Voce del meccanico6

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Una forte C. I. col voto di tutti i lavoratori

L'UNITA' DEI LAVORATORI GARANZIA DI SUCCESSO Intervista con i Sindacati

La elezione della C. 1. è un elemento fondamentale per la vita uei lavoratori all'interno delle fabbriche.

Pertanto ogni lavoratore deve accingersi a compiere questo atto con la piena coscienza della sua importanza, convinto del contributo che può portare per la soluzione dei problemi suoi e dei suoi compagni di lavoro.

La situazione che oggi si presenta aavanu ai lavoratori e rappresentata da due elementi di tondo:

— l'aspetto produttivo e il problema salariale.

Il problema produttivo

La situazione produttiva esi stente nelle fabbriche 1R.I. è di una gravità eccezionale ed è determinata dallo strapotere di monopoli italiani che dominano la vita politica economica del paese, i quali compiono un'azione di sistematica demolizione di queste fabbriche. Giorno per giorno, si può dire, duri colpi vengono assestati a questa attività produttiva che è di preminente interesse nazionale, di cui l'ultimo esempio è stata la liquidazione della San Giorgio.

Ma all' Ansaldo la situazione non è di molto migliore; 2385 lavoratori sono in stato di sospensione per mancanza di carico di lavoro e lo stesso Meccanico ha molti reparti in crisi, tanto è vero che la C. I. ha dovuto fare e sta facendo sforzi per impedire o per lo meno limitare al minimo l'attesa lavoro del 20 per cento.

E' pertanto evidente che l'a zione dei lavoratori e del loro organismo unitario, deve tendere ad impedire questa rovina, continuando con ancora più forza l'azione intrapresa per la riorganizzazione delle aziende IRI-FIM-COGNE affinchè con lo sviluppo della produzione secondo i fabbisogni del paese, le nostre fabbriche si avviino verso una reale ripresa produttiva che ponga fine ai licenziamenti e alle sospensioni.

La situazione salariale

La situazione salariale è oggi caratterizzata dalla firma dell'accordo separato dalla CISL e della UIL e susseguentemente dalla fascist CISNAL, con la Confindustria.

Non è qui mio compito entra re in polemica contro questo a-cordo. E' doveroso però lir iare che questo accordo ha ere' io un profondo malcontento in inezzo ai lavoratori, sopratutto dopo la applicazione del cosidetto « riproporzionamento ».

Infatti la applicazione dell'accordo alla categoria impiegati, che poi si estenderà agli operai, ha dato dei risultati estremamente negativi.

I minimi previsti da tale accordco hanno dato la possibilità agli industriali e quindi alle Direzioni, di assorbire i superminimi o gli aumenti di merito, per cui si è verificato che un impie-

Articolo del Segretario della C. I. A.4 MICHELI

gato di 2.a categoria avente 1000 lire di aumento di merito ottenuti in passato ed al quale gli spetterebbe 1000 lire di riproporzionamento, si sia visto assorbire le 1000 lire di aumento di merito e pertanto ha avuto il ridicolo aumento di una lira!

E così per le festività! In base alla vecchia legge sulle festività nazionali, quando queste cadevano in giorno festivo, agli impiegati veniva retribuita la contingenza. In base alla nuova legge varata nel giugno di quest'anno, tutte le festivit6, sia nazionali che infrasettimanali che cadono in giorno festivo, devono essere retribuite, e per gli impiegati non più con la sola contingenza, ma totalmente.

In base all'applicazione dell'accordo citato, agli impiegati è sta ta negata non solo la retribuzione totale, ma addirittura anche la quota d contingenza, come è avvenuto per la festività del 15 di agosto.

Un altro elemento grave che manomette il contrato di lavoro è la riproporzione dei minimi contrattuali che sono stati diminuiti dal 20 per cento all'8 per cento per il cottimo dell'operaio, e dal 10 per cento al 4 per cento per il premio di produzione all'impiegato.

La C. I. ha preso decisamente posizione su tali questioni e pertanto ha richiesto alla Direzione che i superminimi e gli aumenti di merito vengano retribuiti oltre il minimo stabilito dall'accordo.

Inoltre ha chiesto che siano retribuite totalmente le festività riconosciute dalla legge che vengono a cadere in altro giorno festivo.

Personalmente, ho fatto presente che non intendiamo subire la manomissione dei minimi contrattuali e pertanto il cottimo e il premio di produzione siano riproporzionati solamente sulla eccledenza del minimo contrattuale stesso. Ecco quindi i due aspetti di fondo della vita del lavoratore, che accennavo innanzi, che la nuova C. I. deve prendere decisamente a cuore continuando l'attività della C. I. che sta per terminare il suo mandato, la quale nel suo cammino ha affrontato una lunga serie di problemi piccoli e grandi. Difficile sarebbe enumerarli tutti.

Attività della C.I.

Soltanto alcuni in mezzo ai tanti: l'aumento della percentuale alle categorie più disagiate come i manovali, le donne mensa e pu lizia, il DAT, i manovali specializzati di Mag. ed altre cate gorie che erano al minimo di percentuale. Sono stati ottenuti 600 aumenti di merito che si •

vanno ad aggiungere ai 250 della scorsa attività. Perequazione ai capi reparto di 3.a categoria, i quali però a nostro avviso, hanno turato alla 2.a. Attenzione particolare al premio di produzione impiegati, oltre a questioni particolari di gruppi e categorie come au c.empio i disegnatori.

Vi è stata inoltre la firma del1 accordo di sospensione dell' 11 settembre 1954, con il quale siaAno riusciti a migliorare il trattamento economico ai nostri cari compagni di lavoro sospesi (n. 66) assicurando loro una retribuzione di 40 ore settimanali al 20 per cento, unitamente al pagamento per intero degli assegni familiari, della 13.a mensilità, caro pane, ferie e festività nazionali e Mirasettimanali.

Ma -per dare un' idea più esatta dell'attività svolta i .do alcune cifre:

N. 181 incontri e riunioni con la Direzione di Stab.

N. 39 riunioni con la Direzione Generale.

N. 8 riunioni con il Prefetto di Genova. .\. 3 riunioni con il Sindaco di Genova.

N. 3 riunioni con l'Ufficio Reg. del Lavoro (Ministero Lavoro).

La questo quadro pertanto c'è un pa di bilancio unitamente ai problemi che ci stanno di fronte.

Problemi grossi, ai quali si aggiungeranno problemi piccoli e grandi. Occorre quindi un organismo forte, capace, in grado di affrontare con energia e nello stesso tempo con una giusta va lutazione, la situazione.

Appello all'unità

Si accingano perciò i lavoratori, come dicevo all'inizio, a compiere questo importante atto, con la serietà e la responsabilità che esso richiede. Diano prima di tutto manifestazione, come sempre per il passato, del loro profondo attaccamento all'organismo.

E manifestino inoltre la loro volontà di essere uniti, profondamente uniti, indissolubilmente uniti, perchè solo quella è la strada per marciare in avanti verso un migliore avvenire. ALFREDO MICHELI.

Lista Unitaria Rinascita Aziende I. R. I.

MICHELI Alfredo

PARODI Carlo

CARLINI Giovanni

PALMAN Irro

FAIELLA Giovanni

CAGNATI Giancarlo

VIARI Gino

SALTARELLI Manlio

ZAMPELLI Mario

PASTORINO Flavio

LAZZARINO Rosalia

ZAVAGLIA Giuseppe

BATTAGLINI 3ertino

BIGAZZI Foresto

MARENGO Bruno

LI CAUSI Salvatore

RIGANTI Paolo

La redazione del giornale di fabbrica ha sollecitato dai tre sindacati la c011aboraziane alla stesura di questo numero dedicato alle elezioni per il rinnovo della C.I.

FIOM e UILM ci hanno risposta con gli articoli che qui pubblichiamo mentre i rappresentanti della CISL non hanno ritenuto opportuno accettare il nostro invito.

Le posizioni della F.I.O.M.

Giusto il cortese invito della redazione ad - evitare la polemica, il Sindacato FIOM dello Sta, ha tuttavia da rilevare che è la situazione sindacale che è carica -di fatti polemici.

Si veda proprio in riferimento all'esigenia di un sostanzale mi gliorament6 delle retribuzioni: Lo scorso armo esisteva intorno al probema l'unità dei tre Sindacati; col mese di settembre erano iniziati gli scioperi nazionali unitari, e nessun Sindacato era ancora intei venuto a dire ai lavaraori che essi scioperavano per avere soltanto un conglobamento aritmetica delle varie voci della retrbuzione, e non per conseguire sostanziali miglioramenti. Poi avvenne -quello che tutti i lavoratori conoscono: trattative separate, su di una base di capitolazione, da parte dei Sindacati minoritari; accordo minoritario con la Confindustria che subito i la varatori definirono i accordo truffa o; e tu merito della FIOM e delle Commissioni interne se, interpretando la volontà dei lavoratori, la lotta fu portata avanti e in molte aziende furono consegiiir ii-gevoli miglioramenti in forma di acconti, di molto superiori a quelli contemplati dall'accento truffa.

La nostra Commissione interna, come ha dovuto intervenire,, subito dopo la firma dell' accordo truffa, a comunicare alla Direzione che i lavoratori non intendevano conclusa la vertenza sala riale; anzi, a precisare che essi accettavano quella miseria di miglioramento come un piccolo ac-

Operai

BONI Augusto

DI NINO Pelino

CORTELLA Antonio

MASSA Angelo

OTTONELLO Luigi

PARODI Basilio

PASTORINO Andrea

ROSSI Rino

RODIGARI Domenico

TURNO Felice

NOLI Agostino

mpiegati

GEMINIANI Vinicio

MASSARO Liberato (Ind.)

GIORGI Erino

conto e lo volevano arrotondato almeno a 4 mila lire mensili; così adesso la C. 1. deve ancora intervenire presso la D'h. per impedire che dall'applicazione dell'accordo trotta (nella sua ultima torintuazione per il settore metalmeccanico) rie derivi ll previsto assormmento nei superminum (ci» clic e stato rado a molti impiegat) e negli aumenti di merito, noncite mi impedire i aperta vio !azione del contrato cu lavoro col riproporzionamento » dei minimi u, cottimo (quindi anche uei premio ai produzione impiegati) ic cui. percentuali dovrcooero essere ridotte.

Con le recenti richieste 'fatte uaila è lo vi. nazonale in sede di rinnovo del contratto di lavoro, la C. 1. trova agevolata la sua funzione che è appunto quella di tar valere la volonta dei lavoratori e tuelarne gli interessi. La gota richiesta unitaria per un miglioramento ui quattro mila lire mensili, trova riscontro nella richiesta della FIOM per un miglioramento orario . di 13,50 per il manovale comune, e in proporzione (sulla base della contingenza) per le altre categorie. Mentre in difesa del contratto di lavoro, cioè in difesa di tutte quelle condizioni di miglior favore che l'ac cardo truffa finisce per demolire — si pone la richiesta di « completamento » avanzata dalla FIOM per definire gli istituti ancora mancanti nel controtto, quali l'incasellamento delle categorie, parte impiegati e operai.

Circa la questione della riorganizzazione dell'IRI, crediamo che alla C. 1. si pone il compito di proseguire con lena sulla strada tracciatca da quest'anno di attività. Il voto del Parlamento per lo « sganciamento » dell'IRI dalla Confindustria non è avvenuto per caso, o per buona grazia della «maggioranza» governativa: è stato il trotto di tante lotte e di tan te attività, svolte dalle Commissioni interne con le loro riunioni e con i loro convegni, che si sono imposte all'attenzione dell'opinione pubblica.

Lotte e attività che adesso si devono moltiplicare perchè c'è chi intende l'autonomia dell'IRI nel senso di restringerne il potenziale

industriale; quindi di continuare sulla strada dei licenziamenti e delle liquidazioni, per fare del l'IR1 un piccolo « carrozzone » governativo a tutto favore dei monopoli.

Mentre invece occorre esercitare ancora una forte pressione perchè 1.11 kJarlUIII,Iltai c ai r,,LJ SULI,) « sganciamento » ne faccia seguito uno conseguente sul progetto legge Roveda-Mariani per la completa riorganizzazione.

In sede aziendale i temi di lotta per la riorganizzazione sono stati appunto indicati dalla conferenza di produzione e dalle proposte che sono scaturite. Date le caratteristiche produttive' del nostro Stab. che lo legano al settore cantieristico, occorre che le C. 1. nell' indicare iniziative sul pro blema del carico di lavoro, si inserisca nell'azione intrapresa dal Cantiere per- l'acqjuisizione delle due navi da ventimila tono., e perchè sia modificata la legge Tambroni per un effettivo carico di lavoro - -nel settore cantieristico.

Le posizioni dell' U. I. L. M.

Siamo alla vigilia delle elezioni per il rinnovo della C. I. aziendale. Forse mai, come oggi, queste elezioni rivestono una importanza fondamentaie per, i ratori del. Meccanico,. e questo è 21 motivo site ci ha inuotti a scrivere queste note, che rappresentano il programma dell'UILM che i suoi rappresentanti, se eletti in nome della nuova C. I., si impegnano a sostenere nell'interesse dei lavoratori.

Nel quadro della situazione aziendale, secondo noi vi sono due problemi cardini, che se risolti determineranno il buon andamento . aziendale e dare inizio ad una concreta reciproca collaborazione tra la Direzione Aziendale e la C. I. nell'interesse dei lavoratori dell'Azienda e ci riferiamo spe.cificataniente alla riorganizzaione delle Aziende IRI e della sistemaione e miglioramenti salariali per i lavoratori Metallurgici.

MAGI Giulio

MASSA Luigi

MORETTONI Romualdo

ORECCHIA Iddio

FABBRI Cleonte

QUARTINI Enrico

MALFETTI Giacomo

GRASSO Giovanni

CHIESA Carlo

ROSSI Ezio

COSTA Luigi

CENTENARO Carlo

SPERANZA Alfonso

TENTI Giorgio

TENTO Innocenzo

Per quest'ultimo problema è bene parlare chiaro senza equivoci titubanze, per l'avvenuta firma dell'accordo sul conglobamento o accordo truffa come gradiscono chiamarlo altri, si è gettato le basi per la realizzazione della definizione del Contratto dei Metalmeccanici che dal lontano 1948 è in sospeso in attesa di essere definito e questo è un successo incon futabile dell'azione della UILM nell'interesse dei lavoratori, nelle prossime discussioni contrattuali la U1LM segue un piano prestabilito corrispondente alla situazione anzitutto sosterrà la definizione delle categorie al fine di dare una sistemazione adeguata a tutte le categorie, ponendo fine allo sconcio che si verifica in tutte le aziende, ed in special modo al Meccanico, che non si sa nari quali sono i limiti di una categoria di fronte all'altra, con tutte le conseguenze che, impiegati (continua a pog. 4)

Si vota nei giorni 12, 13, 14. ORARIO: 8-18 - normale 1" e 2' turno; 21,30-22,30 - turnisti di notte. Nell'ora della paga i sospesi e malati. NUMERO SPECIALE PER LE ELEZIONI DELLA COMMISSIONE INTERNA 9 Ottobre 1954 111111=1"1"Pill2m LR VOCE DEL 1 i 11111111b#17111V1kmad PERIODICO DEI LAVORATORI DELL ANSALDO MECCANI CO ANNO 4° - N. 6 UNA COPIA L. 15 L' organismo unitario di fronte ad un nuovo anno di lotte
— -Federazione Italiana Unione Italiana del Lavoro Metalmeccanici (C. I. S. L.) (U. I. L. M.)

CRONACA DI W:INDICI GIORNI

Sui

La situazione venutasi a creare con il passaggio della Mutua Ansaldo all'INAM, è stata esaminata in una riunione dei delegati per la Mutua delle C. I. interessate.

Dopo tale passaggio i lavoratori, oltre ad essere discrientati da un nuovo metodo di assistenza (e purtroppo in molti casi più ristretto) si sono trovati in difficoltà per le varie pratiche burocratiche , comportanti gravi perdite di tempo, non essendovi stata la tempestività dell'Istituto INAM nell'informare i lavoratori sulla regolamentazione assistenziale.

Nella loro riunione i delegati delle C. I. hanno preparato un documento elencante le deflcenze riscontrate e alcune nuove richieste.

Questo documento è stato poi consegnato ai dirigenti dell'INAM durante un incontro il cui primo risultato è stato il riconoscimento ufficiale dei delegati di stabilimento che cosi potranno d'ora in avanti svolgere le pratiche per i lavoratori nelle varie Sezioni INAM.

Diverse altre' richieste sono già state accettate: ad ogni delegato verrà data una copia del regolamento dell'INAM e copia degli ora-

LAVORATORI!

Fate col vostro voto che la scadenza dell' accordo sulle sospensioni sia affrontato da una forte e combattiva Commissione Interna.

11NOldliblO ElElloidig

Le eiezioni per gli operai e per gli impiegati si euettueranno contemporaneamente ma con liste separate. La data delle votazioni viene stabilita per i giorsi 12-13-14 c. m.

La Commissione Inter na sarà composta di n. 11 membri dei quali 9 rappresentanti gli operai e 2 rappresentanti gli impiegati.

Ciascuna corrente' sindacale sarà rappresentata nella lista da non più di 13 nominativi per gli operai e non più di 4 per gli impiegati.

Le schede saranno distribuite agli elettori dal Presidente di ogni seggio.

L'elettore voterà tracciando una crocetta ( ) accanto alla lista prescelta con facoltà di segnare preferenze ai candidati della lista stessa in numero massimo di 9 per gli operai e numero massimo di 2 per gli impiegati.

ri ambulatoriali; la timbratura delle ricette sarà effettuata in tutte le sezioni; inoltre per il pagamento delle indennità malattia, rimborsi, pratiche d'iscrizione e varie, pe'r le quali occorre un tempo troppo lungo, la direzione dell'IN AM ha promesso di dare risposte positive in utk.g. prossima riunione.

Pertanto tutti i lavoratori sia per deflcenze che riscontreranno negli ambulatori e sezioni che per pratiche ed informazioni, si rivolgano al delegato per la mutua della C. I.

Si' è notato in questi ultimi tempi un certo risveglio nei confronti del problema della prevenzione degli infortuni, anche se quello di nuovo che si nota sono soltanto i cartelli affissi nelle officine.

Persino da una risposta della cassetta delle idee siamo informati dell'acquisto di numerosi cartelli ad opera di un apposito Comitato.

Dato che il problema riveste notevolissima importanza e di conseguenza interessa tutti i lavoratori, abbiamo intenzione di contribuire alla ricerca dei mezzi più idonei alla salvaguardia dell'incolumità di ognuno.

Su un piano dunque di collaborazione e reciproca fiducia

fra i lavoratori e la Direzione mostratasi così sollecita nel circondarci di suggestivi cartelloni (quella tigre, mamma mia che impressione) intendavamo iniziare da queito numero con un suggerimento per la costruzione di un riparo per le pialle a spessore del rep. Falegnami.

in tali macchine le tavole a piallare sono spinte sotto i coltelli da un rullo a pressione che deve anche vincere la spinta indietro dei coltelli stessi che tendono a ributtarlo fuori con violenza.

Vi è questo rischio quando eventualmente si ponga sotto il rullo una seconda tavola più spessa di quella che è già sotto i coltelli. Il rullo si solleva lasciando libera la prima tavola che ritornando indietro mette in pericolo l'incolumità dell'operaio.

Il riparo che intendavano suggerire ci è stato indicato da un operaio che lo aveva visto funzionare sulle macchine di un falegname artigiano.

Riceviamo dall'INCA:

A seguito dell'attività svolta in sede di contenzioso amministrativo e giudiziario dell'Istituto Nazionale Confederale di Assistenza (INCA) in merito all'interpretazione dell'art. 57 del R.D.L. 4 ottobre 1925, n. 1827, la Direzione Generale dell'INPS ha finalmente riconosciuto l'esattezza della tesi più volte sostenuta in base alla quale i contributi volontari ver sati a norma del citato articolo debbono essere considerati utili anche ai fini del godimento della pensione di invalidità.

L'azione dell'INCA è valsa a portare sia in assemblee di lavoratori, che in tutte le istanze della Magistratura, fino alla Corte di Cassazione, l'importante problema, costringendo oggi la Previdenza Sociale a riconoscere e a dare disposizioni alle sue Sedi provinciali per « definire con ogni possibile urgenza> le domande di pensione di invalidità, di riversabilità e di indennità ai superstiti, che, per effetti della precedente restrittiva interpretazione della legge, erano state tenute in sospeso, o, peggio ancora, erano state respinte.

Tutti gli interessati che fecero la prosecuzione volontaria e che non ebbero la pensione di invalidità, potranno pertanto rivolgersi agli Uffici INCA di cgni Camera di Lavoro per vedere riconosciuto il loro giusto diritto.

Ancora una volta, quindi, lo INPS è stata costretta dall'azione dei lavoratori a tornare alla esatta interpretazione di una legge che i suoi uffici legali avevano creduto di poter

manipolare a proprio piacimento.

L'assurda presa di posizione dell'Istituto Assicuratore aveva fatto si che migliaia e migliaia di lavoratori non avessero percepito una pensione alla quale pure avevano diritto.

Un tal modo di procedere denuncia in maniera veramente chiara come il sistema previdenziale italiano debba non solo essere riformato nel senso di aumentare le pensioni, gli assegni e l'assistenza in genere ai lavoratori, ma soprattutto debba essere applicato con maggiore lealtà ed adeguate a quei concetti di rapidità nell'intervento e nella risoluzione delle controversie che sono alla base di ogni sistema previdenziale.

Si tratta di una specie di tendina composta di tante lamelle appese davanti al rullo fino a forare il banco. La tavola per passare deve inclinarne una parte pari alla sua larghezza verso l'interno e tale posizione inclinata delle lamelle impedisce l'eventuale ritorno della tavola.

Interessati ci siamo recati al rep. Fal. per prendere visione della macchina e, quale è stato il nostro stupore nel vedere proprio lì accanto un cartello con lo schizzo del riparo che intendavamo suggerire. Naturalmente dell'attrezzo neppure l'ombra.

Che basti il cartello? Nel dubbio attenderemo le reazioni a questo scritto e frattanto ci sobbarcheremo il compito di esaminare tutti i cartelloni affissi (evitando le tigri) per non rischiare nuovamente di suggerire rimedi a mali ormai risolti... con l'apposito cartello.

Ci sono giunti in redazione parecchie domande di lavoratori, i quali vorrebbero sapere a che serve quella specie di vasca, con le pareti di uno spessore non indifferente, in via di costruzione davanti all'ex Utensileria.

Riassicuriamo i lavoratori che ci ponevano le domande, che essa non serve alla raccolta di sostanze radioattive, come qualcuno credeva, dato l'enorme spessore delle pareti paragonabili a quella della stazione dei raggi, ma semplicemente come recipiente di raccolta dell'acqua per il raffreddamento degli utensili, adope-

rati nel nuovo reparto affilatura, anch'esso in via di sistemazione.

In essa per essere precisi, va messo un'altro recipiente di lamiera, non perchè, come qualcuno può credere, lo spessore del temendo armato non regge alla pressione, ma perchè detto recipiente munito di ganci possa essere sollevato periodicamente e pulito dai depositi lasciati dall'acqua.

A coloro che perplessi si domandavano, come possono quattro piccole barrette di ferro reggere il coperchio, anche esso di cemento armato e in verità non molto leggero, rispondiamo che stiano pure tranquilli, perchè abbiamo constatato personalmente che si tratta di barra di ferro da 14 mm. con una resistenza allo trappo di oltre quattro tonnellate. Visto che i ganci sono quattro, reggono benissimo il peso di detto coperchio che più o meno si aggira sulle 7-8 tonnellate.

Comunque quando il coperchio sarà al suo posto, consigliamo ai lavoratori di passare dal lato opposto, perchè la prudenza non è mai troppa.

PASTA °11PP° *t:A:m vAte.f. Qa quagítet GENOVA - Telefono 82.596 2 LA VOCE DEL MECCANICO
Autori:. del Trib, n. 227 in data 25.6.52 Direttore &sporta. : MICHELE SIIVISI Tip. CAZZO - Sampierd. Tel. 42.364 1111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111E Comunicato importante! il 25 c. m. alle ore 9 precise presente il Ragioniere Liquidatore sarà posto in vendita l'intera giacenza di Tessuti, lanerie Cotoneria, Seterie Drapperie, ecc. ecc. A PREZZI DI PERIZIA IL LIQUIDATORE E=11111111111111 INNOVO' 11111111111111111 1 1 1 1 II III 111111111111111111111111111111II 11111 I111111II1i 11111 111111111111111111111111111111H MOTO MASERATI Economica- Potente - Veloce FACILITAZIONI DI PA GA MENTO Concessionaria di vendita Genova e Provincia: CASA DELLA MOTO S. r. i. Piazza Brignole, 44 r. - Tel. 52.441 Off. Elettromoto Meccanica: VIA LAGACCIO, 102 r. - Tel. 61.831 UN NUOVO PRIMATO ganta da dakda :fausto. Cappi: Prodotta a SOLINGEN PRO V ATEL A! Chiedete CHIANTI RUFINA Fratelli CHIARUSI - Fattoria del Casone • Rutina A Sampierdarena da MARIO al "TOSCANACCIO„ si mangia e si beve come a Firenze Via U. Rela, 1-3 r. — Tel. 43.369
problemi assistenziali Contatti
La prevenzione contro gli infortuni
dei Delegati delle C. I. con la Direzione dell' I. N. A. M.
tirlottp.triziprni Un comunicato dell' I. N. C. A. Pensioni di invalidità e contributi volontari UNA NUOVA DELIZIOSA BEVANDA Depositaria: LA MINERALE s.r.l. CorsoAalliera, 161 r. Tel. 589.494 un daiitio. di, denedttehe Noterelle di varietà pho.padíta cu tuta vasca MINIMIZE Per concordato fallimentare Ge-Sestri Via Casimiro Corrddi 15-17 r. angolo Via Paglia. 911 - 100 r.
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Altre risposte del direttore de " La Voce del Meccanico „

I DIVERTIMENTI NELL' U. R. S. S.

Altre numerose domande mi sono state rivolte dai lettori a proposito del mio viaggio nell'Unione Sovietica e di queste, numerose riguardavano i divertimenti dei cittadini sovietici; mi si è chiesto ad esempio se vi sono sale da ballo, se è vero che per andare al cinema occorre fare la coda ecc.

Parlare dei divertimenti nell'URSS in genere, sarebbe troppo lungo e dirò dunque soltanto di alcune delle mie esperienze personali.

Nel mese della mia permanenza nell'URSS sono stato, e diverse volte, a teatro, al cinematografo, a ballare e ad assistere a partite di calcio.

Pubblico attento ed appassionato ad ogni spettacolo. Lo stesso pubblico al « Bolscioi >, (grande) teatro dell'opera di Mosca, come nelle case di cultura dei rioni operai; lo stesso pubblico dalla apparenza semplice e modesta che fa pensare a lavoratori, ma che è la stessa modestia e semplicità, nel comportamento come nel vestire, degli studenti della grande università come dei colcosiani dei villaggi o dei giornalisti che ci hanno invitati ad un concerto nella Sala delle Colonne per la giornata della stampa.

Più volte sono andato anche al circo che nell'URSS è spettacolo molto popolare ed ha una propria sala fissa nelle principali città che di volta in volta si scambiano gli spettacoli.

Noto che ogni esercizio pericoloso è eseguito con l'ausilio di cavi di acciaio od altri adeguati mezzi di sicurezza anche se ad eventuale discapito della spettacolarità.

A danzare sono stato più volte ed in diversi ambienti; nelle case di cultura delle fabbriche ed in sale pubbliche; in ricevimenti ufficiali, come al Cremlino dopo il pranzo offerto alle delegazioni straniere, e per le vie e piazze di Mosca la sera del 1. maggio.

A Stalingrado sono andato tutto solo in una pubblica sala da ballo. Era la sera del 9 maggio, anniversario della vittoria sui nazisti e dappartutto la gente era in festa.

Dopo cinque minuti di fila, pagando due rubli di ingresso, sono entrato in una pista da ballo all'aperto nel mezzo di un grande parco dove i giuochi più vari erano a disposizione di frequentatori grandi e piccini.

Sono stato alcune ore fra i giovani sovietici, danzando, cercando di conversare, riconosciuto facilmente come straniero ma accolto con tanta fraternità da commuovere.

Se pur lo spazio ristretto mi obbliga ad essere frammentario non voglio tralasciare di parlare dello e Stereochino » il cinema in rilievo senza bisogno di occhiali che da anni funziona regolarmente a Mosca.

Una volta vi sono stato con tutta la delegazione ma tanto lo,spettacolo mi è piaciuto da farmici tornare, una sera che solo per Mosca mi restavano alcune ore prima del ritorno in albergo.

Nella piccola saletta dello stereochino (circa 200 posti soltanto ma ciò per l'impossibilità tecnica di dare agli spettatori una apprezzabile sensazione di rilievo ad una distanza maggiore) dopo pochi secondi di ambientamento, le immagini colorate escono dallo schermo e gli sfondi se ne allontanano con un effetto stereoscopico che ben difficilmente raggiungono le sequenze migliori dei film a occiali polarizzati. Durante una scena campestre gli uccelli svolazzavano fra gli spettatori e le fronde degli alberi sembravano toccarci, ma ogni scena riserbava simili sorprese ed ogni

tanto di proposito mi guardavo attorno, e per vedere l'effetto su altri di quanto provavo e per riprovare la strana sensazione delle immagini che, ritornate nello schermo al brusco movimento del capo, lentamente ne uscivano nuovamente disposte su piani differenti senza nessun artifizio.

Ed ora qualche parola di risposta sulla questione delle code agli ingressi dei cinematografi. Non credo si possa parlare di vera deficienza di sale da spettacolo. A Mosca per esempio vi sono circa 70 sale cinematografiche pubbliche oltre alle numerosissime delle case di cultura e degli alberghi.

Alcuni di questi locali hanno due o tre sale, come al Metropol al quale sono stato personalmente, nelle quali si programmano film diversi.

Ciò non toglie che l'aver allargato a tutti i cittadini un tenore di vita che una volta era di pochi, crei nuove esigenze anche in questo campo e di ciò si è già discusso e deciso di aumentare la percentuale di aree dedicate a locali pubblici nel complesso delle costruzioni pianificate.

Ma è un'altro l'aspetto che vorrei far rilevare. Nell'URSS al cinema si occupano soltanto i posti a sedere che sono tutti numerati e perciò soltanto a fine spettacolo si vuota la sala per nuovamente riempirsi.

Mancando perciò la continuità dell'ingresso è inevitabile una certa ressa nelle ore di inizio di ogni spettacolo (noi in Italia la ressa la facciamo dentro alla sala in attesa di sederci e senza quasi mai gustare lo spettacolo dall'inizio).

A questo inconveniente si cerca di ovviare organizzando spettacoli di arte varia in una sala adiacente al cinema (gratis), organizzando mostre varie

Una data da ricordare Atakizadatta, 6ettettlette '44

e attrezzando di ottimi buffet i locali, di solito grandi attorno alla sala di proiezione. In tal modo il cittadino può recarsi a qualunque ors, al cinematografo certo che non avrà da annoiarsi anche se lo spettacolo inizierà fra mezz'ora od un'ora, ciò non toglie che gran parte degli spettatori vada al cinema e voglia solo vedere il cinema cosicchè ad ogni inizio di spettacolo è normale per le vie di Mosca e di altre città vedere la gente fare la fila all'ingresso dei cinematografi.

Ed ora tralascio le ancor molte cose che avrei da dire invitando i lettori a chiedere altro che a loro interessi e promettendo di ancora fare il possibile per esaurientemente rispondere.

Dieci anni orsono il 29 settembre 1944 venne iniziata a MARZABOTTO una delle più tremende azioni di rappresaglia che l'esercito tedesco abbia compiuto contro le popolazioni civili. 1830 furono i morti e centinaia le case distrutte. La carneficina ordinata dal maggiore delle S.S. Walter Reder durò tre giorni. Nulla fu risparmiato nè donne; nè bimbi, nè vecchi. Sistematicamente con rigore tutto teutonico i cittadini furono ammassati in luoghi prestabiliti e falciati dalla mitraglia. Le bombe a mano ed i lanciafiamme compirond l'opera che definire solo criminale è pietà per gli esecutori. Nè chiese, nè cimiteri poterono contenere la furia bestiale degli uomini che sulla fibbia della

cintura portavano il motto: Dio è con noi.

A dieci anni da quell'orrendo crimine che accomuna Marzabotto ad altre grandi città europee, vittime delle rappresaglie tedesche, colpevoli solo di aver dato dei figli amanti della Giustizia, e della Pace, e della libertà, il Comune di Marzabotto ricorda tutti i suoi figli scomparsi, le donne sventrate, i bimbi finiti dalle fiamme ancora vivi, nessuno ha dimenticato.

Dalla motivazione della Medaglia d'Oro a Marzabotto stralciamo:

« incassata fra le scoscese supi, e le verdi boscaglie della terra etrusca, Marzabotto preferì ferro e fuoco e distruzioni piuttosto che cedere all'oppressore. Per quattordici mesi sopportò la dura prepotenza delle orde teutoniche, che non riuscirono a debellare la fierezza dei suoi figli arroccati nelle aspre vette di Monte Venere, e di Monte Sole, sorretti dall'amore e dall'incitamento dei vecchi, delle donne dei fanciulli. Gli spietati massacri degli inermi giovanetti, delle fiorenti spose e dei genitori cadenti non la domarono, ed i suoi 1830 morti riposano sui monti e nelle valli, a perenne monito alle future generazioni di quanto possa l'amore per la Patria >. Commemorazione, ricordo, ma sopratutto sprone per far sì che ciò mai più svvenga.

Settembre 1939

I tre operai dell'Ansaldo che hanno fatto parte della Delegazione di giornalisti di fabbrica che hanno visitato 1'U.R. S.S. mentre stanno intervstando un'impiegata di una fabbrica di Leningrado. Da sinistra a destra: Sburlati, de «La Nave» del Cantiere di Sestri, il direttore del nostro giornale e Antonelli de « Il Martello » del Cantiere Ansaldo di Livorno.

12 ottobre 1492, data di nascita di un continente

CRISTOFORO COLOMBO

Ritornando a Genova da ogni viaggio, un giovane robusto e taciturno passeggia lungo la Foce, verso S. Giuliano. Contempla l'infinito orizzonte', sognando una grandiosa impresa. Siamo negli anni attorno al 1480. Il giovane è Cristoforo Colombo.

Nell'attesa bruciante che giunga anche per lui la buona stella, non prega e sogna soltanto, ma ascolta i fantasiosi racconti dei naviganti Che tornano dall'Oriente, studia libri di cosmografi famosi. E nei suoi viaggi da un mare all'altro ne studia i vent e' le correnti. L'immortale impresa sarà così, frutto immancabile della sua immensa fede negli uomini e nella scienza.

Specie dopo il stIccesso di M. Polo, il commercio dell'Europa occidentale' si protendeva quasi totalmente verso Oriente, incontrando però, un serissimo ostacolo nella distanza e nel tempo. Alcuni esploratori intanto, vanno scoprendo nell'Atlantico, alcune isole ricchissime (Canarie). Ecco dunque, in breve, dove come si inserisce il grandioso progetto Colombiano. Abbreviare la strada attraverso la favolosa India, partendo da Occidente (Spagna) lanciandosi nel misterioso oceano Atlantico sempre in direzione d'Occidente, e data la sfericità della Terra, incontrare l'Oriente.

In tal modo Colombo risolveva due grandi esigenze del tempo. La praticità dei viaggi in India, e l'even-

tuale conquista di qualche altro prezioso isolotto nell'atlantico.

Dalla formulazione del progetto, te delusioni e le derisioni si susseguirono infinite. Ma la sua fede' è immensa. Egli sa attendere Gli interessi dell'alto mondo commerciale spagnolo premono. E nell'anno 1492 sarà finalmente ascoltato da Elisabetta di Spagna. Infine, festeggiatissimo dalla popolazione, salperà da Palos con tre caravelle all'alba del 3 agosto dello stesso anno.

Dopo settanta giorni di fortunosa navigazione finalmente tocca un'isola che chiamerà S. Salvador. Gli abitanti sono stranamente rossi, alti, nudi. Osservano fermi e muti guegli uomini vestiti, creduti giunti dal cielo. Appena si riprendono dallo smarrimento offrono monili e frutti. Ricevono alcuni berretti e alcune spade che gli fanno sanguinare le mani, non conoscendo ancora il ferro e le armi.

Colombo chiamerà quegli abitanti, presso la costa dell'America, Indios, poiché era convinto di avere toccato l'India. E pensa che poco distante troverà Cipango (Giappone). Nel vedere arrivare alcune canoe ricche di doni, penserà al Gran Khan.

Ritornerà a Palos con monili d'oro e Indios, e il suo ingresso a Barcellona sarà un vero trionfo.

Presto ripartirà per una spedizione coloniale diretta ad Haiti, e i suoi c civi-

lizzatori > ufficiali mozzeranno le orecchie agli Ihdios che ascolteranno dai loro capi, parole liberatrici. E quando la popolazione si rifiuta di continuare a pagare tributi all'Ammiraglio, egli stesso condurrà la battaglia decisiva nella sconfinata pianura della Vega. Il suono delle trombe spagnole sbalordirà gli Indios, schierati con le donne e i fanciulli in estrema difesa della loro terra, e i cannoni e le spade faranno di essi una spaventosa carneficina. c Ora il silenzio della strage incombe dove i pacifici doni della terra rallegravano gli uomini >*.

Nel 1496 Cristoforo Colombo deve tornare in Spagna. La sua impresa ha suscitato sospetti, la ricchezza di quelle terre non è quella sperata. Gli stessi abitanti sono diversi da quelli conosciuti in India. Ma la congiura contro il genovese si comprenderebbe assai meglio conoscendo le' battaglie commerciali di quell'epoca.

Nel 1500 parte per il terzo viaggio. Fa ancora grandi scoperte cosmografiche, ma è ancora una volta ingannato e deriso. Giungerà un inquisitore e in catene lo condurrà in Spagna, ove sosterrà ancora di aver toccato < l'India e molte' altre Terre >.

Da un altro viaggio tornerà nel 1503, calunniato, avversato e «stanco di combattere col vento >. E il 20 maggio 1506 muore in miseria, ignorato. FAUSTO TURRINI.

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Un libro che tutti dovrebbero leggere

"SiMNido

La collana « Il Gallo » a cura delle edizion Avanti, dopo il grande successo de « Il Maggiore è un Rosso » di F Nitti, si è arricchito di una nuova opera narrativa di Piero Caleffi dal titolo: Si fa presto a dire fame.

Una testimonianza sulla lotta di liberazione e sui metodi di sterminio usati dai nazisti nei famigerati Lager tedeschi.

Ferruccio Parri ha scritto per questo libro ardenti parole di presentazione, come amico dell'autore, legato da fraterna amicizio dai periodi più duri della resistenza, come rappresentante di quella Resistenza che nelle brevi pagine del Caleffi vibra con tutto il suo entusiasmo ed il suo sacrificio.

Una lezione di umanità emana da quest'opera che specialmente i giovani in particolare dovrebbero conoscere: lo spirito di lotta, il martirio, 1 sacrificio dei migliori di noi immolatisi nella guer che noi stessi sentiamo. ra di Liberazione per gli ideali Nel libro sono raccontate alcune - vicende della resistenza in Liguria e frequenti sono i nomi di Genovesi che qui si incontrono, il che rende a noi più simpaatico e familiare il racconto.

Il Caleffi nel 1943 faceva parte della Giunta esecutiva del Partito d'Azione , narra la propria esperienza nella Resistenza dal 1943 al 1944, fino al suo arresto, e dalla dePortazione prima nel campo di concentramento di Bolzano, ed il calvario nei campi di sterminio di Mathausen e di St. Aegjd.

La veritier aesposizione, la contenutezza della proporzione, la semplicità, la serenità dei giudizi sugli uomini e sulle cose, fa di questo libro un'opera altamente umana: per questo un libro che tutti dovrebbero leggere

Non era fatale pur venne il settembre che tutta incendiò l'Europa dalla Bretagna alPHannover, dalle Venezie agli Urali Ancora la guerra, come calamità del mondo folgore del cielo nuovamente maledicesti; ricordi Mchel? Hans hai scordato che il rinnovato sgomento ti trovò inerte ed armato? Anche tu, Mario, eri di nuovo con lodo nel lungo calvario dei secoli, calvario di fame, scudiscio, morte, pidocchi... Ma ora, col volto scarnato il bagliore del fuoco negli occhi che incendiò la tua casa, guardi oltre il filo spinato ad oriente, ed attendi l'aurora. Mario è il tuo volto! Hans nei tuoi occhi non c'è più lo sgomento; tu, Michel, più non maledici la folgore del cielo; ora sai che non era fatale il settembre che tutta incendiò l'Europa

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LA VOCE DEL MECCANICO 3
SINISI MICHELE

Dati sull'accordo per il conglobamento

Dalla mensilità di settembre per gli impiegati e probabilmente dalla paga del 13 ottobre per gli operai, la Dis. procede alla applicazione dell'accordo per il conglobamento firmato nel giugno scorso da CISL UIL e CISNAL. Ormai in ritardo per gli impiegati vogliamo qui dare qualche dato a chiarimento della complessa materia per quanto riguarda gli operai.

L'accordo suddetto prevede il conglobamento delle voci: paga base, integrazione, rivalutazione, contingenza in vigore all'epoca dell'accordo, caropane nella misura di L. 2,50 orarie e « riassetto zonale » come concordato nello stesso accordo nella misura, per Genova, di L. 3,75; 3,97; 4,20; 4,68 rispettivamente per le categorie E, D, 13, A.

Per il manovale comune (E) avremo un totale, calcolando il minimo della categoria, di L. 138,15 che rappresenta il nuovo minimo.

La stessa operazione matematica portereobe a L. 146,92 la D, a L. 154,83 la B, e a L. 171,79 la cat. A. Per riportare queste cifre alla proporzione fra le diverse categorie concordate nel marzo del '51, deve essere aggiunta una ulteriore cifra, desia « riproporzionamento », di L. 0,33 per il manovale specializzato (D), L. 0,72 per l'operaio qualificato (B) e L. 1,4b per l'operaio specializzato (A).

Si hanno cosi i nuovi minimi di L. 147,25 per la D, L. 155,55 per la B e L. 173,25 per la A. Ogni operaio dovrebbe poi logicamente vedersi aggiungere al minimo della sua categoria, la cifra che egli aveva in più del minimo per gli eventuali aumenti di merito. Invece la Confindustria ha dato disposizioni alle aziende che ile riproporzionamento » debba venire assor cito dagli aumenti di merito esistenti, o supernummi per gli impiegati, e perciò operai e impiegati avranno in effetti del conglobamento una riduzione degli aumenti di merito o superminimi, pari alla cifra del e riproporzionamento della loro categoria.

Ad esempio un operaio specializzato che anzichè il minimo di L. 52,555 abbia attualmente una paga base di L.54,55 ottenuta con 2 lire di aumenti di merito; con il conglobamento avrà una paga di L. 173,79 superiore di soli 54 centesimi al minimo della categoria, essendogli state assorbite le altre L. 1,46 dal riproporzionamento compreso nel minimo.

Contro questa e contro alcune altre interpretazioni restrittive degli industriali, si oppongono gli stessi sindacati firmatari dell'accordo CISL e UIL.

La FIOM è sulla posizione di ritenere gli aumenti derivati dall'accordo sul conglobamento, quali acconti sugli aumenti minimi da essa richiesti (L. 13,50 per i manovali comuni e proporzionalmente alle altre categorie nell'ultima lettera inviata alla Confindustria) ed è perciò con gli altri sindacati nel rivendicale la più vantaggiosa interpretazione possibile dell'accordo.

E' invece per una importante questione di principio che la

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FIOM sostiene l'intoccabilità dei minimi di percentuale stabiliti dal Contratto di Lavoro.

L'accordo invece, stabilendo che dal conglobamento non deve derivare alcun maggior onere alle aziende, stabilisce implicitamente che anche i minimi debbono essere ripreiporzionati.

, Ad esempio: il 20%, minimo percentuale per i cottimisti, viene ridotto all'8% sulla nuova paga per lasciare invariata la cifra di guadagno, mentre se fosse rispettato il contratto di lavoro che garantisce il 20% senza fissare alcun limite alle paghe ne deriverebbe ai lavoratori un evidente e rilevante vantaggio economico.

Comprendiamo come questi pochi dati in parte approssimati siano insufficienti all'illustrazione del problema ma abbiamo ritenuto ugualmente utile pubblicare quanto ci è riuscito di raccogliere riservandoci di tornare a parlarne lieti se singoli od organizzazioni vorranno intervenire a chiarire i punti dubbi od oscuri.

Nostre interviste

CAPIO MARIO Med..

Campione Italiano m. 5,50 "DERIVE"

Non è cosa di tutti i giorni dover intervistare un campione d'Italia » ed anche se quello di cui parliamo è un compagno di lavoro del reparto. MAGR è pur sempre con un poco di preoccupazione che ci assumiamo questo compito.

Abbiamo chiacchierato a lungo con Capio Mario vincitore

71141

del campionato italiano per le « derive » di metri 5,50. La sua passione per la vela traspare dalla sua animazione, dai gesti con i quali accompagna le parole e questa passione egli sa trasmettere agli ascoltatori anche a chi mai in passato abbia dedicato attenzione a questo sport.

Fin da ragazzo le barche a vela erano il suo sogno e ancora giovanissimo ha incominciato a destreggiarsi lungo le coste del nostro mare ogni qual volta riusciva ad averne una a disposizione.

Le sue doti di timoniere proVetto ed audace si rivelarono ben presto e sempre più numerosi i proprietari di barche lo chiamavano a guidare il loro scafo nelle regate.

A vent'anni le prime vittorie ed ora atrent'anni di età il totale delle gare vinte supera le settanta. Due campionati liguri per la serie derive da 4 m., un campionato ligure dei in. 5,50 e poi, sempre con barche della serie superiore: 2 Coppe del Consiglio dei Ministri, una coppa del Presidente della Repubblica, e due coppe Stalder.

Si tenta di RullarIi M111311111di Qilirl'a

la liqui~a~looa 01'I(Mogioillmossurizioomobilio

Diversi lavoratori, danneggiati di guerra, ci avevano chiesto di chiarire la questione delle liquidazioni in corso per i danni alle masserizie e mobilio. Siamo lieti di poter rispondere con un articolo in proposito del Segretario Provinciale dell'Associazione Sinistrati e Danneggiati di Guerra.

Sono, ormai, alcuni mesi, che i sinistrati alle masserizie e mobilio d'uso domestico, subiscono la sgradita sorpresa, costituita dalle proposte di liquidazione inviate dall'Intendenza di Finanza.

In tali proposte, si offre ai sinistrati a titolo di liquidazione definitiva, la stessa somma che a suo tempo, quattro o cinque anni fa, e anche più, venne concessa a titolo di acconto!

Se l'interessato non è d'accordo, può fare ricorso, nel qual caso i danni accertati, valutati ai prezzi legali del 30 giugno 1943, saranno moltiplicati per cinque volte, con detrazione della, vetustà (al massimo del 25%) e degli acconti percepiti.

Oltre non dice la fredda e burocratica comunicazione dell'Intendenza, che da tutta la apparenza di un indovinello la cui soluzione, può apparire a tutto danno del sinistrato che tenta l'alea del ricorso e che può aspettare qualche annetto per, in definitiva, prendere ancora meno della castagna secca che oggi gli offrono!

Vediamo un po', su quali basi è impostata questa procedura dell'Intendenza.

L'art. 35 della legge 27 dicembre 1953, n. 968, parla di liquidazioni provvisorie » che divengono DEFINITIVE, se l'interessato non interpone reclamo, nel termine di sessanta giorni dalla notifica fatta a mezzo della Autorità comunale.

Le liquidazioni definitive, sempre in base al menzionato articolo, verranno moltiplicate per DUE. Nè altro dice la legge: spettava al Governo e precisamente alla Direzione Generale Danni di Guerra, presso il Ministero del Tesoro, fornire la adeguata interpretazione.

La circolare n. 1 in febbraio del c. a., definiva e liquidazioni provvisorie », le basi di accertamento sulle quali furono erogati gli acconti. Per esempio: se io ho denunciato L. 100.000 mi hanno accertato L. 50.000 e sulle 50.000 accertate mi hanno dato L. 5000 di acconto, li-

A Napoli nel '52 era primo dopo le cinque prove per la selezione olimpionica ed alle olimpiadi non ha gareggiate soltanto per l'età rivenuta immatura per questo sport nel quale il massimo rendimenti è raggiunto sui. ZiJ troni.

Ad un tratto i suoi due a passeggeri » 'vennero strappati da un'ondata più forte delle altre e finirono in mare. Egli non si perse d'animo; tornò. indietro a recuperarli non senza nuovi rischi e fatiche e, nonostante il tempo nuovamente perduto, riuscì ancora a por tare la barca al terzo- posto a tre minuti dal primo vincendo cosi la Coppa per il 1954.

Molte altre cose ci ha narrato il Capio che lo spazio ci impedisce di dire, ma vogliamo almeno ancora accennare ad una innovazione da lui per primo adottata in Italia, ed ora allargata a quasi tutte le barche, perfezionando un sistema visto usare dagli olandesi in una competizione internazionale.

Si tratta del « trapezio volante »; un cavetto di acciaio fissato alla cima dell'albero al quale si appende, con un gancio ed una acconcia cintura il passeggero di prua e che gli permette di sporgersi con tutto il, corpo al di fuori dello scafo in posizione orizzontale con ì soli piedi puntati contro il bordo.

Tale mezzo aumenta di molto il contrappeso esercitato dal « passeggero » permettendo un maggiore sfruttamento dei venti forti.

Chiudiamo con un augurio di nuovi successi al nostro intervistato e scusandoci con i lettori se la ristrettezza dello spazio ha nociuto alla chiarezza dell'argomento.

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quidazione provvisoria si intendevano L. 50.000.

Quindi, moltiplicando per due, venivano L. 100.000 e, detraendo gli acconti presi restava la liquidazione da' prendere in L. 95.000.

Ma ad un attento esame.da parte dei signori del Ministero parve che in questo modo si sarebbero dati troppi soldi ai sinistrati e, ripieni di spavento per questo scaglio, si sospese telegraficamente questa circolare.

La circolare n. 11 del '15 aprile 1954, compie il bel gioco di bussolotti!

In base ad essa, liquidazioni, provvisorie sono gli acconti stessi erogati e cosi, io, povero tapino di sinistrato, che ho preso L. 5000, avrò L. 5000 moltiplicate per due L. 10.000, meno L. 5000, che ho preso, restano L. 5000 a saldo di ogni mio avere da parte dello Stato, provvido padre dei sinistrati!

Ecco in quale modo si altera lo spirito di una legge, si bara ai danni dì una categoria che da undici, dodici anni ormai attende il riconoscimento dei danni patiti dalla guerra fascista.

Di fronte a questa situazione quale è la posizione dell'Associazione Nazionale' Sinistrati e Danneggiati di Guerra, (che ha la sua sede provinciale in Genova, via Peschiera, 8)?

Respingere in massa queste indegne proposte!

L'Associazione è l'unica che si è battuta per otto anni a costo di sacrifici notevolissimi, per strappare la legge sui danni di guerra.

Oggi, mentre, il Governo riconferma con queste misure, se ancora ce ne fosse bisogno, il suo contenuto reazionario e di classe, l'Associazione chiama a sè tutti i sinistrati, perchè si scuotano dalla loro apatia e serrino le loro file per difendere i loro giusti diritti compromessi!

L'Associazione non promette favoritivismi personali, o vantaggi ottenuti per vie traverse: l'Associazione, in misura che sarà rafforzata dai sinistrati, potrà sviluppare quella giusta lotta rivendicativa, che costringerà il. Governo a recedere dai suoi propositi reazionari e a riconoscere i diritti della categoria.

Questo dice l'Associazione Sinistrati ai danneggiati dalla guerra.

Ardingo Mascarello Segretario Provinc. dell'Assoc

Infine, nel '52 a Rimini e nel '54 a S. Remo, campione d'Italia della série « deriVe » di metri 5,50.

Questa la carriera brillante del Capio al quale abbiamo poi chiesto di narrare per i nostri lettori un episodio fra i più interessanti di questi anni di attività agonistica.

Egli ci ha accontentati narrando l'emozionante finale dell'ultima gara dei campionati nazionali di quest'anno.

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Le posizioni dell' U.I.L. seguito dalla 1.a pag. ed operai, conoscono per esperienza. Realizzato questo, vi è la richiesta di aumenti salariali pe, categorie con relative tabelle contrattuali e revisione delle varie percentuali che interessano impie gati ed operai.

Per noi i impostazione da seguire e questa e ci auguriamo cia nell'interesse dei lavoratori si pro(ilte.Sttd àírttaU, t'era eic, matauguratamente dalle discussioni nascesse la proposta di aumenti salariali prima di dare una sistemazione alle categorie, sareb Ce un errore tale erte non sm, comprometterebbe le discussioni, ma impedirebbe ogni possibilità di conclusione.

Nei quadri della sistemazion: salariale vi è it problema del riproporzionamento dei cottimi che Ho, vigttereato eu agiremo ai che venga applicato con i criteri vantaggiosi che l'accordo sul conglobamento contiene. Indubbiamente la soluzione di detti problemi porterebbe una definita sistemazione salariale, che darebbe la tranquillit a tutti i lavoratori che darebbe la tranquillità a tutti i lavoratori e le toro famiglie, ma per far sì che tale tranquillità non sia una cosa temporanea e aleatoria bisogna che venga sollecitamente affrontato il problema della riorganizzazione generale delle Aziende I.R.I. come chiesto dalla UIL Riorganizzazione che deve fare delle Aziende I.R.I uno dei centri della produzione e dell'equilibrio economico (4. tutte le attività industriali italiane, ponendo così fine alle giornaliere preoccupazioni dei lavoratori mnacciati Continuamente di licenziamenti e sospensioni

Questa è l'azione della UILM. che segue, convinta che i lavoratori apprezzeranno ed appoggeranno tale impostazione in difesa dei loro interessi al di fuori di ogni interferenza partitica e confessionale scevra da compromessi e demagogie

In questa strada la UIL ed i propri candidati si impegnano a seguire nel'interesse dei lavoratori del Meccanico

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La sua barca era ormai in testa alla classifica per i risultati precedenti; il mare era quel giorno molto agitato e questa era la condizione da lui preferita. Dall'inizio egli era già in testa ai concorrenti quando si accorse di trovarsi in una direzione errata a causa di un cambiamento di percorso di cui non aveva tenuto conto.

Dopo le necessarie manovre per tornare sul percorso stabilito il Capio `si trovò al quindicesimo posto con 11 minuti di ritardo. Il campionato sembrava ormai perduto e allora giocò il tutto per tutto. Si lanciò all'inseguimento noncurante della violenza del mare e del vento che rischiavano ad ogni istante di rovesciarlo e superò rapidamente una barca dopo l'altra.

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