Al Presidente della Repubblica Italiana.
La Segreteria delle C. I. interprete dei sentimenti dei 12.000 dipendenti dell'ATM di Milano auspica che a presiedere il nuovo Governo venga designato un uomo che tenga conto delle aspirazioni della classe lavoratrice.
F.to: Ferrari - Bocchiola
Tarlarini - Castelnuovo Ardemagni.
Per sbloccare l'immobilismo dell'ATM nei confronti delle rivendicazioni dei lavoratori
TUTTEI_E CAT[GORI[ IN A Gli.A LIONE
Da mesi elude la trattativa sulle questioni di fondo - I lavoratori non possono attendere oltre - L'A.T.M. è responsabile degli eventuali disagi che potrebbero derivare per la cittadinanza.
decisiou dalie C. i.
I Segretari delle Commissioni Interne hanno deciso di riunire in un documento tutte le maggiori e più urgenti rivendicazioni per divulgarle fra i lavoratori.
Contemporaneamente saranno indette grandi assemblee nei più importanti depositi per far decidere ai lavoratori stessi le forme di lotta per la realizzazione delle rivendicazioni presentate. Saranno inoltre inviate delegazioni dal Presidente On. Marazza e dal Sindaco Prof. Ferrari per illustrar loro il malcontento dei tranvieri ed invitarli ad intervenire presso la Direzione dell'Azienda. Verrà inoltre indetta una prima grande manifestazione a scopo dimostrativo per i primi giorni del mese di luglio nel caso che tutti i tentativi pacifici non abbiano portato a nessun concreto risultato.
Molto si parla da parte del dirigenti aziendali. sulla neees.l.i, di una più ampia collaborazione da parte delle Commissioni Interne, e quindi del personale, nei riguardi della nuova politica che da oltre due anni la Direzione sta attuando, politica che tutti i lavoratori conoscono per esperienza diretta.
Troppo lungo sarebbe entrare nel merito. E' solo necessario chiarire' una cosa: che da parte aziendale si pretenderebbe che le Commissioni Interne fossero sempre disposte ad accettare i punti di vista direzionali senza mai obiettare nulla: sempre pronte a dare senza mai nulla chiedere.
E' superfluo sottolineare che le Commissioni Interne sono elette dai lavoratori con il compito specifico di far rispettare gli accordi, di esaminare con la Direzione i loro desiderata circa gli schemi di regolamenti interni, di formulare proposte per il miglior andamento dei servizi aziendali, ecc. E tutto questo in uno spirito di collaborazione e di reciproca comprensione fra il personale e la Direzione.
E' quindi chiaro che le Commissioni
Intere sono nel rispetto di queste norme, mentre non lo è la Direzione che pretenderebbe la collaborazione del personale, senza però avere un minimo di comprensione in merito ai problemi che attualmente interessano i lavoratori.
Le richieste più importanti avanzate che attendono una soluzione, e delle quali si parla più diffusamente in altri articoli del giornale, sono: Tabelle di in -quadramento con l'istituzione delle nuove qualifiche di bigliettario scelto, di guidatore scelto, di collettore agli incassi, di operaio provetto, di segretario capo, di capo movimento, ecc.; il ripristino della Commissione Assunzioni; il regolamento per la Consulta Di-
Estremamente pericoloso lavorare con le percorrenze attuali
1,i2.1•Iinare, il regolamento delle promozioni; la regolamentazione dei cottimi; la regolamentazione degli orari e dei turni del servizio automobilistico; il rispetto dell'Accordo Orari e la revisione immediata delle percorrenze estive e il miglioramento di alcuni istituti per gli impiegati. A queste giuste richieste la Direzione, sempre pronta a chiedere la collaborazione del personale ma mai disposta a ricambiarla ha sinora contrapposto il ',uo vedremo, esamineremo, fiaremq, senza però concretizzare la sua posizione in merito. Solo ultimamente lo ha fatto, ma per rispondere con un secco no per quanto riguarda la Commissione Assunzioni e per la regolamentazione degli orari automobilistici. E' quindi chiaro ormai che per realizzare le richieste avanzate non rimane ormai che una sola via: quella della agitazione, della lotta unitaria di tutti i lavoratori dell'ATM.
Non preoccupa la Direzione l'incolumità dei passeggeri e dei lavoratori
Non si può nel 1955 far marciare i tram con le velocità del 1948 - Si è supplito alla mancanza di personale e alle aumentate esigenze di trasporto della cittadinanza accentrando lo sfruttamento dei lavoratori senza apportare alcun miglioramento al servizio.
Gli orari estivi 1955 sono entrati in vigore. Purtroppo non si è riuscito ad ottenere la consegna delle tabelle di marcia unitamente ai fogli orari. La tabella di marcia avrebbe dovuto servire per effettuare un controllo più accurato degli orari per quanto riguarda i tempi di percorrenza assegnata quella assegnata dai capolinea ai cambi, i tempi di sosta ai capolinea fra una corsa e l'altra, ecc. Tutto questo per avere la sicurezza che l'accordo orari era rispettato non soltanto in modo formale ma nella sua sostanza. Vale a dire se le cifre segnate sui fogli orari corrispondevano a quelle delle tabelle di marcia.
Era giusto pretendere le tabelle? I fatti si incaricheranno di dare la risposta.
Il fatto più grave è risultato essere l'intensificazione del ritmo di lavoro. Così come nelle fabbriche il padrone eccellere il ritmo della catena di produzione, taglia i tempi del cottimo per sfruttare maggiormente il lavo-
ratore e aumentare i suoi profitti, nella nostra azienda si fa girare più velocemente le vetture per sfruttare maggiormente i tranvieri facendo pesare su di essi il pareggio di bilancio: si esonera il personale, non se ne assume e al restante si fa fare anche il lavoro di chi è stato mandato via.
Uno dei sistemi usati è stato quello di diminuire i tempi di sosta al capolinea fra una corsa e l'altra.
Queste riduzioni di percorrenze e di soste ai capolinea permettono di far compiere i medesimi giri alle vetture in un tempo più breve, consentendo il risparmio di personale.
E ancora altre questioni vi sono come quella di dare dall'uscita dalla rimessa al capolirlea X minuti e darne uno in meno al rientro e ciò malgrado il fatto che al rientro la vettura perde più tempo dovendo seguire quella in servizio. Da questo il perchè la maggioranza delle vetture rientra con note-
voli ritardi sull'orario di cedola. Così come le vetture che effettuano corse sussidiarie su altre linee rientrano in deposito con ritardi di 7-11 minuti. Ma la questione di fondo la più importante, rimane quella della inadeguatezza delle percorrenze che sono ancora quelle del 1948. E che esse siano inadeguate lo dimostra lo esempio della linea 6. I rilievi effettuati per gli orari invernali hanno dimostrato l'inadeguatezza della percorrenza. Infatti si è concordato per gli orari invernali quanto segue: dalle ore 7 alle ore 9 aumentare la percorrenza da 61 minuti a 64 dalle ore 9 alle ore 17 aumentare la percorrenza da 58 minuti a 59 dalle ore 17 alle ore 20 aumentare la percorrenza da 61 minuti a 64. Orbene malgrado questo e nonostante che in Corso Sempione siano entrati in funzione altri due semafori, dopo che furono effet-
Monopolio e Municipalizzata
Le forze che sostengono il monopolio, le forze che per concezione economica e politica sono nemici irriducibili della Municipalizzata, in questi ultimi tempi hanno scatenato una vasta campagna di calunnie contro la Municipalizzata dei trasporti.
tuati i rilievi, le percorrenze sono state ulteriormente ridotte per gli orari estivi dando: dalle 7 alle 9, 58 minuti; dalle 9 alle 17, 54 minuti; dalle 17 alle 20, 58 minuti.
Di conseguenza la Direzione consapevolmente costringe i guidatori a violare le norme regolamentari di guida e di viabilità per rispettare la tabella di marcia, norme senza le quali non vi può essere nè sicurezza del servizio, nè la salvaguardia dell'incolumità fisica e del personale e dei passeggeri.
E' per queste ragioni che le Commissioni Interne richiedono che siano immediatamente aumentati le percorrenze estive di due minuti negli orari di punta e di 4 minuti negli orari non di punta e che siano assegnati i prescritti 3 minuti di sosta ad ogni capolinea.
Solo così saranno salvaguardati i diritti dei lavoratori, che non vogliono essere considerati delle macchine, e dei cittadini, che hanno il diritto di avere un servizo più efficiente e sicuro. Per realizzare questi obiettivi i tranvieri si batteranno.
MARIO FUSETTI
L'obbiettivo che i i, procuratori dell'Edison » vogliono raggiungere, è molto chiaro, è quello di determinare un senso di sfiducia verso la Municipalizzata, per giustificare con ciò la necessità di non concedere alla stessa i necessari finanziamenti per il suo rinnovamento. Il monopolio vive e prospera alla sola condizione che tutte le possibilità finanziarie siano indirizzate a soddisfare i suoi bisogni speculativi. Per il monopolio il Governo, la Provincia, il Comune devono limitarsi a raggranellare il danaro pubblico e destinare lo stesso al monopolio sotto forma di sussidi, di prestiti vantaggiosi, di finanziamenti senza rimborso, ecc. Il solo fatto di prospettare la possibilità che il danaro pubblico sia destinato a finanziare le opere necessarie per il miglioramento dei servizi gestiti dall'ATM fa perdere le staffe al monopolio e agli uomini del monopolio, i quali sono ben decisi, usando ogni forma di pressione, a non permettere il finanziamento della Municipalizzata. Il monopolio non intende tollerare che si instauri il principio che la Provincia e il Governo, destinano, come sarebbe loro preciso dovere e compito, il danaro pubblico a finanziare inziative di carattere pubblico.
Ben 13 miliardi sono già stati stanziati. E' inutile sottolineare che i 13 miliardi sono finiti nelle mani del monopolio, che alle Municipalizzate nulla è stato concesso.
Per l'assegnazione dei rimanenti 5 miliardi è aperta una vasta lotta per avere la precedenza. L'ATM, in base alla legge 1221 dell'agosto 1952, come tale non ha diritto ai benefici previsti dalla Legge, in quanto la stessa esclude le municipalizzate.
La Legge, però, prevede, oltre che per i concessionari privati, anche per Consorzi. L'ATM Milano che dal 1939 gestisce i servizi interurbani dell'ex Stel (Edison ), la quale li ha abbandonati in uno stato di estrema arretratezza, avrebbe tutti i diritti di godere dei benefici previsti dalla Legge per il rammodrenamento. L'ATM di Milano infatti gestisce circa un terzo della intiera rete nazionale dei trasporti interurbani.
Il Comune di Milano, (l'ATM), non può come tale avanzare richiesta di ottenere il contri(continua a pag. 2)
Anno V • N. 12 25 GIUGNO 1955
ZIONE AMMINIS1 RAZIONE Bastioni Vigentina, 38 (presso ANPI - ATM) MILANO Tel. 541.406 - 8868 (int, 3485) Prezzo L. 20 Spediz. in abb. postale - Gruppo II
QUINDICINALE DEI LAVORATORI DELL'A.T.M. - MILANO
UN NUOVO GOVERNO
REDA
PERIODICO
PER
Sul rinnovo del contratto di lavoro
L'importanza degli ordini del giorno
Fissato il giorno per l'inizio delle trattative - Riconvocata la Commissione Interministeriale dell'equo trattamento
Per chi generalmente è pessimista sull'efficacia degli ordini del giorno votati nelle assemblee dei lavoratori sarà bene rammentare che anche in occasione delle discussioni sul rinnovo “ del contratto di lavoro », come già in altre occasioni, si è ottenuto l'effetto sperato.
Dopo le assemblee di tutti i lavoratori indette dalla CGIL, dal 23 al 31 maggio, dove oltre che presentare e discutere le rivendicazioni avanzate in sede nazionale per il rinnovo del contratto di lavoro, si sono votati gli ordini del giorno di sollecito alle Organizzazioni padronali in conseguenza dei quali i rappresentanti padronali hanno comunicato alle Organizzazioni dei Lavoratori di volersi sedere al tavolino per iniziare a discutere entro la fine
del mese di giugno le rivendicazioni contrattuali.
Le richieste avanzate dal Sindacato Autoferrotranvieri aderente alla CGIL, come è a tutti noto e che interessano i lavoratori dell'ATM, sono le seguenti: aumento del 6 % sulle retribuzioni conglobate; la retribuzione dovrà essere ragguagliata ad 1/26 della retribuzione mensile; aumento e modificazione degli scaglioni di anzianità per raggiungere gradualmente i 25 giorni lavorativi di ferie per tutti i lavoratori; Fermo restando il minimo di 3 mensilità, l'indennità di buonauscita dovrà essere corrisposta in relazione all'anzianità del lavoratore nella misura di 10 giorni di retribuzione globale per ogni anno di servizio.
Un'altra questione che interessa enormemente tutti gli autoferrotranvieri è la revisione della famosa legge n. 148, che ha suscitato una vivace polemica fra le Organizzazioni sindacali e fra i lavoratori in cui era persino intervenuto il Ministro dei Trasporti On. Mattarella con l'ancora più famosa lettera inviata alla CISL, ha avuto una chiara conferma di quanto i rappresentanti della CGIL avevano detto nelle varie assemblee e cioè che il Ministro Mattarella si era mosso dopo la pressione dei lavoratori e degli ordini del giorno anche, per questa questione, votati nelle assemblee organizzate dalla CGIL, ed a ragione di quanto sopra esposto eccone i risultati.
Il giorno 8 giugno è stata finalmente riconvocata la Commissione Interministeriale dell'Equo Trattamento che aveva sospeso ogni attività dal novembre 1950.
La riunione dell'8 Giugno è stata convocata sulla base della precisa richiesta avanzata dalla Federazione Autoferrotranvieri aderente alla CGIL, in risposta alla ben nota lettera del Ministro Mattarella, e che cioè la Commissione dovesse in primo luogo decidere l'impostazione da dare ai propri lavori e detta nostra richiesta è stata accettata dopo ampia ed energica discussione. A questa impostazione iniziale non erano naturalmente d'accordo il Ministero, la CISL, e i rappresen-
tanti delle parti padronali compresa la Federtram.
Ora rimane l'obbiettivo più importante da raggiungere e cioè di ottenere la ricostituzione della Commissione Centrale e delle Commissioni locali che devono rivedere lo stato giuridico del personale ed è bene dire che dette Commissioni furono distrutte dal fascismo e che sono quelle che hanno dato
il nome alla nostra particolare regolamentazione.
E' da tenere presente che tanto le aziende quanto taluni Ministeri hanno già mostrato una profonda avversione per questa nostra riconquista, per cui, come sempre, i risultati saranno proporzionali alla mobilitazione ed alla lotta che i lavoratori guidati dalle loro Organizzazioni Sindacali, dovranno realizzare e se riusciranno a mantenere costanemente l'unità alla base anche se al vertice le posizioni' potranno essere discordi. CESATI LODOVICO
Toccare gli orari degli autisti ci si potrebbe scottare]
I lavoratori chiedono orari compatibili con la gravosità del servizio
Gli orari sono indubibamente una cosa seria e complicata. Da essi dipende non solo il buon funzionamento del Servizio ma anche il lavoro e la stessa salute del conducente e del bigliettario. Spostare di qualche decina di minuti gli orari, a volte significa danneggiare migliorare la salute e il rendimento del lavoratore.
La pesantezza del servizio, (non dimentichiamo che il conducente ha la responsabilità dell'incolumità dei pagseggeri e dei pedoni), la regolarità dei pasti, i cambi sincronizzati dipendono unicamente dagli orari.
Per questo la discussione dell'accordo del 1953 è durata molti mesi. Fu quella sede da ambe le parti (sindacati e Direzione) venne riconosciuta la diversità del Servizio Automobilistico rispetto al Servizio fiAO-tranviario in quanto l'automobilistico è più pesante, più gravoso. In quella sede non si volle affrontare il problema degli orari del S.A.U. e si inserì nell'accordo la seguente postilla che doveva lasciare intatti gli orari esistenti: « per il personale addetto al S.A.U. restano in vigore i criteri di fatto fin ora seguiti e quindi implicitamente concordati ». Questo accordo non viene osservato dalla Direzione che, in modo progressivo tenta di applicare alcuni paragrafi dello accordo del 1953 anche per il S.A.U. Una simile posizione non poteva non provocare l'unanime protesta dei lavoratori. Già i vecchi orari sono eccessivamente gravosi per il S.A.U. Oggi guidare un'autobus per più di 3 ore consecutive per le vie congestionate del centro, vuol dire non solo costringere l'autista a fare uno sforzo sia fisico che mentale eccessivo, ma mettere a repentaglio la vita dei cittadini sia essi
passeggeri dell'autobus o pedoni.
In estate quando nella cabina vi è più di 40 gradi o d'inverno con la nebbia col ghiaccio, dopo tre ore di guida, un autista non può avere la prontezza che occorre avere per evitare i numerosi pericoli che le vie di Milano presentano.
I dirigenti non diedero risposte concrete alle C. I., ma sfruttando il fatto che non esiste alcun accordo che regoli detti orari, ritennero di poter applicare anche per il S.A.U. l'accordo del 1953.
Lunedì 20 e. m. le C. I. dei Servizi Automobilistici si sono recati assieme alla C.I.A. dal Direttore generale per chiedere che una volta per sempre sia stabilito, con o senza accordo, quali sono i « criteri fin ora seguiti » per gli orari del S.A.U.
Dopo una lunga discussione, nella quale alcuni dirigenti massimi hanno dato prova della loro abilità nell'eseguire contorsionismi e nel raccontar poesie pur di non concludere nulla sulle richieste dei lavoratori (erano arrivati a sostenere che la discussione sull'applicazione degli accordi già stipulati non spetta alle C. I. ma ai sindacati!). Il Direttore si è impegnato a dare una risposta scritta alle C. I. nella quale dovrebbero essere specificati almeno i punti cardine degli orari del S.A.U. Noi attendiamo la sollecita risposta con la fiducia che ci è data dalla giustezza formale e sostanziale della nostra richiesta. Siamo sicuri che il Direttore Generale farà rispettare l'accordo degli orari facendo rientrare quelle irregolarità che si sono registrate. Se ciò non avvenisse, la risposta sarà dei lavoratori.
LA REDAZIONE DI ZARA
A proposito del nuovo orario
Le pulitrici hanno ragione
Caro Direttore, sono rimasta meravigliata nel leggere l'articolo « Orario delle pulitrici » e non ho potuto fare a meno di rispondere a chi, forse per sbaglio, ha detto cose non vere sul nostro conto.
Anche a nome delle mie compagne di lavoro è bene che risponda ad, alcune cose che non riteniamo giuste nei nostri confronti.
Non è vero che quando facevamo l'orario continuato eravamo costrette, come dice chi ha scritto l'articolo, a restare nello spogliatoio per quattro ore a romperci «le gambe» per la noia. A Zara dove lavoro, sempre e in modo particolare in questi ultimi mesi abbiamo fatto di tutto per renderci utili. Siamo state impiegate come fattorini a portare la posta alla filovia; come archiviste, quando vi era da mettere in ordine alfabetico centinaia e centinaia di pratiche; da uomini di fatica (anche se siamo donne e non più giovani) quando vi era da trasportare del materiale in cantina od in solaio e per altre piccole cose che in assenza dei fattorini venivano sbrigate da noi. Come vedi non ci rempevamo le ganasce dagli sbadigli. Un'altra cosa che vogliamo dirti è che
l'orario che ci hanno dato non è scomodo parche vogliamo andare al cinema, ma perchè siamo tutte vedove di guerra ed abbiamo a casa i figli. Sappiamo che al Direttore non interessa sapere come sono trattate le vedove dei tranvieri che sono morti per la patria. Ma almeno tu « Voci dell'A.T.M. » che sostieni le nostre lotte e le lotte di tutti i tranvieri, parla a nome nostro. Di al Direttore ed a tutti i dipendenti dell'A.T.M., ai compagni dei nostri sfortunati mariti che l'orario che ci hanno dato è brutto ed impossibile, non per noi lavoratrici, ma per i nostri figli che sono orfani del padre ed ora, con questo orario, sono costretti a vivere da soli, abbandonati anche da noi che solo al mattino possiamo vederli. Solo alla domenica abbiamo il piacere di sederci a tavola con loro, di controllarli come solo una mamma sa fare durante il pasto che è la loro base di salute.
Poi, cosa ne sarà dei nostri giovinetti, delle nostre ragazze lasciarle sole senza controllo tutte le sere fino alle 23 passate, proprio nel periodo in cui la disciplina materna deve essere più essidua, più indipendente?
Queste sono le ragioni che rendono inumano ed ingiusto quest'orario.
OR6111110SCHI & PIGLI
(continuazione da pag. 1)
buto dallo Stato. E per richiedere il contributo dallo Stato è necessario che la rete interurbana sia assunta da un Consorzio.
La ragione del perchè le forze legate al monopolio non intendono permettere la costituzione del « Consorzio fra Comune e Provin cia di Milano » è quindi lampante.
Oggi non si tratta solo di condurre una lotta per migliorare i servizi pubblici di trasporto della nostra Provincia, si tratta in primo luogo di condurre una lotta per imporre il rispetto delle Leggi dello Stato, le quali vietano di usare del danaro pubblico per finanziare il monopolio, il quale ovviamente svolge una attività contraria agli interessi sociali della collettività, in quanto tende esclusivamente a raggiungere il massimo profitto a suo vantaggio. le forze democratiche, gli onesti cittadini, devono lottare per sventare le manovre del monopolio, per fare affermare le giuste istanze sociali, che si riassumano, in questa lotta, con la creazione dell'Ente « Consorzio fra Comune e Provincia di Milano ».
Dal 1939, data in cui la ex STEL (Edison) che gestiva le tranvie interurbane della Pro-
vincia di Milano, le ha abbandonate, dopo averle ridotte in uno stato peitoso, la Provincia di Milano, malgrado il suo bilancio florido, non ha mai pensato ad assolvere al suo dovere di dare il proprio contributo per il miglioramento dei trasporti pubblici della Provincia. Dopo anni di lotte e pressioni, da parte dell'opinione pubblica e dei consiglieri democratici la Provincia è stata posta nella condizione di non potere negare il suo interessamento ed il suo contributo per la sistemazione e il miglioramento dei trasporti interurbani. In questa situazione le forze del monopolio, con tutte le forme, servendosi anche del clero, (ciò è stato affermato in sede di Consiglio), hanno giocato la carta di non permettere alla Provincia di dare il suo contributo per il miglioramento dei trasporti gestiti attualmente dall'ATM.
Da sedici anni la J'rovincia si avvantaggia della gestione dell'ATM, la quale alla meno peggio ha rimediato alla situazione fallimentare causata dall'Edison, la quale per anni ha spacli:oneggiato nella nostra Provincia, lasciando in eredità una situazione disastrosa. Per non permettere che il danaro pubblico
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sia usato a vantaggio del pubblico, per non permettere il potenziamento della Municipalizzata, si tenta oggi,- in seno alla Provincia, una bassa azione ai danni della Municipalizzata; si tenta di dare alla municipalizzata la classica pugnalata alla schiena. Di proposito si ignorano le malefatte della Edison ; con una sfacciata improntitudine si tenta di fare apparire la Edison (oggi si ripresenta come Nord), la sola capace di assolvere alla funzione di assicurare alla nostra Provincia dei trasporti pubblici gestiti nell'interesse pubblico.
Le forze democratiche, gli onesti cittadini, devono per il rispetto della moralità, per il rispetto dei principi democratici, per la difesa degli interessi generali, affermare con forza che la Provincia, dopo sedici anni di colpevole disinteresse, nei confronti della Municipalizzata, compia il suo dovere elementare, di dare il suo contributo per il miglioramento dei trasporti pubblici della Provincia di Milano, che, a giusto motivo, deve essere considerata la più progredita nel campo dei commerci e dell'industria, per evitare la sua inevitabile decadenza se non si provvede per tempo a migliorare i trasporti di massa.
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IL CONTRIBUTO DEL NOSTRO PAESE
A decisivo per la causa della pace
Fra voi, come in tutto il mondo operaio, debbono nascere le esperienze di intese sincere e generose che siano esempio al necessario equilibrio di rapporti tra partiti, classi e nazioni
Con molto piacere pubblichiamo un articolo di Don Andrea Gaggero del Consiglio Mondiale dei Partigiani della Pace.
Cari Amici, sono veramente felice di unire la mia alle vostre « Voci dell'A.T.M. ». Mi chiedete alcune dichiarationi sugli attuali problemi della pace. Mai come oggi si sono aperte grandi prospettive per un'intesa tra i popoli. I recenti avvenimenti nella politica internazionale hanno confermato le enormi possibilità che ci sono di un accordo distensivo tra le potenze. Cito soltanto gli avvenimenti di maggior rilievo: la Conferenza di Bandung, il Trattato per l'Austria, l'accordo Sovietico Jugoslavo, le trattative a Londra tra la Russia e il Giappone, l'invito sovietico al governo di Bon, i preliminari per un'intesa all'O.N.U., la prossima conferenza tra i quattro grandi, le rinnovate speranze per un riconoscimeno della Cina, il Congresso per la Pace ad Helsinki, i ripetuti viaggi di Nehru per un'azione mediatrice.
Tutti questi fatti sono la conferma dell'enorme importanza che hanno via via acquistato le forze della pace. Nessuno di noi qualche anno fa avrebbe osato sperare che si potesse raggiungere una così grande influenza in un tempo relativamente breve. Tuttavia l'avvio alle trattative non ci assicura ancora una vittoria prossima e delle soluzioni definitive di così vasti e complessi problemi.
E' necessario perciò da parte di tutti uno sforzo rinnovato ad intenso per portare a conclusione il lavoro fino a oggi compiuto. Tanto più che resistono sul fondo della situazione internazionale delle grosse difficoltà. Alcuni hanno osato affermare che la politica di forza ha permesso il colloquio tra i diversi settori in contrasto.
Ma la verità è che la politica di forza non soltanto ha pregiudicato in questi anni la discussione, ma ha gettato le premesse per creare gravissimi intoppi sul tavolo delle trattative. Infatti il trattato dell'U.E.O. ha non soltanto inasprito le organizzazioni militari, ma ha complicato gravemente il problema tedesco. D'altra parte lo sviluppo degli apparati atomici ha esasperato la corsa al riarmo, percui oggi siamo passati da un possesso incontrollato delle armi termonucleari ad una strutturazione degli organismi militari in funzione atomica. Ciò vuol dire che camminando di questo passo noi ben presto non avremo più se non eserciti e armi atomiche col pericolo incombente che qualsiasi rottura si risolva in guerra atomica e quindi in guerra totale.
Qualcuno ha osato anche dire che questo forse determinerà una preoccupazione così grave in tutti da impedire di fatto la guerra.
Ma la coppa atomica che grava sul mondo non custodisce la pace, bensì soffoca tutti gli aspetti politici ed economici degli uomini, blocca nel terrore reciproco i rapporti tra i popoli, impedisce ogni affermazione di libertà e di giustizia, sostituisce alla collaborazione costruttiva la coesistenza nella paura. Se dovessimo continuare per questa, strada noi arriveremmo alla insofferenza e alla disperazione.
Non è bloccando la vita che si determina la pace, ma aprendo le strade al progresso, alla cooperazione, all'impiego in senso pacifico delle meravigliose energie che l'uomo ha scoperto.
E' per questo che il movimento della pace si è prefisso con l'Appello di Vienna la lotta contro la strutturazione degli eserciti in senso atomico, contro la preparazione di fatto della guerra atomica e per l'interdizione delle armi termonucleari. Gli uomini della pace intendono con questa campagna colpire direttamente il centro della resistenza ad ogni sviluppo realmente pacifico. Finchè la svena internazionale sarà dominata dal vicendevole ricatto atomico, gli uomini non potranno sperare di essersi assicurata la pa-
IV CONCORSO ANNUALE " LA PI U' BELLA PAGELLA
Bambini e bambine, carissimi amici genitori, eccoci di nuovo Insieme. Dopo mesi di intenso lavoro, dopo lunghe ore passate sui libri e sui quaderni, finalmente è giunto a conclusione l'anno scolastico.
E' vero che non per tutti è finito, alcuni avranno una sessione straordinaria a settembre, ma tutti voi, carissimi amici, vi presentate cra con i vostri voti, frutto della vostra diligenza, della vostra fatica.
ce. Del resto questo la hanno detto chiaratnente gli scienziati di tutti i paesi, i politici più avveduti, e su tutti domina con chiarezza la voce del Pontefice che ha dichiarato non potersi sperare nella pace, fnchè dura un potenziale atomico ad alimentare i timori di tutti, a pregiudicare l'economia del
Don Andrea Gaggero
ai tranvieri milanesi mondo, a fissare ognuno in una condizione di egoismo e di timore. Alla luce di questi ragionamenti e di queste effermazioni diventa perciò tanto pù incomprensibile la resistenza di certi settori della politica italiana, che conti-
nuano a rifiutarsi ad ogni concreta azione di pace. Il loro atteggiamento è oggi in contrasto con tutto il movimento della politica internazionale e rischia di lasciar l'Italia fuori dei grandi eventi che stanno maturando. Ai nostri confini piccole nazioni hanno acquistato libertà e prestigio avendo scelto un ruolo intermedio tra le potenze in contrasto. Nell'oriente lontano immensi popoli hanno saputo trarre dalla loro tradizione politica e religiosa i motivi per un intervento mediatore; l'Italia ricca di un grande movimento popolare, centro di una millenaria civiltà, sede della Chiesa Cattolica deve sapere finalmente scegliere la strada della pace, a cui potrebbe dare un contributo decisivo. Ma in tutto questo, si potrebbe obiettare, che c'entrano i tranvieri milanesi? E' facile rispondere. Voi siete parte di tubo quel complesso popolare che più di ogni altro subisce le conseguenze dirette della politica di forza, sapete quindi meglio di ogni altro che cosa costa alla vita degli uomini una situazione internazionale radicata nell'antitesi irriducibile. Voi siete parte di quel mondo di lavoratori che essendo più cosciente, deve essere oggi guida nel condurre utte le classi ad una condizione di vita pacifica e fraterna. Di più, nel vosro particolare settore le stesse differenze ideologiche sono attenuate da esigenze profondamente comuni. Tra voi, come in tutto il mondo operaio debbono nascere le esperienze di intese sincere e generose che siano esempio al necessario equilibrio di rappori tra partiti, classi e nazioni.
DON ANDREA GAGGERO
ATTIVITÀ' FILODRAMMATICA AL CRAL
Non è senza un poco di apprensione che ci siamo recati a vedere questa edizione dei Sei personaggi in cerca d'autore », che fu rappresentata per la prima volta nel 1921 della compagnia di Luigi Almirante.
1.0 stesso autore scrisse del suo lavoro che un aiorno la sua fantasia ebbe la cattiva ispirazione o il malaugurato capriccio di portargli in casa tutta una famiglia da cui a suo credere avrebbe cavato il soggetto per un magnifico romanzo. Ed infatti le idee e le parole che Pirandello pose nella commedia sono qualcosa di veramente terrificante se si pensa a quello che vogliono dire. Un lavovo dei più impegnativi per il quale occorreva una sensibilità artistica ed una finezza d'interpretazione non comuni.
Nei « Sei personaggi » tutto deve essere calcolato, sentito, altrimenti è il caso di dire che non vi è lavoro più adatto per far naufragare una compagnia filodrammatica.
La T. 55 (presidente della quale è Italo Ravizza.) per il suo debutto ha scelto questo lavoro e conveniamo che è stata una discreta prova di coraggio. Quando si tratta di avere in scena tutti attori che sono alla loro prima uscita dinanzi al pubblico, quasi quasi ci viene da pensare che inconsciamente, nella scelta del copione, proprio ci si sia rivolti verso un lavoro che ha qualche punto di contatto con questa compagnia.
Nella commedia, i sei personaggi, si presentano per la prima volta su un oalcoscenico per far rivivere il loro intimo dramma. I giovani della T. 55, come si è già detto, sono anche loro alla prima prova e l'hanno brillantemente superata.
Se in qualche tratto della commedia, rarissimo del resto, si è avuto un ristagno del dialogo, in certi punti l'emotività trasfusa in platea è stata vivissima ed in particolar modo quando gli attori si sono lasciati trasportare dal loro temperamento, abbiamo avuto scene di viVezza affascinante.
L'accurata regìa di Franco Sapi ha cercato in modo particolare di fare risaltare l'atmosfera, l'intimo contenuto della commedia, e ci è riuscito perchè nei suoi nuovissimi attori ha saputo infondere la sua passione ed ha
trovato in loro degli istintivi che sul palcoscenico hanno dimostrato di saper vivere pienamente via via nella crudeltà, nella miseria, nel sarcasmo della vita che Pirandello vuoi esprimere con i a Sei personaggi ». Edizione quindi riuscitissima ed assai apprezzata dal pubblico. Caldi applausi hanno raccolto tutti gli interpreti.
Per la parte loro affidata hanno certo più impressionato Giulia Burlini che ha fatto della figliastra un personaggio quale il copione proprio lo vuole; e volte sottilmente ironica, a volte appassionata. Dotata di una magnifica voce, non ha mancato in certi accenni disperati di valersene rendendo in modo umanissimo l'effetto desiderato. Edo Vezzani nella parte del padre ha avuto momenti felici. La sua è una dizione perfetta e il suo personaggio l'ha reso con intelligenza e misura. Molto bene anche Rosa Reggiani, una sedicenne, che nel ruolo di madre si è fatta valere con un'autorità e una pateticità sorprendenti per la sua età. Nicol Ivanuscia è stato un capocomico veramente in gamba. E' padrone della scena e soprattutto ha saputo fare del suo personaggio, assai difficile per la verità, un personaggio aderente alla sua stessa natura. Ottimo Germano Dalprè che nella commedia da fare è il fratello. Una saporita Madama Pace è stata Gabriella Guarnaschelli. Nelle parti di fianco abbiamo apprezzato la spigliatezza con la quale la Sirtori, la Boccaleoni, la Leich, la Di Luzio, Missaglia, Majorana e tutti gli altri hanno saputo inserirsi nella vicenda, renderla viva e meritevole del successo. Un successo! Questo il bilancio positivo di questi giovani. Estro, intelligenza e soprattutto volontà di riuscire, questo loro hanno profuso senza risparmio. Buoni gli effetti di luce, opera del nostro apprezzatissimo Marino Cavazza. RAFFAELE DORONZO
I « Sei personaggi in cerca di autore » verrà ripetuto il 1" luglio alle ore 21. Prenotazione dei posti numerati presso la segreteria del Cral, telef. 541.406.
LEGNA . CARBONE - COMBUSTIBILI
I nostri prezzi e i nostri combustibili non temono confronti
Bravi, dico bravi a tutti, a voi bambini e bambine, e ai vostri genitori che vi hanno aiutati, sorretti e qualche volta... puniti, dico bravi a tutti, anche a coloro che hanno fatto come i gamberi. Un bravissimo spetta, però, a quelli che hanno guadagnato i punti migliori. Ed il nostro giornale, la vostra a Voce a, è come ogni anno, ormai, fedele al suo appuntamento. Dal 1° luglio incomincia il Consorso. Molte novità quest'anno e sul nostro giornale lo troverete tutte.
Anche quest'anno, come ogni anno, vi saranno dei premi e dei diplomi.
I nostri modesti premi compenseranno solo in parte le vostre fatiche, ma saranno un incentivo, un incoraggiamento, a far sempre meglio e di più, per la soddisfazione vostra e dei vostri genitori.
CONSEGNA PAGELLE
Dal 1° luglio potrete consegnare le vostre pagelle presso:
SEGRETERIA CRAL A.T.M. - Piazzate Medaglie d'Oro 2 (Porta Romana).
SEGRETERIA DELLE COMMISSIONI INTERNE - Foro Bonaparte 61.
PRESSO LE COMMISSIONI INTERNE DI OGNI DEPOSITO DE,L'A.T.M.
PREMI DI CLASSIFICA E DIPLOMI
Sono istituiti (per ora) almeno 15 premi e speriamo che diventino di *più, come l'anno scorso. Infatti l'anno scorso partimmo con 15 premi assicurati ed in effetti i premi in denaro o in oggetti furono oltre 85.
Comunque anche quest'anno, sperando nella munificenza dei lavoratori, della Direzione degli Organismi democratici Aziendali, speriamo via via di aumentarli. Questi i premi ed i Diplomi.
CLASSI ELEMENTARI MASCHILI
5 premi in denaro ai primi classificati di ogni classe e Diploma di merito.
10 Diplomi di merito ai secondi e terzi classificati di ciascuna classe.
CLASSI ELEMENTARI FEMMINILI
5 premi in denaro alle prime classificate di ogni classe e Diploma di merito.
10 Diplomi di merito alle seconde e terze classificate di ciascuna classe.
CLASSI MEDIE SUERIORI ED INFERIORI
1 premio in denaro al primo od alla prima classificati Scuola Media Inferiore.
2 Diplomi di merito al secondo ed al terzo classificato.
1 premio in denaro al primo od alla prima classificati Scuola Media Professionale.
2 Diplomi di merito al secondo ed al terzo classificato.
1 premio in denaro al primo od alla prima classificati Scuola Media Superiore.
2 Diplomi di merito al secondo ed al terzo classificato.
1 premio in denaro al primo od alla prima classificati Scuola Professionale Superiore.
2 Diplomi di merito al secondo ed al terzo classificato.
1 premio in denaro a disposizione della Giuria per meriti speciali.
2 Diplomi di merito a disposizione della Giuria per meriti speciali.
GIURIA
Come sempre la Giuria del Concorso verrà formata da:
n. 3 Sigg. Insegnanti designati dal Sig. Provveditore agli Studi.
n. I Rappresentante del Cral A.T.M.
n. 1 Rappresentante della Redazione di • Voci dell'A.T.M.» (Segretario).
Vi saranno inoltre numerosi premi in denaro, per i più poveri e bisognosi, ed inoltre, novità assoluta di quest'anno, un premio a chi presenterà la 500° pagella! Inoltre tutti i bambini che invieranno la pagella verranno portati, a spese di « Voci dell'A.T.M. », ad una gita istruttiva e divertente al tempo stesso:
Il giorno della manifestazione, sarà interamente dedicato a loro. Quel giorno l'intero nostro Cral verrà messo a disposizione dei bambini. Vi saranno giostre, giochi, divertimenti, attrattive, spettacoli teatrali e cinematografici. Dimenticavamo di annunciarvi un'altra novità di quest'anno. Vi saranno anche due premi specialissimi: I per la C. I. che raccoglierà più pagelle; I per il raccoglitore individuale del maggior numero di pagelle. LA SEGRETERIA PERMANENTE DEL CONCORSO
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"SEI PERSONAGGI IN CERCA AlllgliE„
ATTIVITÀ' DELLE C.I. IN BREVE
ORARIO DI LAVORO DELLE PULITRICI
Ferma nel proprio proposito di peggiorare l'orario di lavoro delle pulitrici la Direzione non ha voluto prendere in considerazione le raccomandazioni delle C. I. ed ha applicato dal 6 giugno la nuova regolamentazione dei turni. Risulta fra l'altro che i nuovi orari non hanno apportato alcun miglioramento della pulizia mentre hanno costretto le lavoratrici ad ultimare la propria prestazione serale alle ore 22 e rincasare quindi in ore notturne. Le C. I. stanno ancora tentando di modificare questa situazione mediante !a presentazione di proposte moderate e accertabili dalle parti.
SISTEMAZIONE DIRIGENTI MOVIMENTO 2" CLASSE
Le trattative svoltesi il 15 scorso non hanno consentito di pervenire a risultati apprezzabili dato che il Servizio Personale ha escluso , il riconoscimento di diritti da noi considerati invece parzialmente acquisiti da questi lavoratori.
I Il problema dovrà pertanto essere riesaminato con gli interessati.
ASSUNZIONE DI PERSONALE
Informazioni non ufficiali ma molto attendibili riferiscono che sono quasi ultimate le chiamate del primo gruppo di autisti di linea. Dopo aver respinto la Commissione delle Assunzioni l'Azienda ha dichiarato di ritenersi esclusa dall'obbligo di assumere personale che non abbia ancora prestato servizio militare di leva e che abbia superato il 30° anno di età, anche se combattente o partigiano. Inoltre l'azienda ha ritenuto di non dover assumere soltanto lavoratori disoccupati ma bensì anche personale già occupato presso altre imprese. Le C. I. denunceranno questa situazione alle Autorità e alle Associazioni Combattentistiche.
Verrà inoltre interpellato il Sindaco di Milano per conoscere il suo pensiero in proposito. Un Comunicato stampa farà conoscere alla cittadinanza ed ai disoccupati gli abusi della azienda in questo campo..
SISTEMAZIONE VELETTISTI
Col parere favorevole delle C. I. interessate la Segreteria delle C. I. ha firmato il 18 giugno un'accordo che riconosce il diritto per i velettisti a percepire la differenza paga da pulitore a manovale specialista.
E' ancora all'esame il miglioramento della massa vestiario. L'accordo avrà vigore dal I giugno 1955. Anche se ai velettisti non sono stati completamente riconosciuti tutti i diritti, si ritiene che l'accordo rappresenti un primo importante passo avanti della categoria.
NUOVO STATUTO CASSA PRESTITI
Dopo la presentazione delle osservazioni delle C. I. è in corso di elaborazione il nuovo Statuto della Cassa Prestiti che si ritiene possa essere ultimato entro il corrente mese. Le C. I. hanno inoltre espresso parere sfavorevole alla chiusura della Cassa per i mesi di Luglio e Agosto ritenendo eccessiva la sospensione delle erogazioni dei prestiti in un periodo che invece riscontra numerose richieste.
DISTRIBUZIONE ANICE OPERAI
Le C. I. hanno sollecitato e la Direzione ha disposto perchè con la stagione calda venga come di consueto distribuito l'anice agli operai. Le norme sono ancora quelle degli scorsi anni.
ORARI SERVIZI AUTOMOBILISTICI
La richiesta elaborata dalle C. I. per una migliore regolamentazione degli orari dei servizi automobilistici urbani e interurbani è stata respinta in blocco. Sono stati informati i lavoratori interessati, che nei prossimi giorni saranno ricevuti dal Direttore Generale al quale verrà comunicato il vivo malcontento della categoria. 6
PREMIO RENDIMENTO AUTISTI
Anche le proposte per una migliore regola. mentazione del premio di rendimento autisti sono state respinte. La Direzione, se abbiamo ben compreso, non sarebbe aliena di rivedere le quote del premio ma non è disposta invece all'estensione di esso ad un maggior numero di autisti. Gli interessati saranno chiamati a •pronunciarsi in proposito.
COLLEGAMENTO COI LAVORATORI STACCA-
TI ALLA RETAM
E' stata accolta la richiesta delle C. I. perchè vengano fatti giungere a Bresso (RETAM)
tutti gli Ordini di Servizio e le comunicazioni aziendali.
MASSA VESTIARIO AI PULITORI
La Direzione non sarebbe in via di massima contraria ad assegnare ai pulitori un paio di scarpe in cambio di altri effetti di vestiario meno utili. le C. I. stanno elaborando delle proposte in merito, che saranno trasmesse alla Direzione dopo aver sentito il parere della categoria.
MIGLIORAMENTO DELL'AMBIENTE LAVORO
Dopo la stipula dell'importante accordo è in corso il censimento delle nuove esigenze onde rendere possibile l'inclusione nel bilancio preventivo dell'A.T.M. per il 1956 delle nuove spese
PERCORRENZE ESTIVE 1955
Le C. I. hanno raccolto tutti gli elementi per contestare le percorrenze estive vigenti che si sono dimostrate largamente insufficienti. Verranno richieste modifiche alle soste ai ca-
pilinea ed agli orari di rientro delle vetture in deposito.
PERCORRENZE ESTIVE 1956
Accogliendo la richiesta della Commissione
Orari la Direzione ha disposto perchè si dia luogo alla verifica delle percorrenze estive con rilievi in linea da parte della Commissione Orari ; affiancata da incaricati dell'azienda. Pertanto si è concordato che i rilievi abbiano inizio da! 28 giugno. Con il giorno 21 il Servizio Movimento, per un preciso controllo dei rilievi stessi, effettuerà nelle località di confluenza delle linee tranviarie rilievi a terra sul carico con il preciso compito di convogliare le vetture con i dati prescritti dalla tabella di marcia.
II personale viaggiante è invitato alla scrupolosa osservanza delle tabelle di marcia a partire da martedì giorno 21 giugno perchè da ciò, ovviamente, dipenderà il buon esito delle percorrenze estive.
Le nuove percorrenze concordate saranno come è noto applicate nella stagione estiva dell'anno 1956.
Per la difesa dell'ATM
una delegatio~e delle c.l. alle segreterie dei Padri
Approssimandosi la ripresa delle discussioni al Consiglio Provinciale del problema riguardante la sistemazione delle linee interurbane gestite dall'A.T.M., la Segreteria delle C. I. in delegazione unitaria ha effettuato una visita alle Segreterie dei maggiori Partiti politici cittadini e cioè della D.C., del P.C.I., del P.S.I. e del P.S.D.I. la Segreteria delle C. I. ha prospettato ai dirigenti dei Partiti il punto di vista e le preoccupazioni dei 12.000 dipendenti dell'A.T.M. e delle tre Organizzazioni Sindacali di categoria in merito alle sorti dei servizi interurbani ed alla inderogabile necessità di addivenire alla costituzione del pro-gettato Consorzio nonchè di procedere, dato Io stato di disagio dei passeggeri, all'immediato inizio dei lavori d'ammodernamento utilizzando i fondi già stanziati. La delegazione ha inoltre sottolineato come la difesa dell'istituto della Municipalizzata contro le mire del monopolio privato, corrisponda agli interessi permanenti della collettività contribuente, mentre invece con l'accettazione della proposta avanzata dall'Assessore Sirtori si addiverrebbe al finanziamento con denaro pubblico di nuove Società tendenti a trarne il massimo profitto.
E' stato infine rivolto ai Partiti politici un esplicito invito affìnchè fossero da parte loro date precise istruzioni ai Consiglieri Provinciali così che alla ripresa del dibattito sul problema, che avverrà il 27 giugno p. v., si possa addivenire alla caldeggiata e definitiva soluzione del problema dei trasporti della Provincia.
Da parte di tutte le Federazioni Provinciali dei Partiti è stato affermato che pur esistendo varie tendenze nello schieramento politico, appare chiara e incontestabile la necessità di procedere alla costituzione del Consorzio affidando l'esecuzione delle opere di ammodernamento e la gestione dei servizi al-
Case per i tranvieri Comunicato della cooperativa
Si comunica a tutti gli iscritti alla Cooperativa Edificatrice Tranvieri n. 2 che i disegni per la costruzione di case che verranno cedute in condominio nella Zona di Via Palmanova, sono tuttora all'esame dei Tecnici per uno studio approfondito in merito alle modifiche di miglioramento da apportare.
Migliori schiarimenti verranno dati in una prossima riunione.
I nostri tecnici si sforzano per realizzare questa iniziativa e risolvere così il problema degli alloggi per un miglior benessere economico e sociale delle famiglie dei lavoratori.
la Municipalizzata; il Partito D.C. ha però precisato di non ritenere esauriente e conclusivo il piano triennale elaborato dall'apposita Commissione e di dover quindi subordinare !a concessione del finanziamento all'esigenza di uno studio più soddisfacente e razionale non escludendo infine la collaborazione di tecnici estranei e di eventuali partecipazioni finanziarie private, fermo restando sempre la gestione dell'A.T.M.
QUESTIONI E PROBLEMI
DEGLI IMPIEGATI
ORARIO UNICO NEL PERIODO ESTIVO (ore 7.13) LUGLIO-SETTEMBRE
In questi ultimi giorni è stato richiesto da varie C. I. locali (Direzione - ZaraMolise - Teodosio) l'effettuazione dà un orario unico durante i mesi estivi (Luglio - Agosto - Settembre) così formulato: dalle ore 7 alle ore 13. Si attende la risposta della Direzione in merito.
AUMENTO INCENTIVO CATEGORIE IMPIE-
GATIZIE Si trascrive qui di seguito la lettera inviata alla Direzione:
Alla Direzione Generale A.T.M.
íEDE Milano, 18.6.1955
Questa Segreteria, in conformita al mandato ricevuto dai lavoratori appartenenti alle categorie impiegatizie durante l'assemblea generale del 7 c. m. richiede a codesta Spett. Direzione di essere convocata pr discutere dei seguenti problemi:
AUMENTO INDENNITA' PER MASSA VE.
STIARIO AGLI IMPIEGATI.
AUMENTO INCENTIVO - per ragioni di giustizia perequativa - agli uscieri, capi operai, capi magazzinieri ed alle altre categorie impiegatizie che non percepiscono cottimo.
In merito ai due problemi sopra accennati si fa presente che ai lavoratori di varie categorie stipendiate (capi operai delle officine, capi operai dei depositi auofiloviari, funzionari) è corrisposto un compeAso di incentivo o di cottimo superiore a quello corrisposto ai lavoratori di cui alla presente.
Poichè questa Segreteria ritiene, anche da un esame obiettivo del contributo di ognuno al buon funzionamento aziendale, che tale situazione merita un attento esame atto a perequarla, invita codesta Direzione a fissare un incontro in modo da rendere possibile i rispettivi punti di vista in merito.
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p. LA
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A PROPOSITO DIELL'ATTILITA' DEL C. R. A. L.
MENO GARE EXTRAZIENDALI
più gite, più spettacoli, più gare sociali
Detto in parole povere ci deve preoccupare di più il far divertire e soddisfare migliaia e migliaia di lavoratori e familiari che l'aumentare il numero dei Trofei, delle coppe e delle medaglie che fanno bella mostra nelle vetrine del nostro CRAL.
Le recenti gite organizzate dal Cral a Pian di Rancio ed a Rapallo che hanno visto una partecipazione totale di oltre 1.500 lavoratori e loro familiari, restano dimostrazione palese dell'indirizzo che i lavoratori richiedono sia dato all'attività del Cral stesso. Tradotto in altri termini si deve quindi dire che l'attività del Cral per essere conforme ai desideri, alle esigenze dei lavoratori deve essere un'attività di massa, capace di soddisfare, nelle sue varie branche, il maggior numero di persone, siano essi lavoratori o familiari.
Tutto ciò è stato sostenuto anche nella recente assemblea dei soci da parte di moltissimi lavoratori intervenuti nella discussione e ci trova, anche noi della Redazione del giornale di fabbrica, perfettamente consenzienti.
E' certo però che l'attività caratterizzata da un simile indirizzo suscita una certa resistenza in coloro che vorrebbero vederla indirizzata in principal modo verso le gare agonisiche enalistiche o federali.
Se ciò sportivamente può essere comprensibile, a nostro parere contratta con le finalità che deve perseguire un CRAL, come il nostro diretto da lavoratori.
Con questo non intendiamo dire che l'attività sportiva deve essere abolita, ma riteniamo che la stessa debba essere contenuta nell'ambito dei lavoratori della nostra azienda e sviluppata in modo tale da facilitare la partecipazione nel maggior numero possibile.
Questa deve essere la preoccupazione prima del nostra CRAL.
Nel mondo in cui viviamo il più delle volte (salvo rarissime eccezioni) ci si serve dell'agonismo sportivo diretto alle affermazioni di rilievo e di prestigio per sfruttare il successo non come esaltazione dello sport, ma come esaltazione del prodotto X o Y fabbricato dalla fabbrica tale o tal'altra al cui gruppo sportivo (il più delle volte enalistico) appartiene l'atleta che l'ha conseguito.
Se una simile impostazione è comprensibile per la Pirelli, la FIAT, la Montecatini, è addirittura ingiustificata per un'Azienda di tipo particolare quale è la nostra e viene a trovarsi in antitesi con le finalità che deve persèguire un CRAL come il nostro diretto dai lavoratori, per i lavoratori.
A tutto ciò è da aggiungersi che là dove il CRAL non è diretto da lavoratori e vive per il contributo « interessato » volontariamente versato dal padrone, l'organismo diviene oltre tutto comodo istrumento per sviluppare l'azione paternalisica del padrone verso i lavoratori stessi.
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nare l'attività annuale di un CRAL diretto dal « padrone » constaterete inoltre che l'attività è sviluppata in mode tale da favorire ben determinati gruppi di lavoratori al fine classista di legarli al carro padronale.
L'attività sin qui sviluppata dal nostro Cral purtroppo ha sempre avuto la caratteristica di stimolare la partecipazione di gruppi limitati di lavoratori e anche le sezioni sportive più numerose sono cadute in questo errore curando particolarmente l'attività agonistica a tutto discapito della vera e propria attività di massa.
Questo errore non deve ripetersi.
L'indirizzo scaturio dall'assemblea dei soci deve divenire impegnativo per il futuro Consiglio del Cral.
PROSPETTIVE D'ATTIVITA'
Un articolo del Presidente del CRAL
Con ciò intendiamo dire che il « padrone. si serve del Cral per sviluppare la sua politica nella quale si prevedono stanziamenti più o meno forti per la attività sportiva e ricreativa dei lavoratori della fabbrica sviluppata però in modo tale da rappresentare munifica elargizione e non un diritto per i lavoratori stessi. Quante volte abbiamo sentito dire da lavoratori di altre Aziende: « però... non è come lo si dipinge, tant'è vero che ci ha portato a Genova o nel Canton Ticino grauitamente! ».
Questa politica padronale fa presa sui lavoratori politicamente e sindacalmente più arretrati e se vi capita di esami-
Meno •costose gare extra aziendali, più gite, più spettacoli, più gare sociali ciò è quanto si deve fare. Detto in parole povere ci deve preoccupare di più il far divertire e soddisfare migliaia e migliaia di lavoratori e familiari che l'aumentare il numero dei Trofei, delle coppe e delle medaglie che fanno bella mostra nelle vetrine del nostro CRAL.
E per fare che ciò si realizzi ci si deve battere per forzare l'Azienda a versare al CRAL l'intero contributo stanziato nei bilanci per l'attività post-lavorativa dei dipendenti dell'ATM. FERRI CARLO Dep. di Saggio
MOTO MI-VA L
Tipo turismo L. 155.000
Tipo sport L. 205.000
Siamo stati, sabato 18 c. rn., ad assistere allo spettacolo d'arte varia nel teatro della sottosede del Cral di Monza e ne siamo rimasti veramente soddisfatti, sia per il ricco programma presentato sia per la calorosa accoglienza del pubblico.
Questa sottosede, tutta rimodernata è frequentata giornalmente da circa 200 persone che trovano svago nel gioco delle bocce, al bigliardo, al ping-pong e nelle giornate cui i programmi lo consentono, i lavoratori si raccolgono attorno alla televisione. Ambiente famigliare dunque che consente svago ai lavoratori dell'ATM di Monza e ai loro famigliari di ciò dobbiamo dare merito alla passione e allo spirito di sacrificio che anima il Presid. Borna Pietro e i consiglieri Deleidi G., Frasarini I., Sipponi V., Teruzzi R. i quali non lasciano niente di intentato per realizzare il programma ricreativo nel modo migliore. H bar è ben fornito e il « barmans » è veramente gentile.
Ma torniamo allo spettacolo. Alcune ballerine del complesso giovanile hanno eseguito numeri di danza classica coadiuvate al pianoforte dal bravo Maestro Medini, il quale dalla musica ci sa fare i più impensati ricami. Hanno cantato pezzi lirici la Sig.na Giulia Colonna, soprano drammatico, che, dopo soli
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Esposizione nel CRAL di Monza e nella sede della Ditta
Condizioni di particolare favore per i dipendenti dell'ATM e ATMI
3 mesi di scuola si è disimpegnata abbastanza bene nel cantare « Vissi d'arte» dalla Tosca, «Mi chiamano Mimi », dalla Boheme, « Core Ingrato ». Mentre la Sig.na Emma Ballabio, (lirico leggera) è stata la bella sorpresa della serata la quale ha suscitato l'entusiasmo del pubblico plaudente per la valente interpretazione di un pezzo della « Madam Butterfly cantato con grazia, calore e forza, da lasciar nel pubblico una profonda impressione per la naturale chiarezza di voce.
Lo schecth interpretato a soggetto da C. Calace e dal comico Armando Amantea, cioè «Il pittore e il morto » è stata un'altra rivelazione della serata per la naturale espressione e interpretazione delle parti. Ci è sembrato, nel vedere quei due attori, che il teatro di casa nostra ha in sè delle grandi possibilità, nei suoi uomini, per dare al teatro il suo giusto prestigio, il suo giusto valore d'arte. Ci auguriamo, questo diceva il pubblico, di rivederli ancora assieme in un nuovo lavoro. Lo spettacolo comprendeva numerosi schecth cui hanno preso parte con bravura i vari: Valeria Botturi, Angela
Sala danze
RAGNO D'ORO
Piazza Medaglie d'Oro, 2
Scelta Orchestra
Mio Aldo Maietti
Si danza ogni 6iovedi Sabato e Domenica alle ore 21 e nei giorni festivi alle ore 15,30
Prezzi popolari - Servizio bar
Sconto agli iscritti al C.R.A.L.
1) Contributo annuale al C.R.A.L. a favore dei dipendenti.
MOTA D'ARTO VARIA A MOHO
Gappert; Veccia; Sola Carla; Franzi Alberto; Solari F.; Oggiani M. G.; Paola Donati; Marzoli Cinzia; Rota Evi; Alfea Botturi e l'applauditissima Pina Morganti nel repertorio di canzoni napoletane. Serata riuscita dunque, che ha soddisfatto il pubblico e i vari consiglieri della sottosede di Monza. S. DONATI
BUONI SCONTO benzina e miscela
Comunichiamo ai dipendenti, ai soci del Cral
A.T.M., l'elenco dei distributori della CIF Petroli con la quale la Segreteria del Cral ha convenzionato degli sconti speciali per l'acquisto di benzina e miscela.
Si roccamanda che con i buoni sconto non vengano commessi abusi, nel qual caso la convenzione cesserà con evidente danno di tutti. Gli sconti concordati sono di L. 8 per la benzina e di L. 15 per la miscela. Sempre intendendosi tale sconto per un litro.
I buoni si possono ritirare tutti i giorni presso la Segreteria del Cral.
Piazza Piemonte - Via Cimarosa - Viale Cassala - °aizza S. Agostino - Via VercellinaPiazza Conciliazione - Via Paleocapa - Piazzale Sempione - Piazzale Accursio - Via Montefeltro (Autostrada) - Bastioni Porta Nuova - Viale Zara - Via Galvani - Via Piccinni ang. Viale Abruzzi - Piazza Corvetto - Via Vittadini - Via Astesani - Viale Marche - Via Senato - Viale Romagna - Via Padova.
2) Rimborso spese che il C.R.A.L. sostiene per vigilanza, manutenzione e servizi, i quali dovrebbero essere a carico dell'A.T.M.
Il nuovo Consiglio del C.R.A.L. potrà preparare un programma di attività per cui le esigenze di larghe masse di Tranvieri e loro familiari possano essere seriamente prese in considerazione.
Le nostre filodrammatiche hanno l'esigenza di trovare elementi giovani i quali possano essere indirizzati da buoni registi a perfezionarsi all'arte drammatica creando così -un vivaio di giovani attori onde poter dare dei buoni spettacoli nei nostri teatri.
Secondo il mio modesto parere vi è la necessità per cui il Consiglio eletto debba sapere preventivamente il contributo che l'A.T.M. dà sotto forma di salario differito ai suoi dipendenti per le attività ricreative, culturali, assistenziali, sportive e questo è necessario venga stabilito con un accordo tra la Direzione A.T.M. e la C.I.A. e sia fatto rispettare qualunque siano gli eventi che portino uomini politici a dirigere la O.A. dell A.rf M, Perchè chi dirige un organismo di tale importanza ha la elementare esigenza di poter contare su un finanziamento regolare onde prepararne i programmi e gli sviluppi i quali devono essere consentiti in relazione alle possibilità oggettive. Inoltre vi sono dei servizi e lavori di manutenzione, che il C.R.A.L. fa per conto dell'A.T.M. i quali vanno ad incidere notevolmente sul contributo che viene ad essere decurtato senza alcuna ragione per il fatto che l'A.T.M. ha sempre avuto il dovere e l'obbligo di mantenere in efficienza gli impianti dati in conferimento e assicurarne una adeguata vigilanza e funzionalità. Una volta chiariti questi punti:
La scuola di Musica e di Danze Classiche per i figli dei dipendenti ha già dato dei buoni risultati raggiungendo un discreto livello artistico. Sarà necessario popolarizzarle di più e continuare sulla strada iniziata e perfezionare questa istituzione che è diretta a soddisfare le aspirazioni artistiche dei figli dei dipendenti dell'A.T.M. Tutte le nostre Sezioni culturali hanno la necessità di essere migliorate, in particolare la scuola di elettromeccanica che deve essere integrata da brevi corsi per la,. preparazione dei dipendenti che intendono partetipare ai vari concorsi interni.
Inoltre il Consiglio del C.R.A.L. dovrebbe istituire delle borse di studio a favore dei figli dei dipendenti onde poter aiutare quei casi considerati meritevoli di un aiuto tangibile. Il campeggio deve essere seguito con particolare attenzione per renderlo sempre più accogliente. Questo per dare la possibilità ai nostri lavoratori di passare le loro vacanze con una minima spesa.
Redecesio deve diventare il ritrovo estivo dove tutti i dipendenti dell'A.T.M. possano passare le loro giornate di svago con le famiglie in un luogo sereno.
Lo sport deve essere inteso come forma ricreativa dove i dipendenti e i loro figli possano effettuare quelle competizioni sportive che sono utili allo sviluppo fisico ed educativo.
Questo programma sarà possibile realizzarlo solo se vi sarà uno spirito unitario fra i lavoratori dell'A.T.M. i quali devono unirsi in difesa delle loro istituzioni democratiche per opporsi a coloro che anche in questo campo tentano di dividere i lavoratori per poi batterli separatamente.
Il C.R.A.L. A.T.M. che è sorto dopo le lotte della liberazione e gradualmente si inserisce sempre più nella famiglia dei tranvieri resta un fatto che non è gradito da coloro che per fini puramente di parte fanno di tutte affinché il C.R.A.L. non possa svolgere la sua funzione che è quella di andare sempre più e meglio incontro alle aspirazioni di tutti i lavoratori dell'A.T.M.
Il Presidente ROMEO FANTACCINI
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Si porta a conoscenza di tutti gli associati che il giorno 17 luglio p.v. verrà effettuata una Gita di Pesca sul fiume Mincio a «Peschiera di Garda con il seguente programma: Partenza da P.le Loreto (Bar Mercurio ore 3,30 del mattino giorno 17.7 Arrivo a Peschiera ore 6 circa Partenza da Peschiera per Milano ore 18.
Arrivo a Milano ore 21,30 circa.
Alla gita potranno partecipare tutti gli associati della Sezione pesca dipendenti o familiari diretti.
LA GITA E' GRATUITA
Le iscrizioni ai fini dell'organizzazione saranno accettate presso l'Ufficio Amministrazione del CRAL ATM entro il giorno 10 luglio p.v.
Il Comitato Tecnico
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Queste le nostre rivendicazioni economiche
Miglioramento accessori e cottimi - Premio rendimento autisti - Promozioni per gli impiegati
Che si tratti di vere e proprie rivendicazioni economiche non sembra esatto, a voler giudicare dalle, richieste avanzate dalle C. L alla Direzione, e in gran parte naturalmente già respinte.
Gli impiegati hanno chiesto, e con giusto diritto, l'effettuazione delle promozioni per il 1955 che avrebbero dovuto aver luogo, secondo le promesse del Direttore, entro il primo quadrimestre dell'anno, e altre limitate sistemazioni di diplomati e Capi Operai.
Gli autisti hanno reclamato una più estesa e meno severa regolamentazione del premio annuale di guida e rendimento.
Gli operai invece hanno proposto un controllo sui tempi e sui minimi assegnati alle lavorazioni a cottimo per riproporzionare i guadagni alle nuove paghe derivanti dal conglobamento.
Trattasi, come è facile giudicare, di rivendicazioni che per una qualsiasi Direzione aziendale equilibrata potrebbe essere ritenute di ordinaria amministrazione.
La sola rivendicazione di una certa importanza economica avanzata dalle C.I.
è quella relativa al miglioramento delle competenZe accessorie per gli stipendiati, richiesto nella misura del 4 % che corrisponde ad un onere di circa 3 milioni mensili.
Ma i nostri dirigenti, vuoi per direttive superiori, vuoi per convinzione personale, rifiutano persino un accenno di contatto, di discussione.
Con brevi giustificazioni rispondono (quando rispondono) regolarmente di NO. Troppo facile dir sempre di NO. La cosidetta teoria del carciofo secondo cui foglia dopo foglia si pela per benino e sino all'osso il frutto sugoso, e che secondo alcuni illuminati dirigenti aziendali costituirebbe la politica delle
C.I. verso l'azienda (poverina, l'abbiamo denudata), si applica perfettamente
ai sistemi che la direzione adotta verso i lavoratorf. Parlano da soli i fatti.
Il numero delle promozioni diminuisce costantemente ogni anno; si nega la giusta qualifica ai lavoratori; si diminuisce il personale caricando il lavoro, che invece aumenta ai restanti; si tagliano i tempi dei cottimi; aumenta il ritmo di lavoro (ne sanno qualcosa i bigliettari e i guidatori). i lavoratori dovrebbero osservare impassibili lo svolgersi regolare di un simile piano assecondando, questa è la pretesa, ove occorra tutte le operazioni di dettaglio. No signori, questo è troppo. Se aumenta il ritmo di lavoro e la responsabilità devono adeguarsi anche i compensi e le qualifiche.
E' nel compito delle C. I. vigilare su queste cose, denunciarle e chiamare i lavoratori a decidere.
Il tollerare tutti gli arbitri senza rea-
Le rivendicazioni normative
Orari per i servizi automobilistici e revisione percorrenze estive - Appalto pulizia vetture a Lodi
L'appalto è un chiodo fisso nella testa di qualcuno, per la precisione del nostro Capo del Personale.
Costui, evidentemente in istato euforico ebbe un giorno a dichiarare ad una delegazione di lavoratori nel corso di trattative, che certe richiese delle C. I. non raggiungono più nemmeno lo scopo di dileggiarlo.
Ma se tale è il concetto che l'avv. Lavaggi nutre per noi, possiamo ben dire la tutela dei diritti dei lavoratori deve essere esercitata dalla C. I. dall'atto dell'assunzione fino all'epoca del pensionamento del lavoratore e deve esplicarsi in tutte le ,ttività dell'individuo sia nel campo pro 'univo ci.e in quello sociale, assistenziale, previdenziale ricreativo, culturale, economico e politico.
E' questo un precetto al quale le C. I., quale organo di rappresentanza degli interessi di tutto il personale di una azienda, non possono venir meno. Ecco perchè nell'ambito aziendale sono sorti gli strumenti democratici coi quali esercitare il più validamente possibile la difesa e la valorizzazione dei diritti del cittadino lavoratore e che si chiamano all'AIA& Organismi Democratici Aziendali.
Da questa premessa appare subito chiaro che per attaccare i diritti del lavoratore è, neessario distruggere o svalorizzare gli organismi che questi diritti tutelano. Da quando l'amministrazione della nostra azienda si è posta all'offensiva contro i lavoratori noi abbiamo visto che prima di tutto si è cercato di colpire gli istituti democratici che i lavoratori avevano nel passato costituito.
Cominciando dalle assunzioni, non si è più voluto riconoscere l'apposita Commissione di controllo così che oggi le poche chiamate sono effettuate in dispregio alle elementari norme democratiche sul collocamento: sono assunti elementi che già hanno altre occupa-• rioni; non si considerano più le benemerenze di combattente e partigiano. I candidati sono severamente selezionati in base ad
ch'egli sia nato e vissuto nel mondo della luna.
Ora, come dicevamo, ha il chiodo fisso dell'appalto nella testa, e dichiara che è in corso di studio l'appalto della pulizia degli autpbus al deposito di Lodi così come la pulizia delle vetture è stata affidata a privati nei depositi tranviari interurbani.
Poi agli inabili dirà che non essendovi posti in qualifiche adeguate al loro re-
siduo di capacità lavorativa è inevitabile il pensionamento anticipato.
Ci vuol molto all'azienda per diventare inabili?
Diremo di no, osservando quanto in questi giorni avviene in città.
I nuovi orari estivi del personale viaggiante sono stati elaborati in base alle percorrenze dell'anno scorso già palesemente insùfficienti, senza tener conto dell'aumentato traffico e dei nuovi impedimenti 'semaforici.
gire significherebbe rendersi complici di una politica la quale (una foglia al giorno) tenderebbe non solo a scardinare tutto il sistema difensivo dei lavoratori, ma anche a creare le premesse per ridurre all'impotenza le C. I. e togliere così ai lavoratori il loro più valido strumento di difesa.
Direttore responsabile ANGELO MAGGIONI
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E' poi venuto l'attacco al CRAL il quale sono stati tagliati i viveri con un provvedimento fazioso, mentre si è cercato di favorire un altro organismo di parte: il gruppo ACLI che nessuno .conosce e che alcuno frenqueta.
Vi è stata infine una manovra a largo raggio per svalorizzare la Commissione Evitati Sinistri, che è stata poi soppressa d'autorità, per modificare lo Statuto della Cassa Prestiti senza nemmeno sentire il parere dei lavoratori, che ne sono i finanziatori.
Oggi, di fronte alle moderate richieste delle
C. I per ottenere una migliore regolamentazione dei poteri della Consulta Disciplinare e della Commissione di Controllo degli Orari, la D'iezione risponde con un categorico rifiuto.
E intanto le punizioni fioccano indiscriminatamente, le iniziative ricreative e culturali del Cral languono per mancanza di mezzi, le norme per la concessione dei prestiti peggiorano, i disoccupati aspettano, e sui premi di evitato sinistro è impossibile far valere ragione alcuna.
E' una situazione dolorosa e intollerabile questa, che ci ha fatto riflettere a lungo. Ma dalla rflessione non è sgorgata che una decisione: reagire e metter freno. La certezza che difendendo i nostri organismi difendiamo noi stessi deve dar forza alla nostra protesta.
Tuti riconoscono che le percorrenze sono inadeguate e che così il servizio non può andare, e bastino due esempi: in un solo giorno un bigliettario della linea n. 8 ha fatto circa 80.000 lire di incasso; sul percorso della linae n. 15 nel solo tratto De Santis-Orefici sono stati immessi sei nuovi semafori mentre è rimasta inalterata la percorrenza. E' facile immaginare in quali condizioni debba prestar servizio il personale viaggiante. E' un lavoro da cani che esige una revisione delle percorrenze e l'immissione di nuove vetture in linea.
Per i servizi automobilistici avviene la stessa cosa, con la sola variante che in questo settore gli orari non hanno una precisa regolamentazione.
In depositi come Salmini sembra poi d'esserci trasferiti al Luna Park, tanto è il caos esistenti nei turni. Qui vediamo il personale sobbalzato da una linea all'altra, da un mezzo all'altro, quasi si trattasse di una gimcana. Ebbene, le C. I. predispongono un certo studio suglio orari, da utilizzare come base di discussione, e lo presentano alla Direzione fiduciosi • di comprensione. Ma quando si fa un timido accenno per entrare in argomento i dirigenti del Servizio del Personale sobbalzano dalle sedie, alzano gli occhi al cielo, voltano il capo per non vedere.
Risultato: di questi orari non se ne deve parlare altrimenti bisogna denunciare anche l'accordo degli orari tranvieri urbani. no, signori cari, bisogna invece parlarne. Se non volete parlarne voi faremo in modo di parlarne con gli altri, ma occorre ben rivedere la questione. Ricordatevi dell'esperienza delle cassette. Anche allora sobbalzavate ma poi... è andata a finire così.
Animo dunquè e prendete le cose con calma. Se non volete sedervi al tavolo delle trattative provate ad affiancarvi a qualche autista nella cabina rovente solo per qualche ora.
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