Difendiamo it nostro tenore di vita
Avviene sempre così; quando la commissione interna, i giornali (solo quelli che si interessano delle lotte della classe operaia) la radio (pochissime volte) ecc. ecc. ci parlano, ci mettono in guardia, ci spiegano determinati provvedimenti, o progetti che dovrebbero modificare prezzi, (in senso peggiorativo) togliere benefici o cocunque peggiorare le condizioni di vita di chi lavora, tutti, dico tutti, ascoltano, (se ascoltano) commentano e tutto finisce li. State attenti che vogliono aumentare le trattenute della previdenza sociale, si disse una volta. A si? Pensa che brutta roba! E quando nella busta sono mancati veramente i soldi, ci fu il rimbrotto di qualch'uno) e tutto finì lì. Si deve, penseranno coloro che ci hanno fatto questo regalo. che i lavoratori stanno bene! State attenti che aumenta il pane, il latte, il gas, l'acqua. A si? Che mascalzoni, che vigliacchi, che incoscenti. e tutto finisce lì. E quando la triste realtà si trasforma in moneta sonante che esce fuori dalle tasche di chi ce n'ha poco, si strilla, ci si dispera si impreca e... tutto finisce lì. In questi giorni il consiglio comunale sta discutendo la pretesa della Edison di aumentare il prezzo del gas della bazzeccola di lire 8 (dico otto) al metro. Sapete, dice la società monopolistica, io intendo mettere assieme al gas attuale una parte di metano e ciò facendo io aumento le calorie del gas, così che ogni massaia impiega meno tempo a cuocere la minestra e siccome ciò significa risparmio di danaro per il consumatore così noi abbiamo deciso di aumentare la tariffa del prodotto. Il consiglio comunale deve decidere se dare il nulla osta o meno. Cosa dicono i consiglieri comunisti, socialisti e democratici? Dicono: va bene che l'immissione del metano aumenta le calorie (da 3.500 a 4.500) ma è anche vero che il metano viene a costare alla Edison meno del gas povero, qunidi l'aumento del prezzo è ingiustificato e noi votiamo contro. Cosa dicono il sindaco, gli assessori e tutta la parte più responsabile dell'amministrazione comunale? Dicono le stesse cose che dice la Edison, e se tutto tace, se anche questa volta ci si accontenta di chiamare col loro nome coloro che se ne infischiano degli interessi dei cittadini, per faro l loro interessi, presto, forse fra qualche giorno noi pagheremo il gas non pii) a lire 25 ma si lire 37 al m. cubo. A voi lavoratori la parola.

Un'altro scandaloso avvenimento da aggiungere a quello dell'aumento del gas ci viene da una delibera del Consiglio prov;ncitale di Milano dove i consiglieri democristiani hanno proposto lo stanziamento di die. ci milioni per la costruzione di un istituto per... chierici. Tutti coloro che da anni aspettano la casa perché sfrattati,. perché abitanti in case antigieniche, superaffollate o che intendono sposarsi sono serviti.
Vigorelli ai pensionati
Si dice che non c'è il due senza il tre. Lasciatemi dunque dire qualche cosa sulle prodezze dell'on. Vigorelli, ministro del Lavoro, nei riguardi delle pensioni e dei pensionati. Sentite, sentite. Dopo le lunghe agitazioni della categoria dei pensionati si è addivenuti alla esigenza di provvedere alle giuste e sacrosante richieste con un progetto di legge. A questa fatica si è sottoposto appunto l'on. Vigorelli che dopo lunghe meditazioni e travagli immani ha partorito un progetto di legge che in sintesi si può così illustrare: prolungamento delle età della pensione dalle attuali j 60 anni per gli uomini e 55 per le donne a sessanta per le ultime e 65 per i primi Niente assistenza farmaceutica. L'assistenza medica andrebbe data solo in casi particolari di disagio finanziario e comunque tutti i pensionati dovrebbero pagarne le prestazioni con un contributo dell'i% sull'importo della pensione stessa. Alla gioia di questo regalo vigorelliano non dovrebbe sfuggire (sempre secondo il socialdemocratico ministro del Lavoro) nemmeno il lavoratore occupato che in base al suaccennato progetto di legge, dovrebbe contribuire alle spese di assistenza medica dei pensionati con una cifra che eleverebbe l'attuale percentuale del 3%..Ed il Governo, domandere;.a voi, con che cosa contribuirà per sollevare le sorti dei pensionati? Beh! contribuirà con le scoperte dell'on. Vigorelli, che Dio t'abbia in gloria. Resta inteso che polemizzare non serve a niente e che se vogliamo che niente e che se vogliamo che i nostri problemi vengano realizzati veramente dobbiamo far sentire forte, ma molto forte la nostra voce. • Microfono> aspetta perciò di potersi fare iniziatore di qualche buona proposta che i lavoratori interessati Intendono promuovere per dare la evegliarina a chi di dovere. G. I.
NUOVO LISTINO PAGA„
Non è difficile capirne il contenuto, ma una spiegazione delle voci che compongono il nuovo listino paga ci sembra utile e necessario. Dunque, in alto a sinistra, ove prima vi era la paga orario, ora si trova la paga conglobata che da oggi diventa la nuova paga oraria. In questa paga conglobata vi è compresa la vecchia paga base con le due rivalutazioni, la vecchia contingenza in vigore ancora in luglio, il caro pane nella misura di lire 2,50 orarie e le otto lire tolte dalle 21 che l'azienda ha dato a titolo di acconto sui futuri aumenti. Nella seconda casella troverete gli ultimi due aumenti della contingenza. Nella terza casella, con scritto « punti premio » vi è la cifra della vecchia paga riportata in punti (ogni punto vale una lira) che serve come base ter il calcolo del premio di produzione. Quarta ed ultima casella, il totale delle ore lavorate (ordinarie e straordinarie). Nella prima riga dopo le caselle, al n. 1, vi sono riportate le ore ordinarie e relativo importo; nella riga numero 2 le ore straordinarie il cui importo è maggiorato del 21 per cento.
Nel n. 3 le erentuali ore straordinarie notturne o festive.
n. 6 porta il minimo di categoria (m c) che si applica nelle 4 ore che vanno dalle 44 alle 48 settimanali (25%) mentre la riga sette si riferisce alla condingenza (gli ultimi due aumenti. (Vedi seconda casella) e relativo importo per le ore ordinarie. Ottava riga il premio di produzione su tutte le ore lavorate e sulla nona l'importo delle 13 lire (le rimanenti delle 21. Le al-
tre otto, come si è detto, sono andati in paga. Vedi casella n. 1), per le ore lavorate. Le righe 11-12-13 e 14 si riferiscono alle spettanze delle festività pagate, mentre la riga 15 interessa l'indennità di mensa (per color che hanno rinunciato alla mensa e per le festività pagate). Al 17 l'importo totale lordo delle trattenute. Al 21 inizia la serie delle trattenute col fondo adeguamento pensioni. (Il 3% sull'importo totale delle competenze), il 22 la trattenuta sulla pensione dei pensionati ancora attivi (25% della pensione), il 23 trattiene la quota della fantasiosa Ina-casa, il 24 vi parla e vi trattiene la ricchezza mobile, il 26 le multe (tocca ferro), il 27 pendenze con la cassa, 28 anticipi sullst:pendio, (avuti) 29 acquisti al al cra/, 30 prestiti del c.i.p. (cassa interna prestiti), 31. depositi alla cassa __prestiti (piccolo risparmio, 32 fondo interno di solidarietà (mutua interna) 33 cifra che è servita ad arrotondare il salario della busta precedente e finalmente (era ora) il totale delle trattenute che tolte dal totale delle competenze (riga n. 17) da la cifra delle spettanze al netto. Nel numero 36, voci varie di retribuzioni straordinarie (nella busta del 22 vi si trova l'ora non lavorata e pagata in occasione della restituzione di Trieste), il 37 porta la cifra degli assegni familiari, il 38 l'arrotondamento ed infine il netto a pagare che deve essere uguale a quello scritto al di fuori della busta paga. Per qualsiasi altro chiarimento « Microfono è sempre a completa disposizione di tutti.
PENSIONATI E PENSIONI
PREPARARE A TEMPO I DOCUMENTI
La commissione interna onde evita per l'avvenire spiacevoli cgriseguenze che portino danni economici ai lavoratori che raggiungono l'età della pensione (55 anni per le donne e 60 per gli uomini) e che quindi hanno diritto alla pensione di vecchiaia, comunica quanto appresso:
Un mese prima del compimento degli anni gli interessati debbono presentare la domanda di pensione corredata da: tessere assicurative certificato di nascita foglio matricolare.
In caso di incompletezza di
documenti gli interessati po'sono presentare quanto è in loro possesso al funzionario dell'Inca ch'è qui presente tutti i giovedì alle ore 12, il quale penserà al completamente ed all'espletamento di tutta la pratica. Ogni ritardo della presentazione della domanda e dei documenti comporta una irimediabile perdita di mesi di pensione. A tutti dunque la raccomandazione (nel loro specifico interesse) di non aspettare l'ultimo momento per pensare alla pensione ed a tutte le pratiche necessarie per averla.
Fermiamo la mano della speculazione
DEMOCRATIZZARE LA "MUTUA„ E COMPLETARNE l'ATTREZZATURA
I.N.A.M. E chi non conosce il tristo significato di questa sigla? Basta essere ammalati per conoscere il volto inumano, spregiudicato, freddamente calcolatore di questo servizio sociale gestito da organi governativi, direttamente controllato dal Ministero del Lavoro. E' qui che la falsa, gesuitica carità cristiana si rivela nel suo reale aspetto, è qui che le concezioni umanistiche, le teorie della carità, dell'ugua: glianza trovano suffragio, qui dove tutto ha le stigmate della più bassa speculazione affaristica e dove tutto si può sintetizzare nella massima: chi ha soldi vada a farsi curare da un medico privato e si comperi le medicine necessarie per guarire; chi non ha soldi faccia le lunghe code, sopporti le attese di ore, implori un giorno di riposo, una medicina benefica, un trattamento umano. Con la febbre, con ferite di freschi interventi chirurgici ancora aperte tu devi recarti alla visita di controllo, nelle stesse condizioni tu devi recarti al lavoro perchè così vuole quel tal signore che ha studiato medicina che tutti chiamano « professore ». E siamo noi, sono tutti i lavoratori a pagare le tasse, a pagare i contributi, perchè questi signori facciano il loro dovere, loro che sono pagati per essere al nostro servizio, al servizio dell'umanità che soffre. Oggi questo stato di cose viene peggiorato da nuove più criminose disposizioni. Si limitano i ricettari ai medici della « Mutua » perchè una volta esaurite le ricette gratuite il medico sia costretto a dare quelle a pagamento, si riducono o si neoano indennità economiche, si respingono esami e visite specialistiche, si negano ricoveri osoedalieri e cure termali ecc. ecc. E tutto questo sapete perchè? Perchè l'Istitu-
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Lut onflitaka
Riceviamo e pubblichiamo con piacere i saluti di un nostro bravo collega assente per adempiere al dovere militare. Eccone il testo:
Capannelle 18 ottobre. - Prego inviare a tutti i colleghi, compagni di lavoro e alla Spett. Commissione un affettuoso saluto Inoltre gradirei il « Microfono » quindicinale. Cordiali saluti. - Giuseppe Poli. Segue l'indirizzo: Scuola Centrale Antincendi, Capanelle, Roma.
Caro amico Poli, la tua cartolina ci ha fatto veramente piacere. Abbiamo pregato il nostro Failla di pubblicare il tuo scritto perchè tutti i colleghi possano prenderne atto ed il nostro bravo Direttore oltre che accontentarci, ci ha promesso che per tutto il periodo che sarai assente per compiere il tuo dovere di italiano, « Il Microfono » ti sarà puntualmente spedito quale messaggio del nostro ricordo e del nostro affetto.
to ogni anno chiude il suo bilancio in passivo; perchè gli amministratori dell'I.N.A.M., i segretari, i sottosegretari e i segretari dei segretari delle diverse istanze governative trovano più opportuno, per esempio, che l'I.N.A.M. paghi le medicine alle stesse condizioni di una semplice donnetta che va in farmacia a comperare una busta di bicarbonato, regalando miliardi alle ditte farmaceutiche o stipulando convenzioni con le medesime (Montecatini in testa) per l'uso di determinate porcherie a cui si da il nome di specialità (e vengono pagate come tali) e che in sostanza sono fiale di acqua distillata (quando lo è)).
Invece di nazionalizzare la fabbricazione delle medicine o quanto meno obbligare i monopoli a vendere a prezzo di costo le medicine ad uso sociale.
Sveglia amici, ci dice l'I.N. C.A. della Camera del Lavoro; sveglia che qui è in ballo la nostra salute e la nostra vita. Se ci sono dei mascalzoni che valutano la pelle dei lavoratori alla stessa stregua delle bestie, sta a noi richiamarli alla realtà, se è necessario con energica risolutezza. Da una società che si vuol chiamare « civile » che trae ricchezza, potenza, progresso e privilegi dalle mani callose del modesto manuale e dall'intelligenza viva del tecnico e dell'impiegato, noi dobbiamo pretendere rispetto e giustizia, ed a chi ci nega il diritto alla vita, alla dignità ed alla salute diamoci la risposta che si merita ed al fine dí richiamare alla propria responsabilità chi più è interessato in queste faccende, uniamoci all'I.N.C.A. ed alla Camera del Lavoro partecipando alle assemblee che in avvenire si faranno, rendiamo pubbliche le porcherie di cui siamo vittime nei casi di malattia e dí infortunio, inviamo ordini del giorno ai parlamen: tari democratici perchè portino la nostra protesta e le nostre necessità al Governo di Scelba e di Saragat.
Fiori d'Arancio
Grieco Natalina (rep. Trasformatori) il giorno 6 novembre si sposa. Alla nostra cara e brava compagna l'augurio sincero e fraterpo di felicità e prosperità.
La signorina Teresa Severgnini (rep. Televisione), a giorni convola a liete nozze col signor Baignera. Ai futuri sposi le nostre congratulazioni
La lavoratrice Rossi Maria si sposa il 3 novembre 1954. Felicitazioni e prosperità ai prossimi sposi.
RIDIAMO
Licenziato in tronco perchè sorpreso ad adoperare la propria macchina per scopi personali. (Si era tagliato due dita sotto la taglierina).
NOZZE D'ARGENTO DI una nostra lavoratrice
Venticinque anni di matrimonio non sono pochi e pure essendo questo un avvenimento non del tutto raro, ogni qual volta se ne sente l'annuncio si prova un certo senso di ammirazione, di meraviglia e quasi di incredulità. Venticinque anni di vita coniugale! ' ! E' tutta un'esistenza. Vero, ain'ca Pattarini? Ne è passato del tempo dal giorno in cui tu sentisti la consueta formula... e tu Pattarini Adele sei disposta a prendere quale tuo legittimo sposo il signor ecc. ecc. Era il 20 ottobre di venticinque anni fa. Quante gioie e quante delusioni da allora, e quanti sacrifici, quante privazioni ieri ed oggi e tutto ciò hai potuto sopportare e superare perchè eravate in due; tu e lui, il tuo caro sposo. Sarà forse brizzolato anche lui come lo sei tu. Ebbene cara Adele, oggi che una data ha ancora una volta aperto il libro del tempo passato e tu in quelle pagine posi fugacemente il tuo sguardo, accetta da noi tutte, giovani e meno giovani, i segni del nostro affetto e della nostra stima assieme all'augurio sincero di tanti anni ancora felici assieme al tuo sposo. Alle nozze d'argento seguano con immutata fedeltà e serenità gli anni delle nozze d'oro.
Le tu , amiche del reparto Gruppi e televisione'
A QUANDO IL PACAMINTO DTLLT 11211- NON GODUTI?
Ogni anno immancabilmente alla Geloso si verifica un fatta che a nostro avviso non ha alcuna giustificazione. Ci riferiamo alla questione che interessa quel gruppo più o meno ristretto di impiegati che per esigenze di lavoro, quando arriva il periodo delle ferie vengono comandati a prestare la loro opera in azienda. Questo gruppo di impiegati, invece di andare a prendere un po' di riposo e un po' di aria buona come i loro colleghi imbpiegati e operai, restano in città e vengono al lavoro, sacrificando programmi, progetti ed obbiettivi, mettendo, senza retorica, avanti a tutto il dovere e quindi l'interesse della ditta. Nei normali rapporti di lavoro è pacifico che dopo la prestazione d'opera viene l'equivalente retribuzione. Nel caso delle ferie questo si verifica dopo due, tre, o quattro mesi dal periodo della prestazione. Perchè? Forse perchè gli impiegati sono quelli che tacciono sempre? In questo caso bisogna proprio dire che vale l'affermazione di un membro della commissione interna secondo cui se le ferie dovevano essere parate agli operai si sarebbe trovato modo e maniera di fare conti e pagamenti già da molto tempo.
UN °Ruppe DI IMPIEGATI
Costa di meno il lavoro che va fuori?
Perchè diversi reparti non lavorano al sabato
Ci sarel,b2 veramente da arrabbiarsi e-cl agire le conseguenza, ma abbiamo letto spesse volte sul nostro giornale che chi ha del buon sceso deve adoperarlo e noi vogliamo ancora credere che la strada del buon senso sia la migliore. Dunque andiamo al fatto. Cosi per caso, come avviene sovente nel periodo del riposo del mezzogiorno, un gruppo di lavorato-i parlando del lavoro si scambiavano le loro opinioni circa la scarsità di lavoro che ci è in taluni reparti, lamentando il fatto che tale scarsità preclude ai lavoratori di detti reparti la possib:Ptà di lavorare al sabato e quindi di guadagnare qualche migliaio di lire in più del normale. Qualcuno che assisteva a tale discussione, con gli evidenti segni dello scontento, forse perchè la cosa lo riguarda da vicino, interloquì nelle fo-ma più impensata. Traeneo spunto da certe nostre constatazioni secondo le quali la ragione fondamentale della p[ gclrietà di lavoro di taluni reparti è dovuta alla fuoruscita del lavoro stesso dalla fabbrica, il nostro interlocutore, avendo come si suol dire, la coda di paglia, intervenne col dire che si faceva male a rivangare ancora la storia del lavoro che va fuori, che in fondo il lavoro viene dato agli stessi dipendenti, che sgobbando arrotondano il magro stipendio, che la ditta fa questo perchè fuori determinati lavori vengono a costare di meno che in fabbrica e che infine il lavoro non è mai mancato, e le 44 ore set-

timanali non sono mai venute meno. C'è di che arrabbiarsi, o no! Dunque il lavoro viene dato ai dipendenti, a quattro, cinque, dieci dipendenti che sgobbano per arrotondare lo stipendio? Grosso modo si conoscono. E' gente che guadagna 70 e 80 mila lire ai mese di stipendio e vengono a lavorare al sabato, quando gli altri guadagnano trenta o quaranta biglietti da mille al mese e che al sabato non lavoranti. E se i primi « sgobbano » per arrotondare le settanta o le ottanta mila lire, i secondi non hanno più diritto dei primi di arrotondare i loro trenta o quaranta mila lire? In quanto alla tesi portata sovente anche dalla direzione secondo cui determinate lavorazioni costano meno fuori che dentro l'azienda, noi affermiamo che questa è una tesi di comodo cine mette in gi7 ro qoalcuno che sul lavoro dato uori ha buoni utili ma che in sostanza non risponde a realtà per il semplice fatto che, quando un repa-to lavora a basso regime nerchè scarseggiano gli ordini di produzione ed una parte del lavoro che questo reparto può eseguire viene dato fuori, è pacifico che sia pur basso il prezzo di questo lavoro eseguito all'esterno resta sempre da te, ner conto del costo della manodopera inutilizzata o utilizzata scarsamente che vive in fabbrica. Ed allora come la mettiamo con queste continue fughe di lavoro esterno?
UN GRUPPO DI LAVORATORI DI DIVERSI REPARTI
LA COOPERATIVA EDILE
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO BUONE PROSPETTIVE
Approfittando dello spazio che il nostro e Microfono mette a disposizione del Consiglio e della Cooperativa stessa, vediamo di mettere al corrente tutti delle novità e degli sviluppi che via via ha questo nuovo organismo interno.
Nel numero precedente del giornale si è parlato delle elezioni e del Consiglio, oggi siamo in condizione di precisare (correggendo qualche errore) la composizione del Consiglio nelle cariche direttive. Infatti, subito dopo le elezioni, il Consiglio si è riunito ed ha eletto il suo presidente nella persona del signor Lancini Vittorio, il segretario (o vice-presidente) nella persona della signora Delmati Luisa e nel signor Pelosi Giovanni il suo cassiere. I signori Gallotta Francesco, Giaveri Andrea, Fcrrari Elsa, Dadomo Donino fanno parte del Consiglio quali consiglieri. Il collegio dei sindaci resta così composto: effettivi i signori Zoli ebastiano, Failla Giovanni, Laschi Mario; supplenti: Marcianesi ed Ugolini Giuseppe.

Fra le attività che tutti questi bravi ragazzi hanno svolto per le migliori sorti del nostro seri Alzi° vi è quella importantissima, anzi diremmo, determinante, del colloquio ottenuto con l'Ingegner Geloso, il quale ha ascoltato con interesse l'esposizione dei nostri progetti e delle nostre necessità e promettendo il suo aiuto morale e materiale, ha pregato il Consiglio di dagli il te-nno di interpellare esperti in materia di costruzioni edili a scopo sociale (come è apoun,:n la costruzione che la nostra Coope ,)
rativa si prefigge di erigere) onde avere chiare molte cose di cui la Cooperativa stessa può trarre beneficio e presta ci darà una risposta definitiva.
Presto dunque dovremo avere molte buona novità, fra le quali quella dell'acquisto del terreno. A tale scopo informiamo che una domanda è stata inoltrata al sindaco Ferrari onde potere ottenere un lotto di terreno demaniale con quello facilitazioni atte ad incoraggiare la nostra iniziativa.
Alla domanda pensiamo di far seguire un abboccamento col primo cittadino di Milano. A tale scopo e sapendo quanta difficoltà esiste per poter parlare col professor Ferrari, abbiamo ottenuto l'interessamento e l'impegno ad accompagnarci dalla professoressa Carnevali consigliere comunale del P.C.I. Via via dunque che le novità arrivano noi le comunichiamo ma, data la doverosa necessità di essere tempestivi nel trasmettere le notizie e dato che il nostro giornale esce ogni quindici giorni, il Consinlio ha pensato di mettere a disposizione 01 tutti un albo murale, che per conr:cssione del Consiglio diretti-:o del C.R.A.L. aziendale, abbiamo ottenuto di esporre nel locale bar. Quindi coloro che intendono essere aggiornati sugli avvenimenti della Cooperativa diano di tanto in tanto una guardatina a questo giornale murale dove ci saranno le date e l'ora di ev. -iturli assemblee di soci a ci,' e non ci stancheremo mai di raccomandarlo, tutti gli iscritti debbono partecipare.
V. LANCINIGRAZIE DOTTOR BIZZI
CRESCONO BENE I
Non è cosa facile, specialmente per una mamma, esprimere i propri sentimenti alle persone che nelle forme più disparate, dimostrano ed hanno affetto e cura delle proprie creature. Da diversi mesi un medico pediatra, il dottor Bizzi, per interessamento della nostra Direzione, cura i nostri figli che frequentano il nido e da quel periodo è indubbio, tutti i frugoletti risentono sotto molteplici forme, i benefici di una esperienza e di cure che vanno al di là di un semplice dovere professionale. Noi mamme con unanime senso di riconoscenza vogliamo dire al nostro bravo dottor Bizzi quanto apprezziamo la sua opera, opera profondamente umana che Egli professa con amore e coscenza perchè i nostri figli crescano
BAMBINI DEL NIDO
sani e robusti. Per la squisita gentilezza che Lei dottore ha l'abitudine di trattare queste incontentabili mamme, per tutti quegli aiuti, a volta anche sotto forma di medicinali ed alimenti che Lei sa dare con tanta tempestività, noi la preghiamo di gradire il nostro grazie che sincero sgorga dal nostro animo materno oggi quanto mai lieto e sereno nel sapere la salute delle proprie creature affidate alle cure scrupolose di una mano veramente amica. Grazie a voi care assistenti, per la vostra pazienza ed amore che avete per i piccoli e grazie a te caro Direttore di « Microfono » che ci hai pubblicato il nostro messaggio di gratitudine e di ringraziamento.
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