Fofldà.tore : 3.N'ITO MUSÈO ENI .
ABEONAMENTI alia Estero
Anno.
i Sg:uu.‘sh*e
Trimesiro
EE
14.50
7.50 12.50
. :. Fr.|
48,.—
24.50
mm;zmuz A»…J:.1: nA_zm:fl‘t:
.Anno VI — N 140 —M;làna Sa…bato24Ma.gg1o 1919
‘l'elefono"N. g-83 - Tniercomun le N. 017
_ UFFIZIO DI PUBBLICIT‘À
RIVISTA MENSILE |T P‘HEZZI DELLE INSERZ[UPH — (Pagamento a ntlofpato). —Gh nwiul ul oom:m-
esce al 15 di cgni.m ese
!'l _n;_n-tm"!_::;m!_g Cent. U - Amretrato centò 20- Esiero il dopplo - |
Abbonamento annuo L
tano a spazio di linen di 6 punti*— ‘Avvisi commeraiali Llrl — la -linea, — Av-. visi finnnziari, copyocaziani, resoconti assembleo,- Piccola Cronaca ecc. Lire 5.— la ldinta,
— Axvvisi necrologioci (minimo L 20.— per annunzio), — Piccola Pubblicità.
“T'etefono N.:8-73
P
'\?’ia
*
*
Paolq d.a
P
i sventolano, si grida: l nal Italia o mt:rtel
del traftato di pare 'i‘îà SOUrana? 1non | puòtesto essere conosciuto prima della firma
Vum. l"‘ume
Maussolini, con grande impeto, chiude flî
suo forte d:…\cnr.sn con la invocazione do
(Per telefono al Ponolo d’Italia)
nostri morti e di' duiti i combattenti :.h.c|
PAHIGI, #3. $1L Ne cielo,. sul mare e sulla Lerta hf.m'mi ROMA, 23 notte. _Clemanceau ha risposto a Moret, presidente . scritto le ;wwuw superbe della nuova .sl.n-.Da fonte americana viene assisuralo che “lla commissione del bilancio, dicniarandos) ria. tina (£i\l!f??à.h‘”ti"tfl\'ll@ entuwsiastini, deliran=i lu soluzione della f[ufiàhvii)‘èfl adriatica sa- spi&ceutle fi not puter accbghere il desiderio utabbe la seguente: | te si rinnova e continua a lungo. :dila Cormmissione, la quale ‘aveva domandato | IL Presidente del (@onsiaglio Na ..*a‘*?a:….'e ab=; i Fiume città sovrana; 1 GUDIuAIcazione del SLO integrale del tratr _ Senza la grande aventurata audacia di L’Italia rinuncia nella Dalmazia al ‘Di- t0 di pace, « Non Sì può Avere un traitato Mentana— strisse Felice Cavalotti— un tento e la insad disfazione della nostra na- ’ braccia e bania Mussolint, La conmmozione e l'enMmisiaszma ANO ‘3" ha detto Clemenceaù — fino a che il pro- grande demuseratico lombardo che non fu di Krin; Sono passati quattr'anni che sembrano one vittoriosa, ta pace che si sta fati“osu- descrivibili P Mnx.w3hm drue prvsrî!msrl'atretto l ma; drinuociaterioa ' — non,; sarebbe atala quattro secoli dal giorno in cui l'Italia see- |inente elaborando a Versaglia non durerà più volte a uWm rate menite l mwllîlw' Tara e Sebanico setto un raginmie m>male settlo sottoposto ai delegati téedescni Don sia stàalo da loro firmato. Per 11 momento 1 ne- possibile la piccola fortuzia tì1 poi, E sopViene attribugo molta valore alla seguen= intona a pgranw vwce Ui d .Vum'? : :Se in: campo contro gli imperi centrali Do= ipiù di qualche imMese, Tuite le COStruzionNi giungeva ancora - il "pocta anticesareo zi&tij continuano. » F'W)r#' del hw…€rn soNao intoarno 1!u.350… te esposizione del Matin: quante vittorie immo[rt&l: la disiatta d‘l po quallro anni di savrifici senza nome, di | di un napoleonisino in ritardo, ablina!o al dini d membri del Fansiqlio , Nazionale ed # Desiderando giungere ai un daccordo col liapo aver ricordato Lan. 65 daella Costiu. i dulori che non sì enumerano, non si posso- ;5iafl;'wlih*u%nm semplicemente pa lumentare spmbattenti jh.mvmnt oresidente Wilson, l'Italia è pronta a fare zione e le dichiarapioni tatte da FPichon 1 1U Mentana ogscura! ! Abbiamo ricordato queste parcle mentre o valutare e sui quanli ogni speculazione, giM signor Clemenceau, Crolleranno pieta | Sì impronvisa una imponenta dimmostrazia anghe concessioni U Dalmazia e ‘ad arcet-| «prile in risposta ad una interpellanza di Le- ci recavamao verso la casa di Ergisto . Bezipiùi o° meno diplomalica, sarebbe il più in- |ummwrfeal' Pritto no italiano o germanteo sione, Una nolonna di parscahie nuisliaia tare per Munme un regime speciale anche pey, Clemenceau termina dicendo cne 11 pun- zi, il glorioso Ferruccio trentino ‘dall'anipdi cittadini, con una selva di bandierà in interiazionalt o attesochè Îl primeipia ta-di vista del Governo Irancese e quello di ina mazziniana — «il ferito* di Mentana» ‘fame dei crimini, l'Italia vive aggiuna Sset- lf’flsz aquviene che noi non ci lasciamo so=|| testa:; si; avnvia, cantando linno d Mamett della sua sopranità sia' mantenuto. L'ilta=-) Limanao di passione che la . turba, la scuote | verchiate dal ya:ggg&mmma, non qguarciatnmo il || e la canzone di guerra, verso Îl centrno del- Ha però non puwoò ammettere che Fiume futti i Governi alleati} ed associatfi, che sono 20ine sem.phcanenl,e oggi egli volle chiùj benga separata ;Ia1?lv{r:a con uNna zona stati d'accordo: nel non fare alcuna comuni- marsi. e la esaspvera tulta, come quella che ron- mondo di domarni atlraverso gli ucchiati n | a_ città. e: # ohe sarebbe accordata ai jurqsiavi, nè che cazione del testo. del t1;ut,am a1 loro rlspetu_n Ù :La democmz*a francg5e ed italiana DEV'E Dopn un ampio ginro si ferma dmnmf alla cluse lindimentivabile lotta per l'interven- .M della delusione, Ci teniamo a dichiarare|| ricordare la pagina di Meniana — aggi: — | a frontiera venga ravvicinuta fino a 18 Ki- Parlamenti. serde della Filaumonica dove Mausso!nj si è e meditare.... non già per le marav;gl:e dei to Non ci è dato conoscere ancora quale |mîtq e fotte, e non sarà probabilmonte lu/le | \| recato con i{ membri del Consialio v azl'a-l lometri' da Treste, vale' a dire alla portata| rchassepote» d’allora. pace avrà l'lialia a Pariyi; sino a ‘quatl itimia volta, che non siamo dei « Maddaleni | ’ nale e con molti ufficiali dell'esercito"e del-1{del tino medio dfiH‘ar*tghcrci ma qualruno Alloral.... — Garibaldi cupo, rauco, afE vornebbe trionfasse un progetto che inconla marina. Qpunto saraunno violentati i nostri sacorti di=.| ‘ pentitin e che là facile saggezza del poî è famato, tmsfi*mra.to y ra attualmente l'approvazione di Wilson. lim grunmnmo di -u*'fl‘c.*ah della coraz ZA Una mozione alla Gamera francese rilti, mentre in tutti i continenti di questo ‘somplicemente burlesca. «Venite, a morir-. con-mel!» gridò ai fug-. A Roma si assicurava questa sera che Dante Alighievi invita Mussolini a enlazionel genti. «Roma, o _ mortel»n. PARIGI, wvecchio mondo gli alleatì immermoliì e tutti |} 1IU 24 maggio rimane una data deisima | a bordo. ma Î1 vostro Direttore deve rm—rl:rc il goverho si oppone alia Telrocessione del Un certo numero d1 daputau di turti 1 Bar. 1a Ergisto Bezzi, colpito alle coscie da ’ confine dell I‘-e'rlrz e sì preoccupa di otle= Cchiusi nella corazza d'acciagio del loro eyoi= non solo nellu s toria d'Italia ma nella sto- subito per Trieste. Qere una soluzione clhe npoliticamente sog- titi politici, fra cui. Painieve, si propone d palla di ucha35e.;pots», cade tra le brac Durante l'attesa dell'automobile è (*‘0-; EZAO I'inì?.iut_ì‘va di una manjifestazione di del e smo classicamente imperialista, stanno di-|ria del genere unnano. Il prino colpo di vanStato Maggiore di Garibaldi, | stratto a puesentansi alla falla che ‘act Ì'fl-\‘ disfl il popolo e militarmente assicuri la | simpatia verso lItalia per comumemderare l'anil Fa.hr:z.l, mfmtre enirambi tentano ragvidendosi lu' preda. Ma una cusa sappiano none sparato - sull'Isonzo ull'alba di quel)| M sistentemante, dal hnr[.a«wo della Fi Hostna frontiera ovientale. | Hivéersario.della sua entràéta in guérra & Hanco i e sentiamo, perchè (già è sigillala dalla sto- | giornoò, rappresentava la sentenza di mortr | 1v1’r'mnnu'î; @ pmflwn…a# un breve calorosoi .ilelle, Potenze dellIntesa. Sì 1gnora ancora giungpre Monterotendo.' Lueme di cion — Ergisto ‘Bezzi — viene fatto 1;mquale forma prenderà la manifestazione. Adisearsn di conmmiato.
(Per telegrafo
al
il
d’Ita'lia.,.)
“ierito -di Mentlana,,
Maniiestazione di simpatia voreo 'Italie
{marovvisa panienza per Spa
ria, ed è questa: che la nwostra sitatura mo- per la vecchia Eurupù delle autucrazie e l
iualmento sono
cominciate conversazioni
& g101\].@!’(:,
|
7ale è cresciuta. che moralinente siamo pa- ‘degli imperatori Ora la storia come la vita | Ea folla applouide e sosta ancora fiw:h.n Homa o morte! ì questo proposito col Geverno e col Presidente arziva l'anutomobile. della Camera., Fiume' o. maorte, oggi ha gridato l'Italla, 1i e forse superiori agli altri; che L'italia ‘non è lineare, non è monocorde, non è mo= | di tutta la delegazione tedcsca Mussolinî parte fra nuove m,‘cl'a;rnd. Loni' Barthou, Sembat, Emile Constant, Fran- nè varranno i mMmercatanti del tappeto ver .\ non è più la picvola trascurabilé nazione ‘wmrunm« è nariala, è infinitamente com- all'Italia ed a Fiune :m?'cma b klin: Bnuil‘lon (Eroì]P L:n ‘Jremoille oggi, all' 1D1PARIGI, da di Vgrsa.ìlfles aatmzzn.rle11 Md.1 PSO LAAE : _a" Abba Carimàa, che nun. seppe 0 non volle-;3(1..5.5'1.: £SS8a. e:scolu. insienue + più dispa. .&……iezimnento della,pmrrcci'w……gm.'.:.;&u;.ta...ssC ._,_….-,_- i una moziona r.er co.mmemùrare lcnî.rflta 1 Î dalla partenza del conte Brockdort} Rantpren.rlr=;-s: la 'r'u'mflu,u:, ma è llfa!m che vol- Tati elmu,*nh Ea gloria e Lumm…ma Falta .'4 J l’! zau e di tulta la delegazione tedusca pen suerra dell’Italia. le la (uerra, la condusse com fede insrolla-| speranza e la delusiaone acerba; il sogno. all ferito .di Mentanam,asaop»andoc! com i Spa Il conte Brokdorff non avendo mani consueta afftettuosa serem’t.a ci mnarrò LObile, con eroîsnio indiudunle e collettivo su- chè seduge e la Teultà che agghiacceia. L'esfiestato .L‘mlcfi..wnc di laselvare Versailles| sto le sue impressioni di tmntp al ‘succederÌ dc,(nur…:am,+.id»m sì pensò che i plenipotenblime, la riprese dopo la parentesi oscura \ senziale è di cogliere il segno e lintuma di- | NEW VORR 22 (:.Pîi:îr telefono al Ponmala d'Italia) ziuri tedeschi sì siano recati d Spa per as-| La nuova rivista «The Review» pubblica si degli avveanimenti internazionali. ‘di Caporetto, la voncluse colla duplice vitto-||re Wegli eventi e di continuare a mu— Sono perfettamente d'accordo — dis sumere Nuove istruzioni. Se vi sono andati ' un articolo editoriale nel quale aitacca il Tiniecisipa è quindi mondiale del Piauve. riare anche se la mèéta che si orédeva rag- | ‘ube nel po- tutti ciò vuol dire che si tratta di una di- ' presidene Wilson per la sua attitudine nel- Ergisto Brgzi — coan l’amico Benito Mu solini e con mto va scrivendo nel suo E'ltalia che, oggi, è fondamentalmente sa= giungere si allontana dall’orizzante. dall'on. ‘Colo- | scussione hmportante e ‘che vi è la necesst-
n Bfl:*3ìqm'"[ gi M
La Ss'ampa amerigena lìfliîl['lì (VilsOn
convocalo d’ m*genza
_ ROMA, 23 notte.
la questione italiana; dimostra essexe fal. giornale da ni giorni con tanta foga | tà di uno scambio generale di idee. Morse| l na, nel vopolo e nell'esercito, è quindi ‘av= | In piedi dunque con lo spirito e i mauscoli| so che Fiume sia necessaria alla Jugosla- giovanile. In quant.o a Wilkon — e già n l'opinione nubblica tedesca è divisa sulla ì asohi viala a più alti destini. "@m verso l'avvenire che sarà nostro! Non [O fle=a 71:E via, appoggia tutte le richieste dell’Italia e mesa fa ne scrissi all'amico Albani’ — d ipiestionie di sapere se l grattato di pace Davanti a questa grandezza storica e mos=|è un po' significativo, a prescindere dalla È.-mhmams.s:: dei rmmsi;xu è duu-a.ta. oltre due debba o no essere fl.rmth Prima di pren-| dichiara che essendo questa una grande na- molto tempo io previdi che i suoi 14 p‘uufi; : sale il contegno degli alleati può essere con-|mia persona, chie i) vi mandi questa nota | dere una decisione iN un senso o nell'altro, zione maestra di civiltà le sue domande do- avrebbero fatto fallimentoe.
siderato da noi come un gesto
| da Trieste iltaliana per sempre, che vede | I +2 éssî abusano delia loro forz ; @@gf' nelle sue &$irade sfilare il popolo che | e della loro antecedente posizione di eje- reca a San Giusto i …f?.wr per adornare do= monia; ma tutto ciò è artificio. C'’è un dina- mani le tombe del San Mi veler
qnismo nella vita dei popoli; dinamismo che | è la risultante di un complesso di [ovze e | ]lu direzione dî questo dinamisino conduce | ==—==
iMussalini
dell’on. Onlando|
il (onermno e i p*f#?tè;mi’m…mn vorlieno furse vrebbero raccogliere l'adesione di tutti. valutate insieme tutii gli elenienti di g i dizio, .Può ‘dursi ipure che il governo di) fi’rr l@t’t?!flîtét al Popolo d'Italia) SCA'I(’LÉ€T—?HLRW impegnato da pubbliche d | RONA, 23 notte. hI@rlmnu da Parigi che l’ou. Orlaauo 1- cliarazioni, si roehi & signiftcare alla dele-| i nane presto non €rà ancora torna- gazione, l cuiì capo è partigiano della fir= Non accerderemo nessuna lampada melan] Diceei che a.bhh. parte- ma della puce, clie il gabinetto responsa conita, non oî inginocchieremo davanti la 'ìanl'r.ì rigirardan- | bile £ contrario. Tali sono le questioni che| nostra croce, nè parleremo ai nostri flerì morin somma gra- | saranto presto chiarite.
i *M@Wsaan«» \ do. Produce viva impressione la partenza|
l'Italia ad essere, dopo la Spagna di Car- |
lo V, la Francia di re_Sole e di Napoleone, |
|ME!$€} niel‘a;s:a.mne m;lesw Essa potrebbe _da— } tura se i gior- |
la Nuzione dominante di tutto il mondo la- \Ì
ijarassero
dino.
che
ro
|ti lontani in quest'ora di 1icordo e di daolorte. |In piedi come allora; diritti, come quando UI talia parve e fu tulta quanta un giardino di
44
Il
a da Berkino: rose novelle; protesi verso le Alpi, come quanPresidente del Co:1e.iJ[fo Scheidemann, do tutti CUOT TisSUONATONO, come giberne ca-
mùm; il trattato di nace| accompagnato daî qministri Dernburg ed riche, oggi, Tinnoviamo il nostro grido d'a Gli elementi i questo dinamismo sono | hbe È£à$&ifefi ato, con l'aggiunta di Erzsberger e dal capo dell Ufficio per î neo. more, il nostro grido di fede, la nostra gioia $ mbra rmu vam.=_mmla ('h@ | | goztati di pace conte Brockdorf{ Rantzawu|divina, entro i clamori femminei e Tiasosi nella popolazione che tocca oggi i quaranta| Ms%’i?; ‘è partito qiovedì per Spu. La definiliva Te= ldclhz nucva tempesta. Atmi, allora. Bilance nilioni dî abitanti, giunge a q1 dazione delle contropToposte deu essere de-| » oggi. IL pane duro comprendendopvi quelli che sono dispersi per| cisa venerdì are oppure . Pnte cl:e 1i scstfl.unsca \ma di buon frumento, allora. Oggi il tazzo | fra arriverà, e putti gli jangoli della terra, La riunione a Spa è necessafla perche ro0sicchiato che si bautta al mendicante seduto invece di loro. cm: tetegtrafo al Popolo d’Italia) | facilprevede come d'anni, decina le comunicazioni tra Berlino e Versailles sull'ultimo gradino della porta. Heri, le belle qualvhe FIUME, 23. 3070 siraor7dinariamente di,fficd.z @ d'altra bandiere delle tragiche sortelle, aperte e sanmente Hervé, ai sessanta milioni. E£-PWM;'\ Bel vo di dinumismo nazionale sono le.| (g. c.). — La natizia deW’arriente in città; alla Confederazione danubiana arte L Governo tedesco è fermamente de= guinanti pei cieli oscuri, come piaghe; ieri Gel nostro s0° a far eonosoete al più presto possibile le lagrime fraterne che ci bagnavano il vatto | uussolini si è diffusa rapidam qualità essenziali della nostra stirpe; la. vo- l'altra sera. Mussolini, assertore fva i prumi| polo tadaesco le controproposte tede- intatto e. nudo — ficramente onesto e nudo — (Per telefono al P@nul@ ‘d‘îb&lì@.)
n discorso di BanitoMuseglini |
“gli croco-slovacehi non aderiseono
‘lontà nazionale che dovrà essere convoglia- dell’annessione di Fiume, è qui assai 399.|;
| schred a metterlo al corrente delle pro- ed oggi il suono sarcastica delle poche' monete
—- ‘Sono sempre stato un fervente ag:0-!
stalo_ del'a iLega delle Nazioni — prose- | gui' Ergisto Bezzi — o per 10 meno di un'
blocco della razza latina costituito dalt'I. talia e dalla Francia le quali, forti di Hio-. vanta. miligpi, - non avrebbero più temuta nessuno al mondo.
= E Kinangi all'abtuale a.tfinggtamm!in
delfila Francia quali somno le sue impres sioni?
Ergisto Bezzì ‘cì guardò con ocechi un po’ Ù velati di mestigia e poi dichiairo: :
— Ho malto amato la Francia e deside-
rato szmg{ jrdmtemaflù: — ANCHE DO-
Pa MENTANA — una unione d'amore con pindue sarciò quale ocolipt abbia rfloa.to all'animo mio il vedere come ‘essa tratta l'Igalia dmy-;: iche
questa l’ha per
ben due volte salvata. Perchè non ci stanch&remò mai dal gridare che siamo steti
proprio" moi a salvarla, una prima volla dichiarando la nostra neutralità e la seconda rintuzzando l'esercito ausiriaco sul Piave.
,
E' doloroso dovar consfatare : nsN ota di attesa, apetth:e di pace. A questo viaggio a Spa soppesate come lagrime {a verso un obiettivo I giornali di Praga s?nem…eonù la nut.xzm. che_ mentre crede di inia gioia perchè v 1‘Fda parse anche il ministro delle colonte con che| o Stato ezeco-slovacco abbia dato la sua L senso di equilibrio e dî misur@; la nostra | è stata accolta una assicurarsi l’avvenire ristaurando ÌAùuparola di orientamento approvazione a ariì 15m‘aa'éth di confederazio.| e ’ si voleva du lui Ebbe? Ghe imporla? siria ed isolando l’Italia, sì scava invece | la giustizia; accettare dî s@to e fare ovvi di i Stati della ex-moimpr zio capucità ne nazionale ra tutti ‘g d| CO, rio0. Per il comi Non accgenderemo nessuna lampada, nè ci in sotio i piedi Vabisso dal quale i suoi ingiostra adatltubilità à tutto ciò che nell'ecos= rieri sera al tealtto Comunale, accorse una narchia degli Absburgo. Anche a Vienna si| ginocchieremo ai piedi della noslra croce. An-" tenessati paladini non vorranto trarla n maniîesia l'idea contraria alla « Zollverein» l’inelutnta rapprese folla immensa. politica qiomia o nella cora urla il vento del Carso, gonfio di morti salvo. E' una dura lezione per noi, ma am colpo d'occhio| “@@fifi pì";ìt‘ teatro Il came. di un'acerba primavera; ancota passa darài suoi frutti. Gli itariani si persuadePARIGL 23 tabile progresso dei tempi. atea i palchi, le gallerte stupendo. La ? giornali una ; dichiarano che il viage il vento càldo del piave spruzzato di goccie va.nm una biuerna. volta che nn devono Quando si assurga ad una.più vasta e cen-) Molte pigiati:. nte imiline inveros
generale; il nostro polare. La sua venuta,
| commenti del giornali francesi
l erano
sintetica visione degli eventi, si trovano mo- | tinuia
La Lega navale italiana in Dalmadia
di persone duvettero rimanere fuori|
_ (Per felefono al Popolo d'Italia) EGMA 23 notte.
| dal teatro., L’esercito e la marina erano I@1'H&mm1&: Continuano a esstituirsi in Dalmazia seda ufficiati e Ha soldati, zioni della, Lega Navale Italianae, Ad esse rappresentati va; era, e fu detto, la prima guerra fatta frammisti alla folla variatissima di borgle- gi inscrivono soci in numero grandissimo ed da tutto il popolo italiuno, dopo la storia si e di popolani. ‘aderiscono associazioni led enti cittadini. | di Roma. Non era guerra che impegnasse Sul palcoscenico, fra lo sventolìo delle Le sezioni della. Lega Navale oOramai in avevano preso pasto i membri del funzione in Dalmazia sone quelle di Seberisoltanto una parte del popolo, ma tutto, l bandiere, ed i volontari fiumani.|co, Spalato, Arbo, Scardona, Farenza (INa…mnale Consiglio @ a dalle città alle campagne, lo travolgev Quendo Maussolinii sî appressa al tavolo per| siria), Carso {Venez:a Giulia). Altre si comasse di milioni gi vombattenti. L'Italia sa- partlare, la jfolla balza in piedi ed a.mrlamm' stituiranno tra brove. y = x rebbe stata o non sarebbe stata, a seconda a lungo freneticamente. dall’alto del fr&bpopolena, vecchia Una ghe avrebbe o non avrebbe superata la prolione, sventola una bandiera {ricolore. AL ROMA, 294 notte. ux L'Italia, caricandosi le spalle con una agitano dai palchi e dalla pivî gà conforto indicibile.
La guerra era per l’Italia la grande pro- |
Indipendenza jugoslava
cr0ce ben più pesante di quella portata da-
fre bandiere sì
dano da Belgrado ohe la « Narodna
{ed, tra grida assardanti di Viva Fiun
‘ PO]È a n SCTIVEe: Le nostre domande ; risarcimento possoLo spettacolo è commovente. Quando la dimosirazione, durata parpec!u minuti, $1 do essere riassunte nel seguente modo: Le calma, Maussolini, fra il piùù religioso silen- spese di guerra sommano a tre miliardi, i zio, può fmiziare U suo discorso che il pub. danni alle costruzioni e alle strade erariali vazinni & due m:_ln,g.rdx e 80 milioni, i dannì dei priplico. interrompe via via con q waondo vati a sei miliardi. e con acclamazioni, specintmea La nositra delegazione Însiste per un riil nostro dìrettore. accenna all'opera degli sarcimento di 15 rniliardi. alleati contro lFIfalia e contro Fiume. Grandi applausi il qnubblico tributa all'oratore allorchè esaminahdo la qu:s tinne di Fiume. afferma che «Fiumre città libera» (Per telefjono al Popolo d’Italia) è una frase vuola di seniso, come una frase ROMA, 23 notte. vuota di senso èÈ la. così della Società delle Damani all'Augusieo, Gabriale d'AnnunNazioni e che la quistione fiumana non rsiu. celebrerà il quarnto anniversario della può risolversi chie con l'annessione, Fium @ lo vuole! L'Italia lo vuole! Ed il rnostra epgtrata in guerra.
gli altri è giunta a percorrere tutto îl Cal- me italiana! Viva l'Italia. e dario e' a toccarne î vertici del martirio gella gloria. Ben dice l’Intrepido da Roma che solo Htal:a è pura. Tutto 4ò non si cancella colla spugna dei {atsi idealists di Versaglia, non si canrcelia la vittoria ita-
liana. L'amnesia calcolatrite dei mercanti non yiesve a sopprimere la guerra ilaliana, non
viesce sopratutto ad annullare il fatto dp.
minante, e cioé che l'Italia è entrata t gquerra di sua spontanea valonià, senza esservi costretta &all’aggressione. tedesca,
come il Belgio o la Francia
Questo è il
snostto orgoglio. Questo è il titolo della no=
stra nobiltà. Se gli alleati non si renderanno 'ramdamente conteo del nuovo stato d’ani li o degli italiani tanto peggio; se al malcon= lant.o dej nemici si aggiumgerà il malcan-
mie
24 Maggio
o dal delegat
!.e.desvhi è ben comprensi- vive come un vento di bufera, e ancora, noi, (contare che sul Îaro ‘coraggio. Gli aiuti
fite. 1 plenipotenziari, prirma di prandere — i pastori ts:lornati alla mandra, i cenciosi a.lt.ru1 furono sempm pa.gsa.t-t tfoppo ca.:‘il decisioni tanto gravi, devone concertarsi ri{buttati sulla porta, i mandolinisti 1icacciati! Acgcgennando in mukf.° Goniesno con il loro governo. Lungi dal significare sottao le fineslre per la serenata — siamo in-: Iem;potenwm': italiani a Versalias Erg:' La nostra purezza e stq PBezzi dissa: urn tentativo di rottura, questo viaggio in- piediì orgogliosamente. dica piuttosto ia valontà di utilizzare nel- la nostra fede, è là, nelle vecchie trincee, ar— I nostrij erbici solda.h sepperò darci la miglior maniera possibile la proroga che che secglari che mnon baratteranno maoi iL no- la più splendida delle vitiorie, quale nes stra tesoro. La nostra gloria, in tanta imposta 6 sìa.i.a. Concessa. suno del nostri allegti ebbe mai.-Ma. la vite L'«Echo de Parisp credo che i dirigenth povertà, è ancora langiù, nella tragica e ri- toria delle armi ancora una volta venna terra venela, che sussulta e Tamba guastata e sciupata dafi nostri diplomatici. della Germania, avendo praso il partito di sorridente non firmare, mentre invece la corrente del- antora degli ultimi galopni quertierti. Che im- Ma.guardi, dovunque! Orlanda e Sonniîno:] l‘oplniene pubbtlca favorevole alla firma porta, sembra vogluzm_o ganeg,g.lar_e e Wntl‘îca.re il va ingrossando, vanno d'accordo con= mio povero amico Cairoli! Dopo la'nota di. Br0(:kdorfi Rantzau alla ricerca doi mezzi s . Non_ abbiamo ri- Wilson ‘ed il plebiscito ‘ottenuto, avrejbero: per coprire un’abile ritirata e per avvioi. Mmorsi. Gi siamo bauuh quando una cara so- rdovuta dare ordine al brayo |D13.?. dioc-' narsi & tn.npe a quelle soluzioni che sa- rella mugolava sotto il tallone tedesco di cupare senz’altro Fiuma, e I‘a i e…... ranno necettate.: Charleroi; ci Siamo battuti quando una cara Tnvece... î Il «Gauloisn dubita che îl Governa forn- cufginetta, lasciate tLe marmellate, strillava col Parlando dei riflessì che la =.L…1la…gone 'm.-da serie speranze sul successo del coniro- le vesti a brandelli sulle rive dell'Hise; ci siam ternazioniale potrebbe avene n suoualrdi progetto che ha escogitato più per soddi battuti quando sul mondo stupilo — il. profeta della politica interna, — cioè alll 'e..—sp«aculu;.sfare V’opinione pubblica tedesca che per dceunico Trecilava le sue dolci preghiete fra zione che i eroati indigeni, 1 disfattisti« presentarla agli alleati. l'allare di dio e la soglia della muiova stanza tadescofili di ieri potrebbero tentare sfrq T «Petit- Journal» è convinto che i dele- nuziale — il taombo del passo tedesco faceva tando i.. capilavori dinlomatici dal Gover pati tedeéschi Titorneranno :on istrizioni ondeggiare le caltedrali e rombay cupe te r, Ergisto Bezzi così si espresse: e ispirate a disposizioni coneilianti. campane della Tiscossa. Questa la nastm glioLa rivoluzione «alla Lenm» non è. DIB-h‘ T1l «.Pet1t Pa.ruien» è convnto di aver: 1ia, Questo il' nostro confotto, di oggi, di do. ta che attecchisca nei serie ragioni dî ceredera che i viaggio di!mam, di Oltre ancora. Ma pel 7icordo del san. te. Nazioni che furono paesi wùtonoix. Ne : sconfitte essa è stu.Brockdorff' sarà fi breve durata. quc più bello, prodigalto nell’orribile via' del ta i] frutto di soMdati e specialmente 1l «uMatin» prevede che durerà due g'orni .c;:iuar«.a (salito e risalito per cinque anni) ufficiali spostati. In Ttalia è s d Ima in nome dei nostri mortli più cati, da uno spauracchio agitato
Non più proroghe, Battisti a Cortidoni, se non accendammo iî
Quanto è succedunto n Mano ne-è la pro-
.queslfom la malinconica lampada della rasse- va convincente. Mnando un paese ha \ gnazione dinanzi la nostra cyoce, cetcheremo to un esercito casì nrode, una vitionia 1]1 viaggio di Brockdorfi-Rantzau a Spa Finito il dissorso un grandioso corteo poinel vecchio cuore nella vecchia giberna logo- <t_ superba '— ‘conclus popolo italiano fa proprio il motto det fui1 Bezzi congedanw-lare si recherà in Campidoglio ove parle ha fatto rimettere sul tappeto la quest.1cma i rala, la prima 7osa del Maggio lontano, mani e guu*a. [a) Fiume o mortel! e u dogi — saprà bene trovare il modo di : A questo ‘pum!o la folla balza nuovamente cà il sindaco e dì nuovo d'’Anmunzio. A'la del termine che verrà concesso ai tedeschi.| h-m.a cartuccia non sparata a Vittorio Veneto. peraro anche questo atroce franpente, \»m in piedi ed aPp laude ed acclama {renetta sera avrà luogo al Costanzi la rappresenta-. per presentare le. loro osservazioni. - Nelle consacreremo — queste — al 'nostro sicuto. sempre avanti, per una più gra…nd:.» 7.:one di gala, ove 200 studenti e cento co- sfere autorizzate sì dichiara che trescorsi domani. camenfe, I -’amhesenza alleati L " magnifico di entusiasmo. isti. canterarmno l'innm dei goliardi d'Italia, otto giorni, la Germg,ma non lth1‘è. più preLqenùa.:e noie, dei mntmp Pletti, &M_fi pi@gm.*,fl,_ Hmltokbml%mndlfni- Lunmca.ùu E
-—'-——fl'—-.
-
ROMA, 23 notte;
—
J
E
/