Microfono20

Page 1

Questo numero è particolarmente dedicato alle elezioni della Commissione Interna di Fabbrica.

30 Aprile 1955 - N. 8 Quindicinale degli Impiegati e degli Operai della Geloso

Il votare,è un dovere ed un diritto a cui nessuno deve rinunciare.

Votate tutti con serenità e libertà.

GIORNO 11 E 12 MAGGIO LE ELEZIONI ALLA GELOSO

NELLO SPIRITO DEL 25 APRILE E DEL 1 MAGGIO, 921 LAVORATORI DELLA FABBRICA

VANNO AD ELEGGERE LA LORO COMMISSIONE INTERNA

I MONOPOLI alla conquista delle C. I.

E' giusto che i lavoratori sappiano, tutti i lavoratori, compresi gli aderenti alla Cisl, alla Uil, i non organizzati, quale vergogna e quale pericolo sta minacciando la libertà di coscenza e di pensiero di tutta la classe lavoratrice. Dalla fine del fascismo ad oggi, mai che storia ricordi, si era verificato in un modo così sfacciato, così sprezzante, l'intervento padronale nelle libere competizioni elettorali dei lavoratori per il rinnovo delle C.I. Mai visto un « Corriere della Sera », il portavoce della borghesia milanese, ed altri giornali confratelli aprire a tutte colonne i loro fogli inneggianti a certi risultati elettorali avvenuti recentemente in determinati complessi industriali. Da quando in qua i padroni hanno preso tanto a cuore le sorti della classe operaia? Assistiamo allibiti alla profusione di milioni che i diversi .Falk, i diversi Valletta mettono a disposizione dei lavoratòii a condizione che essi votino per un sindacato piuttosto che per un altro. Assistiamo esterrefatti alla valanga di materiale propagandistico costoso che miracolosamente, un certo sindacato propina a piene mani ai lavoratori ed ai familiari dei lavoratori (sostenendo spese postali non indifferenti) per dire ad essi di votare e far votare per il loro sindacato perchè solo « così il padrone darà lavoro e regali ». Radio, ministri, sottosegretari, piccoli e grossi pescecani della finanza, lo stesso presidente del Consiglio, Scelba (ospite un certo momento del governo americano), si sono scomodati per far sapere al mondo i risultati elettorali di recenti elezioni. Ma allora le elezioni alla Fiat, alla Innocenti, alla O.M. l'hanno vinte i sindacati scissionisti? o le hanno vinte i padroni, il governo, gli americani?! E tutto questo esultare tutto questo scialaquio di mezzi propagandistici, tutta questa gara di generosità nel dare e nel promettere da parte degli industriali, avviene nel momento in cui a Roma, nelle trattative in corso fra corCndustria e organizzazioni dei lavoratori, si nega ogni piccolo miglioramento, si tenta di togliere quanto i lavoratori hanno già acquisito con la lotta. Or non è molto un grosso gerarca del sindacato padronale, in una discussione con nostri rappresentanti ebbe a dire con fare insolente:

« nel '45, faceva molto caldo per noi, e voi ci avete costretto a portare la maglia pesante; ora i tempi sono mutati e la maglia di lana ve la faremo indossare a voi ». Minaccia vuota di senso? Non del tutto. Ritornando ancora per un momento alle trattative in corso a Roma è bene sia chiaro a tutti quale è l'atteggiamento della confindustria, forte di ben 35 delegati, rappresentanti d i altrettante provincie italiane. Alle richieste di miglioramenti salariali e di definire le categorie, essi rispondono che è loro desiderio dar corso ad un declassamento delle qualifiche operaie ed impiegati. L'automatismo tecnico non ha più bisogno di specializzazioO. FAILLA

Continua a pag. 2 colonna 3

1° MA G G/O Candidati e programmi per le elezioni UNITARIO Alle ore 14 del 12 Maggio si chiudono le votazioni.

Con brevi e semplici parole, venerdì 29, i due massimi esponenti delle correnti sindacali Fiom (CGIL) e Fim (CISL) rappresentati nella C.I. di fabbrica, Zoli e Ferrari, hanno ricordato ai numerosi lavoratori e lavoratrici presenti in mensa, la data gloriosa del 1" Maggio ed il suo profondo significato di lotta e di sacrificio per tutta la classe lavoratrice del mondo. L'unità e la fraternità è stato l'auspicio più invocato con il quale i due dirigenti hanno concluso le loro brevi allocuzioni.

PRIMO MAGGIO

Ogni primo maggio, la memoria rievoca avvenimenti passati, rivendicazioni e lotte che il movimento operaio ha legato a questa data. L'orrenda visione della fila di forche innalzate a Chicago dalla borghesia americana, ove il sacrificio di eroici proletari segnò il battesimo di questo giorno di protesta e di lotta, passa davanti ai nostri occhi e ci ricorda che, se alcuni decenni sono passati da quell'epoca, il cinismo e la malvagità dimostrati allora dal nascente capitalismo americano trovano degni continuatori nei gruppi dirigenti monopolistici di oggi, i quali esercitano ancora metodi di repressione brutale sulla classe operaia americana su quella di una gran parte del mondo in lotta per il raggiungimento della propria libertà. Le manifestazioni del Primo Maggio, viste nel tempo, costituiscono le diverse tappe che il proletariato di tutto il mondo ha percorso per realizzare, attraverso dure e sanguinose lotte, il diritto di c'ifendere, come sse, proprir, esistenza. Duro e faticoso è stato il cammino percorso dal movimento operaio; esso è cosparso di lutti, di fi me e di inaudite sofferenze. Ma se oggi, nella criebrazione di questa giornata così importante per i lavoratori, è possibile constatare che in una parte notevole del mondo lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo è un fatto ormai tramontato; che esistono paesi in cui tutto il popolo é teso nello sforzo entusiastico per la emancipazione, e che in un sesto dell'intero globo terrestre questo è già realizzato, dobbiamo constatare che i sacrifici non sono stati vani.

Il Primo Maggio è la giornata in cui si riafferma l'unità delle classi lavoratrici di tutto il mondo. I lavoratori si stringono compatti attorno alle loro bandiere per onorare i loro martiri; in alcuni luoghi, per festeggiare inoltre la raggiunta liberazione e altrove per proseguire la lotta contro la classe capitalista che opprime e sfrutta per il soddisfacimento dei propri egoistici interessi, sempre contrastanContinua pag. 3 colonna 1

Affinché tutti i lavoratori della fabbrica siano messi in condizione di conoscere anche fisicamente i candidati alle elezioni per la nuova commissione interna, la Redazione del giornale ha pensato di fare cosa utile e gradita pubblicare le fotografie dei lavoratori

terna, compagno Zoli e signor Ferrari e mentre dallo Zoli riceveva incondizionata adesione alla iniziativa, dal signor Ferrari si aveva un cortese ma reciso diniego. Stando così le cose la Redazione non ha potuto far altro che pubblicare la foto di un solo grup-

dicazioni con il quale la lista Fiom si presenta alle elezioni della nuova Commissione Interna. Come tu sai, questo programma elettorale consta di 13 punti iniziali elaborati dal Comitato sindacale di fabbrica e dai membri uscenti della commissione interna aderenti alla

I candidati FIOM. (Da sinistra e destra in secondo piano).

BIANCHI, DI BIASI, FAILLA, ZOLI, PEDRAZZINI (primo piano) VENIRO, ERCOLI, VISIGAILI,

delle lavoratrici proposti come candidati dalle due liste presentatesi alle elezioni. A tale scopo il nostro Direttore del « Microfono » Failla ha interpellato i due esponenti più qualificati della FIOM della FIM della commissione in-

po di candidati che gentilmente si sono prestati a posare per « Microfono » e per la Maestranza.

Caro Direttore, in attesa di leggere il programma della Cisl, permettimi di far conoscere il programma di riven-

Elenco dei candidati alla Commissione Interna per la lista FIOM

IMPIEGATI : 3 Bianchi Mario

1 Zoli Sebastiano 4 Di Biasi Pasquale

2 Pisani Giuseppe 5 Venìro Concetta

3 Gibelli Nardo 6 Cavaletti Pasqualina

OPERAI : 7 Visigalli Piera

1 Ercoli Anna 8 Bozzetti Maria

2 Failla Giovanni 9 Pedrazzini Ambrogio

• •

Elenco Candidati corrente CISL.

Impiegati: 3) Boschetti M.

Pontevia S. 4) Bossi A.

Assante G. B. 5) Bossi A.

Poma G. 6) Filippi S.

Operai: 7) Merli.

Ferrari F. 8) Orsi A.

Bazzoni A. 9) Spada R.

corrente unitaria e presentato a tutti i lavoratori per discuterne ed approvarne il contenuto, in 12 assemblee di reparto e due di ufficio dove circa 460 lavoratori, lavoratrici ed impiegati hanno ascoltato brevi relazioni e dato loro approvazione al programma in questione. proponendo in taluni casi l'aggiunta di altri problemi. Il programma che io. in qualità di Responsabile del Comitato Sindacale di fabbrica della FIOM presente è dunque il frutto dello studio e della collaborazione dei lavoratori e delle lavoratrici della fabbrica ed è con l'impegno di realizzarlo che i candidati della lista Fiom, chiedono ai lavoratori di votare per loro. Noi del sindacato aziendale, forti delle esperienze passate. daremo tutto il nostro apporto perchè con l'aiuto della maestranza questo programma sia realizzato onde sia possibile andare ancora e sempre avanti verso un avvenire di benessere e di pace. Ecco il programma :

1) Difesa dell'unità e delle prerogative della C.I., organismo unitario che rappresenta tutti i lavoratori senza distinzione di correnContinua e pag. 2 colonna 3

Redazione e Amministrazione VIALE BRENTA, 29 L. 10
CAVALLETTI. Il gruppo non è completo, mancano dalla foto: BOZZETTI, PISANI, GIBELLI.

Guardiamo ai fatti e poi votiamo

Il Presidente della C. 1. uscente così ci scrive,:

E' evidente che ogni corrente sindacale faccia uno sforzo propagandistico per chiarire agli elettori su quale programma rivendicativo si intenda convogliare l'azione per rendersi interprete delle necessità e dei bisogni di tutti i lavoratori, impiegati ed operai della nostra fabbrica. A mio modesto modo di vedere questa dovrebbe essere la tematica caratteristica dell'agone delle elezioni per la nuova commissione interna.

Ma chi segue con una certa attenzione la propaganda dei cislini ed associati, può con facilità constatare come tali argomenti siano totalmente ignorati da questo gruppo di dirigenti che almeno in questo particolare momento di campagna elettorale dovrebbe parlare di questioni sindacali ed economiche.

Gli argomenti da essi adoperati per fare la loro propaganda sono i temi di sempre, che nulla hanno a che vedere con i bisogni ed i problemi della classe lavoratrice. E del resto cosa potrebbero dire o sbandierare della loro attività passata che abbia portato un minimo di beneficio ai lavoratori. A questo proposito io voglio fare una domanda ( forse ingenua), la cui risposta potrà costituire argomento di riflessione per tutti i lavoratori che si apprestano ad eleggere la loro nuova commissione interna. Quali erano le condizioni economiche dei lavoratori della nostra fabbrica all'indomani della liberazione, diciamo pure, rispetto alle altre fabbriche? Credo di non sbagliare affermando che non erano condizioni di privilegio. Quali i rapporti fra i dipendenti e la Direzione? Non certo fra i migliori. Ebbene, oggi noi affermiamo con coscienza e sicurezza che i lavoratori della nostra azienda,

pur non avendo raggiunto el benessere da tutti lesi to, hanno raggiunto però mai ala del valore medio ci buzioni un posto di avanguardia. I rapporti fra i lavoratori sono tali da costituire elemento di ordine e di serenità che ha favorito indubbiamente il compito di coloro che hanno operato per il progresso di tutta la fabbrica. I rapporti fra dipendenti (e quindi fra commissione interna) e la Direzione sono caratterizzate dalla reciproca buona volontà di intendersi e fino ad oggi si rispettano le libertà dei lavoratori, si rispetta la personalità umana, lo sforzo produttivo non è improntato allo sfruttamento inumano che purtroppo è diventato metodo in quelle fabbriche che i Nostri vorrebbero indicarci a modello per le votazioni della commissione interna. Io penso che i lavoratori della Geloso, per il loro spiccato senso intuitivo e per la loro dimostrata intelligenza sapranno come sempre scegliere i loro rappresentanti fra coloro che pur non pensando di avere il dono dell'infallibilità, sapranno come per il passato tenere alta la dignità del lavoratore, e come per il passato (che oggi è inconfutabile testimonio) si dedicheranno con competenza ed onestà a tutta quella attività atta a rendere sempre più fraterni i rapporti fra i lavoratori ed assieme ad essi trovare le forme più pratiche per migliorare il livello di vita nostro e delle nostre famiglie senza mai piegare. la schiena davanti a nessuna prepotenza e fare del lavoro, oltre che fonte di vita serena e prospera, ragione di soddisfazione e di elevazione morale.

Seguito da pag. 1 te sindacale e politica. - Difesa delle libertà democratiche. sindacali e della dignità del cittadino lavoratore nella fabbrica.

Completamento del contratto di lavoro per quanto si riferisce : Incasellamento delle categorie (impiegati ed operai). - Lavori nocivi e gravosi. - Inserimento delle tabelle salariali che comportino un aumento dei salari e stipendi come richiesto dalle org. sindacali Fiom e Cisl.

Avvicinamento delle retribuzioni femminili a quelle maschili; a parità di lavoro, parità di salario e stipendio. Esame per l'aggiornamento e rivalutazione del cottimo in riferimento alle nuove paghe conglobate.

Adeguamento del fondo di Previdenza impiegati ai nuovi stipendi di fatto.

Aumento del minimo tassabile per la ricchezza mobile e com.plementare dalle attuali 240.000 lire annue a L. 600.000, come da proposta avanzata alla Camera dai Parlamentari della C.G.I.L.

Aumento della indennità sostitutiva di mensa sulle ferie, festività e gratifica natalizia a Lire 100.

Per i lavoratori pensionati richiedenti le dimissioni sia garantita una integrazione alla pensione.

Assunzione manodopera giovanile; - rispetto delle leggi vigenti sul collocamento.

Collaborazione con tutti gli organismi assistenziali per il miglioramento delle condizioni di carattere sociale, previdenziali, assistenziale, culturale e ricreativo.

Contributo dell'azienda per la cos"ruzione di case per i dipendenti.

Installazione di impianti di lavatura biancheria, per i dipendenti.

BIOGRAFIE DI CANDIDATI LISTA F.I.O.M.

Caro « Microfono ». Nel presentare ai lavoratori i nostri candidati • alle elezioni della commissione interna, riteniamo doveroso fare alcuni cenni biografici 'di coloro che si apprestano a chiedere a nome della Fiom il suffragio e la fiducia a tutti noi. Dei compagni Zoli, Failla, Di Biasi, Ercoli, Bianchi, riteniamo non dover dire nulla perchè essi, con la loro attività hanno saputo crearsi simpatia e popolarità anche da parte dei nostri avversari; presenteremo invece: Visigalli Piera, operaia onesta, diligente, seria, si interessa dei problemi del lavoro; ha sicura coscenza dei compiti che l'aspettano ed è pronta a difendere gli interessi dei lavoratori; Cavalletti Pasquialina, operaia, ottima madre di famiglia, vedova di guerra; attiva collettrice di reparto, ama conoscere i problemi dei lavoratori ,partecipa ad una scuola sindacale. Chi vota per lei non sbaglia; Pedrazzini Ambrogio, operaio attrezzista, ottimo collettore di reparto, partecipa attivamente alla vita del sinda cato, conosce i problemi del lavoro. Chi vota per questo elemento darà un serio contributo nella difesa dei suoi interessi; Veniro Concetta, operaia diligente, onesta, seria, attaccata agli interessi dei lavoratori, ottima collettrice di reparto, conosce bene i problemi sindacali. Votando per lei sarete certi di aver scelto bene; Bozzetti Maria operaia, giovane seria, attaccata ai problemi del lavoro, potrà in avvenire portare un serio contributo alla soluzione dei problemi in generale e dei giovani in particolare. Il Responsabile Sindacale FIOM

A che vale parlare degli altri se prima non risolviamo i problemi di casa nostra?

In altra parte del giornale abbiamo fatto cenno a talune caratteristiche della forma e della sostanza delle trattative in corso a Roma fra la numerosa delegazione degli industriali e la delegazione dei lavoratori per il completamento dei contratto di lavoro, trattative che hanno avuto il loro inizio il 9 marzo u. s. alla vigilia dello sciopero regionale della categoria, indetto dalla Fiom Provinciale di Milano. Alle richieste già note il padronato risponde categoricamente no quando non pretende di annullare acquisizioni già in atto, nel tentativo di riportarci indietro di cento anni. A proposito dell'incasellamento delle categorie degli impiegati e degli operai, oltre la loro definizione si è chiesto la costituzione di un collegio tecnico presieduto da un funzionario dell'Ispettorato del lavoro con il compito di arbitrare le controversie circa la definizione delle categorie rispetto le mansioni. « I collegi tecnici svuoterebbero del loro contenuto i sindacati », è stata la strabiliante risposta degli industriali, rivelando così una insospettata quanto strana attenzione per la funzionalità e le sorti dei sindacati e come c'era da aspettarsi, dicono no anche su questo punto. Un altro aspetto che può ancora dare un'idea sulla serietà e sulla buona volontà dei 35 rappresentanti degli industriali a trattare i nostri problemi, è quello della competenza dimostrata da alcuni di loro su determinate questioni. Un dirigente sindacale della Fiom, presente alle trattative romane quale delegato della Lombardia, racconta che alla richiesta di inserire nella categoria degli specializzati i « pulitori » un delegato degli industriali, rispose indi-

gnato che era assurdo chiedere la specializzazione per chi doveva adoperare straccio e Apazzettone.

Capita anche il caso in cui, su certi punti si riesce a venire ad un compromesso ed il problema in discussione sta per passare, quando si alza l'ultimo dei 35 delegati della Confindustria, magari quello di Pizzighettone, che nega il suo assenso solo perché l'unico industriale esistente nella zona da lui rappresentata non è nelle condizioni di sopportare l'onere ecc. ecc.; e di quel problema non se ne fa più nulla. Queste sono pressappoco le condizioni in cui i nostri rappresentanti sindacali sono costretti a trattare con gente che di trattare non ne ha la minima voglia e che del completamento del contratto di lavoro ne stanno facendo motivo per un torneo oratorio vuoto di contenuto. Quale è il loro chiaro scopo? E' quello di protrarre « sine die » le discussioni perché essi pensano che fino a che si discute a nessuno viene in mente di fare scioperi. Essi giocano a tira e molla, sicuri di riuscire a sopire nell'animo dei lavoratori la volontà di lotta, con la tattica di tenere impegnati moralmente intanto che le parti siedono in sessioni ordinarie e straordinarie nella sede della confindustria in quel di Roma. Noi riteniamo che trattare è necessario, ma è anche necessario che da parte di chi tutela e difende i nostri interessi, vi sia la chiara visione di dove l'esigenza e la possibilità di trattare comincia e dove questa finisce, ad evitare di correre il rischio di subire il gioco del padronato che vede nel tempo (o nel perditempo Romano) un suo prezioso alleato.

Cessazione di cessione di lavoro all'esterno onde evitare che questo manchi in alcuni reparti, creando inquietudini e di sagio morale fra i dipendenti.

I monopoli alla riscossa

Seguito da pag. 1 colonna 1 ne così, tornitori, fresatori, alesatori, rettificatori, aggiustatori (? !) tubisti, saldatori, dovranno inevitabilmente ( dicono loro ) cessare di esistere come categoria specializzata. Alle attuali prerogative dei manovali comuni, essi chiedono sia aggiunta quella di poter essere adibiti a lavori di produzione (come previsto dal contratto del 1936). Per quanto si riferisce alle operaie, da parte loro si chiede sia applicata la legge fabriguerra del '42 che dava la possibilità al datore di lavoro di adibire le donne (anche quelle di terza categoria) ai lavori tradizionalmente maschili (tornio, fresa, ecc.) con paghe femminili. Da questi episodi che io ho voluto citare a mo' di esempi, si può avere una visione chiara della vasta e possente manovra del padronato in genere, e dei monopoli in particolare, tendente ad annullare tutte le conquiste di libertà ed economiche che dalla liberazione ad oggi i lavoratori hanno saputo strappare. Riuscirà il padronato a fare indossare la maglia pesante ai lavoratori? Se sapremo mantenere la via dell'unità e della lotta, certamente NO ! ! !

Da diversi giorni non si fa altro che parlare delle prossime elezioni della nostra C.I. Di questo avvenimento e di avvenimenti consimili ne parlano, seguendone attentamente gli sviluppi, anche coloro che con queste non hanno nulla a che fare; e' se ne interessano a tal punto da spendere fior di milioni per fare la propaganda per i sindacati di loro .fiducia e quando questi sindacati, attraverso coercizioni, minacce ed allettamenti padronali sui lavoratori, riesco noad avere dei successi, tali successi diventano avvenimenti di portata nazionale, tali da meritare interviste di presidenti di Consiglio, di Ambasciatrici straniere, ed il tutto ammannito con commovente entusiasmo dalla ineffabile Rai nelle ore di colazione, pranzo e cena con supplementi a sorpresa per chi non avesse capito con le ordinarie trasmissioni. Certo è che se delle nostre cose la radio e Scelba se ne interessassero sempre e con obbiettività, noi lavoratori nesaremmo oltremodo orgogliosi e confideremmo di più sulle aperture a sinistra, sulle basi democratiche di ispirazioni cattoliche, e perché no, sui libri bianchi delle Acli milanesi. Ma le vie « dei signori industriali sono infinite. Essi, pur di mantenere i loro privilegi a spese della pelle dei lavoratori non disdegnano di servirsi di dirigenti sindacali poco scrupolosi disposti a collaborare con loro per sconfiggere i sindacati che non sono di gradimento padronale.

Sintomatico è poi il momento particolare in cui questa massiccia e coordinata azione padronale avviene. A dieci anni della liberazione, mentre tutti i lavoratori si accingono a celebrare degnamente la data della loro liberazione dal giogo nazifascista

Caro Direttore, Permetti? Si? Grazie!! Volevo solamentt esprimere un mio personale parere sul « tipo » di campagna elettorale che i dirigenti della Cisl della nostra fabbrica, stanno adoperando per convincere i lavoratori a votare per loro. Dai loro variopinti ed ordinati giornali murali si può apprendere, attraverso scritti e vignette del tipo di quelle che costituivano i pezzi forti della famosa « mostra dell'al di là », dove religiosi fotografati a Roma diventavano nella mostra «sacerdoti dietro ai reticolati in Polonia, e dove scugnizzi napolitani denutriti e scalzi erano raffigurati come « infanzia vittima del regime rosso in Rumenia » e così via, si può apprendere dicevo, come si vive nell'URSS; la qual cosa, senza voler offendere i lavoratori sovietici nè coloro che simpatizzano per loro, a noi che dobbiamo votare per le elezioni della nostra Commissione Interno, non interessa. Quanto sarebbe più utile illustrare come vivono i due e più milioni di disoccupati italiani, come vivono oggi i contadini e le popolazioni del meridione, come vivono gli operai e gli impiegati nelle nostre fabbriche. Ed ancora più interessante sarebbe sapere dai « nostri » dirigenti della CISL cosa hanno fatto e cosa pensano di fare per risolvere i problemi piccoli e grandi che assillano i lavoratori della nostra fabbrica. Non credo che ciò sarebbe fuori luogo o un chiedere troppo ad un sindacato di lavoratori. Anzi!!! Valga come esempio il programma presentato dalla Fiom aziendale che il giornale riporta in altra parte. Ga. che li teneva schiavi e soprattuto nelle fabbriche, l'attacco alle istituzioni democratiche, alla Costituzione, alle leggi, agli accordi ed ai contratti che tutelano il lavoro, le retribuzioni, la dignità, la libertà di chi lavora, si fa più palese, più vivo, più sistematico. Da parte di chi? Degli stessi di allora: Valletta, Falk, Pirelli, Borletti, gerarchi del fascismo, collaborazionisti dei nazisti, autorità incontrastate nelle alte sfere della finanza e della politica odierna nella repubblica Italiana nell'anno di grazia 1955.

Fra poco anche alla Geloso vi saranno le votazioni per il rinnovo della Commissione Interna. Con sincero rincrescimento chi scrive è stato costretto dal suo precario stato di salute a non presentarsi fra i candidati alle nuove elezioni, ma il grande desiderio di vedere nella nostra fabbrica, l'atmosfera serena di sempre, l'unità e lo spirito di lotta sempre alte, mi spinge a lanciare un appello alla concordia ed al buon senso. A tutti i lavoratori che mi hanno sempre dimostrato stima e simpatia io faccio l'invito di non farsi distogliere dai loro problemi da nessuna campagna che da essi si estranea e di votare liberamente pensando solamente ai problemi che debbono essere risolti ed un po' anche a quelli che... sono stati risolti, e tutti si accorgeranno che votare sarà facile. Dal canto mio, da queste righe che non vogliono essere di commiato, prometto di collaborare sempre ed in ogni circostanza al fianco dei compagni che saranno chiamati a far parte della nuova C.I. e di tutti i lavoratori ed assieme andare avanti verso un migliore avvenire di lavoro e di benessere. O. PELOSI

peg. 2 il Microfono dei lavoratori
Il
PICCDAMMA DULA L I. O. M.
in occasione delle elezioni i lavoratori ci scrivono
Come discute la delegazione degli industriali
Le trattative romane sul completamento del contratto di lavoro
UN GRAVO COMPAGNO DI EAVODO SI ACCOMIATA ULLA COM. INT.
Basta pensare a quanto è stato fatto e votare sarà facilissimo.

Le celebrazioni del 25 Aprile alla Geloso

L'inaugurazione della bandiera dell'A. N. P. I. aziendale.

Il 22 Aprile, come era già stato annunciato si è avuta alla Geloso la manifestazione celebrativa del Decennale della Liberazione. Salutato da sinceri applausi dei numerosi lavoratori della nostra fabbrica e delle fabbriche vicine, intervenuti alla manifestazione, alle 12,15 precise ha preso la parola la gloriosa Medaglia d'oro al valore partigiano Giovanni Pesce, Consigliere Provinciale di Milano. Con parola calda e serena, questo autentico - eroe della lotta di Liberazione, ha fatto rivivere agli astanti, attraverso una breve cronistoria degli eventi che precedettero la lotta partigiana, le tristi vicissitudini della guerra di aggressione perpetrata dal fascismo e dal nazismo ai danni del popolo sovietico. Le condizioni drammatiche conseguenza della guerra, e dell'invasione della nostra Italia da parte dei tedeschi col beneplacido dei fascisti, le prime vittime della ferocia nazista e dei criminali in camicia nera, i primi scioperi ed i primi successi militari del nascente esercito di Patrioti, tutto è stato ricordato dall'oratore nella massima attenzione dei commossi ascoltatori ed ascoltatrici. Una efficace denunzia del tentativo di far dimenticare e di non tenere conto di questi storici avvenimenti del secondo Risorgimento Italiano cui il popolo ebbe così grande peso, prece de le conclusioni dell'oratore, che soffermandosi un attimo, a richiamare alle loro responsabilità quei dirigenti politici ,tanto labili di memoria ora, quanto furono prodighi di promesse il 25 aprile, e che oggi non risparmiano mezzi per dividere ed opprimere i lavoratori, finisce con un appello alla unità antifascista che come allora servirà per sconfiggere definitivamente il rinascere del fascismo, onde non siano traditi gli ideali per cui uomini e donne di ogni credo politico e religioso si immolarono nel supremo sacrificio della vita, perchè l'Italia fosse finalmente libera ed il popolo felice. Terminati gli applausi dei presenti all'indirizzo del glorioso comandante Partigiano Pesce, ha preso la parola la lavoratrice Velia Bernardinello reduce dei campi di sterminio nazisti, la quale, con palese commozione ha let-

Primo Maggio

Seguito da pag. I colonna 2 ti con quelli dell'intera collettività nazionale.

Quando, pochi giorni dopo il 25 aprile, in un tripudio di gioia e di festeggiamenti, celebrammo per la prima volta il Primo Maggio, i « partiti del 1 8aprile » assicurarono che l'indirizzo politico ed economico della nuova Italia si sarebbe realizzato poggiando sulla forze sane e attive della nazione e contro coloro che avevano contribuito, direttamente o indirettamente, alla catastrofe nazionale.

Questi partiti 'assicurarono che base essenziale per la rinascita d'Italia era la realizzazione di radicali riforme di struttura le quali, eliminando vecchi privilegi, avrebbero dato al nostro Paese una nuova linfa rigogliosa e un sicuro avvenire di pace e di lavoro.

Ricordando tutto ciò oggi, nel decennale della liberazione e nella ricorrenza del Primo Maggio, un senso protesta ci invade verso quegli uomini i quali, dopo aver ipocritamente gioito insieme ai lavoratori italiani per la libertà riconquistata col sangue e col sacrificio dei figli migliori, ora tutto dimenticano. Ma i lavoratori no. Essi lottarono contro la dittatura fascista per venti anni: sono allenati alla lotta. E, con la lotta, sapranno imporre una nuova politica al nostro Paese. Chiunque oggi operi per il mantenimento della pace, è loro alleato.

it Microfono dei Lavoratori

la lista "indipendente„

(tentata ma non riuscita) vista da un collega impiegato.

Cleonice Tomasetti

to la biografia della grande Martire, Partigiana Cleonice To) nal ett, a cui è dedicata la nuova Bandiera della Sezione ANPI aziendale che con semplice rito viene scoperta ed inaugurata. Una calda ovazione chiude la riuscitissima manifestazione dalla cui partecipazione si sono estraniati inesplicabilmente i dirigenti aziendali della D. C. e dalla CISL precentemente invitati da esponenti del vecchio C.L.N. di fabbrica a partecipare con un loro oratore alla manifestazione ufficiale, per concordare in comune il programma della manifestazione, onde ritrovare così in questa gloriosa ricorrenza, quell'unità che tutti gli antifascisti seppero realizzare nella lotta contro gli oppressori nostrani e stranieri.

Tutto bene al Nido

Dalle ore 12 alle, 13 l'Assistente a disposizione delle mamme Facendo un breve consuntivo delle cose del Nido aziendale, possiamo con piacere affermare che tutto procede per il meglio e la vigilanza e l'assistenza ai piccoli è lodevole e soddisfacente. Tale giudizio l'abbiamo potuto trarre interpellando direttamente le Mamme che in questo caso sono « color che tradir non sanno ». A tutto il personale quindi non può mancare il nostro elogio ed un particolare grazie alla gentile assistente che tramite il giornale informa tutte le mamme interessate che per qualsiasi informazione, consiglio, o lamentela, lei è a completa loro disposizione tutti i giorni lavorativi dalle ore 12 alle ore 13.

altissima la giuria per il "concorso letterario.,

Siamo lieti di poter comunicare ai lavoratori che hanno seguito ed hanno partecipato con propri lavori al « Concorso Letterario » indetto da « Microfono » che a comporre la commissione giudicatrice — che dovrà esprimere parere per la classificazione del miglior racconto -hanno gentilmente aderito: l'on. Stellina Vecchio, Deputato al Parlamentò; avv. Antonio Greppi, ex Sindaco di Milano, commediografo; dottor Raffaele De Grada, pittore e critico d'arte; Di Poli, Responsabile delle redazioni Lombarda e Piemontese di « Lavoro ». La data della premiazione che verrà effettuata presso il nuovo salone del Cral aziendale, sarà comunicata col prossimo numero.

Caro Direttore, Sono un impiegato a cui giorni fa è capitato di essere avvicinato da un collega di altro ufficio che mi ha rivolto una strana domanda e cioè, se in occasione delle elezioni della nuova commissione interna della fabbrica io fossi stato disposto a collaborare alla creazione di una lista sindacale di « indipendenti ». Non mi si spiegò a che cosa è, (o sarà), indipendente tale sindacato; comunque alla domanda rivoltami con gentilezza io risposi gentilmente di no. Molto probabilmente, Egregio Direttore, io non avrei sentito il bisogno di scrivere questa lettera se altri elementi non fossero concorsi a far nascere in me il desiderio di mettere in guardia molti miei colleghi che per spirito di amicizia o per preconcetti ideologici, che nulla hanno a che vedere con i problemi della categoria, fossero orientati a sostenere il tentativo sconsiderato di nuove divisioni che qualc'uno vuol tentare a vantaggio di non so chi. L'avvenimento che ha contribuito a farmi scrivere e che mi ha vivamente turbato ha la sua origine in fatti pre elettorali, avvenuti alla O.M. In questo complesso industriale lavora quale capo tecnico un mio parente, persona seria, capace, obbiettiva che riscuote la stima di tutti i suoi subalterni. Ed è forse per queste sue qualità e per la sua innata sensibilità alle cose giuste e buone, che le coercizioni„ le intimidazioni, gli abusi ed i soprusi consumati dalla Direzione della O.M. ai danni dei lavoratori, perchè nelle già scontate elezioni si votasse in una maniera piuttosto che in un'altra, crearono in lui un tale abbattimento morale da preoccupare i familiari. Ho visto piangere quest'uomo al pensiero del ruolo di galoppino elettorale che Valletta le faceva fare. A lui che ancora oggi sfugge il significato dell'esito delle elezioni, per la sua refrattarietà alle cose politiche e sindacali, pesa però la vergogna di aver ceduto alle intimidazioni del padrone che, assieme ad altri dirigenti, attraverso pranzi collettivi ed allettamenti di questo genere e velate minacce di trasferimenti, declassamenti ecc., ha reso succube la volontà di molti valenti tecnici e dirigenti per coartare a loro volta quella dei lavoratori nella espressione del loro voto nelle elezioni, che sono quindi degeneratein una patente truffa. Non a Lei signor Direttore, che sa chi sono, ma a coloro che il mio scritto giunge in anonimo, desidero dire che non intendo, con questo mio articolo, fare della propaganda di parte; il mio vuole essere un grido di allarme ed un monito per coloro che incoscientemente tentano con espedienti di dividerci gli uni dagli altri. «Dividi et impera » afferma un detto latino. Questa era ed è una massima dei potenti e quindi dei padroni che dividendo possono meglio asservire e sfruttare. Ma quel lavoratore, o coloro che ai loro ideali di benessere e di libertà si richiamano, che si prestano ad azioni di scissioni e di disgregazione, grave pesa la responsabilità di indebolire il fronte dei lavoratori buttando in mare i reali interessi della fabbrica. Alla lunga serie di buone e belle cose che la C.I. ha saputo darci bisogna rispondere con altre proposte altrettanto buone e belle che siano, il risultato di un serio studio dei nostri problemi e poi uniti marciare per risolverli. Chi fa dell'anticomunismo, per l'anticomunismo senza contrapporre all'azione di lota e di pro, porre all'azione di lotta e di progresso dei suoi militanti, altre azioni più avanzate, non potrà che ricevere commiserazione, diffidenza, quando non è disprezzo.

Incresciosa interruzione del comizio di giovedi 28 Ad aprire la campagna elettorale per il rinnovo della commissione interna, giovedì 28-4 è venuto a parlare ai lavoratori il dottor Aldo Bonaccini della Segreteria della Fiom Provinciale. La sua breve e chiara esposizione ha messo in rilievo il grave pericolo che incombe su tutta la classe lavoratrice che vede coartata la sua volontà anche dalle minacce e lusingh e padronali nelle elezioni delle C.I. Dopo aver accennato alle lotte passate presenti e future che sotto la guida della C.G.I.L. i lavoratori hanno sostenuto e sosterranno per migliorare le loro condizioni di vita, il dottor Bonaccini chiude la sua esposizione con un caldo appello ai lavoratori cattolici della fabbrica, ad unirsi fraternamente serenamente a tutti gli altri lavoratori per eleggere una commissione interna che come per il passato tenga conto delle esigenze di vita degli impiegati e degli operai. La riuscita manifestazione è stata turbata per un momento da un increscioso incidente causato da una manifestazione di insofferenza da parte dell'operaio Ferrari, membro dell'attuale C.I. in rappresen-

tanza della Cisl, che, non trovandosi d'accordo con l'oratore su un punto da questi esposto, pretendeva di far tacere il Dirigente della FIOM per esprimere il suo punto di vista. Cosa che il Ferrari ha poi potuto fare al termine della allocuzione del dottor Bonaccini, chiusasi con calde ed affettuose ovazioni da parte dei numerosi lavoratori presenti. Intanto si ha per certo che a chiudere la propaganda elettorale verranno a parlare: il 9 maggio un dirigente della Cisl (di cui fino ad oggi, 3-5, ne ignoriamo il nome), ed il 10, l'on. Stellina Vecchio, Responsabile della Commissione Femminile della Camera del Lavoro Provinciale, per la Fiom.

ALL'ULTIMA ORA

AFFERMAZIONE DELLA

LISTA FIOM NELLE ELEZIONI DELLA C. I. ALLO STABILIMENTO GELOSO DI LODI

Con 28 voti pari al 72% la lista della Fiom si è imposta aggiudicandosi -due posti su 3 nelle elezioni della C.I. La lista « indipendente » ha avuto 11 voti pari al 28% con un posto.

Alla Geloso di Lodi la nuova C.I. è così composta: Giovanni Della Giovanna e Vinicio Castellazzi per la Fiom; e teresa Migliorini per gli indipendenti.

Ditta PRINI ombrelli, borsette, articoli per regalo Per i vostri acquisti sempre da

PRINla

VIA AMPERE, 58 Pagamento in comode rateazioni

j,' decidi un bel momento di acquistar l'abbigliamento vai al CRAL a fare i buoni e li porti a

MARTI(NONI

il negozio dei lavoratori CORSO LODI Grande assortimento stoffe, calze e biancheria in genere

Se volete far le spese, per il vostro abbigliamento ricordate 'LA MILANESE,, lascia sempre il cor contento

"La Milanese„

Via Passeroni N. 3

Lunghe rateazioni Buoni di acquisto presso il CRAL

Se tu vuoi in tutta fretta un ombrello, una borsetta, i tuoi solói saran ben spesi se tu vai óa

.ageaftedi.

VIA JENNEFt N. 76

Grande assortimento di valigeria e articoli in pelle I buoni d'acquisto vengono rilasciati dal Cral

De Cadi

MACCHINE PER Adatta mobiletti

CORSO LODI, 12 - Tel. 58 15.02

CUCIRE Radio - Televisione - Cucine economiche Elettrodomestici - Macchine da scrivere per qualsiasi macchina per cucire e fonobar

VENDITA A Ft A "Ir MC

Volete comperare bene e spendere poco?

DITT A NI A

I negozio di vostra fiducia

C) I T

Visitateci senza impegni Lunghe rateazioni

Via Tagiiamento, 2 ( ang. Corso Lodi )

Fer gli acquisti chiedete il buone al CRAL

La campagna elettorale per le elezioni della C.I.
pag. 3

1 Maggio nella vita di un vecchio

ATTOWITAl DEL CRAL

combattente della classe lavoratrice AI CORNI DI CANZO

Questo è un giorno di festa, per tutti i lavoratori del mondo, per il quale le generazioni che ci hanno preceduto subirono sacrifici per averne il riconoscimento ufficiale. Ricordo nella mia prima infanzia gli uomini, i primi socialisti, vestire in quella ricorrenza l'abito di « siviot » o di fustagno con la « velier » svolazzante al collo, il garofano rosso all'occhiello Essi prendevano il via nelle prime ore del mattino facendo in bicicletta il giro dei paesi vicini ed al loropassare altri lavoratori si aggiungevano a loro ed assime, al canto degli inni dei lavoratori portavano una nota di sisveglio ed il loro anelito di libertà e di giustizia alle plebi oppresse. Le donne giovani ed anziane, vestivano l'abito di « tibitina » e nel pomeriggio si recavano alla «C asa del Popolo » per il comizio. Ricordo che in quel giorno i figli dei capi del movimento socialista rircevevano una specie di cresima consistente nell'offerta da parte degli anziani di alcuni dolci tradizionali, l'abito nuovo, ed alcune indicazioni del vivere associativo, nel rispetto reciproco. Durante la guerra 15-18 le autorità avevano proibito tutte le manifestazioni anche le più insignificanti, eppure al mio Paese, in quel giorno nessuno si recava al lavoro; solo i contadini sentivano la necessità di governare il bestiame, ma poi anch'essi cescavano tutte le altre attività.

Il 1. maggio 1918, avevo 16 anni, assieme a dei miei coetanei si decise di ripetere il giro tradizionale che i nostri padri facevano in quella occasione e che le autorità tutorie come ho detto avevan quell'anno proibito. Il problema più arduo era quello di entrare in possesso delle biciclette, cosa che riuscì a cinque di noi che avevano escogitato vari stratagemmi per superare l'opposizione dei singoli familiari. Iniziammo così il giro da noi programmato ostentando al posto del garofano rosso e della « velier », un ramo di biancospino e cantando in coro: Questo è il verde della speranza, viva la pace e la libertà» Questo ingenuo canto destava l'attenzione di chi ci vedeva passare e la destò pure ad un grumo di carabinieri a cavallo che in località di S. Bernardino, trovandosi a passare e non gradendo il nostro canto, ci inseguirono e solo grazie alle modeste dimensioni della passerella posta sul fiume Santermo dove noi dirigemmo i nostri passi, ci salvammo dal pericolo di essere acciuffati cavandocela così, con una buona dose di paura. Il « primo maggio» del 19 fu un vero trionfo. Nella città di Lugo di Romagna la piazza del Pavaglione che conteneva migliaia di persone, era gremita all'inverosimile di popolo e di bandiere. Non si tentò neanche di proibire il comizio, come d consueto le autorità facevano. In quella occasione il popolo potè esprimere liberamente il suo entusiasmo, le sue speranze da tempo represse. Nel 1920 a Bagnara di Romagna il primo maggio vide inaugurare il monumento ad Andrea Costa, la inaugurazione della Casa del Popolo con, annesso Asilo per i bambini dei lavoratori. Dal bolognese e dalla romagna un plebiscito di popolo venne ad ascoltare la parola degli onor. Brunelli, Targetti ,Ben tini. Ma allora, come adesso si tenta di dare una lezione al popolo; un

NI

La "Narcisata "1955

commissario tenta di strappare dalle mani di una donna la bandiera. Nasce un tafferuglio nel quale la polizia viene sopraffatta; ma appostati nella caserma, dei carabinieri sparano sulla folla. Tre morti e molti feriti, fra i quali il commissario e due agenti, giacciono a terra. Da quel primo maggio di sangue ha inizio l'orgia delle squadracce fasciste che ad ogni ricorrenza rinnovano le loro gesta di violenza. Nel 23 mi trovo militare a Piacenza, ma in quel giorni, a costo della prigione, decisi di non andare all'istruzione. Marcai visita assieme a molti altri commilitoni affetti tutti della mia stessa malattia. Nessuno dei nostri superiori fece caso alla data della coincidnza della strana epidemia e con una buona dose di fortuna fummo riconosciuti ammalati, ciò che ci permise di festeggiare il nostro primo maggio. Nel 24 mi trovo a Milano e per la prima volta alle dipendenze di una azienda. Il fascismo già imperversa. Per fortuna, dove lavoro, trovo compagni che numerosi festeggiano il 1' maggio così gli assentì dal lavoro, in quella occasione siamo in tanti; forse troppi per essere colpiti dai provvedimenti disciplinari e in quel lontano 1924, la ricorrenza del l'omaggio festeggiata alla Camera del Lavoro di via Manfredo Fanti non ebbe conseguenze di sorta e ciò fino al 1926. Ma l'anno dopo furono abrogate le leggi costituzionali ed ogni parvenza di libertà fu bandita al suono di manganellate. Da quell'anno le cose diventano più dif. ficili e festeggiare il 10 maggio, significa confine, botte, isolamento. Mi dò ammalato in azienda ed anche per quella volta festeggio la mia festa del Lavoro, assieme ad altri compagni. Nel 928 sarà una manifestazione fascista che mi darò l'occasione di festeggiar eancora questa data. Il 3'0 aprile di ritorno da Roma per un raduno di lavoratori indetto dall'esino di Predappio, chiedo in ditta, assieme a molti lavoratori, un giorno ei riuoso per lo strapazzo del viaggio e con giustificato entusiasmo facciamo festa a spese del pactrone. Dietro suggerimenti del Partito che allora lavorava nella clandestinità, riusciamo a partecipare alla vita ricreativa dell'allora dopolavoro e con intelligenti iniziative riusciamo ad organizzare spettacoli filodrammatici in quel giorno tanto caro al cuore degli uomini democratici Durante la guerra del 40, sotto la legge del fabbriquerra, la attività è limitata alla diffusione di un volantino ed alla raccolta di fondi per il « soccorso rosso internazionale ». Nel 44 mi trovo di nuovo al mio Paese natio e nuovamente, seppur clandestinamente, festeggio il mio primo maggio, recandomi con qualche amico a pescare. Ma in mezzo alle valli, dove scorreva il Santerno, non eravamo soli; ad attenderci quasi per un'intesa, tutti gli uomini del paese erano lì, tutti presi dalla smania della pesca. Anche se i pesci non abboccarono i nostri cuori erano commossi nel ritrovarci ancora uniti ,come vent'anni prima, più decisi nella lotta, forti della fede che altri aveva saputo conquistare alla nostra causa che ebbe il su ovremio di gloria e di splendora nel 10 maggio del 1945.

110 GLI ABBONATISSIMI AL "MICROFONO„

Il compagno Neri Ennio del crofono » per tutto l'anno in rep. Manutenzione ed il compa- corso. Salgono così a 110 gli gno Gramegna Giuseppe del abbonatissimi al nostro giornarep. Belfanti seguendo l'esem- le. Avanti sempre, cari lettori, pio lodevole di molti altri lavo- il nostro cassiere Di Biasi f3 tutratori, si sono abbonati al «Mi- to a vostra disposizione.

Una magnifica primavera ci sta risvegliando col battere violenti tocchi alla campana delle passeggiate, e noi come sempre, come ogni anno siamo pronti per partire alla grande narcisata che il nostro C.R.A.L. sta organizzando per il giorno 19 maggio, giornata di festa per piccoli e grandi, dove tutti debbono divertirsi con spensieratezza e quella grande gioia di vivere. Dove si andrà??? Alle CORNA DI CANZO.

Sarà uno dei migliori luoghi della nostra Lombardia, dove vasti pendii verdeggianti si stenderanno innanzi a noi, invogliando così tutti i partecipanti a gioire divertendosi fra allegre compagnie e fra questa verde, fresca erba di primavera.

Narcisi ne troveremo a iosa, tutti dovranno tornare col loro fresco e caro ricordo profumato, stanchi, ma soddisfatti d'aver trascorso allegramente l'unica tradizionale giornata dell'anno.

Nessuno deve mancare e sarà questa la giornata che tutti

ricorderanno; esperienza ormai ne abbiamo fata e ne siamo certi sulla riuscita di tutto il complesso organizzativo. Iscrivetevi in massa e con sollecitudine, portate familiari ed amici, fate in modo che anche loro abbiano a trascorrere questa domenica all'aria al sole e fra tanti narcisi profumati. Arrivederci dunque a giovedì 19 maggio.

PER ISCRIZIONI rivolgersi al C.R.A.L. ( Giaveri) oppure ai responsabili di reparto.

QUOTE

Enalisti L. 500

Non Enalisti L. 600 Strapuntini L. 400

ORARIO

Partenza da p.le Corvetto ore 7

Partenza da Porta Romana ore 7,10

Partenza da Palazzo ex Reale ore 7,30

Arrivo a CANZO ore 9 circa

Partenza da CANZO ore 18

Arrivo a Milano ore 20 circa.

Per il C.R.A.L. GIAVERI

Si sposa il giorno 3-5 con la signorina Grazia De Torna il lavoratore Bruno Consonni del Rep. Tranceria (Cuccagna). I compagni di lavoro inviano agli sposi molti auguri.

AUGURO •

Dal Rep. Trasformatori. L'operaio Anzani Carlo è da qualche tempo assente dal reparto perchè ammalato. I compagni di lavoro lo ricordano e gli inviano tanti e tanti auguri di pronta guarigione.

Rep. Brandolini: Taglietti Lucia da un po' di giorni si è assentata dal rep. perchè ammalata. Le compagne di lavoro la ricordano e le inviano saluti ed auguri.

Arioli Ester (Rep. Trasformatori) è assente dal lavoro perchè ammalata. Le compagne la ricordano ed attraverso il giornale le fanno i migliori auguri di pronta guarigione.

La lavoratrice Gilardoni Erminia del rep. Villa ha da diversi giorni la sua bambina in ospedale per un intervento chirurgico. A lei ed alla sua piccola facciamo tanti auguri.

L'amica Nicoletti Luciana è stata tempo fa assente dal lavoro perchè ammalata. Per il cattivo funzionamento delle.... telescriventi (queste benedette corrispondenti di reparto! ! !) « Microfono » lo ha saputo con ritardo e perciò è costretto (meglio così) a limitarsi a dare il ben tornato alla già ristabilita Luciana.

L'apparato elettorale della Direzione Generale O.M. è stato messo a punto dal prof. Valletta nella sua visita a Milano presso le officine meccaniche, compiuta martedì 12. Egli ha partecipato ad una riunione di fedelissimi dove ha impartito le istruzioni precise sulla campagna elettorale a favore della CISL e UIL indipendenti (sic), corrente questa ultima creata per l'occasione dalla Direzione Generale.

Il prof. Valletta ha trovato nella fabbrica un clima a lui ostile e sembra che abbia minacciato il « taglio delle gratifiche » a vari caporioni dell'azienda se le elezioni non lo avessero soddisfatto. Parecchi milioni sono stati messi a disposizione Direzione per appoggiare le liste scissioniste e questi soldi furono spesi per pranzi, manifestazioni e cartelloni propagandistici chiedenti ai lavoratori di votare contro la FIOM.

La direzione ha fatto circolare in fabbrica una serie di menzogne come queste: « Se vince la FIOM l'O.M. entrerà in crisi e non ci sarà lavoro », oppure: « Se vince la FIOM niente commesse Valletta e quindi niente lavoro ».

Ai rappresentanti delle CISLUIL « indipendenti » è stata lasciata la piena libertà di girare in. tutti i reparti della fabbrica e per settimane sono stati retribuiti anche se non lavoravano mentre i dirigenti delle organizzazioni democratiche sono staf avviati in uno speciale reparto di isolamento al quale i lavoratori hanno dato il nome di « Mauthausen ». Dopo la visita di Valletta, un'altra decina di lavoratori sono stati mandati in questo reparto. Così Valletta ha vinto le elezioni della commissione interna alla O.M. Intanto alla intimidazione, alla caccia all'uomo, al brutale attacco alla dignità del cittadino lavoratore nella fabbrica corrisponde di pari passo l'aumento dei ritmi di lavoro, la discriminazione fra i lavoratori nell'assegnazione dei « premi di produzione », l'abolizione delle bollette supplementari di cottimo ed il nuovo sistema di sfruttamento attraverso il « premio di super produttività» che abolisce le vecchie tabelle dei cottimi sostituendole con un sistema di premi a rendimento, calcolato sul tempo in meno impiegato a fare un determinato lavoro. Questo metodo nuovo di supersfruttamento, che accrescerà i già notevoli profitti del padrone, fu concordato dalla CISL e dalla Direzione della fabbrica che respinse invece tutte le proposte di una regolamentazione dei cottimi secondo modi

più unzan''. Vi è all'O.M. molto da fare per la Commissione d'Inchiesta Parlamentare, e i rappresentanti del popolo saranno chiamati a giudicare Valletta e i suoi intimi' per tutti i 'soprusi commessi. Una documentazione precisa, stringente sul fascismo alla O.M. è in preparazione e l'opinione pubblica ne verrà presto informata.

Gli odiosi ricatti del padrone saranno respinti dai lavoratori; Valletta non può fare quello che vuole e dovrà fare i conti con la classe operaia, con quegli operai e impiegati della O.M. che, fedeli alle loro tradizioni di lotta, seppero dare in ogni occasione scacco al padronato.

nimum~K

L L.J "T -r

ANGELO MARICONTI

Dal rep. Televisione: la corrispondente di reparto ci informa che la lavoratrice Garolfi Adele è assente dal lavoro per malattia. A nome delle compagne di lavoro « Microfono » invia alla ammalata saluti ed auguri sinceri.

Bozzetti Maria è stata in questi giorni operata in ospedale. L'esito felice dell'intervento ci fa sperare di averla presto fra noi completamente ristabilita. In tal senso noi le facciamo tanti auguri.

La lavoratrice Doardo Nella che nei scorsi giorni ha avuto la dolorosa necessità di far ricoverare il suo caro fratello in ospedale, ha avuto la gioia di vederlo ritornare in questi giorni a casa in completa fase di guarigione.

Rep. Villa: L'operaia Belloni Assunta è da tempo assente dalla sua normale attività di lavoro per curare il marito ammalato. Al malato ed alla nostra amica Belloni giunga il nostro fraterno augurio ed il nostro saluto.

C LI L LA

Quasi improvvisamente e venuto a mancare ai suoi cari ed ai compagni di lavoro operaio Angelo Mariconti di 65 anni. Ottimo operaio, onesto, buono e generoso con tutti, lascia dietro a sè esempio di rettitudine e di sereno vivere unitamente ad esempio di fermezza e di solidarietà nella lotta per il lavoro ed il benessere.

Il 14 aprile la lavoratrice Albarelli Luigia ha subìto la grave ed incolmabile perdita del suo amato Consorte. Le compagne di lavoro ed il giornale esprimono il loro sincero e fraterno cordoglio ed i segni della loro solidarietà.

411~1~1~1~1

Caro « Microfono », fra i tanti nati che sempre annunci, aggiungi pure un nuovo nastro rosa per la nascita della piccola e graziosa Daniela, di Franco ed Enrica Scala e nipote della nostra collega Maria Bolletti. Vogliamo cogliere l'occasione per mettere in evidenza come dal nostro ormai ridottissimo reparto C.H. la produzione extra lavoro sia in questi ultimi tempi enormemente cresciuta e che stando alle previsioni... di un prossimo futuro c'è da pensare con serietà al raggiungimento di un vero primato di produttività coniugale. Alla nuova arrivata, dunque, futura lavoratrice, (del C.H.? Non si sa mai) ai genitori che non stanno più nella pelle per la gran gioia, noi facciamo tanti auguri di prosperità e di felicità. W il rep. C.H. che sa produrre in tutti i sensi. W la C.I. (ma la commissione interna c'entra anche con le nascite? - Domanda del redattore! !!).

Un gruppo di operaie del Rep. C.H.

pag. 4 il Microfono dei Lavoratori
Autorizzaz.
Tipostampa
Direttore Respons. Giovanni Falli*
Tribunale Milano 3312
- Via Muratori, 10
Come Valletta ha vinto le elezioni alla O. M.

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Microfono20 by fondazioneisec - Issuu