Elezione dei delegati

SI RAFFORZI E VINCA L' UNITA' SINDACALE DEI LAVORATORI
Nei prossimi giorni tutti i lavo ratori della Ercole Marelli dei vari reparti ed uffici saranno impegnati nei singoli gruppi omogenei, nelle votazioni per la elezione dei delegati che costituiranno l'intero Consiglio di Fabbrica
Queste elezioni si svolgeranno sulla base del Regolamento del Con siglio di Fabbrica approvato dalle assemblee dei lavoratori dopo le mo difiche apportate sulla base della esperienza degli ultimi anni .
Nelle pagine che seguono riportiamo un documento del Consiglio di Fabbrica che costituisce e rappresen ta un bilancio dell'attività svolta dallo stesso, dei problemi affronta ti , dei risultati ottenuti, come pure dei limiti, difetti e insufficienze registrate .
Esso è stato approfonditamente discusso dal C.d.F. , noi invitiamo tutti i lavoratori a fare altrettan to nei vari reparti e uffici prima delle elezioni .
Sarà questa la terza volta che
noi lavoratori della E.Marelli, nei singoli gruppi omogenei, sceglieremo i nostri delegati in modo democratico , con voto segreto , su sche da bianca , sulla base delle capacità , dell'impegno e dell'attaccamento alla causa dei lavoratori e dell'unità sindacale che ogni giorno dimostrano .
Il Consiglio di Fabbrica così eletto espressione diretta di tutti i lavoratori costituisce la struttura primaria di base e portante del Sindacato unitario dei metalmec canici; la F.L.M.
E' questo un momento difficile per l'insieme del mondo del lavoro; per non arretrare bensi per andare avanti i lavoratori hanno bisogno del massimo di unità e di organizzazione unitaria .
Su questo le prossime elezioni del Consiglio di Fabbrica devono rappresentare un momento di rafforzamento dell'organizzazione unitaria di base dei lavoratori , il Con siglio di Fabbrica - e dalle stesse
Bollettino del Consiglio di Fabbrica della Ercole Marelli - marzo 1974deve uscire vittoriosa l'unità sindacale dei lavoratori.
Ai molti e numerosi nemici dei lavoratori e della loro unità sinda cale dobbiamo dare una sonora lezio ne dimostrando ,.votando in modo democratico e su scheda bianca , di saper eleggere un Consiglio di Fabbrica nel quale tutte le forze sin-
dacali e unitarie presenti in azien da si troveranno giustamente rappresentate e dialetticamente potran no dare il loro apporto di esperienze, tradizioni politico-sindacali, culturali, alle lotte ed iniziative del mondo del lavoro.
Si rafforzi quindi il Consiglio di Fabbrica e la F.L.M.
BILANCIO DI DUE ANNI DI ATTIVITA'
PREMESSA
L'impostazione data a queste sintetiche note, vuole avere il carattere di favorire, attorno ai problemi che hanno visto all'interno del C.d.F. in più riprese la loro normale sede gestionale, una buona occasione per un se reno , franco, serio dibattito fra i lavoratori, nel momento in cui siamo chiamati a verificare il consuntivo delle " Cose realizzate " e ad esprime re un giudizio attorno al lavoro comune svolto .
Al di là delle diverse valutazioni che potranno scaturire dal confronto pensiamo doveroso puntualizzare alcuni elementi convergenti fra loro che caratterizzano la storia degli anni 70 del movimento sindacale , che hanno trovato pieno riscontro in modo particolare nella nostra fabbrica .

La puntuale risposta in termini di partecipazione alla impostazione del la linea sindacale proposta dalle Organizzazioni dei lavoratori in merito ai problemi di carattere generale ed in particolare al delicato e difficile momento socio-economico che il nostro Paese sta attraversando consapevoli che l'unica strada vincente passa attraverso la realizzazione delle riforme di struttura .
La ferma volontà più volte• espressa, mobilitante , a sostegno della vigile e costante battaglia a difesa delle istituzioni democratiche repubbli cane minacciate dalla trama nera, ampia e articolata che fa del terrorismo e del delitto la propria linea di condotta .
ci siamo trovati più
In questi 24 mesi di attività volte sia all'interno del C.d.F. che fra i lavoratori, discordi e in polemica sui metodi e sui momenti di lotta da adottare, ma non abbiamo registrato divergenza sulle scelte di politica rivendicativa
Questa convergenza di fondo la permesso a tutte le forze presenti nel C.d.F. di ritrovare quella unità indispensabile per vincere le nostre battaglie.
Alla base di questa unità vi è stata l'intesa raggiunta al momento della elezione del C.d.F. quando abbiamo rifiutato la logica della cristalli zazione dei gruppi precostituiti e abbiamo indicato nel rapporto dialettico la costituzione di nuove maggioranze e minoranze .
Su queste intese è stato possibile superare le divergenze, non facili nè semplici, che di volta in volta si sono presentate .
SINTESI DEI RISULTATI
Con riferimento alla politica sindacale del nostro settore, (l'elettromeccanica pesante ) già dall'Ottobre del 1971 la nostra vertenza aziendale metteva in risalto aspetti riguardanti la contrattazione : dei piani di investimento - dei programmi di assunzione dei piani di riorganizzazione generale dell'azienda dell'orario di lavoro in presenza !sopratutto della delicata situazione allora esistente alla Divisione Prodotti di Serie .
Inoltre va evidenziata la nostra qualificata partecipazione al Comitato di Coordinamento Nazionale dell'ELettromeccanica pesante, importante strumento attinente i problemi dello sviluppo delle nuove fonti di energia.
ORARIO DI LAVORO
La nostra linea in questi anni si è sviluppata attraverso la contrattazione dell'orario, dietro l'impegno dell'azienda di operare investimenti produttivi; di aumentare gli organicii di lavorare per una politica della formazione professionale •
Questo ha consentito attraverso significative battaglie, in presenza della crisi del settore dell'elettromeccanica pesante degli anni 70 due obiettivi : un notevole apporto alle lotte , una corretta applicazione della strategia sindacale di quel periodo ( sospensione degli straordinari) e al nostro interno in presenza della crisi dei prodotti di serie il mantenimento dell'orario contrattuale di lavoro, questo grazie alla politica di rifiuto dell'orario straordinario e alla contrattazione di alcuni sposta menti che garantivano ai lavoratori interessati il loro normale guadagno di cottimo .

Inoltre, di non trascurabile importanza, l'esperienza acquistata che è valsa in modo realistico alla impostazione della/ecente vertenza aziendale che in presenza di una ripresa produttiva di tutti i settori dell'azienda formulava per l'orario di lavoro impostazioni articolate così espresse ;
Piano di assunzione a breve-medio e lungo termine per impiegati ed operai , suddivisi per divisioni e settori produttivi .
Programma aziendale di corsi di addestramento professionale, sia per i lavoratori in forza che per nuovi assunti .
Piano annuale e pluriennale degli investimenti, suddivisi per divisioni e settori produttivi
Impegno a realizzare in tempi certi i provvedimenti e le misure necessarie al fine di far assumere all'orario straordinario l'aspetto di eccezionalità prevista dal CCNL .
Concordare il numero dei lavoratori che, mensilmente, effettuano presta zioni straordinarie, affinchè in modo "decrescente " si realizzi con scadenze precise e concordate per tutto il personale, l'aario contrattuae
Verifica periodica fra Direzione e Com. esecutivo sulla attuazione di tutti punti sopra esposti .
I RISULTATI PRINCIPALI RIGUARDANO :
In ordine agli investimenti per il triennio 74-76 : oltre 9 miliardi in eccedenza agli altri 9 del triennio 71-73
In ordine alle assunzioni per il biennio 72-73 : gli organici sono aumentati di oltre 500 unità
In ordine ai corsi di addestramento professionale : N. 3 corsi interni da realizzare nel biennio 73-74
In ordine dell'orario straordinario : Decrescente articolazione nei vari settori produttivi sino al 31/5/75 .
A partire dal 1° Giugno 1975 la Dittà applicherà l'orario normale contrattuale e la effettuazione di lavoro straordinario avrà carattere eccezzionale , secondo le norme contrattuali .

AMBIENTE DI LAVORO
L'importante problema della salute dell'ambiente di lavoro ha incontrato traversie e difficoltà nella sua attuazione . Basti pensare al recente passato, alle note posizioni della Federmeccanica tendenti ad eludere quanto lo statuto dei lavoratori al riguardo prevede inserendo la sterile polemicacollegata al fenomeno dell'assenteismo anzicl -è affrontare le vere cause collegate alle malattie professionali e agli infor tuni .
La nostra impostazione , volta al rifiuto della monetizzazione della condizione dell'ambiente di lavoro è stata quella di acquisire sempre più spazio contrattuale , ponendo al centro delle piattaforme rivendicative questa particolare problematica sia in occasione di vertenze aziendali e sia nei rinnovi contrattuali .
La strada scelta per una nuova e più partecipata risposta tendente a conseguire il diritto alla salute all'interno della fabbrica rappresenta l'odierna impostazione . Ciò ha permesso al C.dF di predisporre un lavoro di presenza articolata attraverso la Commissione Ambiente di lavoro ai diversi livelli nei Comitati di Sicurezza operando nella gestione degli accordi conquistati e in stretto collegamento con l'iniziativa sindacale generale .
Esemplificativi pensiamo possono essere le valutazioni fornite dalle soluzioni adottate per alcuni importanti problemi come ad esempio :
Rumorosità : installazione cabine di insonorizzazione alle presse dei rep. 3S1 - 1Q1
Fumi e polveri : impianti operanti alle Sz. 3Q e Media Carpenteria 4L Hjdrovertex per Fonderia
Microclima in genere rilievi operati in Fonderia , realizzazione del nuovo imp. di riscaldamento alla Sez. Grossa Carpenteria 4G e impianti di aspirazione e ventilazione in Rep. diversi .
Visite specialistiche
presso Enti di lievenzione : operati trasferimenti per gruppi di lavoratori professionalmente non più idonei al precedente lavoro con il conseguente mante nimento del proprio trattamento economico .
Programma investimenti
triennio 1974-76 stanziamenti considervoli a miglioramento degli ambiente di lavoro nelle diverse sez. del 1° e 2° Stabilimento.
L'attenzione agli aspetti più generali del problema della salute ha colto la puntuale risposta da parte del C.d.F. alle iniziative operate a livello della Regione Lombarda che attraverso la legge n. 37 prevede anche l'istituzione dei Servizi di Medicina Preventiva per gli ambienti di lavoro ( SMAL ) così pure in diversi Comuni della Provincia fra i quali l'amministrazione di Sesto S.Giovanni . Risposta concreta in quanto a comincia re dal 18.2.74 inizierà la propria attività nella ns . azienda lo SMAL con gruppi omogenei di lavoratori della Sez. Grossa Carpenteria e successivamen te, in ordine di tempo, la Fonderia . I metodi applicati dalla SMAL sono innovati rispetto alle precedenti esperienze ( Clinica del Lavoro, ENPI ) con una particolare metodologia distinta in 6 fasi e precisamente :
COntrollo dell'ambiente di lavoro ; Rilevazione e misura dei fattori nocivi legati all'organizzazione del lavoro ;
Controllo della salute del lavoratore ; Consulenza della medicina e igiene del lavoro ; Istituzione e aggiornamento dei registri dei dati ambientali e biostatistici e del libretto sanitario individuale e di rischio ; Iniziative di informazione e di propaganda sui problemi della nocività in fabbrica e della salute del lavoratore ( corsi , convegni )
Evidentemente esiste anche il problema di operare collegamenti all'estEr no della fabbrica con altri punti di riferimento, ad esempio, il Comitato Sanitario di Znna, il Consiglio Unitario CGIL-CISL-UIL di zona
I problemi che si presentano sono particolari, interessanti, per la portata e il significato che esprimono . Occorre trovare ampia disponibili tà, piena consapevolezza per garantire e gestire con il dovuto senso di responsabilità le conquiste sin qui acquisite .
ANNO 1971 - CONTRATTAZIONE AZIENDALE
L'azione riferita in particolare alla tematica della contrattazione aziendale segna un punto importante della ns. attività . Infatti partendo dall'accordo del 1971 che prevedeva un esame dell'inquadrameto per vertenze di reparto ( fine 71 inizio 72 ) : i passaggi di categoria sono stati circa 1.000 e circa 600 gli aumenti salariali .

ANNO 1972
Inoltre , l'accordo acquisito nel marzo 72 sul riconoscimento del Consiglio di Fabbrica ha concluso un importante periodo nella storia del Sindacato.
Questo fatto realizza un nuovo passo in avanti, un significativo sostegno alla Unità Sindacale .
Si inseriscono inoltre in questo periodo accordi aziendali collegati ai rinnovi dei premi di produzione ( 1972-73 ) il rinnovo dell'accordo sulle trasferte ( Settembre 1972 ) e in tempi successivi, nel quadro della appli cazione del recente contratto di lavoro, la problefflatica collegata allo in quadramento unico . A questo riguardo l'accordo aziendale del 24.12.73 ha sostanzialmente espresso i criteri emersi dai convegni preparatori e dalle assemblee dei lavoratori • Le conclusioni comportano benefici considerevoli a quasi tutte lgeategorie dei lavoratori .

ANNO 1973 - INQUADRAMENTO UNICO
- Operai N. passaggi 2.015 totale ( con varie scadenze )
- Impiegati N. passaggi 550 totale ( con varie scadenze )
dal 1.11.73 saranno inquadrati nel 5° livello i lavoratori che alla data del 31.10.73 risultavano inquadrati nella ex 3 cat. imp. e ex 2 cat. equip. purchè gli stessi provengano dalle categorie operai ex 1° e 1 S .
Con il nuovo 3° Elemento che dalli1.11.73 da a tutti i lavoratori un beneficio minimo di L. 5.500 mensili lorde ed a fine operazione un beneficio medio di L. 11.500.
MODIFICA DELLA STRUTTURA DEL SISTEMA DI COTTIMO
Trasferimento definitivo nelle voci fisse della retribuzione di una quo ta di incentivo ( cottimo, concottimo, premi fissi ) pari all' 11,400% del le basi attuali
Garanzia di uno zoccolo pari al 10,980% delle basi attuali, anche quando la resa effettiva risulti inferiore . La parte garantita del cottimo è pari al 70% dei guadagni attuali .
Certo il problema fondamentale esige la capacità di gestire questo importante risultato, con il responsabile impegno di tutti proprio perchè lo accordo è un primo presupposto per avviare un nuovo processo di incasellamento uniooper tutti i lavoratori come stabilito dal contratto di lavoro .
PROBLEMI SOCIALI : L'esperienza fatta dai C.d.F. in questo campo, rivela la necessità di una maggiore partecipazione, un approfondimento maggiore delle tecniche e delle conoscenze .
E' un campo molto vasto e ha bisogno di ulteriore esperienze, tuttavia non abbiamo mancato di interessare e di richiamare alla attenzione di tutti i lavoratori l'importanza di questi problemi . Certuni li abbiamo affrontati trattati, risolti, alcuni sono stati più presenti, altri meno .
MENSA : La mensa è un istituto importante per una collettività come la E.Marelli ; in questi ultimi anni il controllo è stato più presente e attivo , ed alcuni miglioramenti sono stati attuati . L'introduzione dei car relli per servire il pasto ai tavoli ha portato dei benefici . Certo bisogna continuare ad esercitare il nostro controllo .
ASILO ( Scuola Materna ) : Questo servizio si è dimostrato insufficiente rispetto ai bisogni richiesti dai lavoratori . Il nostro interessamento al l'asilo ha permesso di richiamare all'attenzione di tutta la fabbrica la importanza di questo servizio ,strappandolo alla direzione dell'azienda che lo ha sempre gestito in forma paternalistica senza mai darle efficenza. Nella nostra ultima vertenza abbiamo messo al centro delle rivendicazioni sui problemi sociali l'ampliamento dell'edificio adibito a Scuola Materna. Se non ha permesso di raggiungere questo obiettivo, nel futuro deve essere un impegno di tutti per risolverlo .
COLONIE : L'invio alle colonie dei bambini dei lavoratori, in questi ultimi anni è stato seguito con particolare cura da parte della commissione problemi sociali del C.d.F.;pur tuttavia non sono mancate incongruenze disagevoli . Rimane questo impegno di continuità nella selezione delle località e il continuo controllo da parte del C.d.F. e di tutti i lavoratori .
F.A.L. : Di fronte alle conquiste nuove in materia di questi anni , abbiamo rinnovato il regolamento, estendendo il campo dell'assistenza ad aumentanto le percentuali di concorso spese .

FACCIAMO DELLA RIELEZIONE DEI DELEGATI UN
MOMENTO DI VERIFICA PER IL RAFFORZAMENTO
DEL CONSIGLIO E DEL SINDACATO UNITARIO

L'Esperienza,gli aspetti negativi,i limiti , i propositi di migliorare .
Ormai sono lontani gli anni del tipo di Consiglio di Fabbrica scaturito dal vivo delle lotte 1968-69 che aveva più una configurazione di organismo battagliero solo nel saper dirigere bene le lotte e i suoi momenti articolati e generali .
In questi ultimi due anni il lavoro fatto dal Consiglio nel complesso è stato importante, ancorandosi ed attenendosi a quei presupposti che sono al la base del " Regolamento del Consiglio di Fabbrica " , e cioè il rapporto diretto di democrazia tra consiglio-delegati-lavoratori sui problemi e scelte politiche del Sindacato .
Sono state decine e decine le assemblee con i lavoratori , le riunioni del Consiglio, hanno avuto una media di una ogni 10 giorni, maggiormente frequenti quelle dell'esecutivo, che avevano il compito di coordinare, organizzare e gestire le scelte fatte , oltre le riunioni delle sei commissioni che dovevano analizzare, studiare ed elaborare proposte sui problemi specifici .
L'esperienza compiuta in questi due anni dal Consiglio, se pur con limiti ed errori, ha significato nei fatti il propagarsi dm una partecipazio ne e pratica democratica nella vita del sindacato all'interno ed all'ester no della fabbrica, che non ha precedenti . Lo dimostra la maggior prontezza e incisività dell'iniziativa sindacale, il diverso rapporto di forza determinato all'interno dell'azienda condizionando profondamente il potere padronale .
Gli Aspetti Negativi - Premessa
Se in linea generale possimo dire di aver fatto molto, sarebbe sbagliato politicamente e presuntuoso dire che tutto è andato bene, perchè la realtà ha avuto momenti di difficoltà aspra
Alcunifflempi :
Nel Consiglio vi è ancora la tendenza a dibattere (durante le vertenze) più sulle forme di lotta e sui tempi di queste, trascurando il nesso con gli obiettivi rivendicativi .
La tendenza ad analizzare e dibattere i problemi in modo settario e non come confronto dialettico con tutti, porta a concepire in senso sbagliato il rapporto tra maggioranze e minoranze una volta decise le scelte ;
il riapparire se pur limitato di tendenze aziendalistiche
il diffondersi di atteggiamenti, spesse volte senza affontare e dare un giudizio nel Consiglio, di fronte a posizioni spontaneistiche e massimalistiche ;
il pericolo latente dello scadimento del rapporto tra consiglio ed ese cutivo, accusato quest'ultimo spesse volte di verticismo ;
le presenze nella sede dell'esecutivo, spesse volte sono diventate ele menti di polemica e litigio all'interno del Consiglio, così pure come sono funzionate le commissioni .

Questi sono alcuni degli aspetti negativi, che noi dobbiamo affrontare per modificarli , con il proposito di limitare al massimo questi errori, bisogna che attraverso un dibattito politico non solo all'interno del Consiglio ma anche con i lavoratori ci si sforzi per superarli . Inoltre, ele mento per superare certe difficoltà ed errori, base per la modifica di questi, è attenersi al nostro regolamento sul C.D.F. dove alcuni criteri di comportamento sono previsti, sia sulle funzioni ed i compiti-del delegato, sia del Consiglio e dell'esecutivo sia delle commissioni vincolandosi allo spirito politico dello stesso regolamento .
Un altro aspetto è come andiamo ad eleggere il nuovo C.d.F. La nostra esperienza ci insegna che guai a noi se non fosse una elezione che tenga conto di tutte le forze unitarie presenti in fabbrica e che sono state pro tagoniste in questi anni di positivaEsperienza . Il rischio è quello di percorrere un corso a ritroso con il risultato di una politica settaria, senza il legame profondo con l'organizzazione sindacale e la sua politica generale .
Da qui la necessità di scegliere la strada del confronto politico con i lavoratori, il quale deve tendere a riscoprire e rafforzare il ruolo del delegato, del Consiglio, sapendo che la scelta è di esprimere uno strumento unitario capace di saper utilizzare il potenziale politico dei lavoratori.
CONCLUSIONI
L'attività futura si presenta carica di impegni, fare rispettare a applicare il nuovo CCNL , gestire in modo efficace l'utifflo accordo aziendale evitando che si vanifichino gli sforzi fatti da tutti i lavoratori .
Questi impegni dovranno essere mantenuti e sostenuti, in un momento di crisi grave e pericolosa come quella che stiamo vivendo in questi momenti.
La stessa stra4egia del movimento operaio deve fare una verifica degli obiettivi che lo stesso movimento si pone .
Superare la crisi, rivendicando un nuovo sviluppo economico, sociale e civile, muovendosi sul terreno delle riforme .
L'impegno che ci coinvolge tutti di fronte ai pericoli involutivi e reazionari, richiede una risposta energica e articolata che ci veda impegnati in modo diverso dal passato .
Il futuro C.d.F. dovrà essere una espressione unitaria per affrontare con successo le nuove battaglie e che ci attendono e questo è un impegno che rimane di tutti i lavoratori nel momento in cui sono chiamati ad eleggere i propri delegati .
olidarietà con popolo spagnolo
sfruttato, torturato, e privato dei suoi diritti da una dittatura Fascista.
LA GARROTA DEL BOIA FRANCO HA ANCORA ASSASSINATO
Siamo convinti d'altronde che il ricorso sempre più frequente al!'assassinio politico come metodo dì governo, al terrorismo continuo
siano segni non di forza, ma di debolezza della dittatura Franchista sempre più isolata nel paese e attaccata non più solo dalle forze
operaie, ma anche da quelle studentesche, dal separatismo basco, e da esponenti cattolici sempre più numerosi.
CITTÀ DEL. MESSICO — Gli studenti universitari della capitale messicana hanno dato vita a una grande manifestazione di solidarietà con il popolo spagnolo. NELLA FOTO: davanti agli uffici della rappresentanza spagnola una scena che si richiama alla tragica morte di Salvador Puig Antich assassinato con la « garrotta ».
