DOCUMENTI CONCLUSIVI DELLE CONFERENZE DI ZONA FLM


ZONA DESIO
In vista della Conferenza di Organizzazione della F.L.M. Regionale e Nazionale che si ter ranno nei prossimi giorni rispettivamente a Milano e a Rimini, il 6-7 giugno si é svolta a Lissone la Conferenza d'organizzazione della FLM della zona Desio e Brianza che ha dibattuto, sulla base della relazione introduttiva e del "documento preparatorio della 2° conferenza nazionale di organizzazione" dell'ufficio organizzazione della Federazione Na zionale, i problemi politici ed organizzativi all'ordine del giorno nonché la situazione Politica, economica e sindacale più generale della zona, della provincia, del Paese. Sul documento della Federazione nazionale il dibattito ha ribadito e sottolineato: - rispetto alla riflessione critica ed autocritica dell'attività sindacale passata, accan to ad unaabuona e sostanziale completa diagnosi, vanno ricercate meglio le cause politi che che hanno prodotto quelle conseguenze. Questo rispetto sia alla preoccupante crisi di militanza a tutti i livelli nel sindacato degli ultimi due anni, sia alla crisi e al la difficoltà dei delegati nelle piccole aziende e dell'insieme dell'attività sindacale in fabbrica, sia alla caduta verticale di partecipazione e di tensione nelle leghe e nel le strutture sindacali di zona con riferimento anche ai nuovi difficili compiti del sin dacato nel sociale e nel territorio ( decentramento pro duttivo , lavoro nero, doppiolavoro, controllo del mercato del lavoro,confronto con i non garantiti :-studenti,. disoccupati, lavoratori precari, con il movimento delle donne ,ecc.
Il tutto sembra potersi ricondurre, con una proposizione inevitabilmente sintetica, oltre ad un mancato salto culturale della E.O. adeguato ai gravi problemi che la crisi pone, anche a gravi nodi politici che, nel sindacato, specialmente nella sua dimensione più complessiva, sono rimasti irrisolti o risolti negativamente in questi ultimi anni, gli anni di una delle più grandi crisi economiche, strutturali e politiche che il Paese abbia passato, dato dalla preibnda modifica dei rapporti di produzione, gli anni in cui, accanto ad un complesso processo di ristrutturazione capitalistica di carattere sovrannazionale, i paesi capitalistici più deboli come l'Italia hanno particolarmente sofferto il loro ruolo subalterno e neocoloniale nella divisione internazionale del lavoro e delle produzione fondamentali (energia, materie prime, agricoltura, elettronica, ecc.) e le cui borghesie nazionali mentre puntano a far pagare la crisi strutturale del capi tale alla classe lavoratrice, colpendo al cuore le sue organizzazioni politiche di massa, peraltro non cessano di tentare contestualmente e come sempre un loro coinvolgimento politico e istituzionale alla scelta e alla gestione delle linee di restaurazione capi talistica. La difesa, il consolidamento ed il miglioramento delle grandi conquiste del le lotte operaie di questi ultimi dieci anni (egualitarismo; contrattazione aziendale, disincetivazione della produzione, superamento del cottimo, controllo sindacale sull'u so della forza lavoro, controllo dell'orario, difesa e miglioramento del potere d'acquisto dei salari, controllo e contrattazione dei processi di ristrutturazione industriale, ecc.) contestualmente il rilancio di un modello di sviluppo alternativo e se lezionato in senso particolarmente meriodionalistico che si deve raccordare con un di verso ruolo della politica economica nazionale nel contesto europeo. Si tratta di ottenere risultati concreti anche nel breve-medio periddo, per l'occupazione e per le riforme di struttura senza indebolire il potere economico e politico della classe lavoratrice.
Il padronato ed il Governo che pensano che questi interrogativi sono falsi ,che é giun ta l'ora per i lavoratori dell'autocricia e del ripensamento che difendendo le conquiste del passato e non rinnegando ma anzi valorizzando le scelte strategiche fatte dal '68 a d oggi, difendiamo uno "scrigno di ceneri" e tendiamo oggettivamente ad una sor ta di "corporativismo di sinistra".

Per il padronato e la confindustria l'unica e vera variabile dipendente é l'occupazione e non tanto il salario.
Essi affermano che le cause della crisi (che negano sia crisi strutturale) sono le lotfe operaie, sono le conquiste del movimento operaio.
Noi affermiamo che le lotte hanno contribuito a mettere in crisi il vecchio meccanismo dell'accumulazione capitalistica basata sullo sfruttamento. ì1/4 con la lotta la clan se operaisaprà far uscire il Paese dalla crisi.
La C.D.O. F.L.M. rileva a questo proposito che specialmente in questa delicata fase in cui il padronato ed il governo sono all'attacco nei confronti di storiche conquiste sindacali, siano gli organismi sindacali, più che singoli specialmente se autorevoli e rappresentativi, abilitati ad esprimere le posizioni ufficiali del sindacato sulle varie questioni oggetto di dibattito con le controparti pubbliche, private e istituzionali, senza per queste ledere i diritti individuali , di esprimere le singole opinioni personali .

Riteniamo cioé che potremo imporre al Governo e alle forze padronali un diverso e sele zionato rilancio del meccanismo di sviluppo e di accumulazione necessario per aumentare fortemente e presto la base occupazionale se sapremo: colpire con una rinnovata lotta e mobilitazione di massa a tutti i livelli, le gran di rendite e speculazioni bancarie e finanziarie, gli immensi sperperi e clientelismi annidati da sempre negli apparati dello stato , nelle amministrazioni pubbliche, nelle decine di migliraia di enti inutili, la grande continua evasione fissale e tributaria (così e non con la politica dei redditi e con gli aumenti indiscriminati delle tariffe si reperiscono ingenti fondi per la spesa pubblica orientata ad investimenti estensivi, selezionati e inseriti in precisi e rigorosi piani settoriali di programmazione economica!); le vecchie e nuove forme di fondi di dotazione elargiti come cambio in franchi per questa o per quella area di potere clientelare; imporre il contingentamento e il razionamento di alcuni fondamentali beni di impor tazione (petrolio, carni, beni di lusso) anziché l'aumento indiscriminato dei prezzi abbinato al continuo e storico rinvio di alcune grandi riforme (vedi agricoltura, zootecuia..settore energia. ecq.iaffrontare con strumenti della programmazione e delle Leggi la riconversione industriale
Queste sono alcune scelte fondamentali, dal chiaro segno di classe, su cui da anni si é battu.a la classe operaia e con le quali, se coerentemente e rigidamente applicate, si ot terrà anche un più alto e omogeneo e selettivo sfruttamento degli impianti, un aumento di insediamenti industriali e di occupazione e quindi anche una notevole diminuzione del costo sociale del lavoro, dello stesso costo del lavoro per unità di prodotto con quello che questo comporta per la competitività dei nostri prodotti sul mercato nazionale ed in ternazionale.
Se così naft riusciremo a fare, rischiamo di pagare duramente (e in parte oggi già paghia mo)„ aumenti sudamericani dei livelli di disoccupazione, specialmente giovanile e intellet tuale, il progressivo ulteriore indebolimento e restringimento del tessuto produttivo del Paese come inevitabile risultato delle continue e sempre più rapido avvicendarsi di brevi cicli di ripresa-inflazione-recessione-deflazione comandati dalle autorità monetarie e dai grandi centri finanziari del paese e non un progressivo "impoverimento" politico ed economico della classe operaia forte, quella che in questi ultimi dieci anni ha portato maggiormente sulle proprie spalle il peso del grande motto rinnovatore e di emancipazione sociale e politica ed ha lottato duramente per il sud e la sua storica rinascita, l'au mento della disgregazione sociale, urbana e territoriale (con quello che questo comporta in termini di disattamento e alienazione sociale, delinquenza, droga, violenza, terrorismo) la divaricazione sempre più profonda fra aree forti, meno forti e marginali della stessa classe operaia e quindi il decadimento anche della capacità di questa classe di aggregare intorno a sé e alle sue politiche, le più grandi masse popolari produttive e subalterne al Paese.
Accanto a queste misure, che certamente colpiranno interessi grandi di piccoli gruppi di speculatori e intrallazzatori dei potentati economici e multinazionali, occorre una chia ra iniziativa politica che faccia della programmazione economica il punto di riferimento per il rilancio della produzione industriale e agricola nel nostro Paese, una programmazione che faccia della partecipazione, partendo dagli stessi posti di lavoro, il perno centrale dello sviluppo democratico del Paese, che abbia un chiaro senso meridionalista che batta la filosofia padronale della libera impresa nel libero mercato. Non c'é programmazione senza partecipazione, non c'é partecipazione senza democrazia, non c'é democra zia senza piena occupazione.
- Necessità di adeguare, migliorare, rinnovare gli strumenti organizzativi e di intervento del sindacato nel territorio e nel sociale: questo vuol dire rilanciare la parola d'ordine (riempita di mobilitazione unitaria di massa e di chiara determinazione politica) dei CUZ e delle strutture orizzontali; con la scelta dei CUZ abbiamo fatto la scelta di unificare il movimento a livello del territorio. Ad essi dovranno essere garantiti quegli strumenti (finanziamenti, sedi, apparati) in grado di dirigere le lotte nel territorio, non solo sugli aspetti sociali, ma anche nei particolari delle tematiche rivendicative inter settoriali e intercategoriali) teso non solo a proclamare tale ruolo, ma anche a concretizzarlo nella pratica.

Nei CUZ dovranno trovare espressione diretta sia le categorie che i C.d.F. Le dimensioni territoriali dovranno comunque tenere conto delle omogeneità storiche, culturali, industria li ed economiche, e non solo della nuova dimensione statuale dei comprensori, ma anche dell'organizzazione capitalistica del lavoro nel territorio.
Accanto ad un chiaro riconoscimento del ruolo determinante svolto in questi ultimi decen ni, dai sindacati provinciali, é da condividere la necessità di andare alla costituzione dei sindacati regionali orizzontali e verticali quali strumenti non di puro coordinamento delle politiche delle varie realtà provinciali e territoriali, ma bensì di direzione ef fettiva, a pieno titolo come indicato dal documento delle federazione nazionale.
Il sindacato regionale dovrà altresì garantire una capacità di formazione sindacale, di governo e controllo della mobilità del lavoro, di coordinamento dei comparti e dei grupp-' industriali presenti nella Regione (Fiat, bulloneria, macchine utensili, ecc.) e di cool dinamento delle politiche rivendicative a livello aziendale e territoriale.
Per i coordinamenti nazionali si indica la necessità di una loro rapida definizione, sia in ordine alle tematiche rivendicative che organizzative, in ordine alla costituzione dei gruppi dirigenti, del loro autofinanziamento, delle sedi di ritrovo dei coordinamenti stessi.
Parallelamente é da condividere l'orientamento di andare ad un graduale superamento orga nizzativo del sindacato provinciale per adeguarci non solo e non tanto alle modifiche istituzionali ma specialmente per meglio attrezzare il sindacato ai compiti di intervento sal territorio.
In ordine ai problemi organizzativi crediamo comunque che prima di assumere in termini de finiti e compiuti tale scelta, sia prioritariamente necessario avere ben chiaro, come FLM, quale dovrà essere la nuova struttura sindacale che sostituirà il sindacato provinciale, dando sin d'ora per certo che tale struttura intermedia fra i C.d.F. e i regionali abbia comunque caratteristiche tali che ne garantiscano la massima e più completa attività politica e quindi l'autonomia finanziaria, organizzativa, con propri gruppi dirigenti, istan ze congressuali, apparati a tempo pieno ecc.
In ordine ai problemi organizzativi la conferenza ribadisce la scelta dell'unità e gli strumenti per il suo raggiungimento anche con l'utilizzo degli strumenti organizzativi sta biliti nei documenti della FLM Nazionale, provinciale e di zona.
Le nuove zone dovranno essere sempre più momento di reale direzione politica (al di là delle dimensioni territoriali che andranno ad essere assunte dalla FLM regionale e della
federazione CGIL-CISL -UIL regionale, che viene invitata ad operare scelte rapide in ordine alla nuova definizione territoriale) che al suo interno si articola e si basa sui C.d.F. come strumenti di contratta2tone e di direzione dentro e fuori la fabbrica, le leghe, comemmomento di coordinamento dei C.d.F. delle piccole aziende nelle linee tracciate dalla Le zone dovranno essere quindi sempre più momento di raccordo tra i C.d.F. e le strutture sindacali regionali, che dovranno avere una capacità reale di direzione politica.
Così come oggi avviene nel sindacato provinciale, nelle nuova struttura e dimensione ter ritoriale, dovranno essere presenti sia le istanze categoriali che quelle orizzontali, c -on propri gruppi dirigenti, apparati, mezzi e strumenti autonomie autosufficienti di intervento politico.
- E' particolarmente da condividre l'esigenza di andare rapidamente, superando gravi ritardi, incertezze e dissensi del passato tuttora presenti nella CGIL-CISL-UIL alla costituzione stabile e permanente dei coordinamenti intersettoriali in grado di dare continuità e organicità all'azione concertata di elaborazione, di mobilitazione e di direzione sindacale.
La stessa cosa, come FLM, dicasi per la costituzione e potenziamento organizzativo di strut ture permanenti di coordinamento dell'attività sindacale nel campo delle condizioni divi ta e di lavoro delle donne non solo a livello nazionale e provinciale, ma anche alivello do zona e di leghe.
La C.d.G. della FLM della zona di Desio e Brianza ha anche dibattuto sulla situazione p0 litica, economica, sindacale a tutti i livelli:
lotta al terrorismo mentre le indagini sulla orrenda strage di Via Fani sono pressoché al punto di parten za ed airizano lentamente, é molto preoccupante il silenzio in cui é stata fatta prec-i pitare l'opinione pubblica sin da qualche giorno dopo il tragico assassinio dell'On. Moro. Per colpire e mettere nelle condizioni di non nuocere i terroristi e chi li copre e li appoggia ai vari livelli. Dobbiamo attendere quanje sarà troppo tardi? Quando accadrà una seconda via Fani? Riteniamo che sia nella facoltà e nella possibilità autonoma, oltre che nel dovere politico e morale del movimento sindacale quello di fare della lotta al terrorismo non tanto e non solo un motivo di contingenti ed eccezionali grandi rispo ste di massa contro gli attacchi alla classe operaia e alla democrazia del nostro Paese ma un continuo motivo di lotta fra l'opinione pubblica oltre che di denuncia e di pressione nei confronti del governo e dell'autorità politica.
La conferenza di Desio indica la necessità di un rapido approntamento degli strumenti per battere il terrorismo. Essi si possono parzialmente concretizzare con le riforme dei ser vizi segreti e con la costituzione del sindacato di P.S., legato alla federazione CGILCISL-UIL, quale momento reale democratizzazione delle forze dell'ordine.
politica economica del governo
I gravi antipopolari provvedimenti governativi dell'ultimo Consiglio di Ministri sugli aumenti tariffari della luce e dei trasporti ferroviari, sulla cancellazione dal 10 gennaio 1979 delle fasce sociali dei consumi popolari di energia elettrica sullallibera lizzazione del prezzo della pasta nonché sullo sganciamento dei maturanti scatti di anz-ia nità dalla contingenza adessp solo per il pubblico impiego, dimostrano accanto al vecchio É incostituzionale metodo usato (quello del decreto legge) la solita strada su sui conti nua a camlinare anche l'attuale governo, provvedimenti tampone che ripercorrono la str4 da dei due tempi a tutto carico dei ceti meno abbienti, senza nenanche la parvenza di una prògrammata finalizzazione degli ingenti fondi raccolti per la radicale riforma del set tore energia e trasporti come da anni richiede il movimento sindacale.
Ancor più grave, sia per il suo risvolto economico ma particolarmente per il dato politi co che si sottende, il provvedimento sugli scatti di anzianità; il sindacato non può e non deve ammettere che materie come questa (ed altre come orario, ferie, diritto di scio

Pero, salario, istituti contrattuali, contrattazione aziendale) vengano regolamentate Pfr legge e quindi sottratte alla libera contrattazione delle parti sociali. Specificatamente per la regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi é da sollecitare il di battito autonomo nel sindacato.
Se così dovesse avvenire (come sembra volere il ministro del lavoro On. Scotti) nella sua recente comunicazione programmatica su questa materia svolta alla Camera) sarebbe un attac co frontale alla libera ed autonoma contrattazione sindacale. Anzi, alla sua stessa natu ra di sindacato così come il movimento operaio lo ha costruito in anni e anni di dure lot te
Rispetto a questi recenti provvedimenti tariffari il sindacato doveva e deve dare risposte ferme e tempestive: quello deve avvenire anche in queste circostanze. peno un non po co disorientamente, risentimento e malumore fra le masse lavoratrici.
Et urgente che su queste questioni la FLM„ la CGIL-CISL-UIL chiamino contestualmente ad apertura immediata di un confronto diretto con il Governo, il movimento alla più ampia mo bilitazione e lotta generale in vista anche delle gravissime quanto inaccettabili richie ste che da più parti da tempo si vanno facendo alle Organizzazioni sindacali sul tema del costo del lavoro (vedi le recenti "considerazioni finali" del governatore della Ban oa d'Italia sulla periodicizzazione annuale degli scatti di contingenza. Impegni, appuntamenti delle organizzazioni sindacali a livello provinciale: riconfermiamo l'orientamento assunto dalla FLM provinciale e dal suo Esecutivo di non andare, nei pros slmi mesi, ad una apertura generalizzata di vertenze aziendali ma di impegnare tutta la ° rganizzazione negli appuntamenti importarti delle prossime settimane e realizzare nel tempo più breve l'indagine nelle fabbriche metalmeccaniche della zona (A.B. - Worthington
Agrati - Brollo - Fontana - Dell'Orto - Casati - F.11i Fossati - Nova - Pozzoli - Tecnofinish - Alfa Laval - Antares - M.P.R.) in accordo con l'ufficio studio della FLM provin eiale per permettere una rapida preparazione del seminario sul rinnovo del CCNL da tener si entro settembre.
E' ormai indilazionabile unda definizione da parte delle 00.SS. nel merito della riforma della struttura del salario in presenza sul sicuro di proposte da parte padronale-governa tivo. Proponiamo quindi che la FLM e la federazione CGIL-CISL-UIL fissino date ravvicina te, comunque prima del rinnovo del CCNL facenti aprire il dibattito nell'organizzazione e tra i lavoratori.
Nelle scorse settimanella FLM provinciale ha formalmente chiesto alle associazioni padrona_ ìl pubbliche e private di Milano e provincia (Assolombarda, Intersind, A.I.M.) l'apertura di un confronto sulla applicazione della prima parte del CCNL sulle condizioii e l'ambien te di lavoro, sui livelli di occupazione dell'intera provincia con particolare riferimen to ad alcune situazioni gravemente compromesse sull'applicazione della legge sull'occupa zione giovanile: su tutte queste importanti questioni (che ci interessano anche da vicino come zone) é urgente fare il punto delle varie realtà nella provincia per poter quindi da subito entrare nel merito delle questioni più importanti con le controparti per giunge re a concreti, anche se parziali, risultati specialmente per nuovi posti di lavoro. Per questo é necessario creare in tempi molto ravvicinati un alto livello di mobilitazio ne nelle fabbriche e nelle leghe al fine di arrivare preparati ad una azione di lotta ge_ aerale di tutte le categorie, a livello provinciale, entro la fine del mese, prevedibilmente per il 28 giugno come già delineato dall'ultima segreteria FLM di settimana scorsa. Questo importante momento di mobilitazione può essere anche l'occasione per aprire una Prima fase di discussione e di dibattito aperto (senza chiusure pregiudiziali su queste e' quelle ipotesi) sul prossimo rinnovo contrattuale nei confronti del quale tutti, giusta mente, riconfermano la intangibilità delle normali scadenze e contemporaneamente ritengono che tale consultazione sia fatta con la necessaria capillarità che un rinnovo contrattu2 le di questa portata richiede.

Rinnovo del CCNL
In ordine a questo problema la conferenza indica la necessità di un coordinamento delle politiche contrattuali non una centralizzazione delle decisioni specifiche ma una armoniz zazione rispetto agli obiettivi della occupazione e del recupero del Mezzogiorno a scelte definitive nei contenuti rimane una scelta delle assemblee dei lavoratori.

4) Referendum delitti giugno rispetto a questo duplice e delicato appuntamento referendario„ essendo presente nella FLM di zonale più varie legittime e diverse opinioni, la FLM non può che astenersi dal dare un orientamento univoco ed unitario, fermo restando il fondamentale principio che comunque il sindacato non potrebbe sostituirsi alla scelta che gogni singolo dirigente militante, lavoratore farà legittimamente sulla base delle proprie convinzioni in ordine alle questioni sottoposte a referendum.
Un criterio ci sentiamo di affermare (e nei lipjti del possibile, cercare di praticare con cretamente), conformemente ad un costume consolidato in un sindacato pluralista e non ideologico; fare emergere, nella battaglia delle idee e nella polemica democratica, anche la più accesa, più che i dati di contrapposti schieramenti, i termini concreti delle questioni, dando ai lavoratori oggettivi elementi di conoscenza, capaci di mettere nelle migliori condizioni possibili il giudizio e le scelte finali dei singoli.
Infine riteniamo sia per l'importanza dei referendum sia per il consolidamento stesso del l'istituto mai come oggi attaccato da più parti, che vi sia la massima partecipazione p0 polare a questa scadenza elettorale.
q) Appuntamenti di zona
E' quanto mai indispensabile anche per gli importanti appuntamenti che ci attendono sia a livello di zona che a livello provinciale (confronto con la AIM scioperc provin ciale della categoria il 28) che si superino, senza preclusioni e pregiudiziali di sorta tutti p Ai politici ed organizzativi che fino ad oggi, da mesi hanno in gran parte immobili: .,to l'attività politica e sindacale della FLM nella zona e delle leghe. Per questo la C.d.O. da mandato alla segreteria di convocare in tempi stretti il C.D. FLM per concludere la discussione sui problemi aperti, facendo così decollare definitamente l'attività della FLM a tutti i livelli in tette le sue componenti e strutture unitarie.
ZONA VIMERCATE
La conferenza della zona di Vimercate assume il documento della FLM Nazionale posto alla base della discussione, assieme alla relazione introduttiva del compagno Sala il con tributo emerso dal dibattito e le conclusioni del compagno Chinosi.

Considera elemento di grande positività la scadenza della Conferenza di Organizzazidne per affrontare i temi ed i compiti del movimento sindacale, i problemi del Sud, dei lavo ratori„ dei disoccupati, dei giovani, delle donne, del territorio e della convivenza demo cratica.
Affrontiamo i temi relativi agli strumenti organizzativi e di direzione politica neces sari per tradurre nella realtà quotidiana e nell'azione del movimento sindacale gli obiet tivi e le proposte che ci siamo dati, per aconquistare con la lotta dei lavoratori le scel te che con il documento dell'EUR abbiamo posto per la soluzione dei gravi problemi del paese, per la difesa o il rinnovamento dello stato, per lo sviluppo economico su basi giu ste per avviare una profonda trasformazione della nostra società che sappia eliminare le ingiustizie, i privilegi, realizzando così le profonde aspirazioni dei lavozatori e del popolo.
La gravità della crisi economica e ltattacco del terrorismo pongono con grande evi— denza la questione dAuna duplice emergenza.
L'attacco terroristico mira a colpire direttamente le possibilità di avanzamento dei lavoratori e di soluzione dei loro problemi.
Chiaro e inequivocabile é il nostro giudizio, come chiara é la scelta della democra— zia come terreno di lotta del movimento sindacale . I fatti recenti hanno dimostrato la grande capacità del movimento sindacale di lottare per impedire che questo folle attacco allo stato democratico o alle sue istituzioni vada avanti. Non ci possono essere né ten tennamenti ne indecisioni; va continuata la nostra azione di difesa della democrazia e di lotta al terrorismo perché vengano colpiti i mandanti o gli esecutori comunque masche rati. Questa é la strada per la difesa o il rinnovamento dello stato repubblicano.
Va rapidamente arrestato il processo di degradazione dellteconomia e del tessuto pro duttivo. Per questo ltobiettivo del sindacato é quello di indidere sulle grandi variabili dell'economia e sulle grandi scelte economiche del padronato o del governo.
Il comportamento del governo dimostra ancora pesanti limiti di subordinazione alle scelte economiche del grande padronato; non si ravvisano ancora i segno di un cambiamen to reale nei comportamenti concreti nelle scelte economiche.
L'esempio delle recenti misure segue ancora la vecchia logica non finalizzata alla mo difica delle strutture dei servizi, contraddicendo gli orientamenti del documento del1' EUR
Vi é inoltre in questa pratica un modo inairettabile di elusione del confronto con il sindacato e con le altre forze politiche e sociali. Il giudizio positivo che il sindaca to ha dato sul superamento delle pregiudiziali nella formazione del quadro politico come fatto democratico mantiene comunque intatta l'autonomia di giudizio sulle azioni che il governo compie. Resta il nostro metodo di valutazione nei suoi confronti.
Abbiamo marcato complessivamente un'assenza nelle grandi scelte economiche del paese. Troppo spesso, mentre nel paese o in parlamento si andavano discutendo scelte che hanno poi avuto grande riflesso sulle condizionedei lavoratori, il movimento sindacale non é stato in grado di mettere in campo tutta la sua forza o capacità diventando punto di ri— ferimento o di proposta per incidere sulle scelte e per orientarle nel senso voluto. Ne-- sono esempio la questione dei piani di settore, sui quali alla fine del mese di a— vranno le decisioni governative, e la questione dell'Equo Canone.
Questioni di fondo é il rilancio delltiiiziativa e della lotta del sindacato partendo dalle fabbriche alle zone, alle regioni, fino a livello generale.
k.Asse portante di questa initiativa dovono essere le questioni dell'occupazione, da. decentramento e del lavoro a domicilio, del mercato del lavoro, dell'organizzazione de%
lavoro, andando a rieRire di contenuti e di lotte la re .attà aziendale, territoriali, re giovali e generali. Dobbiamo costruire un raccordo tra i problemi presenti nella fabbri_ ca, nel territorio e nel paese, con momenti a livelli di lotta che sappiano dare il carattere di vertenze territoriali e che costituiscano un naturale prolungarsi dell'inizia tiva del sindacato, affrontando o coinvolgento tutti i soggetti sociali verso i quali si indirizza la nostra azione.
Per questo la Conferenza decide di aprire un'iniziativa nel territorio del Vimercate se, costruendo un livello di scontro con il padronato sui temi sopracitati, che si con: cretizzi in una vera e propria vertenza territoriale. Questo obiettivo deve veder coinvol te le altre categorie presenti sul territorio attraverso il CUZ che deve assumere il ruo lo di direzione politica e delle iniziative. La conferenza decide di dotarsi di strumenti di lavoro quale un gruppo di compagni dei consigli di fabbrica al fine di sviluppare il lavoro e coordinare le iniziative in stretto intreccio con la commissione per l'occupazione del CUZ di Vimercate.
Crediamo che questo si rapporti giustamente alla vertenza aperta a livello Provincia le dalla FIJK.sui temi dell'occupazione e costluisca iniziativa o raccordo con lo sciope ro provinciale da tenersi entro la fine del mese di giugno. La conferenza si impegna a tal fine a lavorare o a dar corso a tutte le iniziative per la riuscita piena della gior nata di lotta del 28 Giugno.

Su questa strada bisogna costruire e realizzare da subito ed in questi mesi una serie di iniziative che elevino complessivamente la capacità del movimento generalizzando que sti impegni in modo da dare battaglia nel paese e costruire così un rapporto di forza favorevole che ci permetta di affrontare positivamente la scadenze contrattuali.
Ribadiamo la nostra opposizione a qualsiasi slittamento delle scadenze contrattuali per questo 1 a conferenza decide di dar corso agli impegni precedentemente assunti dal direttivo della FLM di zona di andare ad un approfondimento o ad una larga discussione sulle questioni della ristrutturazione del salario, tema di impegno dei contratti. E' necessario che la Federazione Unitaria ponga rapidamente alla discussione una proposta sui contenuti dei contratti per avviare rapidamente il dibattito definendo rosi i tempi utili sulla piattaforma organica. Questo anche per impedire che su alcune questioni vada avanti proposte inacettabili di regolamentazione per legge, al di fuori dalla)contrattazione fra le parti, ad esempio l'ipotesi di soluzione legislativa in materia di computo della contingenza sugli scatti di anzianità.
La fabbrica resta in questa fase, il terreno centrale dello scontro di classe. Attor no alle questioni ora aperte registriamo, nel come il movimento riesce a farvi fronte, un preoccupante processo di crisi dei C.d.F. Le cause che lo determinano sono interne che esterne al sindacato. Pesano le complessità dei problemi cui oggi é necessario far fronte pesano anche limiti originati dentro il sindacato come ad esempio lo stacco fra analisi di carattere generale e concrete articolazioni di lotta. Pesa un modo di operare le scel te politiche che vede non già solo i delegati delle piccole fabbriche spettatori passivi di quanto viene deciso.
Pesa una concretizzazione del concetto di democrazia che di fatto esautora il dibattito politico in molte fabbriche. Se si vuol costruire una situazione diversa in vista delle prossime impegnative scadenze, ormorre che si ricostruiscano i canali di democrazia nel la formazione delle decisioni che partendo dalle assemblee e dai C.d.F, impegnino tutti gli organismi dirigenti a tutti i livelli e che rispetto a questo processo vincolino tutti i compagni che nel sindacato hanno responsabilità a tutti i livelli.
Ampio o non evitabile é lo spazio di intervento dei C.d.F. Anzitutto é la necessità del controllo rigido dell'uso della forza lavoro , sull'orario contro gli straordinari ,il tentativo di reintrodurre forme di incentivazioni , l'allargamento indiscriminato dei turni, la mobilità non,contrattata , l'organizzazione del lavoro, l'amb iente
Pezzi importanti su questi terreni si sono sperimentati nella zona. La necessità è di ge-
neralizzarli nell'ambito delle singole specificità per costruire una linea omogenea in tut te il movimento Sull'ambiente respingiamo la logica padronale attorno all'utilizzo di en ti privati, nelle specifico il Centro Diagnostico Italiano nella medicina preventiva del lavoro . Assumiamo qui l'impegno ad aprire una fase che veda al centro attraverso il coin velgimento del CUZ una iniziativa riguardo all'attuale funzionamento degli organismi pubblici verso il superamento di quest i elementi di disfunzione e di scarsa funzionalità su cui possibili possono essere le strumentalizzazioni o i ricatti padronali . La conferenza chiede alla F.L.M. Regionale che in raccordo alla Federazione CGIL-CISL-UIL Regionale si apra un confronto con l'assessore alla Sanità della Regione Lombardia sulla medicina preventiva e sul ruolo delle strutture Sanitarie Territoriali
Altro terreno centrale di iniziativa dei consigli è attorno ai problemi del decentramento e del lavoro a domiAio . Mentre registriamo una tendenza dell'attuale organizzazione Produttiva ad accentuare tali fenomeni, dall'altra constatiamo un rischioso ritardo sia attorno alla conoscenza, sia attorno al dibattito di linea . Il controllo e la riaggregazione su obiettivi unificanti di pozzi di classe disgregata pae sa anzitutto attraverso la conoscenza dei processi di decentramento • E' necessario che i Consigli di Fabbrica ricostruiscano per intero tale processo utilizzando anche quegli strumenti di conoscenza che possono essere acquisibili attraverso il coinvolgimento degli Enti Locali
Da ultimo ribadire l'esigenza della centralità dei Consigli di Fabbrica significa rivedere la possibilità per essi di proiettare la loro iniziativa fuori dall'ambito specifico dei problemi di fabbrica La lega deve assumere a tutti gli effetti una funzione di aggregazione sia sulle questioni di fabbrica che su quello di carattere generale . Deve Pertanto dotarsi di organismi di direzione politica in stretto raèporto con quelli di zona Centrale in questa logica è l'assunzione di un ruolo intercategotial er un rapporto e una presenza più incisiva sulle questioni territoriali o generali . Il direttivo si zona Si deve attrezzare, anche attraverso la sua articolazione in commisioni, gestire problemi relativamente nuovi e soprattutto la fase che si sta approssimando ( contrat tuale ) .
Nell'immediato in questa direzione è aperto il dibattito sulle questioni della struttura del salario ed è altrettanto importante che il direttivo faccia un bilancio della contrat tazione di zona sempre in vista delle scadenze contrattuali .
Il rapporto con il CUZ deve essere caratterizzato infine da un collegamento costante con i Consigli di Fabbrica .
Battere il concetto di delega agli specialisti e ribadire la presenza ostante dei C.d.F. anche nei momenti di costruzione e di gestione delle scelte nel territorio , significa . certamente rimuovere una delle cause che hanno frenato l'incisività nell'azione dei CUZ. La Conferenza fa proprie la proposta al CUZ di un bolittino di informazione perlomeno ri\relte ai delegati di tutte le categorie . Le indicazioni contenute nel documento della Nazionale a base delle conferenze di organizzazione, poggono giustamente la questi() ne di un nuovo assetto organizzativo del Sindacato . Questa è la premessa indispensabile Per incidere sul territorio ; sul sociale, sulla politica dei settori o più in generale sulle grandi scelte economiche .
Importante è realizzare dei veri e propri sindacati territoriali, capaci di condurre o dirigere l'azione complessiva del movimento sul territorio .

Questa è anche la strada attraverso la quale è possibile dare sbocco ai limiti Che hanno posato sull'iniziativa dei COnsigli di Fabbrica . Di particolarare valore è rieltre la realizzazione del Regionale come progressivo superamento dei provinciali di categoria realizzando un vitale raccordo dell'iniziativa del sindacato fra fabbrica, territorio , regione e realtà generale
La Conferenza assume quindi gli orientamenti e le indicazioni contenute nel documento • si impegna a lavorare per darvi piena applicazione .
ZONA BOVLSAApprovata all'unanimità
La 5a Conferenza di Organizzazione FLMBovisa — Garibaldi:riunitasi nei giorni 6-7 giu gnc a Villa Litta, sulla base della relazione e del dibattito svoltosi, sintetizza in que sto documento alcune valutazioni che vogliono essere un contributo al dibattito in corso, in preparazione delle Conferenze di organizzazione Regionale e Nazionale.
Il mancato raccordo della piattaforma dell'EUR rispetto alle tendenze che a livello go vernativo vengono avanti (piani di settore, tariffe, finanziamenti, PP.SS, equo canone, ecc.) pone oggi l'esigenza di una capacità di rilancio delle tematiche contenute in quel documento e, quindi, una ripresa del dibattito per un approfondimento dei vari punti non realizzati per la situazione di vuoto politico (crisi di governo) e di tensione nel paese a seguito del rapimento e dell'assassinio delltOn.le Moro e della sua scorta. La complessità degli obiettivi da perseguire non può trovare il movimento sindacale su posizioni divergenti e contrapposte. Su temi come l'occupazione, i contratti, l'organiz zazione del lavoro, la struttura del salario si devono trovar.- delle strategie comuni che vengano realizzate in tempi certi dalle singole categorie e con il coordinamento di Questo significa un impegno da parte di tutto il movimento ad un serrato dibattito a tutti i livelli con fasi di coordinamento intercategoriale„ settoriale e regionale che non significhino però una gestione verticistica dei temi, ma che garantiscano una rea— le partecipazione di tutti, iniziando dai lavoratori e dai C.d.F., e trovino un primo momento di verifica e di iniziativa a livello di zona, con un rilancio del ruolo poli— tico dei CUZ.
Rispetto ai temi in discussione riteniamo valida la costituzione di una struttura Re— gionale che, modificando gradualmente l'attuale organizzazione della FLM, possa rende re più funzionale l'attività del sindacato nel territorio, partendo dal patrimonio di esperienze che in questi anni si é acquisito tramite l'organizzazione provinciale.

La vertenza aperta dalla FLM di Milano sul problema degli investimenti, dell'occupazio ne, della riconversione industriale, della legge 285, del decentramento produttivo e lavoro a domicilio, deve trovare nella giornata del 28 giugno una prima tappa di mobi litazione e di lotta dei lavoratori metalmeccanici per battere le resistenze delle con troparti che stanno conducendo un attacco massiccio all'occupazione riscontrabile an— che nella nostra zona, Di fronte ai problemi attuali, la struttura FLM di Zona deve essere in grado di opera— re concretamente. Si propone pertanto:
corsi di formazione per mettere in grado i delegati di avere più strumenti di cono— scenza sui problemi sindacali; dall'esperienza positiva che la Commissione femminile del CUZ ha realizzato negli ul timi tempi riteniamo che, anche a livello di FLM di zona, si costituisce un gruppo di lavoro di delegate, lavoratrici e lavoratori per sviluppare il dibattito e le ini ziative rivendicative sulla condizione femminile, soprattutto in vista dei prossimi contratti, pur rimanendo spazi autonomi di dibattito che la condizione della speci— ficità della condizione femminile pone.
o) una commissione di zona che segua gli sviluppi e coordini le iniziative in base al — l'andamento della vertenza aperta dalla FLM Provinciale, con le associazioni padrona li e occupazione rispetto alla realtà della nostra zona;
d) un gruppo di lavoro che sviluppi un indagine sulla struttura salariale esistente nel le varie fabbriche della nostra zona.
ZONA LAMBRATE
La conferenza Organizzativa della F.L.M. della zona Lambrate approva la re lazione introduttiva della Segreteria di zona con i contributi e gli arrichi menti emersi dal dibattito .
La conferenza riconferma sia l'analisi sulle caratteristiche della crisi economica che ha caratteristiche strutturali e dimensioni internazionali con conseguenti effetti disgregatori del tessuto sociale ; sia l'analisi sul le cause della crisi che assieme al nuovo equilibrio del commercio internazionale trova la sua ragione interna nella mancanza di modifiche struttura li della nostra economia; in questo senso rifiutiamo quelle interpretazioni che assegnano una notevole responsabilità della crisi alle politiche che il sindacato ha portato avanti negli ultimi dieci anni . Siamo consapevoli invece di aver contribuito con le nostre azioni di perequazione e di lotta a diminuire le ingiustizie sociali e aver messo allo scoperto le distorsio ni del nostro sviluppo economico .
Le conseguenze della crisi sono state pagate dagli strati più deboli : Mezzogiorno, donne giovani , campagna ma oggi tendono a toccare anche i cosichetti " garantiti " gli occupati del Nord .
La situazione politica è stata caratterizzata dal duro attacco che il terrorismo ha portato al Paese; la conferenza organizzativa conferma la netta e decisa condanna del terrorismo politico delle B.R. e chiama l'insieme del l'orfranizzazione ad un impegno militante e di massa consepevoli che il Primo obiettivo del terrorismo è la sconfitta della forza dei lavoratori .
La migliore risposta al terrorismo consiste infatti nelle rimesse in moto di tutti i meccanismi di partecipazione democratica a partire dalla piena valorizzazione delle assemblee elettive e del recupero di un terreno di confronto politico tra classe opetnia occupata, studenti all'interno della scuola ,disoccupati e strati emarginati .
COntemporaneamente alla lotta al terrorismo il movimento sindacale deve mantenere fermo il suo impegno per modificare e incidere sugli sviluppi del la crisi . Nonostante il manifestarsi di tenui segni di ripresa rimane intatta la gravità di fondo della situazione . L'occupazione è in continua discesa, la frenata dell'inflazione, d*er-sè positiva, continua però a Produrre una caduta recessiva della economia . In questa situazione è urgente far diventare gli obiettivi rivendicativi dell'EUR una piattaforma di lotta tanto più se consideriamo la diversificazione tra obiettivi del movimento sindacale e i contenuti del programma di governo, nel quale tra l'altro a fronte di una minuziosa puntualizzazione di una politica di contenimento salariale vi sta il genericismo degli orientamenti della Programmazione economica .
La conferenza nel ribadire il giudizio negativo sulle proposte programmati che del governo si impegna a promuovere una discus s'ione di massa al fine di rendere esplicite queste profonde diversità , al fine di pervenire nello insieme del movimento sindacale a puntuali momenti di mobilitazione settoriaé e intercategoriale che colleghino la fabbrica con il territorio . Anche gli ultimi provvedimenti governativi fiscali e di aumento delle tariffe assieme ad erogazione di fondi alle aziende confermano il nostro giudizio negativo che si deve concretizzare in una mobilitazione in rapporto alle richieste delle confederazioni di un incontro con il governo, fermo restando il nostro giudizio negativo all'intervento governativo, che va respinto, sulla non

incidenza della contingenza sugli scatti di anzianità .
Quest'ultimo aspetto ci pone anche l'esigenza che il sindacato elabori una proposta complessiva sulla struttura del salario da sottoporre al dibattito di tutti i lavoratori, in modo che nei prossimi rinnovi contrattuali si in cominci ad affrontare questo problema avendo tutte le cateogrie un comune punto di riferimento .
La scadenza dei prossimi rinnovi contrattuali deve essere riconfermata nei suoi tempi naturali senza slittamenti, è quindi urgente accellerare i tempi delle loro preparazione , consepevoli che sarà una scadenza importante che affronterà temi di grosse vertenze politiche ed economiche : allargamento e adeguamento della 1° parte dei contratti , struttura del salario ,orario di lavoro, organizzazione del lavoro
La Coribrenza ribadisce l'esigenza di affrontare l'adeguatezza delle attuali strutture del sindacato rispetto agli obiettivi che ci siamo dati e in questo senso è favorevole al potenziamento dei compiti del sindacAD regiona le le cui carenze sono state scontate negativamente anche nella nostra zona in tempi recenti . Nello stesso tempo ribadiamo l'esigenza che la strut tura delle categorie deve mantenersi anche nel nuovo sindacato territoriale come momento indispensabile di collegamento tra fabbrica e sindacato .
La conferenza ritiene che pe evitare vuoti di direzione è indispensabile andare all'adeguamento delle trutture sindeali in tempi politici .
La conferenza ha posto una particolare attenzione alla crisi dei Consigli di Fabbrica per cui impegna tutta la zona a proseguire l'analisi di questo problema tenendo presente alcuni degli aspetti fondamentali :
a) applicazione delle decisioni della IV Conerenza F.L.M. in particolare per quanto riguarda : statuti dei consigli di fabbrica , metodi di elezione dei delegati , rotazione negli esecutivi durata dei consigli di fab brica .
b)
rapporto del delegato con il gruppo omoggneo in collegamento con l'inter vento sull'organizzazione del lavoro ; capacità di gestione degli accordi difficoltà di rapportarsi con l'esterno della fabbrica: CUZ , territorio, sindacato provinciale, mancata unità sindacale . divaricazione tra obiettivi del sindacato e risultati ; riflessione sui contenuti della contrattazione aziendale . Questo sforzo di comprensione di un fenomeno preoccupante che rischia di minare l'essenza stessa del sindacato deve essere prioritario in questo periodo fino a settembre .

La conferenza impegna tutta la F.L.M. di zona, a partire dalle segreterie a completare il programma di ristrutturazione delle strutture di zona e a completare gli organici consigli di fabbrica incoopleti e rinnovare i consigli di fabbrica scaduti e a coprire il più possibile quelle fabbriche senza rappresentanti sindacali.
Il programma di zona deve portare all'assegnazione di responsabilità speci fiche ad ogni componente della segreteria di zona nell'ambito di una organi zazione simile a quella stabilita a livello provinciale che è impostata su tre grossi filoni : organizzazione , culturale, sindacale . A ognuno di questi comparti faranno capo alcune commissioni ( es/ la commissione amministrativa farà capo ai responsabili dell'organizzazione e così via )
Inoltre verranno individuati i settori principali dhe sono presenti in zona e si indicheranno i responsabili di tali settori .
L'insieme della politica dei settori sarà gestita da tutta la segreteria di zon a in collegamento con le decisioni più generali della F.L.M. Appena completata l'elezione dei delegati del consiglio di fabbrica si andrà a verificare o a rielleggere tutti i componenti dei consigli di lega, successivamente si eleggeranno la nuova segreteria di lega tenendo conto delle disponibilità concrete di impegno dei compagni .
La segreteria di zona deve realizzare proposte di programm4li lavoro per tutte le commissioni non ancora funzionanti e sottoporle al dibattito al direttivo, inoltre deve sentirsi impegnata a convocare più frequentemente il direttivo in quanto la complessità della situazione richiede il massimo di allargamento del dibattito e la massima rapidità di coinvolgimento dei lavoratori nella elaborazione e nella attuazione delle scelte sindacali . La Conferenza impegna la segreteria di zona a realizzare quanto detto Prima dei contratti in modo da arrivare a dopo le ferie a rinnovare il direttivo di zona e mettere subito in grado di lavorare tutte le commissioni di lavoro .
La conferenza ritiene con queste decisioni di superare una buona parte delle difficoltà che abbiamo del programma che ci eravamo
Nell'immediato la conferenza del consigli di fabbrica per
incontrato nell'ultimo anno nella realizzazione dati . esprime l'esigenza di una campagna di rinnovi preparare la giornata di mobilitazione del 28.6. dei metalmeccanici milanesi .
El questo un momento importante di lotta sia per il momento nel quale si colloca ( manifestazioni dei chimici e tessili ) sia soprattuto per i contenuti . E' importante, in ogni consiglio di fabbrica iniziare un dibat tito sulla realtà della zona, sull'esigenza di dare strumenti concreti di lotta alle vertenze territoriali per il rispetto della 1° parte dei contrat ti, sui temi della disoccupazione giovanile , del decentramento produttivo Ormai diventato onifenomeno con caratteristiche strutturali del lavoro a domicilio e sull'ambiente di lavoro . Occorre cioè già da oggi, percorrere nel concreto una strada di lotta in grado di indicare nel merito i conte nuti dei prossimi rinnovi contrattuali nel rapporto con i nodi fondamentali del nostro intervento nel territorio . La conferenza impegna la segreteria di zona ad assumere quelle iniziative necessarie per preparare nel migliore dei modi la giornata di lotta dal Punto di vista del coinvolgimento dei lavoratori dei giovani, dei cittadini in generale per riproporre anche la grave situazione produttiva del la zona sintetizzata nelle sue fabbriche ( Nuova Innocenti e Nuova Faema, bropsa, Siemens elettra ) al centro da anni della lotta per la salvaguardia dell'occupazione e del carattere industriale di lambrate .


ZONA MONZA
(approvato a larghissima maggioranza ( 16 astenuti , 2 contrati )
La Conferenza di zona F.L.M. di MOnza riunita il 6-7 Giugno approva la relazione introdut tiva del Compagno Tremolada, il documento della F.L.M. Regionale ed elegge i propri 21 delegati che parteciperanno alla Conferenza Regionale della F.L.M. sulla base dal mandato della Conferenza stessa .

SULLE NUOVE STRUTTURE — Costituzione del Sindacato Regionale F.L.M.
La conferenza si riconosce nella proposta di costituzione di- questa nuova istanza di direzione del sindacato che permetterà al movimento di sviluppare quelle politithe alla altezza dei compiti che la crisi ci impone.
La costituzione di questa nuova istanza sindacale, che in prospettiva potrà permettere il superamento dei sindacati provinciali, dovrà vedere un grande rilancio di democrazia del sindacato . Pertanto prevediamo che il sindacato regionale assuma con forza e capacità la direzione del movimento a partire da subito per le vertenze territoriali e settoriali e per la prossima grande scadenza di lotta dei rinnovi contrattuali .
In questa prospettiva rileviamo tutta la importanza delle decisioni assunte dalla F.L.M. Nazionale in merito allo sviluppo delle vertenze settoriali e territoriali ( vertenza Calabria, Sicilia, Campania che in Ime alle vertenze nazionali dei chimici e dei tessili realizzando per il movimento sindacale le migliori condizioni per affrontare le scadenze dei contratti .
I compiti principali oggi del sindacato sono infatti di dare forza al progetto confedera— le emerso dalla assemblea dell'EUR, battendo la linea del pair3rona to recentemente ribadita dal presidente della Confindustria Carli e dal Governator e della Banca d'Italia Baffi.. Su questo bisogna aprire un confronto sostenuto con il governo perchè assuma queste Politiche coerenti ai problemi posti dal sindacato , mentre queste oggi non vi corrispondo no nè sulla occupazione, investimenti, riconversione produttiva legge giovanile, nè sal le tariffe ( vedi ultimi aumenti sganciati in larga misura da chiari interventi di program orazione settoriale ) .
.SULLA SITUAZIONE DI ZONA
L'incalzare della crisi, le non scelte, le scelte contrarie agli interessi dei lavoratori e del Paese, si manifestano in modo molto pesante anche nella nostra zona .
Nelle grandi imprese la, politiche che il padronato porta avanti non è per la diversifica zione produttiva bensì per una continua ricerca di produttività tutta alltiAhrno delle vecchie produzioni, limitandosi alle innovazioni tecnologiche S e soltanto in alcuni casi che portano ad una più alta automazione .
Questa politica comporta inevitabilmente il calo dell'occupazione che colpisce in prici — pal' modo le donne, gli anziani, e l'occupazione giovanile .
Nella piccola e media azienda si assiste a fenomeni diversi: da una parte una serie di situazioni in crisi per le non sbelbdegli ultimi anni ( vedi Prentice, Coprel ,Diefenbach, Omut, ecc. ) dall'altra una cosidetta " ripresa " tutta legata alla forte esportazione , alla svalutazione, tentativo incessante del massim o sfruttamento dei lavoratori,fortis— simo decentramento produttivo ( vedi Castello , OM Menegato, Pagnoni ,Atro ecc.. ) ivi compreso il lavoro a domicilio .
In questo contesto , MOLTO CHIARA E PRECISA E' LA NOSTRA DENUNCIA NEI CONFRONTI DEL RUOLO CHE SVOLGE ATTIVAMENTE L'ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI MONZA. ABBAINOCkTDO UNA FILOSOFIA DI MERA ASSISTENZA DEL PADRONATO LOCALE IN QUESTO MOMENTO III CAMBIAMENTI POLITICI ',ECONOMICI E SOCIALI LIA.I.M.B. SI CANDIDA AL RUOLO DI GUIDA UNIFICANTE DELL'INSIEME DEL PADRONATO LOCALE SULLA LINEA PIU' DURA E INTRANSIGENTE NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI.
Tutto questo, peviame constatarlo nel ruolo apertamente provocatorio tenuto sulla vicenda dei fondi sociali , tutto volto alla drammatizzazione del confronto sindacale ,nell'uso strumentale della Cassa integrazione guadagni ( vedi Candy ) spesso usata per portar e
avanti politiche contro i lavoratori e non per cadute produttive, nelle posizioni di netta chiusura o contrapposizione alle linee sindacali sull'uso della CI.G. , le 150 Ore, l'orario di lavoro, gli SMAL l'occupazione giovanile, la gestione della prima parte del contratto .
IL NOSTRO PROGRAMMA DI LAVORO
In questo contesto riteniamo abbiano grande importanza le iniziative ed il chiaro ruolo che andremo ad assumere .
In primo luogo riconferm iamo che il processo dell'unità sindacale è un processo irreversi bile e di conseguenza grande è il significato delle strutture di democrazia che permettono il realizzarsi di un livello sempre più alto di unità .
Per questa nostra convinzione radicata, riteniamo che l'INIZIATIVA PER LA COSTITUZIONE DELLA SEDE UNITARIA DI MONZA DEBBA AVERE CONTINUITA' . per questo PROPONIAMO UN INCONTRO FRA F.L.M. e CUZ di zona PER ADDIVENIRE AD UNA VOLONML DI ANDARE A SOTTOSCRIVERE IL CONTRAI TO DI LOCAZIONE PER LA SEDE UNITARIA CON LA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MONZA .
Il nostro pensiero è che, se possimo essere rispettosi dei prob lemi posti da ciascuna componente per assicurare le condizioni per l'avanzamento del processo unita rio, ci§ non toglie che i tempi possano essere diversi e che la FLM possa entrare da subito nella nuova sede sindacale messa a disposizione dall'Amministrazione.
La FLM di zona ritiene che una più forte struttura unitaria le permetterà di avere più for za politica al momento della impegnativa scadenza dei contratti.
La vertenza di zona territoriale
La conferenza ritiene che la apertura della vertenza territoriale CGIL-CISL-UIL di Monza nei confronti della A.IJ4.B. rappresenta un importante momento di crescita del sindacato poiché consente di unificare il movimento contro l'insieme del padronato monzese e di af frontare i temi del decentramento produttivo e del lavoro a domicilio, dell'occupazione giovanile, la legge di parità uomo-donna, i fondi sociali, il controllo dell'orario di la voro e degli investimenti; vale a dire dare una risposta offensiva ai problemi della crisi e alla linea del padronato.
Riteniamo che la gestione della vertenza debba avvenire in uno stretto coordinamento tra CUZ, FLM di zona e provinciale, le altre categorie.
Questo intreccio é dato dalle stesse politiche assunte dalla FLM milaneseyon l'apertura formale delle vertenze relativamente alla gestione e contrattazione sulla prima parte dei contratti e la politica degli investimenti.

Quanto sopra nella piena convinzione che debbono essere affermate e ribadite contemporanea mente sia l'autonomia contrattuale delle categorie, sia il coordinamento orizzontale. In questo ambito ribadiamo la nostra netta contrarietà alla linea della AIMB sul111%..
Riteniamo inoltre che lo sciopero generale dei metalmeccanici milanesi annunciato per il* 28 giugno, nel quale decidiamo di far confluire quello proclamato a livello di zona, si debba caratterizzare con la manifestazione a Monza, alla quale chiediamo la partecipazione delle altre fabbriche e categorie in lotta nelle forme che il CUZ riterrà possibili e necessarie.
In preparazione a questa giornata di lotta vanno organizzate le iniziative già decise del l'ultimo direttivo del CUZ e cioé: un presidio delle nostre strutture nel centro della città e un consiglio comunale aperto con all'ordine del giorno i problemi occupazionali della nostra zona.
La conferenza ritiene che il confronto con 1'ASSOMONZA dovrà avere carattere di continuità per la risoluzione della vertenza stessa. A tal fine la conferenza nomina un comitato di coordinamento costituito dall'esecutivo più sei compagni che avrà il compito di organizzare tutti gli appuntamenti di lotta, la preparazione delle assemblee, le iniziative
successive alla mobilitazione del 28 Giugno.
Per la riuscita della giornata del 28 oltre a tenere assemblee nelle fabbriche, la FLM ricercherà un rapporto anche con i disoccupati e i movimenti giovanili.
I rapporti con l'Amministrazione comunale
La conferenza sottolinea l'importanza di un rilancio del confronto con l'Ammministrazio ne, partendo anche da una valutazione critica in merito alle decisioni di aumento delle tariffe; aumento che ha corrisposto più a logiche di ripianamento dei deficit che non al potenziamento del servizio stesso. Riteniamo inoltre che é stato insufficiente da parte dell'Amministrazione il coinvolgimento dell'insieme del sindacato e dei lavoratori alle decisioni di cui sopra.
Sul piano delle iniziative urgenti é necessario un confronto per garantire l'attuazione di una serie di servizi:

- SMAL (servizio medicina ambiente di lavoro) di cui Monza é ancora priva; consultorio pubblico - anche per dare forza alle leggi di grande significato sociale di recente conquistate asili nido e scuola materna (con particolare riferimento ai problemi della gestione di quelli oggi esistenti al fine di assicurarne la piena utilizzazione da parte dei figli dei lavoratori anche attraverso orari adeguati)
Programmi di formazione a breve termine
Per portare avanti questi impegni con la più ampia partecipazione e mobilitazione dei de legati ricordiamo l'importanza delle prossime scadenze di formazione sindacale nella zona;
corso sindacale per delegate e delegati di nuova nomina sulle politiche contrattuali fine giugno. Al corso farà seguito la costituzione di un coordiftamento delle delega te con il compito di operare nell'ambito del CUZ la crescita promozionale del lavoro femminile nelle fabbriche, nella zona, sui problemi della parità, i servizi, l'ambien te e la salute.
- corso di formazione sindacale per delegate sulla condizione femminile - dal 3 al 10 luglio
seminario sulla struttura del salario per i delegati impiegati entro il 15 luglio. La conferenza impegna tutti i consigli di fabbrica e i militanti ad una discussione ap profondita di questi risultati e decisioni per la massima riuscita di tutte le iniziative che che culmineranno nello sciopero generale dei metalmeccanici con manifestazione a Monza il 28 giugno.

ZONA RHO
L'assemblea generale dei delegati della FLM riun ita nei giorni 6-q giugno 1978 presso l'auditorium dell'Istituto E. Mattei di Rho per la conferenza d'organizzazione convoca ta dalla F.L.M. Nazionale approva la relazione tenuta dal compagno Marino Lamterti, a no me della Segreteria F.L.M. di zona, assieme alle conclusioni del compagno Lorenzo Cantù della Segreteria Provinciale e agli arricchimenti portati nel corso del dibattito dai numerosi delegati intervenuti e decide quanto segue: sul terrorismo: la conferenza si richiama e fa proprie le risoluzioni della FLM Nazio nale e del Comitato Esecutivo provinciale deIZS —16 maggio u.s.

Gli attentati all'Alfa Romeo, Sit Siemens, Honeywell, Face, M. Marelli dimostrano an cora una volta, anche per chi non lo vuole capire che il terrorismo é estraneo alla 1 otta della classe operaia, sia per le teorie abberranti, sia per gli o biettivi che mirano a distruggere le organizzazioni sindacali e politiche che la classe operaia si é data.
La conferenza impegna tutti i delegati e i lavoratori metalmeccanici della zona a partecipare alle istanze e alle lotte democratiche per isolare e battere il terrorismo quale condizione primaria per condurre le lotte di massa e affrontare con successo i problemi di trasformazione della società.
Politica rivendicativa dell'EUR: incidere sulle grandi variabili dell'economia, sulle scelte economiche del padronato e del Governo, é udobiettivo indispensabile del movi— mento operaio.
Tali scelte sembrano lontane dalla classe operaia, ma hanno conseguenze concrete sul la nostra vita il tutti i giorni; ciò significa non solo dare il nostro contributo al risanamento economico e al superamento di una crisi che comunque sarà lunga, ma anche e soprattutto finalizzare, con decisione, all'aumento dell'ocCupazione tutte le scelte di politica industriale e di politica economica, quindi indispensabile é trasformare questa proposta e la notevole elaborazione del sindacato su tale argomen to, in un progetto rivendicativo dotato di momenti parziali e generalizzati di lotte che non si disperdono nel tempo e sulle quali si possono misurare i risultati concreti, Lotte aziendali: le lotte aziendali rappresentano per noi non solo uno strumento decisivo per intervenire sulle condi= zioni di lavoro e sulla politica industriale, ma anche una occasione essenziale di Partecipazione, di diffusione del potere, di arricchimento del tessuto democratico del Paese. I terreni sui quali sviluppare l'i:dziativa rivendicativa azien= dale ci sembrano priprio quelli oggi più trascurati; non solo controllo del salario di fatto anche utilizzando l'inquadramento un1co ma controllo dei tempi e dei ritmi, degli organici, delle turnazioni e den -li orari, delle conseuenze delle innovazioni .tecnolcniche e dei processi di ristrutturazione, del decentra= mento produttivo e delle politiche di settore.
Per quanto riguarda la specificità della nostra Zona, è neces= sario un intervento sopratutto sulle piccole e Medie fabbriche da tempo scollegate, per verificare le condizioni salariali, normative, di ambiente e occupazione .
Struttura del salario: Conferenza ritiene URGENTE avviare tra i lavoratori un approfondito dibattito sulla IPOTESI di riforma della struttura del salario, anche per verificare nel dibattito,l'attuazigne e la preparazione della piattaforma contrattuale.
Le peculiarità e le differenziazioni esistenti fra le categorie fra i settori determineranno,una volta fissati gli obiettivi di fondo da conseguire, le. necessarie articolazioni temporali quantitative che autonomamente le categorie individueranno. E' questa la via per il coinvolgimento di tutti i lavoratori in una riforma che dovrà caratterizzare la politica salariale normativa del sindacato per il prossimo decennio.
Iniziative sul territorio: a noi sembra che il Cuz debba sviluppare le proprie iniziative in due direzioni: l'intervento su tutte le questioni sociali ( trasporti „ case e urbanistica, difesa dell'ambiente, asili nido, assistenza agli anziani, sanità e difesa della salute, piani di riinsérimento per gli handicappati, centri di ritrovo per i giovani ecc.... e l'interveyo (1.ul decentra= mento produttivo, sul doppio lavoro sul lavoro a domici= lio anche per riunificare strati di classe operaia disgre= dati per le scelte operate dal padronato e per gli effetti della crisi..
Misure governative ( tariffe) : la Conferenza ritiene che le recenti misure governative di inasprimenti tari2fari e fiscali siano inaccettabili perché non si presentano in un contesto di programazione come richiesto dal movi= mento sindacale, ma seguono ancora la vecchia linea dei due tempi: prelievo e inaspriffiento delle tariffe prima, nessuna certezza di investimenti produttivi tesi ad al= largare l'occupazione poi.,
Strutture regionali: la giusta scelta della costituzione del sindacato regionale F.L.M. deve trovare un primo mo= mento di vita politica - oranizzativa nella preparàaione, gestione, della battaglia contrattuale, la conderenza ritie= ne che nuove strutture Territoriali ín discussione a livello orrizontale al quale chiede di sprimersi con una proposta in tal senso prima delle ferie e da portare al dibattito fra i lavoratori e i consigli di fabbrica, debba vedere al proprio interno la presenza politica e organizzativa delle categorie esistenti nel territorio, con le proprie strut= ture, salvaguardando il ruolo politico dei consigli di fab=brica.
Il sindacato territoriale dovrà gradualmente sostituire gradualmente il sindacato provinciale, ciò significa che ne dovrà assumere tutte le caratteristiche di attività politica finanziaria e organizzativa, che dovrà avere propria gruppi dirigenti, istanze congressuali, apparati a tempo pieno, e sappia nei fatti rispondere come avviene oggi ai probleisi dei lavoratori come avviene oggi nel sindacato provinciale, nella nuova dimensione del sindacato Territoriale dovranno essere presenti sia le istanze categoriali sia quelle orri= zontali.
Giovani e donne : La Conferenza fa proprio il punto D.del documento nazionale del 17 magio 1978, da mandato al C.D..

di Zona di oruanizzare iniziative concrete che siano atte a realizzare un confronto approfondito e duraturo che possa portare a :Aomenti di lotta unitaria.
iì SCiopero del 28 giugno : si ritiene importante iniziare la preparazione per la giornata di lotta provinciale dei metal= meccanici , le cui ;:lodalità e contenuti saranno decisi dal C.E. della F.L.M. provinciale nella riuyione di sabato 10 giugno.,
1) Sui consigli di fabbrica : si riene necessario runa rifles= sione all'interno delle fabbriche e nel C.D. di Zona sul rapporto, rliolo, funzioni del delegato all'interno del sindacato e tra i lavoratori, quale moemento di presenza e impegno a rilanciare una militanza sindàeale in occasione delle future scadenze affrontando e impegnandosi a superare il momento di crisi attuale, superando sia il comportamento tendente a utilizzare le strutture di base come "ELEMENTI ARTICOLATI DI CONSENSO" sia il comportamento di chi cerca di utilizzarle per " ORGANIZZARE IL DISSENSO", mentre è necessario costruire, partendo dalla fabbrica, una reale partecipazione di massa sulle scelte strategiche del movimen= to sindacale.
Verbale: Documellto votato all'unanimità.
Relazione : Marino Lamberti; Presidenza: Giovanni Pirovano; Conclusioni: Lorenzo Cantù..

Interventi: Ferrorelii (Artemide),Orlando (Foenm), Mandelli (Fergal), Borlacchi (Aeritalia), Aurora (Cuz), Motta (Incaf) Tricarico (Negri & B.), Gobbi (Saes), Schinetti (Mario); Concadoro (Driver), Basso (Fiam), Pirovano ,(Aeritalia), Villa (Cuz), Foscoli (Aifo), Del Dono Ferraresi (T.S.T.-Romani), Ghezzi (S.P. Elet.), Bonalumi (Artemide), Rossi ( Chiesa), Antonini (Aifo) , Della Francesca (Punteg= gi E.), La t tuga (La Porra), Pettinari (Vimercati), Armeglia= to (Zappa), Fiacco (Aeritalia), Frattini (Agustoni), Bruni (Aeritalia), Colomba' (Frimont) .
Presenze : 6 Giugno : 162 delegati - 7 giugJJo 189 delegati
ZONA S. SIRO
La riunione dei delegati alla 2a conferenza d'organizzazione della FLM - zona S. SIroassume la relazione introduttiva della Segreteria FLM, le conclusioni a nome della Segre teria Provinciale e gli arricchimenti portati nel corso del dibattito da numerosi interventi.
In particolare confermiamo il giudizio negativo2 già espresso dalla FLM Nazionale e dalla Federazione CGIL-CISL-UIL in merito agli aumenti fiscali e tariffari decidi. dal Governo in mancanza di qualsiasi scelta di programmazione e investimento nei settori interessati respingendo altresì le strumentalizzazioni per cui tali aumenti porterebbe:p a nuovi posti di lavoro, poiché gli investimenti presentati dal Governo sono frutto di pre cedenti accordi sindacali.
Nel merito del costo del lavoro riaffermiamo che respingiamo e respingeremo qualsiasi intervento che non sia frutto d'accordo tra le parti.
Denunciamo i tentativi di rimettere in discussione, anche a livello legislativo, lo Statuto dei diritti dei lavoratori inducendo le strumentalizzazioni per cui lo Statuto, in se, impedirebbe il controllo e la lotta al problema del tetorismo.
Riaffermiamo che la lotta al terrorismo da parte del sindacato é condizione base per la difesa dei livelli di conquista raggiunti dai lavoratori, lo sviluppo della democrazia dell'iniziativa sindacale.
Ribadiamo la necessità di riprendere con organicità l'iniziativa sindacale in riferi— mento alle vertenze di settore, o quelle territoriali, sull'occupazione e sulla mobilità alla gestione degli accordi dei grandi gruppi con particolare riguardo ai problemi dei giovani e delle donne.
Rispetto ai rinnovi contrattuali, oltre a riaffermare che non devono slittare rispetto alle scadenze stabilite, ri teniamo sia indispensabile iniziare da subito la discussione tra i lavbratori e con la lega dei disoccupati nel merito delle tematiche più importanti anche più discusse nel sindacato quali:
occupazione
orario di lavoro
salari e ristrutturazione
0.d.L, e ambiente
Insieme a questo occorre continuare le iniziative di lotta per l'applicazione dei contratti precedenti con maggior attenzione alla la parte, analizzando contemporaneamente limiti dei precedenti contratti per preparare i nuovi.
Su questa base riteniamo giusta la proposta della FLM Provinciale d'andare ad uno scio pero di tutta la categoria entro il mese di giugno e ci impegnamo al coinvolgimento su questo delle altre categorie, oltre a promuovere il dibattito tra i lavoratori di tutte le fabbriche e nei C.d.F.
I momenti di consultazione e di partecipazione dei lavoratori alla discussione rispet to ai rinnovi contrattuali, alle vertenze di settore e settoriali per l'occupazione, de vono essere l'elemento caratterizzante del metodo di confronto nel sindacato garanzia reale della democrazia interna e dell'unità della FLM
Il dibattito sindacale drive trovare momenti di confronto all'interno degli organismi preposti e sulla stampa sindacale evitando interviste su prob lemi aperti col padronato che esprimono posizioni diverse da quelle decise democraticamente dall'organizzazione nel suo insieme.
In merito alla proposta di trasformazione organizzativa della FIM, riteniamo che l'a— deguamento debba essere finalizzato ad una politica sindacale sul territorio tenendo con to della presenza della categoria — con tempi e modalità che ci eon sentono di valutare l'effettivo funzionamento dei comprensori amministrativi e regionali. Diamo mandato al direttivo di zona di dare rapida applicazione a queste iniziative e di costituire le commissioni di lavoro proposte dalla relazione introduttiva.

L'assemblea ddi delegati della zona Romana in occasione della Conferenza d'organizzazione di zona approva la relazione del compagno Gnocchi e cogliendo gli arrichimenti emersi dal dibattito vuol portare il seguente contributo alla conferenza d'organizzazione Regionale.
In una situazione di crisi economica che coinvolge l'intero paese chts\ha come dati prevalenti un aumento della disoccupazione, un'inflazione che si mantiene a livelli preoccupanti,un aumento delle ore di cassa integrazione una espulsione di manodopera anche dalle aree industriali"forti"(tra cui anche l'area milanese basti ricordare i casi INNOCENTI, UNIDAL ecc.) l'attacco del padronato nazionale si manifesta in modo sempre più esplicito. Le conseguenze di questa crisi di lungo periodo sono una spaccatura tra operai occupati e disoccupati
tf Ilt tra lavoratori ed emarginati il terrorismo che a nostro parere ha una matrice antioperaia e non fa altro che dare uno strumento al padronato e alle forze reazionarie per negare e ridimensionare le conquiste democratiche dei lavoratori,tipo, il diritto di sciopero2lo statuto dei lavoratori. In questo quadro la conferenza d'organizzazione della F.L.M. di zona Romana, esprime il più netto rifiuto sia nel metodo sia nel merito rispetto ai provvedimenti del Governa Andreotti , che negano la linea del sindacato nel suo insieme ( in modo particolare i contenuti della piattaforma dell'EUR), tendono ad aggravare in modo consistente le condizioni di vita della classe operaia.

Qu:indi la conferenza d'organizzazione della FUI z6na ftOmana chiede un confronto e una presa di posizione delle forze politiche che fanno parte dei La maggioranza contro gli ultimi provvedimenti governati e che la Federazione Nazionale CGIL-CISL-UIL decida immediati momenti di lotta per rispondere ai provvedimenti del Consiglio dei Ministri.
E riteniamo antidemocratico il continuonscavalcamento" del dibattito parlamentare perseguito dal governo Andreotti a suon di decreti legge. Bisogna quindi respingere il tentativo di ridimensionare il ruolo del Sindacato, vedi ad esempio le dichiarazioni del Ministro Scotti che intende determinare tramite un decreto legge il non ricalcolo della contingenza sugli scatti di anzianità e sulla regolgmentazione generalizzata dello sciopero.
Quindi si pone per il movimento sindacale il problema di una pronta
risposta a questo tentativo di ridimensionare le capacità di contrattazione ( dalle politiche di settore, al salario complessivamente inteso) del Sindacato.
Et necessario una direzione politica e sindacale di questa risposta tramite un rafforzamento dei momenti di democrazia di,base, le asseE:blee i C.d.F., generalizzando alle altre categorie i metodi di democrazia diretta perseguiti dalla F.L.N., ponendo il problema delliunitL sindacalE come momento indispensabile per il consolidamento della democrazia all'ir terno del Sindacato,elementi largamente scaduti nel dibattito degli ultimi mesi.
Quindi il rafforzamento dei momenti decisionali(assemblee,attivi ecc.) è il metodd necessario per affrontare per affrontare i temi di politica sindacale ohe in questa fase ci troviamo di fronte;
Il Contratto Nazionale(investimenti,occupazione,orario di lavoro)
La Ristrutturazione del salario
Sono temi sui quali aprire un ampio dibattito all'interno delle fabbriche, coi lavoratori per arrivare alla definizione del contratto nazionale e delllinIgtitusdimmurazione del salario, senza posizioni precostituite. Su questi temi chiediamo una maggior chiarezza una maggior chiarezza della FLM Nazionale, in particolare sulla ristrutturazione del salario a nostro parere il salario deve essere trattato complessivamente quindi norl a vertenza sul salario diretto(monetario,scatti d'anzianità, ecc.) ma. la vertenza anche sul salario sociale,in modo particolare sul l'Equo canone, ribadendo la posizione ddlla FLM( gjusta causa,fondo socialei no alla scala mobile sull'equo canone),e sui trasporti.
Quale struttura organizzativa per realizzare gli obbiettivi sopra indica ti N;
La conferenza d'organizzazione della FLM zona Romana condivide la creazione del sindacato Regionale FLM ,che deve assolvere a una funzione d* coordinamento da definire con precisione.
P*rò non condivide unsemplice adeguamento della struttura organizzativa d del sindatato allo Stato(alla struttura istituzionale) e quindi risponde tu modo deciso al tentati 1, vo di_ridimensionare il potere delle categori I /t, e in modo particolararWA W12 settori governativi di abolire la contrattazione aziendale ( come modo per fregare le lotte dei lavoratori)

per cui riteniamo fondamentale, il rafforzamento delle strutture orga nizzative:
- i come momento di direzione della contrattazione aziendale
- i CUZ come sindacato territoriale e come momento propulsore delle lotte sindacali
- Regionale di categoria con funzioni di coordinamento e di direzione rispetto alla politica dei settori ecc.
Pur esprimendo un giudizio favorevole alla ristrutturazione delle zone i delegati presenti alla conferenza di organizzazione chiedono che prima di definire l'azzonamento ci sia un incontro preventivo tra la segreteria il direttivo della zona e la segreteria provinciale e regionale FLM.

- Programma di lavoro sindacale della FLM e strutture organizzative per una adeguata realizzazione di tale ipotesi.
I delegati presenti alla conferenza organizzativa della FLM della Zona Romana riaffermaho come fondamentale e preminente il lavoro di lega e all'interno del lavoro sindacale nella zona individua come filoni portanti :
- Il contrattò nazionale di categoria, la vertenza sulla struttura del salario. Queste due scadehze ci pongono il problema della formazione dei delegati ( in particolare tramite i corsi di lega), come momento indispensa bile di gestire in modo organico e tramite i delegati la tornata contrattuale, la vertenza sulla struttura del salario
- il problemalbasa".
Dopo il corso monografico tenuto in zona che servirà a dare strumenti ai delegati per/a preparazione di m: proposte che sappiano coinvolgere il movimento sindacale in generale.
Altri ambiti di intervento sù i quali intendiamo programmare il lavoro sindacale, ovvero
- AMBIENTE DI LAVORO
- TRASPORTI
DONNE ( in vista del rinnovo contrattuale procedere a momenti di coordinamento delle donne lavoratrici a livello di zona)
N.B. I delgati presenti alla conferehza di organizzazione a maggioranza esprimono:
la conferma dell'attuale sistema pensionistico nell'età e nell'aggancio delle pensioni alla dinamica salariale e del costo della vita.
mozione votata all'unanimità (uno astenuto) dai trecento delegati presi
FLM ZONA ROMANAI delegati presenti alla conferenza di organizzazione della FLM della Zona Rorana coprimene il proprio giudizio positivo rispetto all'arertura della vertenza Territoriale di Milano cui contenuti occupazionali in stretto collegamerto con le vertenze delle regioni meridionali, sul prAlema della applicazione della prima parte dei contratti, rispetto al diritto di informazione sul decentranento, il lavoro nero aralMaabiente.
ieprimonosla necessità di zia ampia mobilitazione dei delegati, delle strutture sieda sali per preparare in modo capillare la giornata di lotta del 16 GIUG0; formando gruppi di lavoro che abbiano il compitò di coadiuvare e gestire l'iter steso della vertenza.
Clan l'apertura di questa vertenza ai impone da subito in modo deciso anche per i contratti l'obiettivo della massima occupazione, coinvolgendo l'insieme dei lavoratori a livello intercategoriale.
Pertanto l'attivo propone di indicare come giornata di lotta un primo momento di sciopero della durata di 2/3 ore effettuando anche possibili manifestazioni di piazza.

ZONA
CUSANOL'assemblea dei delegati della seconda Conferenza d'Organizzazione della FLM della zona di Cusano, tenuta il 6-7 giugno 1978 convocata per discutere il documento della FLM Provinciale e Regionale a conclusione del dibattito ha deciso di estendere a tutti i C.d.F. e le strutture di zona i contenuti del documento; decidendo infine quanto segue: Orientamenti Sindacali
I problemi nuovi che si presentano al movimento operaio vanno sicuramente affrontati con strumenti adeguati é in questo senso che l'assemblea valuta positivamente le proposte di ribtrutturazione contenute nel documento F.L.M.
Si confermano quindi le scelte effettuate dall'assemblea dell'EUR; rispetto alle quali diviene urgente aprire al più presto un confronto col Governo per va lutare la coerenza delle linee di politica economica rispetto agli orientamenti decisi dal sindacato.
Il movimento sindacale deve attrezzarsi per rilanciare la propria iniziativa a difesa dei posti di lavoro minacciati, intervenendo sul decentramento e contro l'intensificazione dei ritmi in fabbrica contro il lavoro straordinario e il lavoro nero battendo i tentativi padronali di recuperare margine di profitto attraverso aumenti di sfruttamento.
L'assemblea rileva poi che ci troviamo come sindacato) in ritardo rispetto ad una approfondita discussione sui temi contrattuali e che é quindi necessaria l'apertura di una condefinitiva, altresì dichiara la volpntà di consultazione per -una deflnizione complessiva e andare al rinnovo del contratto nei tempi di normale scadenza. La conferenza chiedeanche che venga posto nel rinnovo contrattuale il problema dell'estensione dellO statuto dei lavora-Ci-7, nelle aziende inferiori ai 15 di- pendenti puntando ad estendere, nelle forme riterce più opportune, anche a questo settore la prima parte dei contratti.
Iniziative sindacali
In merito ai recenti aumenti tariffari la Conferenza dei delegati di Cusano chiede che si giunga rapidamente a sciogliere aa parte della Federazione CGIL-CISL-UIL le riserve for malate nell'ultimo comunicato, imita la Federazione stessa affinohe si ado. peri perché nei provvedimenti vengano affermate le differenziazieni nelle misure tariffarie a favore dei consumi popolari sia per quanto riguarda l'energia sia per ciò che concerne i traspor ti nonché l'inscindibilità tra le misure di tariffe pubbliche e l'adozione di programmi di investimento e di risanamento dei servizi pubblici stessi.
La conferenza della F.L.M. di Usano si impegna anche a realizzare gli obiettivi posti dàl lo sciopero provinciale del 28 giugno 1978 sollecitando tuttavia il problema che deve es sere mantenuta una continuità di iniziative di informazione resa necessaria al fine di perseguire significativi risultati in merito all'occupazione.

Strutture sindacali Regionali
L'assemblea dei delegati della FLM di Cusano pur facendo propri gli obiettivi della nuova strutturazione afferma che essi debbano avvenire all'interno di un processo di traformazione dei sindacati provinciali che definisca con precisione ruoli e compito che il sin dacato Regionale dovrà assumere evitando quindi vuoti di direzione e di iniziativa poli tica.
Approvato all'unanimità.
Situazione strutture di zona
I problemi specifici dellia zona/l'assemblea rileva una situazione assolutamente insoddi sfacente da tutti i punti di vista a partire dal funzionamento del C.d.F., il cui ruolo é andato attenuandosi in questi ultimi periodi e stenta a trovare un proprio spazio all'interno delle scelte fatte più in generale, emergono proplemi di formazione sulle varie tematiche a cominciare dall'organizzazione del lavoro alle politiche sociali alla struttura del salario e sul cont -ratto stesso. Accanto a questo vi é da rilevare anche una situazio ne di crisi in rapporto con i vari momenti di democrazia in fabbrica. Le assemblee generali oggi poco frequentate rappresentano un momento di elaborazione troE po staccato in cui la partecipazione é ridotta ai n'li addetti, diviene quindi necessaria riattivare le funzioni del delegato anche tramite il maggiore utilizzo delle assemblee di reparto in cui più immediato é il dibattito e la discussione.

Accanto a questo ritessere la democrazia vanno poi affrontati al più presto i problemi dei C.d.F, in carica da oltre due anni e il cui permanere rappresenta un fenomeno di burocratismo intollerabile.
Per ciò che riguarda i componenti della Segreteria l'Assemblea ritiene che essi debbanc avere responsabilità individuali e in riferimento ai settori di lavoro del sindacato e responsabilità colleggiali rispetto alla linea generale definita dal sindacato e dal direttivo di zona. Pertanto la Segreteria appronterà una proposta complessiva in tal senso e la proporrà al C.D.Z. (il paragrafo sopra indicato viene approvato a maggioranza con voti contrari e astenuti).
Sull'attività dei funzionari, la assemblea ritiene che essi dovrebbero acquisire un costu me di lavoro più organico e colleggiale giungendo a stilare un bilancio del lavoro svolto che pos-sa così venire verificabile dal C.D.Z.
Leghe
Sulla questione riguardante le Leghe l'assemblea ritiene che esso vada assunto come terre no M cui misurare le reali intenzioni di ognuno. Il mantenne l'attuale struttura accentra ta pone dei problemi di democrazia e partecipazione che possono assumere un aspetto grave nell'imminenza dei contratti stessi.
Va fatto rilevare poi che l'importanza di questi strumenti trova una sua espressione fondamentale nei processi di più lunga scadenza e porteranno il sindacato a divenire un organo territoriale realizzando quindi gli obiettivi che sono stati posti in modo unitario alla IV Confererza Provino Tale, Ostacoli e ritardi in questo senso non solo non vanno quindi tollerati, ma vanno denuncia ti all'insieme del movimento sindacale come veri e propri tentativi di insabbbiare la ore scita del movimento operaio.
Si assume quindi la data del 15 settembre come data entro la quale vanno rinnovati gli or ganismi di lega e Va data una sede stabile alla struttura.
Votato all'unanimità.
SOLABI-GIAMBELL1NO
Approvata; 1 voto contrario; 3 astenuti
La conferenza dei delegati, sentita la relazione, contributo degli interventi e le conclusioni della Segreteria Provinciale, approva il seguente documento politico.
La situazione economica e politica del paese é caratterizzata da un grave attacco alla democrazia e alle sue istituzioni repubblicane
Ancora ieri é stato assassinato un agente della polizia carceraria, ai familiari del quale va la nostra solidarietà.
Questa situazione ha trovato, ed arcor di Più deve trovare il movimento sindacale im pegnato nella difesa della democrazia, come terreno stesso sul quale far maturare e far avanzare la lotta per la trasformazione democratica della società, affrontando alla radi ce i problemi del risanamento economico sociale ed istituzionale; condizione primaria per costruire una società in cui la violenza ed il terroriamo non trovino lo spazio e la ragione di esistere.
Questa situazione trova ulteriore alimento nell'accentuarsi dei gravi squilibri econo miei e sociali che si manifestano con maggiore evidenza nella caduta dell'occupazione e nel permanere del processo i flazionistico.

Vanno viste con Preoccupazione e sono da respingere le ipotesi di soluzioni legislati ve tese a regolamentare l'esercizio del diritto di sciopero. Ciò é tanto più grave nel momento in cui si sta avviando nel movimento sindacale una discussione rivolta a definire autonomi modelli di comportamento che evitino la contrapposizione tra i lavoratori dei servizi pubblici e gli utenti degli stessi. Vanno comunque denunciati i ritardi cronici e le - responsabilità, politiche che presiedono al grave stato di disservizio presente in lat ghissima paste dei servizi pubblici. In questa situazione si fa più urgente l'esigenza della ripresa della iniziativa sindacale su temi precisi rivolta a conquistare concreti risultati sul terreno della programmazione, del rilancio degli investimenti e della occu pazione in particolare nel Mezzogiorno, dando concreto avvio alla lotta per la conquista degli obiettivi definiti nella piattaforma dell'Eur, partendo dalla riserva che la Fede razione CGIL-CISL-UIL e la stessa FLM hanno espresso sul programma di Governo.
Gli ultimi provvedimenti attuati e preannunciati in materia di prelievo fiscale e, au mento delle tariffe e tagli della spesa pubblica richiedono che nel confronto richiesto si ottengano concrete garanzie di difesa delle fascie sociali di finalizzazione qualificata dei prelievi fiscali in assenza delle quali si rende necessario passare al sostegno di ta li obiettivi con adeguate iniziative di mobilitazione dei lavoratori.
In tale direzione, la stagione dei rinnovi contrattuali costituisce una essenziale oc casione di raccordo tra la strategia definita all'EUR e gli aspetti specifici di ogni ca tegoria.
Di qui l'esigenza dell'avvio di un dibattito che partendo dalle esperienze acquisite nella contrattazione articolata e da maturare da oggi al contratto, sia finalizzato al coinvolgimento ed alla massima partecipazione dell'insieme della FLM alla definizione de gli obiettivi di fondo del prossimo contratto.
Significative in tal senso sono le vertenze aperte con: Confapi, Ass. Artigiani:AIL, ecc. su salute, occupazione, investimenti, mobilità, lavoro a domicilio, ecc.
Parimenti é necessario realizzare in tempi brevi e comunque prima del dibattito contrattuale, proposte unitarie sulla ristrutturazione del salario, superando le divergenze che permangono e che rischiano di non consentire in occasione dei contratti di affrontare il problema, coordinando come é assolutamente necessario le scelte delle varie catega rie
Il dibattito su questo, come su altri temi, deve divenire patrimonio di tutte le stru,4
turè del sindacato sino ad interessare direttamente tutti i lavoratori. Va in tale direzione la indicazione dell'Esecutivo Provinciale della FLM e fatta propria dal direttivo di zona di tenere in tempi brevi un seminario di studio allargato ai C.d.F. sulla riforma della struttura del salario e del costo del lavoro.

La definizione di obiettivi chiari ed autonomi del sindacato sulla ristrutturazione del salario e del costo del lavoro é tanto più urgente nel momento in cui si formulano ipotesi di soluzioni legislative in materia di computo della contingenza sugli scatti di anzianità. Tali soluzioni legislative ledono l'autonomia contrattuale del sindacato e non si collo can() in un progetto più generale e complessivo del quale siano esattamente definiti tutti i contorni. Pertanto si ritiene che siano da respingere iniziative legislative di questo tipo
I compiti del sindacato sempre più complessi in questa fase richiedono una sua capacità di adeguamento sia delle strutture che delle politiche per rispondere adeguatamente alle esigenze di programmazione territoriale e settoriale. Va in questa direzione la costituzio ne della FLM Regionale e dei coordinamenti settoriali e nazionali di settore, con poteri decisionali, che potranno consentire un più puntuale confronto con le Regioni, anche in rapporto ai compiti di programmazione che a esse sono delegati.
Al superamento dei sindacati provinciali dovrà corrispondere una adeguata capacità di direzione e di organizzazione del movimento da parte delle strutture regionali, garanten do che tale processo si attui evitando pericolose scollature tra zone territoriali o strut tura regionale. Sin da ora é necessario xievedere i mezzi per il pieno funzionamento pratico della FLM Regionale garantendole sin dal prossimo rinnovo contrattuale, di svolgere appieno il pròprio ruolo di direzione regionale.
In tale progetto il ruolo determinante dei delegati, dei C.d.F. e delle assemblee dei lavorAori, deve essere rilanciato superando i limiti che si sentì manifestati e recuperan do la loro funzione di elaborazione, di sintesi unitaria e la loro diretta e più ampia par tecipazione sui problemi del territorio.
Dipenderà dalla nostra capacità di superare la permanente scissione tra fabbrica e società, la possibilità per il sindacato di essere concretamente soggetto di contrattazione e di trasformazione.
La conferenza assume l'impegno di realizzare rapidamente le decisioni della FLM Provin ciale contenute sul n. 48 del bollettivo (consiglio di fabbrica) sul funzionamento delle strutture Provinciali, di zona e di lega come strumenti per sviluppare la partecipazione di tutti i lavoratori della zona alla elaborazione delle scelte del sindacato e la loro attuazione. La conferenza impegna tutti i delegati alla massima mobilitazione per la pre parazione e la riuscita della giornata di lotta decisa dall'Esecutivo Provinciale per il 28 c.m. realizzando a tal fine riunioni specifiche dei C.d.F. assemblee di lega e di fab brica. La giornata di lotta del 28 giugno indetta per sostenere le vertenze aperte con le associazioni imprenditoriali sulla prima parte dei contratti, per la definizione delle vertenze aperte (in particolare Nuova Innocenti e Breda Siderurgica)), per l'occupazione giovanile, per la salute e sulla mobilità, i. inserisce nel quadro più generale delle ini ziative che la CGIL-CISL-UIL e della FIM Nazionale per una diversa politica economica da parte del Governo e per la rapida definizione dei piani di settore, premessa per dare po sitiva soluzione ai problemi occupazionali
Tale sciopero risponde con ciò anche all'esigenza di garantire gli obiettivi che il sindacato si é dato nell'incontro richiesto al Governo dopo l'emissione dei decreti tariffari e fiscali.
ZONA CENTRO DIREZIONALE
Approvato dalla maggioranza; 2 astenuti
Il dibattito della conferenza di zona Si é incentrato principalmente sui punti che sintetizziamo q ui di seguito: ristrutturazione della Federazione Nazionale mediante la costruzione dei settori sui pro blemi della politica industriale ed economica; decentramento regionale con creazione di regionale che siano strumenti reali di direzione politica;
superamento progressivo delle strutture provinciali e creazione delle zone unitarie come istan ze di base territoriali.
Oltre questi temi si sono ampiamente dibattuti ipotesi sulla trasformazione e/o al— largamento della zona attuale.
Purtroppo questo dibattito ha visto una scarsa partecipazione dei delegati sindacali di zona•
In pratica si é persa un'altra occasione per riannodare le fila di un dibattito che da più di un anno stenta a muoversi. Da questo punto di vista le scelte che la Conferen za propone rischiano di essere delegate alla Federazione senza essere sottoposte ad at— tento esame e dibattito. La discussione (che ha visto intervenire oltre la relatrice, 12 compagni) ha messo in luce i seguenti spunti di riflessione: necessità di superare l'eccessiva centralizzazione dell'iniziativa sindacale da parte delle segreterie provinciali rispetto all'insieme delle zone;
rilanciare il ruolo del delegato di fabbrica e del consiglio di fabbrica, come strut tura principale nel movimento sindacale, sia nei confronti della fabbrica che del ter ritorio nonché l'elaborazione della linea del sindacato; riconferma per quanto riguarda la futura scadenza contrattuale, delle scelte operative per settore; la preposta del documento FLM nazionale della costituzione di una struttura regionale di categoria, se da una parte favorisce il rilancio del sindacato e delle sue struttu re di base, anche sul territorio, con l'acqyisizione di competenze attualmente de— mandate al nazionale FLM dall'altra può presentare il rischio di non fornire a livel lo cittadino momenti idonei di coordinamento dell'iniziativa della categoria stessa; necessità questa che in una città come Milano é sempre presente.
In questo quadro un grande peso avrà la definizione del nuovo azzonamento proposto dal la confederazione (non però diviso tra città e provincia); poniamo però come pregiu— diziale il mantenimento dell'autonomia categoriale, soprattutto come strutture e speci ficità di linea.
in merito all'insieme del documento nazionale da più parti é emerso la considerazione negativa, che, rispetto a problemi quali la caduta di impegno e di militanza, non ci sia uno sforzo di approfondimento delle cause.

Affrontando il dibattito sul destino della zona C.D. FLM, tutti reputano necessaria il superamento dell'attuale situazione.
Per quanto riguarda l'ipotesi riferite all'attuale struttura sindacale sono emerse le seguenti modali -0, di superamento: accorpamento alla zona FLM Bovisa
estensione al centro storico della zona attuale.
La prima ipotesi presenta il vantaggio della formazione di una zona forte categoria) mente e (rispetto alle future zone intercategoriali) un'omogeneità di presenza delle forze sociali e delle categorie.
Alla perdita di specificità impiegatizia, nelle proposte dei sostenitori di tali ipo tesi si può ovviare come il mantenimento di una lega C.D. e, sulla base di esperienze positive del passato, con la costituzione di una sorta di commissione (o coordinamento) cittadini specifici degli impiegati.
La seconda ipotesi raggrupperebbe la concentrazione impiegatizia del centro di milano ad alto livello tecnico. Ciò porterebbe attraverso un coordinamento delle più importan ti ditte di progettazione, dei settori: energia, chimica, tecniche e di territorio, e dell'informatica, ad un apporto indispensabile per i grandi piani di sviluppo.
Le caratteristiche peculiari (non viste in senso c orporativo ma storico —sindacale) della sindacalizzazione impiegatizie verrebbero facilmente controllate ed indirizzate ad una omogeneizzazione di linea, attraverso un confronto continuo e non disperdendo le specificità della realtà impiegatizia nella enormemente più forte sindacalizzazione ope raia.
Resta comunque che su questi problemi si é rilevata una scarsa conoscenza della ri— strutturazione cittadina e ciò ha condizionato parte del dibattito.
Pertanto si da mandato alla Segreteria, sulla base di un reale approfondimento, di ela borare un documento da sottoporre ai C.d.F., al direttivo e alle istanze superiori. Si rende infine indispbJsabile, in funzione dell'attuale dibattito sulla riforma del sala rio e rispetto ai contratti, la costituzione di una commissione di lavoro, che insieme ai vari problemi generali del movimento, esprima tutti i caratteri specifici della situa zione impiegatizia.

In merito alla decisione del Governo di sopprimere il computo della contingenza degli scatti biennali la conferenza di zona esprime il suo netto rifiuto in accordo non la presa di posizione della Federazione CGII—CISL-UlL e dichiara la propria disponibilità alla lotta perché la misura non passi.
Proposte di lavoro per la zona:
proseguire nel lavoro di indagine sulla ristrutturazione del salario; ampliando la par tecipazione e tenendo come riferimento il seminario di zona (pian dei Resinelli 17/18
19 Maggio) su questo tema.
— Affrontare il problema degli impiegati, dell'inquadramento unico, professionalità e della dicotomia del lavoro manuale ed intellettuale, per essere in grado di affronta— re Jia le scadenze contrattuali e quelle categoriale del convegno provinciale della tane di giugno, su questi argomenti.
Riprendere ed approfondire, come impegno di zona, la tematica della condizione femmi nile della lavoratrice, alla luce anche della nuova legge di parità, nonché del ruolo assegnato all'impiegato nell'attuale sistema produttivo e sociale. Così pure dare av vio ad un programma di formazione di quadri sindacali femminili.
Altra cosa, é preparare il convegno femminile provinciale:con l'apporto e le ricer— che della zona, su questo tema specifico.
Seminario dell'aziende dell'Informatica della zona, per la gestione degli accordi aziendali.
Preparazione di un seminario da parte del gruppo dei delegati della società dì Pro— gettazione/Ingegneria, a livello provinciale, sia per proporre l'inquadramento delle stesse nel contratto dei metalmeccanici sia sull'importanza del settore, del quale la FLM Nazionale propone la costruzione in tutte le sue articolazioni.
ZONA SESTO S, GIOVANNIAPPROVATO UNANIMITA' CON (2 ASTENUTI)
L'attivo generale dei C.d.F. e dei delegati della Zona di Sesto S.G. riunito:il 6 - 7 giugno 1978 in preparazione della 2^ Conferenza di Organizzazione Nazionale della F.L.M. , approva il documento preparatorio alla Conferenza di Rimini della FLM Nazionale e il documento della FLM Regionale, la relazione tenuta dal compagne G.Laudini e le conclusioni del compagno PANOZZO con gli arricchimenti portati dal dibattito, e in particolare sottolinea i seguenti aspetti :

a) - Le nuove strutture di direzione politica del siddacato che saranno decise nell'ambito delle prossime Conferenze Regionali e Nazionali dovranno essere dptate degli strumenti politici e tecnici che consentano loro di misurarsi con i problemi e le esigenze presenti oggi nella realtà produttiva e sociale del Paese.
Le indicazioni generali contenute nel Documento dell'EUR che assumevano in questa fase l'obiettivo della piena occupazione come questione a cui vanno rapportate tutte le scelte e le iniziative del sindacato, devono tradursi concretamente nella ripresa delle lotte nei settori decisivi per l'allargamento e la qualificazioné della base produttiva del Paese ( Energia, elettronica, siderurgia, trasporti, etc.)
Riteniamo pertanto indispensabile un rapido adeguamento delle nostre strutture, a partire dai coordinamenti di settore, categoriali e intercategoriali, che sia a livello regionale che a livello nazionale dovranno svolgere sempre più il ruolo politico che gli compete per la efficace direzione e conduzione delle nostre iniziative.
La zona di Sesto S.Giovanni è particolarmente toccata oggi da questo tipo di esigenze. Infatti i processi di ristrutturazione in atto nei settori suddetti investono direttamente molte aziende sestesi : La Breda Siderurgica, la E.Marelli, la Mial, la Seimart sono oggi i casi più significativi anche se non i soli, che dimostrano l'esigenza di rapportare la lotta e l'iniziativa a livello aziendale alla lotta e alla iniziativa a livello del settore produttivo.
E' necessario che tali vertenze, come altre a livello provinciale, trovino momenti di generalizzazione e di iAnificazione. Pertanto l'attivo dei C.d.F. e dei delegati valuta positivamente la decisione dell'Esecutivo provinciale della FLM di indire per il 28 giugno p.v. una giornata di lotta generale della categoria anche a sostegno delle vertenze aperte con le associazioni padronali su : mobilitàoccupazione giovanile - applicazione dei diritti contrattuali nelle aziende sotto i 500 dipendenti e impegna l'insieme dell'organizzazione alla piena riuscita dello sciopero e delle manifestazioni che saranno programmaée.

Tale giornata deve segnare anche una ripresa di iniziativa e di lotta generale nei confronti della politica economica del governo. Intatti.gli orientamenti che emergono dal programma governativo e dalle ultime decisioni del Consiglio dei Ministri ricalcano strade negative già percorse nel passato e respinte dal sindacato, ad es. con manifestazione nazinaale del 2 dicembre dei metalmeccanici a Roma e dalle recenti maniéestazioni nazionali dei lavoaatori chimici e tessili,
Il gwerno infatti dà una interpretazione delle posizioni dèl sindapabo tutta incentrata sul contenimento salariale e sul tema della riduzione del costo del lavoro mentre non risponde alla richiesta di impegni e scelte programmatorie precise finalizzate ad un rilancio programmato e qualificato dell'economia che abbia come obiettivo di gondo il rilancio della occupazione.
SEMPIONE
Approvato a stragrande maggioranza dai delegati presenti , 14 contrari e 16 astenuti
La Conferenza di zona, tenutasi nei giorni 6 e 7 Giugno, in preparazione della seconda conferenza nazionale d'organizzazione, ha affrontato e discusso sui molteplici aspetti del la situazione economica e sindacale del Paese e le proposte indicate dalla F.L.M. onde adeguare le strutture del sindacato alle esigenze e obiettivi che il movimento sindacale si è posto con l'Assemblea dell'EUR a Roma nel febbraio scorso .
La Conferenza ha deciso che le scelte che verranno fatte a livello regionale e nazionale della F.L.M. siano portate a conoscenza e al dibattito nelle fabbriche in occasione delle riunioni dei C.d.F. , delle leghe e nelle assemblee di fabbriche che si terranno nei pros simi giorni anche in preparazione della giornata di lotta con uno sciopero provinciale il 28 Giugno p.v. a sostegno delle richieste, avanzate alle associazioni padronali, riguardan ti : problemi occupazionali - aziende in crisi e la mobilità interaziendale- occupazione giovanile - decentramento produttivo e lavoro a domicilio
Di fronte alla gravità della situazione, questa giornata di lotta dei lavoratori metalmeccanici milanesi assume un grande significato come momentole ripresa e di rilancio della iniziativa sindacale per imporre le nostre scelte di sviluppo economico e occupazionale e di fronte alla posizione assunta dal padronato e dal governo che acquisiscono e non risol vono i problemi posti dalla gravità della crisi, in particolare con gli ultimi provvedimenti governativi che incidono ulteriormente sulle condizioni dei lavoratori senza dare avvio a decisioni che finalmente affrontino le situazioni occupazionali e del Mezzogiorno.
Per questo, si ritiene che la positiva iniziativa di mobilitazione e di lotta a Milano deve avere ulteriori sviluppi a livello più generale .
La Conferenza di zona sui temi più specifici dell'organizzazione ritiene che sianecessaria una v alutazione critica sullo attuale stato e funzionamento delle strutture ed organismi del sindacato, sia a livello di fabbrica, sia di territorio .
Vanno, quindi, sviluppate con più energia e capacità, opportune iniziative atte a supe rare aspetti di burocratizzazione, di delega, di sirsa partecipazione e impegno nella militanza sindacale adeguando tutta l'organizzazione ad una maggiore funzionalità rispetto agli obiettivi che il sindacato oggi si propone sul piano della fabbrica, del sociale , del territorio .
La Conlerenza di zona ha discusso anche sulle prospettive delle attuali strutture del sindacato di categoria e delle strutture confederali a livello provinciale e sulla costi tuzione dei sindacati territoriali con propri organismi decisionali, organizzativi e amministrativi che si rapportino al costituendo sindacato regionale della F.L.M. e della Federazione CGIL-CISL-UIL .
Deve comunque rimanere fermo che ai vari livelli di organizzazione sul territorio deve essere presente il sindacato di categoria e che la ripartizione territoriale dovrà essere tale da garantire la possibilità di partecipazione dei delegati alle decisioni ed alla gestione della iniziativa del sindacato . In particolare ad ogni livello territoriale di organizzazione di categoria e confederale dovranno essere previste le assemblee dei delegati che saranno chiamate a decidere sulle grandi scelte di politica sindacale.

Un aspetto importante che non può essere assolutamente sottovalutato é quello che riguarda criticamente le strutture intercategoriale e della federazione CGIL-CISL-UIL. Sen za un diverso coordinamento, scelte politiche e sindacali a livello territoriale che coin volgano tutte le realtà produttive e si rapporti ai problemi dei giovani, delle donne e dei senza lavoro saranno ben difficilmente realizzabili e ottenibili risultati più avanza ti sul piano dell'occupazione, delle scelte e programmazione settoriale, nonché del decentramento produttivo, del lavoro a domicilio e del controllo del mercato del lavoro.
La Conferenza di zona esprime il suo consenso al superamento delle divergenze sulle strutture di zona ed in particolare alla elezione entro i primi di luglio del Comitato Di rettivo, quale organismo unitario della FLM di zona, che elabora ed assume le decisioni in
merito alla gestione sindacale e alle lotte dei 40 mila lavoratori metalmeccanici della zo na sempione.
Deve emergere l'impegno dei C.d.F. nel realizzare le iniziative in programma nelle pros sime settimane in merito all'assemblea delle delegate e attiviste sindacali, al convegno sulle piccole industrie e al seminario sulle condizioni e prospettive degli impiegati e tecnici.
Per quanto riguarda il referendum la conferenza sottolinea la necessità di una grande partecipazione alle votazioni dell'H giugno. Ed in presenza di diversi orientamenti nei la voratori riafferma comunque l'impegno unitario contro il terrorismo e per la difesa delle istituzioni democratiche e repubblicane nonché la esigenza che la legislazione sull'ordine pubblico, compresa quella in discussione in Parlamento, non si ponga al di fuori di quan to previsto dalla Costituzione sia per quanto riguarda le libertà individuali e i dirit ti di lotta sindacale e politica.
Approvato a stragrande maggioranza dai delegati presenti presenti ; 14 contrari e 16 aste nuti.
LODI
Approvato dall'assemblea; due astenuti
La Conferenza d'Organizzazione F.L.M. che ha visto una massiccia presenza dei delegati ed un dibattito intenso e costruttivo, approva la relazione del compagno Lunghi a nome della Segreteria, le conclusioni del compagno Soave ed i contributi portati nel dibattito dai delegati internuti.

Esprime le seguenti valutazioni sulla questione organizzativa e la costituzione del sin dacato Regionale e Territoriale:
— una nuova organizzazione che si adegui al nuovo assetto del decentramento dei poteri del lo Stato, senza intaccare o difendere pregiudizialmente le attuali aggregazioni e divisio ni sindacali, é indicata come necessità inderogabile per il movimento sindacale.
La proposta della F.L.M. articolatain quattro istanze, Consigli di Fabbrica, Consigli Territoriali, Sindacato Regionale, deve comunque, essere tesa ad un rilancio del ruolo centrale delle istanze di base (Consigli di Fabbrica e Consigli Territoriali) e prevedere un ruolo delle istanze Regionali e Nazionali, propositivo e risolutivo delle problematiche in atto, garantendo la partecipazione e l'elaborazione autonoma di tutte le categorie e di tutti i lavoratori.
E' stata ribadita la necessità di andare ad un rilancio delle iniziative di lotta a li vello generale e di zona. In questo senso la Conferenza si é espressa affinché la giorna— ta del 28 Giugno ddiventi un momento di mobilitazione di zona nei confronti della contro— parte sui problemi dell'occupazione, investimenti, trasporti, ambiente di lavoro ecc.
Rispetto alle prossime scacenze del movimento sindacale (contratto nazionale, struttura del salario) si ribadisce l'esigenza di approfondire ed allargare il dibattito in tutte le strutture e nelle commissioni per giungere ad una formulazione rivendicativa partecipata e rispondente alle reali esigenze del movimento.
ZONA LEGNANO
La conferenza di organizzazione della FLM di Legnano, tenutasi il 7 giugno 1978, propria la relazione, presentata da Persegoni a nome della Segreteria, e i contributi sca turiti dal dibattito.

L'attivo generale dei delegati ritiene particolarmente significativo il momento nel qua le la FLM affronta questa seconda Conferenza di Organizzazione, sia per i risvolti dramma tici assunti dal fenomeno del terrorismo nel nostro Paese e per i problemi nuovi che pone a tutta la società, sia per la gravità della crisi economica.
In particolare, sul terrorismo si evidenza come l'obiettivo fondamentale sia quello di arrivare ad una sempre maggiore destabilizzazione all'interno del nostro Paese e quindi aprire la strada ad avventure autoritarie.
Questa logica non si estrinseca solamente con l'attentato di via Fani e l'uccisione della scorta e dell'On. Moro, attentato chiaramente indirizzato, sia per i tempi sia per l'obiettivo scelto, contro la politica che proprio quel giorno il Parlamento si appresta_ va ad avallare.
E' evidenziata soprattutto dalle precedenti e successive azioni di tutti i gruppi ter roristici che agiscono nel nostro Paese, contro il processo di democratizzazione 4sinda— calizzazione della Magistratura, colpendo e uccidendo i Magistrati; contro il processo per la libertà di stampa, colpendo e uccidendo i giornalisti.
In particolare contro i lavoratori e le proprie organizzazioni democratiche, tentando di bloccare le fabbriche come dimostrago gli attentati ai tralicci dell'energia elettri— ca che alimentano l'ALFA ROMEO, ecc., e direttamente contro le fabbriche come la SII SIE MENS, alla MAGNETI MARELLI, alla stessa AEFE ROMEO.
Se questi sono gli obiettivi del terrorismo, che non é un fenomeno solamente italiano, ma rappresenta di certo un fenomeno più ampio che presuppone l'esistenza di centrali in— ternazionali del terrorismo e non esclusi anche collegamenti con servizi segreti e forze razionarie di qualche Paese, la risposta non può che essere di massa e tendente a colpi— re e smascherare il terrorismo e le connivenze a tutti i livelli.
Una risposta che però non può prescindere dal terreno democratico—costituzionale e dal la salvaguardia di tutte le libertà, sia collettive che individuali. A questo proposito riteniamo — come movimento sindacale — che i provvedimenti sull'ordine pubblico, presenta ti dal Governo e votati dal Parlamento, non accolgono le indicazioni del sindacato ed in tal senso giudichiamo sbagliato non aver accolto, dal Governo e dal Parlamento, l'invito della Federazione Nazionale CGIL—CISL-STIL di fissare un termine per la validità di tali provvedimenti.
Sulla situazione economica si riafferma la validità delle scelte operate all'EH, che ponevano al centro della nostra analisi la necessità, di una reale programmazione economi ca fondata sullo sviluppo dei settori, in grado di rispondere all'esigenza di indirizzare gli investimenti nel Mezzogiorno, con chiari obiettivi di aumento dell'occupazione.
Riteniamo che, nonostante il manifestarsi di tenui segni di ripresa produttiva, la si_ tuazione rimanga estremamente difficile, l'occupazione continua flessione, il risultato del contenimento del tasso di inflazione continua a produrre una caduta recessiva della economia all'interno di un quadro internazionale che non evidenzia alcun segno di sviluR Po anzi, sembra avviato verso un lungo periodo di stagnazione.
In presenza di questi elementi riteniamo estremamente preciso il giudizio negativo espresso dalla FLM nazionale sui contenuti delle proposte programmatiche del Governo e fronte delle indicazioni del Movimento Sindacale.
Accanto ad una minuziosa puntualizzazione di politica economica tesa al contenimento.
salariale, vi sta il genericismo e la vaghezza degli orientamenti della programmazione eco nomica. In questo senso, data la gravità della crisi, il Movimento Sindacale deve imporre oggi un'azione incalzante al fine di correggere punti importanti di quel programma.
In particolare smentire la previsione di un aumento del reddito del 45% a fronte di un effettivo deficit di bilancio che si aggira nella realtà intorno ai 35 mila miliardi e ri fiutare la logica di far fronte a questo fenomeno operando tagli indiscriminati della spe sa pubblica e con aumenti delle imposizioni indirette, come intende fare il Governo con gli ultimi provvulimenti economici.
A tale proposito riteniamo che lo sciopero del 28 giugno, programmato dalla FLM Provin, ciale, debba caratterizzarsi, oltre che come momento a sostegno della vertenza aperta con le associazioni padronali di Milano e provincia per l'occupazione e a sostegno dei lavora tori in C.I.G. o minacciati nei posti di lavoro, anche contro la logica sostenuta da Car li e Baffi che ancora una volta, a fianco della filosofia delle libertà d'impresa, rical ca la vecchia strada dei due tempi, linea di politica economica che non tende a risolve re problemi per far uscire il Paese dalla crisi.
Nel merito delle proposte sulle future strutture organizzative, riteniamo che tali scelte non possano essere effettuate senza un ampio dibattito di tutti i.lavoratori in quanto il superamento del sindacato provinciale non coinvolge solamente le categorie, ma la stessa camera del lavoro, le unioni sindacali e le camere sindacali.
E' fuori di dubbio che in questi anni abbiamo scontato, anche per le difficoltà ogget tive di funzionamento e costituzione dei CUZ e per le carenze dei Consigli di Fabbrica, delle difficoltà ad uscire dalle fabbriche per investire direttamente il sociale con tut ti i problemi che ciò comporta.
A tale proposito riteniamo che, anche con il superamento delle strutture provinciali, la nascita delle strutture regionali e zonali, orizzontali e di categoria, possa meglio rispondere a queste nuove esigenze del sindacato a livello generale.
Facciamo rilevare però che tale scelte non può essere fatta in astratto, ma avendo ben presente quale sarà il nuovo assetto istituzionale a livello regionale (comprensori o grandi aree?) che concretamente esistono e si organizzano all'interno di una unità terri toriale.
Sul problema dell'unità, nel riaffermare la valutazione positiva sull'intesa raggiunta a livello provinciale in merito alle strutture della FLM milanese, esprimiamo la volontà di arrivare, anche nella zona di Legnano„ alla costituzione della sede unitaria nei tempi indicati dal documento provinciale. \,
