QUOTIDIANO SOCIALISTA SOLINI
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INSERZIONI
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gìnu (divisa Necrologie L. spazi riservati agli snni:ùgì) : Ul\_lmuj:a i finanziarie L S.0 la linen — ubblicilà RKedazionale L. 2 — Piccola Pubbl cita vedasi apposita t nabella in VI pazina. spazio di: linea di 6 punti
ÉÎ,ÎZ :Èl&gédi;ù@,n .-inr'a'uihile: ia.' àòà.tra indi Eù … ÌHIPEÌÌÌÌB
: ZURIGO,
15 sera.
{acendo il bi« Fournal l | L SOÈÎ-°G" noi per o apran che e no regga che gli, | che'ci a, guerra dell’Tial a, dice e A: oni più o meno spontaneamente: gratu Jancio dell fort scrizi un nemico soli, 1 | italiani lotlano contro la na è utile e dura come que.l]ér. che sì com- latorie; nulla: siamo superbamente per à, euscir her nale ung gior e ro ni nosi Domani il i, croati, S love ta. suc- batte alla îrontiera. E se duranie l’offensiva viviamo nel pubblico, per il pubblico, di | accorto. ‘Tiroles re uta vai Per abi. ten prima volta, in srigio verde. Tenu soldati seppe- quale non vellichiamo istinti inferiori, mMa ai sono soldati arditi e aTenuia leggera,. austriaca nel Trentino i nostri ostr ditn za sten resi la e tli cintà, ma cuiìi nu lla manca. piu cannoni dell’invasore nient’al- del quale esaltiamo le virtù del sacrifizide gli sforzi com a’ e re rend oppor ro che , conzoli r from iene nza iano, sì deve Benza imbarazzi, Se: mo an- dell'eroismo. EA b ‘ta dall'esercito ital circo ctanze: estensione snodati, più tro che la gagliardia de' petti, sapre I movimenti del so ldato più ste ras o most ‘que ia nemic e del l'Ital i ‘tutt che bellic dî ile ito “ Go8ì è stato possib che noi opporre a’ mezzi Sop eno celerì, più atti alla difesa e difficoltà ‘estrema del terr la potenza della nostra fede, su la quale non se al'mondo come sappia combaltere quan- ‘ della fronte; rio. ersa do un'idealità la inspiri. Così è stato possi e qualità dell'avv più giustee : E soldato di tutte le taus 2 grandel più smo entusia ridotto, vincere le viltà drappeggiate nell'umado Formato bile niti e ffilato a ro nost to ques è .più belle Siamo sicuri del consenso affettuoso di nitarismo invertebrato de' piagnucolanti eul, t e lotte vinte, ‘strumento di battaglia. Quan tutti coloro che in questo foglio han trovato sangue 'che sì sparge e del quale non: sanno ti avversari 11@110 Juldand ? quanti pregiudizi disper j : frutti. e l’amico. fiori e e dere ete 15 sera. preve l'interpr temve in un PARIGI, costretti con la fronte nella pol ha da Siocirisettimamali in trincera, d'undque. ed a pagine nal» guerr due di a Le Jour Tenut o. sien Sappiam Pari t Peti 1l « reve! Hd altre lotte SISpI di vivere e di lottare ) ’ Sempre nelle più avanzate trincere. Con le colma: Una batt vlin avrebbe avuto luogo atori. Altre vitto- l uacrificate. al' bisogno mali si navi che sorri con nte izzo l'or i. Oh, medesime armi, col medesimo coraggio, Co imercaledì a nord dello Jutland fra dente. a NOstra, pie-| «usciteranno speranze negli avversar o occi vers i gers no diri rava semb alla nge ria attendono ques ta giovinezz sdspi cssì attendono, altendono ansiosamente la| 1a tenacità infaticata che intensità piena della \ cannoneggiamento raggiun se una h di impeti e di entusiasmi, vivremo, oggi e do- vittoria, In:trincera; con le armi affilate, cON: ‘straordinaria noi Ma morte! nostra gentì. sunta fede nell’avvenire delle mani. Noi vivremo, perchè non sì può mo- ]a scure adusata a tuito frangere quanto 8Ì Ma per . agire ed gna biso re vVive | ur=e£ quando tutto uun avvenire sorride alla | frapponga sul cammino della civiltà nuovi. visionì più belle, per. non basta l’ideale. Le ja- In trincera per VItalia, per V'umanità, pel perchèì-- £rehîî‘à vivi ‘èwllféîè“ ività; noi noi “"'Wîlf‘”[ « mezzi », uostra attività;
de Genève »,
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ZIONE
AMMINISTRAZIONE
Paolo
da
2.530
abbisognano) di
‘
socialismo. goglio di tosto volgari. . Sprez- A0 l’or Grigio-verde domani per il « Popolo d'Itapiù tosto prosaici, più è augurata da migliaia è mi-.| \"%;;a moata a uali abilt o siam o, t{rin Tenuta gloriosa, i qua dio zatori del zliaia d'italiani; noi vivremo perchè abbia- | lia ». Yenùuta di guerra, strazio ne fare lun- | ini ) Amm i tra entè& nos cnm%att bel la al Salute ere — ved illesimi, le- mo con noì — e non ci abbandona mai di centesimi e di m
0-17
—
—
_ Posizioni austria che espugnate dai nostri ic if go pa a or gi di ta na or gi de an Qr e ach forfi posizioni quSiri (Ufficiale).
fanteria
ijone sono. Sta: nel settore di Mayadagh. I nemici linee. loro nelle ti respin te damen taopi ti
TIONI INTERNAZIONALI
Mentre
la
RIGI,
ecalma
15 sera.
ha
reguato
one della fronie tenutaè jeri su tutia l'estensisse della giornata sî dai francesi, l'intere ese. concemirato sul settore inglfatit o un buon laÎ nostri Alleati hanno stratii dal= Amae me. Som voro a nord della
e
artiglierie
delle
sulla
nuclei
di
scentri
testata del torrante
di fan-
Posina,
anita resistendel 13 i nostri, vinoentio pacs terreno, riusciza nemica e le difficoltà del gud
nozte
Nella
Borcola.
adoperato
il + solo
cacciato suecsssivamente stato rarsì sulla seconda . trincee ed ha dovuto riti tronde, è con-
! avversario lanacchi, Fu ogni succezsivi viotenti contratt perdite. | volta. respinto con gravi Tofana i noCGontinuano nella zona della a giornata di ‘ stri brillati successi. Neli della
hanno
essi progressì in cons mezzo aito ad assicuraxeno caominciato l'ohan se: gio tag dizioni van azione di artiglie parazione con una prepar a che, cominciàgat lun ria minuziosa e pro nata per tre giarn ta il giorno 11, è contintto in ben cattive rido va ave ivi, consecut sche, partitede ni zio zza ani org le condizioni disputata. a line a nell ate ific colarmente fort iato la lanc no han , alba Poi il giorno 14, all' ento dam bar pom un fanteria all'assalto dopo sU tutta lle-; ata oppi radd enza viol di una cco. Il nemico è stensione della fronte di atta dalle sue.
l’esperienza,
attività Nella zona di Valle Adige intensa
‘Piccolo scontro in Macedonia zioni a rono ad espugnare fortissime posi ia Co , 16 GI BI da PA ha » n T1l « Poetit Parisie est del Passo ha a vuto 1uogo di Corno del Gesten e ad di
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Cannobio,
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d'al linex. 1l combattimento, nte tutta la giordura sso 2‘pa o pass ato tinu il pro-: e al in ora tutio, ridurre tutte le spes mata, accentuandosi di ora grado : mal che, anni prit smo pe ani trup un org gresso delle che i, rsar P’inverosimilmente piccolo. Ma avve i dezl nita la resistenza acca retto, aperi. ioni prig ero num ilistico come ‘il nostro è cost grande ersero sono rimasti oin in cuî i nastri Alleati pubblifrazioni di cente-| ti di alpini sorpresero e disp moment ripar Nel punto, a Lesaurizza re le | — costitui e del cavano il loro comunicato, essiì sì erano imJe quali — messe insii eme che trincerate nelle vicinanz nemi e forz zione tedesca e vol padroniti della seconda posi un ragguarde di T one vall ometri circa del chil co scono alla fine dell'’anno ttro sboc dqua di allo Castelletto e su una fronte e. mill da ueville. La à iett Long a bigl eri, numero di da Bazentin le Petit fino iosa | venanzes. Prendemmo 86 prigioni queste due località porta & ri e zion amministrazione parsimon eupa rioc due cannoni, riconquistati | quali due ufficiali, con senza vergogna i noventuno il numero dei villaggi Ovillers, che — mettiamo in piazza ire, Inol . mese botti del o ricco e cipi dal prin jiti come il erici, un ‘lanciabombe atri i, agli pulit to nella limitr ntua son acce che i i, assa venc ente siri in quei forma un sali iproprio nali di | , gior I dere e imtenipren ntar vero. dive i. all'Impero di r zion dove muni ri ita- no di armi e nea inglese, sembra siallo — cì è pos Inoltre Salandra, non ayvendo anima temla linea di parodiose misure coNn tro i lavorato il rim1l d;"‘1’\"_1813@2|. dei pagamenti dovuti ai nostri hè ficata da giorni, vivi Poic è . che rò la schi qual dimost lo tede paro e no i — iaro per eventi, ogni lanc bile grandi cui prata a sì ijerie nemiche pattazliia, in incirca segnata operai in Germania, è le misure restrittive Hiani, a 30.000 de' quali si imterdicevanelle misua stanchezza e la tenza degli inglesi erà all’ ogni pensiero sente © o. Di rima.mip e von, Bissing.contro Î a Torino, rivelando la cattedra universitaMamceiz e Monpezz general con l’obbligo di lavorare di dal o d'Am o, e bosc ordinat patri ina il intensa passione, in ui , Gort ison su alma algranata da Cont : e nti tedeschi senza lare, sono sem- nostri connazionali residenti nel Belgio, co- nostalgia della quieta ilim bril stab bbe presso fa avre negli lo e ese che ingl niere a ta o : anza portat tauban, l'av della vamp quella della vita. i nostri grossi calibri bombardaron ur la stituiscono due gravi e aperte manifesta- iria, — era dalla ’ sua sltessa indole l’estennepp per e a 2500 , mill nzia nti da tà gara vive ondi , cuna prof ens» a poco avuio una tutelava | inornali « bohémi re quanto più fosse poss:bile ille eSsi occupano provocango rovine ed guev hanno astilità dell'Impero germanico con- ’a limita conflitto. E' anche opportuno ricor- Nello stesso tempo la C onvenzione Lons di co, di zioni hè lac sud Tok perc A di i: , e metr sere enti zian d'es ilim | sione del schi in Italia, gli stab ; | loro intima ragion l'Itatia. anche il bosco di Trones. periodo della nostra. ; miliardi letede primo perehè interpreta- tro D’'altra de giorlosche organizzazioni, e inter tti, il comunicato. dell'«Agenzia dare che nel sità dell'unione fra i comsospe parte qualcosa nuova da dire, n conciusione è stata una gran colsequestri pulneces ‘dei la attia fizi e de guerr hene tent gran i timo di, to rmit talia l'ul del timen ' inte all’I Dipar dopo il va e: nte nti che ute diee ‘{ro time detto è perd , i i nte la sen e Stefani» in cu ane zion i sulla rim cupare posi nv gl'inespress re Potenze delo il blocco austro-tedesco ‘alt contr le nti o anapalì tutte batte eran sia nel hi qu e iacc coi intend e ratt Esteri ivi, cont pult i ‘Jett Affari cata ssim come imperiale degli questi poderosi ro la Germa- ‘vità delle artiglierie. e unica » sì _ erano ancora pjico e li avventano endere piede a Bazentin italiani 4il. tratt amento” U- idea, della « frontenti italiani ritenevano di l'intesa si erano r ivalse cont ripr gli a scan verso citi o lo rius fra che a è imposte. I dirig offensivo . ‘monde troppe sistem erso i cittadini di « Stato nemico », je Petit, ma un brillante ritorno: Austr'a a di i cui Firmato: CADORN dielriarazione ed alla fine to insolita avere a lottare contro la sola, 2 C mpintarie ‘Inolirela mansanz a d'una ni, le maledizioni subi , zio esplicita cciò ina rica sua li la rim per rec eria fant a tico l rsi dell sintfoma tto | di sevvi aggi reai poter vincere senza un dinre guerra permetteva ai tedeschi sfruttameni ssir no affetti ardenti franchezza. = ali Alleati conservavano tutti i vant enze dell'Intesa. Sì ag- l"di. ‘pot ; aese {di le {an cuntrapposto ambiti come a con Itali rdo dell’ ra acco | anco notali d __ lizzati. r o taluni Siati miimento: a vomunitazione « u miamenti incitatori giorgiungano le prevenzioni cont ui’ dî situa- to, dei suni porti come jasi di riferAmb 1n conclusione è stat auna grande urgo, resid 1a crisi ilalo-germanica si di i@ o t e tizie indica cel eran di rsal » che cceu su la oni ens nne’ enzi èmi dive e di suceessi per prev va i boh — « Geno ific il| magn i più si che sforz e il — di è ne nata ato, uzio tro risol pass danTl nos ma & tutio atteggiamenti ‘del un premai potulo avvia verso una grave nei bassu Advialicto . di | con vantaggio degli affaristi, no infor- | zioni e di ]Je truppe britanniche, le quali con2 poco la E coloro che non han Ministero_ italiano ritiene opportu olo auche i talune speranze calc nomia nazion ale. 1 mercati della A, 15 sera a 'eco poco ROM a dell {eng ano eno | port e; dico iÎed meto vvidi so iria ares no sacimio forza l'Austria col successivo marne — finalmente — il pubbl cese e facipenisola, da Palermo a Milano, furo spiegarsi don de traess Busso Adrialico, è fronte fino alla nunva linea fran lie a qual- |una pace conitalo-germanico, e sì avrà una tedeschi 0 da ini ciò, e per il fatto giorno 10 corrente nel ator nostro indiavolato 1l tuito parr avanzata iPer sto ra acca gib que da nost to a i mer à, dell cinamen gial som esa cheg nt un ripr cenno volo dalo da litano così la nergia di ed aff degli a‘ fu consentito far vero, di quello che di speculatori italiani al sokdo i (crea: stato siluratoil cacciul orpediniere Unpetuoso. La combinata. idea, molto prossima al che ci distrugge Vec= che giornale ier ‘gor za den vigri ‘lrenalla nel n i dipe gent enti d’in spirito le nemico nimo dei diri delle truppe b aresi combatt 7ioi nge genti di Ger mania. liquesti sacchegg ipa ggio è stultu da censurata | era lo stato d’adella guerra. erva nuove, che fra : fino (motizia c he a noì era st ata ciosa carestia che toccava | quasi Lotutita dell'equ io artifi chie amicizie é ce Ne iniz una all' e vono |lia £aÎ nelComunicato belga: la acquie- la borsa e il mor ale del popolo italiano che scombusso ina sup . anche alcuni giorn i or sono a della i dell punt rsi one dive su ragi ria, a glie ond arti di li sec vccchi, idoeli meniali, Duel La olitica lasciaI due Cancellieri » ) riteniamo dî | di ire il giuoco della e su'’le quali aleg 1912, a non definita situazione p {ronie belga, specialmente nella regione du|scenza iialiana nel segusifu o era stato varato nel ri delle idee preformat kamenpossibilità di la part ne Germania azio 0raalfine, parlare aperiamente delle rei cità a velo nell lotta ha acquistato una ha la a si daove aese avev nia nstr ed rma te Stee |Ge ella op-. un tonn prot: eG80 . vava giava la italo-germaniche 0Ì giolittiani, al momento i di corridoio e malc e largo 7 EO e, \'rinllacciare co: rante il pomeriggio una grante intensità. |tare, Occulte pression giovevoli ria di 30 nodi; era lun g0 78 metri 1 di pigrizia intellettual tendevano contimpa e interrotte mercature, 3ta anno intero, ci fi vietata a lihera espres4 da 76 e di : a an'abitudine frutto dell 120, e da ovr e man ion tra cam lJate nos | e ogni qualvolta della o delle trattative di armato di un sjone del nostl'o pensiero; ialmente nel period tutte le spiegazioni onsabili, per obbligarli a
Gacciatorpediniere ialiano siluralo
ricerchino povedza appunto nellà " selvasgia indipendernr tra, nos zza ere a pov zaa nostra; nélla bell eé, nar deg dis sa che non usa a chiedere, u possiede con dare sempre quant
ì mai spaventarsi ime. n all’incognite dell'avve sarebbe anche..la nostra ‘ forza; ma è gQgui avessimo
e
itamenti di ca-
das
|nui ricatti ai resp
o.
Si ricordino l'in-
spec
litt ordi- | non estendere il conf passifondi tedescofili con- | Ma l'equivoco più inv erosimile nei rapp rattere generale tentav amoò passare alla certi di ne ezio surr | con gli ta, : nienta gnò Salo impe a sì ia ne l’Ital izio chè sped allor a scussione particolareggiat 1 /e docume i° sorse ta con la Gertalltro la proposta d'un contro l'idea ]a censura cìi imponeva il silenzio. in° Alleali a non far pace separa e Ja perfida campagna co | La limmi ». per solo non era o a ann potè non unic « rd un a iste te quest ‘Min e fron mentr moda il te — della « nfan trio loggi n acontinuava rl: batl suoi erro ente i su e, dicam ini ugli one giuri assia sua nemica; ma tare la discussi aveva sentinelle, pattqua é là per ». Infatti il testo del ì jazioni italo- | Germania alleata icìr( sua .a\‘î a-ìi* essere ghr.n nd — poichè -l'equivoc tte | gjioni e rido l'Italia per pPatto di Londra impegna l'’Italia a non fare iaggio 1915 e la supina sermaniche dopo Italia, guerregianti contro
dalle
disecussioni
lancia
introciaiore e tre quardadelcosteNordinglesi
siluri.
proveniva
dal Trentino
ROMA, cormunica:
iffondati nel Mare
SBBZIÎI
lìll!ùì‘îlfl
H&BWÌÌ\&“ “ m
15
Si
sera.
Un
ha
da
Berlino:
c_unmnicaiu
tomarino
EASILEA,
15
sera.
afferma
che
un
ufficiate
tedesco -ha
affondato
il giorno
sof-.
1i nel.
un incrociatore qusiliario inL'Agenzia Stefani Mare del Nord, aplano nemiull’'incursione di un der tonnellate c che nella slesso a settemil di ace separata con la Germania. mentre 4{ glese « Libro del o 11 caorrente sopra la Spemon iorn a documenti g lor orientale dell’Inghillerra, l costa qua . ultimi sulla giormo, testo degli co avvertilo debolcezza astica provefacciamo mi ed soveci fica che l'Italia dichia- zig, soNa cOTse voci di u ia [ant aste inqglesì armati sono stati affonissi ne quardaco grav lre ilaliano i » ogg Verde ia ct uni com e, cOsì ‘sì battere i nemici e fatto la virtùi del' sacr tedeschi. e senza e ffetto il traitato d’al- | nienzu del ve livolo dal Tmar bile, dannosissimi, come dimostreremo.. e ‘il pubblico avrebb ia essendo dali da soltomartini sena un'amarezza indici e rò annullato : stampa. | ficiente rivelare, Ungheria, luta nemica (]iUTUSE sulla Spez riso nella Austriasola nata gia l'uerco la mfre ener che con : a ne con rrev occo proveniente La discussio | « uno d’un orgoglio senza è di | giustizia. ,;Ma sec a avuvistulo a De SeNnzano conno dell’al Jeanza fra le altre parprivate. Come o-ge vertito 2 che ci riemj »ie ondò don Abbondio, za dilagò nelle discu ssioni l’eq | il coraggio fu va nleun fra IHtalia e Germania. su Mantova; poi av rital cen dinetto e ies co cqu uivo notnd L'a dal e, ». llin dare sibi e puo cos lo le se e non tutt tecontinuò a molte supposizioni, | da Brescia e da Parmàa. Quest'equivaco fu per la diplomazia ,:gnze. 1 commerci, ittismo tedesc ofilo non ‘firi della difesa manico diede origine solo La guerra ha le S ue esiì e| tanta, che il giol per denigrare lT anch are tilissima ò, Sulla Spezia, costretto dai volare allissimo, u parl ne, Si | ggi zio un'arma rone de gra e, desca spad tiv fla a get e con sog are de a esi ovr n a man ipot gra piazz a so0| i la in e, alti dal quella tur con alimentare di fet i contatii antiaerea scombussolat falia presso i neutri. e ver anche nelle pre da persone serie, certo lasciù cadere ciniue bombe che non produsseperz spetti a- | nei corridoi, ma i assolutamen fra gli Alleati. almeno ver unitaliani metallurgiche in Germ rc hia di Stato e oni gera azi ‘ hunno imposio prezz di della e oli, uccisero quallra perpart circ LTO raN non nazionali. 170 danni materiuli, ma o, infatti, a varta per il FOR periodo. Corrisp ondenti di giornali i interessi i {faliani ma r_li_u55ixt;lnjfl:xir:at;pl aino in cevt ildicasteri. V'eran a tutti i generi da sone e ne feritono venti. anzz Stoccolma, Sal pre da e suo almente ero il do, ist riferirono, speci fon idruplicato nello stesso Min è ertso noràd nella diredi politica a doppio campagna giornale ha visto qué 1U velivolo si allontanò suo palaminilitare, tipo bi- | tedescofili Bucarest e da/ Atene, la infame inistrazione e riassicurazione sotto le ali del Amm a Il fenomeno di inversione psizologica baUrva ctr va no co ieniva accusata li alla Aullu-Parmta. <emt v o a nte zione che { dr zo. Di fro e ma intens bil tedlesca contro l'Italia, moica o. spl ma: ian ine è inesauribiule nelle proporzioni e nelero rck barica dil sma con ico , Èug one t anche |'d MI iS di doppio.gi uoco e d: malafedae. ve, e 0 tti dell gge si presentava queso a opr o. enze. E' la dimostrazione terribule dis consegu ern AL le pro pat ix Co o portò b enefici militari all’Iitùr ridotto, lismo 'di | ment l'’equivoco .- che soltanto ora ]ea i Nè osi degl ici in a uff i uci -al ere fid de l'atavismo nzi poyoli bartvari. m-n viv la forza gio dg!!a T na rire spedite so limitaré il riamo vivere e,. iì del riflesso d’'i rsi nars {alia: poichè truppe bavaresi furono all’Aua -noi sembra dovero nazione- a scalti del barbato piomd illurmina L’imagi no ia CON 1i più modeste. pPrete nc fornì mi , | oica Germania rit 1 man la ger . © Trentino. e studio alle cause oggettive tenue fiammella a nti amo. batn sulla civiltà latina nei secoli lontani 111 00 nel armi, muniza italiana | prima volontariamerte, cì mutili ani, sarà pub- nostro go tempo 2 ripetere , che siria oro, ufficiali, specialisti, lun o a supina acqu isscen 1 on per ar clie nu mo ti subì una scossa tale che sìi ripercuote vio| pinia e la dom ia D, i ìa ‘ermania abb dei suUperoTi ia zioni, dirisibjli, aeroplani, idroplani; oco del e’ giu ì ion raz L +/ 1L « Popolo d:îtnì spi i l'i a ire do ssgu on fino nel lentemente a due mila anni di distanza. Le sec affonro, ne ssltanto; così ne nello stato d’ani- | cuerra alla German italiani i n egran numero furono Genetale Brifi di ere rosca Quarti e Gran IL ien — ma e). raz itti hia Hfeg da plicato in due pasì va grandiosità artistiche, architettoniche, cinili sua spetta manovrati situa- | 1a dic volte la settimana. «formatl itàn-e che dati da sommergibi] j tedeschi, ufficiali della {annico Lelegrta fa: Tutlto va bLene su.la {ronte antica solpirono così mo degli alti dirigenti italiani @ nella di Roma one una semplice azi da fic sti era diretti giorni migliori, per {tre oroso & glorioso, siu ngemmo il ne- e mililari equipaggio tedesco. di comì pierla. : La lamentare. ‘imaginazioni da delermipar In un certo pun lo respi dol quelle e nte zion , ro fatalme pe viso Im lVav è l' st' al Que i linea di difesu, distanMarina germanica. © voler evitare la era falsa e 'pll€t’_lll:. A al punto cri- mico fino. alla sua terz a al C ollaboratori, erchia | nute sina speciale forma maniaca che e.st Giolitti non era il sol o & uent per | “: uno citare il. testal-o mi, Ora la sittrazione/ è giunta ort issi diamo al pubblico, Opp dietro la sua v NI ia infl migl i ro sito chè ogg quali app per S i oltreva le Ave co, L patreLve definire la nsivobsgia del colossal : i ci. Al pubbli g uerra di@ll’îtulia ; tico. E la ‘dichiarazi one di guerra non può: prima linea di trincea. E ‘ rispondenti, agli anii quali è opportuno non dimen- l delR dichiarazione di: i no dere la doPer il primitivo non esistono le leggi della | tor ore, 24 in quel rlta. ultime diffe ia nelle Dice pat re esse sim ). pa i ia (19 attobre-1919 gar dî alti calabron i in cap A Fricourt e a_ Mametz Bul e Ja aumenti il suo/; fErNOr men oni delle quali ci ccproporsione e ciò che non è melle abitudini | le uifiun re cuiì ragi ra to tica i vin Ma, per srav combattuto è duemila prigionierti . Il m ota popolare del Maggioi ‘cunrento i : l’atada che : e isp della sua vita è colossale. Per un eschimeoccorr in colo, della. e a questo faglio, che ha arti nti dante uno dei reggime cuperemo in altro lanciato. imis.iato le ; -ostilit| à e s'è Giolitti e i suo ia tica cialecIman li poli gar qua na Bul sce o» ile a la dal«subit non to» ne dall : ò , ndo min lie u | se uno specchietto da un soldo è colassalTeeli tutte.le battag con ì nemicti ‘{o politico sia «compi guerra an- | _ “ Ave i Guardia prussiana. della dos lla an iopne u ean a Ser all i Papuasi . ndo , della alo one bia negro mut imp Ser un ci, per s arà come compli deli, il | a- contro'lu Assicurilamo che nulla Il numero dei prigionierài fatti-dall’inizio battendone ai M.Allileatre, o. \che a coloro che una ‘settimana prima fuegiano un orologio. ba uT dell'Italia. e com he, il notiziario, tutt mila. Ci impadro- | volver o _ per il i o. diec i ent S cim Nar di supera pia ne i: com rdi omp -battaglia con tto d’o la cri mantenute le. rubric tos o. sot ian ro Germanici uffacciatisi alla i tal bbe che vre così, E° a-, Di armi V'It o ni di Ì ern i n proporzio to di guerra fra la guer ra alla sola | Gov nimmo anche-di.una gran de quantità sta Ma re ico: secoli per la mania della ste acif déi esi ta vissero ra sSolo, tutto sarà dato storia hia dic ‘impeto ‘dell’attuc- Austria parve già Ì | culmine delle (cose po= » di munizioni. e ia. e gar e polifico, l’Impero man Bul colossal del non la zione e Ma rinnora lia deste. italiaasmo, lmo germanico o l'e usi ern del ent Gov cc nio tro ura dal mos spa e il Lo i i: ott ; add sibil Le tre ragioni e autoreco, anzi l& fede nostra ine, ia Cos tituiscono un'auincuteva terrore in mo ]te person nella | no contro la Bulgar Verso in un minor n umero di pag
acquiescenza lÎa Germania
verso | {utta
schi. Sadegli interessi tede poli- | 1a salvaguardio ja necessaria DVer ers l'en e rebb non |jandra econor nicamente stato sulinterni. Sarebbe
del Gab ineito Salandra furono per l'Italia errori
LOLO RIVOLUZIONARIA
“ Kolossal ,,
La terza linea attaccata 3.000
concentrati
‘Tuito il rosso daranno bagliori più ine. Il pubpag due le carà capcentiato Wel derà mulla. per plico, dungue, non d a corrispondenti, pere i tor ora A' collab lav oro redazionale già chè ci facilitauo. il iplicato. VogliaSTave, che da dom in breve spao moa naotizie, nofizie; ma teiuitbreve. "zio, ma tulto -vivo vibran più che. mai si Aglì amici, perc è ora le nostro. Peral giorna stringano if torno edano, vividi.
voli che pienza
avevano
invincibile
sSalandra,
ottimo
giuravano
tegno remissivo tfocondanmna per Îl con termine di «formalide Îla Germania. il e ltr Tno ia. man Ger la giurista e DO nario bor- | re atto. di valorse. ica ind uto vol e ebb ò nè.la ved uta nè la | {àn avr za importanza
giur
ico, sen non àdveva cert are | puramente diplomat energia necessarie per medilare e attu aod econo mica; mentre Vaftare mili . tica poli ita-mil comtico spettava all’Impero di un piano completo d'az ijone poli di quie- | fermazione che itamente che quellic imp re. Ottenuto il potere in 1 1in periodo eva ett amm la, lan- pier ’ per l'Italia te. sì trovò dalla fatalità_ d esli eventi a | Ja «formalità» era indifferente ciato nella più grande conflàsPE CNE.a ila e che il nostro Ministero non-aveva nè l’ob-
prigionieri
orafi tuloCongralsulitamtaente Falliti tentativi 1 gleschi sulla MoSa/mano dw'occidente. _. prande Deutsen| niniottnioconv ne alla - Riu
‘ |{Per
15 sera.
PARIGI,
telefono
Il comunicato ufficiale delie ore 15 dice:o
(1i41 a opolo d'Italia)
‘ROMA, 15 notte.
te L'Agenzia ® Nazionale dice che il Presiden una Tiuo ocat conv ha lli ‘Bose on. o igli del Cons minisiri
per
domani
Sulla
riva
sini sinistra della
desco a colpi di granate prientale Ì intensa
“del
nel
ridotto
destra setlore
di
un
aitacc
Avocourt,
stalo
Mosa
conito
la parle è
Le-
|land, il grande Imueratore, il grande Bî smaTck, Pangermania, l'industria tedesca, la macchina,
nord | filosofia, Te-
‘lolla di artiglieria, sempre di Fleury. Parecchie Tico-
l’arte, la letteratura, la mu…sicrf la
l’Università, ‘il'bicehiere
seno altrettante documentazioni lomia del « Kolassal ». -
da
bi.rìra,
della-fiàica:'
E poi, la grande guerra con la marcia
Parigi,
i
confini
dell'Impero
ad
Ammversa
&
e Salonicco, if 420, î grantìì.
varsaovla, Trieste nione del Consiglio dei gnizioni ledesche sano stale disperse dal nodi compierla. i colpì storia. Da buon italiano acCe per ini- | bliso nè l’interesse zione Jagow-Bollati e la nel pomeriggio alla Consulta. I ministri che sî stro fuoco di fucileria Vaurx e di marescialli Mackensen-e Hindenburg, to di crei Boschi nei are par pre fece e rra gue ven o-. con la contorcimenti ì ce Verdun, Inve contro Ca| i ariete di menNella joresta di Aprémont parecch ra dell'Italia alla momentaneamente lontani dalla ziarla. Ma concepì 1] confl itfo'conm una mo, la protervia del CanGugliel | non dichiarazione di guer ri madornali che irovano dî , \:ratori cepì tiri nostri ‘Con i i. sallo lliti tann . tentativi tedeschi sono fa ente icam arro avvisati telegraf talità arretrata di ci za ag, la f-èlîoGermania furono due cien Reichst del | Aucelliere, Pl'inros ri- pilale, sono stati mino, lo chi di sbarramento. iso lata fra Itàlià& è chia- nocquero enormemente .all’Italia. nei sempre ha avuto luogo una Nuosono azia, lla lemocr chè ora più" che H ai l'a , gli procurino cioè, una guerra Oggi alla Consu Social della nia con i. vide ano politici ed economic stria, tipo 1866. Forse n on mini: li. i mora ato fenomenn. di ecip stesso part dello guar ti | o consequen hann asnetti sfor cui /tra a l0 sc_mstermg_ì-1._:_lg,' lo d iffond mente va conterenza rezza che la sit uazione nel 1915 eraconvenzione (la auale. contraria Ultimo della serie è il battello sottomarino Stialoja sotlo la altri 'amici, altri a mata, e che la Germani a, lungi dal poter'| a Laquanto è stato asserito da dqualche gior- stri Sonnino, Meda,‘*Raineri e va da Cuzshoven a l’America. Politica che PARIGI, 15 sera. li. Bose C he are on. ner anc dell' orcoo in alecun modo on l'Italia, trat- | nale, fu pubblicata: anche in Italia. in prestdenza, naàaturalmente, .n coì Kdlnssal. Fin che ci tm}anhmfmf de ierl” te di era 23 lmen ne, fata hanno lascia- con la sola astensio ‘ 11 comunicato ufficiale delle ore periodici giuridici), fu i in dat e i sol cial ri son gli storditi che vi:credono. Ma îl qginco uffi semi n I gani | a? erva ort ‘Che imp tà di cons gio 1914 dal m. in ta — per istinto è e non | firmata è Berlino il 21 magico Fors }l «;1 Iî%lg»_ssg-_l;mè_ il ridic-l, i case per correre ;_:£.rsgngeî.’ìq. e a. ow, nsieme dell stri Jag sull’i l'Au tà calma & von odi ar e , com mentezion — ad aiut relativa le man to ‘Giornata mm"lu i Esteriì ger l I riorità. Ia harharie atavica. L'ilusì , l’Europa, l’av- vide che, mentre cinquant' fa la Prus- | nistro deglasci a‘| detla’ fronte. Per -tappresaglia del bombardaatore, italiano, comm. Bollso trincea a diféndere la patria lo d’Italia ) 'amb Paopa L. re dall al e | a rmo telef &vey non illude più. E cogitica | nza iPer e anperta pote ciltà mos lch sulla ico pro qua e e la i o ‘| menio' effettuato dal nem. sia per accrescer di germanofilia acuta tto affe ti. sì riduce | Idi-sanone venire: Anclie ‘noi sacri fichiamoP ensiero in li- dov holla dell' , grossissima -La dosi | noun rven Luneville, la notte dul 24 al'25 giugno i uto battere’' l’Aus della Consulta alROMA, 15 notte.. ro dalla Direzione generale per are 20 di 00 mea'ut va a una goccia d’acqua. Di .eolossale, non redove | i sa. Cosiringeremo Îi: nosi sal all'altez del o . vars per , volando deri no, 1915 desi aeropla nel a, stro ino tali , a, di Russ’ ia: Tl'ambasciata, di Berl sti; ma lo diremo sterà nela storia che la bestialità leutonica, l barone De Giers, ambasciatore lta dove sÌ tri;-ha-lancialo, la notte scorsa parecchia glagiolittiana. l’Austria, oppo nendosi all'Ital miti materiali più angu -| Kaiser, in ternvi di politica e il e assorbire ato alla Consu Prus com e rec ia è ulheim to, si Ital M 6 gi di cillà di-og della 16 sulla sp ia alle e calibro vigil rud men so col natle di-gros e che perciò, J_e_t_nt Jacques sempre, chiàro o. stipulato alla a lungo collogquio per conferire 4 e: nel 1915 Ita- | Quell’accord di gloria ‘sia si erano incon (riva destra del Reno). fu un laccio teso dal- è trattenuto riaca. ino, o-aust Sonn ijital ne a pbaro pubblico conosce, come l’ora grave guerr . ne-| esteri rarsi degli scont ano dovev ministro lia e Germania ja Germanmia all’Italia. Esso non impediva. e di sacrifizio comMp inter te fron allg te mbat La lotta che sì co
Miliheim bomuardata dal Îrancesi
L'ambasciatore di RU d da Sonni