Voci ATM3

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Le nuove

TABELLE PAGA

STRANO AGIRE dell'Avv. Silenzi

L'agire, diciamo: « sbrigativo » dell'avvocato Silenzi, determina nell'ATM una strana situazione di fatto, per cui l'impressione che i lavoratori ricevono è quell'a che nell'ATM esistano due Presidenti, anche se, per modestia, l'avv. Silenzi ama definirsi solo Vice Presidente. Ogni avvenimento della vita aziendale sembra che sia determinato dall'operato e dall'orientamento personale dell'avv. Silenzi, infatti Egli si interessa di questioni sindacali, tecnichi, sociali, ecc. trattando direttamente le questioni con i singoli Dirigenti, sminuendo così il lavoro organico e l'indirizzo funzionale della Direzione. Questo fatto comporta che la responsabilità del Presidente e della Direzione Generale risulta diluita e che la funzionalità della Commissione Amministratrice è seriamente compromessa. L'avv. Silenzi, che dovrebbe essere solo il primo collaboratore dell'on. Marazza, finisce per essere considerato invece, per il modo, « sbrigativo di agire » quello che offusca la personalità del Presidente e che diminuisca il prestigio della Commissione Amministratrice, la quale, nella coscienza dei lavoratori, come organo funzionante non esiste. Quest'aspetto della situazione non deve essere sottovalutato perchè è l'indice di una cattiva impostazione di lavoro da parte della Commissione Amministratrice nel suo complesso. Se il funzionamento della stessa non risulta organico e razionale la responsabilità è da ritenersi di carattere collegiale e non già causa della intemperanza ed interferenza dell'avv. Silenzi. Ai lavoratori stà troppo a cuore la sorte delle Municipalizzata per limitarsi a constatare la cattiva impressione che ciò determina e per disinteressarsi dall'andamento della vita aziendale sotto tutti gli aspetti. Certamente, la cattiva figura, il discredito, o peggio, che investe la autorità degli organi responsabili, è cosa di cui i lavoratori non possono essere ritenuti responsabili perchè, essi, non hanno mai mancato di elevare la loro protesta per reagire ad un simile stato di cose, malgrado ciò, però: i lavoratori esprimono ancora una volta la loro opinione perchè la funzionalità della della Municipalizzata non ne abbia a soffrire. Che l'avv. Silenzi, in forma ufficiale o ufficiosa, assume delle posizioni e degli atteggiamenti non sempre conformi agli interessi aziendali e al prestigio del Presidente e della Commissione Amministratrice è più che evidente.

Il presentarsi al grande pubblico, inposa divistica, come Vice Presidente dell'ATM, concedendo interviste alla stampa cittadina, diciamo « avventate » per non dire di peggio, e cosa che va la di là della sua persona per investire in forma precisa la Commissione Amministratrice e in primo luogo la persona dell'on. Marazza, il quale, si vede .coinvolto in una grossa faccenda che solleva lo sdegno dei lavoratori, i quali, sono giustamente portati a non distinguere la per. sona dell'avv. Silenzi, dalla responsabilità conferitegli dalla Commissione Amministratrice. Questa politica di porre il Presidente e la Commissione di fronte ai « fatti computii », certamente, supera i limiti della delega conferitagli.

A norma di Regolamento, art. 21, l'avv. Silenzi, inietti, dovrebbe solo limitarsi a sostituire i! Presidente quando questo è assente per impedimento temporaneo. L'avv. Silenzi, per sostituire il Presidente, in caso di sua assenza occasionale, nella pratica si è insediato in Direzione in modo, quasi continuativo. La natura della delega conferitagli, gli incarichi eventualmente assegnatigli, ben difficilmente giustificano una tale assidua presenza. La Direzione in merito alla questione del CRAL, per l'anno 1955, ha. stanziato la somma di 35 milioni, la Commissione Amministratrice approvata, avendo approvato il bilancio di previsione, malgrado ciò si continua ad insistere per cercare di non riconoscere ai lavoratori diritti consolidatisi nell'attività pratica, sostenendo tesi assurde che pregiudicano la normale attività aziendale. Ultimamente, l'Avv. Silenzi si è recato a Parigi per visitare il Salone Internazionale dell'Automobile, a nostro avviso ciò dovrebbe ritenersi un particolare incarico, giusto quanto previsto dall'art. 16 dei Regolamento dell'ATM, pertanto è da ritenersi che la Commissione Amministratrice, in tale

circostanza ha deliberato in proposito.

Noi non vogliamo criticare il fatto che l'ATM aiebia ritenuto giusto inviare a Parigi, dimenticando il regime di economia che intende instaurare, un suo rappresentante, noi traviamo semplicemente strano che per constatare, ai fini dell'interesse aziendale, i risultati raggiunti dalla tecnica nel campo automobilistico si sia deliberato di inviare a Parigi ur avvocato, il quale, molto probabilmente ha una competenza limitata a quella relativa di avere osservato gli autobus a viaggiare sulle strade. Questa nostra presa di posizione intende conseguire il risultato che ad un eventuale prossimo convegno di amministratori e tecnici di questioni giuridiche non sia inviato, per puro caso, un ingegnere esperto del materiale automobilistico.

CONCLUSO SUL CONLOBAMONTO

SI APRO LA MORA POR IL CORROTTO

Alcune delle richieste dei lavoratori: revisione dei minimi di paga - migliorare gli scatti di anzianità e l'indennità di buonuscita - rivedere l'accordo ferie e quello della Cassa di Soccorso. E' auspicabile per risolvere queste vertenze l'unità fra tutti i Sindacati

Nei giorni scorsi si è concluso l'accordo sul conglobamento.

Le ultime fasi delle trattative sono state caratterizzate dalla posizione assunta dalla delegazione della C.G.I.L. tendente a stabilire che l'accordo riguardava esclusivamente il conglobamento delle retribuzioni ed il raggruppamento zonale delle varie provincie, restando imprégiudicato il problema degli aumenti salariali da risolversi in sede baie di accordo inseriva la seguente di categoria. dichiarazione:

La delegazione della CGIL nel ver_ La delegazione della CGIL, dichiara di

CASSA PII F,N I T I

L' A. T. M. DEVE CONCORRERE nel capitale di funzionamento

Gli organi di propaganda D .C. si danno da fare per coprire le responsabilità del Prof. Masini ma non riescono a confutare le denunce fatte dal nostro giornale

« Agenda », il quindicinale delle ACLI ATM e Dipendenti Comunali, diretto da Padre Zanchettin, ha dedicato metà delle sue pagine alla Cassa Prestiti, in risposta all'articolo da noi pubblicato su « Voci a dell'I I Ottobre scorso. E' per noi motivo di Orgoglio l'aver costretto « Agenda »ad occuparsi della Cassa Prestiti, sia pure per difendersi da nostri attacchi, invece di dedicare il suo spazio ad argomenti neccessivamente eterei, assai utili in un concesso di alti prelati e padri

gesuiti, che non servono però a risolvere materialissimi e quotidiani affanni dei lavoratori. In questa risposta vi è, fra l'altro, l'intento, sul quale conveniamo, di porre al di sopra delle polemiche l'istituto della Cassa Prestiti, facendo in modo che essa venga apprezzata, per le sue indubbiamente benefiche finalità, anche da quegli stessi lavoratori dell'ACLI, ai quali non molti mesi cr sono, dalle stesse fonti, ci si rivolgeva con propositi del tento opposti. .1~~~~1~~111111

PER DIFENDERE E MIGLIORARE L'ATTIVITA' DELLE C. I.

Le Commisisoni Interne sono alla fine del loro mandato. Si stanno perciò approntando programmi, si effettuano consultazioni, si indicono riunioni. Insomma tutto un fervore di attività democratica che si deve concludere con il grande atto democratico della votazione che eleggerà per l'anno prossimo quello che viene giustamente chiamato il Parlamento dei lavoratori dell'ATM. Grande è l'interesse che questo avvenimento desta nei lavoratori, perchè i problemi rivendicativi, il consolidamento delle conquiste fatte ed il mantenimento e la difesa della democrazia e della libertà nell'ambito aziendale dipende in gran parte da come si faranno le elezioni delle Commissioni Interne e dai risultati che se ne avranno.

Troppi sono stati, in questi ultimi tempi i sintomi del delinearsi di attacchi agli organismi democratici per non destare grandi preoccupazioni in tutti i lavoratori, a qualsiasi corrente sindacale o politica essi appartengano.

E' ovvio che le dichiarazioni all'« Italia » dell'avv. Silenzi, se pur rappresentano un paradossale caso di insensibilità e di inopportunità politica, sono una tipica manifestazione del volere di circoli ed ambienti politici ben noti per la loro tentenza antioperaia, per gli interessi del grande capitale che essi rappresentano. Naturale, perciò, che sorretti da tali circoli l'Avvocato e la Commissione Amministratrice facciano dell'abolizione dall'esenzione dei Segretari della C. I. periferiche, della libertà di riunione, della proibizione degli albi

murali il motivo di fondo della loro politica verso le maestranze dell'ATM. i padroni vanno serviti.

E' però altrettanto ovvio che tutti i lavoratori assumano, come hanno assunto unitariamente, posizione di difesa contro questa minaccia che vuole colpire tutti senza distinzione, perchè al di là della parte, si vuole colpire la categoria nei suoi organismi di difesa e di lotta. Crediamo perciò che più degli altri sia rispondente, in questa situazione l'appello all'unità che viene lanciato dalla C.G.I.L.

Perchè sool nell'unità di tutti i lavoratori, iscritti alle tre Organizzazioni Sindacali, si può realizzare concretamente la difesa dell'Istituto delle Commissioni Interne che mai come in questo momento è stato tanto gravemente minacciato.

E l'attività delle Commissioni Interne, e particolarmente quella della Segreteria delle C. Interne, di quest'ultimo anno ha dimostrato ancora una volta, se ce n'era bisogno, come si possa trovare un concreto terreno di intesa e di collaborazione se si è veramente animati dal desiderio di difendere gli interessi dei lavoratori. Tutta l'attività rivendicativa ha visto, nella sua enunciazione, il consenso e l'apporto di tutti i membri della Segreteria, e solo raramente l'azione da svolgere per conseguirla ha sollevato qualche obbiezione o polemica, come del resto è naturale avvenga fra uomini di diversa -ispirazione, superate però sempre dalla volontà di trovare l'intesa nell'interesse dei lavoratori. E. MANZINI (continua a pag. 7)

firmare le tabelle delle retribuzioni conclobate proposte dalla Confederazione delle Aziende Municipalizzate; e poichè i benefici economici che ne derivano non possono essere considerati sufficienti si riserva di risolvere il problema' degli aumenti in sede di categoria.

Pertanto, una volta precisato che Io accordo riguardava esclusivamente il conglobamento e che i miglioramenti che ne derivano sono da noi considerati insufficienti, si è addivenuti alla firma dell'accordo, compiendo una a._ zione indiscutibilmente positiva e senza dubbio di gran lunga più utile e costruttitra di quanto non avrebbe rappresentato il verificarsi di un nuovo accordo separato.

Tutti ricordiamo l'aspra battaglia combattuta, prima contro il diniego delle aziende di iniziare le trattative, poi contro la miserevole offerta di 64 lire al mese infine contro l'accordo minoritario delle 724 lire.

Possiamo affermare:

Passando ad esaminare il contenuto della risposta, stilata o ispirata presumibilmente aallo stesso Prof. Masini, noi constatiamo (non poteva essere altrimenti) che non si e ingrado di smentire nessuna delle affermazioni cla noi fatte, non si è in grado di argomentare nessuna seria scusante alle nostre accuse all'operato del Presidente, in ordine alle sue responsabilità. Anzi, nel -tentativo di ritorcere contro « Voci » l'accusa di falso, si ammette, implicitamente, di essere insufficientemente informati o di essere informati da chi ha voluto far conoscere, allo interessato, una parte della verità: quella meno spiacevole. So' /oliamo il fatto, del resto scusabile, che ron potendo affrontare con possibilità di successo gli argomenti di fondo posti da « Voci », il Prof. Masini o chi` per lui, è costretto a citare o a trascrivere integralmente quegli articoli sui quali noi rinunciamo a discutere, poichè le modifiche apportate non ledono gli interessi dei lavoratori. Dette ciò, veniamo al concreto:

1) Noi abbiamo affermato e qui confermiamo che, nel vecchio regolamento, la ATM era tenuta a 2 tipi di intervento; cieli nel nuovo regolamento non è detto. Non solo ciò non si può smentire anche se, no., sappiamo quanto intemeratamente, -su « Agenda » si afferma che nulla è mutato), ma si viene a sapere che con i soldi dei lavoratori, si è deliberato di « ...attuare qualche investimento patrimoniale e redditizio ». E' assai probabile che gli investimenti deliberati siano veramente redditizi e giovevoli agli interessi dei lavoratori, noi chiediamo solamente di informare i soci sottoscrittori, prima, di attuare questo tipo di investimenti.

Ma l'intervento dell'ATM, c'è o non c'è? Il

prof. Masini sa benissimo che l'intervento dell'ATM nella costituzione del capitale di funzionamento della Cassa Prestiti non c'è! Giacche- si è voluto arrivare ad una sorta di sfida smentisca, se può, il Presidente della Cassa Prestiti quanto sotto affermato: 1951 — contributo dell'ATM alla Cassa Prestiti L. 4-5 milioni.

1952 — contributo dell'ATM alla Cassa prestiti L. (l'ATM ha avuto dalla Cassa Prestiti, con i soldi dei lavoratori lire 15.000.000).

1953 -- contributo dell'ATM alla Cassa Prestiti L. (L'ATM ha avuto dalla Casla Prestiti, con soldi dei lavoratori lire 44.000,000). I dati sopra riportati sono desunti dai conti patrimoniali della Cassa Prestiti per gli anni

1951-52-53, dai quali pure risulta che PIERO CAMPOLUNGHI (continua a pag. (;)

1) Se non ci fosse stata la opposizione della CGIL le cifre dell'accordo sarebbero state inferiori delle at_ tuali;

2)' Nel settore delle municipalizzate non si è riusciti a stipulare un accordo separato, nonostante tutte le manovre, mantenendo intatta l'unità dei lavoratori;

3) L'accordo conclude la prima fase della vertenza (conglobamento) e apre la successiva (revisione del contratto di lavoro).

Come tutte le altre categorie di lavoratori anche i ferrotranvieri sentono l'esigenza di rivedere alcuni istituti contrattuali in particolare: rivedere i minimi attuali di paga; migliorare gli scatti di anzianità; ricalcolare sulla nuova retribuzione le percentuali per le maggiorazioni del lavoro straordiario, festivo, notturno. Per definire questo problema si sono riunite le parti il giorno 5/11. Le aziende hanno affermato che esse non intendono so.. stenere nessun onere. Pertanto si profila una rottura;

43.) avvicinamento delle retribuzioni maschili e femminili; stabilire il calcolo della retribuzionc, ginrnaliera ed oraria:

migliorare l'accordo sulle diarie r trasferte;

migliorare l'indennità dí buona uscita;

migliorare le ferie;

migliorare l'accordo nazionale per le Casse di Soccorso.

Siamo certi che tutte le Organizzaziodi sindacali concorderanno su queste rivendicazioni. Al di sopra delle varie aemaaenti sindacali deve rafforzarsi l'eanità di tutti i lavoratori per poter migliorare il contrattó di lavoro.

Le polemiche non servono, dopo questa orima vittoria del conglobamento, al. tra passi avanti è necessario fare, se saremo tutti uniti e compatti, sicura.. mente realizzeremo altre conquiste. SAZIO CARLO

PERIODICO QUINDICINALE DEI LAVORATORI DELL'A.T.M. - MILANO Anno IV • N, 21 14 NOVEMBRE 1954
AMMINISTRAZIONE
Vigentina, 38 (presso ANPI. ATM) MILANO , Telef. 51406 - 8868 (int. 485) Prezzo 1. 20 Spediz, in abb. postale - Gruppo II
REDAZIONE
Bastioni
MIGLIORATO L'ACCORDO MINORITARIO DEL 72 GIUGNO
SI FACCIANO LE ELEZIONI con liste e programmi unitari!

COSTO DI UNA MATIITA

La società borghese si vanta che l'organizzazione privata del lavoro è quanto di meglio possa deiiderare l'umanità e, quasi a mo' di schermo, fa paragoni con la burocrazia che soffoca gli Enti Pubblici. Grida che questi hanno un'economia pesante, sono lenti e costosi, ma si guardano bene di analizzarne le cause onde porvi rimedio e ciò per un motivo molto semplice che, senza averne l'aria, è politico: il contrasto serve a dimostrare che una eventuale società popolare non sarebbe altro che una enorme, invadente e completa burocrazia. Naturalmente la verità è un'altra e ci proveremo a dimostrarlo.

In Italia si ha questa comica situazione: i creatori della burocrazia sono persone invase di mentalità borghese; sono individui che parlano dell'organizzazione privata come di un toccasana universale, eppure la burocrazia dell'Ente pubblico è nelle loro mani e nulla vieta loro di eliminarla.

Anzi si dan da fare per aggravarla, per poi magari scrivere prolisse relazioni con le quali chiedono l'intervento del privato per risolvere le situazioni, e non si accorgono che, in fondo, con simili affermazioni dichiarano il loro fallimento come organizzatori. Per evitare simili figure hanno un mezzo assai sicuro: ascoltare e collaborare coi lavoratori; solo con essi è possibile combattere la burocra- . zia.

Tempo fa gli impiegati del Centro Stampa erano arrivati ad un piccolo mozzicone con le matite ed il responsabile di tale Centro compilò la debita richiesta di altre 6 dello stesso tipo. Il Capo Serv. firmò e la richiesta fu inoltrata nel labirinto della burocrazia.

Trascorsi parecchi giorni, arrivò una telefonata dal Magazzino per dire che tali matite erano introvabili e si chiedevano ulteriori schiarimenti. Furono dati e si sperò in bene.

Passarono altri giorni; un'altra telefonata comunicò che proprio quelle matite non si trovavano. Il fattorino aveva girato parecchio senza poter reperire la merce. Si rispose di mandarlo in ufficio per vedere se con i mozziconi avrebbe potuto orientarsi.

Venne, guardò, palpò e partì come un diretto., Altre giornate trascorsero e nessuno si faceva vivo; intanto i moz.. ziconi erano ormai ai minimi termini.

Allora, logicamente, ci si informò dei benedetti lapis e finalmente un bel giorno arrivò il famoso fattorino con 6 matite di altro tipo. Gli impiegati, a giusta ragione, non le volevano accettare perchè non erano quelle richieste. Per decidere di provarle si perse parecchio tempo. Un'altra volta vi fu necessità di una lente d'ingrandimento per la rifinitura delle matrici da stampa. Partì la solita richiesta per il Serv. Approvvigionamenti; indi fu trasmessa al Magazzino, il quale dopo alcune sollecitazioni mandò il solito fattorino con una borsa piena di lenti d'ingrandimento. Per farla breve: almeno due ore di lavoro andate in fumo per scegliere la più adatta.

Ora, anche l'Uomo più sempliciotto di questo mondo porrebbe una domanda: — Perbacco, ma quant'è costata effettivamente una di quelle matite? Senz'alteo una decina di volte il suo valore. . Questi sono i frutti della burocrazia borghese, maturati della mentalità borghese.

Il responsabile del Centro Stampa davanti a simile procedura per nulla edificante, pensò bene di avanzare una proposta alla Dir. Gen. Suggerì di assegnare ad ogni Capo Serv. un fon,_ do mensile a render conto per l'acquisto della cancelleria. Quando un lavoratore avesse avuto bisogno di un articolo, il Capo Serv., o chi per esso, avrebbe dato la somma necessaria per l'acauisto e l'individuo, alla sera, nel rincasare, avrebbe comperato l'oggetto di suo gradimento, riportando la pezza giustificativa. In questo modo

il dipendente avrebbe avuto l'arnese più adatto per il suo lavoro e quindi

s'impegnava a farne il miglior uso. Le pezze giustificative sarebbero state elencate e mensilmente trasmesse alla Ragioneria per le sue incombenze. semplice no; eppure la proposta accennata più sopra nelle sue linee generali, è rimasta senza risposta. Si vede che all'ATM il 'Capo Serv. non gode fiducia nell'amministrazione di un fondo a render conto, mentre la gode forse il fattorino che fa l'acquisto per un altro lavoratore senza ben sapere se l'articolo è quello desiderato. Così della merce acquistata viene rifiutata perchè non adatta e rimane in magazzeno a coprirsi di polvere, senza contare che occupa spazio, il quale pure è costoso. Il tutto con una caterva di registrazioni, di carico e scarico, di inventari che costano molti soldi senza utile alcuno.

Come si vede la burocrazia può essere abolita; basta buona volontà e senso di responsabilità. Non ci vengano a dire, le mentalità 'borghesi, che la burocrazia è una calamità, è una produzione della collettività; esse mentono pur sapendo di mentire. Fontana B.

RAPPORTI CON I PASSEGGERI'

L'educazione ed i testimoni

— Urluc, stupid, papagall, cretino! Queste parale le sente talvolta il passeggero in vettura, e le grida il manovratore all'indirizzo di qualche pedone che incautamente si è inoltrato sui binari, obbligandolo ad una rapida frenata. Così se il pronto intervento del manovratore è encomiabile perchè ha evitato un incidente, la bellezza del gesto viene annullata da quelle parole da trivio, che non si addicono a persana che conosca, anche appena, i principi del vivere civile.

Quel manovratore non pensa che il pedone è forse un lavoratore come lui, che il poveraccio è magari assillato da gravi preoccupazioni: un famigliare ammalato, i debiti, la mancanza di soldi: tutte cose queste che abbondano nella vita d,i chi lavora molto per finire di vivere stentatamente, e quindi quando cammina per la strada può es-

LE MANIFESTAZIONIDEL 4 NOVEMBRE

Nel

impegno

Quest'anno la manifestazione celebrativa del 4 novembre ha raggiunto un elevato significato come mai nel passato era stato riscontrato.

Con l'animo commosso per la buona riuscita della celebrazione si rivolge un vivo ringraziamento a tutti i rappresentanti che hanno data con la loro presenza quel vasto tono unitario ed elevato alla manifestazione.

Al mattino, alle ore 9,45, la messa al Campo, officiata in P.zza S. Ambrogio ha aperto il ciclo delle varie manifestazioni celebrative della giornata. Con il Corpo Bandistico dell'A.T.M., alla testa, un forte numero di combattenti, Reduci e Partigiani con le loro bandiere, percorso il breve tratto da P.zza Castello alla sede della Direzione, hanno deposto una corona di alloro alla lapide che ricorda i gloriosi caduti della ATM. Il segretario della Sezione Combattenti, Alberti, ha letto il Bollettino della Vittoria e il proclama delle associazioni consorelle. •

Il dott. Dino Roberto, della Direzione dell'ATM, portando il saluto della Direzione e della Commissione Amministratrice ha con elevate parole esaltato lo spirito Patriottico, che sempre in forma operante vive fra i combattenti, Reduci e i Partigiani ed ha quindi concluso il suo dire invocando la concordia di tutte le tendenze per assicurare una pace duratura.

Il Presidente della Sezione, Cav. Tra. ; becchi, ha concluso la manifestazione

ringraziando tutti i convenuti. per l'affettuoso tributo fraterno ai gloriosi Caduti.

Il corteo, con il Corpo Bandistico alla testa, si è ricomposto, portandosi in via Mercanti al Sacrario dei Partigiani d'Italia, per commemorare il loro sacrificio, deponendo una corona d'alloro. Maitan, in tale circostanza, con sentite parole ha esaltato il grande signir ato della manifestazione e la necessità di rafforzare la unità per far fronte alle nubi che si addensano all'orizzonte nuovamente, per la minaccia rappresentata dal riarmo tedesco.

Presso la Casa del Mutilato, alle ore .t,30, si è svolto un commovente incontro, quindi i Reduci, i Combattenti, i Partigiani, in folto gruppo si sono raccolti per il « rancio speciale presso il"nostro Cral.

Il « rancio speciale » ha dato motivo ad un fraterno incontro ed ha maggiormente posto in risalto il particolare significato unitario raggiunto dalla grande manifestazione.

Cena della trincea e canzoni popolari hanno creato una atmosfera di sori a rietà fraterna.

Alle ore 15 la manifestazione si è chiusa con la partecipazione alla grande manifestazione cittadina, che ha visto sfilare per le strade di Milano un grande imponente corteo, formato da tutte le. forze Combattentistiche fraternamente unite ner esaltare il significato della giornata del 4 Novembre.

sere distratto da un'idea fissa che gli sta come spina nel cuore. Insultarlo, dopo lo spavento provato, non è leale, non è da persona cne abbia un minimo di rispetto per se stesso. Inoltre è loeicl. è umano, che il passeggero in vettura, ascoltando quelle parole di bassa lega, si senta invadere da un senso di rivolta verso colui che le pronuncia e purtroppo, questa avversione, non viene limitata soltanto a auel manovratore ma viene estesa a tutta la categoria. Siamo schietti, si può condannare il passeggero per il suo' modo di pensare? Certamente no, perchè gli insulti indispongono anche coloro che in fatto di educazione non sono degli stinchi di santo. Si dirà: cosa c'entra l'educazione con i testimoni. C'entra e come! La maleducazione del manovratore porta anche ad un altro inconveniente, assai grave: quel pedone, quel passeggero, si legneranno al dito gli insulti e non lasceranno passare occasione per scagliarsi contro i tranvieri. Quando un manovratore subirà, con la vettura, un sinistro aualsiasi ed avrà bisogno di testimoni per scagionarsi, gli potrebbe capitare di avere fra i presenti il pedone ed il passeggero che si ricorderanno degli insulti; allora stia pur certo, il guidatore, che essi si offriranno sì come testi ma contrari, anche se non avranno visto• il fatto, ancne se saranno sopraggiunti ad incidente avvenuto. Invece il manovratore, e questo capita frequentemente, malgrado cercherà d'essere cortese, non riuscirà ad avere testimoni o ne troverà uno che poi non sempre sarà reperibile. Ti: queste cose, che sembran baziecole, finiscono per costare all'ATM un mucchio di soldi, mentre al tranviere costano parecchi biglietti da mille in premi evitati sinistri che se ne vanno in fumo quando potrebbero far comodo per qualche spesuccia extra paga.

Tutto ciò non è favola, ma verità che constatiamo giornalmente nel nostro lavero di raccolta delle testimonianze. Son troppi i cittadini che dopo aver raccontato il fatto ci spiattellanc chiaro e tondo, la loro antipatia per -i tranvieri, e ciò per una sgarberia subita. Noi sappiamo che i tranvieri maleduca_ ti son pochi, però in numero sufficiente purtroppo, per mettere, ad ogni costo, in cattiva luce l'intiera categoria, e

questo è grave. Come possiamo chiedere alla cittadinanza di sostenerci nelle nostre rivendicazioni quando essa non è del tutto ben disposta verso di noi?

Non ben disposta appunto per il malcontento verso alcuni tranvieri.

Già ci Dar di vedere uno di questi pochi. dalla cui bocca sgorga facile l'insulto, balzare in piedi, puntare l'indice contro di noi e dire: — Noi saremo maleducati ma tra il pubblico v'è di peggio. — E' vero, però il tranviere indossa la divisa che vien pagata dal cittadino, il quale vuol vedere in chi la porta un uomo modello anche se lui stesso non lo è. Una divisa è un simbolo delle comunità, che va sempre onorato e mai offuscato da un contegno incivile. Esser gentili costa DOC() e procura grandi soddisfazioni. Provi, il guidatore, davanti al cittadino maleducato per l'ira che l'invade, non perdere la calma

Invito alla collaborazione

A TUTTI I DIPENDENTI DELL'A.T.M.

Il giornale mette a vostra disposizione tutta la redazione. Avete un'idea, una critica od un appunto da fare su argomenti aziendali o che comunque interessano i lavoratori, chiedete, tramite la vostra Commissione Interna, che un redattore sia messo a vostra disposizione ed il giornale, nel più breve tempo possibile, provvederà.

Dipendenti dell'A.T.M.!

Tutto ciò che vi sembra non vada, sia giusto o criticabile nello svolgimento delle vostre mansioni all'ATM o nelle sue istituzioni, possono essere argomenti che interessano tutti gli altri lavoratori, perciO comunicateli ai redattori e « Voci dell'A.T.M. li pubblicherà.

e mostrarsi cortese; otterrà risultati sorprendenti; vedrà il tizio calar rapidamente di tono e talvolta quasi scusarsi, mentre i passeggeri presenti saranno solidali col tranviere pronti a difenderlo se occorre, e qualche volta questo già avviene quando il personale si mostra appunto assai educato. Però i casi sono sporadici, ma non è difficile generalizzarli: basta che i guidatori educati tengano d'occhio i colleghi che « sgarrano », per invitarli con franchezza ad essere corretti poichè questo è un obbligo; dal loro contegno dipende il buon nome di tutta la categoria e non hanno alcun diritto di menomarlo.

Il miglior sostegno della dignità di un uomo che indossa una divisa è la sua educazione:" Più questa sarà raffinata, più la stima che godrà sarà grande. E la stima di oltre un milione di milanesi non è cosa da poco.

FONTANA B

Che proprio debban essere i lavoratori a piantar grane perchè la Direzione abbia a preoccuparsi del servizio che non ...a. è ve ramente grossa.

Vita difficile, quest'anno, per 1 personale viaggiante. le vetture marciai.° anni o. :L.nziate una dall'altra; alla fermata i cittadini che attendono son numerosi e. la sosta della vettura più lunga; i minuti volano ed alla successivo il gruppo in attesa è più folto ancora. Tutti voglion salire e spir gi tu che spingo anch'io, il movimento diventa propizio' per i commenti sarcastici, volan parole grosse; il passeggr, o scambia il manovratore od il bigliettario per l'A.T.M. e su questi poveracci, senza colpa nè peccato, riversa il suo malumore. Quel tapino di guidatore non sa più che pesci pigliare e finisce per rimetterci del suo. Perbacco se , ci rimette! Egli deve fare un mucchio di cose: deve guardare avanti, a destra, a sinistra, lo specchio retro‘iisivo e le portiere, Quando quest'ultime stanno Chiudendosi, può capitare che un cittadino corra e nel tentativo' di salire si sbucci una gamba. La colpa non è del tranviere perché quando ha azionato la poniera il tizio era fuori, magari per pochi centimetri me fuori, dalla visuale dello specchio e quindi non poteva essere notato. D'altra parte è assai difficile, in simili frangenti, provare la colpa del passeggero e così, per una fatalità, l'ATM, se va bene, paga le sue 30-40 mila lire di R. C. Ma pagasse soltanto l'ATM! No, anche il guidatore deve rimetterci il suo premio evitati sinistri. Hanno ragione i milanesi di esser malcontenti? Mille ragioni hanno; essi sborsano, ogni anno, qualcosa come 15 miliardi di lire con soldi tolti dalla sudatissima paga, ed in cambio ottengono di poter viaggiare ben ben pigiati come saraine in scatola. :Noi: solo viaggiano compressi, ma per mettersi in quella condizioni devono attendere, alle fermate, molto tempo.

L'A.I.M. non vuol credere a queste cose. Non vuoi prendere sul serio il personale quando si agita per far comprendere che così non può continuare. Ma perchè la A.T.M. non vuol credere? Già„ non può credere perchè, purtroppo, i dirigenti non usano il tranvai. Usano l'auto, la quale, ironia del caso, viene pagata e mantenuta dal cittadino che viaggia come sardina in scatola; usano l'auto con tanto di autista e non fanno economia. li colore della macchina, poi, è dì gradimento personale e non quello simbolico verde pisello e verde bandiera che indica la pubblica proprietà. I dirigenti viaggiano comodi, perciò non possono comprendere i disagi di chi li mantiene. Però, Può darsi che qualche sforzo lo facciano: quando con l'auto corrono affiancati ad un tram e per curiosità abbassano la testa per guardar fuori dal finestlrno onde osservare la vettura; se è piena zeppa "si sentiranno soddisfatti pensando ai tanti bei soldoni che entreranno nella cassa aziendale. Peccato che in questa non entrino anche i « moccoli » dei passeggeri. Dunque se il personale pianta grane lo fa a ragion venduta perchè vive la stessa vita del cittadino che trasporta. Per poter capire cosa bisogna fare è necessario viaggiare molto sui tram, antobus e filobus. Allora animo, i dirigenti, lascino l'auto per usare gli umilissimi mezzi di trasporto di cui si serve il popolo: impareranno molte cose, specialmente per migliorare il servi-. zio. Se putacaso si vergognassero viaggiare in tram, nulla di mele, si acquistino un'auto e personalmente se la mantengano. Per noi basta un'auto sola aziendale, da adoperarsi in casi eccezionali. Diciamo una sola perchè è ridicolo che la ATM, un'azienda di trasporti, con un migliaio di vetture che raggiungono tutte le località che interessano la Direzione, debba fornire mezzi supplementari e ciò per questione ai dignità. Anche i lavoratori hanno una dignità e crediamo che 'con noi siano d'accordo i consiglieri comunali.

2 VOCI DEL L' A. T. M_
CONTROLLIAMO
SPESE AZIENDALI
LE
ricordo dei caduti
di pace per tutti
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LILLA BRIGNONE

La Commedia di Giovanni Giacosa «Cadoho le foglie» messa in scena qualche sera fa al Teatro Olimpia per la regia di. Luchine Visconti dalla Compagnia di Lilla Brignone, Gianni Santuccio, Salvo Rondone, Lina ha ristosso il più lusinghiero successo di pubblico e di critica. La prima volta che andò in scena questo lavoro, a Milano il 31 gennaio del 1900, la critica teatrale dell'epoca così scrisse tii giornali: « La commedia, salutata con scoppi di gioia dal pubblico affollato della prima sera, si ripete da due settimane e il pubblico continua ad accorare numeroso, Perchè al botteghino si riunivano ogni giorno lunghi interminabili elenchi di prenotazioni, si decise di fare delle mattinate. Allora non si usavano ancora, e parve una innovazione veramente straordinaria a.

Il successo si ripete dopo 54 anni dalla prima rappresentazione. E' la storia della famiglia di Giovanni Rosani. piccolo borghese, che si è fatto una posizione col suo'lavoro, onesto. Ma un bel momento, la crisi economica della società, coinvolge anche lui, e nessun amico di quella scalata che, la sua seconda moglie Giulia e suo figlio frequentavano, vengono in suo •aiuto. E' necessario cambiare metodo di vita in casa per meglio tirare avanti nella nuova situazione, ma male accolgono queste direttive. Giulia e Tommi e solo la figlia Nennele (Lilla Brignone) capisce la situazione. Bisogna cambiare casa, una più modesta, e in Svizzera, dove si recano per la nuova dimora, vi è il nipote di Rosani. Massimo, ingegnere che è impegnato alla traforazione della galleria del Sempione. Nennele, ragazza giudiziosa, prenderà le redini economiche della casa, contrastata dalla matr 7gna la quale vorrebbe avere lei questo privilegio, e lo rivendica al marito, ma non già per il gusto domestico, sarà solo per avere la possibilità di maneggiare i danari a suo piacimento, per apparire in seno a quella società corrotta cui è abituata. Il contrasto delle concezioni sulla vita basata sul lavoro e sulle gioie che da esso si possono trarre, sono l'argomento contrastato che Massimo (Gianni Santuccio) pone a Tommi (Fabrizio Moini), perchè quest'ultimo non si perda con un malafemmina che pian piano attira nel suo ambiente corrotto a tutti i vizii.

Il capo famiglia Rosani (Salvo Rondone) occupato di giorno presso l'ufficio d,i suo nipote Massimo e la sera in casa per un lavoro extra che gli permette di arrotondare lo stipendio, non ha tempo per vedere il travaglio morale dei suoi famigliari. Se ne accorgerà solo quando Nennele, disperata, stanca di lottare e di vedere il sacrificio del padre, ricambiato da Giulia con il tradimento e da Tommi con l'abbandono della famiglia per sposare la sua maltifemmina con cui ha contratto un forte debito di gioco e solo con lo sposarla, può sdebitarsi; Nennele, ténta il suicidio. il padre la salverà dall'inconscio gesto; solo allora egli avrà esatta consapevolezza di quello che è avvenuto in casa sua; sarà un'autocritica alla sbagliata educazione che la società ha dato el1~111~11•

I giorni

« I giorni della Camune » dramma in quattordici quadri di « Bertolt Brasali a Prefazione di Luciano Lucignani. Nella collana della « Giraffa » n. 5, della Cooperatiim del Libro Popolare, Milano, 1945 - L. 550.

I giorni della Comune è la storia di come nacque e come si svolse il primo esperimento di stato socialista che la storia ricordi: quello che il proletariato parigino mise in atto all'indomani della ca luta del secondo l'impero Napoleonico in Francia, dopo la battaglia di Sedan, nel 1870.

Allora i proletari di Parigi si trovarono, soli, a dover lottare su due fronti: contro gli invasori tedeschi e contro i reazionari francesi che, spaventati da questa imponente :orza del popolo

DI GIOVANNI GIACOSA

ai suoi famigliari col suo beneplacido consenso, solo Nennele sorretta da Massimo, che al fine sposerà perchè innamorata e riamata, ha saputo far fronte al cattivo gioco e mettersi sulla stra_ da che apriva un'avvenire sereno, quello del lavoro, anche se le prime volte, mille difficoltà rendevano la cosa difficile.

La commedia di Giacosa è una critica alla società borghese in crisi, essa ne indica le cause, materiali, morali, culturali, .a regia di Visconti e impeccabile nulla è stato trascurato per rendere a realtà» la scena in ogni particolare; resa efficace inoltre dalle interpretazioni di attori che hanno datò tutto il loro meglio con la massima naturalezza.

S. D.

Nella serie di interviste fatte a uomini della cultura, teatro e cinema che e Voci pubblica per i suoi lettori, è di turno il noto regista teatrale e cinematografico e Luchino Visconti >i.

E' oggi al teatro Olimpia, ove è da poco andata in scena la commedia di G. Giacosa a Cadono le foglie» con la regia di Luchino Visconti, che riesca a fissare l'appuntamento col celebre regista del film a Senso» (sabotato dalla giuria alla recente mostra di Venezia) per un'intervista, gentilmente concessa. Poi ritroviamo infatti più tardi, dietro le quinte del palcoscenico; grandi cartelli ti invitano all'osservare scrupoloso silenzio ed a camminare in punta di piedi. Qua e là, macchinisti, comparse, scenografi, elettricisti, sono pronti ad entrare in azione ad un cenno del direttore di scena; tutto si svolge con rapidità e precisione nel silenzio, consentito dal movimento, mentre il

sipario è da qualche minuto alzato sulla scena del primo atto.

E' nel camerino dell'attore Gianni Santuccio, cui tra poco toccherà andare in scena, che, Visconti m'invita ad entrare e, dopo che Egli ha preso visione del contenuto dell'ultimo numero di Voci » interessandosi ai motivi più salienti, ha inizio l'intervista.

— Come vede Lei oggi la situazione del teatro in Italia e, qual'è la sua opinione in proposito?

La situazione del teatro in Italia è molto grave, in quanto non vi è 1 una forma vitale del teatro economicamente indipendente. Vi è ancora una forma di carità, di sovvenzione nei confronti del teatro di prosa che lo Stato fa, tanto per non lasciare che le cose muoiano di morte naturale. Tali sovvenzioni vengono tuttavia passate, in alcuni casi, a chi realizza lavori teatrali che non siano in contrato con le concezioni conservatrici care a chi dirige la vita sociale del Paese...

UOMINI DI OGNI TENDENZA

chiedono il miglioramento dei rapporti

Nel mese di ottobre si è tenuto nel Salone del' Palazzo di parte Guelfa di Nostro Firenze il Consiglio Nazionale dell'As-

sociazione

Dai lavori del Consiglio è scaturita una chiara e documentata condanna al sistema oscurantista e poliziesco instaurato dal Governo che avvilisce non solo la nostra economia ma ogni manifestazione culturale, scentifica e perfino sportiva. Questa condanna ha assunto un valore e una drammaticità particolare in quanto chi accusava l'ostruzionismo Governativo, non erano solo i lavoratori ma i più valenti artisti, tecnici, scrittori, uomini politici, critici e sportivi di ogni tendenza politica venuti da tutta Italia.

Nella sala, gremita di delegati, abbiamo notato il Sen. Bitossi, l'accademico On. Coppola, le scrittrici, Sibilla Alerami e Ada Alesasndrini, il pittore Treccani, l'on. Targetti Vic. Pres. della Camera, Cesare Zavattini.

Un quadro ben più ampio della risonanza di questa riunione si è avuto allorquando il Presidente dell'Associazione Italia URSS ha letto le adesioni pervenute a questa manifestazione. Fra esse vi sono uomini come l'on. Caroaia, il Sindaco La Pira, Renato Guttuso il Presidente del Coni Barassi, il Rettore dell'Università di Roma Prof. Ugo Papi, Gino Bartali, Giuseppe De Santis, Prof. Sotgiu, Giudo Aristarco, Emilio Einaudi, rappresentano la cultura, la scienza, lo sport e la tecnica di tutto il paese.

Durante tutte e tre le sedute del Consiglio la pesante atmosfera di vergogna e di sdegno che regnava nella sala e nell'animo dei delegati dovuta alle continue denuncie di illegali ed illogici soprusi da parte della autorità Governativa che mira ad impedire ogni scambio, sia pure scientifico con la URSS.

.VOT ACTA' E l HINARIE

francese, non esitarono, come sempre, ad allearsi agli stranieri, ex nemici. Brecht, attraverso una serie di scene indimenticabili, ei mosU'a questo dramma come lo visse e lo patì il proletariato di Parigi, e contemporaneamente anche sotto il punto di vista delle classi dominanti. Da questo serrato gioco di confronti e di contrapposizioni nasce un giudizio implacabile e acuto: Thiers, capo del governo reazionario, additando ai nobili e grossi borghesi, Parigi avvolta nel fumo degli incendi e delle stragi causati dalla repressione armata dei reazionari, dice: La Francia siete voi, signore e signori. Ma il lettore trarrà le sue conclusioni ben diversamente dopo aver conosciuto tutta la somma di tradimenti e di ferocia, di affarismi ingordi messi in opera da

servizio -speciote

In apertura l'on. Barbieri precisa quali sono i compiti dell'asocsiazione Italia URSS « non di elaborare la cultura e la tecnica sovietica, ma di informare l'opinione pubblica, gli studiosi di quanto avviene in ogni campo dal culturale al tecnico allo sportivo nel mondo socialista. L'Associazione svolge quindi una azione di grante interesse sociale, culturale e scientifico, azione che spetterebbe al Governo.

Dopo questa breve introduzione l'On. Barbieri inizia con la denuncia di una serie di ostacoli, soprusi del Governo che ora, al fine di regolarizzare gli scambi con l'URSS ha inventato un cervellotico ed enigmatico sistema di <, Reciprocità » secondo il quale ogni scambio, sia esso culturale economico o sportivo, deve avvenire attraverso il Governo e non direttamente fra associazioni ed associazioni, come normalmente avviene negli scambi internazionali.

Tutti gli itterventi saranno chiare e documentate denunce contro questo ostruzionismo che ostacola i normali rapporti fra l'Italia e l'URSS. Per brevità di spazio, riporterò solo alcuni interventi come quello del Prof. Carpi direttore del giornale a Moneta e Credito a. Egli dopo aver portato a conoscenza che il Governo Italiano rifiuta le merci dell'URSS anche se di migliore qualità e a più buon mercato e si giustifica affermando che « i paesi dell'est » *non sono in grado di darci una contropartita alle nostre merci. Il Pr. Carpi osserva che oggi l'URSS esporta 4 volte di più che prima della guerra e mentre l'Italia rifiuta di coma merciare con l'URSS, la. Francia, l'Inghilterra e persino la Germania di Adenaur concludono vantaggiosi contrat-

di B. Brecht

borghesi contro la Francia, pur di realizzare il loro sporchi interessi, contro cioè quei proletari che lottavano per la indipendenza e la libertà della Francia. Brecht in Italia è stato solo raramente rappresentato, perchè la censura troppo spesso lo ha proibito. Agli italiani insomma non resta che da leggerlo « I giorni della Comuné » è un dramma che non perde nulla ad essere letto, anzi, tiene legata l'attenzione forse più di un romanzo, rapido, avvincente, vivo com'è. E' quest'opera di Brecht, non solamente la prima traduzione italiana, ma addirittura la prima edizione in tutto il mondo che presto le storie letterarie e teatrali annovereranno tra i capolavori del grande scrittore tedesco tutt'ora vivente.

ti economici. Ciò acacde afferma il professore Carpi, mentre la nostra industria si dibatte in una crisi sempre più grave. Mentre 2 milioni e mezzo di lavoratori sono senza lavoro.

Il giornalista sportivo Angelo Glireldocumenta come l'ostruzionismo del Governo ha impedito che venisse attuato lo scambio di squadre Italiane (Inter, Roma. Firenze) e Sovietiche (,Spartaco e Dinamo) concordato dal Presidente del CONI Barassi per il 1954

L'Avv. Luigi Chiarini Direttore della' rivista « Cinema tIaliano a denuncia il sabotaggio del Cinema: di questa forma culturale che ci dà l'esatto quadro degli usi e costumi e del livello tecnico artistico di un popolo. Il sabotaggio, afferma l'avvocato non si limita a irrpedire gli scambi, quest'anno non vi saranno scambi di films in quanto il Governo Italiano non ha rinovato l'accordo sull'esportazione, ma censurando i film sovietici anche senza pretesto con verdetti cervellotici.

Per esempio la pellicola sportiva «Stadio Dinamo» è stata censurata• perchè... svolge propaganda contraria all'ordine pubblico, la Caduta di Berlino perchè turbava l'ordine interno e così via.

Alla sera pensando alle seguenti parole dell'on. Barbieri «i nostri nemici sono la diffideza, il sospetto, il dogma, le barriere ». Acora sotto l'impressione del grande salone Brunellesco con il soffitto completamente in legno e le antiche panche poste attorno la sala, pensavq alle inquisizioni religiose del Medio Evo e del rinascimento. A Leonardo da Vinci costretto a scrivere in modo incomprensibile per nascondere le sue opere ed il suo ingegno a Galileo Galilei imprigionato per aver scoperto leggi nuove, a Giordano Bruno arso vivo. Ma può dopo tutto gli esempi della storia lo oscurantismo ancora impera. A? E' possibile che per colpa di una vecchia classe dirigente corortta e vacillante sia ostacolato il progredire della scienza, della cultura, della tecnica, il progresso stesso di tutto il nostro popolo. E' giusto che per avere notizie di quel mondo nuovo, sorto'da una rivoluzione sociale la cui idea ha trionfato in un terzo del mondo ed è seguita con ansia da milioni di uomini, i tecnici, gli scienziati, il popolo, debbono attingere le informazioni da altri paesi magari alla Ainerica o addirittura dalla Spagna fascista. Non si può ostacolare la sete di verità che nasce spontanea non solo gli scienziati e ai tecnici, ma nella mente e nel cuore di ogni Italiao. Chi vuole perpetrare questo stato di cose che crea artificios barriere alla verità sono gli stessi nemici della libertà, della democrazia. Sono coloro che con calunnie con vessazioni vogliono impedire al popolo lavoratore di marciare decisamente sulla via del progresso sociale. Ma chi come gli attuali corrotti dirigenti ha paura della verità è destinato a cadere nella polvere travolto dalle stesse menzogne.

LUCHINO VISCONTI

Sovvenzioni di questo genere a me vengono date (salvo il caso per la messa in scena, della .< Tre sorelle , di Cecov al Manzoni l'anno scorso) tuttavia sono, per principio, contrario a queste forme di sovvenzioni per far vivere il teatro perché il teatro si sviluppi e attiri - a se un vasto pubblico, come il cinema, bisogna portare delle riforme adeguate atte a favorirlo.

Per avvicinare quel numeroso pubblica, che tuttavia è attratto al teatro di prosa, ma solitamente tenuto lontano per ragioni diverse; quali soluzioni proporrebbe?? Proporrei una riforma che si basa su te punti essenziali, cioè: qualità, durata, prezzi. Infatti, uno. spettacolo veramente buono, può tenere il cartellone per dei mesi e quindi a prezzi molto bassi, in parità di concorrenza col cinematografo, così che anche quel pubblico che solitamente riesce ad andare al cinema una volta la settimana con la famiglia perchè spende meno, potrà, con la stessa spesa, vedersi un buon spettacolo a teatro da intercalare al cinema.

E' sufficente il numero dei locali esistenti oggi per ospitare una ripresa, vista in questo senso, del teatro di prosa?

In Ita tia scarseggia il numero dei teatri, anzi, direi che sono pochissimi se teniamo conto dell'invadenza e giusta concorrenza del cinema e della rivista, a scapito naturalmente, della prosa. Che ne pensa delle 'compagnie dilettantisticne che i CRAL Aziendali tengono in vita a prezzo di non pochi sacrifici che non sono solamente economici??

Le compagnie dileItaittistiche sono una cosa importantissima perché alimentano la passione per il teatro tra i giovani, sia per coloro che assistano agli spettacoli e in particolare per i giovani che l'interpretano. Il teatro ha molto bisogno di giovani quadri in quanto il cinema assorbe attualmente la parte migliore. Sia per le formazione dei quadri e sopratutto per la sua funzione educativa, bisogna prernrei molta cura e attenzione nella scelta dei lesti da rappresentare, cosa che non sempre viene osservata. Buona è stata la vostra iniziativa per realizzare il teatro dei ragazzi, cui io auguro il miglior successo nel futuro. I migliori auguri anche a Lei Sig. Visconti, da tutti i tranvieri milanesi.

SALVATORE DONATI

Filastrocca autunnale

Filastrocca autunnale all'Azienda va molto male disavanzo in aumento tutto quanto è fermento, arzigogoli Urbani pateracchi Interurbani sperimentai bigliettari scempio gli orari personale licenziato il servizio è ingolfato punizioni e censura ogni cosa si fa dura niente assunzioni pochissime promozioni. attacchi sui giornali interpellanze comunali. adosso ai tranvieri invitti filobustieri!

Che morbo aziendale 'sto' male autunnale... ...Buon dì direttore, buon giorno dottore salute avvocato che gioco sbagliato che mala faccenda risanare l'Azienda torcendoci noi come fossimo buoi... Sarebbe più giusto pulire piuttosto • certi angolini davvero sporchini togliendo prebende ai senza faccende!.... Il matador

TEATRO VIVO SUCCESSO ALL'OLIMPIA VOCI DELL'A.T.M. 3
ELF
ABBIAMO INTERVISTATO LUCHINO VISCONTI g
della Comune„
IL CONVEGNO DI FIRENZE DELL'ITALIA - U. R. S. S.

Il comune sforzo dei lavoratori e dei dirigenti ha risanato l'azienda

PER LO SVILUPPO

DELLA NOSTRA AZIENDA

Approfondire e divulgare la conoscenza dei fattori tecnici, finanziari ed economici della nostra azienda per realizzare un largo schieramento operante per la soluzione di tutti i problemi che ne ostacolano il suo progredire

« Voci dell'A.T.M.» interpretando il sentimento largamente diffuso tra i lavoratori, nell'intento di dare un valido contributo alla lotta per la difesa e il potenziamento della Municipalizzata,' provvederà a pubblicare una serie di notizie sulla gestione dei vari servizi aziendali, desunte dalle pubblicazioni ufficiali, allo scopo di divulgare i dati essenziali di ciascun servizio.

tenziare le aziende municipalizzate. Il doti. Remo Ferrara, membro della Oomrn. Amm., nel corso della -manifestazione per il «Concorso La più bella Pagella », a giusto motivo ha sottolinealo, nel suo discorso, che: — «Noi abbiamo ia fortuna di vivere in una azienda dove sono in massima parte realizzati gli obbiettivi i postulati che ispirano l'azione della classe lavoratri-

Servizi speciali a cura di ANTONIO PEDROTTI

Sulla base della conoscenza più ,opprofondita dell'andamento economico dei vari servizi della azienda nel suo molteplice complesso i lavoratori potranno, in avvenire, meglio che per il passato, esprimere la loro opini"ne su ogni fattore della produzione.

I lavoratori desiderano trovare un concreto terreno di collaborazione con tutti coloro che sono interessati allo sviluppo della municipalizzata per potere dare l'apporto della loro diretta esperienza per indirizzare la loro volontà di fare progredire l'azienda verso la soluzione di tutti quei problemi che in un modo o nell'altro ostacolano lo sviluppo costante della Municipalizzata nel quadro della tutela degli interessi degli utenti e dei dipendenti stessi.

Si sappia quindi nell'interesse della vita Aziendale, comprendere e sapere valorizzare questa ansia di sincera collaborazione espressa dai propri dipendenti.

La storia della Municipalizzata pone in risalto questo fattore. I lavoratori da oltre 50 anni si battono, infatti, per consolidare e sviluppare le Municipalizzate con entusiasmo, comprendendo essi, che la Municipalizzata rappresenta una decisa importante conquista del mondo del lavoro, conquista atta ad assicurare lo sviluppo eeoncmico-sociale del paese in senso democratico.

La lotta decisa dei lavoratori di Milano per la Municipalizzazione della Centrale del latte e del gas, sono la manifestazione più convincente della vovontà dei lavoratori di difendere e po-

ce, ove vi può esSere la concorde assidua e costante ricerca dei mezzi più opportuni per il progressivo miglioramento delle condizioni economiche dei dipendenti ».

I concetti espressi, dal dott. Remo Ferrara, sono condivisi dai lavoratori, i quali, però, devono constatare, con amarezza, che ove vi dovrebbe essere la concorde assidua collaborazione regna invece, in molte circostanze, uno stato tli profondo contrasto causato dal fatto che i lavoratori non possono, in forma organica e costante, esprimere la loro volontà di collaborazione per il semplice motivo che lo strumento atto per tale collaborazione — il Consiglio di Gestione — non è tenuto nella giusta considerazione proprio dalla stessa Commissione Amministratrice.

I dipendenti dell'ATM, ricchi dell'esperienza delle lotte passate, per il miglioramento dei servizi e delle condizioni di vita dei lavoratori all'interno dell'azienda, sapranno certamente, comunque esprimere, con o senza il con. senso della Comm. Ama., la loro volontà, non mancando di approfondire la conoscenza di tutti i vari complessi problemi della produzione, per dare in forma , sempre più concreta il loro valido apporto per il miglioramento della Municipalizzata.

« Voci dell'ATM' è lieta di dare il suo co-ntributo per quetsa importante azione ed è certa che il suo sforzo sarà apprezzato dai lavoratori i quali non mancheranno di dare a loro volta il loro decisivo intelligente aiuto per assicurare le migliori fortune alla Municipalizzata nell'interesse di tutti.

4d~raallera~M~Illall

Nei prossimi numeri « Voci dell'A.T.M. pubblicherà dei servizi speciali, su due pagine, per divulgare i dati essenziali di ciascun servizio aziendale.

Sul prossimo numero i dipendenti del servizio automobilistico urbano ed interurbano saranno, Essi, con le loro brillanti afferma. zioni, conseguite nel campo della produzio-

COORDINARE E SVILUPPARE I TRASPORTI DELLA PROVINCIA

11~~11~.~5~1111~111.51~~ ..kirso4311~".

Solo con la formazione del Consorzio fra Comune e Provincia di Milano sarà possibile realizzare una vasta, organica, riforma dei pubblici trasporti tale da favorire lo sviluppo economico-sociale di tutta la zona che si estende oltre 50 chilometri attorno a Milano

Di tutte le regioni italiane la Lombardia gode al massimo della prerogativa di avere la sua capitale ai centro di una vasta zona di produzione e di lavoro, al centro di una rete intensiva di traffico nazionale ed internazionale.

Le esigenze di lavoro e di trasporto dei suoi abitanti vanno molto al di là dei ristretti confini urbani di Mi:ano, i quali devono ritenersi estesi a tutta la regione.

Il mercato di Milano, le sue industrie e i suoi traffici assumono un'importanza che investe può ben dirsi l'intera economia nazionale.

E' con questa premessa che la città di Milano nel risolvere il problema basilare dei sui trasporti interurbani deve essere considerata una metropoli che si estende col proprio irtheriand oltre 50 Km. all'intorno della sua periferia.

corrono fO industria e industria nella stessa

Periferia, fra il giornaliere movimento d'interesse commerciale nazionale ed estero tra centro e la industrie lombarde.

L'impostazione di linee di trasporto veloci, siano queste su rotaia o su gomma, coordinate in modo unitario ed efficiente, è pertanto questione di fondamentale importanza per la Previncia.

Solo con la gestione di dette linee da parte di unica azienda sarà possibile coordinare in modo efficiente tutto il complesso di trasporti pubblici della nostra Provincia.

Il problema tecnico e finanziario che ne deriva da una simile vasta, complessa esigenza di carattere provinciale non può essere risolta dal solo Comune di Milano anche 52 ne avesse la possibilità.

dovranno irradiarsi per l'intherland milanese quei mazzi velocissimi su rotaia o su gomma che renderanno possibile il congiungimento in tempo brevissimo anche dei due estremi periferici dell'in 'erland fra di loro, come potrebbe essere Monza-Magenta. f:a smls impostazione ne viene di conseguenze a necessaria formazione di un Consorzio fra Provincia e Comune di Milano.

Tale Consorzio avrebbe la capacità di impostare il programma tecnico della riforma dei trasporti della Provincia, avvalendosi dell'esperienza dell'A.T.M. e di sostenere il programma tecnico con soluzioni finanziarie adeguate.

ne a fornire i motivi del « servizio speciale ».

« Voci dell'A.T.M. a per g liscopi che intende conseguire, con la sua iniziativa, e per migliorere, rapporti democratici con i sud lettori, invita tutti ad inviare alla Redazione, critiche, osservazioni in merito ai vari « servizi speciali e sulla vita della Municipalizzata.

Devesi pensare ci t.arti interessanti nen salo al. cittadino di Milano ma al complesso molto superiore ei quanti cioà nei confini ddrintherlond, sopra indicato, hanno rapporti continui ccn il centro. flusso e il riflusso della massa che giornalmente si reca al lavoro va considerata anche nei rapporti che necessariamente inter-

Sarebbe ingiusto che il peso finanziario gravasse soltanto sui cittadini di Milano quanio il beneficio è allargato alla Provincia, che come sopra già detto ha unicità di inI teressi col centro.

D'altra parte il problema è ben legato a quello che sta affrontando attualmente il Comune di Milano per la metropolitana, poi. che sarà proprio dalla metropolitana care

Il beneficio che ne deriverebbe da simile soluzione, per ia città di Milano e la Provincia Ò facile da dimostrare ed intuitivo come intuitivo l'interesse che ne scaturisce per' tutta la regione lombarda.

Inte-es3e che va oltre ai confini della stessa quando si pensi alla preminente situazione della Lombardia con tutte le industrie sparse rel suo territorio che verrebbero così legate efficacemente e coordinatamente ne! loro complesso di rapporti commerciali e di produzione con la metropoli.

• 4 Voci DELL'A.T.M.
C 0 1\/ U \ ICATO
Voci d ell'A. T M.,, è un valido strumento di orientamento della lotta che la categoria sostiene per la difesa e lo sviluppo della Municipalizzata

Con la loro unità operante, i lavoratori dell'A.T.M. sapranno sventare ogni attacco alla Municipalizzata

AIME

zione delle nostre officine o diminuire ancora maggiormente i costi della produzione, si rende necessario l'ampliare i locali dell'officina, per dare una migliore sistemazione alle attrezzature esistenti e pér provvedere alla messa in opera di nuove attrezzature, onde aumentare il volume della produzione per eliminare, almeno in parte, con ciò le lavorazioni che attualmente vengono eseguite da terzi. • Sino a quando dobbiamo tollerare la situazione esistente per cui l'Azienda è costretta a concedere elargizioni allo Stato ed al Comune?

La nostra posizione da anni sostenuta in merito a tale questione è ormai divenuta la posizione ufficiale assunta da tutti (C.O.M. - Assessore alle Aziende Municipalizzate Pros. CassanisDott. Remo Ferrara - ecc. ecc.).

E' da considerarsi profond,amente ingiusto sia dal punto economico che sociale oberare la Municipnlizzata di oneri che ad essa non competono.

Gli oneri patrimoniali, le tasse, le imposte e le spese per il trasporto gratuito di alcune categorie di cittadini, per conto dello Stato o del Comune, non dovrebbero gravare sul bilancio della Municipalizzata.

In merito al disinteresse che esiste da parte delle Autorità nei confronti della Municipalizzata riportiamo il pensiero del dott. Ferrara.

SU QUALI BASI si deve

articolare la collaborazione

La situazione attuale pone in risata i segueti problemi: Sistemazione dei trasporti interurbani - appalti - oneri patrimoniali e conferimenti

, Per potere dare il loro poncreto contributo di collaborazione i lavoratori devono porsi di risolvere la questione di fondo: «stabilire su quali punti articolare la loro collaborazione in forma organica nella attuale situazione».

Il terreno atto al stabilirsi di una forma valida di collaborazione potrebbe essere quello inerente ai seguenti problemi di carattere generale che la situazione pone in risalto:

Per sistemare la pesante situazione dei servizi interurbani cosa bisogna fare?

Il problema non dovrebbe essere quello di estirpare l'interurbana in quanto ciò presenterebbe il più grave danno che si possa arrecare all'economia generale della Città di Milano. Milano vive e prospera solo nella misura in cui risolve in modo razionale il problema dei trasporti che la collegano a tutte le zone di sua influenza — Intherland — con concetti e criteri unitari.

Essendo per la vita economica-sociale della Città di Milano, necessità assoluta, riformare i trasporti pubblici con criteri unitari, che tengano conto, non solo dei servizi delle linee già gestite dall'ATM, ma di tutto il complesso dei servizi pubblici della Provincia, si rende ovvia la necessità, per 'realizzare simile imponente riforma di interessare in modo diretto la Provincia stessa.

Le forze congiunte del Comune di Milano e della Provincia rappresentano l'unica forza capace di portare a termine simile opera nel modo migliore e nel più breve tempo possibile.

A tale scopo i lavoratori devono indirizzare la loro azione per realizzare la costituzione del «Consorzio dei Tra, sporti Pubblici tra Comune di Milano e Provincia ».

</vale misure dobbiamo prendere per met-

?

tere in grado /e nostre officine di assolvere in misura più larga ed efficace i loro compiti?

Che esista una tendenza, da parte di certi ambienti, favorevole a smantel, lare le nostre officine, per arrivare al risultato di affidare la manutenzione e la revisione a privati, è cosa evidente, basti riferirsi alle ultime dicniarazioni fatte alla stampa cittadina, del segretario della CISL, Giacomini: «dopo pochi chilometri i motori revisionati dall'A.T.M. devono essere so» e all'intervento del socia!democratico Rollier, in sede di discu:sione di bilancio dell'ATM nel corse della seduta, del 2 marzo 1953, del Consiglio Comunale, il quale così si

2rimeva: « Il rendimento nelle aziende private è superiore a quello delle ziende municipalizzate ».

9gni grossa azienda ha in sè un fenomeno: la tendenza all'autarchia aziendale. Il servizio riparazioni posseduto dall'ATM è un fenomeno di autarchia aziendale. Come è stato pure proposto dai banchi democristiani, il servizio riparazioni dovrebbe essere affidato dall'ATM ad una industria privata. Rollier, come si vede, ha parlato chiaro. Parlare di elevati costi è fuori luogo in quanto è facile poter dimostrare che i costi dell'Industria Privata sono superiori a quelli Aziendali, così pure dicasi per quanto si riferisce al miglior tipo di lavorazione delle ripurazIoni e_ seguite nelle nostre officine. La questione del rendimento delle nwtre o:rfirdne è una sernp:ire scusi: fatto chiaro è quello di smantellare 1'A.T.M., a vantaggio dei privati. Per aumentare e migliorare la produ-

Bisogna che le Autorità Governo Comune abbiano ad essere più sensibili su simili problemi. Gli organi Comunali e Statali non hanno dato prova sufficiente nell'armonizzare le varie istanze sociali con la non meno indispensabile preservazione dell'efficienza produttiva Aziendale, da cui dipende la possibilità stessa delle collettività comunali di progredire verso un più diffuso e meno sperecuato benessere H. Quale azione dobbiamo svolgere per portare il Comune ad assegnare alla Municipalizzata i mezzi finanziari, (conferimenti patrimoniali) sufficienti per far fronte alle sue necessità di sviluppo e di perfezionamento? ... vi è da osservare che la cronica e precaria situazione di liquidità limita gravemente ogni possibilità di scelta dei prezzi di acquisto dei materiali in .in.ognenti congiunturali favorevoli e lo esercizio di una organica e ben coordinata politica di approvvigionamenti... non si può ignorare che l'effettiva scarsità di capitali che si rendono necessari, per aggiornare e sviluppare continuar/tent* le attrezzature tecniche ed economiche Aziendali, contribuiscono a rallentare la spinta produttivistica degli amministratori e a condizionare i costi di produzione del servizio di trasporto ad un livello comparativamente più elevai» di quello ottenibile con una adeguata disponibilità di mezzi di finanziamento ».

Per evitare il decadimento tecnico dei servizi e per sviluppare i trasporti in modo adeguato necessita : eliminare il sovraccarico delle vetture nelle ore di punta; dare un servizio ai rioni periferici che.ne sono ancora privi; sistemare il problema della penetrazione dei servizi interurbani nella città; sistemare la viabilità nel centro urbano; collegare i rioni periferici in modo rapido, senza transitare dal centro; eliminare dall'esercizio le vecchie vetture tranviarie antieconomiche e sistemare i servizi interurbani, con criteri unitari, per tutta la provincia.

Per realizzare simile complesso programma di sviluppo dell'A.T.M. è facile prevedere che la necessità di nuove vetture automobilistiche e filoviarie non potrà essere inferiore a 650 unità e che l'entrata in esercizio di queste nuove vetture renderà indispensabile la costruzione di tre rimesse urbane e di cinque rimesse nella provincia.

E' necessario per il migioramento ed il potenziamento dei trasporti, premessa di progresso per la nostra Città e Provincia, non permettere elle le aspirazioni dei monopoli diventino realtà

Il COMUNE ED IL GOVERNO

devono miliardi all'azienda

La giustezza delle nostre proposte in difesa della Municipalizzata è stata riconosciuta ,in modo ufficiale. Risultati concreti però potranno essere conseguiti solo con lo sforzo unito dei la - voratóri e di tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell'A -. T. M.

I concetti espressi dall'Assessore alle Aziende Municipalizzate, prof. Cassinis, e dal prof. Remo Ferrara, sono condivisi, dei lavoratori. i quali interessati non mancheranno di portare avanti l'azione per la loro realizzazione.

Danni di guerra. - Imposta Generale sulla Entrata - Spese per il trasporto persone eseguite per conto dello Stato e ComuneImposta Carburante, ecc.

Dichiarazioni dell'Ass. alle Aziende Municipalizzate - prof. Cassinis. Seduta del 2 marze 1953 del Consiglio Co_ munale di Milano.

'... l'azione svolta Ball' on. Lombardi, quando era presidente dell'A.T.M. e della C.O.M., per ottenere il rimborso delle spese sostenute per il trasporto del personale statale, dei danni di guerra; per ottenere l'abolizione dell'imposta I.G.E., la riduzione dell'imposta sui carburanti, ecc.: non na avuto successo e una azione analoga è stata successivamente iniziata da questa Amministrazione ed è culminata in un convegno dei rappresentanti delle principali aziende munivipalizzate. Ultimamente tale azione è stata pure ripresa dalla C.O.M. presieauta dall'on. Marcizza,.

Dalla relazione del dott. Ferrara al con... vegno, di studi tenutosi a Milano, il 29-30 maggio 1954, a cura della C.O.M.

I bilanci delle aziende municipalizzate mancano di espressività economica in quanto gravati da oneri che dovrebbero essere ripartiti fra Stato e Comune .. nonostante le numerose trattative condotte nel passato dalla C.O.M. coi competenti Ministeri, miranti ad ottenere dallo Stato la copertura degli oneri relativi alla libera circolazione di alcune categorie di cittadini, il pwoblema rimane tuttora insoluto.

Oneri patrimoniali (ammortamenti e inte- , ressi passivi) che dovrebbero gravare sulla collettiva dei contribuenti e non sugli utenti

Dalla relazione del doti. Ferrara — al convegno di studi, tenutesi a Milano, il 29-30 maggio 1954 a cura della C.O. M.

.- Da un punto di vista economico e di equità gli oneri di natura patrimoniali — quota ammortamenti e interessi passivi — dovrebbero gravare sulla collettività dei contribuenti e non sugli utenti, in quanto comproprietari del patrimonio e beneficiari dei vari vantaggi indiretti che ne derivano — valorizzazione di aree private e comunali, sviluppo del. commercio, ecc.

... Di fatto la collettività degli utenti è costretta a sostenere degli oneri che dovrebbero gravare sulla collettività dei contribuenti n.d.r. — non tutti i cittadini sono utenti, di solito i non utenti dei trasporti pubblici sono proprio coloro che dovrebbero essere i maggiori contribuenti.

... E' augurabile che la Commissione i-

stituita nell'aprile 1954, presso il competente Ministero, per predisporre le opportune modifiche alla legge 2.7198 n. 273, si renda interprete anche di questa nostra fondamentale erigenza, che è poi quella di decine di milioni d' cittadini utenti.

... E' utile sottolineare che nelle imprese private il capitale partecipa ai rischi della gestione, negli esercizi passivi, infatti, i dividendi non vengono distribuiti. Sarebbe più che logico che le Aziende Municipalizzate con esercizi passivi non corrispondessero al Comune alcun ineresse di sorta.

Si dovrebbe rendere operante almeno lo articolo di legge secondo il quale il Comune deve rimborsare il deficit di esercizio. Sappiamo che La bontà della tesi non costituisce le condizione unica e sufficiente per una rapida e pronta sola_ zione del problema.

L'azione dei

Consiglieri Democratici

Il Consiglio Comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione 1954 dell'ATM ha accettato, come raccomandazione, i seguenti due ordini del giorno presentati, dai consiglieri social-comunisti,' i quali impegnavano la Giunta, a:

distinguere nettamente gli oneri che spettano all'azienda da quelli che arbitrariamente gli vengono attribuiti; richiedere al Governo: il rimborso dei , danni di guerra ammontante ad oltre 5 miliardi) - il rimborso dell'I.G.E. (460 milioni annui) - il rimborso delle spese per il trasporto del personale dello Stato, (400 milioni annui) e la riduzione dell'imposta sui carburanti. ecc.

N.d.R. - Inoltre devesi tenere conto della somma di 400 milioni annui dovuta dal Comune all'A.T.M. per il trasporto del proprio personale. Nel rilevare con grande soddisfazione che finalmente si è creata l'unità attorno a simili importanti problemi i lavoratori si impegnano a dare il loro apporto di slancio combattivo, per tradurre le aspirazioni e le dichiarazioni in atti operanti a vantaggio dei dipendenti, degli utenti dei trasporti pubblici, per garantire lo sviluppo della municipalizzata Ricercare la forma e i metodi per conseguire dei concreti risultati in materia rimane quindi il problema più importante da affrontare da parte dei lavoratori e dalle loro organizzazioni, per fare progredire la Municipalizzata verso un più diffuso benessere economico. premessa per evitare il decadimento a cui la stessa è attualmente condannata per mancanza di disponibilità finanziarie e per realizzare i programmi di sviluppo dei trasporti pubblici onde soddisfare in misura sempre più larga gli interessi degli utenti.

VOCI DELL•A.T.M.. 5

La più bella "PAGELLA "

Un nuovo premiato

Abbiamo in questi giorni ricevuto dallo studente Ferri Orlando, figlio di un nostro dipendente, l'attestato di studio presso l'Università di Milano, facoltà di Medicina e Chirurgia.

La Segreteria del Concorso, accettando i motivi che giustificano il ritardo della presentazione del librèCto di studioha deciso, in via eccezionale di premiare anche questo meritevole studente che ha conseguito nei 4 . esami effettuati il punteggio di 30/30 e lode in 2 esami é il punteggio di 28/30 negli altri due.

In base a questi risultati, ottenuti dalla seria applicazione agli studi che contraddistingue il Ferri già più volte premiato e segnalato nel nostro Concorso. la segreteria dell'Università ha concesso al Ferri l'esonero totale delle tasse.

I premiati ci ringraziano

Egregia Direzione di «Voci dell'ATM », desidero esprimervi la i mia ammirazione per la festa della premiazione, tanto ben organizzata e riuscita. Io purtroppo non ho potuto assistervi. Me ne è spiaciuto molto, specialmente dopo :averne sentito da mio padre la descri, zione e 'entusiastico elogio. E inoltre ,tutti colorO Pile vi hanno partecipato ad hanno detta di averla trovata mol,to bella e interessante, per l'apporto resovi dalla recitazione dei piccoli, perfettamente preparati. io spero di veKterla l'anno prossimo per poter meglio ancora esprimere il mio modesto giudizio.

liingrazio inoltre vivamente, esprimendo alle « Voci » tutta la mia gratitudine per il premio assegnatomi.

Se posso esprimere un desiderio vorrei che la festa fosse come questa volta sempre entusiasmante per incoraggiare ogni anno di più i figli dei dipendenti all arduo dovere dello studio, che spesso, per merito di queste manifestazioni diventa un piacere Distinti saluti

RAZZINI ANNUNCIATA

...lo stimolo del vostro concorso è un pungolo per chi non studia sufficientemente...

Cari Redattori, anche quest'anno mi sento spinto a scrivervi per esprimervi ancora i miei ringraziamenti per la vostra iniziativa.

Il vostro Concorso, o meglio, il « nostro ,> concorso — che per le sue particolari prerogative ormai si può chiamare tale — sta assumendo una tale concretezza e un tale valore da essere diventato popolare fra tutti i tranvieri indistintamente, abbiano o non abbiano figli studenti.

Noi che seguiamo con amore questa creatura, nata due anni fa, ma ora già adulta, ci siamo accorti della « vis vitalis che imprime ad essa un progresso che supera ogni aspettativa e non possiamo che essere felici e rallegrarci con voi per l'ondata di entusiasmo che essa ha suscitato fra la totalità degli studenti figli di dipenden'i dell'Azienda.

Da tre anni è iniziata fra noi giovani la corsa all'oro: lo stimolo del vostro Concorso è un pungolo . per chi non studia sufficientemente e un vostro riconoscimento è una posizione conquistata da non cedere a nessun costo.

La ricchezza degli studenti è in se stessi e l'unico preMio che vale a ricompensare le loro fatiche è lo stesso patrimonio culturale accumulato per mezzo del Concorso tale ricchezza viene « sportivamente >. accrilsciuta, specialmente dai più giovani, che naturalmente non possono ancora sentire il valore altamente umano e spirituale dello studio.

Così per le loro giovani menti il vostro diploma si associa il concetto di « scudetto .> conquistato per un anno.. Naturalmente i tifosi più accaniti sono i genitori, i parenti e gli amici che in ogni modo Spronane il giovane. Ho voluto rapidamente 'accennare a questa aria di « competizione » che aleggia sul vostro Concorso, per esprimervi in tale modo i miei più vivi complimenti e ringraziamenti. • Infatti il «Concorso per la migliore pagella.> è in pieno accordo con le più recenti conquiste nel campo della psicologia infantile dettate in massima parte della nobile mente del professore Montessori; istruire divertendo, eli-. minare nel giovane il concetto nocivo che la scuola sia un luogo di tortura fare assaporare anche ai giovanissimi i primi frutti della loro conquista. Quindi, anche a nome dei più giovani, soprattutto per essi io vi ringrazio per il vostro contributo alla formazich ne dei futuri cittadini italiani. Con rispetto. ORLANDO

I NOSTRI SERA "I'/.1 POSSONO REGGERE

Sterno spiacenti di non avere potuto pubblicare nello scorso numero del giornale questa importante intervista concessaci dal V. Direttore Ing. Giovanni Alferini. in merito alla Festa dell'Autista.

Alle nostre domande il dott. in. AI. ferini h3 gentilmente così risposto: cosa pensa Lei della « Festa dell'autista » e di tutto il personale addetto al Servizio Automobilistico?

Nonostante la domanda forse insidiosa, cercherò di rispondervi sinceramente. Credo di poter conoscere sufficiente-' mente il personale addetto agli autobus, anche perchè a contatto dello stesso io ho iniziato, nell'ormai lontano 1939, il mio periodo di apprendistato alla ATM.

Il personale addetto alle riparazioni e manutenzione, che è guidato da un capo-officina particolarmente competente

e che conosce i, segreti del mestiere anche perché (come si dice) proviene dalla « gavetta...., ha sempre dimostrato, salvo eccezioni, capacità, intelligenza, iniziativa e spirito di adattamento nel delicato compito di ‹‹curare» i nastri autobus che, per usare una espressione del gergo automobilistico, danno « gioie e dolori ». Desidero ricorda? e con qualche 'dato i risultati più che favorevoli dovuti in gran parte alla efficiente organizzazione della manutenzione che viene effettuata con criteri sistematici e che è intesa più a prevenire che a riparare i guasti.

Attualmente risulta in media un fermo in linea ogni 4.200 chilometri circa mentre nel 1940 dovevamo subire un fermo ogni 1.700 chilometri circa.

Attualmente si procede alla revisione generale del motore in media ogni 160 mila chilometri circa, mentre nel 1940 si considerava come normale la necessità di una revisione generale ogni 60 mila chilometri circa.

I LAVORATORI DI ZARA

reclamano l'applicazione dell'accordo dei cottimi

Dopo svariati anni di discussione veniva concluso nel . dicembre del 1953 l'accordo sui cottimi. Esso prevedeva la loro estensione anche a quelle lavorazioni per cui non si può assegnare con esattezza un tempo preventivo. Per queste doveva essere applicato il sistema Rowan.' Sebbene tale accordo non soddisfacesse appieno le esigenze del personale diviso da una illogica ed ingiusta sperequazione retributiva, le C. I. accettarono una , simile soluzione perchè con essa la Direzione aveva assicurato che si poteva eliminare o ridurre al minimo la sperequazione esistente. Ma oggi la realtà appare alquanto diversa. Infatti il risultato della prova di questo sistema svoltosi in due riprese nel Dep. Zara, nel Rep. Verifica, ci autorizza a pensare che l'intento dell'ATM non sia quello di colmare la sperequazione esistente fra operaio ed operaio, ma d'intensificare il supersfruttamento.

Sin dall'inizio gli ostacoli incontrati Per iniziare la prima prova ci mostrarono le vere intenzioni dei nostri dirigenti. Ciò nonostante i dieci giorni di prova fatti nel mese di aprile furono positivi. Gli operai nei dieci giorni guadagnarono complessivamente L. 14.934. L'A.T.M. per conto suo guadagnò L. 20.000 per un operaio in meno e ebbe il 20 per cento di lavorazioni in più effettuate. C'erano come si vede dati positivi che

ELEZIONI C. I.

(continuazione dalla I' pagina)

Perc',5, se è esistito l'accordo nell'impostazio-e rivendicativa e sulla conseguente azione realizzatrice, è pacifico pensare che n debba esservi difficoltà per un'unico r -nramma e per un'unica lista sulla quale .nvergere la totalità dei suffragi da parte ,:ei lavoratori entusiasti di vedere che, fir.almente, il buon volere di tutti arriva a superare i fattori di divisione e ad arginare i danni ed il male arrecati da una sciagurata- scissione sindacale.

E noi crediamo che, nella particolare situazione che stiamo attraversando, il rifioto a questo appello potrebbe venire soltanto da chi è accecato dal furore ideologico di parte, da chi sta ai vertici e non alla base. Personalmente ho avuto occasione di constatare, nei contatti diuturni che tengo con i lavoratori, nelle riunioni tenute nei luoghi di lavoro, che alla base vi è un forte desiderio di unità, per contrapporre allo strapotere del padrone, la volontà compatta di tutta la categoria. Perciò l'invito all'unità viene rivolta ai lavoratori ed 'ai dirigenti sindacali, ma specialmente ai primi, perché i lavoratori, come hanno aià trovato l'unità sul terreno della azione, e possono perciò farla trovare ai loro dirigenti anche sul terreno delle elezioni delle Commissioni Interne. Erminio Manzini

potevano soddisfare l'ATM e gli operai se questo fosse stato il fine della Direzione, ma invece di discutere la applicazione dei cottimi, ritennero indispensabile una seconda prova. Solo la proteste dei lavoratori così chiaramente gabbati, faceva riprenTere la prova dopo 6 mesi.

In ottobre per cominciare la seconda prova, ritennero indispensabile un marcatempi per controllare le lavora, zioni, ma visto che i tempi non potevano essere ulteriormente ristretti, si continuò su un'altra strada.

Si iniziò con un'altro operaio in meno (due dall'inizio delle prove), fermo restante la quantità di lavoro da eseguire. Allo scadere dei dieci giorni, no -contenti, prospettarono l'idea di ripetere una terza Ordva togliendo un altrO ueraio (e tre). logico che gli operai non potessero accettare una simile impostazione che porta diritta diritta non al riconoscimento della loro attività ma al supersfruttamento. Così si intende rispettare il contenuto degli accordi?

Ma cosa , potranfle pensare questi spera che da anni Migliorano il loro ren_ dimento e che già nel 1952 l'ATM aveva promesso un miglior trattamento di cottimo quale riconoscenza per l'atti-

vità svolta? Come si giustificherà a questi lavoratori che la loro paga deve essere inferiore di 3 o 4.000 lire al loro compagno di lavoro solo perchè questi ripara la macchina alcuni metri più in là o perchè l'Azienda gli ha detto che appartiene all'officina anzichè al deposito?

E' evidente che una simile situazione non possa che far nascere un continuo crescente malcontento che certamente influisce sul lavoro. Quando i nostri dirigenti capiranno (e più di loro quando lo avranno capito i vari Marazza) che lo sfruttamento illogico, ed inumano che essa tenta di istaurare nell'ATM e tanto meno le misure repressive e disciplinari possono sanare i bilanci! Non bisogna per moralizzare l'ATM creare il superfruttaMento ma dare un più ampio sviluppo al servizio ancora insuffieente pei Milano, ammodernare gli impianti e sfruttare al massimo la potenzialità delle officine eliminando gli illogici e onerosi appalti.

Su questa strada che porta non solo al sanamento del deficit ma all'ampliamento dell'ATM, ci troverete anche gli operai ad offrire la loro piena collaborazione.

La Red. Zara

Anche nei consumi di gasolio e di lubrificante si stanno perseguendo gradualmente ma con continuità 'risultati sempre più soddisfacenti.

Giornalmente vengono impiegate in servizio di linea circa l'80 per cento delle unità costituenti il parco automobilistico e in circostanze particolari si raggiunge una utilizzazione superiore al 90 per cento.

Questi dati percentuali sintetizzano lo alto livello raggiunto dalla nostra organizzazione di manutenzione e reggono brillantemente il confronto con le altre Aziende esercenti pubblici servizi in Italia e all'estero.

Riferendomi ora al personale viaggiante degli autobus, non posso dimenticare le prestazioni eccezionali e talvolta commoventi date nel periodo bellico e nell'immediato dopoguerra.

Pensando ai più giovani non li posso dissociare dai « vecchi che portano con orgoglio sulla divisa il distintivo dell'ex S.A.C.

Per giudicare i nostri autisti bisogna stare con loro •nella cabina di guida almeno per un turno di lavoro. Hanno dato e danno prova di attaccamento al dovere, di senso di responsabilità di resistenza alla tensione nervosa.

L'abilità di guida è fuori discussione: ed oggi per guidar bene ci vuole anche intelligenza ed intuito, Si notano però alcune lacune, e talvolta serie, specie nei confronti del pubblico. E purtroppo proprio da parte dei più giovani cne forse stanno ancora formandosi lo speciale « temperamento ,> che deve avere l'autista o che forse difettano di amore verso la loro » macchina.

Ma gli autisti sono fatti in un certo loro modo che tutti conosciamo, ma che difficilmente riusciamo a spiegarci e ancor più ad illustrare.

In loro vi è sempre un poco dello spirito di ventura dei pionieri 'che rifuggevano il legame della rotaia. Ho avuto occasione di vedere recentemente il film «Vite vendute,.. che è drammaticamente vivificato da questo spirito.

E' personale che sa guadagnarsi facilmente la simpatia, ma dal quale ci si possono attendere con La stessa disinvoltura prestazioni eccezionali o diavolerie impensabili.

Poichè Ella ha visto la Festa, come è riuscita?

Non sono in grado di esprimere un giudizio, ma devo riconoscere la buona volontà, la capacità e l'iniziativa degli organizzatori. Ritengo però necessario che anche queste manifestazioni vengano patrocinate e coordinate dal CRAL aziendale.

Ritiene opportuno che la Festa venga ripeti,. ta nei prossimi anni?

Ritengo preziosa ogni occasione in cui fuori dall'ambiente di lavoro, i dipendenti di ogni grado possano fraternizzare fra di loro e incontrarsi con quei Superiori che meno hanno la possibilità di essere materia/niente presenti nei luoghi di lavoro.

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Calcio - Campionato di Promozione

Proseguono le partite positivefidella nostra squadra

ATM - MOTTESE:1.0

ATM Boni; Chiesa, Cremaschi; Costa, Sabbioni, Rota; Betti, Maggi, Dolzanelli, Bernorio, Rebizzi.

MOTTESE: Marabesi; Moroni, Poletti; Pace, Conti, Casorati; Negri, Fracchiollo, Tarenzio, Pizzarelli, Andreoni.

ARBITRO: Fusai di Brescia.

MARCATORE: Dolzanelli al 12' del p.. t. Milano 4 novembre: Dopo la divisione dei punti ottenuta dall'ATM sul difficilissimo campo dell'Arlunese, l'anticipo di campionato ha visto scendere sul campo di via Gambini, i rossi, di Motta Visconti. Novanta minuti tiratissimi; il successo della nostra squadra è stato in pericolo fino all'ultimo e se non è venuto un pareggio il merito è principalmente della difesa. Chiesa, Cremaschi, Sabbioni e Maggi arretrato nel secondo tempo hanno fatto l'impossibile per bloccare le pericolosissime incursioni dell'attacco avversario. Boni merita un capitolo a parte;' al 20' del p. t. Andreoni và via sulla sinistra, Chiesa scivola lasciandogli via libera; il tiro scoccato dall'ala sinistra è diretto all'incrocio dei pali sulla destra. Boni con un formidabile colpo di reni arriva lassù e abbranca il bolide. Nel secondo tempo ancora si salva da una rete sicura; al 21' una triangolazione Tarenzio-Negri-Pizzarelli porta quest'ultimo solo a 5 metri da Boni; il tiro è un'autentica fucilata ma la prodezza di Boni che con un volo sulla destra riesce a sventare la minaccia è veramente fantastica. Non si creda però che i nostri rimanevano a guardare. Anzi! L'arbitro li ha danneggiati fermando due volte Dolzanelli lanciato a rete per ipotetici fuori gioco. Betti nel primo tempo ha tentato due volte la via del gol ; due tiri stupendi che mettevano fuori causa Marabeni, il primo al 5' di gioco che usciva a fil di palo ed un secondo al 28' che andava con violenza a sbattere sulla traversa. Una simile iella avrebbe smontato il morale a qualsiasi. Il gol della vittoria nasceva al 12' da una rimessa laterale tirata da Betti, rovesciata alta di Rota, si incunea fra i difensori Dolzanelli che di prepotenza infila la rete della Mottese alla destra di Marabesi. Altre occasioni mancate per un soffio dai nostri; al 35' p, t. un tiro di Betti è respinto sulla riga da Moroni. Al quarto d'ora su una rimessa di Boni, Dolzanelli attira su di sè tutta la difesa e poi dà a Rebizzi solo davanti alla porta. Tiro precipitoso fra le braccia del portiere. A pochi minuti dal termine Negri sfugge alla difesa e Boni deve uscire a valanga sui piedi dell'ala per evitare il peggio. In generale molto bene la nostra squadra; la Mottese se pur favorita dall'arbitraggio ha dimostrato d'essere squadra pericolosissima ed ha avuto nei due laterali Pace e Casorati i migliori. A titolo di cronaca annoteremo che praticamente l'ATM gioca sempre in trasferta. Pochissimi i sostenitori dei nostri. Per contro gli ospiti arrivano sempre con largo seguito ai tifosi tanto da dar l'idea che si giochi a casa loro. R. D.

ATM - INVERUNO 2-1

MILANO - 7 NOVEMBRE

La squadra di calcio ha superato in un'infuocata partita la capolista del girone fino ad oggi imbattuta. Due reti di Dolzanelli hanno suggellato la vittoria che l'Inveruno ci ha contrastato con i denti... e con i calci. Bernozio spedito all'ospedale, Rebizzi conciato per le feste e la Celere davanti agli spogliatoi per salvare l'arbitro dai tifosi calati da Inveruno in forze. Oltre che mettere in risalto la superba partita dei nostri calciatori tutti ugualmente bravi e l'intelligente tattica adottata da Maggi, noteremo che gli scarsi sostenitori dei

nostri atleti hanno tenuto testa alla dilagante marea dei tifosi avversi. Ammirati fra gli altri i nostri Maggia., ni e Campolunghi. Lo spettacolo era compreso nel prezzo. Intanto siamo al secondo posto. Forza verdi e niente paura. R. D.

LA STAGIONE SI CHIUDE

CON NOSTRE BUONE AFFERMAZIONI

Ricuperi delle staffette 4 x 100 e 4 x 400 per il campionato di società in questa ultima gara la formazione composta da Lasagni - Bedoni - Sacchetti e Cattaneo ha migliorato di otto secondi il tempo precedente.

A chiusura della manifestazione ha avuto luogo l'ultima prova del Gran Premio Lombardia, corsa all'americana di 6 chilometri ed è stata la gara più combattuta ed emotiva, che il pubblico ha calorosamente applaudito in

Grande successo

DELLA COMPAGNIA DIALETTALE DI DANTE FELDMAN

La compagnia dialettale milanese del Cral ATM diretta dal Comm. Dante Feldman è ritornata alle sue brillanti e commoventi recite, ed il pubblico l'ha accolta come degnamente si meritava. Il successo è stato indiscutibilmente enorme; e quella parte di pubblico che, non è intervenuto, ha perso veramente una ottima occasione, d passare una serata, fra la commozione e l'ilarità. Sono stati rappresentati 3 atti unici. Noi ve li segnaliamo per ordine di programma. Il primo è stato: « La luna l mel del sur Pancrazi» un'atto di E oardo Ferravilla. Interprete principale è stato il buon Giuseppe Rossetti che ha impersonato la tipica figura del Pancrazi con gusto artistico, riscuotendo oltre al consenso del pubblico, di-

Pallacanestro

OSA - ATM 46-28

Il risultato era per la verità scontato in partenza. L'Omsa ha dei pivot del valore della Albonetti e della Franchini, un'autentica fuori classe che da sola può decidere le sorti della partita. Infatti la Franchini (fra l'altro altissima) servita a dovere, con i suoi 21 punti ha fatto sì che la prima giornata di campionato femminile di serie A vedesse battuta la nostra squadra che ha avuto nella Brambati la giocatrice migliore. Anche l'arbitraggio qualche volta ha la-i sciato a desiderare sulla valutazione dei falli. Il primo tempo terminava con l'Omsa in vantaggio per 21-7. Le nostre non riuscivano ad ingranare e un certo nervosismo affiorava nelle verdi dell'A.T.M. Da qui, molti personali e diversi canestri mancati per un soffio. La Brambati, che in fatto di saper giocare e di' realizzare vale quanto la Franchini e magari anche di più, non era servita; la Scarano, un'altra che per far canestri non scherza per niente, subiva un incidente e di conseguenza la pur meritevole prova delle nostre nel primo tempo non riusciva a concretarsi.

Nel secondo tempo, invece, per una decina di minuti l'A.T.M. ritrovava la vena del suo gioco migliore e con delle azioni pregevolissime rimontava lo svantaggio riducendolo a 8 punti. Purtroppo con qualche canestro errato e qualche decisione errata deglr arbitri ritornava nell'A.T.M. la . confusione e la precipitazione di cui approfittavano le faentine per riportarsi in netto vantaggio.

Niente di tragico, questione di preparazione ancora in ritardo e di sistemazione delle giocatrici al loro posto abituale.

Fra le ospiti, le migliori : Franchini, Dal Monte, Albonetti. Per l'A.T.M.: da lontano la Brambati e le altre tutte su un medesimo piano.

RAFFAELE DORONZO

versi applausi unitamente a Roberta Massaruti diligente e brava nella parte di Clorina, cosi pure dicasi di Giovanni di Martino (nuovo acquisto del gruppoi, forse un po' troppo statico, ma sotto la buona guida del suo maestro si perfezionerà indubbiamente. Ed ecco altro nuovo acquisto del gruppo milanese il caro amico Alpiacede Roveda nella parte del dottore che non ha bisogno d'ulteriori presentazioni essendo egli una nostra vecchia conoscenza della Compangia Italiana Per lui basta un bravo, bravo, bravo! E per ultimo, ecco il sempre troppo timido Giuliano Cattaneo! Forza Giuliano non aver paura che il nostro pubblico ti Vuoi bene. Per seconda commedia abbiamo visto

Ou vece >, un atto del compianto Nino Romano. Commedia piena d'umani_ tà e bontà, quella umanità che tante volte ognuno di noi dovrebbe prende_ re ad esempio! Ed ora parliamo un po' degli interpreti. Per primo dovremo per onor di firma parlare dell'inteprete di questo lavoro e precisamente del Direttore Règista ed attore Comm. Dante Feldman, che ha saputo dar vita all'umanissima figura del «Veggion della Baggina s> con tanto cuore da commovuore non solo il gentil sesso. Questo nostro caro amico che si dimostra veramente eclettico nelle sue interpretazioni, merita una giusta osservazione, il più delle volte l'eccletismo in palco_ scenico è scambiato per mestiere, ma nel caso del nostro Dante Feldman è arte colla a maiuscola, perciò il disertare alle sue recite vuol dire perdere quella purezza di sensazioni che sà dare solo l'arte vera.

E' stato ben coadiuvato dalla signora Matilde Bianchi « altro prezioso acquisto » attrice veramente molto garbata e sincera. Così dicasi pure della giovanissima Maria Pia Mazacchi, con nostra soddisfazione vediamo che va sempre più perfezionandosi! Auguri. Bra_ vissimo Virgilio della Noce nella parte poco simpatica del calzolar che ha saputo acquistarsi le antipatie del pubblico, non sempre nelle commedie vi sono parti da buono, bisogna saper interpretare anche quelle del cattivo e lui c'è riuscito! Brava come sempre Gloria Fiorin, di lui ne parleremo più avanti.

La chiusura della serata è stata affidata alla ben nota commedia «La scorzetta de limon » di Gino Rocca riduzione in milanese di Nino Romano. Ed ecco che hanche qui il Feldman ha saputo ,regalarci un personaggio diametralmente all'opposto del vece, ci ha vera.. mente divertiti in unione a quella simpaticissima c completa attrice di nome Gloria Fiorin che si fa doppiare in modo veramente perfetto, un connubio Fiorin - Feldman che ci auguriamo di vedere sempre.

Merita ancora il nostro plauso il simpatico Alpimede Roveda che ha saputo con molto garbo e naturalezza dipin_ gerci la macchietta di Gaetan! Bravo ancora il Rossetti e per ultimo «dulcis in fundo» Angelo Rossi, diciamo pure il primo attor giovane della compagnia di grandi risorse artistiche forse qualche volta un po' esuberante, ma la colpa non è sua, è della sua gioventù. In un intermezzo a sipario chiuso il poeta dialettale Luigi. Franzoni ha detto alcune sue poesie, molto applaudite. Fra il pubblico è stata notata la presenza di Liliana Feldmann, a quando il piacere di rivederla ancora vicino al suo papà in qualche bella co(rnmedia? Speriamo presto. Grazie in anticipo a nome di tutta la grande famiglia dell'ATM.

Pugilato

Ingiusta sconfitta

II 4 novembre al Palazzo dello Sport di Pavia il leggero Menunni dell'ATM (camp. lomb.) veniva dichiarato battuto ai punti contro il camp. italiano della categoria Di lasio.

Il verdetto non rispecchiava il vero risultato dell'incontro e suscitava le vivaci proteste del pubblico. Infatti se pur confusionario, Nenunni si era meritato un largo pareggio il che è tutto dire quando si pensi che Di lasio è pavese. Pensiamo che si imponga la rivincita a Milano.

R. D.

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modo speciale la nostra coppia formata da Manzoni e Temoesti che con una corsa in crescendo, dal quinto posto a metà gara sono risaliti al secondo. Naturalmente per me è stato motivo di soddisfazione, anche 'se non hanno vinto, ma in atletica l'espressione tecnica, si basa solo sul tempo ed il 18'23" sui sei chilometri è più che promettente.

Ciò dimostra cne questi ragazzi sono ottime promesse per il futuro.

Dopo un'attività stagionale più o meno intensa della. pista, gli atleti si concederanno un periodo di riposo per poi riprendere in seguito le sedute di preatletica in palestra. Per i mezzofondisti e i fondisti inizierà l'attività da dicembre con le corse campestri.

I risultati del 1954 sono stati ottimi anche se la forzata assenza di qualche atleta; causa gli esami scolastici ha diminuito un poco il rendimento particolarmente nelle staffette. Con una media di dieci atleti per ogni manifestazione, si sono avuti i seguenti risultati: Vittoria di squadra nove, secondi posti quattro, totale sette coppe, quattro targhe e due medaglioni vinti dalla Sezione Atletica per il CRAL ATM. Nelle gare individuali m. 100-200 Mozzi S. 5 vittorie; Cassani M. 3; Sacchetti E. 2 nei m. 400-800 Cattaneo P. 3 vittorie, Bedoni D. 2; Lasagni 2 - m. 15005000-10000 Tempesti A. 2 vittorie; Manzoni E. 2 Romani A. 1 -m. 400 11 Cattaneo P. 2 vittorie - Getto del peso De Maria I 'vittoria, Mozzi S. 1 - Tira del giavellotto: Cattaneo 2 vitorie - Salo in lungo: Frè A. 2 vittorie, Mozzi S. 1. ed altri piazzamenti con Cerri Drago.. netti, Di Segni - Franchini - CostoliSamoggia - Martinelli - De Maria. Staffette 4 x 100: vittorie 4; secondi posti 6; Staffette 4 x 200 vittorie 2; secondi posti 1; Staffette 4x 100 vittorie 1; secondi posti 3; Staffette svedese: vitto.. rie: 1; secondi posti 3; Americane a coppie secondi posti 3. Campionato Regionale assoluto di decatlhon terzo classificato Cattaneo P. Campionalo Italiano Gran Premio dei giovani sesto assoluto Mozzi S.

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