Un invito ai diffidenti Al FERRI IL MICROFONO E' DI TUTTI CORTI
Non ritengo necessario fare nomi, ma il fatto esiste, la critica seppur verbale mi è stata fatta, è giusto quindi esaminarne il contenuto facendone oggetto di una serena discussione. Le frasi che mi sono state cordialmente rivolte trovano il loro essere nel contenuto di un articolo del primo numero di «Microfono »: « Lotte unitarie con rivendicazioni unitarie » e di un secondo articolo del supplemento del n. 2 : « Riepilogando, la FIOM si presenta ». Nell'uno e nell'altro caso è stato rilevato come il giornale di tutti parla male dei dirigenti piccoli e grandi della CISL. Questo risentimento fa logicamemnte onore a, chi lo sente ma io vorrei dire a te amico cislino che se nel nostro e nel tuo giornale vi sono frasi un po' crude ed a volte un po' astiose nei riguardi di persone che tu stimi ed a cui sei legato da vincoli ideologici, quelle parole e quelle righe esprimono null'altro che il pensiero, lo stato d'animo di un tuo compagno di lavoro.
Che poi il punto di vista od il pensiero di questo scrivente sia giusto o meno, que-
sto è un'altra faccenda che non deve essere pretesto per far passare il giornale come l'organo di un determinato partito od organizzazione.
Vogliamo brevemente vedere come stanno veramente le cose? In qualità di responsabile del giornale io ricevo la corrispondenza, ne esamino il contenuto ed una volta ritenutolo idoneo non sulla base delle idee che esprime, ma sulla correttezza della forma, in cui è stilato, dò corso alla pubblicazione. Lo articolo parla di fatti e di circostanze discutibili, contrastanti con altri fatti e vedute? questo a me non può importare nè il mio giudizio può prevalere al fine della pubblicazione; quindi piaccia o non piaccia a me o ad altri ho il dovere di accettare quanto mi viene inviato sempre che abbi quei requisiti di cui sopra accennavo. Vi è qualcuno (sottoscritto compreso nelle vesti di lavoratore) che ha qualcosa da obbiettare, che riiiene errato il contenuto di un articolo o che comunque vuole far conoscere il suo parere o fare critica di determinati scritti? Ebbene, si ponga mano alla penna e ci si facci
avanti; come dicevo, lo spazio ed il giornale è alla portata di tutti. Ecco perchè noi diciamo che il « Microfono » è il giornale dei lavoratori della Geloso senza distinzione alcuna e se è vero, come è vero, che solo dei lavoratori organizzati ai sindacati unitari (salvo una o due eccezioni) hanno fino ad oggi collaborato al nostro periodico è anche vero che ciò è dovuto all'ostilità preconcetta di talune persone. Sbaglio? ecco una buona occasione per smentirmi. Finiamola una buona volta di guardarci in cagnesco dalle opposte sponde; siamo tutti. della stessa terra e proveniamo tutti dallo stesso ceppo. Ricordiamoci che il giornale serve anche per far conoscere le diverse idee ed i diversi concetti e se uno esprime i suoi nessuno vieta che un altro esprima i propri e se si deve dire « corna » (è solo un modo di dire) a quanto contiene un articolo che non collima con altre vedute, diciamolo pure. Anche questa può essere, una forma per dimostrare che siamo gente civile e democratica. FAILLA.
••• GLI IMPIEGATI ALLA RISCOSSA •••
Quando i I risultati delle elezioni della C. I. sono state, per quanto si riferisce alla nostra corrente unitaria Fiom, più che soddisfacenti ! Ma se vogliamo dire la verità, la lieta sorpresa, è l'insperato balzo in avanti che la nostra lista ha fatto nel campo impiegatizio, che è passato dal 51 al 74%, ha superato ogni nostra rosea previsione. Questo risultato, lasciatecelo dire, fa piacere sorattutto perchè va a smentire una volta per sempre quella tal voce secondo cui la categoria impiegatizia è composta di lavoratori amorfi, blandi, refrattari alle lotte ed alle conquiste, inca-
conti tornano é facile votare.
paci di battersi per tutelare i propri interessi. Gli operai che pure hanno migliorato le loro posizioni, passando dall'83 all'86% sono entusiasti dei loro amici impiegati e nell'euforia del momento non è stato raro sentire da parte loro con una certa punta di invidia : stavolta ci hanno insegnato come si fa a votare. Ed i nostro parere le migliorate posizioni della Fiom ci dicono come questa volta i nostri colleghi impiegati hanno saputo trovare il tempo di interessarsi alle elezioni della nostra C. I. e prima di dare il voto all'una o all'altra lista hanno messo sulla bilancia della lo.
ro obbiettività, fatti ed avvenimenti coerenza di linea, fedeltà di principi, dopo avere analizzato e soppesato il tutto, hanno espresso con la fiducia alla Fiom il loro democratico giudizio. A noi della C.G.I.L. ( e per dirla con le parole degli operai) gli amici impiegati ci hanno insegnato che è giusto avere fiducia nella comprensione e nella intelligenza dei lavoratori che malgrado tutto e tutti, sanno trovare e scegliere la via giusta per la tutela dei loro interessi. Ed ai dirigenti della corrente cislina, il risultato delle elezioni, cosa le ha insegnato?
Chi ha seguito con una certa attenzione le diverse fasi delle trattative sindacali che si svolgono a Roma, viene oggi a trovarsi nelle condizioni di dover risolvere un quesito che si può sintetizzare in queste frasi: a che gioco stiamo giocando? Milioni di lavoratori appartenenti a tutte le categorie hanno avanzato precise richieste di miglioramenti motivandone le ragioni fondamentali che si identificano nella crescente miseria del popolo e precisando le basi su cui l'onore che tali richieste comportano, debbono poggiaree cioè su una parte di quegli aumentati superprofitti di cui la cronaca di tutti i giorni ci porta a conoscenza. Al punto dove sono arrivate le cose che vedono da una pa'rte incoscienza e rifiuti provocatori e dall'altra sempre peggior situazione economica dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali ha dato ormai prova di senso di responsabilità e di coscienza politica oltre la quale non si può andare per cui è necessario dire basta al sordo egoismo padrobast al sordo egoismo padronale e prepararsi decisamente ad una lotta che determini in breve tempo la conclusione soddisfacente dei problemi sul tappeto. La C.G.I.L. coerente come sempre agli interessi della classe lavoratrice, ha raccolto questo stato d'animo del popolo e sta coordinando una serie di lotte che non avranno più sosta fino ad obbiettivo raggiunto. Prepariamoci dunque compagni operai ed impiegati a rispondere degnamente all'appello che la grande organizzazione unitaria non mancherà presto di lanciare onde sia possibile piegare la confindustria ed i monopoli che ne sono i padroni e raggiungere quel benessere a quella tranquillità per cui da anni tutti lottiamo e ci sacrifichiamo.
Risulta che qualche pensionato non ha ancora fatto la domanda per la revisione della propria pensione in base agli errati conteggi dell'I.N. P.S. emersi negli ultimi tempi. A tale scopo si ricorda che in C. I. esistono moduli appositi che gli interessati debbono riempire. .0..#-Y-_ ."
Redezione e Amm VIALE BRENTA 29 1.10 15 Maggio 1954 - N. 5 Quindicinale degli Impiegati e degli Operai della Geloso
prossimo
grande
sulla bomba H.
Sul
numero
inchiesta
REPARTO Rileggendo E cose MODI tr DI FARE Le nuove conquiste di "Microfono
Ho letto l'articolo del 1. numero di « Microfono » a firma Bernardinello e dal titolo: « 8 Marzo » che accenna anche al trattamento inurbano che secondo la scrivente taluni capi usano con le loro subalterne..Io non intendo atteggiarmi a giudice e dire se ciò risponde a realtà ed.in che misura è vero, ma mi pare di dovere escludere che' questo inconveniente abbia carattere di sistema, direi che se ciò avviene la causa va ricercata nel fatto 'che da ambo le parti, cioè sia il capo che il lavoratore sentendosi, ognuno per conto suo menomato nelle proprie attribuzioni, perdono la pazienza ed avviene quello che tutti sanno. Nel riconoscere quindi che gli screzi e gli inconvenienti talvolta gravi che guastano buoni rapporti che debbono sempre esistere per ovvii motivi, fra dipendenti di gradi diversi, vanno ricercati non nei metodi (non è giusto crederlo) ma in quei episodi, il più delle volte frutto di malintesi, che portano ad atti di insofferenza reciproca e quindi ad esplosioni di 'collera e di invettive che fanno veramente male a vedersi. Il rimedio secondo me c'è e non è difficile metterlo in atto. Il più elevato in grado si deve sempre ricordare che la sua posizione 'non le permette di adoperare tono e parole che quasi sempre mettono in forse la serietà e la sua re-
La rubrica sindacale
Non è esagerato affermare che pochi sono coloro che hanno le idee chiare circa il trattamento economico spettante ai lavoratori che nei periodi di festività retribuite si trovano assenti per malattia infortunio o maternità. Pochi sono coloro che sanno quali sono le ore ordinarie e straordinarie e le norme che ne regolano il trattamento economico. Per queste ed altre cose ancora che sono indiscutibilmente importanti ,da sapersi, riteniamo fare cosa utile incominciando col prossimo numero ad aprire una rubrica di quesiti sindacali ed economici che interessano soprattuto il contratto di lavoro ed il codice del lavoro. In-. viateci quindi domande e spiegazioni sia personali che di carattere generale e noi traiamo spunto per chiarire precisare e. commentare gli aspetti normativi e contrattuali che più interessano la nostra categaria.''•- - - •
sponsabilità di persona dirigente. Dice il proverbio: « chi ha buon senso lo adoperi » ed un dirigente che si lascia prendere la mano dai nervi non acquista agli occhi del proprio subalterno molto credito. Al lavoratore io le direi di ricordare che fare il capo non è cosa facile, e che conciliare le direttive e gli interessi della fabbrica con il senso della comprensione e dell'umanesimo non è cosa semplice. Anche noi siamo soggetti alle «girate » a volte giustificate ed a volte no, è quindi umano che a volte si abbi i nervi.
Conclusione? un po' più di affiatamento, fatto di comprensione e spirito di sopportazione reciproco ed un consiglio 'che io vedrò di mettere in atto per primo; quando le cose non vanno bene e fra due contestanti c'è burrasca in vista, prima di dire le famose parole tanp incriminate, sforziamoci di contare fino a cento e doRo si vedrà!!! Ed alla commissione interna non è male ricordare che quasi tutti i capi (gli incriminati di oggi) sono organizzati al sindacato ed alla stessa stregua degli operai hanno diritto ad essere tutelati e l'interpellarli nelle controversie che possono sorgere è elemento di doverosa giustizia che può portare i suoi benefici.
Il Signor CARBOCCICCHIO VITTORIO ha offerto al giornale L. 1000 ; lire 1000 ha dato anche il rag. PULVIRENTI SALVATORE ,sempre a sostegno del giornale lire 1000 ha dato il signor ASTI ENRICO.
Più modeste ma non meno preziose sono le offerte già inviate al giornale da : CERESA ENRICAche fa l'abbonamento per sei mesi ( 12 numeri) dando Lire 320 ; il compagno TAVAZZI ARTURO offre L. 150 a sostegno del giornale.
Intanto la fila degli abbo-
nati si allunga. Ecco i nuovi amici di « Microfono ». Il signor FINI CLAUDIO dell'ufficio disegno ( per sei mesi) ; PAGAN NARCISOdel laboratorio ( per sei mesi) ; TADDEO ALDO del rep. torneria (Cabrini ) per sei mesi.
MARIA SCOTTI del nido aziendale. Abbonamento per sei mesi.
Non di dipendenti ma di importanti personaggi, qui si parla, ospiti illustri, esigenti e rumorosi della fabbrica Geloso; vi presentiamo ' gli abitanti' del' nido aziendale, 'i quali, dopo aver disdegnato di farsi intervista.' re ci hanno costretto a parlare di' loro attraverso le nOstre impressioni, e la cortese-collaborazione della' amica Scotti assistente, assieme al; la simpatica Longoni 'ed al la signora Antonia. Un di pazienia e seguendo l'ordine alfabetico déi nomi CO. mincianio col pireserAare: CANAL. Giovanna .di Giovanni e di, 8a sviaca Cellaminare; ha tre anni e frequenta il nido da sei mesi circa. E' dina bella .bambina bionda e ricciolina, calma, . piuttosto timida;- non si e. - •
Anche nel N. 3 del nostro giornale, una lettera aperta indirizzata all'ingegnere Geloso da un gruppo rilevante di dipendenti, metteva a fuoco riportandolo sul tappeto, ii tema della casa. Noi siamo certi che tale appello, profondamente umano e sociale, non verrà del tutto ignorato ; comunque noi riteniamo che sia sempre opportuno non fare cadere nel nulla l'azione tempo fa condotta nei riguardi del sindaco Ferrari che si è impegnato ad esaminare i nomi e le causali degli elenchi a lui consegnati, frutto della inchiesta da noi fatta fra i nostri dipendenti più bisognosi di un alloggio civile. A ta-
ClIZI—L.AIL CICOGNA
sprime •troppo ma è molto socievole.
DALLA MANO Sergio di' Giuseppe e di Vigni Ida; ha treannetti, frequenta il nido da due anni, è un bel bambino biondo e riccioluto ; è di „carattere buono ma esigente.
FAILLA Elena di Giovanni • e, di Arrigoni Maria; ha due anni, frequenta il' nido da un anno; è chiamata la colombina del nido padre la chiama «-terremoto »)› per la ,stia vivacità e prontezza di spirito.
GENERALI • Eugenia. di Emilioo-e di Giarola Germela, ha tre anni,- frequenta,:il nido da due anni e mezzo; è bionda .e timida, in compenso è graziosa e paffutella.
Nel- prossimo numero parleremo degli altri nostri ospiti. - •
« Microfono » è confuso di tanta simpatia, ringrazia tutti della loro generosità e del loro attaccamento ed... invita tutti a seguire l'esempio dei lettori su menzionati e di quelli già citati nel numero tre. le scopo noi pensiamo sia necessario ed indispensabile ritornare quanto prima a Palazzo Marino e ricordare al primo cittadino di Milano le sue promesse e dirci cosa intende fare per venire incontro alla richiesta sacrosanta dei nostri lavoratori. Prepariamoci quindi a partecipare numerosi e compatti ad una prossima delegazione di cui a tempo opportuno verrà comunicata la data e l'ora.
LA NUOVA MENSA
La nuova mensa sta per essere varata ; fra qualche giorno vi sarà il collaudo e quindi la prova del fuoco e del... menù. Per tutti noi ciò costituisce un avvenimento importante perchè pensiamo che l'inaugurazione della nuova mensa debba segnare l'inizio di un nuovo periodo che definisca in' modo soddisfacenti, -il problema della refezione del mezzogiorno. Un regolamento -ed una revisione dei criteri organizzativi con vedute più larghe e più reali è auspicabilè nell'interesse di tutti. Noi non mancheremo di tenere conto delle critiche, dei suggerimenti e delle proposte' che via via i lavoratori ci faranno ' pervenire perchè le eventuale lacune che resteranno -ad intralciare il buon andamento ed il perfetto funzionamento della mensa possano essere eliminate. A conclusione di •questa nostra breve nota pensiamo che ,non sia cosa sgradita inaugurare la, nuova mensa con un pranzetto speciale ; sarà certo di - buon" auspicio
pag. 2 il Microfono dei Lavoratori
nose CAPI
.7
1
È arrivato un bastimento carico di B.
IL PIANO FANFANI VA.... PIANO E IL SINDACO FERRARI COME VA?
Dagli Uffici dai Reparti e da Lodi
Caro « Microfono »
Dal settimo Reparto attrez:zeria (secondo piano) gli ope-rei sottopongono alla C. I. tramite la tua voce una serie di accorgimenti e di rivendicazioni di indole tecnico orga-nizzatinz ed economico nella loro complessa ed effettiva finalità.
Per questo si richiede un attento esame delle questioni sotto esposte e per eventuali chiarimenti e precisazioni ci dichiariamo sin d'ora a completa disposizione di chi li richiedesse. Sia chiaro però che quanto noi diciamo risponde Alla realtà dei fatti che per la loro importanza richiedono -una rapida e soddisfacente soluzione e questo nell'interesse sia dell'azienda che nostro.
Difettoso metodo di impo_ -stazione tecnico del lavoro in esecuzione e sue errate concezioni nella distribuzione che non tiene conto delle capacità individuali.
Potenziale della attrezzatura insufficiente ed in parte inadeguato all'uso per usura (vedi frese, tornii ecc.) ciò che comporta perdita di tempo ed imperfetta esecuzione del lavoro che a sua volta dà origine all'invio di ordini all'esterno.
Inadeguatezza della dotazione del magazzeno attrezzeria del reparto che manca di una infinita serie di attrezzi indispensabili alla produzione del reparto.
Macchinario totalmente privo di dispositivi antinfortunistici ed igienici.
-Incompatibili interferenze di persone estranee alla direzione ed alla /avorazione del
reparto che ignorando la presenza del capo reparto si rivolgono direttamente al lavoratore per la esecuzione di lavori extra reparto così da determinare quasi sempre una sospensione più o meno lunga di lavori in esecuzione con grave pregiudizio dei tempi realmente impiegati per questi ultimi.
Mancata sostituzione del numeroso personale spontaneamente dimessosi e per la cui mancanza molto lavoro viene eseguito all'esterno.
Tutto ciò si riflette sul morale degli operai del reparto VI che da anni aspirano ad una più esatta valutazione delle loro capacità sia nell'aspetto qualitativo del lavoro sia in quello , della quantità. Purtroppo specialmene le precarie condizioni del macchinario permettono a qualcuno di dare giudizi poco lusinghieri sulle capacità del singolo e del reparto che attualmente non gode certo di particolari simpatie da parte della Direzione. Ne fa fede il trattamento salariale che non è certo quello che realmente si merita un vero e bravo attrezzista.
Non essendo nostro intendimento dare alle nostre serie proposte il carattere polemico e perchè sia possibile dare il loro giusto valore alle cose esposte, attendiamo dalla nostra C. I. un accenno onde porre presso i dirigenti di fabbrica con più ampia esposizione di dati le logiche nostre aspirazioni.
Fiduciosi nel tuo interessamento fraternamente ti salutiamo.
(Seguono numerose firme di operai del reparto).
Nello Stabilimento di Lodi abiamo delle deficenze che bisogna risolvere al più presto possibile. A Lodi non abbiamo la mensa, e si percepisce la somma di L. 60 giornaliere. Per la ricreazione abbiamo un vano molto piccolo. Nel contempo per il riscaldamento delle minestre abbiamo un fornello costituito da una vaschetta con acqua che si riscalda a mezzo di resistenza e i recipienti vengono immersi nell'acqua che non può servire sufficientemente al riscaldamento. Ora questa vaschetta dovrebbe essere sostituita con altra di acciaio inossidabile essendo questa tutta arrugginita e di conseguenza non igienica. Tutta la maestranza chiede in cambio della vaschetta attuale con altra nuova.
Nel locale mensa non esiste l'acqua potabile, e così nella necessità di bere bisogna scendere le scale ed andare a bere nelle latrine essendo l'acqua installata in detto locale. La maestranza chiede che venga immessa l'acqua potabile nel locale mensa. Facendo noi qui a Lodi turni di lavoro ed avendo la sola mezz'ora per ricrea-
zione si chiederebbe di avere almeno quelle comodità sopra esposte in modo da poter usufruire della mezz'ora con un po' di comodità senza doversi spostare.
Si rende noto che sempre nel locale mensa occorrerebbe siano messi dei porta immondizie igieinci essendo quello attuale male conciato.
Anche per il locale Infermeria c'è qualche cosa da dire.
Per questo servizio abbiamo solo un piccolissimo locale, non ancora arredato per il proprio uso, di conseguenza non è neppure vuoto essendoci del materiale che serve per la pulizia del macchinario, come stracci ecc.
Si chiede che detto locale venga lasciato libero anche perchè adoperando solventi nocivi il personale è soggetto a malori.
A Lodi abbiamo quattro operaie che per ragioni di salute devono recarsi a cure termali. Essendo venuti a conoscenza che ci sono delle Ditte che aiutano finanziariamente detto personale chiediamo se la nostra Società contribuisce anch' essa nell'aiutare il personale.
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Sossella
Caro « Microfono » Capita sovente di udire critiche ed apprezzamenti circa il funzionamento della nostra mensa sia per la qualità che per la quantità del cibo che abitualmente si mangia. Naturalmente sappiamo che ' tutto ciò è dovuto alla inadeguata attrezzatura della cucina.
Fra poco .però vi sarla nuova mensa e quello che più conta, la nuova e modernissima cucina che (ed è logico sperarlo) colmerà tutte le lacune ~sate. Fra le tante idee e suggerimenti che comunque circolano circa il criterio delle prenotazione dei pasti ve ne è una che ci sembra degna di essere presa in considerazione. Fino ad oggi colui o coloro che per motivi di gusti, o di salute non trovava di loro gradimento il pasto del giorno trova, per compiacente comprensione della direzione, la possibilità ,di cambiare il secondo piattoi generalmente, con formaggio o salami.
Per- gli ,stessi-- motivi- sarà inevitabile por fine a questo stato di cose che se dovessero essere eliminati, porterebbero certamente non poco di-*
sagio a molti lavoratori. Allora noi diciamo: non sarebbe possibile far diventare tre le cassette di prenotazione del pasto dando ad ogni cassetta la prerogative di una qualità di cibo così da avere per esempio: - la cassetta del forMaggio, quella del salame e quella della carne o del piatto 'del giorno. Chi' imbuca nella cassetta del salame avrà il salame che imbuca in quella del formaggio avrà il formaggio e così via. Tutti .avranno la possibilità di soddisfare anche se 'in parte • i -propri gusto e di contro, essendo possibile sin dal mattino, conoscere le razioni sia dell'uno o dell'altro cibo, si eviterebbe qualsiasi sciupio.
Ci deve scusare, caro « Microfono » se insistiamo ma ci sembra che tutto "questo sia passibile con: un po' di buona volontà della G. I. e della Direzione Aziendale a cui non può sfuggire l'aspetto positivo della nostra richiesta. At-, tendiamo fiduciosi una rispo-
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3
Il Microfono dei Lavoratori pag.
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LE TRE CASSETTE DELLA MENSA
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C. R. A. L. AZIENDALE LA NARC1SATA
LA GITA A NAPOLI
E' trascorso un anno dal giorno in cui fu versata la prima quota per la grande gita che si effettuerà fra pochi giorni.
Napoli è stato il richiamo di molti dei nostri compagni di lavoro, i quali hanno risposto con entusiasmo all'appello, dimostrando fiducia all'organizzazione promossa dal nostro CRAL. Questo sia di monito per i dissidenti, per coloro (e ce ne sono molti) che gioiscono e vorrebbero che tutto quello che vien fatto con grande volontà e puntiglio dal CRAL, andasse alla deriva. A_ vremo modo e me lo auguro, di dimostrare a costoro che tutto sarà fatto con perfetta organizzazione e con inappuntabile precisione.
Sarà un viaggio lungo ma altrettanto bello; attraverseremo buona parte della penisola, passando tr ai luoghi migliori (vedi Roma, Napoli, Pompei, Sorrento, Capri, Firenze). Non sarà certamente renze).
Non sarà certamente l'ultima gita che faremo semprechè i nostri soci e non soci dimostrino di amare e gradire queste iniziative turistiche.
Si sa, senza troppo illustrare, che non tutti possono permettersi il lusso d'affrontare tale spesa, perché pur avendo lo stesso entusiasmo molti debbono a malincuore rinun-
ciare. Non disperate però, verrà anche per voi cari soci il giorno in cui potrete vedere cose belle, soddisfacendo i vostri desideri; potrete anche voi un giorno depositare quella prima pietra magari un anno prima, come hanno fatto tutti questi vostri amici che si accingono ora a partire per questo vaggio che tanto clamore ha destato.
La partenza verrà effettuata dal CRAL Geloso alle ore 20 del giorno 26 c.m. e sulla Via Emilia avrà inizio la prima grande gita turistica organizzata dal nostro CRAL.
Un'altra iniziativa di questo genere è in fase di programmazione, più vicina e molto meno impegnativa; ci porteremo se tutto avrà buon esito, sul lago di Lugano e precisamente a Ponte Tresa. Luoghi di magnifici panorami e di villeggiatura, località dove sino ad oggi il nostro CRAL non è ancora giunto. Si farà in un buon locale del luogo un pranzo completo onde evitare la colazione al sacco. Questo si prevede nel mese di giugno e comunque verrete inforinati in tempo utile tramite le solite distribuzioni di programmi ed il giornale.
Solo così con buon accordo e serenità verrà sempre migliorata l'organizzazione turistica e ricreativa.
ROBUTTI PARIDE
Così il nuovo Consiglio
A seguito delle avvenute elezioni del nuovo Comitato direttivo di questo C.R.A.L. Aziendale della Geloso, il Consiglio eletto, si è riunito in data 30-4-1954 per le elezioni e distribuzione delle diverse responsabilità che in forma concorde ed unanime so-
no state così suddivise:
Presidente: Giaveri Andrea; Vice Presidente: Losi Franco; Segretario: Robutti Paride; Cassiere: Dadomo Donino; Consiglieri: Perazzoli Armida; Papetti Davidina; Baroni Noè.
LJ C) 1\1 E VSA IVZE
Dal rep. I (Belfanti) la lavoratrice BELLONI Ines è assente perchè ammalata. Le compagne di lavoro le mandano affettuosi auguri di pronta guarigione.
FASANI Piero del reparto verniciatura (Zoli) il giorno 22-5 va a nozze con la signorina Farina Giovanna. Alla coppia felice molti auguri di prosperità e di felicità.
Dal rep. II (Cuccagna) ci giunge notizia che il lavoratore CESENA Ambrogio il giorno 17-5 si sposa. A lui ed alla futura sposa, signorina Francesco Nespoli, molti auguri.
MARAZZINA Giuseppina del mag. semifinito (Avalle) il giorno 5-5 ha pensato bene di sposarsi senza dirci niente. Malgrado ciò noi l'abbiamo saputo lo stesso, le chiediamo i » beniss » e le facciamo i nostri migliori auguri di felicità e di prosperità.
BROCCHETTI Rina del rep. Tranceria (Villa) è da tempo ammalata. A lei giunga l'augurio sincero di tutte le sue compagne e di « Microfono ». Dal laboratorio MANDELLI Teresa è assente perchè
malata. Auguri, amica Mandelli e sia presto fra noi completamente guarita.
ROSSI Tina il giorno 8-5 si e sposata. A lei ed allo sposo il Microfono invia i migliori auguri di prosperità e di felicità.
CORTI Giuseppe, collega impiegato dell'ufficio solleciti, da un po' di tempo ammalato riceve tramite Il Microfono auguri e saluti dai suoi amici e dal giornale.
Al nostro caro Rag. Bologna dell'Ufficio Vendita porgiamo affettuose condoglianze per la morte della N. D. Angela Contano Ved. Campanile madre della sua gentile Cnsorte.
La redazione del Microfono prega vivamente tutti i corrispondenti di reparto a voler segnalare al giornale tutti i casi che interessano la rubrica • Buone usanze ., onde sia possibile ricordare ed inviare gli auguri del caso a tutti i nostri compagni assenti per motivi di forza maggiore. E possibilmente non dimenticarsi di NESSUNO ad evitare incresciose e involontarie esclusioni.
Piazza Corvetto, ore 6.45. Quattro sono gli autopulman completi di gitanti che prendono il via per la « narcisata sulla Madonna del Ghisallo; duecento persone, fra dipendenti e familiari decisi a divertirsi a tutti i costi.
La giornata è splendida ed i primi motivi popolari accennati qua e là dai più arditi, rompono il ghiaccio, svegliano qualche assonnato, suppliscono ai convenevoli d'uso fra persone che non si conoscono; ecco i primi timidi sorrisi, ecco l'eco di qualche fresca risata giovanile che si comunica e si spande nell'aria mattutina. Ore otto; siamo ad Erba, ove una breve fermata permette a chi ne ha bisogno, l'acquisto di pane e.. accessori; fiaschi e bottiglioni fanno la loro trionfale apparizione senza peraltro craere inconvenienti. Si parte alle 8.20. Per il momento non si canta e poco è anche il cicaleccio; la bocca è intenta a ben altro lavoro; i panini imbottiti circolano e fanno le spese del momentaneo silenzio. Ore 9.20 si arriva a destinazione. Ghisallo si presenta ai nostri occhi vestito a festa; la chieset-
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ta del paese, la piazza ed "i dintorni sono tutti imbandierati. Vi è infatti un convegno di vecchi e gloriosi bersaglieri che porteranno una nota di allegria per tutta la giornata. Scesi dai pulman i gitanti trovano presto sentieri e stradicciole che ognuno poi percorrerà alla ricerca dei narcisi perfettamente introvabili in tutta la zona. L'aria è sempre limpida e pura e l'appetito non manca e presto le colazioni al sacco fanno capolino e spariscono dalle borse capaci e dai pacchetti voluminosi.
Si balla, si canta, si ride e ci si diverte un po' da per tutto. Alle ore 17, come prestabilito, il raduno, una bella foto in gruppo ed alle 17.30 si parte per il ritorno. Ottimo il viaggio, soddisfacente la riuscita dell'insieme. Ore 20 si arriva in piazzale Corvetto, quando ormai il crepuscolo è avanzato; molti saluti, molti arrivederci e la bella compagnia si scioglie e si confonde con l'anonimo viavai della citta. Se tutto va bene presto potremo dire che Ponte Tresa ci attende, ma di ciò ne parleremo a suo tempo.
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pag. 4 Il Microfono dei Lavoratori
Direttore Responsabile Giovanni Falda Autorizzazione del Tribunalq Vi Milano 3312 - TIPOSTAMPA Milano