Redazione e Amministrazione:
V:le C. da Forli, l 08 Milano
Anno V N. 1
Ge. naio 1958
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SOLO CON L'UNITA' E LA I OTTA
è possibile respingere i licenziamenti
Martedì pomeriggio avrà luogo l'incontro fra l'Assolombarda e le Organizzazioni Sindacali per l'esame della richiesta di 170 licenziamenti avanzata dalla Direzione.
Il provvedimento è già stato respinto, perchè ritenuto ingiustificato dalle Organiziazioni Sindacali ed in modo unitario dalla C. I.
In particolare gli attivisti sindacali FIOM, della nostra fabbrica, che si sono riuniti il 6 gennaio alla Camera del Lavoro, precisavano, fra l'altro, che:
« Mentre, da mesi, i lavoratori e la C. I. ricendicavano la soluzione dei vari problemi aziendali riguardanti: il premio di produzione aneorato al rendimento del lavoro, la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, la revisione della cronotecnica » — in modo da realizzare la parità salariale fra uomo e donna — l'assunzione in pianta stabile degli assunti a termine e
dell'impresa ALACI, ecc.; la Direzione ha richiesto, ingiustificatamente, il licenziamento di 170 lavoratori ».
« Riteniamo non giustificato il provvedimento richiesto dalla Borletti, perchè: con il forte aumento del rendimento del lavoro, con l'introduzione delle nuove tecniche produttive ed organizzative, con il forte aumento dei profitti realizzati dalla Ditta, si sono create tutte le condizioni indispensabili per ridurre l'orario di lavoro a parità di salario. Come pure, con l'attuale struttura tecnica e organizzativa della fabbrica, si sono create le condizioni per ridurre i prezzi di vendita dei prodotti che permettono di ampliare il mercato e sfruttare completamente tutti gli impianti dell'azienda che in parte sa no, attualmente, inoperosi ».
La conferma, di quanto detto nel comunicato della FIOM, si ha nella produzione globale dell'ultimo an-
no, che è continuata ad aumentare, mentre la maestranza occupata è diminuita di oltre 150 lavoratori.
Nella fabbrica vi sono tutte le condizioni perchè nessun lavoratore venga licenziato e sia ridotto l'orario di lavoro a parità di salario. Ma ciò, di certo, non potrà essere realizzato semplicemente con le trattative tra l'organizzazione padronale e quelle dei lavoratori. Ma, per giungere ad una soluzione positiva, è necessario l'unità e la lotta di tutti gli operai e impiegati della fabbrica da realizzarsi immediatamente e non aspettando quando non si è più in tempo.
Occorre pertanto che si addivenga al più presto alla convocazione dell'assemblea di tutti i lavoratori da parte della C. I. e delle Organizzazioni Sindacali, nella quale: vengano decise le forme dell'azione sindacale che si rendano indispensabili nell'attuale situazione.
Centro la Befana di Borletti esigiamo 40 ore pagate 48
Sono mesi che circola nella fabbrica la voce che ad un certo punto ci sarebbero stati dei licenziamenti, voci avallate anche da persone responsabili, interessate a impaurire i lavoratori.
Sono pure mesi che i Sindacati hanno prospettato alla Direzione la necessità di una riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, riduzione, che era implicito, avrebbe eliminato il pericolo di eventua-
li licenziamenti dovuti al progresso tecnico portato dai nuovi impianti.
Come regalo per l'Epifania, la Direzione ha pensato bene di sospendere dal lavoro per un certo periodo di tempo le operaie del reparto Spolette comunicando questa iniziativa alle interessate un'ora prima della cessazione del lavoro.
Alla domanda fatta da un membro della C. I. al Capo del Personale perchè non si era seguita la
Borletti condannato a pagare dalla Corte di Cassazione
Apprendiamo all'ul timo momento che la Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato' dalla FIOM, per conto dei lavoratori della Borletti, riguardante il pagamento della percentuale sulle ore straordinarie.
Pertanto Borletti dovrà pagare gli arretrati dal 27 ottobre 1949.
normale procedura di esaminare la cosa con la C. I. questi dichiarò di aver già comunicato il tutto a Negrini, il quale però non aveva avvisato nè gli altri componenti della C. I. nè le operaie interessate.
Vi è da agigungere poi che verso sera il membro della Commissione Interna Lecchi comunicava alle Operaie sospese che la Cassa d'integrazione avrebbe corrisposi() il 66% di 40 ore, pari a 26 ore di salario mentre la cassa corrisponde il 66% solo dalle 24 ore alle 40 (16 ore settimanali pari cioè a 10 ore e 40 minuti.
C'è da rimanere perplessi a simili atteggiamenti in momenti così critici.
Per colmare la misura la Direiione comunicava, alla C. I., alle ore 12,05 di sabato 4 gennaio la decisione dell'Azienda di procedere al licenziamento, « nel minor tempo possibile », di 170 dipendenti fra operai impiegati e equiparati, così distribuiti, 150 fra operai e operaie e 20 fra impiegati e equiparati.
Questo è stato il modo gentile-Che la Direzione ha escogitato (come già altre volte) per fare passare amaramente le feste ai suoi operai.
INEUTRALITA' ATOMICA
Nei giorni scorsi sul giornale « New York Herald Tribune » il noto giornalista americano Walter Lippman, fra l'altro scriveva:
.Io ritengo che chi nutre tale opinione (quella di non trattare con l'URSS) inganni se stesso e che, se noi persistiamo in una politica che.esclude ogni negoziato, infliggeremo un danno incalcolabile, forse irreparabile alla nostra posizione nel mondo. Infatti una politica siffatta, che si incarna nella persona del sig. Dulles, equivale ad assicurare al Governo sovietico il monopolio delle decisioni circa la pace. In altre parole l'URSS è sicura che noi non gareggeremo in una certe sfera e che il Governo sovietico può avanzare qualsiasi proposta senza correre alcun rischio. Tale politica implica la certezza che gli Stati Uniti acceteranno, agli occhi del mondo, la responsabilità di aver reso inevitabile il fallimento di qualsiasi proposta do pace. Non si vede spesso una grande Potenza fare a tal punto il gioco dei suoi avversari!
I prossimi tre anni, press'a poco, saranno un periodo critico per l'alleanza atlantica. Stando alle ipotesi più ottimistiche, tanto ci vorrà, per lo mi•no, per cominciare a turare la breccia che si è aperta fra il livello sovietico e il livello americano in fatto di progressi della tecnica bellica. E quasi certo che nei prossimi anni tale stato tenderà piuttosto ad ampliarsi che a ridursi, Il che vuol dire che, durante un periodo critico, gli alleati europei degli Stati Uniti si sentiranno sempre più vulnerabili ..
Sembra proprio che gli unici a non aver preoccupazioni sulla bontà della politica americana, siano i nostri governi democristiani, i quali, unici in Europa, hanno accettato alla Conferenza di Parigi di installare rampe per il lancio di missili nel nostro territorio.
E' tempo di chiedere ai nostri governanti di riflettere e agire in tempo per la pace e la vita stessa della nazione. L'unica garanzia valida per evitare le rappresaglie è quella della neutralità atomica; che le rampe per missili non vengano installate in Italia, che sia costituita una fascia neutrale europea comprendente il nostro Paese e quelli vicini.
PERIODICO DEI LAVORATORI DELLE OFFICINE BORLETTI
VITA DEI REPARTI E DEGLI UFFICI •
Dopo le elezioni
Ci spiace di dover cominciare questa nota con parole che non avremmo voluto usare, ma che le esperienze di un anno ci costringono putrtoppo ad adoperare.
Di Veittorio, il grande sindacalista scomparso, ci insegnò a non vantare come vittoria sindacale, la vittoria di una lista operaia rispetto ad un'altra, perchè, ci ammoniva, le polemiche di un sindacato con un'altro servono solo al padrone, e quando la classe operaia è divise la vittoria è solo del padrone.
Riteniamo che l'insegnamento di Di Vittorio valga tutt'ora, anzi su questa strada noi cercheremo sempre di marciare. Però non possiamo fare a meno, questa volta. di pensare che i commenti post-elettorali di certi esponenti sindacali, dopo la riconquistata maggioranza operaia da parte della FIOM, suonino per lo meno stonati e inopportuni agli stessi operai, quan do esprimono il punto di vista che l'avanzata della FIOM sia il frutto della testardaggine di Borletti, piuttosto che di una impostazione sindacale basata sul principio dell'unità dei lavoratori come forza decisiva per risolvere i problemi dei lavoratori contro l'avversario di classe.
Dopo oltre 50 anni di lotte sindacali, dopo le ultime lotte condotte nella nostra fabbrica di fronte ai licenziamenti nuovamente richiesti dalla Direzione, ci sembra che sia ormai chiaro anche ai cechi che l'impostazione della collaborazione aziendale fra operai e padrone vale solo quastdo da questa collaborazione il padrone può trarne frutto, ma quando di fronte a situazioni difficili, quando cioè, toccherebbe al capitale collaborare per venire incontro agli operai, allora il padrone si rivela in. tutta la sua vera e prepotente natura di nemico di classe, pretendendo che sia ancora il lavoratore a collaborare ed a
Protesta alla divisione "C"
non mettergli il bastone fra le ruote, pagando lui, come sempre, le spese.
Quanto sopra l'abbiamo detto per far capire a questi sindacalisti che non devono prendere come sconfitta il progresso della FIOM, ma bensì come una indicazione della volontà dei lavoratori ad impegnarsi, apertamente, tenacemente e unitariamente, contro chi ha un'anima così poco cristiana, da gettare in strada in pieno inverno, 170 dipendenti, contro chi ha tolto centinaia di migliaia di lire dalle tasche dei cottimisti e pretende che gli operai lavorino a cottimo senza guadagnare di più di quel tanto fissato dai suoi collaboratori, contro chi si ostina a mantenere in stato di continua paura i lavoratori assunti a termine e dell'ALACI, contro chi infine ha come legge di vita, non le vie del Signore ma quelle del massimo profitto a tutto danno dei soliti • Cirenei ».
GLI ELETTI
In base ai seggi assegnati alle liste e sulla base delle preferenze ottenute, la nuova Commissione Interna risulta così composta:
OPERAI:
Negrini Egidio - CISL (507).
Grassi Giovanni - FIOM (442).
Pizzinato Antonio - FIOM (209).
Della Vedova Antonio - CISL (203).
Lecchi Angelo - CISL (148).
Vinea Carlo - FIOM (137). Crespi Angela - FIOM (63).
IMPIEGATI:
Testa Francesco - CISL (213).
Quintilli Lino - CISL (57).
I numeri fra i presenti indicano le preferenze ottenute da ogni singolo candidato.
Nella riunione del 2 gennaio la
C. I. ha eletto, quale suo segretario, l'operaio Egidio Negrini.
I risultati elettorali
Quanto da mesi continuiamo a denunciare, dalle nostre colonne, riguardo la situazione che si è, venuta a creare nella divisione • C » e che da mesi i lavoratori sopportano, si è trasformato, il 2 gennaio scorso, nella protesta delle operaie dei reparti • Vagnarelli . e • Allie-, vi ., contro il giornaliero aggravarsi delle loro condizioni di lavoro e di salario.
Come ampiamente abbiamo avuto occasione di dimostrare, la responsabilità dell'attuale stato di cose non ricade di certo sugli operai, come da parte della direzione si tende a dichiarare con invio di lettere d'ammonizione e di distribuzione di multe, ma va ricercata fra qualcuno che sta molto in alto.
Nella confusione organiz2.ativa esistente si verifica il fatto che ci sono operaie che rimangono per delle giornate inoperose per mancanza di materiale, e mancano i manovali per il trasporto del lavoro, e mancano gli operatori per l'attrezzatura della macchina.
A tutto questo si aggiunga la situazione dei cottimi che ogni giorno si aggrava. Basti pensare che vi sono delle bolle di cottimo, risalenti alla fine del 1955, che non sono ancora state liquidate, mentre le bolle riguardanti le nuove lavorazioni si tende a liquidarle con percentuali che vanno dal 50 al 90
per cento della categoria.
In questa situazione, qualche sapientone, invece di prendere il bisturi ed incidere nella parte malata, non ha saputo far altro di meglio che creare dei nuovi intralci burocratici (che fanno perdere altro tempo ai lavoratori) con la timbratura delle bolle di cottimo e i fogli di accompagnamento per ogni lotto di pezzi. E' stata apunto questa la tradizionale goccia che ha fatto traboccare il vaso, ed è sfociata nella protesta delle operaie del 2 mattina.
Il pomeriggio dello stesso giorno la C. I. al completo si riunì per esaminare la situazione e ha deciso di chiedere con urgenza un incontro con la direzione con l'invio della seguente lettera:
«Si prega di indire una riunione tra Direzione e Commissione Interna al più presto per esaminare i motivi del vivo malcontento esistente tra i cottimisti della divisione « C », ed in modo particolare:
Percentuale per le ore attesa lavoro.
Bolle di cottimo inevase dal 1955 al 1957.
— Media di cottimo sulla gratifica Natalizia.
Insufficienza del personale indiretto (manovali operatori). Distinti saluti.
LUBRIFICARE LE PAGHE
Dopo anni di ansiosi sospiri sono stati decisi gli aumenti di paga degli attrezzisti.
L'atmosfera creatasi con questi aumenti forse avrà un po' deluso i nostri dirigenti, ma se è per questo si consolino; non sono i soli, la delusione è forse maggiore tra i lavoratori.
Con tutto il rispetto dovuto ad ogni aumento di paga è utile dare una spiegazione a queste delusioni che si manifestano su tutto il fronte.
La consuetudine degli aumenti di merito è sempre stata per gli operai attrezzisti il milior riconoscimento ed orgoglio della categoria; si potrebbe dire che essa fa parte integrale e indispensabile dello slancio che spinge ad alimentare quella continua prestazione sul lavoro a cui richiede un sempre maggior bagaglio di nuove idee.
Ebbene, questa parte così importante, in questi anni, è rimasta un po' arretrata è l'attesa per gli aumenti di merito era da questa categoria Molto sentita ed attesa.
Una deficienza è stata l'esiguità dell'aumento da 5 a 10 lire (con riferimento al 1938 si tratta di 5-10 centesimi) ma la deficienza più grave è stata la limitazione del numero dei beneficiati.
Come non prevedere che aperto il capitolo« aumenti », dopo tanti anni che più non se ne parlava, la maggioranza dei lavoratori, co• sciente delle sue prestazioni di lavoro, si sentiva candidata all'aumento di merito?
E quante promesse fatte non sono state mantenute?
Se la nostra Direzione, con questi cuti/enti, si è posta l'ambizioso obiettivo di stimolare 'la concorrenza tra i lavoratori ha puntato male e ha errato. L'emulazione tra i lavoratori sarà tanto maggiore, quanto più i loro diritti saranno giustamente riconosciuti e, sgombrato il terreno delle polemiche, si crei l'atmosfera di fiducia che è tanto utile al processo produttivo.
Al balzo in avanti compiuto in questi anni dalla nostra fabbrica, gli attrezzisti hanno dato un contributo decisivo, che la Direzione non ha ancora premiato, e di tento di ignorare che il problema delle paghe degli operai fa parte di quel processo naturale di progresso. Facendo così, si illude, non v'è dubbio Neghereste la lubrificazione ad una macchina? Sarebbe un delitto! Si badi che l'aumento delle paghe non è soltanto un lubrificante indispensabile per gli uomini, ma in questo caso, assume anche la funzione di carburante.
-2,1•MMOIMIM*IMMO,
RISULTATI DELLE ELEZIONI DELLA C. I. 1 9 5 6 1 9 5 7 voti */* seggi voti i/e seggi OPERAI: Votanti Bianche-nulle FIOM CILS UIL IMPIEGATI: Votanti Bianche-nulle FIOM CISL 2051 1930 66 64 945 47,6 3 1049 970 48,9 4 817 70 3,5 e e 581 567 14 20 94 18,5 0 129 473 81,5 2 418 56,2 4 43,8 3 • 23,5 • 76,5 2 2 la Scintilla
UNA CAUSA GIUSTA '""""" """T"' nell'interesse di tutti Una proposta alla CISL
Io so, cari compagni che la vita del militante sindacale, dell'Attivista sindacale di base è una vita di sacrifici, conosco le amarezze le delusioni, le ore che richiede l'attività sindacale, molto spesso con risultati non del tutto soddisfacenti. Io conosco molto bene tutto questo, perchè anch'io sono stato attivista sindacale (voi sapete bene che io non provengo dall'alto, provengo dal basso, ho cominciato a fare il socio del mio sindacato di categoria, ppi membro del Consiglio del Sindacato, poi Segretario del Sindacato, e così via) e quindi tutto quello che voi fate, che voi soffrite, di cui qualche volta anche avete soddisfazione, io l'ho fatto, e conosco quindi ciò che si richiede agli attivisti sindacali. Gli attivisti sindacali nel nostro sindacato, però, possono avere l'intima soddisfazione di servire una causa veramente alta.
Il nostro sindacato, lotta per l'unità d'azione e per l'unità sindacale, e la lotta per l'unità, cari compagni è un aspetto fondamentale della lotta di classe, cioè della lotta fra i lavoratori da una parte e il grande padronato dall'altra. La lotta per l'unità è un aspetto di queste lotte, di questa lotta generale, perchè è il padronato che ha l'interesse a dividere i lavoratori, a provocare le scissioni, ad approfondirle, a renderle insanabili, e più è divisa la classe operaia, più è debole, più il padronato può dominare, può esercitare il suo predominio e può determinare il salario dei lavoratori, può determinare la ripartizione della ricchezza prodotta dal lavoro.
Che cosa dobbiamo vedere? Io invito a discutere su questo: è giusto che in Italia, mentre i grandi monopoli continuano a moltiplicare i loro profitti e le loro ricchezze, ai lavoratori non rimangono che le briciole? E' giusto che il salario
dei lavoratori sia al di sotto dei bisogni vitali dei lavoratori stessi e delle loro famiglie, delle loro creature? Di questo dobbiamo parlare, perchè questo è il compito del sindacato. Il sindacato non deve determinarlo nessuna dottrina di carattere filosofico, religioso, ideologico. No, il sindacato deve occuparsi degli interessi dei lavoratori; ed io, on. Pastore di questo voglio parlare. E come io non chiedo a Pastore di non rinunciare alla sua fede cattolica cristiana, alle sue comunioni, all'uso dell'esercizio delle sue funzioni religiose, lui non deve impedire a me di pensare come voglio io, perchè il sindacato non deve imporre a nessuno un pensiero fila sofico e ideologico, anche politico, determinato.
... Pensate sempre che la nostra causa è giusta, è affascinante, è la causa del progresso generale, è la causa della civiltà umana, della giustizia fra gli uomini e che questa causa merita di essere servita. Perchè, come il piccolo rivo di acqua che scorrendo senza che nessuno se ne accorga, precipita nel fiume ma contribuisce ad irrobustire il fiume, ad aumentare il volume dell'acqua, ad aumentarne la velocità, a renderla anche travolgente, così ogni piccolo contributo di ogni militante affluisce sempre alla grande fitimana che è rappresentata dalla nostra grande famiglia dei lavoratori italiani, che è la grande forza, la garanzia del nostro avvenire. E quando si ha la consapevolezza di servire una .causa giusta, ognuno di voi può avere la fierezza interiore di dire: ho compiuto un grande dovere. E questo lo può dire di fronte a se stesso di fronte alla propria donna, di fronte ai propri figli, di fronte alla società a.
GIUSEPPE DI VITTORIO (stralcio dal suo ultimo discorso pronunciato a Lecco).
QUANTO COSTA
Fare un consuntivo di quattro anni di vita del nostro giornale « La Scintilla » si può trarre un giudizio altamente positivo.
Basta scorrere la collezione del giornale per rendersi subito conto della mole del lavoro svolta. Ci si trovano articoli che sollevano tutti i problemi sindacali, sociali, politici, che assillano quotidianamente i lavoratori della nostra fabbrica; per non parlare poi della funzione informativa e formativa da esso svolta in una fabbrica, nella quale è tanto difficile avere informazioni sui problemi che interessano sempre più i lavoratori.
I difetti del nostro giornale sono nè più nè meno i difetti che.gsi possono imputare alla penna di lavoratori-giornalisti che si immedesimano nei problemi dei loro compani di lavoro, ma è certo, che una sempre maggiore critica e collaborazione da parte di tutti varrà g a emendare errori e difetti.
Una nostra difficoltà grave è il problema del sostegno finanziario del giornale. Il costo di ogni copia è salito a lire 25, e ciò mette con-: tinaumente in diffcoltà la regolare uscita del giornale stesso. Per questo ci rivolgiamo ai nostri bravi lettori e diffusori per convincere2 tutti della necessità di un piccolo contributo finanziario, indispensabile P. alla vita del giornale.
Per questo confidiamo che a chi già ha aumentato il, suo contributo da tempo si affianchino tutti i lettori, convinti della urgenza di -I questa necessità.
Pensiamo perciò che con il prossimo numero la maggioranza dei .3 lettori ,offrirà 20 ire, dimostrando così, di aver compreso l'importana che é La Scintilla • continui la battaglia in difesa dei lavoratori, g che essa in tutti questi anni, ha sostenuta.
LA REDAZIONE
Nella riunione fra Direzione e C. I. del 13 dicembre scorso, fra le altre cose prese in esame, si è nuovamente discusso del problema dei cottimi. Ancora una volta, causa l'opposizione della direzione, non si è giunti a nessuna conclusione positiva. In seguito a quanto da noi pubblicato nei precedenti numeri sul problema dei cottimi e in particolare in riferimento all' accordo della CISL del febbraio 1955, i dirigenti della stessa CISL sul loro ultimo a Notiziario • hanno polemizzato con quanto da noi richiesto, e l'amico Della Vedova si è particolarmente accalorato, parlando in mensa di questo accordo. Da parte nostra, pur ripromettendoci di esaminare nuovamente e con
profondità su queste colonne il pra blema dei cottimi, non intendiamo attualmente, anche per mancanza di spazio adentrarci in una disquisizione su tutta la questione.
Però, per porre fine ad ogni polemica, oltre tutto dannosa per i lavoratori, sull'accordo del febbraio 1955, proponiamo ai dirigenti della CISL di trasmetterci, momentaneamente il testo originale dell'accordo che provvederemo a pubblicare integralmente sui prossimi numeri.
Noi ci auguriamo che i dirigenti della CISL aziendale si troveranno d'accordo su questa nostra proposta, nell'interesse dei lavoratori e in vista dello scopo di andare poi avanti tutti uniti fino all'equa soluzione dell'intero problema.
Delegazione Sovietica
in visita alla Necchi
Con questo titolo il n. 3600 del 15 dicembre del bollettino ANSA dava la seguente nota stampa:
« Una delegazione economica sovietica, composta dal signor Serquei Malov, direttore generale delle importazioni e del consigliere commerciale russo a Roma, ha visitato gli stabilimenti Necchi di Pavia, soffermandosi con particolare inte-
Si rende noto che giovedi 16 c.m. verrà corrisposto contemporaneamente il saldo dì dicembre e lo acconto settimanale
& ANELLI
Dalla rivista • TEMPO a, pag. 25. Marella Agnelli è la moglie di Giovanni Agnelli (del Consilio di Amministrazione della FIAT) ed è considerata una delle donne più lussuosamente vestite d'Italia... Compera in sartoria dai 25 ai 30 vestiti per stagione, spendendo circa 3 milioni. e mezzo... Ha comperato, poco tempo fa a Nuova York, una pelliccia di visone pagandola 14 mila dollari (nove milioni circa)... Ha arredato lusiuosamente un intero piano al Grand Hotel di Roma. Ma i gioielli, soprattutto i brillanti, sono la sua principale passione. Gli orecchini che Marella porta di mattina, uso gioiello fantasia,, sono brillanti azzurri e rosa, pagati seicento milioni... a.
Dalla rivista il • TEMPO a, pag. 28
Metà della popolazione del globo soffre la fame... a.
resse nei modernissimi reparti di produzione in grande serie delle macchine per cucire per famiglia.
I visitatori russi, che erano accompagnati dall'addetto commerciale italiano a Mosca dott. Filippo Spinelli e da funzionari del Ministero del Commercio Estero, prima di congedarsi hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per l'elevato livello tecnico raggiunto dalla produzione Necchi ed hanno ringraziato la Direzione per l'interessante visita compiuta (ANSA) Mentre gli altri vanno alla ricerca dei nuovi mercati, come dimostra la notizia che sopra abbiamo riportato, cosa intende fare la nostra Direzione?
Noi ci auguriamo che le visite di questa commissione economica sovietica siano il preludio di uno sviluppo del mercato italiano della macchina per cucire, sviluppo del quale partecipi anche la Borletti.
COMUNICATO MUTUA
Cure termali
La Mutua aziendale ha reso noto, con un comunicato, che sono aperte le iscrizioni per le cure termali riguardanti le seguenti prestazioni:
cure balneolutoterapeutiche; inalazioni e irrigazioni;
cure di forme cutanee;
cure idropiniche per affezioni epatiche.
Gli operai equiparati che ne abbiano assoluta necessità devono presentare la domanda entro il 31 gennaio.
Gli interessati per maggiori informazioni, devono rivolgersi alla Mutua Aziendale presso l'Ufficio Matricola.
la Scintilla 3
Interpellanza al Governo dei Deputati milanesi
I deputati milanesi on. Francesco. Scotti, Aldo Buzzelli, e Alberto Mario Cavallotti hanno presentato ai ministri dell'Industria e del Lavoro una interpellanza • ... per sapere se è a loro nota la situazione esistente nella gran parte delle fabbriche milanesi ed in specie in quelle di maggiori dimensioni, quali, ad esempio, la Falck, la Marelli, la Borletti, l'O.M., la Pirelli. Tale situazione si sostanzia come segue: a) il padronato resiste ostinatamente ad ogni legittima richiesta intesa a trasferire i vantaggi del progresso tecnico, non in solo aumento del profitto, ma anche in aumenti dei salari e diminuzione degli orari di lavoro e dei prezzi delle merci prodotte, e con tale sua posizione diminuisce o annulla ulteriori possibilità di sviluppo per lo stesso progresso técnico; b) i lavoratori dipendenti dalle aziende dove sono state introdotte innovazioni tecniche ed organizzative, lungi dal risentire qualche beneficio, sono il più delle volte, sottoposti a sforzo fisico e psichico insopportabile; c) la legge sul collocamento è sistematicamente violata, e l'assunzione ai
posti di lavoro sta sempre più diventando illegale prerogativa del clero e di organizzazioni confessionali, e ciò accade non solo nelle aziende private, ma anche in quelle che, come la Breda, l'Alfa Romeo, sono controllate dallo Stato; d) i contratti a termine e gli appalti di lavoro stanno diventando un malcostume generalizzantesi, che è frenato, non dall'intervento dell'autorità, che pure ne avrebbe il dovere; ma solo dalla energica ed unitaria lotta dei lavoratori; e) i lavoratori vengono troppo spesso licenziati per motivi politici o per la cosidetta • selezione fisiologica »; f) i diritti e le prerogative delle C. I. sono continuamente insidiati e spesso violati. Gli interpellanti ritengono che si fatta isopportabile situazione, la quale rende acuta la tensione nelle fabbriche tende ad esasperare la lotta delle classi, richieda un immediato intervento dei ministri competenti, sia per imporre al padronato il rispetto delle leggi e sia per proporre quei provvedimenti che rendano concreti, nelle fabbriche, i principi della Costituzione repubblicana ».
DAI GIORNALI
Una vasta eco ha avuto, sulla stampa cittadina la richiesta di Borletti di effettuare 170 licenziamenti. Riportiamo alcuni brani, ripresi dai giornali, di domenica 5 gennaio: L'AVANTI!
1170 licenziamenti che la Borletti intende effettuare, lungi dall'apparire come una fatalità senza rimedio, pongono di nuovo, e in modo più drammatico, il problema della riduzione della settimana lavorativa a parità di salario, che è matura per il livello tecnico dell'azienda ».
IL POPOLO La notizia ha suscitato molta apprensione fra i lavoratori... e non si ravvisa giustificato il provvedimento che l'azienda intende attuare. Si prevedono agitazioni e forse anche scioperi da parte della Maestranza ».
Contrattare non diffidare
Il 23 novembre scorso la Direzione ha inviato una lettera di diffida ai membri della C. I. eletti nelle liste della FIOM, in seguito alla distribuzione dell'opuscolo • Problemi di vita e di lavoro alla Borletti - Le nuove categorie di lavoro (classi di lavoro) » edito dalla FIOM Provinciale di Milano.
Il 5 dicembre i membri della C. I. Grassi, Vinea e Pizzinato, si sono recati in Direzione ed hanno respinto la diffida, perchè, se vi erano delle eventuali contestazioni da fare, esse andavano rivolte alla FIOM Provinciale, quale editrice dell'opuscolo. Contemporaneamente hanno rivendicato il diritto dei membri della C. I. e di tutti i lavoratori di essere messi a conoscenza di ogni aspetto che riguarda il rapporto di lavoro e il loro salario.
Il 19 dicembre la FIOM Provinciale ha inviato la seguente lettera alla Direzione della Borletti:
Ci è pervenuta, tramite alcuni membri delta C. I., copia di unti lettera con vostre osservazioni su presunte indescrizioni riferentesi a dati tecnici ed organizzativi della Vostra azienda, apparsi in un opuscoletto pubblicato dal nostro Sindacato.
Ciò ci sorprende poichè quello che è stato da noi pubblicato non è che un riassunto di quanto già di dominio pubblico fra i lavoratori, sia per precedenti pubblicazioni che per dibattiti sindacali avvenuti nella Vostra azienda.
Gli argomenti, come ben sapete, si riferiscono alle questioni della definizione del rapporto di lavoro della retribuzione nella vostra azienda, con particolare riferimento alle donne lavoratrici; problemi già dibattuti in campo internazionale e nazionale, a seguito della Convenzione n. 100 del BIT di Ginevra e di una legge dello Stato italiano sulla parità salariale tra uomo e donna per lavoro di eguale valore.
L'UNITA' 1 licenziamenti alla Borletti, ripropongono con forza il problema d'un nuovo indirizzo economico e politico del Paese che non lasci t lavoratori in balia dei grandi industriali. In particolare questi licenziamenti, ripropongono con urgenza la rivendicazione, da tempo avanzata, di una riduzione d'orario a parità di salario. La FIOM ha espresso fermamente la sua opposizione contro i licenziamenti ed ha richiesto la convocazione delle parti per l'esame della situazione ».
L'ITALIA La CISL ha chiesto subito la convocazione delle parti per un esame della situazione aziendale, con l'intento di evitare il licenziamento di personale, poichè allo stato attuale non ravvisa giustificato il provvedimento che l'azienda intende attuare ».
Gite turistiche e soggiorni invernali
L'Ufficio Ricreazione de11INCA organizza le seguenti gite e soggiorni invernali:
Sestriere: 25-26 gennaio - quota di partecipazione lire 4.500.
Cervinia: 2 febbraio - quota di partecipazione lire 1.400.
St. Moritz: 23 febbraio - quota di partecipazione lire 1.400 - passaporto collettivo lire 300.
Sestriere: 19 marzo - quota di partecipazione lire 1.600.
Varazze: 19 marzo - quota di partecipazione lire 1.400.
Parigi: dal 4 al 9 aprile - quota di partecipazione lire 23.000.
Olanda: dal 4 al 9 aprile - quota di partecipazione lire 34.000.
Montecarlo • Nizza Cannes: 6 e 7 aprile - quota di partecipazione lire 9.000.
Giro del Lago di Garda: 6 aprile - quota di partecipazione lire 1.450.
Napoli: dal 24 al 27 aprile - quota di partecipazione lire 13.000.
Soggiorni invernali:
Aprica - lire 1.400 al giorno.
Cortina d'Ampezzo - lire 2.500 al giorno.
Loano - in albergo lire 1.400, in pensione lire 1.200.
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi all'Ufficio ricreazione dell'INCA (Camera del Lavoro) Corso di Porta Vittoria n. 43 telefono 795.844.
La nostra organizzazione ha illustrato alle autorità presso l'Ispettorato del lavoro di Milano e al Ministero del Lavoro, la situazione che si è venuta a creare nella vostra fabbrica in riferimento alla determinazione unilaterale di cosidette • classi » di lavoro che vengono a modificare sostanzialmente il rapporto di lavoro stabilito dal contratto nazionale, con gravi sperequazioni a danno delle lavoratrici.
li nostro sindacato ritiene che dovrebbe essere doveroso da parte della Direzione aziendale fornire tempestivamente alla C. I. e alle Organizzazioni sindacali tutti quei dati utili per la conoscenza dei fattori relativi al rapporto d lavoro, per una obiettiva valutazione.
Nello spirito degli accordi interconfederali, la nostra organizzazione sarebbe pertanto lieta di esaminare in una riunione le ragioni rivendicative dei lavoratori e lavratrici ed arrivare alla normalizzazione della loro situazione normativa ed economca.
In atesa d vostro riscontro, distintamente salutiamo ». p. La Segreteria (Giovanni Brambilla)
"immumma.
CONDOGLIANZE
E' deceduto nei giorni scorsi l'impiegato BRIZZI del reparto Tachimetri. Ai familiari, così duramente colpiti, le più sentite condoglianze.
MERCATINO COOPERATIVO
IRNERIO
Direttore Responsabile OTFAVIO RIZZARDINI
Autoriz. del Tribunale di Milano n. 4.310 in data li - 5 - 1957 fio. t'Aretins - Via Viespoicel, 9 • Milano
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SALUMERIA
DROGHERIA
PANETTERIA
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FRUTTA E VERDURA
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UNA
LETTERA DELLA F.I.O.M. PROVINCIALE
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la Scintilla