FOR-GIA
Numero unico dedicato al Congresso della Sezione Breda del P. C. I.
MENTRE SI CELEBRA IL XXX ANNIVERSARIO DEL PARTITO
Numero unico dedicato al Congresso della Sezione Breda del P. C. I.
MENTRE SI CELEBRA IL XXX ANNIVERSARIO DEL PARTITO
L'unità di tutti i lavoratori ha liberato l'Italia, ha ridato dignità ed onore alla Patria, ha dato agli italiani una Costituzione democratica, ha portato a lei più solide conquiste sindacali, che rappresentano un primato internazionale.
Quando noi ci chiediamo del motivo per cui i lavoratori della Breda hanno, saputo dare prova di tanta fermezza e spirito di abnegazione nella lotta che il popolo italiano tionduce per impedire la distruzione del patrimonio industriale della nazione; per la conquista di un metodo calle di vita tra i popoli basato sulla loro pacifica e fraterna convivenza, in lotta contro le forze della reazione e della barbarie imperialista che lavorano per portare distruzioni e miserie senza fine; per aaaertaalere re.;TP;r 4 aituzionall rivolti a garantire al nostro popolo riforme sociali tali da consentire un effettivo benessere per tutto Vi popolo, non possiamo diinenticare che in questa fabbrica i comunisti hanno saPUte gettare_ il seme per la Unità di tutti i lavoratori, con Un paziente e tenace lavoro di anni. Centinaia di compagni sono passati attraverso le .forme più feroci della reazione ed hanno pagato con duri sacrifici il loro attaccamento alla causa del proletariato. Decine di compagni hanno fatto il dono supremo della loro vi. M per la vittoria della democrazia e per l'indipendenza del Paese.
L'unità della classe operaia al realizza bella lotta, e nella letta sì sono saputi affermare i principi di collaborazione Fraterna fra tutte le categorie ' lavoratori. L'unità si realima solo col pieno convincimento della giustezza degli eibiettivi che si vogliono raggiungere. ricorrendo al metodo della democrazia diretta, ed a forme di attività e di lotta corrispondenti ad una elevata coscienza di classe. ,
L'unità che si è saputa realizzare alla Breda rappresenta un contributo prezioso per tutto il nostro movimento oiPealtio. Per questo noi sentiaano infinita riconoscenza per tutti coloro, operai, impiegati tecnici, che hanno saputo trovare la via dell'unione fraterna superando difficoltà e aliveagenze di ordine ideologilào e politico. Ha trionfato la coscienza dei comuni interessi di classe. e degli interessi comuni atbe si richiamano al principio ila unità nazionale per la Salvezza del Paese; e per questo si è vinta la tracotanza paonale e la imbelle, servile aaccgquiescenza del governo alle direttive dell'imperialismo ainericano.
vero.
Trent'anni di vita gloriosa aderire al Partito di Gramsci del Partito della classe ope- e di Togliatti, per renderlo raia italiana riecheggiano del- ancora più forte e combattile lotte e dell'attività dei co- vo, per rendere più potente ed munisti che in questa fabbri- invincibile il fronte di lotta Mi di avanguardia hanno sem- per la pace, la libertà, il lepre saputo tenere alta la fiaccola degli ideali del sociaUsino.
VIVA L'UNITA' DELLA CLASSE OPERAIA E DI TUTTI I LAVORATORI!
VIVA IL CONGRESSO DEI COMUNISTI-DELLA BREDA!
VIVA IL XXX ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO! Giovanni Bambina la lotta per la tibearaioue Naa zionale, nei campi di concen_ tramento e di sterminio della Germania nazista. Ricordiamoli perchè essi devono esse re presenti al nostro Congresso per ricordarci che la lotta significhi sacrificio, come la strada che dobbiamo percorrere sia lunga e dura, perchè nel percorrerla ci animi lo stesso entusiasmo, la stessa certezza nella Vittoria delle forze della Pace e del Socialismo che diede loro la capacità di organizzarsi, contro il nemico e di vincere.
11 compagno Giovanni Branibilla, membro del C. C. del Partito e vice Segretario della Federaz. Milanese, parteciperà ai lavori congressuali dei comunisti della Breda, nei giorni 20 e 21 gennaio. Al compagno Brambilla, valoroso ed" amato dirigente della classe operaia, i lavo ratori della Breda inviano il loro fraterno saluto
RICORDIAMO TUTTI I CA- colpito a morte. Si trova da DUTI DELLA « BREDA a nel- lunghi mesi rinchiuso nelle macia. aovecao Ar Cesperi per aver partecipato a quell'atto di Solidarietà verso i contadini in lotta, per essersi opposto alla politica gover_ nativa tesa alla divisione dei Lavoratori e alla negazione dei loro fondamentali diritti.
Ricordiamo il comp. BERTONI, arrestato e rinchiuso da più mesi nelle carceri, reo di aver partecipato attivamente alla lotta di Liberazione e di aver combattuto i nazi-fascisti responsabili della guerra e della mirata del popolo italiano.
LUIGI OAIOT, dal piombo del Ricordiamo caduto colpito
QUASI 9.000
L'ATOMICA
costituiscono l'impegno dei lavoratori della Breda di battersi a fondo per la salvezza della pace e della indipendenza nazionale, per lo sviluppo della produzione di pace. Questo impegno i lavoratori della Breda lo rinnoveranno di fronte al cgauleiter » Eisenhower.
Ricordiamo questi compagni, sosteniamoli con la nostra solidarietà, diamo ai Comitati di Solidarietà Democratica, il nostro contributo, perchè i compagni ingiustamente car celati possano sostenere la dura prova e tornare fra noi maggiormente temprati per sostenere le dure lotte che ci attendono.
La fabbrica è stata difesa da questa, unità dei lavoratori, che hanno vinto la prima grande battaglia per la salvezza dell'economia milanese e nazionale. Questi grandi successi sono materia di riflessioni: l'esperienza ci insegna che l'unità è garanzia di vittoria, è condiaione necessaria di sviluppo economico, morale e politico di tutti i lavoratori.
La realizzata unità dimostra la esistenza di problemi generali la cui soluzione richiede lo sforzo concorde di tutti.
Il consolidamento della nostra struttura industriale, con il rinnovamento e la riorganizzazione dei mezzi tecnici, acri le nroteammaaaneae una produzione in graduale aumento per il soddisfacimento dei grandi bisogni della nostra popolazione, può ottenersi solo con l'unione delle forze.
La risollevata dignità del lavoratore, il suo benessere, possono essere conquistati e difesi solo dall'unità dei lavoratori stessi, tesi verso la giustiZia, e la fraternità. La sicurezza della famiglia ed un lieto futuro per i figli per vie sempre più agevoli, possono essere assicurati solo dalla più stretta alleanza fra tutti i lavoratori. La diversa origine, le diverse abitudini, le diverse' mansioni di lavoro, non possono egre motivo di divisione fra i lavorateri, quando comuni sono gli intenti, comuni l'oppressione e lo sfruttamento padronale, quando comune è il pericolo di una nuova guerra. Soltanto l'orrore istintivo per questa immane catastrofe,
dalla quale bisogna salvare figli, famiglia, se stessi, la Patria, che in tutti si forma per le dolorose recenti ferite, è motivo, di per se solo, sufficiente a determinare l'unione di tutti i lavoratori, per i quali la parola Pace non è solo l'espressione di un sentimento, ma ragionato convincimento della propria coscienza. L'esperienza positiva del passato, la grande vittoria recente, le oscure prospettive del prossimo futuro ci convincono a proclamare ancora una volta la condizione essenziale: unità, unità e poi ancora unità fra tutti i. lavoratori.
Italo Busetto
La F.G.C.I. interverrà aì L Jtig i ebbai uv r3rt , to alla Breda portando l'esperienza che i suoi giovani militanti hanno acquisito nel corso della lotta per la difesa della fabbrica.
La esperienza fatta è stata quella di esser riusciti a realizzare un fronte unico di tutta la gioventù sui problemi del lavoro e della Pace, essere cioè riusciti a far capire ai giovani la possibilità di lottare uniti contro la guerra.
NOSTRE INTERVISTE CON OPERAI E IMPIEGATI DELLE SEZIONI IMPIANTI, IV, V e F.A.S.
In occasione del IV Congresso della nostra Sezione ci siamo preoccupati di intervistare alcuni impiegati tecnici, operai estranei al nostro Partito per renderci conto dell'influenza del Partito fra le masse e di come la nostra linea politica soddisfa le loro esigenze.
Sono state poste le seguenti domande:
perchè l'azienda possa. nel lavoro, trovare la sua floridezza.
Il P.C.I. ha dimostrato, unitamente agli altri Partito un equilibrio politico.
Penso che gli uomini debbano liberamente scegliere la guida per il proprio Paese. Perchè il governo non indice un referendum come è fissato nella Costituzione?
Occorre insistere per avere lavoro. ma che sia lavoro di Pace, non di guerra. Il Partito che si è pia prodigato nella lotta è stato il P.C.I. Dobbiamo opporci a tutti i costi e invitare i lavoratori a non costruire armi per la guerra.
5 comunisti si riuniscono a oSngresso con la fierezza di aver grandemente contribuito questo successo, con la ferma determinazione a prosegiare sulla giusta strada, convinti di esprimere le aspirazioni dì tutti i lavoratori. EsSi sono fiduciosi di saper corrispondere con dignità ed onore all'impegno di dare al Popolo italiano una guida sempre più sicura. Essi invitano i lavoratori ad
rinato fascismo agrarlo mentre a Mediglia, con i Lavora tori della fabbrica, portava ai contadini in lotta la concreta dimostrazione dei legami che esistono fra i problemi della terra e i problemi dell'industria realizzando quei temi di Solidarietà che hanno caratterizzato le vittoriose lotte della valle Padana e le lotte della Ercole Marelli, dell'I. L.
V. A., della Breda, delle Reggiane, dell'Ansaldo, del Delta, ecc. Ricordiamo il compagno RL VOI/FA, ferito mentre portava soccorso al compagno Gaiot
Su quali basi il Congresso della Sezione del P.C.I. dovrebbe discutere lo sviluppo della lotta della fabbrica?
Esprima la sua opinione sul Partito Comunista in riferimento alla recente lotta.
Che ne pensa della minaccia di guerra, e che cosa si dovrebbe fare?
Ecco le risposte che riproduciamo integralmente:
BERTONI, capo ufficio se. zione Impianti (indipenden.).
— Mantenere nell'azienda quell'unità tra i dipendenti che il P.C.I. ha saputo realizzare nell'ultima lotta in quanto l'unita è garanzia nella lotte contro i datori di lavoro
MOIZO, disegnatore tecnico sezione V (indipendente).
Bisogna insistere nell'azione per acquisire il lavoro agendo in modo da sviluppare una azione unitaria.
Il P.C.I. ha agito bene e in modo intelligente come non mai, sia come Partito nel suo assieme, sia come singoli militanti. Bisogna cercare di evitare la guerra. Come uomo non posso ammetterla. Bisogna fare tutto il possibile per evitarla senza però arrivare a fatti cruenti.
CRIPPA ANTONIO, archiviata Ufficio Tecnico, Sezio ne V (indipendente).
MILANSE, disegnatore della Sezione V (indipendente). Bisogna insistere per ottenere lavoro per la nostra fabbrica, continuando l'azione della prima fase di lotta. Se però questo si dimostrasse vano passare a forme più avanzate di lotta, Perchè non vegliamo restare senza lavoro.
Avete lavorato più per mobilitare l'opinione pubblica all'esterno che per mobilitare l'interno della fabbrica. In complesso però avete lavorato bene.
Penso che qualcuno abbia intenzione di farla veramente, ma bisogna opporsi con tutti i mezzi.
(continua in pagina)
Peril21gennaio porlizolUoilb„ illognicasa
Una delle vittorie più significatiVe che il movimento operaio italiano ha conseguito durante le dure lotte sostenute contro il capitalismo, è senza dubbio l'ultima lotta avvenuta alla Breda, e conclusa in un modo vittorioso come tutti noi sappiamo (e cioè la riapertura della V Sezione e con il ritiro di tutti i licenziamenti). Questa vittoria ci sta a dimostrare che il Partito ha saputo realizzare l'unità dal basso in seno a tutti i lavoratori della fabbrica. e, attraverso molte iniziative ha saputo legare strati di popolazione che sembravano lontani da noi • è chiaro e non va dimenticato, che la e:asse operaia diretta dal nostro Partito ha saputo reagire in un modo esemplare alla politica di fame, di miseria che si tenta di instaurare nel nostro Paese da parte del governo democristiano. Abbiamo oggi un compito preciso: arrivare al Congresso con il 100% nel tesseramento; questo obiettivo_ ehe ci seamo posti dobbiamo realizzarlo ad ogni costo, noi non possiamo andare al Con. greseo a discutere i nostri problemi se tuffi avremo, raggiunto il 10(1%, perchè quelle che diremmo sarebbero parole vuote. Noi abbiarn .e, la possibilità di realizzare gli obiettivi - che ci poniamo solo se-sapremo mobilitare tutte, le -forze che abbiamo a disposizione, solo se sapremo dirigere ed orientare politicainente tutto il Partito E' indubbio dhe in una fabbrica troviamo molte difficoltà nel nostro lavoro: non sto ad e'encare tutte le difficoltà perchè suppongo che siano' conosciute •da. tutti i compagni, tuttavia se noi, nella campagna di tesseramento e reclutamento- avessimo applicato le direttive che la sezione diede oggi. senz'altro, nel tesseramento saremmo al 100%. Detto questo è giusto dire in che cosa consistevano queste direttive. Sappiamo che nella campagna del tesseramento si arriva_ con molta- facilità alla percehtua'e del 70-80% e sappiamo anche che il difficile da ritesserare è l'altro 20-30%; stando così le cose, noi avremmo dovuto in ogni cellula sapere in un modo preciso chi erano i compagni che non si erano ancora ritesserati avremmo dovuto in ogni cellula formare delle Brigate composte dai migliori compagni ed indirizzarli a ritesserare i compagni che non erano ancora ritesserati. se questo lavoro avesse dimostrato ancora delle difficoltà, ogni cellula avrebbe dovuto conoscere i luoghi di abitazione dei compagni non ancora ritesserati, ed il sabato e la domenica le sopraindicate Brigate si sarebbero mosse in questa direzione. Compagni, per -essere d'accordo con la linea politica del nostro Partito, non basta ca_ pirla. ma bisogna fare uno sforzo per elaborarla su scale di reparto o di ufficio, bisogna che tutti i Comitati di cellula imparino che quando si fanno delle riunioni di cellula non basta dire, bisogna fare, bisogna spiegare. bisogna lottare, ma necessita da parte di ogni Comitato di cellula suggerire cosa si deve fare, cosa bisogna spiegare e soprattutto come si lotta concretamente. • Si sente sovente dire da parte di determinati compagni che il reclutamento a' Partito non va avanti nerchè molto difficile tesserare al Partito taluni operai, impiegati oppure i tecnici, perchè. stando a loro, questi lavoratori non entreranno mai nel Partito comunista, ed affermano in un modo molto generico e superficiale che sono contro di noi perchè sono dei fascisti, ecc. ecc.
Noti è così che si elabora la linea politica del nostro Partito ma, al contrario noi dovreMmo in ogni ceDula fare uno sforzo per avere in mano la situazione generale di tutta la forza sociale che esiste nel reparto, noi dobbiamo sapere quali operai, impiegati, tecnici dobbiamo avvcinare, quali operai, impiegati. tecnici dobbiamo is0lare. Dobbiamo conoscere quali sono le aspirazioni di questi lavoratori e farle noetre.
Prendiamo' i tecnici (Capi reparto). Sappiaitio Che ogni capo reparto vorrebbe vedere il proprio reparto migliore rispetto agli altri, vorrebbe avere macchine ed un attrezzamento moderno che faciliti la qualità e- la quantità nella produzione, ebbene. stando così le cose, quale dovrebbe essere il nostro compito? Dobbiamo essere i più disciplinati, dobbiamo essere i più coscienti lavoratori e dobbiamo far nostre quelle rivendicazioni che in fondo sono le maggiori aspirazioni dei capi reparto per riuscire a dare una vera fisionomia di rimodernamento .ai macchinari che porterebbe senz'altro a un minor sfruttamento dei lavoratori finora costretti a lavorare su macchine arretratissime. Compagni, queste Indicazioni sono una premessa indispensabile per raggiungere il 100% del tesseramento e per portare nussse,forze al Partito di Graffiaci e di Togliatti.
zione (lei compagni, la cui m obilitazione non sempre ha risposto alle esig ‘nae del 21 °m ente.
Il miglior módo di celebrare il XXX del Partito per noi è -quello di raggiungere il 100 % .del tesseramento, reclutando -nuovi compagni al partito di Granisci e Togliatti.
Dai dati in nostro possesso a tutto il 15 gennaio 1951 risulta che sono stati ritesserati circa 2800 compagni e distribuiti n. 498 bolli sostegno
La grande campagna del tesseramento e reclutam ento al Partito, ha visto mobilitare tutti i compagni per raggiungere al più presto il 100 %.
Si è riscontrato però una certa debolezza nella utilizza-
Il VI. Congresso Nazionale del Partito aveva stabilito nel seguente modo le funzioni del Comitato di Fabbrica: «Il compito del Comitato di fabbrica deve essere quello di sui molare l'iniziativa politica ed organizzativa e l'attività delle Cellule di Fabbrica, di controllare il loro lavoro, di dare in caso di necessità e urgenca delle direttive per quanto riguarda quei problemi dell'officina che esigono una tempestiva decisione,.
Dalla discussione nei dibatti pre-Congressuali è uscito il grande apporto dei C.P.P. per la realizzazione' di Lutti gli obbiettivi che il Partito e le lotte hanno posto alla nostra prganizzazione. Ma oltre a questo, di positivo nei dibattiti, con i:esperien -za detta tolta che íi Partito alla testa dei lavoratori della Breda ha condotto ultimamente contro i licenziamenti la smobilitazione della fabbrica, e nelle battaglie so_
stenute in difesa della Pace, per la Libertà e con la prospettiva dell' acutizzarsi di queste lotte, è uscita la necesche si terrà il m- TE Gennaio affronteremo con spirito critico e autocritico questo importantf problemaq.rgari;zaavo sicuri di iniglibrare, sita e l'importanza del C.P.F. come organo di direzione politica capace di mobilitare il Partito e le masse della nostra Fabbrica.
Nel nostro IV" Congresso che si terrà il 20 - 21 Gennaio rafforzare sempre più il Partito.
Mettere a disposizione della classe operaia lo strumento, il Partito Comunista Italiano, sempre più forte, capace di guidare di realizzare l'unità di tutti i lavoratori per salavare la Pace e garan. tire il posto di lavoro a tutti, è l' imprunu dei Comunisti della Breda.
L' entusiasmo e la serietà dimostrata per superare uno dei difetti, elevare la ae stampe e là distribuzione (lei bottini di Partito al C P F. legando direttamente la Sezione alle Cellule, che appesantiva e limitava i compiti dei nostri C.P.F. indica che siamo su una buona strada.
E' chiaro che in quelle dove non si è sottovalutatoil tesseramento ed il reclutamento, si sono avuti degli esiti positivi, si è riusciti in un breve tempo a ritesserare al 100 per cento tutti i compagni ed a portare al Partito nuovi reclutati attraverso la mobilitazione di tutte le forze disponibili.
Per questa campagna di. così grande importanza è doveroso segnalare un gruppo di compagni che si sono distinti:
compagno Lucchini celi. rifi compagna Merati celi, 62 comp. Re Bruno celi. 8 comp. Colombo celi, 79 comp. 13ergatniai celi. 78 comp. Pagnini A. celi. 102 comp. Casmo celi. 143 comp. Pozzetti celi. 133 comp. Valli Impianti comp. Lapozzo Impianti
I nemici del Popolo compio- fabbriche le cui Cellule erano sforzi disperati per mobi- no legate a un centro diffulitare le loro forze in una sione Stampa Secondario, con« crociata » contro il Comuni- trollato dal responsabile per sino. la stampa nel Comitato di Hanno ricorso e ricorrono Fabbrica. alle forme più vili per divi- Questo ci indica come l'ordere il movimento operaio, ganizzazione esistente non perscatenano una feroce repres- metta un regolare sviluppo sione contro i Partigiani della della diffusione con le consePace, rafforzano i blocchi e le guenze politiche facili ad inalleanze militari per passare dividuare in una non suffidalla preparazione di atti di ciente influenza della voce del aggressione alla vera e pro- Partito nella massa dei Lavopria aggressione armata. ratori, una non completa uniIn questa situazione appare tà politica nel Partito e l'imquanto siano importanti i possibilità di una valutazione compiti della stampa comuni- politica delle Cellule da parte sta nel campo della propagan- della Sezione per la mancanza da, della agitazione e della or- di un legame diretto fra le due ganizzazione delle masse in istanze. Il problema è stato lotta per la Pace, il Benes- già affrontato dalla Sezione la sere e la Libertà. quale ha fissato un piano per Un approfondito esame di portare la media delle pubblicome è stata diffusa, letta, cazioni diffuse in un mese in compresa la nostra stampa riferimento al numero dei nell'ambito della fabbrica du- compagni da 1,7 a 2,3, - con un rante lo scorso anno 1950 po- aumento di un terzo della difne al nostro Congresso l'im- fusione e per arrivare al dipegno di fissare degli obbiet- retto legame delle Cellule con tivi nel campo della diffusio- la Sezione. ne che siano più conseguenti Questi sono i problemi che agli scopi e ai compiti della si presentano con immediatezstampa Comunista nell'attua- za, ma molti altri problemi si le situazione politica. presentano esaminando la Durante l'anno 1950 le varie pubblicazioni del Partito sono state diffuse fra i Lavoratori della Fabbrica nella percentuale indicata nelle tabelle 1 2 formulate in riferimento alla forza politica del Partito nella Breda.
Appare dall'esame dei dati come sia vasta la possibilità di un sostanziale incremento nella diffusione della stampa. Appare pure evidente come la media dello Scientifico, nell'ambito dei quale opera una Cellula che è direttamente legata alla Sezione di Partito e al Centro Diffusione Stampa, si stacchi nettamente dalla media conseguita dalle altre
branca della stampa e propaganda.
Sarà il Congresso a sviscerarli, a discutere, a fare tesoro delle esperienze positive e negative, ad indicare la via per risolvere le deficenze, per fare sempre più forte il Partito e garantire al Popolo italiano la Pace, il Lavoro, la Libertà.
L'attuale situazione politica è caratterizzata dall'inasprirsi della lotta tra il campo de_ mocratico antisimperialista e il campo imperialista e antidemocratico. In Italia la lotta si concreta nel tentativo governativo di perseguire una politica di asservimento all'imperialismo americano at_ traverso la fascistizzazione dell'apparato dirigente nelle fabbriche e fuori e la conseguente emanazione di norme liberticide anti-costituzionali tendenti a soffocare l'azione di difesa della Pace e delle libertà condotta dal popolo italiano sotto la guida del Partito Comunista. Nella fabbrica i lavoratori hanno vieou_ to recentemente questa lotta, l'hanno vinta uniti a tutte
quelle forze democratiche che anche all'esterno si sono. mobilitate avendo la nostra stamPa e propaganda saputo far comprendere loro come la lotta dei laivoratose contro i licenziamenti -e per un Pieno che garantisse alla fabbrica e ai lavoratori la continuità del lavoro, fosse la lotta per quel benessere al quale tutte le ca. tegorie e strati cittadini sono in bei casati.
Diffusione alla Breda copie diffuse
mese
riferimento al numero dei compagni (esclusa
1,7%.
Con il Congresso. di Livorno, anche alla Breda nasce il .Pertito Comunista formato dai lavoratori più avanzati, che in gran parte provengono dal Partito Socialista,
Il lavoro che si presenta al giobane partito, nella fabbrica è grande: ricreare nelle massi sfiduciate per le sconfitte subite in seguito all'orienta: mento politico dei socialdemocratici e per la crescente pressione, non- solo morale, delle squadracce fasciste; la fiducia -nella lotta di classe e più particolarmente nel partito.
Gid nel 1926 esistono in Breda delle cellule anche se non- si può parla-re di vera e propria .organizzazione in quanto i collegamenti con il partito sono saltuari, non sempre sicuri spesso sprecati per L'arresto di compagni, conseguenza quasi inevitabile dell'opera nefasta di delatori. -pure il Partito vive -e. il soccorso rosso a favore di perseguitati politici non ha mai cessato di funzionare.
Nel 1935 si ristabilirono i contatti con il partito e si rea-
ca e l'andamento della guerra in Russia disorienta i fascisti e l'opinione pubblica che credevano ad una rapida vittoria. L'intensificato lavoro di propaganda ci permette di creare una cellula fra un gruppo- di una sessantina .di marinai, che si trovavano in fabbrica per una perfetta conoscenza di motori destinati a mezzi da sbardo, con i quali gli stessi marinai ovrebbero dovuto penetrare nella roccaforte di Malta:
Intanto muta anche la posizione dei fascisti alla Breda. La notizia della vittoria di Stalingrado che riesce a filtrare ,attraverso le maglie delle varie censure riempie di giustificato -orgoglio- i lavoratori e disorienta maggiormente i fascisti.
Nel 1943, con gli scioperi di marzo, inizia la lotta aperta contro il fascismo che porta alle vittoriose giornate di luglio. In questo periodo gli operai della Breda sono all'avanguardia di tutti .i lavoratori. 11 25 luglio i lavoratori sèppure sorpresi dell'avvenimen-
Anche nei momenti più duri i comunisti hanno saputo combattere e attaccare
lizzò una vera e propria organizzazione e la diffusione della stampa clandestina riprese regolare, ciò ci permise di illustrare alle masse lavoratrici i veri scopi della guerra di Abissinia: guerra nettamente imperialistica, anche se di un imperialismo di straccioni.
Nel luglio 1936 la Rivoluzione Spagnola infonde nuovo entusiasmo nei cont'pagni e migliora il lavoro in profondità, /a preparazione di nuovi quadri.
Si raccolgono fondi a favore dei compagni e dei volontari spagnoli, riuscendo pure ad organizzare una via di espatrio attraverso la Svizzera e la Francia per quei lavoratori che accorrevano all'appello che veniva dalla Spagna. Sei furono. i compagni che presero questa via ed uno solo tornò.
Con la guerra di Spagna ed Africa il fascismo intensificò rafforzò la rete di spionaggio, che diede i suoi tristi frutti: arresti, persecuzioni, che però non riuscirono a disorganizzare il Partito.
La guerra nazista di aggressione non trova il Partito impreparato; esso si mobilita nella sua totalità per chiarire alle masse il significato di questa guerra e quelle che saranno le sue conseguenze. La pressione dei lavoratori costringe gli stessi elementi dei sindacati 'uscisti a chiedere migliori condizioni economiche per i lavoratori.
L'opera capillare di chiarificazione svolta dal Partito in seno alla fabbrica e i primi bombardamenti su Milano riescono ad aprire gli occhi a molti, ed a dimostrare a quale pericolo si va incontro.
La dura esperienza del lavoro quotidiano rafforza il Partito alla Breda, ma sopravvengono numerose diffide ad appesantire nuovamente il lavoro. Inoltre lo scoppio della guerra Russo-Finlandese crea nuove perplessità fra le masse. Perplessità abilmente sfruttate dalla propaganda fascista che fa leva sul sentimento patriottico su facili motivi sentimentali e ideali.
Nel 1941 l'aggressione della Germania all'URSS colpisce le masse ed i compagni, ma si ha anche subito la sensazione che questa aggressione segni la fine del nazi-fascismo, perchè grande era nei compagni nei lavoratori la fiucia nella forza del Paese dél socialismo. Anche alla Breda il morale del lavoratori inevitabilmente risente delle prime sconfitte sovietiche ed il lavoro si fa più duro per i compagni di Partito. Contemporaneamente aumenta la pressione degit egherri fascisti che impongono una dura disciplina ai lavoratori tutti.
Il Partito non disarma ed ha buon gioco nello sfruttare tè dure condizioni economiche la mancanza di generi alimentari per le masse lavoratrici, che non possono far ricorso-alta borsa nera: Nel 1942, le batoste in All'i-
Guardia Nazionale per la Lombardia, ma l'azione naufraga per il tradimento dei Comandanti militari.Con il mutare della situazione, l'organizzazione interna del Partito si sviluppa sa-nuove basi e su direttive del Partito, lè Commissioni Interne si trasformano in concitati'- .di agitazione. che non intendono collaborare con i padroni, Anche sul piano della preparazione militare da Breda è all'avanguardia, in miri-depositi siti a Sesto ed in Brianza si riescono ad accum ul are _150 moschetti, 15 mitra,' 10 casse di bombe-a mano. 1 mitraglia pesante e vari quintali di munizioni.
Si organizza frattanto il reclutamento per le prime brigate partigiane, centinaia di giovani partono per la- montagna e con loro ingente quantità di armi e vettovaglie, indumenti, in città si creano-le prime formazioni G.A.P. -ed- il contributo «ella Breda anche in questo settore è notevole.
lavoratori deportati e di concreto aiuto delle formazioni patriottiche. Sul piano sindacale e politico il lavoro è costante: non passa giorno in cui il Comitato di Agitazione non guidi nella fabbrica scioperi e proteste; i tedeschi minacciano -gravi provvedimenti, per altro non eseguiti, dimostrando così di temere la reazione delle masse.
I nazisti passano poi ad un breve periodo di blandizie e di insulso patérnalismo, al quale i lavoratori rispondono con sempre maggior combatti-
vita. Il 1945 trova il Partito perfettamente attivo ed organizzato; le sue formazioni mi. litari si fanno sempre più vigilanti nella fabbrica per stroncare ogni tentativo di distruzione; all'esterno per colpire i traditori nazi-fascisti.
11 25 aprile con la vittoria del popolo i lavoratori della Breda uniti, memori dei loro gloriosi caduti, iniziano la nuova era che si delinea come era di ricostruzione per la creazione di un Mondo migliore. Eugenio Maseetti
-7--TP»M61 th BPED tra 14r,«
to non sono del tutto impreparati, così dopo aver pulito con energia la fabbrica dell'immondizia fascista, iniziano una intensa attività politica, costituiscono le commissioni interne, che gudiate dai compagni pongono le prime rivendicazioni ed ottengono i primi successi economici e con queste prime vittorie sindacali, il Partito. di riflesso si allarga. Con i primi successi in campo sindacale, la Breda si pone all'avanguardia; ed è di guida a tutte le altre fabbriche. In questo periodo l'Enal Breda rimane il centro di riunione e di organizzazione della fabbrica, negli stessi locali si creano, con i compagni delle altre fabbriche, i contatti necessari per poter condurre in comune la lotta della classe operaia. All'S settembre i compagni ed i lavoratori della Breda rispondono con entusiasmo all'appello della Guardia Nazionale, così si forma una grossa colonna di automezzi con circa 300 uomini forniti di armi e vettovaglie che si dirige a Como-Villa Olmo, punto di concentramento della
I lavoratori della Breda infliggono un duro colpo ai tedeschi, con lo sciopero del dicembre 1943: malgrado la loro forza criminale e la toro prepotenza, i nazisti sono costretti a trattare e cedere alle richieste del comitato di agitazione, la cui attività era sempre diretta dal Partito. Contro la guerra e la prepotenza fascista le masse scendono ancora una volta in sciopero nel marzo 1944 ed i lavoratori della Breda dimostrano di essere più decisi. Durante l'agitazione i fascisti al fianco dei dirigenti della fabbrica, che con a capo l'ing. Bovone, procurano elenchi di patrioti, riescono ad arrestare oltre 100 lavoratori, successivamente inviati in campi di concentramento germanici; per non più ritornare.
Gli operai della fabbrica, sotto la guida del Partito, rispondon,o immediatamente coStiluendo dai. brigate S.A.P.: la 108 e la 128, brigate che per la loro"audace attività diedero molto filo da torcere all'invasore: varie spie e collaborazionisti ebbero a provare come era franco il polso di questi garibaldini, Nel frattempo nasce il CLN di fabbrica, organismo che raggruppa tutte le correnti politiche anti-fasciste. del C.L.N. è fondata sullo sviluppo del lavoro politico nella fabbrica e su un'azione di solidarietà verso le famiglie dei
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Questa Poesia è stata recitata dalla bimba Maria Grazia Bancora a nome di una delegazione di Pionieri che si è recata durante la lotta alla V Sezione Breda a portare 40.000 lire e viveri raccolti nella campagna di Solidarietà per quei Lavoratori minacciati di licenziamento.
Questa poesia ritorna in questi giorni di attualità dopo la richiesta di nuove 50o, sospensioni alla Sezione IL IL CUORE DI MILANO
Tuvee. i emm tira su tutt a eiceitt
Ca per ca, coi nost man. coi cavaneu;
gh'è dent el coeur de tanti piscinitt per alter piscinitt ch'in i rosi fioeu.
Gh'e dent el coeur de tutt el nost Milan
Quel che lavura quel che voeur la Pasl
Gh'è nient che fa sperò. gh'è no' de pan
Quant che la vostra fabbrica la tas....
Oeucc luster. coo on poo' bass. foca col mago*,
Ma no. la Breda la po no mori.
Vanti i locomotif coi so wagon
l'è tutt l'Italia che rinass de chi.
No i macchin gireran... Mettee ammo' i fiur
A la finestra: nunch ve semm visin
Con tut el noster coeur, con tutt l'amor
Prest l'è Natal: ciappee, l'è el nost bambin.
Quale sia il valido contributo che i rappresentanti dei lavoratori in seno ai C.d.G. (e primi fra tutti i compagni comunisti), possono dare alla soluzione di difficili situazioni Aziendali t dimostrato in modo lampante dall'ultima lotta sostenuta dai lavoratori della Breda lotta concia,asi con l'accoido del 23 u. s.
L'opera di smantellamento del nostro complesso, iniziata da qualche anno da dirigenti succubi alle manovre di ben individuati gtuppi monopolistici, per cari la nostra
Azienda ha ridotto le forze produttive degli stabilimenti di Sesto a meno del 75% delle forze produttive del 1938, minacciava di far precipitare la Breda in un baratro da cui certamente non si sarebbe mai più potuta risollevare. I lavoratori nel C.d.G. consci della gravità del momento, gravità condivisa da operai, tecnici e dirigenti non affetti miopia, affron_ tarono la situazione impoNtantio la soluzione del problema in termini produttivisiici e non dì lioenziamenti.
E nella grandiosa Conferenza di Produzione indetta dal Comitato di Difesa della Breda, i rappresentanti dei lavoratori nel C.d.G. presentarono un e'aborato piano di produzione della nostra azienda tenuto conto delle nostre possibilità e delle necessità del nostro Paese, Fu in tale occasione dimostrata e divulgata la netta superiorità dei nostri prodotti aeronautici, in costi e possibilità di impiego, rispetto alla similare e tanto decantata produzione statunitense, Fu messa in evidenza la possibilità delle nostre officine ferro-tranviarie e le necessità del Paese in oui ancor oggi si impiegano carri merci per trasporto passeggeri e autocarri al posto delle vetture tranviarie. Fu dimostrata la necessità e convenienza di tenere in vita la sezione siderurgica e la manovra di gruppi monopolistici nostrani e stranieri alla chiusura del nostro Complesso.
Eminenti personalità del mondo economico e politico ci cniesero copia degli atti di detta Conferenza di Produzione ed hanno altamente elogiato l'impostazione produttivistica data alla soluzione del problema Breda e le argomentazioni in esso contenute.
Però con l'accordo raggiunto il 23 dicembre scorso, è
stata risolta solamente la prima parte dell'obiettivo di lotta che i lavoratori si erano prefisso. La seconda parte, quella che concerne l'inimissione di commesse di lavoro non solo non è stata risolta. ma peggiora di giorno in giorno. E i lavoratori che con anaoscia e preoccupazione vedono il lavoro diminuire, vivono in uno stato di animo di comprensibile agitazione e aspettano che i loro organismi di fabbrica diano inizio a questa seconda fase della lotta per indurre chi di dovere ad immettere come promesso e sbandierato, quelle commesse di lavoro che solamente possono risolvere l'angoscioso problema della Breda. E corna sempre, all'avanguardia di queste nuove lotte saranno i compagni comunisti, che col peso della loro forza e della loro autorità imporranno al signori di Roma di svegliarsi dal letargo che li affoga.
I lavoratori della Breda, coni della giusta causa che andranno a combattere per salvare il loro Compleseo, forti della concreta solidarietà ricevuta dai lavoratori delle altre industrie e dalla cittadinanza tutta, sapranno ancora una volta essere di esempio al proletariato ità. liano di - cui oggi orgogliosamente sono all'avanguardia guidati dall'imbattibile Parti. to comunista.
del secondo Congresso Mon-
Fra le altre cose, l'appello d'aie della Pace tenutosi a Varsavia dichiara: Abbiamo sl, saputo porci alla
Sappiate che centinaia di milioni di uomini si sono uniti. Essi vi tendono la mano. Essi vi invitano a partecipare alla più bella delle battaglie per una umanità che crede al suo avvenire. La Pace non si aspetta, la Pace si conquista. In questa breve dichiarazione è tracciata la situazione politica che possiamo facilmente riscontrare nel campo internazionale, nel campo nazionale e nella fabbrica. Sono poste le direttive per giustamente operare--M una simile situazione. E' fissata la parola d'ordine che deve caratterizzare la nostra azione. Scendiamo nel campo particolare della nostra fabbrica constatiamo infatti, alla luce dell'ultima vittoriosa lotta sostenuta. che, mentre la classe dirigente cerca sul terreno della divisione della classe operaia, dei licenziamenti e della smobilitazione, la risoluzione dei problemi di ordine economico determinati dalle condizioni politiche, rispecchianti l'asservimento ad un imperialismo straniero, l'unità di azione fra tecnici, impiegati ed operai; dei contadini, degli esercenti ed artigiani, degli artisti e degli scienziati; dei vari organismi politici e sindacali, ha trovato sul piano della identità degli interessi le ragioni che obbligarono gli avversari a ripiegare dalle loro posizioni e permettere ai lavoratori la grande vittoria.
Se l'unità nella fabbrica si è creata, ad un determinato momento. sulla base della difesa degli interessi comuni a tutte le categorie di lavoratori conciliati nella necessità di garantire col lavoro il pane per essi e le loro famiglie, all'esterno, i temi di unità hanno trovato adesione principalmente sui problemi di Pace che sono patrimonio di tutta l'umanità.
Il compagno Brambilla nel suo articolo pubblicato su Voce Comunista del 3 gennaio u. s. scrive:
I fenomeni economici e politici sono interdipendenti. Le lotte per il pane ed il lavoro sono indissolubili dalle esigenze della difesa della nazione contro le forze che la portano al disastro della guerra, e contro una politica rivolta a mettere in catene il proletariato per avere mano libera nell'annullamento delle libertà democratiche. Difendere la Pace significa oggi combattere contro la politica di riarmo, che significa miseria per tutti, accentuazione della crisi economica, prospettiva di nuovi immensi lutti e rovine per il paese. La difesa delle istituzioni democratiche e della esercitazione della democrazia rappresentano un motivo fondamentale per la unità della classe operaia e di tutte le forze democratiche.
Infatti gli artisti, i letterati, gli scienziati che si sono portati durante la lotta, fra i lavoratori della V Sezione hanno parlato di Pace. Poco conoscevano del lavoro, però era chiaro in essi che se gli operai avessero vinto la loro battaglia un passo in avanti si sarebbe compiuto in direzione del movimento che, ostacolando le forze che vogliono la guerra, crea le condizioni per garantire la Pace.
I temi di pace quindi, uniscono tutte le categorie di persone e in particolare, per l'interdipendenza fra i problemi economici e politici sono motivo fondamentale per la unità della classe operaia. Durante la lotta questi temi non sono stati sufficientemente discussi fra le maestran/a Ciò denota, nel Partito alla Breda, una grave lacuna: la sottovalutazione della lotta per la Pace.
testa delle masse quando lo sdegno per le dichiarazioni di Truman traboccò, quasi con moto spontaneo, in una grande manifestazione di protesta in altri casi simili, però non abbiamo saputo sviluppare un lavoro in prospettiva che legasse tutta la massa dei lavoratori alle lotte, alle iniziative, ai dibattiti di carattere interno, nazionale e internazionale, che vanno dal Congresso di Varsavia, ai dibattiti Giordani- Ulisse, alla mo-
alone Giavi in Parlamento, alla ricerca di iniziative legate allo sviluppo della lotta per il lavoro nella fabbrica.
E' necessario perciò elaborare un piano di lavoro che, rendendo cosciente 'innanzi tutto il Partito della immensa importanza della lotta per la Pace, garantisca continuità di lavoro e veda il partito mobilitato nelle sue istanze, dirigente nei comitati della Pace negli organismi di massa, nella lotta per conquistare la Pace.
i EISENHOWER 11141 FRETTA
Oineto improvvisamente a Wasbinaton - Oggi risposta al nostro inemoniadtitic 300 mo'
Truman ha inviato in Eu- ro famiglie il futuro benearopa il capo che deve guidare gli eserciti europei ingaggiati al servizio del capitalismo americano Eisennower 'è arrivato a Parigi, a Bruxelles, all'Aia. a Copenaghen, a Oslo. Il governo italiano lo attende a Roma. Il governo si affanna per fare in modo che tutto sia in ordine, che tutto sia preparato a gradimento del capo Eisenhower. Per questo, il Commissario Baldassare ha trasmesso al Dott. Albano le direttive perchè in fabbrica non si parli di politica, non si votino ordini del giorno di protesta. non si affiggano manifesti, non si scrivano parole d'ordine di Pace.
La Pace irrita Eisenhower ed allora anche la stessa parola deve essere cancellata.
Egli viene in Europa per comandare gli eserciti, viene per guidarli alla guerra, questo sanno quelli di Roma e a questo vorrebbero si assoggettassero il popolo italiano. gli operai delle fabbriche. i lavoratori della Breda
Mai Bredini, come tutti i Partigiani della Pace, come tutti gli italiani. ripudiano Eisenhower, essi ricordano che fu egli che fece bombardare senza nessuna ragione militare le nostre città e che, come ha rivelato ~elio, progettò dopo 11 25 luglio 1943, la loro distruzione totale con un bombardamento di 500 fortezze vo'anti.
sere. Per questo i Bredini si oppongono alla venuta di Eisenhower e manifestano la loro opposizione ai piani criminali di Truman e del governo italiano.
Eisenhower viene in Italia per prendere in consegna dal lacchè Pacciardi le Divisioni di giovani italiani che dovrebbero entrare nell'Esercito Atlantico. Come Mussolini, il generale d'oltreoceano annuncia che visiterà il Vallo AL pino. A questo portatore di guerra la gioventù lavoratrice risponde serrando le file nella lotta per una Pace Stabile
I Bredini non vogliono la guerra, essi chiedono lavoro. lo hanno dimostrato nella loro lotta. Non vogliono distruggere ma costruire. Ricostruire ciò che la scor_ sa guerra ha distrutto. erigere opere di Pace che garantiscano ad essi e alle lo-
La grande, vittoriosa lotta dei lavoratori della Breda, che dopo tre mesi di battaglia, sorretti dalla solidarietà fattiva e operante della popolazione e dei lavoratori di Sesto e della provincia, hanno piegato i « liquidatori » della V Sezione e coloro che volevano gettare sul lastrico altri 1800 lavoratori, è stato un momento importante della grande lotta popolare contro la politica di smobilitazione, di miseria e di guerra condotta dai grandi industriali e dal governo clericale.
Particolarmente colpita, nel quadro di questa politica, è stata l'industria metalmeccanica milanese, che da sola rappresenta circa un terzo di quella nazionale. Interi complessi industriali sono andati distrutti (Allocchio, Bacchini, Caproni, Isotta Fraschini, Safar, Castiglioni, ecc.); centinaia di piccole e medie fabbriche rovinate o chiuse addirittura; dal 1945 ad oggi oltre 40.000 lavoratori del solo settore metalmeccanico, sono stati ridotti alla disoccupazione e alla fame, insieme alle loro famiglie.
Le ripercussioni sull'economia milanese di questa lunga serie di critiche situazioni, sono incalcolabili; basti pensare che i 55 mila disoccupati dell'industria rappresentano ogni anno circa 20 miliardi di salari in meno, mentre 2 miliardi sono persi per riduzioni di orario e sospensioni; altri 10 miliardi sono persi per la disoccupazione giovanile.
E così una massa di 32 miliardi viene a mancare per migliaia e migliaia di famiglie; sono miliardi in meno di merce o prodotti
venduti, per i nostri commercianti artigia. ni , esercenti, mentre aumenta paurosamente l'indice dei protesti cambiari, dei pegni, dei fallimenti e dei debiti.
A questa politica di fame, di miseria e di guerra, la C.G.I.L. ha già da tempo proposto al Paese il Piano del Lavoro, per lo sviluppo della produzione di Pace. per la salvezza della nostra industria e dell'economia nazionale. Il governo e gli industriali hanno risposto: No, al Piano della C.G.I.L. perchè i padroni d'oltre oceano vogliono che i miliardi del nostro bilancio vengano impiegati per fare cannoni, e non per la ricostruzione nazionale. I lavoratori però non sono dello stesso avviso: essi hanno accolto entusiasticamente il Piano del Lavoro e si sono impegnati alla sua realizzazione, perchè sanno che ogni lira impiegata per la rinascita dell'Italia è una lira spesa in meno Per la sua distensione totale; perchè sanno che ogni lavoratore impegnato a costruire una casa o una strada, una bicicletta o un vestito, è un soldato in meno per la guerra imperialista di aggressione.
I lavorator i della Breda hanno saputo mettere in pratica queste parole d'ordine du. rante la recente vittoriosa lotta. Le esperienze di questa battaglia saranno discusse dai comunisti nel loro Congresso di Partito, a cui sono invitati a partecipare, come è già avvenuto nei reparti e negli uffici, tutti i lavoratori, perchè la lotta per la realizzazio. ne del Piano del Lavoro, il Piano della Ricostruzione e della Pace, richiede la mobilitazione unanime e compatta di tutte le forze popolari.
con le "cartoline rosa,, A confermare le intenzioni del governo democristiano di mettere il nostro Paese a disposiziohe dei gueri tafondai americani sono giunte in questi giorni le « cartoline rosa », Vivo è l'allarme fra i cittadini e i lavoratori che hanno compreso quale è il significa. to del preavviso in esso contenuto. La bolletta di spedizione è pronta; la « merce » è già stata elencata. si è in attesa del telegramma ette • dia l'ordine di partenza. Dovremmo rivedere i giovani partire, rivivere le angosciose partenze. la disperata attesa delle notizie che non arrivano. sopportare immensi sacrifici, distruzioni, lutti, rovine e questo, perchè il governo ha impen ato gli italiani in una guerra che il popolo non vuole, Anche coloro che fino ad oggi si sono lasciati prendere _dal gioco pericoloso dei nemici della Pace che presentano le ambigue tesi « difensive » si sono accorti che per difendere la loro vita e il loro benessere non vi è che la lotta per la Pace contro la guerra. Il Partito deve saper guidare queste nuove forze che abbandonano il campo avversario o che escono dalla posizione di attesisme. indicando loro quali sono le organizzazioni che possono accoglierle per realizzare le loro richieste di Pace. di benessere e di lavoro. di una politica indipendente e di interesse nazionale. Nella fabbrica questi lavoratori risvegliati ma nello stesso tempo disorientati dagli avvenimenti esistono. Bisogna individuarli orientarli, portarli al Partito, per dimostrare al Congresso la giustezza della politica fino ad oggi condotta sotto la guida del compagno Togliatti.
(continuaz. dalla l« pagPAVAN MARIA, lavoratrice della mensa, Sezione IV (indipendente). Assicurare un continuo lavoro è oggi il primo obiettivo da realizzare.
Il P.C.I. è sempre l'unico Partito che lotta per gli interessi della classe operaia. Si dovrebbe rimandare tutte le cartoline preavviso. I giovani. le donne sono stanche di questa politica, se non la smettono. andremo noi sulle piazze a dimostrare energicamente. Non vogliamo altri morti.
D'ANGELO ETTORE, lavoratore del rep. Manutenzione, Sezione IV (indipendente). Al Congresso si dovrebbe discutere per una assicurazione di lavoro in prospettiva.
Secondo il mio punto di vista il P.C.I. nell'ultima lotta si è impegnato sinceramente per raggiungere la vittoria. A mio avviso non approvo la linea di condotta del governo, perchè vuole portare a una nuova guerra: dobbiamo essere tutti uniti al disopra di ogni ideologia.
BIELLA VITTORIO, lavora. tore del F.A.S. (della C.I.S.L.)', Il P.C. dovrebbe trovare un mezzo per collaborare con tutti gli altri partiti; si dovrebbe poter trovare un'intesa. Da tutte le attività svolte dal P.C.I. nell'ambito sindacale questa ultima lotta il P.C.I. ha saputo trovare Ie forme per creare l'unità dar basso.
— Il popolo italiano non può ammettere una nuova guerra, se la guerra viene provocata dall'esterno sopprimendo la libertà nazionale può essere giustificabile una difesa della Patria, però si dovrebbe trovare tutte le forme per assicurare la Pace.
Direttore responsabile