Straordinario
SUPERSFRUTTAMENTO E ARMA DI RICATTO E DI CORRUZIONE DEL PADRONE
SUPERSFRUTTAMENTO
Otto ore al giorno di fabbrica x 5 giorni la settimana sono più che sufficenti per una persona normale che intende lavorare per vivere e non vivere per lavorare. Infatti le lotte per lariduzione dell'orario di lavoro hanno avuto un preciso scopo che è quello di far camminare dí pari passo "Progresso tecno logico e miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori con relativa diminuzione di fatica fisica" e quello di permettere una maggior utilizzazione di quelle che noi chiamiamo "Risorse Umane"(disoccupati).
Al contrario, chi detiene i mezzi di produzione (padrone) è convinto che il progresso tecnologico debba servire solamente a produr re di più con un numero sempre ristretto di persone ( aumentano i ritmi) per realizza re sempre maggiori profitti.
LO STRAORDINARIO si inquadra appunto in questa visione perchè aumenta il carico di lavo ro e diminuisce il numero dei lavoratori e diventa SUPERSFRUTTAMENTO in quanto il padro ne, al guadagno che realizza con lo sfruttamento, aggiunge quello che su di essi realiz za con l'evasione dei contributi, DELL'IVA DEL FISCO ecc. ecc.
Seguendo questo criterio, è evidente che aumenterà inevitabilmente la disoccupazione e di conseguenza aumenteranno le difficoltà an che per il mercato interno. I padroni giusti ficano lo straordinario con l'esigenza di di
minuire costi di produzione per rendere prezzi più competitivi sui mercati interni ed esteri. Sbagliano però in modo grossolano se credono di darci da bere che a determinare i costi di un prodotto sia principalmente la mano d'opera. Si, certo, c'è anche quella; ma cosa pretenderebbero che non ci fosse?
C'è anche il costo della SALUTE. Ma un individuo che trascura la propria salute non costerebbe di più alla società di uno che invece ne ha cura?
DALLA PRIMA
Ai costi di produzione si devono aggiungere gli enormi costi della distribuzione; l'inflazione importata dall'estero (crisi del dollaro) che purtroppo si riflette sui prodotti e che finiscono per pagare i lavoratori.
ARMA DI RICATTO
Riteniamo inoltre che lo straordinario sia un'arma di ricatto formidabile in mano al padrone. Intanto te lo fa fare quando gli fa comodo; 2) tu sei costretto a dirgli gra zie perchè ti da la possibilità di guadagni, re qualcosa di più degli altri (ti sembra, ma non è poi tutto guadagno trascurare la salute, i rapporti sociali, non avere il tem po di occuparti di altri interessi che permettono la crescita della tua personalità); 3) ti impedisce dí ricercare altre possibilità di soluzioni ai problemi che ti crea l'inadeguatezza del tuo salario ( perchè è evidente che se accetti di fare lo straordi narío significa che il tuo salario non ti basta). Qualche volta arrivi anche a guarda re i tuoi compagni di lavoro che lottano per un contratto di cui anche tu godi i benefici e non osi unirti alla lotta per paura di perdere quello che tu credi il "privi legio" di fare gli straordinari. Non capisci che è proprio per questo che il tuo padrone te li fa fare perchè lui sa benissimo che il valore di un contratto di la voro aumenta o diminuisce a seconda delle forze che ci sono in campo; te li fa fare perchè tu serva da freno all'avanzamento di tutta la classe operaia che pure ha i tuoi stessi problemi e che pure divide con te le conquiste che vengono realizzate a livello nazionale con grossi sacrifici ma con la chiara coscienza di voler andare avanti e non indietro.
Ci sono proposte alternativeallo straordina rio molto valide che vengono portate avanti da questi tuoi compagni di lavoro assieme alle organizzazioni sindacali e politiche e se tu riuscissi a interessartene un po' di Più e a valutarle con obiettività, ti accor geresti che contano molto di più di quelle poche o tante migliaia di lire che ti rendo no succube del padrone e costringeresti il governo a cambiare direzione nella spesa pubblica, nella ridistribuzione cioè del reddito nazionale che la classe lavoratrice realizza col proprio sudore ( non è la furbizia dei padroni che realizza il reddito nazionale, ma il lavoro , le cose che sí producono, le cose che si coltivano e non le operazioni di speculazione. E' la classe operaia che produce la ricchezza di un paesei
ARMA DI CORRUZZIONE
Lo strordinario diventa perciò arma di corruzione quando chi lo fa, per difenderlo contesta e contrasta coscientemento coloro che hanno una visione meno miope della real tà in cui ci si muove e lottano per modificare il meccanismo dello sviluppo economico basato sul supersfruttamento e sui bassi sa lari ( i nostri salari sono sassi in quanto è basso il potere d'acquisto a causa della svalutazione messa in atto dai padroni per riprenderci quello che ci siamo conquistati con grossi sacrifici).
A questi lavoratori che sono pienamente coscienti di realizzare qualcosa sulla pelle degli altri, di ricevere cioè un premio per avere collaborato col padrone e fermare qualsiasi tipo di rivendicazione, sia a 1 vello aziendale che a livello nazionale è necessario fare un discorso chiaro.
A questi lavoratori dobbiamo dire francamen te che mandare avanti la strategia del Vichi ( nel caso della MIVAR ) significa rimettere in discussione tutte le conquiste fin d'ora fatte, significa bloccare ogni possibilità di partecipazione nostra , alla gestione delle stesse conquiste e precludere ogni possibilità dí andare avanti.
Questo è un lusso che non possiamo permetterci soprattutto oggi di fronte a un contratto così importante che richiede tutta la nostra forza unitaria perchè venga appli cato nel modo più corretto possibile.
Le analisi che stiamo compiendo a livello di Consiglio di Fabbrica sulla situazione a zíendale ci portano a registrare una serie di rinuncie e di difficoltà determinate pro prio dall'attività antisindacale portata avanti ( più o meno apertamente ) da questi collaboratori del padrone.
Non a caso però ci siamo soffermati con par
ticolare insistenza sullo straordinario. Il punto dolente della nostra situazione aziendale è questo e su questo punto tornere mo non già per scontrarci (lo scontro fra lavoratori non è mai auspicabile) ma per af frontare con serietà e con serena fermezza questo grosso neo che ci ha sempre divisi.
CHE FARE
Le organizzazioni sindacali hanno esaminato questo problema. Si è constatato ancora una volta che alla MIVAR la legge dello Stato I taliano non esiste.
Si fa fare lo straordinario senza avere nes suna autorizzazione come prevede la legge, e inoltre si paga fuori busta '4iolando ciò che stabilisce la legge.
E infine ultima novità non cí vorrebbero ri conoscere í rappresentanti sindacali regolar mente designati dalle Organizzazioni Sindacali come previsto dalla legge.
A conclusione di questo lungo scritto non possiamo che trarre queste conclusioni: o alla MIVAR si cambia registro o troveremo, con il sostegno dei lavoratori la strada co me muoverci per il rispetto delle leggi e per il miglioramento delle condizioni di vi ta e di lavoro all'interno della fabbrica.
Cosa c'è che non va nel servizio mensa?
La partecipazione dei lavoratori che usufru iscono del servizio è indispensabile perchè le cose vadano un pochino meglio di come vanno ora.
Ci si lamenta per la qualità, per la quanti tà, per le combinazioni dei piatti non sempre appropriate, e non sempre in 'coerenza con le stagioni, ci si lamenta perchè chi primo arriva meglio s'accomoda mentre gli ultimi non hanno quasi mai possibilità di scelta (posto che i primi ne abbiano), ma non si fa mai un discorso serio su questo problema che pure è molto importante. Pur comprendendo che non è facile soddisfare sempre i gusti di tutti, noi riteniamo che il servizio può e deve essere migliorato.
Presupposto indispensabile perchè questo av venga è come dicevamo all'inizio la parteci pazíone dei lavoratori, partecipazione inte sa come collaborazione fra lavoratori e addetti al servizio mensa. Occorre quindi andare alla costituzione di un comitato mensa Questo per le ragioni elencate.
Un altro discorso serio, riteniamo, occorre farlo per quanto riguarda il costo di questo servizio. Non possiamo dimenticare che proprio nel momento ín cui a causa dell'aumento del costo della vita, aumentano anche le nostre difficoltà. Ci siamo visti appiop pare con un semplice avviso un aumento del costo della mensa di L. 80 prima e dí ulteriori 20 L. dopo.
Praticamente 12 L. all'ora che danno un totale mensile di L. 2300. Il discorso, a nostro avviso, andava fatto semmai in senso inverso e cioè all'aumento del costo della vita doveva corrispondere una diminuzione del costo della mensa oppure un aumento di salario, ma non un ulteriore taglio alla no stra busta paga. L'aumento della mensa comun que c'è stato, c'è stato un mugugno generale, ma non c'erano allora le condizioni per respingere tale provvedimento.
Un ingiustizia subita comunque che ora torniamo a valutare per verificare se oggi come oggi non sia il caso di mettere a carico dell'azienda tutto o quasi tutto il costo di tale servizio come è stato realizzato in un recente accordo alla B.C.S.
Vittoriosa la lotta dei lavoratori
Abbititegrassm la Sesi riapre entro giugno
Tutta la città, le organizzazioni sindacali e politiche democratiche hanno appoggiato la battaglia contro la chiusura dell'azienda.
SQUILIBRI DELL' ECONOMIA BASATA SUL PROFITTO
La gtavíta della 3ítuazívne economica è oggi trotto gli occhi di tutti.. C'è una co3tan te asce3a dei ptezzí che decuttano giorno per giorno L potete d'acquí3to dei teddítí {-usti; c'è una ptogte33íva diminuzione dell'occupazione in tuttí í 3ettoní, c'è una degradazione ctucente del mezzogiorno e dell'agtícoltuta, degtadazíone che detetmína condízíoní di víta íntolletabílí pet líoní di lavotatotí e le pto3pettíve non 30 no cettamente míglíotí.
Vi 3ono peli questa 3ítuazione colpe .Fontane atee qua/í 3í 'sono aggíuntíí guaisti ptodottí da un'e3petíenza di govetno di centto-de 3-t/La, che tí3chíano cU comptomettete ogni po33íbítita di típte3a economica. Scoppiano aggi, in mano degli. 3tes3í attegící, /e con ttaddízíoní dí uno 3víiuppo economico cao-ti co, che ha dato 32. un momento di ílIu3otíó benmete, ma 3olo in vítta di un 3upetzgtuttamento che non poteva e non doveva du tate.
La mancanza poi dí una 'setta ptogtammazíone ha pontata a quegli. 3quilíbtí che oggi cono co4Z dtammatící e che 3í ttaducono in uno oteco di tí3ot3e nati via e umane e in un costa 3empte maggiore peti /a c/a33e lavotattíce. La 3va/utazione della líta, ínttodot ta come unica mí3uta capace di íncotaggíat una típtua economica, 3e gavotí3ce qua/che upottatote, ha mauícce típetcumíoní nega tíve 3uí prezzi dei prodotti ímpottatí. In que3to modo 3í vuol dar gunzíonate ancora una volta la Logica spietata, gía 3petímentata e gallíta 3econdo cuí ogni po33íbílíta di típtua economica debba avvenute atttavet3o una tapina a tutti i lívellí petpetta ta aA danní delle maue /avotatkící. Nati tígíutíamo getmamente questa Logica dí3umana, convinti come 4Aamo che non vi potAa e33 elce típte3a economíca 3e non atttavet3o /a piena occupazione, /a piena utí/íz zazíone delle tí3otze natuta/í e La piena a tí/ízzazíone dei capítalí accumulatí che dà ttoppo tempo prendano invece /a via deWe3teto. Questi, 'sono punti getmí aí qua/í occotte tígetítti, oltte naturalmente ad una .6etía ptogtammazíone che 3tabítí3ca: co4a 3í deve ptodutte, come 3í deve ptodutte, e per chi 3í deve ptodutte, peli modígícate quel meccanismi di. 4ví/uppo che hanno patta to all'ínglazíone, al caos e che pantano ac
qua 3o/amente al mulina dei gto33í monopoli Atttavet3o /e tígotme, /a clave lavotattíce ha gatto delle ptopo3te ben ptecí3e che sono euníca a/tetnatíva valida che petmettetebbe appunto dí tea/ízzate un equílíbtato 3ví/uppo economica e una maggiore gícoti zia 3ocíale.
Oggi penò dato Al detetíotamento della 3Atuazione occottono mi3ute -immediate che per mettano di realizzane ímmedíatamente qualc(7 3a in dínezíone de//a 3alvaquatdía del valo te dei no3ttí 3o1dí e le ptopo3te che anche in que3to 3en'so vengono avanzate daí Lavora totí e dalle loto otganízzazíoní, non 3on-optopo3te miopi, ma vanno a ín3etítisí petget tamente ne/ dí3couo più ampio delle tígoAi= me e 40 no valide 4opnattutto petchè 3A po33ono gate 3ubíto. Ne cítíamo alcune:
I) Annullamento dell'IVA bui genetí dí ptí: ma neceuíta e tídutla 3uí genetí dí .coti qo consuma
I3títuíte puntí di vendita di ptodottí a /ímentatí a prezzi conttollatí e poter:" zíate la SOVECO
Conttotiate i ptezzí a//a produzione Ptomuovete la gtatuíta del tta3potto pub blíco nelle cítta durante detetmínate ó= te del giorno
Rídutte tatígge enetgía eletttíca e tele 6ono
Blocco degli aggíttí
Aumentate Le pensioni ( non dimentíchíamo che molto e.szo dobbíamo conttíbuíte al mantenimento del no3ttí vecchí che prendono una pensione da dame)
Aumentate g/í a33egní gamílíatí ( uguale pet tutti genítotí coníugí e gigli con tívatutazione annuale bautta 3u un conge gno dí 3cal.a mobile come Le pensioni..
Elevane Le quote esentí da tícchezza mobile
Ecc. Ecc.
AL nuovo governo quindi í/ compito di ttadutte in fiati concreti ptopo3te che vengono dal bauo e che tilglettono /e esigenze reali di un paese che vuole u3cíte dalla Clí3í economica e polítíca, alla ceas3e opetaía, come 3empte compito di fiati 3entí te La propala voce a chi pretende di colpe3tate il 3U0 3acto3anto dítítto a pattecípa te alle 3cate peti uno 3ví/uppo che non 3,a basato unicamente 3u/ MICI44íM0 ptogítto.