Sindacato FIOM5

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DI 24 ORE

Come è noto le trattative sindacali con la Confindustria per il rinnovo del contratto sono state rotte e prende perciò concretamente l'avvio la lotta dei metallurgici italiani delle aziende private, come già è avvenuto per i lavoratori delle aziende ili stato i quati hanno effettuato il 18 u. s. un primo compatto sciopero di ore.

Le tre Organizzazioni sindacali FIOM, FIM, UILM infatti, di fronte al rifiuto della Confindustria di avviare una trattativa in ordine alle richieste avanzate unitariamente dai sindacati e a tutti, ben note, ed i fronte al proposito della stessa , di imporre ai sindacati il blocco contrattuale, hanno deciso di proclamare un primo sciopero nazionale di 24 ore di tutti i lavoratori della nostra categoria per martedì 1^ febbri o e nel contempo di sospendere con effetto immediato a tempo indeterminato, l'effettuazione delle ore straordinarie. Nella stessa data lo sciopero è 'proclamato anche per

tutti i lavoratorid elle aziende di Stato. L'assoluta intransigenza del paaronato italiano deve suscitare e costituire nativo per una decisa ed energica risposta di tutti i lavoratori italiani e con ciò stesso l'affermazione della volontà di conquistare il contratto di lavoro.

Abbiamo in altre occasioni puntualizzato ciò che per i lavoratori della Innocenti può rappresentare l'affermazione delle richieste poste alla base del rinnovo del contratto, per le nostre condizioni di vita e di lavoro. DOBBIAMO OGGf RILEVA RE CON FORZA CHE SE L'INSIEME DEI LAVORATORI METALLURGICI HA UN BEN VALIDO MOTIVO PER PARTECIPARE COMPATTI ALLA LOTTA ED E' APPUNTO L'OBIETTIVO DI CONQUI— STARE IL CONTRATTO; I LAVORATORI DE LLA INNOCENTI NE HANNO IL DOPPIO - DI MOTIVI. Si deve cioè mettere in conto lo stato in cui si svolge il rapporto di lavoro, la continua violazione dei più elementari diritti ed il tentativo dell'azienda DI IMPEDIRE LO STESSO DIRITTO DI SCIOPERO in spregio alle continua in 80

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I CAPI `COLLETTORI,.

Abbiamo notato da molto tempo con quanta 'zelantia certi capi, certi impiegati e cerei marcatempi siano impegnati a fondo nella raccolta degli assegni sindacali per..-uni certo sindacato. Noi non voglia mo muovere loro nessuna critica in merito a questa operazione, tutt'al più sarà la Direzione della Innocenti che li dovrà richiamare a Mire il loro lavoro di capo, impiegato o marcatemi)* e non il collettore di reparto, ma vorremmo far presente alcuni casi che ci vengono segnalati dai lavoratori che vengono avvicinati da questi strani "collettori sindacali" i quali, allo scopo di avere l'assegno, promettono vita facile nel reparto, aumenti di merito, pas saggi di categoria e cose di questo genere.

Non è sicuramente questo il modo miiliore per sindacalizzare i lavoratori, non iI sistema di orientarli alla vita del Sindacato_ Così si creano solo degli opportunisti che condizionano la loro adesione al Sindacato ad unsi contropartita e quando ciò si rende impossibile si trasformano in disfattisti che driticano a torto le Organizzazioni sindacali e l'operato di tutti i sindacati, quando invece la responsabilità è da ricercarsi in ben altra direzione.

Noi invitiamo questi signori capi, impiegati e marcatempi a fare il loro lavorò, a vedere se nei loro reparti i lavoratori guadagnano una giusta percentuale di cottimo, a controllare che i lavoratori operino in condizione di sicurezza fisica, di valutare l'operato di ogni singolo operaio con obiettività e serenità e non con spirito dip arte, a rispondere in maniera'esatta e principalmente educata ai lavoratori che si rivolgono loro per dei chiarimenti o per delle informazioni.

Se poi vogliono aiutare anche il Sindacato devoflaOrientare il lavoratore a m ettere, con libera scelta del.sindacato, gli assegni nelle apposite cassette perchè è anche in quel gesto che si misura il grado di sindacalizzazione dei lavoratori.

di avere di fronte una grande massa di lavoratori organizzati al sindacato, una mas sa cosciente sempre pronta a seguire le organizzazioni sindacali, dei lavoratori che non si scaglieranno contro i rappresentanti sindacali con ingiurie ed improperi perchè i loro desideri non vengono soddisfatti, ma viceversa saranno individuare l'origine e la causa della loro insoddisfazione e sapranno rispondere in maniera appropriata verso i veri responsabili del loro malcontentp battendosi per sempre nuove e migliori conquiste nel mondo del lavoro.

Nell'invitare i lavorattirt 'a -respingere le interessate proposte che certuni avanzano loro in cambio dell'assegno, li indirizziamo a scegliere liberamente senza paura, non come materia di baratto, ma coscienti di aver fatto fino in fondo il proprio dovere, il sindacato che loro ritengono sia quello che più riscuota la loro fiducia e versare liberamente a quel Sindacato il loro contributo attraverso l'assegno dando cosi forza morale e materiale al sindacato che loro hanno liberamente scelto.

Riceviamo e pubblichiamo: LE TTERA APERTA DI UN LAVORATORE!

Invece di gettawvia, quasi con disprezzo, il volantino di informazione che viene distribuito, leggilo e meditalo; imparerai certo qualcosa. Se non lo vuoi mettere in pratica perchè ti chiede il conttibuto sindacale e credi che per quello andrai al fallimento, leggi e rifletti sul resto

• POSTINO
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CORRUZIONE SINDACALE ?

del contenuto, troverai sempre qualcosa che ti interessa da vicino.

Le notizie contenute nel volantino dovrebbero farti riflettere poiché tra l'altro si dice che già da tempo nella fabbrica che tu credevi fosse una oasi di libertà, di guadagno, di benessere, in realtà si dimostra un ben triste luogo.

Pian piano, giorno per giorno, sta diventando simile ad un lagher, mancano solo i cani poliziotti, tutto il resto esiste già. Guardie, disciplina, reticolati, divieti, provvedimenti disciplinari, articoli e regolatyenti non mancano.

Pensa lavoratore che oltre vent'anni fa era cosi e i lavòratori difesero col prezzo della vita la fabbrica , si ribellarono e vinsero contro i nazifascisti. Ora le loro foto coi nomi sono là all'entrata di ..ambrate, ti guardano e•sembra ti dicano "Per la vera libertà siamo insorti, per la giustizia tra gli uomini siann caduti".

Questo lo dicano a tutti, operai, impieati, apprendisti, capi e dirigenti; non rac cogliere questo appello significa insultar e il loro sacrificio.

Purtroppo se ora le cose non vanno bene è anche colpa di molti lavoratori, del loro assenteismo ad ogni forma di organizzazione, per mancanza di un minimo di spirito di sacrificio, per degli egoismi per'SOgiati ohe lo rendono cieco e non gli permettono di guardare più in là del proprio immediato interesse. In mezzo a questo stato di cose chi ne gode è sempre il padrone che dividendo impera l e chi, paga per tutti sono sempre i lavoratori. ‘

"Chi è causa 'del suo .mal pianga sè stesso" dice un antico proverbio. Noi però non dobbiamo piangere ma dobbiamo tutti.insieme ritrovare la via per ribellarci a questo stato di cose e dire no allo strapotere padronale e rigettare i metodi antidemocratici che il padrone adotta per sopprimere ogni movimento dei lavoratori.

Bisogna organizzarsi attorno ai sindacati e bloccare la manovra padronale ora che siamo ancora in tempo. Domani potrebbe essere troppo tardi e saremmo costretti a subire sempre più pesantemente la rappresaglia del padrone.

e I PERICOLOSO PEZZO i DA MUSEO

Al reparto 222, dove si lavorano i pezzi di lambretta(n alluminio, vi è una fresa di tipo assai antiquato che nel giro di pochi anni ha provocato seri infortuni.

Il primo infortunio si ebbe nel dicembre' del 1961 ed un lavoratore perse due dita, 1r il secondo nell'ottobre del 1963 e un'altro lavoratore ebbe un dito gravemente offeso tanto che gli è rimasto diritto, infine il terzo, per il quale il lavoratore si trovar tuttòra in infortunio, ha gravemente muti- I lato la mano al lavoratore e gli ha provocato una ferita al braccio tanto che sono oc-i a corsi ben sette punti di sutura per rimar- gr ginarla.

Si noti inoltre che tra un infortunio e l'altro, dei sovracita ti, si sono avuti almeno altri 7 o 8 operai più o meno lieveinen- ca te infortunati sempre della stessa fresa. Dice un antico adagio "Scappati i buof si chiude la stalla", infatti ;dopo l'ultimo in-- 1 fortunio si è corsi ai riparti. Protezioni, segnali luminosi, modifiche al sistema di bloccaggio, fine corsa, il tutto per cercare di evitare nuovi infortuni e il ciò è buo-, na cosa ma il vero male va ricercato attrove e secondo noi:

la macchina in questione è un vecchio pezzo da museo é non una macchina Joie possa affrontare con tutte le garanzie una lavorazione di grande serie coni ritmi del giorno d'oggi. Ogni misura di sicurez-, za è un palliativo che lascia il tempo che trova e a lungo andare metterà di nuovo in' pericaldrincolumità del lavoratore. Per far fare 3/4 mila giri ad una (resa occor-il re una macchina moderna che abbia tutte le attrezzature automatiche che rispondano all'esigenza del caso.

Bisogna tener presente che al lavoratore và data la possibilità di poter lavorare con tranquillità. Il lavoratore non deve

E

.[DALLA V1 )

essere oppresso dal pensiero di dover realizzare il cottimo o dalla paura di non guadagnare a sufficienza durante la giornata, non deve escogitare nessun trucco o sotterfugio per guadagnare tempo, solo cosi si eviteranno al massimo i casi d'infortunio. Per garantire la sicurezza fisica dei lavoratori è necessario abbandonare la politica dei bassi costi rischiando la pelle dei lavoratori su macchine e in luoghi non adeguati alla bisogna (vedi fonderia, stampaggio a caldo), ma occorre ammodernare gli impianti pér far sempre meglio di fronte alla concorrenza e nel contempo garantire sempre più rincolumità fisica dei lavoratori.

(DILLA PRI311)

leggi e alla Costituzione

Non può non sollevare indignazione, rabbia, in tutti quanti, il fatto vergognoso, incivile, che alcuni.operai siano stati costretti a farsi i propri bisogni corporali nei pantaloni perchè vincolati a ritra,illsostenibili e senza gli indispensabili cambi.

Non possono non determinare una decisa reazione di tutti e la volontà di cambiare le cose, i gravi più recenti provvedimenti della Direzione di licenziare un operaio, sospenderne altri due e ammonire tutti gli altri operai della squadra del reparto verniciatura perchè "colpevoli" di aver scioperato per 10 minuti il giorno 12 per rivendicare il diritto ad avere i cambi per andare al gabinetto, dopo averli imitilmente sollecitati, e non essere costretti a farsela addosso.

ALLA INNOCENTI

LICENZIATO PERCHE' CHIEDEVA DI... FARE PIPI'

Un mese fa un operaio vincolato al lavoro sulle linee di montaggio e stato costretto a farsi addosso i propri bisogni corporali non potendosi allontanare dal posto di lavoro per mancanza di cambio.

Il 12 Gennaio 1966, una squadra.di operai del reparto verniciatura macchine, dopo aver più volte sollecitato il cambio per potersi recare al gabinetto è stata costretta a dichiarare sciopero per poter soddisfare i propri bisogni fisiologici.

Per aver protestato, rivendicando il diritto di recarsi al gabinetto, la direzione della INNOCENTI, per rappresaglia sindacale, ha licenziato un operaio e sospeso altri due dal lavoro.

Nel denunciare questo vergognoso stato in cui si svolge il rapporto di lavoro, la violazione delle più elementari necessità umane e del diritto allo sciopero. additiamo al pubblico disprezzo il comportamento dei dirigenti di questa azienda.

Questo non è che uno dei tanti atti di intolleranza e inciviltà di cui sono capaci gli industriali italiani, e con Io stesso inconfondibile stile negano il rinnovo del contratto nazionale di lavoro a tutti i metallurgici italiani.

TUTTI SOLIDALI CON LE LOTTE OPERAIE !

lega FIOM - lambrate

Di fronte a questi iittqualificabili fatti, che peraltro si ricollegano al clima di illibentà e di intimidazione; *i continui spostamenti e trasferimenti, per rappresaglia, al continuo aumento dello sfruttamento, alle arbitrarie sospensioni che sistematicamente e unilateralmente decide la Direzione, che investono le condizioni e gli interessi di tutti i lavoratori si sarebbe dovuto promuovere una decisa risposta con lo sciopero e questa è stata la posizione della FIOM; ma purtroppo come in altre occasioni è mancato un accordo delle altre organizzazioni sindacali. In ogni caso penò la risposta alle prepotenze dell'azienda'con la lotta, è solo rinviata e si ricollega alla battaglia per il contratto.

Alla luce di queste cose, della situazione esistente alla Innocenti, tanto più chiaramente si coglie ciò che rappresentano le rivendicazioni contrattuali per le quali tutta la categoria è chiamata a scioperare compatta il 1 - febbraio-; e proprio per questo riteniamo che la risposta dei lavoratori della Innocenti non potrà mancare . e costituirà l'avvio di,uria decisa e contit: . nuativa lotta per sconfiggere la politica del padronato e conquistare più umane e civili condizioni di vita e di lavoro.

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