Scintilla UNES5

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Lauoratori elettrici!

CIAITILL

te richieste economiche folla F.1.0.11.E

La Segreteria Generale della Federazione Italiana Dipendenti Aziende Elettriche, su mandato del Comitato Esecutivo Nazionale, considerate le difficoltà economiche in cui si dibattono i lavoatori elettrici di tutte le categorie, seguendo la sua tradizione di tutela dei loro interessi e il suo di.nipito che tende al fine di migliarar e progressivamente le condizioni dei lavoratori fino alla loTO 'elevazione morale ed economica, in data dieci corrente ha inviato alle organizz.ni padronali, e cioè alla Federazione Nazionale Imprese Elettriche e alla Federazione Aziende Elettriche Municipalizzate, la seguente lettera:

11 mancato aggiornamento del sistema tecnico con il quale viene rilevato il costo della vita per la determinazione della indennità di contingenza, ha determinato una situazione di disagio che ha spinto e spinge le organizzazioni sindacali a provvedere diversamente al miglioramento delle retribuzioni.

Il non aver rilevato a tempo il cambiamento sostanziale avvenuto nel regime dei consumi nel nostro Paese e l'avere insistito sui %alori appena necessari al mantenimento della famiglia media del 1945, ha posto tutto il problema fuori della realtà; se gli Italiani avessero dovuto continuare a vivere e produrre con i quantitativi di generi alimentari e bella dietetica, il nostro problecomplementari che dovrebberoconsentire un tenore di vita meno duro anche al più podesto lavoratore.

Inoltre la crisi che ancora assilla talune nostre industrie è crisi di sottoconsumi interni, non permettendo le retribuzioni attuali l'acquisto di quei prodotti complementari che dovrebbe con sentire un tenore di vita meno duro anche al più modesto lavoratore.

D'altra parte per molte categorie industriali si sono ottenuti dei sostanziali aumenti di guadagno attraverso il giuoco del rendimento dei cottimi e dei premi di produzione, fatti questi che hanno migliorato in maniera invisibile il bilancio familiare, mentre sono sfuggiti a ,controlli o rilevamenti ed hanno prevenuto quindi qualsiasi opposizione e preoccupazione di carattere generale che avrebbero potuto de-

stare in alto loco i visibili miglioramenti ottenuti da categorie a reddito fisso.

Ciò non può evidentemente condannare la nostra categoria ad una compressione continua della sua potenzialità di acquisto al fine di rendere un segnalato servizio al giuoco dei grossi complessi industriali italiani. -

Se effeminiamo gli aumenti avvenuti dalla seconda metà del 1948 ad oggi il quadro non è confortante: la politica economica e finanziaria del Governo ha costantemente scaricato dal suo bilancio le partite in perdita con l'abolizione dei prezzi politici di alcuni generi alimentari, con lo aumento dei prezzi dei trasporti ferroviari e dei monopoli, delle tariffe postali e telegrafiche; con la concessione alla finanza locale di portare al massimo le imposte di consumo ed estendere ovunque la tassa di famiglia che nessuno esclude.

Nel contempo si sono avuti provvedimenti che hanno permesso periodici aumenti dei fitti, mentre si è anche riversata sull'inquilino la quasi totale spesa di condominio e manutenzione ordinaria, nonchè i 3/4 del 'anone annuale dell'acqua potabile. Inoltre fra giorni il perfezionamento della legge sui fitti

porterà un ulteriore aumento del 30% con retroattività dal 1. gennaio 1950.

Come far fronte a tutto ciò?

La nostra Federazione, che raccoglie nel suo seno la stragrande maggioranza dei dipendenti delle aziende elettriche, non può restare sorda alle incessanti lamentele che da ogni parte d'Italia si elevano a questo stato di cose, e formula a codesta spettabile Federazione le seguenti richieste di miglioramenti:

- Aumento del 25% sui minimi attuali dopo il conglobamento degli assegni fissi per le categorie C3 e D;

- Ricostruzione di carriera sui nuovi minimi;

- Fissazione della « una tantum » per l'anno 1950.

La comprensione sempre dimostrata da codesta spettabile Federazion e per le condizioni dei propri dipendenti ci rende sicuri di un benevolo accoglimento delle suesposte richieste. •

In attesa di un incontro per la trattazione del problema, vogliate gradire i nostri distinti saluti.

Il Segretario Generale Vasco Cesari

TESSEHANIENIO F.1.0.111. 1950

Di fronte alle prepotenze padronali che si fanno sempre più evidenti in ogni settore di lavoro sino ad assumere quelle forme cruenti quali l'uccisione a tradimento del lavoratore inerme che chiede pane e lavoro, giusto quanto è garantito nella Costituzione italiana, è necessario che ogni organizzazione sindacale centrale o periferica prenda in serio esame la propria situazione ,organizzativa al fine di adottare quelle misure che possano renderla più solida e quindi più capace di resistere a queste violenze e porsi in grado di difendere i propri interessi e reclamare la soluzione dei problemi della categoria.

Grande importanza perciò assume qpest'anno il tesseramento

e ha ben fatto la Segreteria della nostra Federazione a lanciare una gara di emulazione fra i direttivi provinciali e regionali che al 31 marzo 1950 avranno:

1) provveduto alla distribuzione ed al pagamento delle tessere 1950 agli iscritti al sindacato; ottenuto la maggiore percentuale di iscritti al sindacato in rapporto al numero dei lavoratori elettrici della provincia o regione; siano in regola con i pagamenti delle quote locali, regionali e nazionali a tutto il 31 dicembre 1949.

Ci sembra che il termine del 31 marzo p. v. fissato per la realizzazione di questi obiettivi sia un po' troppo lungo ma siamo certi che •

La FIDAE ha presentato agli industriali delle giuste richieste economiche.

Sosteniamola in questa azione sindacale intrapresa nell'interesse di tutta la categoria.

in questo modo non riuscirà difficoltoso a nessun direttivo sindacale di completare in modo soddisf acente e definitivo il tesseramento per l'anno in corso.

. Sarà il direttivo provinciale di Ancona fra i primi? Noi ce lo auguriamo.

Come prendersi in questo lavoro?

Sarebbe un errore pensare di conseguire i migliori risultati dan dogli una impostazione burocratica come è stato fatto per gli anni passati cioè iniziando con lo spedire in ogni singolo settore una circolare al fiduciario locale spiegandogli le modalità per tesserare i lavoratori del posto e credere con ciò di aver fatto tutto.

E' necessario invece che in questa campagna del tesseramento e reclutamento sia svolta una grande attività sindacale attraverso riunioni sui posti di lavoro.

Ciò è assolutamente indispensabile per ottenere un buon risultato e per smascherare anche l'attività disgregatrice condotta in certe zone dagli industriali, dai capi zona, centrali e uffici.

Sarà anche una buona occasion e (mai è stato fatto) per illustrare i grandi problemi e le lotte della classe lavoratrice e quelli della categoria che attendono una soluzione.

Si avrà anche modo di conoscere tanti nuovi problemi e situazioni da impostare e risolvere e i lavoratori avranno piacere di vedere e udire la viva voce dei propri dirigenti sindacali e con essi scambiare le proprie opinioni.

Si contribuirà in tal modo a formare quella coscienza sindacale che ogni lavoratore deve avere.

Se indirizzato così questo lavoro del tesseramento e reclutamento e se portato a termine in un periodo di tempo breve non potranno mancare quei buoni risultati che ci permetteranno di affrontare le future battaglie sindacali con una organizzazione più compatta e sentita da tutti i lavoratori.

La Redazione de "La Scintilla „ è certa di interpretare la volontà di tutti i lavoratori elettrici nell'esprimere ai portuali di Ancona la loro più completa solidarietà per il solenne impegno da essi preso, in difesa della pace, di non scaricare materiale bellico chiedendo invece lavoro e pace fra i popoli.

Anno II — N. 1 - Nuova Serie 24 Febbraio 1950 ..• . • NOTIZIARIO
DEI LAVORATORI
ANCONA
DELL' UNES
Un impegno d'onore per ogni attivista sindacale

IDG 31141EIECCIC

11 4 febbraio alle 14,30 si è tenuta l'assemblea del personale per fare un rendiconto del lavoro svolto nel 1949 dalla C. Int. e Sindacale. L'assemblea era presieduta dal' Vice Segretario della FIDAE compagno Guedri Urbino, da noi invitato. Dopo la sua presentazione all'assemblea da parte del Segretario si è passati allo svolgimento dell'ordine del giorno così formato:

Relazione morale

Relazion e finanziaria

Nomina della Commissione Elettorale per la C. I.

Idem come sopra.

La relazione morale è stata tenuta dal segretario del Sindacato ed approvata all'unanimità.

La relazione finanziaria è stata illustrata dal signor Ghiselli Eugenio, Amministratore, ed approvati anch'essa all'unanimità.

Dopo l'elezione della Commissione Elettorale per la nomina della nuova C. I. e S. il compagno Guedri ha passato in rassegna i problemi sindacali del momento. Ha illustrato molto bene il problema dell'unità sindacale unica premessa per ottenere quella vittoria che la classe lavoratrice si auspica per un . migliore trattamento sociale.

Ha sviluppato molto esaurientemente il problema delle pensioni, assicurando che ormai il fatto è acquisito ed è solo questione di conteggi che l'I.N.P.S. stà facendo e si spera che entro il mese di febbraio si possa ottenere la risposta dall'I.N.P.S. e passare 'poi al Referendum. Dell'aumento dei minimi di categoria ha sviluppato il principio già spiegato nella lettera che la nostra FIDAE ha inviato alla FENIEL affermando che molto probabilmente nella prima quindicina di febbraio saranno iniziate le trattative con gli industriali.

Ha terminato la sua illustrazione invitando ad unirsi e ad essere concordi che la FIDAE come sempr e saprà difendere gli interessi dei lavoratori. E' stato molto applaudito.

Sono intervenuti nella discussione diversi compagni specie sul problema degli aumenti, invitando la Federazione a stabilire una percentual e più alta alle categorie che sono meno retribuite. Dopo di che l'assemblea si scioglieva. .

Le votazioni per la C. I. e S. avranno luogo nei giorni 18-19 febbraio.

C uomo Sciale

di boccette

Se ci fossimo messi a fare i chiromanti avremmo avuto certamente pochissimi clienti dato che le nostre facoltà in scienze occulte si sono rivelate in gran parte errate.

Lucarini, Cerotti e Piangerelli hanno tradita la fiducia che avevamo su loro riposta e fallite completimente le previsioni azzardate nel numero precedente.

Ma di ciò non ce ne doliamo

dal momento che il vincitore del campionato di quest'anno, Sabbatini Rolando, ha dato prova di una abilità di giuoco tale per cui il primo posto conquistato nella classifica se lo ha ben meritato.

Gli ex campioni perciò non se la devono prendere con la mala sorte o con qualche altra diavoleria del genere, ma cavallerescamente riconoscere la superiorità di un avversario che forse non avevano tenuto nella giusta considerazione.

E' curioso notare come da ogni campionato salti fuori sempr e un -'nuovo nome a conquistare il primo posto.

Infatti, se non erriamo, prima fu Piangerelli, poi Cerotti e anno scorso Lucarini.

Questa è la volta di Sabbatini ed è lecito chiedersi se sarà capac e di difendere degnamente il suo « titolo » nei futuri campionati.

Di previsioni non ne facciamo.. ad evitare altre poco belle figure.

Per finire diremo che tutti i pesti di lavoro erano rappresentati nella gara ed il campanilismo formatosi tra l'officina di via G. Bruno, la Taratura, l'ufficio tecnico, garage e la squadra ci ha fatto assistere, questo almeno lo abbiamo indovinato, a delle combattute partite nelle quali si sono cimentati cavallerescamente i varii « alfieri ».

AI LAUORATAIII DELL'ES. DI AROMI

Presso il centralino telefonico potrete sottoscrivere « pro Scintilla ». la somma può essere versata alla fine del corrente mese.

I lavoratori dei Settori si possono rivolgere al nostro indirizzo (Redazione SCINTILLA-Via Calatalimi, 1-Ancona) oppure al locale incaricato che provvede alla consueta distribuzione.

L'esito di alcune partite è stato una sorpresa per tutti; vero Piangerelli?... Ci dispiace di averti ricordato certe cose, ma non parliamone più e auguri per la prossima volta.

I risultati:

Sabbatini Rolando punti 30 — Cerotti Giorgio 28 — Piangerelli Amedeo 27 — Borgognoni Arman do 27 — Pierdicca Ido.

Il Tifoso fi •••

-- E' mbucuncì che te cerco!...

ndù sai statu tutu stù tempo ? Ntel leto; so stato male con la disperite, m'adeso stò mejo e a giorni rtorno a lavurà... E...., a proposito, che novità c'é nsucietà?

C'è che cùstoro rmetene le pene... e nu scherzene, gni giorno che pasa s'imbirbiscene sempre de più.

Sarja 'dì? Nte capiscio.. spieghete mejo.

Ma che strana cosa che ci capita! Ogni qualvolta che ci vogliamo interessare degli avvenimenti ch e accodono nell'Esercizio dell'Aquila, dobbiamo imbatterci, nostro malgrado, in strani individui che, guarda il caso, sono sempre dei Capi Settore.

Potrebbe sembrare che abbiamo dell'antipatia per costoro; ma le cose, invece, stanno esattamente all'opposto.

Questa volta è il Capo Settore

di Posta, signor Clementini, che ha voluto farci un dispettuccio: ci ha rimandate indietro le copie del precedente numero de "La Scintilla" che gli avevamo spedite, come al solito, per la distribuzione ai lavoratori del posto.

E' una vecchia conoscenza ed anche i nostri lettori si ricorderanno, per averlo letto su "La Scintilla", di quel „predicatore" che in occasione dell'agitazione degli elettrici nel giugno 1947, a quanto ci dicono, si era dato a spiegare l'inutilità di un eventuale sciopero, vantandosi poi di non avervi aderito perchè lui di un alimento dello stipendio non ne aveva bisogno.

Te nun c'eri, ma te ricordi el primo dicembre del'ant• scorso quanto avemo fatu scie pero per chi operai chè ene stati amazati dala Celere a Toremagiore solo perchè chiedevene lavoro? — Scì!... Mbè?...

C'è stata levata la giurnata de sciopero!

Giusto, n'hai lavurato!..

Chi dice gnente, va tutu Ma quelu che nun va bè.. è che la giurnata è stata pagata a chi nu la pensa com e nialtri, che hane firmatu la presenza e po ene ndati chi a casa a lavà i piati, chi a fà el leto, chi a fà la spesa, e chi 'nuficiu a lege i giurnali.

Ma... te, cume fai a sapé ste cose ?

Merita una particolare segnalazion e il Sindacato provinciale de l'Aquila, il quale, da poco più di un mese dalla gara indetta dalla Segreteria della Fidae, ha saputo tesserare per il 1950 tutti gli iscritti dello scorso anno reclutando inoltre venti nuove adesioni.

Bisogna riconoscere che i compagni che dirigono il Sindacato locale hanno compreso l'importanza e il significato del tesseramento per l'anno 1950 e ad esso hanno dedicato, con impegno, la loro opera.

Il merito di -questo successo va anche ai lavoratori dell'Esercizio i quali, in gara fra di loro, hanno

contribuito con la loro opera di persuasione a portare nel Sindacato altri nuovi compagni di lavoro.

Rimanendo uniti in una organizzazione veramente forte e rappresentativa quale la nostra vecchia e gloriosa Fidae, potranno essere affrontate e risolte vittoriosamente le rivendicazioni della categoria e si potrà far fronte a qualsiasi prepotenza padronale che miri a intaccar e le nostre conquiste.

Questa realtà è stata compresa dai lavoratori de L'Aquila a dispetto dei « liberi » Rossi, Montopoli e Quartapelle.

Ora là parlare nuovamente di sè per una mossa di cui non sappiamo spiegarcene la ragione; nè siamo in grado di fare supposizioni sui motivi che hanno potuto originare in lui questa improvvisa antipatia verso il nostro giornale.

Avrebbe potuto almeno consegnare le copie d e "La Scintilla" ad un lavoratore qualsiasi se non avesse voluto più prendersi il disturbo per la distribuzione.

Rinviandocele tutte ci pensare che i lavoratori del posto, in massa, rifiutino anch e loro di leggere il giornale.

Questa cattiva opinione non potremo mai averla e chiediamo perciò ai lavoratori del Settore di Posta di scriverci subito in merito e farci conoscere il loro pensiero, qualunque esso sia.

Ho!!! Sei scemo?! Miga semo tuti ceghi, avesi visto quela matinal.... Gni tanto vedevi qualcuno ndà firmà la presenza; po' se metevene ncima el purtò a discore... e po', piano piano... Teeela! E... quanto el 27 hane preso la paga, ciane avuto el curagio de dì che avevene lavurato.

Ma se le cose stane cuscì, miga ciane da fà loru; cià da fà chi a fatu finta de nun vedé... e de nun sapè •' digu bé? •

Te dì bè mbel po', ma chi cià i ochi pe vedere e le rechie pe sentice nun po' sta zitu, l'Anconità è fatu cuscì quelu che eià ntel core dà nte la lengua, ce ne saria mbel po' .da dì.

Me pare ncora me.

Lascieli fa te..., vedrai! Che levene pure le giurnate!!! Ce saremo fatu un bosulo.

Brevio

LA SCINTILLA 24 Febbraio 1950
ESEMPIO DI BUON LAVORO
Il tesseramento Sindacale nell' Esercizio de L'Aquila
I"DISPETTUCCI„DIUNCAPOSETTORE
Va tutu bè

ATTIVITÀ SINDACALE

ADEGUAMENIISALARIALIEFONDOPENSIONI

ALL'ASSEMBLEA DEL PERSONALE DI ANCONA

11 Comitato Sindacale ha convocato il 6 Febbraio, u. s., nel salone del Crau, l'Assemblea generale degli iscritti per discutere su due dei più importanti ed urgenti problemi che tutta la categoria degli elettrici si trova ad affrontare: Adeguamenti salariali e Fondo pensioni.

Rei itore è il Segretario del Sindacato che illustra ai presenti il testo dell e richieste che la Segreteria della Fidae ha inviato alla Feniel e alla Fnaem e che, come noto, comprendono:

1. — Aumento del 25 per cento sui minimi attuali;

— Ricostruzione di carriera sui nuovi minimi;

— Fissazione della « una tantum » per l'anno 1950.

Già tempo addietro la nostra Federazione, rendendosi conto di come la mancata_revisione periodica della indennità di contingenza andava creando e crea tutt'ora una certa agitazione fra i lavoratori elettrici, tentava di mettersi in contatto con la Feniel per una revisione dei minimi salariali.

Subentrata una certa stasi in questa attività in seguito allo sciopero dei lavoratori telefonici, le nostre richieste economiche venivano definite nella riunione del Comitato Esecutivo tenutasi nei giorni 3 e 4 gennaio u. s. e presentate poi agli industriali, il cui atteggiamento sembra divenuto ora incomprensibilmente più rigido.

Ciò non è sufficiente però ad impaurire gli elettrici i quali approvano le giuste richieste della Fidae e saranno solidali a qualsiasi azione che essa riterrà necessaria decider e per il raggiungimento di questo obiettivo.

E' evidente che il fattore più importante e decisivo in questa lotta che abbiamo iniziata, è l'unità di tutti i lavoratori e sulle richieste economiche della nostra Federazione tutti gli elettrici saranno certamente concordi.

In questi giorni è apparso un « bianco » manifesto della Fille in cui si possono notare molte inesattezze su certe affermazioni e, in materia di miglioramenti economici, la particolare attenzione di questa gente « fantasma » verso le categorie superiori.

Questa chiara e vecchia manovra di divisione della maggior parte dei lavoratori da quelli che potrebbero essere i loro capi ufficio, capi squadra e capi tecnici è già fallita in partenza perchè lo scopo a cui tende è facilmente comprensibile ed inoltre non si è dimenticata l'amara esperienza del « divide et impera » messo in pratica dai padroni nel periodo sindacale dell'altro dopoguerra.

Perciò, cari « amici liberi »,

niente da fare e risparmiatevi la fatica di far stampare schedine, foglietti illustrati e manifesti anche se questi, ne siamo sicuri, non vi costano niente...

Sul Fondo pensione non c'è stata mclt, da dire.

Se gli industriali, avessero rispettata la decisione che a gestire il Fondo fossero i lavoratori, a quest'ora molto probabilmente il Referendum era una cosa già fatta. Ma se ciò non è avvenuto, parte di questo merito, và all'opera svolta dai loro amici « liberi ».

Poichè la gestione del Fondo è andata ora all'I.N.P.S. e questo Istituto non ha ancora completato i suoi studi attuariali per la mancanza di alcuni dati statistici sulla

ropolazione dei lavoratori elettrici, si prevede la possibilità di indire il Referendum entro i prossimi mesi di giugno e luglio.

Di questo breve rinvio ne approfitteranno gli industriali per c.:31;inuare l i loro sporca propaL:anda a -favore della liffuidazione.

Ma gli elettrici hanno ormai scelto la strada giusta e più sicura il cui nome è: Pensione e a convincerli di questa scelta ha contribuito molto la stessa propaganda e i consigli « disinteressati » dei « generosi » industriali.

Per il versamento dei contributi dovuti al Fondo da parte dei lavoratori, è stata presentata la proposta di iniziare a trattenerli fin d'ora ed accantonarli con quelli dovuti dagli industriali.

FEDERAZIONE ITALIANA DIPENDENTI AZIENDE ELETTRICHE

Verbale d'accordo

Addì 14 febbraio 1950 - Roma, tra la Fidae Feniel - la Fidae - la Fille - il Sile, si è convenuto quanto segue:

— Il Contratto collettivo di lavoro per i lavoratori di aziende elettriche italiane - stipulato il 31 gennaio 1948 è rinnovato per un biennio a norma dell'ultimo articolo di detto Contratto e conseguentemente la nuova scadenza resta fissata al 31-12-1952.

— Entro il mese di giugno -1950 le parti -sopra costituite si incontreranno per discutere le richieste avanzate dalle organizzazioni dei lavoratori a quella industriale, circa variazioni dei minimi di stipendio e paga e delle somme « una tantum ».

— La decorrenza dei valori che saranno per essere concordati resta fin da ora fissata al 1. luglio 1950.

— In occasione dell'incontro di cui al punto 2.o sarà anche fissato il limite massimo degli aumenti biennali di anzianità di cui all'articolo 21 del vigente Contratto collettivo di lavoro, nonchè sarà presa in esame la richiesta delle organizzazioni dei lavoratori tendente ad aumentare di un punto la misura percentuale del contributo da versarsi alle Casse Mutue Aziendali di Malattia a norma dell'articolo 32 del sopra citato Contratto collettivo di lavoro 31 gennaio 1948.

-- Resta chiarito che l'attuazione del patto di cui al punto I. è subordinata al raggiungimento dell'accordo sui punti 2. e 4.

— In adesione ad analoga richiesta avanzata dalle rappresentanze dei lavoratori le Aziende,

rappresentate dalla Feniel, entro la prima quindicina di marzo corrente anno anticiperanno, in conto della « Una tantum » ai lavoratori non in prova e regolati dal Contratto collettivo di lavoro 31 gennaio 1948, le seguenti somme:

L. 11.000 ai lavoratori aventi diritto agli assegni famigliari;

L. 8.000 ai lavoratori non aventi diritto a tali assegni.

Le somme di cui sopra devono essere conguagliate con eventuali cuicessioni economiche non previste dal Contratto 31 gennaio 1948 o non scaturenti da accordi nazionali, salvo eventuali prestiti con rimborsi a rate. • Letto, confermato e sottoscritto. (Seguono le firme)

Dopo l'accordo suddetto è intercorso tra la Fidae e da Feniel il seguente scambio di lettere:

Roma 14 febbraio 1950 Spett. Federazione Nazionale Imprese Elettriche

RdMA

Ci riferiamo alla lettera del 2 dicembre 1947 con la quale fu stabilita la concessione a tutto il personale regolato dal Contratto, di Lavoro che porta la data del 31 gennaio 1948 della corresponsione di una somma « Una tantum » in cambio della nostra assicurazione che non si ,sarebbero verificate richieste di ulteriori provvidenze economiche al fine di mantenere la migliore tranquillità di rapporti tra le nostre categorie.

In detta lettera era precisato' che il pagamento di detta « Una tantum » dovesse avvenire entro il secondo quadrimestre di ciascun

anno alla data che concordemente veniva ad essere stabilita dalla nostra e la vostra Rappresentanza Nazionale.

Negli anni peraltro di decorsa applicazione del vigente Contratto il pagamento di detta « Una tantum » è avvenuto in rate e la prima di essa è stata sempre corrisposta in occasione della ricorrenza della Pasqua.

Vi preghiamo cortesemente di volerci confermare ch e anche quest'anno la corresponsione delle rate di anticipo nella misura di L. 8000 e di L. 6000 a seconda che il personale usufruisca o meno degli assegni famigliari avverrà nella settimana precedenti ricorrenza della Pasqua e V ghiamo ancora di volerci e mare che tale corresponsione indipendente dalla esecu7 7 : l'accordo tra di noi stipulato oggi in Roma.

Distinti saluti, p la Fidae firmato: Cesari — p. la Fille firmato: Benedetti — il Sile firmato: Francinetti.

Roma, 14 febbraio 1950

Federazione Nazionale Imprese Elettriche - (FENIEL).

Abbiamo ricevuta la pregiata Vostra del 14 corrente mese e siamo a darVi, con la presente, la conferma da Voi richiestaci con l'ultimo comma della citata Vostra lettera.

Distinti saluti, Il Direttore generale: FirmatoIng. A. Banti.

Completare

organico del personale

Non può essere sfuggita a nessuno la sollecitudine con la quale la Direzione generale ha disposto il collocamento a riposo dei lavoratori che avevano raggiunto il 65.esimo anno di età.

A nulla sono valse le raccomandazioni delle Commissioni Interne che chiedevano di soprassedere a questa disposizione fino a che non fosse noto l'esito del futuro « Referendum » sulla scel del trattamento di quiescenza.

Questa fretta di volersi liberare dei lavoratori anziani che hanno dedicato al lavoro la parte migliore della loro esistenza, non è davvero elogiabile.

Le singol e Direzioni dei var Esercizi, da parte loro, si s. fatte onore nell'applicare ;,11. tera le superiori disnosiz ,,!..

Ma con la stessa sollePit:uh , come logicamente era da att,:lìelet si, non si è proceduto alla assunzione di nuovi elementi da destinare in ,ruei posti di lavoro eli,. si sono resi vacanti.

Limitando questa osservazione all'Esercizio di Ancona, dove vennero collocati a riposo dodici lavoratori, ci si accorge che nulla è stato fatto e ancora, dopo alcuni mesi, quei posti sono vuoti.

Tutto ciò non fà che arrecare intralci alla normale attività d: lavoro dovendosi spesso spostare (continua in 4. pag.)

LA SCINTILLA 24 Febbraio 1950 Pag. 3

Risposta alli articolo

Sciopero di protesta „

Pochi giorni dopo la pubblicazione del numero precedente de « La Scintilla » ci è pervenuta in redazione una lettera a firma Aldei nostri mezzi finanziari che mo integralmente dolenti di non averlo potuto fare prima a causa del nostri mezzi finanziari che non ci permettono una regolare pubblicazione del giornale.

Spett. Redaz. del giornale « La Scintilla » - Ancona.

Nell'ultimo numero di "La Scintilla„ sotto il titolo a margine riportato si accusa direttamente allo scrivente. Sento il dovere di precisare che nel Comitato Centrale della Fidae rappresento una minoranza che non ha aderito allo sciopéro.

E poichè non sono mai stato fascista, non sono tenuto al Credere Obbedire Combattere, per cui non dovevo e non potevo sottostare alle imposizioni di chi dello sciopero se ne serve come arma politica piuttosto che come arma sindacale.

Credo di aver in tal modo precisato il mio pensiero politico e sindacale per cui fin da questo momento mi esimo dal polemizzare ove da parte dei mieiltvversari ve ne fosse l'idea.

Prego vivamente codesta Redazione voler pubblicare sul prossimo numero del suo giornale questa risposta.

Gemini Aldo

Certe polemiche preferiremmo farle con chi del nostro lavoro e dell'industria elettrica se ne serve per impinguire le proprie casseforti e divederne alla fine di ogni anno gli utili; non con chi com e noi ha bisogno di lavorare per riscuotere poi al ventisette di ogni mese uno stipendio che gli permette di tirare avanti a lui e alla propria famiglia.

Tale è il caso in parola, ma per l'inconsistenza dell e giustificazioni con cui il Gemini crede di rispondere all'articolo del numero precedente in cui lo si accusava di «crumiro» in occasione dello sciopero di protesta di Torremaggiore e il cui appellativo gli rinnoviamo per la manifestazione dei luttuosi fatti di Modena, si rendono necessarie alcune precisazioni sul contenuto della sua lettera.

Innanzi tutto riconosce di aver fatto il e crumiro » e vorrebbe estendere questo titolo poco onorevole ai lavoratori repubblicani che lui crede di rappresentare.

Inoltre non è affatto vero, che la corrente sindacale repubblicana non abbia aderito allo sciopero del 1. dicembre o abbia elevata una qualsiasi protesta per l'adesione data dalla Fidae allo sciopero stesso.

Anzi l'esponente di questa corrente, il repubblicano Cristiani, ha inviato delle lettere ai suoi colleghi perchè continuino a dare la più completa adesione alla Fidae,.

Quanto al suo antifascismo... bè lasciamo perdere.... Non credìamo sia il caso di rispondere alla sua interpretazione in materia di scioperi politici o sindacali essendo questa una terminologia abbastanza in uso in questi tempi e fa molto comodo per nascondere il proprio at teggiamento opportunista o servile.

Lo sciopero è e rimane l'unica arma che i lavoratori hanno a loro disposizione per difendere le

loro conquiste ed oggi, con questo cristiano governo, se n'è rivelata la necessità di usarsene anch e per difendere la propria persona fisica.

E' per questo motivo che è stato indetto lo sciopero di Torremaggiore e di Modena, poichè non si può assolutamente rimanere indifferenti, estraniarsi, quando dei lavoratori vengono uccisi come cani rognosi.

Se queste cose ti sono difficili a comprendere, o se la paura ti impedisce di prendere degli atteggiamenti precisi, lascia il tuo posto di responsabilità sindacale che occupi a presone che potrebbero esserne più degne.

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RIVELAZIONE: « e poichè Evidentemente il progetto non non sono mai stato fascista, non è stato ancora ultimato... sono tenuto al Credere, Obbedire, Combattere ».

Sia detto fra noi, ma del suo antifascismo, signor Gemini, nessuno si è mai accorto...

BOLLE DI SAPONE. Per nostri uffici circolano delle schede di adesione alla Fille (?) accompagnate da relativi foglietti illustrati nei quali, dopo le solite calunnie contro la C.G.I.L., è detto nientemeno che il « libero » sindacato evita inutili disagi, protegge il nostro lavoro e difende il nostro avvenire. Per avere un saggio del loro metodo di lavoro, informatevi di diò che hanno combinato ai telefonici nell'ultima agitazione.

MENO UNO. Bravi davvero i nostri lettori di Falconara che hanno sottoscritto in massa pro «Scintilla ». Speriamo che quel tale il cui nome non vediamo fra i sottoscrittori diventi presto anche lui un nostro amico.

DENARI DI GIUDA. Come impiegherà la Società i soldi delle giornat e di paga che i sono state trattenute? Andranno ad aumenta re i suoi già lauti profitti o saranno accantonati in una speciale cassa per premiare i futuri crumi. ri?

OPERA INCOMPIUTA. Ecco il corredo di cui bisogna fornirsi prima di entrare nel locale adibi-

AUGURI. Anno era il Sile a to per prendere la doccia : fare una campagna di recluta- Sandali contro i chiodi, scopa mento fallita poi miseramente. O- per le ragnatele, sgabello per apra è il turno della Fine. poggiare i panni, spazzola per le11 risultato non sarà molto di- varti di dosso la calce delle paverso. reti

GIUOCHETTI. La Società stà formando la cooperativa Unescasa pere 1Q abitazioni di via Maruccina sono ancora sfitte...

... CHE L'ERBA CRESCE. Chi ci pensa ai lavoratori che in seguito all'interruzione del lavoro per cause belliche non hanno ancora avuto il riconoscimento dell'anzianità di servizio precedente?

Le promesse non contano proprio più?

C'E' ANCORA SPERANZA. Nel 1946 chiedevamo alla Direzione Generale che ci fosse concessa, per la costruzione di appartamenti, l'area dei distrutti fabbricati di via Marconi e G. Bruno. La richiesta fù respinta poichè ci dissero era in progetto la costruzione di una grande centrale termica.

Prima c'era un termosifon e per riscaldare l'ambiente; ora non c'è più e se non volete che vi pigli un accidente dopo aver fatto il bagno, portatevi anche una bottiglia di cognac che berrete alla salute dei nostri dirigenti.

FINALE. E gli straordinari si continuano a fare.

Il

Pro Scintilla «1950 »

Elenco N. 1

ASSURDO ARRESTO per « sabotaggio »

Di un incredibile sopruso è stato oggetto il nostro compagno di lavoro Emanuele Vittorio, operaio dell' Unes nel comune di Campo Marino (Campobasso,).

Ecco i fatti: 11 4 gennaio u. s., durante una visita del ministro Iervolino, veniva a mancare la energia elettrica in paese a causa di un guasto che non fu subito possibile riparare essendosi l'operaio Emanuele recato, per ragioni di servizio, dal suo capo zona di Termoli.

A tarda sera, rientrato in sede, l'operaio procedette alla riparazione del guasto.

Il giorno dopo, in seguito ad insinuazioni di alcuni facinorosi elementi D. C. ; l'Emanuele venne tratto in arresto sotto l'accusa incredibile di sabotaggio.

Il Segretaria tdella Camera Confederale del Lavoro si è recato in Questura per protestare contrò questi sistemi di pretta marca fascista e gli è stata data assicurazione che la denuncia sarebbe stata passate per competenza all'autorità giudiziaria.

Non conosciamo ancora l'epilogo di questa bravata D. C.

Compie re roihtnin, ,,„.i„...

3. pal. alcuni lavoratori da un nosto all'altro di lavoro o mutare ad essi saltuariamente la propria mansione.

Oltr e a provvedere per eliminare le cause di quanto sopra, clp ricercarsi solamente in queste mancate assunzioni, è necessario che vengano esaminate le necessità di alcuni Settori dell'Esercizio di avere altri nuovi lavoratori per poter adeguare il servizio alle nuove esigenze sorte a causa del notevole aumento del numero delle utenze, dalla vastità o dall'ampliamento territoriale di essi.

E' compito delle Commissioni Interne di quei Esercizi in cui il problema suaccennato si presenta, di affrontarlo con l'urgenza che esso richiede e possibilmente impostarne la soluzione su una linea comune.

Saremo ben lieti di poter conoscere il punto di vista delle singole Commissioni Interne in questo problema così importante ed urgente.

Aurorizz. del Presidente Tribunale di Ancona 2.11-49 a. 42

Direttore Resp. GHERARDO CORINALDESI

Tin. Artigiana A. Spellare Oberdan,SA - Ancona

Pa g. 4 LA SCINTILLA 24 Febbraio 1950
Figaro del lunedì
I ROSTRI SOTTOSCRITTORI
lesi L. 300 Serra de' Gonti L. 200 • Urbino L. 500 - Furto L. 500 - Pe• saro L. 1.300 • Chiaravalle L. 650Falconara L. 2.200. Totale L. 5.650

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