Sirti sindacale4

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SIRTI sindacale

Dopo la firma degli accordi integrativi

Operare in ogni zona e gruppo per migliorare le condizioni dei lavoratori

Il 15 giugno scorso — presso la Associazione Industriale di Milano -- si sono firmati gli accordi raggiunti nel mese di maggio relativi ai lavoratori SIRTI dl quali si applica il contratto delle Reti telefoniche interurbane che dei metalmeccanici.

Precedentemente — lo stesso giorno — i dirigenti sindacali assieme ai delegati dei vari gruppi, zone e componenti le Commissioni Interne avevano esaminato i risultati della consultazione svoltasi in tutta Italia (sulle bozze di accordo) nella riunione del Comitato di Coordinamento nazionale della SIRTI.

Anche se con valutazioni e motivazioni diverse la maggioranza dei lavoratori e dei gruppi di lavoro aveva dato mandato di sottoscrivere l'accordo come risulta dalle decine e decine di verbali pervenuti al coordinamento nazionale.

Nelle pagine seguenti pubblichiamo il testo integrale degli accordi oltre ad una circolare della direzione in modo che ogni lavoratore sia in grado di valutare compiutamente i contenuti dei medesimi.

PRIMA ESPERIENZA

risultati raggiunti con tutti i limiti, le deficienze e le parzialità (e sono molti e grandi) sono il frutto di una prima esperienza (dopo quasi un ventennio) di azione sindacale, tormentata e sofferta, condotta

alla SIRTI, per circa 5 mesi su scala nazionale. per la conquista di un accordo integrativo ai contratti nazionali di lavoro.

Questa esperienza — di cui tutti i 5.000 lavoratori SIRTI devono farne tesoro -- è stata resa più difficile e tormentata per una serie di motivi e cause, alcune delle quali — a nostro parere — sono:

la divisione operata dalla SIRTI fra i 5.000 lavoratori con l'applicazione di ben 4 contratti di lavoro: reti telefoniche interurbane, metalmeccanici, edili, manufatti di cemento;

lo spirito di « gruppo », alimentato dalle direzioni SIRTI (fra i diversi settori di lavoro, fra i gruppi, e all'interno degli stessi gruppi fra le diverse zone, nonchè all'interno delle zone) con il preciso scopo di mettere gli uni contro gli altri, alimentando i rancori e quindi impedendo l'unità;

le grosse difficoltà di direzione nazionale del movimento sindacale in tutta la SIRTI, poichè spesso vi era chi « cascava » nel gioco della Direzione e dei suoi portavoce i quali « offrivano » soluzioni parziali e future dei loro problemi di gruppo, cantiere, zona, ecc. se si estraniavano dalla lotta del gruppo (da qui certe non partecipazioni agli scioperi o sospensioni degli stessi);

chi — facendosi portavoce

di dichiarazioni o colloqui personali (informali, riservati, ecc.) avuti con dirigenti, capi cantiere, ingegneri, ecc. — determinava disorientamento e sfiducia fra i lavoratori (con telefonate, discorsi strani, ecc.) dicendo che la direzione accoglieva questa o quella richiesta — bastava cambiare qualche parola — mentre poi i fatti hanno sempre mostrato la falsità; oppure continuando a « predicare » che certe richieste non sarebbero mai state accolte neanche minimamente (come ad esempio la 14a per gli operai) rendendo con ciò più difficile il raggiungimento degli stessi obiettivi postici;

l'aver fatto balenare, fra i lavoratori, ed averci creduto, che si dava meno ad un gruppo per dare di più ad un altro mentre era semplicemente una manovra di tutta la direzione (ai suoi vari livelli e nei vari settori e gruppi) come hanno dimostrato gli accordi raggiunti alla fine.

INSEGNAMENTI

Se questi sono gli aspetti negativi — e forse non poteva che essere così trattandosi della prima esperienza — ed è giusto sottolinearli per non ripeterli in futuro, molti e grandi sono gli insegnamenti, gli aspetti positivi e non sono solo quelli contenuti negli accordi.

CONTINUA IN 2

DALLA PRIMA

In primo luogo il fatto che, alla fine, tutti i lavoratori si sono potuti rendere conto di persona che i propri diritti e bisogni si possono conquistare e difendere solo con l'azione compatta di tutti indipendentemente del gruppo o settore di appartenenza, poichè la direzione non da' un bel niente a nessuno di sua spontanea volontà. Anzi si oppone decisamente e rabbiosamente all'avanzata dei lavoratori e che, appena registra un momento di debolezza fra i lavoratori, toglie, porta via quanto già acquisito (vedi rientri, permessi annuali retribuiti, ecc.) anche se scritto nel contratto e nelle leggi.

Un secondo aspetto è che se si vuole vincere, alla SIRTI, si deve avere sempre una visuale nazionale e di tutti i settori e gruppi che la compongono. In questo senso si è visto e imparato come organizzarsi e operare sul piano sindacale e perchè è necessario rimanere sempre collegati sindacalmente e non solo quando vi è la vertenza in corso, ma bensì permanentemente.

Infine che le richieste, le rivendicazioni devono essere elaborate

e discusse, preventivamente, con tutti i lavoratori di tutti i gruppi e settori e non solo da gruppi ristretti di attivisti.

OPERARE PER MIGLIORARE

LE CONDIZIONI DEI LAVORATORI

Ora non ci si deve fermare bensì partendo dagli insegnamenti e esperienze fatte in questa azione generale si deve in ogni zona, cantiere, gruppo e settore operare per applicare gli accordi raggiunti (ad esempio per quanto riguarda le trasferte all'estero) e per migliorare le condizioni dei lavoratori le possibilità in tal senso sono ampie (istituzione mensa, regolamentazione dei rientri, servizi igienici, qualifiche, ecc.).

Bisogna tener presente che la circolare della direzione (D.L. 088) non è un accordo, rappresenta un trattamento minimo che non può essere peggiorato, ma come è scritto al punto n) può essere modificato (migliorato) attraverso la trattativa con i rappresentanti dei lavoratori.

DALL'AZIONE GENERALE ALLA « GUERRIGLIA »

Quindi se la vertenza di tutta la

SIRTI dei mesi scorsi ha rappresentato un momento di azione generale, « frontale » (come si dice in gergo militare) per far avanzare tutti, ora si tratta — partendo dalle posizioni raggiunte — di passare « all'azione di gruppo », alla « guerriglia », cioè alla conquista di migliori condizioni in tutti i settori, gruppi, zone ove vi sono le condizioni e le forze per farlo.

La mensa da problema generale — ottenuta formalmente nell'accordo — diventa ora problema concreto del singolo e dato gruppo di lavoratori (cantiere, sede, ecc.) che si trova nelle date condizioni; così per i rientri le condizioni sono diverse; pure le qualifiche e il passaggio da un settore all'altro ora vanno viste concretamente e non in modo generale ed astratto.

Con l'azione concreta di gruppo (« guerriglia ») nelle varie località sarà ora possibile affrontare i problemi concreti, particolari e migliorare le condizioni dei lavoratori e contemporaneamente prepararsi alla nuova prossima azione generale (contratto di lavoro, parificazione trattamenti, unificazione, ecc.).

Testo integrale dell'accordo reti telefoniche interurbane taziendali)

In Milano, addì 5 maggio 1971

Presso la sede dell'Associazione Industriale Lombarda tra

la Soc. S.I.R.T.I. rappresentata dai sigg.: Dr. Giuseppe Cappellani, Dr. Carlo Cilento e Dr. Silvano Tagliagambe, assistiti dal sig. Luigi Zanzola dell'A.I.L.; e

la FIM-CISL rappresentata dai sigg.: Giampiero Colombo, Pacifico Fontana e Mario Stoppini;

la FIOM-CGIL rappresentata dai sigg.: Antonio Pizzinato, Antonio Maestri e Cesare Moreschi;

la UILM-UIL rappresentata dal sig. Mario De' Mas; con la partecipazione dei componenti le Commissioni Interne e le Rappresentanze Sindacali Aziendali dei vari gruppi; si è convenuto quanto segue:

INDENNITA' DI TRASFERTA

Le misura dell'indennità di trasferta prevista dalla tabella di cui all'art. 5 — parte 5a — del C.C.N.L. 22-12-1969 per le reti telefoniche interurbane, con decorrenza 1°-4-1971, è sostituita dall'allegata tabella (allegato n. 1). In detta tabella sono compresi gli aumenti determinati dagli scatti di 10 punti dell'indennità di contingenza per il periodo 1°-1-1970/1°-2-1971 secondo quanto previsto dall'art. 5, parte 5'.

Restano ferme le norme previste dall'art. 5 — parte 5a, paragrafo 2° — del sopracitato contratto.

TRASFERTE ALL'ESTERO

a) Il trattamento economico del personale inviato in trasferta all'estero verrà concordato, di volta in volta, tra la Direzione Aziendale e le Rappresentanze Sindacali Aziendali e le Commissioni Interne, tenendo conto delle caratteristiche del Paese nel quale il lavoratore dovrà prestare la propria opera.

Qualora non fosse possibile raggiungere un accordo, verrà assegnata una indennità di trasferta provvisoria.

Dopo un sufficiente periodo di permanenza all'estero dei lavoratori interessati questi forniranno alle Rappresentanze Sindacali Aziendali ed alle Commissioni Interne la documentazione

del costo della vita e delle condizioni ambientali dei trasfertisti. Sulla base di sette documentazioni le Rappresentanze Sindacali Aziendali e le Commissioni Interne con la partecipazione di un lavoratore delegato dai lavoratori trasfertisti, concorderanno con l'Azienda l'indennità di trasferta definitiva.

Per le brevi e ricorrenti trasferte e cioè le trasferte inferiori a 15 giorni l'indennità di trasferta dovrà essere concordata prima della partenza.

La Società nella scelta del personale da inviare in trasferta all'estero compatibilmente con le sue necessità tecniche ed organizzative, terrà conto di particolari situazioni personali.

Il personale che sarà inviato all'estero in trasferta godrà. per ogni anno solare, di tre viaggi di ritorno fino alla sede di assunzione, a spese dell'azienda, qualora il Paese in cui operi sia Europeo o del Bacino Mediterraneo. Per tutti gli altri Paesi il rientro sarà concordato, di volta in volta, tra la Direzione dell'Azienda e le Rappresentanze Sindacali Aziendali e le Commissioni Interne ed un rappresentante. dei trasfertisti.

Il periodo di effettuazione dei rientri sarà normalmente a Pasqua, Ferragosto e Natale.

Coloro che si recano in trasferta all'estero saranno coperti, per malattia o infortunio, qualora non esistano apposite convenzioni, da forme assicurative che garantiscano un trattamento analogo a quello riservato in Patria dagli Enti Previdenziali.

Per il coniuge e/o i figli che il trasfertista desiderasse condurre con sè nel Paese dove è in trasferta, la Direzione studierà di volta in volta, con le Rappresentanze Sindacali Aziendali e le Commissioni Interne la possibilità di stipulare forme assicurative che garantiscano un trattamento, in caso di malattia, analogo quello riservato in Italia dall'INAM.

Quanto sopra, per periodi di trasferta superiori ai 4 mesi, e di permanenza del coniuge e/o figli, superiori a 2 mesi. Se la durata dei lavori all'estero comprende l'arco di più anni l'indennità di trasferta verrà riesaminata anno per anno tra la Direzione, le Rappresentanze Sindacali Aziendali, le Commis

síoni Interne ed il rappresentante dei trasfertisti qualora si verifichino mutamenti della situazione economica (costo della vita) intervengano sostanziali modifiche alle condizioni di trasferta non previste al momento della definizione dell'indennità di trasferta per il Paese interessato.

f) Nel caso si verifichino situazioni di gravissimo pericolo per le persone in trasferta all'estero, connesse alla situazione politica del Paese o ad eventi naturali, il responsabile in luogo, provvederà ad adottare le misure necessarie per tutelare l'incolumità dei trasfertisti, disponendo eventualmente per un rientro anticipato in Italia.

3) PREMIO ANNUALE

A tutti gli operai verrà liquidato, nel mese di giugno di ogni anno un premio annuale come da tabella: oltre 3 e fino fino a 3 anni a 5 anni di oltre 5 anni di anzianità anzianità di anzianità ore di retribuz. ore di retribuz. ore di retribuz. globale globale globale

1971 25 50 100

Anni successivi 30 60 120

Dette ore saranno liquidate sulla base della retribuzione globale di fatto percepita da ciascun lavoratore al momento della liquidazione.

In caso di inizio o di termine del rapporto di lavoro durante l'anno, saranno liquidati tanti dodicesimi quanti sono i mesi di servizio prestati.

A tal fine l'anzianità si considera dal 1" luglio al 30 giugno dell'anno della corresponsione

CONTRIBUTO PASTO

Il contributo pasto di cui all'articolo 6 — parte V — del vigente contratto collettivo nazionale reti telefoniche interurbane viene esteso a tutte le località sedi dí assunzione del personale.

MENSA

L'Azienda secondo quanto previsto dall'articolo 8 — parte comune — del contratto collettivo nazionale di lavoro reti telefoniche interurbane stipulerà convenzioni che consentano al personale dislocato nei cantieri esterni o sedi di usufruire del pasto meridiano gratuitamente o con particolari sconti.

QUALIFICHE

Per quanto riguarda l'inquadramento del personale, l'Azienda fermi gli inquadramenti stabiliti dal vigente contratto, esaminerà i singoli casi che verranno ad essa sottoposti dai Rappresentanti Sindacali Aziendali e dalle Commissioni Interne presso ogni singolo Ufficio Lavori o Reparto.

TURNISTI

Ai dipendenti che prestassero la loro opera in lavori a turni l'intervallo per la consumazione del pasto, nella misura di mezza ora, verrà retribuita con retribuzione globale di fatto.

UNA TANTUM

A tutti i lavoratori trasfertisti, a cui si riferiscono i miglioramenti di indennità di trasferta di cui al punto 1), già in forza presso la Ditta al 1° gennaio 1971, verrà liquidata una somma una tantum » di L. 30.000.

Ai lavoratori trasfertisti, assunti in febbraio o in marzo c.a. verrà liquidata, rispettivamente, la somma di lire 20.000 o lire 10.000.

IMPIEGATI E INTERMEDI

gli impiegati ed equiparati i quali in conformità dell'articolo 16 — parte IV — non godono di alcun trattamento economico per 14 mensilità viene liquidato un importo annuo pari a 1/6 della retribuzione globale di fatto mensile, sino alla concorrenza del trattamento più favorevole.

In caso di inizio o termine del rapporto di lavoro durante l'anno, saranno liquidati tanti dodicesimi quanti sono i mesi di servizio prestati.

A tal fine l'anzianità si considera dal 31 marzo al 1° aprile dell'anno della corresponsione.

DECORRENZA

Il presente accordo decorre dal 1°-4-1971. Letto, confermato e sottoscritto.

Su ccess iv i +Ci m o_ p_ c. ...4o CV 1865 1395 1 395 in cr) en 13 25 0 30 20 1 6 25 13 95 4260 l 2980 I 2770 1 490 I 12 80 1 p as to i fY LO O CO .- 1 400 1630 1630 0 Cd <D .p as to e p erno t. LO N CO LO CM m LO 0 CO 0253 in CNI O CO 2 p a s t i i Cf) o ( 7,CO 28 00 3260 3 260 o co CM m m N C — o LO CO 0 cn CO CO 11" LO LO W dr LO LO CO d LO in (O d' 0 c i5 M o LO Cr (D 2,,, m O 75 E O CQO ',d' CV 0 M .CV O ,0 ,-0 .,0 rt; ,0 CO VS a — C O 0 — (70 1 605 C, t-— O <D t-— 0 CO r-— I p a s to e p erno t. CD CM =1' O C-CO 3 270 CD t-CM CO O CN m 2 p as t i Cf) o CN C0 CO o ..CN CO 35 2 0 35 20 o CM LO CO E CL) ...* CX o CO O (O in V CO 0 in C\I O LO LO CN O LO LO CN O LO LO .:1' CO cr Pr im i 3 g io r n i 4-. o C à) 0O- O .-LO CN LO CV Cs1 ci' 0 .,-. O ‘,1 0 o <t' LO ..-. O (V ci ..1 pas to ce cy> CO CO 05 in N 1 795 I in P io co CO •••••••..-.. O co O CO p erno t. p as to e 2 O o ..or .1 39 40 33 25 3325 tf) cv CO CO "Z-"; m m a N co o OD CCO 33 70 3590 3 590 o O) LO CO o CN en CO in te ra o CO CV CO • in Csi 0 51 25 CC, LO CV .LO CV LO 0 CO N cr I< • (..7 00 W O W. o_ S.. cr, > a, 2 o — — I 28 Ca teg or ia . . . CO _ 'a cz aa.,> — In I INTE RME DI . O PE RAI Sp ec ia lizza t iQu a li fica t i Ma no va li oc LL cc e— CO Ta be lla a lleg a ta n.

Accordo metalmeccanici Circolare della direzione

Addì 24 maggio 1971, in Milano tra l'Associazione Industriale Lombarda in persona dell'Avv. Salvatore Arengi che rappresenta ed assiste la Ditta SIRTI presente nelle persone dei sigg.: Dr. Giuseppe Cappellani, Dr. Carlo Cilento, Dr Luca Macchi e i Sindacati Provinciali dei Lavoratori:

FIOM - presente nelle persone dei sigg.: Antonio Pizzinato e Cesare Moreschi

FIM - presente nella persona del sig. Giampiero Colombo

UILM - presente nella persona del sig. Mario De Masa i Rappresentanti Sindacali Aziendali hanno convenuto quanto segue per il personale inquadrato nel contratto metalmeccanico:

Trasferte: Fermo restando tutto quanto indicato in materia nell'accordo integrativo 22-12-1969, l'indennità giornaliera di trasferta viene aumentata di L. 260 giornaliere, con decorrenza 1°-4-1971 e verrà ulteriormente elevata di altre L. 250 giornaliere con decorrenza 1°-1-1972.

Per le trasferte all'estero verrà applicata la stessa regolamentazione che è riservata al personale inquadrato nel contratto delle reti telefoniche interurbane 22-12-1969 e successiva integrazione. Il valore di base del premio di produzione viene elevato, per l'anno 1971, da L. 100.000 a L. 115.000.

Viene istituito un premio annuale aziendale nelle seguenti misure:

OPERAI

con anzianità da O a 3 anni: 15 ore per il 19, ore dal 1972; con anzianità da 3 a 5 anni: 25 ore per il 1971; 30 ore dal 1972; con anzianità oltre i 5 anni: 50 ore per il 1971; 60 ore dal 1972.

IMPIEGATI ED EQUIPARATI

fino a 3 anni: 1/8 di stipendio mensile; oltre i 3 anni resta confermato quanto previsto dall'accordo 22-12-1969.

Letto, confermato e sottoscritto.

INDENNITA' DI TRASFERTA

D.L. 088 - 14-6-71 CIRCOLARE

Nuove norme concernenti la disciplina dei trasferimenti, rientri, ambienti di lavoro, del personale dei gruppi esterni appartenente al contratto delle reti telefoniche interurbane.

Si comunica che a partire dal 15-6-1971 verranno applicate le seguenti norme:

Limitatamente al personale adibito a lavori in trasferta, si precisa che l'assunzione potrà essere effettuata con sede provvisoria purchè si renda noto al lavoratore interessato, al momento dell'assunzione, quale sarà la sede definitiva alla quale la Società lo destinerà alla fine del periodo di addestramento.

Tale periodo non potrà essere di norma superiore ad 1 anno. La Società potrà trasferir,: il lavoratore a sedi successive a quella designata come sopra, contemperandosi le esigenze dell'Agenzia con l'interesse particolare del lavoratore.

e) La Società, nei limiti delle esigenze tecniche, terrà conto nell'assegnazione del lavoro della sede di assunzione del lavoratore interessato, al fine di consentirgli una utilizzazione più vicina possibile alla sua sede di assunzione.

Su richiesta degli interessati l'Azienda provvederà, ove sia possibile sul piano tecnico, ad operare una rotazione del personale destinato a lavorare in trasferta lontano dalla propria sede di assunzione per periodi superiori ai quattro mesi.

I lavoratori che prestano la loro opera nella sede di assunzione ma risiedono in località diversa dalla sede di assunzione, possono ottenere dal loro responsabile la riduzione dall'intervallo meridiano da un'ora e mezzo ad un'ora, sempre che non ostino esigenze di lavoro. Ciò in relazione alla possibilità di anticipare la fine giornaliera dell'orario di lavoro di mezz'ora.

Il lavoratore rientrerà alla sede di assunzione il venerdì sera dopo la fine dell'orario di lavoro solo quando i tempi di viaggio, come risultano dagli orari dei mezzi pubblici (FS., pullman di linea) siano contenuti entro ore 1 e mezza e consentano comunque il raggiungimento della città sede d'assunzione entro 2 ore mezzo dalla cine dell'orario normale di lavoro del venerdì.

Il tempo di viaggio sarà retribuito a forfait: fino a mezz'ora con mezz'ora, da mezz'ora ad un'ora con un'ora, da un'ora ad un'ora e mezza con un'ora e mezza.

Il lunedì mattina il lavoratore si troverà sul posto di lavoro effettuando il viaggio prima dell'inizio dell'orario di lavoro. Qualora la partenza del mezzo pubblico avvenga due ore e mezza prima dell'inizio dell'orario di lavoro l'Azienda corrisponderà al dipendente la cena ed il pernottamento della domenica.

Qualora il rientro alla città sede d'assunzione sia effettuato con mezzo della Società, sarà compiuto il venerdì sera quando il tempo di rientro tinu al luogo dove alloggia il mezzo sUGId( Jé compreso entro ore 1 e mezza. Anche in tal caso il tempo di viaggio verrà retribuito come al precedente comma 2. La presente disciplina dei rientri non si applica agli addetti del reparto Manutenzione quando siano impegnati in interventi su cavi per riparazione di guasti.

II personale che interrompe la trasferta per il rientro settimanale inizierà il lunedì con la trasferta dello scaglione « T ». Al personale che in applicazione della disciplina dei rientri di fine settimana non riuscisse a maturare alcun giorno di permesso retribuito, di cui all'art. 9 - parte V - del vigente contratto collettivo di lavoro, l'Azienda riconoscerà in occasione delle festività di Pasqua e Natale un giorno di permesso retribuito.

Il lavoratore in trasferta comandato ad effettuare lavoro straordinario nella giornata di sabato (fatte salve le norme contrattuali - vedi art. 10, parte II), percepirà la trasferta anche per la domenica ovviamente perdendo il diritto al trattamento previsto al punto f).

I) Il lavoratore che si ammali o si infortuni in trasferta, può chiedere alla Società il rientro alla sua sede d'assunzione a spese dell'Azienda, previa esibizione al superiore dl certificato medico con diagnosi dalla quale risulti che il lavoratore necessita di adeguate cure mediche.

Nel caso di infortunio gli sarà concesso di rientrare in sede con mezzo idoneo alle sue condizioni di salute.

A partire dal 1° aprile 1971 per ogni punto di aumento dell'indennità di contingenza l'indennità di trasferta continuerà ad au mentare di lire 30 giornaliere.

m) Particolare attenzione sarà riservata dal capo gruppo al problema delle situazioni igienico-ambientali dei luoghi di lavoro, tenendo in particolare conto le attuali norme di legge in materia le osservazioni ed i rilievi fatti dai Rappresentanti Sindacali Aziendali e dalle Commissioni Interne dei cantieri o dei gruppi interessati.

METALMECCANICI Qualifica Sino al 31 marzo 1971 dal 1° aprile 1971 dal 1° genn. 1972 Manovale comune specializz. 2.100 2.660 2.910 Operaio aualificato 2.350 2.910- 3.160 Operaio specializzato, super e cateaorie speciali 2.700 3.260 3.510 [Male:iati di 4' e 3° cat. 3.000 3.560 3.810 Impiegati di 2' cat. 3.600 4.160 4.410_ Impiegati di 1' cat. 4.200 4.760 5.010 Per gli addetti alla Installazione superiore ai 130 KV Operai O. S. di linee 3.000 elettriche con 3.560 tensione 3.810 0. Q. 2.750 3.310 3.560 M. S. 2.350 2.910 3.160 Impiegati 3' e 4' cat. 3.000 3.560 3.810 ›?` categ. 3.600 4.160 4.410 1' categ. 4.200 4.760 5.010

n) Per quanto riguarda la disciplina dei rientri, la Società, qualora in futuro ritenesse opportuno apportare modifiche od innovazioni, concorderà dette modifiche ed innovazioni con i I auoratori ed, in mancanza di accordo, con le Organizzazioni Sindacali Lavoratori.

La presente circolare sostituisce per le materie trattate quan-

to contenuto nelle circolari n. 327 del 22-7-1970 DL/ICT e n. 064 del 14-9-1970 DL/MG1.'

Nell'applicazione delle norme che precedono, potranno verificarsi casi dubbi per i quali i responsabili del gruppo o della squadra dovranno prendere accordi con la Direzione onde concordare la soluzione pili equa

Impegno unitario

per il Mezzogiorno

ROMA, 29 maggio

A conclusione dei lavori, la presidenza vs$: ,` della conferenza ha rivolto al Paese e al lavoratori il seguente appello:

« La gravità degli squilibri che travagliano tutto il nostro Paese è pienamente presente alla conferenza dei lavoratori italiani. La spontanea espansione capitalistica oggi non riesce più neppure a stimolare la stessa crescita quantitativa della produzione e delle dimensioni economiche lasciando inoperose tante energie e tante risorse. E ciò mentre nuove circostanze internazionali premono sulle scelte dell'Italia e ne condizionano l'avvenire. Negli scorsi anni di fronte al fallimento della programmazione, il movimento sindacale ha affrontato questa complessa situazione ccn un'ampia serie di lotte rivendicative per le riforme sociali. Questa grande pressione democratica ha fatto avanzare la coscienza delle profonde trasformazioni che occorre realizzare nel campo sociale ed economico se si vuole uscire dal ristagno cui oggi il nostro Paese corre il rischio di essere condannato. Il Mezzogiorno è il segno tipico di questa situazione.

« La piena occupazione delle forze di la$ vero è in gran parte condizionata alla creazione nel Sud di nuove strutture industriali agricole e del settore terziario. Il Mezzogiorno è quindi il primo grande problema che occorre risolvere nella battaglia per trasformare la vita economica e sociale del nostro Paese, per conquistare lavoro stabile e per consolidare i risultati delle lotte rivendicative. Tale problema si affronta con una visione e un impegno unitario coal da

respingere l'attacco che oggi le forze conservatrici muovono a tutti i lavoratori.

« Si tratta di lottare con coerenza di indirizzi nelle fabbriche e in tutto il Paese per conquistare un modo nuovo, più giusto ed equilibrato di produrre, di scelte nei consumi e negli investimenti, ossia per mutare il meccanismo che ha sino ad oggi caratterizzato la vita economica e sociale italiana.

Il movimento sindacale, forte della sua unità, pone il problema al centro della propria volontà politica e di tutta la tensione delle lotte dei lavoratori, al Sud come al Nord e al Centro un saldo legame politico deve unire operai, braccianti, impiegati, contadini, studenti, popolo per dare una qualità nuova e più elevata al lavoro del nostro Paese, per emanciparlo da una condizione non più tollerabile.

«Il rafforzamento del movimento sindacacale specie nel Mezzogiorno e la giusta articolazione dei suoi impegni di lotta contribuiranno in modo decisivo all'assolvimento dei compiti che, i sindacati oggi si assumono in modo solenne.

« In questo spirito la conferenza rivolge il più caloròso appello a tutti t lavoratori del Nord e del Sud a rinsaldare la loro unità per dare vita a un moto impetuoso di rinnovamento economico e sociale. Gli organismi dirigenti delle tre organizzazioni si riuniranno nelle prossime settimane e — alla luce dei risultati della conferenza e dell'ampio dibattito svoltosi a tutti i livelli — definiranno la più generale piattaforma di lotta del movimento sindacale per ii Mezzogiorno, l'occupazione e le riforme ».

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111001A — Oltre 150 mila parsone-hanno, partecipato alla grande manifestazione per le riforme e lo sviluppo dei ky~.....-giorno.

LA SIRTI HA ASSORBITO LA « I.E.T. »

Già altre volte, sul nostro giornaletto, abbiamo avuto occasione di parlare della I E T la società fantasma inventata dalla SIRTI per assorbire una parte della CEIET.

A distanza di non molto tempo siamo ora di fronte ad un nuovo cambiamento: la SIRTI assorbe la IET mediante « fusione per incorporazione », come risulta dalla lettera che qui pubblichiamo.

Infatti alla lettera dei Sindacati con la quale si richiedeva la convocazione di un incontro con la IET per esaminare i problemi aziendali (trasferte, premio, 14a, qualifiche, ecc.) ed al successivo telegramma di sollecito, l'Associazione Industriale Lombarda rispondeva con la lettera che pubblichiamo e che ap punto informa dell'avvenuto assorbimento.

Se questo fatto pone fine all'assurda situazione ín cui si trovavano un gruppo di lavoratori che pur lavorando alla SIRTI risultavano dipendenti dalla IET, riteniamo che si debba rimediare anche ai problemi derivanti dal primo passaggio (dalla CEIET alla IET) relativamente ai ttatta~ti economici e normativi di questi lavoratori.

La lettera dei sindacati ... E la risposta

FIM-CISL FIOM-CGIL UILM-UIL

SESTO SAN GIOVANNI

degli Industriali

Spett.le ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE LOMBARDA SINDACATO METALMECCANICI

Sindacato Metalmeccanici

MILANO

Prot. 920/71/AP/vi

Milano, 24 giugno 1971 p.c. Spett.le Direzione

Via Pantano, 9

Ditta I.E.T.

MILANO

Via Pirelli, 20

p.c. Alla Commissione Interna c/o I.E.T.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali sono con la presente ad invitarVi a voler convocare un incontro con la Vostra associata Ditta I.E.T. per esaminare i seguenti problemi: trattamento trasferte; ricontrattazione premio di produzione; 14" mensilità; qualifiche e categorie; varie.

In attesa di sollecita convocazione, distintamente salutiamo.

FIM-CISL • FIOM-CGIL - PILM-UIL (G. Colombo - A. Pizzinato - D. Magnani) Sesto S. Giovanni, 27-1-1971.

Il telegramma

ASSOLOMBARDA

Metalmeccanici

MILANO Via Pantano, 9 p.c. Ditta I.E.T.

MILANO Via Pirelli, 20

Nuovamente sollecitiamo convocazione trattative ditta I.E.T. Distinti saluti.

FIM - FIOM UILM (Colombo - Pizzinato - Magnani)

Prot. n. 11676/13198

Pos. Ar/na

Alla FIOM Via A. Villa, 6 Sesto San Giovanni

Alla FIM Via Fiorani, 89 Sesto San Giovanni

Alla UILM Via Don Minzoni, 129 Sesto San Giovanni

In risposta alla Vostra del 27 gennaio c.a. ed al Vostro telegramma del 21 c.m., Vi facciamo presente che la nostra associata ditta SIRTI - Via G. B. Pirelli, 20 (Milano) - ci ha comunicato, con sua lettera in data odierna, quanto segue:

» Vi comunichiamo che l'assemblea straordinaria della SIRTI, tenutasi il 16 giugno u.s., come da ordine del giorno pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 maggio c.a., ha deliberato la fusione per incorporazioie della società I.E.T. nella SIRTI S.p.A.

A norma di quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge la delibera non potrà avere effetto prima che siano trascorsi tre mesi dalla data del suo deposito presso il Tribunale di Milano ».

Distinti saluti.

21 giugno 1971

11 Segretario del Sindacato

OPERAZIONE
FINANZIARIA

Via Vida - DOPO UN ANNO DI « ESPERIENZA » :

A COTTIMO METTIAMOCI IL PADRONE

E' ormai da quasi un anno che la direzione persiste in un atto arbitrario — ed in violazione del contratto di lavoro — presso lo stabilimento di Via Vida a Milano nell'imporre il cottimo ai lavoratori che, giustamente, non lo vogliono.

Ritorniamo su questo fatto (come continueremo a ritornarci fino a quando gli arbitrii non saranno annullati) anche perchè il tempo ed i fatti stanno sempre più a confermare la giustezza della posizione dei Sindacati fermamente e decisamente contrari all'introduzione dei cottimi.

i « padrini » e « fautori ,, del cottimo in Via Vida, coloro che con « passione », con « calore » spiegavano e rispiegavano ai lavoratori la « bontà >, del cottimo (per far questo erano profumatamente pagati), gli ingegneri e tecnici della Bedaux se ne sono andati dalla SIRTI mentre sono rimasti i lavoratori con le bolle, con i tempi e così via, ma senza le promesse 25-30-40 mila lire mensili in più, di maggior guadagno.

Se ne sono pure andati dalla SIRTI i cosiddetti « filosofi » dell'introduzione del cottimo alla SIRTI, quelli che allora erano alla direzione del personale, il dott. Bariletti ed il dott. Salerni (ora — sempre come dirigenti — sono all'ITALCABLE, ed il Contratto di lavoro dei dirigenti per chi non lo sapesse — stabilisce che il solo minimo di stipendio e di 465.000 lire al mese) mentre qui in azienda con gli infortuni anche gravi — con il tempo misurato, anche per andare al « cesso », ci sono rimasti gli operai.

Se ne sono pure andati: il direttore di Via Vida ed altri. più o meno alti, papaveri della Direzione di Via Pirelli, mentre qui in fabbrica ad arrabattarsi, arrabbiarsi, a rovinarsi la salute con il cottimo sono rimasti solamente gli operai e operaie di via Vida ai quali viene imposto di lavorare con certi tempi.

Morale conclusiva: discutono fra di loro i lavoratori di Via Vida. la lotta iniziata un anno fa con tanta decisione e combattività, contro il cottimo va ripresa, con precisi obiettivi e con la convinzione di non interromperla sino al successo.

I « tecnici », i « dirigenti » del cottimo, tutti coloro che « lavorano » e « sudano » molto « a parole » passano e se ne vanno altrove a fare i dirigenti; chi invece resta, suda e si rovina la salute sul serio sono gli operai.

Abbiamo sempre presente una

parola d'ordine elaborata dai lavoratori in lotta per l'abolizione del cottimo, essa deve diventare il motto dei lavoratori SIRTI:

« Un nuovo modo di fare la produzione: a cottimo alla pressa mettiamoci padrone! ».

Riceviamo e pubblichiamo

ANCHE QUESTA E' LA SIRTI

-..da tempo scrissi una mia lettera... sono l'operaio ( ) dipendente sino al ) della SIRTI o;-a, per fine lavoro, mi ha licenziato, ero alle dipendenze dal ) conissunzione a ( ) come edile il ( ) del '69 passato metalmeccanico quindi mi licenziarono dandomi la liquidazione di quel periodo e mi assunsero immediatamente quindi persi la mia anzianità.

Dopo questo, è successo l'altro fatto: fui mandato a ( ) i primi 15-20 giorni mi diedero la trasferta poi ( ) mi tolse la trasferta, ed ho fatto quasi un anno pagando il mangiare e dormire della giornata, portando a casa soltanto gli assegni con quattro bambini e moglie.

Ora di fronte a tale problema vorrei che voi mi aiutaste e consigliarmi come dovrei comportarmi. lo sono disposto a fare tutto, se c'è qualcosa che mi aspetta, lavorare purché ne veda giustizia di questo approfitto. Non si manda la gente come pacchi postali, anche sul fatto del licenziamento vorrei saper qualcosa.

Sono 0.0., svolgevo le mansioni di magazziniere, ci hanno fatto firmare lettere, biglietti, cosa che io non ho mai firmato.

Attendo quanto prima vostre notizie in merito e vi porgo i miei cordiali saluti.

(Segue la firma)

Pubblichiamo le parti essenziali di questa lettera poichè è l'indice degli arbitri della Direzione. Al lavoratore abbiamo già risposto direttamente dandogli le informazioni e suggerimenti richiesti, ma poichè il problema interessa vari lavoratori della SIRTI precisiamo alcuni aspetti affinché, gli interessati, si rivolgano ai Sindacati provinciali delle località dove abitano o lavorano per fare vertenza individuale — o causa -- all'azienda.

Infatti:

il contratto di lavoro dei metalmeccanici e Io statuto dei diritti dei lavoratori (legge 300) vieta il trasferimento del lavoratore dalla sede di assunzione che deve essere precisata per iscritto all'atto dell'inizio dei rapporto di lavoro; conseguentemente, se inviato a lavorare in trasferta, cioè in località diversa da quella della sede di assunzione, deve percepire l'indennità di trasferta per tutto il periodo in cui vi rimane;

il passaggio da un settore all'altro (da edile a metalmeccanico o alle reti telefoniche interurbane) non deve interrompere il rapporto di lavoro, cioè il lavoratore non deve essere licenziato, poichè è in contrasto con la legge, bensì deve mantenere la propria anzianità di lavoro; fra l'altro nel contratto SIRTI per le Reti Telefoniche interurbane al punto b) della premessa, a pagina 5 e 6, si precisa che:

b) il personale per il quale viene applicato un altro contratto di lavoro qualora in forza della presente premessa venga inquadrato con il presente contratto, conserverà l'anzianità di effettiva assunzione. Identico trattamento verrà applicato per i lavoratori che in futuro fossero trasferiti ad attività previste dal presente contratto ».

Quindi nessun lavoratore firmi mai strane dichiarazioni alla direzione, bensì si rivolga subito al Sindacato locale per le vertenze del caso.

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ARBITRI DELLA DIREZIONE

Continua l'attività del coordinamento sindacale

nazionale Sirti

L'esperienza compiuta, dal settembre del 1970 ad oggi, sottolinea l'enorme valore ed importanza che ha avuto, ed ha, la costituzione del Comitato di Coordinamento sindacale nazionale unitario del gruppo SIRTI.

Esso ha permesso ai 5.000 lavoratori della SIRTI di conoscere, in primo luogo, le caratteristiche dell'azienda presso la quale lavorano; dei numerosi ed enormi problemi che si pongono ai lavoratori dei diversi gruppi e settori (ICT, manutenzione, meccanici, edili, ecc.) in secondo luogo di condurre e concludere una vertenza di gruppo.

Questa prima esperienza va estesa, rafforzata, migliorata. Per questo — anche se la vertenza è conclusa — il Comitato Unitario di Coordinamento SIRTI resta e continua. Così pure continuerà — periodicamente — la pubblicazione del bollettino « SIRTI Sindacale », poichè è doveroso seguire le singole questioni di gruppo o settore e inoltre si deve preparare — molto bene — le vertenze generali per: il rinnovo contrattuale, la parificazione dei trattamenti, la eliminazione dei molti contratti, ecc.

Per questo invitiamo tutti i lavoratori indistintamente, di tutte le province, settori e gruppi a collaborare con il Coordinamento, con il giornaletto, in modo particolare, nelle seguenti forme:

segnalando sempre ed immediatamente: problemi, richieste, accordi, circolari, abusi, arbitrii della Direzione, ecc., nonchè questioni che dovessero sorgere in questo o quel gruppo, in questo o quella località;

inviando articolari, lettere, notizie, proposte di rivendicazioni ecc. (i nomi non saranno pubblicati) per la pubblicazione sul giornaletto « SIRTI Sindacale » per permettere lo scambio di esperienze e conoscenza fra tutti i lavoratori del gruppo;

segnalando e coordinando le trattative per l'invio in trasferta all'estero ecc.

Lavoratori della SIRTI, ricordate che il sindacato siete voi, le Vostre condizioni di lavoro e di vita migliorano in rapporto alla vostra diretta collaborazione e partecipazione.

Scriveteci: Comitato di Coordina.' mento Sindacale Nazionale SIRTI - Via Boiardo, 22 - Milano - telefono 287.424.

Come la SIP non rispetta lo Statuto dei lavoratori

Caro direttore, la SIP ha sempre preteso che i lavoratori di rete, alle sue dipendenze, addetti alla manutenzione ed alla esecuzione di impianti, si devono appovic''? al?e traversate aeree con .,cale italiane e con la cintura di sicurezza si devono legare alla fune stessa, senza per altro fornire questi lavoratori di strumenti idonei per valutare la resistenza della fune e dei ganci infissi nei muri. Da parte dei lavoratori sono anche state avanzate delle richieste, tramite le loro organizzazioni sindacali, per attrezzare le squadre, che svolgono questi lavori, di scale idrauliche montate su appositi camioncini (come quelle dell'ENEL) ma da parte della SIP vi sempre stata una risposta nogativa.

Questo comportamento della SIP non è casuale, è un comportamento che ha le sue radici nella struttura economica della SIP stessa. Infatti, la circostanza che Za SIP sia una società per azioni in cui prevale il capitale privato (sebbene faccia parte del gruppo IRI) determina inevitabilmente l'attuarsi di una gestione che ha come fine il massimo profitto aziendale, il profitto privato.

Da qualche mese I lavoratori si sono rifiutati di appoggiarsi ancora alle tesate in fune, proprio in base all'art. 9 dello Statuto dei lavoratori, ma la SIP, 'secondo la logica del massimo profitto, si è premunita di far svolgere questi lavori a irn-

prese appaltatrici che ben si sa fanno lavorare i loro dipendenti in condizioni veramente criminali, con scale in condizioni disastrose, con una attrezzatura medioevale (ed oltretutto ricattano questi lavoratori di licenziamento se non eseguono il lavoro nei tempi e nei modi che il padrone pretende). Inoltre questi lavoratori, sebbene facciano- un lavoro identico ai dipendenti della SIP, vengono assunti con i contratti di lavoro, o dei metalmeccanici o degli edili venendo così privati delle prestazioni salariali e normative, come sarebbe loro diritto, identiche ai lavoratori della SIP stessa. A questo punto ci si deve domandare. Come mai la SIP non rispetta l'art. 9 dello Statuto dei lavoratori? Come mai l'ENPI non fa rispettare le norme di sicurezza nei riguardi dei lavoratori delle imprese? Come mai verso i padroni di queste imprese lo ENPI non prende i necessari provvedimenti che il caso richiede? Ora il discorso, deve essere quello della eliminazione totale dell'appalto, con conseguente assorbimento da parte della SIP di tutto il personale delle imprese appaltatrici. In questo quadro la fabbrica sfugge a un effettivo controllo e rimane il luogo dove si produce una gran messe di malattie degenerative e di infortuni sul lavoro. Occorre, perciò, passare urgentemente alla costituzione di un servizio sanitario i cui organi (prevenzione, cura e riabilitazione) funzionino collegati l'uno all'altro secondo ben vrecise modalità di intervento. Fraternamente.

Dai giornali Rnguard,a ia Sirti
RENATO BAGNI (Cremona)

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