b
Chi ha del ferro, ha del pane.
ANE
F
"=='È'
‘Fondatore:
NTI ABBONAME 'îînînl Anno ÌÀmestr%
f
i
%
-Î
‘-
—“
i
i
31 318
e i } Mfiu]f'f;9dl' 16
Nilano, — AMtano,
delle bailonette.
e
) =
O/T IZZ
0 _
SLN
s
.‘ I:
i
L
a
PE
‘
'
-
=
i
È
: Ua numero separato cent. 5E - Arretralo cent, 30 - Estero il dopplo
LA
O)
nvlis:ual'.—.fièfi
‘
n
=
3,50
L:
a
:
Pu
:— 1e2.
è-
} ӓ ,.|!.
7
CITÀ —C } iGrricio10N DID1PUBBLI AUBB LSOE “Telefi: urbano 9%3
PA T
I
:
bi
-
2
,
-
SA
SI
;
i
—
:=. l
f
STRAZIONE DIREZIONE eì ARMINI i 8-79 - intert. 0-17
1915
Novembre
Ù
LA
W
À
i
”
S
]
— K
;
1
”
a
sss
NaPOLEONE
i
-
=
_E E TNAEKZIONI — Negl L .50 rai lnon= Neorologia aa | ’ PAEZZI DELLEn‘-;v'risî" L linra: PSO irieao ia eolonne) SBBNOSIDO spazi risersali g tana .L0 00| 800s | 300 > /32.00/16.psofar Estero. | si computano a spazio di linea dié@punti — Piccola' Pubbl cltà ?$àdu:ia ":;;ÈÈÈÈ 3h.fl'la‘“in "VI pngilenî.?loge alors
T
:3
C
è un’idea che ha t;*afiatov‘
La rivoluzione
d
MUSSOLINI
BENITO
h
i”
:
$
‘N. — N.
o Anno II
s :i
E |
n
À
l..
s
E
AE=
:
i
EZI
BIANOU"
$
E:
SOCIALISTA a o A À
Manzoni
WVia
|
:
6
N.
| l'.
è
x
A
a
.A‘ìl !
T
1
sana
e
dopo'
il ' succesco
della neutralià,
nostri
descodî Tarino, della :malavita
tutti r.cordano.
la
e più coscientè
della
nazione
era
per
nascosto
le. e vive tuttora ‘leotlo evaso.
come
Ja
un
di
incoerenze
vere del Ministero » non decider nulla, non fat: nulla, senza aver prima udito’ il' sisnor Giolitti.
se
devono
ne
essene clie
vadano
iù
Genmania,
il tedesco:
uL'avversione
Gamera
della
tota
quasi
e della
tà
.vicolo,
dieali
ex-ministri alla ldinea di conddida 14rèescelta Governo, cminente
parere
al
unita
p’Italia
abbia
che
dell'uomo
questo
in
informato
‘ifitanto {Cinmerdì, cjnte
d’Austria
saro i Ministri
che
più
alla
tesi
e
Giolitti »;
dell’on.
|5 sera.
:
b suoi
il determinarsi
sarebbe
pretendere
siltuazione
sconsi
di
che
diplomatlica
.’
del
goventio
mòodo
—
senza
clementi per sorreggerlo, che possono essere falie.
sni
Ambas
il geverno
nostra
lo fos
. essi
«cduel
pe-
fossaro ‘
{
e in
cirle
po-
voce
che
col
—
che
per che
dubbio
tucendo,
sistema
non
ci dà
&li
intersssate.
1U
smeaeudre voci sono -- in o
comprimendo
odio40
e
la
impoliti-
co della censura — hà favoriîo i Suoi nemici, separandosi da quelle curpenti vive del paege che lo avevano sorretto nel mmomento più difficile e dalle quali interesiie e dovere! volevano che siammu: a1 allonta Nasse. ‘ Perciò la prima necessatia azione dedli interventisti è sul governo: snl governo che essi hanno sorretto, sul seveimo che doveva essere espressione deji luro sentimenti e del loro programma. Nessima manovra di neuntralista, nessun disesno oscu-
parlu.
iproprio
L poclti mesi, ‘sostiene che
l’ideale
unasineria sbalorditoia, con la suerra deve restringersi al-
e
di Trento
di
Trieste,
il che,
e
condo lui. sarebbe oggi sia molto? il siuoco di questo tedesco lo canpMa ‘geiamo bene: ieri tentava stornara l'opinio-
me
rvubblica
da Trieste
è da
Trento
perchè
delle avan
dissensioni;
madre
inveca
l'ora
è
i figli a
La qran madre chiamò. E) i} meschino tentativao
{alia
in
n
one. . Come un
meraviziioso,
eéastello
:
di
dei
saserifici.
tutta
collevò
impeto
i carta.,
di
tutto
pei
teleschi.
Tasiì nan & mar per l'interesse nazionale, - . gli ideali nosiri; eslì è cosxantancnto difesi dell'interes ' tedazco, " dell'i-
RE L
AES F CANN
paese
ceome sl usava
ai tempi
chi,
della
di
di
di
le
posizioni
nostre di
ierî,
aitaccò
Bezzecca.
il gì_grno
a
setten=
Gli
attao-
maggiore
violenza,
ma
Sul
Carso
tutto
il giorno
trò
violente ed
ogni
calibhro
sul
trinceramento
sche»
a fine
i
sninzre
è continuata
furono
inîerr'ottfl
nezzi
fucco
di
però
ramento
“etto
vù
278
saldamente
frz.
fanteris
sulle-canquiét:l--
prigionieri
razzi j. Fecsro dei
suali
Fitmato:
11
|uiver trent,
uffisiali.
s0
sillenzio.
‘srocialore
15 notte.
Nazionale » pubblicai i seguonti su una vecenteo operazione sul
i
est,
verse
s{esso. “ L nostra fanteria non potya L(royanrsi in peggiori condizioni periprendere la posizione. new:ica. ' Bisognavi avanzare in salitù ed allo scoperto. Pure i: nostri soldati avcvano sià ripetuto diversi assalti che avevano permesso in puarte . due progiressivi spostamenti verso il nevd in ascesa fino & paggiunsero un pumto che. doveovo. poi tor!:1l visclutiva per.l’azione nasre ulilissimo quale doveva aver Iuogo il gioruo 1L noveni. bie‘ a Îl successo colanò eli sforzi dei nostii valorosi. Fu lanciate visolutomente un 1ue0-
stro reparto
rinvarvà qualehe
parizione
di
verso la saliti
a unord
posizione.
quellu
po<izione
laterale.
I difensori
del
bordala
numerose
tempo. con
Lruppe
Sicemme
del'rn- î fesa
lo sbarco
alleate,
quotitiano
essu
è
ribel-
il pia-
dei capita-
turovato
spazio
al
Popol
d'Italia} .
L'« Idea
Nazionule
15 noite.
n ,commentando
insrociatore
ne del nostro
fieva
ni di ventura e.de: lanzichenecchi dj Lamasna, lagsente sermanico ammutoli, si rif caotuccia, parve morto. Qra il'tedesco risolleva il viso, perchè 1a
dî emigrant' di
e hbombardano
mercati.
Ma
turalmento
i fempli
un
siguificalo
al quale
scompare
dichiarato
alle
zione
mano » ha irovato già stasera o spàzio per un asriticolo di fondo nel quàle protesta conro la' propaszanda di odio che j delitti de-
alj assassini haono provocato in Italia. Non diseuliamo: in merito; vivianio il falfo che @ degno di un servo, de:l'Austria
di
Per
vugioni
di
di
€
sicurezza
razioni
puzionale.
alla
imesconti
Pazio-
difendarzi
deve
di
E
Ri
C
i
di=
!i
dife-
dignità
uno
di
popolazione.
spionaggzio.
dallo
per-
|
| $
| +
j
i
tedeschi
che
Stato
so-_
dalle
:
coniro
altentati
insidiose è dusli
« Piemente » a | pillazioni
Mediterraneo,
dinaznzi
politico
l'imporianza
del
Bulgaria,
« Piemont:»,
sreta. applicazione, poi nen intendiamo
{rin-
Jell'opera. | pera vespiro
la
con
ottiene,
sua
prima
l'a- | tadini
con- | nella
inermi
vive l'Ita
cui
«adel
è l’atmosfeva
che
Guerra
distrugssendo
{.0 | | |
li=
alla Ger-
Ù
ASAO
!
-
. {
della
Ca-
|
’ {.
eI
PE
NIOC
:)
|
dlarie
cpere
riapertura
della
NEES
L
O.
e
imminenza
la quale mestra come | inerà. Ne disinieressarci dezsli av-
nel MA prossimo si evolgnno vonimenti’ # ELclio È Fa e
{a esclusivameiite italiana. L'importanza di |
questfio
fatto
non
va
trascurata.
L'operazio-
i pitato” cionto: '-l‘@_.'r._....-dl..0'-
1 .,““_"»l-ult…
1}.: lll.Ilil(].Ì.l..l‘.llî ...l.LÌ..IÎJ .cr.l‘r.n ly},lll.'n- n....fltlu inz i ndio
ROMA, 15 nolte. La ‘Tribuna dice che il Governatore della Somalia italiana, on. sen. Giacomo Da Mar.-
crociatoré
è
stata
ardua,
peèrehè
era
noto
di
compiacsimoento
per
il
cabile
degli
Governo
seguiro con - officacia Îl bhombardamento. Queslb ha rasgiunto il suo obietiivo dunneggiando la ferpovia &ravem:nte; ma 11 valore dell’azione ncn è ne)] suo contenutlo militare, per cguanto aipprezzabile: è nella sueranza ormai legittima che alla modestu
delle
arabi
più
somale,
influenti
indiani
della Somalia.
Emissione di buoni del fesoro
; La Gazzeltta
luogaoienenziale l’emissione
-
e
° ROMA, 15 nolte. Ujficiale: pubbliza l decreio con
di buoni
il ipmale:
del {esoro
è autorizzata
voce delle ariigierie del « Piemonte » faccia fra non molto
|
Î
dauinquenna-l I |
eco la voce
poderaza
de! 305.
_ Altri supflvsîìtfdzl “Fil CUE
ìt:1lì::
ai
di'CONT
…\.}à}__ d essere Dedeagac da mollo tempo rifusio di sommergibili nemici. Questi lanno infatti | PE tino, ha rimesso all’on. Salandra: Ja somma | attac», Piomonte a il attaccore di cercalo di L. 253:708,22, importo di -offerte a favore |
arti- inieri;
o E:
per vagioni
i |
zione militare, per quanto questa decisa- | mania. Adistria e Garmania eredono di intimidira mente ed abilmente conucttà. Lua guersa clue popolo italiano ecn meditate stragi di cit;] | ha alleati; l'Italia, per solidarietà con gii
cor-
La Somalia italiana per la postra guerra
\ l'agione
‘l'a Osservatorg ” Ro-
sî impene
-
E
|
i
l'i'progressi delle truppe f:aliane, siano pur . 4A cerone affrontarono questo secondo ryipario riente. Tate intendimente è stauo posto par- l jenti "ma siouri. nel tertitorio ahe Tu deali PA è ne seguì un corpo a corpo violentissima durato più di sei ore e finito con l’espugna-| ticolarmente in rilievo Calla civcostanza che | \ ‘.=b’ur'*'…ì -e IJ“1.’ lì _t'rw"|ti\'ì f"'l].àt' di eq" "'|’ L zione del trincerone. I nastri presero una il. nostro’ ineraciatore lia compiuto lu sua | cione (lre,‘|! tr‘friìm‘io ì“iìèèmu dè Ì‘ LÌ:ìl;:l\gì" : trentina. di prigionieri è molto hottino. :missione isolalo, così da contferirle impron{a ;'in=°-n\'h_'(; ] Hf‘fif}q‘rl;;'li‘Ì‘:]"ì"l'l CENO aC
‘culo di protesta contro eli assassini di 4Jlon- l degli ? ne e.di fanciulli, che affondano 1î piroscafi piazze
pronto
Dedeagas, scrive che la partecipazione del i Ja officine e i maguaszin: di riformimento. nosttro maodesto n valoreso . inerceciatore al- | per la -suen'a, Per ragioni di difesa nala campagna debgli alieati in Orinte h na- | zionale pechè .-._-__.ggi' Ja Germamia att=ma ‘al
| Centrale, dei funzionari civili e wilitari del. ROMA, 15 notte, Romane » ancera non lia ila Colonia, dei commercianti italiani e stra-
disponibile pei un
come
civiltà
nostro
popolo
LL
stesius.
‘alla
ed
‘Belgir
al
par
e
| opità
inter- l +a
|
‘
dell’im-:
l’'Idea Naun sintomo, deil iuono CiOo re icliè cgiune sijustameoente afferma la spedizione contro i bulgaro- \sionule, vifevendo del resto l'opiniona sene| rale. la Germania ci fa ià la suerra alla | lrotitiere. | P& ravioni di sicurezza verchè... Insesni ì lAnisrica dal Nord che cosa siesnifichi non
L-
te'efono
;
1U porolo nostro seuercso sente l'of-
fatla
a, sè
i fatta
EI i L'i Osservadore
i ‘(Per
11 guerra: Germa-
procedi=
e per. il . barbaro,
|mane confitto
î tu- | mento,
responsabile
la maggione
lo sud ap- | alla Germunia
ROMA,
tina di queste luppe sì spostò i due pezzi aprirono Îl loro fuoco celere, terribile contro il fianco dastro del trincerone. L'attacco liusci a spostare sal fianco opposto la difesa del ivincerone; Iutunto un altro reparilb si spingeva audecement: su per l’altro fianco del monte conquistando una bhuo-
na
come
della operazione del “ Piemonte ,, | votor interpare sli innuanarevoli
in dire-
la mobile
quando
al ' nia
d j
_:“
Il sign:ficato politico
zione di San Martino in guisa da mascherare il rialzo sul quale venivano intanto collocati due rmortai e finse di irmpegnarsi in
Ma
coincide
prelata come che assumena tedeselvi ,
lati del costore
duc
itatiano
n
i testimoni,
ognì
ad
aria
i
ridusse
|
“
ora fin dalla prima LL sommergibile 1emico appurve è den- ! 3i intuizione uvverti volte di silurare il Piamonte, lelte Ja Germania è il pericolo srave Der la t0 pen due che eon abile manovra riusci a schivare i | libertà di tmuiti i pupoli: Ma . se fino ad ogsiluri cd aprì i0 fuoco sul somanergibile: si i n cuernia alla” Getmantia: lin.potuto eslogiea della la ménostante iguoru se quest'uwtiino sia svalo affondato. ‘sero differita, alleanza cui PItalia. deve orlentara La stazionie fervoviania di Dede Aggue an- i nuova dò completamente distmutta. l a sua politiva internszionale dopo la sotfura viatenta delia ‘Triplice, osai la guerra Poi il Piemonte venne a Salonicco, dove
i (Canso: « A sud-ovest di Mouilà San Martino e Îra Margoitini è ilmonte: medesinmo erà u granile trincerone deénominato - trincerone dell’alivo »,. un- vero. foriilizio posto a eavullo d’un costone ehe dal fionc), del monte scondaà versu - Margoveiri a sogminio di dus sirade che salivano l’eria, una verso nord e
l'alira
’
affermano
Si vedevano,
doni saltare
noo
all’Austria.
della.guervra
l
|
Tta-
popolare n
è
Gernunia
eveta laseia- | nopolo fin dal primo siornnu. della risposero sen- | auropea vibiù di sHesno contro’ 1a
che le
nave,
la
dauneggiare
meno
|lja
S0 vagoni e quanto
disuggendo
dlla
aa
stazione e su
sula
fuoco L preciso
il precedente bombard:umniento lo in piedi. Le bulterie costiere
CADORNA.
ROMA,
u
u
al neini-
La conquista del {rincerone dell' “ olivo , L'uldea particolari
valora ripardamento di mrntportio n0 ha a di shar=tori arva prap ne azio . litare-=o non:
Eul1il porto bombardareno {ranco-iggiesi e onat cann le que Dun . Agae salo di Dede tro lo stes&ecgan onte Piem iana ital nave della to politi= PARIGI, 15 sera. so porto se nol Namnno n siagnifica iliino. acqu iè purparct e particotari , seguenti “Hila è 10 Matin riceve co non ci dicono Sesono non se ica, Agae Dede alit di ca l nifi bombardamento sigm sul to ticolari dues goi] chi Piediinenti compiulo dalla nave daw guerva ilaliuna duite da altri stti. iw ‘ vertia che il potere eli f affidato da LO0 bronta: il soverno « La NWadve olie dveva Iasviato Mudros di- '_‘_'._l…4-,‘_.ì\… di ertarsia di |,{J;,(J!…_\—:‘—e frisponde alla aspeita= nA” Biienzia i vetla a Dede Ayac, giunse dinanzi u questo ì n0 Cihobitli rossi, e -1ieti ii aaucigo Ci v0 -!10!11.QWÉ.Ì»«;JLL'Î- 'N°;JJ“-’“£!I'Ù“‘**"-v;u_-'r"F: aiv La, governo. ogvi. nesti 4iomini di ejiono l lempo, Popao:avze incrocialo per u po' dt
+4+
'
ROMA, 156 notte. amifora soddisfatti! IL bom=
hian"itamo
N,
dannegiandola.
d’Italia)
‘al Popolo
tetefono
(Per
le hatterie costiere ridotta al silzazio
con amimirevole fe!anp_iq_»\eg;_:ufi.-\ « “ei
ferrovia,
80 vagoni distrutti
Gli intrepidi sardi della brigata Sassari resictettero
|
ri- |
La sfazione ferroviaria abbatinie clii. Questo fu csservato anghe quauido d
di
‘ delle
le nostre
la
Per
cIncen-
feoe
dv3 preltlr2 alla querra alla Germania
|
torno da Dede Agag dopo aver kombardato
Îl
la artigileria nemioa
SALONICCO, 15 sera.
|
pari
ieri l'azione.
Agaoc
L'incrociatore Italiamo «Piemonte»
in.
13, si rinnoqvarone
cun
di Dede
l'in-
artiglieria
hollettino Conca
respinti
fuoco
dopo
I servi deìl’A.uàtrìa; ; delle famiglie dei richiamati alle armi, do- | so reso più agevole daila moderata Yvelocità che ha fornitò viva | che l’incrociatore deveva mantanere per evula al patriottiemo
crollò. I congiurati fug1à erà la Germania, e parlava d'altre terre no Bilow-Giolitti ; più belle, più grandi, più ricche da con- cirono, presi da terrore. dall'Italia quisiare; oggi tentu stornare l'Alltanin e dai Balcani, perchè là è la GerIl popalo impose la suarra. : mania, e sì «Torza 4i tener ristrelta la no- | 1ì il tedesco di Piemonte l'unnio cGhe ave conquistare un stra aziona alle Alji, donve searsao è il'ipe- va csato sfranintamiente vicala
l'avvorsariòo,
La
».
concordia
nel
ente) | te ‘nes_l'ziu_r-1i: e
natum)
e si beffa: va di «questione di coscienza» qualifican- TO, essun interventista, tradimento s'arebbe ai possi‘Lrieste su movimento articoli va del . glio decine e decine di tlogliesse (utto ciò poOpea, « me chino bile quando Îl governo DPIOSo ca agoasines martire con Gittà dolo, la che are per dimostr are uno dei solili episo- che di. oscuro o di - equivoro può esser semmizzava sotto l'oppre:sione austriaca, pro- tentativo di inscen brato ‘fosse nell’opera fua. I1 governo può olittiana ». è0 antigi a casacca, rivolt di di farlo, ‘deve farlo! ; mrio lui in seguilo, voltando ziav: annin a all'Aulasciare ‘Trieste ÎL 14, a carvatteri dî scalol «Noi non dobbiamo chiedere irepno. Non "“sfeneva doversi Salatt- vosliamo nemmeno la morte del Ministero per idea penstrare nei soddisfalto i stria? in- sesT'eti militari: e:sa rticol vogliamo sdlo una politinell’a va serive e massima o, questo onnin dra-S O:a parlar d'incosrenza ca chiara, per la tranquillità, no=tra e del Mmcgerente che due anni or sono 1el :—;uol titalalta « La soluzione » : paese _ j guerra la per qualuncontro « Î fautori della guerra guerra potremo opporeî al giolitti« Solo così faglio minacciava che di numerto — sINO. ” E Potenza per la questione del Canale assai Liù forti di audacia e Aggiungsiamo per conto nostro che è+proin- ancora ieri, facendo offesa alla rettitudine di Corfìù, mentre oaggi sostiene il non l'al nolibica degli onorevoli Salandra e Sonni- jpvio così come l'Iniziativa dice. {ervento al di 1à doll'Adriatico, cicè Sei’ mes:li dî fidente aspeltativa abbiamo lo no tutte di (!!)), speravano che questi iLomini si già ' consumati, resistendo anche ai dubbi pandono non di um canale. ma traioni che' situazioni nuove autorizzavano. sarebbero prestati, in queste condiz :baie, porti, città e terre d’Albania? un colpo di Stato, a Ossi siamo pur sempre disposti a dar ODsa narlar d’incoerenza questo tedesco1l aiche d’Italia, a fare iutte le forze nostre contro dqualunque maridella giorno il ed oggi fra concioè a mettere quale pochi mesi or sona si scagliav ma non patremmo tolil fatto com- novra sgiclittiana; Camera della al azione ristretta convoc » ica npsicoloz e ‘tro la « posizion lJerare che dietro il paravento dell'antineual guervra e dellu :‘tralismo i mascnerassa una estiwve debosemplice ideale di Trento e Trieste, e #0- piuto della dichiarazion era il peggior male lezza dell’azione internazionale del governo. steneva che si dovesse mirare ben pilùl lon- l’Auiiria. « La guerra Ben altrimenti forti di saltla convinzione alle terre che potesse toccara all’Italia. » a tutto il Mediterraneo, tano, capremmo stringarci intornoal soverno, se agurato, scongi era o E poichè il pericol d’Africa e d’Asia,'a Tunisi, -all’Egitto, alle i voti dell'interventismo che &confisse il gioa Gibuti nel siunseva: « Noi siamo profondamente lieti». littismo, fo=zero compyiuti. | del Mar di Levante, coste tememndo che notesil losco tedesco, Ma Afar Rosio, a Kisimayvo e non sappiamo a ‘quali altri nunti in marî d’altro colore, soro sorgere {trambusti, metteva le mani inIni, oggi, a distanza 4i nanzi promiumendosi: « Non è quess l’ora
“ menire
di Ledro
menti ributtati.
« Diciamola pure, e serva, per il (&overno se cuesti tiene a che le forze vive del paes lo &otregsano: il meutralismo parlamanotare trova viretesto o siustificazione hlla «ma critica nel silenzio del Governo sulla no-
sira
zioni di Isav. E Sobrero parlava di « amita | corridoio ». 13 / la gaz J Sji era al 12 magglo. IL -giorno a gl0, stampava T'orino di l selta geimanica aderi “ Più di 300 deputati sî capatteri:
<cono
citchi
Slîlll;ì;î’fîcca
preparazione
trione 14
sigioni che non sembrano - troppo chiare e che il Governo non ha mai cercato di chial'ile. RS « La colpa non è nostra se non possiaia contrattaccare, e impedire che | giolitfiani diffondano e accreditino certi loro di-
:responsabili, daceva pubpentateuéo delle offerte di Bi-
il
bHicare
e Ger mania
dalle
compresi,
a gguato. e sattencra pér l’attuazione doeji'
corasziandolo.
maggioranza
grande
della
e
IL propizia' nefasti disegni nessun dubbio. Mua che ali interventisti -— e specialmente gl'interventisti 1ivoluzionari — dektbano vedere solao il non lontano. pericolo parlamentare. e Non.- vedera i fatti e le razioni che favori&tono. in-
il quale, quando’ una buferva si pt'eannunUuUsSava in.dnazionale, ziava all'orizzonte: viatasi cire asnettando Tombrello « aprire bilisse- la calma ».
Stamuvava
&
ì
l'Imistamnva, nale del partito repubblicano ed allé quali ci associamo pienamento: «Che la, maggioranza giolittiana & 1eu-
a somiglianza del marchese Starabba
ra)
Df
Parole necessanie (socialisti
guiaria - ENE AQO QuiCeo L incvociatore “Piemante,, {] pombardamento di Dele Muee P bombarda e danneggia la ferrovia 1a
15 notfte. In valle
{1. pi). — Segnaliumo le seguenti opportune considerazioni che troviamo Nol gior-
(Governo | momento, deve far considerare al 10 Goone. sifuazi la cautela con masgior verno hon deve dagire senza aver 1iisolto la lai no1 csravissima questione: e per isolver stesso. ento Parlam il vi è che un’autorità, esse ad Camere le Governo il i Convoch sardà de, esponga la situazione. La risposta CISEUO. sicuro. 1l tedesco calcolava su un colpao
ribaldo sua fo
fedeschi
tralista di politica este- LS
« astemio
‘stosso dichiarato
dal piùù
parlar d1 couerenza Gquesto Osa che., doro aver fatto stampare nel
inermi
COMANDO
ROMA,
Per l’occasione il vecchio Gasparone era spacciato ver «il più eminente uonto nolitico d'Italia », nientre Giolitti si era da sè
sa-
a}
liqu:
gislentum-eu1ta
In Italia non
|
giava, nafuraloiente, alla Camera, o senfenziava con boeria ciarlatanesca essen « do-
paiano 1isollevare, il tedesco osa mostrare di niuovo il suo grugno e parla di sangue |
che bisogna risparmiare. trui, di snestà politica!
massacra
a ÎNe
razzi,,
Fiviori 1ipelut amalli i
clhe gli u
uoniini
fil
Tl tedesco dal foglio piemontese sì appo:;;-
pel-
germaniche
azioni
le
che
ora
Hbbene,
salva
{l’Auwtria
“del
e
|scrivano coi caratteri gotich
romano, il disonoaver
ancora
massio sonmo
conguistano il trinceramento
te:
Ger-
i
e vie delle srandi città d’Italia con la vabhia con cui si sarebba bimuciata una qua: ; lunque. Zeitung. per
nel'
Italia il
tramontato
.] g0gNosa.
iS di questo tedosco fu arso nel-
fuggì
è persuazio
volti
che m
è
rl
segnalato
con l’'Austria, secolare nostra nemica, e con la Germania, mostriosa vergogna d’Eu-
corrispondente
pers
tensa
Fu questo agente dolla Germania che “ stenne nel suo foglio tfutte lo sozzure Di lowiane. e il vile mercimonio di Giolitti, e ; contatti turpi ' della banda varlamentare
Civmeni,
ancora
ecc.,
pit
litica estera e interna, -ha osato dar conrsigli, ammonimenti, minacce lox4che al po:polo e al Goverrno. '
Îl suo
Bale
‘Verona e Brescia, proprio ora die ‘ \qmaniaà assassina i- nostri. emigianti
appoenuovamente, ‘dirisa, ha osato sjamdosi allo stuaniero, — ciameiare di po-
talo
‘Non
che
nemici
nei
Il tedesco pane assai duro di c farepsi sfrontalo. namo viene a soste ‘beora la desi alestròo-genmanica, pro
“ emma.
in’ Oriente, il tedesco ha vrvisollevato la sua faccia di Fronzo, ha riprveso a parlare dalle "cnlonne del- foglio pangsermanista che exgli
Fopa. Tl giornale
o intronide fantorio f
anoora
il’ Parlamerto,
consultalo
rnion è dunque
Il popola era per la guerrb: la pante ‘più sempre?
per tutta
nascosto
dei
E ripete
LA
Ma
una stasione, coms un uomo disonorato il quale non si attenti a circolar tra il pubIHlico che lo conosce '& lo sa reo. Ma dopo le' vittorie germaniche in - Rus-
‘cia
deve , agire
non
ecc.
Come il mercenario della Germania e- agente. giolitliano impostasse la qutstione
tedesco: è rimasto
verino’
\iprima, aver
Cè un tedeasco in Italia il guale fu ignòomimniosamente smentito, battuto, vilipeso dall'insurrezione popolare nael maggio scorso.
Questo
vinee.
piLmdi®rai)
IL TE
Gsrmmania
| mento comae nel Imaggio Scorso, ;
TAS
-flfi"“i _;lì"iìîuìllîz;0|(llî
nn
SLET
e
s CO
d
iîilstî;
i
o alla punizione | 4 …‘n'“'.- iI ESASTC “ ÈABLONI. aF % FRANMOESCO
piachi di oandi maee aulagio
a :1 e
|
sulla fronte del Sangiaccato |}
contro
iE
ì montenegrini -
E
ROMA, 15 sera,
IL consolato senerslo-del Montenegro illll.lllîi.'l!. il seguenta dispaccio :
| pr
H| . i
u
co*-ì
ROMA, 15 sera.. i Cettigne, 13 sera. — Sulta fronte del no. li per l’'ammontare di cento nilimni di lire | Altri dieci naulrughi del Firenze raccol. | |Sstro esercitoò del. Sangiaccato i.l' Nenico & dellaàa Germania protesiante, dalla quale ll:0'll$l'."l]iî'i:!. con de.-reto lesislativo 19 settermt giungono soullerituzioni di manternsr viva la :’1*{‘8 1915. Gli interessi edil capitale | leciti I del Duo- | t} da un niroscafo sono stali portuti a Por- taccòà le nostre - posizioni con molte forze e protesia paontificia per la questione roma| 1 dei tesoro sono pagabili esclusivamente | to Said. E i sono: Vanni Anionio. Batto- quande crerqgia. Fu respinto su lulta a t Andronictco Domenico, Tia. E sensuze che asi ispiratori dall'Os- i nel regno presso la tezoreria centrale e le | rino Candido. Co net. Ci ritiranyato sollanto in direzione du Donala Giusepps, sarcalore RomMano, a questi nemici interni è sezioni di regia tesoreria provinciali. Que- | ’ durea YVinecenzo. Catta: Ì sonn staopali in carta filoerana- i Paolo. Viseyrad, Dalle prime alle seconde !Îfll‘Gc'ilii$ ; affiduta Ja cnra delle anime dell'Ialia, non sSti buuni Plasi Michele, Fortunato Angelo, |ta bianca. : sepnzia abbondanti privilegi ! ìn«)nf:h£: due indiani. dilesa il nentico subl grandì perdile. 1