SULLETRACCE DELTEATRORINGHIERA BOTTAERISPOSTA SUICENTRISOCIALI
Riceviamo e pubblichiamo.
Per prima cosa dobbiamo tener conto che il teatro di via Boifava (conosciuto appunto come Ringhiera) è rimasto chiuso da tempo, e che negli ultimi anni ha avuto una debole programmazione. Quindi il pubblico milanese non lo conosce. Poiché il teatro è stato formalmente dichiarato agibile, sarebbe bene aprirlo al pubblico nel mese d'ottobre - inizio della stagione teatrale 1999 / 2000 - con attività artistiche e culturali di qualità e soprattutto diversificate, perché possa essere immediatamente frequentato da un numero di persone più alto e variegato possibile.
Suggeriamo a tal fine di individuare rassegne e spettacoli nei campi artistici ai quali Milano offre pochi spazi, ma dei quali è nota la richiesta del pubblico. Quattro esempi: la danza, il jazz, il teatro delle piccole compagnie, il canto .corale. Sotto il punto di vista della gestione, ci auguriamo che il teatro non sia dato in gestione indiretta ad un solo soggetto, poiché questo impedirebbe un discorso di pluralità di partecipazione di cui invece il Ringhiera, e più in generale un teatro moderno, ha bisogno. Pare, ad esempio, che qualcuno stia pensando di affidarlo al Piccolo Teatro. Noi ci opponiamo perché il Piccolo è già presente in Milano in ben quattro teatri: Piccolo Teatro di via Rovello, Teatro Studio, Nuovo Piccolo Teatro e Teatro Lirico. Avendo a disposizione tali grandi e rinomati spazi, pensate davvero che pro-
grammerebbero spettacoli di qualità in un piccolo teatro di periferia come il Ringhiera? L'ipotesi più probabile è che se lo prendano per usarlo come sala prove, proponendovi qua e là qualche spettacolino per indorare la pillola, ma risultando nel complesso di ben poca utilità alla vita sociale e culturale della Zona. Sia ben chiaro, se il Piccolo, e altre realtà già conosciute e stimate, volessero intervenire con loro spettacoli all'interno di una futura stagione teatrale del Ringhiera, ben vengano!La gestione però deve essere data ad altri. Il nuovo Consiglio di Zona si dovrà dotare di commissioni e persone competenti che ne traccino le linee d'indirizzo e che valutino le proposte provenienti dalle associazioni di cultura del quartiere, alle quali affidarlo con una precisa convenzione. Alla gestione deve anche prendere parte il Comune stesso, non tanto e non solo finanziandone le iniziative, quanto facendosi carico delle spese vive: luce, riscaldamento, manutenzione, tassazioni relative allo spettacolo. Inoltre il Comune dovrebbe mettere a disposizione i propri spazi di pubblicità, fornire il service e i tecnici che esso stesso forma e che non trovano immediatamente impiego. Infatti, se davvero si vuol dar peso al decentramento, non si può sempre solo parlarne e demandare poi ai privati l'onere di attuarlo. Bisogna che anche il Comune faccia la sua parte affinché il quartiere Gratosoglio e la città ritrovino nel Ringhiera un punto d'aggregazione e promozione culturale. ~
T'ultimo numero de La conca A ha dedicato le 2 pagine centrali ai Centri sociali dello Stadera e del Gratosoglio. I nostri articoli hanno fatto molto discutere e sull'argomento ci sono anche arrivate 3 lettere che pubblichiamo integralmente, con la nostra risposta.
Sono il Presidente dell'Associazione
Le Torri con sede presso il CTS di via Saponaro 30. Noto con rammarico che nel periodico La conca n° 2 aprile 1999 da lei diretto, ci sono molte inesattezze, in merito all'articolo: "Carnevale ogni scherzo vale". A parte che il carnevale è finito da tempo, non trovo corretto pubblicare l'articolo senza venire alla fonte per verificarne i contenuti, quindi mi vedo costretta a precisare che il finanziamento della Festa di Carnevale, (e altre che ne faremo), era rivolta al quartiere e aperta a tutte le età, rientra in un programma comune di scambi, programmato con il CDZ e CTS, (ma liberamente e non "costretti"), deciso dal Comitato di Gestione, finalizzato non solo a garantire l'utilizzo dello spazio, ma allo scambio di esperienze tra generazioni diverse, e non alla sottrazione di spazi già concessi ad altri. La festa di Carnevale è stata animata da un gruppo di 15 professionisti che fanno parte di una compagnia teatrale molto conosciuta e non da un animatore. Questo lo preciso per rispetto verso chi ha lavorato. La festa si è conclusa alle 17, 30. Coinvolgerci politicamente non ha senso. Quindi la prego, gentilmente, di pubblicare questa lettera, riportando i fatti alla realtà, e la diffido nel contempo a coinvolgere persone, come la signora Carla Ferrari coordinatrice del CTS, imputandole atti nei confronti dell'associazione, mai detti, ne commessi. Preciso che l'informazione non si nega a nessuno, ma deve essere data innanzi tutto dal Presidente o da un suo delegato, in modo che le stesse siano chiare e corrette, ma sopra tutto non tendenziose. lo sono qui per difendere il buon nome dell'Associazione e i 957 soci che con onore rappresento. Cordiali saluti.Comitato di Gestione/il Presidente Giulia Menin Pesenti
Milano. Ho condiviso e condivido l'atteggiamento sorridente che la Sig.ra Ferrari, attiva e disinvolta, ha tenuto negli anni in cui ho lavorato con Lei: è stata l'unica funzionaria, dopo la crisi del CdZ, capace di far aprire il teatro (con grande successo di pubblico) e permettere la ripresa delle attività rivolte agli anziani della zona.
Cordiali saluti
Mariuccia De Vecchi
Le lettere non contestano il fatto che le spese per il carnevale dei bambini siano state pagate dall'Associazione Le Torri, e non dal Comune. Ne prendiamo atto e confermiamo il nostro giudizio negativo su tale scelta. Ringraziamo la signora Menin per alcune precisazioni che ci permettono di arricchire la nostra informazione ai lettori. Impariamo infatti
che i bambini vanno alle feste accompagnati da nonni e genitori (è questo il significato degli "scambi di esperienze tra generazioni diverse"?) che la festa per i bambini è stata "liberamente" decisa (ma noi non abbiamo detto nulla contro questa scelta) che i 3 milioni e mezzo compensano il lavoro di ben 15 professionisti (ma noi non abbiamo mai scritto che la cifra non fosse giusta per il lavoro fatto).
DEI CARABINIERI
cco come sarà la uova caserma dei Carabinieri, di via dei Missaglia, vicino all'Esselunga.
F
giugno del 2000
La nuova caserma sostituirà la vecchia stazione Gratosoglio e permetterà di aumentare l'organico dei carabinieri in Zona.
Nel dicembre del '97, La conca è stata la prima a dare la notizia. In quella occasione il maggiore Sergio Di Giovanni (comandante della Compagnia Milano/Porta Genova che comprende anche la stazione Gratosoglio) ci disse che la caserma sarebbe stata pronta alla fine del '99. I lavori sono cominciati a metà dicembre dell'anno scorso e l'impresa costruttrice si è impegnata a finirli il 9 giugno del 2000. Ci saranno
previsione iniziale: pochi per le abitudini italiane. In realtà i lavori vanno avanti con grande velocità. Sarà forse per la fretta, ma non ci sembra che il cantiere rispetti le norme di sicurezza: elmetti e ponteggi non se ne vedono. Forse le leggi che proteggono gli uomini sono meno importanti delle leggi che proteggono i loro patrimoni? Cosa ne pensano i Carabinieri? Nulla di nuovo per l'apertura di un Commissariato di Polizia in Zona. Questo significa che per avere un passaporto dovremo continuare ad andare in via Benaco, un Commissariato lontano e mal collegato ai nostri quartieri.
Intendo, con la presente, fare alcune precisazioni riguardo l'articolo dal titolo "Carnevale, ogni scherzo vale" apparso sul giornale nr.2 Aprile 1999. Negli anni in cui si fa riferimento ero Consigliere di Zona, eletta nelle liste del PCI e Coordinatrice della Commissione Igiene e Sanità. Vorrei non essere fraintesa: non intendo difendere la Dott.ssa Carla Ferrari, ma per dovere di cronaca fare presente che la signora in questione aiutava con molta efficienza a preparare le delibere, non solo le mie ma anche quelle di altri consiglieri dell'opposizione. Questo significa che a qualsiasi colore appartenesse il Presidente di Zona, la signora Ferrari non ne era la segretaria, ma svolgeva il suo lavoro di funzionaria del Comune di
Infine ora sappiamo che la festa s'è chiusa alle 17,30. Per il resto ricordiamo alla signora Menin che ogni giornale raccoglie liberamente le informazioni e non può essere obbligato a rivolgersi al "Presidente" o a "un suo delegato". Questo distingue la stampa dei paesi liberi da quella dei paesi a informazione controllata. Del resto, proprio per tale ragione, i giornali sono responsabili di ciò che scrivono. Non ci è chiaro inoltre perché La conca non potrebbe parlare della signora Carla Ferrari, coordinatrice del CTS: sarebbe un'immunità veramente unica. A questo proposito facciamo notare, in particolare alla signora Mariuccia De Vecchi, che nella stessa pagina del pezzo preso di mira, in un articolo in neretto, abbiamo scritto che quello della signora Carla Ferrari "è un attivismo lodevole, che tuttavia si scontra con gli intralci burocratici del direttore del settore decentramento, Di Stefano e del capoufficio presso il Consiglio di Zona, signor Ossan!'. Un giudizio, insomma, non molto diverso dal suo. Evidentemente questo particolare l'è sfuggito. Poco male. È invece più grave che sia sfuggito (sia alla signora De Vecchi che alla signora Menin) il nostro discorso, ripetuto e insistito, contro l'atteggiamento di chiusura del Comune verso la partecipazione e l'autogestione dei Centri sociali da parte dei cittadini/utenti. Abbiamo criticato la proposta di nuovo regolamento dei Centri sociali avanzata da Del Debbio. Così com'è rischia, infatti, di esseáre micidiale per la gestione democratica. Abbiamo anche criticato la segue a pagina 3
di Sergio Paladino, presidente dell'Associazione Culturale e di Ricerca Teatrale Calembour
2
Sarà pronta nel dunque circa 6 mesi di ritardo rispetto alla
seguito da pagina 2
BOTTA E ROSPOSTA SUI CENTRI SOCIALI situazione attuale: con il Consiglio di Zona commissariato e con i Comitati di gestione scaduti, il potere è oggi tutto nelle mani della burocrazia. Molti guasti di questa tendenza si sono già visti, anche in termini d'efficienza. Il pericolo maggiore è però un altro: riducendo la partecipazione degli utenti alla gestione, i Centri sociali ridurrebbero la loro funzione d'aggregazione e di lotta contro l'emarginazione, con effetti negativi anche sulla sicurezza. Anche la vicenda del pagamento dei 3 milioni e mezzo denunciata nel nostro articolo, in fondo nasce in questa situazione ibrida nella quale i funzionari finiscono con l'assumere funzioni di programmazione e indirizzo che, secondo noi, dovrebbero essere affidate agli utenti. Questa situazione giova solo a una burocrazia ottusa e accentratrice. Non giova ai cittadini, ovviamente, ma neppure agli operatori culturali del Comune che rischiano di offuscare la loro professionalità.
Nel far deroga ai miei propositi ho concesso un'intervista alla presenza di testimoni, per il Suo Giornale ma, nonostante mi sia ca-
Stabilimento Binda della Conca fallata
Foto: Fabio Malacarne
lorosamente raccomandato di riportare il mio pensiero, largamente espresso, il mio dire e i fatti.esposti senza distorsioni accumuli o manipolazioni, mi trovo a dover recriminare sulla mia disponibilità. Non si possono estrapolare frasi- fra tante domande e costruire una immagine che, a parer mio, lede la figura di persone che, ognuna a suo modo, cercano di fare con onestà un lavoro. E' verissimo che tra di noi ci sono differenze di attitudini metodi, scuola ed esperienze, ma credo, che tutto sia utile in un confronto positivo. Sarebbe sicuramente un vero guaio se tutti la pensassimo allo stesso modo. Nel contesto delle tante problematiche del C. TS., e perciò per il bene degli Utenti, specialmente i più deboli e indifesi, mi aspettavo che fossero ascoltati anche tutti i componenti lo Staff di coordinamento e di animatori per meglio conoscere i vari punti di vista, i loro propositi, le loro attitudini e le difficoltà. Per onestà personale mi sono sentito in dovere di esporLe quanto sopra. Distinti saluti. Antonio Cerveri Noi crediamo di aver riportato il suo pensiero con le sue parole. Ma lei scrive che abbiamo travisato le sue opinioni. I casi sono due: o non abbiamo capito, e ci dispiace molto, oppure lei ha ripensato i suoi giudizi. ~
E STATA UCCISA
Nata nel 1985, la cartiera milanese Ambrogio Binda, diventa in breve tempo leader in Europa qualificandosi sul mercato per brevetti rivoluzionari, come quello delle carte autocopianti del 1965. In quegli anni lo stabilimento Binda della Conca fallata occupava circa 800 persone. Alla fine degli anni '80 nasce il gruppo Binda. Ecco le tappe più significative. Nel 1984, con la partecipazione di Luigi De Medici, nasce la Cartiera Binda spa, chiamata nel 1985 Cartiere Binda De Medici. Nel 1987 la Safinvest, finanziaria del Gruppo Sottrici, entra come socio di maggioranza. Nel 1989 con l'incorporazione delle Cartiere Arturo Sottrici il nome diventa Cartiere Sottrici Binda. Nel 1990, gli acquisti della cartiera di Ascoli Piceno del gruppo Mondadori e della cartiera Marsoni di Treviso, faranno cambiare il nome in Cartiere Ascoli Marsoni. Con la crisi finanziaria del 1993 la Binda ricorre all'intervento delle banche che arriveranno ad avere fino al 67% del
Flavio Sottrici
capitale dell'azienda. All'inizio del '97 i lavoratori dello stabilimento della Conca sono ormai ridotti a 100. Lo stabilimento chiude e gli operai sono in cassa integrazione a zero ore. Malgrado proteste e manifestazioni, il 3 febbraio del '98 termina anche la° cassa integrazione. È la fine della più importante fabbrica rimasta nella nostra Zona. La conca (febbraio '98) scriveva: "Molti pensano che la ragione vera della chiusura dello stabilimento sia il desiderio di fare una grande speculazione edilizia." Allora lo dicevano gli operai. Oggi lo ammette anche un padrone. Flavio Sottrici, infatti, ex presidente della Safinvest, in un'intervista al quotidiano di Varese La Prealpina, dice: "La Binda avrebbe potuto tornare tranquillamente all'utile: non lo fece per una sbagliata politica dei prezzi e, lo ripeto, per l'inesprieza dei manager". Dunque è vero, avevano ragione gli operai: la Binda è stata uccisa, o per incompetenza dei manger, o per tentare una speculazione edilizia, o per le due cose insieme.
abato 8 maggio si è tenuto al °liceo Allende un dibattito pubblico a cura del Centro culturale conca fallata per fare il punto su cosa sta succedendo alla Cascina Chiesa Rossa. Al dibattito sono stati invitati tutti gli interessati: la progettista, gli assessori, i partiti presenti in Consiglio comunale, la Sovrintendenza ai beni culturali, la Curia e le parrocchie, i comitati e le associazioni di Zona.
Sono venuti la progettista architetta Galli, il vice sindaco De Corato, Molinaro, capogruppo dei Democratici di sinistra (Ds), Falappi del Comitato Ticinello e, naturalmente, molti esponenti del Comitato Cascine Chiesa Rossa.
Ha partecipato anche Pasquale La Torre, probabile prossimo direttore della nuova biblioteca multimediale della Chiesa Rossa.
L'assessore Del Debbio in un primo tempo aveva assicurato la sua presenza, ma poi, come succede spesso, si è dato assente giustificato.
Mazza, presidente del conca fallata, in apertura dei lavori ha chiarito lo scopo dell'iniziativa: riempire il vuoto lasciato dall'assenza di un confronto promosso dal Comune e dare a tutti la possibilità d'intervenire. II conca fallata non vuole sostituirsi a nessuno e in particolare appoggia e apprezza la decennale attività del Comitato Cascine Chiesa Rossa. Dopo un'appassionata esposizione della Galli sullo stato del progetto, è intervenuto De Corato, che ha rivendicato all'amministrazione comunale il merito di aver finalmente cominciato lavori, dopo più di trent'anni di discussioni e ritardi. L'inizio dei lavori è sicuramente una buona cosa, se non altro perché ferma il degrado. Grossi, vice presidente del Comitato Cascine Chiesa Rossa, ha tuttavia precisato i problemi ancora senza risposta. Sono tutte questioni fondamentali per il futuro del complesso: lo spazio deve essere unitario e quindi la parte destinata al culto non va separata dal resto; le aree libere e la piazza devono diventare elementi utilizzabili per attività temporanee; la biblioteca nasce già con spazi ridotti, e quindi è necessario prevedere che i rustici vicini siano usati per attività di supporto, come mostre o dibattiti. Infine, secondo Grossi, manca totalmente un piano di gestione del complesso, mentre è necessario individuare sin da ora gli utilizzatori e permettere l'apertura
tempestiva dei singoli spazi. Grossi propone di costituire un tavolo per definire al più presto un piano di utilizzo generale. Al tavolo dovrebbero partecipare, da una parte il Comune con un coordinatore generale che possa riferire sull'intero complesso, e dall'altra le associazioni ed i cittadini di Zona.Durante la discussione è stato inoltre notato che la Sovrintendenza ai beni ambientali non ha ancora approvato il progetto per la ristrutturazione della Chiesa Rossa: il fatto che nessun rappresentante fosse presente ci ha impedito di conoscere le motivazioni precise e lo stato della relativa prafica.
Ci sono state anche critiche ai muri costruiti dietro la chiesa. L'architetta Galli ha risposto dicendo che il muro intorno al così detto labirinto verde, potrebbe essere demolito in un secondo tempo, se verrà giudicato brutto o inutile.
Secondo il capogruppo dei Ds, Molinaro, se non s'individuano con precisione gli usi, prima di completare la ristrutturazione, il complesso è condannato a un nuovo degrado, com'è già successo molte volte a Milano. Spazi come quelli della Cascina Rossa possono vivere solo se riempiti di occasioni d'incontro permanenti. Molinaro ha fatto una proposta costruttiva: insediare in uno dei rustici un'attività delle scuole civiche d'arte, come il restauro di libri antichi.
Ha inoltre ricordato che il settore cultura del Comune è da tempo in grave difficoltà per le biblioteche civiche. La mancanza di fondi e lo scarso interesse della Giunta costringono infatti le biblioteche, che sono quasi tutte in periferia, a vivere a stento con orari e personale ridotto. Per evitare quindi che l'apertura della biblioteca non sia solo virtuale, è necessario impegnarsi da subito per un confronto con il settore cultura.Numerosi sono stati gli interventi di cittadini e di associazioni. Da tutti sono venute proposte precise per l'uso del complesso: l'insediamento del comando dei vigili, uno spazio per i pensionati e le associazioni di Zona, attività per i più piccoli, una ludoteca.Tutti comunque siamo usciti con una convinzione: il lavoro da fare è ancora tanto, le possibilità di realizzare un sogno ci sono, ma oggi, ancor più di prima, molto di pende dai cittadini del quartiere, dalla loro capacità di elaborare soluzioni costruttive e di essere pronti a lottare per ottenerle.
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I DUBBI RESTANO...
di Guglielmo Landi
di Antonio Garbin
L'accusa non viene da un operaio, ma dall'ex padrone
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La conca ha ricevuto il dischetto con i candidati solo dai Democratici di Sinistra e da Forza Italia. Le altre liste le abbiamo cercate noi, e speriamo di aver copiato esattamente i nomi.
EUROPA scheda verde
Il sistema proporzionale è uguale in tutta Europa.
Si vota facendo una croce sul simbolo del partito scelto. Accanto si possono segnare non più di 3 preferenze scelte nella lista stessa.
Non si possono indicare le preferenze con il numero.
PROVINCIA
scheda gialla
Sistema a doppio turno con collegi uninominali e con l'indicazione del presidente.
Il nome del candidato dei singoli collegi è già scritto sulla scheda, accanto al simbolo del partito. Come si vota:
croce sul simbolo del partito e sul nome del presidente: il voto va sia al partito, sia al presidente indicato.
croce solo sul simbolo del partito: il voto va sia al partito, sia al presidente indicato.
croce solo sul nome del presidente: il voto non viene attribuito a nessun partito ma solo al presidente indicato.
Se un candidato presidente raggiunge più del 50 % dei voti sarà eletto subito. Poiché questo sarà molto, difficile. Voteremo di nuovo il 27 giugno per il ballottaggio tra i 2 candidati presidente che hanno preso più voti. Il 27 giugno si decide chi governerà la Provincia di Milano.
COLLEGIO 14 Milano
Chiesa Rossa Gratosoglio
CENTRO SINISTRA
Comunisti It. ILLUMINATOAntonino
Democratici MALINVERNO Marco
DS VEZZOLI Vittore Michelangelo
PPI MAZZOCCHI Franco
PRI PROCIDA Michele
PRC GUAGNETTI Pierangelo
SDI TREMOLADA Sergio
Verdi REPOSSI Roberto presidente indicato
TAMBERI Livio
POLO
AN RUSSOMANNO Giuseppe
CCD COLUMBO Sergio
FI MENEGHETTI Angelo Mariano
Lib. Sgarbi COLLAROTTI M. Rita presidente indicata
COLLI Ombretta
LEGA
MORELLI Alessandro presidente indicato
FORMENTINI Marco
FIAMMA TRICOLORE
Italia Fiume Dalm. GUERRA Valentina
MS-FT STANGA Roberto
Lista Cito LASCALA Domenico presidente indicato
JONGHI LAVARINI Roberto
PARTITO UMANISTA
BUDRIA Stefano presidente indicata
BROCCHI Stefania Cristina
CDU
DE PERO Carlo presidente indicato
MAGGIS Aldo
FRONTE NAZIONALE
D'ANGELO Roberto presidente indicato
TINAZZI Cristiano
UNIONE DEM. PER L'EUROPA
CAMPAGNA Franco presidente indicato
FILOGRANA Eugenio
CONSIGLIO DI ZONA 5 scheda rosa
Il sistema è proporzionale con premio di maggioranza alla coalizione vincente. I partiti, o le coalizioni di partiti, indicano il presidente del CdZ che intendono eleggere. Si vota con la croce sul simbolo
Comunisti italiani
TRIMBOLI Francesco
del partito prescelto. È possibile indicare 1 solo nome, scelto nella lista stessa. Non si può indicare la preferenza con un numero. Le liste, all'interno delle coalizioni, sono stampate nell'ordine che apparirà sulle schede.
CENTRO SINISTRA PER MILANO presidente indicato Tremolada Sergio
ABDU Rebecca Deborah Maria
BINI Enrico
CIMBALI Massimo
DE LAZZARI Franco
DI
BIASI Giovanni
FARINA Maria Teresa
FINZI Gabriella
GENTILE Massimo
GRISOLIA Marco
ILLUMINATO Antonino
JAPPELLI Nicola
LABOLLITA Donato Antonio
LOMBARDI Aldo
MATRELLA Cosimo Luigi
MUGGIANI Scilla
MURATORE Livio
MURTAS Francesca Maria
PAOLANTONIO Giuseppina
PIETROBON Fulvio Antonio
PIROLA Pietro Francesco
POLACCHI Clara
PROVERBIO Enzo
PROVERBIO Loredana
SAMBO Edoardo
SBARDELLATI Mario
STAGNO Massimiliano
SUARDI Paolo
TOSINI Gisella
TOSITTI Leonardo
VARISCO Bianca Maria Rosa
VEGETTI Matteo
MOZZATI Carlo
EUGENI Ermanno
CONTE Ignazio Partito popolare italiano
FUMAGALLI Basilio
AGNESI Giovanni
ARRIGONI Fabio Luigi
BARONI Zenone
BILOTTA Claudio
BORELLI Alessandro Angelo Enzo
CARLONI Ubaldo
CAMPIONE Andrea
CUOMO Giuseppe
DEHO' Carla Teresa
FAVERO Alessandra
FERRARI Luigi
FIORINI Antonio
FRISON Alesandro Oscar
GRIMANI Roberto
LA ROCCA Bruno
LORUSSO Vincenzo Antonio
LUINI Walter
MALINVERNI Mario Ettore
MARCHE Angelo
MAZZOCCHI Franco
MAZZOCCHI Marina
MILIERI Adalgisa
PARISI Rosario
PECCHIO Egidio
PECCHIO Silvano Paolo
PEZZAGLIA Gabriele
PEZZONI Ferruccio
SCRIMA Giuseppe Antonio
SIRONI Giancarlo
VALISI Ferruccio
VALLA Eugenio Verdi
BENEDETTI Gabriella cg. Cappelletti
MUZZANA Claudio
BENELLI Maria Cristina Barbara
PEVERELLI Simona Ottorina
BORELLA Afro Mauro
CARAVAGGIO Paola Enrica
CARLI Alessandra Fausta Maria
CLAVARINO Michele Maria detto Robin
CLEMA Antonietta Maria
COLOMBO Michele Giuseppe
DEI CAS Daniela
DETTI Elisa Maria Teresa
FIOCCO Valter Giorgio
FIORENTINI Pierluigi
FOTI Giuseppina
FUSI Stefano
GALITZIA Ignazio
GIOVANNINI Giulio
INVERARDI Francesca Angela
INVERNIZZI Mario Armando Giovanni
LEONARDI Enza
LICO Fabio
MAZZANTINI Davide
MIOCCIO Emanuele Elena
MOMBELLI Sonia Nadia
MONTORFANO Massimo Vittorio
ODDI Irene
ODDI Paolo
PANARO Ida
PEDROLI Eugenio Nicola
PETRALIA Anna Maria
PIVELLO Valeria
ROSSI Giuseppe
STORTI Marco
VURCHIO Francesco
ZANIBONI Vanda Mirella
ZENONI Federico
Rifondazione comunista
BERTI Lorenzo
ARMANINI Marco Gabriele
ZANELOTTI Valerio
DESIMONE Giovanni
ANGUILETTI Francesco
ARZOLA Silvia
PARTITO
FREGGIARO Maria Antonietta detta Antonellapresidente indicata
AMBROSETTI Massimo
ANCELLOTTI Sarah
ARIOLI Massimiliano
BARBACOVI Angela
BELLUSCIO Fabrizio
BOTTASINI Valeria Maria Cristina
BRANDOLINI Corrado
BUDRIA Stefano
FALABELLA Claudia Benedetta Maria
GALLI Monica
GARGANO Italia
MOCCIA Giuseppe
MONTANARI Manuel
NATOLI Massimiliano
OLIVOTTO Patrizia
PALUMBO Luigia detta Luisa
PAPA Gianluca
PARISE Michele
PARISI Francesco
BORROMEO Roberto BOLLINI Daniela
BERNINI Lorenzo
BIANCHI Bruno
BONADEI Gilberto Cristiano
CURZIOTTI Giuliano Mario Emanuele
CISINI Valeriano
CORRADINI Luca
CAPPELLETTI Paolo
CAFFAZ Augusto Marco
CANELLA Sara
CROCE Marco FUGAZZA Franco Antonio GALLI Aldo
GIUDICI Roberto Pompilio
IMPERATO Paolo
LISBONA Fulvia Carmela
LODI Roberto
MANGIA Donato
MINOIA Franco
MERISIO Giusepppe Zeferino Alessandro
MAGISTRELLI Angelo
MARCHINI Davide Yuri
MORETTI Maria Grazia
PATTE' Alberto
POZZI Paolo Gaetano Marino
PUTZOLU Rosanna
RICCIARDI Francesco
RIGOTTI Emilio Maria
ROTA Mirella
SAGLIMBENE Antonino
SPANO Paolo Stefano
TURAZZI Valentina
VOLPATI Niccolò Giulio
Socialisti democratici italiani
TREMOLADA Sergio
ANGIULLI Giovanni
BRUGNOLI Eliana cg Sirtori
CAVALLI Angelo
CURRI Alberico
DAL MONTE Maria Teresa
FERRANTE Vincenzo
LEVI Franco Giuseppe Arturo
MAINARDI Mario
MAINARDI Marco
MASTROGIACOMO Domenico
MOZZAGLIA Giancarlo
PERELLI Vladimiro
RANZONI Franco
RAPAGNETTA Giampiero
SCIALPI Pietro
SCOLLETTAÜGiovanni
SOUVENT Luciano
SPENNATI Matteo
VITALI Achille
LO VERSO Livio
BERARDOCCO Antonietta detta Antonella cg
Pierobon
BERETTA Giangiacomo
BEONIO BROCCHIERI Nicoletta Margherita
BLASIMME Umberto
CERRAI Luciano
COLASANTO Raffaele Angelo
CONSOLINI Umberto Giuseppe
DE BARTOLO Gioacchino
DE FIDIO Anna
FASSONI Sandro
FIGINI Giuseppe Mario
MASTROPIERRO Leonardo
PECCHIARI Pierpaolo
VALLE Maria Antonietta
Democratici di sinistra
PAVONI Paolo
BERDOT Dominique Marie Cecile
FIORE Michela Anna Carla
DE ALLEGRI Stefano
ASPRELLA Giuseppe
BALLONI Renzo
BONACCORSO Mario
BOVE Sergio
BUDA Umberto
CACCIA Aldo
CAPITZO Agnese
COMENDULLI Maria detta Mariuccia DE CECCO Nadia Anna Giuseppina
DENARO Laura
ESPOSITO Viviana
FLOREAN Gian Andrea
FOSSATI Roberto Giuseppe
GANDOLFI Luca
GATTAVARA Rinaldo
GATTI Roberto Maurizio
GILERA Daniele
LESSANA Maria Gabriella Elvira
LOMBARDELLI Simona
MALLAMACE Rocco
MARCOLINI Egle
MASINI Marco
MENASCE Samuele
MILANI Mauro
MOLINARI Tullio Amaldo
MONTELLA Andrea Enzo
PASINETTI Manuela Amelia Anita PERRONE Francesco
PINARDI Giovanni Vittorio
ROCCHETTI Daniela
SANNA Antonietta cg. Rigoli
SUTTI Pietro
TEDONE Giovanni
UGLIANO Rosangela
VITALE Carmine
ZAGLIANI Danilo Domenico
ZAMBIANCHI Anna
UMANISTA
PICCINI Serenella Letizia
PORTA Mauro
RAFFAEL Alessandra
RAMBALDI Nadia Beatrice
TROCCOLI Francesca detta Pia
COLOMBO Mauro
LAGANA' Massimiliano
LUCIANI Paola
MARRAS Rita
MATTIUZZO Roberta
MESSINA Roberto
PERONI Massimo Vittorio
RAVANI Roberta
ROS Rita
RUSSO Luciano
SAVOLDI POLI Simona
SCHULTZE Viviana Patrizia
SILVESTRO Giovanna
SILVESTRO Patnzia
SILVESTRO Maria Rosaria
POLO presidente indicato Pessognelli Angelo
Patto Segni
COZZI Marco
CARRER Massimiliano IANDOLO Antonio TOTARO FILA Salvatore
ANCESCHI Rosalba
ANGELUCCI Francesca
BASSI Aurelia Giuseppina
BELGERI Antonella
BIANCHI Stefano
BORGO Maurizio
CARRARA Lara Elide
CASATI Gabriella
CIRILLO Marco Flavio
FALCO Giulio
FALCONE Ruggero
FEROLETO Giorgio
LANZI Carla Maria
LEONI Angelo
LO IACONO Filippo
MARGARITA Vincenzo
MASELLA Micaela Giuseppina Renata Maria
MATTEAZZI Manuela
MUTTO Roberto
NUPIERI Lucio Salvatore
ONGARO Clara
RINALDI Anna Maria
SALERNO Francesco
SANTABARBARA Monica
SBROLLINI Pierantonio
SCOTTINI Fabio SCOTTINI Stefania
Ccd
SEGHI Marco Giovanni Maria
SANTORO Carmelo
MAZZOCCHI Stefano
MARTIRE Rosario Ernesto
FERRACIOLI Giulio Cesare
STRIULI Stefano
PIETRASANTA Giorgio
SCACCIANOCE Claudio
CIORCIARO Ciro
BOSCATI Giorgio Maria
ANNONI Lorenzo Vincenzo Gabriele
ANZOLINI Italo
BANCHELLI Roberto Mario
BRAMBILLA Donatella Maria Vittoria cg.
Cappugi
CAIA Gaetano
CASAGRANDE Pietro Andrea
LETTA Giuseppe Silvio
COLOMBO Giampaolo
CORLAITA Paolo
DE VECCHI Francesco Antonio
DI GENNARO Lidia Maria Madalena
FERRARA Lamberto Maria
FERRARI Maurizio
GISONDA Cristiano
MANGONE Francesco
MESCHIA Paolo
MICIJCCI Angela Ernesta cg. Cappelli
MICHELINI Massimiliano
MODENA Fernanda cg. Pitteri
MONTEFIORI Marco Maria Aldo F.
RAGO Alberto
RAIMONDI Anna Tarsilia in Minciotti
REBATTINI Alberto
RESIO Isabella cg. Brambilla
SCIVICCO Massimo
SODINI Paolo
STRINA Daniela cg. Gallesi
TALARICO Francesco
TORRACCHI Daniela cg. Guareschi
VIDALI Laura cg. Calvi
GIALLELLA Luigi
SORRENTINO Roberto Forza Italia
PESSOGNELLI Angelo AIZZA Paola
ASNAGHI Carlo
BALLERIO Enrico
BARONCINI Aldo
CAIME Vincenzo
CAPITANEO Michele
COLOZZI Romano
COPPO GAVAZZI Maria Teresa
DE PALMA Andrea
FERRARI Giovanni
FRENNA Mauro
GENTILE Carmine
GODANO Pierpaolo
LANZONI Carlo
LONGO Rosario detto Rino
LUCCIETTO Stefano
MARZOCCO Stefano
MENEGATTI Angelo
MONDI Vinio
MORANA Antonino
PAPA Fabio
PARABONI Giuseppina
PENNISI Giuseppe
PERRONE Michele PONTIGGIA Anna
POZZATI Claudio
RADRIZZANI Marco
REVELLI Ruggero
RIZZINI Cristina
ROME' Giuseppe
RUGGINENTI Fabio
TONOLI Giovanni
VIVERIT Maria Grazia
ZUCCO Livio
Alleanza nazionale
FIDANZA Carlo
GAMBA Massimiliano Marco
CENCIONI Simonetta
ANTONELLI Claudia
ARIOLI Pierantonio
BOTTURA Massimo BRUNO Gianluca
D'AMBROSIO Silvia Ester
FABBRI Luciano
FALLICA Giuseppe
FERRI Umberto Emilio
GALLIA Maria Antonietta
GALLO Francesco
GIUSSANI Sergio
GUERNERI Lorenzo
GUIDOBONI Antonella
LA RUSSA Maria Cristina Emilia
LICARI Santi
MASUCCI Ferruccio Antonio
MATARRESE Giuseppe
MAZZUCCHETTI Luca
MINGOIA Massimiliano
MIOTTO Oberto Bruno
MONTELLA Camilla
PALUMBERI Giuseppe
PARAGALO Vito
PROCACCINI Luca
PULVIRENTI Enrico
RENATI Eugenia
ROCCATAGLIATA Paolo
ROGGERO Elena Maria Cristina
ROSSI Ludovica
RUGGIERO Angelo
RUSCONI Luigi Giacomo
SELLARO Claudio
SIBERNA BENAGLIA Margherita Maria detta
Miti
SPERATI Pierangelo
TAVANO Maurizio
TINARI Alessandro
ZOBOLI Paolo Marcello
ZOLLA Loris Enrico Giuseppe
4
BLOCCO PADANO presidente indicato Morelli Alessandro
Lega nord
MORELLI Alessandro
BOERCI Renzo
COGLIATI Silvana Maria
RASANO Pietro Linder
GOLDONI Giuseppe Carlo
SARINO Piermario
ANVAR Susanna
BETTI Alessandra Lara cg. Germani
CISALPINI Roberta
DI VITTORIO Roberto Paolo
FERRARI Alberto PERUZZI Maurizio
RAGOZZINI Marisa
ROCCHI Bianca cg Giunta
ROSSATO Liliana Maria cg Guerri
BENETTI Mirella cg D'Amato
FURIA Bruno Vittorio Giuseppe
RANZINI Livia cg Clavarino
ROSSOTTI Luisa
ANGELINI Amelia Federica cg Guida
BOCCHIO Pietro
BONORA Francesco Maria
CASTELLI Cesare
CORTELEZZI Annamaria cg Genoni
COSTACURTA Antonio
DALLARI Ezio Giulio
DUBINI Silvana cg. Spreafico
IEZZI Igor Giancarlo
LAURENTI Marco Antonio
MALGRATI Franco
MILANI Angelo
MIOLO Renzo Bruno
MUCCIARELLI Maurizio
MUSCATO Luigi Mario Umberto
ORSATTI Giorgio Mario
RUGGERI Bruna Maria cg. Croce
SIFACE Mario Marziale
VITALI Gioacchino Battista
ZACCHETTI Marco
Pensionati padani
LAVAZZA Dario
RIPAMONTI Adriano
TERAZZI Debora
ORTOLINA Maria Grazia cg. Boggioni
CURIONI Adele
COLUCCIA Michele
FARINA Tiziana cg. Rubino
TERAZZI Enrico
RIGOTTI Genoveffa cg. Pirrotti
RADAELLI Silvia
RIPAMONTI Sabrina
DAINI Giordana vd. Radaelli
PETRILLO Antonella Rita
CAMPI Ivana cg. Lavazza
PISONI Santina cg. Mosconi
PIRROTTI Mara cg. Marcelli
FERRARI Erminia Carla cg. Ripamonti
ARFINI Teresina
ARFINI Licia
AULA Giacomo
BRAMBILLA Luigi
COLOMBO Bruno Antonio Lorenzo
COLOMBO Claudio Cesare Angelo
FANTARONI Franco
GIUBERTONI Dolores
MAESTRI Gianfranco
MENCAGLIA Tullio
MEREGALLI Enrico
PARAVISI Giuseppina Battistina cg. Colombo
POMA Fabio
TERRENGHI Adriana
VALLEGRA Giuseppe
VIGORELLI Maurilia
ZARKOV Vesna
Scuola media Pertini: anno nuovo scuola nuova.
Il prossimo anno scolastico vedrà finalmente restituiti alla scuola media di via Boifava, intitolata a Sandro Pertini, i locali distrutti nell'incendio del 1991. L'attesa è sta lunga, ma finalmente i lavori di ristrutturazione sono terminati.
La preside professoressa Vescera è soddisfatta, perché la scuola potrà così offrire agli studenti un servizio più qualificato e in spazi più ampi. Ma non nasconde che tanto lavoro deve essere ancora fatto. Non basta infatti consegnare alla scuola i muri, è necessario riempire le stanze di attrezzature ed impianti per renderle utili.
L'impegno di tutti è quello di aprire a settembre il prossimo anno scolastico con una scuola completa, in cui gli studenti troveranno ancora più offerte e possibilità di apprendimento, con corsi di studio a tempo normale e prolungato, sperimentazione informatica e musicale.
Quartiere Chiesa
Rossa:condòmini e amministratore di nuovo ai ferri corti
Martedì 4 maggio circa 150, tra condòmini e affittuari, hanno affollato la sala parrocchiale di via Boifava, invitati dal Gruppo d'informazione del quartiere Chiesa Rossa. Il motivo dell'incontro?
L'amministratore del condomìnio, Annibale Berni, avrebbe pagato alla Policarbo 210 milioni di troppo, per il riscaldamento. A parere dell'amministratore è solo una questione d'interpretazione del contratto di riscaldamento.
costruzione del depuratore del Ronchetto delle Rane. Tra pochi giorni sarà nominata la Commissione giudicatrice e si conosceranno ufficialmente i nomi dei concorrenti. La Commissione esaminerà le proposte e sceglierà il progetto migliore. La ditta prescelta preparerà quindi il progetto esecutivo. Secondo le previsioni, tutte queste procedure dovrebbero terminare entro la fine del '99. A quel punto dovrebbero iniziare i lavori che, per contratto, non possono durare più di 900 giorni, cioè
2 anni e mezzo. In altre parole sono confermate le date già indicate da La conca, e il depuratore dovrebbe entrare in funzione nell'estate del 2003. Il condizionale è d'obbligo perché in queste cose gli slittamenti sono sempre possibili.
Intanto prosegue l'inchiesta giudiziaria sul presidente del Consiglio comunale Massimo De Carolis, indagato per concorso in corruzione e divulgazione di notizie riservate, riguardo all'appalto del nostro depuratore. De Carolis continua a dichiararsi innocente, ma ha ammesso di aver frequentato alcuni personaggi coinvolti in questa faccenda.
FORZA ITALIA
Elezioni Consiglio della Zona 5 (scheda ROSA) 13 giugno 1999
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DEMOCRATICI DI SINISTRA Elezioni di domenica 13 giugno 1999
CONSIGLIO di CIRCOSCRIZIONE
Zona 5
L'errore sarebbe degli avvocati che non lo hanno consigliato bene. Non la pensa così l'avvocato Cirla, uno dei 2 avvocati eletti dall'assemblea dei condòmini per assistere l'amministratore nella definizione del contratto con la Policarbo. Secondo Cirla, gli avvocati, dopo aver dato a Berni una bozza preliminare del contratto, non sono stati neppure chiamati per un parere. Morale: i condòmini presenti alla riunione del 4 maggio vogliono riavere indietro i 210 milioni e hanno deciso di raccogliere le firme per obbligare l'amministratore Berni a convocare un'assemblea di tutti i condòmini per decidere un'azione di responsabilità contro l'amministratore stesso. In altre parole per portare Berni in tribunale. 210 milioni possono sembrare pochi, ma poiché il contratto con la Policarbo dura 4 anni, alla fine i milioni diventano 840.In questo trambusto l'Aler cosa fa? In apparenza niente, in pratica è il più forte sostegno dell'amministratore.
L'Aler, infatti, è il più importante inquilino del condomìnio: se non appoggiasse Berni, la maggioranza degli altri inquilini avrebbe da tempo scelto un altro amministratore.
6 progetti per il depuratore del Ronchetto
Erano state invitate 11 ditte. II 5 maggio, 6 di queste hanno presentato il progetto / offerta per la
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MATURITA' Classica Scientifica
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* 'Pacchetto didattico' particolare per chi lavora
Candidati della U.d.B. CLAPIZ Nome del Candidato Età DE ALLEGRI Stefano 28 (Testa di Lista della CLAPIZ) BONACCORSO Mario 25 CACCIA Aldo 45 COMENDULLI Maria 63 ESPOSITO Viviana 43 GANDOLFI Luca 31 GATTAVARA Rinaldo 61 MALLAMACE Rocco 40 MARCOLINI Egle 67 PINARDI Vittorio 35 TEDONE Giovanni 41 ZAGLIANI Dando 56
Nuova
■ 5
Riceviamo dal Presidente del Centro culturale conca fallata
Ti racconto una piccola storia V di ordinaria burocrazia.
A gennaio il Centro culturale conca fallata trasmette una richiesta scritta all'Assessore al decentramento ed una al Commissario straordinario della Zona 15, per ottenere la partecipazione del Comune ad una mostra fotografica sulla Baia del Re. Pensavamo di essere fortunati perché entrambe le autorità sono in realtà un'unica persona: l'attivo e ben disposto assessore Del Debbio, che in un successivo colloquio nella sede di via Palmieri ci ha ulteriormente tranquillizzati. La mostra si farà, il Comune è molto interessato, basta attendere il normale svolgersi delle procedure amministrative.
Tutto bene dunque ?
Affatto: insospettiti per lo strano
RACCOLTA DI FIRME PER LA BIBLIOTECA BOIFAVA
La nuova biblioteca multimediale alle Cascine Chiesa Rossa, con 80 posti disponibili, ci piace. Ma i 130 frequentatori giornalieri della biblioteca Boifava, che fine faranno? Per ora stanno raccogliendo firme su questa petizione.
"Sono da poco iniziati i lavori di ristrutturazione del complesso cascina Chiesa Rossa e solo ora si inizia a delineare il possibile utilizzo del complesso. Una parte per la biblioteca multimediale da 80 posti, ed il resto da destinarsi ad altre funzioni. Nel progetto rimane implicita l'apertura della biblioteca di via Boifava e di questa nuova biblioteca multimediale. Vorremmo anzitutto porre alla vostra attenzione che l'attuale biblioteca di via Boifava conta già oltre 130 utenti al giorno e quindi che la biblioteca multimediale risulterebbe fortemente sottodimensionata.
In questo modo avremmo le due funzioni separate: ricerca tramite le nuove tecnologie e studio con un evidente spreco di risorse e spazi. Inoltre, visti i grossi problemi di personale e di gestione che le biblioteche pubbliche incontrano, tale divisione risulta ancora più assurda ed incomprensibile.
CHIEDIAMO che nel complesso cascina
Chiesa Rossa trovi posto la biblioteca con tutte le sue funzioni: quella di sala studio-lettura e quella di ricerca tramite le nuove tecnologie. A questo scopo chiediamo che il rustico sud o altro edificio circostante la Chiesa venga adibito per questa funzione."
Chi vuole adeire all'iniziativa o avere maggiori informazioni può telefonare a Stefano De Allegri: 02 89 51 69 77.
silenzio, abbiamo passato il mese di aprile cercando di contattare l'inafferrabile assessore.
Risultato: abbiamo stretto un'amicizia telefonica con le gentili ma impotenti segretarie, abbiamo conosciuto il giovane ed intraprendente braccio destro dell'assessore, ma nessuno è riuscito a dare notizie precise sulla nostra richiesta.
Ai primi di maggio, la beffa conclusiva: un funzionario di Zona ci dice che, essendo ormai in periodo elettorale, non si possono più deliberare spese per le iniziative.
Chi ha avuto ha avuto ...
E stata una svista? L'assessore
Del Debbio può spiegarci come è andata?
Dimenticavo: la mostra la facciamo lo stesso !!!
13'›
DEMOCRATICI DI SINISTRA
Elezioni di domenica 13 giugno 1999
CONSIGLIO di CIRCOSCRIZIONE
-Nuova Zona 5 Candidati della U.d.B.
PAGHINI MARCHESI
BERDOTDominique — Comitato di quartiere Basmetto
(Testa di lista della Paghini-Marchesi)
ASPRELLAGiuseppe - Comitato di quartiere Crratosoglio
BUDA Umberto - Associazione Milano Sud
LESSANA Maria — indipendente,insegnante
MASINI Marco — indipendente, presidente associazione musicale Gong
MONTELLAAndrea - documentalista
UGLIANORosangela - impiegata
VITALE Carmine — Sinistra giovanile, impiegato
DIFENDI
LA TUA
Elezioni provinciali 13 giugno 1999
PER COMUNI E CIRCOSCRIZIONI ATTENTE Al BISOGNI E ALLE ASPIRAZIONI DEI CITTADINI C I D
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Giuseppe Mazza
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PER UN'EUROPA DEI POPOLI, DEI VALORI E DEL LAVORO LI BERTA' RIMETTI IN MOTO LA TUA ZONA
VOTA STEFANO MARZOCCO
IL 13 GIUGNO PER IL CONSIGLIO DI ZONA 5
PER UNA PROVINCIA /dd. CHE HA IDEE E PROGETTI E SA REALIZZARLI
cara conca ti scrivo...
14 mila persone all'anno ai Centri lavoro della Provincia
Sono un pendolare all'incontrario: abito a Rozzano e lavoro a Milano, nella vostra Zona. Per questo posso fare dei confronti e vedo che non sempre i servizi in una grande città fanno una bella fi gura rispetto ai piccoli Comuni. Per esempio, ho un fratello che cerca di lavoro, come molti suoi coetanei. Qui a Rozzano ha trovato un Centro lavoro, un ufficio aperto dalla Provincia di Milano per fare incontrare le domande (molte) e le offerte (poche) di lavoro. Mio fratello ha trovato un'occupazione (fissa e a tempo pieno!), ma ha trovato anche un ufficio poco burocratico e molto efficiente, con persone gentili e sveglie. E questo in Italia è una rarità. Ti segnalo la cosa perché mi dicono che Centri lavoro simili ce ne sono altri sparsi nella provincia, ma nessuno nella grande Milano. Ti pare giusto?
Angelo Rosi
Ci siamo informati. In provincia ci sono 11 Centri lavoro, collegati con il computer a 65 sportelli comunali. Funzionano meglio dei vecchi Uffici di collocamento e sembra che abbiano avuto successo. In 1 anno si sono rivolti ai Centri 16 mila persone e ben 2 500 aziende. Anche a Milano però è aperto da poco un Centro lavoro, nel Palazzo della Provincia in corso di Porta Vittoria 27, di fronte al Palazzo di Giustizia. È vero però che nel Comune di Milano l'iniziativa stenta ad ingranare. L'amara verità è che tra Comune (maggioranza di centro destra) e Provincia (maggioranza di centro sinistra) non corre buon sangue. Per informazioni sui Centri lavoro e le altre iniziative della Provincia per i giovani e la formazione professionale, si può telefonare al 02.77.40.34.21 / 27 (Settore economia e lavoro; politiche per l'occupazione giovanile e per l'orientamento).
Nuova caserma dei Carabinieri in barba alle leggi antinfortunistiche
Basta un pizzico di curiosità per rendersi conto che, in contrasto con tutti i cartelli antinfortunistici e con il megacartellone, nel quale sono indicati i più diversi e qualificatissimi responsabili della sicurezza nessun operatore indossa il casco antinfortunistico tutti girano tranquillamente sotto i carichi sospesi alla gru i ponteggi sono ancora inesistenti e gli operai lavorano in equilibrio precario sulle casseforme per il getto del cemento, ad altezze ben superiori al metro dal fondo dello scavo, eccetera,eccetera.
Si tratta di un'opera di interesse pubblico, mi sembra un po' difficile sostenere che si tratta della solita speculazione sulla pelle dei la-
voratori. Possibile che nessuna Autorità costituita (a cominciare dai Carabinieri, per finire al Vigile di Quartiere) veda qualche cosa ed intervenga per far rispettare l'abbondante legislazione per la prevenzione degli infortuni??
Ed il Quarto Potere cosa fa, si gira dall'altra parte??? Attendiamo un infortunio per piangere ... sul latte versato??
Mauro
Tranchellini
Se per quarto potere intende anche La conca, la ringraziamo per il complimento, forse un po' esagerato. In ogni caso non ci voltiamo dall'altra parte, come prova l'articolo sulla nuova caserma pubblicato a pagina 2. Il pezzo era già pronto per il numero di aprile, ma è saltato all'ultimo momento per ragioni di spazio.Le siamo in ogni caso grati per la lettera, che ci trova perfettamente d'accordo. In Italia il numero dei feriti e dei morti sul lavoro è il più alto d'Europa. Non applicare le norme antinfortunistiche è intollerabile permissivismo. Certo, se i Carabinieri non fanno rispettare la legge a casa loro ...
GLI
LA ZEBRA A POIS
T2 a Festa della Biblioteca alle elementari di via Palmieri si è tenuta il 19 maggio, con grande partecipazione e rumoroso entusiasmo dei ragazzi. Durante la festa c'è stata la premiazione del concorso letterario, organizzato dalla Commissione biblioteca sotto l'alto patrocinio della mitica Zebra a pois. Ai ragazzi è stato proposto di inventare un racconto (o un disegno per le le), partendo da uno spunto
SCUOLA MEDIA
iniziale, uguale per tutti: "suona la campanella della scuola, driiin. Tra i bambini che entravano, quella mattina c'era anche ...". In scuola, quel giorno è entrato di tutto: mummie, extraterrestri, rock star, calciatori, leoni che mangiano le maestre ... Del resto un concorso con la Zebra a pois porta a rompere gli schemi e a liberare la fantasia. Hanno partecipato circa 260 alunni e la giuria ha avuto un compito difficilissimo. Ogni classe ha ricevuto un premiato, ma ... un momento di silenzio, per favore! ... ecco il nome della la assoluta, che ha vinto la Zebra d'oro: Lura Alberghina della 5a. Complimenti!
Alla festa - evviva! evviva! - c'era anche La conca che ha consegnato 2 premi speciali. Una favolosa penna a Nabil Mouhssin della 2b per il suo bellissimo disegno e un altro premio, e un'altra favolosa penna, a Francesco Paolino della 3d per il suo racconto, che ci è piaciuto molto. La Festa della biblioteca si ripeterà sabato 5 giugno alle 9,30 all'elementare di via S. Giacomo: altri racconti, altri premi! La Zebra a pois vi aspetta!
A TEMPO PROLUNGATO - SABATO LIBERO
CHE SI DIFFERENZIA DALLE ALTRE PERCHÉ PROSPETTA ALLE FAMIGLIE UN CONTRATTO FORMATIVO INTERESSANTE NEI CONTENUTI E NEI COSTI
CARATTERISTICHE
Accoglimento: I raga 7i sono affidati ad un Tutor che controlla l'inserimento, l'apprendimento, la socializzazione, il rapporto con la classe Medico scolastico
Esaurimento di lezioni e compiti nell'orario scolastico Turismo scolastico: settimana bianca, gite culturali, vacanze estive all'estero Composizione massima delle classi: 20 allievi
ORARIO E ATTIVITÀ . 8.30 - 17.00
* Mattino: programmi ministeriali integrati da attività rivolte alla formazione della personalità
12.30 Pranzo
13.00-14.00 A disposizione sala giochi e/o cortile (tempo permettendo)
* Pomeriggio: 14.30 - 17.00
21` lingua straniera
Informatica (computer in classe e laboratorio informatico)
Sport: corsi di ginnastica, basket, nuoto, tennis
COSTI
* Iscrizione £.500.000
* Retta: £.500.000 mensili comprendenti le lezioni, la mensa, un corso sportivo a scelta.
* A parte variazioni ISTAT i costi saranno mantenuti costanti per i tre anni di Scuola Media. Variazione di costi a favore delle famiglie possono aver luogo con l'avvento della parità.
Istituti Edmondo De Amicis - Via Lamarmora 34 - 20122 Milano Tel. 02/55195153-02/55012206 - Fax n.02/5513785
Gli interessati possono prendere un appuntamento, senza impegno, con la Preside Prof.ssa Dina Massa Rídella, o con la Vicepreside Prof.ssa Mariateresa Caiani.
ISTITUTI EDMONDO DE AMICIS PRESENTANO UNA
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segue da pagina 1
ZINGARI AL BASMETTO: IL COMUNE FA DI TESTA SUA
no ci desse retta.
D. Il Comitato di quartiere Basmetto si è rivolto al Tribunale amministrativo regionale (Tar)?
R. No. Il Comune di Rozzano lo ha fatto, ma il Comitato non può permetterselo economicamente.
D. Sappiamo che qualcuno ha cercato di sfruttare politicamente il problema dei nomadi. Quali posizioni ha preso il Comitato?
R. In effetti, l'ex consigliere di Zona Dario Lavazza ha cercato di creare tensioni, dando un certo taglio al Comitato, ma è stato escluso. Alcuni sono contro l'insediamento in assoluto, mentre altri sottolineano che, per legge, ci vogliono questi campi. E giusto che i nomadi non siano abbandonati. Tuttavia è necessario costruire dei piccoli insediamenti in zone diverse. Nel Comitato lavoriamo insieme. C'è chi spinge in un senso o in un altro, ma c'è un rispetto reciproco che , ci permette di cooperare. E inutile negare che i nomadi sono visti con sospetto dai cittadini, però l'atteggiamento del Comune spinge solo all'intolleranza. Se la gente non è coinvolta si creano tensione e paura, che possono sfociare nell'intolleranza.
D. Le precedenti amministrazioni comunali avevano avanzato una proposta, fra l'altro meno dispendiosa, per insediare gli zingari in tre diverse aree della città. Che fine ha fatto?
R. Abbiamo avuto contatti con Maricos dei Democratici di sinistra (Ds) e con Tenconi della Lega. Ci hanno detto di aver proposto altri progetti, ma non sono stati presi in considerazione. Anche gli zingari sono contro questo maxi insediamento. Inoltre, i cittadini del Basmetto sono molto preoccupati, perché una parte dei nomadi che dovevano inizialmente essere spostati in questo campo non verrà, ma la superficie progettata è rimasta uguale. Il timore è che questo spazio sarà usato come soluzione d'emergenza per ogni situazione di tensione che si verrà a creare in città.
D. Avete avuto contatti con l'Opera nomadi?
R. Sì, certo. Rappresentanti li 25 aprile 1999
è morto il partigiano
PAOLO GIFFANTI
La redazione de La Conca ricorda i suoi convinti ideali di giustizia sociale e porge le condoglianze ai famigliari e al Partito della Rifondazione comunista
L4conca
Periodico del Centro culturale conca fallata. Aderente al Coordinamento
Giornali di Zona e di Quartiere.
Direttore: Vittore Vezzoli.
Stampa: Tipografia S. Gaudenzio
Reg. al Tribunale di Milano
n° 410 del 22.6.1996.
Abbonamento a La conca: £ 20 000 all'anno.
Iscrizione al C. culturale: £ 20 000 all'anno.
Iscrizione + abbonamento: £ 30 000 all'anno.
Versamenti sul cc. n° 1323, presso BPM, agenzia n° 43, via N. Romeo 14.
Pubblicità: Laura Ronci, tel. 02-31911300
/0335 53 30 755
Informazioni: tel. 02-89 300 806.
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c.f. 97182400156, p.iva 12051280159.
dell'Opera nomadi hanno partecipato all'assemblea dei partiti del centro-sinistra di Zona e sono perfettamente d'accordo.
Perseguono la nostra stessa politica: piccoli insediamenti in zone diverse della città. Quello del Comune è invece un progetto calato dall'alto e non tiene conto che al Basmetto ci sono già pochi servizi. Però noi, soprattutto, non vogliamo cadere nella trappola "siamo contro i nomadi". Nel Comitato ci sono alcune spinte all'intolleranza, ma siamo sempre stati in grado di lavorare insieme. Noi siamo per le cose fatte con criterio e collaborazione, non contro in nomadi.
D. E adesso cosa farete?
R. Intanto vogliamo fare un'assemblea e cercheremo di coinvolgere altri comitati di quartiere e i cittadini perché ci sia la massima partecipazione. Poi il Comitato pensa a iniziative più dure, come occupare il terreno, e questo per la non disponibilità del Comune ad ascoltarci.
D. Il presidente dell'Opera nomadi, Rossi, commentando la proposta della Colli ha parlato di 'brutalità imbecille". Che cosa ne pensa?
R. La Colli parte dal pensiero che i nomadi non li voglia nessuno, perciò li vuole imporre in un terreno demaniale, e non parte dal pensiero "facciamo qualcosa insieme". Ma il campo in progetto è un lager, più che un'area dignitosa per i nomadi: prevede un recinto ed è in un luogo isolato, a centinaia di metri da qualsiasi strada, senza autobus né servizi. Non può essere solo la nostra Zona a farsi carico di questo insediamento. Il Comune non può pensare che il centro sia una vetrina e scaricare tutte le tensioni nella periferia. Il Comune non ha fatto nessuno studio prima di calare un'altra tensione in una Zona già difficile. In questa situazione l'assenza del CdZ è stata molto sentita. Gli abitanti non hanno trovato nessun luogo dove difendere le proprie ragioni. Il 13 giugno bisogna che il primo punto di battaglia del CdZ sia questo problema. Siamo stati molto penalizzati da questa situazione politica, senza diritto di rappresentanza, perché il Commissario appartiene alla Giunta e quindi di fatto è il controllore di se stesso. Invece di difendere i diritti dei cittadini della Zona, se ne è lavato le mani." Al momento di andare in stampa, apprendiamo che l'assemblea preannunciata dalla Berdot nell'intervista, si terrà venerdì 4 giugno alle 21, presso la sala Grossi (teatro parrocchiale), in via Saponaro 28. In un volantino il Comitato di quartiere Basmetto si rivolge agli elettori dei partiti di centro destra che hanno la maggioranza in Comune ( FI, An e Ccd) e li invita a dimostrare la loro contrarietà al mega campo con un non voto. Il volantino dice tra l'altro: "Non vi chiediamo di rinnegare le vostre idee politiche, ma solo di dare un segnale forte a chi governa il nostro Comune ed in particolare ai responsabili di questa scelta imbecille". Sempre riferendosi a Forza Italia, Alleanza nazionale e Ccd, il volantino precisa: "Non votateli! E se siete della loro idea politica votateli pure per le Elezioni Europee, ma votate altri partiti oppure scheda bianca per il Consiglio di Zona e per la Provincia. Sarà un forte sgnale Democratico per riaffermare la centralità del volere dei cittadini rispetto alle scelte fondamentali per la vita e la convivenza civile nella nostra città".
segue da pagina 1
LASCUOLAPER PiazzaAbbiategrassoeDintorni in piazza Abbiategrasso del metrò: un fatto senz'altro positivo, ma che da solo può portare a fenomeni di degrado e trasformare l'area in un gigantesco parcheggio. Su questa base il Centro culturale conca fallata ha promosso un gruppo di lavoro aperto a tutti, che ha scritto la carta dei desideri, cioè l'insieme delle cose che i cittadini vogliono (o non vogliono) mettere in quest'area. Il 23 maggio dell'anno scorso, durante una pubblica assemblea al liceo Allende, la carta dei desideri è stata approvata dai presenti. Oltre al conca fallata, hanno aderito all'iniziativa il Comitato Cascine Chiesa Rossa, il Comitato Parco Ticinello e Legambiente. E le scuole cosa c'entrano in tutto questo? C'entrano perché la carta dei desideri può diventare un mezzo per insegnare ai ragazzi un sacco di cose. Ad esempio bambini dell'asilo possono dirci come sognano il loro quartiere con i disegni. E intanto imparano a disegnare. Gli alunni delle scuole superiori potranno fare cose più impegnative: valutare i flussi di traffico dopo l'arrivo del metrò, progettare le attività sociali nell'area, immaginare una campagna promozionale per lanciare il nuovo centro del quartiere, eccetera. E facendo queste cose impareranno a ragionare, a progettare, a lavorare in gruppo, a scrivere, a usare numeri e computer .... e impareranno a conoscere il loro quartiere. La scuola dal canto suo può raggiungere 2 risultati. In primo luogo usare metodi d'insegnamento moderni, meno astratti e più vicini alla realtà. In secondo luogo rafforzare il radicamento nel territorio. Nell'incontro del 26 aprile tra un gruppo d'insegnanti e il conca fal-
lata si è parlato di questo. I presenti, come abbiamo detto, non erano molti, ma tutti interessati allaproposta. Di PiazzAbbiategrassoeDintorni si è parlato anche all'interno dell'Osservatorio d'area, un cvganismo che riunisce scuola e territorio. Sappiamo che al Torricelli e al Kandinski alcune classi si stanno muovendo. Insomma, il seme è stato gettato. Ora speriamo che tutto questo maturi e che nel prossimo anno scolastico ci siano molte classi impegnate su PiazzAbbiategrassoeDintorni, dalle materne alle superiori. Cosa ne verrà fuori naturalmente non lo sappiamo, ma abbiamo fiducia, sia nella creatività e nell'entusiasmo dei giovani, sia nella capacità professionale degli insegnanti. Speriamo di poter raccogliere i lavori delle classi per presentarli in una mostra / convegno. Pensiamo che gli adulti e le istituzioni faranno bene ad ascoltare con umiltà e attenzione le proposte che verranno dalla scuola.
Dietro PiazzAbbiategrassoeDintorni c'è, infatti, anche la speranza che il futuro del nostro quartiere sia deciso dai nostri giovani, e non dalla speculazione edilizia attirata dal metrò; dalle persone in carne e ossa, e non dalle macchine; dalla voglia di vivere, e non dal degrado.
(P.S. Chi vuole una copia della carta dei desideri di PiazzAbbiategrassoeDintorni può telefonare al 02 89 300 806) J
CERCHIAMO VECCHIE FOTO TRA GLI ABITANTI DEL QUARTIERE
LA BAIA DEL RE
Le foto di quattro generazioni, dal dopoguerra alla fine degli anni '70, per ricordare una storia comune. Una storia comune per dimenticare le divisioni e i razzismi.
aspetti urbainistici, architettonici, paesaggistici. il lavoro, con particolare interesse per l'artigianato e il commercio aspetti della vita quotidiana, con particolare attenzione a come ci si muoveva (trasporti pubblici, trasporti privati) come ci si vestiva, il tempo libero
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portando le vostre foto al Centro culturale conca fallata in Via Neera 7 la domenica dalle 10 alle 12. Oppure telefonateci allo 02-89501008 o scriveteci. E mail baia99@hotmail.com
Le più significative saranno esposte.
Il 4 luglio mostra fotografica in Via Montegani
La BAIA DEL RE ha una storia gloriosa, vissuta tra il fascismo e la ricostruzione del paese, la storia di una roccaforte che deve il suo mito a quegli uomini e ragazzi che talvolta leggiamo nelle numerose lapidi affisse nelle vie della BAIA. Oggi di questi uomini, ma anche dei loro amici, quelli rimasti, non abbiamo che una serie di tracce e ricordi. Chi abita adesso il quartiere ha una sua storia, muove sotto altri soli e in strade diverse. Niente di nuovo, anche qui: gli antichi abitanti della Baia erano emigranti: una mostra allora può unire, dare continuità tra leggende vecchie e nuove, almeno nelle coscienze o nelle intenzioni. Come sempre la storia la fanno gli uomini, con gesti, parole, immagini. Perché resti impressa nei nostri cuori.
Centro Culturale conca fallata
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