Ramazza1

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TAJ O_D 1_ELAfi. E

UN INCORAGGIAMENTO A CONTINUAR ARETTA

Non è stato facile fare la "RA MAZZA" per dei lavoratori che come noi oltre a non essere abi tuati hanno anche poco tempo a dieposzione. Certo non molto bello e non ben curato nella sua impostazione ed impaginazione, è uscito il primo numero tra la j'‘ sorpresa e la curiosità di tut,r ti. Uno dei nostri obbiettivi è stato raggianto e cioè quello di far discutere, riflettere, t, approfondire alcuni problemi dei ;,,quali altrimenti si avrebbe podr'' che volte l'occasione di parlare. Tutti i giornali sono stati venduti senza contare che al sin dacato si sono addirittura fatte le fotocopie. Possiamo affer mare, senza dubbi, che la "RAMAZ ZA" è andato a ruba. Molti lavoratori ci hanno ferma to nelle mense, negli spogliatoi esprimendo dubbi e critiche che noi siamo intenzionati a raccogliere per migliorare e rendere veramenéquesto giornale — 35, ale dei lavo_ratori della AMNU. Speriamo che con questo naMeró di maggio si sia miglio rato ed abbellito un giornale che ha avuto ragione di nascere e noi pensiamo abbia ragione di esistere. I lavoratori ci hanno incoraggiato ad andare a vanti, noi vogliamo raccogliere questo impegno chiedendo il con tributo di tutti. Solo mandando contributi, rimuovendo problemi, esprimendo critiche si smette di essere semplici "lettori"per diventare protagonisti attivi di un ripensamento generale sui nodi ed i problemi che ha di fronte a sé oggi il movimento dei lavoratori.

QUIDAZIONE LISCIA, GASSATA... O GIUGNI?

Attualmente, secondo cioè la legge 91, per un lavoratore che lascia il posto di lavoro la liquidazione viene così calcolata. Si prende la retribuzione annua, a questa vengono tolti tutti i punti di contingenza scattati dal febbraio '77 ad oggi, (circa 167) e si divide per 12. Il risultato viene moltiplicato per uno (una mensilità) se si tratta di impiegati, o per una vuota di mensilità se si tratta di operai. La cifra ottenuta viene .aoltiplicata per gli anni di anzianit à.

Prima della legge 91 - cioè all'ipotesi a cui si vuole ritornare con il referendum - la liquidazione veniva calcolata prendendo la retribuzione annua, compresa la contingenza dell'ultimo mese (quindi tutti i punti scattati), si divideva poi sempre per 12, si moltiplicava per uno o per la quota, e poi ancora per gli anni di anzianità.

Secondo il sistema proposto dal disegno di legge GiugniSpadolini, i calcoli sono decisamente più complicati. Infatti non vanno fatti sull'ultima retribuzione annua, ma sui guadagni percepiti in ciascuno degli anni di lavoro. Inoltre la retribuzione va divisa non per 12 ma per 13,5. La perdita, decisamente cospicua non viene certo mitigata dalla prevista rivalutazione pe ogni anno pari all'1,5%, più il 75% dell'aumento del costo della vita stabilito dall'indice ISTAT. I punti di contingenza persi dal '77 saranno reinseriti gradualmente: circa 25 punti ogni sei mesi, con il totale recupero entro il gennaio '86.

Quindi nessun ricalcolo e il recupero della contingenza persa, scaglionato fra l'altro, vale solo per le mensilità accantonate dopo il 1982.

Facciamo un esempio.

Impiegato, settore metalmeccanico, 3° livello, 10 anni di anzianità al 31-12-1982:

Secondo Secondo

NEL PCI

Cosa succede nella sezione azien dale del P.C.I.?

Sembra che un gruppo di militanti della sezione Santini abbia deciso di mettere in discussione alcune questioni."Per il mo^ mento",mi dice uno,"siamo in quatti° ma penso che non finisca qui". Di chi si tratta?

Del segretario della sezione, Guerra e dei compagni Spinella, Ferrara, Mercatilli.

Ho avuto un incontro frettoloso con Mercatilli, lui alla guida del camion dell'AMNU, e io lo guardo dal basso. Mario è uno dei fondatori della sezione San tini, quindi militante comunista di vecchia data. Quando mi parla della sua uscita dal-P.C.I. k lo fa con un misto di amarezza e di rabbia. Gli chiedo come mai sia uscito dal partito. "Cosa vuoi che ti dica", rispon de, "ormai è talmente evidente che la nostra presenza servireb be solo a leggitimare l'operato di certi "personaggi", quindi è meglio tagliare i ponti". Gli chiedo a chi si riferisce, e lui: "A quei signori che ricorprono vari incarichi di responsabilità, ma di questo ne parleremo più avanti".

Mario fa partire il camion ed io rimango a pensare sulle poche cose che mi ha detto. Ho conosciuto Mario un paio di anni fa, al Consiglio dei delegati, infatti anche lui è delegato della CGIL. Mario è una di quelle persone che nel consiglio dei delegati ha dato sempre il suo contributo, plOr attenendosi alle regole di disciplina che caratterizzano i vecchi militar_ ti della CGIL, ha spesso polemiz zato anche con i vari dirigenti dell'organizzazione, che al contrario di Mario la realtà AMNU la vivono da esterni. Non voglio certamente approffittare di questa situazione per fare delle stupide speculazioni politiche, spero invece che siano questi compagni ad avviare un dibattito su queste questioni tra i lavoratori.

E banale dire che le cifre parlano da sole.

Nella ipotesi Giugni-Spadolini nei prossimi tre anni si nota una sostanziale uguaglianza con la situazione attuale. Poi si registra un miglioramento nell'ordine di circa il 10%, secondo l'ipotesi referendaria il rercupero è di circa il 60%. .

Va inoltre sottolineato che in caso di una vivace dinamica salariale (aumenti retributivi, avanzamenti di qualifica, ecc) proprio a causa del meccanismo di accantonamento annuo che sostituisce il ricalcolo (moltiplicando l'anzianità) non si avrebbe alcun miglioramento, anzi una leggera perdita rispetto alla situzione attule. Il che è tutto dire.

Periodico milanese di inchiesta e informazione

OFFERTA LIBERA L. 1.000
arco Lire Una guardia Primaticcio: Antonio Rose...2o.000 Io.000 3
UN G LO RN A LE PER I L USURAI O FU _Aiitlau6....camA
ZAMA:
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Anno di la legge la proposta pensione attuale Giugni Referendum 31. 12. 82 5.416.000 5.412.000 9.979.000 31. 12. 83 6.600.000 6.643.000 12.276.000 31. 12. 84 7.550.000 7.995.000 14.315.000 31. 12. 85 8.558.000 9.435.000 16.500.000 31. 12.86 10.160.000 11.092.000 19.390.000
Nicola Marras SOTTOSCRIZIONE PER LA

Liquidazioni SI VOTERA IL 13 GIUGNO?

Padroni, Governo e Sindacati hanno iniziato le grandi manovre per impedire questo Referendum sicuramente vincente.

L'accordo del '77 sul costo del lavoro conteneva due obbiettivi indicati come scopo di quel provvedimento. Citiamo dal testo: "...allo scopo di contribuire:

1) alla lotta contro l'inflazione;....2)... e per lo sviluppo dell'occupazione nel mezzogiorno

Invece, proprio negli anni dello scippo della contingenza dalle liquidazioni, abbiamo avuto tassi record sia di inflazione che di disoccupazione specie nel Mezzogiorno. Per cui è assurdo e falso ogni discorso sul costo del lavoro, come causa dell'inflazione e dello stato di crisi _dell'economia italiana, portato avanti dalla Confindustria e dal Governo Spadolini, quando nel nostro paese nel 1981 si sono avuti:

30.000 miliardi'di evasioni

fiscali

15.000 miliardi di fughe di capitali all'estero

7.000 miliardi di fiscalizzazione di oneri sociali

il 42% di aumenti delle spese militari

contro:

oltre 2 milioni di disoccupati circa 500.000 lavoratori in canee integrazione (not2a2iali

E ORA CHE MI HANNO LICENZIATO CERCANO DI SPIEGARMI CHE I MIEI SACRIFICI SONO NECESSARI PER SALVAREL'INDUSTRIA

ITALIANA

o o o

disoccupati

- I dati della stessa Banca d'Italia che parlano di aumento dei salari inferiore all'aumento dei prezzi.

La proposta di legge Spadolini sulle liquidazioni è sicuramente peggiorativa della situazione at tuale in quanto tra i vari punti prevede:

che la retribuzione da prendere come riferimento non sarà più calcolata in 1/12 della retribuzione, ma sarà divisa per 13,5 con una perdita di circa il 10%

che le somme accantonate ogni anno verranno rivalutate nella misura dell'1,5% + il 75% dell'aumento del costo della vita, il che vuol dire con un'inflazione al 16% una perdita del 4%

che la contingenza maturata dall' l febbraio '77 ad oggi, circa 420.000,1ire verrà completamente recuperata ai fini della liquidazione solo a partire dall' 1. 1. '86, cioè fra tre anni con una per dita di circa 1.100.000 lire ed una disparità di trattamen to per tutti quei lavoratori che nel frattempo si dovessero licenziare.

Natale Minchillo

FORSE MI FARANNO CAVALIERE DEL LAVORO

I

uut CI VUOLE- UN NUOVO AlEliiAMO UNA PIETRA SUL PASSATO (1-1( e. SOPRA È SOPRA,E CI-11 SOTTO E SOTTO SIAMO /N àEmocRAzi4

COMITATO DI REDAZIONE "RAMAZZA":

Adirano Cataldo

Andrea Banfi

Enrico Baroni

Angelo Arcadu

Roberto Paganotto

Nicola Marras

Natale Minchillo

Marco Maesineo

,SI RICORDA CHE TUTTI I LAVORATO RI CHE DESIDERANO CONTRIBUIRE CON SCRITTI (LETTERE O ARTICOLI) ALLA "RAMAZZA" DEVONO CONSEGNARE

IL MATERIALE ENTRO E NON OLTRE LA PRIMA QUINDICINA DI OGNI MESE AD UNO QUALSIASI DEI COMPONENTI DELLA REDAZIONE.

IUNIONI DEL COMITATO DI BASE o

COME E' ANDATA, CE LO RACCONTA PAOLO FIUTTER

QUANDO MAURIZIO SAGGIORO E' STATO LICENZIATO PERCHE' SI RIFIUTAVA DI FABBRICARE ARMI, AVEVA IN TASCA

QUESTO NUMERO.

DAL MICROFONO APERTO DI RADIO POPOLARE.

"QUEL SABATO CI AVEVANO TELEFONATO PER UN

CASO DI OBIEZIONE DI COSCIENZA.

ERA LA PRI OBIEZIONE DI COSCIENZA SU POSTO DI LAVORO.

MAURIZIO SAGGIORO, UN OPERAIO

CATTOLICO E PACIFISTA, SI RIFIU-

TAVA DI PRODURRE PEZZI CHE SERVI-

VANO PER LE MINE E LA SUA FABBRI-

CA LO AVEVA LICENZIATO.

GLI DICIAMO DI VENIRE IN RADIO, AVREMMO ORGANIZZATO SUBITO UN MICROFONO APERTO SUL SUO CASO".

E' NATA COSI LA SOLIDARIETA •

INTORNO A MAURIZIO SAGGIORO.

QUESTO, PER LA RADIO, NON E' STATO UN

EPISODIO CASUALE.

PERCHE'

IL GIORNO 10 MAGGIO 1982 AL7,F ORE 21 PRESSO IL CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO

IL GIORNO 23 MAGGIO 1982

IL COMITATO DI BASE TERRA' UN SEMINARIO SUL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DELLA NOSTRA CATEGORIA. L'ORA ED IL

LUOGO DI DETTO SEMINARIO VERRANNO COMUNICATI ATTRAVERSO AVVISI ESPOSTI IN TUTTE LE BACHECHE.

COME SEMPRE LE RIUNIONI DEL COMITATO DI BASE SONO APERTE A TUT TI I LAVORATORI

DA CINQUE ANNI RADIO POPOLARE E' ATTENTA A QUEL CHE SUCCEDE E, SOPRATTUTTO, VICINA ALLA GENTE. VICINA AI LORO INTERESSI, ALLE LORO ASPIRA.. ZIONI, ALLE LORO ASPETTATIVE. FORSE E' ANCHE PER QUESTO CHE TANTE PERSONE HANNO FIDUCIA IN RADIO POPOLARE. UNA RADIO CHE HA 200.000 ASCOLTATORI L. Bym E 10.000 SOCI. UNA RADIO DISPONI- 4-- JilLer,fm 101.5-/OZ6 1;11151i o r A NT A PRO- fh, i ',AIE jr) JG UMANA. -vivw •Te RADIO POPOLARE. VIVE CON TE I FATTI DI OGNI GIORNO. FM 101.5/107.6
DELLA
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E LA SITUAZIONE

All'AMNU, fra i lavoratori delle offici ne, si fa sempre più netta la sensazione che ci si trovi di fronte ad una situazione di progressivo smantellamento delle stesse.

Numerosi fatti sembrano avvalorare questa ipotesi. Da un rilievo effettuato dallo Esecutivo del CUDA, le officine risulta no carenti di ben 60 unità, mentre i concorsi per la copertura di posti vacan ti previsti per i prossimi giorni copro

succe-

Per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro l'azienda, probabilmente confondendo la professionalità con gerarchia e con la sua esigenza di "sistemare" personale senza conosce specifiche del settore ma appartenen a livelli superiori, tende a mettere in posti di responsabilità e che richiedono una profonda conoscenza del mestiere, personale che non ha nessuna dimestichezza con il lavoro (iene officine. Forse con questo dà giustificazioni economiche a tale personale non gli dà modo di sviluppare una effet tiva professionalità e lo mette in condi no solo 40 unità. In realtà, a giudizio Nel contempo, mentre all'interno zioni di disagio nei rapporti con i - k dei lavoratori delle officine, le caren- dono queste cose, c'è la tendenza au au- lavoratori. ze sono ben maggiori di 60 e questi 40 mentare il lavoro di riparazione da dare Nel contempo mortifica ogni aspirazione previsti nuovi arrivi possono solo in appalto, come è successo per 3 spazza di arricchimento professionale dei la"tappare" qualche buco (coprendo solo trici NV, uscite per una revisione gene voratori delle officine. il 30% delle reali esigenze), lasciando rale con un costo di partenza di 100 Alla luce di questi fatti e di altri le cose come stanno e cioè con una si- milioni. ancora viene da chiedersi se la diretuazione di lavoro che non permette una Un altro fatto significativo è quello zione, e il sindacato che subisce o av_ seria programmazione. si limita ad in- successo per le spurgo-poztetti. Dopo valla questa situazione, hanno veramente tervenire giorno per giorno, con gli una dura battaglia, i lavoratori hanno intenzione di risanare le officine. Opsprechi che questo comporta. ottenuto impegni precisi per mantenere pure si vuole un progressivo smantellaNa facciamo degli esempi. e rafforzare il servizio, senonchè l'a mento delle stesse per giustificare il E' ormai una prassi consolidata quella zienda, una volta assuntasi l'impegno ricorso sempre più massiccio ai lavori — di effettuare riparazioni, per necessi- di acquistare 5 spurgo-pozzetti nuove, dati in appalto fino ad arrivare ad una tà di servizio, utilizzando; come ripie- ne ha comprate solo 2 facendone ristrut privatizzazione del servizio? go' forzato, addirittura pezzi di ricam- turare altre 5 già in servizio. E' quanto si chiedono, con preoccupa;bio "reperiti" smontandoli da altri mez- Anzichè affidare il lavoro alle proprie zione, i lavoratori delle officine che zi fermi per mancanza o rottura di altri officine, che secondo noi erano in gra- vogliono una risposta a questa e ad alpezzi meccanici. Risulta evidente a tut- do di svolgerlo, lo commissionava alla tre loro domande poichè la situazione, ti che tali interventi, effettuati solo ditta Calabrese, con spese rilevanti, così com'è, è insostenibile. grazie al senso di responsabilità ed al- col risultato che queste macchine sono E il sindacato Aziendale cosa ne pensa? la volontà dei lavoratori di garantire pressochè inutilizzate poichè non danno un servizio pubblico, comportano comunque garanzia di svolgimento funzionale ed uno spreco di tempo e di denaro. ottimale del loro servizio.

LE E UN FEDELE

SegvutoRC DeU.0 STATO

SEBBEN SONO DONNE

Tra marzo e aprile un folto gruppo di donne ha preso servi zio nel dipartimento Primaticcio aumentando in modo sensibi le l'organico femminile dentro l'AMNU.

La scelta che l'azienda ha fat to, a differenza della colloca zione data alle donne assunte precedentemente, è stata quella di inserirle nel reparto 161 (della rimessa Primaticcio cioè quella della raccolta, e ciò mostra,per la pesantezza del lavoro svolto da questo re parto, come l'azienda abbia mal digerito un'entrata così massiccia di donne entro l'azierda.

CHE

I dirigenti aziendale hanno operato questa scelta nella spe ranza che di fronte a questa situazione si creassero le pre messe per una mancata assunzio ne del personale femminile. Spe ravano, probabilmente, che ld donne, poste davanti a carichi e ritmi di lavoro molto pesanti decidessero spontaneamente che questa azienda non fosse fatta per loro e che qualcuna optasse per l'autolicenziamento; o forse speravano che l'entrata in raccolta delle donne creasse una situazione di tensione tra i lavoratori di questo reparto, essendo impensabile nel la maggior parte dei casi per problemi genetici e di struttura fisica una "Resa" identica di lavoro tra uomini e donne.

Indubbiamente quella della dire zione è un'interpretazione originale del concetto di uguaglian za che in questi anni i movimen ti delle donne hanno con la loro battaglia cercato di raggiun gere. Dall'altra parte non è cer to inconsueto il silenzio del sindacato sulla situazione che si è venuta a determinare, mostraù do per l'ennesima volta il distac co tra ciò che fa questa struttura ed i probleni realmente pre senti tra i lavoratori.

A noi, invece, sembra indispensabile dire qualcosa proprio su quel concetto di uguaglianza che sembra essere il pomo delle discordie interpretative, e che permetta d'impostare una lotta unificante tra uomini e donne per una migliore qualità del lavoro.

Questo discorso potrebbe porre le basi, una volta legato alla ristrutturazione aziendale, per la diminuzione del carico di lavoro per tutti i lavoratori. Indubbiamente una scommessa dif ficile, ma l'unica che può risol vere questa situazione nell'interesse di tutti i lavoratori.

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DELLE OFFICINE
Leone S. operaio officine Olgettina (,DA leg•)-(ANo. sPez.ktono NE. QO tiwoRE, U\Sc.,1 autkuLD9A

LAVORARE MEGLIO

Il mese scorso, in tutte le ri messe,si sono tenute assemblee sulla salute dei lavoratori condotte da un medico aziendale con la collaborazione di sindacalisti.

Nell'assemblea svoltasi in Zama, dopo "breve introduzione ed una presentazione del medico aziendale, fatta da un sindacalista, veniva data la parola al medico, il quale, dopo una breve descrizione generale, pre sentava un questionario attraverso il quale tutti i lavorato ri presenti dovevano rispdnder; in modo chiaro e preciso circa il proprio stato di salute e sugli infortuni o malattie.

Detto questionario, opportunamente compilato in base alle vi site che tutti faremo (mi auguro al più presto), servirà come scheda personale dalla quale ottenere esami e visite più àpe cifiohe. Inoltre questo materia le dovrà servire al medico, come tecnico, per avere un quadro generale dell'azienda, ma anche e soprattutto ai lavoratori per avere in un futuro immediato un miglioramento di mansioni e di qualità del lavoro (e di conseguenza anche della vita). Secon do me la scheda personale e tut to ciò che comporta la medicina preventiva devono essere usati in modo intelligente dai lavoratori e da tutte le componenti, come sindacato e comitato di ba se, per dare una spinta ed una svolta decisiva affinchè nella nostra aizenda il problema ealu te venga tenuto in giusta conci derazione da parte di tutti ma soprattutto dalle persone preposte (vedi Commissione Amministratrice e Direzione).

Sempre a proposito di salute e lavoro c'è da tener presente il problema neve e pioggia. Di que sto argomento ho sempre cercato di parlarne con sindacato e col leghi in quanto ritengo vada risolto definitivamente in modo positivo per la salute dei lavoratori.

Credo sia inutile presentare nuovi impermeabili come rimedio a tale situazione. Più giusto sarebbe confrontarsi con altre realtà (vedi ad esempio la città di Bologna) dove questo problema è stato affrontato con maggior responsabilità.

Sempre sul tema salute e lavoro vorrei ricordare la lettera da me scritta e pubblicata sul numero precedente della "RAMAZZA" in merito ai tema dei 4 sacchi, ricordando ai miei colleghi che lavorare in questo modo significa guadagnare in salute che è quello che conta di più per tutti noi.

Per Difendere La Propria Salute

Ritengo molto utile ed interee sante l'aver iniziato, da parte del sindacato, un dibattito serio sulla salute nell'ambiente di lavoro. Ritengo invece errato, ed alcuni interventi lascia vano trasparire ciò, dare la de lega esclusiva in mano ai cosld detti "tecnici".

Seppure il rapporto con medici ed esperti è importante ed utl le, credo sia giusto che a noi lavoratori spetti l'ultima decisione sul giudizio dell'ambiente di lavoro, dei danni al la salute che esso cómporta, delle modifiche che si rendono necessarie, dei criteri da adottare per le visite mediche ed i rilievi ambientali.

Molti possono essere i fattori di nocività:

- temperatura, umidità, ventilazione, rumore, illuminazione, polveri, liquidi, fumi, gas, vapori, vibrazioni, radiazioni, sforzo fisico, posizioni disagevoli, ritmi, carichi, monoto nia, ripetitività, responsabili tà, turni, alimentazione, ecc. 7. E' ovvio che in base alla propria mansione ed al proprio ruo lo dentro l'organizzazione del lavoro si è più o meno soggetti ai diversi fattori nocivi che ho elencato nella casistica ge nerale. Parlare di prevenzione, come giustamente si è fatto, si gnifica quindi rimuovere le cau se, mettere in discussione l'or ganizzazione del lavoro attuale

basata e strutturata in funzio ne del profitto e dello sfruttamento e non delle condizioni di salute dell'uomo. Su molte cose occorre riflettere ed trii ziare un'analisi più seria ed approfondita, in queste senso ritengo utile il questionario proposto, su altre si tratta invece di ottenere obbiettivi concreti con iniziative che ten dano ad una trasformazione radicale del modo di lavorare. Perchè non si preme in maniera più decisa, con iniziative di lotta concrete per l'effettiva introduzione dei cassonetti?

Non è forse lo sciopero dei rendimento sulla raccolta (4/5 sacchi sul carrello) come ha scritto di fare Andrea nello scorso numero della "RAMAZZA" una difesa ed autogestione del la propria salute oltre a lotte per l'occupazione e per l'in serimento dei cassonetti?

Perché sono anni che si parla dì eliminazione del turno di • notte ed ancora non lo si è ot tenuto?

E' utopistica la proposta che ha fatto ad esempio Rizzi in as semblea di avere a disposizione un'autoambulanza visto l'alto numero di infortuni?

Cos'è questa novità che i gior ni per le cure termali devono essere messi in conto ferie?

Le risposte a questi quesiti non sono certo la fascia elasti ca, la monetizzazione dei turni o il silenzio, ma sono una sostanziale modifica del modo di lavorare e di produrre.

La discussione attorno a questi temi è appena iniziata, mi auepico che prosegua nella maniera più redditizia e proficua per il bene di noi tutti: GLI UTENTI. Messineo Marco

I.. LA NOCIVI TA SON
AL MASSIMO DUE VOLIE O o o-
PREVENTIVA
COSE cHE cAMAND
MEDICINA

Le paghe ristagnano ... ...

AUMENTANO LE TARIFFE!

Mentre la Commissione Amministra trite e la Direzione Aziendale hanno comunicato di considerare le 4.000 lire in più rispetto al l'accordo nazionale interfederale del 29-7-1981 come acconto su future competenze derivanti da eventuali ulteriori accordi nazionali, mentre continuano imper territe a non applicare l'accordo integrativo aziendale del 30-8-1981, qualcosa all'AMNU si è mosso. Infatti, con un poderoso balzo, si sono mosse le tarif fe per la raccolta ed il traspor to dei rifiuti solidi urbani che sono aumentate di ben il 40%!!! (Alla faccia del contenimento dei prezzi e del tetto del 16%).

Non si tratta del genera di "movimento" auspicato dai lavora tori, ma...tant'è in una situazione caratterizzata dalla stati cità l'importante è che qualcosa menti così da poter far dire a qualcuno: "Eppur si muove"!

Così il Consiglio Comunale di Milano, con l'opposizione di Democrazia Proletaria, tenacemente illustrata da Guido lollice, noto consigliere "tutto)ogo", ha votato pressochè all'unanimità di cui all'allegata tabella 1).

Per una famiglia milanese media questi aumenti determineranno una maggior spesa dell'ordine di Lit.10.000.., senza contare gli aumenti che pagherà indirettamen te poichè, ovviamente, industria li, commericanti, albergatori ecc., scaricheranno i maggior costi pro vocati dalle nuove tariffe sui loro clienti o compratori (10.000 lire possono sembrare poco come cifra, ma provate a sommarle agli

tabella

Tat. 2estinazione d'uso dei locali

1 Locali destinati a) case civili ad abitazione b) case popolari

2 Locali destinati ad uffici pubblici, teatri, stazioni ferroviarie, caserme, alberghi, pensioni, colle gi, conciiii, scuole ed istituti di educazione e simili

3 locali destinati ad uffici privara., banche, istituti di credito ed assi curstivi • simili

Eeercicl commerciali per la vendita dei proioiti ortofrutticoli e fiori, pescherie, osterie, ristoranti, trat torie e simili, compresi i relativi depositi

Esercizi commerciali non comprai al n. 4), con i relativi depositi, case di cura

Locali ed aree coperte destinati ad attività industriali ed artigianali locali annessi, magazzini, autori nesse pubbliche • private, stabilimenti balneari, impianti sportivi

Local' destinati a cinematografi, circoli, sale da gioco • da ballo e imíli, platee per spiettaColl • bal li all'aperto

Locali destinati a menate aziendali

Zocali destinati a pubblici istituti il ricovero aventi scopi dl assi sign:a ed ospedali pubblici

aumenti delle altre tariffe scat E così i lavoratori dell'AMNU tati ultimamente!!). dopo il danno dovranno subire an Viene così ancora una volta ricon che la beffa. Oltre a non vedere- fermato l'assurdo principio secon do cui le conseguenze di un'errata gestione delle municipalizzate vanno fatte pagare ai cittadini, anziché ricercerne le cause negli sprechi, nell'inefficienza, nella gestione clientelare che che ormai sta diventando a tutti le caratterizzano. (Basti pensa- gli effetti, scusate il termine, re a: costruzione del mega-parche£ un'azienda di merda, dovranno gio da 5 miliardi, distribuzione vedersi decurtare il loro saladei sacchi, penali da pagare per rio dagli aumenti delle tariffe la mancata costruzione di forni, oltre 23.000 ore di straordinari mensili spesso non indispensabi-

minimamente soddisfatte le loro saerosante richieste normative salariali tese soprattutto a migliorare il servizio per i cit tadini e la qualità della vita del lavoro in questa azienda

per il servizio che essi stessi svolgono! (Quelli residenti a Mi lano, ma anche agli altri hanno li per lo svolgimento del servi- già pensato i rispettivi comuni zio, tanto per limitarci ad al- di residenza). cime questioni che tutti conoscia Proprio "cornuti e mazziati" tomo). me direbbero a Napoli!

E se a qualche netturbino venisse in mente di chiedere, magari per scherzo, nel pieno riapetto che dovrebbe caratterizzare il "patto sociale", un aumento del 40% per il prossimo contratto? O, più realisticamente, di chiedere consistenti aumenti salariali? Non occorre molta fantasia per immaginarsi che amministratori, partiti e sindacalisti "responsabili" lo additerebbero come reo di tutti i mali che affliggono l'azienda, poichè, come è noto a tutti, responsabili di tutto sono sempre i lavoratori, così corporativi da pretendere, oltre ad un lavoro, anche un salario decente.

Tariffe virenti Tariffe proposte nel 1951 rei" il 1952 L. 220 L. 310 L. 140 L. 200 f526*MMZ«, 14 MOGI« Art wi~exweivaAIzroaA' .5g4d7e14~7c4 avin ollwanimayffpEkisvpor m siruclaw EcovoAfKA NON PW' 5 0M3eR" RITARDI. arG1 0/1£2/ 3.oc,4e[ SP1.44 ~ori 01~" nwe madow~ 01~441~1~
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compenso,
nffikingl uino K=Zsceit- t a IEM naiy »UA L. 300 • L. 420 L. 1.750 L. 2.430 L. 1.450 L. 2.030 L. 1.450 L. 2.030 L. 420 L. 590 ffilltWM 7C0 L. 980 L. 350 L. 490 L. 250 L. 350
%G1/0/7 ~04441a . ppi6.. fui ampie DI aVANAZI.5 GiWoR4[E..

Compagni, penso sia necessario che da parte mia vengano date motivazioni più ampie e ragiona te delle cause che mi hanno por tato a dimettermi dal CUDA.

Si è venuta a creare all'A1,2TU una situazione di malessere in sopportabile molto diffusa tra i delegati e i lavoratori e che io non sono più disposto a sopportare.

Mal _Urne in Questo momento il 'Sindacato non è più un'organitWiT6naApi lavorat9Él_ner la tutela 0,,,,14,_cresctIA, e1_ loro Antereaal e_diritti.

Mai come in questo momento è 'stato in mano a poche persone (alcune da troppo tempo alla AMNU, altre da troppo poco tempo e di conseguenza "burattini" in mano ar-Díti="VedChtí"), gieh-ann6 fattb-alventare il .sindacato un centro di potere Illenteldret marróso:al_servi

politici.

-l-delegati hanno solo l'impres,sione di contare qualche cosa mentre in realtà sono solo delle pedine e dei postini. Mi si dica quando una proposta qualsia si di una qualsiasi commissione del CUDA è andata in porto o attuata anche contro il parere di questi padroni?

Troppa volte è successo che quando si è voluto prendere una decisione diversa dalla loro, ;qxiiieti hanno subito fatto casi no, hanno bloccato ogni decisio ne e attività del CUDA per ricorrere alle segreterie provinciali, regionali, nazionali, che poi sono ancora loro,per decide re che bisogna fare così e così. Come mal quando si tratta di trasferimenti non si rispetta l'.7ndine di domanda, anzi qualcuno concorda la lista con la direzione e poi• la commissione del CUDA non può fare altro ohe ratificare?

Non è detto però che tra di loro la situazione sia iCilliaca. Se si trovano d'accordo sul come gestire complessivamente il sindacato, su altre cose c'è una guerra spietata tra di loro. Ad esempio la guerra per il mercato delle tessere, si, perchè questo è diventato un mercato dà spartirai a mo' di mafia senza esclusione di colpi. Si fanno promesse di favori, trasferimenti, passaggi di categoria, raccomandazioni nei concorsi, risoluzioni a livello individuale di problemi che sono di gruppo, ecc.., il tutto all'insegna della clientela più sfacciata.

Oggi i delegati considerati bravi (da loro) sono quelli che seguono questo andamento, questa linea, che si fanno le loro clien tele, il favore all'uno, il pia cere all'alti% e mai per un reparto intiero, cosicché poi i lavoratori vedono che è bravo, loro gli devono essere riconoscenti, votarlo e soprattutto fare la sua tessera.

CARI COMPAGNI...,

PARLIAMOCI FUORI DAI DENTI! !

Costoro poi verranno premiati a loro volta dai boss con la spinta nel concorso, col passa& gio, col trasferimento perchè nel CUDA ci si sono messi per questo motivo.

Con questa gente e in questa si tuazione, grosse battaglie di trasformazione non si potranno mai fare perchè di grande e di bello si fanno solo le enunciazioni di principio.

Si fa sempre così all'AMNU. Grandi progetti su cui impegnare nella lotta i lavoratori, ma poi si raggiunge sempre un altro risultato.

Questione spurgo pozzetti.

L'obbiettivo era quello di bloc care l'appalto alla ditta Bira ghi per lo spurgo dei pozzetti qua ci siamo riusciti.

Ma in un'azienda organizzata in modo poliziesco come questa dove ogni minimo errore (dei lavoratori degli ultimi gruppi e basta) viene subito processato punito, la logica voleva che chi aveva sbagliato in quel momento se ne andasse, e la lotta dei lavoratori con il CUDA mirava anche a quello. Invece tutto viene insabbiato con la intercessione per costoro dei nostri grandi capi. L'assurdo è che 7 compagni si ritrovano denunciati proprio da chi doveva andarsene.

Caso Comolli

Questo è il colmo della presa in giro; si fa persino un gior no di sciopero affinchè questo non rientri più, poi ci sono gli interventi dei vari santi, partiti e vertici sindacali, si mette tutto a tacere e nessuno dice più niente, tanto meno gli amici degli amici, quelli che dicono di non aver "padrini" e di essere contro i padroni.

Ristrutturazione

Grandi progetti di trasformazione, grosse questioni di mora lizzazione dell'azienda, ecc... Ma, al di là della questione del , quale volontà reale si ha di attuare queste cose dette, ridette, scritte, e riscritte?

Perchè non si fa una battaglia seria agli straordinari? Anzi si corpono i delegati che li hanno sempre fatti e continuano a farli?

Ferchè si continua a porre la questione della classificazione del personale non come una conseguenza della ristrutturazione ma il contrario?

I lavoratori hanno fatto la battaglia non per regalare qualche passaggio di gruppo, avere qualche dirigente il più e basta, ma soprattutto perchè hanno intravisto la possibilità reale concreta di una trasformazione del modo di lavorare e di vivere in questa azienda più umano e più civile.

E' su questa battaglia morale ideale che si sono impegnati i lavoratori e non su altre questioni.

Si potrebbe continuare all'infinito, ma a me preme soprattutto far notare che questo andazzo crea nei lavoratori sfiducia nel sindacato, nei delegati nel loro ruolo di tutela e di crescita dei diritti dei lavoratori. Venendo meno questo ruolo e privilegiando invece quello della arte dell'arrangiarsi, del favore e del piacere personale i lavoratori vi si adeguano quando hanno delle necessità e dei bisogni. In questa situazione, rimanere nel CUDA significa solo diventare un complice , coprire le malefatte e dare una velina di legalità alla pratica clientelare e mafiosa.

Qualcuno può accusarmi di essere codardo, opportunista, ecc... Però rimane sempre il fatto che non mi riconosco più in questa organizzazione perchè va completamente nel senso opposto a quello che mi hanno insegnato e il continuare a rimanere dentro lo ripeto, serve solo a rendersi complici di cose che mi ripugnano.

Risulta quindi evidente la mia avversione nei confronti di questi personaggi e non nel sindacato come istituzione. Per concludere, io non ho soluzioni in tasca, dico solo che costoro vanno fermati, bisogna renderli innocui e lo possiamo fare revocando da subito la no stra delega e fiducia, non votandoli più, espellendoli quando ci sono i congressi. Di compagni onesti ce ne sono parecchi, si tratta di togliere queste mele marce per far posto alle sane altrimenti il rischio, già in corso purtroppo, sarà che tutto andrà in cancrena.

Tanti saluti.

P'
----
ti

Importante non è gareggiare ma vincere.

Quando il corpo umano fu creato, tutti i suoi organi inoltrarono domanda per essere posti a capo di esso.

Disse il cervello: "Io trasmetto disposizioni e messaggi a tut te le parti del corpo, le control lo e le coordino; è giusto che lo Venga eletto capo".

Disse lo stomaco: "Insieme allo intestino io trasformo il cibo in energia di cui tutti gli organi :ranno bisogno e li preservo dalla morte causata dall'inedia. E' quindi giusto che io venga eletto capo".

Le gambe dissero: " Noi trasformiamo in moto gli impulsi del cervello e l'energia creata dallo stomaco. E' giusto che noi siamo elette capo".

Una doto l'altra, tutte le parti del corpo umano proposero la propria candadatura adducendo motivi più o meno validi ed infine anche il sedere propose la propria. Scoppiò una risata generale, tanto ridicola fu considerata l'idea che egli fosse capo. Il sedere, offeso, si gonfiò, si occluse e da quel momento ei rifiutò di fare il suo dovere, ossia lo stronzo.

Il tempo passò e a causa dello sciopero indetto ed attuato dal sedere tutti gli organi comincia rpno a star male. Il cervello era febbricitante, lo stomaco aveva i crampi, braccia e gambe pendevano inerti lungo il corpo.

t 'A NAS E EI,,, tg- o Ete g, i ril o rill 0,, 14, n i 4 D rinirin3 -Ag., o o

ORIZZONTALI

1) Il santo pennuto della CISL andata in pensione

8) Da fastidio ai lavoratori C2IM quando scende

9) In mezzo al cane Fido

10) Una traccia

12) fengeno tutti al pettine

13) Vocali di Pesaro

14) Senti La ricerca 11 cacciatore

Latina Sono due Sn poco

Qui Le vocali di Mao Sono i padri dei vizi

VERTICALI

l) Che fa un sindacalista CGIL "fuori di teste" ,

2) Associazione Italiana Donatori Crgani

3) Negazione

4) Iniziali di Gaber

5) E' difficile che un cammello passi nella cruna di un....

6l Ne abbiamo poche e.... valgono poco.

7) Il Luciano segretario generale CGIL

11) La vena più grossa

15) Le vocali Sn ciao

17) Egli

19) Abbreviazione di quoziente.

fine tutti gli organi d'ac cordo si rivolsero al cervello pregandolo di eleggere capo il sedere per non andare incontro alla morte sicura. Il cervello dovette acconsentire. Fu così che il sedere dal momento in cui fu eletto capo, riprese a lavorare regolarmente e cioè a fare lo stronzo.

Morale della favola: per diventare capo non c'è bisogno di essere un genio, basta essere capaci di fare lo stronzo!!

Motorini K.O. al 29' del 2° tempo

Sotto un sole cocente ed uno etu pendo cielo azzurro si è disputato, al campo di Lavanderie, l'incontro di calciò tra 1'ACRZ (Associazione Calcistica Ra000l ta Zama) e 1'ACMZ (Associazione Calcistica Motorini lama)

Spettatori 7, paganti zero. Alle ore 18 il fischio dell'arbitro, sotto il rumoroso e vocian te folto pubblico, segnava l'inizio dell'incontro con un ritmo molto veloce e grintoso. Tutti ci si chiedeva se quei 22 eroi sarebbero riusciti ad uscite dal campo con le proprie gambe. Il primo tempo,molto vivace,con due squadre che cercavano di mettere ordine nelle proprie file,è state segnato dalla grinta e vo glia di rifarsi dei motorini dalla recente sconfitta. Infatti il primo tempo è stato favorevole ai motorini che ddpo numerosi attacchi sono passati al goal grazie ad un'autorete su un cross dalla destra del mediano Fausto. Nel secondo tem po è prevalsa invece l'esperien za e l'ordine messo in campo dai "raccoglitori" che pareggiavano con un bellissimo tiro di Mombel li (detto Chinaglia) e passavano, al 29' del secondo tempo, in van taggio con un fortunoso spiovente di Wra. A nulla sono valsi gli ultimi colpi di coda in attacco tentati dai motorini che in fase di rifinitura mancavano dell'uomo goal.

Risultato, penso meritato, 2-1 per la raccolta. Tra l'entusiasmo del pubblico si è conclusa questa manifestazione sportiva che dà delle indicazioni utili per il c.u. Bearzot.

Arbitro: ZAMFF0 Rosso

Reti: al 20' autorete.

12", 2° tempo Mombelli 29', 2° tempo Barra

Formazioni - MARRAs1FRANCO

Raccolta: 1) Iogbi, 2) Bàrra, 3) Midali, 4) Ligio, 5) Tortori, 6) Stabile, 7) Martinenghi, 8) Mombelli, 9) Carubelli, 10) Fumagalli, 11) De Ponti

Motorini: 1) Mario, 2) Calogere. 3) Rocco, 4) Andrea, 5), Mario, Dario, 7) Valentino, 8) Roberto, 9) Marco, 10) Fausto, 11) Rino.

Dal nostro inviato

LO
I n
7

Direttore reaponeabile Claudio Annaratone - Stampato presso Centro Stampa via Vetere, 3 Milano

A distanza di 16 (sedici) mesi dal termine dei lavori di montaggio dell'impianto di lavaggio dei fumi dell'inceneritore rifiuti di via Silla, e a causa dell'assoluta mancanza di risposte alle sollecitazioni più voi . te inviate ai responsabili azien dali, i lavoratori dei reparti 231 e 240 (manutenzione e condii zione forno di incenerimento) DENUNCIANO la situazione venuta si a creare e consolidatasi nei loro reparti: l'assistenza 24 ore su 24 da parte di tecnici della ditta De Bartolomeis, iniziata nel Novembre 1980, è diventata, col passai-e dei mesi, un vero e proprio appalto di un settore della conduzione dell'impianto Milano 2 da parte dell'AMNU in favore della Ditta privata succitata.

Questa decisione è stata presa dalla Direzione nonostante che i lavoratori addetti al forno abbiano offerto la propria disponibilità'alla conduzione del nuovo impianto anche attra verso una nuova sistemazione del reparto.

vi è da DENUNCIARE anche la situazione di pericolo venutasi a creare in quanto il personale esterno, che via via viene inviato dalla De Bartolomeis a condurre l'impianto di lavaggio fumi, non avendo conoscenze spe cifiche in materia, ha solo, in pratica, una funzione di presen za fisica che oggettivamente

è di pericolo a sé, agli altri operatori ed alle strutture del Vi è da DENUNCIARE poi l'aspetto economico di questa "sporca faccenda". La Direzione AMNU infatti, scegliendo la strada dell'appalto piuttosto di imboccare quella della riqualificazione del personale, con i relativi risvolti salariali, ha anche intrapreso la strada delle spese iperboliche rispetto ai servizi ottenuti.

I soldi fin qui spesi per garantirsi la presenza dei "tecnici" De Bartolomeis (oltre 300 milioni in soli 12 mesi) avrebbero consentito di coprire per decenni qualsiasi operazione di ristrutturazione del reparto.

Ma che 1'AMNU non abbia problemi di bilancio e si preoccupi solo di non rompere certi equilibri, lo si può vedere da altre scelte effettuate sull'impianto di via Silla: dal gennaio 1981 nei forni di incenerimento viene spruzzato un prodotto, denominato Fentomag, costosissimo (si tratta di centinaia di milioni l'anno). Questo prodotto, dopo un anno di sperimentazione, nonostante il parere nettamente negativo dei conduttori, è tuttora acquistato dall'AMNU che si è così imbarcata in un'altra impresa inutile (se non dannosa) e di costo via via crescente.

!..ET TERA L A LORO « PROFESSI°. NALITA»

"DEMOTIVATI" DELL'AMNU

(Capi Dipartimento e Capi Uffi cio)

Non è più possibile fingere di non accorgersi che nella nostra azienda la corsa all' "arrangiar si" sta assumendo proporzibni intollerabili.

L'esempio più chiaro è la ditta alone indiscriminata degli straor dinari che la direzione concede ai "Demotivati" (con il benesta re dei sindacati che fingono di non sapere niente). La direzione ha concesso loro di non effettuare più i riposi settimana li, permettendogli di effettuare la settimana lunga. Visto che sono così solerti, inoltre, per arrotondare lo stipendio, ha con cesso loro di poter effettuare due ore di straordinazio giorna liero per valorizzare la loro professionalità.

1 LAVORAI-0131 DEL_ FORNO DEISMCIANO GLI APPALTI

I lavoratori dei relarti 231-240 del forno di incenerimento rifiuti Milano 2 sollecitano un chiarimento su ciò che è stato denunciato; nel deprecato caso che non venissero ancora fornite risposte, e per evitare future accuse di complicità sulle scelte aziendali, decidono, come azione dimostrativa, di non avviare la linea 2 di incenerimento, una volta terminati i lavori di modifica, ed in pari data di sospendere i lavori di manutenzione sugli impianti di lavaggio fumi.

I lavoratori dei rep.231240

240,c, PUBBLICITA

PER LAVORI DI: IMBIANCATURA, VERNICIATURA, RIPRISTINO APPARTAMENTI, IDRAULICA, ELETTRICITA'

Nel corso di un mese costoro pos sono così effettuare complessiva mente 84 ore di straordinario (concordato), a titolo di integrazione della propria retribuzione mensile (in cifre 400/500 mila lire).

Gli approfittatori (i capi), che avendo rifiutato di usare le au tovetture che l'azienda mette loro a disposizione.dovrebbero usare le proprie, finíscono'con l'usare sempre quelle dell'azienda, chiedendo pdi mensilmen te il rimborso per i chilometri effettuati come se si fossero serviti di auto private.

ALLA FACCIA DI CHI TIRA IL CARRELLO!

Un impiegato

í4
RAmkza supplemelato a Lavoratori Oggi - reg. del trib. di mirano Na 476 del 1 8/
12/'81
2
MI
TUTTI I LAVORI SONO SVOLTI CON MASSIMA SERIETA' E PROFESSIONALITA' TELEFONARE ORE PASTI. ANTONIO SITZIA tel . 02170712 2

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