Microfono23

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Un saluto fraterno ai giovani di tutto il mondo che si incontrano al "Festival Mondiale di Varsavia„

30 Luglio 1955 - N. 13-x:14 Quindicinale degli impiegati e degli Operai della Geloso

Nei giorni 5, 6 e 7 corrente sono proseguite a Roma le trattative per il completamento del contratto di lavoro per i metallurgici colla discussione sulla definizione delle categorie donne operaie. La persistente posizione negativa degli industriali non ha consentito alcun passo in avanti, anzi la delegazione degli industriali ha chiesto di aggiornare su tale questione le trattative a « dopo le ferie » cioè a settembre, « avendo bisogno •di consultare gli industriali ». I rappresentanti dei lavoratori hanno insistito perchè le trattative sulle donne operaie proseguissero, facendo presente agli industriali che le relative formule e le esemplificazioni furono presentate fin dal 1952.

La delegazione industriale ha cercato di giustificare la sua posizione dilatoria prendendo a pretesto anche il fatto che la FIM e la UILM hanno aggiunto alle formulazioni ed esemplificazioni già presentate precedentemente dalle tre organizzazioni FIOM, FIM e UIL (formulazioni per la I - II categoria) delle esemplificazioni anche per la III categoria donne, esemplificazioni che la FIOM ritiene invece negative perchè la donna di III categoria, così come il manovale comune uomo, non deve comunque essere adibita alle lavorazioni.

La tattica dilatoria degli industriali, resa tanto più evidente dalla brevità delle sessioni di trattative e dai lunghi intervalli che gli industriali stessi pretendono di interporre tra esse — sistema contro il quale i rappresentanti dei lavoratori hanno vivamente protestato — conferma che gli industriali metalmeccanici con la dilazione delle trattative, con la resistenza sulla parte normativa del contratto, mirano nel contempo ad allontanare il più possibile la discussione sull'aumento dei salari.

_Questa questione, posta con forza nel corso dell'ultima sessione di trattative dai rappresentanti della FIO:vi e sollevata anche dai rappresentanti della UILM, è stata esaminata dalla segreteria nazionale della FIOM che ha deciso di prendere opportune iniziative onde ottenere una sollecita definizione di tale problema, in conformità a quanto viene chiesto e reclamato dai metallurgici. Le trattative verranno riprese il 26-27 e 28 corrente.

l'Arti 24 e l'Arte 6 del contratto di lavoro e la collaborazione della Cisl

Strani dirigenti sindacali quelli della cisl aziendale o quanto meno, strano modo di tutelare gli interessi--dei lavoratori. Essi leggono sul giornale di 'fabbrica che un gruppo di impiegati trovano da ridire sulla applicazione da parte della Direzione di certe norme contrattuali e loro, i rappresentanti dei lavoratori, sentono la necessità di stilare un Volantino appositamente per' dire che « le larghe vedute, la stima, la fiducia reciproca (nel nome del quale gli impiegati in ,questione chiedevano una applicazione più coerente allo spirito e alla lettera dell'Art. 24 Cl contratto cpllétUve>) non c12ve essere pretesa dagli impiegMi N.d.R.) qu7ndo eomodo fa e mgarla quando CoModo non fa, ma casti mai anche per l'applicazione dell'Art. 6. Come si sa l'art. 6 era stato chiamato in causa dagli impiegati perchè essi non trovavano giusto ricuperare le giornate perse nel periodo inventariale in quanto l'articolo in questione sancisce che nel caso di riduzione o di sospensione dell'orario di lavoro lo stipendio mensile non deve subire riduzione. E' implicito quindi che recupero non vi è, né la cosa viene prevista in altra parte del contratto nella parte impiegati. La cosa del resto, discussa in commissione interna, poteva lasciare dubbiosi o dissenzienti le parti, cioè gli impiegati ed il sindacato Cisl potevano anche non essere d'accordo fra loro e nulla vi sarebbe stato di male, ma l'erigersi a difesa ad oltranza di una tesi che nemmeno la direzione ha mai portato per difendere

L'Assemblea degli impiegati

eventuali suoi interessi, fa sorgere spontaneamente una domanda: i dirigenti della Cisl sono a dirigere il sindacato dei lavoratori o dei padroni? Noi siamo per la collaborazione di classe, ci diranno i •nostri amici •dell'organizzazione minoritaria. Noi rispondiamo: se il volantino del 23-6 ed il suo contenuto è stato stilato e distríbuito alla maestranza in virtù della collaborazione e se collaborare con il datore di lavoro significa andare contro i lavoratori. significa definire pretesa il chiedere l'applicazione del contratto di lavoro nella lorma più idonea e coerente gli interessi della categoria, se collaborr rione significa sostituirsi al padrone nel dire no a determinate richieste ebbene, amici dirigenti della Cisl, voi tenetevi la vostra collaborazione e noi impiegati ci teniamo la nostra dignità di lavoratori e di sindacalisti, andando avanti per quella strada fino ad oggi seguita, che ha portato tutta la maestranza a conquiste non indifferenti e l'azienda in continuo progresso. Int. a.

Felicitazioni ed auguri

In questi giorni il nostro caro consigliere del Cral Baroni Noè compie 20 anni di felice vita coniugale. A lui e alla gentile consorte lunga vita felice nella più serena unità.

Alla presenza di numerosi colleghi impiegati giovedì 21 si è tenuta una assemblea sindacale per discutere sul corso delle trattative per il completamento del contratto di lavoro di cui si parla più ampiamente in altra parte del giornale. La' riuscita riunione è stata tenuta dal compagno Garavaglia Segretario di zona del sindacato FIOM il quale, sebbene brevemente ha tratteggiato il decorso delle discussioni caratterizzate dall'atteggiamente estremamente negativo della delegazione industriale anche e sopratutto per le rivendicazioni avanzate dalla FIOM che ha chiesto fra l'altro la divisione in « A » e « B » della prima e seconda categoria impiegati con lo stipendio in vigore per la « B » ed un aumento adeguato per la « A ». A conclusione della relazione si è proposto lo invio di un ordine del giorno alla Confederazione degli industriali di Roma e all'Assolombarda di Milano. La proposta è stata accettata dai presenti con particolare impegno del collega Pontevia della CISL che unitamente al collega Caccia della FIOM doveva stilare il testo dell'ordine del giorno che poi é stato scritto e proposto a cura della FIOM ai colleghi presenti in mensa in quanto Pontevia rava la sua adesione alla partecipazione per evidente contrasto fra il suo desiderio di aderire alla iniziativa e le direttive ricevute.

Si riuniscono le lavoratrici

Per le stesse ragioni e sempre ad iniziativa della FIOM, venerdì 22 la compagna Pesce della segreteria Camerale ha tenuto una assemblea alle lavoratrici della fabbrica. Nella mensa affollata la relatrice ha chiarito la posizione del padronato che tenta di peggiorare certi aspetti della esemplificazione delle categorie femminili ed in questo incoraggiato della posizione rinunciataria della Cisl e della Uil. Richiamando l'attenzione dei presenti sulle necessità di vigilare ed operare perchè la legazione degli industriali senta il peso della volontà e delle inderogabili esigenze della categoria, la brava oratrice ha concluso invitando le presentì a redigere un ordine del giorno unitario da portare con una numerosa delegazione all'Assolombarda e da spedire a Roma alla Confederazione nazionale degli industriali.

L'ordine dèl giorno formulato dal C.S.F. è stato fatto circolare nei reparti e spedito poi alle rispettive organizzazioni sindacali compresa la Cisl di via Ta.dirio.

Il CONVEGNO DELL'UMANITARIA

Partecipazioni ed adesioni di insigni personalità della cultura. della politica e del mondo sindacale.

Accanto ad un manifesto della C.G.I.L. che informava i lavoratori come a Milano e precisamente all'Umanitaria si teneva un Co-ivegno Nazionale per discutere sulle libertà dei cittadini nelle fabbriche e sul rispetto delle leggi e dei contratti da parte 441 datore di lavoro, appariva giorni fa un manifesto della C.I.S.L. elle sprizzava livore contro l'iniziativa della C.G. I.L. Uno dei tanti infelici manifesti dove l'odio di parte rompe gli argini, calpesta qualsiàsi considerazione umana e sociale per affogare, nell'anticomunismo. In un vecchio numero di « Mietofono » un lavoratore scriveva che la CISL era il sindacato dei padroni. Ritengo non sia giusto fare di tutta l'erba un fascio; ma è anche giusto vedere fino a dove un dirigente, responsabile delle proprie azioni, accetta o respinge una determinata politica tendente sempre a creare odio e divisione. La colpa è dei « rossi » ci -diranno subito i mangiacomunisti nostrani. A causa di loro noi siamo costretti a dire sempre di no a qualsiasi iniziativa tendente a creare, amicizia o distensione anche nella nostra fabbrca. Ma a beneficio di chi questa costante azione denigratoria ed astiosa? Già, • a beneficio di chi? Esaminiamo brevemente come stanno realmente le cose. Chi traccia la politica sindacale della CISL? L'On. Pastore. Bene! Cosa fa Pastore come dirigente Sindaaale é come autorevole uomo politico della D.C. per gli interessi dei suoi iscritti e dei lavoratori?

Pastore ha accettate) che il voto della. Camera sull'IRI. non fosse applicata„ Pastore ha accettato il pateracchio di Villa Madama sui patti agrari perchè se vi Si fosse opposto sarebbe saltato il governo che gli .consentiva di trarre un certo profitto della politica di discriminazione. Volendo ragionare per finirlagiri - e beninteso dando all'immagine il semplice .valore di un riferimento - si può dire che la Confindustria ruba la libertà ai lavoratori e Pastore assolve alla funzione del-ricettatore. Egli si rende complice dell'attacco pàdronalé contro i diritti degli operai perchè spera di poter ingrossare le fila dell sua organizzazione con quanti sono costretti a piegarsi al sopruso, all'intimidazione, al ricatto. Egli plaude alla politice che mira a dividere i lavoratori di fronte al padronato unito perchè soltanto su questa divisione egli può prosperare. Questo merito, del resto, glielo riconoscono gli stessi padroni, quando stampano i volantini che invitano i lavoratori a votare per la CISL in cambio delle cinquemila lire' o del « premio », quando riconoscono — come il giornale 24 Ore — che l'ori. Pastore si è sempre opposto, per evidenti motivi sindacali al monocolore appoggiato a sinistra: dove andrebbe a finire, infatti; la sua concorrenza al sindaiiiiii4 mal-3[18U. ove Si dovesse sanare alleanka

cori gli avversari? ». Basta guardare per un attimo le cose-dal punto di vista dei lavoratori per capire che gli stessi seguaci dell'or. Pastore sono 'le prime vittime della sua politica. La libertà i padroni non la tolgono soltanto agli operai iscritti alla CGIL ma a tutti. Gli -infortuni, le malattie professionali, l'esaurimento fisico e mentale derivanti dal supersfruttarriento colpiscono anche gli iscritti gita CISL perchè la legge del massimo profitto non discrimina itév. '• - suno. Ecco perchè io dico che è giusto non fare di tutta l'erba un fascio ma è anche giusto-indi:care al disprezzo di tutti lavoratori coloro che coscentemente e solo per bestiale odio di parte appoggiano e perseguono una politica che in nome della civiltà occidentale da salvare ',n nome della collaborazione tipo Breda, Magneti, Tosi, Borletti, ecc.; in nome dell'arrivismo poltrone ministeriali e forchette parlamentari), distruggo la unità della classe lavoratrice, per farne boccon.cini facili nelle grinte di certi padroni.

A l'Umanitaria di Milano, malgrado il manifesto della Cisl e di Pace e Libertà hanno preso parte o hanno espresso autorevoli pareri sugli argomentí all'ordine del giorno l'On. Di Vittorio, Senatore Pesenti Comu-' nista), Senatore Artiaco (D. C.), Seri. Vincenzo Menghi (D. e), Continua in 2 09. 4 col.

b eno,
monti,
Ai
al mare!! Leggete "11 Microfono,,
la C. I., il CRAL, la Redazione del giornale augura a tutti i lavoratori e loro Familiari, buone ferie.
Redazione e Amministrazione VIALE BRENIA, 29 L. 10
La riunione degli impiegati e delle lavoratrici. Ordini del giorno inviati alla Confindustria.
Le trattative romane per il A TUTTI BUONE FERIE completamento del contratto

la legge sull'apprendistato BIMBI ALLE COLONIE

Aspetti negativi - Assegni familiari - Le ferie per i giovani

Molto interesse ha suscitato la legge per la disciplina dell'apprendistato legge che seppur con le sue molteplici manchevolezze ed assurdi contrasti apre la strada (almeno si spera) alla soluzione di una parte dei problemi del lavoro strettamente legati ai giovani. E' utile comunque richiamare l'attenzione dei diretti interessati, i giovani, perchè ne facciano argomento di dibattito e di lotta, sugli aspetti negativi insiti nella legge affinché attraverso l'atteso regolamento si possa ovviare ad essi. Secondo me, fra i tanti istituti che sono in potente contrasto con lo spirito e le finalità della legge stessa, va notato e messo in rZievo per la sua gravità la mancanza di una assistenza economica per il periodo di maternità previsto dalla legge sulla tutela della madre laratrice, che in questo caso viene violata e ciò fa il paio con l'art. 21 della legge in questione che pur prevedendo una gamma di. assistenza contro le malattie e gli infortuni non accenna minimamente alla assistenza economica. Anche in questo caso lo Istituto Inam, non vuol venire meno alla sua caratteristica di Ente che specula sulla pelle di chi lavora.

A me pare che qualsiasi commento a quanto la legge del 19 gennaio 1955 N. 25 non prevede sancisce a danno della categoria interessata sia più che superfluo. Più che commento necessita una azione larga di popolarizzazione nelle fabbriche del contenuto della legge perché nelle sue istanze migliori venga applicata con scrupolo dai datori di lavoro, e perchè sia possibile dare l'avvio ad una azione di lotta perché la legge sia resa più aderente alle esigenze di chi si affaccia alla vita produttiva, con il suo bagaglio di necessità umane e sociali. Ecco perché a questa prospettiva di lotta noti possono e non debbono mancale tutti gli altri lavoratori « grandi » a cui deve stare a cuore le

D u ORE FE1U1

Finalmente gente allegra, gente allegra e cuor contento più nessuno ora impreca al gran caldo. Siam partenti!!! gridan già tutti coloro previdenti, fortunati che pregustano il ristoro dei bei posti prenotati lungo il mare, o in montagna. Finalmente siam partenti più nessun ora si lagna non si sentono lamenti.

Non più caldo ne stanchezza per almen ventuno giorno che pacchia, che bellezza, non si parla di ritorno.

C'è chi parte, c'è chi arriva ma c'è pure chi qui resta con la brutta prospettiva di far solo un po' di festa.

Fra il lava e i mesté de Senza andare in nessun posto?

Forse a Com o San Martin; ma soltanto a Ferragosto. Venti giorni, giorni venti, per chi parte e per chi resta cuor felici, cuor contenti ed a tutti buona festa.

sorti di milioni di giovani fra i quali, se non vi sono già, potranno in avvenire esserci i propri figli. Con l'entrata in vigore della legge N. 25 del 19 gennaio '955 per la disciplina dell'apprendistato è bene ricordare che in base all'art. 15 della legge, tutti i lavoratori regolarmente occupati che rivestono la qualifica di capo famiglia ed aventi a carico giovani, alle dipendenze di terzi in qualità di apprendisti, hanno diritto agli assegni famigliari per tutta la durata dello apprendistato stesso. A tale scopo basta presentare al proprio datore di lavoro lo stato di famiglia, l'atto notorio e la dichiarazione del datore di lavoro del giovane a carico, attestante la sua qualifica di apprendista. Si ricorda inoltre che in base all'Art. 14 della suddetta legge tutti gli apprendisti che non hanno superato il sedicesimo anno di età hanno diritto a 30 giorni di ferie mentre coloro che hanno superato l'anzidetta età le ferie sono di 20 giorni.

ARRIVANO I PULLMAN - RICORDI

E PENSIERINI - UNA BELLA LETTERA

Egregio Signor Andrea, Sono già passati sei giorni dal nostro ritorno - dalla colonia marina, e andando col pensiero alle belle e luminose giornate passate in lieta e sana allegria, sulla spiaggia di Igea Marina, ho sentito il bisogno di scriverle questa mia letterina, per esprimerle la mia riconoscenza per quanto lei e gli altri dirigenti del Cral Geloso hanno fatto per noi.

Non so spiegare sulla carta con quanta ansia noi della Colonia si aspettava alla domenica il suo arrivo, o di qualcuno della Geloso, che ci portassero notizie dei nostri cari, e (dolci) pochettini per noi bambini lontani dai nostri cari. A ricevere così grate visite era una gran gioia e una grande festa.

Io spero che con l'aiuto del Signor Geloso e della Signora che io ringrazio di tutto cuore a nome anche di tutti i bambini che erano alle colonie, che sia così anche per i prossimi anni.

che grande gioia è per noi bambini il sapere di avere le vacanze assicurate, alla fine di ogni anno scolastico potere andare a godere le nostre vacanze ai monti od al mare. Tanto più che quest'anno a differenza degli al-

tri anni e delle altre Colonie noi della 25 Aprile siamo stati proprio bene. Termino questa mia letherina con l'inviarle i miei cari saluti. cari saluti.

Quer:che parola ancora, riteniamo sia giusto spendere per chiarire le modalità della scelta del medico di fiducia, novità che trova il suo origine nel recente accordo stipulato fra l'I.N.A.M. ( mutua) e l'associazione dell'Ordine dei medici. In altra occasione si disse, il nuovo regolamento peggiora la già precaria situazione dell'assistenza e che l'attenzione maggiore va posta nella scelta del sistema di assistenza fra quella indiretta e quella indiretta. La prima si riduce nel dover anticipare di volta in volta gli onorari delle prestazioni mediche e l'importo delle ricette per averne in seguito gli importi eventualmente ridotti, dalla Mutua ; la seconda forma ; quella diretta è e resta la forma classica dell'assistenza gratuita cioè con il libretto ed i bolli.

E' inutile aggiungere che la forma che noi consigliamo è quella dell'assistenza diretta. Chiarito questo punto andiamo a vedere come si deve fare la scelta del medico di fiducia. Tutti ormai sono in possesso di moduli che l'azienda ha distribuito dietro richiesta dell'INAM. Tale modulo già portante il nome dell'assicurato deve essere completato dal nome e cognome del medico che si intende scegliere per sè, con l'indirizzo dell'ambulatorio dove egli esercita ed il suo numero di medaglia. Nel caso che si hanno persone a carico e quindi iscritti sulla tessera

Oh! Signor Andrea vorrei che lei esprimesse ai Signori Geloso della "mutua„ che intendessero usufruire dello steso medico del titolare della tessera, si aggiungono i loro nomi nell'apposito spazio del modulo. Nel caso invece che gli altri famigliar: direttamente assicurati o a carico intendessero scegliere un altro medico, basta riempire un altro modulo con la stessa procedura che dicevamo prima. Con la scelta del medico ( generico) di fiducia, si ha come il passato, la possibilità di avere l'assistenza specialistica ambulatoriale ( occhi, naso, gola, ecc. ecc. ), il ricovero ospedaliero ecc. con la sola richiesta del medico di fiducia. E per finire è bene ricordare che il periodo ultimo per la presentazione dei moduli compilati scade il 31 luglio. Le sedi dove tal modulo va presentato sono : per la zona Vittoria, scuola elemtare di via Morosini 11zona Vigentina, Asilo Giulietta Pezzi, via Pezzi 3 - Sempione, Scuole elementari v. Mantegna 10 - Solari, scuole elem. G.Oberdan v. Borgognone 2 - Loreto, scuole elem. v. Gambara vie Brianza 14 - Porta Nuova, scuole elem. Bastioni Porta Nuova 4Sez. Ticinese scuole elem. di v. G. D'Annunzio 15 - Per, la Provincia : Zona Crescenzago, via Russo 27 - Sez. Legnano Istituto Bernocchi - Sez. Lodi presso gli uffici della Sezione - Monza via Pacinotti 2 presso C.R.I. - Rho v. Madonna 25 - Sesto S. Giovanni presso la sede della Sezione terr.

ALLA COLONIA 25 APRILL

Rivedo attorno a me occhi festosi di bimbi spensierati ma che pensosi diventano alla sera quando a nanna ricercano il sorriso dolce della mamma. Mamma di tutti mi trovo qui fra loro a fare d'assistente in questo nido d'oro Quando alla sera, vigile e solerte dei più piccini aggiusto le coperte ritorno anch'io mammina di tanti anni fa quando la mia figliola avea la bella età. Ritorna intanto lieto un altro bel mattino con esso 'prende vita rìan piano ogni lettino. La pappa aspetta e tutto attorno invita a vivere con gioia un altro dì di vita.

Pa,ssan le ore fra giochi ed il riposo; andate un po' più piano, andate un po' a ritroso lancette delle ore. Ma ecco arriva il giorno che tutti a malincuore s'apprestano al ritorno. Ma sì, si parte, avanti, bimbi in fretta il lungo treno è pronto la Madonnina aspetta. Milano, ecco la mamma. Un salto, un lungo abbraccio che tutto il cuore infiamma d'amore e di letizia. Che dolcezza sentire dalla mamma ancora la carezza. Stai bene? Sei bella! cara, che pelle nera!

E' il sole, sai mammina... Sarà alla sera che tutto si racconta, beata giovinezza ma già gli occhioni cedono, si cade per stanchezza. Rivedo attorno a me occhi festosi di bimbi spensierati, ma non per;,sosi Quando alla sera stanchi vanne- a nanna quegl'occhi son felici. Vicini han la mamma. _ Tsa s NN

(Continuazione della 1 pag )

Sen. Nicola Nacucchi (Monarchico), On. Aless. Natta (Comunista). Ed ancora: Sen. Stefano Tommaso Smith ( gruppo misto), Sen. Mario Roffi (P.C.I.), Sen. Perrier, On. Elio B9SSO, Sen. Luigi Camagnola (gruppo P.S. D.I.), i Senatori Giuseppe Bardellini e Carmine Mancinelli del P.S.I., Sen. Ambrogio Donini (P.C.I.)

- Libertà a tutti i lavoratori di leggere e far leggere la stampa di propria scelta nelle aziende, fuori dalle ore di lavoro.

- Rispetto delle Commissioni Interne e libertà per esse di adempiere senza intralci ai propri compiti.

Come è nostra consuetudine, nell'ultimo numero abbiamo dato ospitalità a una corrispondenza di un gruppo di lavoratrici del reparto Mascetti che rivendicavano nella forma più che corretta il diritto di avere la busta paga qualche minuto prima di fine lavoro, così da non dovere stare in reparto a fare la coda dopo l'orario di lavoro, e possibilmente si chiedeva che similmente come

avviene in tutti, TUTTI, i reparti dello stabilimento Geloso di Milano, la busta paga fosse consegnata dal capo reparto o da un suo incaricato, sul posto di lavoro. Si pensava che questa giusta richiesta fosse stata giudiziosamente accolta con grande compiacimento di tutti e con danno di nessuno. Invece le cose sono ritnaste come prima e le donne hanno seguitato ad aspettare i comodi del signor

Mascetti che indubbiamente trova molto divertente vedersi passare davanti alla cattedra, decine e decine di lavoratrici a cui con gesto munifico egli consegna la busta paga. Noi non possiamo che prendere atto della fermezza di carattere che il signor Mascetti dimostra (con grande sprezzo del pericolo) e chiederci perplessi: la Direzione è convinta che lasciando fare vi è qualcuno che ci guadagna?

Tutti questi illustri signori per fortuna dei lavoratori, non la pensano certo come i dirigenti della CISL della nostra fabbrica ed il contributo del loro autorevole pensiero aiuterà, assieme al contributo di lotta dei lavoratori, a riportare nelle fabbriche il clima della libertà, della democrazia e del rispetto dei valori umani che oggi vengono calpestati allegramente da tanti « padroni del vapore ». Ecco i dieci punti proposti dalla C.G.I.L., durante i lavori della conferenza.

1, - Eliminazione di ogni discriminazione fra i lavoratori nelle assunzioni, nelle promozioni professionali, nella retribuzione, nei licenziamenti.

2. - Rispetto della libertà di organizzazione, di propaganda e di raccolta delle quote sindacali nelle aziende, fuori delle ore di lavoro.

- Rispetto dell'unità delle Commissioni Interne e del principio della libera rappresentanza di tutti i lavoratori, con divieto di condurre qualsiasi trattativa con una sola parte dei lavoratori.

- Fissazione o modifiche delle tariffe di cottimo e dei tempi di lavorazione, mediante accordi tra Direzione aziendale e C. I.

- Neutralità assoluta da parte padronale nelle elezioni delle C. I.

- Revisione dei regolamenti interni di fabbrica, mediante accordi tra Direzione e C.I. per uniformarli ai diritti sindacali e democratici che la Costituzione garantisce ai lavoratori.

- Abolizione dei contratti a termine nei lavori continuativi e degli appalti interni.

- Divieto di licenziamenti arbitrari, mediante una regolamentazione che consenta licenziamenti solo per motivi giustificati.

Abbracci ed effus;oni
— pag. 2 Il Microfono dei Lavoratori
I dieci punti proposti dalla C.G.I.L.
Il nuovo regolamento 1,N.A.M. Modalità per la scelta del medico di fiducia
'i 3
Al Reparto Mascetti continuano le code per il ritiro della busta paga
Flatera Angela

Le cento lire della indennità di mensa

Sono in molte ormai che ci chiedono con insistenza se la Direzione h3 accettato la richiesta avanzata dalla Commissione interna circa il pagar'neht0 dell'indennità di mensa nel periodo feriale nella misura di 100 lire al giorno e non di lire 50 come è avvenuto lo scorso anno.

Le ragioni di questa richiesta sono delle più semplici. Prima di tutto é risaputo che l'indennità di mancata mensa è stata definita, attraverso calcoli ben precisi e sancita dal regolamento della mensa in L. 100 e quindi non si vede la ragione perchè l'indennità di mensa per il periodo feriale (e delle festività retribuite) debba essere idi lire 50. La seconda ragione è ancora più semplice della prima, ed è quella che i lavoratori sono disperatamente a bolletta.

I soldi non bastano più e da Aempo ogni nucleo familiare ha .adottato la politica della rintin.cia anche nelle cose più necessarie. Abbiamo bisogno di soldi, dicono i lavoratori. Quest'anno nessuna richiesta particolare è stata avanzata dalla C. I.; ci si dia almeno quello che per logica ci aspetta. Fino a pochi giorni fa vi era da parte della Direzione il dilemma se la indennità di mensa doveva o no essere data nel periodo delle ferie. Oggi, a suffragare la tesi da noi sempre sostenuta, secondo cui la indennità di mensa deve essere data in quanto essa contribuisce a determinare la paga di fatto di ogni singolo lavoratore, abbiamo presentato alla Direzione copie di due sentenze emesse dal tribunale di Milano per le vertenze dei lavoratori della Vanossi e ‘-delle Trafilerie e rispettive Direzioni.

Queste due sentenze in tre e più cartelle di dattiloscritto dicono che la indennità di mensa o corrispettivo deve essere pagata nel periodo feriale e nelle feste retribuite. Noi pensiamo che ormai non esistono più ragioni perchè l'Ing. Geloso ci debba dire ancora di no alla nostra giusta richiesta e ci auguriamo che mentre distribuiamo il giornale giunga notizia dello avvenuto accordo.

Ce Io dicono i Tranvieri servizio

tranviario sempre più inadeguato

Ci dicono i lavoratori della A.T.M. attraverso un loro numero straordinario di « Voci dell'A.T.M. » (giornale di fabbrica) come ancora una volta essi siano costretti a rivolgersi direttamente ai cittadini per denunciare una situazione sindacale che se da una parte è divenuta per loro insostenibile, dall'altra pregiudica fortemente la possibilità di assicurare a Milano un pubblico servizio di trasporto adeguato alle reali esigente.

Infatti, per la costante diminuzione del personale dell'A.T. M. non compensate da nuove assunzioni centinaia di vetture filotranviarie sono ferme nei depositi, obbligando così la cittadinanza a viaggiare in condizioni impossibili, ad attendere troppo tempo alle fermate. In contrapposto migliaia di tranvieri non possono usufruire del loro periodo di ferie annuali, debbono rinunciare al loro riposo settimanale per la mancanza di personale e guidatori ed autisti sono costretti a guidare i loro mezzi oltre i limiti di sicurezza, limitando al minimo il tempo di carico e scarico, per tentare di mantenere i tempi di marcia imposti dalla Direzione delli'A.T.M., in aperta contraddizione con le possibilita di marcia concesse dal traffico cittadino.

Cose risapute, direte voi, che per due, tre, quattro volte al _ giorno provate la gioia di viag-

Le tende alle finestre

Caro «Microfono », se non sbagliamo i nostri calcoli, sono circa tre anni che facciamo presente alla nostra commissione interna ed a sua volta questa avanza la richiesta alla Direzione, che al rep. C. H. le finestre mancano ancora di tende. Con la stagione estiva la cosa si pone in termini seri ed ormai inderogabili, Insomma, cui si tratta di avere anche un po' di coscenza per tutte quelle operaie che lavorano vicino alle finestre che, aperte o chiuse, investono con l'aria surriscaldata dal sole cocente e che per ore ed ore devono stare chine sul loro lavoro ed a volte si sentono mancare il respiro. Si è nrovato qualche volta a chiudere le tapparelle ma abbassate queste, addio luce e per vedere il lavoro si fa una fatica da non credere. Quante volte ancora si dovrà chiedere una cosa tanto indispensabile?

Dal rep. C.H. * * *

Care lavoratrici, avete non una ma mille ragioni da bron-

tolare. Oggi però siamo lieti di potervi comunicare che le tende sono già state commissionate dalla Direzione ed appena arrivano verranno applicate alle finestre del vostro reparto e degli altri reparti che danno verso la mensa.

Grembiuli in ritardo

L'anno scorso, tutti facilmente ricordiamo, che le tute ed i grembiuli che ogni anno vengono dati dalla Azienda, sone stati distribuiti subito dopo l'inventario, cioè verso la fine di luglio, quest'anno ce ne andiamo in ferie senza nemmeno aver visto incOminciata la distribuzione. perdhè tutto questo ritardo e questo disinteressamento da parte della Direzione, quando e risaputo che la C. I. ha avanzato le prime sollecitazioni da più di du emesi?

Un gruppo di operaie del rep. Televisione

Ci risulta che la Direzione ha assicurato alla C. I. che a settembre avverrà la distribuzione di grembiuli e tute.

Il nostro nido aziendale

Bimbi a colazione nella piccola ed elegante sala da pranzo.

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giare sulle vetture tranviarie. Ora, non basta fare delle constatazioni o delle enunciazioni. I lavoratori tranvieri ci mettono già in guardia, ci dicono che se l'Azienda tranviaria non assumerà sin d'ora nuovo e numeroso personale 3Ft situazione dl quest'inverno sarà pressoché tragica per chi dovrà adoperare il tram per venire al lavoro. Cosa dovremo dunque fare noi lavoratori utenti. Come è avvenuto in altre occasioni anche questa volta le nostre esigenze si fondono con quelle dei tranvieri. Sostenere la loro lotta significa assicurare a tutti noi un servizio migliore e per i l?.voratori dell'A.T.M. significa conquistarsi il diritto del riposo annuale e settimanale, lavorare con un ritmo più umano con una garanzia maggiore per la loro e la nostra incolumità ed infine significa anche dare da lavoro a tanti disoccupati.

Dalle colonne del nostro giornale inviamo dunque la nostra solidarietà ai lavoratori tranvieri, solidarietà, che se il caso lo richiederà potrà prendere aspetti più concreti. Di questo diamo assicurazione ai bravi e gloriosi tranvieri di Milano.

AUGURI

Giovanna Cattaneo del rep. Coni ' convolata a liete nozze in questi giorni. Le amiche e le pomp Agne di lavoro formulano per • migliori rità. auguri di felicità e di p c

La lavoratrice Carminati CUmentina del rep. Mascetti Si é unita in matrimonio con il Signor Orfino Augusto. Le collipaghe di lavoro inviano ai novelli sposi tramite il loro giornale tanti e tanti auguri di giorni felici.

La lavoratrice Gamba Anna (rep. Elettrolitici) il 22 luglio dava alla luce un bel maschzetto. Alla nóvella mammina, al papà ed al piccolo Franco i nostri auguri.

La collega Gianna Danzi domenica 21 è diventata mamma di un bel maschietto. Alla felice puerpera, al fortunata papà Daniotti (che non sta più nella pelle dalla contentezza) al piccolo nuovo arrivato i nostri migliori auguri.

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DAGLI UFFICI E DAI REPARTI ••••

AITTIMPT A' (C. R. A. L. Mamme di tutto il

Nuovi concorsi d'arte mondo a Losanna

MODALITA' E REGOLAMENTI PER I PARTECIPANTI

UNA LETTERA all'organizzatore

Il meraviglioso incontro

Le madri di tutto il mondo, da 65 Paesi vicini e lontani di tutti i continenti, si sono date appuntamento a Losanna per un grande Congresso, proposto il 3 novembre 1954 dalla Federazione Femminile Mondiale.

La premiazione del concorso fotografico. L'amico Ochedi (a sinistra) riceve il primo premio (una coppa ) dalle mani di un membro della giuria (a destra» Ancora a destra verso il centro il nostro direttore del giornale cornp. Failla animatore del concorso.

A cura del Cral aziendale, venerdì 22, si è tenuta una riunione di lavoratori che desiderano partecipare al concorso fotografico, di pittura e di letteratura. Scopo della riunione era quello di stabilire le caratteristiche e le modalità dei concorsi stessi. Ecco quanto i partecipanti hanno discusso e deciso:

Per il concorso:

Tema del concorso: « Momenti di vita e di lavoro nei luoghi di villeggiatura ».

Le opere da presentare non debbono essere più di cinque, formato 18x24 e su carta non lucida.

Ogni opera deve portare un proprio titolo, deve essere accompagnata dalla negativa e da, precisazioni circa il tipo e il diagramma della 'macchina adoperata.

Le iscrizioni vengono accettate dal Cral fino al giorno 15 settembre. La quota di iscrizione e di L. 200.

Per il concorso di Pittura :

Tema déreoricorso: « Momenti di vita e di lavoro nei luoghi di villeggiatura ».

Le opere da presentare non possono essere più di 3.

Trionfano a Ginevra le forze della Pace

Le forze della pace hanno trionfato a Ginevra dove 4 quattro Grandi hanno detto basta. alla guerra fredda. Sempre più uniti i popoli, del mondo lott no perchè ia distensione e, l'amicizia trovi la -sua concreta applicazione in una reale ed intensa attività di scambi commerciali é culturali che oltre a crea-re le premesse per una più profonda conoscen-za ed una maggiore stima reciproca costituranno elemento di benessere e progresso per tutti i popoli.,

Il nostro cordoglio per la morte dei Sen, Morandi e Grieco

Va il pensiero riverente alla memoria del Sen. Ruggero Grieco e del Sen. Rodolfo Morandi spentisi in questi giorni. La morte dei due illustri,-Parlamentari, vecchi combattenti' antifascisti, strenui difensori della libertà e della democrazia, costituisce una grave perdita per i lavoratori, di cui Essi sono sempre stati gli strenui difensori.

Formato delle opere 30x60 minimo; 40x80 massimo.

Il concorso si riferisce prettamente alla pittura ad olio.

Ogni opera deve portare un proprio titolo.

Le iscrizioni vengono accettate dal Cral fino al 25 settembre. La quota di iscrizione è di L. 200.

Concorso letterario:

Il tema del concorso è libero. La pubblicazione di ogni opera partecipante verrà fatta quindicinalmente sul giornale di fabbrica. Il Microfono dei lavoratori, seguendo in ordine la data di consegna. Il concorso si chiude alla 12a opera consegnata.

Quota di iscrizione L. 200. Per ogni concorse vi è in palio una coppa per il 1" premio. Premi minori al II e III classificato. A tutti i vncenti una pergamena firmata Calle rispettive giurie.

A tutti, in bocca al lupo.

N.B. - Le tele clLe verranno adoperate per il concorso di Pittura dovranno essere preventivamente vistate dall'ufficio del Cral.

IL PREMIO i anzianità

Sapendo elle,. dal 1937 è in vigore un premio di anzianità per i 10 e più _ anni di servizio e poichè sono occupata in ditta dal giugno 1941 e non avendo- ancora percepito tale premio, vorrei sapere quanto mi spetta di premio per il passato decennio.

Il contratto metalmeccanici del 25 giugno 1948 contempla per gli operai il premio di anzianità il quale invece non era affatto in vigore nel 1937. , L'art. 21 del predetto contratto dice che l'anzianità utile decorre dal 1" gennaio 1944: « Per gli operai che al 1° gennaio '44 non avessero compiuto i 10 anni di anzianità di servizio, tale anzianità sarà computata per il 50 per cento e di aggiungerà a quella successiva a detta data agli effetti della maturazione del diritto del premio ».

Nel caso tuo quindi, l'anzianità tra il giugno '41 e il dicembre '43 viene computata al 50 per cento, il che eqgivale ad un periodo utile di un anno e 3 mesi, cosicchè tu hai compiuto i 10 anni utili per avere il premio di - 125 ore di retribuzione globale al -30 settembre 1952.

Il premio consiste in 125 ore di retribuzipne , globale al compimento dei 10 anni e in 250 ore di retribuzione globale al compimento dei 20 anni.

Caro Failla in riferimento alle modeste prove letterarie ed artistiche che hanno avuto la loro conclusione or non è molto permettimi che io sci iva due parole tramite il nostro giornale di fabbrica, per compiacermi della riuscita dei due concorsi che secondo me sono nati ed hanno avuto vita in virtù Ci quell'ammirevole entusiasmo che tu metti e sai infondere agli altri in quelle iniziative che hanno dato ad ognuno di noi la possibilità di mettere in evidenza attitudini artistiche che servono un po' da passatempo ed un po' a migliorare il nostro sapere. Parte della nostra vita è assorbita dal lavoro e spesso ci dimentichiamo che la vita non è fatta di solo lavoro ma anche di infinite piccole cose utili ed inutili, fra le quali, utilissimi alla formazione dell'individuo come cellula fondamentale' della società, tutte quelle attività sportive, culturali, ricreative che ingentiliscono erudiscono e -rendono più coscente l'uomo, il lavoratore. Chiusa questa parentesi, permettimi caro Failla di rilevare quelli che secondo me sono i punti negativi delle iniziative in questione. Mi sembra che nessuno può validamente sostenere che lo, scrivere non sia cosa più difficile del fotograiare e' nulla volendo togliere di meriti ai nostri compagni fotografari che così bene hanno portato a termine il loro concorso fotografico, ritengo fosse giusta la originale impostazione data alla nostra fatica letteraria che doveva essere un affilar le armi ed un saggio delle possibilità che esistevano in fabbrica ai fini di un vero concorso. La prova è diventata concorso e la giuria, che io del resto ringrazio di vero cuore per la premura e la gentilezza dimostrata nei nostri riguardi, non ha sapùto valutare questa mancanza di preparazione e poco ha fatto perchè dal concorso noi traessimo insegnamenti èd esperienze per meglio rare in avvenire. Indubbiamente è stata molto più utile e molto più proficua l'opera giudicatrice dei tre amici tecniei che hanno classificato le opere fotografiche in quanto essi si sono largamente soffermati sui motivi che hanno guidato il loro giudizio nel premiare gli uni piuttosto che gli altri. Altro rilievo-va' fatto su l'assenza (lei partecipanti e sulla scarsezza di platea. Diletto di organizzazione? Chiudo. con -un rilievo che non ti giungerà nuovo. Nell'ultimo numero, «Microfono » fa ì nomi dei racconti e delle foto vincenti: ma mentre per - i primi esso fa i nomi dei vincitori per le foto questo viene omesso.--Chi sono dunque i fotografi vincenti? .Questi ,caro Direttore sono i miei personali giudizi espressi come meglio ho saputo éd anche se il mio stile a qualcuno non piacerà (come del resto a qualcuno non piace nè lo stile nè il contenuto del nostro Foglietto quindicinale) io spero che siano lo stesso di aiuto a chiarire alcuni punti che se superati possono in avvenire servire a migliorare la riuscita di altre iniziative-simili a quelli già portati a termine.

Ecco i nomi dei vincenti del concorso fotografico che erroneamente sono stati omessi nella corrispondenza del numero precedente. Primo premio con una natura morta Angelo Ochedi; secondo premio con paesaggio invernale di Dadomo Donino; terzo premio A bambina in spiaggia » di Giovanni Pelosi.

Dirett. Respons. Giovanni Failla Autorizz. Tribunale Milano 3312 Tipostampa - Via Muratori, 10

La ribellione delle madri alle forze ricorrenti che periodicamente strappano i figli dalle case per gettarli nelle avventure di guerre coloniali mascherate da bugiarde ideologie, non è nuova nelle donne italiane, ma tutto si esauriva in atti isolati, qualche volta eroici, ma sterili e inadeguati.

Ma oggi la contadina cinese, l'operaia milanese, la bracciante emiliana, l'intellettuale francese sanno che si può fare qualcosa « prima » per scongiurare il pericolo.

Questi lunghi anni di analisi, di dibattiti, di chiarificazioni hanno fatto sì che appena le donne hanno sentito parlare di guerra, in modo velato o brutale, hanno alzato la testa invece di abbassarla nell'antico gesto della schiavitù. Le donne hanno capito quali formidabili interessi, quali sotterranee manovre nascondono le nuove formule ed ecco che il dolore e l'orrore divengono forza operante.

Preoccupazione e speranza, forza e coscienza si susseguono nei discorsi delle delegate; la svedese, la norvegese, la danese, una giovane negra del Senegal, una donna mongola, una madre di Lidice il cui bambino fu bruciato nei forni crematori dai nazisti, una giovane delegata del Congo Belga, festeggiatissima e la deputata al Soviet Supremo dell'URSS Nina Popova. Una delegata di Firenze, una anziana signora coi capelli bianchi, Clotilde Cassignoli, con un bell'accento chiaro e gentile dice: «Da quando sono entrata in questa sala ho pensato che proprio qui io mi sento madre nel senso più universale della parola, madre cristiana e unita al mio prossimo come comanda il

Vangelo. Io vi parlo come una madre cattolica, dirò di più, che appartiene all'Azione cattolica, convinta in piena sincerità di coscienza dell'importanza di militare in queste file ». Le Madri che si sono trovate a Losanna si sono capite anche se parlavano decine di lingue diverse. Uguale è il travaglio della nascita, delle veglie, della fatica. Gli occhi delle Madri hanno lo stesso amore quando si posano sui loro figli. Salutiamo tutte le Mamme del mondo ed assieme ad esse agiremo per difendere la vita contro la guerra, l'amicizia contro l'odio. Niente ci può fermare nella lotta per l'avvenire e la felicità dei nostri figli.

Or non è molto tutti abbiamo sentito (e forse con una certa sorpresa) parlare di lotte, di rivendicazioni e di solidarietà per i lavoratori Aubercolotici. Ma pochi conosceranno nei loro particolari le ragioni profonde ed umane che hanno costretto questa categoria di lavoratori a scendere in agitazione e. per cui tutti i lavoratori della Geloso hanno tempo fa approvato un ordine del giorno cure come si ricorderà è stato inviato si Presidenti delle due Camere ed al Consiglio Provinciale di Milano. Sia subito precisato un punto: da mesi in tutti i sanatori • i degenti - erano ansiosi dei provvedimenti richiesti da varie parti alla • Camera ed -.al . Serrato; giustamente ansiosi erano soprattutto quei .ricoverati dinanzi -ai quali si prospettava l'incubo dei contagi ìn ianliglia, il pericolo di fatali ricadute; condizioni tanto più -allarmanti- in quanto la disoccupazione imperversa e rincarano sempre più tutti i - mezzi elementari di esistenza, dai viveri agl'indumenti, agli -alloggi. Non si può non tener conto di questo-stato d'animo e della ormai troppo lunga ed estenuante attesa.

Ciò che è aCcaduto al « Forlanini » è noto, malgrado ogni tentativo di travisamento; le cariche della polizia, l'uso degli idranti con acqua gelata sugli ammalati, le dure percosse' su uomini - e donne, gli arresti, i trasferimenti in massa, i licenziamenti per indiSciplina.

Si è tentato di giustificare tutto ciò col pretesto che bisognava estirpare ad ogni costo « il tarlo della politica », il che conferma, in fondo, quando da più parti si è documentato, che cioè si era già disposta da tempo una vera offensiva antidemocratica, inspirata a motivi di parte, tipicamente discriminatoria secondo le direttive ormai adottate in ogni campo, ma particolarmente inique ed inumane allorchè si attuano contro creature debilitate e con temibili conseguenze per la loro salute, forse anche per la loro vita. Ragioni profondamente urna-

ne che qualcuno non vuole ascoltare e tenta di reprimere con mezzi odiosi paragonabili solo con i metodi colonialisti che certe civiltà adoperano Verso popoli assetati di libertà e di giustizia. Noi rinnoviamo da queste colonne la nostra fraterna solidarietà ai lavoratori T.B.C. colpiti dalle più assurde misure di polizia, ad essi plaudiamo per la fermezza e l'unità con cui conducono la loro lotta e convinti come siarro della giustezza delle loro.richieste riciniam-no ancora una volta alle loto responsabilitf chi dirige le sorti del nostro Faese perchè ascoltino la voce del dolore che chiede' serenità è giustizia:

L. Li T -r i

Per la morte del Suocero avvenuta martedì 23 'inviamo il nostro cordoglio alla famiglia ed al nostro bravo autistia Attilio Radice. Ai funerali che sono avvenuti il giorno 24 erano presenti a rappresentare i lavoratori Di Biasi e Failla della - C. I.

Dal rep. Elettrolitici ci giunge notizia della morte della Mamma della lavoratrice Foletti Rosetta. In questo varticolare momento di dolore e di angoscia lo. compagne di lavoro esprimono i loro sentimenti di cordoglio e di affetto alla loro compagna così duramente colpita.

DUONL

Dal rep. Villa qi giunge notizia che la lavoratrice Maestri Anna si è infortunata, per fortunanon gravemente, scendendo le scale del reparto. A lei le compagne di lavoro mandano tanti saluti ed auguri di pronta guarigione.

L'operaia Seroni Angela del rep. Elettrolitici del 30-6 è assente dal lavoro per malattia. Le compagne di lavoro la ricordano e le inviano tanti auguri: di pronta guarigione.

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LA LOTTA DEI LAVORATORI TBC

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