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Una lavoratrice ospite di Roma assiste al dibattito su l'U. E. O. al Senato.
15 Marzo 1955 - N. 5 Quindicinale degli Impiegati e degli Operai della Geloso

\ MARZO 1943IL "MICROFONO, AL
Nel momento in cui il fascismo mostra il suo tristo volto nelle fabbriche e nel paese. si uniscano le forze dell' ant i fa scismo come uniti furono allora.
12 anni sono trascorsi da allora. « Acqua passata non macina più », dice un vecchio proverbio, ma, come tanti altri, anche questo può essere utile per tutti coloro che preferirebbero nbn rievocare certi avvenimenti.
In prima fila i padroni che, pure irrequieti per l'andamento delle cose, non riuscivano allora ad intravedere la potenza del movimento che serpeggiava fra i lavoratori nelle fabbriche. E con essi i gerarchi alti e bassi del regime, gli sbirri e le spie, i fiduciari fascisti delle fabbriche, che ancora non erano convinti che l'edificio scricchiolava. E non ultimi gli scrittori di cose storiche i cui paraocchi dell'an+icomunism o impediscono di vedere le cose nella loro realtà.
Per noi la cosa si presenta in modo diverso. E' vero, molta acqua è passata sotto i ponti da allora, ma il fiume della vita, del movimento operaio e del nostro popolo continua a scorrere e a far girare in avanti la ruota della storia.
Gli avvenimenti del marzo 1943 sono vivi nel cuore e nella mente di decine di migliaa di operai e di tecnici. Il giorno 23 marzo 1943, mentre il « Regime » celebrava il 240 annuale della fondazione dei « fasci di combattimento », a Milano, alle ore 10, alla prova del segnale di allarme nelle fabbriche, succede un fatto grandioso: migliaia di operai incrociano le braccia, la vita nelle fabbriche viene paralizzata e la classe operaia balza di nuovo dopo un ventennio di oppressione, impetuosamente, sulla scena della storia del nostro Paese.
Sono gli operai della Pirelli di via Fabio Filzi e della Bicocca, e con essi quelli della Falcit di Sesto S. Giovanni, della Breda, S. Marelli, Montecatini Linate. Il 24 la lotta si estende: alla B o r 1 e t t i, la maestranza, quasi completamente femminile, è scossa da un grido unanime « basta con la miseria, vogliamo la pace ». E così è nei giorni successivi per. la Brown Boveri di P.ta Romana e per la Face. Scende in campo la Caproni con i suoi 6.000 operai, mentre la Bianchi entra in lotta e con essa la Olap, la Geloso, la Cinemeccanica, la Motomeccanica, la Kardex, la Breda Aeronautica, la Magnaghi, la Salmoiraghi, l'Alberti, la Pasquino, la Safar, il Cotonificio di Abbiategrasso ed altre fabbriche.
Gli scioperi del marzo 1943 rappresentano un grande movimento di massa, e la loro organizzazione costata un lavoro duro e paziente ha messo in luce la grande capacità di un gruppo di rivoluzionari professionali che hanno saputo organizzare il movimento rivelando la presenza di una forte organizzazione di Partito nelle fabbriche che ha scatenato al momento opportuno la grande 'rotta.
Le Cinque Giornate di Milano, monito per coloro che vogliono vendere l'indipendenza dall'Italia allo straniero
1\ OCCASiONE DELL'8 MARZO
SUO primo anniversario RIUSCIT1SSIMA LA FESTA della Donna alla Geloso
A tutti i lavoratori un sincero e fraterno saluto.
15 Marzo 1954. Esce il primo numero de « Il Microfono dei lavoratori » quindicinale degli impiegati e degli operai della Geloso. Anche se questa data non passerà alla storia, indubbiamente sarà una delle tante date che si ricorderà con piacere e con orgoglio. E' già passato un anno dal giorno in cui il nostro giornale ha visto la luce; un anno di vita attiva in cui questo foglio ha portato la sua parola amica, l'orientamento democratico nelle lotte e nelle soluzioni di diversi problemi. Nelle ore tristi ed in quelle liete, davanti alla morte e vicino alle culle la voce sincera ed affettuosa di tutti noi è sempre stata riportata da « Microfono » e questo ha sempre fatto molto piacere. L'attaccamento e l'interesse della stragrande maggioranza dei laviratori e delle lavoratrici lo stanno a dimostrare. Nostro malgrado, sappiamo che vi è un piccolo gruppo di nostri compagni di lavoro che per preconcetti odio di parte disdegnano e disprezzano il nostro giornale-. A questi lavoratori che rifiutano il giornale per questioni ideologi-
che che' nulla dovrebbero avere a che fare con la collaborazione e l'acquisto del giornale, abbiamo più volte teso la mano perchè sul « Microfono » che è il giornale di TUTTI I LAVORATORI DELLA GELOSO, si senta anche la loro voce, anche se questa è in contrasto con altre voci. Si è detto loro che con il dibattito costruttivo ed il dialogo molte cose possono essere chiarite e capite, molte posizioni contrastanti possono essere avvicinate, molti problemi comuni possono trovare intese comuni. Le risposte sono sempre state evasive o addirittura negative. Noi andremo avanti confortati dalla adesione di settecento lettori ed assieme ad essi, facendo tesoro delle critiche e dei suggerimenti, cercheremo di migliorare il « Microfono » che indubbiamente ha bisogno di essere migliorato. Nel concludere questo breve riepilogo del suo primo anno di vita, « Microfono », invia a tutti, lettori e non 3.ettori, aliiih.i e 'Jon amici, auguri di pace, di prosperità e di fraternità.
Al 90% lo scio pero alla Geloso
Malgrado il paterno e disinteressato invito a non 'scioperare, lanciato dai carbonari, alias gruppo antifascista, lo sciopero proclamato dalla Fiom provinciale, per portare la Confindustria a discutere sulle rivendicazioni in corso (aumenti salariali nella misura del 10%, completai mento del contratto di lavoro, applicazione delle leggi e del contratto circa la parità di trattamento economico delle lavoratrici che fanno lo stesso lavoro degli uomini) è riuscito al 90%. Possiamo anche aggiungere che lo sciopero è riuscito anche a dispetto della Rai che, come ormai sua consuetudine, con faziosità e menzogne ha cercato all'ultimo momento di confondere le idee dei lavoratori metallurgici divulgando notizie secondo le quali la confindustria avrebbe accettato di discutere. Che la confederazione degli industriali è disposta a discutere su alcuni istituti del contratto di lavoro lo si sa fin da1.30 ottobre dello scorso anno, ma si sa anche che con la lettera inviata in tale data alla FIOM il sindacato padronale teneva a chiarire che le trattative che lei era disposta a iniziare non dovevano portare nessun onere agli industriali. Insomma, si dice nella lettera: trattiamo pure, ma non chiedeteci di sborsare quattrini perché non ve ne diamo. Su questo piano assurdo nessuno poteva prendersi la grave responsabilità di trattare e la cosa era ed è talmente chiara che anche la Cisl nazionale che con un articolo pubblicato sul Popolo del 7-11-1954 si dichiarava d'accordo con la linea del padronato, oggi ha dovuto
rivedere la sua posizione ed è con sincera soddisfazione che il giorno 6 marzo abbiamo potuto leggere sempre sul Popolo la dichiarazione del suo segretario nazionale del sindacato metalmeccanici, signor Volontè, rilasciate in una intervista, dove affermava che è intenzione del suo sindacato chiedere alla Con fi,ndustria di trattare sul completamento del contratto di lavoro a prescindere da un miglioramento salariale pari al '4% delle paghe conglobate. Non più dunque rinuncie o ripieghi ma precise e sostanziali -richieste che indubbiamente si avvicinano molto a quelle avanzate dalla FIOM. Quali conclusioni dovremo trarre dalla nuova situazione venutasi a creare con il su accennato "avvicinamento delle richieste dei due sindacati? Se è vero, come è vero, che l'unione fa la forza, lo sforzo che oggi le parti dovrebbero fare senza molto attendere dovrebbe essere quello di trovare una piattaforma comune ed una azione comune per realizzare le diverse controversie che da anni attendono la loro realizzazione. Perchè, ricodiamolo, e lo ricordiamo in particolar modo a coloro che si affannano inutilmente a dare consigli ed a sputar sentenze, che senza lotta non si è mai ottenuto nulla e mai si otterrà cosa, e le richieste anche le più ragionevoli e le più giustificate resterebbero allo stato di enunciazione (anche se formulate da Volonté) se ad esse non seguissero determinati, atti di agitazioni. E con le enunciazioni si sa il pane non si può li ; comprare.
B. CACCIA8 Marzo veramente festoso quello che si è celebrato martedì alla Geloso. Pranzo speciale che ha lasciato tutti contenti. Gli addobbi multicolori, la curaparticolare con cui si sono allestiti i tavoli della mensa, hanno saputo creare l'atmosfera delle grandi occasioni infondenc'o a tutti il senso defila serenità e della gioia. Quest'anno il prezzo proibitivo della mimosa rischiava di mettere in serio pericolo la stabilitt della nostra cassaforte e si è ( avuto ripiegare, come si è visto, :Ali garofani e sulle viole e con questi fiori si è fatto il tradizionale omaggio a tutta la maestranza della fabbrica. Omaggio floreale ed auguri da parte delle nostre compagne lavoratric sono stati fatti pervenire alla Signora Geloso, alla Signora Borgo, alla Signora Velli= cogne, alla Signora Viscardi, alla Signora Negri ed alla Signora Grandi.
CON IL 15 APRILI ILRMINA IL ‘5110 MANDATO l'ARMI (. I.
Proprio così. Fra un mese poco più anche da noi vi saranno le elezioni per il rinnovo della Commissione Interna. Un anno è dunque trascorso dalle ultime elezioni e presto il giudizio inappellabile dei 760 operai ed operaie e dei 157 impiegati dirà la sentenza sull'operato dell'attuale Commissione.
Quale sarà il responso?
Indubbiamente anche questa volta, come sempre, verrà buono il proverbio « Come si semina si raccoglie ». Cose buone se ne sono fatte anche quest' anno, e nessuno in buona fede può dire che i componenti l' attuale C. I. siano venuti meno al loro mandato ed i .reali benefici che sono lì, palesi ed operanti, testimoniano il lavoro onesto, indefesso e competente di chi si è sacrificato
Se t:e nei o il programma della festa alle ore 15 hanno avuto inizio le danze che al ritmo di una orchestra veramente india- volata., hanno fatto vivere ore di gioiosa e sana spensieratezza a tutti gli intervenuti. Alle sedici, e trenta circa si è dato corso al- . l'estrnz;rr-‘e dei numeri derp ir,tteria abbinata alla festa di cui riportiamo i numeri vincenti :n altra parte del giornale. Fortunati vincitori dei due primi premi cons:stenti in apparecchi radio sono: Vergnaghi Franca e Boncristiano Adolfo, rispettivamente operaia e capo gruppo del reparto Cabrini. Alle 18,30 i nostri compagni di lavoro intervenuti, fra cui si notavano molti colleghi e colleghe impiegate. ed • i numerosi invitati lasciavano la sala mensa dove si era svolta la festa, lietamente impressionati della bella riuscita di questa : tradizionale festa della Donna. • per la tutela e la difesa dei nostri interessi.
Fare dei pronostici potrebbe essere eccessivamente facile; ma non di campagna agonistica vorremmo n o i parlare, ma con tutta sincerità vorremmo essere dei facili profeti nell'augurare la nascita di una Commissione : Interna unitaria che raccogliendo i desideri e le aspi razioni di tutti i lavoratori e lavoratrici della Fabbrica si' presentasse a l'elettorato in una lista unica con l'impegno di realizzare il programma voluto dagli elettori. Avverrà un fatto simile? Noi ce lo auguriamo di cuo- ; re e .; Microfono » sarà ben lieto di mettere a disposizio- ; ne tutto lo spazio necessari» perché attraverso U71, dialogo sereno e costruttivo si possa giunger e a tale risultato con indubbio • vantaggio di tutti,
Per il completamento del contratto di lavoro, per uguale salario uguale lavoro, per solidarietà con i lavoratori in lotta
ALTRA VERTENZA IN VISTA?Ìl NI10 COLUI OliCOC110 DOPO LA VISITA BUIL DONK. BLU CUCIO AI SENATO
Ancora insoluta la ormai vecchia questione della 13 a pagata agli impiegati.
Un rigidimento inspiegabile si sta venendo a determinare da parte della Direzione sulla questione ancora insoluta del premio di produzione della tredicesima mensilità che, come è risaputo, è stato pagato col 5% in meno rispetto al premio percepito dagli operai. Le ragioni portate dalla Direzione a sostegno dell'attuale rifiuto a nostro parere, sono quanto mai discutibili. Prescindendo da lacune esistenti nell'art. 17 del contratto di lavoro che trattando il tema della 13. mensilità, nulla dice in merito al computo del premio di produzione, si intende colmare tale lacuna, richiamandosi all'art. 27 ( sempre del contratto di lavoro) che nel regolamentare la indennità di licenziamento, precisa che il premio di produzione va misurato sulla media degli ultimi 3 anni di attività. Quali affinità abbiano i due articoli, 'ner autorizzare il richiamo del'uno trattamento a suffragio dell'altro, noi non riusciamo a capire.
A tutto ciò la Direzione aggiunge per bocca dell'esimio avvocato Franceschelli che tale trattamento ai fini della tredicesima mensilità (cioè, quello dell'applicazione della media degli ultimi sei mesi del premio di produzione) è in atto da molti anni e ciò dovrebbe avvalorare la tesi della giusta applicazione dell'articolo 17 da noi tanto impugnata.
Le ragioni su cui basiamo la richiesta dell'eguale misura dell'incentivo di produzione fra impiegati ed operai sulla 13. men-
silità, sono semplici e si basano sulla elementare interpretazione del primo capoverso dell'art. 17 incriminato dove, fra l'altro, si legge: « tredicesima mensilità d'importo ragguagliato (pari - N.d.R.) ALL'INTERA RETRIBUZIONE DI F A T T O PERCEPITA DALL'IMPIEGATO
STESSO ». In altre parole, la tredicesima costituisce quello che ancora oggi si chiama la doppia mensilità e come tale non può non essere uguale alla normale mensilità in corso (in questo caso pari a quella di dicembre).
Ne consegue che perchè la 13 sia pari alla mensilità corrente deve avere una incidenza di premio computata con lo stesso metro. Vogliamo avere conferma della giustezza del nostro ragionamento? Riferiamoci ad un altro istituto del contratto di lavoro e precisamente alle «Ferie », disciplinate dall'art. 16 che come la 13. maturano annualmente ed annualmente si risolvono. Ecco cosa dice l'art. 16 nel suo primo capoverso: « L'impiegato ha diritto ogni anno ad un periodo di ferie con decorrenza della retribuzione di fatto COME SE AVESSE PRESTATO SERVIZIO... ecc. ecc. ». Se a queste considerazioni di carattere normativo noi aggiungiamo che per dodici mesi all'anno gli impiegati percepinono l'eguale premio di produzione percepito dagli operai, non si vede come e perchè la Direzione possa ancora mantenersi rigida nel negare la giusta applicazione di un principio contrattuale e morale tanto sentito dalla categoria.
MERCATI CINESI PROBLEMA D'ATTUALITÀ
Gli industriali italiani d'accordo per più intensi scambi commerciali con la cince popolare.
La recente assemblea indetta a Milano dalla Confindustria sulla questione degli scambi commerciali con la Repubblica popolare cinese ha lasciato dietro di se un largo strascico di interessanti dibattiti. La polemica sull'opportunità di affidare ad un ente pubblico (l'ARAR-SPEI) ad un consorzio privato (la Fede-Cina l'esclusività dell'intermediazione e dei rapporti con gli organi cinesi del commercio estero, lascia sempre più il posto alla questione di fondo: l'urgenza di ampi e liberi scambi con l'immenso mercato cinese, senza eccessivi intralci burocratici, e soprattutto al di fuori di ogni remora e d'ogni ostacol di carattere politico ed extra-economico.
Su « 24 Ore », uno dei collaboratori abituali del giornale, Livio Magnani, ha pubblicato una lettera in cui, tra varie osservazioni di carattere tecnico sui mezzi migliori per effettuare gli scambi italo-cinesi, fa alcune affermazioni assai gravi: il Magnani dichiara cioè che gli organi « sovietici » cinesi effettuerebbero discriminazioni tra le ditte italiane esportatrici in modo da favorire quelle « comuniste », e che di conseguenza in Italia si dovrebbero costituire delle « liste nere », le quali dovrebbero comprendere le società c‘ rosse » da non ammettere agli scambi con la Cina.

E' facile comprendere come una simile impostazione, a parte ogni altra considerazione di merito, minaccerebbe di trasformare il settore degli scambi italo-cinesi in una specie di giungla, nella quale ogni imprenditore si renderebbe delatore degli altri. Alla concorrenza commerciale si sostituirebbero ufficialmente le lettere anonime, le bustarelle, le raccomandazioni. In una risposta redazionale di grande interesse, « 24 Ore » replica con argomentazioni che vale la pena di riportare ampiamente, in quanto fanno giustizia di molte sciocchezze sui fa-
UN RINGRAZIAMENTO ALLE "ZIE„ CHE VANNO ED UN SALUTO ALLE "ZIE„ CHE ARRIVANO.
Il nido, il nuovo e tanto sospirato nido aziendale ha finalmente aperto i suoi battenti alla numerosa schiera di piccoli rivoluzionari. Il paventato momento del trasloco che tanto preoccupava le mamme, ha per nulla impressionato i piccoli ospiti che dopo un'ora di permanenza nei nuovi locali, seguiti dalle vigili e premurose cure del nuovo personale del nido, erano già padroni della situazione nulla chiedendo se non che di soddisfare la loro curiosità per le cose nuove e belle che erano attorno a loro. Le sole ad essere prese dal « magone » e che non riuscivano a staccare gli occhi dalle finestre del primo piano del nuovo stabile, sono state le zie, le tre brave e buone zie che da tanto tempo hanno seguito e vigilato con affetto ed amore sulla salute dei nostri frugoletti e ad essi erano ormai legati da sentimenti veramente materni. Noi riteniamo giusto e meritato il sentimento di gratitudine che tutte le mamme inviano attraverso il nostro giornale di fabbrica a queste brave compagne di lavoro che indubbiamente hanno fatto con onestà ed impegno il loro dovere per 8 anni in un reparto tanto delicato come è il nido. Grazie di cuore zie care; grazie per quanto avete fatto per le nostre creature. Da queste colonne vogliamo anche porgere il benvenuto sincero e fraterno alle nuove lavoratrici a cui è stato affidato il compito di curare e far diventare grandi i nostri bambini. Noi li affidiamo a voi, care vigilatrici e gentile assistente, con serenità e fiducia. Nelle vostre mani avete tutto il nostro bene, quel bene per cui tutte le mamme del mondo soffrono e si sacrificano. Gradite tutta la nostra simpatia e la nostra stima assieme agli auguri sinceri che facciamo per i vostri figlioli.
Al nostro Dottor Bizzi rinnoviamo i sentimenti di gratitudine che mai diranno a sufficienza quanto noi apprezziamo la sua opera preziosa e solerte.
L'assemblea dei soci della Coop. Edificatrice Aziend.
Senza ambagi e senza inutili parafrasi dobbiamo affermare che qualche perplessità ha portato l'interessante assemblea sociale della cooperativa edificatrice della nostra fabbrica.
Fatti ed impressioni del soggiorno romano.
17 Senatori di maggioranza presenti in aula per il dibatticontro l'U. E. O.
Caro Direttore, Ti sarei grata se tu mi facessi un po' di posto nel tuo giornale, per poter informare i lavoratori della Geloso sull'esito della delegazione partita il 2 febbraio per Roma.
Delegata per le lavoratrici della Ditta Geloso e con altre 7 lavoratrici milanesi, ci siamo recate al Senato con diversi ordini del giorno, contro il trattato dell'U.E.O.
Abpiamo chiesto udienza a diversi Senatori democristiani per discutere e far capire la nostra decisione contro il riarmo della Germania e per far intendere che tutte le donne milanesi sono contro ai trattati di Londra e Parigi. Purtroppo queste personalità, con speciosi motivi, non ci hanno voluto ricevere. Così i nostri ordini del giorno li abbiamo consegnati ai Senatori comunisti e socialisti e con essi abbiamo discusso del malcontento che regna in tutta Milano per i problemi che riguardano l'umanità intera. In mattinata moltissime delegazioni di tutti i paesi d'Italia sono giunte al Senato, tutte con lo stesso motivo nostro.
mosi « finanziamenti » del Partito comunista.
« L'affermazione che gli Enti statali import-export cinesi operino delle discriminazioni a danno delle ditte italiane non filocomuniste — scrive il giornale — avrebbe bisogno di qualche maggiore dimostrazione. P e r quanto ci concerne, non abbiamo elementi per sostenere che tale affermazione sia falsa, ma non abbiamo neanche elementi per affermare che sia vera. Se qualcuno, meglio informato di noi, ha in mano la verità, la tiri fuori e la dimostri... Insomma, noi vorremmo che se in Italia esistono effettivamente operatori seri danneggiati a causa di discriminazioni politiche da parte dei cinesi, questi operatori venissero finalmente fuori a far conoscere le loro rimostranze. Intanto, a noi risulta che molte ditte milanesi, che non sono neppure infondatamente sospettate di essere filocomuniste, lavorano con la Cina senza che da parte di questa siano frapposti ostacoli ».
Sulla questione dei « finanziamenti al Partito Comunista », « 24 Ore » scrive: « Se un'organizzazione commerciale dispone di elementi abili e capaci creatori di affari, questi elementi possono guadagnare anche lavorando con Paesi diversi da quelli del blocco orientale, e versare poi una quota dei loro profitti ai partiti del loro cuore (compresi partiti diversi da quello comunista). Procedendo con certi criteri, bisognerebbe arrivare a proibire ai filocomunisti aventi larghe capacità operative e a tutti coloro che hanno propensione al finanziamento politico, una attività professionale in qualsiasi campo e non soltanto in quello import-export ».
L'assurdità di certe pretese discriminatorie contenute nei noti provvedimenti del governo Scelba-Saragat viene bene messa in luce dalle parole del quotidiano economico milanese.
Elemento fondamentale di tale fenomeno è stato indubbiamente la conoscenza dello Statuto che in certi suoi articoli va inevitabilmente modificato mentre per altri aspetti abbisogna di larga chiarificazione onde fugare false interpretazioni. Altro aspetto deludente della riunione è stato dato dalla notizia del mancato acquisto del terreno. Anche 1' affermazione fatta in buona fede da un socio, in sede di discussione, secondo cui la cooperativa o l'ente a cui essa è associata ha una coloritura politica (questo colore sarebbe, e non potrebbe essere diversamente, che rosso), ha trovato certamente un po' di credito in qualche socio. Risulta forse che si abbia chiesto a qualcuno dei sessanta aspiranti alla casa (d.c. compresi) di associarsi al P.C.I. o a prendere tessere equipollenti? E' facile a questo riguardo rispondere a qualcuno che certe affermazioni servono a giustificare l'atteggiamento poco benevolo dell'attuale Governo per le istituzioni cooperativistiche ma che nello stesso tempo mettono in luce il malcoDopo l'elezione del nuovo presidente Alighiero De Micheli, il consiglio generale della Confindustria ha proceduto alla nomina delle cariche. I quattro vicepresidenti sono stati confermati: due di essi, Senatore Borletti, di cui è inutile sottolineare la figura, e l'ingegner Cenzato, presidente della SME, dominano nettamente sugli altri due: Quintieri e Pasquato. La nuova Giunta esecutiva che è risultata eletta offre la dimostrazione, se ancora era necessaria, dell'assoluto predominio dei grandi trust in seno agli organismi direttivi della Confindustria.
stume politico di chi oggi governa l'Italia, per cui le leggi che tutelano i diritti dei cittadini vengono applicate con severa discriminazione. Del resto, seri dirigenti di Banca, ci hanno a suo tempo prevenuti sulle difficoltà (di questo tipo) a cui si andava incontro nella realizzazione dei nostri piani tendenti a darci e a dare una casa a tutti coloro che ne hanno bisogno. Noi ringraziamo lo stesso coloro a cui noi, consapevoli della giusta e difficile missione di mettere in piedi una casa per i nostri sfortunati compagni di lavoro che di questa mancano, ci eravamo rivolti per avere un aiuto. Del resto nessun obbligo essi hanno verso noi e verso gli associati perchè siano obbligati ad aiutarci. Noi andremo avanti nel tentativo di riuscire nel nostro onesto scopo. A chi ha fiducia in noi diciamo di leggere attentamente lo statuto e prepararsi a mettere in evidenza nella prossima assemblea quegli aspetti di esso, che secondo il proprio parere, vanno rivisti o modificati ed una volta superati tutti i motivi di dissenso e con l'ormai certezza di entrare presto in possesso del benedetto terreno, marceremo uniti perchè sia possiboile raccogliere i frutti di tutti i nostri sacrifici.
V. LANCINI
L'ORGANIZZAZIONE SINDACALE DEL padronato in mano ai grandi monopoli
Il gruppo Edison si trova rappresentato dal suo presidente Piero Ferrario nonché da Vittorio De Blasi e Piero Anfossi. Accanto a questi « colossi » si collocano Alberto ed Isidoro Pirelli, Giovanni Falck, Vittorio Marzotto, Attilio Pacces della SIP, Benedetto Acquarone e Domenico Borasio della « Eridania Zuccheri », Marimarconi d e 11 a « Franco Tosi ».
E' stato per me granue soddisfazione vedere tutta quella gente riunita al Senato, per portare il desiderio di pace di milioni di italiani.
Nel pomeriggio con molte difficoltà e con l'appoggio di Senatori di sinistra, siamo state ammesse alle tribune del Senato per assistere al dibattito in co rso.
Ha aperto la seduta l'oratore Smith degli indipendenti di sinistra. Egli ha rievocato tutte le barbarie che i tedeschi hanno commesso (c'era da inorridire).
Ha esortato quei pochi Senatori di maggioranza presenti in aula, a riflettere prima di commettere altri grossi errori, perchè il popolo italiano è stanco di subire le conseguenze di un governo che non tiene conto degli interessi e della volontà del popolo.
Ha quindi preso la parola un senatore democristiano e uno repubblicano, tutti e due d'accordo nell'affermare che l'UEO è un trattato di pace e che il riarmo della Germania mira ad unire tutta l'Europa contro le aggressive mire del mondo socialista.
In merito a questi due ultimi ha risposto il Senatore comunista Grieco chiedendo loro quali fossero le mire aggressive del Socialismo. Forse perchè il Socialismo vuol migliorare il tenore di vita di tutta la classe operaia?
Per quasi due ore ha parlato Grieco e la sua parola ha rinsaldato in chi ascoltava, l'entusiasmo alla lotta contro il riarmo tedesco e contro l'U.E.O., per la pace e l'indipendenza del nostro Paese.
Caro Direttore, vuoi sapere quale è stata la cosa che più mi ha colpito durante la mia presenza al Senato? L'assenteismo e la poca serietà dimotrata dai parlamentari governativi c h e davanti alla portata del problema in discussione, sedevano in numero di diciassette, dico diciassette, con fare annoiato nei banchi di centro. Di qui la mia amara constatazione del come e di chi è oggi governata l'Italia.
Scorrendo l'elenco dei nuovi eletti, difatti, si ritrovano, con la potenza schiacciante dei gruppi che rappresentano, i nomi di Vittorio Valleta e Giancarlo Camerana dell'IFI-FIAT, Carlo Pesenti dell'Italcementi, Franco Marinotti della Snia e Carlo Faina della Montecatini.
Fa corona a questi massimi esponenti nelle cui mani si trovano le principali leve economiche del Paese, una nutrita rappresentanza dell'I.R.I. nelle persone di Angelo Sonino, Ernesto Manuelli, Giuseppe Luraghi. La loro presenza nella Giunta esecutiva dimostra come i legami fra I.R.I. e Confindustria siano mantenuti e rinsaldati, malgrado il voto della Camera che esplicitamente aveva richiesto la separazione dei due organismi per sottrarre alla rapacità dei trust una così importante parte
PASQUALI N A CAVALLETTI del patrimonio produttivo nazionale.
La composizione stessa della Giunta esecutiva della Confindustria viene a smentire con la concentrazione di così potenti interessi economici, le recenti affermazioni di Costa all'assemblea degli industriali tendenti ad accreditare le tesi che in Italia non esisterebbero monopoli. La Confindustria è più che mai, invece, l'espressione di queste forze estremamente dannose per l'economia del nostro Paese.
I POMPIERI DI VIGGIÙ Un autentico pompiere ci scrive
Ecco quanto ci scrive il nostro simpatico compagno di lavoro ed assiduo lettore di « Microfono » amico Poli a proposito della proposta da noi suggerita per la costituzione di una squadra antincendio aziendale.
Egr. Sig. Direttore, ho letto con vero piacere ed interessamento l'articolo su i « Pompieri di Viggiù » apparso sul « Microfono » del giorno 282-1955. Il piacere e l'interessamento sopra citati, deriva dal fatto che, essendo io, per motivi di servizio militare a disposizione del 52° Corpo di Milano per tutte le attività inerenti al servizio stesso e trovandomi concretamente al corrente di tutto l'andamento pratico e teorico dei Vigili del Fuoco, abbia potuto rilevare l'accorto ragionamento dell'articolista, in merito alla costituzione di un piccolo servizio di prevenzione antincendi adatto ad espletare mansioni di pronto soccorso e calamità nell'interno del nostro stabilimento. Come nei grandi Corpi di tutte le città e nazioni non è tanto il servizio antincendi che si mira a rafforzare, quanto quello di prevenzione. Praticamente parlando posso dire che un piccolo gruppo di 1218 uomini volonterosi e bene addestrati, e che comporterebbero praticamente agli effetti dell'istruzione una spesa indifferente, potrebbero alla bisogna salvare e far risparmiare cospique entità di materiali o denaro che diversamente andrebbero persi per casi puerili di incompetenza e paura di già verificatesi. Ora, io disinteressatamente parlando potrei essere il primo di una bella schiera di ragazzi coraggiosi atti allo scopo, trovandomi nelle sopra citate condizioni. Altri come me potrebbero imparare e rafforzare la schiera, e con l'aiuto dei superiori, no nè detto che ciò non si possa fare per il bene della Ditta e di noi stessi.

Forza quindi con la buona volontà e con il sacrificio per il benessere di tutti quanti amano il proprio posto di lavoro e il benessere della propria esistenza.
Cordialmente saluto, Giuseppe Poli
52,, Corpo Vigili del Fuoco Via Ansperto 4 - Milano
Grazie amico Poli per il tuo entusiasmo e per il tuo promesso contributo. Noi siamo in attesa di una risposta alla nostra proposta, da parte della Direzione e, nel caso che questa sia affermativa noi terremo conto dei tuoi suggerimenti per fare tesoro delle tue esperienze e delle tue capacità. Grazie ed abbiti i saluti di tutti noi.
IL DIRETTORE
LA LIBERTÀ - CONQUISTA CHE NON PUO' AVERE COMPROMESSI
La posizione della C. G. I. L. illustrata in un comizio dall'On. Di Vittorio.
Non molto tempo fa i lavoratori milanesi hanno ricevuto la gradita visita del Segretario nazionale della C.G.I.L. on Di Vittorio. In uno dei teatri cittadini, ove ha tenuto un pubblico comizio, egli ha fatto delle dichiarazioni che per la loro importanza hanno indubbiamente suscitato molto interesse nel -• mondo del lavoro.
Di Vittorio ha parlato della libertà in concreto, della libertà dei lavoratori, minacciata nuovamente dai monopolisti e dagli agrari, i quali, con l'appoggio del governo, ritengono che sia giunto il momento per liquidare la Repubblica e riportare la storia indietro di trent'anni.
Vi è oggi — ha detto Di Vittorio — una grande instabilità, economica e politica. Essa deriva dalla stessa causa: l'arretratezza generale del Paese; essa giova soltanto ai grossi proprietari, che fondono su questa instabilità le loro speranze di reazione, e che se ne servono per opprimere e sfruttare i lavoratori. La disoccupazione, provocata da questa instabilità, serve da mezzo di ricatto per imporre sempre nuove rinunce e umiliazioni a chi lavora. La miseria porta con sè le premesse, ed è il mezzo, per strappare la libertà al popolo. Ecco perchè il problema della libertà — e prima di tutto della libertà nelle fabbriche — è il problema di fondo che dobbiamo risolvere; e la C.G.I.L. lo pone al centro della propria lotta.
Anche la lotta per i patti agrari ha dimostrato come è largo il fronte che rivendica i diritti umani: organizzazioni cattoliche, tecnici, personalità di ogni campo, si sono ritrovati su un'unica piattaforma, tanto che il governo rischia oggi di precipitare per la perdita della sua base. Ponendosi alla testa della lotta contro i lavoratori, con le discriminazioni, le lotte antisindacali, le persecuzioni anticostituzionali, il quadripartito si è isolato prima ancora di sfasciarsi. Vi è oggi la possibilità di lan-
Una dolorosa tutti i lavoratori perdita per della fabbrica
ciare l'appello più largo a tutti gli italiani, perchè sostengano i lavoratori nella lotta per la difesa dei loro diritti nella fabbrica; e in tal modo, tutti difenderanno la libertà di tutti, parche è proprio nella fabbrica che la libertà ha il primo baluardo, là dove l'operaio afferma la sua alta funzione 'sociale, creando la ricchezza necessaria alla vita di tutto il popolo.
Con lo stesso spirito, noi ci rivolgiamo oggi al Vescovo di Milano — ha detto Di Vittorio — a Mons. Montini che si è detto il Vescovo dei lavoratori. Noi non mettiamo in dubbio le sue parole. Anzi, proprio facendo appello a questo senso di solidarietà e di amore verso i lavoratori, gli chiediamo rispettosamente di intervenire contro la vergogna delle discriminazioni fatte tra i più poveri: i disoccupati. Discriminazioni fate purtroppo anche nelle canoniche, quando i parroci — a dispetto delle leggi sul collocamento — raccomandano questi o quelli, escludendo quei lavoratori che sono conosciuti per le loro idee non « ortodosse ».
E, infine, ci rivolgiamo anche alla Confindustria. Ai padroni diciamo: se volete procedere sulla via della violenza, risponderemo con la lotta. Ma se volete discutere, noi siamo sempre disposti. Vi offriamo quindi di trattare per la creazione di un regolamento tipo, valido per tutte le fabbriche d'Italia, in cui venga riconosciuto il fondamentale diritto di tutti i lavoratori a godere delle libertà garantite dalla Costituzione.
E come siamo disposti a discutere, ma anche a lottare in difesa della libertà, così dobbiamo — ha concluso l'oratore -impegnarci a fondo per lottare per la pace. La CGIL solennemente invita tutti i lavoratori, tutti gli italiani, a sottoscrivere l'appello di Vienna. Salviamo l'Italia dalla distruzione atomica, salviamo la pace, salviamo il lavoro e la libertà e in tal modo porteremo avanti la civiltà di tutto il nostro popolo.
F E L I C I 1 — A ZI Ci N
L'operaio Negri Giuseppe dello stabilimento di Lodi il 1° marzo è diventato papà di una bella bambina. Al felice e fortunato papa, alla brava mammina ed alla piccola Daniela inviamo i migliori auguri da parte di tutta la maestranza dello stabilimento.
L'operaia Bonseri Elvira del rep. Elettrolitici è diventata mamma di una bella bambina a cui ha imposto il nome di Lorenata. Alla neonata, alla mamma ed al papà le compagne di reparto porgono infini auguri.
Sempre del rep. Elettrolitici. La lavoratrice Albarelli Luigia il 7 del corr. mese è diventata nonna. Alla nonna felice ed ai suoi cari auguri e felicitazioni.
AkE3EIONIALTISSIIVII
Basla Dorina - Di Paola Rosa - Fontana Adele - Canova Giulia - Giaveri Maria - Scaglia Iolanda - Minora Maria - Daccò Marcella - Facili Rosa - Boni MariaTavazzi Luisa - Conca Lucia, hanno fatto il loro dovere abbonandosi a « Microfono ».
CIMMEMIMI
PRO AVER
Primavera dolce e eterna ancora una volta si è affacciata sul grande verone contornato di viole e gelsomini dal caldo profumo. Gli uccelletti cantano facendo coro: Sii tu benvenuta. Ed i ruscelli come piccoli strumenti delicati accompagnano questo canto Le tenere foglie appena nate, al soffiar del vento intrecciano gentili danze come rito alla bella apparizione. Il sole bacia con i suoi raggi le vellutate gote della primavera e con il suo disco indorato posato sulla sua testolina, la rende principessa.
Il vento, regalata la sua impetuosità all'inverno, appare ora timido. mari sono smeraldi che adornano il meraviglioso abito i laghi sono come i suoi occhi, le montagne la sua formosità, i fiori e i prati verdi la completano nel suo splendore. Questa è la Primavera.
Parole di BRINA VITTORINA
Rassegna della Stampa
RAI, RADIO ITALIANA. « Caux l'UEO in Francia alla prima votazione: vano attendersi la notizia concisa che il fatto richiedeva, la RAI dirà testualmente iniziando la comunicazione: « Ottimismo di MendèsFrances dopo la prima incerta votazione... ». Gli statali sanno oramai che non avranno vere notizie se non dai giornali, la radio parla genericamente degli aumenti sui . quali immancabilmente tutti sono d'accordo tranne, naturalmente, l'opposizione che, dietro la richiesta di aumenti vertiginosi, nasconde il subdolo intento di dimezzare agli impiegati dello Stato il magro stipendio. Cosa fa questo meraviglioso personaggio del XX secolo, il « cittadino medio »? Spegne la radio, e la spegne sempre, se non l'ha già fatto prima, al momento del giornale radio.
« ... Ma come, vorremmo che la RAI facesse opposizione allo Stato che la finanzia? (in realtà la finanziano i radioascoltatori, n.d.r.) No, assolutamente no, vorremmo solo che ci desse informazioni, tutte quelle che i suoi mezzi tecnici le consentono di darci. La radio è per tutti, anche per il cittadino comunista che ha il diritto di sapere quando inizia la Conferenza nazionale del suo Partito: non propaganda, ma informazione ». (dal settimanale democristiano Ordine e Libertà di Abbiategrasso).
gni e ai nostri lamenti senza che noi si richiedesse. Intuiva, appena ci vedeva, cosa avevamo bisogno e ci aiutava, si prestava, si dava attorno finchè il nostro dolore fosse placato. E quando si accorgeva che aveva fatto tutto quello che poteva farsi, allora, atteggiava un sorriso simpatico di mammina contenta. Ed ora un morbo crudele ce l'ha rapita e non sentiremo più vicino a noi la voce calma e rincuorante della nostra buona Signora Maria! Alla desolata famiglia e al nostro Aldo, in particolare, operai ed impiegati della Società inviano profonde condoglianze e l'assicurazione che il ricordo della Signora Maria resterà nei nostri cuori.
Il « Microfono » con tutta la Redazione si associa al profondo dolore e la considera come una caduta nella battaglia del lavoro.
L'improvvisa, inattesa morte della nostra Infermiera, (era per noi una vera Sorella amorosa e premurosa) ci ha procurato molto dolore. Eravamo abituati a vederla sempre presente, capace di venire incontro ai nostri biso-
I figli e i congiunti tutti della compianta Maria Mangiarotti Ved. Peroncini ringraziano sentitamente per la commossa partecipazione al loro dolore.
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Con profondo senso di costernazione abbiamo appreso tempo fa la notizia della morte repentina della figlia del nostro caro compagno Colombo Francesco. Da pochi giorni dimessa dall'ospedale completamente guarita, questa graziosa giovane diciottenne, nel giro di poche ore è venuta a mancare all'affetto dei suoi inconsolabili genitori e nonni. I compagni Failla e Di Biasi che hanno rappresentato la maestranza e la Direzione ai funerali si sono resi interpreti dell'affetto e della solidarietà che il doloroso avvenimento ha suscitato fra tutta la maestranza.
Nido Aziendale Nuovi ospiti
Ad incrementare la produzione di... pattine sporche e cose del genere, nel rep. Nido sono stati assunti con contratto a termine le lavoratrici: Missaglia
Daniela di 7 mesi, figlia della dipendente Semenza Bartolomea; Tisera Bruna di mesi 8, figlia di Basilico Emilia del rep. C.H.; Franceschetti Carmen di due mesi di Pistoni Tosca del rep. C.H.; ed i lavoratori Giaveri Giancarlo di due mesi, figlio di Giaveri nonché Andrea e di Bernardinello Velia; Zucca Claudio di due mesi, figlio di Arienti Lina del rep. Cabrini. Ai nuovi lavoratori e lavoratrici raccomandiamo di mangiare tanta pappa e diventare presto grandi onde poter fare disperare di più i loro genitori. A tutti, tanti e tanti auguri da parte di « Microfono ».
RIDETE (ma non troppo)
MODI DI DIRE
Durante uno sciopero agricolo un tizio si presenta agli scioperanti ed esige di essere ascoltato. Fin dalle prime parole i braccianti capiscono che si tratta di un provocatore inviato dall'agrario e, con un calcio bene assestato nel sedere, lo cacciano via.
Poco dopo l'oratore sfortunato si presenta all'agrario. « Ebbene? — domanda questi. — Com'è andata? ».
« — risponde l'interpellato... — ho tentato di parlare ma quelli mi hanno subito chiuso... la bocca! ».
NOTE 1?1 SPORT
Il Giro d'Italia », organizzato dalla « Gazzetta dello Sport », è definitivamente varato.
La classica manifestazione nazionale che si svolgerà dal 14 maggio al 5 giugno, comportera 21 tappe di complessivi 3.857 km. e due giorni di riposo.
Le tappe sono state così distribuite: 14 maggio (sabato): Milano-Torino, km. 200; 15 (domenica): Torino - Cannes, km.
248; 16 (lunedì): Cannes-Sanremo, km. 115; 17 (martedì): Sanremo-Acquiterme, km. 199; 18
(mercoledì): Acquiterme-Genova, km. 173; 19 (giovedì): Genova (circuito Lido d'Albaro) cronom. a squadre, km. 18; 20 (venerdì): Genova - Viareggio, km.
181; 21 (sabato): riposo a Viareggio; 22 (domenica): Viareggio-Perugia, km. 244; 23 (lunedì): Perugia-Roma, km. 178; 24 (martedì): Roma (circuito campionati del- mondo), kin. 240; 25 (mercoledì): Roma-Napoli, km. 236; 26 (giovedì): NapoliScanno, km. 180; 27 (venerdì):
Scanno-Ancona, km. 251; 28
(sabato): Ancona,-Cervia P'neta km. 171; 29 (domenica): Cervia
Pineta-Ravenna (cronom. individ.), km. 48; 30 (lunedì): Ra-
venna-Lido di Jesolo, km. 244; 31 (martedì): Lido di JesoloTrieste, km. 146; 1 giugno (mercoledì): riposo a Trieste; 2 (giovedì): Trieste-Cort'na d'Ampezzo, km. 241; 3 (venerdì): Cortina d'Ampezzo-Trento, km. 230; 4 (sabato): Trento-San Pellegrino, km. 214; 5 (domenica): San
Pellegrino-Milano, km. 100.
T 'T I
Al lavoratore Sacchetti è venuto a mancare l'affetto del suo caro genitore. Per una spiacevole coincidenza il sabato in cui è stato effettuato il funerale la quasi totalità della commissione interna era assente dal lavoro per cui quel doveroso omaggio che è tradizione di cortesia e di solidarietà della nostra fabbrica di rappresentare i lavoratori nell'estremo viaggio dei cari defunti, è venuto meno. Noi ci scusiamo con l'amico Sacchetti e gli porgiamo i segni della nostra solidarietà e del nostro cordoglio.
Ai lavoratori ammalati
gli auguri dei compagni di lavoro
Dal rep. Villa la lavoratrice Cornalba Santina è da tempo assente perchè ammalata. Precedentemente la Santina ebbe a subire un intervento chirurgico. Le compagne di lavoro la ricordano e le inviano tanti saluti e tanti auguri.
La lavoratrice Bergamaschi Teresa del rep. Villa ha in questi giorni il dolore di avere la mamma e la sorella ricoverati in ospedale. « Microfono » fa tanti auguri ed invia alla degente saluti cordiali.
Numeri, vincenti della lotteria della festa della donna
Premio Apparecchio Radio (Vinto da Vergnaghi Franca)
Premio Apparecchio Radio (Vinto da Boncristiano Adolfo del rep.
Premio Impermeabile donna
» Gonna per donna già confez.
5' » Taglio vestito donna
6" » Borsetta donna (marrone)
7' » Borsa a secchiello
» Scarpine per bambino
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» Scarpine per bambine (bian. mar.)
» Sandali donna
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» Scarpine per bambino (bianche)
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» Pantofole per uomo
» Taglio sottana donna
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Averti Egidio del rep. Mensa
è da tempo assente perchè ammalato. I compagni lo ricordano e gli inviano tanti e tanti auguri.
- .
Hanno rinnovate
l'abbonamento con l'impegno di portare altri abbonati .
Hanno pagato regolarmente
l'abbonamento a «Microfono »: Ceriani, Borelli, Bozzetti, Costantino, Boncristiano, Cosma, Porcellini, Pasquini, Cabrini, Massari, Martini, Ranzani, mini.
RIDETE (se ci riuscite)
Il capo ufficio (al nuovo fattorino): — Lo sai che devo perdere la meta del mio tempo per sorvegliarti?
Ho letto per voi UN BUON LIBRO PER I PICCOLI
Il libro di Giovanni Pirelli, Giovannino e Pulcerosa (l) è un. tentativo completamente riuscito di rinnovare la letteratura per l'infanzia dagli usuali schemi di mondi e fatti irreali. che non, insegnano nulla ai bambini e tante volte li spaventano. Questo libro invece narra la storia di un ragazzo che lascia il suo paese, dove il mondo è fermo, per andare alla città di Milleluci a lavorare. Nella città lo attendono avventure serie divertenti; la sua ingenuità di bambino di paese gli procura non, pochi puoi, finché egli non si unisce ad altri uomini, onesti e desiderosi di lavorare come lui, e come lui privi di tutto, per formare la «Fratellanza Cooperativa Tuttofare Senzatetto a, dove l'unione del lavoro e dei guadagni e l'aiuto reciproco aprono un nuovo orizzonte e rendono felici coloro che prima erano disperati, e li fanno invidiare perfino dai poliziotti che li avevano sloggiati dalla grande città.
L'avventura di Giovannino è quindi un po' l'avventura di tutti gli uomini, quando da bambini divengono adulti, e dalla protezione della casa escono nel mondo a vivere insieme ed anche contro gli uomini che lottano o si aiutano a vivere.
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14" » Scampolo per sottoveste donna
» Scampolo per camicetta donna
» Scarpe bambina
» Scarpe bambina
» Scarpe bambina
» Scarpe bambina
— Mi spiace, signore, ma io il mio tempo devo perderlo tutto per sorvegliare... se lei mi sorveglia.
(1) Giovanni Pirelli, Giovannino e Pulcerosa, Milano-Roma, Edizioni Avanti! 1954 (collana « Il Gallo », 15), pp. 167 con 15 illustrazioni, L. 300.
AI MONTI - AL. MA R E
Programma di gite e di soggiorni organizzati dall'Inca
7 - 12 aprile
PASQUA A PARIGI
In treno. Quota per persona Lire 25.000 più L. 1500 per passaporto collettivo. Chiusura iscrizioni: 25 marzo.
7 aprile (giovedì): ore 20,30: ritrovo nella sala d'aspetto di 2 classe; ore 21,50: partenza da Milano Centrale.
8 aprile (venerdì): ore 9,30: arrivo a Parigi. Trasporto in torpedone all ' albergo. Pensione completa in albergo. Nel pomeriggio, visita a Parigi moderna.
mo; ore 19: arrivo a Nizza e cen in albergo, pernottamento.
Lunedì 25 aprile: ore 7: colazione; gita facoltativa a Cannes; ore 12: pranzo; ore 15: partenza da Nizza; ore 19: cena a Loano. Ore 24: arrivo a Milano.
L ' I.N.C.A. (Istituto Nazionale Confederale di Assistenza). Servizio Provinciale della Camera del Lavoro di Milano, organizza per i lavoratori i seguenti soggiorni primaverili:
MARE
50^
» Scarpe bambina
Storiella quasi vera IL VERO PAPA'
Ai tempi in cui era facile parlare col Padreterno avvenne che, una giovane sposa, in procinto di divenir mamma, avvilita dal continuo soffrire e spaventata da ciò che l'attendeva ancora, così pregò l'Altissimo: « Signore, tu che sei equo con tutti, ti par giusto che nel concepimento della vita, l'uomo abbia a partecipare alle gioie dell'amore abbia ad essere quello che con la paternità ha più diritti sulla prole e per contro tutti i dolori e tutti i sacrifici debbano essere sopportati dalla donna, fragile e sensibile creatura? Non ti sembra che al pari delle gioie anche i dolori debbano essere condivisi in egual misura? ». Davanti a queste giuste considerazioni, il Padreterno acconsentì a modificare le cose ed assicurò in questo senso la giovane donna. Venne il momento fatidico e mentre le doglie prendevano la trepida mammina, lo sposo, tranquillamente seduto attendeva di diventare padre. Possibile che il Signore si fosse dimenticato della promessa? Intanto che questi ed altri pensieri turbinavano nella mente della partoriente, un gran frastuono proveniente dai piani superiori della casa attirò per un attimo l'attenzione dei personaggi della nostra storia, che giustamente preoccupati del prolungarsi del baccano mandarono a vedere cosa stava succedendo. Fu lo sposo che dopo breve tempo ritornò a rassicurare gli astanti che causa di tanto subbuglio erano delle forti doglie che avevano preso il giovane avvocatino del piano di sopra. Fu in quel momento che la calda e supplice preghiera della novella sposa chiedente a Dio di rimettere le cose nel loro giusto verso si elevò in cielo e da quanto si può constatare, anche quella volta la bontà del Signore non venne meno.
9 aprile (sabato): pensione completa in albergo. Alla mattina, visita di Parigi storica; pomeriggio: visita di Versailles.
10 aprile (domenica): pensione completa in albergo; visita di NOtre Dame.
11 aprile (lunedì) pensione completa in albergo; giornata a disposizione. Ore 19,20: partenza dall'albergo in torpedone; ore 21,30: partenza da Parigi.
12 aprile (martedì.): ore 12,35: arrivo a Milano Centrale.
Trattamento in categoria II B, viaggio in terza classe, camere a due letti. Supplementi: sistemazione in albergo categ. II A
L. 3.000; sistemazione in camera singola L. 2.000; viaggio in seconda classe L. 5.000; visita di Parigi notturna L. 3.000..
Domenica 10 aprile
LOCARNO - LUGANO
In pullman. Quota per persona
L. 1000 più L. 250 per passaporto collettivo. Chiusura iscrizioni: 2 aprile. Partenza: ore 7 dalla Camera del Lavoro; sosta di un'ora a Locarno; pomeriggio a Lugano. Rientro a Milano: ore 22 circa.
12-16 aprile FIERA DI MILANO
Combinazioni per soggiorni di singoli e comitive n Milano e nei dintorni; vitto e alloggio. Visite in comitive alla Fiera con sconto sui biglietti d'ingresso. Gite ai laghi.
Domenica 21, lunedì 25
NIZZA (Costa Azzurra)
In pullman. Quota per persona
L. 8000 più L. 500 per passaporto collettivo. Chiusura iscrizioni 16 aprile. • Domenica 24 aprile: ore 7: partenza dalla C. d. L.; ore 12: pranzo a Loano; sosta. a San Re-
LOANO (Riviera Ligure)
Albergo «Miramare», retta giornaliera L. 1200.
MONTAGNA
APRICA ( Valtellina) int. 1100
Albergo « Bologna » - retta giornaliera L. 1300.

CURE TERMALI
ABANO (Padova)
Albergo « All'Alba » - dieci giorni di cura L. 18.000; 14 giorni di cura L. 25.000.
MONTEGROTTO ( Padova)
Albergo « Antiche Terme » - dieci giorni di cura L. 17.000; 14 giorni di cura L. 23.000.
CHIANCIANO (Siena) Dal 16 aprile: turni di 15 giorni con partenze al 1'- e al 16 di ogni mese. Retta per 15 giorni di cura (nei mesi di aprile e maggio) L. 29.000.
MONTECATINI (Pistoia) Dal 1" aprile: turni di 12 giorni di cura (nei mesi di aprile e maggio) L. 21.000.
SALSOMAGGIORE (Parma)
Albergo « S. Carlo » - turni di 14 giorni - solo vitto e alloggio L. 19.000 - Sconto del 25 (,'"c sulle cure.
TABIANO (Parma)
Pensione « Verdi » - turni di 14 giorni di cura L. 24.000. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all'INCA (Camera del Lavoro - Milano - Corsó di Porta Vittoria 43 - Tel. 795.844). ..*
ATTENZIONE
Richiedete il programma per le «Ferie dei lavoratori Verrà approntato per i primi gioni di