Tribuna sindacale7

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un

unitaria

e combattiva manifestazione dei lavoratori del gruppo a Milano

Massiccia

Massiccia e combattiva partecipazione dei lavoratori del gruppo Siemens Elettra-ACE alla manifestnzione di venerdì 31 Gennaio che, anziché chiudersi col comizio sotto la Sede, tenuto dal compagno Marabese del la FLM provinciale, è proseguita in diver se forme: a Cavenago le operaie dell'ACF hanno attraversato le vie del paese in corteo; a Vipiteno si è tenuta una grande asr.emblea con i lavoratori di Sulmona • e di. Vipiteno in sciopero, in cui hanno pre so parola il compagno Italiano della FUI Nazionale, i segretari delle C.d.L. di Sul nona e L'Aquila, operai di tutti gli star - Eravamo in tanti, più di 1500

forse 2000, venuti da tutte le parti: le operaie dell'ACE e di Cavenago, i lavoratori di Via Vipiteno, Gorla Siama, Torino, gli impiegati della Sede e di Genova, e con noi c'erano i lavoratori della C.G.S. di Monza, i C.d.F. del Centro Direzionale (SIRTI, BP, UNIDATA...) e della FIAT di Sulmona, i vice sindaci di Sulmona e Raia no in rappresentanza dei comuni democrati ci della Val Peligna. Snodandosi per le vie del C.D. il corteo veniva accolto da manifestazioni di solidarietà e simpatia, sventolii di bandiere, fischietti, slogans. I numerosi slogans scritti sui cartelli e che percorrevano, ritmati al suono deitam

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febbraio 1975
BOLLETTINO UNITARIO DEL COMITATO IICOORD. F.L.M. DELLA SIEMENS ELETTRA-ACE llcorteo dei lavoratori della Siemens mentre percorre le vie di Milano

buri, dei fischietti e dei battimani, il corteo dalla testa alla coda e viceversa:

"NO ALLA CRISI, SI AGLI INVESTIMENTI PRODUTTIVI" "NORD+SUIAUMF2ZTI UGUALI PER TUTTI" "NOI SIAMO I NUOVI PARTIGIANI, IL FASCISMO NON PASSERA'" ed altri ancora, come pure quanto è stato espresso negli in terventi all'assemblea del pomeriggio a Vi piteno e al Comizio della mattina, sono il frutto dello stato d'animo, della forte vo lontà unitaria, della consapevolezza della gravità della situazione generale che ani mano i lavoratori del gruppo; sono la con ferma dei giusti ed irrinunciabili contenuti posti nella vertenza aziendale; che gli obiettivi della vertenza generale dopo i primi risultati positivi sul salario garantito e contingenza, sono ancora al centro della loro iniziativa (pensioni, occupazione, investimenti); che non è con i metodi fascisti all'ACE di Fonzi e dei suoi scagnozzi del FISMIC, novelli Don Ro drigo e Bravi, con il tentativo di estenderli anche negli altri stabilimenti, che ,si può reprimere la profonda coscienzaan tifascista e di classe maturata nei lavoratori in tutti. questi annidi continua lotta al fascismo ed allo sfruttamento. Su tutto questo la Siemens deve riflettere seriamente!

La Siemens deve cambiare strada; deve lasciare da parte l'arroganza e le provocazioni che hanno caratterizzato il suo atteggiamento fino ad oggi; deve sedersi al

tavolo e trattare seriamente e concretamente per risolvere positivamente i problemi che le sono stati sottoposti dai lavoratori.

La Siemens deve sapere che la manifestazione di venerdì, gli scioperi articolati in mezz'ora, il blocco dei prodotti fi niti, sono solo una parte del potenziale di lotta che i lavoratori possono esprimere, che nei prossimi giorni andremo ad un inasprimento della lotta come è stato deciso dal Coordinamento Nazionale tenuto venerdì pomeriggio (in altra parte vie ne pubblicato il documento conclusivo dei lavori svolti dal Coordinamento), che in questa lotta non siamo soli come lo dimostra la partecipazione dei C.d.F. del C. della FIAT di Sulmona, dei lavoratori del la C.G.S., il contributo dato dai dittadirli della Val Feligna ai lavoratori dell'ACE, in quanto gli obiettivi prioritari che ci siamo dati con questa vertenza, qua li la difesa del posto di lavoro, investi menti produttivi, difesa del potere d'acquisto dei salari, sono e devono essere patrimonio di tutto il movimento dei lavo ratori e degli strati sociali più vicini ad esso.

E' su questo terreno che ci dobbiamo muovere nell'immediato futuro per giungere ad una risoluzione positiva della nostra vertenza e più in generale dei problemi del nostro paese.

Il corteo da lavoratori della Siemens Elettra in sciopero per il contratto

1 r n i In n C 1 e P U

sulla contingenza nell' ambito della vertenza generale

Nella notte fra sabato e domenica 26.1.75 le organizzazioni sindacali dei lavoratori, raggiungevano un accordo con la Confin dustria su un punto della vertenza generale.. Di fronte a una crisi economica che continuamente minaccia la certezza dell'occupazione per molti lavoratori, da cui deriva un grave pregiudizio sul mantenimento di dignitose condizioni di vita per le loro fa biglie; e congiuntamente in presenza di un intenso processo inflattivo che continuamen te erode il potere di ac,auisto delle pensio ni e dei salari, la addozione di una strute gia mirante alla salvaguardia di tutte le libertà, ed in esse prima fra tutte quella dai bisogni (libertà economica), da parte. di un movimento sindacale reaponsabile, era ed è una necessiti vitale.

Una drastica riduzione del monte salari,com Prensivo delle pensioni, si pone due obietti scaricare sulla parte più debole economicamente il costo di una crisi economica che investe tutto il mondo capitalistico. indebolire la forza contrattuale dei lavo ratori attraverso un vertiginoso incremen to del tasso di disoccupazione.

La necessit' li contrastare il -nerseguimento di questi obiettivi è un fatto vitale pei il movimento sindacale.

Gli obiettivi contenuti nella piattaforma ge nerale con un recupero salariale attraverso l'istituto Alla contingenza, con l'agganci mento delle pensioni alla dinamica salarial€ ed un immediato elevamento dei livelli attua li al di sotto di 100.000 Lire mensili, con la contrattazione di piani di investimento nei luoghi più bisognosi e nei settori socialmente più remunerativi, puntavano a con trastare- validamente ed a capovolgere la strategia messa in atto dal padronato, e a dere coesione alla grande capacità di, lotta dei lavoratori.

Sui risultati rwaaiunti:

Unificazione, del punto di contingenza al livello pià alto entro il 19'77

- Aumento del 205 degli assegni familiari Aumento di Lire 12.000 uguale per tutti E' possibile esprimere un giudizio positi vo non solamente per l'entitù. del recupero ma anche per la sconfitta subita da chi ri proponeva come rimedio all'attuale crisi drastica riduzione del monte salari.

N.B. La tabella riporta tempi e valori, fino a raggiungere gradualmente il punto massimo di contingenza. Le categorie indicate sono quelle previste dal vecchio accordo interconfederale sulla contingenza e non quelle in vigore conquistate nei rinnovi contrattuali.

Positivo
accordo raggiunto
IMPIEGATI Dimensione Vecchie del punto Nuova Differenza sul massimo 1-2-'75 Punti in vigore dal 1-2-'76 prossimo 1-8-'76 1-2-'77 1 948 2389 2389 2389 2389 2389 2 709 1787 602 1938 2119 2239 2389 3 528 1331 1058 1596 1913 2125 2389 4 469 1182 1207 1484 1846 2087 2389 5 438 1104 1285 1425 1810 2067 2389 INTERMEDI 1 705 1777 612 1930 2114 2236 2389 2 461 1162 1227 1469 1837 2082 2389 OPERAI 1 491 1237 1152 1525 1871 2101 2389 2 438 1104 1285 1425 1810 2067 2389 3 412 1038 1351 1376 1781 2051 2389 4 396 998 1391 1346 1763 2041 2389 5 372 937 1452 1300 1736 2026 2389

Convegno aperto alle forze democratiche sui problemi dell' A C E

Nell'adla magna del Comune di Sulmona si é tenuta la conferenza-dibattito sui seguenti temi : a) l'economia nella Valle Peligna; b) la vertenza del Gruppo Siemens Elettra - A.C.E.; c) diritti sindacali.

La relazione é stata tenuta dal compagno A. Di Ninno della FLM di Sulmona, il quale ha messo in evidenza la debole struttura economica della Valle Peligna e sotto lo aspetto agricolo e sotto quello industriale. Poi ha esaminato i punti salienti della vertenza del Gruppo, contro i quali c'é l'atteggiamento negativo della direzione aziendale.

Quindi é passato ad esaminare la triste situazione dei diritti sindacali all'interno dell'ACE di Sulmona, dove si vive continuamente in un clima di terrore. Infatti sia i lavoratori che i delegati del C.d.F. sono sottoposti alle angherie, ai soprusi, ai ricatti di una direzione senza scrupoli, la quale tende solo ed unicamente agli alti profitti senza curarsi minimamente della dignità umana dei lavoratori.

A questo punto prendono la parola i vari intervenuti alla conferenza, tra,cui l'on. Nello Mariani del PSI, l'on. Brini del PCI, il consigliere regionale Susi del PSI, l'avv. Carli dello studio legale D'Ascanio, il vice sindaco socialista Trotta, il socialdemocratico Margiotta di Sulmona.

L'on. N.Mariani ha messo in evidenza che se, da una parte il sindacato opera per l'interesse dei lavoratori, altrettanto impegno deve essere presente nell'azione dei partiti che sí richiamano alla classe operaia.

All'ACE oltre ad esserci il sindacato padronale - ha continuato Mariani - ci sono anche e soprattutto alcune forze politiche di Sulmona che appoggiano l'operato anti operaio della direzione aziendale, la quale non fa altro che turbare l'ordine socia le e come tale é penalmente condannabile.

L'on. Brini ha evidenziato la situazione d'illegalità esistente in questa azienda di marca nazista, dove alla situazione tristemente famosa all'interno, si aggiungono gli altrettanti tristi appoggi politici della D.C. all'esterno. E' necessario ha concluso Brini - investire tutta la provincia di questo problema, smascherare gli appoggi politici esterni, condannare il provocatore Fonzi, orgnaizzato.re del turbamento sociale.

Quindi é stata la volta del consigliere regionale Susi, il quale ha proposto una Commissione regionale d'inchiesta. Anche il socialdemocratico Margiotta ha messo in evidenza i legami politici tra l'ACE ed alcuni personaggi operanti nei partiti politici della città.

Marabese, segretario della FLM di Milano, ha messo in evidenza le manovre scissioniste della direzione aziendale a Milano, dove si é proposto ai lavoratori salari più alti in tempi brevi, laddove si accantoni il problema dell'ACE, rilevando inoltre come la lotta dei lavoratori di tutto il Gruppo e in particolare di quelli dell'ACE abbia già conseguito positivi risultati con il blocco dei provvedimenti disciplinari e con il ritiro di un licenziamento e come questo abbia già consentito di modificare il clima antisindacale all'interno della fabbrica.

Il compagno Sacerdoti, della segreteria nazionale della FLM ha tirato le conclusio ni, auspicando che i partiti politici s'impegnino in questa battaglia per la civil tà a Sulmona.

Alla manifestazione sono intervenute delegazioni dei Consigli di Fabbrica della zo na : FIAT di Sulmona, SIT Siemens dell'Aquila, IMBA di Pratola, La Segreteria della CGIL - CISL - UIL di L'Aquila, sindaci e rappresentanti delle amministrazioni di di versi Comuni della Valle Peligna, dirigenti di associazioni contadine, cooperative, rappresentanti della associazione esercenti di Sulmona, e un folto pubblico che gre miva la sala consiliare del,Comune di Sulmona.

Sulmona
18 gennaio 1975

BATTERE L'INTRANSIGENZA PADRONALE.

L'importanza dell'organizzazione dei lavoratori é rafforzata oltre dall'esperienza e dalla storia del movimento operaio, anche e soprattutto dalla realtà di oggi.

L'organizzazione è lo strumento per conquistare gli obiettivi politici e sindacali che vengono posti dalle esigenze dei lavoratori e delle masse popolari, perché è solo con essa che la battaglia e le lotte dei lavoratori c'é, avanza e permette di ottenere positivi risultati.

Oggi è chiaro a tutti che senza organizzazione, impossibile é la lotta di clas se, impossibile è la lotta dei lavoratori. E con questo, chiaro è anche che la organizzazione dei lavoratori è il sindacato, sono le Confederazioni CISLCGIL - UIL.

E per questo che occorre oggi più di ieri, l'adesione al sindacato, non solo e non tanto come iscrizione, ma anche é soprattutto come scelta di maturazione politica, che porti ad una reale partecipazione alle scelte ed alla gestione delle lotte per ottenere per esse significativi risultati.

Non è la stessa cosa essere o no iscritti al sindacato.

La scelta d'iscriversi, di partecipare alla conduzione della vita, dell'attività del sindacato è scelta politica che dimostra un'ulteriore fase di matura zione dei lavoratori, garanzia di lotte più avanzate.

Noi non chiediamo con l'adesione al sindacato una delega, ma con essa un impegno partecipativo alle scelte ed alle lotte. Non offriamo nessuna contropartita all'adesione al sindacato, se non l'impegno alla lotta sugli obiettivi oggi posti dal movimento sindacale.

E' questo che ci differenzia dagli altri, ivi compreso il FISMIC -SILE che vuo le acquisire una paternità di rappresentanza dei lavoratori basata sul clientelismo, il paternalismo, il ricatto.

E' questo, oltre alla linea politica, che cí differenzia radicalmente dal FIS MIC - SILE e su cui chiamiamo i lavoratori a giudicare, superando timori, pau re, incertezze.

La F.L.M., la Federazione CISL-CGIL-UIL parte dalle esigenze dei lavoratori e con essi lotta per risolvere questi problemi. Quindi nessuna contropartita all'iscrizione, ma un impegno di lotta a fianco degli altri lavoratori per risolvere problemi oggi esistenti nel Paese.

Il FISMIC-SILE parte dalle esigenze dei padroni e dei lavoratori, e chiama gli stessi lavoratori ad una adesione solo su contropartite (categorie, posto di lavoro ecc.) e che pone come pregiudiziale alla soluzione dei problemi dei lavoratori, la soluzione dei problemi dei padroni. Noi affermiamo che non ci possono essere interessi comuni fra padroni e lavora tori. Ma i lavoratori hanno i loro problemi e, purtroppo nella società in cui viviamo, si risolvono solo con la lotta e la partecipazione attive nella lotta di tutti i lavoratori.

Per questo occorre rafforzare la nostra organizzazione, aderendo alla F.L.M. ed alla CISL-CGIL-UIL, sconfiggendo le pretese di pseudo-organizzazioni sindacali, il cui unico scopo, come più volte dimostrato, E' SOLO LA DIFESA DEGLI INTERESSI DEI PADRONI.

I padroni sono organizzati, pagano una tangente obbligatoria per ogni singolo lavoratore alla propria organizzazione per renderla più forte per battere le lotte e l'avanzata dei lavoratori.

Forte e possente deve essere anche la nostra organizzazione.

Tutti con la Tessera F.L.M. per il 1975, che in una partecipazione attiva alla vita ed alle scelte del sindacato, sconfigge il sindacato del padrone FISMICSILE ed i tentanti padronali di indebolimento dell'organizzazione dei lwioratori.

ISOLARE E BATTERE LE TESI
FISMIC-SILE-
FORTE LA F.L.M. PER
PADRONALI DEL
PIU'

IL CONSIGLIO DI FABBRICA

ALI! A C E DI SULMONA

Sono passati circa dieci mesi da quando é stato insediato il C.d.F. all'ACE di Sulmo na. I delegati eletti sono stati circa 35, e nessuno di essi aveva mai vissuto una esperienza del genere.

Comunque bisogna anche precisare che venti dei 35 eletti si accinsero subito al nuovo lavoro, mentre il resto si é lasciato manovrare dalla direzione aziendale ai danni dei lavoratori, diventando anche strumento di inciviltà nelle mani del padrone. Tuttavia si é riusciti a sventare questa losca manovra dei padroni dell'ACE, grazie all coerenza e combattività dei delegati del C.d.F.

Questo é un grosso risultato raggiunto in un'azienda come l'ACE, dove da oltre 13 an ni il sindacato non riusciva ad esprimersi come si deve. Ed in questo lavoro oltre all'impegno della FLM nazionale, sono stati di valido aiuto tutti i lavoratori della Siemens Elettra di Milano, che con la loro paziente opera sono riusciti a dare una certa fiducia nell'ambiente sindacale sulmonese.

Tuttavia il lavoro non finisce qui, anzi é il caso di dire si é solo ben cominciato. Quest'anno bisogna verificare il C.d.f., confermando i delegati che hanno ben operato, rieleggendo nuovi delegati al posto di quelli che... si son persi per strada,dan do vigore alle commissioni di lavoro del C.d.F.

In un secondo tempo e cioé dopo aver avviato organicamente il Consiglio si potrà anche procedere ad ulteriori perfezionamenti, dando vita soprattutto all'esecutivo del C.d.F. e rafforzando la presenza e il collegamento del C.d.F. dell'ACE all'interno del Coordinamento Nazionale del Gruppo SIEMENS ELETTRA .

NUOVO BARBARO ECCIDIO FASCISTA

Viene, dal nuovo orribile delitto fascista, la conferma della gravità di una situazione su cui non sono più possibili né ammissibili ambiguità o incertezze.

Il duplice omicida di Empoli era ricercato per l'appartenenza ad una banda fascista, diretta da un candidato missino alle ultime elezioni, indiziata per aver fatto saltare un binario sulla linea Firenze-Roma. Per un puro caso non ci fu una strage: ognuno dei treni che passarono nella notte su quel tratto, prima che all' alba fosse scoperto l'attentato, avrebbe potuto deragliare se l'esplosione avesse agito sui binari come era negli intenti.

Noi lavoratori della Siemens non possiamo non confrontare il fatto, che ad arrestare un individuo indiziato per un tentativo di strage si mandano tre anziani carabinieri quasi si trattasse di un ladro di polli , con la nostra esperienza vissuta nella manifestazione antifascista e per la democra zia in fabbrica a Sulmona, dove fummo accolti da almeno 300 tra carabinieri e forze di P.S.

Per un troppo lungo periodo di tempo negli apparati dello Stato e nella pubblica animi nistrazione tutto é stato considerato leci to purché fosse rivolto contro le forze di sinistra.

La matrice del terrorismo é limpidamente fascista e coinvolge direttamente il MSI. Il terrorismo fascista ha potuto prosperare e seminare la morte non solo grazie alle tolleranze o alla protezione di alcuni settori dell'apparato statale, ma anche e soprattutto grazie al loro ruolo di protagonisti nella strategia della tensione.

Siamo ancora in attesa di atti politici che qualificano la lotta contro il terrorismo fascista, che orientino esemplarmente l'azione dei poteri pubblici contro i piani eversivi, che scalzino e sgominino il complotto contro la Repubblica.

Il nostro Paese é sottoposto, non osa negarlo più nessuno, a una macchinazione oscura e ad un disegno temerario con l'obbiettivo, invano perseguito dal 1969, di seminare il panico, lo sfiducia profonda,

lo smarrimento nelle coscienze degli italiani, in modo da far venire meno le dife Fe, da far saltare gli argini del regime democrnlieo, e da spostare a destra, .in modo netto e deciso, l'asse della vita po litica nazionnle.

La classe operaia, i lavoratori, i giovani, tutto il popolo hanno reagito, in que sti cinque anni di offensiva violenta del la provocazione, in modo meraviglioso: non si é mai verificato, in nessun altro paese d'Europa e del mondo, che le masse popolari e le forze democratiche fossero sottoposte ad un attacco tanto violento e così prolungato, e reagissero vittoriosamente come hanno reagito in Italia e avan zzssero ancora, senza perr'ere la testa , mantenendo una straordinaria disciplina di lotta e sviluppando una politica positiva. La ragione di ciò é assai profonda, e ha le sue radici nel modo come in Italia si é riusciti a combattere contro il fascismo, con un impegno che ha visto uni te le componenti più importanti della politica, della cultura, della storia del Paese, e nel fatto che, a fondare la nostra Repubblica e a mettere a sua base una Costituzione antifascista come quella che abbiamo, siano stati, in primo luogo, le masse lavoratrici e popolari.

L'osservatore straniero che si fermi a guardare le mille cose che in Italia non vanno, e l'insipienza dei governi, e le scandalose ingiustizie, e le vergognose omertà, e che ritenga per questo, facile il successo delle trame eversive, prende un grosso abbaglio e non si rende conto della realtà dei fatti. Un giudizio complessivo sul nostro Paese non può tenere conto dell'elevatissima coscienza e dell'alto grado di responsabilità politica delle masse popolari, di una coscienza e di una responsabilità che si sono formate nella Resistenza, ma che si sono accresciute, consolidate e sviluppate in questi trent'anni di battaglie democrati che che hanno cambiato nel profondo l'Italia.

Da qui deriva la nostra ferma convinzione che le forze della reazione non prevarranno.

Sottoscrizione all' A C E per la manifestazione

I lavoratori e le lavoratrici dell'ACE hanno dimostrato una grande volontà e una grande capacità politica e organiz zativa nel riuscire a finanziarsi la partecipazione alla Manifestazione del 31 gennaio a Milano.

Hanno infatti lanciato una sottoscrizione di mossa prima dí tutto al loro interno e quindi tra le cittadinanze di Sulmona e di. Raiano che ha dato ot timi risultati. Le stesse amministrazioni comunali si sono impegnate a ver sane un congruo contributo.

Di notevole impegno é stato l'apporto dato dai lavoratori ferrovieri che han no sottoscritto ben 53.000 Lire.

Un notevole contributo é giunto inoltre da deputati del PCI e del PSI.

In conclusione oltre al notevole risul tato economico (complessivamente oltre 450.000 Lire), l'occasione della sotto scrizione ha dato un buon risultato po litico, favorendo la discuaione ed il collegamento tra lavoratori e cittadinanza, tra lavoratori e amministratori.

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