Lavoratore Varta4

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IL LAVORATORE DELLA VARTA

nel!' interno:

- L' ACCORDO AZIENDALE

- I GRUPPI OMOGENEI

nr. 6
a r CONSIGUO DI
UNITI
FABBRICA
SI VINCE

A questo punto sarebbe importante tracciare una linea lungo la quale si sono sviluppate le lotte di fabbrica, le lotte per il contratto, le lotte per le riforme e vedere come queste si sono intrecciate con lo sviluppo della democrazia all'interno del sindacato, contribuendo al faticoso processo per l'unità sindacale.

All'interno della nostra fabbrica si sono colti tutti questi momenti. Il CdF e i lavoratori hanno superato momenti duri e difficili: abbiamo conosciuto la cassa integrazione, abbiamo sperimentato insieme il valore e l'importanza delle assemblee di repar to e ufficio, abbiano ottenuto accordi positivi che ci consentono di lavorare con maggior serenità.

Ma ancora una volta dobbiamo dire che ciò che abbiamo conqui stato sarebbe inutile carta straccia se giorno per giorno noi non ci impegnassimo a far rispettare questi accordi sempre minacciati dalla controparte. Per far questo, importante è la funzione del CdF che attraverso i suoi componenti, i delegati, determina la par tecipazione consapevole dei lavoratori alle scelte politicò.sinda cali attraverso il confronto e il dibattito sui problemi inerenti alla fabbrica.

E' utile rimarcare che il CdF con l'assunzione di un suo ruolo dirigente autonomo dalla politica sindacale, non può essere intesa in termini aziendalistici ma deve svolgersi nel quadro del le linee politiche della CGIL-CISL-UIL.

In si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del CdF. E' la prima volta che alla Varta si procede a tal rinnovo, e per questo invitiamo tutti i lavoratori alla massima partecipazio ne a queste elezioni dalle quali dovranno uscire i nuovi delegati di reparto, ufficio, o gruppo omogeneo e, in seguito, sostenerli nelle eventuali battaglie che questi affronteranno; perché, come tutti sanno, il CdF è forte nella misura in cui è sostenuto dai lavoratori.

STATUTO

Art.

l) Consiglio di fabbrica

Il CdF è l'organismo sindacale unitario di fabbrica e istanza di base del sindacato.

Il CdF imposta l'azione rivendicativa e la gestisce, diri ge la politica sindacale nella fabbrica. Ricerca la sinte si unificante dei problemi che riguardano tutti i lavoratori, risponde a quelli specifici del reparto, d'ufficio o di gruppo, li affronta decidendo e coordinando l'azione di mobilitazione dei lavoratori interessati.

Promuove le iniziative necessarie per la sensibilizzazione e la crescita politica dei lavoratori determinando una

VERSO IL RINNOVO DEL C. d. F.

partecipazione concreta alle scelte politiche (- aie decisioni del sindacato sui problemi generali.

Riunioni del CdF

Il CdF si riunisce per convocazione dell'esecutivo; qualo ra pervenga richiesta di almeno tre delegati; su richiesta dei lavoratori.

Alle riunioni del CdF possono di volta in volta essere in vitati gruppi di lavoratori.

Il CdF può costituire nel suo seno commissioni di lavoro, alle quali partecipano altri lavoratori, che affiancano lo stesso nella risoluzione dei problemi.

B) Decadenza del CdF

Il rinnovo del CdF avviene, di norma, ogni due anni. Qualora per vari motivi (licenziamento, dimissioni, ecc.) venissero a mancare i 2/3 dei delegati in carica, le elezioni possono avvenire anche prima della suddetta scadenza.

Art. 2) Delegato.

Il delegato è l'espressione diretta e democratica del gru po omogeneo. Rappresenta la forza e l'unità del gruppo, la capacità di risposta all'iniziativa padronale.

A) Doveri del delegato

Per il delegato l'interesse della collettività deve avere la precedenza sul problema singolo.

E' tenuto ad aggiornarsi con gli opuscoli sindacali, letture, partecipare agli attivi esterni, affinché possa sin dacaimente elevarsi nell'interesse dei lavoratori.

Approvata in sede di consiglio a maggioranza del 50% + 1, una linea egli deve difenderla e perseguirla.

MIT I L QUA WAIQUE CosA Si FAcciA NNE 1.00 NOM SA °Ecotili RE 044 OrrOSOLUPP
A)

B) Revoca e sostituzione del delegato

Il delegato è sostituibile in qualsiasi momento; essa avviene:

Quando la maggioranza assoluta del proprio gruppo ne fa motivata richiesta scritta al CdF.

Qualora ne facciano richiesta scritta almeno i 2/3 dei com ponenti il CdF.

Quando senza giustificato motivo non partecipa per 5 volte consecutive alle riunioni del CdF.

La decadenza di un delegato avviene dopo la più ampia consultazione del proprio gruppo omogeneo che provvede, entro 20 giorni dalla stessa, alla elezione del sostituto.

Art. 3) Esecutivo

- Il CdF, per assicurare un efficace coordinamento della sua attività, ed un rapido collegamento tra i delegati, elegge nel suo ambito un esecutivo.

Esso è composto da quattro delegati si. che ruotano ogni 6 me-

I compiti dell'esecutivo sono operativi e funzionali, quin di limitati all'attuazione delle decisioni prese dal CdF e dall'assemblea dei lavoratori.

Svolge inoltre compiti di segreteria, stabilisce una rotazione tra i delegati per sopperire a tutti gli impegni, di fabbrica ed esterni, del CdF.

A) Riunioni

L'esecutivo si riunisce di norma ogni giovedì di tutte le settimane dalle 9 alle 9,30 per discutere e quindi program mare tutti i problrmi che i singoli delegati hanno loro po sto durante la settimana.

Per i problemi impellenti l'esecutivo si riunirà immediata mente.

Art. 4) Assemblea

L'assemblea di tutti i lavoratori e le assemblee di reparto sono le istanze più democratiche del sindacato. Alle loro decisioni si devono adeguare i delegati e tutto il CdF nelle linee d'azione in cui si muovono e nell'approntare le piattaforme.

Essa delibera su tutto quanto concerne i problemi aziendali

Esprime pareri sulle battaglie più generali che il sindacato conduce nel paese, concorrendo attraverso il dibattito alle stesse linee.

A) Convocazione

Le assemblee vengono convocate dal CdF

Art. 5) Approvazione e modifiche allo statuto

Il presente Statuto deve essere sottoposto prima alle assem blee di reparto e, successivamente, all'assemblea generale per la sua Approvazione.

Eventuali modifiche successive all'approvazione vanno pre— liminarmente discus3e, approvate dalla maggioranza del CdF, e sottoposte alla riapprovazione dell'assemblea generale.

Art. 6) Affinché le elezioni del CdF possano svolgersi nel più cor— retto modo possibilie, verrà eletta una commissione, all'in terno del CdF, che seguirà tutte le operazioni di voto e di scrutinio.

GRUPPI OMOGENEI

Le elezioni, secondo le linee confederali, si svolgeranno su scheda bianca e unitaria FLM; cioè senza liste di candi dati (ogni lavoratore è elettore e eleggibile); per gruppi onogenei, o, laddove non fosse possibile, per gruppi di la_ voratori.

Tenendo presente quanto scritto sopra, abbiamo suddiviso la fabbrica nel seguente modo:

1° B V S S l° TURNO

2° B V S S 2° ►'

3° MONTAGGIO TRADIZIONALE + RIPARAZIONI

4° INDUSTRIALI + CARICA

5° MANUTENZIONE + PULIZIE

6° MAGAZZINO SPEDIZIONI

7° t, RICEVITORIA + CONTROLLO QUALITA'

8° FINITURA + BKF

9° FONDERIA A + FONDERIA B

10° VARTA WITT + FORMAZIONE + PULITRICI

11° IMPASTO + SALA MACCHINE + MULINI

12° IMPIEGATI IV PIANO + PILE

13° se

14° CAPI REPARTO + IMPIEGATI + EQUIPARATI DI FABBRICA

15° Uffici: TECNICO, ACQUISTI, MATERIALI + CED + SERVIZI SO— CIALI.

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RAGGIUNTO L' ACCORDO

L'accordo che abbiamo concluso è certamente il più particolare: il più duramente conquistato e, assieme all'accordo di giugno, il più qualificante.

Era da molto tempo che i lavoratori della Varta non dovevano far sentire tutta la loro forza e far valere tutta la loro unità per acquisire un accordo aziendale.

Da 5 anni a questa parte molti accordi sono stati firmati: sul la nocività, sui cottimi, sugli investimenti e sulla occupazione; le forme di lotta sono state diverse e articolate, ma non si era dovuto ricorrere a lotte come quelle che hanno caratterizzato l'ul timo accordo. Come mai?

In primo piano c'è stato l'atteggiamento da parte della direzione che mai come in questa occasione si mostrava così intransigente. La nuova gestione del personale, contrapponeva al dialogo e al confronto una politica di scontro e di netto rifiuto; dapprima sventolando lo spauracchio del bilancio in perdita e dei padroni tedeschi che avrebbero chiuso l'azienda, successivamente passando alla minaccia della discussione della piattaforma in Assalombarda.

In ogni caso, essi hanno commesso un grosso errore di valutazione credendo che queste minacce avrebbero avuto l'effetto di smor zare la lotta e di far svendere la piattaforma. La reazione dei la voratori è stata infatti decisa e pronta e, dopo ore di sciopero, l'accordo è stato sottoscritto.

Come è stato detto, questa piattaforma è qualificante, in quan to tiene conto delle linee assunte dalla CGIL-CISL-UIL tendenti a privilegiare le richieste salariali perequative e con la scelta del premio feriale, (anziché della 14a mensilità, votata ad eccezione di quattro astensioni alla unanimità), richieste che tendono a pri vilegiare i redditi più bassi; inoltre le qualifiche e la salvaguar dia della professionalità per gli ex ammalati di saturnismo, fanno giustizia di una anomala e discriminante situazione che si era andata creando alla Varta.

Questo accordo, comunque, va visto globalmente insieme all'ac cordo del 23/6/76 relativo agli investimenti e già pubblicato sul n° 5 del nostro giornalino e qui rivisto ia-alcuni punti.

RAPP/kW:1~TO I VoGuer COMMISSIONE" CONTA,- SAX1EAULPERCZr L DM" PER- ABOLIZto- NON Ava-ra DICHIARAbadi MELI" POVERTAR, TO GUERRA ALLA M1 'SERIA, MA 10 L' HO FATTA.

TESTO DELL'ACCORDO

Tra la Direzione Aziendale e la R.S.A., a conclusione della Verter_ za Aziendale presentata in data 17/9/1976; si conviene e si stipu— la quanto segue:

i) La perequazione Impiegati/Operai ottenuta attraverso la ripara— metrazione del superminimo collettivo con assorbimento del super minimo individuale fino a concorrenza degli importi sotto elen— cati verrà eseguita come segue:

collet

17/9

superminimo coll. da raggiunger si al 1/12/78

Gli importi di cui sopra sono da aggiungersi a quelli già esisten— ti e relativi al precedente superminimo collettivo.

L'importo aggiuntivo di cui sopra specificato sarà liquidato ai di pendenti nelle seguenti modalità:

2) Dall'esame congiunto delle mansioni e delle categorie professio nali è stata concordata, con decorrenza 1/1/1977; la seguente tabella di sbocco alle categorie professionali:

Superminimo
tivo accordo
Superminimo
tivo esistente Totale
2° Cat. L 30.000 L 20.000 L 50.000 3° 11 L 33.900 L 24.000 L 57.000 4° L 36.900 L 28.000 L'64.900 5° L 40.800 L 33.000 L 73.800 5°S " L 48.000 L 39.000 L 87.000 6° Ft L 59.400 L 45.000 L104.400 7° 11 L 59.400 L 45.000 L104.400
collet
30%
30%
20%
dal 1/7/1977
dal 1/1/1978
dai 1/7/1978 20% dal 1/12/1978
Carrellisti Fonditori
Autisti Riparatori di batt. Operatori Sala Macc. Manutentori qualificati Saldatori Pulitori e Operat. Varta Witt Fonditori Fond. A Manutentori Special. sbocco tI t1 11 11 'i alla 4° cat. alla 4° alla 4° alla 4° n alla 4° n alla 4° alla 4° alla 4° 11 alla 5° alla 5°
Fond. B.

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2.1) Per tutti i lavoratori dell'Azienda sarà studiato e realizzato un sistema di mobilità professionale articolato sul riconoscimento e la valorizzazione delle capacità professionali degli stessi.

Il sistema suddetto comporterà:

corsi di addestramento e di formazione professionale ricomposizione ed arricchimento delle mansioni rotazione sulle diverse posizioni di lavoro

sistema sarà oggetto di esame, in un prossimo futuro, con la R.S.A. attraverso un comitato paritetico che studierà una più ef ficiente e razionale organizzazione del lavoro al fine di permet tere ad ogni dipendente il riconoscimento della Categoria superiore pur prevedendo, sempre con la R.S.A., fin d'ora che una e ventuale mobilità verticale sarà possibile solamente in base a precise esigenze organizzative ed econ,)mico-produttive dell'Azienda.

Il lavoratore attualmente inquadrato nella 2° categoria del vigente contratto collettivo nazionale del lavoro discioli,-,a generale Sez. 3° saranno inquadrati nella 3° Categoria entro il 31/V1978.

Per i lavoratori ex ammalati di saturnismo, fermo restando l'ac cordo del 22/4/1975, sarà esaminata caso per caso la possibilità di riammissione nel normale ciclo produttivo sentito il pare re di un Ente Specializzato di diritto pubblico.

Per tali lavoratori sarà sempre esaminato, una volta ottenuta la certificazione sulla idoneità fisica, la possibilità di esten dere il beneficio precedentemente descritto.

Qualora, a partire dal 1/1/1977 e per una durata di 36 mesi (ov vero 3 anni), per i lavoratori suddetti non fosse possibile per esigenze produttive, organizzative e/o per indicazione del Comi tato Paritetico, il passaggio al 4° livello questo sarà automa= tico allo scadere dei 36 mesi.

IL PADRONE CI. VUOLE DIVISI E RASSEGNATI IL SINDACATO CI UNISCE E CI FA FORTI 8

Il premio di produzione per il 1976 viene elevato dalle attuali L. 190.000.= a L. 230.000.=; fermo restando l'impegno di concedere L. 10.000.= ag g iuntive amale per il 1977. I. suddetto importo complessivo sarà ripartito su 13 mensilità.

Viene istituito un nuovo Istituto contrattuale denominato Premio Feriale che sarà erogato nelle seguenti misure:

Ore 53 annue per il 1976

Ore 60 annue per il 1977

Ore 60 annue per il 1978

Detto Premio Feriale è calcolato sella paga globale media di tut ti i dipendenti e sulla base di 173 ore (1 mensilità) prendendo come riferimento il mese di maggio di ogni anno.

L'Azienda, ad eccezione delle 53 ore relative al 1976 che saran no corrisposte ai dipendenti entro la data del 28/2/77, provvederà a liquidare entro il 30/6/ di ogni anno un acconto pari al 90% dell'impoto spettante, fermo restando il conguaglio definitivo da liquidarsi entro e non oltre il 31 Gennaio di ogni anno successivo.

Per l'ambiente di lavoro l'igiene e la sicurezza si concorda di far intervenire un Ente special'„zzato, riconosciuto dalla Legge, che collabori al'individuazione dei punti di intervento per il risanamento dell'ambiente di lavoro in attuazione dell'articolo 27 del C.C.N.L.

PCIR USCII« ALLA CRISI UNITA' PARTECIPAAVNOR oE DEI AT 9

ALCUNI STRALCI DELL ACCORDO

DEL 23- 6.'76

Investimenti: L'Azienda si impegna a realiz::,are ogni tipo di investimento sia produttivo che ecologico al fine di assicurare la nor male attività produttiva degli impianti e la normale salvaguardia della salute dei lavoratori: più specificatamente saranno realizzati dalla data del 24/5/1976 alla data del 31/12/1976 i seguenti investimenti suddivisi per reparto.

Diversificazione della produzione

Le parti si danno atto che con la modifica tecnologica del Reparto BVSS il personale che si renderà disponibile sarà utilizzato nel Reparto Montaggio Avviamento Tradizionale ejo altri Reparti produt tivi. Indi sarà assicurata il pieno utilizzo di detto personale con un aumento della produzione facendo rientrare quei tipi di batterie attualmente decentrati.

Prospettive future dello Stabilimento

La Direzione dell'Azienda comunica che è stato prorogato il contrat to di locazione dello Stabilimento di via Tertulliano per un perio do di altri cinque anni con scadenza al 31 Dicembre 1982. L'Azienda comunicherà,alla R.S.A. due anni prima della disdetta del con:.,tratto di locazione la data di abbandono dello Stabilimento, fermo restando quanto sottoscritto tra le parti con accordo del 6/5/1974

Garanzia produttiva

L'Azienda nel medio termine (4-5 anni) non intende arrivare alla chiusura di altri Reparti di Produzione. Il problema del reparto Mulini sarà discusso in un prossimo incontro futuro. L'Azienda si impegna a riqualificare alcuni dipendenti (ex ammalati di saturnismo) in mansioni produttive (manutenzione ed altri) inviandoli anche a corsi di qualificazione professionale .1. presso scuole pubbliche di arti e mestieri previo consenso dei ser vizio Sanitario Aziendale.

L'Azienda si impegna altresì a mantenere invariato l!organico parte operai di 201 dipendenti già comprensivi delle 6 nuove assunzioni.

Esami clinici

Le parti convengono che anche gli impiegati siano estesi gli esami clinici di cui all'accordo del 18 Settembre 197. Qualora dovessero rendersi necessari ai dipendenti altri esami c14 nici rióncpbssibiii per ;carenza di struttura da parte del Servizio

Sanitario Aziendale e/o visite mediche specialistiche, le parti si dichiarano disponibili à valutare all'occorrenza la scelta dell'En e di Diritto Pubblico. io

Organizzazione dei reparti

Eventuali trasferimenti di personale da un reparto all'altro saranno preventivamente discussi tra la Direzione Aziendale e la R.S.A. sentito anche il parere del Servizio Sanitario Aziendale.

MOZIONE APPROVATA DALL'ASSEMBLEA DEE DELEGATI DELLA ZONA ROMANA.

Il giorno 4 si è riunito l'attivo dei delegati della F.L.M. delle fabbriche della zona Romana per affrontare i problemi oggi alla attenzione dei lavoratori e particolarmente in riferimento alla assemblea nazionale convocata per il 7-8 di questo mese a Roma .

L'attivo dei delegati è stato preceduto da assemblee e riunioni dei consigli di fabbrica, che hanno portato all'attivo mozioni che son• state lette e presentate durante gli interventi .

Erano presenti all'attivo oltre 250 delegati in rappresentanza di 80 fabbriche .

Il dibattito ha sviluppato una franca critica alla gestione della strategia sindacale in questa fase che non ha fatto corrispondere alla gravità della situazione un'altrettanta vivacità e sviluppo di dibattito e di partecipazione e di lotta del mondo del lavoro, determinando una caduta del ruolo

— In fondo siamo tutti metallurgici. Solo che a me è toccato l'oro.

di decisione e di elaborazione che invece spetta ai consigli di fabbrica, dibattito che se sta superando certe difficoltà nell'ambito della categoria è troppo in ritardo sul piano generale e quindi si rende necessario il rapido recupero attraverso assemblee , riunioni di carattere intercategoriale che consentano un più ampio ed articolato confronto .

L'attivo dei deleg ati ritiene che vi debba essere il massimo impegno da parte di tutti i delegati ed attivisti al fine di sostenere anche con la lotta gli attacchi all'occupazione in atto nella zona : T.L.M. e Risomesa.

L'attivo dei delegati facendo propria la risoluzione del consiglio generale della F.L.M. del 20-21-22 Dicembre, in particolare per quanto riguarda il giudizio espresso nei confronti del governo ritenuto responsabile di questa linea economica recessiva ed inflazionistica, governo che non dimostra di avere volontà di affrontare in termini positivi, come richiesta del movimento sindacale, i nodi strutturali che sono origine e causa, con i fattori internazionali, dell'attuale situazione di grave crisi in cui versa il Paese .

L'attivo dei delgati ritiene in particolare di esprimere un giudizio su alcune questioni :

Il costo del lavoro, si ritiene questo problema importante e che deve essere affrontato, ma esclusivamente in un contesto completo e nell'ambito di scelte di natura economica e programmatica precise e non su semplici enuncia zioni o vaghe promesse che evidenziano la politica dei due tempi ; comunque non mettendo in discussione le conquiste realizzate. Si ritiene altresi che vada sviluppato un franco ed ampio dibattito tale da coinvolgere tutti i lavoratori, sui condizionamenti ed i ricatti che vengono portati avanti da governi ed organismi a livello internazionale . In questo quadro va vista l'indennità di quiescenza sulla quale assieme agli scatti deve ere aperta, prima di ogni trattativa o accordo con governo e confindustria, una consultazione di massa su precise ed organiche proposte . Sul problema delle festività ritiene che la soppressione di 7 di queste deve essere realizzata attraverso il godimento di queste in conto ferie con accordo dei consigli di fabbrica con le direzioni sul calendario annuale di lavoro, in questo contesto la stessa disponibilità allo scaglionamento delle ferie .

L'attivo dei delegati rileva l'importanza dell'attivo del 7-b gennaio a Roma, seppur con le giuste critiche per i limiti da molte parti sottolineate, ritiene che questo momento di dibattito generale segni l'avvio di una diver sa gestione della strategia del sindacato in modo da rovesciare l'attuale tendenza che costringe il movimento sulla difensiva di fronte all'attacco del padronato e del governo e segnil'avvio deciso di una strategia che facendo finalmente riferimento alle vertenze dei grandi gruppi n/delle proposte elaborate a Rimini dia forza, credibilità e fiducia ai lavoratori ed alle strutture del sindacato .

Su questa base, l'attivo impegna i delegati che andranno alla conferenza nazionale a sostenere le scelte fatte dall'attivo della zona Romana. Riteniamo utile continuare il dibattito sui contenuti del documento e sulle eventuali proporle che usciranno dalla assemblea dei quadri sindacali del '-q Gennaio .

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