscere quali sono i propri meriti o demeriti, e i giovani assunti da poco tempo, non possono sapere in forma concreta quale concetto i superiori si sono formati delle loro specifiche attitudini, se hanno migliorato la conoscenza del proprio lavoro, e se quindi la società 'li considera in grado »di migliorare lo stipendio o la carriera.

Vi è certamente un profondo contrasto tra ciò che la Montecatini ama strombazzare

po di spionaggio interno ed esterno e nello stesso tempo si finanziavano giornali e riviste che conducono tuttora la loro azione contro le libertà dei lavoratori e dei cittadini.

Il Pers tollerò ancora per qualche tempo che si facessero le Assemblee della C. I., facendo in modo, attraverso un'opera di intimidazione che queste fossero poco numerose, mentre si convogliavano obbligatoriamente i lavoratori alle assemblee promosse dalla Direzione.

Anche i membri della CISL in Commissione Interna sono alleati della Direzione per impedire le assemblee dei

ai quattro venti sulle « Relazioni Umane » e quello che invece mette in pratica. Cosa ci scrive la Direzione sulle schedine dei dipendenti ?

Perchè tanto mistero? Cosa si propone la Società con questo sistema delle sentenze inapellabili ?

Certo, per prima cosa, far capire agli impiegati che il loro comportamento, ogni loro azione, è classificata, registrata, fatta pesare perchè l'impiegato si preoccupi solo di ubbidire ai suoi giudici dai quali può dipendere la carriera e il trattamento economico.

Molto giustamente perciò gli impiegati si preoccupano che il giudizio espresso nelle note caratteristiche sia un giudizio obiettivo, non infirmato da risentimenti personali e tenga conto sopratutto e prima di tutto del lavoro che essi hanno svolto. Per questo chiedono che sia loro reso noto il giudizio espresso su oj loro.

Solleciti:bio ontmi;sicine Interna ad occuparsi di questo problema ed a far conoscere ai lavoratori la risposta della Società.

lavoratori: essi preferiscono non render conto del loro operato onde impedire che i lavoratori sappiano chi veramente difende i loro interessi. Abbiamo voluto fare questa chiacchierata perchè non ci stancheremo mai di spiegare ai lavoratori che il problema della difesa delle libertà è il primo e il più importante compito che devono risolvere. Gli impiegati e gli operai della Sede devono chiedere alla

C. I di fare le Assemblee senza le quali non è possibile che la C. I. possa svolgere un buon lavoro mancando dell'appoggio e della solidarietà di chi l'ha eletta.

Caro Ventisette, vorrei sapere come mai la Montecatini prende al suo servizio le imprese esterne per fare i lavori in Sede, cosicchè noi operai, ci troviamo da un momento all'altro a disposizione o a fare un altro mestiere che non è il nostro. Un operaio

La ragione per la quale la Montecatini; da un po' di tempo a questa parte assume delle imprese private per la manutenzione dei palazzi, è di natura molto semplice a capirsi. Essa risparmia in questo modo centinaia di biglietti da mille in contributi che deve invece pagare per i lavoratori che ha alle sue dirette dipendenze. La preocupazione costante della Montecatini è quella dei suoi profitti e l'assegnazione dei lavori in appalto contribuisce non solo a realizzare i suoi obiettivi economici ma anche a porre i lavoratori delle imprese contro quelli alle dipendenze della Montecatini e viceversa.

La tattica della Montecatini è quella del bastone e della carota: da una parte la gita annuale o il panettone natalizio ogni ,tre operai, dall'altra la disciplina ferrea, lo svecchiamento, il licenziamento, la multa ecc.

E' nell'interesse degli operai della Montecatini battersi perchè gli operai delle imprese vengano assunti e venga così a cessare questa illecita concorrenza.

Nella busta paga dello scorso mese di dicembre abbiamo notato una nuova voce: « AR IMP MENS ›, che significa Arretrati Imponibile Indennità Mensa. Infatti con decorrenza 1.6.54 l'indennità mensa è soggetta per il 40 per cento, ai contributi fiscali e quindi nel nostro caso, il pagamento di detti contributi viene calcolato su una quota di 1200 lire mensili che rappresentano appunto il 40 per cento delle 3000 lire che percepiamo come indennità mensa ogni mese.

La Commissione Interna ha giustamente avanzato alla Direzione la richiesta per il pagamentp della Andennità mensa sia per il periodo delle ferie che per la tredicesima mensilità.

La voce « mensa » è soggetta alle trattenute di legge e quindi è evidente che non la si può considerare elemento aggiuntivo della retribuzione, bensì elemento costitutivo della retribuzione, come gli scatti biennali, il premio di produzione, la contingenza, ecc.

La tesi della Commissione Interna è avvalorata da una circolare di Servizio della Società e precisamente la n. 33 del 21.2.48 Serie T 9 - Progr. Unpe

7 - con la quale si precisava alle direzioni delle Unità periferiche che non essendo l'indennità mensa soggetta alle trattenute di legge non era da considerarsi elemento costitutivo della retribuzione.

La Sezione Sindacale Aziendale della C.G.I.L. ci comunica :

Il giorno 11 c. m. la Commissione Interna si è recata in Direzione per la trattazione dei seguenti problemi :

Orario elettrici portarlo a 40 ore settimanali anzichè 42.

Mensa aziendale aumento grammature secondo piatto e fissazione pesi per verdure.

Festività infrasettimanali cadenti di domenica (chiesto il pagamento di dette festività per coloro che lo desiderassero, anzichè il ricupero).

Situazione aumenti di merito richiesto un miglioramento dell'inquadramento delle categorie.

Indennità mensa chiesto il pagamento della stessa per il periodo ferie e per la tredicesima mensilità a seguito della legge che prevede dal 1.6.1954 le tratte-

nute fiscale anche su questa voce.

Parificazione operatrici contabili agli operatori contabili e aumento indennità oraria.

Questione deposito azioni Sfia chiesto che le stesse possano venire depositate e prelevate senza bisogno del visto del superiore.

La Società ha accettato di esaminare il problema dell'aumento dell'indennità oraria per gli operai contabili e si è riservata di dare disposizioni perchè le azioni SFIA possano essere acquistate e vendute senza il visto delle Segreterie.

Per ciò che riguarda la mensa invece essa ha affermato che il problema non è di carattere aziendale in quanto l'accordo investe tutto il gruppo.

Per il pagamento delle festività infrasettimanali cadenti di domenica, la Direzione, in base al contratto che gliene dà facoltà, ha deciso di non pagare dette festività dando modo ai lavoratori di godere del beneficio di ricupero quando essi Io desiderino.

La situazione degli aumenti di merito e dell'inquadramento, a detta della Società

stessa, è oggetto di costante e attenta cura da parte di Pers.

Per l'orario degli elettrici e per la richiesta dell'indennità mensa durante il periodo di ferie la Società si è invece mantenuta sulla negativa affermando cha detti problemi esulano dai contratti di lavoro in vigore.

Buone per i più piccini

Lo sai che tra non molto, potrò diventare il Presidente della Montecatini?

Davvero?! E come farai a riuscirci?

Semplicissimo! Comperando ogni anno qualche azione...

Hai sentito la notizia? Diventiamo tutti ricchi!

Perchè? Vinceremo forse alla Sisal?

Ma no! La Montecatini ha scoperto il petrolio in Abruzzo...

SOGNAMO INSIEME

il Rag. Vitale della Cassa Mutua che ci accoglie così quando abbiamo bisogno di sbrigare qualche pratica: « Desidera caro collega? Sono a sua completa disposizione »;

il nostro superiore che ci dice: « Dato che la proposta per il suo aumento risale a sei mesi fa, PERS ha deciso di concederglielo con gli arretrati di sei mesi;

di andare dal Dr. Luti a chiedere l'appartamento e dopo una settimana ricevere la comunicazione che ci sono stati assegnati tre locali, più i servizi.

... Un Capo Ufficio che non fa il primo della classe, non applica le disposizioni come un agente di P. S., non spera di far carriera contorcendosi in complimenti col dirigente del servizio

Non vi può essere perciò nessun dubbio sulla natura di questa indennità da quando è stata considerata anche dal fisco, elemento tassabile della retribuzione .e cioè almeno dall'1.6.54 data dalla quale ci vengono effettuate le trattenute.

Paghi dunque la Montecatini l'indennità mensa che ci spetta anche per il periodo feriale e per la tredicesima mensilità.

La Commissione Interna deve quindi insistere su questo punto, tenendo presente che la questione verrà sostenuta anche dalla Commissione Interna Centrale con l'appoggio di tutti i lavoratori Adel Gruppo.

CERTE FRASI...

Molti lavoratori dicono ancora : I padroni sono quelli che ci danno da mangiare... ... e invece ,

Il figlio di papà: — Chi sono quelli? L'industriale: — Sono quelli che ci danno da mangiare, caro!

DEBOLEZZE di dirigente

avere i mobili di stile; la tastiera con tanti campanelli; restare in ufficio dopo l'orario anche se non ha niente da fare; ascoltare con aria di sufficienza i subalterni che chiedono l'aumento; avere la « luna » almeno due o tre volte la settimana.

2 il ventisette
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Operazione mistero Soldi che ci spettano

Il Consiglio della Cassa Mutua ha sostenuto a suo tempo la necessità di un contributo del 25% da parte dei mutuati, a seguito dell'aumento verificatosi negli oneri per le prestazioni farmaceutiche, che determinano un disavanzo del bilancio, se ben ricordiamo, di circa 8 milioni.

Le spese per questa prestazione, si è detto,sono passate da meno di 40 milioni a più di 65, perchè sono aumentati gli interventi ed anche perchè molti assistiti, fanno spreco di medicinali buttando nel cestino scatole appena incominicate o si fanno ordinare medicamenti senza averne bisogno poi d'accordo col farmacista li sostituisono con dentifrici, saponette, profumi ecc.

D'altra parte ha precisato il Consiglio della CAMU, i contributi stabiliti per legge sono quelli che sono: il 4% per gli impiegati, il 6% per gli operai che in un anno assommano in tutto a 250 milioni.

UNA SPIEGAZIONE

CHE NON CI CONVINCE

Il contributo della Montecatini per spese d'amministrazione è di 24 milioni ed obbittivamente non si può aumentare; la spesa dei medicinali è aumentata per colpa dei lavoratori che si ammalano di più e sprecano i medicamenti, quindi non vi rimane che pagare, star zitti e ringraziare Cassa Mutua e Montecatini che si accontentano solo del 25%.

La spiegazione non ci ha mai convinto troppo; ma per rispondere occorevano elementi più precisi. Bisognava sapere per esempio se il fenomeno era limitato alla nostra Mutua era d,i carattere generale e, in caso affermativo, quali potevano essere le vere cause.

La risposta al primo interrogativo

A proposito di Cassa Mutua

I MEDICINALI potrebbero essere gratuiti

L'aumento delle spese non è causato dai lavoratori - I profitti della Farmitalia aumentati di 22 volte rispetto al 1948 - La Montecatini si riprende sotto forma di profitto i 24 milioni che da alla Cassa Mutua

ce l'ha data la rivista « L'Assistenza Sociale, (n. 3 1954) dalla quale abbiamo appreso che anche per l'Istituto Nazionale Assistenza Malattie (I.N.A.M.) la spesa per ogni mutuato è aumentata dal 100 al 223% in pochi anni.

Fenomeno generale quindi, e non limitato alla nostra azienda.

Della stessa rivista abbiamo potuto apprendere che le spese per l'assistenfarmaceutica per ogni abitante, accertate nella città di Reggio Emilia, è passata da 2542 lire nel 1948 a 4030 nel 1953 con un aumento di circa il 60%.

LA FARMITALIA E' IL NOSTRO

PRINCIPALE FORNITORE

Poichè i dati si riferiscono ad una popolazione di 107 mila abitanti, mutuati e no, possono avere un carattere di indicazione generale e soprattutto

ci dicono, accertato che nello stesso periodo le prestazioni ai mutuati sono state diminuite, che i prezzi dei medicinali sono aumentati.

A confermare ciò è intervenuta in questi ultimi tempi la rivista I problemi economici dell'Industria Chimica .› che in uno studio completo e documentato, analizza la vera causa degli aumenti per concludere: Le spese per le prestazioni farmaceutiche sono, cioè, cresciute con ritmo intenso e ciò non è davvero da attribuirsi ad un aumento della morbilità ed è dovuto soltanto in minima parte, ad un certo miglioramento dell'assistenza farmaceutica: in gran parte è dovuto ai prezzi di vendita dei medicinali sempre più elevati. E' questa, se non l'unica, una delle principali cause del deficit finanziario registrato negli ultimi anni, dal bilancio dell'I.N.A.M.».

Le stesse considerazioni valgono quindi anche per la nostra Cassa Mutua. Perchè non darla subito una spie-

gazione così semplice, qualcuno di voi si chiederà, invece di tirar fuori la storia degli interventi aumentati, dei lavoratori disonesti, dei medici e farmacisti compiacenti?

Ma il dire una cosa simile, era come mettere una pulce nell'orecchio, perchè tutti sarebbero corsi col pensiero alla Farmitalia che, come è noto, è la maggiore fornitrice di medicinali ai nostri mutuati. Oltre il 70%di quei 65 milioni che si spendono in un anno in medicinali, cioè circa 45 milioni, sono spesi nell'aquisto di prodotti Farmitalia.

LA MONTECATINI NON CI REGALA NULLA

E poichè 15 di questi milioni restano nelle tasche dei farmacisti e dei grossisti, gli altri 30 ritornano nelle casse della Farmitalia che è come dire della Montecatini.

Il più ingenuo dei lavoratori avrebbe potuto chiedersi: Ma c'è proprio bisogno di aumentare così i prezzi?

Cosa vogliono guadagnare ancora sui medicinali ?

Avrebbe così scoperto che i profitti ufficialmente dichiarati dalla Farmitalia sono aumentati da 9 milioni nel 1948 a 203 milioni nel 1953, senza contare, che sempre sulla scorta del recente studio condotto dalla F.I. L.C. nella già citata rivista - Problemi economici dell'Industria Chimica, avrebbe potuto scoprire che il guadagno sui medicinali è di 5 ed anche più volte il costo di produzione. La conclusione è immediata: sui 30 milioni che la Farmitalia incassa almeno 24 sono di guadagno e in questo modo la Montecatini si riprende i 24 milioni che essa dice di spendere per amministrare la Mutua. Così senza alcuna spesa, la Montecatini venditrice dei medicinali, attraverso la Farmitalia, amministra il suo compratore: la Cassa Mutua.

UNA QUESTIONE MORALE

Nel consiglio di Amministrazione della Cassa Mutua, si tenga presente, più della metà dei consiglieri sono designati dalla Montecatini i quali ovviamente danno disposizioni ai medici di prescrivere specialità Farmitalia indipendentemente dal loro prezzo. Ma se la Montecatini vuol continuare a mantenere questa posizione di privilegio ai prodotti Farmitalia amministrando la Cassa Mutua, abbia almeno il buon senso di esonerare da ogni onere i mutuati.

Pensiamo. che il Consiglio di Amministrazione della Cassa Mutua terrà conto di queste nostre osservazioni e accoglierà la richiesta della Commissione Interna di ripristinare le prestazioni farmaceutiche gratuite.

AL CONSIGLIO CONUN/4LE A GUERRA FINITA

DIMINUIRANNO LE TARIFFE DELL'ENERGIA ELETTRICA?

Il Consiglio Comunale di ,Milano nella sua seduta del 9 dicembre, ha disposto la revoca per la fine del 1954 della concessione di suolo pubblico accordato alla Società Generale Italiana Edison Elettricità con atto 19 dicembre 1932.

Nella relazione svolta dalla Giunta, si chiarisce come « la opportunità di far cessare la concessione al 31 dicembre 1954 » sia stata considerata agli effetti di una migliore e più diffusa erogazione della energia elettrica al consumo della cittadinanza e di una più organica disciplina del sottosuolo; a questo scopo si postula non già la rimozione della rete della Edison, ma l'utilizzazione almeno parziale della stessa secondo gli studi avviati dalla Azienda Elettrica Municipale.

IL MONOPOLIO EDISON CONTRARIO

AGLI INTERESSI DEGLI UTENTI

Il Consiglio quindi, ha deciso di rilevare l'impianto della Edison a prezzo di materiale di spoglio.

Quali vantaggi offre ai milanesi questa deliberazione del Consiglio Comunale?

Innanzitutto vantaggi di notevole interesse economico.

A tutti è noto infatti come nel sottosuolo di Milano vi sia un caos quasi totale per quanta riguarda la rete di distribuzione di energia elettrica e del gas, disordine aggravato dal fatto che in molti casi, entrambe le società distributrici della luce, Edison ed A.

E.M., riforniscono gli utenti di un medesimo edificio, il che ha come conseguenza un inutile moltiplicarsi di cavi di installazioni e quindi un inutile sperpero di capitali.

Inoltre l'Azienda Elettrica Municipale offre agli utenti, per gli impianti di allacciamento alla rete, condizioni più favorevoli di quelle praticate dalla Edison che, tra l'altro, non riserva speciali condizioni per talune industrie certe categorie di utenti privati, come invece fa tuttora l'A.E.M.

Ma la visione completa dei profitti di monopolio a svantaggio dell'azione calmieratrice della Azienda Municipalizzata, si ha esaminando la distribuzione delle utenze tra le due società: 405 milioni di KWh annui distri-

buiti da.11'A.E.M. a 272 mila utenti contro 635 milioni circa, distribuiti dalla Edison a 196 mila utenti. Bastano queste cifre a dimostrare come il monopolio privato della Edison, si sia assicurato lauti profitti con una maggiore vendita di energia, minore impiego di capitali, minori spese di riscossione, di manutenzione, ecc.

dispensabile alla cittadinanza sottraendolo al monopolio di un privato che mira soltanto ad aumentare i suoi profitti, sarà possibile veder diminuire le tariffe della luce. Come vedete le nostre proteste, le nostre sollecitazioni, costantemente appoggiate dai consiglieri di opposizione, hanno avuto un primo risultato positivo: non fermiamoci. Il nostro Comune deve andare fino in fondo.

29-30 GENNAIO

CONVEGNO DI INFORMAZIONI sulla scienza e tecnica sovietica

Tutti i colleghi tecnici tono invitati a parteciparvi Grande risonanza va assumendo, negli ambienti scientifici, tecnici e professionali, la preparazione del Convegno d'informazione sulla Scienza e la tecnica nell'Unione Sovietica, curato dal Centro di documentazione della stampa tecnica e scientifica sovietica, con sede a Milano, in collaborazione con l'Associazione Italiana per i rapporti culturali con l'URSS.

Le relazioni che saranno svolte daranno un'idea del lavoro che viene svolto per la formazione di quadri tecnici e scientifici nell'organizzazione scolastica e degli ultimi orientamenti della scienza e della tecnica sovietica.

Numerose categorie di cittadini vengono interessati a questo Convegno dai professori agli studenti delle scuole professionali, dagli scienziati ai tecnici, dal dirigente d'azienda all'operaio specializzato.

II Convegno si terrà sabato 29 dalle ore 15,30 alle 19,30 per riprendere domenica 30 gennaio dalle ore 9 alle ore 12,30 a Milano, presso il Museo della Scienza e della Tecnica, in

Via

S. Vittore 17. Saranno svolte le seguenti relazioni

Prof. Ettore Pancini dell'Università di Genova « Orientamenti della ricerca scientifica ».

Prof. Carlo Mussa dell'Istituto Ferraris di Torino « Orientamenti della ricerca tecnica ».

Prof. Cesare Musatti dell'Università di Milano « La formazione dei quadri della scienza e della tecnica nelle scuole sovietiche ».

Saranno svolte anche le seguenti comunicazioni

Ing. Musco « L'insegnamento tecnico al servizio della produzione ».

Prof. Giulio Cortini dell'Università di Roma « Applicazione pacifica dell'energia nucleare ».

Ing. Filippo di Pasquantonio « Produzione e trasporto a distanza dell'energia elettrica ».

Ing. Tullio Berrini « Attività del Centro di Documentazione della stampa tecnica e scientifica sovietica ».

Ing. Franco Simonini « La televisione sovietica

...E

INVECE

il ventisette 3
Perciò soltanto con l'intera municipalizzazione di questo servizio così inTUTTI MORTI...
...
Questa, secondo l'anticomunista Guareschi, sarebbe stata la parata per la fine della guerra, a Mosca. ( Dal Settebello del 10.9.1941 ).
ANCHE IN QUESTO CASO LE PREVISIONI DEGLI ANTICOMUNISTI SI SONO DIMOSTRATE COMPLETAMENTE SBAGLIATE.
La sfilata della truppe sovietiche
davanti a Stalin alla fine della guerra.

Iridontrai per la prima 'volta il -ricco quando ero bambino.

Era costui un uomo corpulento, dai baffi e dagli occhi neri. Venne nella -sua tenuta, distante tre chilometri dalla città, a piedi. Noi ragazzi della fattoria, lo scorgemmo da lontano e fummo felici.

Volevamo bene al ricco padrone perchè ci portava sempre qualche piccolo regalo. Gli corremmo incontro e lo salutammo in coro; egli allora si tolse di tasca un cartoccio pieno di zucchero d'orzo e disse:

— a Dividetelo, ma equamente, mi raccomando »-Quindi si volse verso la campagna dove mio nonno, insieme ad un altro bracciante, stava .•rando. Ad un tratto mi giunse all'orecchio l'eco di grida brutali e vidi che il ricco stava rimproverando il nonno gettandogli in faccia queste parole: « Perdinci, vecchio brigante che non sei altro, se un'altra volta vedo di queste cose, ti caccerò via a pedate I ».

Mi si strinse il cuore, mi dispiacque per il nonno, e mi vergognai immensamente.

Mi ero forse ingannato dunque sul conto del ricco, nel crederlo buono e generoso ? mi domandai... Comunque lo zucchero d'orzo era dolce e quando il ricco ricomparve sul viale fiancheggiato dai susini, fui contento di nuovo.

Lo rividi sovente per le vie della città ed eriche negli uffici, dove era naturalmente, il direttore: nei teatri in cui occupava i posti migliori e in treno mentre viaggiava

NARRATIVA UNGHERESE

IL RICCO

in prima classe. Rammento che mi lanciò uno sguardo severo carico di rimprovero, avenda io aperto per errore la porta del suo scompartimento. Che il ricco apparisse dinanzi a me nelle sembianze di giovane o vecchio, di malato dalle gote pallide, o sanissimo, timido é attaccabrighe, di statura atletica o anche minorato di entrambe le gambe, qui e là, in diverse sembianze, mi sembrava che un ricco somigliasse maledettamente all'altro, come due uova, poichè ognuno era fatto in fondo allo stesso modo. II suo cuore, la sua mentalità e il suo comportamento erano identici a quelli di tutti i suoi simili.

II ricco credeva nella sar à della pro prietà privata. Egli si riteneva onesto e corretto. Rispettava le leggi e i regolamenti che proteggevano i suoi interessi. Riteneva giusti i propri privilegi, mangiava tranquillamente sul terrazzo del miglior ristorante il fagiano, il pesce alla maionese e la torta di fragola, ed anche sotto lo sguardo affa-

Racconto di Nay Lajòs

mato dei mendicanti, facendo generalmente queste saggie considerazioni: — a sarà un incorregibile fanullone I Colui che vuol lavorare trova sempre lavoro » — Oppure: « l'ultimo dei braccianti potrebbe vivere benissimo se non avesse il vizio di bere i a. Questi pensieri intelligenti, erano in parte frutto del suo cervello e, in parte, li aveva letti nelle opere degli scrittori e giornalisti comprati, i quali fornivano a lui ed ai suoi simili queste a grandi verità a- per un cospicuo stipendio. Una volta in un comizio al quale avevano partecipato molti uomini scalzi, accorsi nonostante la rigida giornata di novembre, il ricco udì queste parole di un oratore: — « il nostro desiderio è impedire che alcuni posseggano diverse paia di scarpe, affinchè tutti possano averne un paio! a Seppi poi che quell'uomo fu condannato a tre mesi di carcere perchè aveva turbato « l'ordine pubblico a.

I PERMESSO I

Eccoci ancora qui come avevamo promesso, in mezzo a voi padroni delle Ferriere e del Monopolio, imperocchè il Maligno continua a serpeggiare fra i Vostri sudditi specialmente in questo primo e più rigido mese dello anno.

Avete fatto bene, ascoltando i consigli del Libro dei Libri a distribuire ai salariati di Sede un panettone ogni tre persone, onde impedire le oscene orge e la bramosia di piacere alle quali avrebbero potuto abbandonarsi.

Imperocchè sta scritto: « Con l'umana relazione puoi evitar l'indigestione ».

Bravi, siete stati in gamba: abituare i salariati a guardasi in cagnesco durante la divisione del panettone per vedere chi si frega la fetta più grossa è cosa veramente avveduta che distoglie i loro sguardi dai mucchi di milioni che a colpi di zanne e alle loro spa/le vi spartite ogni anno, imperocchè sta scritto: « chi mangia panettone... non mangia il foglione ».

Ma panettoni a parte, ritorniamo ancora alle donne. Siate sempre con esse cortesi e galanti come ben si addice ai vostri generosi animi romantici, ma evitate che esse possano scambiare la vostra estrema cortesia per debolezza.

Bene fate perciò, a dare fiato a tutte le vostre trombe per dimostrare il vostro spirito progressi ed aperto alla loro emancipazione, interviste sul Due + Due con fotografie e volti sorridenti, gite, feste, ecc.; ma non dimenticate mai nel contempo di fare sentire la vostra autorità facendo visitare le loro borsette all'uscita perchè ogni giorno ricordino di essere delle « schiave ladre » fino a prova contraria. Imperocchè dice l'articolo ottavo: « finchè tieni schiave le donne sei bravo ».

Sia ad esse mantenuto il divieto di fumare negli uffici acciocché lustro, moralità e decoro ne tragga l'Azienda; la donna sente che fumare una sigaretta in una pausa del suo lavoro è un grave atto di insubordinazione e sia costretta quando non ne può più a

sfogare questo suo ignobile desiderio nel cesso. In contrapposto gli uomini sentiranno così tutta l'importanza del loro sesso e la loro superiorità, ostentandi sigarette, pipe e sigari e lanciando potenti nuvole di fumo sotto il naso delle colleghe.

Fate sentire alle donne anche in questo modo la vostra autorità tenendole divise dagli uomini imperocchè dice il sesto torno: « più schiava è la donna. più puoi fregare l'uomo ».

Ora 'che un mese è trascorso dalle libagiOni natalizie e gli stimoli dell'appetito si fanno sentire più acuti preoccupatevi della mensa imperocchè il maligno opera qui con particolare successo. Con contenuta gentilezza e ben celata noncuranza fate distribuire sceltissimi cibi: minestrine all'acqua pura, pesciolini di roggia in carpione, carne di canguro, ecc. il tutto con contorno di patatine al vento al millesimo di millimetro. Rubriche mediche, giornali a rotocalco, riviste e quotidiani illustrino i pericoli del mangiar troppo, i vantaggi della linea H e di quella « a fagiolino » e se qualcuno si permettesse di protestare ricordate loro che in Russia i lavoratori muiono di fame da trent'anni a questa parte. Ma se ciò non bastasse, ed il Maligno persistesse nella sua campagna di odio e di diffamazione, entrate nella mensa, salite su un tavolo, fate intonare le armonie più dolci e con voce strozzata dai singhiozzi declamate:

Sotto la barbara legge sovietica chi non lavora non può mangiar Questa è la vita e questa è l'etica di quel paese da disprezzaiMeglio la legge occidentale che ognun di noi rende contento, l'eccelsa legge del capitale chi non lavora... mangia per cento.

Se chi lavora non può mangiare per loro il motto sempre rimane

Nessun lo deve dimenticare:

Oh! non si vive di solo pane!

Imperocchè sta scritto: più hanno fame più aumenta il profitto.

Nell'augurarVi buon appetito, Vi salutiamo rispettosamente con un arrivederci al prossimo numero.

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Ricordando quell'episodio il ricco si esprimeva in questi termini:

— E' giusto, così è stato ristabilito l'ordine l

In genere il ricco ereditava II proprio patrimonio, se invece egli aveva accumulato da solo la sua ricchezza era a nato moralmente ricco a... Non è poi affatto vero che il ricco sia codardo. Attaccato fino all'ultimo respiro ai suoi beni, per essi è capace anche di lottare, di agitarsi, di complottare, di votare ed eleggere, corrompere e denunciare, aizzare ed implorare,' minacciare e preparare guerre, mandando i poveri o magari anche gli altri ricchi, e, in caso estremo, è capace di andarvi egli stesso. Quanto alla generosità, egli elargisce ai poveri, per esempio in questa misura: percependo mille fiorini di stipendio al mese, è .capace di donare al povero uno e perfino due fiorini. Sempre un briciolo insignificante delle sue entrate! Questa offerta

E I J[HI

Buon riposo, dirigenti

rappresenta per lui una necessità spirituale, poiché egli ha bisogno di convincere se stesso d: essere un a uomo di cuore »..Quando i beneficiati lo ringraziano facendogli l'augurio a Dio lo ricompensi mille volte a... egli infatti pretende tale ricompensa da Dio. 1 ricco è il potere, la gloria, la vita stessa... Nasce, vive e scompare e la sua vita la sua morte vengono commemorate in lapidi di marmo I giornali ne parlano affermando che a è scomparso un illustre rappra«entante dell'economia nazionale, il quale dedicò la sua vita solo al bene del suo Paese, alla prosperità della Patria » e via dicendo.

• ..1na cosa comunque è certa: che quest'ultima guerra ha scatenato i peggiori istinti del ricco che voleva vivere bene a tutti i costi...

Quando uscimmo dalle cantine-rifugio non ritrovammo più il vecchio mondo con le sue brilanti rtrade illuminate, con i suoi istituti di bellezza, con le sue cacce alla volpe, nè i libri delle partite doppie e i soliti luoghi comuni .. Un giorno vagai tra le rovine del vet chio mondo. Camminai e non riuscii più a piangere sulle rovine... La mia attenzione fu attratta piuttosto dalle parole nuove che risuonavano, dalle nuove lotte finora ignorate, dall'eco di voci di uomini finora sconosciuti. A mano a mano che passava il tempo vidi che tornarono a circolare i filobus, tornò la luce elettrica, funzionava l'acqu edottc, si stamparono innumerevoli libri giornali. Cominciai a dimenticare la paurz, la tremenda paura di tutta la mia vita ed ecco che in quel momento mi imbattei di nuovo nel mio ricco I

Lo vedo da lontano, mentre mi viene incontro. Questa volta sì, bisogna proprio dirlo, ha il volto smunto, lo sguardo perduto, la barba lunga, il vestito dimesso e cammina quasi barcollando.

Al Dr. lngegneros essere un po' meno « fiscale » e un po' più « medico a.

Al Comm. Zani della Cassa Centrale usare, al posto delle stringhe per le scarpe, delle catenine d'oro.

A tutti i colleghi essere solidali con gli operai delle fabbriche che chiedono la gratifica di bilancio.

VIETATO

A Pers dare gli aumenti in gennaio febbraio con decorrenza 1 aprile.

Alla Direzione sborsare milioni per il « Gazzettino Padano a.

Alla Società licenziare, come ha fatto dal 1948 ad oggi, circa 13.000 lavoratori e invitare noi a contribuire all'assistenza per i disoccupati.

Relazioni umane

Alcuni disoccupati vanno a chiedere lavoro ad un industriale che ha imparato a memoria le a Relazioni Umane » di nota importazione americana. E' una settimana che non mangiamo — dice uno di essi.

Male ragazzi miei!, — risponde cortese l'industriale. — Ouando non si ha fame bisogna sforzarsi!

La comunicazione riservata del 27 dicembre 1954 della Direzione del Personale e del lavoro alla Direzione di Sede e delle Unpe, segnala la cesfazione per limiti di età di quattro direttori centrali.

La comunicazione aggiunge et l'Amministrazione ha espresso diret• tamente a ciascuno di essi il più alto apprezzamento della Società per a collaborazione prestata ecc. ecc.

La comunicazione non dice a quante decine di milioni corrisponde nato apprezzamento dell'Amministrazione ma abbiamo la certezza che i nostri ex Direttori Centrali saranno stati messi a riposo nelle migliori condizioni di tranquillità economica.

Noi, salutandoli senza rancore, esprimiamo due desideri: che tale larga tranquillità venga assicurata a tutti i lavoratori che in decenni di faticosissimo lavoro nelle miniere e nelle fabbriche hanno contribuito e contribuiscono alla prosperità dell'azienda; che i direttori centrali cessati vengano sostituiti da dirigenti che diano sufficienti garanzie di saper comprendere e valutare - entro i limiti delle loro possibilità - se non i problemi sociali degli operai ed impiegati alle loro dipendenze, almeno le loro più elementari esigenze economiche ed umane.

RAI obiettiva

Nel bolletino padano del giorno 6 corrente è stato annunciato che fra le manifestazioni indette per la befana ve ne era stata una anche al circo Togni indetta da un quotidiano milanese. L'annunciatore si è ben guardato c dire che il quotidiano milanese era l'Unità che aveva distribuito in quella mattina 5.000 doni ai bambini milanesi. Se invece fosse stato il Popolo o una qualsiasi organizzazione clericali promuovere la manifestazione, l'annuncio radio sarebbe stato eseguito almeno tre volte nella stessa giornata forse anche la mattina del giorni:, dopo chiarendo bene a tutti che l'iniziativa era del giornale « Il Popolo delle ACLI, o della Curia mila ecc. ecc.

Consigli per mangiar bene

Per la prima cosa rifiutate la minestra; poi offrite il pane e il vino al vostro collega; avvolgete indi accuratamente il secondo piatto nel 2 -i- 2 all'uscita della mensa datelo al primo gatto che trovate, prendete il filobus n. 82, scendete in C.so Monforte, girate a sinistra e dirigetevi in via privata Livorno n. 5 e andate a mangiare a casa del Conte Faina. Vi troverete un'ottima cucina.

Ci fermiamo ed egli mi guarda con aria di rimorovero. Dinanzi a noi ferve la vita, alle nostre spalle sono le rovine: là dietro a noi un grande palazzo sembra aver le budella rovesciate... Eh sì, è stato un grande crollo... Non so che cosa dire al mio ric-.3, tanto più che dal rumore delle strade (accanto a noi stanno rimettendo i binari) non, odo nemmeno il nostro silenzio. Osservo il ricco e vedo che alla sua giacca manca un bottone. E' come se vedessi me ste.so tanta asmi addietro... Vorrei offrirgl' una moneta e dirgli: Ecco un forino, povero ricco, prendetelo! lo ne ho mille, uno posso darvene.

Ma non apro bocca. Egli scuote il capC e mi dice:

— Che brutti tempi, eh? vorrei solo sapere come andrà 'a finire tutto questo! Ci separiamo. Seguo con lo sguardo la figura del ricco che si allontana e nella mia mente passano pensieri sulla morte, sulla distruzione, sulla inesorabile legge della natura...

CINE SEDE

VESTIRE GLI IGNUDI

L' arrivo delle maglie di Movil.

MISSIONE SUICIDIO

Quella di Beretta quando andrà nelle fabbriche a dire agli operai che la gratifica di bilancio è la solita manovra social-comunista.

VACANZE A MONTECARLO

Riservate ai dirigenti.

IL NODO DEL CARNEFCE O accettare la liquidazione arrotondata o andarsene lo stesso.

RICCARDO CUOR DI LEONE

L'Ing. De Vita.

L'ORO DI NAPOLI Lo stabilimento di Casoria.

DOV'E' LA LIBERTA' Nel messaggio di Capodanno?

Avete chiesto un impiegato modello? E che volate di più?
REFERENZE
i
Dott. CARLO DE CUGIS Direttore responsabile Muorimi. Tribunale di Milano del 254.1953 N. 2012 A retine-VTip. Via A.Veopecei 9 Tel. 63.50.13 Milano
il ventisette
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1,1 i IJ
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