Scintilla Borletta6

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Redazione e Amministrazione:

Via Caldera, 115 Milano

Anno III N. 13

Dicembre 1956

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L'ESEMPIO DELLA OLIVETTI

Quanto sia importante l'unità della C. I. ed il suo funzionamento democratico è dimostrato dai successi ottenuti dai lavoratori della Olivetti e dai nuovi obbiettivi che essi attualmente si sono posti, avendo alla loro testa la Commissione Interna al completo.

I lavoratori di quella fabbrica hanno livelli salariali che sono fra i più alti d'Italia.

Eppure quest'anno, attraverso la lotta unitaria, essi hanno ottenuto la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, l'aumento di 3 giorni del periodo di ferie pagate e infine un premio « una tantum » di lire 15.000.

In questi giorni la loro Commissione Interna al completo, sulla base dell'aumentato rendimento del lavoro, ha elaborato nuove richieste: l'aumento del salario di lire 10 orarie e un premio di lire 12.000.

Poichèl a Direzione ha risposto in modo negativo a queste richieste, la Commissione Interna ha già proclamato due scioperi di mezza giornata a cui ha partecipato il 95 per cento dei lavoratori.

Certamente i lavoratori della Olivetti, con questa nuova loro lotta miglioreranno ulteriormente le loro condizioni salariali.

Se alla Olivetti, con una Commissione Interna tutta unita, si sono potuti raggiungere tutti quegli importanti successi, non sarebbe potuto avvenire attrai-

tanto alla Borletti, se anche la nostra Commissione Interna avesse funzionato in modo unitario e democratico?

Noi siamo certi che avremmo realizzato molto di più di quanto si è ottenuto, e forse avremmo anche fatto cessare lo sconcio degli assunti a termine e attraversa l'ALACI.

Ogni lavoratore, quindi, quando si recherà alle urne, mediti su quanto sopra si è scritto e voti per una Commissione Interna che funzioni unita e democraticamente.

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Periodico dei Lavoratori della Borletti

Ottenute 10.000 lire

Esse rappresentano un nuovo parziale successo dei lavoratori nella lotta per la conquista di un effettivo premio di produzione.

Finalmente mercoledì 5 dicembre la Direzione ha concesso un premio di lire 10.000 per i lavoratori superiori ai 18 anni di età e lire 8.000 per quelli inferiori ai 18 anni, per gli assunti dai 6 mesi a un anno il 50 per cento.

Esso giunge gradito a tutti i lavoratori perchè rappresenta un nuovo successo della lotta per la conquista di un effettivo premio di produzione collegato al rendimento del lavoro.

Nessuno meglio dei lavoratori, può constatare, giorno per giorno, come il ritmo del lavoro e la produzione sono in continuo aumento, (come lo conferma la Direzione stessa nel suo comunicato, ove parla della intensa attività svolta dai lavoratori della fabbrica nel corrente anno) mentre è impossibile per gli

stessi, dati i nuovi sistemi di retribuizone, goderne il minimo beneficio.

Dunque il diritto al premio di produzione, sopratutto per questi motivi, è entrato profondamente nella coscienza degli operai e degli impiegati della Borletti.

E' del tutto fuori luogo la posi; zione discriminatoria, assunta ancora una volta, dalla Direzione, per chiari motivi elettoralistici, nel voler attribuire il merito di tale premio alle altre organizzazioni sindacali escludendo la EIOM, la quale si è battuta tutto l'anno per giungere a questo risultato.

Dobbiamo però aggiungere che le 18.000 lire ottenute, non compensano che in parte, il minor guadagno ottenuto dai lavoratori causato dal taglio de'. cottimi e conseguente

congelamento della compartecipazione.

Ed appare particolarmente ingiusto l'aver negato, anche se in percentuale ridotta, il premio alle lavoratrici e ai lavoratori assunti da meno di 8 mesi che hanno già un livello salariale più basso.

Nella sostanza le 10.000 lire- se ne sono già andate, se si pensa all'aumento dei prezzi riscontrato in questo periodo, e dall'aumento del 20 per cento sugli affitti che avverrà il prossimo 1 gennaio.

Tutto questo impone che la nuova commissione Interna, subito dopo le festività di fine anno, si metta in movimentoin modo unitario, Ponendo fine alle discriminazioni, per ottenere un reale ed effettivo premio di produzione collegato al rendimento nel lavoro.

Nei prossimi giorni nella nostra fabbrica avranno luogo le elezioni per il rinnovo della C. I.

L'aspetto più importante da tener presente a proposito delle imminenti elezioni è che i lavoratori a priori debbono respingere l'eventuale intervento arbitrario ed inammissibile della Direzione, o di chi per essa, tendente con azioni o pressioni a coartare la volontà dei lavoratori per impedirne la libera espressione.

L'impegno per le elezioni della C. I. da parte delle Organizzazioni Sindacali deve essere quello di arrivare a una effettiva unità e funzionalità della C. I., a differenza di quanto è avvenuto fino ad ora.

L'unità reale della C. I. è uno dei compiti più importanti dell'azione intesa a difendere validamente i diritti dei lavoratori; la seria, ampia e democratica collaborazione e il conseguente impegno unitario per lo sviluppo delle attività e delle iniziative deve respingere decisamente ogni discriminazione, che in ogni modo è sempre dannosa ai lavoratori.

Per questo il 19 dello scorso mese la Sezione Sindacale FIOM, fedele ai suoi postulati unitari e in accordo con le aspirazioni di molti lavoratori, ha inviato alla CISL e alla UIL una lettera in cui proponeva una riunione comune per esaminare la possibilità della presenta-

zione di una sola lista di candidati composta da appartenenti alle varie Organizzazioni e a nessuna organizzazione i quali si impegnassero a svolgere la loro attività sulla base di un programma unitariamente concordato.

A questo caldo appello la C1SL non si è nemmeno degnata di rispondere e quindi per forza la FIOM ha dovuto presentare una

OPERAI

GRASSI GIOVANNI

VINEA CARLO

PIZZINATO ANTONIO

CRESPI ANGELA

BORIOTTI GIULIA

D'AMATO GIANFRANCO

MASSIMO DARIO

MAGNI EDOARDO

FURLAN ANGELO

FOLLI ANTONIO

FERRARIO ACHILLE

ZOPPELLARO

PREMOLI

porpria lista, che per la serietà e la capacità dei suoi candidati merita senz'altro tutto il consenso dei lavoratori della Borletti.

Di fronte a questa realtà è dovere dei lavoratori, non solo di votare per una C. I. forte e combattiva, ma anche di scegliere fra le liste quella che dia la maggior garanzia di poter svolgere la propria attività in senso unitario e democratico.

Rep. calibri, già in C. I.

Rep. attrezzeria, già in C. I.

Rep. campionatura, già in C.I

Rep. trance, già in C. I.

Rep. trapani e frese Div. C

Rep. macchine da tracciare

Rep. verniciatura Div. C

Rep. spolette

Rep. torneria Div. M

Rep. macchine automatiche Servizi sussidiari

IL 18 E
DICEMBRE SI VOTA PER LA COMMISSIONE INTERNA [ORNI [NITK
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DELLA LISTA UNITARIA FIOM . = _ 2--_ IMPIEGATI E CELANO VINCENZO Ufficio vendite
CANDIDATI
GIUSEPPE - Avanzamento Div. C
BATTISTA Capo reparto Div. M = =
UBALDO Ufficio archivio =— =— = -,7. iiIIIIIIIIIIIIINIIIIIIWIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIKiIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIiliiiiiIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII111111111111111111111I11111111ffilIMIIIIIililiiiiiiIiiiii
CASAGRANDE

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VITA DEI REPARTI E DEGLI UFFICI •

CROMICI .

= Il decalogo dei problemi più volte dibattuti è ancora

- insoluti:

17-- 1. - Gli assunti a termine e quelli dell'ALACI.

"I= -1- 2. - 11 riproporzionamento dei cottimi.

5 .- 3. - I guardiani che vanno nei gabinetti delle c!onne.

4. - La sistemazione della compartecipazione.

5. - L'indennità di mancato asilo-nido per le opeiaie con

E bàmbini inferiori ai 3 anni.

E 6. - La costruzione di un circolo ricreativo per i lavoratori.

7. - L'istituzione del Fondo Integrazione Malattia.

-_ -s 8. - La sistemazione dell'anzianità ai lavoratori che hanEs no avuto un'interruzione dei rapporti di lavoro a causa della guerra.

-1 - 9. - Il miglioramento del vitto alla mensa.

10.- la sistemazione del deposito biciclette e moto. A quando la soluzione?

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OCCORRE UN SEMAFORO

I LAVORATORI non sone inquisitori

Siamo venuti in possesso di un questionario distribuito, in modo clandestino, dalla Acli della nostra fabbrica, ai propri aderenti. Con stupore abbiamo contatato che esso con il pretesto dei tragici fatti di Ungheria, era una inchiesta di come la pensavano personalmente, uno per uno, i comunisti e i socialisti. . Ponendo fra l'altro la domanda se temevano la messa al bando del P. C. I.

Per prima cosa possiamo essere ben lieti nell'apprendere che la maggioranza degli aderenti alle Acti si sono ben guardati dal compilare un simile documento.

E' evidente che la coscienza dei lavoratori ne è urtata da simili metodi,,cioè, essere obbligati a mettere

per iscritto il pensiero del proprio vicino di lavoro.

Ai lavoratori si può chiedere tutto, ma la professione dell'inquisitore o del delatore troverà sempre basso credito.

Evidentemente il lavoratore acclista nel leggere quelle domande, se ne sarà posta subito una a se stesso: • Ma le Acli non sono una organizzazione ricreativa, culturale e per la formazione professionale dei lavoratori? E allora perchè fanno politica? E che tipo di politica! ».

Cari lavoratori, le Acli, è risaputo e dimostrato, che sono'l'anticamera del partito della Democrazia cristiana, e se si trovano già in anticamera, non possono far altro che portar rispetto al padrone di casa!

LE GUARDIE E I GABINETTI allo spogliatoio officine

Con la sistemazione dello spogliatoio per le operaie delle Officine nel vecchio e rinnovato spogliatoio degli uomini, si è venuto a creare un inconveniente che invitiamo la Direzione a considerare per fare in modo che detto inconveniente sia evitato.

Infatti chi si trovasse a passare, per caso, alla sera davanti a questo spogliatoio, come è toccato sere fa ad un ingegnere, membro della Direzione, assisterebbe ad uno spettacolo pietoso: centinaia di operaie si accalcano per accedere allo spoi lavoratori dell'attrezzeria constatato che tre operai, che da tempo lavorano al loro fianco, sono stati esclusi dal premio perchè essi sono assunti attraverso la cooperativa ALACI (la cosidetta legione straniera), con alto senso di urnanità e di classe hanno raccolto, tra loro, la cifra di oltre 16.000 lire, suddivisa poi in misura uguale, fra i tre operai.

gliatoio, attraverso una scala larga forse meno di due metri, e questo mentre altre operaie tentano di uscirne senza rislultato.

E' bene ricordare che molte di queste operaie devono prendere treni e corriere e quindi hanno fretta.

E' dunque indispensalile — e nessuno pretende miracoli — che la Direzione prenda in esame la possibilità di costruire una nuova scala di accesso allo spogiatoio che ne permetta una regolare entrata ed uscita.

Solidarietà operaia

Con questo loro atto, i lavoratori dell'attrezzeria, hanno dimostrato che la discriminazione fatta dalla Direzione, non, fa altro che affratellare sempre più fra loro i lavoratori, contro chi viola la legge e i coniratti di lavoro.

Mediti la direzione su ciò e ne tragga le dovute considerazioni

SISTEMARE L' OROLOGIO

Le operaie e gli operai del Reparto Tachimetri (primo piano) ci fanno presente che da più mesi il loro orologio timbra il cartellino di presenza con due minuti di anticipo, causando in questo modo il pagamento di parecchi quarti d'ora sia al mattino che a mezzogiorno.

Poichè la nostra fabbrica è produttrice, fra l'altro, anche di sveglie ed orologi, sembra impossibile che la Direzione non possa trovare ún operaio specializzato che ripari questo orologio!

Vogliamo augurarci che la Direzióne provveda ad al più presto.

OPERAI IMPIEGATI TECNICI

Nessuno ha il diritto di esercitare illecite pressioni per non lasciarvi votare secondo coscienza.

I dirigenti non sono agenti eletto,ali : essi devono occuparsi solo della produzione.

VOTATE LIBERAMENTE PER IL VOSTRO SINDACATO

Se qualcuno tenta di ostacolare la vostra libertà di voto, chiedete l'immediato intervento del Comitato Elettorale e del Comitato di Seggio.

Cara Scintilla, nella nostra azienda c'è un problema .che pare risolto, ma che ancora non lo è, e sai di che si tratta?

E' il problema dei custodi, che invece di controllare le porte di uscita, controllano quelle dei gabinetti.

Non ti pare, cara Scintilla., che la Direzione farebbe cosa assai utile a sè e agli altri, se si interessasse di migliorare i servizi igienici, anzichè adibire degli uomini all'incarico di controllare le donne che si lavano le mani per esigenze di igiene, e che hanno tutti i diritti di pretendere che in quei luoghi venga loro garantita la massima discrezione?

E' da credere che anche nelle carceri, certi sistemi non siano in uso!

Perché la Direzione, composta da gente cosi scrupolosa nell'adempiere i loro doveri religiosi, osa mandare i sudi controllori a svolgere un lavoro antipatico ed immorale,. anche molto tempo prima che termini il lavoro delle operaie?

Dove va a finire la loro moralità?

Non si accorgono che su questo problema a volte nascono lunghe discussioni che fano perdere del tempo sia .ai capi reparto, agli ingegnari ed ai capi sezione?

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All'operaio MORIGI Enrico, della divisione F e alla sua gentile signora le più sentite felicitazioni per la nascita della piccola Liliana.

L'operaio MANGIACAVALLI Angelo e la signora Nilde, dell'attrezzeria, annunciano la nascita del loro primogenito, al quale è stato posto il nome di Claudio.

Auguri e felicitazioni.

Per la CISL il problema sarebbe già stato risolto, ma purtroppo le cose stanno come prima.

Tu, Scintilla, prova a dire quattro paroline alla Direzione, ed anche alla C. I. e domandare loro come si comporterebbero se al posto delle operaie della fabbrica, vi fosse qualche loro congiunto, moglie, sorella o madre, esposta ad occhi indiscreti in un luogo ove richiede la massima riservatezza.

Ti ringraziamo anticipatamente a nome di tutte le interessate, certi che farai sentire la nostra voce.

un gruppo di operai

Cari lavoratori, pubblichiamo integralmente il vostro scritto, con la speranza che sia letto da chi di dovere e finAlmente si ponga termine allo sconcio delle guardie nei gabinetti, in modo particolare in quelli delle donne. La Redazoine

Contro le menzogne della RAI

ascoltate le trasmissioni di MilA» Ore 8 a m mt. 41,37 12,45 » 31,47 17,30 » 41-49 19 » 233,3 20 » 252,75 20,30 ,, 233,3-252,57 » 22 » 233,3 » 23,30 » 233,3 2 la Scintilla
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L'AUMENTO DEI PREZZI

Determina una notevole diminuzione del potere di acquisto dei lavoratori.

L'argomento del giorno dei lavoiatori della nostra fabbrica è lo aumento dei prezzi. Di congiuntura in congiuntura questa tendenza si è permanentemente consolidata. Oggi assistiamo alla sua manifesta zione eruttiva.

Dopo che negli ultimi 5 anni si è registrato un forte e costante aumento:

dei prezzi all'ingrosso -- +25%, dei prezzi al minuto dei principali generi di largo consumo+301/4 ; del costo della vita = -4-25%•

In questo ultimo mese, anche a causa della chiusura del Canale di Suez, i prezzi sono aumentati in modo vertiginoso. E' aumentata persino... l'acqua nel coke e nella legna.

Le tabelle che pubblichiamo sono riprese dal settimanale "Epoca". In quella sopra vi è dimostrata la storia dei consumi nel nostro Paese, con la disponibilità media per abitante, cifre che dimostrano come l'Italia, nel campo dei consumi, sia uno degli ultimi Paesi d'Europa. In quella sotto, vi è la storia degli aumenti dei prezzi negli ultimi 45 anni.

Dopo l'aumento di 14 lire al litro della benzina, decisa dal governo, malgrado la benzina fosse da noi già più cara che in tutti gli altri Paesi del mondo (Italia L. 142, Venezuela L. 19, Argentina L. 41, Inghilterra L. 73, Svizzera L. 83, ecc.) si è registrato l'aumento di: L. 100 al Kg. della carne (quella della qualità migliore si avvicina già alle 2.000 lire al Kg.), di L. 150-200 al Kg. il pesce, il coke di 200 lire al quintale, ecc.

Per non parlare della verdura: il sedano ha raggiunto le 200 lire, il prezzemolo le 250 lire, è in aumento pure la catalogna, le cui quotazioni hanno segnato quasi un raddoppio e le cui punte massime hanno raggiunto le 290 lire al Kg. contro le 100-140 lire al Kg. del mese di ottobre. Le patate portano già in molti negozi il cartellino di 70 lire al Kg. Aumenti di prezzo si hanno anche per le uova, alcuni salumi, il burro e l'olio.

Nel contempo si ha sentore di manovre speculative, in riferimento alla questione di Suez, e già piazzisti e viaggiatori parlano di aumento del 25P/0 dei generi di abbigliamento.

Quel che minaccia di restare immobile, in questa fluidissima situazione, è il congegno della scala mobile, che, fra l'altro, gli industriali vorrebbero eliminare.

Si ricordi a proposito la situazione dell'inverno scorso, quando per fattori stagionali e per il solo aumento dell'olio e della verdura il bilancio familiare ebbe a subire un aggravio improvviso di oltre 3.000 lire al mese, compensato poi con ritardo da uno scatto-base della contingenza pari a L. 600 circa.

Di qui l'esigenza della difesa della scala mobile, migliorata nel senso richiesto dalle organizzazion. sindacali, e la richiesta al governo che ponga fine a questo continuo aumento dei prezzi.

la Scintilla
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COMODO TRATTARE con solo una parte della C.1. L'INTRANSIGENZA PADRONALE ritarda l'accordo sulla contingenza

Siamo a conoscenza di una lettera inviata il 26 novembre 1956 alla Direzione Generale, e per conoscenza, al Segretario della Commissione Interna, da parte di un gruppo di membri della Commissione Interna. Data la sua importanza, la pubblichiamo integralmente.

« Constatato il persistere dell'atteggiamento discriminatorio verso una parte della Commissione Interna, democraticamente eletta, da Voi regolarmente riconosciuta e rappresentante la maggioranza degli operai della Borletti, a cui dovete pure rispetto, nello spirito di collaborazione e di reciproca comprensione, e per il regolare svolgimento della attività produttiva dell'officina: i membri di Comm. Interna: Giovanni Grassi, Carlo Vinea, Antonio Pizzinato e Angela Crespi elevano la loro protesta, nei confronti di codesta Direzione, per l'unila-

terale sistema, da tempo usato, nel trattare i vari problemi che interessano i lavoratori.

Tenuto conto che ricadrà su voi la responsabilità delle eventuali conguenze che potrebbero derivare da questo continuato ostracismo, Vi invitiamo a regolarizzare la situazione, richiamandoVi al rispetto dell'accordo interconfederale 8 maggio 1953, sui « compiti e le funzioni delle Commissioni Interne ., sottoscritto dalla vostra Organizzazione, Per il rispetto da noi sempre dimostrato nei Vostri riguardi e per il mantenimento delle controversie nei limiti della correttezza, vi chiediamo una sollecita chiarificazione riguardanti le questioni da noi suesposte.

Distintamente salutano ».

Giovanni Grassi - Carlo Vinea

Antonio Pizzinato - Angela Crespi

Le trattative per la scala mobile riprenderanno il 12 dicembre. Dopo l'u!timo incontro tra la Confindustria e le Organizzazioni Sindacali, il problema della rivalutazione del « punto » appare argomento centrale di tutte le trattative.

Secondo quanto si è appreso, la Confindustria si mantiene su una posizione rigidamente negativa nei confronti della richiesta avanzata dalle Organizzazioni Sindacali ( raddoppio dell'attuale valore del punto, cioè da dieci a venti lire).

Si apprende nel frattempo che la Com-

missione nazionale per l'indice del costo della vita ha esaminato i risultati del calcolo dell'indice, valevole ai fini del sistema di scala mobile dei dipendenti dell'industria e del commercio per il bimestre settembre-ottobre, e non ha riscontrato variazioni apprezzabili nei confronti dell'indice del bimestre precedente.

« Un nuovo giornale? Ma ne esce un altro? La gente è stufa di tanta carta stampata ». Ecco frasi che si possono sentire ogni giorno. Ma il nuovo giornale di cui vogliamo parlare non è un giornale nato per caso, in questi ultimi tempi, dalla fantasia di qualche editore e di qualche giornalista, e il cui unico scopo è quello di diventare un « affare » pubblicitario e politico. E' un vecchio e glorioso giornale, « LAVORO » il settimanale della CGIL che esce rinnovato, in una nuova veste, in un nuovo formato, più ricco, più bello e più interessante.

L'impostazione di una linea sindacale adeguata ai mutamenti che ogni giorno avvengono nelle fabbriche e nelle campagne, le nuove esigenze del Movimento sindacale nell'epoca dell'automazione e della « secondo rivoluzione industriale », il grande movimento di massa per l'unità sindacale, una trattazione sempre più ampia e migliore da parte di un giornale sempre più autorevole, influente e diffuso, che

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peentri in tutte le famiglie dei lavoratori italiani e corrisponda pienamente alle crescenti esigenze dei lettori.

« Lavoro » avrà nella sua forma esteriore la forma di un altro giornale già diffuso, « L'Espresso .. Nel suo contenuto si distinguerà per un nuovo arricchimento del dibattito sindacale, della « coesistenza polemica », dei grandi servizi giornalistici su tutti i problemi nuovi ed urgenti delle nostre fabbriche e delle nostre campagne.

E' un giornale completo che sta per nascere, forse il primo che il Movimento operaio italiano riesce ad esprimere al di fuori di ogni formula e di ogni schematismo.

E adesso potete ancora pensare: un altro nuovo giornale? Crediamo di no; d'altra parte il primo numero che uscirà ai primi del mese dí gennaio 1957 vi convincerà. Vi renderete conto, leggendolo, che questo era proprio il giornale che mancava ai lavoratori italiani.

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Segnaliamo che le assenze dal lavoro per malattia, gravidanza e puerperio sono considerate ai fini della pensione, periodi lavorativi, e che quindi per tali periodi l'Istituto (INPS) gratuitamente accredita delle marche meglio denominate » figurative ».

_ Il limite massimo per tutti gli eventuali periodi di malattia è di 12 mesi, dalla data d'iscfizoine dell'assicurato fino alla domanda di pensione.

Per le donne sono conteggiati tutti i périodi di maternità nel limite di 5 mesi per ogni volta.

Le domande, per godere di questo diritto, devono essere inoltrate tempestivamente all'INPS, sempre

L'indennità di contingenza non subira quindi variaziioni nel bimestre dicembre-gennaio, malgrado il vertiginoso aumanto del costo della vita. che - la malattia venga certificata dall'INAM (Mutua).

Per informazoini rivolgersi a: Grassi, Vinea, Pizzinato e Crespi.

Assegno funerario

L' INAIL ha provveduto in questi giorni ad aumentare il valore degli assegni funerari, nel settore dell'industria e dell'agricoltura, a favore dei lavoratori deceduti a seguito di infortuni.

Quelli dell'industria sono stati portati da L. 40.000 a 100.000, per il coniuge superstite ; da L. 15.000 a 30.000 per ogni figlio minore di 19 anni ; da L. 20.000 a 50.000 per ogni figlio minore di 18 anni, se orfano di entrambi i genitori; da L. 10.000 a 50.000 per ogni ascendente fino a un massimo di due.

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Sai che la Commissione Interna si è riunita, ed ha discusso!

- A si! E di che cosa ha discusso?

Delle sue dimissioni, dei fatti d'Ungheria... E dei problemi dei lavoratori della Borletti?

Ma che centrano quelli? Essi sono cose superflue e poi si può discuterne il prossimo anno!

la mozione conclusiva dell'Assemblea della F.I.O.M.

Ci è pervenuta dalla Sezione Sindacale FIOM delle Officine Borletti, la mozione conclusiva dell'Assemblea plenaria annuale.

Certi di far cosa utile ai nostri lettori, la pubblichiamo integralmente.

L'Assemblea Annuale Plenaria della Sezione Sindacale FIOM delle Officine Borletti, riunitasi nei giorni 6 e 7 novembre 1956, presso la mensa aziendale, dopo aver discusso la relazione introduttiva, tenuta dal compagno Marco Cassina, la approva.

Constatata la esperienza di questi anni di scissione sindacale, la quale 'ha valso soltanto a raffor, zare il fronte padronale, ha permesso di intaccare le conquiste già realizzate, di instaurare la discriminazione, di aumentare notevolmente i ritmi di lavoro senza migliorare le condizioni di vita dei lavoratori, rispondèndo alla esigenza unitaria' dei lavoratori, impegna il nuovo Comitato Direttivo a svolgere la-sua attività in modo di favorire la realizzazione dell'unità di azione coit‘ le altre Organizzazioni Sindacali della fabbrica allo scopo di rendere più facili nuove conqui1 ste da parte dei lavoratori, quale premessa per la realizzazione dell'unità organica di tutti i lavoratori in una nuova Organizzazione Sindacale di classe, indipendentemente dai partiti, dal governo e dallo Stato.

Per rendere democratico ed unitario il funzionamento della Commissione Interna, fa voti, perchè le prossime elezioni per il rinnovo della stessa si svolgano con una lista unica composta da appartenenti alle varie Organizzazioni Sindacali ed a nessuna di esse.

Ribadisce il principio del diritto alla contrattazione di tutti gli aspetti del rapporto di lavoro da parte della Commissione Interna, in forma unitaria. Impegna il Comitato Direttivo ed i membri della C. I., eletti nelle liste della FIOM, ad in-

dirizzare la loro attività, nel quadro delle iniziative nazionali e provinciali della FIOM e della CGIL, per la realizzazione dei seguenti problemi aziendali:

Premio di produizone, collegato al rendimento del lavoro.

Assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori assunti con contratto a termine ed attraverso la cooperativa extra-aziendale ALACI.

Riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario.

Prolungamento del periodo di ferie, regolarmente retribuito.

Istituzione di un Fondo Integrazione Malattia. -

Riproporzionamento dei cottimi e contrattazione dei ritmi di lavoro, degli organici delle catene. delle interruzioni di lavoro alle stesse, dei tempi di lavorazione e delle « classi » di lavoro.

Regolare pagamento delle ore straordinarie.

Costruzione di un circolo ricreativo per t lavoratori.

Impegna altresì la Sezione Sindacale FIOM delle Officine Borletti a battersi per il rispetto delle libertà democratiche e contro le discriminazioni all'interno della fabbrica e per la democratizzazione di tutti gli organismi di fabbrica.

LUTTO

E' deceduto improvvisamente, a seguito di una grave malattia, l'operaio LORENZO VOLPI, del reparto miniera. Agli addolorati familiari, le più sentite condoglianze.

Direttore Responsabile

GIUSEPPE NOVATI Autorizz. Tribunale Milano n. 352 Tira. t'Aretiria - Via Vssoocci. 9 - Milano

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