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PERIODICO DEI LAVORATORI DELLA FALCK
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via G. E. Falck, 74 UN GRANDE GESTO D/ SOLIDARIETÀ
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via G. E. Falck, 74 UN GRANDE GESTO D/ SOLIDARIETÀ
Non appena si è saputo che ai 26 lavoratori del reparto confino non era stato corrisposto il premio, un gruppo di operai hanno pensato di iniziare una sottoscrizione in loro favore per porre riparo a quella grossolana ingiustizia.
Da pochi iniziatori si è arrivati a un grande numero di sottoscrizioni che ha permesso in un brevissimo spazio di tempo la raccolta di una ragguardevole somma.
Così anche i 26 operai confinati, rei di aver scioperato in seguito all'eccidio di Barletta, sono state date le 15 mila lire che in modo antidemocratico si era voluto loro negare.
Ancora una volta la solidarietà di classe è intervenuta dimostrando a Falck la meschinità del suo operato.
E' questa una severa lezione per coloro che intendono spculare a danno dei lavoratori anche su sacrosanti diritti conseguiti col duro lavoro di tutti i giorni.
Un'altra considerazione è però giusto fare. Sono molti i lavoratori che si chiedono stupiti come mai dei rappresentanti in C. I. di sindacati « democratici » o « indipendenti », come amano definirsi abbiano potuto sottoscrivere un accordo del genere.
Anche per noi è difficile comprendere questo modo di agire da, parte di lavoratori eletti in C. I. col compito di difendere gli interessi di tutti i lavoratori. E non vale neppure la scusa, che si è ventilata, che sono stati costretti a fare ciò per non compromettere la corresponsione del premio a tutti gli altri lavoratori, poichè la ditta era già impegnata a dare un premio all'atto della distribuzione dell'acconto avvenuto in agosto dello scorso anno, come chiaramente attesta la motivazione di detto acconto.
Comunque questa libera sottoscrizione, molto ma molto diversa da quella per l'Ungheria, ha dimostrato ancora una volta lo spirito unitario che anima la totalità dei lavoratori della Falk.
Questo magnifico esempio unitario deve essere d'insegnamento a tutti coloro che hanno a cuore gli interessi dei lavoratori, per promuovere una giusta politica sindacale che tenga conto dell'indispensabile unità dei lavoratori, contro le discriminazioni di Falck.
Per i licenziamenti nelle fabbriche
Tutti ricordano come la vita interna delle fabbriche italiane sopratutto in questi ultimi anni sia intessuta da una serie di licenziamenti, di dirigenti di commissioni Interne e attivisti sindacali, rei solo di difendere i lavoratori.
Gli operai della Falck hanno buona memoria,, ricordano i Pugnetti, Trezzi, Bonacosi, Alari, e tanti altri.
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In esso troverete ampiamente trattati tutti i problemi della fab-: brica. Il « Siderurgico » a differenza di certi altri giornali, è scritto2 dai vostri compagni di lavoro, e quello che più conta non è sov--3 venzionato da Falck.
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Licenziamenti che rappresentano un sopruso aperto e prepotente del padrone in violazione della Costituzione che garantisce i diritti iviolabili dell'uomo come singolo, sia nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità, e precisa che la libertà della iniziativa economica « non può svolgersi in modo da recare danno alla sicurezza, alle libertà, alla dignità umana », su queste basi poggia la rivendicazio-
Il progetto legge presentato al Parlamento sulla « giusta causa nei licenziamenti » dall'on. Di Vittorio e da un gruppo di deputati della CGIL vuole rendere giustizia e questa catena di violazioni che' vengono applicate grazie all'art. 2118 del Codice Civile, e che è oggi ritenuto da autorevoli giurati in contrasto con la Costituzione.
Il progetto di legge si propone in 12 articoli :
1) l'abolizione del principio di licenziamento immotivato (continuazione oatta pag.
La situazione della Falck, per quanto riguarda l'andamento produttivo e le condizioni di vita dei lavoratori, è stata oggetto di studio da parte dell'Assemblea Congressuale degli iscritti al sindacato FIOM del complesso Falck.
Dalla mozione finale sono emersi dati di grande importanza per la conoscenza della reale situazione della fabbrica.
Al raddoppio della produzione e dei profitti di Falck, fanno riscontro in questi ultimi anni un aumento dei salari e degli stipendi che si aggira attorno al 7 - 8%.
Si fa inoltre notare che se anche si sono effettuate modifiche agli impianti Io sforzo fisico e psichico del lavoratore non è per nulla diminuito.
La dimostrazione è data dalla situazione infortunistica tutt'altro che rosea anche se la campagna di denuncia fatta ha portato serie modifiche al lavoro di prevenzione.
'L'assemblea congressuale ha inoltre precisato le rivendicazioni più importanti che stanno di fronte ai lavoratori della Falck.
La riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, il miglioramento delle retribuzioni con un premio indiscriminato di produzione collegato al rendimento del lavoro, ripristinare le bolle di cottimo con le tariffe per gli impianti di produzione e migliorare le percentuali di agganciamento degli ausiliari e dei lavoratori del 2.o gruppo.
Migliorare il trattamento in caso di malattie e di infortunio, portare con un accordo aziendale la pensione a 55 anni, democratizzare i comitati infortunistici e porre un controllo sul collocamento.
La mozione termina chiamando i lavoratori a unirsi e mobilitarsi per raggiungere questi obbiettivi, perchè sarà solo con l'unità e la lotta che si potranno creare migliori con« dizioni di vita nella fabbrica.
VITTORIA
gnere Farbelli che sta tentando di raggiungere quello scopo, pure lui, ma in modo diverso e più semplice.
Senza interpellare le C. I. come stabilisce il contratto, la Direzione dell'Unione ha ridotto l'orario del reparto fonderia da 44 a 40 ore settimanali.
Con la solita noncuranza si è ridotto così ulteriormente il già esiguo guadagno di centinaia di lavoratori senza dare, come dicevamo, una spiegazione ai rappresentanti dei lavoratori.
I motivi, a quanto pare, sarebbero due, da quello che si è potuto sentire in seguito al provvedimento.
Il primo sarebbe dovuto alla necessità di riorganizzare il reparto ritenuto non idoneo alle misure più elementari di sicurezza antinfortunistica ; il secondo alla scarsità di lavoro.
Noi siamo convinti che realmente solo il primo motivo corrisponda a verità, poichè la fonderia ha sempre lavorato a pieno ritmo sino all'ultima settimana del febbraio scorso ed è poco probabile che tutto in un colpo sia mancato il lavoro che prima c'era.
Se le cose stanno così abbiamo detto, non siamo contrari al fatto che vengano apportate modifiche al reparto per renderlo più idoneo alla tutela della salute e della integrità fisica dei lavoratori.
Queste cose le abbiamo sempre denunciate perchè fanno parte dei compiti che ci siamo prefissi nell'interesse dei lavoratori. Ma non possiamo essere
d'accordo che la trascuratezza e l'inosservanza della Falck alle norme antinfortunistiche vadano a cadere ancora sulle spal• le dei lavoratori.
Se per anni la Falck non ha pensato che a guadagnare soldi non curandosi di altro, ora la direzione si prenda le sue responsabilità e ai lavoratori corrisponda l'intera retribuzione anche con l'orario ridotto.
Questo è un problema che i lavoratori del reparto Fonderia devono risolvere a loro favore, mobilitandosi in aiuto alle C. I. che unitariamente sono tenute a portarlo alla giusta soluzione.
Nel numero scorso il nostro giornale affrontava il problema di migliorare la mensa come uno dei problemi fra i più scottanti che la società avrebbe dovuto risolvere.
Nello stesso articolo denunciavamo la trascuratezza del locale e il sudiciume che in esso vi regnava, ribadendo l'impellente necessità di un rinnovamento dell'ambiente e un sensibile miglioramento del vitto che ogni giorno andava peggiorando.
A costo di procurargli una promozione da parte della direzione dell'Unione, siamo costretti a mettere all'ordine del giorno, come servo sciocco del padrone, quel tale che dovrebbe essere (ci si permetta il termine) un capo sul piazzale del laminatoio, a nome Bonfanti.
Non passa giorno che costui non vada a provocare un lavoratore col suo abituale modo scorretto e insultante indegno di una persona civile.
Lo scopo che egli si prefigge, spalleggiato particolarmente dall'ing. Gatti, è quello di
Gli operai della Falck che hanno avuto la fortuna di vedere il film « Tempi moderni » del grande attore regista Charlie Chaplin avranno potuto constatare come la tecnica e la scienza degli uomini più illustri in materia di invenzioni e creazioni, non siano riusciti, malgrado immensi sforzi, a mettere in pratica quel progetto tanto desiderato da quel padrone che già vedeva aumentare il suo profitto, se quella macchina fosse riuscita a funzionare.
Il progetto, se ben ricordate, consisteva nel far mangiare l'operaio meccanicamente senza smettere di lavorare. Allo stabilimento Vittoria e precisamente al reparto trafila e corderia abbiamo trovato l'ingeil dovere che la società aveva nei confronti dei lavoratori, dando ad essi la possibilità di frequentare la mensa, proprio per la pulizia e il senso di ospitalità che in essa avrebbe potuto regnare.
I propositi dei nostri dirigenti erano però ben lontani da tali considerazioni.
Gli operai turnisti di questo reparto hanno mezz'ora di intervallo per consumare il loro pasto, ma non possono lavare le mani un minuto prima ; l'ingegnere inoltre non vuole che si lavino le mani nella apposita vaschetta nel reparto.
Facciamo un poco i conti : occorrono tre minuti per recarsi allo spogliatoio, quattro minuti per lavarsi e per fare la fila, poi cinque minuti prima ci si deve alzare da tavola per fare ritorno al posto di lavoro e così ci rimangono 15 minuti o giù di lì per la consumazione del pasto.
« Tempi moderni » dicevamo, ma tutto ciò rammenta un altro bel film di Charlie Chaplin che anche l'ing. Garbelli dovrebbe vedere : « Vita da cani ».
Questo era e lo è tutt'ora, esasperare il lavoratore creando una tensione anormale nei rapporti tra capi e operai.
Non si possono spiegare altrimenti i suoi modi di agire e di esprimersi con tutti coloro che hanno la sventura di essergli vicini tutto il giorno lavorando sul piazzale. Fanno forse parte degli insegnamenti regalatici dalle « relazioni umane » sul come improntare i vari rapporti che dovrebbero intercorrere nei luoghi di lavoro?
Responsabile: SANTE VIOLANTE Autorizz. Tribunale Monza N. 2219
Arti Grafiche l'Aretina - Milano
Il sudiciume, i vasetti sbocconcellati, e tutto il disservizio in genere, o altro, non erano che una parte di quel piano di smantellamento della mensa che più volte noi avevamo occasione di denunciare.
La circolare emanata dalla direzione nella quale si comunica che a datare dal 25 febbraio la mensa del laminatoio (unico nell'ambito dell'Unione) avrebbe cassato la sua attività per ragioni tecniche, pone definitivamente la parola fine al capitolo mensa.
Ci si potrà obiettare che all' operaio vengono lasciate le possibilità di recarsi alla mensa centrale o del Vulcano, ma le condizioni poste a questo riguardo anche per l'ubicazione stessa dello stabilimento. non consentono a larga parte dei dipendenti di andare a consumare il pasto sia al refettorio centrale, che a quello del Vulcano, per cui l'eliminazione della mensa Lami rappresenta un peggioramento economico per un numero non indifferente di dipendenti.
Gli operai, Morello e Frigerio sono stati licenziati per aver dichiarato alla Commissione dell'E.N.P.I. di « non essere in possesso di guanti anti infortunio ». La deposizione dei due operai indubbiamente, è stata fatta a sproposito. Per contro però, non riteniamo giustificato il licenziamento il quale va oltre ogni limite : non si può togliere il pane a due famiglie solo perchè la affermazione non corrisponde a verità.
Vi sono mille modi e maniere per regolare i rapporti di lavoro senza giungere al licenziamento, che, in questo caso, equivale ad una vendetta.
Poteva 1' ingerner Zorzetti essere meno degli altri, lui così grande? Mai !
Si spiega così l'impegno del lungo ingegnere nella corsa alle multe. Tutte le scuse sono buone, basta multare.
Ma quello che più particolarmente colpisce è la cura dimostrata nel punire gli operai che si infortunano. Su sei operai che si sono fatti medicare quattro sono stati puniti dall'ingegnere senza che venisse fatta nessuna seria inchiesta sulle cause. A chi protesta, l'ingegnere risponde che lui applica le disposizioni e che non ci sarà barba di direzione che potrà togliere le multe.
DALLA FONDERIA UNIONE
Abbiamo sotto gli occhi un volantino distribuito agli operai del reparto Lami, nel quale vi sono le norme che dovrebbero regolare il « concorso antinfortunistico — Lascia o raddoppia — » escogitato dal Centro Prevenzioni Infortuni.
Trovata nuovissima, da pazzi, perchè solo chi ha il cervello su di giri può arrivare a simili stratagemmi, immorali prima di tutto.
Questi « geni » sono giunti a questo espediente per tenere sempre viva l'attenzione e la prudenza degli operai.
Chiarissimo nevvero? Gli infortuni finora — a loro dire sono sempre causati dalla sbadataggine degli operai, per cui li si invita a « lasciare o raddoppiare » a seconda delle loro intenzioni... di mutilarsi meno? Da quando si tagliano le dita a bella posta? Sono quella miseria di premi stabiliti da suddividersi in quaranta sorteggi su 120 operai — che possono evitare gli infortuni? Non è amoralità questa? Eppoi, operai, state attenti perchè se ci scappa un infortunio che supera i 3 giorni vi soffiano la posta « elargendovi » quattro cucchiai e qualche tuta, quali premi di consolazione.
Inoltre nelle premesse citate sul volantino essi dicono che l'esame delle causali degli infortuni ci sonferma la necessità di agire, oltre che coi mezzi tecnici di protezione, con lo stimolo della coscienza infortunistica ».
Agli operai della Falck non crediamo occorra stimolare la
In una cornice di mascherine multicolori, si è svolto. organizzato dal nostro giornale in collaborazione con l'Associazione Pionieri d'Italia, il carnevale dei bambini.
Alcune centinaia di bambini con le loro mamme provenienti dai due Villaggi (Diaz e Falck) si sono trovati al Circolo Cairoli dove era stato organizzato uno spettacolo che ha divertito tutti.
Veramente allegra è stata la lotta fatta dai bambini che con il fiato sospeso seguivano i trucchi del prestigiatore, per poi scoppiare in esclamazioni "indicando i posti dove il prestigiatore nascondeva gli oggetti, senza risultato.
Dopo altre attrattive, sono stati offerti a tutti i bambini biscotti e dolci.
« coscienza antinfortunistica » dopo i morti e le gravi mutilazioni avvenute.
Alla Falck, torniamo a ripeterlo, se si vuol evitare il susseguirsi di infortuni occorre far fronte alle pessime condizioni strutturali; occorre, al reparto Lami, dove si è bandito il « concorso », procedere alla pavimentazione tuttora in mattonelle di legno occorre aumentare le paghe per rendere più tranquilli chi lavora, liberando gli dal bisogno e non forzare i ritmi di lavoro, causa fondamentale degli infortuni.
Solo così si evitano gli infortuni, non con le pagliacciate di tipo « lascia o raddoppia ».
Ben pochi a Sesto ignorano ormai la dati. dell'8 marzo.
L'8 marzo è una ricorrenza recente, rispetto ad altre che da decenni sono entrate a far parte del calendario ufficiale delle solennità del movimento democratico. Eppure, questa data è ormai diventata popolare alla è ormai diventata popolare alla pari del primo maggio e del 25 aprile.
La ricorrenza ricorda un lontano episodio di lotte operaie, che, per la prima volta nella storia, ebbe a protagoniste le donne.
Nel febbraio 1908, 124 giovani operaie di una fabbrica di abbigliamento a New Y orK bruciarono vive nell'incendio scoppiato nello stabilimento dove lavoravano, durante una agitazione sindacale. Nessuno scampo potè esserci per le vittime perchè i padroni della fabbrica avevano sprangato le porte d'ingresso per impedire l'entrata dei dirigenti sindacali.
L'opinione pubblica ne fu sconvolta, 3000 lavoratrici parteciparono ad uno sciopero spontaneo di protesta. Pochi giorni dopo, l'8 marzo 1908, operaie, mogli di operai, immi-
Signor Ministro, cosa aspetta a rendere pubblico l'esito dell'inchiesta da Lei promossa alla Falck sugli infortuni?
Perchè si negano ai lavoratori e ai loro rappresentanti delle Commissioni Interne da parte dell'Ispettorato del Lavoro le statistiche infortunistiche della fabbrica?
Sono cose che soprattutto interessano i lavoratori che vivono continuamente in queste fabbriche, non le pare, Signor Ministro?
Il fatto che in cima ad un campanile vi siano o meno degli orologi ci sembra non sia il caso di prendersela tanto, anche perchè, coi tempi che corrono, la gente è più avvezza a non staccare gli occhi dalle vetrine di questa terra, per tenere bene d'occhio i prezzi in continuo aumento....
Però comprendiamo anche che non tutti la pensano a questo modo poichè il mondo come si sa è vario...! Inoltre non bisogna dimenticare le torri campanarie, le quali (quasi tutte) vanno orgogliose nello sfoggiare un bel orologio. che funzioni e che riesca magari a dare l'ora esatta ai distratti che hanno lasciato l'orologio sul comodino o a quei poveracci che non sono ancora riusciti a procurarsi un orologio di seconda mano.
Di questi pareri doveva certamente essere il redattor'e di quel settimanale cattolico sestese che a suo tempo consumò molta carta ed inchiostro (facendosi aiutare persino dal grtippo consiliare di minoranza di Sesto) per esigere arrogantemente a spese del comune la riparazione di alcuni orologi di altrettanti campanili della città. Cosa che, come tutti sappiamo, venne fatta e molto bene.
grate, si riunivano in una grande manifestazione e chiedevano il diritto di voto alle donne.
In tutta Italia la data fu portata sulla grade scia della lotta prime a celebrarla furono le operaie delle nostre fabbriche, che la conobbero durante gli scioperi del marzo '44. La mimosa puntata, in quella occasione sui grembiuli delle operaie ebbe lo stesso significato di ribellione di protesta contro l'oppressione fascista e tedesca che aveva avuto per anni il garofano rosso del primo maggio.
Oggi a dodici anni dalla liberazione, l'8 marzo è diventato una bella tradizione popolare, il giorno in cui le donne democratiche portano in casa l'omaggio gentile della mimosa, simbolo della primavera, del risveglio di nuove energie femminili, augurio di una vita migliore per tutte le donne e le famiglie italiane.
Il significato di lotta da cui la ricorrenza ha avuto origine non è andato perduto e l'8 marzo le donne italiane chiedono con più forza, unite, il riconoscimento e il rispetto dei loro diritti.
Ora però quello che non riusciamo a comprendere è perchè questi accaniti sostenitori di orologi sui campanili, non hanno scritto una sola parola, (anche se, in tono non insultante come quello del periodo elettorale, quando si trattava di prendersela col Sindaco di Sesto) per chiedere a Falck cosa aspetta a riparare l'orologio della chiesa del Villaggio Falck che non funziona da parecchi anni.
Potenza del dollaro, direbbe qualche maligno ; ma non vogliamo credere a ciò se anche la questione interessa direttamente un certo « padrone » molto « rispettato » da « certi cattolici », siamo del parere si tratti di una banale dimenticanza. Comunque il tempo è galantuomo. Staremo a vedere.
Peri vostri acquisti alimentari rivolgetevi agli spacci delle
(continuazione dalla pag. 1) cosidetto « ad nutum » stabilendo che il licenziamentO possa avere validamente luogo solo per motivi determinati, da dimostrarsi dal datore di lavoro, che sono la giusta causa e il giustificato motivo ; definisce la « giusta causa » come una grave infrazione del lavoratore ai doveri derivanti dai rapporti di lavoro, e dispone che anche il lavoratore licenziato per « giusta causa » vada liquidata l'indennità di licenziamento.Viene comunque esclusa da ogni ipotesi di « giusta causa » la libera espressione delle proprie idee e l'esercizio dei diritti sindacali e democratici ; il « giustificato motivo » del licenziamento viene identificato con « le ragioni imperiose e inderogabili relative a esigenze obbiettive di azienda ;
viene disposto che il licenziamento deve essere intimato sempre per iscritto con la indicazione dei motivi da cui è giutificato » ;
tende a sanare una grave piaga manifestatasi e aggravatasi negli ultimi anni : quella dei contratti cosidetti « a termine », che hanno unicamente lo scopo di tenere i lavoratori in uno stato di intollerabile soggezione di fronte al padrone, sotto la minaccia, periodicamente 'ricorrente, della cessazione del contratto : è pertanto indispensabile porre a carico del padrone la prova rigorosa della necessità oggettiva del contratto « a termine » ; tende a proteggere con maggiore efficacia di quanto non facciano gli accordi attuali sulle Commissioni Interne,Aa posizione dei membri di questi organismi, che vengono attualmente, più degli altri fatti segno ai licenziamenti e rappresaglie.
Gli art. li dal 7 al 12 si occupano delle controversie che potranno sorgere in seguito alla applicazione della legge e alla istituzione delle sezioni specializzate di magistrati e di esperti, competenti per risolvere, stabilendo anche procedura rapidissima.
E' risaputo però che non basta la presentazione di un progetto di legge perchè l'obbiettivo sia raggiunto ; solo la lotta che mobilita la classe operaia e attorno ad essa i cittadini amanti della libertà potrà far si che il Parlamento suggelli la nuova _legge.
Il problema della mutua è più che mai aperto ed è sempre all'attenzione dei lavoratori.
Sono parecchie le domande che ci fanno attorno a questo argomento, ma purtro'ppo da nessun organismo . competente ne viene una risposta.
Il consiglio della mutua aziendale ha formulato delle proposte da sottoporre alla Direzione della Falck, l'esito di tali contatti non è stato reso noto. Si è saputo invece, da fonte che ci garantiscono la verità della cosa, che esponenti della CISL in Commissione Interna, si sono recati in Direzione generale per trattare separatamente l'argomento, scavalcando così il Consiglio della mutua aziendale, con la segreta speranza di avere la « bomba » propagandistica per le •prossime elezioni delle Commissioni Interne.
AUMENTATA DEL 200!.
Da un rendiconto economico della cassa mutua aziendale, pervenuto alla nostra redazione risulta : che i giorni di malattia indenizzati alla Falck sono aumentati del 20%.
Infatti nelle tabelle si indicano che per l'anno 1954 le giorerano N. 80.578; per il 1955 di N. 74.571 e per il 1956 di numero 99.340.
Queste cifre sono molto eloquenti e si commentano da sole. Solo vogliamo ricordare ai dirigenti della Falck, i quali si imbestialiscono quando parliamo di supersfruttamento e quando le organizzazioni sindacali pongono il problema della riduzione dell'orario di lavoro a 40 ore pagate 48 che la richiesta è più che giustificata. Codesto problema dovrebbe far riflettere tutti quelli che hanno a cuore la difesa della integrità e della salute fisica dei lavoratori.
Quello che auspichiamo e che tutte le organizzazioni sindacali, che sono concordi nel dare una soluzione trovino con l'appoggio e la mobilitazione dei lavoratori, la piattaforma unitaria, come condizione prima per risolvere questo problema.
PER LA MUTUA E GLI INFORTUNIQuesta infelice mossa, che è rimasta, tra l'altro, senza esito positivo, non è stata naturalmente gradita dal Consiglio della Mutua (che è composto da rappresentanti di tutti i sindacati, in base ai risultati delle elezioni delle C. I.) che aveva già intrapreso un lamborioso esame della questione con il solo intendimento di migliorare le condizioni finanziarie degli operai ammalati. A questo punto però è bene dire che sarebbe opportuno che il consiglio ,della mutua facesse conoscere ai lavoratori la proposte fatte alla Falck e l'eventuale risposta.
E' giusto, che non si facciano pastette o cose del genere, come qualcuno vorrebbe ma è altrettanto giusto che tutto sia reso di pubblica ragione e che nonsi escluda la collaborazione dei lavoratori.
Il 19 febbraio u. s. un gruppo di operai addetti alle placche, andò in Commissione Interna denunciando un arbitrio 'consumato nei loro riguardi : si trattava di due posti resisi vacanti i quali, in base alla prassi finora adottata, avrebbero dovuto essere occupati da quegli operai che seguivano nell'ordine.
L'ing. Frattini però è stato di altro avviso ed ha preferito assegnare i posti a due operai di sua « fiducia ».
Alle proteste della Comm. In-
E' apparso negli albi interni degli stabilimenti un piccolo avviso del Cral della direzione generale per informare che nei giorni dal 26 aprile al 5 maggio il suddetto Cral organizzerà una gita in Sicilia.
Le quote di partecipazione sono di L. 38.000 per i dipendenti e di L. 40.000 per i familiari.
L'avviso sarebbe passato inosservato se la direzione per nasconderlo ancora di più non lo avvesse tolto subito dalla circolazione.
E il perchè di questa premura è chiaro : il pudore.
E tanto per incominciare diciamo la nostra opinone. Secondo il bilancio delle spese effettuate gli anni scorsi dalla mutua per il pagamento delle giornate di assenza, una spesa suplementare annua di 60-70' milioni di lire si potrebbero pagare i tre giorni di carenza e assicurare un salario pari 44 48 ocre settimanali a tutti i lavoratori che cadono in malattia. La stessa cosa si può dire suppergiù per gli infortuni, anche se mancano le statistiche tenute nascoste ai lavoratori.
Tenendo conto degli enormi profitti che la Falck realizza continuamente (si tratta di miliardi di lire...) il problema sarebbe facilmente risolto.
La somma occorrente è poca rispetto ai profitti di Falk, eseguire un trattamento mutualistico più civile 'e mobilitarsi per ottenerlo.
terna degli operai l'ingegnere ha cercato di presentare il sopruso come un premio ai due operai beneficiati.
Certe manovre non si possono giustificare quando vengono commesse sotto l'insegna della discriminazione e sono orchestrate in modo così pacchiano. Se la forma dovesse prendere piede, gli operai anziani si vedrebbero sostituiti da altri, magari ultimi arrivati come in questo caso, perdendo quell'aumento dèrivante dal passaggio.
Bisogna dunque porre un freno perchè, oltre tutto, il lavoro in siderurgia e basato sulla paga di posto ; per cui una eventuale discriminazione verso un operaio può danneggiare l'intera gamma.
-Chi non sa che 40.000 lire costituiscono la paga mensile media di un lavoratore della Falck?
Per cui questo avviso sarebbe apparso uno schiaffo morale, sarebbe suonato come una derisione delle condizioni dei lavoratori.
E siccome non sta bene prendersi beffa della miseria degli altri, si toglie l'avviso e si lascia la miseria. E il pudore è salvo.
Questi problemi sarebbero risolti con una minima parte dei profitti di Falck
ALL'ACCIAIERIA DELL'UNIONE