RAGGIUNTO L'ACCORDO AZIENDALE
Avanti con la vertenza generale
Si è conclusa con l'accordo firmato alla A.I.L. il 7 ottobre scorso, la lunga vertenza aziendale che ha visto impegnati i lavoratori della E. Marelli in uno scontro durato oltre tre mesi attraverso 50 ore di sciopero.
Sicuramente lo scontro appena concluso è stato il più duro e il più difficile che si sia verificato a livello aziendale alla E.Marelli da alcuni anni a questa parte.
La Direzione aziendale, decisa fino in fondo a misurarsi con i lavorato ri attraverso un lungo braccio di ferro, ha messo in atto, prima di dichiararsi sconfitta nei suoi obbiettivi reazionari, tutto il campionario di ricatti e provocazioni a sua disposizione.
Basti citare a puro titolo di esem pio il tentativo di licenziare un lavoratore, prontamente rintuzzato per l'energico intervento del Consiglio di fabbrica e le minaccie
nei confronti del C.D.F. per far rien trare le forme di lotta pienamente le gittime e come tali messe in atto dai lavoratori.
Nel frattempo la tensione all'interno della fabbrica veniva artificiosamente aumentata attraverso il falso allar me della " bomba " nella palazzina degli uffici ed il contemporaneo ritrova mento di volantini provocatori a firma delle sedicenti B.R..
Tutto questo nel momento che a livello del Paese venivano messe in atto dalla classe padronale una serie di attacchi alle condizioni dei lavoratori attraverso l'uso strumentale della crisi economica come l'aumento indiscrimina to dei prezzi, il procedere delle restrutturazioni aziendali e l'estensio ne indiscriminata della Cassa Integrazione, prima da parte di numerose gros se aziende poi addirittura da parte del massimo padrone italiano ( leggi FIAT ) accompagnate, a livello milene se, dal sostanziale blocco della contrattazione aziendale messa in atto».
Bollettino del Consiglio di Fabbrica della Ercole Marelli - ottobre 1974
dalla A.I.L. e Intersind.
In questo clima l'azienda tentava di far passare la logica secondo cui i lavoratori avrebbero dovuto abbandonare le rivendicazioni salariali per accontentarsi della sicurezza dell'occupazione.
La risposta dei lavoratori della E. Marelli ha saputo, in condizioni co sì difficili, essere all'altezza del la situazione respingendo, attraverso l'efficace guida del C.d.F. e di ciascun delegato, tutti i tentativi di provocazione. L'insieme dei lavoratori ha infatti messo in atto tutta una serie di forme di lotta, dagli scioperi articolati per repat to, al presidio delle portinerie, e alle manifestazioni di piazza che hanno corrisposto alla esigenza di dare puntuali risposte di massa agli atteggiamenti della Direzione.
Si può ben dire che da questa lotta il C.d.F., strumento che i lavorato ri si sono dati per meglio tutelare i loro interessi, ne esce rafforzato e ingigantito.
La positiva conclusione della vertenza rappresenta non solo una con quista significativa per i lavoratori della ErMarelli, ma consideran do l'atteggiamento complessivo del padronato milanese di blocco presso chè totale della contrattazione articolata, costituisce un contributo sostanziale a tutti i lavoratori che in questo momento sono in lotta per i loro accordi aziendali.
Non a caso pochi giorni dopo la firma del nostro accordo, si è reso pos sibile per i lavoratori della Philips il raggiungimento di una soddisfacen te intesa.
Ma non possiamo neanche a questo punto adagiarci passivamente sulle conquiste realizzate. Rimangono aperti infatti i prob./emi di gestio ne dell'accordo (vedi contributi so ciali e ampliamento dell'asilo nido) assieme agli altri più generali del
la vertenza aperta con la Confindu stria e con il governo attorno alla unificazione della coptingenza, alla garanzia del salario, all'aggancio fra pensione e salari, al rilan cio.degli investimenti produttivi nel Mezzogiorno.
E' su questi temi più complessivi che nei prossimi mesi dovremo scon trarci duramente con il padronato e con le forze politiche conserva trici per dare una risposta comples siva e vincente del movimento operaio, è in questa battaglia che si dovrà determinare un più giusto in dirizzo sociale del Paese che non Faccia pagare sempre e soltanto ai lavoratori il costo delle crisi del capitalismo.
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CASSA ItiTEGRAZIONE
GLI MINI DEI PADRONE!!! RIFORME socuut PER Ì LAVORATORM.
IL TESTO DELL' ACCORDO AZIENDALE
Addì 7 ottobre 1974, in Milano tra l'Associazione Industriale Lombarda in persona del rag. Pietro Facchinetti che rappresenta ed assiste la ditta ERCOLE MARELLI S.p.A. presente nella persona del Dr. Renato Briano, sig. Michele' Di Molfetta e la Federazione Lavoratori Metalmeccanici presente nelle persone dei Sigg. Giovanni Chinosi, Mario Stoppini e Ferruccio Girola, Antonio Fanzaga presente la Rappresentanza Sindacale Aziendale si conviene quanto segue :
1) Il premio di produzione aziendalmente in atto viene elevato per il corrente anno 1974 a L.248.500.= annue comprensive di tutti gli isti tuti contrattuali.
Dall'1.11.1974 detto premio viene mensilizzato in ragione di L.25.000.= mensili per 12 mensilità annue comprensive di tutti gli istituti contrattuali.
Pertanto per il 1974 la corresponsione del predetto premio risulterà la seguente :
L.131.667.= già erogate a luglio
L. 25.000.= con la retribuzione di novembre
L. 25.000.= con la retribuzione di dicembre
L. 66.833.= (per coloro in servizio dal 1.1.1974) di cui L.41.833.= con il pagamento di fine dicembre e L.25.000.= con il pagamento di fine novembre.
Viene istituito un premio feriale che, per il corrente anno, verrà corrisposto nella misura di L.100.000.= comprensive di tutti gli istituti contrattuali, da liquidarsi con il pagamento di fine ottobre (liquidazione mese di settembre).
In aggiunta a quanto sopra verranno corrisposte ulteriori L.25.000.=
Per il prossimo anno solare 1975, detto premio viene elevato a lire 180.000.= comprensive di tutti gli istituti contrattuali. La corresponsione avverrà, in via anticipata, nel mese di luglio pri ma della chiusura per ferie collettive.
L'azienda si impegna ad aderire con un finaliziamento a eventuali iniziative sociali assunte da Organi o Enti pubblici istituzionalmente competenti, particolarmente nei Comuni di Sesto S.G. e di Milano,non appena tali iniziative avranno assunto reale consistenza e concreta operatività in armonia e in accordo con le leggi vigenti in materia.
In tale attesa l'azienda procederà ad accantonare dal 1975, L.70.000.000.= annui da suddividersi proporzionalmente fra i Comuni di Sesto S.Giovanni e Milano in relazione al numero dei dipendenti delle due unità.
L'asilo, hido aziendale verrà ampliato di circa 50 posti entro il 30 settembre 1975.
Letto, .confermato e sottoscritto. >1).
NOTE ESPLICATIVE
A fine ottobre verrà corrisposta la cifra " una tantum " di L.25.000.= di cui al punto 2
1Ner.il premio di produzione 1974 l'erogazione avverrà nel modo seguente :
— 25.000 a fine novembre
— 66.833 a fine dicembre
— 25.000 a fine gennaio 1975
Successiveffiente verrà erogato nella misura di L.25.000.= mensili per dodici mensilità annue.
L'accordo si intende esteso alla AEROTECNICA e alle Filiali, mentre l'azienda si impegna a igtervenire presso la ALACI (appalto mensa) per estendere i bene— fici economici derivanti dall'accordo ai lavoratori della mensa. -
VERTENZA GENERALE
chiarezza di obiettivi e unità di lotta dei lavoratori
Gli aumenti registrati nei prezzi del petrolio e, più in generale delle materie prime, sono certamente una delle cause della difficile situazione economica attua le e dell'elevato deficit della bilancia commerciale.
Queste difficoltà, sono moltiplicate dalle odiose manovre speculative messe in atto da gruppi monopolistici industriali e finanziari italiani ed internazionali.
Ciò non ha trovato da parte dei governi, un comportamento idoneo atto a contrasta re tali manovre. Per cui le conseguenze si fanno duramente sentire sul piano socia le con: aumento dei prezzi e conseguente perdita del potere d'acquisto dei salari, disoccupazione soprattutto in alcuni setto ri, stretta creditizia, blocco degli investimenti e dello sviluppo del Mezzogiorno.
Di fronte a questi problemi, la validità della proposta di politica economica so stenuta dalla Federazione CGIL - CISL - UIL deve trovare piena conferma ed adesione nei lavoratori. Tale linea, è una chiara indicazione sul come uscire dall'attuale crisi, cioè: colpire le posizioni improdut tive e di rendita; istituire una diversa
politica dei prezzi stroncando la speculazione, allentare la stretta creditizia adot tando criteri selettivi; rilanciare gli in vestimenti pubblici e privati nel Mezzogior no, nell'agricoltura, nell'energia e nei trasporti collettivi. Tutto questo deve av venire all'interno di coerenti scelte di programmazione che i pubblici poteri devono adottare a livello nazionale e regionale.
Da questa premessa, si rileva la necessità di una precisa azione sindacale sui problemi, collegata in modo uniforme, per i necessari confronti con il governo, le Regioni da una parte e la Confindustria,la Confcommercio, ecc. dall'altra. L'ordine del giorno, approvato al termine del comi tato Direttivo CGIL - CISL - UIL, ha deciso l'apertura immediata della vertenza con le relative controparti, sia per la difesa e l'incremento dell'occupazione a tut ti i livelli sia per tutelare i redditi dall'incalzante inflazione.
In termini precisi al Governo è stato richiesto:
I)- Rivalutazione dei trattamenti pesionistici con particolare riguardo alle
pensioni minime. Aggancio graduale delle pensioni alla dinamica salariale,applicandola inizialmente alle pensioni inferiori alle I00.000.= lire;
Politica dei Prezzi: analisi sui dati relativi la composizione dei prezzi, all'accertamento e localizzazione delle scorte modificando le strutture del CIP onde difendere i consumatori dalle speculazioni e dagli accapparramenti:
Trasporti: Pubblicizzazione dei traspor ti collettivi e contenimento del prezzo di abbonamento per i lavoratori e gli studenti e per determinate fasce o rarie;
Energia e tariffe elettriche: garanzia di rifornimento senza aumenti del gasolio per riscaldamento e revisione del le tariffe dell'energia elettrica;
Salvaguardia dei livelli di occupazione e rilancio degli investimenti produttivi soprattutto nel Mezzogiorno, per venendo allo sblocco del credito.
Alle associazioni industriali della Con findustria, Intersind, ASAP e Confcommercio è stato richiesto:
I)- Unificazione del punto di contingenza al valore più alto con un adeguato recupero sui punti arretrati. Disponibilità a risolvere il problema anche attraverso scaglionamenti delle soluzioni;
2)- Garanzia del salario nei casi di riduzio ne degli orari di lavoro conseguenti a
situazioni di mercato od a processi di ristrutturazione aziendale.
In questo quadro la definizione di inizia tíve intercategoriali e territoriali delle organizzazioni sindacali devono coaugularsi con una strategia di movimento che investa tutti i lavoratori. Gli impegni che ci stanno di fronte sono notevoli, anche per chè non vanno dimenticate le gravi situazioni che investono l'agricoltura e l'edilizia. Quindi diventa prioritario per la classe lavoratrice, in questo momento, re spingere ogni tentativo di provocazione ed ogni tentativo padronale di drammatizzare la situazione oltre la sua reale portata (vedi Fiat).
Una dimostrazione di forza e di unità sulle nostre indicazioni alternative, passa attraverso la linea di lotta che verrà ela borata su scala nazionale dalla Federazione CGIL - CISL - UIL. Ogni deviazione da questa linea sarà un alibi, per le forze più retrive presenti nel Paese, per cerca re di rompere la resistenza dei lavoritori.
Ancora una volta quindi i lavoratori tutti, ed in particolare i lavoratori della E. Marelli, sono chiamati ad un'azione che va oltre il significato puramente salariale, ma investe il più vasto campo della giu stizia sociale.
Il movimento sindacale su questo terreno è sempre stato in prima linea; ORA, lo sarà più di altre volte per continuare sulla strada di un progresso civile dei lavoratori, del Paese e per battere il corporativismo ed i fautori dell'avventura.
I PRIMI RISULTATI DELLA SETTIMANA DI LOTTA ATTUATA DALLA FEDERAZIONE SINDACALE MILANESE PER LE TARIFFE E I TRASPORTI
A conclusione di una grande settimana di lotta, di scioperi e di forti manifestazioni di protesta davanti alla sede della Regione Lombarda e del Comune di Milano, è stato raggiunto, nella giornata di sabato 5 ottobre u.s., un importan te accordo riguardante la questione delle tariffe e la riorganizzazione e il poter ziamento del trasporto pubblico extraurbano.
La ferma e corente posizione delle orga nizzazioni sindacali, facendo assumere al la vertenza con la Regione e col Comune di Milano il significato dí un confronto globale sulla politica dei trasporti pubblici, ha posto le condizioni per sviluppare, con successo, una lotta ampia, unitaria e di massa.
E' stata così superata di fatto non so lo la decisione della Giunta Regionale di
aumentare del 15% le tariffe preferenziali delle autolinee extraurbane, ma sono stati conseguiti significativi risultati,anche di principio, per pensionati, studenti e ciò che è assai importante è l'impegno della Regione di affrontare in modo nuovo, entro tempi ravvicinati, il problema dei bacini di traffico e dei con sorzi dei trasporti.
Questo. risultato è stato possibile proprio perchè le organizzazioni sindacali e
i lavoratori hanno rifiutato un confronto, riduttivo e di fatto difensivo, sulla sola questione delle tariffe.
Il C.di F. della Ercole Marelli rimarca l'importanza della lotta articolata attuata a Milano, la quale risponde agli obiettivi rivendicati nel quadro di una strategia più generale, verificando nel contempo una grande rispondenza di partecipazione dei lavoratori della E. Marelli alle manifestazioni.
Ordine del giorno del Consiglio di Fabb.
Al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Roma
AI PRESIDENTI DELLA CAMERA E DEL SENATO
Roma
ALLA FEDERAZIONE CGIL-CISL-UIL
Roma
Il Consiglio di Fabbrica della E. Marelli di Sesto S. Giovanni, a nome di 7000 lavoratori, sensibile ai problemi del Paese, denuncia che la crisi di go verno e il tentativo di alcune forze po litiche di sciogliere anticipatamente le Camere, è il chiaro disegno di chi non vuole rispondere ai problemi che il sindacato e i lavoratori hanno posto con forza e sui quali hanno lottato in questi ultimi mesi, problemi che, se avviati, contribuiscono ad uscire o quanto meno a risollevare l'attuale situazione di grave crisi economica, sociale e morale del paese.
Di fronte alle questioni dell'occupazione, dei prezzi, del mezzogiorno, delle riforme sociali, delle pensioni, della lotta al neofascismo, si risponde con il ricatto; al rimando nel tempo.
Il Consiglio di Fabbrica della Ercole Marelli di fronte a questa situazio ne, chiede al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, alle forze politiche democratiche un serio impegno per respingere ed impedire _gni tentativo di scioglimento anticipa-
to delle CAMERE, di contro chiede una sollecita formazione di un governo che sappia dare una risposta positiva ai pro blemi su esposti.
Il Consiglio di Fabbrica della Ercole Marelli coscente e responsabile di questa situazione politica del Paese è fermamente convinto che l'azione sindaca le in corso e la mobilitazione unitaria dei lavoratori sono il presupposto importante e la risposta migliore a questa situazione critica, onde consentire, già nella formazione del nuovo Governo, risposte positive alle proposte del Sinda cato.
Il Consiglio di Fabbrica Ercole Marelli
Sesto S. Giovanni. IO/IO/'74
La Federazione Lavoratori Metalmeccanici milanese lancia in tutte le fabbriche una grande sottoscrizione con il duplice obiettivo:
di contribuire alle spese per la sistemazione della nuova sede unitaria, la Casa del Sindacato, presso l'Umanitaria;
di costituire un fondo di solidarietà internazionale per gli aiuti al Vietnam, al Cile ed ai popoli in lotta contro il fascismo e l'oppressione imperialistica.
Il primo obiettivo è collegato alla decisione, assunta dal Consiglio Generale Unitario del 5.6. Marzo, di insediare nei locali dell'Umanitaria importanti attività, servizi ed uffici della F.L.M. (formazione, stampa, studi, problemi economici e sociali, coordinamento della ini-
ziativa rivendicativa, fondo unitario, utilizzo delle 150 ore, coordinamento delle attività degli organismi unitari, vertenze).
L'allestimento della sede, che ospiterà anche la Federazione Milanese CGIL-CISL-UIL ed altri organismi delle categorie, richiede notevoli spese la cui copertura verrà assicurata dalla sottoscrizione.
II secondo obiettivo discende dalla necessità, più volte ribadita, di rinnovare le iniziative in favore dei Vietnamiti, impegnati nell'opera di ricostruzione del loro martoriato paese e tuttora alle prese con gli attacchi del fantoccio Thieu, in violazione della tregua, con gravissimi problemi economici e sociali. A questa attività solidaristica, tradizionale ormai per il movimento operaio italiano e milanese — ne fa fe-
de la recente consegna di 40 milioni di lire ai sindacati della RDV da parte della F.L.M. nazionale —, si è aggiunta dal settembre scorso, dall'epoca del golpe dei generali contro il governo Allerde, l'azione a sostegno del popolo e dei democratici cileni e di tutte le vittime della barbarie fascista. La costituzione di un fondo internazionale, adeguatamente dotato, permetterà di fornire una risposta rapida e tempestiva alle molteplici richieste di soccorso e di sovvenire ai disagi ed alle difficoltà materiali del Vietnam, del Cile, come di altre popolazioni e Paesi dell'Europa, dell'Asia, dell'Africa e dell'America Latina.
RIPRENDERE SUBITO LA GESTIONE
DELL' ACCORDO 24 -12 - '73 sui seguenti punti :
Inquadramento Unico - Orario - Investimenti - Ambiente di lavoro -
Per arrivare al completamento di quanto previsto dall'accordo aziendale vi sono ancora in via di realizzazione passaggi di categoria per gli ex operai dal 2- al 3- livello, per gli ex impiegati dal 3-al 4-e dal 5-al 6-livello. Inoltre il C. di F. ha già improntato e inoltrato alla direzione un riesame particolareggiato dell'applicazione effettuata dalla direzione mettendo ín luce le carenze per area di lavoro e per gruppi omogenei. Su queste questioni dovremo andare ad una verifica della volontà della direzione su quanto prevede l'accordo ed il contratto.
La prima considerazione da trarre per l'applicazione dell'I.U., è che il punto centrale della nostra azione sin qui seguita è quello di applicare la norma contrattuale collegata alla realtà aziendale non in senso amministrativo, ma nel senso di operare anche attraverso l'I.U. una trasformazione della organizzazione del lavoro, che vuol significare il rifiu to di gestire il problema delle categorie in modo paternalistico con le conseguenti discriminazioni e la possibilità da par te della direzione di fare il bello e brut to tempo sulla forza lavoro.
Il C.di F. è coscente di dover gestire una cosa nuova, che porta a sviluppi posi tivi, con l'ampliamento del potere di coni. trattazione del consiglio e di conseguenza dei lavoratori, per un inquadramento che rispetti e risponda ad elementi obiet tivi, esempio: riconoscimento della professionalità espressa, esperienza, scolarità, la mobilità professionale strumento importante da utilizzare per lo sviluppo e la valorizzazione della capacità lavorativa.
Vi è però anche la convinzione che quando si vuole riformare un sistema come quello dell'inquadramento, nascono delle contraddizioni, soprattutto quando una applicazione viene portata avanti violando in modo evidente i criteri stabiliti dal contratto e dall'accordo aziendale, come ha fatto la direzione e tenta di fare an cora attraverso schemi di equilibrio tra un settore e l'altro, attraverso i numeri, oppure come si è fatto utilizzando anche
il paternalismo e la discriiinazione tra lavoratore e lavoratore. Le altre contrad dizioni sono al nostro interno, tra chi intende gestire l'I.U. attraverso la uti lizzazione indiscriminata degli automatismi, come risposta alla soluzione del problema salariale. Questo significa fare una analisi profondamente errata e dare conseguentemente una risposta devian te sia al salario sia all'inquadramento perchè la realtà è molto diversa e articolata.
Dobbiamo respingere certe impostazioni perchè sono il contrario di una linea che l'insieme del movimento si è dato in questi anni sulla contrattazione articolata, che vede sviluppi sempre maggiori del potere dei lavoratori e del C.di F. i quali hanno portato avanti sinora un'azione positiva e vogliono continuare insieme convinti del potere contrattuale che abbiamo acquisito e quello che ancora rimane da fare.
Orario di lavoro - investimenti - organici L'accordo del 24/12/73 sinteticamente prevedeva l'impegno della ditta ad effetua re importanti investimenti nei vari settori della fabbrica che sono i seguenti: divisici ne grandi costruzioni, divisione prodotti di serie, divisione impianti sistemi tradio ne marina, e una grossa fetta di questi in vestimenti riguardavano la produzione di centrali nucleari. Da questa ristrutturazio ne dovrà derivare un miglioramento delle condizioni di ambiente di lavoro. Inoltre l'accordo impegna la ditta ad aumentare gli organici entro l'anno 1974 di non meno di 150 lavoratori, accanto ad iniziative di addestramento professionale per gli anni 1974 e '75.
Di fronte alle fasi dí riorganizzazione e ristrutturazione, l'accordo prevede per gli adeguamenti necessari prestazioni straor dinarie nell'ambito del contratto nazionale per 800 operai e 140 impiegati fino al 31/ 12/74 e 500 operai e I00 impiegati fino al 31 /5/75, dopo tale data si applicherà la nor ma contrattuale della eccezionalità; nel contempo la ditta periodicamente (ogni due mesi fornirà i dati anche per singoli settori, sugli organici, assunzioni, attività di formazione del personale e sulla reperibili, tà del personale qualificato e specializza to.
AMBIENTE DI LAVORO
Il problema dell'ambiente e della sicurezza dei luoghi di lavoro è stato oggetto da parte del C. di F., attraverso la commissione ambiente di lavoro, seguito con particolare interessamento. Infatti in coe renza con quanto di era stabilito a suo tempo attraverso l'accordo del 24/12/1973 che indicava tra gli "investimenti" soluzioni per una sempre migliore condizione degli ambienti di lavoro, si è inserita la attività del servizio di medicina ambienti di lavoro (SMAL) con il completamento nella nostra fabbrica di una prima ed in teressante indagine nella sezione grossa e media carpenteria (4G-4L). L'indagine si è articolata con colloqui fra gruppi omogenei di lavoratori e con la successiva mi surazione della rumorosità e del microclima. I risultati di questa prima fase di la voro verranno quanto prima esaminati, posti al confronto con i lavoratori e succes sivamente presentati alla Direzione quali richieste atte ad imporre modifiche radicali alle condizioni ambientali che dalla indagine risulterebbero urgenti e indispen sabili per la sicurezza e la salute dei la voratori.
E' ferma intenzione del C.di F. di esten dere il campo di attività dello SMAL anche negli altri reparti perchè pensiamo che questo sia la strada giusta, sia una esperienza da completare e gestire con scrupolo sa serietà, impegno, da parte di tutti i de legati e dei lavoratori.
In questo contesto ultimamente si è veri ficato nella nostra fabbrica una visita da parte dell'Ispettorato del Lavoro per i pro blemi collegati all'antinfortunistica. Una delegazione del C.di F. ha seguito le fasi dell'ispezione ottenendo come primo risultato la conoscenza delle inadempienze riscontrate e quindi gli interventi richie sti per una maggiore sicurezza del lavoro. E' un aspetto che troverà le opportune verifiche da parte del C.di F., dei lavoratori per consentire risultati e condizioni maggiormente rispondenti in materia di sicurezza nelle diverse unità produttive del la fabbrica. A nessuno dunque può sfuggire l'importanza del problema dell'ambiente e della sicurezza dei posti dí lavoro. Non possiamo delegare ad altri la salvaguardia della salute, occorre ferma volontà per ge stire e difendere questo patrimonio che ci vede coinvolti tutti in prima persona.
Il C.di F. nell'andare a gestire tali problemi, richiama l'attenzione dí tutti i lavoratori alla situazione di crisi gene rale dell'economia del paese e i conseguen ti riflessi se pur limitati che essa può produrre nella nostra fabbrica o in alcuni suoi settori provocando mancanza di lavoro e preoccupazioni da parte dei lavoratori interessati.
In questa luce è necessario una urgente verifica nel merito con la controparte per portare avanti un'azione di controllo dei contenuti previsti nell'accordo stesso, ed una vigilante mobilitazione che vede al centro della nostra attenzione interessi particolari di fabbrica e generali in materia di orario e di salvaguar dia della occupazione.
Situazione Inquadram. Unico data—odierna Situazione al 31.10.1973
( ) Lavoratori riportati in più livelli in quanto relativi a categorie che vanno sdoppiate
L imp % equip % operai % totale categoria numero lavoratori % I ‘. 4r 5^ operai 14 operai A y 3 II 45, O 01 Mi operai .118.$ 44 V9I imp. .130 4: III 4:gc ‘,5 SO. AN 2" operai 1:44 44 £634 3" imp. 531 v13 £14 4.4 q O IV CS 061 k4, 4.1" operai Af3 ,li,! 1302 .14 41 imp. IR fiV 8 3 V 131 Al 9 4 3 GOV 9 dir 1 ^ operai „A083 Sii' 1"S operai 494 iar ,1435* CS 1 •••••• 2 " imp . ill 4'4 alt VS dg or. :,s 646.6. 2" imp. 8'1 AIA 5 5,4 559 1" imp. no 4.y IVI vil 33 0,5 3 3 1"S imp. 4 41,
•
La ristrutturazione del settore dei trasporti
In questi giorni abbiamo definito una in tesa di massima per la riconversione produttiva della sezione T.S. della nostra fab brica.
Da alcuni anni è in corso la ristruttura zione dell'intero settore dei trasformato: ri del nostro paese. La prima operazione veniva dalla direzione delle aziende a PP. SS., con la costituzione della società "Italtrafo" assicurandosi con questa società il 60% della produzione dei trasformatori, il restante 40% veniva diviso fra le aziende private: E. Marelli - TIBBIEL - OTE - Saviglíano di Torino.
Queste suddivisioni degli ordini ha portato il padronato privato alla concentrazione della progettazione e della costruzione, per evitare un aumento dei costi di produzione. Non è stato questo un fatto indolore: la IEL di Legnano, che era l'anello più debole della catena, faceva le spese con la messa in cassa integrazione guadagni di centinaia dí lavoratori per alcuni mesi, mentre l'organico andava continuamente diminuendo, le prospettive produttive sempre più incerte, fino al punto di mettere in liquidazione la stessa fabbrica.
La E. Marelli, che ricercava una soluzio ne per i trasformatori, acquistava la IEL di Legnano per trasferire la produzione dei nostri trasformatori, concentrando il
settore in una unica azienda a Legnano. Le Organizzazioni Sindacali Provinciali venu te a conoscenza di questa operazione chiedevano all'assessorato dell'industria della Regione di intervenire per evitare che tutto avvenisse sulla testa dei lavoratori. Infatti, veniva convocata una riunione con giunta con la Direzione IEL - E. Marelli e le Organizzazioni Sindacali Provinciali e di fabbrica dove sono state definite alcune garanzie del rapporto di lavoro nelle due aziende e la loro prospettiva di produzione e dí sviluppo.
Con questa operazione si evita di affossare la produzione di trasformatori alla IEL di Legnano e della stessa sezione T.S. della E. Marelli. L'accordo salvaguarda la con sensualità dei lavoratori nei trasferimen ti da Sesto a Legnano e prevede il trasfe rimento interno attraverso iniziative concordate fra azienda e C. di F. a garanzia che non saranno operate discriminazioni.
Nell'intervenire in questa operazione ci ha guidato la convinzione che per salvaguar dare gli interessi dei lavoratori era neces sario procedere ad una ristrutturazione del settore ma nello stesso tempo abbiamo fat to in modo che la stessa non risultasse una semplice ristrutturazione economicistica ma puntasse invece al potenziamento e allo svi luppo di questo settore che stà assumendo importanza determinante nello sviluppo dell'intero paese.
Trattamento dei lavoratori che passeranno gialla Ercole Marelli -Sesto S. Giovanni alla Società attualmente denominata I.E.L. -Legnano e trasferimenti nell'ambito aziendale.
1) Modalità di passaggio -Anzianità - Retribuzione
Il passaggio avrà luogo mediante risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con la Ercole Marelli & C. S.p.A. e contemporanea assunzione a Legnano presso la Società attualmente denominata I.E.L.
I lavoratori che faranno tale passaggio non verranno liquidati e verrà loro riconosciuta dalla nuova Società la stessa anzianità Ercole Marelli a tutti gli effetti contrattuali e di legge.
Il trattamento retributivo sarà quello risultante dalla conversione delle forme retributive Ercole Marelli al momento del passaggio nelle forme retributive al momento del passaggio. In ogni caso la nuova retribuzione rapportata ad anno al momento del passaggio non potrà essere inferiore a quella, calcolata analogamente, goduta presso la Ercole /areni.
. -
Inoltre le condizioni I.E.L. dovranno garantire un miglioramento retributivo pari a quello conseguente allo scatto del 3° elemento dal 1%9.1975 dell'accordo 24.12.1973- Eatarelli e ai miglioramenti per il 1975 dell'accordo aziendale 7.10.1974.
Indennità di trasporto
A coloro nei confronti dei quali il passaggio sopra menzionato comporta una distanza stradale per raggiungere il posto di lavoro superiore, rispetto alla distanza da percorrere per raggiungere il precedente posto di lavoro di almeno 10 Km. per l'andata e Im. 10 per il ritorno, verrà corrisposta un'indennità trasporto di £. 30.000, -per 13 mensilità, utile per l'indennità di anzianità e per la pensione. Tale indennità verrà meno in caso di tr*eferimento del posto di lavoro a Sesto S. Giovanni o i4aso di utilizzazione di quanto previsto al successivo punto 4).
Servizio Pullman
Se si raggiungerà almeno il numero di 35 utenti, verrà istituito un servizio pullman Sesto S. Giovanni -Legnano. L'onere per ciascun utente sarà stabilito tenendo conto del costo dei mezzi pubblici Sesto S. Giovanni -Legnano. Il servizio verrà abolito qualora il numero degli utenti dovesse scendere sotto le 30 unità medie mensili.
Rimborso spese di trasloco
A colore che in conseguenza del menzionato passaggio e che si trovano nelle condizioni per il diritto all'indennità di trasporto di cui al punto 2), trasferimanto entro un anno dalla data di passaggio la propria abitazione, verranno rimborsate le spese normali di trasloco mobili ed effetti familiari nella misura forfettaria di £. 500.000,- e verrà loro corrisposta una ultrtiore somma forfettaria di £. 250.000,- per le altre spese.
Trasferimento nell'ambito Ercole Marelli & C. S.p.A.
I lavoratori della Sezione Trasformatori per i quali non sarà stato possibile effettuare il passaggio di cui sopra, verranno trasferiti ad altri settori della Ercole 'areni & C. S.p.A. Il predetto trasferimento avverrà salvaguardando il livello professionale acquisito e senza pregiudizio della possibilità di sviluppo professionale. L'azienda di intesa con la Rappresentanza Sindacale Atiendale predisporrà le azioni adattamento e riconversione al fine di realizzare adeguatamente l'inserimento nelle nuove unità produttive. In ogni caso tali trasferimenti non dovranno comportare una diminuzione della retribuzione percepita al momento del trasferimento.
Inoltre il problema collegato ai vari trasferimenti di lavoratori nell'ambito aziendale, la Direzione, su richiesta della Rappresentanza Sindacale Aziendale, si 4 impegnata a presentare una proposta definitiva dei tempi tecnici e delle iniziative che facilitano l'inserimento nelle diverse attività produttive. Con la definizione dell'accordo verrà completato l'esame dello inquadramento dei lavoratori della Sezione Trasformatori.
IL C. à. F. Sesto S.G. 10.10.1974