Voci ATM5

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IL PROBLEMA DELL'INTERURBANA_ MILITA' e CURIOSITÀ'

E' UNA TRUFFA

LA FERROVIA "SIRTORI„

Le impressioni di un vecchio lavoratore dell'interurbana che ha assistito al dibattito del Consiglio Provinciale

Cara Voci dell'A.T.M., ho seguito i lavori del Consiglio Provinciale in merito alla trattazione dell'ordine del giorno della Giunta Provinciale inerente la sistemazione futura da darsi ai trasporti pubblici della nostra Provincia, quindi anche alle nostre linee, è mio desiderio comunicare ai miei compagni di lavoro le impressioni che ho avuto. Ci tengo a sottolineare che non mi sarei mai e poi mai aspettato di assistere ad un spettacolo simile. Si, spettacolo perchè i 19, credo, democratici-cristiani che hanno sottoscritto l'ordine del giorno presen&to dall'Assessore Sirtori, hanno dato un cattivo esempio. L'assessore Sirtori, nel suo ordine del giorno, riassumeva la situazione dei tra. sporti della Provinciale in questo modo: « I trasporti sono decaduti ad un basso livello tecnico e funzionale, perciò dobbiamo proporre una soluzione radicale definitiva. La soluzione definitiva non può altre che essere quella di costruire una linea che colleghi Milano, (Piazzale del Nord), con Bergamo transitando per Sesto - Monza - Trezza, in un primo tempo e successivamente con una diramazione Trezzo - Cambiago - Pessano - Cologno - PrecottoNiguarda - Affori - Milano.

L'Assessore Sirtori e i suoi amici che hanno sottoscritto l'ordine del giorno hanno uno strano concetto della situazione dei trasporti della Provincia, indubbiamente ad essi fa difetto il concetto unitario e razionale. Come si può pensare che sistemando un settore della Provincia si ottiene il risultato di dare una sistemazione radicale definitiva a tutta la Provincia? Misteri che possono essere giustificati solo dalla volontà di servire la parte invece che la collettività, come dovrebbe fare un onesto Consigliere della Provincia.

L'assessore Sirtori, pur conoscendo bene la Nord, (Edison), in modo candido affermava: solo la società privata (Edison), dà la garanzia di risolvere in modo radicale il problema dei trasporti pubblici della Provincia.

Anche io conosco la Edison, per essere stato un dipendente dell'ex Stel (Edison), ma posso affermare esattamente il contrario di quanto asserisce lo Assessore Sirtori.

La Edison, (ex Stel), ha dimostrato in modo clamoroso la sua completa incapacità di gestire in modo adeguato i trasporti pubblici della Brianza.

La Edison, malgrado gli aiuti del governo, e dei Comuni, non ha saputo che portare le tranvie della Brianza ad uno stato deplorevole che nel 1939 hà costretto il Comune di Milano a subentrare nella gestione Edison per evitare il tracollo.

La Edison aveva portato il materiale rotabile ad uno stato di usura oltre ogni limite consentito e così pure gli impianti fissi. La Edison ha lasciato una ben triste situazione al Comune di Milano, Chi non sa che nella nostra officina di Spontini e nel reparto dell'ex Macem

si è lavorato per anni per trasformare il materiale lasciatoci dell'Edison?

Chi non sa che la Edison ha lasciato all'ATM 12 linee e che oggi sono invece 24; che i 393 Km. di rete di esercizio, oggi sono oltre Km. 900; che i Km/vatt da 12 milioni sono arrivati a 20 milioni; che i passeggeri da 45 milioni sono arrivati a 85 milioni; che la media delle vetture in esercizio giornaliero da 396 ha raggiunto le 600 vetture?

Queste cose semplici sono a conoscenza di tutti però sono ignorate dalla Giunta della Provincia infatti un assessore, Tuffoloni o Chierichetti, a più riprese si affannava a ribadire che a lui risultava che l'ATM non ha aumentato il parco del materiale rotabile. Ogni tanto sventolava un pezzo di carta, definendolo documento, per dire che a lui risultavano solo 7 le vetture entrate in esercizio.

Che la prospettata ferrovia è una cosa campata nell'aria per confondere le idee è talmente chiaro che non merita nemmeno di spiegare il perchè. Ogni persona di buon senso Comprende che la soluzione del problema non è quella

prospettata dall'Assessore Sirtori.

L'assesore Sirtori per giustificare la sua posizione scomodava anche il clero, intromettendolo in questioni che non gli dovrebero riguardare; rivolgeva •delle aspre critiche alla Municipalizzata; sosteneva che i nostri bilanci sono artefatti ed altre critiche sconclusionate del genere; rivolgeva degli apprezzamenti poco lusinghieri verso i nostri dirigenti e i tecnici sottolineando che gli operai lavorano poco.

Prendiamo atto della patente di incapacità patente di data nostri tecnici, ai nostri lavoratori, però teniamo presente che la Provincia, in sedici anni, non ha mai dato un qualsiasi contributo all'ATM.

Cara Voci dell'ATM sono contento dell'ospitalità e ringrazio l'assessore Sirtori di avermi aiutato a comprendere la reale situazione politica italiana.

Il socialdemocratico, il liberale, il comunista che hanno preso la parola in Consiglio Provinciale hanno dato un chiaro insegnamento alla maggioranza clericale, richiamandola al senso della misura e all'opportunità sociale, speriamo che ciò sia servito. —

PERCHE' E' MALSANO PORTARE

VESTITI DI LANA IN ESTATE?

Perchè la lana è troppo calda. Ma non solo per questo. La lana ha un grande difetto. Se la si bagna solo lentamente torna asciutta. Per questo impedisce nelle giornate calde l'evaporazione del sudore del nostro corpo. Tutto ciò è spiacevole e dannoso per la salute. In estate quindi è meglio portare vestiti di cotone o di lino. Cotone o lino si asciugano più facilmente e lasciano passare meglio l'aria.

QUANDO SI DEVE CARICARE L'OROLOGIO?

Quando è meglio caricare l'orologio, il mattino o la sera?

La cosa non è indifferente. E' meglio caricarlo al mattino. Ed ecco spiegate le ragioni. Il mattino voi caricate l'orologio prima di metterlo nella tasca o sul braccio, la sera lo caricate dopo averlo tolto dalla tasca o dal braccio. Ma forse non è chiaro. Ascoltatemi. Nella tasca l'orologio si riscalda, così pure sul braccio sia pure un pò meno. Se levate l'orologio dalla tasca o dal braccio alla sera e lo mettete sul comodino c appeso al muro, si raffredda. La molla che è già tesa si tende ancor più se in camera fa freddo, e può saltare. La cosa è diversa se caricate l'orologio al mattino prima di metterlo in tasca al braccio ed è appunto perciò che non succede niente. Con il calore la molla si allunga ma questo non è grave. Ecco perchè si deve caricare l'orologio al mattino.

PERCHE' CI SI LAVA CON L'ACQUA?

Perchè l'acqua lava la sporcizia? La porta forse semplicemente con sè, come fa un fiume con un truciolo di legno? allora provate un pò voi. Tenete le mani sporche sotto il rubinetto dell'acqua. Diventano forse pulite? Non lo credo! Perchè così non si lava nessuno. Quando laviamo strofiniamo le mani l'una contro l'altra. Ma perchè? Per strofinare e togliere via lo sporco. Lo stesso accade per la biancheria. Le lavandaie non mettono semplicemente la biancheria nell'acqua, ma la lavano, la strofinano con le mani e con la spazzola. Lavare la biancheria significa dunque togliere lo sporco: proprio come quando cancelliamo con la gomma uno scritto sulla carta. Infatti, se lo sporco viene prima ammorbidito, non sarà difficile all'acqua di portarlo via.

TA3ELLE d'inquadramento

Ribadita dalle C. I, la necessità di stabilire subito la data di decorrenza.

E' noto che il giudizio dell'Ispettorato Compartimentale della Motorizzazione è stato favorevole alla tesi dell'Azienda, tesi che prevede la formulazione di due tabelle aziendali dei gradi e delle qualifiche, una per il settore urbano e l'altra per quello interurbano.

I LAVORATORI DI ZARA

attendono sempre i miglioramenti ambientali

Ho letto sul giornale murale della C. I. quanto è stato concordato circa l'ambiente lavoro, fra la Direzione e la C.I.A. e sono rimasto meravigliato come dalle modifiche approvate per il 1955 il nostro deposito ne sia praticamente escluso.

Non so cosa ne pensino in proposito il Capo Officina ed il Capo Deposito di Zara, ma a me che purtroppo vivo e lavoro in questo deposito, ciò mi sembra un affronto.

Infatti la solo cosa che si afferma per Zara (a parte la piastrellatura delle buche già effettuata) è una lunga storiella sulle buone intenzioni che ha I'A.T.M. di espropriare il terreno adiacente alla rimessa e sulle difficoltà giuridiche di effettuare tale esproprio causa una intrigata questione testamentaria.

E' una di quelle storie, vera senza dubbio, ma che suona come quel proverbio « campa cavallo che l'erba cresce ». Di questo cavallo, anzi, senza offendere nessuno, è di questi cavalli e della loro stalla che io voglio parlare.

E' possibile che tutte le deficienze di questo ambiente: il freddo, lo sporco, la mancanza di adeguati servizi igienici, il lavoro malsane e pericoloso non possono essere migliorati se non comprando pochi metri quadrati di terreno? lo non lo credo e non so se esista un solo lavoratore di Zara disposto ad accettare una simile favola.

Infatti, nel numero scorso un mio compagno

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di lavoro faceva rilevare cosa bisogna fare per rendere salubre ed efficiente il reparto lavaggio pezzi. lo oggi vorrei portare altri argomenti per convincere la Direzione Tecnica che molte migliorie si possono e si devono apportare senza attendere la conclusione della lunga pratica dell'esproprio.

II primo provvedimento da prendere, e in questo sembra sia d'accordo la stessa Direzione, è quello di adibire i locali dell'infermeria e dello spogliatoio Capi Operai come spogliatoio operai. Non è più ammissibile far cambiare sulle scale della mensa lavoratori, nè, specie nell'estate, sovraffollare gli attuali spogliatoi che, specie quello situato al piano rialzato, non è neppure sufficientemente arieggiato.

Il secondo provvedimento dovrebbe essere quello di aumentare e migliorare la pulizia delle buche e del deposito. A Zara, checchè ne dica il Capo Officina, l'ambiente è sporco. Ovunque vi è una patina nera, untuosa che si appiccica ovunque: nelle buche, sul pavimento e in ogni altro luogo. A parte la sbiancatura del deposito che da oltre 10 anni non si rinnova, sarebbe necessario sgrassare periodicamente le buche e scrostare il pavimento da quella suola di untume e sporco che a volte è alta più di un dito. Per fare questa pulizia non è necessario un esercito di pulitori ma due uomini, se assegnati a questo speciale lavoro, cambierebbero la

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faccia al Deposito rendendolo un po' meno sporco e quindi più accogliente. Non si dica che chiedo troppo se propongo anche la piastrellatura di quei poveri 5 gaginetti ( meglio sarebbe chiamarli latrine) che devono servire a più di 250 persone! Questi alcuni, ma non i soli lavori che si possono eseguire immediatamente. Ma a quanto sembra anche questa volta la Direzione non si è interessata delle attrezzature degli ambienti lavoro dei Servizi Automobilistici.

LA REDAZIONE

In tal modo sarebbe reso possibile anche il distacco del settore automobilistico interurbano che verrebbe addirittura privato dello stato giuridico e del diritti già acquisiti con l'attuale trattamento economico e normativo.

Il 26 giugno scade il termine per la presentazione da parte dell'azienda delle nuove tabelle.

E' impossibile allo stato attuale delle cose prevedere esattamente in qual misura la Direzione terrà conto di tutte le precisazioni dell'Ispettorato circa la perequazione fra le diverse qualifiche dei due settori nei quali dovrà essere inquadrato il personale.

Intanto la Segreteria delle C. L ha già inoltrato un circostanziato ricorso al Ministero dei Trasporti richiedendo l'accoglimento della tesi dei lavoratori per la tormulazone di una tabella unica da applicare a tutto il personale azienDI ZARA dale.

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Cooperazione e socialismo

Si può dire che la cooperazione è socialismo? O che porta sulla via del socialismo? (Un socio della Cooperativa edificatrice ) E' evidente che la cooperazione non è socialismo. Il socialismo è caratterizzato innanzi tutto dal rovesciamento del potere politico della borghesia, dall'instaurazione del potere politico della classe operaia, dalla espropriazione degli sfruttatori. Non basta condurre alcune terre collettivamente, organizzare in alcune aziende la produzione senza il capitalista, per realizzare il socialismo. Parlando dei miglioramenti arrecati dalla cooperazione alle masse lavoratrici, Lenin scriveva che « i miglioramenti così ottenuti saranno necessariamente insignificanti fino a che i mezzi di produzione saranno fra le man' della classe senza la cui espropriazione il socialismo non può essere realizzato ».

Ma la cooperazione « porta sulla via del socialismo? ».

Di per se stessa, la cooperazione non porta neppure sulla via del socialismo. Sono arcinote le « teorie riformiste secondo cui la cooperazione, pacificamente e senza scosse, di per se stessa, sostituisce a poco a poco il capitalismo, creando una nuova società senza sfruttatori. Questa è naturalmente un'utopia. Prima di tutto perchè la borghesia, finche avrà fra le mani le leve politiche ed economiche della nazione non permetterà mai alla cooperazione di minacciare il suo predominio. L'attuale sabotaggio governativo della cooperazione ne è una chiara dimostrazione.

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Si comunica che tutti i giorni festivi funzionerà un servizio di autocorriera per Redecesio (ritrovo estivo dei tranvieri milanesi) in partenza dalla stazione di Lambrate. Detto servizio osserverà i seguenti orari nelle partenze.

Da Lambrate: 9 - 11 - 13,30 - 14,2015 - 18,30. Da Redecesio: 10 - 12 - 13,50 - 14,40 - 18 - 19.

Nuovi numeri telefonici del Cral

Si comunica che i numeri del Cral in data odierna cambiano con i seguenti: Segreteria: 541.406 - Presidenza - Cassa: 541.835.

« Per salvare le masse lavoratrici — scriveva Marx — il lavoro cooperativo dovrebbe svilupparsi in dimensioni nazionale e, per conseguenza, dovrebbe essere alimentato coi mezzi della nazione. Ma invece i signori della terra e del capitale utilizzeranno sempre i loro priviiegi per difendere e perpetuare i loro monopoli economici... Perciò il grande compito della classe operaia è diventato la conquista del potere politico ». D'altra parte la cooperazione di per se stessa « non sarà mai in grado di arrestare l'aumento dei monopolio capitalista che avviene in proporzione geometrica» (Marx) e non potrà quindi mai competere con i giganti della banca e dell'industria, con i trusts che costituiscono l'essenza del capitalismo mcderno, la base del potere della borghesia. La cooperazione non potrà dunque mai intaccare 'e vere radici del capitalismo nella

sua fase di sviluppo imperialistico. Essa può realizzare soltanto una emancipazione parziale delle forme dirette di sfruttamento, di determinati gruppi di lavoratori ma non potrà mai liberare l'intera società dal giogo dello sfruttamento capitalistico. Me se la cooperazione non è socialismo, ne può portare, di Fel se stessa, sulla via del socialismo, ciò ncn vuol dire che essa non possa e non debba dare un potente contributo alla causa del socialismo.

Il movimento cooperativo è oggi in Italia un grarde movimento di massa di ispirazione democratica, composta da operai, contadini e altri ceti lavoratori. Esso è profondamente interessato ad una trasformazione in senso democratico e progressivo di tutte le struttura politiche, sociali ed economiche della nazione, e a tale trasformazione esso può contribuire — e contribuisce già — in modo notevole.

Gita sulla Costa Azzurra

PROGRAMMA:

Ritrovo:

15 settembre ore 23 precise: Foro Buonaparte presso Ricasodi (Direzione

A.T.M.) ore 23,30: Partenza.

16 settembre ore 8 circa: arrivo a Bordighera (durante il viaggio verranno fatte parecchie fermate e soste).

Sistemazione in un grande Hotel, fissazione delle camere (12.30 colazione - 19.30 cena). La sera festa danzante.

17 settembre ore 6: sveglia. ore 7: partenza per Ventimiglia, Mentone, La Turbie, Cap Martin, Villafranca, ecc.

Ore 10: arrivo a Nice (liberi fino alle 12.30. Sistemazione Hotel Busby (colazione ore 12.30 - cena ore 19.30). Nella serata visita ai Tabarins, ecc.).

Ore 14.30: partenza per Cannes S. Mer, Antibes, Juan les Pins, etc. ore 15.30: arrivo a Cannes, visita alla città ed alla Profumeria Le Funel, ore 17.30: partenza da Cannes ed arrivo a Nice (19,30 cena). Serata libera.

18 settembre ore 5,30 sveglia. ore 6: piccola colazione. ore 6,30: partenza per Ventimiglia

costeggiando tutto il litorale: Principato di Monaco, Reggenza Principe Raineri, Montecarlo, Col di Tenda (m. 1900) percorrendo tutta la Val di Roya.

Ore 12,30: arrivo a Cuneo. Colazione all'Hotel Citroni (ambiente signorile di primo ordine). ore 15: partenza da Cuneo ed arrivo a Torino alle 16,30. A Cuneo i gitanti verranno forniti di un cestino da viaggio per la serata a Torino in locale da designarsi. ore 21: dopo la visita a Torino ed eventuali manifestazioni partenza ed arrivo a Milano per le ore 24 Le iscrizioni sono aperte per le prenotazioni dei posti sul pulman fino ad esaurimento. Quota L. 11.500 tutto compreso, più L. 500 per coloro sprovvisti di passaporto. Le iscrizioni si ricevono per iscritto accompagnate dalla somma di L. 5000 ed i rimanenti con pagamento rateale fino al saldo entro il 3 agosto 1955.

Si ricevono presso il Sig. Duilio Cattaneo, Via Stelvio 2, tel. 691.274 - Dep. Zara - interno 83. AFFRETTATEVI... I posti disponibili ancora sono pochi!!

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Il giorno 19 giugno ad Abbiategrasso si è tenuta la festa sociale dei donatori di sangue dell'A.T.M. Alla simpatica festa che si è tenuta nel bel giardino dell'Albergo Italia, sono intervenuti i dirigenti dell'A.T.M. e delle organizzazioni democraiche esistenti nella nostra azienda.

E rappresentanze dei gruppi A.T.M. di Bologna, della Pirelli Innocenti, Carlo Erba, Vigili Urbani, Vigili del fuoco e altri. Nel corso della -manifestazione è stato offerto dai donatori di sangue alla Direzione dell'A.T.M. ed al Prof. Tormentano, presidente dell'AVIS un ma-

SALUTO

AI

Sono stati pensionati: Applicata Principale VECCHI LUIGIA - S.R. - Contabil. Centrale.

Capo Reparto CESTARI 1 SIBELServ. Impianti. Capo Reparto ROSSI 109 AMEDEOS.O. Vittoria.

Capo Treno SALA 9 ENRICO - S. M. Vervelli.

Capo Linea EMPIRI 2 ANGELO - S.M. Dogana.

Capo Squadra Dispens. DI PASQUALE 1 CARLO - S.O. Teodosio.

Operaio Specialista BERETTA 6 LUIGI - S.O. Monza M.T.

Operaio Specialista MOLTINI 9 GIUSEPPE - S.O. Messina.

Operaio Specialista PAGNONI 1 PIO - S.O. Leoncavallo.

gnifico pannello di bronzo argentato raffigurante il DONO DEL SANGUE. (opera dell'operaio Postini di Teodosio). Il Gruppo AVIS-A.T.M. ha poi offerto un magnifico ed elegante rinfresco. Alle ore 13 i 200 volontari presenti si assisero al banchetto che è stato ottimo sotto tutti i rapporti. Servizio inappuntabile da elogiare i dirigenti dell'Albergo Italia di Abbiategrasso. Grandiosa come sempre e perfetta sotto tutti i rapporti l'organizzazione dell'infaticabile Cattaneo. L'Orchestra ZANUSSO (dipendente dell'A.T.M.) si è gentilmente offerta per rallegrare la compagnia.

Operaio Specialista SCURO 2 GIUSEPPE - S.O. Zara.

Vice Capo Guardia STREPPAROLA 1 PIETRO - D.G. Vigilanza.

Bigliettario CECCHETTI 2 ALBERTOS.M. Corsico.

Bigliettario MIGLIORANZA 1 PRIMO - S.M. Desio.

Bigliettario MOMBRINI 6 ALFREDO- S.M. Leoncavalo.

Armatore PIANTA 13 PIETRO - Serv. Impianti.

Movimentista MILESI 1 GIUSEPPES.M. Molino.

Pulitore BORLONE 2 GIUSEPPEServ. Personale.

Ad essi vada il saluto e l'augurio di lunga vita di « Voci » e degli amici e compagni di lavoro.

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