Nel prossimo numero un'ampia relazione sui lavori della conferenza di Milano per la difesa dei diritti sindacali nelle aziende e per le libertà democratiche
30 Giugno 1955 - N. 12 Quindicinale degli Impiegati e degli Operai della Geloso
PRIMI SUCCESSI DEE TRATTATIVE sul completamento del contratto di lavoro
ESEMPLIFICAZIONE DELLE CATEGORIE OPERAIE
Nei giorni 15 e 16 sono proseguite a Roma le trattative per il completamento del contratto di lavoro dei metallurcici. La delegazione industriale ha presentato una proposta sulla esemplificazione delle categorie operaie che ha consentito di raggiungere l'accordo su tale questione.
Nell'insieme, la formulazione può essere considerata positiva. Ecco il testo nella parte siglata:
Art.l. A) operai specializzati: sono gli operai qualificati che compiono lavori per l'esecuzione dei quali è necessaria una capacità tecnico - pratica, che si acquista soltanto attraverso il necessario tirocinio o mediante preparazione avuta in scuole professionali, e che compiono a regola d'arte tutti i lavori inerenti alla loro specialità che vengono ad essi affidati.
A titolo di esempio si conviene che appartengono a questa categoria i seguenti operai, purché rivestano le caratteristiche proprie della categoria sopra indicata: utensilisti, attrezzisti, calibristi, stampisti, scoccai, ebanisti e tappezzieri di lavori fini, verniciatori, filettatori a mano, incartatori, modellatori, tracciatori, fucinatori non a stampo, incisori a bulino, elettricisti, collaudatori di complesse operazioni, di collaudo, montatori di macchine, di apparecchi e di complessive loro parti, addetti all'attrezzatura o messa a punto delle macchine automatiche, specialisti di tempera e cementazione, conduttori patentati di importanti impianti di caldaie a vapore, formatori, animisti a mano, ramolatori che lavorano su disegno, sagoma e comunque eseguiscono getti complessi non in serie, plattoristi che eseguono stampi e modelli in metallo fuso per placche modello e comunque quegli altri operai che eseguono mansioni le cui caratteristiche rientrino nella definizione della categoria. Operai qualificati: sono gli operai che eseguiscono lavori che richiedono una specifica capacita pratica.
A titolo di esempio si conviene che appartengono a questa categoria, oltre a quelli elencati nelle categorie degli specializzati che però non rivestono le caratteristiche previste per la categoria stessa, i seguenti operai: aggiustatori meccanici, telaristi per . biciclette, meccanici alla manutenzione, fabbri, carpentieri in ferro, fucinatori a stampo, calderai, ribattitori di caldaie, tubisti comuni, lattonieri, saldatori a gas ed elettricità, tornitori in genere ed alesatori, fresatori, piallatori, trapanisti, montatori di macchine a serie, pulitori, nichelatori, argentatori e decoratori (elettrogalvanica), smaltatori, verniciatori, carpentieri in legno, operai alle macchine lavorazione legno, avvolgitori e bobinatori, fuochisti autorizzati, muratori, stozzatori, scalpellatori, formatori ed animisti a mano su modello, falegnami.
Manovali specializzati: sono coloro che vengono adibiti a lavori per abilitarsi ai quali non occorre che breve periodo di pratica, oppure coloro che
sono assegnati a particolari servizi per i quali occorre qualche attitudine e conoscenza.
A titolo di esempio si conviene che appartengono a questa categoria: guidamacchine attrezzate, montatori addetti a montaggio semplice a serie, tracciatori con sagoma, saldatori a punto, pulitori e nichelatori addetti a bagni galvanici, distributori di utensili, addetti alla tempera, fuochisti comuni, punzonatori tieni-chiodi e tieni-leve, battimazza e ribaditori comuni, gruisti e imbragatori, coloritori e verniciatori, stuccatori, cesoiatori, tranciatori di lamiera, ausiliari magli pneumatici e bilancieri, aiutanti zincatori, stagnari, acidulatori, addetti a trapani per lavori comuni, riparatori di cinghie per trasmissione, arrotini, tagliatori autogeni, molatori ad-
detti ai gasogeni, imballatori, ingrassatori, scaldachiodi, raddrizzatori di profilati, fornaioli, colatori forni e aiutiforni (esclusi forni Martin), formatori e animisti alle macchine, a lavori in serie su placche, sbavatoci a mano ed a martello automatico, sabbiatori.
D) Manovali comuni: sono coloro che in genere compiono lavori di pulizia, di trasporto a mano di materiali ed altri simili lavori.
Le trattative proseguono sulla parte riguardante le donne.
A tutti i lavoratori comunque è affidato il compito di vigilare perché le trattative siano presto concluse e quello che più conta concluse nella maniera più soddisfacente per chi lavora e che attende da anni di migliorare le proprie condizioni di vita.
Nell'unità e nella pace si costituisca un governo che applichi il messaggio del Presidente della Repubblica
PRESSIONE FISCALE problema del giorno
Cosa paga di tasse un impiegato che supera di poco un milione di stipendio all'anno?
Gli onorevoli Vanoni e Tremelloni, in tempi in cui e difficile farsi una notorietà, sono certamente tra i parlamentari più conosciuti nel nostro Paese.
Il cittadino italiano, il nostro ceto medio in particolare che paga con denaro sonante quella che si chiama «pressione fiscale », non può dissociare le sue disavventure tributarie dal nome di questi « riformatori » che hanno partecipato a vari gabinetti con l'incarico di ministro delle Finanze.
Le disavventure dei lavoratori e soprattutto degli, impiegati di coloro che hanno un reddito fisso accertabile, iniziarono nel 1923, quando il ministro fascista De Stefani estese l'imposta complementare a tutti coloro che superavano un imponibile annuo di L. 6.000, mentre sino allora dal pagamento di tale imposta erano rimasti esentati i redditi di lavoro.
PRODUZIONE RADIO TV IN CRISI?
8000 lavoratori in 78 aziende aspettano vigili la soluzione dei problemi del loro settore.
La stasi tradizionale che annualmente colpisce il settore della produzione radio T.V. sta assumendo quest'anno un carattere di paralisi progressiva che molto ha delle crisi anche se in ultima analisi crisi non e. Vediamo, comunque, assieme come stanno le cose che tanto da vicino ci interessano e come lavoratori della produzione radio e t.v. come cittadini e più precisamente, come utenti della RAI. Compresi i mille dipendenti della nostra fabbrica sono 8.000 in Italia i lavoratori che si occupano della produzione degli apparecchi e dei prodotti radiotelevisivi e 12.000 i rivenditori di tali prodotti; 1'80% degli uni e degli altri vivono ed operano nella provincia di Milano. Dalle 78 aziende (piccole, medie e grandi) escono finiti circa 700 mira apparecchi all'anno (dati dei 1954) dei quali solo 1% viene esportato. Per la televisone sono (0 le aziende produttrici che sfornano mensilmente 5000 apparecchi (12.000 nel 1954). Si calcolano a 90.000 gli abbonati alla R. T. (15.000 solo a Milano) è quindi palese che la produzione nazionale, allo stato attuale delle cose, avrebbe largo margine di richieste insolute e quindi larghe possibilità di lavoro. Ma, qui cominciano le dolenti note, se nel 1951, per fare un esempio, solo il 3% di apparecchi televisivi venivano importati dalla Germania e noi ne esportavamo all'estero 1'1%, nel 1954 il prodotto tedesco importato e salito al 48% (produzione pari ad un anno di lavoro per 2000 lavoratori) e la nostra esportazione è salita all'1,5%. E così siamo giunti a quella crisi di cui si accennava all'inizio. Come intendono risolvere tale situazione di disagio i datori di lavoro interessati? Chiudendo la fabbrica come tenta di fare la « Minerva », riducendo ore di lavoro riducendo il personale, come
fanno la Marelli, la Fivre ed altri. Ma noi affermiamo che la strada imboccata da questi signori che vogliono far pagare ai lavoratori le conseguenze di una errata politica dell'attuale Governo, è proprio la strada che porta alla smobilitazione ed al fallimento totale di un settore di produzione che ha tutto un avvenire davanti a sè. Fino a che in Italia si persegue una politica fiscale che grava sui costi degli apparecchi radio e televisione in misura sempre più oberante, fino a che si infierisce sugli utenti con canoni di abbonamento impossibili, fino a che non si fa nulla per proteggere il prodotto nazionale dalla concorrenza straniera e fino a che la RAI scodella i programmi che tutti conosciamo (una rivista americana afferma che la parte migliore dei nostri programmi televisivi è costituita dagli... intervalli), fino a che dicevo questo stato di cose perdura vi è di che essere preoccupati seriamente dell'avvenire della produzione qualitativa e quantitativa della radio e della televisione e della sorte di 8.000 tecnici, impiegati ed operai che a tale produzione sono legati. E' un patrimonio di esperienze, di capacità tecniche e scientifiche che oggi corre il rischio di essere disperso; per tali ragioni ed altri ancora io ritengo che sia giunto il momento che datori di lavoro e lavoratori si debbano unire per costringere gli inetti e gli incapaci che dirigono la nostra economia a cambiare strada perchè nel nostro paese vi siano le possibilità di lavoro e di progresso anche in questo campo della radio e della televisione a cui è riservato il compito ( almeno in potenza) di essere veicolo di cultura dell'arte e della scienza che ravvicina i popoli e li affratella.
G. Follia
I governi democristiani che si sono succeduti dopo la Liberazione non solo non hanno modificato queste leggi di aperto favoreggiamento delle caste dominanti così come stabilisce la Costituzione ma hanno inasprito la pressione fiscale.
Un impiegato che oggi riceve una ree. ;buzione di 80.000 lire mensili re paga 11.000 annue di tassa famiglia, 13.500 di complementale, 31.680 di ricchezza mobile, 7.920 di complementare trattenute sullo stipendio, 5.472 per l'Ina Case, 28.000 per l'ade-
guamento pensione, 600 per il fondo previdenza, cosicch, su una retribuzione annua di lire
1.040.000 (compresa la 13" mensilità) gli vengono detratte ben 107.132 lire.
Oggi l'impiegato paga la complementar.:' una volta superato il reddito di L. 480.000 annue su m minimo di L. 240.000 annue, e progressivamente. Egli paga cioè molto di più di quanto non pa gasse nel 1923, poiché tenuto conto della svalutazione della moneta l'importo allora esentato sa r:›1...be aggi di L. 720.000 annue. Lo stesso livello di esenzione per la R. M. è molto al disotto di quella del 1940 rivalutata.
Gli impiegati oggi chiedono che il reddito esentabile da complementare venga elevato a lire 1.000 000 con tassazione a partire (a L. 700.00, la esenzione da imposta di R. M. per gli stipendi fissi a L. 600.000 annue è l'esclusione della tassazione sulla 13' mensilità, sull'indennità di licenziamento. Essi rivendicano inoltre che come per tutti gli altri cittadini la denuncia del reddito avvenga direttamente e non tramite le aziende. Su queste rivendicazioni e in corso una grande raccolta di firme che incontra degli uffici il .più largo successo e che deve permettere agli impiegati di denunciare la ingiustizia sociale di cui soffrono ec! iniziare un'azione concreta per una maggiore giustizia tributaria.
Lo Costituzione ed bivio
Caduto Scelba si dia vita ad un governo che risolva i problemi del popolo lavoratore
Scelba è caduto. E' caduto, si dice, anche per merito dell'azione di certi gruppi della Democrazia Cristiana che preoccupati della degenerazione politica a cui si era ormai improntata tutta l'attività del vecchio governo e preoccupati soprattutto della protesta e della indignazione popolare che di questa politica ne subiva tutte le conseguenze, si sono uniti ad altri uomini e ad altri partiti che da tempo chiedevano fosse posto fine alla inqualificabile politica di discriminazione, di illegalità e di immobilismo che stava trascinando l'Italia e gli italiani verso il più aperto fascismo. Sono infinite le voci che si levano da tutti gli strati sociali del nostro Paese per chiedere il rispetto delle leggi da parte di chi queste leggi dovrebbe far rispettare. Basta alla discriminazione del diritto al lavoro che in dispregio alla Costituzione ed alla legge sul collocamento è diventato monopolio delle sacrestie, dei marescialli dei carabinieri; basta con le leggi fasciste che permettono ancora oggi abusi di poteri da parte di autorità costituite, basta con la politica di odio e di divisone, che trova la sua eco anche nella nostra fabbrica dove dirigenti che si dicono democratici e cristiani, con sensibilità bovina trovano da ridicolizzare su sentimenti umani di gratitudine ed affetto espresse con semplcità da una lavoratrice verso un suo dirigente che ha il torto di avere operato ed essersi battuto per migliori condizioni di vita di tutti i lavoratori della fabbrica, compresi gli autori del tanto illuminato foglio intestato alla CISL aziendale, che, ci piace ricordarlo, quando i lavoratori si battevano per tutte quelle acquisizioni che ormai tutti conosciamo, loro, gli scriventi, se ne stavano alla finestra a guardare ed aspettare di allungare la mano per prendere quello che altri avevano saputo ottenere. Ma non è di questo che si vuole oggi parlare. Noi salutiamo con gioia la fine del Governo di polizia, noi salutiamo con gioia tutte le voci e tutti gli uomini che assieme a noi chiedono che coloro che saranno chiamati a dirigere le sorti del Paese si impegnino a realizzare ed applicare la Costituzione e tengano conto della volontà del Capo dello Stato On. Gronchi che tante speranze e tanto interesse a saputo far nascere negli italiani col suo Messaggio alla Nazione nel momento del suo insediamento al Quirinale.
Pace lavoro e libertà sia il trinomio che nel rispetto delle leggi fondamentali dello Stato trovi uniti tutti gli italiani onesti e democratici e perchè questo trinomio diventi palpitante realtà nella vita del nostro Paese noi chiediamo che si levi la voce e sprigioni l'azione dei lavoratori dell'a nostra fabbrica in direzione degli uomini e dei partiti che lottano conseguentemente a tale realizzazione.
Redazione e Amministrazione VIALE BREN i A, 29 L. 10
G.
Helsinki culla della pacec I NOSTRI ROI
La voce dei cattolici unita a quella di tutti i movimenti e di tutti i partiti del mondo nella grande assemblea per la pace . nella capitale finlandese.
Pace nel mondo, pace fra tutti i popoli. E' questo l'obbiettivo fondamentale di milioni di uomini semplici ed onesti che hanno detto no alla guerra ed ai guerrafondai nostrani e di oltre Oceano firmando l'appello di Vienna che condanna l'uso della bomba atomica e indica alla condanna dei popoli quel governo che per primo osa adoperarla mentre auspica ad un disarmo generale e ad una distensione internazionale. Questa possente voce che dalle Americhe, da tutti i Paesi della vecchia Europa, dalle più lontane regioni dell'Asia, dell'Africa, dell'Australia, ha raggiunto Helsinki dove migliaia di delegati di tutti i Paesi del Mondo, di tutti i credi politici e religiosi si sono dati convegno per discutere, l'hanno raccolta.
Di questo Congresso in cui non spariscono, non si mimetizzano i punti di vista delle varie nazionalità, legati alle tradizioni, alla cultura, alla civiltà, alla storia passata e presente di ogni Paese, ma in cui tutto ciò non pesa come elemento di divisione, ma come punto di 'vista particolare sulla pace del quale occorre tener conto in vista della ricerca di una piattaforme comune.
Per taluni problemi, su talune questioni, questa ricerca non è iniziata oggi a Helsinki, ma è in ebrso da anni ed ha già portato ad una convergenza su obiettivi che possono essere condivisi dai popoli delle più diverse parti del mondo.
. Su altri problemi, la ricerca di un campo di convergenza presenta maggiori difficoltà. Raggiunto un largo accordo sui fini, continua il dibattito per formulare, sui mezzi e sulle vie da percorrere, proposte che possano essere condivise anche da forze non rappresentate in modo impegnativo all'Assemblea. Ciò vale per l'atteggiamento da assumere di fronte agli orientamenti di certi settori politici occidentali; ciò vale, per esempio, per il problema tedesco. E' evidente, che su quest'ultimo problema le preoccupazioni, le istanze dei tedeschi, degli inglesi, degli italiani, dei francesi .dei polacchi, non possono essere meccanicamente convergenti.
A qiiesto consesso Mondiale della Pace non manca la voce qualificata dell'Italia rappresentata degnamente da insigni uomini della cultura e dell'arte e della politica, fra i quali citiamo il giornalista Umberto Zappulli membro del consiglio nazionale del movimento giovanile
Una richiesta della C. I.
Gli spogliatoi negli uffici del primo e del secondo piano
Una importante e giusta richiesta che interessa gli amici impiegati del primo e del secondo piano, è stata avanzata in questi giorni dalla C.I. Questa richiesta trova riferimento nella totale mancanza di spogliatoi adeguati a certi criteri che tengano conto dei bisogni particolari delle colleghe che sino ad oggi hanno dovuto cambiare di toilette, in locali (se locale si può chiamare un corridoio) molto scomodi. La Direzione ha ritenuta giusta la richiesta e si è impegnata a risolvere tempestivamente il problema.
democristiano, don Andrea Gaggero, l'on. Maddalena Rossi, Lucio Luzzatto, Achille Corona, Riccardo Lombardi, Cinzio Casoli, per citare coloro che hanno preso la parola in questi giorni. Fra le più significative adesioni citiamo quelle di numerosi docenti universitari: il prof. Cassuto, dell'Università di Roma, auspica che vengano sviluppati gli scambi culturali fra tutti i Paesi, senza discriminazioni di « cortine », e chiede una energica azione parlamentare che « spinga i governi responsabili e il nostro governo a intraprendere una vera politica di distensione fra i popoli e i governi ». Altri illustri professori, fra i quali Milone e Sacriparite di Roma, Cessi di Padova, Nocera di Perugia ,la professoressa Lorenzetti di Napoli, hanno inviato la loro « più viva adesione ». Lo stesso hanno fatto il direttore della rivista « Cinema Nuovo », Guido Aristarco; il prof. Firentino, direttore della rivista « Ausonia » di Siena; il pittore Grizzini di Firenze; l'avv. Ottoleghi dì Parma e il presidente del consiglio dell'Ordine degli ingegneri di Catania, ing. Platania. Un fatto è già certo sulla base dei risultati dei lavori: questa Assemblea « esprimerà deenamente la volontà dei popoli » ed aiuterà senz'altro i capi di governo, che si riuniranno a Ginevra, a conoscerne le istanze su tutti i maggiori problemi che la situazione internazionale pone all'ordine del giorno.
Perchè lotta per la Pace
Umberto Zappulli, membro del. Consiglio nazionale della gioventù democristiana, è stato oggi sospeso dalla D.0 in attesa di «provvedimenti ».
La Televisione per tutti i dipendenti A condizioni speciali il 17 pollici.
Come è avvenuto a suo tempo per il « Gelosino a, anche quest'anno la commissione interna si è interessata perchè fosse possibile ottenere il televisore per ogni dipendente che ne volesse fare richiesta, a prezzo particolare e con facilitazione di aagamento. La Direzione ha preso in considerazione tale richiesta ed ha informato la C. I. di mettere a disposizione un televisore per ogni dipendente che ne fa esplicita richiesta al prezzo di L. 96.000 (tasse e bolli compresi) il 17 pollici con pagamento rateale di L. 6.000 mensili per 16 mesi. In attesa di avere le condizioni di vendita per il 21 pollici, si comunica che le rateazioni vengono effettuate con effetti che l'acquirente firmerà all'atto dell'acquisto. Le prenotazioni per il televisori di 17 pollici hanno inizio il giorno 30 giugno e si chiuderanno in data da destinarsi.
ALLI
«UNII LSTIVI
Saluti ai genitori degli ospiti della Colonia "Rinascita „
Leggendo i laconici ma significativi messaggi giornalieri che pervengono giornalmente al Cral sia dalle colonie marine che montane, per interessamento delle due nostre dipendenti inviate colà a vigilare sui nostri piccoli, ci si può rendere conto che tutto procede nel migliore dei modi con soddisfazione e tranquillità di tutti. Pubblichiamo intanto una lettera inviata dalla Colonia Montana a cura dalla Vigilatrice Tassari Ida e firmata da diversi bambini.
Da questi balsamici monti, dove il sole li abbronzerà, i bimbi della Colonia « Rinascita » inviano attraverso « Microfono » i loro ringraziamenti ed i loro saluti a tutti - Bacioni e saluti ai genitori - F.to Gabriella Anselmi, Bitetti Marina, Pelasi Marinella, Possani Ida, Tinuccia Defendenti, Nadia Caccia, Bagatto Maria Teresa, Danilo Resega, Luvié Mario, Sposito Fraschini, Luciano Maggioni. Cordiali saluti.
I CONCORSI DI “MICROFONO„
Il racconto "Guerra e Umanità,, di Pelosi vince il l° premio letterario. Alla foto n. 2 di Ochedi il l ° premio fotografico.
Non tutto è andato come tutti avremmo voluto comunque fra contrattempi e difficoltà di ogni genere finalmente siamo riusciti a trascinare in porto, concludene do con le premiazioni, i due concorsi: quello letterario e quello fotografico. Non tocca certamente a me esprimere giudizi sulla riuscita e su l'epilogo delle due iniziative, tocca evidentemente ai partecipanti ed a tutti coloro che per diletto hanno seguito lo svolgersi di queste prime modeste prove culturali, ed in questo senso mi aus ueo di ricevere molto materiale utile per una proficua discussione. Ecco intanto i risulta ti dei due concorsi. Per quanto si riferisce al concorso fotografico mi limito a trascrivere il regolare verbale redatto dalla giuria composta da tocnici della ditta Salmoiraghi ( rep. • Fotografico) appartenenti al Circolo fotografico milanese.
CONCORSO FOTOGRAFICO
C.R.A.L. - MICROFONO Alla presenza dell'organizzatore Sig. FAILLA GIOVANNI, nel salone del C.R.A.L. GELOSO, sito in Viale Brenta n. 29, si è riunita la Commissione Esaminatrice, composta dai signori:
AGNOLONI Guido
D'EMANUELE Franco BRIZZI Rag. Mario Dopo attento esame, la Commissione suddetta ritiene di assegnare i premi messi in palio, come segue:
1° PREMIO - fotografia 2 C
20 PREMIO - fotografia 3 C
3° PREMIO - fotografia 8 Particolare menzione spetta all'Autore contrassegnato dal n. 2, per il gruppo di opere presentate e per il notevole senso di ricerca dimostrato.
Degno di nota l'Autore contrassegnato dal n. 3 per il suo gruppo di fotografie difficili per soggetto scattate con neve e con dizioni di tempo sfavorevoli Elogiato l'Autore contrassegnato dal n. 8, per la spontaneità del suo soggetto e per la buona resa dei valori tonali, nonostante la inquadratura leggermente difettosa.
Da segnalare l'opera n. 4 per l'espressione del soggetto, benché disturbi il fondo troppo monotono ed evidente.
La Commissione nota nel complesso delle fotografie presentate, soggetti già molto usati e piuttosto comuni. (Paesaggi, montagne, fotografie ricordo).
Plaude all'iniziativa degli organizzatori ed auspica, in un prossimo Concorso di poter notare un maggior allineamento del valore dei singoli concorrenti.
f.to Agnoloni G. D'Emanuele F. Brizzi Mario Milano, 18 Giugno 1955
Per quanto si riferisce al concorso letterario indetto da « Microfono » e con l'attiva collabo-
QUATTRO CHIACCHERE CON L'AMICO PONTEVIA
di R. Caccia
razione del Cral Aziendale, la premiazione è avvenuta mercoledì 22 u. s. alla presenza dei partecipanti al concorso e di altri lavoratori. La giuria, composta dalla scrittrice Signora Magda De Grada, dal giornalista e critico d'arte Carlo De Cugis e del poeta Rino Pradella, ha unanimamente attribuito il primo premio al racconto « Pace ed 'umanità » di Giovanni Pelosi, il secondo premio al racconto « Ore di scuola » di Valtolina ed il terzoarena) « I giorni della nostra vi Ia » di Ida Tassan. Dopo una breve ma interessante discussione fra la giuria ed i concorreati i vincitori hanno ritirato rispettivamente, la coppa in palio e libri di molti autori, fra i quali, racconti e poesie della scrittrice De Grada della giuria stessa.
In attesa dunque di vedere in prospettiva quali possibilità ci siano perchè tali attività culturali abbiano maggiore sviluppo e migliore organizzazione, ritengo sia degna di nota la proposta, indubbiamente interessante, che ci è pervenuta, di indire un concorso di pittura che non sia limitato alla sola nostre. fabbrica ma che impegni lavora tori dilettanti di altre fabbriche come il T.I.B, la Motomeccanica la Vanzetti ed altri. Io ritengo che tale proposta può essere realizzata a condizione però che vi sia da parte dei dilettanti della Geloso un serio impegno. Su tali basi sono sicuro che l'iniziativa avrà successo.
Mi è capitato qualche volta di dimenticare che nei giorni di lunedì la sala della C. I. è a disposizione del sindacato Cisl e questa dimenticanza mi ha portato ad entrare, inopportuno ospite, nel detto locale, mentre gli interessati colà riuniti discutevano delle loro cose. Senza eccezione alcuna, e molti altri lo possono confermare, la presenza del non invitato paralizzava la discussione e nessuno dei presenti si permetteva di aprir bocca fino a che l'intruso non se ne andava. Di riunioni politiche e sindacali, permettetemi di ricordarlo, il sittoscritto ne ha tenute e ne tiene tuttora a decine, ma mai mi' è capitato di sentirmi imbarazzato dalla presenza di lavoratori, non solo non invitati, ma addirittura conosciuti per gente lontana da noi nelle idee politiche e sindacali. Il signor Pontevia, attraverso un foglio che porta la testata della Cisl, vorrebbe tutto ad un tratto far diventare clandestina una riunione di impiegati di cui si accenna in un resoconto del « Microfono «, riunione che, alla presenza di una ventina di colleghi, io non ho avuto difficoltà a dichiarare da me promossa. Questo particolare il signor Pontevia lo ha dimenticato e questo non va a suo onore. Per quanto si riferisce poi alla presenza del signor Pontevia alla riunione, (e qui mi ricollega alla segretezza delle riunioni), mi si permetta di affermare che fare il- processo alle intenzioni non dovrebbe essere compito di un membro ,della C.I., specie quando il giudizio espresso tende a. mette:e in cattiva luce un collega solo perché questi ha sentito la necessità di interessare altri colleghi ad un problema che oltre tutto non aspettava tempo. e cioè il problema dei giorni di recupero. Il collega Pontevia è stato il benvenuto alla riunione e la sua spontanea presenza ha esonerato gli intervenuti alla riunione dal chiamarlo. Per quanto si riferisce poi alla interpretazione riportata dal fGglio su accennato sul significato dell'art. 6 del contratto di lavoro parte impiegati e la sua applicazione nel caso del recupero e l'aspetto che questa norma ha in riferimento alla intangibilità dello stipendio, sarebbe opportuno che il nostro rappresentante della C.I. sentisse cosa ne pensano i colleghi impiegati. L'ascoltarli sarà sempre molto interessante.
I nuovi regolamenti della Mutua
Con l'art. 7 vengono abolite tutte le restrizioni sulla distribuzione delle specialità medicinali.
In seguito all'approvazione del nuovo regolamento sui rapporti I.N.A.M. — Medici, riteniamo sia utile conoscere certi aspetti di tale regolamento che interessano da vicino l'assistito. In base all'Art. 10 del nuovo regolamento, la scelta del medico, da parte dell'assicurato, è libera e deve' essere fatta presso il medico stesso e non tramite la sezione territoriale; tale scelta non deve esser fatta dell'assicurato per tutta la famiglia a carico. Ogni assistibile che abbia compiuto il 18 anno di età deve essere libero di scegliersi il medico che più le aggrada, indipendentemente dalla scelta fatta da altri membri della famiglia. Un altro articolo molto importante che ogni assicurato deve conoscere e che avrà tutto l'interesse a fare rispettare è l'Art. 7 che dice: Le prescrizioni farmaceutiche sono disposte dal medico curante secondo disciplina deondologica (scienza che tratta i diritti ed i doveri professionali del medico N.d.R.). Debbono cadere dunque tutte le limitazioni imposte nel passato dall'I.N.A.M. alle erogazioni dei medicinali in relazione alla malattia, il che significa che il medico deve essere libero di prescrivere qualsiasi prodotto tabellato che sia indicato nella terapia del morbo che si trova a curare, ed in relazione alla capacità od incapacità del malato nel senso che il lavoratore non deve essere costretto alle umilianti terapie iniettive dell'ambulatorio. Ogni visto preventivo che obbliga l'assistito o chi per esso a recarsi presso le sezioni territoriali deve essere abolito. Molto ci sarebbe ancora da dire sulla materia. Pensiamo sia utile ritornare a trattare questo tema in altra occasione e non sarebbe per nulla affatto biasimevole se da parte di qualche lettore ci fosse rivolta qualche domanda in merito a questo problema tanto importante.
peg 2 il Microfono dei lavoratori
J
Al Rep. Mascetti si fa paga alla cattedra
Caro « Microono », Senza acredine ma con fermezza desideriamo fare presente un fatto che tu e la C. I. ignorate. Il fatto è semplice e si riduce a questo. A di ferenza di quanto avviene in tutti, diciamo tutti, i reparti della Geloso, che quando al venerdì di paga il capo reparto manda un fiduciario a prelevare le buste, queste vengono distribuite qualche minuto prima delle cinque, da un incaricato o dal cavo reparto stesso, sul posto del lavoro, noi del reparto Mascetti, dobbiamo, in virtù di chissà quale disposizione, andare una alla volta e .doop il suono della campana di fine di lavoro, presso la cattedra dove con gesto munifico il signor Mascetti distribuisce la giusta mercede. A parte l'aspetto poco edificante della cosa, vi è il fatto molto importante (che se interessa solo una parte del resto non indifferente delle lavoratrici, non è per questo meno importante) che molte donne che sono sempre in eterno conflitto con gli orari dei treni e delle corriere, hanno sempre da correre e qualche volta inutilmente, per prendere il loro mezzo che li deve condurre a casa. Ora noi domandiamo, che se per tutti gli altri operai la cosa viene risolta nei migliori dei modi, se per gli impiegati e lo stesso caporeparto Mascetti, si trova il modo che noi definiamo corretto e pratico di conseguare la busta qualche minuto prima e sul posto di lavoro, è chiedere troppo che lo stesso venga fatto ve - r noi? O dobbiamo considerarci, per motivi che non conosciamo, diff erenti da tutti gli altri?
Un gruppo del reparto.
Perimotorizzati
Buoni benzina in distribuzione al C.R.A.L.
Il consiglio della Cral Aziendale comunica - a tutti gli autobolisti, motociclisti, motoscuteristi e ciclomotoristi nostri dipendenti che per accordi intervenuti fra il Cral e la società Cif petroli produttrice di benzina e derivati, ad ogni dipendente che ne faccia richiesta, il Cral è autorizzato a dare gratuitamente dei blocchetti che danno diritto a sconti del 10 % circa sui prezzi normali del costo della benzina o miscela che venga acquistata dai distributori della Cif petroli. La richiesta presso il Cral (Giaveri) non ha bisogno di alcuna formalità.
de•atumcdta
Quando l'oppressione si scatena molti perdono coraggio. Ma lui... il suo coraggio aumenta. Organizza la lotta per il pane ed il salario per il potere dei lavoratori.
Domanda al proprietario: da dove vieni?
Domanda a quanti mostrano d'avere un'opinione: chi servite?
Dove si tace sempre, la risuonerà la sua parola. Dove l'oppressione trionfa, dove si impreca al destino citerà fatti e nomi
Se siedi ad una tavola, prende posto il malcontento. Sarà cattivo il pasto, la stanza troppo stretta.
Dove lo si espelle scoppia la ribellione dove lo si allontana resta l'agitazione.
BERTOLT BRECHT (Trae.. di A. Tullier)
Discutendo con la CISL
Se la sentirebbe il Signor Pontevia e soci di sostenere un dibattito pubblico su quanto è stato fatto in Fabbrica dalla C.G.I.L. e dalla C.I.S.L. a beneficio dei lavoratori?
Caro « Microfono » era da prevedere che gli amici dirigenti della CISL della nostra fabbrica non approvassero quanto il sottoscritto ha detto sulle tue colonne nel numero scorso circa i motivi che hanno determinato lo spostamento dei voti di un gruppo di colleghi impiegati a favore della lista minoritaria. Io non credo che nell'articolo vi si possa trovare il motivo per tirare in ballo una serie di questioni ormai superate dal tempo quali le elezioni del 1951 che mi trovarono eletto fra gli impiegati e gli operai a cui seguono considerazioni così povere di contenuto da mettere in evidenza una buone dose di malafede.
Lo scrivente del foglio a firma del C.D. della Cisl aziendale dimentica per esempio che nelle elezioni del 1954 quegli impiegati da me tanto trascurati hanno votato per la Fiom al 72,5% dandomi il 75% dei suffragi di preferenza. Nessuno mette in discussione che in queste ultime elezioni la Cisl abbia migliorato le sue posizioni, ma parlare di batosta o di cose simili nei riguardi della Fiom mi sembra un pochino esagerato. Se coloro che sono tanto intelligenti da farci così sovente rilevare la nostra poca cultura, sanno fare i conti, sapranno che ancora oggi il 75% della maestranza vota Fiom. In riferimento a quanto io ho fatto o non ho fatto come rappresentante della categoria a beneficio dei miei colleghi, modestamente penso che assieme a tutti i componenti la C.I. di essere riuscito a conquistare posizioni remunerative dí avanguardia rispetto le altre fabbriche del settore senza per altro trascurare gli interessi morali dellacategoria che sono sempre stati difesi e questo è avvenuto senza che in via di massima vi siano state rotture molto profonde con la Direzione, con la quale si è trovato quasi sempre la strada della collaborazione. Sicuro, della collaborazione e non a ciance o come la mettono in pratica Cisl e Direzione della Borletti, della Innocenti, della Breda, della Falk o della O.M. dove la collaborazione, la produttività, i rapporti umani, si traducono in nuovi sacrifici per i lavoratori che pagano con tagli di cottimi con mag-
Gita "pre ferie„
attorno al lago Maggiore
giore supersfruttamento e con maggiori guadagni per il padrone. Io parlo di quella collaborazione della maestranza che (per esempio) malgrado i sostanziali e continui aumenti aziendali dei salari e degli stipendi, che avrebbero dovuto fare abbassare il premio di produzione, ha fatto sì che tale percentuale, non solo restasse allo stesso livello, ma lo ha saputo elevare col proprio attaccamento e buona volontà al lavoro, alle cifre che noi tutti conosciamo. Un altro punto che i nostri amici della Cisl non concorderanno con me è quello che si riferisce ad una considerazione che sotto l'aspetto normativo e legislativo dovrebbe interessare proprio la
C.I. La considerazione è quella che da troppo tempo anche nella nostra fabbrica la stragrande maggioranza delle assunzioni vengono fatte attraverso raccomandazioni di parrocchia e simili sistemi che riportano col pensiero a vecchi tempo quando era in uso la cosidetta « tessera del pane ». Solo con questi mezzi di discriminazione e con la propaganda alla « Pace e lavoro » voi, amici della FIM, potete essere certi di migliorare i vostri voti nelle elezioni delle C.I. Malgrado il consueto tono provocatorio del foglio della Cisl che rivela ancora una volta quale vuole essere la funzione di divisione di determinate correnti sindacali, buoni a fare dell'anticomunismo e della politica rinunciataria pur di essere graditi ai padroni, io mi auguro che l'unità e la concordia regni in seno alla C.I., prima ed in tutta la fabbrica dopo, per il bene di tutti. Chiudo questo mio scritto inviando un affettuoso ringraziamento a quella lavoratrice che ha voluto scrivermi la gradita lettera oggetto di tanto malcelato livore da parte di chi a parole rispettano democraticamente i sentimenti umani Cara amica scrivente, permettimi di ricordarti a questo proposito un vecchio detto che dice: «i cani abbaiano e la carovana passa ». Ebbene, noi lavoratori, uniti e coscienti siamo quella carovana che passa infrangendo tutti gli ostacoli che si oppongono al nostro cammino verso il progresso la pace e la libertà.
S Zoli
È giunta l'ora della realizzazione della passeggiata sul Lago Maggiore, passeggiata denominata « PRE-FERIE », breve ma bella dove tutti possono partecipare anche per il fatto che precederà di una settimana le ferie, potendo così gustare una giornata di festa sul lago tra verde e fiori. Il viaggio verrà effettuato come segue: da Milano si giungerà a Varese e si proseguirà per Laveno, da qui si effettuerà il trasbordo in battello per giungere a Intra-Verbania, sponda opposta del Lago Maggiore, ci si dirigerà a sinistra per Stresa. Qui sosta per il pranzo (in luogo facoltativo). Nel pomeriggio si proseguirà per Arona; visita alla gigantesca e maestosa statua dì S. Carlo e quindi per Gallarate e Milano. Per far sì che ogni gitante non abbia a stancarsi, si è scelto questo itinerario per poter
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visitare luoghi che fino ad oggi, nonostante le innumerevoli gite non si sono ancora visti. Non esitate, iscrivetevi con sollecitudine e in massa; sarà come sempre una bella giornata di divertimento.
Il posto verrà assegnato in base all'ordine di iscrizione. Gli ultimi iscritti avranno gli strapuntini, perciò, caccia alle poltrone.
Per le iscrizioni rivolgersi al C.R.A.L. (Giaveri).
ORARIO
Partenza da Milano, p.le Corvetto: ore 6,30
Partenza da Milano, Porta Romana: ore 6,45
Partenza da Milano, p.tta Reale: ore 7
Arrivo a Milano: ore 20 circa.
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Enalisti L. 1.050
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Della Fiore Maria, sempre dello stesso reparto ha il suo figliolo ammalato. Tutte le compagne del reparto mandano al piccolo tanti auguri e tanti saluti.
Dal rep. Villa: La lavoratrice Bonati Elimia ha la sua cara Mamma all'ospedale. Formuliamo per l'ammalata i nostri migliori auguri per una pronta guarigione.
Dal rep. Trosformatori: Le lavoratrici Clementina Redemagni, e Celestina Colombi sono da tempo a casa per malattia. Ad entrambe le compagne di lavoro formulano i migliori auguri di pronta guarigione ed inviano tanti saluti. Dello stesso reparto la lavoratrice Elisabetta
Pellegrini è stata ricoverata in ospedale per una operazione. I migliori auguri per averla presto al lavoro completamente ristabilita.
Dal rep. Trasformatore: Colombi Sirena e Pogliaghi Gina sono da diverso tempo assenti per malattia. Tutte le compagne del reparto le ricordano e mandano loro auguri e saluti sinceri.
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La collega Rina Pavesi dell'ufficio ricevitoria il giorno 15 giugno è divenuta mamma. Alla novella Mammina, al fortunato papà, Valerio Gambini del rep. Trasformatori ed al piccolo e paffuto nuovo venuto tutti gli auguri degli amici e colleghi di lavoro.
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Auguri agli ammalati
BUONE USANZE
IL PREMIO DEL RACCONTO LETTERARIO
queua e umanità
Da molti giorni il tempo ci era stato avverso rendendo sempre più difficile la navigazione che per i tempi che correvano (si era in piena guerra) era già piena di difficoltà e di pericoli, e non meno problematico il nostro compito che era quello di vettovagliare le nostre truppe di terra dislocate nell'isola di Pantelleria e di Lampedusa. Quel mattino la nave, la nostra bella unità da guerra, scivolava snella e voloce su un mare finalmente placato e molti di noi marinai che avevamo da poco finito il nostro servizio di turno ci attardavamo sulla coperta a goderci quel tiepido sole mattutino appena 'umido alla leggera brezza di levante. La tranquillità del mare, il cielo infinitamente terso, la serenità dopo tanto frastuono di tempesta, tutto invitava alla pigrizia ed alla medi-
tazione. — La mamma, il vecchio e caro volto della mamma faceva discreto capolino nella mente sonnocchiosa di tutti e con il suo ricordo aveva inizio tutta una sarabanda di altri ricordi che si staccavano si ricongiungevano, andavano alla ricerca di altri volti di persone care che passavano davanti alla nostra mente come sullo schermo passano le figure di una proiezione. Ed in fondo era il film della nostra vita con i suoi avvenimenti grandi e piccoli di fatti piacevoli e sgraditi ricordi e tutti assieme riempivano di nostalgia ed di commozione i nostri giovani cuori. Quante nascoste lacrime asciugate con stizza e con vergogna ma che sovente riuscivano a bagnare le guance abbronzate dal sole e dal vento. Ed alla commozione, l'ira e la collera contro coloro che quelle condizioni avevano creato, che ci tenevano inchiodati lì, in una guerra stupida ed ingiusta che tante vite umane aveva già distrutto. Uomini e cose che
soccombevano che pagavano il conto che altri, pazzi e criminali, avevano aperto per soddisfare la loro sete di potere ed egoismi personali.
La nostra anima stretta nell'angoscia correva veloce ora nella grande città ora nel piccolo paese di provincia dove la rabbia del nemico maggiormente infieriva con i suoi bestiali bombardamenti indiscriminati, distruggendo, sconvolgendo la nostra amata terra. Dove sarà la mia donna? Sarà salva la mia casa? E la mia bimba, la mia creatura? Ha appena due anni e non la conosco ancora; sarà essa risparmiata? La collera cresceva nella misura che le notizie di nuovi bombardamenti di nuovi massacri giungevano frammentarie, incomplete, cinicamente camuffate in strepitose vittorie. E la nave andava. Essa,
di Giovanni Pelosi
leggera e veloce, inconsapevole strumento della volontà degli uomini, ci portava verso il nostro destino. Quale?
Fu la voce della vedetta di bordo che dall'alto della sua torretta giunse fino a noi scuotendo il nostro torpore.
« Relitto a babordo », gridava in quel momento. Dal ponte di comando il capitano chiese subito la distanza.
« Circa quattro miglia » rispose il marinaio di scolta ed aggiunse con un certo orgasmo: « vi sono uomoni a bordo ». Molti binocoli si puntarono nella direzione indicata e centinaia di occhi curiosi ed impazienti cercarono sulla superficie del mare il segno di vita che aveva disturbato il nostro piccolo mondo. Venne l'ordine di dirottare verso i resti di qualche tragico duello di guerra. Amici o nemici? Lenti e circospetti (si viveva in tempi assai duri e la guerra ci aveva resi diffidenti) ci avvicinammo al relitto. Appena la distanza ce lo permise potemmo scorgere una zattera
Pensiamo al freddo ora che fa caldo
Carbone e legna a buone condizioni
con a bordo ben dodici uomini e presto, attraverso la divisa e qualche contrassegno si seppe la loro nazionalità; erano marinai inglesi. Dodici naufraghi nemici che noi ci accingevamo a salvare. Ma il destino stava giocando loro, senza per altro escludere noi, un altro brutto tiro. Si era appena iniziata la manovra di affiancamento che dall'orizzonte diavolo scatenati, giunsero su noi tre aerosiluranti britannici che in un batterdocchio sganciarono su di noi il loro carico mortale che per fortuna non colpì il segno. Non paghi di ciò, i tre aerei puntarono a più riprese la loro prua sulla nostra nave mitragliandola a bassa quota, sparendo poi all'orizzonte. Era quella, dunque la guerra? Uomini nemici fra loro, si avvicendano ora a uccidere ora a salvare e nel salvare, gli uni so-
no uccisi e gli altri uccidono. Infatti, fra morti e feriti molti furono le vittime di quella incursione e quando finimmo di issare a bordo gli sfortunati naufraghi, anche fra loro trovammo dei feriti. Volti di esseri sofferenti, stremati nelle forze, feriti nel corpo e nello spirito. Quale rancore poteva nascere in noi, figli di madri per i figli di altre madri? Ritornò a noi il viso caro ed amato della nostra buona mamma, viso di infinita bontà che benedicendo diceva: « anche quelli sono figli miei, essi sono tuoi fratelli, perchè per l'amore e la bontà non vi sono frontiere ». Furono da noi assistiti, curati e rifocillati i dodici marinai nostri nemici, con quella fraternità che è prerogativa del nostro popolo e quando giunti in terra italiana li consegnammo alle autorità competenti fu con vero dispiacere che ci lasciammo. Ma questa non è la guerra. Questa è umanità.
G. P.
Dopo il 10 luglio il C.R.A.L. non accetta più richieste.
Anche quest'anno il C.R.A.L. si è assunto l'incarico dell'approvvigionamento dei combustibili per il fabbisogno familiare del Personale dell'Azienda, ed ha pertanto preso accordi con la ditta F.11i MARIANI per la fornitura.
Tutti si possono prenotare, compilando gli appositi moduli i quali debbono essere presentati al Cral entro e non oltre il 10 luglio. La consegna della merce verrà effettuata al più presto, con esclusione del periodo delle ferie annuali, come negli anni scorsi.
PREZZI E CONDIZIONI
LEGNA DA ARDERE NAZIONALE - Essenza. forte - in pezzatura per stufa - sezionata - al prezzo di L. 1.330 il quintale
ANTRACITE TEDESCA - in pezzatura noce-grigliata - al prezzo di L. 2.650 il. q.le
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OVULI DI ANTRACITE 1" TEDESCA - completamente esenti da polvere e al prezzo di L. 2.100 il q.le
Detti prezzi si intendono per merce resa a domicilio (cantina o solaio) fino al 30 piano compreso. Oltre il piano aumento di L. 30 il q.le.
Il peso potrà essere controllato a richiesta. La legna sarà consegnata alla rinfusa, mentre il carbone, privo di polvere, verrà fornito in sacchi piombati di Kg. 50 cad. da vuotarsi alla consegna.
La ditta fornitrice garantisce la massima regolarità.
PER COLORO CHE RISIEDONO FUORI MILANO: sí avverte che non sarà provveduto alla consegna a domicilio. Essi potranno richiedere il rilascio di un buono, valevole per il ritiro della merce presso il deposito di Via Orobia 3, con riduzione del prezzo di L. 50 il q.le.
IL PAGAMENTO A MEZZO TRATTENUTA SULLA RETRIBUZIONE VERRA' EFFETTUATO IN 4 MENSILITA' (Impiegati) O IN 8 QL'ATTORDICINE PER GLI (Operai). Le trattenute avranno inizio con la paga successiva alla prenotazione, in modo da non attendere la consegna e fatturazione della merce, per evitare che la riscossione rateale si protragga fino alla successiva primavera.
E' NECESSARIO CHE LE PRENOTAZIONI GIUNGANO A QUESTO C.R.A.L. DIRETTAMENTE O TRAMITE LA COMMISSIONE INTERNA, NON OLTRE IL 10 LUGLIO 1955 TUTTI I RITARDATARI RESTERANNO ESCLUSI
DOVE "1\111:31MIVIC) PER ?
Rette e condizioni per él mare e lo montagna
Mare
RIVIERA ROMAGNOLA (Adriatico). Da Marina di Ravenna e Cattolica, lungo tutta la meravigliosa fascia litoranea dell'Adriatico romagnolo, nelle attrezzatissime località balneari di Cervia, Rimini, Riccione e di molti altri centri minori;la CCdL di Rimini ha convenzionato per i lavoratori e le loro famiglie — attraverso la ARPITA (Associazione democratica di piccoli e medi albergatori) — oltre 50 Alberghi e Pensioni, per soggiorni sia in gruppo che individuali, pensionati per ragazzi e colonie. Rette: da 1.100 a 1.600, a seconda dei periodi e degli alloggiamenti desiderati. Sconti per i bambini.
Ufficio I. P. — CCdL INCA di Rimini, via Brighenti.
RIMINI.
Pensione « AVE », gestita direttamente dalla CCdL di Rimini Periodi, turni e condizioni di pagamento non ancora definiti.
Ufficio I.F. CCdL di Rimini, via Brighenti. CER VIA.
Pensione «Miramare». Nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre prenotazione libera.
Retta: lire 1.000 al giorno. Nei mesi di luglio e agosto turni di 10 gg. Retta: lire 1200. Per i bambini fino ai 5 anni la retta è fissata rispettivamente in 500 e E00 lire; dai 5 agli 11 anni, 700 e 900 lire. La retta è comprensiva di alloggio, vitto (cucina romagnola), servizio, tasse e cabina al mare.
Ufficio I.P - - CCdL-TNCA di Lecco, via Onganinia, 1.
BELLARIA (R mini).
Pensione «Donatella ». Periodi e rette: mesi di maggio, giugno e settembre lire 900; mesi di luglio e agosto, lire 1.300. Per le famiglie numerose, comitive e per soggiorni di lunga durata, si concedono particolari sconti.
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Ufficio I.P. CCdL-INCA di Forlì, via. P. Maroncelli 4, t. 340. VISERBA (Rimini).
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Albergo dell'Arco. Piacevoil passeggiate nei ridenti dintorni.
Periodi e retta: dal 1 giugno al 20 luglio lire 1050 giornaliere a persona; dal 20 luglio al 20 agosto lire 1200; dal 2 Oagosto al 20 settembre lire 1050.
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Albergo «Circolo Lavoratori ».
Periodo: dal 20 giugno al 10 settembre. Turni di 10 giorni. Retta giornaliera: lire 1.000. Sconto per i ragazzi. Vitto sano ed abbondante. Passeggiate ed escursioni di grande interesse (Coronelle, Malga Valmaggiore, Laghi di Morena, ecc.).
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di Trento, via Diaz, 8; oppure CCdL-INCA di Trento, via Barbacovi, L2. CERVAREZZA (Appennino reggiano), mt. 900.
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Ufficio I.P. - CdL di Casale Monferrato, via Cavour, 5Alessandria.
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La incolmabile perdita della Mamma ha colpito la lavoratrice Foletti (rep. Elettrolitici). Al suo dolore si uniscono con fraterno affetto tutte le compagne di lavoro.
Il signor Di Marco dell'ufficio vendite ha subito in questi giorni la dolorosa perdita del proprio Genitore. Gli amici ed í colleghi esprimono attraverso il giornale il sincero cordoglio a cui si associa tutta la redazione del «Microfono ».
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il Microfono dei lavoratori
A cura dell'1.N.C.A. della Camera del Lavoro