La Commissione d'Inchiesta nelle Fabbriche
Insediatasi a il 10 gennaio. la Commissione Parlcmeware d'inchiesta ha iniziato il suo lavoro nelle fabbriche prescelte. Diecine e diecine di livorateri si rivolgono ogni giorno ad ezsvi par essere ascoltai, memoriali, libri bianchi, documeat,:zioni verga:lo rimessi ai parlamentari affine' è a biano una visione esatta e validamente documentata di quanto avvie::e nei luoghi di lavoro.
Lo scopo essenziale della Ccmmissione d'Inchiesta — ha d'chicrato l'on. Carlo Venegoni, membro della Commissione che opera a Milano — è quello di mettere in luce la realtà esistente nelle aziende e di avanzare concrete proposte per garantire ai lavoratori le libertà fondimentali anche sui luoghi di lavoro ..
Una particolare attenzione sarà dedicata (Mia Commissione parlamentare alle C. /.: alla loro elezione, ai loro rapporti con i lavoratori e con le direzioni aziendali, al pieno rispetto dei poteri che il relativo accordo intereonfederale loro attribuisce.
La Commissione d'inchiesta ha gli stessi poteri delle autorità giudiziarie ed ogni rappresaglia o intimidazione contro coloro che si rivolgo. no alla Commissione d'Inchiesta o che da essa vengono interpellati è un grave reato perseguibile a termini di legge.
La nostra fabbrica ha molte cose da dire e da far conoscere alla Commissione d'Inchiesta. Il regime creato da noi ad opera dei grossi dirigenti è un'offesa grave e permanente ai diritti fondamentali dei lavoratori sanciti dalla Costituzione. Nella nostra fabbrica vige il principio della discriminazione, della persecuzione sfacciata contro chi non la pensi come il padrone o al padrone non si sottomette.
Nella nostra fabbrica sono avvenuti casi che rappresentano altrettanti atti d'accusa verso i dirigenti della fabbrica. Sono casi clamorosi ma non isolati. Assieme ad essi innumerevoli altri non meno gravi ne sono accaduti e ne accadono.
Tutti ricordano il caso dell'operaio Saronni, membro della Commissione Interna della quarta Breda che da 15 anni lavorava al reparto acciaieria e che venne spostato arbitrariamente nel piazzale ove subì un grave incidente e perdette una gamba. Tutti sanno che lo spostamento avvenne per rappresaglia politica contro un lavoratore che non faceva altro che esercitare i diritti proclamati dalla Costituzione o sanciti dal contratto di lavoro.
Nessuno ha dimenticato che l'operaio provetto Colombo, membro della
C 1. della terza Breda venne licenziato perchè diffondeva, fuori dell'orario di lavoro, il nostro giornale, il giornale dei lavoratori della Breda.

Innumerevoli altri casi sono avvenuti e tuttora avvengono alla Breda, nella gloriosa fabbrica che così ge-
nerosamen:e a contribuito offinchè in Italia fossero restaurate le libertà demacraticie.
I lavoratori deila Breda seguano con viva attenzione il lavoro della Commissione Parlamentare d'Inchie• s'a, ad essa d-ranno tutto il loro appoggio affinchè il processo ai padroni vena fatto fi: o in fondo e le loro
illegalità vengano documentate in maniera schiacciante ed inconfutabile.
Ma i lavoratori della Breda sanno che il lavoro della Commissione di Inchiesta sarà tanto più efficace quanto più sarà affiancato dall'azione uni. taria, dalla lotta per la difesa dei diritti e per migliori condizioni di vi-
ta e di lavoro da parte della classe operaia italiana.
Anni e anni di lotte e di esperienze hanno insegnato ai proletari che il riscatto del lavoro, come dice la nostra vecchia canzone, dei suoi figli opera sarà.
ft lla Breda Siderurgica si vota
Nei giorni 31 gennaio e 1° febbraio avranno luogo le elezioni ner il rinnovo della C. I. alla Breda Queste votazioni assumono una importanza particolare per il fatto che hanno luogo in una grande fabbrica, di oltre no dipendenti, facente par te al gruppo IRI. Non è un mistero infatti che i problemi delle industrie
cipio come la fine delle discriminazioni e delle prepotenze e come l'inizio di una attività che sottragga le industrie IRI al controllo, diretto o mascherato, del monopolio privato.
Alla Breda IVa poi le condizioni di lavoro diventano di giorno in giorno insopportabili, nonostante la cam• pagna della CISL tendente a presen-
si è lavorato. Alla Pirelli i lavoratori dormono tutto il giorno, e così all'Alfa Romeo e in tutte quelle fabbriche (la stragrande maggioranza) che hanno una C. I. a maggioranza FIOM.
Questa propaganda, oltre ad essere offensiva e ridicola, dimostra di non tener in nessun conto l'intelligenza e la dignità delle maestranze. Ma il fatto più grave è che viene adoperata, con larghezza di mezzi, da direzioni che maneggiano i soldi dello Stato, dei contribuenti italiani. Ed è meschino che dei sindacati che si dicono • liberi » accettino un aiuto del genere. La realtà è ancora la stessa. Si vuole instaurare nei luoghi di lavoro la legge fascista del • padrone ha sempre ragione .. Si vuol aumen-
VOTA
F. I. O. M. Lista N. 3
tare, sulle spalle dei lavoratori, il profitto aziendale e net- questo si ha bisogno di C. I. deboli, addomesticate. Si vuol abituare la classe operaia alla rassegnazione.
Ma le cose non vanno come predicano i teorici del • paradiso delle relazioni umane ». Le lotte unitarie dei lavoratori sbarrano il passo all'arbitrio, pongono in evidenza problemi e soluzioni di interesse nazionale.
IRI si pongono in modo diverso dal modo che si pongono per le industrie private. Il comportamento dei vari Pizzo e Lazzari, a differenza di quanto avviene per i veri Pirelli o Falk, deve rispondere a principi ben definiti. Uno di questi principii è quello enunciato dal Presidente Gronchi all'atto della sua investitura, laddove parlava dell'e inserimento dei lavoratori nella direzione della vita politica ed economica nazionale .. I lavoratori della Breda Siderurgica interpretano questo prin-
tare la Breda come una specie di paradiso terrestre dei lavoratori. Le ingiustizie, il taglio dei cottimi arbitrario, la riduzione degli organici, il supersfruttamento sono all'ordine de) giorno. In questi giorni pre-elettorali arrivano in casa dei lavoratori strane lettere. La cosa più evidente è che queste lettere sviluppano sino alla noia questo vecchio e usato argomento: • Dove c'è una C. I. a maggioranza FIOM non ci sarà lavoro .. Sicchè a dar retta a questi discorsi alla Breda IVa in questi anni non
Se oggi il Parlamento mette sotto accusa la classe padronale (direzioni IRI comprese), questo lo si deve non al piagnisteo, ma alle rivendicazioni, alle lotte per migliori condizioni di vita. Da quest'esempio si trae la conclusione che il mondo del lavoro non può mirare a soluzioni miracolistiche. Deve farsi avanti lottando con energia e intelligenza. Deve avere una C. I. cosciente e onesta che non scende a mercanteggiare le rivendicazioni, che pretenda, sulla base della propria forza unitaria, un maggior rispetto delle sue funzioni.
a BRED A, industria dello Stato, La Commissione parlamentare d'inchiesta impegni il
Questo è il testo della legge
Ari. I. E' istituita una Commissione parlamentare d'inchiesta con i segaci - ti compiti:
a) condurre una approfondita ed esauriente indagine sulle condizioni dei lavoratori de)1.3 aziende in ordine: all'applicazione delle norme igieniche e delle leggi sociali contro infor'uni e le malattie professionali, per la difesa della maternità e del'.'infanzia, per l'assicurazione vecchiaia, tubercolosi, malattie comuni e le provvidenze negli eventi contemplati nelle leggi sopra richiamate; al rispetto dei contraiti e degli accordi sindacali normativi ed ecc -lorn;.ci stipulati, nonché al trattamento dei lavoratori non ancora tutelati dai contratti collettivi; alte condizioni morali e ai « rapporti umani « nei luoghi di lavoro: alle provvidenze sussidiarie ed integrative in atto nelle aziende;
b) suggerire al Parlamento e al Governo provvedimenti atti a migliorare e perfezionare il sistema proettivo del lavoratore e la sua rigorosa applicazione.
Art. 2. - La Commissione è composta di quindici deputati e quindici senatori nominati rispettivamente dai presidenti della Camera e del Senato, ed è presieduta da un parlamentare scelto dai presidenti stessi al di fuori dei componenti la Commissione.
Art. 3. - Per l'esecuzione del suo mandato la Commissione ha tutti i poteri di cui all'art. 82 della Costituzione. Essa può chiamare esperti anche estranei all'Amministrazione dello Stato.
La redazione della « Lotta della Breda » saluta la Commissione Parlamentare di inchiesta sulle condizioni dei lavoratori delle fabbriche che è naia non soltanto per l'iniziativa di uno o più parlamentari, ma soprattutto come esigenza espressa dai lavoratori attraverso le lotte unitarie condotte per la difesa delle libertà e per la salvaguardia dei diritti dei cittadini nelle fabbriche.
Noi siamo fiduciosi ed esigiamo che l'inchiesta sia portata a fondo sui diversi aspetti del supersfruttamento onde possa stabilire la verità sulle relazioni e condizioni umane all'interno della fabbrica.
E' nella consapevolezza che non si tratta solamente di stabilire la verità su una situazione ma anche principalmente di modificarla, diciamo che è solo nella continuazione della lotta che i lavoratori riusciranno a conseguire nuovi successi per l'ottenimento e la salvaguardia dei loro diritti.
Sia dunque la venuta della Commissione Parlamentare d'Inchiesta insieme alla possibilità di denuncia dei soprusi, delle angherie, delle minaccie, delle umiliazioni perpetrate dai padroni, anche l'occasione per dimostrare una volta di più la decisione che assieme tutti i lavoratori nell'impedire che la fabbrica venga una galera governata da guardie da corvi e da avvoltoi.
Cottimo in trafila
Voler in un lasso relativamente breve di tempo aumentare di circa un quarto la produzione attraverso un'ulteriore accentuazione dell'inumano sfruttamento ed il graduale progressivo taglio dei cottimi come si è cercato di fare al reparto acciai speciali laminati è proprio voler far traboccare il vaso della sopportazione e della buona volontà delle maestranze.
Della cosa tuttavia i dirigenti del reparto che • cattivi ingegneri delle anime • se ne sono accorti solamente quando si sono trovati di fronte alle fermate compatte dei lavoratori, decisi a farla finita.
Nello spazio di circa tre mesi, di fronte ad un notevole aumento della produzione, di contro i cottimi sono scesi dal 125-135% al 100%.
I lavoratori hanno chiesto cosa intende fare la ditta per riportare alla normalità questa situazione divenuta impossibile oltre che inumana.
Ora è stata data assicurazione, ma per arrivarci c'è voluta la fermata di protesta, che verrà rivista la percentuale di cottimo.
Tuttavia la FIOM, onde togliere le
possibilità di ulteriori peggioramenti, chiede sia stabilita una regola secondo la quale ogni aumento di produzione comporti un adeguato miglioramento del cottimo.
[INN01PARIR
I lavoratori della Breda, sotto la guida del Sindacato FIOM, stanno pro ionendo la causa contro le varie direzioni per ottenere la corresponsione degli arretrati dell'indennità di mensa.
Per questo si stanno raccogliendo nei reparti centinaia e centinaia di firme in calce ad una decisione di vertenza, nonostante le corsette e i salti mortali che i mastini del padrone fanno nel tentativo di intimorire i lavoratori e farli recedere da questa giusta rivendicazione.
La causa andrà avanti e la ditta dovrà pagare, e non con minacce e paternalistiche promesse, ma con moneta sonante.
Stando a quanto ha dichiarato in più occasioni la direzione della fabbrica, sembrerèbbe che gli infortuni accaduti nelle diverse Sezioni siano da attribuire alla trascuratezza del mancato uso dei mezzi di protezione da parte degli operai.
Infatti la direzione della Sezione IV in una sua lettera inviata figli in-
facendo seguito ai numerosi infortuni più o meno gravi verificatisi, l'operaio Spinelli ha perduto la gita 1° dicembre 1955.
Un altro lavoratore, , Locatelli, in seguito alla , rottura della passerella di manutenzione di un forno, è ca-
ocolliono.,`•.-41~».
Saronni Angelo, membro della C. l., subito dopo l'infortunio
fortunati fa notare ai medesimi che questi non si sarebbero verificati se gli operai, non avessero agito con trascuratezza e se avessero fatto uso dei mezzi di protezione che la ditta mette largamente a loro disposizione.
Su ciò non siamo d'accordo perchè una rapida scorsa agli ultimi infortuni verificatisi ci convincerà che questi sono da attribuirsi all'aumentato ritmo di lavoro ed alla inadeguatezza delle attrezzature.
Alla entrata in funzione alla Breda IV del Forno Martin 2, noi avevamo denunciato sul nostro giornale nel gennaio del 1955 che la fossa di colata era inadeguata e troppo stretta per ricevere le colate ogni 4 ore e mezza. A distanza neppur di un anno

Le "relazioni umane„ e i pensionati
La Direzione generale della Breda ha preso in questi mesi, alcuni provvedimenti veramente vergognosi verso i pensionati e ex dipendenti della Breda.
Vogliamo citare alcuni esempi che non hanno bisogno di commenti da parte nostra; ma che qualificano i nostrani campioni delle « relazioni umane «.
L'operaio Cognati Carlo, 43 anni di lavoro alla Breda, da 37 anni abita nelle case della Breda ,premiato con medaglia d'oro alla Breda, oggi si trova con lo sfratto.
La vedova Seveso Agnese, suo marito dopo aver lavorato per oltre 35
disto dall'altezza di 5 metri nel mastello della scoria, infortunandosi gravemente.
•
Altri nomi potremmo aggiungere a questa tragica catena di disgrazie: Ripàmonti, Villa ,Beltramelli Semiolo.
Oltre cause su esposte va rilevato che tali infortuni risultano alle volte provocati dal fatto che la direzione nell'intento di impedire il normale funzionamento delle C. I. ha spostato dai propri posti: Saronni, Brusadelli, Mauri.
Saronni, in ',seguito al fatto di essere stato spostato dall'acciaieria al « piazzale è incorso a un grave infortunio con l'amputazione della gamba e la rottura dell'altra.
anni alla Breda, è deceduto su infortunio sul lavoro, gli hanno licenziato due figli nel 1951, oggi è sfrattata.
L'operaio Cò, 36 anni di Breda, da 7 anni infermo e cieco, si vuole buttarlo fuori con la forza.
Negro, ex dipendente della Breda licenziato per rappresaglia con 5 figli e la moglie in condizioni di salute precarie.
L'operaio Pezza Giuseppe, 35 anni di lavoro in Breda ,da 6 anni a letto infermo e altre situazioni veramente impressionanti.
La Camera del Lavoro di Sesto, assieme alle organizzazioni democratiche, si sono impegnate a sostenere la lotta contro simili ingiustizie delle 98 famiglie sfrattate. Pertanto è indetta un'assemblea pubblica su que- , sta questione che si terrà il 4 febbraio presso il Circolo Albero.
cavia sperimentale della Confindustria
il governo a far cessare ogni sopruso nella fabbrica
Licenziamenti illegali
La direzione della Breda si è resa responsabile di licenziamenti arbitrari ed illegali verso lavoratori di com• provate capacità tecniche lavorative, di un'assoluta rettitudine morale, rei soltanto di avere operato fuori e dentro la fabbrica nell'ambito di quei diritti che la Costituzione repubblicana garantisce ad ogni cittadino anche quando questi varca la soglia del luogo di lavoro.
Tanto violenta illegalità, a nostro avviso, va ricercata soltanto nel fatto che questi lavoratori erano sempre stati' alla testa delle rivendicazioni in difesa delle libertà, per l'emancipazione della classe operaia, quali membri di C. I.
3 *
Maggioni Paolo, impiegato all'ufficio tecnico lena Sezione la, ritenuto colpevole di aver scritto e diffuso una poesia poca riguardosa nei confronti di alcuni dirigenti e quindi licenziato.
La magistratura, a suo tempo, si è pronunciata, imponendo una sentenza contraria alla ditta poichè non sussiste alcun fatto che comprovi la paternità dello scritto incriminato al Maggioni.
* • *
Alla Breda lila, il 7 gennaio 1955, è stato licenziato il presidente della C. I. Mario Colombo per aver diffuso, fuori dell'orario di lavoro, il nostro giornaletto di fabbrica.

Va ricordato che la Costituzione, all'articolo 2, sancisce: • Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pehsiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione.
* *
Quanto è capitato a Bianchi Vittorio, impiegato tecnico dell Ia Sezione, è ancora più assurdd.
Ammalati
Ci siamo chiesti più volte per quale ragione diversi operai che alla fine di una malattia ritornavano al lavoro con l'assoluta abilità a riprenderlo da parte della Mutua, non lo erano altrettanto per il medico della fabbrica.
E' successo infatti che tutti questi lavoratori non ritenuti idonei al lavoro da parte del medico sono stati licenziati senza esitazione da parte della direzione, senza tener conto delle capacità tecniche e della anzianità di servizio.
ECCONE ALCUNI:
Barbanti Giuseppe, di anni 50, operaio con 20 anni di servizio, che ancora 20 giorni prima del licenziamento lavorava 12 e più ore al giorno, è stato licenziato per etilismo.
Seveso Giovanni, di anni 48, con 20 anni di servizio, licenziato perchè aveva le vene varicose.
Rinco Mario, di anni 48, licenziato dopo una banale operazione alla gola.
I casi sopra riportati non rappre-
Infatti la ditta, che da anni, oltre che trascurare la formazione di nuovi quadri tecnici, si preoccupa e corre ai ripari se qualcuno di quelli
Ai turnisti della IV orario illegale
Nonostante le leggi vigenti, i lavoratori dei turni alla Breda Siderurgica sono costretti ad orari di lavoro che rendono addirittura inumano lo sforzo fisico sostenuto .Così, a titolo d'esempio, un operaio che termina il lavoro alle ore 22 del sabato sera deve riprenderlo alle ore 18 della domenica 'e continuarlo pressochè ininterrottamente fino alle ore 6 del lunedì mattina (e sono 12 ore consecutive).
Ma non è tutto, alle ore 22 dello stesso lunedì, il lavoratore deve rientrare in fabbrica per riprendere il suo posto • normale » nel turno della notte.
Documento incontestabile di quanto suddetto, risulta una lettera del rapo dell'Ispettorato Regionale del Lavoro, datata 18 gennaio 1956, nella quale in risposta ad un ricorso della FIOM provinciale si conferma che: » dagli accertamenti effettuati presso la ditta, in ordine all'osservanza delle leggi sull'orario di lavoro, è stata rilevata una situazione non completa.. mente soddisfacente (il che è tutto dire n.d.r.), per quanto riguarda le prestazioni di lavoro superiore alle 8 ore da parte dei-turnisti A. MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Milano, 18 gennaio 1956
Alla C. C. L. i Fed. Imp. Op. Metallurgici
Corso Porta Vittoria, 43 - Milano
Risposta del 23-11-1955
Oggetto - Breda Siderurgica S, p. A. - Sesto S. G. Lavoro straordinario
Presidente della C. I. della III Beeda attualmente in forza è interessato ad ampliare le proprie conoscenze nel campo professionale.
Il Bianchi infatti, è stato licenziato in seguito a una divergenza di opinioni con una rivista tecnica.
* i i
Un aspetto tragico, grottesco, di quanto sta succedendo alla Ia Sezione è rappresentato dal licenziamento di due anziani operai che si erano resi colpevoli di avere bruciato in una stufa dei truccioli di legno inutilizzabili allo scopo di difendersi dal freddo.
Anche qui va sottolineato che l'ufficio Regionale del Lavoro, ha espresso parere contrario alla ditta, imponendole le penalità stabilite dalla legge.
per forza
Sentano che una piccola percentuale di licenziamenti imposti sotto questa forma.
Per ragioni di spazio non possiamo elencarli tutti va ricordato che solo alla IV Sezione una quarantina di operai hanno subito questa ingiustizia.
Normecontrattuali
Vi è un articolo del contratto di lavoro che la diresaione della Ha Sezione Breda s'è ricordata dell'esistenza solo alcuni mesi or sono e che già se ne è dimenticata. Infatti per loro il passaggio di qualifica è come una resta di pesce in gola.
Ormai ci sono lavoratori di 30 anni che aspettano il passaggio da manovale specializzato ad operaio qualificato, mentre il bisogno di giovani apprendisti per rinnovare i quadri si fa sempre più impellente.
Il riscontro alla lettera di cui sopra si cortiunica che dagli accertamenti effettuati presso la ditta in oggetto, in ordine all'osservanza delle leggi. sull'orario di lavoro, è stata rilevata una situazione non completamente soddisfacente per quanto riguarda le prestazioni di lavoro superiori alle 8 ore da parte dei turnisti.
In relazione al predetto rilievo sono state impartite le prescrizioni del caso.
Questo Ispettorato si riserva di effettuare d'iniziativa un ulteriore controllo a breve scadenza onde accertare l'osservanza delle prescrizioni impartite.
Il Capo dellispettoarto Regionale
Supersfruttamento
Gli ingegneri del reparto laminatoio, al fine di eliminare due crocettisti alla gabbia di sbozzo al treno 250, hanno ideato una nuova placca a rulli che avrebbe dovuto sostituire i suddetti operai.
Ma, tanto per cambiare, essa si dimostrò di una praticità assai inferiore a quella esistente ormai da 20 anni.
Ciononostante, gli ingegneri volevano togliere ugualmente gli uomini (alle proteste e rimostranze si rispondeva al solito con minacce di licenziamento), ma dopo l'intervento dei membri della FIOM, della C. I. presso la direzione, fatta constatare la giustezza dei reclami degli operai, si costringeva la direzione stessa a togliere la domenica successiva la famigerata innovazione, frutto dell'ingegno del direttivo del reparto.
Norme igieniche
Alla Breda lIla lo spazio adibito allo spogliatoio è ristretto in seguito alla produzione di proiettili, per i quali non si è trovato di meglio che far pesare sugli operai la mancanza di spazio.
Non sappiamo se si può chiamare spogliatoio quell'ammasso di armadietti dietro ai quali centinaia di operai tentano di cambiarsi d'abito. scontrandosi l'un l'altro in mezzo ad una puzza insopportabile.
Un'altra norma igienica che non viene applicata dalle direzioni della Breda Illa e IVa, è la mancanza di
locali per la consumazione dei pasti non rispettando così gli accordi contrattuali i quali stabiliscono che ogni azienda con più di 50 dipendenti, debba provvedere ad un apposito locale per detto uso.
Gli operai sono così costretti a mangiare per terra in condizioni pericolose per la loro salute, e questo grazie all'incoscienza delle due direzioni maggiormente responsabili come dirigenti di aziende.
A proposito dei " Comitato Democratico di Fabbrica ,, La
vittoria della FIOM è garanzia di benessere
La luce del sole è nemica delle baldracche da marciapiedi, il favore delle tenebre, la perdita di ogni pudore, il pensiero di essere protette dall'anonimo, permette loro di fare quel che fanno senza provare di che vergognarsi.
Non per questo tuttavia esse riescono a nascondere la loro vera figura, quel che veramente sono, lo senti e lo vedi lontano un miglio.
Chi ha inviato a casa dei lavoratori della Breda siderurgica le due lettere che in questi giorni in occasione del rinnovo delle Commissioni Interne essi hanno ricevuto, non sono meno anonime delle baldracche da strada.
Chi potrebbe mai infatti sostenere certi argomenti del resto affatto nuovi se non da gente che difende certi interessi, e che si vergògnerebbe come un ladro preso con le mani nel sacco se non pensasse di farla franca, usando il vecchio sistema di lanciare il sasso e poi nascondere la mano?
Ma è proprio il sistema da essi usato che mette le cose in chiaro.
Chi usa la posta per inviare missive e vuole che esse arrivino a destinazione, deve avere l'indirizzo del destinatario.
A tutti è chiaro che chi possiede gli indirizzi completi dei lavoratori della IVa è solo la Direzione.
Oppure degli amici a. lei cari e da essa gentilmente aiutati.
Vale perciò la pena una volta precisati' a quali interesse e per quali scopi sono state inviate le lettere, scendere in polemica per confutare gli argomenti ivi sostenuti?
Abbiamo troppo rispetto dell'intelligenza degli operai della Breda per farlo. Tali argomenti trovano la loro smentita nella dura realtà dei fatti. I lavoratori della Siderurgica sanno molto bene quanto costa il sale. Conoscono molto bene cosa significa lo sgobbare come si sgobba oggi, essere villanamente trattati da gente boriosa la quale nasconde spesso dietro l'alterigia la propria nullità in campo professionale. Conoscono molto bene il vero significato del • clima aziendale caro alla direzione e propagandato e sostenuto dalla CISL e soci.
Questo clima vuol dire taglio dei cottimi, aumento continuo dello sforzo fisico, vuoi dire direzione degli organici, significa bestiale sfruttamento.
Dicendo quello che hanno scritto in quelle lettere, minacciando e ricattando in realtà, si mira a creare le condizioni per accentuare la pressione contro i lavoratori; una Commissione Interna, ligia ai voleri della Direzione, sarebbe perciò la cosa migliore per raggiungere questo fine.
I - MAURI Luigi - Acciaieria
2 - SCOLARI Aurelio - Controllo
3 - REMOR Giordano - Laminatoio
4 - STUCCHI Remo - F.A.S.
Ecco perchè tanta rabbia e tante insulsaggini vengono lanciate contro la FIOM.
Ma non saranno certamente consigli interessati o le minacce a fare dimenticare tutta la• rabbia, tutti i sacrifici e le umiliazioni subite nel corso dell'anno.
Gli operai sono della gente fiera ed intelligente. Essi sanno che solo unicamente dalla loro forza, dalla lo-
I Comuni al
Forse il Governo si è deciso. Dopo tante reticenze incertezze, dichiarazioni e smentite, pare che le elezioni amministrative si faranno nel 1956. La decisione non è certo unmiracolo di tempestività: infatti per legge le Amministrazioni Comunali durano in carica quattro anni. Chissà perchè, le attuali sono rimaste in carica cinque anni? Misteri della democrazia, come la intende la nostra maggioranza governativa.
Entro il giugno del '56, dunque, il popolo italiano voterà per eleggere gli uomini che dirigeranno i Comuni e le Province.

Le elezioni del '56 costituiscono per i lavoratori una nuova occasione di unità attorno a dei problemi di interesse fondamentale.
La lotta che conduce oggi la classe operaia è lotta democratica; intesa a portare avanti, con gli istituti democratici, le aspirazioni di progresso del Paese. Si tratta di inserirsi nella direzione della vita economica e sociale italiana portandovi slancio creativo, onestà politica, entusiasmo rinnovatore; tutte qualità che appartengono alla classe operaia.
-Si tratta di fare del Comune un organo del governo locale che interpreti le aspirazioni della maggioranza dei cittadini. Sesto S. Giovanni, città del lavoro, non può che essere amministrata da uomini del lavoro. Perchè? Perchè le rivendicazioni dei lavoratori non partono da esigenze egoistiche e di conservazione, ma esprimono interessi generali, collettiviSesto S. Giovanni si è trasformata in una moderna città solo dopo che la direzione del Comune è stata affidata ad una Giunta popolare. La vecchia direzione podestarile, per la sua struttura politica, si era trasformata in una centrale di affari per li classe padronale. Gli industriali potevano fare il bello e cattivo tempo, non pagare le tasse (questo lo possono fare ancora oggi per mancanza di leggi e dove manca il controllo popolare), rendere la vita dei centri
5 - MACCARINI Alberto - Manutenzione
6 - BRUNATI Clementino - Piazzale
7 - BIGATTI Egidid Torneria Cilindri
8 - CIVATI Camlllo - Laminatoio
9 - ZAMBONI Francesco - Laminatoio
10 - PAPA Decio - Manutenzione
11 - BRUSADELLI Carlo - ex Acciaieria
12 - BATTOCCHIO Bruno - Acciaieria
ro unità, dalla lotta organizzata dipende la difesa dei' loro interessi e il loro avvenire. Mai niente essi hanno ottenuto dalla bontà capitalistica o attraverso i piagnistei dei leccapiediTutto quanto hanno ottenuto essi lo devono alle loro lotte. Da essi è vero, dipende anche l'avvenire delle loro famiglie. Coscienti di ciò essi voteranno per chi li difende meglio operai grigio e monotona, tale da non suscitare delle pretese, e quindi dei miglioramenti sociali, da parte dei cittadini-lavoratori. Dono la Liberazione Sesto S. Giovanni ha avuto il merito di essere diretta da uomini che oltre ad essere genuini lavoratori (oldrini, il Sindaco, è un • bredino hanno impostato una politica comunale ispirata alle esigenze dei lavoratori (che non sono mai in contrasto con quelle delle altre categorie produttive, esclusi i parassiti).
Ecco perchè Sesto è diventata più bella, più comoda, più grande. Ecco perchè le lotte' dei lavoratori hanno avuto sempre una larga eco in Consiglio Comunale. Ecco nerchè i sestesi non sentono il peso tributario, ma sentono di concorrere in modo proporzionale ai loro redditi, al
per la loro organizzazione di classe, per i loro fratelli' come loro sfruttati e sempre in prima linea, per gli uomini della FIOM quegli stessi uomini che sanno pagare di persona e che ognuno conosce, che sono stimati perchè galantuomini usi a battersi a testa alta e non a piegare la schiena dinanzi, a promesse o a minacce.
Ercole Bertè
popolo
benessere cittadino.
Ecco perchè i figli dei lavoratori trovano a Sesto condizioni di progresso morale, culturale, sanitario, grazie alle iniziative di una Amministrazione che governa a nome dei lavoratori.
Torneremo ancora sull'argomento che è di grande interesse. Una cosa è bene dire subito. Gli industriali, sia che si presentino direttamente o che si facciano rappresentare, non torneranno mai più a dirigere un Comune che ha conosciuto prestigio, che ha rinnovato il proprio volto, solo per merito della classe operaia.
Direttore Resp.: MARINO VAN li Autorizzazione Trib. di Milano 22-12-1954 con il N. 3536
Tip. Bono - Sesto S. Giovanni
La Biblioteca Rinascita, del Circolo Caduti per la Libertà consiglia per il mese di Febbraio i seguenti film:
Le Signorine dello 014
Regia di FRANCIOLINI
L'Oro di Napoli
Regia di VITTORIO DE SICA
I 7 Samurai
Regia di KUROSAWA
Premiato al Festival Cinematografico di VENEZIA
La cooperativa Eoiticatrice "nuova TORRETTA„ comica
Avendo i cittadini del rione Torretta accolto con vivo interesse l'iniziativa per la costruzione di un primo lotto di case in questa zona di Sesto, da parte della Cooperativa Edificatrice « Nuova Torretta » e mentre la Giunta Comunale di Sesto rendendosi ancora una volta interprete della necessità assoluta di costruire case di tipo popolare impegnandosi a cedere un appezzamento di terreno, da adibirsi per la costruzione di dette case.
Il Consiglio fa appello a tutti i lavoratori, perchè vi sia un largo concorso al prestito da esso lanciato, al fine di superare con successo anche le difficoltà di carattere finanziario.
Lavoratori di Sesto versate i vostri risparmi alla Cooperativa Edificatrice « Nuova Torretta ».
Più e meglio della Banca il 3 °/. non Vincolato