FIOM Magneti20

Page 1

I I_

BOLLETTINO DEL COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE

SEZIONI SINDACALI•FIOM-CGIL della Magneti Marelli -

giugrio 1119

Supplemento de "intiretallurgico

" LA VOCE SINDACALE

VERSO IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO

Pochi punti sostanziali e qualificanti

Abbiamo un mese di tempo per la consultazione di base, che porterà alla piattaforma rivendicativa per il rinnovo contrattuale.

Secondo il mio parere la piattaforma deve puntare a superare quei ritardi, rispetto ad altre categorie, prima di tutto sul salario, che è rimasto inferiore ad alcune meno importanti.

Bisogna perciò sapere fare delle scelte precise, partendo dalle aspirazioni che emergono in ogni strato dei metalmeccanici, che siano concentrate in punti cardine del contratto e che facciano fare un passo sostanziale e di qualità a tutta la categoria. Senza questa scelta si rischia di fare una lunga lista, che ci porterebbe a distribuire il tutto un po' in ogni punto del contratto a sfavore di quelli più importanti: come le 40 ore settimanali con un salario di 48, ed abolire alcune delle ingiustizie sulla malattia e gli infortuni rispetto agli impiegati. Occorre soprattutto avere più potere all'interno della fabbrica, per far fron. te a tutte quelle questioni che insorgono ogni giorno e che si possono risolvere solo a livellò aziendale.

E' essenziale che gli organismi sindacali siano riconosciuti a liello aziendale, con uno sviluppo democratico che sia l'espressione dei lavoratori interessati.

Al centro di questo, occorre riconoscere il diritto di assemblea all'interno della fabbrica, anche durante l'orario di lavoro, e con la partecipazione dei diNgenti sindacali.

Perciò dobbiamo concentrare in pochi punti tutte le nostre richieste, per consentire anche una rapida trattativa, e con un'azione sindacale che non dia tregua al padronato per prendere fiato. La lotta deve terminare alla stipulazione definitiva del contratto, senza incorrere nel pericolo che la stesura stessa contrasti e renda deformante un accordo di massima.

Se sapremo rimanere uniti in una linea unitaria, che abbia come partenza obiettivi realizzabili si raggiungerà un accordo che potrà far fare un decisivo passo in avanti nel superamento dei ritardi del-

la più grande categoria dei lavoratori italiani, che, nonostante le grandi battaglie condotte, è stata costretta dalla resistenza del padronato metalmeccanico a rimanere arretrata rispetto ad altre categorie.

Ogni lavoratore e lavoratrice, deve partecipare alle scelte, attraverso le riunioni che saranno indette; fra i giovani, gli impiegati, e per tutti, reparto per reparto, turno per turno, una consultazione che dalla base sia discussa e portata avanti fino alla piattaforma nazionale.

Egeo Mantovani (della C.I. Stab. - « N »)

APPLICARE L' ACCORDO DI MAGGIO

Regolamentare

I' orario di lavoro

L'accordo del maggio scorso stabilisce una nuova regolamentazione dell'orario di lavoro, che la ditta non si è ancora decisa a mettere in atto.

Tutti sappiamo ormai che l'orario di scuote in vigore dal 1° maggio 1969 è di 44 ore e mezza, e che ogni operaio gode di un accantonamento di 3 ore e mezzo che. viene poi goduto sotto forma di

conguaglio, perciò le ore lavorate sono 44 e mezza a parità di salario di 48 ore, questo il principio originale della battaglia per la riduzione di orario che i lavoratori da molti anni combattono.

Se tutto questo è ortodossamente vero sembra però che la Magneti Marelli lo ignori completamente. Infatti va ancora avanti coli il metodo del 1946, l'orario è segue in T

Dalla prima

ancora quello e gioca come gli fa più comodo, non arrivando per dei lavoratori nemmeno alle 40 ore settimanali mentre altri lavoratori a qualche metro di distan-

za si lavoro 10 ore aI giorno, le festività, ecc

Occorre porre termine una volta per sempre a questo stato di fatto che si presta a varie manovre da parte della direzione, stabilendo un orario uguale per tutti che deve essere quello di settore.

Attuando così come dice l'accordo la settimana corta, con un salario pieno di 48 ore settimanali.

Se la direzione è sorda a questo nostro invito a rispettare le intese sindacali, sappia che i lavoratori sapranno far rispettare gli accordi sottoscritti.

IN BREVE

IL SALUTO A SURDO

Purtroppo il più giovane componente della C.I. ci ha lasciato per andare a prestare il servizio militare, mentre facciamo al giovane Surdo Nunzio i migliori auguri e un arrivederci fra 15 mesi, il suo posto sarà occupato dalla operaia Gustinelli Lidia dello stabilimento « D ».

Così avremo anche in questo stab. un membro di C.I. per risolvere meglio i numerosi problemi che sono sorti in questi ultimi tempi.

QUALIFICHE

Sempre nell'accordo di Maggio. sta scritto che le C.I. su richiesta dei lavoratori presenteranno i nominativi di coloro che ritengono svolgere un lavoro superiore alla qualifica assegnata.

Invitiamo pertanto i lavoratori e le lavoratrici a recarsi in C.I. per chiedere il passaggio di qualifica; ad esempio di coloro che dovrebbero farne richiesta indichiamo:

tornitori, fresatori, torni 6 mandrini, lesona, controlli, collaudatori, montatori, sostituti linea, riparatori, lavoranti su macchine automatiche, disegnatori, metodisti, capi linea, opera*nri, capi reparto, ecc.

SOSTA RIDOTTA

. ALLE CANDELE, STAB. « D »

Il lunedì seguente l'accordo alle lavoratrici dello stab. « D » sona,

stati portati a 10', le soste ai trasfer. e alle lavoratrici e lavoratori direttamente legati a tale ritmo come da interpretazione dell'accordo del mese scorso.

Dopo tanti anni che si usufruisce di questa sosta oggi si decide, da parte della direzione della Magneti Marelli, che il lavoro non ha le stesse caratteristiche delle altre

linee, non vi sembra un po' troppo tardi per stabilire ciò!!!

Le lavoratrici reclamano e chiedono il ripristino delle fermate dei 10'. Questo a ragione, che il lavoro ha un ritmo anche se non ha le stesse caratteristiche e in quanto da molti anni è stato riconosciuto dalla stessa direzione come tale.

-~~1111r— vaimm VOLA IfiliPACLIA ;-1« BASTA CON GLI ECCIDI! , "1" DISARMANO LA POLIZIA! "

DIBATTITO SULLA PIATTAFORMA CONTRATTUALE

ORARIO, SALARIO, DIRITTI

Dopo aver parlato con più operaie, nell'ambito dell'ambiente in cui lavoro, ciò che è più sentito in proposito al rinnovo contrattuale è quanto segue: Orario di lavoro che deve essere portato a 40 ore effettive di lavoro, con un salario di 48 e con la eliminazione dal contratto della legge del 1923 che ci obbliga a fare fino a 12 ore settimanali di straordinario. Controllo dei tempi da parte di un delegato di linea nominato dagli operai e dal sindacato.

Che le ferie vengano portate a tre settimane. Soldi: li chiamino pure come vogliono, premi oppure 14', o aumento orario, purchè siano tanti ed in misura uguale per tutti.

frontare più serenamente altri 5 giorni di lavoro, perchè il grado di lavoro a cui siano sottoposte è notevole e vuol dire non godere la nostra vecchiaia con serenità.

Ravasio Emma (della C.I. Stab. « N »)

PIU' POTERE NELLA FABBRICA

Ho sempre considerato lo stabilimento uno Stato nello Stato. Dove un lavoratore porta la sua forza lavoro, non come uomo ma come trumento di lavoro. Lasciando fuori dí quello Stato che è la fabbrica, tutto il suo intelletto, la

sua personalità, la sua dignità di uomo.

Oggi il lavoratore non tollera più le imposizioni antidemocratiche e anticostituzionali, vuole essere un cittadino anche all'interno della fabbrica dove trascorre, oltre alla sua giornata, gli anni migliori della sua vita.

Lo sfruttamento delle catene nelle linee di montaggio, i tagli dei tempi di cottimo, la nocività, le malattie dovute allo sfruttamento, sono tutte cose che calpestano giorno per giorno la dignità umana affinchè siano riconosciuti tutti i diritti che la. Costituzione prevede, si rende necessario il diritto di assemblea durante le ore di .lavoro•e il riconoscimento della sezione sindacale in fabbrica con potere esecutivo.

Un'operaia (segue la firma)

40 ORE IN 5 GIORNI

La settimana corta di 40 ore pagate 48, è la cosa più discussa in tutta la fabbrica, specie per le donne che lavorano alle catene, tappeti o macchine singole alle quali il ritmo di lavoro è una cosa insopportabile che consuma le energie umane e logora tutto il corpo. Questo vale specialmente per quelle donne che dopo una giornata di duro lavoro hanno una casa con famiglia a cui accudire, non riescono più a fare tutto quello che necessita: « spesa, cucinare, lavare, stirare », insomma tutto quello che la renderebbe orgogliosa.

Ecco perchè per la donna la settimana corta la sente di più, questo perchè la settimana è di sette giorni: 5 lavorativi, uno per la casa e uno lo dedicherebbe alla sua famiglia; facendo anche delle buone passeggiate ove possa rilassarsi.

In questo modo si può poi af-

Danieli Rita (della C.I. Stab. « N »)

CONQUISTARE LE

40 ORE PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DEI LAVORATORI

Nella storia del movimento operaio, oggi, vediamo le conquiste e i diritti che i lavoratori vantano rispetto a ieri.

Diritti e conquiste che sono costate sacrifici ai lavoratori stessi e quindi penso che ancora molte sono le conquiste e i diritti che i lavoratori devono acquisire nell'interno della fabbrica; se ne potrebbero elencare a centinaia, ma mi soffermo su un problema che oggi viene portato avanti, con fermezza e spirito di esigenza dai lavorrtori.

Ed è il problema delle 40 ore settimanali, 40 ore che oggi sono una esigenza di tutti i lavoratori italiani.

40 ore che permetteranno più tempo libero per soddisfare le esigenze familiari e anche per il tempo libero dei giovani, giovani che oggi mancano di una preparazione culturale sociale, proprio a causa del tempo libero.

40 ore che devono essere tassative, e con l'abolizione totale degli straordinari obbligatori poichè ancora oggi purtroppo le aziende possano obbligarti a fare dieci ore al Orno, anche contro la volontà deblavoratore.

Poichè i finrti, le catene, i tappeti, aumentano giorno per giorno, e che quindi si va verso un maggior sfruttamento a saturazione del lavoratore, le 40 ore lavorative settimanali siano anche un bisogno fisico del lavoratore :

E' naturale e anche logico che, quando si parla di 40 ore, significa settimana corta e riduzione di orario di lavoro, la si intende a parità di salario.

(della C.I. Stab. « N »)

CHE SI ASPETTA AD ELIMINARE LA 4^ CATEGORIA DONNE ?

Discutendo con le operaie della mia fabbrica, è sorta una discussione piuttosto vivace, per quanto riguarda le cose da chiedere, nell'ormai prossimo rinnovo del contratto della nostra càtegoria.

Il primo punto è quello dèlla parità, tra impiegati e operai, della malattia e infortunio; questo problema è molto, molto sentito da tutti i lavoratori , è inimissibile che un operaio o una operaia quando siammala non debba averè gli- stessi trattamenti come un impiegato.

L'altro punto, molto sentito, è quello della 4^ Categoria donne. Molte lavoratrici, infatti , si chiedono il perchè, dell'esistenza di questa bassa categoria che relega la donna agli ultimi posti.

L'operaia di 4^ Categoria ha mansioni di linea, infatti, i suoi lavori si svolgono in massima parte sui tap- _ peti, catene ecc, ecc, e che tale lavoro è pur se di facile attuazione, è altamente qualificante e che richiede anche una sua attenzione.

Pertanto spero che nel nuovo contratto se ne tenga corto.

Ghioni Teresina

AcrosiE0 CH fogrik ILCAFFg Al SUPERIORI •

Testi integrali degli accordi.:

IMPIEGATI

Addì 26 maggio 1969, in Milano tra l'Associazione Industriale Lombarda in persona dell'avv. Salvatore Arengi che rappresenta ed assiste la Ditta MAGNETI MARELLI presente nelle persone dei Sigg.: Dr. Gabriele Ferrini, Avv. Franco Petrelli, Dr. Domenico La Monica, Dr. Isidoro Tartaglino i Sindacati dei Lavoratori:

FIOM - nelle persone dei Sigg. Egeo Mantovani, Antonio Pizzinato

FIM - nella persona del Sig. Dino Longoni

UILM - nelle persone, dei Sigg. Oreste Reggiroli, Antonio Raimoldi e le Commissioni Interne si è convenuto quanto segue:

1) Qualifiche

La Direzione esaminerà i casi che le verranno sottoposti dalla C.I. in merito alla attribuzione delle categorie sindacali, con particolare riguardo per coloro che risultino in possesso di diploma di scuola media superiore;

l'azienda, per quanto possibile, porterà di volta in volta a conoscenza del personale, per affissione, la disponibilità di posti.

2) Studenti lavoratori

Il trattamento aziendale in atto a favore dei lavoratori studenti che frequentino scuole serali, verrà esteso agli studenti universitari (a qualunque categoria appartengano) con gli opportuni adattamenti e nei limiti della durata legale del corso di studi, fermo restando che nell'anno i permessi retribuiti per la preparazione degli esami universitari non potranno eccedere le 100 ore.

3) Orario di lavoro

Per gli impiegati e C.S. l'orario settimanale resta distribuito in 5 giorni a regime normale e viene stabilito come segue:

42 ore settimanali dal P-6-1969; 41 » » » P-6-1970; 40 » » 1°-6-1971.

Fermo - restando il trattamento contrattuale per le ore compiute oltre le 44 settimanali, la Ditta corrisponderà epr ogni ora prestata oltre le ore suindicate e fino alle 44 ore — un importo pari ad 1/180 3 del minimo tabellare vigente.

4) Aumenti retributivi

A tutti gli impiegati e C.S. verrà riconosciuto un aumento di L. 2.000 mensili.

Inoltre, a fronte delle altre richieste avanzate con le lettere dello scor-

so aprile dai sindacati, viene concesso un ulteriore importo di L. 1.500 mensili.

Il presente accordo, esclusion fatta per quanto previsto al punto 3), decorre dal 1° maggio 1969.

Letto, confermato e sottoscritto,

p. l'ASSOCIAZ. IND. LOMBARDA

p. la DITTA

p. la F.I.O.M.

p. la F.I.M.

p. la U.I.L.M.

p. le COMMISSIONI INTERNE (seguono le firme)

Romano Lombardo

BERGAMO

VERBALE DI ACCORDO

Addì 29-5-1969, in Bergamo, tra

l'Unione degli Industriali della Provincia di Bergamo, nella persona del sig. Egisto Massi che assiste la Fabbrica Italiana Magneti Marelli S.p.A., Stabilimento di Romano Lombardo, rappresefitata dall'avv. Franco Petrelli, e la Camera Confederale del Lavoro di Bergamo - Sindacato FIOM - rappresentata dal sig. Alfredo Arnoldi l'Unione Sindacale Provinciale di Bergamo - Sidnacato FIM - rappresentata dai sigg. Naifro Fatutti e Luigi Bianchi, la Camera Sindacale Provinciale di Bergamo - Sindacato UILM - rappresentata dal sig. Adriano Vanottí, a conclusione delle trattative svoltesi in ordine alle richieste avanzate dalle anzidette Organiz7n7ioni sindacali dei lavoratori con lettera numero 1659/AA del 14-4-1969 (FIOM) e n. ME/DCD 4273 (FIM), si conviene quanto segue:

Mensa

Il prezzo del buono-mensa viene portato, in quanto al primo piatto, da L. 100 a L. 80, e da L. 150 a L. 120 per ' il secondo piatto.

L'indennità sostitutiva, fermi restando i criteri aziendarli in atto, viene elevata da L. 45 a L. 50 giornaliere.

Prescrizione provvedimenti disciplinari

La prescrizione prevista all'ultimo comma dell'art. 38, par. A) del vigente c.c.n.l. per l'industria metalmeccanica — parte operai — viene estesa ai provvedimenti disciplinari oggetto dei paragrafi C) e A dell'art. 37 del sopra richiamato contratto.

Orari

di lavoro

L'orario di lavoro settimanale verrà, per i normalisti ripartito su cinque giorni a regime normale. Per i turnisti ripartiti su tre turni l'azienda escluderà in linea di massima — fin-

chè non venissero a modificarsi sensibilmente le attuali proporzioni di impiego sui turni stessi, il 'lavoro del turno notturno del sabato. Fanno eccezione i lavori ciclo continuo, come la produzione ossidi.

La perventuale di maggiorazione per i lavoratori chiamati a prestare la loro opera nelle giornate di domenica con riposo compensativo, viene elevata al 40 % (diurno) e al 60 % (notturno).

A tutti gli operai turnisti che usufruiscono dell'intervallo di mezz'ora per la refezione, verrà corrisposto una indennità giornaliera di entità pari a 20 minuti primi della retribuzione di ciascun turnista, calcolata soltanto sui seguenti elementi: paga base, contingenza, terzo elemento, eventuale quarto elemento, premio di produzione oraria, eventuali scatti di anzianità. Detta indennità — che incorpora quanto finora corrisposto allo stesso titolo — sarà corrisposta per ogni giornata di lavoro, con una presenza effettiva non inferiore a 5 ore, sempre che nell'ambito delle stesse 5 ore cada l'intervallo sopraddetto .Si conviene esplicitamente che la presente concessione si intende come anticipazione assorbibile fino a concorrenza su quanto venisse eventualmente definito in materia da disposizioni di legge o di contratto.

Aumenti retributivi

A tutti gli operai verrà attribuito un aumento di L. 19 (diciannove) orarie sul terzo elemento.

Decorrenza

Il presente accordo decorre dal 1° maggio 1969, ad eccezione del punto 4) che decorre dal I » aprile 1969. Letto, confermato e sottoscritto.

p. la DITTA

p. l'UNIONE INDUSTRIALI

p. la F.I.O.M.

p. la F.I.M.

p. la U.I.L.M.

p. la COMMISSIONE INTERNA (seguono le firme)

Carpi

, VERBALE DI ACCORDO

Addì, 16 maggio 1969, presso la sede dell'Associazione Industriali della Provincia di Modena, tra

l'Associazione stessa rappresentata, ai fini del presente atto, dall'avv. Giorgio Saltini in assistenza della Ditta Fabbrica Italiana Magneti Marelli nelle persone dei sigg. avv. Franco Petrelli dott. Isidoro Tartaglino e

la FIOM-CGIL, Sindacato Provinciale, in persona del sig. Adolfo Gadda, la FIM-CISL, Sindacato Provinciale, in persona del sig. Livio Filippi, la UILM-UIL, Sindacato Provinciale, in persona del sig. Giancarlo Dotti, la Commissione Interna dello Stabilimento di Carpi, nella persona dei sigg. *lino Cavazzoli, Cilio Storchi, Erio Magnani e Alberto 8ertesi, si conviene quanto segue:

l) Compartecipazionisti e collaboravozionisti

Le percentuali relative vengono modificate come segue:

dal 53 al 59 % per ì collaborazionisti;

dal 30 al 33 % per i compartecipazionisti.

Viene inoltre istituito un terzo gruppo di collaborazionisti nel quale verranno collocati gli operatori alle linee, ai quali verrà assegnata una percentuale del 75 %.

Sostituti alle linee

Si precisa che la percentuale dei rimpiazzi per bisogni fisiologici e per tutte le altre assenze occasionali nel corse della giornata è del 5 %.

Pause retribuite

Le pause per linee con tappeti ritmicamente trasportanti vengono elevate a 10' per ciascune delle due pause giornaliere.

Cottimo

Fra Azienda e CommiSsione Interna saranno esaminati ì problemi inerenti all'eventuale Superamento del sistema di cottimo alle linee.

I valori minuto restano confermati nelle misure attualmente in vigore.

Mensa

Il prezzo del buono mensa viene portato da L .200 a L. 150 per pasto.

L'indennità sostitutiva, fermi restando i criteri aziendali in atto, viene elevata da L. 45 a L. 50.

Comitati antifortunistici

In aderenza con i compiti della Commissione Interna previsti in particolare a questo proposito al punto 1) dell'art. 3 dell'accordo interconfederale 18-4-1966, verranno chiamati a far parte di ciascuno dei Comitati antinfortunistici in corso di istituzione n. 3 membri di C.I. delegati dalla stessa.

Prescrizione provvedimenti disciplinari

La prescrizione prevista all'ultimo comma dell'art. 38, paf. A) del vigente ccnl. per l'industria metalmeccanica — parte operai — viene estesa ai provvedimenti disciplinari oggetto dei parr. O) e M) dell'art. 37 del soprarichía-

mato contratto.

Qualifiche

La Direzione accelererà l'esame dei casi che le verranno sottoposti dalla C.I. in merito all'attribuzioni delle categorie; i casi che risultassero sottoposti all'esame verranno definiti possibilmente entro il 31 luglio 1969.

Commissione Interna

L'Azienda elaborerà con la C.I. un comune regolamento per la pratica applicazione dell'accordo interconfederale 18-4-1966 in ordine all'espletamento dei compiti della C.I. stessa.

Orario di lavoro

L'orario di lavoro settimanale a regime normale verrà ripartito, per i normalisti, su 5 giorni.

La percentuale di maggiorazione per i lavoratori chiamati a prestare la loro opera nelle giornate di domenica con riposo compensativo viene elevata al 40 % (diurno) e al 60 % (notturno).

Aumenti retributivi

A tutti gli operai verrà concesso un aumento di L. 19 (diciannove) orarie sul terzo elemento.

Alessandria

Addì 12 maggio 1969, presso gli Uffici dell'Unione Industriale di Alessandria tra l'Unione Industriale di Alessandria in persona del Dr. Mario Rossi, in rappresentanza e assistenza della Ditta MAGNETI MARELLI, presente nelle persone dei Sigg. Dr. Domenico La Monica e Rag. Emilia Pernigotti e i Sindacati Provinciali dei lavoratori: FIM-CISL rappresentato dal Segretario Responsabile Sig. Vittorio Bellotti, FIOM-CGIL rappresentato dal Sig. Marcello Castellani, UILM-UIL rappresentato dal Sig. Bruno Perasso, con lintervento della Signora Maria Fiore, membro della C.I., è, stato rag-

12) Decorrenza

Il presente accordo decorre dal 1° maggio 1969, ad eccezione del punto 11 che decorre dal 1° aprile 1969. Letto, confermato e sottoscritto. p. l'ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI p. l'AZIENDA p. la FIOM-CGIL p. la FIM-CISL p.la UILM-UIL p. la COMMISSIONE INTERNA (seguono le firme)

P.S.:

Al punto 5) si intende aggiunto quanto segue:

« La Direzione consegnerà alla Commissione Interna le tabelle dietetiche al fine di concordare un miglioramento qualitativo e quantitativo della mensa aziendale, intensificando altresì la collaborazione fra Direzione e Commissione Interna, per quanto, riguarda i controlli sia sulla qualità e quantità delle derrate che per il confezionamento ».

giunto il seguente accordot

A definizione delle controversie pendenti in sede aziendale di cui alla lettera 26 aprile 1969 delle Organizzazioni Sindacali, si conviene ché l'azienda erogherà a tutti gli operai dello stabilimento di Alessandria, con decorrenza dal P maggio 1969, un aumento di L. 19 (diciannove) orarie sul terzo elemento, ed un aumento di L. 5 (cinque) giornaliere sull'indennità sostitutiva di mensa, che viene. pertanto elevata da L. 40 a L. 45 giornaliere. Letto, confermato e sottoscritto. p. l'UNIONE INDUSTRIALE p. la DITTA p. ja FIM-CISL p. la FIOM-CGIL p. la UILM-UIL LA COMMISSIONE INTERNA (seguono le firme)

Torino

VERBALE DI ACCORDO

Addì 3 maggio 1969, pressa la sede dell'A.M.M.A. di Torino, tra

I'A.M.M.A., che assiste l'Azienda RABOTTI Stabilimento di Torino

le Organizzazioni Sindacali: F.I.M. e F.I.O.M., presente la Commissione Interna, dopo ampio ed approfondito esame delle questioni aziendali ed in particolare delle proposizioni formulate con la lettera del 18 febbraio 1969, si è convenuto quanto segue:

- Il sistema di cottimo, regolamentato dall'art. 16, parte prima del Contratto di lavoro, troverà applicazione nelle norme di cui al testo allegato.

- Categorie. —• Ferma la normativa contrattuale con le relative declaratorie, l'Azienda procederà, con la Commissione Interna, ad un esame delle posizioni dei lavoratori che non ritenessero esatto l'attuale inquadramento in quarta categoria, con il rispetto delle norme contrattuali in materia e nello spirito e nell'ambito degli affidamenti espressi dall'Azienda.

- Attività della Commissione Interna. — L'Azienda ha deciso di concedere ai membri di Commissione Interna, per lo svolgimento della propria attività nel rispetto delle norme stabilite dall'accordo 18 aprile 1966, un permesso retribuito di otto ore mensili.

I membri che dovranno recarsi, per particolari motivi, nei reparti, dovranno chiedere autorizzazione alla Direzione.

I dipendenti che, previa autorizzazione del superiore diretto, chiederanno di conferire con la Commissione Interna, durante le ore di lavoro, usufruiranno di un permesso non retribuito.

Per le riunioni del lavoratori da tenersi dalla Commissione Interna in giornate lavorative, fuori dell'orario di lavoro, l'ora ed il luogo' (refettorio, cortile, con esclusione delle officine) saranno concordati con la Direzione, a norma dell'Accordo' citato.

- Orario di lavoro. — Ferme le norme di legge e di contratto regolanti la materia, la Direzione è disposta ad esaminare con la Commissione Interna, proposte di distribuzione dell'orario di lavoro settimanale, tendenti a cosentire , ai lavoratori il godimento di sabati testivi, purchè non ne deriva una contrazione di orario in relazione alle esigenze produttive aziendali.

'Letto, confermato e sottoscritto.

p. la F.I.M.

p. la F.I.O.M.

Allegato cottimo Torino

AZIENDA RABOTTI

TORINO

CRITERI INTEGRATIVI DELLA COMUNICAZIONE DI CUI ALL'ART. 16, N. 5 DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO IN MATERIA DI: REGOLAMENTAZIONE DEL LAVORO A COTTTIMO

1) Determinazione tempi

I tempi di lavorazione verranno determinati:

per mezzo di rilievi cronometrici, per mezzo di preventivi.

Quanto sopra in relazione al tipo e alle caratteristiche delle lavorazioni oggetto di rilievo del tempo.

2) Rilievi cronometrici

Il rilievo dei tempi viene ripetuto per un appropriato numero di volte (almeno sette), a seconda del tipo e delle esigenze della lavorazione, in modo da consentire con la determinazione del valore di maggior frequenza una valutazione precisa ed obiettiva (media triangolata).

I tempi rilevati vengono rapportati alla velocità di lavoro 100 (velocità normale) e costituiscono la base per la determinazione delle tariffe di cottimo.

tempi « standard », sulla scorta di esperienze relative ad ogni fase.

Le tariffe basate su tempi preventivati sono soggette alla regolamentazione contrattuale del cottimo al pari di quelle basate su rilievi cronometrici.

Boile supplementari « eventuali »

In tutti i casi nei quali le condizioni di lavoro non corrispondono a quelle previste dai tempi assegnati, i maggiori tempi occorrenti potranno essere corrisposti con bolle supplementari.

Dette bolle verranno compilate con la specificazione delle necessità tecniche che ne determinano l'emissione.

Maggiorazioni

Ai tempi determinati sia a mezzo di rilievi cronometrici che a mezzo di preventivi, vengono aggiunte maggiorazioni per fattore riposo in funzione del grado di affaticamento causato dalle singole operazioni in relazione alla posizi ne del tronco e degli arti dell'operatore ed alla resistenza opposta dal mezzo meccanico o dal peso spo-' stato.

p. l'AZIENDA RABOTTI

p. la A.M.M.A.

p. la COMMISSIONE INTERNA (seguono le firme)

Un tempo è da considerarsi a « 100 » quando, applicata alla misura del rendimento di un operaio medio normale permette allo stesso di arrivare ad un indice di rendimento pari a 130 lavorando con continuità e con ritmo ottimo.

3) Preventivi I tempi determinati a preventivo vengono calcolati, mediante l'impiego di

Le percentuali di maggiorazione per fattore riposo variano fino ad un massimo del 27 % e sono comprensive delle Maggiorazioni per esigenze fisiologiche uniformemente valutate nella misura del 4 %.

Variazioni delle tariffe di cottimo Quando siano intervenute sostanziali variazioni tecniche, tecnologiche ed organizzative, le tariffe verranno adeguate proporzionalmente alle modifiche intervenute nelle condizioni di esesegue in 8'

e

Segue dalla settima

cuzione del lavoro.

7) Assestamento delle tariffe di cottimo

Il periodo di assestamento viene così stabilito:

2 mesi per le lavorazioni a carattere continuativo e ripetitivo, lo stesso periodo o comunque l'esecuzione di tre commesse successive per le lavorazioni di carattere saltuario, di particolari uguali ed eseguite per la prima volta.

Le percentuali di integrazione del guadagno di cottimo di cui all'art. 16 n. 12 del vigente C.C.N.L. vengono elevate rispettivamente dall'80 all'85 % e dall'85 al 90 %.

8) Comunicazione delle tariffe di cottimo

Le tariffe sono comunicate agli operai con uno dei seguenti sistemi: a mezzo bolle di lavorazione; a mezzo di tabelle affisse al reparto, a mezzo di cartellini affissi alle macchine.

La comunicazione delle tariffe comprenderà la descrizione del lavoro da svolgere. Verranno inoltre fornite all'operaio le indicazioni e le spiegazioni opportune per metterlo in' grado di effettuare il lavoro secondo le modalità prescritte e nel tempo assegnato.

Nel caso di linee meccanizzate, che sono a cottimo collettivo, saranno comunicati per affissione i seguenti elementi:'

la descrizione del lavoro da eseguire dai componenti della linea, la corrispondente tariffa di cottimo, le variazioni dell'utile di cottimo in funzione delle quantità prodotte. Le quantità prodotte, rilevate secondo il sistema in atto presso l'Azienda,.verranno portate a conoscenza degli operai addetti alle linee.

9) Pause e sostituti alle linee Nelle linee meccanizzate verranno consentite agli operai due pause retribuite di 5 minuti per ogni turno di lavoro.

Sul complesso delle linee meccanizzate la' percentuale di rimpiazzi per esigenze .fisiologiche è indicata nella misura del '4 %, con esclusione delle corrispondenti maggiorazioni sulle tariffe per necessità fisiologiche.

10) Calcolo dell'indice di cottimo individuale

La formula dell'indice di rendimento in corso di studio sarà la seguente: pezzi prodotti per tempi per pezzo in (ore) ore di presenza meno (—) ore di economia

11) Minimo fiarantito ed utile di cottimo

L'utile di cottimo degli operai cottimisti verrà determinato sulla base dei seguenti valori:

Categ. l': minimo garantito, L. 53; valore di un punto di rendimento da 100 a 130, L. 2,47

Categ .2": minimo garantito, L. 5 valore di un punto di rendimento da 100 a 130, L. 2,22

Categ. 3': minimo garanfito, L. 50; valore di un punto di rendimento

da 100. a 130, L. 2,10 — Categ. 4": minimo garantito, L. 49; valore di un punto di rendimento da 100 a 130, L 1,91.

I valori del minimo garantito si intendono comprensivi dell'importo di L. 15,— di cui all'accordo aziendale del 7-11-1968, che pertanto verrà trasferito dalla voce superminimo alla voce cottimo.

Con la istituzione del minimo garantito si intende adempiuta la condizione della garanzia del 12 %, prevista dallart. 16, n. 2, parte prima, del vigente C.C.N.L.

Ore ad economia operai cottimisti Si intendono per tali le; ore impiegate in lavori produttivi per i quali non sia stato determinato il tempo di esecuzione ,oppure le ore impiegate in lavori di manutenzione o ausiliari per i quali non esiste la regolare determinazione dei tempi di esecuzione.

Le ore di cui sopra saranno retribuite con una percentuale pari all'80 % di quella realizzata nel mese precedente.

Ore di inattività operai cottimisti

Si intendono per tali le ore perse per mancanza di materiali, mancanza attrezzi, guasto macchine, mancanza energia elettrica ecc_

Le ore di cui sopra saranno retribuite con il minimo garantito di cottimo corrispondente alla categoria dell'operaio.

Reclami e controversie

I reclami riguardanti l'applicazione della presente regolamentazione potranno essere inoltrati secondo le modalità dell'art. 16, punto 23, parte comune, del vigente C.C.N.L., che qui si trascrive integralmente:

« I reclami riguardanti l'applicazione

delle norme del presente articolo ed in particolari quelli relativi: alle varie ipotesi di garanzia di conseguimento del guadagno minimo di cottimo;

alle tariffe in assestamento; in caso di modifiche tecnico od organizzative nelle condizioni di esecuzione del lavoro; circa la rispondenza delle variazioni delle tariffe alle variazioni di tempo in più od in meno determinate dalle modifiche suddette;

alle variazioni contingenti nelle condizioni di esecuzione del lavoro di cui al punto 15;

al conteggio ed alla liquidazione déi cottimi;

al passaggio dal lavoro a cottimo a quello ad economia; saranno presentati dai lavoratori ai capi incaricati dalla Direzione.

Nel case in cui il lavoratore non ritenga soddisfacente l'esito potrà avanzare reclamo scritto alla Direzione tramite la Commissione Interna perchè venga esperito il tentativo di conciliazione tra la Commissione Interna stessa e la Direzione.

Tale tentativo dovrà esaurirsi entro il più breve tempo possibile e comunque non oltre sette giorni lavorativi.

Nel caso di mancato accordo la controversia verrà esaminata entro 15 giorni successivi in sede sindacale tra le Organizzazioni sindacali territoriali rispettive ».

Nota a verbale — Agli « economisti » (operai non lavoranti a cottimo) viene attribuito un importo pro-capite di lire 15 (lire quindici) orarie in aggiunta all'attuale superminimo. (seguono le firme)

100 x

Libertà in fabbrica

La libertà per il sindacato nella fabbrica è una necessità per rendere attiva nei fatti la regola democratica nell'organizzazione, per

I legami fra lavoratori e dirigenti sindacali sono insufficienti per garantire il libero e democratico svolgersi della attività del sindacato.

Ciò succede perchè il lavoratore viene « catturato » e rinchiuso nella fabbrica senza possibilità di poter godere dei diritti che ha come cittadino, fuori dalle mura della fabbrica. E' come se varcando i cancelli dell'azienda dove lavora, diventasse di proprietà del padrone, un oggetto in funzione della produzione.

Anche se- ciò accade non può essere pacifico che continui a succedere.

Un sindacato come la FIOM che sì propone di estendere sempre più la partecipazione di ogni singolo iscritto alla vita del sindacato, come condizione per poter continuare a svolgere il proprio compito, non può non porsi l'obiettivo di conquistare il diritto di poter intrattenere un più intenso contatto con i lavoratori.

Le libertà sindacali nella fabbrica (riconoscimento del sindacato e il diritto di godere della libertà di riunione, stampa e organizzazione) sono riproposte ali' attenzione del movimento operaio come conquiste da realizzarsi.

L'accento su queste questioni è posto da varie ragioni oggettive e prime fra queste, il continuo mutare delle condizioni di lavoro per l'unilaterale opera delle direzioni aziendali, che provoca il sorgere continuo di problemi, e quindi la richiesta di un più tempestio intervento del sindacato.

Una seconda ragione, è l'accresciuta coscienza sindacale dei la-

ripristinare un diritto e rendere operante una libertà riconosciuta dalla Costituzione.

col passare del tempo il padronato d ella tolto.

Basta pensare alla difficile .condizione nella quale opera oggi il dirigente sindacale quando è in fabbrica; è spesso relegato in un reparto staccato dai centri maggiori di concentrazione dei lavoratori; quando è fuori dalla fabbrica i suoi contatti con i lavoratori avvengono sui cancelli, in mezzo alla strada, e quanto diverse sono invece le condizioni nelle quali opera la direzione.

Perchè il padronato non vuole le libertà sindacali nelle fabbriche?

voratori e la volontà, quindi, di voler essere più partecipi alle decisioni del sindacato.

La presenza del sindacato sul luogo di lavoro, è una questione matura nei fatti e nella coscienza dei lavoratori. Non si tratta di una presenza formale (un ufficio e una scrivania), ma di una presenza attiva. Si tratta per il dirigente di fabbrica, di poter essere presente fra i lavoratori, nei reparti, di poter intervenire ogni qual volta è richiesta la sua opera per dirimere le controversie; di partecipare alle decisioni direzionali per le questioni che interessano i lavoratori; di poter riunire i lavoratori nella mensa, nei reparti e con loro discutere le questioni che sorgono sul lavoro.

Sentiamo che queste sono cose indispensabili per la vita del sindacato. Abbiamo bisogno di queste cose per poter svolgere il nostro compito. C'è bisogno del contatto con la realtà, quella viva dei lavoratori sul luogo di lavoro..

A queste nostre esigenze, il padronato, rispondeva che le riunioni, i contatti, i comizi, si potevano fare, ma fuori dalla fabbrica. Queste sono state le risposte fino ad ieri, perchè noi stessi abbiamo commesso l'errore di non chiedere questi diritti tutti insieme. Ben diversa sarà la risposta, domani, che su queste questioni siamo decisi a lottare tutti uniti.

Si trúta di far acquisire dei diritti imrortanti, indispensabili per l, vita del sindacato. Non si tratta però di cose nuove, inventate questa estate. Questi diritti già erano un fatto acquisito in tutte le fabbriche fin dal 1945, e che

Il perchè è semplice. Con il sindacato in fabbrica e con le funzioni da noi indicate, vorrebbe dire un ostacolo alla politica padronale dello sfruttamento, abbiamo detto un ostacolo e non la fine, perchè siamo abbastanza accorti dal sapere che per mettere veramente fine allo stato attuale dei rapporti di lavoro ci vogliono ben altre cose.

Ma le libertà sono il lievito delIo sviluppo della democrazia; la condizione perchè lavoiatori si conoscano, si uniscano nella difesa deì propri interessi.

L'ingresso nella grande fabbrica.

RIVOLGERSI ALL' INCA PER LE PENSIONI

La legge n. 153 del 30 aprile '69 sulle pensioni ha riaperto i termini per la presentazione di nuove domande; pertanto:

entro il 30 aprile 1972 si devono presentare le domande di pensione di reversibilità per i superstiti di assicurato deceduto anteriormente al 1° gennaio 1940;

entro il 31 dicembre 1975 si devono presentare le domande di pensione di reversibilità per i superstiti di assicurato o pensionato deceduto fra il 1° gennaio 1940 e il 1 0 gennaio 1945;

entro il 30 aprile 1971 si devono presentare le domande di pensione di reversibilità per i superstiti di assicurato deceduto dopo il 31 dicembre 1944 e il 1° gennaio 1968;

le domande di pensione di reversibilità a‘favore dei fratelli e sorelle inabili di decèduto prima del 1° gennaio 1965 devono essere presentate entro il 31 dicembre 1975; •

le persene di ambo i sessi che abbiano già compiuto alla data del 1° gennaio 1969 i 65 anni di età e che non abbiano nè redditi, nè pensioni entro il 30 aprile 1970 possono chiedere il pagamento della pensione sociale la quale avrà decorrenza dal 1° maggio 1969;

entro il 30 aprile 1971 possono ripresentare °manda di prosecuzione volonta la le donne che abbimi() già co iuto i 45 anni di età e gli uomini che abbiano già compiuto i 50 anni alla condizione che abbiano versato almeno 250 contributi settimanali pari a 260 marche;

entro il 31 ottobre 1969 i titolari della pensione di vecchiaia che abbiano avuto liquidato la pensione in base alle norme vigenti anteriormente al 1° maggio 1968 (pensione contributiva) e che abbiano continuato a lavoràre alle dipendenze di terzi ininterrottamente e che alla entrata in vigore della legge n. 153 lavorino ancora possono chiedere la riliquidazione

della pensione stessa, che avverrà al momento della cessazione del rapporto di lavoro con l'agganciamento alla media del 74% della retribuzione pensionabile. Per li disbrigo e l'assistenza nella trattazione di tali pratiche invitiamo i lavoratori a rivolgersi all'Ufficio INCA di Sesto S. G. - Via Villa 6, nei giorni sottosegnati:

— lunedì, martedì e giovedì dalle ore 9 alle 12 e dalle 16 alle 18;

mercoledì dalle 16 alle 18; sabato dalle 9 alle 12; oppure: al mercoledì dalle 14 alle 15 e dalle 17 alle 18,30 presso il Circolo Progresso, via G. d'Arco - Sesto;

—.al venerdì dalle 16,30 alle 18,30 presso il Circolo Albero'di Via E. Breda - Sesto.

Emiliana Garavaglia (dell'INCA-CGIL di Sesw S.G.)

Carpi :

Dopo l'accordo sviluppare l'iniziativa per conquistare la parità con Crescenzago

I lavoratori dello stabilimento « E » di Carpi, in assemblea hanno approvato l'accordo di massima stipulato dai Sindacati alla Associazione Industriali di Modena, il 16 maggio scorso, con riserva di approvazione da parte dei lavoratori.

L'accordo è uguale per tutti i punti a quello di Milano ad esclusione dell'aumento retributivo e alla percentuale di collaborazione degli Economisti.

L a pronta decisione di scendere in sciopero dei lavoratori hanno indotto, dopo cinque ore di trattativa, la Direzione rappresentata dall'avv. Franco Petrelli, a riconoscere che il problema della perequazione salariale fra lo stabilimento « N » e lo stabilimento di Carpi esiste e dovrà essere risolto.

Di fatto nell'accordo il problema ha ottenuto un primo riconoscimento nell'aumento retributivo di lire 19, nel quale è stato seguito l'azzeramento delle ZONE e nell'aumento dei punti di percentuale per i collaborazionisti (economisti): 6 punti di aumento, anzichè 3.

Ma è pur vero che il riconoscimento è troppo insufficiente e se si deve aspettare la volontà e i tempi della Direzione generale: « campa cavallo che l'erba cresce ».

I lavoratori non hanno dimenticato i tempi della riduzione salariale, imposti con il calo della media di cottimo (dal 55 % all'attuale 30 %) tramite il taglio dei tempi e la soppressione del 5 % per imprevisti, del congelamento del premio incerivante sulla contingenza, e imponendo da sempre nella estensione degli accerdi la defalcazione negli aumenti retributicvi della differenza di zona

I lavoratori non solo sono decisi di creare le condizioni per recuperare quanto gli è stato trattenuto ingiustamente, ma stanno maturando la coscienza di valutare diversamente i valori che danno nel processo produttivo, e cioè che non si deve più valutare solamente la fatica e l'esperienza, anzi la prima, la fatica, va combat-

tuta e basta, ma soprattutto l'intelligenza, l'istruzione in base ai titoli di studio, e l'ingegno profuso per sopperire alle insufficienze del macchinario stravecchio.

Se poi i lavoratori di Carpi confrontano le loro paghe con quelle dei lavoratori delle fabbriche locali, della strada da percorrere per eliminare le differenze ne hanno parecchie, in quanto le differenze si aggirano sulle 100 lire.

Perciola perequazione salariale oraria e degli stipendi degli impiegati con lo stabilimento « N » per quanto riguarda i minimi contrattuali, del 3' elemento aziendale, della quota di premio di pro-

duzione non conglobata del premio annuale, delle percentuali degli economisti e del valore minuto per i cottimi devono essere superati di un balzo.

Questo accordo per i lavoratori di Carpi deve essere uno stimolo per avvicinare i tempi della mobilitazione unitaria fra operai e impiegati per realizzare quanto prima la perequazione totale e per affermare anche la perequazione del trattamento retributivo delle donne declassate nella 4' e 3« categoria, affinchè il principio ad uguale valore lavoro sia corrisposto uguale valore retributivo diventi realtà.

Eletta la nuova Commissione Interna nello stabilimento di Carpi

Il 13 maggio si sono svolte allo stabilimento « E » di Carpi le elezioni per il rinnovo della Commissione Interna, la FIOM-CGIL, ha aumentato i suoi voti del 3,67 per cento. Di seguito riportiamo i risultati e gli eletti, tra parentesi i dati delle ultime elezioni avvenute nel 1967, e Ie differenze:

elettori operai 309 (263 + 46) voti validi 285 (249 + 36)

FIOM-CGIL voti 181 = 63,50% (149=58,33% + 3,67%)

FIM-CISL voti 56 = 19,64 % (61 = 24,49% — 4,85%)

UILM-UIL voti 48 = 16,84 % (39 = 15,66°/o + 1,18%).

Per gli impiegati si è presentata una lista di « indipendenti » che ha preso 12 voti, 13 schede bianche e una nulla.

Questi i componenti la nuova Commissione Interna:

Operai

Cavazzoli Bruno (FIOM-CGIL)

Storchi Cilio (FIOM-CGIL)

Magnani Erio (FIM-CISL)

Bertesi Alberto (UILM-UIL).

Impiegati

Besutti Adamo (indipendente).

Irrisorio l'aumento dei salari in Italia

VARIAZIONI PERCENTUALI DEI SALARI DI FATTO (esclusi pagamenti per ferie, festività, gratifiche e assegni familiari)

Nel corso del 1969 scadranno -1 contratti di tutte le più importanti categorie. E' dunque abbastanza logico che le centrali propagandistiche dei capitalisti italiani siano già in attività frenetica per contrastare, anche con una informazione distorta fornita all'opinione pubblica, le lotte operaie. Già si comincia a parlare del presunto pericolo di aumenti salariali • eccessivi ». Per l'occasione viene anche riesumato un cadavere. mummificato: la politica del redditi.

Diciamo riesumato perché infatti chi ne parlava più negli ultimi tre anni! Ma la tabella che qui pubblichiamo dà una spiegazione semplice di questo silenzio: i salari sono aumentati in maniera irrisoria e, comunque. molto al disotto della produttività dal 1964 in poi. E' evidente, ancora di più ora, che tutti i discorsi teorici che accompagnavano la proposta della politica dei redditi servivano semplicemente da paludamento accademico nuovo al solito squallido interesse della classe borghese teso a limitare il potere e le rivendicazioni della classe operaia.

(*) Dati a stima - provvisori.

FONTE: Elaborazione sui dati del ministero del Lavoro pubblicati nella Relazione generale sulla situazione economica del paese •.

TRASPORTI : DAL MUGUGNO ALLA LOTTA

Abbastanza spesso i giornali riportano da un po' di tempo in qua notizie su treni o autobus fermati per protesta contro il disagio dei trasporti. Cosa succede in pratica? Succede che i lavoratori che tutti i giorni sono costretti a usare treni e autobus per andare a lavorare passano dal mugugno alla lotta.

Tutti parlano di trasporti moderni, di treni a 300 Km. all'ora, di elicotteri, monorotaie e così via, ma ín effetti attorno a Milano ogni mattina centinaia di migliaia di lavoratori si acdalcano sui treni locali della Ferrovia dello Stato o delle Nord o sugli autobus dell'ATM e delle infinite aziende concessionarie con disagi che è inutile qui richiamare ancora una volta.

. La cosa che ci interessa di più credo sia quella di vedere negli episodi di protesta che oggi si verificano non dei momenti occasionali, ma specie di scatti d'ira collettivi, ma le prime' esperienze di una coscienza che matura verso una lotta diretta sui trasporti.

E quali sono í metodi di questa lc,tta? L'azione diretta per modifi-

care concretamente le condizioni di trasporto.

Abbiamo imparato a lottare nei reparti e nelle officine per modificare le condizioni di lavoro, i ritmi, l'ambiente stesso in cui si lavora.

Gli operai della Pirelli ci dicono: abbiamo lottato contro la fatica anche fuori della fabbrica, facendo precise richieste alle autorità pubbliche responsabili della politica di trasporto, ma intervenendo direttamente con la lotta su tutte quelle specifiche cose che non vanno.

Su questo terreno oltre tutto possiamo anche consolidare una

concreta unità di azione fra i lavoratori trasportati e i lavoratori addetti ai trasporti che si realizza sulle condizioni concrete di disagio di questo sistema di trasporti.

Per questa strada si può ricostruire dal basso una politica sindacale sui trasporti che non sia soltanto l'affermazione astratta di uno schema teorico più coerente e razionale, ma esprima concretamente le esigenze espresse dal disagio dei lavoratori.

Gastone Sciavi (della Segreteria Regionale della CGIL)

VOGLIAMOLO 0.1 LAVORMOR1ofig, 44.2.0k111 tiU P511 RDI .srie:Rozme.'
NOMINALI REALI 1965 1967 1968* 1966 1967 1968' 1968* 1966 1966 1967 1965 1966 1967 1965 ESTRATTIVE . . . + 6.1 + 6,0 + 4,4 + 3,4 + 3,8 + 2,7 + 10,2 ALIMENTARI + 5,3 + 5,6 + 4,8 + 2,6 + 3,4 + 3,1 + 9,3 TESSILI + 5,6 + 4,4 + 5,7 + 2,9 + 2.2 + 4,0 + 9.4 METALMECC. . . + 3.5 + 6,1 + 3,8 + 0,9 + 3,9 + 2.1 + 6,9 CHIMICHE . . . . + 5,3 + 6,6 + 3,7 + 2,6 + 4,4 + 2.0 + 9,2 DIVERSE + 4,3 + 5,5 + 5,7 + 1,6 + 3.3 + 4.0 + 9,2 COSTRUZIONI + 2.7 + 3,3 + 4.8 + 0,1 + 1,6 + 3,1 + 4,7 ELETTRICITA-GAS E ACQUA + 5.3 + 4.2 + 5,5 + 2,6 + 2,0 + 3.8 + 8,5 + 3.7 + 5,8 + 4,9 + 1,0 + 3.6 + 3,1 + 7,9

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.