consiglio fabbrica il etalmeccanici
PER IL CONTRATTO ROMA
7 maggio '76
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
METALMECCANICI
SOMMARIO
- TRATTATIVE FEDERMECCANICA Raggiunta ipotesi di intesa sulla prima parte della piattaforma
-Comunicato F.L.M. Nazionale
- DOCUMENTO CONCLUSIVO COMITATO ESECUTIVO FLM NAZIONALE (10 Aprile 1976)
TRATTATIVE INTERSIND Comunicato F.L.M. Nazionale (10 aprile 1976)
TRATTATIVE CONFAPI Riprende il negoziato
- TRATTATIVE AZIENDE ARTIGIANE Comunicato F.L.M. Nazionale (9 aprile 1976)
- INCONTRO GOVERNO-SINDACATI Documento Federazione CGILCISL-UIL
- DOCUMENTO SEGRETERIA FEDERAZIONE CGIL-CISL-UIL Milano su prezziFisco-tariffe
ANNO IV — aprile 1976
milano piazza Umanitaria, 5
agenzia
della FLM milanese
di informazione sindacale
RAGGIUNTA IPOTESI DI INTESA
CON LA FEDERMECCANICA SULLA PRIMA PARTE DELLA PIATTAFORMA
Le parti, ferma restando l'autonomia dell'attività imprenditoriale e le rispettive di stinte responsabilità degli imprenditori e del sindacato, concordano quanto segue:
1. - INVESTIMENTI, OCCUPAZIONE E ATTIVITA' INDOTTE
1.1. Di norma annualmente, entro il primo quadrimestre, le associazioni territoriali imprenditoriali forniranno al sindacato provinciale di categoria, nel corso di un apposito incontro, informazioni globali riferite alle aziende metalmeccaniche associate, riguardanti le prospettive produttive e, in questo quadro, i program mi che comportino nuovi insediamenti industriali e i. criteri generali della loro localizzazione.
Nel corso di tale incontro l'associazione territoriale imprenditoriale informerà il sindacato provinciale di categoria delle prevedibili implicazioni degli inve stimenti predetti sulla occupazione, sulla mobilità nel territorio e sulle condi zioni ambientali ed ecologiche.
Nel corso dello stesso incontro verranno fornite informazioni anche sulla situazione che, in rapporto con i nuovi insediamenti suddetti, potrà eventualmente de terminarsi a seguito della esecuzione di contratti di fornitura.
1.2. Di norma annualmente le grandi aziende - intese per tali le imprese che occupano complessivamente più , dipendenti - forniranno al sindacato, su richiesta dello stesso e nel corso di un apposito incontro, convocato dall'associazione ter ritoriale imprenditoriale nella cui area di competenza si trova la direzione ge nerale dell'azienda interessata, informazioni sulle prospettive produttive e, in questo quadro, sui programmi che comportino nuovi insediamenti industriali o rilevanti ampliamenti di quelli esistenti.
Nel corso di tale incontro il sindacato verrà informato delle prevedibili implicazioni degli investimenti predetti sulla occupazione, sulle condizioni ambienta li ed ecologiche, nonchè sui criteri di localizzazione.
Redazione:piazza Umanitaria n.5 tel. 54.68.020/1/3/4, Milano.
Direttore responsabile: Walter GalbuseraAutorizzazione del Tribunale di Milano n. 344 del 28 settembre 1971.
Spedizione- in abbonamento postale - Gruppo 39
TRATTATIVE FEDERMECCANICA
SISTEMA DI INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE DELL'INDUSTRIA METALMECCANICA
1.3. Su richiesta di una delle parti, si terranno incontri in sede nazionale nel cor so dei quali la Federmeccanica fornirà alla F.L.M. informazioni globali riferite alle linee generali di andamento economico-produttivo e alle prevedibili implicazioni sulla occupazione nei sottoelencati settori del comparto metalmeccanico:
Siderurgia
Fonderie 2" fusione e metallurgia non ferrosa
Mezzi di trasporto su gomma e su rotaia
Navalmeccanica
Aeronautica
Macchine utensili e produzione di macchine in genere
Impianti industriali, montaggi e carpenteria
Elettromeccanica
Elettrodomestici ed elettronica civile
Elettronica
Meccanica generale
1.4. (sostitutivo dell'art. 27, disciplina generale, sezione seconda)
I cóntratti di appalto di opere e servizi sono disciplinati dalle norme di legge in materia.
Sono esclusi dagli appalti i lavori svolti in azienda direttamente pertinenti le atti vità di trasformazione proprie dell'azienda stessa, nonchè quelle di manutenzione ordinaria continuativa, ad ecceziong di quelle che necessariamente debbono essere svol te al di fuori dei normali turni di lavoro.
Opportune disposizioni saranno esaminate per i lavoratori già facenti parte dell'azien da appaltatrice.
I contratti di appalto continuativi svolti in azienda - stipulati durante il periodo di vigenza del presente contratto - saranno limitati ai casi imposti da esigenze.tec niche, organizzative, gestionali ed economiche, che, su richiesta delle RSA,. potranno formare oggetto di verifica con la direzione.
Restano, comunque, salvi gli appalti aventi carattere di continuità, ma che siano re lativi ad attività diverse da quelle proprie della azienda appaltante, e quelli propri delle attività navalmeccaniche e di installazione e montaggio in cantiere.
Le aziende appaltanti devono esigere dalle aziende appaltatrici il rispetto dkle nor me contrattuali del settore merceologico, a cui appartengono le aziende appaltatrici stesse, e quelle di tutte le norme previdenziali e antinfortunistiche.
I lavoratori di aziende appaltatrici operanti in azienda possono fruire dei servizi di mensa con opportune intese tra azienda appaltante ed azienda appaltatrice.
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Le direzioni degli stabilimenti con più dipendenti informeranno preventi vamente in apposito incontro le RSA e tramite l'associazione imprenditoriale di competenza, il sindacato provinciale di categoria, sia. sulle operazioni di scor poro e di decentramento permanente al di fuori dello stabilimento di importanti 'fasi dell'attività produttiva in atto - anche mediante la stipulazione di contrat ti di lavoro subordinato a domicilio e di contratti di appalto - che sulle opera zioni di ristrutturazione, qualora tutto ciò comporti sostanziali modifiche del sistema produttivo che investano in modo determinante le tecnologie fino allora adottate o l'organizzazione complessiva del lavoro, o il tipo di produzione in atto ed influisca complessivamente sulla occupazione.
Quanto sopra non riguarda le normali operazioni di istituzione, chiusura, sposta mento, ampliamento o riduzione di cantieri, poste in essere dalle aziende di in stallazione e di montaggio in relazione al carico di lavoro acquisito nell'ambi to della loro tipica attività.
- MOBILITA' ORIZZONTALE NELL'AMBITO DELLO STABILIMENTO
Le direzioni degli stabilimenti con più dit.,,.dipendenti informeranno preventi vamente in apposito incontro, le RSA e, tramite l'associazione imprenditoriale di competenza, il sindacato provinciale di categoria, sugli spostamenti non tem poranei nell'ambito dello stabilimento che interessino significative aliquote di lavoratori, nei casi in cui tali spostamenti non rientrino nelle necessità colle gate alle normali esigenze tecniche, organizzative e produttive dell'attività aziendale, ivi comprese quelle delle aziende di installazione e di montaggi nello ambito della loro peculiare attività.
Nota a verbale
Restano salve, nei casi previsti ai punti 2. e 3., ove si rendessero necessarie le procedure di cui all'accordo interconfederale 5.5.1965 e alla legge 164/1975.
- LAVORO A DOMICILIO
Fatta salva la disciplina prevista dalla legge 18 dicembre 1973 n. 877, entro tre mesi dalla stipulazione del presente CCNL le associazioni territoriali impren ditoriali di competenza trasmetteranno al sindacato provinciale di categoria un elenco delle aziende metalmeccaniche associate che si avvalgono di prestazioni di lavoro subordinato a domicilio. Ogni sei mesi la stessa associazione territoriale imprenditoriale di competenza trasmetterà le eventuali variazioni del sud detto elenco.
Durante l'incontro di cui al punto 1.1. l'associazione territoriale darà informazioni globali di carattere previsionale sull'andamento del fenomeno riferito alle aziende metalmeccaniche associate e sui prevedibili riflessi sull'occupazio ne.
- CONTRAZIONE TEMPORANEA DELL'ORARIO DI LAVORO
In caso di necessità di contrazione temporanea dell'orario di lavoro le parti, ' ferma restando l'applicazione della legge 164/1975 fanno rinvio alle intese in terconfederali 21 gennaio 1975. )I›
2. - DECENTRAMENTO,
-
RISTRUTTURAZIONI, MODIFICHE TECNOLOGICHE, ORGANIZZATIVE E PRODUT
TIVE
6-Le parti si danno atto che i contenuti delle informazioni, così come l'articola zione per sedi, materie e casi esclusivi, hanno costituito comuni presupposti per la stipulazione delle norme relative al "sistema di informazioni dell'indu stria metalmeccanica".
Pertanto iniziative e/o comportamenti in sede nazionale, territoriale, aziendale, posti in essere dalla F.L.M. Nazionale, dai sindacati territoriali di categoria, dalle istanze rappresentative aziendali riconosciute dalla F.L.M., e attuati in violazione degli impegni così come definiti ai precedenti punti 1., 2., 3., 4., daranno facoltà alla Federmeccanica e all'Assital anche disgiunte, di dichiararsi, previo esame della situazione da compiersi in sede nazionale fra le organizzazioni sindacali stipulanti, sciolte dalle specifiche obbligazioni as sunte in tali presupposti.
Rimangono salve sulla materia presa in considerazione nel presente capitolo, le condizioni anche di fatto più favorevoli.
* La cifra mancante si riferisce al numero di addetti ancora da definire
DOCUMENTO CONCLUSIVO DEL COMITATO ESECUTIVO F.L.M. NAZ.
Rana, li 14 aprile 1976
l'accordo di massima raggiunto con la investimenti, all'uso della forza lavoro significativo risultato della lotta dei del sindacato, sia a livello di fabbrica che a livello generale, al fine di intervenire sulle scelte che investono i problemi dell'occupazione, la politica industriale e i processi di ristrutturazione. Questo primo risultato lascia ancora irrisolto l'elemento decisivo, cioè la definizione del numero degli addetti oltre il quale diventano operanti i diritti per le singole aziende. Questa parte sarà determinante ai fini di una valutazione complessiva dell'intesa, dell'operatività e della accettabilità delle clausole di garanzia che sono state previste. Sulle altre parti qualificanti della piattaforma le risposte della Federrneccanica sono tuttora inaccettabili, in particolare per quanto riguarda il salario, l'orario di lavoro e l'inquadramento, aggravate dalle richieste padronali di blocco della contrattazione aziendale.
Il Comitato esecutivo dellaF.L.M. valuta che Federmeccanica sulle questioni relative agli ed al decentramento produttivo sia un primo metalmeccanici, per l'affermazione del potere
Il C.E. della F.L.M. riconferma, come ha del resto più volte affermatlnel passato, la propria piena disponibilità a pervenire entro tempi ravvicinati ad una intesa contrattuale, ma non può non sottolineare con estrema preoccupazione come le posizioni padronali sul salario, l'orario e l'inquadramento abbiano reso sinora impraticabile e improponibile
ltobiettivàrecentemente affermato dalle stesse controparti di voler chiudere la vertenza
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in tempi rapidi.
Per questo le posizioni della Federmeccanica e della Confindustria appaiono volte ad obiettivi strumentali e tese più a creare contraddizioni e confusioni nello schieramento sindacale fra i lavoratori, impegnati da lunghi mesi in una dura lotta destinata ad inasprirsi ulteriormente se non si modificheranno le posizioni padronali, che alla ricerca di positivi risultati.
Anche la posizione dell'Intersind è ugualmente inaccettabile perchè le offerte di carattere retributivo si equivalgono con quelle dellaFedermeccanica, dimostrando così una reale subordinazione alle posizioni degli imprenditori privati e del governo mentre le proposte sulla parte normativa sono ancora distanti dalle esigenze dei lavoratori. In particolare l'insufficienza delle proposte è netta ed evidente sul lavoro straordinario sull'inquadramento e sulla normativa per la siderurgia.
Il C.E. della2.L.M. ribadisce la sua posizione, anch'essa già espressa nel passato, di assoluta indisponibilità ad accogliere qualsiasi proposta di scaglionamento degli aumenti salariali; così come quella di accettarel'introduzione nell'aumento salariale di forme di collegamento di una parte del salario alla presenza in fabbrica.
Il C.E. riconferma altresì l'impegno a realizzare, entro il tempo di vigenza del contratto, la definizione di nuovi minimi unici di livello con il conglobamento delle 42 mila lire e dei 103 punti di contingenza derivanti dall'accordo interconfederale.
Per quanto attiene le richieste relative all'orario di lavoro, in particolare per la mezz'ora di mensa retribuita e le 39 ore per le lavorazioni a caldo, nonché per l'inquadramento unico, il C.E. riafferma che il raggiungimento di tali punti è obiettivo irrinunciabile della categoria. Il C.E. della3.L.M. ritiene che la richiesta del blocco della contrattazione aziendale, avanzata dal Governo e fatta propria dal padronato, ha l'obiettivo esplicito di stravolgere l'insieme della strategia e della realtà di fatto affermatasi da molti anni nel nostro paese i; materia di rapporti sindacali e che su tale problema la risposta non può che essere negativa e sostenuta con la lotta di tutto il movimento sindacale.
In questa situazione, il C.E. chiama i lavoratori, i C.d2. e tutte le strutture della F.L.M. a dare il massimo di incisività, di continuità e di articolazione della lotta, rafforzando tutte le iniziative atte a garantire la capacità di tenuta del movimento, facendo proprie ed estendendo anche le forme di lotta in atto in alcune sezioni e stabilimenti del gruppo Fiat, dove i lavoratori turnisti applicano di fatto l'orario di lavoro ridotto di mezzora per turn1.
Pertanto il C.E. decide di assumere ulteriori decisioni di lotta quale una giornata di occupazione simbolica delle fabbriche da effettuarsi nell'ultima settimana di aprile e il blocco a rotazione dellekortinerie.
Il C.E. decide altresì l'attuazione di una manifestazione n azionale a Roma dei metalmeccanici per il 7 maggio p.v.; a tale scopo convoca per il 20 aprile i segretari provinciali organizzativi della categoria per decidere i criteri e le modalità del suo svolgimento.
Il Comitato Esecutivo proclama inoltre 12 ore di sciopero per tutta la categoria dal 15 al 30 aprile. 6
Comunicato FLM Nazionale
E' stata raggiunta un'intesa con la Federmeccanica sulla parte della piat taforma riguardante gli investimenti,il controllo dell'uso della forza-la voro e il decentramento produttivo,anche se resta ancora da definire il numero degli addetti oltre il quale si dovrà dare luogo alla informazione su tale materia a livello aziendale.
Sull'insieme dei restanti punti della piattaforma le risposte acquisite sono largamente deludenti. In particolare la Federmeccanica ha ribadito la sua totale indisponibilità ad accettare'llintrotuzione della 1/2 ora retribuita per i turnisti e le 39 ore settimanali per alcune lavorazioni specifiche.
Inoltre,in materia di salario,la Federmeccanica ha proposto un aumento di 15.000 lire alla data di stipula del contratto,un ulteriore aumento di 5.000 lire a un anno di distanza,nonchè il blocco della contrattazione aziendale per 18 mesi. Gli aumenti salariali sono comunque da considerarsi elemento distinto dalla retribuzione e legate alla presenza del lavoratore in fabbrica,mentre non si darebbe'. luogo nè al conglobamento dei 103 punti di contingenza,nè delle 12.000 lire derivanti dall'accordo interconfedera le sull'unificazione del punto di contingenza.
Gli incontri con la Federmeccanica riprendono venerdì 23 aprile.
TRATTATIVE INTERSIND
Comunicato FLM Nazionale DEL 10/4/76
Nell'ultimo incontro l'Intersind ha riconfermato l'apertura già manifestata relativa alla mezz'ora di mensa ai turnisti e la riduzione dell'ora rio di lavoro per gli stabilimenti con prevalenti lavorazioni a caldo del la metallurgia non ferrosa,mentre ha espresso posizioni negative sull'inquadramento unico,la parità e la siderurgia.
Per il salario ha proposto lo scaglionamento dell'aumento in ragione di 10.000 lire immediate,10.000 lire dall'1/1/77 e 5.000 lire dall'1/7/77 fuori dalla paga base,legate alla presenza in fabbrica e vincolate al blocco della contrattazione aziendale.
Di fronte a questo atteggiamento,che la FLM considera irresponsabile,è stata sospesa la fissazione della data per la prosecuzione del negoziato. La delegazione della FLM decide 10 ore di sciopero da effettuarsi nel periodo dal 12 al 24 aprile.
TRATTATIVE CONFAPI
RIPRENDE IL NEGOZIATO
Dopo oltre un mese e mezzo di rottura delle trattative,provocate dall'associazione padronale delle aziende minori con assurdi ricatti,la Confapi ha fatto sapere di essere disponibile a riprendere il negoziato.
L'incontro si svolgerà a Balla il 26 aprile;in esso verificheremo quali reali ripensamenti ci sono stati da parte padronale circa l'atteggiamento nei confronti dei lavoratori e del sindacato e sul grado di autonomia delle piccole e medie aziende rispetto ai grandi complessi.
TRATTATIVE AZIENDE ARTIGIANE
Comunicato FLM Nazionale
- 9 Aprile 1976
Per il rinnovo dei contratti di lavoro dell'artigianato metalmeccanico e orafoargentierolsi sono incontrate il 9 aprile le delegazioni della FLM e delle Organiz zazioni di categoria della C.G.I.A.,della C.N.A.,della C.A.S.A. e della C.L.A.A.I.
La riunione ha avuto carattere interlocutorio ed ha permesso di poter approfondire alcuni punti rivendicativi,senza però offrire sostanziali disponibilità della controparte all'accoglimento della piattaforma.
Anzi,per quanto riguarda il settore orafo-argentiero,gli artigiani si sono riserva ti di dare una risposta in seguito circa la unificazione dei due contratti,manifestando forti perplessità all'accoglimento di questa richiesta.
Le trattative riprenderanno il giorno 27 aprile alle ore 16 presso la sede della C.N.A.
Le ore di sciopero programmate fino alla fine di aprile sono 12. A livello provinciale milanese verranno utilizzate 8 ore in occasione dello sciope ro nazionale dei metalmeccanici e 4 a,livello di zona con attivi.
INCONTRO SINDACATI - GOVERNO
La Federazione CGIL - CISL - UIL sottolinea la grvità della situazione economica, come del resto risulta evidente dalla stessa relazione presentata dal governo al Par lamento, nella quale si rileva che vi è stata una caduta complessiva del reddito, del l'occupazione e degli investimenti come non era mai avvenuto dalla fine della guerra ad oggi. Proprio per questo la Federazione esprime, ancora una volta, la sua insoddisfa_ zione per la linea di politica economica seguita dal governo che prosegue sulla via di svalutazioni e restrizione indiscriminata. Per la ripresa, invece, la linea tradizionale è improponibile e non offre alcuna garanzia di uscita positiva dalla crisi, anche se fa pagare prezzi gravissimi alle classi lavoratrici.
Il movimento sindacale assume pienamente la sua responsabilità davanti alla crisi, pro_ prio chiedendo la modifica della politica economica ed indicando in proposito alcuni punti concreti. Per il sindacato, sia ancora uan volta chiaro, l'obbiettivo di fondo prioritario è l'occupazione e lo sviluppo ed è a questo obbiettivo che vanno rapportate la politica economica e le misure selettive di austerità che la situazione impone. E' questa una...concreta esigenza di coordinamento e di programmazione che si impone immedia_ tamente.
La Federazione indica, quindi, i punti fondamentali per un'azione efficace di ripresa 31. economica:
DOCUMENTO PRESENTATO DALLA FEDERAZIONE CGIL-CISL-UIL
IL
I prestiti internazionali vanno assunti a condizione che consentano di destinare l'es senziale delle risorse finanziarie, comunque disponibili, agli investimenti produtti vi. Per questo scopo va ridotto il peso sulla economia nazioanle del deficit del bi_ lancio pubblico, e quindi vanno in primo luogo assunte misure fiscali nella direzio_ ne già indicata dalla Federazione;accertamento su un campine di 200 mila contribuen_ ti maggiori; massima accelerazione della riscessione delle denunce del 1974 e del 1975 e della parte legata al condono; chiarimento sulla portata delle misure già adottate per la riscossione delle entrate nei prossimi mesi. Il sindacato chiede misure per una effettiva lotta agli sprechi e alla spese super flue delle amministrazioni pùbbliche e rivendica un confronto immediato in proposito, riservandosi di fornire la relativa documentazione sul fenomeno. Per tale via, il sindacato rivendica l'ii►pegno reale per una selezione della spesa pubblica per inve_ stimenti produttivi e sociali nella direzione e secondo le possibilità concrete che già sono state indicate al governo a proposito del Mezzogiorno, e specificatamente di agricoltura, di edilizia, di trasporti, di energia. In questa direzione vi è chia ramente, nel paese, una esigenza di credibilità sugli impegni che il governo assume, quando invece questi stessi impegni sono sistematicamente elusi. Gli interventi che a titolo di esempio il sindacato indica per valutare tale credibilità sono in parti_ colare: che siano assegnatisubito i posti di lavoro garantiti e non dati ai disoccu_ pati di Napoli; che si proceda realmente alla realizzazione degli investimenti per la ricostruzione del Belice.
Con la riduzione del deficit pubblico, si rendono disponibili maggiori mezzi finan ziari da destinare agli investimenti produttivi. A tale scopo si rende necessaria anche la riduzione dell'attuale tasso di sconto; va inoltre combattuto il gonfiarsi della rendita derivante dalla intermediazione finanzziaria, particolramente impo_ nendo ua gestione meno esosa dei tassi attivi; vanno infien realizzate misure di se lezione del credito, secondo gli obbiettivi di sviluppo e le indicazioni settoria_ li della politica economica. L'esperienza insegna però che, anche in presenza di mia maggiore disponibilità del credito, questa può essere utilizzata a scopi speculativi e non produttivi. Da qui l'importanza decisiva che vi sia tretto legame tra la disponi_ bilità di mezzi finanziari per investimentie i programmi delle partecipazioni statali, la cui immediata attuazione è decisivaanche per lo sviluppo degli investimenti di tutto il sistema produttivo. Va inoltre realizzato il progetto per la mobilitazione di risor se creditizie su scala nazionale a sostegno delle imprese minori, con misure adeguate di agevolazione.
Si ripropone con forza la questione della ristrutturazione e riconversione industria_ le, ùonchè dellla nuova normativa del Mezzogiorno, e quindi è urgente la adozione di provvedimenti specifici con l'esame tempestivo in Parlamento delle relative proposte che provengono dal governo, dalle forze politiche e dai sindacati.
Pertanto la situazione delle aziende in crisi e le misure conseguenti di occupazione, vanno affrontate subito e la loro soluzione va ricondotta ad un quadro di impegni settoriali dell'industria. Contestualmente vanno assunte misure per l'agricoltura, di importanza fondamentale anche per il limitare il deficit della bilancia dei paga menti, in merito alle quali il sindacato ha formulato precise proposte. Parimenti de_ vono essere realizzati i provvedimenti relatibi-all'edilizia pubblica e adottate le le iniziative sul regime dei suoli che i sindacati hanno prospettato al governo. Il sindacato sottolinea che fino ad ora i confronti su questi problemi sono stati de_ ludenti. Questi confronti vanno invece condotti con il ritmo serrato di una vera e trattativa, sia con il governo, che con le imprese pubbliche e private. Da parte del governo va superata la pluralità dei centri diiniziativa e decisione, con un ef fettivo coordinamento degli interventi nel quadro- di concreti impegni settoriali di sviluppo. In tale contesto vanno roganizzati i blocchi di domanda pubblica che rap_lb.
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presentano un fattore effettivamente propulsivo della produzione e degli investimen ti
Nel quadro di indispensabili misure per tutelare i lavoratori minacciati di licenzia mento, il sindacato sottolinea che interventi rivolti a sussidiare i disoccupati, specie i giovani in cerca di prima occupazione, vanno considerati transitori e co_ munque inseriti in programmi concreti utili alla sosietà. Il sindacato, in altri termini, conferma che D'obbiettivo prioritario resta l'inserimento dei disoccupati e dei sottoccupati in attività produttive, con funzioni veramente produttive, in un con 'testo orientato verso un nuovo assetto economico più aderente alle esigenze di svi_ luppo armonico e continuo. A questo fine vanno coordinate le iniziative di politica economica e riorganizzati gli strumenti per una effettiva politica attiva della ma_ nodopera.
Per la riduzione ed il superamento del deficit della bilancia dei pagamenti, il sin dacato chiede che sia organizzata una politica di esportazione coerente con gli orie-n tamenti della ripresa produttiva, puntando anche, con adeguate iniziative, all'amplia mento degli scambi specie quelli con le areeda cui importiamo materie prime ed ener gia. Il deficit della bilancia dei pagamenti esige un contenimento delle importazioni che non colpisca i prodotti necessari alla ripresa produttiva. In questo senso può es sere valutata la possibilità del ripristinò del deposito infruttifero per le importa_ zioni, limitatamente a determinati prodotti e deve essere garantito il controllo ef fettivo sulle soprafatturazioni; va adottato il prezzo doppio della benzina (garan_ tendo una quota di consumo a prezzo relativamente basso ) insieme a misure come la chiusura dei centri storici per scoraggiare l'uso dei mezzi privati e per meglio or ganizzare il trasporto pubblico.
la Federazione CGIL - CISL - UIL nel rivenddicare una politica di effettiva ripresa considera fondamentale che il sistema produttivo si espanda ed incrementi la sua produttività complessiva e settoriale per la quale fattori essenziali rimangono comunque lo sviluppo adeguato ed efficace degli investimenti. Sempre nella prospettiva della maggiore produttività la Federazione CGIL CISL - UIL dichiara, ancora una volta che possono essere trovate, attraverso la contrattazione col_ lettiva, soluzioni adeguate a problemi come la utilizzazione degli impianti, i turni, le festività , e le ferie.
La Federazione CGIL - CISL - UIL , che ha costituito un quadro di coordinamento, dell'azione contrattuale, corrisponde alla scelta prioritaria per la Occupazione che com prende una coerenza nelle richieste retributive per tutte le categorie, sottolinea che è giusto ed opportuno giungere, nei prossimi giorni, alla positiva conclusione delle ver tenze contrattuali, aperte da mesi e che hanno visto il massimo di impegno dei lavorato_ ri. A tal fine è indispensabile che siano superate le posizioni negati vedel padronato,che non siano frapposte le interferenze politiche alla autonoma contrattazione sinda_ cale che deve agire al di fuori di goni criterio di centralizzazione. Inoltre, sui contratti, non va fatta pesare, prospettando inammissibili aumenti di con_ tributi sociali, la situazione finanziaria negativa del sistema sanitario e previdenzia_ le che va invece affrontato r risolto sd una linea di riforitie, e quindi anche con la eli minaeione di ogni spreco. Ciò è -narticolarmente urgente per quanto riguarda il sistema sanitario.
La Federazione CGIL -.CISL - UIL riconferma la sua disponibilità - affermata nella ulti_ ma riunione del suo direttivo - a concordare un livello di retribuzione annua oltre il 'quale venga posticipata la corresponsione degli aumenti sui minimi contrattuali; con_ testualmente rivendica dal governo misure analoghe sui redditi da lavoro non dipendente, così da garantire equità di condizioni sociali.
La Federazione CGIL - CISL - UIL dichiara infine la sua netta opposizione ad ogni misu_ ra di blocco o di revidione della scala mobile liberamente contrattata fra le parti. 'o
FISCO - PREZZI - TARIFFE
DOCUMENTO DELLA SEGRETERIA DELLA FEDERAZIONE CGIL-CISL-UIL di MILANO SUI PROBLEMI DEI PREZZI DELLE TARIFFE DEL FISCO E DELLE FORME DI LOTTA.
La Segreteria della Federazione CGIL-CISL-UIL di Milano, sulla base della relazione introduttiva e del dibattito svoltosi nel corso del seminario del Direttivo della Federazione del 23 febbraio scorso. conferma l'esigenza di sviluppare adeguatamente l'iniziativa sindacale sul terreno delle politiche economiche e delle riforme ed in particolare, anche in rapporto alla violenta ripresa dell'inflazione e alle recenti gravi decisioni governative, sui problemi dei prezzi, delle tariffe, del fisco e dell'equo canone. La battaglia fondamentale per la difesa e lo sviluppo dell'occupazione e per la riconversione produttiva, su cui é impegnato oggi il movimento sindacale, avrà maggiori probabilità di successo infatti nella misura in cui essa sarà accompagnata e sostenuta da una lotta efficace contro l'inflazione e le rendite parassitarie e per superare tutti gli sprechi, i clientelismi e le inefficienze della Pubblica Amministrazione a tutti i livelli.
La Segreteria della Federazione mentre conferma la validità degli obiettivi generali emersi dalla relazione e dal dibattito, ritiene innanzitutto necessario e urgente sviluppare una consultazione e un dibattito di massa sulle recenti proposte messe a punto dalla Federazione Nazionale CGIL-CISL-UIL per aprire una vertenza nazionale sulla questione fiscale con l'obiettivo principale di avviare alcune concretè misure, per ridurre il livello scandaloso della evasione fiscale sulle imposte dirette e sull'IVA e per il necessario reperimento di ingenti risorse per finanziare la ripresa produttiva.
Ció anche per ricercare soluzioni alternative, rispetto alla logica inaccettabile di saccheggio dei salari dei lavoratori, e dell'aumento indiscriminato dell'imposizione indiretta, che ancora una volta ha caratterizzato i recenti provvedimenti governativi.
Analoghe iniziative devono essere adottate per frenare l'aumento dei prezzi, che nei mesi di febbraio e di marzo ha toccato punte drammatiche , avviando alcuni interventi strutturali nell'ambito del settore agricolo e zootecnico, della funzione dell'AIMA, del controllo sulle importazioni, (in particolare per bloccare le manovre speculative sulla carne) e sulla revisione dei criteri di funzionamento del CIP; in questa direzione va collocata la proposta avanzata dalla Federazione Nazionale CGIL-CISL-UIL per le riforme del settore della distribuzione commerciale.
Sulle tariffe si conferma l'opposizione agli aumenti generalizzati e indiscriminati, ribadendo gli obiettivi di fondo dell'iniziativa sindacale, e cioé l'estensione e il miglioramento dei servizi, l'efficienza delle aziende pubbliche erogatrici, la salvaguardia di fasce di consumo popolare.
Per ció che riguarda le forme di lotta, riconfermata l'importanza insostituibile e attuale di tutte le esperienze storiche del movimento operaio, si afferma l'esigenza di compiere uno sforzo di rinnovamento anche in questo campo, sperimentando nuove forme di lotta, in particolare nel settore dei problemi sociali e dell'occupazione. A questo proposito si conferma che non esistono preclusioni di principio nei confronti delle nuove foi :ne di lotta, ma che la loro adozione, deve essere di volta in volta valutata dal punto di vista dell'opportunità politica, con particolare riguardo all'esigenza di garantire oltre che l'efficacia diretta dalla lotta stessa anche l'unità del movimento e il coinvolgimento del piú ampio arco di forze possibile. In ogni caso l'adozione di qualsiasi forma di lotta non deve portare alla degradazione del servizio.
Nell'ambito di queste linee di fondo occorre dare concreta attuazione alle proposte di iniziativa emerse nel seminario del 23 febbraio, nella convinzione che sia necessario e possibile su questi temi sviluppare una adeguata azione anche a livello locale.
In particolare sulle questioni fiscali é necessario nell'ambito del confronto aperto con il Comune, indicare concretamente le modalità con le quali l'Ente Locale dovrà intervenire per combattere l'evasione, attraverso gli accertamenti per campione, in stretto collegamento con gli uffici periferici del Ministero delle Finanze.
Sulla questione dei prezzi é urgente anche un intervento straordinario degli Enti Locali per difendere specialmente i livelli di consumo dei redditi piú bassi.
Campi di intervento specifici devono essere tra gli altri: l'Orto mercato, la SOVECO, i controlli sui prezzi di importazione nella fase dello sdoganamento, l'attività del Comitato Provinciale Prezzi, un diverso e più produttivo rapporto con le forme associative delle categorie commerciali e, modo particolare la cooperazione.
Si costituirà un gruppo di lavoro per mettere a punto rapidamente una linea unitaria sulla questione dell'introduzione dell'equo canone per le case private (e sull'utilizzo pubblico di alloggi sfitti da tempo) sulla quale avviare le consultazioni con i lavoratori e il confronto con le forze politiche e le Amministrazioni locali.
Sui problemi delle tariffe, occorre ribadire l'esigenza di mantenere fermo il livello della tariffa preferenziale per la fascia di consumi popolari di energia elettrica, ed é necessario andare rapidamente alla organizzazione di un convegno nazionale per definire le linee di azione sui problemi dell'assicurazione RCA e per la gestione dell'accordo sugli investimenti realizzato dai lavoratori in questo settore. Sulle tariffe del gas, infine, occorre estendere e coordinare la positiva mobilitaZione già in atto che mira anche ad ottenere l'obiettivo dell'estensione e pubblicizzazione del servizio, coinvolgendo le amministrazioni comunali e le forze politiche, favorendo la costituzione di consorzi, organizzando assemblee e momenti di mobilitazione nelle fabbriche, nei quartieri, nei Paesi, e ricorrendo poi, dove necessario, alla sospensione temporanea e parziale del pagamento della bolletta, nei confronti di quelle aziende (specialmente private) che hanno varato tariffe, ignorando il potere decisionale dell'Ente Locale e che gonfiano illegalmente i dati di bilancio per alzare ulteriormente i livelli delle tariffe.
Sui temi indicati e sulle iniziative proposte la Segreteria dellà Federazione CGIL-CISL-UIL di Milano ritiene necessario il massimo impegno di tutte le strutture dell'organizzazione dai Consigli di Fabbrica, ai Direttivi di categoria e ai Consigli Unitari di Zona per raggiungere il piú alto grado di coinvolgimento di tutti i lavoratori nella elaborazione degli obiettivi e nella gestione delle lotte.
Milano, 5 aprile 1976
Gli aumenti si tallonano
Il grafico illustra l'andamento degli indici generali dei prezzi all'ingrosso e al consumo (fatto cento il 1970) dal 1972 al febbraio del 1976. Si. può notare la divaricazione tra l'aumento dei prezzi all'ingrosso (molto più pronunciato a partire dalla metà del '73) e di quelli al Minuto il quale coincide pressapoco con l'incremento del carovita.. Nonostante che a febbraio i rispettivi incrementi (-;- 3.1 per cento all'ingrosso e 4- 2,2 per cento al minuto) rispecchino la differenza, è molto evidente però la tendenza delle due curve a riavvicinarsi. cioè dei prezzi al consumo di insegtiire più da vicino quelli all'ingrosso.
dei prezzi Indici generali i 190 • 200 • 180 • 170 160 e • 150 • • t 140 • •• 130 • •t e 120 r I CONSUMO 110 000 '100 1972 1973 1974 1975 FEBBR 76 1970 =100