TRIBUNA SINDACALE n. 7
UNITARIA aprile 1971
Bollettino unitario dei Consigli di Fabbrica della Siemens Elettra
DALLA DIREZIONE: Chiediamo risposte rapide e precise
Da una diecina di giorni si è conclusa la fase preparatoria e di elaborazione della piattaforma rivendicativa per tutto il gruppo Siemens Elettra. Una fase impegnativa che, attraverso un'intensa attività di riunioni dei consigli di fabbrica ed assemblee di stabilimento, ha consentito una maggiore conoscenza dei problemi aperti ed un arricchimento di elementi e di argomenti sui contenuti rivendicativi presentati da alcuni giorni alla Direzione.
Conoscendo le diverse situazioni esistenti nei vari stabilimenti del gruppo, uno degli obiettivi emersi nel corso della fase preparatoria è stato quello di realizzare una attività di coordinamento nella elaborazione delle rivendicazioni al fine di cogliere ed affrontare per risolvere alcuni dei diversi preblemi aperti in tutti gli stabilimenti, al fine di contrastare e sconfiggere le manovre di divisione della Direzione generale abilmente strumentalizzata per giocare al ribasso, non risolvere i problemi, e scaricare sui lavoratori le contraddozioni e le conseguenze negative dell'organizzazione del lavoro.
Non a caso quindi per quanto riguarda lo stabilimento di Cavenago sono emersi problemi specifici, che sotto aspetti diversi sono nresenti anche nelle altre sedi della Siemens Elettra. Sono problemi che, con la conseguente solu-
zione, devono proiettarsi verso la modifica delle condizioni di lavoro, intaccando così l'organizzazione produttiva padronale, al fine di garantire i lavoratari contro ogni attacco di sfruttamento sociale ed economico.
Uno degli aspetti più gravi è il cottimo. Disorganizzazione produttiva, arbitrio assoluto dei capi, taglio dei tempi, introduzioni di nuove lavorazioni sono alcune delle cause che lasciano il guadagno di cottimo a discrezione completa della Direzione, usando tale strumento efficacemente per un più intenso sfruttamento di discriminazione e divisione dei lavoratori.
Per cui i lavoratori chiedono: garanzia della media di cottimo in ogni occasione non dipendente dal lavoratore, elevazione dell'attuale minimo garantito ed aggancio del guadagno alla media generale di cottimo per i concottimisti.
Altro problema al centro della piattaforma presentata è lo scottante problema delle qualifiche. Esso è particolarmente subito dalle lavoratrici, a stragrande maggioranza inquadrate nella 4' categoria.
Di fronte al continuo modificarsi deille strutture prdduttive, alla continua parcellizzazione del lavo- cohiflenA 111 11PeRtA
La 2' Conferenza dei metalmeccanici
COSTRUIRE IL SINDACATO UNITARIO
Si è svolta a Roma nei giorni dal 6 al 9 marzo 1971 la 2' Conferenza Nazionale Unitaria dei metalmeccanici indetta dalla FIMFIOM-UILM con la partecipazione di 900 delegati di base.

Come già quella di Genova, ma in modo più organico questa conferenza racchiude in sè contenuti profondamente diversi rispetto ad altri incontri unitari, sia pure validi.
Basti citare il fatto che per la
prima volta ogni organizzazione rinunciava alla propria sovranità e qualora ci fossero stati nelle votazioni 3/4 dei delagati la decisione era vincolante per tutti, fatto questo innovativo su tutto il fronte sindacale.
Si è trattato di una assemblea nazionale che aveva a monte migliaia di assemblee di fabbrica e 75 assemblee provinciali, che hanno coinvolto più di mezzo milione di lavoratori.
DALLA PRIMA
I metalmeccanici con questa 2' Conferenza non hanno voluto scegliere la strada della sommatoria degli apparati, ma hanno voluto che si costruisse il movimento del basso tant'è che nel non facile cammino le diversificazioni oggi vi sono, queste passano fra le Organizzazioni Sindacali e non fra rigide chiusure di singole Organizzazioni Sindacali.
Non è stata ne lo è quella dei metalmeccanici una scelta facile ne agev9le, ma è la strada sicura proprio perchè si fonda su una democrazia dal basso, sulle volontà delle nuove generazioni, sul patrimonio di lotta e di esperienze dei meno giovani, sulle nuove strutture di fabbrica i Consigli di Fabbrica, che sono l'asse portante di questa unità.
L'unità dei metalmeccanici non è una unità corporativa, al contrario vuole porsi come fase d'avviamento per tutto il movimento generale, perchè nostro obiettivo è quello dell'unità di tutti i lavoratori, in un sindacato unitario, capace di promuovere la risoluzione dei problemi della classe operaia per una società diversa dove l'uomo ritrovi il suo valore.
Ma quel che più conta sono le prospettive che questa 2' Conferenza ha tracciato già nella sua introduzione. La strategia di lotta dei metalnieccaniei sta nella connessione tra le lotte di fabbrica su punti qualificanti come il superamento del cottimo, l'inquadramento unico, ambiente di lavoro, aumenti ecc. e lotte per le riforme; non vi può quindi essere alternativa fra l'una e l'altra azione, questo per togliere ogni illusione circa una presunta « pace sociale » in cambio delle riforme. Stessa connessione è stata individuata tra lo sviluppo delle lotte e la crescita dei nuovi organismi di democrazia di base, cioè delegati e consigli di fabbrica, che non possono che nascere dal vivo dello scontro di classe.
Un accento particolare è stato fatto sulla problematica internazionale. Si è ribadita la collocazione di classe del sindacato, che è essenzialmente una collocazione di pace, tale da farci schierare decisamente dalla parte degli sfruttati contro gli sfruttatori dalla parte di coloro che vogliono la pace contro coloro che vogliono e attuano le guerre.
E' quindi indispensabile come logica conseguenza un impegno deciso contro il fascismo, e il qualunquismo risorgente, che rappresentano un attacco alla classe operaia ed alle istituzioni democratiche.
Unitamente a scelte qualificanti di tale portata nella 2' conferenza attraverso una votazione finale vincolante per tutte e tre le Organizzazioni Sindacali sulla problematica dell'unità sindacale, si è stabilito quanto segue: apertura della fase costituente, per cui ogni organizzazione rinuncia alla propria sovranità per quanto riguarda l'elaborazione di piattaforme rivendicative, conduzioni di vertenze, proclamazione di scioperi generali di categoria e scelte di politica unitaria.
ORGANISMI SINDACALI UNITARI FUORI DALLA FABBRICA
Ribadito il concetto che il Consiglio di fabbrica rimane l'unico organismo unitario. si' pone il problema di un rinnovamento delle strutture esterne partendo dal Consiglio di zona unitario il quale deve aprirsi al collegamento con le altre categorie presenti in zona e creare un coordinamento con le strutture orizzontali (Camere del Lavoro e Unioni Sindacali). A tale fine le strutture di organizzazione a livello zonale, provinciale e nazionale, vanno rifondate con rappresentanze espresse direttamente dai Consigli di fabbrica secondo norme che verranno decise unitariamente. Tali organismi dovranno gestire la fase costituente.
UTILIZZO DIRIGENTI SINDACALI A PIENO TEMPO
Si è deciso l'utilizzazione in modo organico dei dirigenti sindacali a pieno tempo secondo esigenze funzionali e non di rappresentanza.
SEDI UNITARIE
Vanno parallelamente costituite ai vari livelli sedi sindacali unitarie.
TESSERAMENTO
Essendo questo uno dei momenti politici rilevanti per l'organizzazione considerato che tradizionalmente questo momento ha visto sempre divise le tre organizzazioni sindacali, si è deciso che il tesseramento 1972 sia unitario, con una tessera unica stampata a livello nazionale. Tale operazione avrà inizio nell'autunno 1971.
CONVOCAZIONE CONGRESSO COSTITUENTE
La 2' conferenza ha deciso di convocare entro il 1971 e comunque non oltre la primavera 1972 il congresso costituente il quale dovrà decidere lo scioglimento delle attuali organizzazioni. In tale modo il prossimo contratto di lavoro vedrà i metalmeccanici uniti in un solo sindacato.

Sul problema dell'autonomia e delle incompatibilità fra cariche politiche e cariche sindacali, la 2' conferenza a stragrande maggioranza, tale da rendere la votazione vincolante per tutti ha deciso che parallelamente alla formulazione di uno statuto unico, non siano da stabilire le incompatibilità tra i delegati di squadra o di gruppo omogeneo, ma di porre il problema dell'incompatibilità « tra le funzioni di responsabilità esecutive e di coordinamento dei consigli di fabbrica, con gli incarichi esecutivi di partito a livello nazionale, provinciale, comunale e di fabbrica, nonchè con i mandati pubblici e le candidature a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale ».
Per concludere possiamo dire che tali decisioni in sintonia, anche se in anticipo, rispetto alle decisioni delle Confederazioni, ripropongono il ruolo di avanguardia sempre assunto dai metalmeccanici, una avanguardia in funzione della crescita e dell'unità di tutta la classe lavoratrice.
Molti hanno definito giustamente, e i fatti lo hanno confermato, che la 2' conferenza nazionale, ha rappresentato un fatto storico, ora si tratta di rendere operanti e concrete a tutti i livelli le decisioni assunte in modo tale da permettere quando si farà il congresso costituente di avere alle spalle tutta una serie di iniziative concrete che potranno garantire la solidità, l'autonomia e la scelta politica di classe dei metalmeccanici italiani. •
Sui risultati e le decisioni della 2' Conferenza dei metalmeccanici apriamo un dibattito fra tutti i lavoratori, invitandoli a scrivere le loro opinioni, pareri, proposte di lavoro, ma soprattutto a rendere operanti nel vivo della realtà di fabbrica le decisioni assunte:
SCRIVETECI?
DALLA PRIMA
ro, con conseguenze negative per la qualificazione del lavoratore, la piattaforma rivendica un migliore e più adeguato inquadramento categoriale alle innovazioni tecnologiche produttive sia per gli operai che per gli impiegati. Uguale gravità ed urgenza presenta la rivendicazione dei trasporti per i lavoratori; in particolare quelli dello stabilimento di Cavenago. Un servizio in atto è pagato esclusivamente sotto tutti gli aspetti dai lavoratori, anche se attualmente esiste una indennità annuale che comunque non compensa il disservizio delle linee. Ritardi dei pulman, giorni senza l'arrivo dei pulman, oppure partenza dei pulman dalla fabbrica senza che i lavoratori abbiano il tempo di uscire dai reparti, lavarsi e raggiungere il piazzale. Conseguenze che naturalmente si aggravano nel periodo invernale. Da qui la richiesta che l'azienda istituisca un proprio servizio e si accolli tutte le conseguenze negative causated a qualsiasi inconveniente del servizio.
Esiste inoltre a Cavenago la salvaguardia della salute, eliminendo per esempio l'alta nocività nel reparto galvanica, centuplicarsi dell'affaticamento a causa delle condizioni ambientali; nei reparti che oggi determinano, nel periodo estivo casi di svenimento e durante l'inverno periodi di bronchiti o polmoniti dato la sistemazione delle attuali porte di entrata.
In questo quadro i lavoratori nel corso dellelaborazione dei punti rivendicativi hanno giustamente inserito nella piattaforma un miglioramento salariale per tutti, di fronte al continuo aumento del costo della vita determinato soprattutto dalla fissazione dei prezzi da parte della politica padronale proiettata sempre verso l'assorbimento o l'annullamento dei risultati di grandi battaglie rivendicative. Piattaforma rivendicativa quindi qualitativamente avanzata che si affronta consapevoli della durezza e dell'asprezza dello scontro con il padrone.
Da questo momento l'esito di questa azione sindacale è in mano a tutti i lavoratori del gruppo Siemens Elettra. Condizione indispensabile è l'unità, la consapevolezza e la credibilità di tutti di
fronte a problemi che non investono sono aspetti economici ma soprattutto aspetti politico-sindacali più avanzati.
Le riunioni dei consigli di fabbrica, lo stesso coordinamento di gruppo in varie riunioni, le assem-
blee dei lavoratori, hanno espresso decisione e volontà unitaria, per tutta la durata della lotta per soluzioni concrete che migliorino le condizioni sociali ed economiche dei lavoratori del gruppo Siemens Elettra.