Piaggio Gilera

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piaggio gilera

BOLLETTINO UNITARIO DEL CONSIGLIO DI FABBRICA

IL CONSIGLIO DI FABBRICA

Nell'ultima riunione del consiglio di fabbrica è stato deciso di dare applicazione ad una delle decisioni della Conferenza unitaria dei metalmeccanici.

In essa infatti si era deciso di accelerare il processo di unità attraverso una verifica dei consigli di fabbrica per un definitivo superamento delle Commissioni interne e dei Rappresentanti Sindacali ed affidare ai consigli dei Delegati la definitiva gestione della attività sindacale e poter poi iniziare a costituire le strutture unitarie a livello di paese e di Zona.

Nei primi giorni si organizzeranno le elezioni in tutta la fabbrica per rinnovare completamente il consiglio, tutti i delegati già eletti ed i membri di Commissione Interna, saranno di fatto decaduti e si dovrà provvedere o alla loro conferma come delegati o alla loro sostituzione con altri delegati.

Invitiamo tutti ad iniziare un ampi() dibattito affinchè l'elezione dei delegati non sia solo un momento organizzativo. Attraverso le elezioni dei delegati di reparto, i lavoratori sceglieranno i rappresentanti Più combattivi, i più decisi sostenitori degli interessi dei lavoratori. L'elezione dei delegati dovrà avve-

nire su scheda bianca ed il delegato di reparto per essere rappresentativo di almeno il 35-40% dei votanti.

E' dai Consigli di fabbrica che deve uscire il nuovo sindacato unitario di classe, è quindi indispensabile che l'elezione dei delegati sia portata avanti nel più ampio dibattito intorno ai temi ed alla strategia che oggi il sindacato sta portando avanti. La lotta per le riforme, Io sviluppo del mezzogiorno, la piena occupazione, la difesa delle conquiste dei lavoratori, lo sviluppo della piattaforma rivendicativa. Questa è la strada per battere in fabbrica i tentativi del padronato di ricacciare indietro i lavoratori.

Per respingere la volontà del padronato di far pagare ai lavoratori una crisi del sistema che ha origini precise nella logica dello svilupro capitalistsico ed ha i suoi collegamenti a livello europeo ed internazionale. E' sviluppando un franco e aperto dibattito su questi argomenti e su quanto forma oggi la strategia del sindacato che sarà ;possibile costruire un consiglio di fabbrica valido e capace ed i delegati che lo compongono essere la volontà unitaria e di classe dei laCONTINT' IN 2*

Nel corso dell'ultima riunione durante la quale è stato raggiunto l'accordo per il premio di produzione sono stati esaminati i problemi della mensa, alle qualifiche ed alla mutua paritetica.

MENSA

La trattativa riteniamo non essere affatto conclusa su questi punti. La sistemazione del servizio mensa riteniamo per quanto riguarda: pulizia, qualità e quantità del cibo, non può essere ulteriormente dilazionato, così come riteniamo insufficiente l'attuale organico predisposto dalla direzione o chi per essa, non è possibile con le persone occupate oggi nella mensa garantire le necessarie prestazioni.

QUALIFICHE

Il consiglio di fabbrica è riuscito ad acquisire il passaggio di 9 lavoratori, ciò chiaramente non elimina il problema delle categorie che mantiene tutta la sua realtà. Infatti mentre riconfermiamo la scelta di gruppo che prevedono, per quanto riguarda le categorie: l'eliminazione della 5° e della 4' e la 3' considerata come categoria di passaggio.

Resta costantemente valida l'a-

GLI INCONTRI CON LA DIREZIONE
CONTINUA IN 2.
luglio 1971

DALLA PRIMA

voratori della PIAGGIO di Arcore.

Diritto di contare dí più nella fabbrica, un differente rapporto fra operai e direzione, una sostanziale modifica di come il padrone organizza il lavoro. Da quante esigenze ha preso corpo e mantiene intatto il suo valore la proposta piattaforma rivendicativa che il coordinamento del gruppo PIAGGIO ha elaborato e che è tuttora in discussione nei vari stabilimenti di Pisa di Pontedera e di Arcore.

E' evidente che non si tratta di obiettivi, nè facili nè semplici.

Non sono facili per la violenta reazione che il padronato ha scatenato contro il movimento sindacale che ha fatto di queste parole d'ordine l'asse portante della politica rivendicativa in azienda, non sono semplici per la difficoltà che tutti i lavoratori incontrano nel capire bene il significato di queste richieste, nè la difficoltà che i lavoratori, costretti da sempre dal padronato ad essere dei semplici esecutori di ordini, incontrano nel diventare a livello di gruppo omogeneo attorno al proprio delegato i propagandisti, coloro che analizzano come si lavora, coloro che riifiutano le soluzioni imposte, coloro che sanno come si deve lavorare, quanto si deve lavorare, con

che ritmo si deve produrre, in quali condizioni di ambiente, di luce, di rumore, deve svolgersi l'opera del lavoratore, affinchè ne siano tutelati la salute e l'incolumità. E' chiaro che questo mette in discussione molti dei presupposti dell'attuale modo di concepire le fabbriche, fa saltare e mette in crisi il vecchio ordine fino a diventare cosa proponibile la stessa elezione dei capi reparto da parte dei lavoratori stessi.

Certo che non sono cose facili, certo che richiedono ore ed ore di discussione, di diibattiti e di ricerca.

E' un lavoro lungo da compiere affidato in prima persona al consiglio di fabbrica, ma anche4 tutti gli attivisti del Sindacato in fabbrica.

Le migliaia di infortuni, le migliaia di lavoratori colpiti di malattie professionali, il ricatto degli straordinari, la disoccupazione. il non investimento da parte dei padroni, possono essere contestati anche sul terreno dell'organizzazione del lavoro in fabbrica, costringere il padrone a far fare da due operai nueilo che oggi fa uno vuoi dire affrontare sia i problemi della fabbrica che quelli più venerali.

Sottobraccio coli f

zione a livello di delegato e di consiglio per ottenere giusti inquadramenti nell'ambito delle varie categorie.

MUTUE PARITETICHE

Anche se la direzione non intende più dare ai lavoratori i soldi della mutua, riteniamo che dopo le modifiche portate dal contratto al trattamento di malattia ed infortunio, debba comunque aprirsi un dibattito fra i lavoratori affinchè il consiglio possa poi portare alle trattative una posizione valida per tutti i lavoratori e risolvere questo problema che oggi la direzione intende risolvere in modo unilaterale.

MA tji!

CONTRABBANDIERE DI VALUTA

DERUBATO ALLA FRONTIERA

DI 127 MILIONI

c i frCae n t eonver n m t i es e tu t en av milioni o a sono e una

o relativamente « bene , chele i-

casa decente! Allora è lui che mette in pericolo l'economia, che sabota lo sviluppo, e per lui ci sono tonnellate di autorevoli deplorazioni e rimbrotti e, se insiste, anche i manganelli della polizia. Invece, gli esportatori di capitali, grossi, medi e piccoli, continuano indisturbati la loro attività. salvo qualche « incidente del mestiere » dovuto a interferenze fra loro.

Nessuno li ferma. E le autorità monetarie e finanziarie centrali, con tutti i loro raffinati computers, con i loro contatti internazionali, pare non siano in grado di prevenire, nè di intervenire, nè di reprimere.

' guadagni ;
ciamo centocinquantamila lire al mese, con tutte le tredicesime, in trent'anni ininterrotti di lavoro arriva a prendere assai meno della metà. Ma guai se vuol guadagnare qualcosa in più, guai se chiede migliori condizioni di lavoro, o se vuol curarsi meglio, o se cerca una

Notizie da Pontedera GLI STRAORDINARI

Mentre in tutti i reparti, favoriti anche dalla positiva soluzione della vertenza alla FIAT ed alla ZANUSSI, i delegati continuano le disccussioni e le assemblee per la messa a punto della piattaforma rivendicativa, il consiglio di fabbrica ha fatto fermare per un quarto d'ora. tutto lo stabilimento contro il tentativo messo in atto dalla Direzione di svuotare l'azione che il consiglio assieme ad una commissione di medicci stava portando avanti sull'ambiente di lavoro.

Infatti si è costituito, grazie all'appoggio dell'amministrazione democratica un vasto schieramento, ciò ha permesso di costituire una commissione composta da medici ed esperti dei seguenti organismi: chimica del lavoro, istituto medicinale del lavoro dell'università di Pisa, laboratorio di igiene e di profilassi dell'ospedale di Ponfedera, clinica psichiatrica di Pisa, consorzio antitubercolare di Pisa, Sindacato di Pontedera, Assessore alla Sanità di Pontedera, Assesso.e alla sanità di Pisa.

Tale commissione avrebbe dovuto intervenire in stretto contatto Son il consiglio di fabbrica, ma avendo la direzione proibito tale Possibile e necessario collegamento, ha costretto i lavoratori a questa prima fermata di protesta. Riteniammo che nei prossimi giorni, persistendo questo attegniamento dell'azienda nei prossimi niorni il consinlio di fabbrica e oli organismi facenti parte &III r.ornmissione non mancheranno di intraprendere oppi forma di azione e di lotta in fahhrica e nella città di Pontedera e di Pisa per battere ed isolare la PIAGGIO.

Garanzia dell'orario per tutti i lavoratori e contrattazione dell'orario straordinario come prevede il contratto di lavoro.

Più salari per compensare il bisogno degli straordinari.

Questi sono gli argomenti di fondo emersi dalle assemblee in risposta al tentativo di divisione operato dalla direzione con le ore straordinarie.

L'azienda deve garantire l'orario di lavoro contrattuale per tutti i dipendenti non per un mese, ma per tutto l'anno, l'azienda deve contrattare gli straordinari con il consiglio di fabbrica se questi sono veramente straordinari ed eccezionali », l'azienda deve chiedere l'autorizzazione per poter fare per lunghi periodi le ore straordinarie

quando queste non sono ore eccezionali, ma una esigenza della direzione di prolungare la settimana lavorativa è tale oggi la situazione alla Piaggio.

E' comunque evidente che le ore straordinarie rappresentano un grande ricatto ai lavoratori con salari ancora troppo insufficienti a far fronte alle esigenze della vita, sarebbe quindi sbagliato avere una visione dello straordinario semplicemente amministrativa e contrattuale.

Il giudizio deve essere più ampio anche per le stesse implicazioni che l'uso indiscriminato delle ore straordinarie da parte del padronato comporta sugli stessi livelli di occupazione e quindi di sviluppo del paese.

Verbale di accordo

li giorno 22 giugno 1971 presso la PIAGGIO & C. S.p.A. - Azienda

Gilera di Arcore, si sono incontrati:

per l'Azienda:

i Sigg. Ing. Enrico Vianson, Dr. Enzo Guidi, Rag. Stelio Senesi, Rag. Egidio Galli;

per le Maestranze:

i Rappresentanti Aziendali Sindacali, Sigg. Luigi Colombo, Fedele Carizzoni, Umberto Tremolada, Ennio Bucchioni, Alfonso Pinto,

convenendo quanto segue:

Il premio di produzione di cui all'art. 3 della Parte Comune del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 8 Gennaio 1970 viene elevato, per l'anno 1971, ad annue L. 120.000 (centoventimila) globali lorde procapite comprensive di tutti gli istituti contrattuali, dalle precedenti L. 70.000.

La liquidazione viene così fissata, sia per gli operai che per gli impiegati:

L. 70.000 entro il 31 luglio, L. 50.000 entro il 31 dicembre.

Arcore, 23 giugno 1971.

Letto, confermato e sottoscritto.

Impegno unitario per il Mezzogiorno

ROMA, 29 maggio

A conclusione del lavori, la presidenza della conferenza ha rivolto al Paese e ai lavoratori il seguente appello:

«La gravità degli squilibri che travagliano tutto il nostro Paese è pienamente presente alla conferenza dei lavoratori italiani. La spontanea espansione capitalistica oggi non riesce più neppure a stimolare la stessa crescita quantitativa della produzione e delle dimensioni economiche lasciando inoperose tante energie e tante risorse. E ciò mentre nuove circostanze internazionali premono sulle scelte dell'Italia e ne condizionano l'avvenire. Negli scorsi anni di fronte al fallimento della programmazione, il movimento sindacale ha affrontato questa complessa situazione ccn un'ampia serie di lotte rivendicative per le riforme sociali. Questa grande pressione democratica ha fatto avanzare la coscienza delle profonde trasformazioni che occorre realizzare nel campo socie economico se si vuole uscire dal ristayau cui oggi il nostro Paese corre il rischio di essere condannato. il Mezzogiorno è il segno tipico di questa situazione.

« La piena occupazione delle forze di lavoro è in gran parte condizionata alla creazione nei Sud di nuove strutture industriali agricole e del settore terziario. Il Mezzogiorno è quindi il primo grande problema che occorre risolvere nella battaglia per trasformare la vita economica e sociale del nostro Paese, per conquistare lavoro stabile e per consolidare i risultati delle lotte rivendicative. Tale problema si affronta con una visione e un impegno unitario così da

respingere l'attacco che oggi le forze conser• vatrici muovono a tutti i lavoratori.

« Si tratta di lottare con coerenza di indirizzi nelle fabbriche e in tutto il Paese per conquistare un modo nuovo, più giusto ed equilibrato di produrre, di scelte nei consumi e negli investimenti, ossia per mutare il meccanismo che ha sino ad oggi caratterizzato la vita economica e sociale italiana.

Il movimento sindacale, forte della sua unità, pone il problema al centro della propria volontà politica e di tutta la tensione delle lotte dei lavoratori, al Sud come al Nord e al Centro un saldo legame politico deve unire operai, braccianti, impiegati, contadini. studenti, popolo per dare una qualità nuova e più elevata al lavoro del nostro Paese, per emanciparlo da una condizione non più tollerabile.

«il rafforzamento del movimento sindacacale specie nel Mezzogiorno e la giusta articolazione dei suoi impegni di lotta contribuiranno in modo decisivo all'assolvimento dei compiti che, i sindacati oggi si assumono in modo solenne.

« In questo spirito la conferenza rivolge il più caloroso appello a tutti i lavoratori del Nord e del Sud a rinsaldare la loro unità per dare vita a un moto impetuoso di rinnovamento economico e sociale. Gli organismi dirigenti delle tre organizzazioni si riuniranno nelle prossime settimane e — alla luce dei risultati della conferenza e dell'ampio dibattito svoltosi a tutti i livelli — definiranno la più generale piattaforma di lotta del movimento sindacale per il Mezzogiorno, l'occupazione e le riforme ».

ROMA — Oltre 150 mila persone hanno partecipato alla grande manifestazione per le riforme e lo sviluppo del Mezzogiorno,

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