verso le elezioni politiche chi vincerà? chi perderà?
In un clima da tifoseria calcistica, avvelenato da falsità, paure, disperazione, in un silenzio assordante della gente comune, ci stiamo avvicinando al 9 aprile; tutti hanno ragione e ognuno ne ha più dell'altro.
Il potere molto spesso dà alla testa; la nostra democrazia, con tutti i suoi difetti, rappresenta il tentativo di regolare pacificamente le relazioni in un sistema d'equilibri, di garanzie, favorendo, senza traumi drammatici, un'alternanza, e a tutti offrire dignità e condizioni per progredire, arginando ogni forma di totalitarismo.
Per fortuna il fiume di parole e i toni accesi, gli insulti, pur deprecabili, non uccidono nessuno e gli spazi del confronto per smontare tesi o replicare agli avversari è ancora sufficiente per dimostrare la necessità di un cambiamento.
Il centro destra insiste che non c'è un'alternativa al suo Governo, Berlusconi vede comunisti dappertutto che minacciano la vita di ognuno; il centro sinistra ha la ragione dei fatti, di cinque anni di promesse non mantenute e può sul terreno del confronto smontare con altrettanta intelligenza, capacità, ragionando sui problemi e sugli interessi da difendere, far conoscere, finalmente, le proprie proposte.
Tra i tanti tormentoni e cercando di negare la gravità dei nostri debiti, si tenta di far passare l'idea, che la sinistra sa proporre solo sacrifici.
Cominciamo a dire che un'esigenza di maggior rigore della spesa pubblica è necessaria, dove tagliare, come reperire risorse ci sono idee diverse dal centro destra, e non può bastare per questa parte, presentare l'elenco delle
Respinte le proposte dei cittadini
Il 13 febbraio la Giunta Comunale ha approvato il Programma Integrato di Intervento (PII) di edilizia residenziale sociale denominato"abitare a Milano" relativo, tra l'altro, all'area tra via Gallarate e Appennini, sulla quale i residenti hanno presentato numerose osservazioni. La Giunta, presieduta dal viceSindaco De Corato, non ha considerato meritevole di accoglimento nessuna osservazione. Il testo della delibera cerca di confutare gli elementi critici evidenziati dai cittadini senza convincere, anzi rafforzando in alcuni casi le preoccupazioni. E' confermata la realizzazione di due grandi rotonde, una verso Molino Dorino, alle porte di Pero, e una all'altezza della cascina Malata, che tenderanno a portare ancora più traffico verso il Gallaratese, complicando ulteriormente la già precaria situazione della viabilità del quartiere.
Si farà veramente un muro di cemento armato, alto sei metri e lungo circa cinquecento sulla via Gallarate. Ci sarà una barriera, quasi insormontabile, che molto difficilmente consentirà di utilizzare il parco della Merlata quando sarà realizzato. L'isola ambientale è legittima, ma non è una priorità per l'amministrazione. Infine le quattro palazzine all'interno della striscia verde saranno collegate da una strada sterrata larga oltre 15 metri, si avete letto bene, il cosidetto "parco" tra le case è più minuscolo dei giardinetti attuali della via Appennini. Spero che i residenti si ricordino, alle prossime elezioni, chi ha voluto questo scempio. Si potevano fare bene le case, nel rispetto del verde e di una migliore qualità della vita. Non hanno voluto ascoltare nessuna proposta, ma abbiamo ancora una possibilità: puniamoli con il voto.
Valter Molinaro
cose buone fatte per convincermi di un buon governo: sono più povero di prima, meno sicuro e ben lontano dalle aspettative promesse.
Se le cose vanno male, allora meglio rispondere con il balletto delle scuse: l'economia ristagna?
La colpa è dell'euro, 1111 Settembre, l'aviaria, il costo del petrolio e il gas della Russia, del costo del lavoro; ma di quali lavoratori parlano?
Dei cinesi ovviamente, che con le loro merci a basso costo, hanno invaso il mercato e quindi la colpa è degli altri. Se accettiamo per buona questa tesi, si ammette quindi una nostra debolezza e questa va ricercata nel nostro sistema economico produttivo nei ritardi, nelle strategie.
Diego Arnaboldi SEGUE A PAGINA 11
Idati appena diffusi dall'lstat sull'andamento dell'economia nel 2005 spengono ancora una volta i facili ottimismi.
La speranza che l'economia potesse riprendersi spontaneamente dallo stato catatonico in cui versa da oramai cinque anni è andata delusa.
Non solo l'economia italiana non cresce (un fatto peraltro ampiamente previsto dalla maggioranza degli osservatori e dalle più importanti istituzioni internazionali), ma fa ulteriori passi indietro rispetto all'Europa, togliendo così ogni alibi a chi pensava di attribuire i nostri mali all'infelicità della nostra collocazione geografica.
LA CRESCITA MANCATA
Ma è la qualità della (non) crescita che preoccupa. Dal lato della domanda, anzitutto: a evitare una caduta del Pil contribuiscono i consumi collettivi e l'accumulazione di scorte.
Sono le voci meno virtuose, in quanto riflettono, la prima, un aumento della spesa pubblica, e, la seconda, un accumulo verosimilmente indesiderato dei magazzini delle imprese. Scorporando l'effetto di queste due voci, la crescita sarebbe stata pesantemente negativa (-0,3 per cento) e saremmo costretti a parlare di recessione invece che più prosaicamente di stagnazione. Il quadro non migliora dal lato dell'offerta.
Perdono terreno agricoltura (-2,2 per cento) e industria in senso stretto (-2,0 per cento), crescono i servizi e soprattutto le costruzioni (+0,6 per cento), un andamento che riflette in tutta probabilità lo spostamento di risorse verso le rendite immobiliari e che potrebbe spegnersi con lo scoppio della bolla del settore. Tra le vittime della stagnazione del Pil vi è infine l'occupazione che diminuisce dello 0,4 per cento, un dato tutto negativo, nonostante i tentativi maldestri e tardivi da parte dell'Istat di interpretare al meglio questo andamento.
Riccardo Faini*
Giuseppe Pisauro*
SEGUE A PAGINA
IL SANTINO DEL MESE di Santino MasNUOVA PROSPETTIVA DI LAVORO A PROGETTO PER L'EX MINISTRO FINORA LE HO PRO AT TUTTE HA QUESTA MACCHIA NON VA VIA NEMMENO IN CANI,E6GINA. D il giornale della Zona 8 e del nord ovest di Melana MENSILE DI INFORMAZIONE-POLITICA-CULTURA ANNO XXX MARZO 2006 N. 3 spEo.IN ASS. POST. COMM. 27AF r. 2 549/95mi., € 1.2o milano 19@libero.it
15
Le Cassandre avevano ragione L'economia italiana è il fanalino di coda dell'Europa
SPORCIZIA DAVANTI AL POLIAMBULATORIO
Spettabile Redazione di Milano 19, lascia perplessi constatare che l'ingresso agli ascensori della vigilanza urbana e dei poliambulatiori dell'Ospedale Sacco di via Quarenghi, siano sempre sporchi e in disordine. Segnalo, inoltre, che all'ingresso del parcheggio del civico 21 sostano da tempo sacchi di rifiuti e cartaccia. A quando il ripristino delle pulizie?
Enrico Seminari
SIMBOLI
Gentiledirettore il crocefisso è il simbolo più esplicito della fede cristiana. Rappresenta tutti i valori che un credente deve avere per defmirsi cattolico e l'esposizione, l'adorazione ed il rispetto non possono venire neanche minimamente oscurati dalla nostra cultura né dalla nostra esistenza civile.
Io, voi, noi tutti possiamo esporre in ogni luogo della nostra casa, nel nostro negozio, nel nostro studio, nella nostra azienda o nella nostra autovettura decine o centinaia di crocefissi o centinaia di simboli della nostra religione. Nessuno si può ribellare, nessuno
DATARIO PROMESSE
Sono passati altri 30 giorni da quando i politici, pubblicamente, hanno promesso la realizzazione "in breve tempo" di opere importanti per il nostro quartiere.
Passiamo all'aggiornamento.
Sistemazione suolo antistante MM San Leonardo - giorni 2408
Spostamento mercato del sabato via Falck - giorni 3612
Non incontro guardia del verde al parco
Trenno - giorni 4397
Gratuità parcheggio Borsa-Falck da sempre vuoto - giorni 1668
Multe per viabilità apprezzabile via delle
Ande - 4615
Civilizzazione del piazzale Molino Dorino - giorni 506
Panchina e scivolo nel verde di via Appennini - giorni 1984
Sistemazione via Ratti - giorni 571
Riqualificazione borgo di Trenno - giorni
1202
Verde vivibile via Cechov - Omodeogiorni 1645
Non incontro di poliziotto o vigile di quartiere - giorni 671
Democratizzazione mercato fuffa domenicale via Cechov - giorni 285
Ristrutturazione tetto auditorium Centro
Civico - giorni 1775
Inaugurazione di un cineforum al Centro
Civico - giorni 1496
Per eventuali promesse da noi omesse, i lettori possono scriverci per aggiornare o arricchire il datano che potrà, però, subire qualche modifica a causa della propaganda elettorale della giunta per le elezioni amministrative. Grazie!
hàn
Posta della Zona
La Redazione di Milano 19 ha predisposto un punto di raccolta dove lasciare le vostre segnalazioni (sono ovviamente graditi articoli, foto e notizie riguardanti il quartiere) entro il 15 di ogni mese presso: Ipercoop CerrITO Commerciale Bonola anno
La redazione è aperta al pubblico il primo lunedì di ogni mese dalle ore 17.30.
Telefono: 023539458 (segreteria telefonica)
DANNEGGIAMENTI E SCASSI A FIGINO
Gentile Direttrice, con il presente messaggio vogliamo segnalare una situazione particolarmente critica nel nostro quartiere. Siamo infatti soggetti a furti notturni continui che danneggiano i pochi e perciò preziosi negozi rimasti in Zona e le autovetture parcheggiate all'interno dei cortili. Richiediamo con forza una maggiore vigilanza notturna in questo quartiere, che per le sue particolari caratteristiche di isolamento soffre di una grande vulnerabilità. Ultimamente si sono
può chiederne la rimozione, nessuno può considerare la nostra manifestazione di credo e di fede illegittima o irrispettosa. Per lo Stato o per le istituzioni statali è diverso. Lo Stato italiano è un'istituzione giuridica ed istituzionale laicpf , non ha una religione, non h una fede, e non può e non deve esporre simboli religiosi nulle strutture statali. Camera, Senato, tribunali, scuole, caserme, università, e altri uffici pubblici e in tutto ciò che è definito statale non si può e non si deve esporre al pubblico alcun simbolo religioso. La nostra popolazione è formata da 57.000.000 d'individui
ripetuti furti con scasso delle barriere protettive, regolarmente denunciati, al Bar Sahary e al Tabacchaio di via Zanzottera: il Bar Sahary ha subito due scassi e relativi danni interni nel luglio 2005 e il 15 febbraio 2006; il Tabacchaio ha subito tre scassi e relativi danni interni il 18 ottobre 2005, il 29 dicembre 2005 e 9 febbraio 2006.
Comitarto di Quartiere Figino Siro Palestra Ass. La Rinascita del Borgo Ciro di Menna
ed ognuno, per assurdo, potrebbe adorare o credere in un dio diverso da tutti gli altri. Lo Stato laico deve rispetto a tutti i 57.000.000 di cittadini credenti e non deve esporre in luoghi pubblici, né il simbolo di una religione sola né quelli di 57.000.000 di religioni. Smettiamola con polemiche sterili e mistificazioni, Noi credenti onesti, dobbiamo riconoscere che l'esposizione del nostro crocefisso in un ufficio postale o in un'aula scolastica è una grave scorrettezza o un gesto di bassa tifoseria di qualche fedele irrispettoso dei suoi concittadini.
Am. Lu.
di Santino Mas
Direttore Silvana Ciarmoli Direttore Responsabile Alex Miozzi
Redazione Luciano Amato; Diego Amaboldi; Davide Bendoni (fotografo); Miriam Bramo; Michele Carbonin; Angelo Dani; Bruna Fusi; Santino Masi; Alex Miozzi; Valter Molinaro; Giuliano Sacco
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Valter Molinaro
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MERCATI COMUNALI
orari: 8.30 / 13.00 - 16.00 / 19.30 via Chiarelli, 10; Piazzale Cimitero Dicembrere, 25; Piazza Prealpi; via Isernia, 5; via Antona Traversi, 19; via A. Visconti, 24/D
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Commissariato - via Novara, 199 Tel. 024828561
Commissariato Musocco - via Pantelleria, 9 - Tel. 023803191
Commissariato Bonola via Falle, 12 - Tel. 02339317 ommissariato Fiera - via Spinola, 12 - Tel. 0243380041
Carabinieri - Tel. 112
'stazione Musocco via Mambretti 7 - Tel. 023570513 gilanza Urbana via Quarenghi, 21 <solo di giorno) Tel. 02 77270921
Vigili Urbani (centrale) Tel. 0277271 p.le Accursio 5 Tel. 02 77270800
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Vigili del Fuoco - Tel. 115
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AEM Guasti elettrici - Tel 023692
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Servizio medico a domicilio (a pagamento) - Tel. 023883
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L
FORZA IN1 QUESTI ANNI E' INGRASSATO SOLO LUI.
pagina 2 IVI L.A.1%! marzo 2006
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lettori cnvonom
XXX MILA"' marzo 2006
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RELIGIOSI E LAICITA' DELLO STATO Volete
uno flotogrogio lungo 20 Anni
Proseguiamo la carrellata di immagini realizzate dai soci del circolo Giulio Trevisani.
Per il mese di marzo 2006 proponiamo le foto di Matteo Molinari "Ombra inquietante", estratto da un lavoro svolto dal circolo sulle ombre nel giugno 2002, e da Ilaria Ramoni "Studio sulle mani" del settembre 2003. Entrambe le foto sono in bianco e nero, questa classica tecnica aggiunge forza, eleganza e un carattére senza tempo, difficilmente raggiungibili nelle fotografie a colori. Ombre intense e illuminazione attenta consentono di nascondere le imperfezioni o valorizzare determinati contenuti. I ritratti in bianco e nero possono riecheggiare il
glamour delle star, riportare alla mente l'atmosfera di epoche passate o richiamare lo stile aspro e moderno della fotografia giornalistica. In questo caso è meglio concentrarsi su elementi quali l'ombra, le forme o la trama. Prendiamo come esempio la fotografia qui sotto che ritrae una mano. Il fotografo si è concentrato in un dettaglio e ha incorniciato il soggetto con uno sfondo molto scuro Per ottenere neri intensi e bianchi nitidi la giusta esposizione è fondamentale. Anche l'illuminazione deve essere attentamente considerata. Una luce solare molto intensa può dare risalto e aggiungere carattere al soggetto, mentre l'uso del flash potrebbe "bruciare i dettagli.
l 21 marzo prossimo, a Torino, si celebrerà l'XI° "Giornata della Memoria e dell'Impegno" in ricordo delle vittime delle mafie promossa da Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie insieme ad "Avviso Pubblico-Enti locali per la formazione civile contro le mafie" per ricordare tutte le vittime innocenti della criminalità
I
Uniti contro la mafia: per impegnarci a non dimenticare mai
organizzata. Dal 1996, anno della sua prima edizione, ad oggi la "Giornata della Memoria" è stata riproposta in diverse città, da
Gela a Modena, da Nuoro a Roma. Per questa edizione della manifestazione si è pensato a Torino proprio con l'intenzione di creare un ponte virtuale tra nord e sud, est ed ovest e per ribadire la solidarietà nazionale sulla questione della lotta alle mafie. Troppo spesso, infatti, siamo portati a ritenere che il fenomeno mafioso sia estraneo alle logiche economiche e morali del nord Italia finendo col convincerci che la mafia sia, sì, una piaga che lacera la nostra nazione ma anche che sia un problema di matrice squisitamente meridionale o, meglio, relegato ai confini siciliani. La situazione, in realtà, è ben diversa, la mafia, con i suoi intrecci tra economia, politica e morte è massicciamente presente anche al nord Italia.
Ripensare ai tragici avvenimenti che legano come un "sottile filo rosso" tutto il territorio nazionale significa anche, e soprattutto, fare memoria di chi ha combattuto strenuamente per contrastare il fenomeno mafioso.
Appartenenti alle forze dell'ordine, giornalisti, magistrati, sacerdoti, imprenditori, commercianti, esponenti politici, uomini e donne della società civile che hanno sacrificato tempo, famiglia e persino la propria vita per uno scopo comune: contrastare e sconfiggere il fenomeno mafioso, compiendo con rigore e coerenza il proprio dovere.
Proprio per questo motivo anche quest'anno, a Torino, li ricorderemo leggendo i loro nomi ininterrottamente per tutta la giornata affmché il loro sacrificio non solo
sia vivo e presente in mezzo a noi ma non diventi alibi di rassegnazione ed indifferenza.
La memoria diventa, così, uno strumento per testimoniare, per provare a cambiare, per fare ognuno la propria parte, per essere pienamente cittadini capaci di costruire libertà e giustizia.
L'appuntamento, che quest'anno avrà come slogan "Città industriali, città industriose, città giuste" impegno - cittadinanzamemoria, è una dichiarazione di impegno e una proposta di legalità rivolta a tutti, un invito ai cittadini ed alle associazioni presenti sul territorio a partecipare alla manifestazione per ragionare insieme ed attivamente alla costruzione di una comunità alternativa alle mafie.
Per informazioni rivolgersi a Libera-Lombardia il giovedì pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00 telefonando allo 02/7723201 oppure visitate il sito di LiberaPiemonte www.liberapiemonte.it
Ilaria Ramoni
MILANO Circolo Giulio Tieviscini
marzo 2006 pagina 3
randlihnoenergio via Gallarate, 58 - 20151 Milano - tel. 023087163 - fax 023087481
La scuola di via Betti
Da settembre 2006 ospiterà il Liceo Artistico Boccioni
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.... Quella di raccontare bugie è un'arte non delle più facili. Per raccontarle bene, le bugie, bisogna usare intelligenza e prepararsi bene. Non hanno fatto così il presidente e i consiglieri di Forza Italia e della Lega Nord del Consiglio di Zona 8 a proposito della bufala che hanno messo in giro ai primi di febbraio, dopo che il Settore Istruzione ed Edilizia Scolastica della Provincia aveva già siglato l'accordo per il trasferimento in via Betti del Liceo Artistico Boccioni, a proposito di una inesistente decisione della provincia di realizzare nella scuola di via Betti 56 dei mini alloggi per i nomadi di via Barzaghi e gli extracomunitari di via Adda. A parte che neppure il più sprovveduto degli amministratori potrebbe pensare di mettere insieme nello stesso edificio queste due categorie di persone, la cosa è talmente palesemente falsa che i signori di cui sopra non ne hanno fatto il minimo cenno in Consiglio di Zona che era la sede più adeguata in cui sollevare il problema e produrre una delibera in cui condannare questa ipotetica scelta della Provincia e chiedere alla stessa di recedere da tale proposito.
Far deliberare il Consiglio su una cosa che non esiste e lasciarne perciò traccia ufficiale deve essergli sembrata una mossa un po' troppo azzardata e quindi hanno preferito spaventare i cittadini diffondendo la falsa notizia e promuovendo una raccolta di firme per chiedere al Presidente della Provincia di abbandonare l'idea.
Devono aver pensato che in assenza di un progetto per la città e la Zona era buona cosa iniziare la campagna elettorale distraendo l'attenzione dei cittadini dai problemi veri (traffico, inquinamento, casa, lavoro, servizi per l'infanzia, per gli anziani, per i disabili, sicurezza...) che chi amministra questa città dal 1997, la Lega dal 1993, non ha saputo affrontare o ha affrontato in maniera inadeguata e inefficace. Che c'è di meglio che alimentare l'insicurezza in questi casi?
Purtroppo per loro alcuni cittadini, i cui figli frequentano il Liceo Artistico Boccioni, si sono rivolti ai consiglieri dell'opposizione sconcertati per la notizia perché la Direzione scolastica della scuola già da tempo li aveva informati del trasferimento per due o tre anni nella scuola di via Betti per consentire i lavori di adeguamento normativo della sede. Altri cittadini, volantino e modulo per la raccolta firme in mano, ci hanno contattato per sapere se era vero quanto riportato sui quei fogli. Per dare una
risposta a queste persone abbiamo contattato immediatamente il Presidente e l'Assessore all'Istruzione ed Edilizia Scolastica della Provincia e inviato loro volantino e modulo avuti dai cittadini.
Nel giro di poche ore il comunicato stampa della Provincia: l'azione di Forza Italia e della Lega Nord è un castello di carta farneticante in vista della campagna elettorale. Non solo la Provincia non può cambiare la destinazione d'uso di un edificio che ha in comodato dal suo proprietario, il Comune di Milano, senza il consenso di quest'ultimo, ma non ha nemmeno mai pensato di avviare la procedura per chiedere il cambio di destinazione d'uso.
Da tempo la Provincia e la direzione scolastica del Liceo Artistico Boccioni hanno concordato il pieno utilizzo della struttura da parte del liceo per i prossimi tre anni e hanno concluso il lavoro di verifica della fattibilità del trasferimento con un documento siglato alla fine di gennaio (prima ancora che partisse la raccolta delle firme).
I gruppi di opposizione del CdZ 8 hanno diffuso un volantino per informare i cittadini sul vero uso della scuola a smentita della colossale bugia raccontata da F.I. e Lega definendoli "una banda di cialtroni", termine che li ha molto irritati.
Questo, secondo lo Zingarelli, uno dei significati: "persona priva di serietà", e quindi ribadiamo con convinzione questo termine a seguito di quanto è emerso nel dibattito a cui li abbiamo comunque costretti il 9 febbraio in Consiglio di Zona.
Durante il dibattito, così il Presidente ha motivato la loro azione: molti cittadini ci hanno segnalato che dei tecnici hanno preso delle misure nella scuola dicendo che si dovevano realizzare mini alloggi per nomadi ed extracomunitari, abbiamo telefonato al Settore Edilizia Scolastica e una "signora" (di cui non sanno né nome né ruolo!) ci ha confermato la notizia.
Alla nostra domanda "ma non avete provato a sentire i vostri Assessori in Comune considerato che l'ok al cambio di destinazione d'uso deve darlo il Comune?" la sconcertante risposta è stata "certo abbiamo sentito gli Assessori Gallera e Maiolo che ci hanno comunicato che da parte della Provincia non è stata avviata presso il Comune nessuna procedura in tal senso, e comunque noi non lo permetteremo mai".
Vi sembra serio, con queste premesse, avviare una raccolta firme per fermare una cosa che non esiste? A noi francamente No.
Daniela Radaelli
caccia alle streghe in via Betti
Avevo già capito che si trattava di una porcheria ma era il significato corretto del verbo ."mistificare" che m'interessava conoscere.
L'ho sentito pronunciare da un cittadino del quartiere mentre si allontanava dal gazebo eretto per la campagna elettorale del Boss. Significa burlare, beffare, accalappiare gli ignoranti, i timorosi i creduloni e i vanagloriosi dal Dizionario Etimologico Zanichelli.
Ed è proprio quello che Pora Italia si è impegnata a fare con il gazebo-tenda sito sul piazzale Bonola che aveva lo scopo di raccogliere le firme di cittadini "creduloni" contro la fantasiosa e falsa destinazione, in un prossimo futuro, della scuola di via Betti.
Le rappresentanze verticistiche di Pora Italia avevano deciso di raccogliere firme contro il comunista-terroristaanarchie o -insurrezionalista Presidente della Provincia Penati che, secondo loro, aveva deciso di trasformare l'ex scuola di via Betti in mini alloggi per nomadi ed extracomunitari non tralasciando alcuni possibili attentatori di Al Qaeda. Per conquistare voti bisogna diffondere il terrore anche con delle volgarissime panzane e, dopo sei riunioni del direttivo, hanno partorito questa subdola Ü "trovata" che ha bruciato sul filo di lana l'altra proposta, ormai stantia, di un'erigenda lapide con centinaia di nomi di bimbi milanesi mangiati nel 2004/2005 dai comunisti del Gallaratese. Qualche firma è stata raccolta, qualche cittadino è stato "accalappiato" fino a quando il Presidente Penati ha portato a conoscenza di questi strateghi della menzogna una vecchia delibera, che assegna l'ex Betti come sede del Liceo Artistico Boccioni e, fra tre anni, ad un altro istituto. Che figuraccia! E' vergognoso ma ammissibile, è indegno ma comprensibile in
facciamoci del M.Ale domande e domanded
Aalcuni interrogativi non è così facile trovare una risposta, mentre ad altri è certamente più facile. Nella prima categoria è possibile inserire tutto ciò che richiede un'analisi più o meno accurata. Come capire che nella nostra città, per esempio, il problema dell'inquinamento ha ormai superato quello che viene definito il livello di guardia? Non è così semplice. Lo smog lo si vede da tante cose, a partire dai vetri dell'automobile, perennemente imbrattati, o dalle bianche lenzuola stese all'aria aperta, che una volta asciutte devono essere riportate subito in casa altrimenti
quanto il partito di Pora Italia non ha argomenti né verità per invitare a votare per il suo Boss e allora è costretta a giocare sulle mistificazioni, sulle farneticazioni, sulle menzogne, sulle notizie false ed offensive.
Per correttezza va riconosciuta loro l'illimitata obbedienza alla gerarchia partitica, la corretta osservanza delle disposizioni e l'emulazione degli esempi che il
fatto anche una circolare per imporlo: volto sorridente a 42 denti, lifting guanciale, talloni supportati, trapianto del pelo, doppiopetto fumé, cravatta a pois e in mano due fogli protocollo con l'elenco di tutte le sue cause passate in giudicato. A Bonola non si è fatto, a Bonola non si sono eseguiti gli ordini. E' stata una figuraccia! E una grave scorrettezza! Non si può far raccogliere firme sotto un gazebo e far raccontare falsità da soggetti "mal tra insema"... Pora Italia dovrebbe fare una selezione più accurata delle sue rappresentanze propagandiste di Zona.
Boss diffonde da tutte le fonti informative, tendenti a far capire come va gestita la campagna elettorale per gabbare gli italiani. "Calunnia, calunnia, qualcosa resta sempre attaccato" fa parte del loro decalogo, e va riconosciuto che sono bravissimi, rigidi osservanti delle regole interne dettate da un Boss che usa comunemente i "bugiardini" (veline ad uso della stampa per schizzare fango sugli avversari).
C'è un'osservazione che mi sento di fare nella speranza che Pora Italia ne possa far tesoro: quando ci si pone a contatto fisico con l'elettore, per una raccolta di firme contro un palese falso, per una balla gigantesca o per una mistificazione come la questione scuola via Betti ci si deve proporre al pubblico perlomeno con una coreografia organizzativa piacevole, un'immagine coinvolgente e convincente.
Il Boss è un esempio efficientissimo, lo insegna da anni e avrà
perdono il candore del lavaggio.
Tuttavia questi procedimenti empirici non ci permettono di determinare le concentrazioni e le quantità di quante e quali polveri, più o meno sottili, entrano periodicamente nei nostri polmoni.
In breve, per capire se il livello delle PM 10 ha superato il limite massimo consentito è necessaria l'installazione e il funzionamento dei rilevatori delle centraline antismog. Circa il secondo gruppo, ossia le domande di facile risposta, non ci sono problemi.
Le soluzioni agli interrogativi giungono facilmente, e in breve tempo. A titolo di esempio, se mi chiedessero che cosa hanno fatto contro l'inquinamento le nostre
Tralasciamo l'intelligenza e la cultura, ma il tratto somatico è importante perché, altrimenti, queste figuracce resteranno per anni nella memoria dei cittadini, non solo per la scorrettezza della speculazione elettorale, ma anche per l'improponibile immagine degli organizzatori.
In questa campagna elettorale mi aspettavo le solite panzane riguardo le ottime condizioni economiche degli italiani, sull'inflazione immobile da anni, sulla serenità esistenziale dei pensionati, sulla esemplare funzionalità di scuola e sanità, ma il flop sulla scuola di via Betti non ha limiti e ha segnato un picco di autolesionismo che non mi sarei mai immaginato. Che figuraccia!
E che scorrettezza!
Pora Italia, concedetemi di chiudere con un consiglio.
Togliete quei manifesti elettorali attraverso i quali la corrente minoritaria onesta interna al vostro partito esprime il suo dissenso: "Candidati intelligenti in Zona? No, grazie!"
"Impareremo, mai ad esser seri? No, grazie!"
Date retta! Toglieteli, non vi giovano, potreste pagarli con un calo di voti oltre il previsto. LA.MA.
amministrazioni locali, dal Comune di Milano alla Regione Lombardia, negli ultimi dieci anni, la mia risposta sarebbe telegrafica quanto concisa. Niente di significativo. E si vede.
M.Ale
LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE hol marzo 2006 misfatti a cura di La. Ma.
prima della raccolta di firme era stato deciso il trasferimento del Liceo Artistico
arantiti i fondi per le attività solo per i primi sei mesi (tanto a maggio si va a votare... poi chi verrà si arrangerà).
G
Già, il Diritto allo Studio, (quello centra poco con le pause elettorali), ma in fondo gli è stato tolto solo l'incremento ottenuto nel 2005 (dopo 25 anni di stanziamento praticamente invariato!). Incredibile l'Assessore Gallera!forbici per cartone e cuoio forbici per macchinista
Complessivamente i Consigli di Zona, tra riduzioni più o meno incisive e azzeramenti di stanziamenti, hanno subito per il 2006 una riduzione di fondi pari a 1 milione e 860mila euro e l'Assessore Gallera dichiara che la responsabilità è tutta del Consiglio Comunale.
La maggioranza, sia in Consiglio Comunale che in Zona, per giustificarsi sostiene che i cinque emendamenti sarebbero stati votati da maggioranza e opposizione. Credo sia necessario rimettere a posto le carte. Tutti e cinque gli emendamenti prevedono di spostare fondi da un capitolo di spesa, molto ampio che comprende molte voci tra cui il Decentramento, ad un altro. Uno dei cinque L'emendamento presentato dalle opposizioni e votato all'unanimità prevede di integrare con 350.000 Euro la spesa destinata ai Servizi di sostegno alle famiglie di disabili.
I quattro emendamenti presentati dalla maggioranza, votati dalla sola maggioranza e non sempre da tutta, prevedono di stanziare 200.000 Euro per integrare il fondo a sostegno dei piccoli proprietari vittime di occupazioni abusive di immobili privati: 700.000 Euro per integrare il fondo destinato all'Associazione ALKEOS per la comunità cinese, 1.000.000 Euro per integrare la spesa per le manutenzioni ordinarie delle scuole, 10.000 Euro per integrare la spesa per acquistare bandierine del Comune di Milano e libri di poesia dialettale milanese.
Da quale voce attingere sarebbe competenza della Giunta, non del Consiglio. E così la Giunta ha deciso di andare a tagliare tutto sui Consigli di Zona.
Lo stesso Presidente della
Commissione Bilancio, riunita in seduta congiunta con la Commissione Decentramento il 22 febbraio, ha ammesso che la maggioranza ha peccato di "indubbia leggerezza", che non credeva di andare a toccare i consigli di zona e che questo è stato un errore.
Peccato che non abbiano ascoltato i consiglieri dell'opposizione che votavano contro o si astenevano proprio perché ritenevano che l'esito di quegli emendamenti sarebbe stato il taglio ai Consigli di Zona. Adesso vogliono correre ai ripari.
Il Presidente della Commissione Bilancio afferma di voler andare, dove possibile, a ripristinare almeno in parte i fondi, anche se non può garantire un esito certo. In realtà il margine per recuperare è veramente minimo anche perché il bilancio di previsione è stato fatto senza tener conto, per ovvie ragioni di date, del taglio dell'8% ai comuni previsto dalla legge finanziaria per il 2006.
Se un recupero sarà possibile sarebbe opportuno concentrarlo sui fondi per il Diritto allo Studio per almeno due ragioni: è già così misero e inoltre le scuole contano almeno su fondi pari a quelli dell'anno passato.
Una proposta: se si deve risparmiare sul decentramento non sarebbe meglio cominciare dalle indennità dei consiglieri e dei presidenti?
Mi spiego. Solo l'indennità dei Consiglieri costa circa 3 milioni di Euro all'anno spesi per presenze alle sedute di consiglio e di commissione.
Nel 2006 vengono ridotti gli importi corrisposti per i gettoni di presenza a seguito della finanziaria, ma il vero sperpero di denaro pubblico sta nel numero delle sedute e nella quantità di argomenti trattati.
Le sedute di consiglio sono settimanali e durano più o meno un'ora e mezza, alcune commissioni si riuniscono anche 3-4 volte al mese per sedute di un'ora o poco più con ordini del giorno così minimi da essere indecorosi.
Non sarebbe meglio ridurre il numero delle convocazioni, allungare i tempi di discussione (se il consiglio iniziasse puntualmente alle 18.30 invece che con la cronica ora di ritardo...) e guadagnarsi onestamente il gettone di presenza e lo stipendio? lo penso proprio di sì.
Daniela Radaelli Capogruppo DS CDZ 8
Scuola pubbl iica: 5 anni dì tagli e ritagli
In questi ultimi anni una delle battaglie che più è stata seguita con passione ed interesse dai cittadini del Quartiere Gallaratese è stata sicuramente quella per la risistemazione dell'area adiacente alla MM San Leonardo, che proprio in questi ultimi mesi ha visto nuova luce. Milano 19 ne ha parlato con uno dei protagonisti di questa lotta, Nicola Miccolis segretario della sezione D.S E. Ragionieri.
Miccolis, erano anni che la cittadinanza chiedeva una risposta alla situazione di degrado dell'area, come si è arrivati a questo risultato? e quali sono stati i passaggi principali?
L'avvio di questa lunga battaglia per il decoro urbano, promossa dalla sezione Ds Ragionieri, ha inizio nel febbraio del 2000 quando insieme alla Fondazione "La Madonnina" e alla Coop Antonio Labriola, in occasione del venticinquesimo anniversario della scomparsa di Dori Abramo, fondatore della Casa del Giovane, si è avviata una raccolta firme a sostegno del progetto "Piazzetta Don Abramo" volto alla -risistemazione dell'area comunale adiacente alla MM San Leonardo.
All'iniziativa aderiscono oltre la sez.
DS le parrocchie San Leonardo,
Sant'Ilario, Regina Pacis e San Romano, L'AUSER19, C.G.I.LS.P.I/zona8, Coop la Torrazza, le Polisportive San Leonardo e San Romano, il circolo ARCI Trevisani e naturalmente MILAN019.
forbice per cartoncino NiI 1,—""` marzo 2006 pagina 5
La raccolta firme ha un successo enorme oltre 2500 firme.
ma non e' sufficiente ...
No! infatti serviranno ancora decine di Ordini del Giorno presentati dalle Opposizioni di centro-sinistra in Consiglio di Zona, decine di lettere alla Commis-sione parchi-giardinilavori pubblici di zona8, e un intenso lavoro in Consiglio Comunale svolto dal consigliere uscente Valter Molinaro.
come giudica il progetto in via di realizzazione ?
Non sono un architetto! l'unica cosa che posso dire è che è stato ulteriormente modificato e arricchito grazie all'intervento del Comitato, visto che il progetto iniziale non prevedeva la risistemazione "dell'aiuola" che guarda su via Falck.
in via definitiva, soddisfatti?
Certamente si, ora però vogliamo si sappia la verità, è una vittoria dei cittadini, non di Albertini - De Corato.
Intervista di Simone Zambelli
Piazzetta Don Abramo, lavori in corso
I
finanziamenti per le supplenze e quelli per il funzionamento didattico e amministrativo sono stati ridotti del 60 % nell'arco dei 5 anni e dall'anno scorso a quest'anno del 40%. Per quanto riguarda il funzionamento amministrativo didattico, si passa da un finanziamento per classe, da euro 122,00 a euro 73,20 e per alunno da euro 6,00 a euro 3,60, in compenso sono aumentati gli oneri a carico delle scuole che ora, per esempio, devono pagare la tassa sui rifiuti (prima a carico degli enti locali) e le spese postali (si pensi alla quantità di telegrammi da spedire per la convocazione dei supplenti) tenendo anche conto che il Comune di Milano per l'anno scolastico 2005/06 ha dato solo un contributo per spese di cancelleria e non ha più contribuito per le spese di pulizia.
per le fotocopie, i registri o i gessi ci chiediamo: che fine farà l'autonomia? E i progetti didattici? E il piano per l'offerta formativa?
Cosa faranno le scuole?
"In una situazione in cui la scuola avrà difficoltà a pagare la cartaRidurranno l'offerta formativa o chiederanno l'intervento dei genitori che già parzialmente le sostengono? Pertanto chiediamo che il sostegno della Regione sia esteso nei fatti anche alle famiglie che scel-
gono la scuola pubblica, non soltanto a quelle che scelgono la scuola privata ed invitiamo tutti i cittadini utenti della scuola pubblica (di qualsiasi appartenenza politica) a non votare per colei che ancora Ministro dell'Istruzione si candida a governare la città".
Antonio Mantovan Segretario cittadino Liberaldemocratici
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Sviluppo
Fototessere
La Giunta taglia i fondi dei Consigli di Zona notizie dai quartieri
Area MM San Leonardo: VITTORIA DEI CITTADINI
Acoloro che poco conoscono la vita e il pensiero di Ernesto Ragionieri, dedichiamo queste brevi note perché possano arricchire il bagaglio di conoscenze su di un uomo che ha lasciato un segno profondo nella sinistra e nel mondo universitario, in particolar modo rivolto alla formazione dei giovani.
Nato a Sesto Fiorentino nel 1926, Ernesto Ragionieri frequentò la facoltà di Lettere di Firenze negli anni densi e significativi del dopoguerra.
Alcuni dei suoi maestri furono Carlo Morandi, Pasquali, Benedetto, De Robertis, Salvemini, Eugenio Garin per i quali la cosiddetta cultura di
HANNO DETTO DI LUI
Roberto Benchio, direttore degli "Editori Riuniti" ha dichiarato: «Ernesto Ragionieri non è stato solo un grande intellettuale e un forte storico del movimento operaio, ma fondatore essenziale di una leva di giovani storici che da lui hanno appreso il rigore del metodo e la passione del militante, un uomo che ha saputo fondere la sua ansia di ricerca e la sua operosità scientifica con la partecipazione attiva alla lotta per il socialismo».
L'editore Giulio Einaudi ha rilasciato la seguente dichiarazione «Ho conosciuto la prima volta Ernesto Ragionieri come storico, ricercatore della storia del movimento operaio. Ho conosciuto una seconda volta Ernesto Ragionieri come intellettuale
Sezione DS Ernesto Ragionieri trent'anni insieme
1975-2006: il trentesimo della Sezione DS del Gallaratese intitolata allo storico del movimento operaio Ernesto
massa poteva essere intesa solo come "acquisizione razionale e scientifica della realtà e non come appiattimento demagogico". E' sulla scorta di Morandi, Salvemini e soprattutto di Gramsci e Togliatti, egli interpretò la storia dell'800 e del '900 come storia che parte dal concreto delle istituzioni locali, all'interno delle quali ritrova gli spazi del già emergente movimento operaio a cui dedicò molti dei suoi studi. Fu intorno ai vent'anni che Ernesto maturò la sua scelta per il comunismo. Divenne, quindi, professore universitario nella stessa facoltà dove aveva studiato. Anticipando l'orientamento che sarebbe stato assunto da tutta la facoltà, nel '68 il Professore Ragionieri abolì completamente la prassi delle lezioni cattedratiche ed iniziò a presentare il suo insegnamento in forma seminariale giungendo a un punto d'incontro tra ricerca e apprendimento. I suoi corsi erano sempre più affollati, la richiesta di tesi
passato agli schemi della politica pratica ed apprezzai la coerenza e il rigore con cui trasformava la sua cultura in azione politica e traeva,da questi nuovi stimoli, nuove sollecitazioni alla sua Sttività di docente universitario».
A nome dell'Istituto Gramsci, Franco Ferri ha detto «La sua intensa militanza nel partito, la sua infaticabile attività di docente e di ricercatore della storia del movimento operaio internazionale, della cura esemplare delle opere di Togliatti a cui egli attendeva, le molteplici iniziative culturali che si legano al suo nome, fanno di Ernesto una delle figure più belle di intellettuale democratico e rivoluzionario. Il patrimonio della sua esperienza e del suo esempio sarà valorizzato e raccolto da tutti noi e dai giovani che
crescente e al limite della sopportabilità: segno di un apprezzamento consapevole da parte di una leva di studenti che voleva studiare di più e meglio. Per Ernesto, anche nelle aule universitarie bisognava guardare alla politica come ricerca, come scienza, "come critica di uomini che analizzano al lume di ragione la molteplicità delle varie prospettive" in vista di una scuola che sia, appunto, costruttiva di una libera educazione alla critica; per lui era implicito il legame profondo, la connessione inscindibile tra politica e cultura e avvertiva sempre la responsabilità che da questo legame discendeva.
La politicità del suo operare era connessa alle forme stesse del suo insegnamento nella consapevolezza che, conquistando le generazioni più giovani ed insegnando loro un metodo di studio e di osservazione della realtà, una visione non di partito, ma legata alle lotte e all'ascesa civile e culturale della parte più vasta ed operosa del paese, avrebbe assolto al ruolo
egli ha educato ai grandi ideali del socialismo».
Il Professore Aldo Zanardo, docente alla Facoltà di Lettere di Firenze: «Ernesto, anche grazie ai suoi studi su Engels, Labriola, Gramsci, è stato uno dei protagonisti dell'allargamento del socialismo e marxismo del nostro Paese a quello internazionale.
Mi colpì il suo modo pieno di essere comunista. Lavorava per il partito intensamente con una responsabilità e una dedizione straordinaria. Aveva un forte senso del partito, dei compiti di direzione, di costruzione dell'egemonia della classe operaia che compete al partito nella nostra società.
Sapeva, sulla politica del partito, pensare, operare confronti, avere idee, vedere le implicazioni strategiche: era un uomo vivo».
Cavaliere, mi consenta...basta bugie, tanto abbiamo capito!
Gli uomini politici sono, in genere, buoni parlatori; in campagna elettorale devono trasmettere ai cittadini i loro buoni propositi e convincerli del loro massimo impegno per realizzarli.
Ognuno ha un suo stile in questo e sceglie il linguaggio che meglio gli riesce; c'è chi arricchisce e ricama con aggettivi le sue proposte, altri usano il cosiddetto "politichese" linguaggio contorto ed ermetico per non far capire nulla (ricordate le convergenze parallele?), oppure c'è chi ricorre ad autentiche bugie per nascondere i suoi veri intendimenti. Campione in questa specialità è il Presidente del Consiglio.
Mentre Ç ad ogni piè sospinto ci bombardava con dichiarazioni sul suo attivismo ("lavoro per voi cittadini 20 ore al giorno"), in realtà lavorava sì alacremente ma per se stesso, per le sue imprese, per i suoi amici, per i suoi processi.
Infatti, in tempi in cui il lavoro è diventato precario quasi per tutti, ha sostenuto l'abolizione dell'articolo 18 che avrebbe dato agli imprenditori la possibilità di licenziare liberamente anche
senza giusta causa. In cinque anni di governo nessuna attenzione per l'edilizia convenzionata a prezzi accessibili, ma libertà di manovre speculative che hanno fatto salire alle stelle il prezzo del mattone, il costo della vita' fuori controllo con salari 'e pensioni legate all'inflazione preventivata e non a quella effettivamente subita, mentre ad altri regalava allegramente condoni edilizi, fiscali e prescrizioni.
Una politica vergognosa che non ci ha risparmiato nemmeno balletti di ministri come quello di Tremonti cacciato perché i conti erano un disastro, sostituito con Siniscalco che, a sua volta, si è dimesso; quindi non si è trovato niente di meglio che richiamare Tremonti.
Il risultato di questa politica è che il reddito dei liberi professionisti, imprenditori e commercianti è aumentato dell'11%, mentre quello dei lavoratori dipendenti e pensionati è diminuito del 2%.
Per noi abitanti del Gallaratese c'è poi un esempio del suo modo di rapportarsi con la cittadinanza che è una chicca: l'ufficio "Tornado azzurro". E' nato prima
delle scorse elezioni politiche: moquette, poltrone, scrivania, gadgets, lecca-lecca e palloncini ai bambini. Finite le elezioni del 2001 è stato chiuso diventando deposito dei bidoni della spazzatura (vedi foto): sarà un caso? Dopo questa apertura di sola immagine, il "Tornado azzurro" non ha avuto più niente da dire ai cittadini; eppure, nel quartiere, i problemi non mancano. Per fare un solo esempio diciamo due parole sullo scandalo rappresentato dal parcheggio MM S. Leonardo che avrebbe dovuto contenere il mercato di via Falck il sabato mattina.
Per questa realizzazione sono stati spesi tanti soldi della collettività senza che, a distanza di anni, il mercato possa essere trasferito.
Eppure, nel periodo in cui è stata progettata tale opera, nella nostra Regione, tutti i livelli, comandava il centrodestra: Consiglio di Zona, Comune di Milano, Provincia (con Ombretta Colli), Regione.
Non so a chi di questi organismi, oppure se a tutti insieme, dobbiamo attribuire l'incapacità di risol-
Ragionieri
politico più alto che un educatore potesse assumere e che, consegnando ai giovani la conoscenza del passato e delle venature più valide delle tradizioni e della cultura, favoriva nel migliore dei modi l'appropriazione di esse e la nascita di nuova forza sociale destinata a governare l'Italia.
Ernesto ha, pertanto, svolto un ruolo di guida, una funzione insostituibile di maestro delle nuove generazioni.
Uomo di partito, nel senso più ampio e più pieno del termine, Ernesto aveva saputo accettare della militanza politica soprattutto gli obblighi e i disagi più gravosi, dalla discriminazione accademica che lo aveva tenuto lontano per quindici anni dalla cattedra, alla disciplina interna come norma di vita, fondata sul convincimento della giustezza di una prospettiva e sulla consapevole accettazione di tutte le implicazioni di questo atteggiamento.
Anche nei rapporti con i colleghi e con gli studenti si disponeva in un'ottica che non conosceva favoritismi e pregiudiziali di parte. Divideva l'umanità in due grandi categorie: quella delle persone serie e quella delle persone che serie non sono.
Questa distinzione ricorreva nei suoi giudizi ed attraversa orizzontalmente anche i partiti.
Le cose che più lo irritavano erano la faciloneria e la futilità.
L'elemento di fondo di tutta l'attività di Ragionieri ha riguardato la lotta appassionata "per un rinnovo sociale e per un sapere responsabile".
Era troppo cosciente di dover scontare fino in fondo «l'incapacità di sottrarsi a una vocazione di vita conquistata senza rimpianti» così scrisse nel suo "Ricordo di Roberto Battaglia"; in quelle parole confluivano realmente tutti gli aspetti della sua personalità di intellettuale e combattente.
Lo circondava una vasta rete di
marzo 2006
amici, colleghi, compagni e giovani studenti che lo stimavano: Gianpasquale Santomassimo racconta di essere passato, nel pomeriggio del funerale, attraverso file compatte di gente commossa, con occhi lucidi e con il pugno levato, fra giovani che erano stati suoi allievi, anziani militanti che erano legati a ricordi di lotta comune, uomini e donne che lo avevano ascoltato in una delle innumerevoli conferenze che aveva tenuto, o aveva soltanto sentito parlare di lui e sapeva che aveva operato dalla parte giusta. Consapevoli di aver avuto un grande intellettuale e professore d'università, portiamo avanti con ammirazione il senso del suo lavoro e della lezione di vita che ci ha lasciato.
G. Lispi - N. Miccolis - S. Zambelli
La Festa si svolgerà nei giorni 1 e 2 APRILE 2006. Saranno presenti i famigliari (moglie e figli) di Ernesto Ragionieri
PROGRAMMA della FESTA
SABATO 1 APRILE ore 20,00:
Cena dell'anniversario
DOMENICA 2 APRILE ore 10,00:
Cerimonia del Trentennale con premiazioni. Seguirà rinfresco
Per ricordare e ripercorrere insieme questi trent'anni, invitiamo tutti i compagni a partecipare sia alla cena che alla cerimonia. Sarà una festa gioiosa, da trascorrere insieme a compagni ed amici di lunga data, ma, al tempo stesso, avrà un intenso valore politico per vedere il centrosinistra vincente alle elezioni politiche che si svolgeranno a distanza di pochi giorni.
Vi aspettiamo numerosi!
vere un problema che non presentava particolari difficoltà.
Di questo e di altri problemi del quartiere (sistemazione Piazzetta Don Abramo, case in via Appennini-Gallarate ecc.) si sono, invece, costantemente interessate le forze di centrosinistra, in particolare Valter Molinaro. Ormai nelle casse pubbliche non c'è più un euro e tanti importanti settori hanno avuto pesanti tagli nei loro bilanci: questo è il risultato dell'incapacità di alcuni amministratori nel gestire le risorse a disposizione: costoro non meritano alcuna fiducia.
Il momento di dirlo è vicino, lo diremo in tanti e a voce alta; questo è l'unico pensiero che mi rin-
cuora. In ottobre, con le Elezioni Primarie, il successo di Romano Prodi mi ha riempito di gioia. Votazioni libere, spontanee, gioiose e partecipate ma definite dal nostro ineffabile Cavaliere "manifestazione razzista"
(Corriere della Sera 19/10/2005 pag. 2).
Ad un uomo che così definisce la democratica espressione dei cittadini non si può più lasciare in mano il paese e decidere del nostro futuro. Ricordiamolo tutti il 9 aprile prossimo per riconquistare la dignità che- in Europa e nel mondo abbiamo perduto.
Corrado Lispi
pagina 6
C
N'
via °letti, 13 -; Milano - Tel. 02308390 anno sette numero cinque Istituto Comprensivo
Ar RAGAZZI DI PRIMA lir
Noialandia Versus Interessilandia
Correva l'anno 3010. In un paesino di campagna, sperduto tra i campi e gli alberi nacque a sorpresa una bambina. L'unico problema di questo paesino era che si chiamava Noialandia. Infatti, i genitori della nuova arrivata, non provarono tanta gioia nell'essere diventati mamma e papà. In quel piccolo paesino tutta la popolazione era annoiata. Le case erano costruite in modo arcaico e arredate con scarso gusto: avevano giusto qualche quadro raffigurante avi di famiglia, un tavolo, qualche sedia ed una manciata di piatti tristissimi. Non c'erano librerie né televisori, perché gli abitanti erano così pigri da non voler leggere né accendere la televisione, tanto per loro nulla era interessante.
interpretano dipendenza e autonomia
Il dritto e il rovescio della medaglia
Storia di una ragazza che ascoltava troppo i consigli degli altri
In un paesino in aperta campagna, viveva una ragazza bella, simpatica e intelligente, purtroppo aveva un difetto: era molto indecisa.
Un giorno in quel paesino arrivò un uomo che la notò subito, così le si avvicinò rivolgendole la parola; anche la ragazza si interessò subito a lui e così, una parola dopo l'altra, diventarono molto amici.
Passarono insieme prima giorni, poi mesi divertentissimi finché l'uomo le disse: "Devo partire, vieni con me!".
Questa notizia la sorprese e subito andò a chiedere consigli a tutti quelli che conosceva e tutti le rispondevano: "Ma sì, seguilo, si vede che siete fatti l'uno per l'altra!".
L'unico problema era che lei non lo amava, ma se tutte le persone che la conoscevano così bene dicevano che erano nati per stare insieme, magari l'amore sarebbe sbocciato dopo, così decise che sarebbe partita con lui.
Passarono gli anni e la ragazza era sempre più infelice, ma non sapeva decidere se sposarsi o lasciare il suo fidanzato.
Un giorno la ragazza andò a chiedere di nuovo consiglio a tutti quelli che conosceva e tutti le dicevano che la scelta giusta era proprio quella del matrimonio, ma lei si accorse che stava per commettere un altro errore, così lasciò il promesso sposo e finalmente imparò a non far dipendere le sue decisioni dagli altri.
Incontrò alla fine un ragazzo bello e bravo, se ne innamorò e, senza chiedere consigli a nessuno, se lo sposò.
E visse per sempre felice e contenta.
Sofia Olivari 1B segue in seconda pagina
La settimana di scuola nella neve a Lizzola ha rinvigorito i nostri alunni con sport e vita all'aria aperta.
La consegna delle schede ha fatto felici molti studenti e ha permesso ai meno capaci di fare il punto della situazione per riprendere il lavoro con maggior vigore e colmare le lacune rilevate. I genitori si sono presentati tutti e hanno accolto positivamente le indicazioni degli insegnanti.
Gli anni passavano e alla bambina ormai ragazza aveva imparato benissimo ad annoiarsi, così, come tutte le persone del paese non faceva altro. Un giorno, mentre si trovava a passeggiare in riva ad un laghetto, le successe una cosa mai accaduta prima: vide un cigno che nuotava superbo sulle acque limpide; la ragazza fu molto colpita dall'eleganza dell'animale, cosicché ogni giorno tornava ad osservarlo: finalmente mostrava interesse per qualcosa. Dopo aver riflettuto a lungo su ciò chs le stava accadendo, ne parlò con gli altri abitanti del paese che, in un primo tempo la derisero, poi iniziarono anch'essi ad apprezzare ciò che li circondava ed a poco a poco impararono tutti a coltivare degli interessi.
La ragazza da quel giorno capì che era molto più piacevole avere degli interessi piuttosto che non fare nulla. Decise così di indire un'assemblea nella quale con i suoi concittadini stabilì di cambiare il nome alla città, che da quel giorno si chiamò Interessilandia, la nuova città dove ogni cosa era motivo di scoperta e di stupore.
Federico Stroppa 1B
Con il secondo quadrimestre sono stati avviati tutti i nuovi laboratori , anche del sabato e come sempre gli alunni hanno affrontato con entusiasmo i nuovi compiti. Le attività nei Piccoli Gruppi sono sempre proficue e gli alunni si aiutano nei compiti per mettersi al passo con i compagni.
Anche gli insegnanti imparano nuove cose nei corsi di aggiornamenti attivati nel nostro istituto che quest'anno sono diversi e vertono sulla valutazione, la conduzione del gruppo e le relazioni con gli alunni problematici.
Shake e il contagio propizio
Non si sa se sia questo il vero motivo delle mode di oggi, ma vi racconterò lo stesso quello che successe nel lontano 1900 in un paese chiamato Shake, alcuni dicono che sia su Marte, io sostengo che sia nei nostri cuori, ma non perdiamoci in ipotesi.
A Shake viveva, con tutta la sua famiglia, Moky, una ragazza di circa tredici anni. Quando Moky aveva appena cinque anni e frequentava il terzo anno di scuola materna, i suoi genitori le chiesero che cosa le sarebbe piaciuto fare una volta alla settimana e lei pronta risposte: "Danza!". Subito venne accontentata, Moky si divertiva tantissimo, così, dopo la terza lezione lo disse a tutti i suoi compagni di scuola, che la seguirono in questa avventura. Quando frequentava la quarta elementare i suoi genitori le chiesero quale sport desiderasse frequentare lei, questa volta dopo qualche minuto, rispose: "Vorrei fare pallavolo!"
Moky si allenò per due anni, ma un brutto giorno la bambina ricevette una forte pallonata alla nuca e restò due anni in coma profondo. Poi, 1'8 Novembre del 1904 si svegliò, per la gioia immensa di tutti i parenti.
Dopo quattro mesi dal suo risveglio, Moky volle lasciare pallavolo: il trauma era stato troppo forte, così chiese ai suoi genitori se poteva comprare una radio e dei dischi; i genitori erano grandi collezionisti di dischi e furono ben contanti di farla felice.
Intanto tutti gli amici di Moky avevano preso a chiedere ai genitori di poter frequentare un'attività sportiva, infatti, questo interesse si stava lentamente estendendo in tutti i ragazzi del paese. Moky, invece ascoltava solo musica e un giorno chiese una cosa che nessuno aveva mai chiesto: desiderava danzare il charleston. Così tutti i parenti e gli amici unirono i loro sforzi per pagarle due insegnati francesi, che vennero in Italia ed aprirono una scuola e Moky poté cominciare a frequentarla.
Dopo tre anni lei chiese ai suoi amici se volevano unirsi a lei, tutti accettarono e tra essi c'era Derry il ragazzo che piaceva a Moky. I due per dieci anni ballarono insieme, quindi si innamorarono e si sposarono.
Moky diffuse in tutti i ragazzi l'interesse per qualcosa: dallo sport alla danza e la sua passione riuscì a contagiare anche gli adulti. Moky tuttora contagia anche noi con il virus dell'interesse ed è forse per lei che amo leggere ascoltare musica e fare animazione teatrale.
Greta Matilde Ragni 1B
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Bo si marzo 2006
ci insegnano a combattere... la noia
ESPERIENZA DIALOGO NEL BUIO
Nel mese di gennaio tutto il corso "A", in giorni diversi, ha visitato la mostra "Dialogo nel buio".
Noi, 3A, siamo stati accolti nell'istituto per ciechi, dove è stata allestita la mostra, da un assistente che ci ha divisi in tre gruppi, con un insegnante a testa, e siamo entrati nel percorso, ovviamente al buio, un gruppo alla volta.
Prima di entrare hanno consegnato ad ognuno di noi un bastone per ciechi, poi, inoltrati nel buio, abbiamo conosciuto la nostra guida non vedente che ci ha tranquillizzati e ci ha detto che ci saremmo abituati presto al buio.
All'inizio ci ha pervaso un senso di vuoto e di paura ma poi, come ha detto la guida, ci siamo abituati a camminare nell'ignoto.
Il percorso iniziava con i suoni e odori di una foresta, sentivamo, sotto i nostri piedi, uno strato di segatura e legni, ma che, al buio, sembrava sottobosco. A fianco a noi c'erano piante, rocce e abbiamo addirittura toccato l'acqua.
Più avanti le piante sono sparite insierneai suoni della -foresta e la guida ci ha fatto attraversare un ponte traballante che conduceva ad una barca. Quando siamo saliti tutti, si è messa in "moto", almeno a noi pareva così; infatti, per qualche minuto la barca ha ondeggiato e si sentiva il vento, sem-
The Zombies
In a dark evening we were wolking along a street when we saw two black shadows behind us.
We speeded up our pace but they were stili behind us.
We started to run so that the shadows could get lost and we turned at one corner and peeped over, but there wasn't anybody.
Then we saw the two zombies behind us, we screamed for fear and we escaped back home!!
Stefania Gazzola 3A
Giorgia Secchi 3A
brava proprio reale! Successivamente siamo entrati i una camera dove c'erano mobili e dove il pavimento era di parquet; le pareti erano tappezzate di quadri in rilievo che la guida ci ha chiesto di toccare per riconoscere che cosa rappresentassero.
Dopo aver girato per la stanza abbiamo cambiato tema: la città; le pareti erano diventate ruvide e sentivamo un gran trambusto; allungando le mani attorno a noi abbiamo trovato un'auto, una moto e una casella postale, la guida poi ci ha condotto verso una bancarella dove abbiamo potuto toccare (e lanciare!) della frutta e della verdura.
Arrivati alla fine la guida ci ha condotto in un bar dove abbiamo pagato e siamo stati serviti al buio.
Quando abbiamo finito tutti le nostre bevande la guida ci ha condotti verso l'uscita, è stato molto faticoso riabituarsi alla luce dopo tutto quel tempo.
Prima di ricongiungerci al resto dei compagni, ognuno di noi ha messo la firma su un librone che si trovava all'uscita. Questa esperienza ci ha fatto capire cosa vuol dire non poter vedere quello che ci circonda e abbiamo provato come si può sopravvivere senza la vista utilizzando gli altri sensi.
Stefania Gazzola e Giorgia Secchi 3A
The Joker
When we were ten years old we went to Andora and in a hostel we met a crazy man, the Jokers. One night the insane have assaulted our room. We escaped in the woods and the fog swallawed us. The day after we were in this room, the joker's room: we became cards, and the Jokers used us to enjoy him self. Help!
Tomas Strada Riccardo Zanini
Mostra nel buio
Venerdì 3 febbraio ci siamo recati alla mostra "Dialogo nel buio". Una volta arrivati sul posto abbiamo dovuto aspettare circa mezz'ora ma quando ci hanno chiamato ero agitatissima, continuavo a mangiare cicche e a non finire più di parlare ma non so veramente il motivo di questa tensione, forse non ero abituata a questo tipo di esperienza che mi spaventava nettamente. Dovevamo stare al buio per circa un'ora percorrendo alcune strade, accompagnati da una guida appunto non vedente.
II nostro obiettivo più importante consisteva nel vivere un'esperienza particolarissima cercando di metterci nei panni di un non vedente, capire e comprendere le sue difficoltà e sensazioni immedesimandoci con lui. Ci siamo divisi in due gruppi e siamo partiti, noi accompagnati da Claudia gli altri da Florinda. Siamo entrati in un tunnel e a mano a mano che si andava avanti la luce diminuiva fino a scomparire. lo ero impaurita e agitata, pensavo di non respirare più e attaccandomi a Simona, mi tranquillizzavo perché sapevo che in quel terribile buio non ero sola ma con ben sette persone più la guida.
Claudia ci ha guidato in un posto naturale, dove sotto ai piedi avevamo del terriccio e alla nostra destra una staccionata dove potevamo tenerci.
Siamo passati anche su di un ponte che dondolava e il terrore è decisamente salito.
Claudia, poi, ci ha proposto di fare un giro in barca e quello è stata la cosa più utile e rilassante della mostra.
Ci siamo anche seduti su delle panche di legno ed è iniziato il giro, io mi sono aggrappata a Jacopo e ho cominciato a pensare. Non so proprio a cosa stavo pensando, forse a Claudia, alla tristezza che potrebbe avere dentro di sé, ho riflettuto a lungo ed è stato il regalo più bello che Claudia potesse farci. Quel buio era interrogativo, volevi vedere cosa c'era davanti ma era tutto inutile o pensavi o ti annoiavi, non potevi fare altro che ascoltare Claudia, fare tutto quello che ti diceva perché quello era il suo mondo, la sua vita e noi eravamo quasi sconosciuti a quel buio che sembrava non finisse mai.
Dopo il giro in barca abbiamo percorso un altro pezzo di strada fino a trovarci davanti ad un oggetto a noi momentaneamente sconosciuto che dovevamo riconoscere.
I RAGAZZI DELLA PRIMA
Con la montagna non si scherza!
Rischia grosso il piccolo
Alessandro, alla ricerca di emozioni sugli sci
Questa storia inizia con un ragazzo di undici anni di nome Alessandro che, con sua madre e suo padre, doveva partire per il San Bernardo, un monte delle Alpi italiane.
Il tragitto in auto fu molto bello: Alessandro vedeva scorrere dal finestrino grandi montagne innevate, valli con piccole cittadine, intanto si immaginava su una di quelle montagne con degli sci ai piedi, pronto a lanciarsi dalla cima del monte contornato da boschi di pini e abeti,
per scendere rapidissimo, zigzagando tra gli sciatori inesperti che intralciavano il suo cammino. Nel bel mezzo del suo sogno ad occhi apetti, venne richiamato alla realtà da sua madre alla realtà: erano arrivati a destinazione.
La cittadina in cui avevano affittato una casa, sembrava un tipico villaggio di montagna, con le case a tetto spiovente, decorate e rivestite di legno. Gli abitanti sembrava si conoscessero tutti tra loro, molto cortesi con gli estranei e per niente antipatici.
Alessandro chiese subito alla madre se poteva iscriversi a un corso di sci, la mamma disse che ci aveva già pensato.
Le lezioni cominciarono il giorno dopo: lui si presentò puntuale, ammirando lo splendido
panorama che si stagliava davanti ai suoi occhi; vedeva boschi da fantasia che sembravano quelli degli elfi delle fiabe, il sole era un'abbagliante esplosione di rosa e di giallo, l'aria era salubre, dolce e nello stesso tempo pungente sulla pelle.
Alessandro mise gli sci per la prima volta, seguendo le attente indicazioni del maestro; pensava di poter partire "a mille" sulla pista più difficile, invece il maestro portò lui e i suoi compagni di corso su una discesina di poca importanza, che sembrava fatta per gli gnomi! Era molto deluso e quella sera andò a letto presto. Il mattino seguente però si sentiva pronto a fermare una mandria di bufali, era rinvigorito e voleva assolutamente scendere dalla pista più difficile.
Andò alle lezioni, faceva più fresco del solito, i piccoli stagni erano gelati e si poteva vedere che quella notte era nevicato; partirono col
Claudia, vedendo i nostri tentativi fallire ci ha suggerito che era una carta geografica e io, toccando lo stivale ho riconosciuto che era l'Italia.
La parte finale della mostra era il mondo della città, del caos e del traffico ed era molto difficile riconoscere le voci, i suoni e le forme, visto che dovunque andavamo ci sembrava fosse un vicolo cieco e dovevamo tornare indietro.
Subito dopo siamo arrivati ad un mercato dove dovevamo riconoscere i vari frutti o verdure ed è stato veramente divertente visto che alla fine mi sono ritrovata ad avere il bastone che sapeva di cocco.
Purtroppo abbiamo dovuto lasciare il mercato e avviarci al termine della mostra cioè al bar al buio. lo ho preso un succo all'albicocca e Simona uno alla pera. È stato molto emozionante e tutti quanti abbiamo preso una bibita differente. Claudia ci ha guida verso un divano, sempre al buio dove, dopo esserci seduti, abbiamo cominciato a tirare le conclusioni facendo molte domande.
La casa che mi ha colpito di più di Claudia è stata la sua età, 51 anni, cosa che non mi sarei mai immaginata, visto che al massimo potevo dargliene una trentina. Anche lei, infatti, ci ha detto che oltre alla voce ha anche un carattere molto giovanile e io stentavo a credere che avesse quell'età.
In fine è arrivato per Claudia il momento di riaccompagnarci alla luce e quando ho visto Claudia mi sono sorpresa; era magra, aveva i capelli bianchi, la faccia minuta e la pelle fredda come un ghiacciolo. Insomma era completamente diversa da come me l'ero immaginata. Questa visita è stata utile e allo stesso tempo fantastica ed emozionante. Non posso credere di essere riuscita a conoscere una persona al buio, ammirarla solo per quello che mi trasmetteva, per il suo coraggio e la sua infinita voglia di vivere. Insomma questa esperienza ci ha veramente insegnato a valutare le cose in altro modo, accettarle per quello che sono. Non avrei mai creduto di poter maturare così solo in un'ora e per di più al buio completo. Inoltre ringrazio di cuore queste persone che si sono dimostrate pazienti e comprensive nei nostri riguardi visto che per la prima volta siamo stati noi i diversi che abbiamo dovuto esplorare e capire il mondo dei non vedenti.
Martina Vaccani 3C
maestro che li portò su una pista accettabile con lo skilift, accanto ad essa c'era la più difficile di quella montagna e, quando il maestro stava facendo scendere gli ultimi allievi del corso, Alessandro, con sguardo deciso, la scrutò fin dove il suo occhio poteva arrivare: l'attrazione era troppo forte, sfuggì all'attenzione del maestro, andò a posizionarsi, fece un gran respiro e andò... Dopo appena due secondi cominciò a vedere sfocato tutto quello che lo circondava, poi non si sa bene cosa accadde, ma si ritrovò nel clima tiepido di una corsia d'ospedale: si era rotto una gamba, non avrebbe potuto certo sciare nei giorni successivi, la settimana bianca era irrimediabilmente.
Alessandro constatò che in certi casi non si dovrebbe fare di testa propria, ma accettare le condizioni di un adulto, che probabilmente la sa più lunga di un ragazzo di undici anni....
Lorenzo Teresi 1B
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Greta Fachin 1G
In onore della "Giornata della Memoria" in classe è stato visto il film "La vita è bella" di Roberto Benigni. I protagonisti sono Guido, un uomo ebreo scarno in volto, magro e allegro e Dora, sua moglie, ricca, bella, solare, ma soprattutto fedele. Il loro pargolo si chiama Giosuè, è un bambinetto ingenuo, piccolo, ma ciò che lo salva è la sua testardaggine.
Purtroppo la felice famiglia viene subito divisa dalle dure e crudeli leggi antisemite. Guido, da buon padre, vuole nascondere la verità al giovane ed innocente cuore di Giosuè, così gli dice che stanno prendendo parte ad un difficile ed organizzato gioco in cui si vince un carro armato vero. Il piccolo ne è entusiasta e così tiene duro fino alla fine.
Le scene che mi sono piaciute di più sono quando Guido "traduce" il tedesco, mettendo in risalto il fatto che farebbe qualsiasi cosa per suo figlio e poi il "rapimento" a cavallo di Dora, che fa vedere che l'uomo farebbe tutto per amore come d'altronde Dora stessa per lui. Alcune mie compagne hanno detto che il film è triste, ma io ho reputato più tragico "Il diario di Anna Frank" e "Jhona che visse nella balena", tutte storie vere. Questo film era molto bello, ma sempre una storia in parte inventata. La "Giornata della Memoria" è stata istituita per ricordare gli errori commessi dagli uomini: SE VENISSERO DIMENTICATI SI POTREBBERO RIPETERE! Quindi: "sbagliando s'impara".
Stefano Del Pin 1G
A me è piaciuto il momento del film in cui gli americani sconfiggono i tedeschi e quando Giosuè ascolta suo padre che fa finta di tradurre quello che dice il comandante tedesco, inventandosi le regole del gioco.
Claudia Sciarrillo 1G
Questo film parla di come Guido, per non far sapere al figlioletto Giosuè che sono in un campo di concentramento dove sfruttano le persone e poi le uccidono, gli fa credere che sono in un gioco e chi arriva per primo a mille punti, vince un carro armato vero. Le scene che mi hanno colpita di più sono quelle in cui Guido viene ucciso e quando Giosuè ritrova la sua mamma. Questo film è molto significativo e spiega bene cosa facevano nel campo di concentramento.
Giulia Salomone 1G
E' un film molto triste che in modo abbastanza ironico interpreta quel bruttissimo periodo. Mi auguro che una cosa così brutta non succeda mai più, ma spero anche che l'evento dello sterminio nazista NON VENGA DIMENTICATO DA NESSUNO!
Alessandro Roma 1G
Guido convince Giosuè che è tutto un gioco, ma in realtà non lo è, infatti, l'uomo torna sempre molto stanco perché viene sfruttato. Alla fine Guido viene mitragliato. Questo film mi è piaciuto molto perché è allo stesso tempo realistico e comico.
Giorgio Sabatino 1G
Alla fine del film Guido nasconde Giosuè in un armadietto di metallo e gli dice di uscire soltanto quando c'è silenzio.
Guido vuole raggiungere Dora, ma viene scoperto dai nazisti e fucilato.
Ruggiero Molinari 1G
Anche quando Giosuè, molto scontento, dichiara di voler tornare a casa, Guido, siccome non lo può accontentare, dice ad un signore che avevano conosciuto lì, di controllare se il cannone e le ruote del carro armato funzionassero e così il figlio si ricrede e afferma di aver cambiato idea: vuole continuare l'avventura!
OLIMPIADI MATEMATICHE
Questi sono indovinelli dei giochi olimpici matematici che si sono tenuti negli anni scorsi e vi invitiamo a risolverli. Per quanto riguarda quest'anno si terranno il 16 marzo 2006. Per chi volesse iscriversi deve rivolgersi alla prof. Speciale. Il costo per l'iscrizione èÜdi 3,50 euro.
Le piramidi
per le categorie Cl e C2
Queste due piramidi sono state riempite seguendo lo stesso metodo. Termina di riempire la seconda
Sonia Gervasi 1G
Nel film non mi piace che Guido cerchi di nascondere la verità al figlio Giosuè. Invece penso che la madre abbia un grandissimo cuore e soprattutto tantissimo coraggio perché lei è voluta andare nel campo di concentramento insieme a suo figlio e a suo marito. E infine il bimbo, secondo me, è spensierato perché crede costantemente alle parole del padre. Una scena mi è piaciuta in particolare: quando gli americani liberano gli ebrei, il bambino esce dal nascondiglio e vede un carro armato vero guidato da uno statunitense e in quel momento pensa che ha vinto il gioco.
Poi alla fine il piccolo protagonista fa un giro su quel mezzo di trasporto, vede poi sua madre e le dice: "Abbiamo vinto!". Anche se di per sé il film è un po' tragico e triste perché parla del nazismo, mi è piaciuto moltissimo perché è interessante e istruttivo, mi ha fatto vivere tantissime emozioni.
Francesca Gorini 1G
Guido cerca ogni giorno di incontrare Dora e man mano che il tempo passa gli manca di più. Un giorno ha la possibilità di dire dall'altoparlante: "Buongiorno principessa!".
Lei, sentendo la sua voce, si emoziona e pensa a quando potrà rivedere il suo Guido. I momenti che mi hanno coinvolto maggiormente sono stati quando i vecchi e i bambini venivano uccisi nella camera a gas venendo ingannati e quando Guido è morto nel tentativo di riunire la famiglia.
LE GUERRE E LE PERSECUZIONI NON SI POSSONO GIUSTIFICARE!
La scatola
Questa scatola presenta quattro scomparti delle stesse dimensioni. Il suo perimetro è di cm 112; qual è la sua area?
5 4 6 7 5 3
Livello
Strada Tomas 3A
2 4 6 8
Alessio Micozzi 3A
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La Marcia Maggio ci piace
La marcia Maggio è un'importante impegno mondano del nostro Istituto, che da più di trent'anni i genitori organizzano cercando sponsor per le attività e il vettovagliamento e che li vede impegnati tutto il giorno nella gestione dei vari momenti in cui è suddivisa. Come dice il nome si svolge negli ultimi giorni di Maggio ed è preceduta da una gara agonistica di corsa di 8 km a cui partecipano i genitori, i ragazzi e gli insegnanti. In palio ci sono numerosi premi per le diverse categorie di partecipanti. Seguono festeggiamenti all'interno della scuola con bibite panini e lasagne, estrazioni di premi ed esibizioni musicali e teatrali.
La marcia Maggio è un'occasione, non solo per i ragazzi, ma anche per le persone del quartiere, di osservare i lavori esposti dagli alunni all'interno dell'edificio. Infatti, come già sapete, sono proprio i ragazzi ad abbellire la scuola con dei cartelloni di ogni genere, con poesie struggenti e lavori in ceramica, nonché in legno, carta e stoffa.
Per sapere se questa manifestazione interessa al pubblico faremo un'intervista ad alcuni alunni di terza, i quali hanno maggior esperienza della manifestazione:
Olimpiadi di Torino 2006
Dai questionari è emerso che:
La marcia Maggio dell'anno scorso è stata molto interessante, una buona parte degli alunni ha partecipato alla corsa; purtroppo, nostro malgrado, solo pochi hanno assistito allo spettacolo musicale.
Il giudizio sui cartelloni è stato poco significativo dato che circa la metà dei partecipanti ha risposto negativamente.
La vendita dei cibi è stata apprezzata ma non quanto quella degli oggetti fatti dai ragazzi. In molti hanno comprato i biglietti della lotteria e la maggior parte è rimasta tutto il giorno alla Marcia Maggio.
La metà degli alunni è stata accompagnata dai genitori e parecchi parteciperanno anche l'anno prossimo.
In generale la Marcia Maggio è un evento che piace agli alunni e che potrà continuare negli anni futuri lasciandone la responsabilità ai posteri.
Riccardo Zanini
Jonathan Danilo Wijeratna 3A
E' stata interessante la Marcia Maggio l'anno scorso?
Avete partecipato alla corsa?
Avete assistito allo spettacolo musicale?
Se sì, è stato divertente?
Tutti i disegni e i cartelloni mostrati nei corridoi erano belli?
Avete comprato dei cibi?
Avete comprato più di due oggetti fatti dai ragazzi?
Avete comperato i biglietti della lotteria?
Siete rimasti tutto il giorno?
Siete rimasti solo la mattina?
Siete rimasti solo il pomeriggio?
Hanno partecipato anche i vostri genitori?
Parteciperete anche quest'anno?
Mia Mamma
con lei e purtroppo spesso è troppo presto.
Lei però ci lascia molto libere in quasi tutte le cose.
Ogni giorno, però, ci sgrida e ci stressa perché la mia camera è in disordine.
Di lei mi piace molto come si veste (non sempre), come si trucca, come si cura e tante cose del suo guardaroba.
Lei ama le sue scarpe (le tante scarpe), i suoi anelli (i tanti anelli) i suoi trucchi e non vuole che noi li tocchiamo (anche se qualcosa di suo ce l'ho sempre...).
Lei ci fa portare amici, ragazzi, ecc. a casa senza problemi e riguardo a queste cose è molto brava... però si lamenta sempre per come ci vestiamo.
La mamma è abbastanza contraria ai pearcing e ai tatuaggi.
Clamoroso il lancio pubblicitario delle Olimpiadi. Sono subito entrati in tv gli spot che reclamizzano l'evento, con i rispettivi sponsor, la martellante campagna pubblicitaria ha investito anche i mondiali di calcio in Germania. Torino, che ospita le gare, contribuisce a far considerare, anche se solo per il breve periodo in cui si terranno le gare, gli sport meno popolari rispetto al calcio, come lo sci , il pattinaggio e l'hockey.
Quando mai negli anni scorsi si è sentito parlare delle Olimpiadi invernali? Solo recentemente sono oggetto di maggior attenzione sport come la pallavolo, il basket, l'atletica e il tennis. Prima le televisioni trasmettevano soltanto le partite di calcio, come se esso fosse il sinonimo di sport. Oggi si vede che quando agli altri sport è dedicato un minimo di spazio televisivo, anche loro trovarono il sostegno della gente.
Questo si verifica anche con la maggiore attenzione che i media dedicano agli atleti e alle atlete delle discipline invernali, che tornando di grande attualità hanno risvegliato l'interesse collettivo.
In fin dei conti lo Stato italiano ha vissuto le Olimpiadi come un'ottima occasione per guadagnare soldi e popolarità.
Federico Fachin 3A
Caro papà
Caro papà ti scrivo perché...
Innanzitutto perché volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me e certamente continuerai a fare.
Inoltre trovo che sia più semplice per me comunicarti tutto il bene che ti voglio via lettera e non a voce anche perché, conservando codesta, saprai sempre (persino quando mi fai arrabbiare) che ti voglio un gran bene!
Comunque, al contrario di come ti dico quando ho la "luna storta", non ti cambierei con nessun altro: primo, perché dove lo trovo un papà così affettuoso, bravo in matematica e che mi installa i miei giochi preferiti sul computer? E poi perché senza di te rimpiangerei i tuoi buoni risotti.
necessario.
Grazie per avermi convinta che sono speciale.
Grazie per tutte le bici riparate e per gli orsi di peluche incollati e per i campeggi freddi ed umidi passati insieme. Insomma grazie per tutto!
Mia mamma è la donna più straordinaria che conosca! Non esiste giorno in cui lei non sia in ritardo. lo ci parlo e ci vado molto d'accordo e lei fa milioni di sacrifici per me, anche se ogni tanto litighiamo.
Lei lavora in una caserma militare... e sicuramente non fa molto, però in compenso, fuori dalla caserma, è molto occupata dalle nostre esigenze (danza, amici, ecc.) per fortuna ci accompagna da qualsiasi parte e a me fa molto comodo, anche se spesso io sono dipendente da lei perché quando lei vuole tornare a casa presto, io, piuttosto che prendere l'autobus, ritorno
A lei racconto quasi tutto e spero di non darle mai dei grossi dispiaceri perché lei ha molta fiducia in me. Mi piace molto anche quando mi fa le coccole.
La mamma ha i capelli mossi e scuri, però spesso se li stira; è alta e non tanto magra. È abbastanza simpatica e intelligente. Lei ha paura dei gatti e le piacciono i girasoli, porta gli occhiali; quando canta è intonata e ha una voce squillante. Sa cucinare molto bene quasi tutto. Comunque è inutile continuare a raccontare dei vizi e dei gusti della mia mamma perché lei è la migliore e io le voglio tantissimo bene.
Simona Rainone 3C
In più colgo l'occasione per dirti di essere meno permaloso e che quando ti diciamo che sei grasso lo facciamo scherzando.
Concludo questa lettera con i versi di una poesia che ti ho regalato da piccola.
Grazie per avermi fatto sentire che venivo per prima, qualsiasi fossero le richieste di tempo e denaro.
Grazie per tutti i buoni consigli che a quell'epoca ho ignorato ma che si sono rivelati poi utili.
Grazie per avermi fatto capire quanto ogni essere vivente sia unico e prezioso e come ognuno dipenda dagli altri.
Grazie per aver stabilito le regole e averle rese flessibili
Daniela 3C
Hanno collaborato:
Rosa D'Emidio Bianchi Simona Cerutti, Anna Montanari
Daniela 3C, Stefano Del Pin 1G, Greta Fachin 1G, Federico Fachin 3A, Stefania Gazzola 3A, Sosia Gervasi 1G, Francesca Gorini 1G, Alessio Micozzi 3A, Ruggiero Molinari 1G, Sofia Olivari 1B, Greta Matilde Ragni 1B, Simona Rainone 3C, Alessandro Roma 1G, Giorgio Sabatino 1G, Giulia Salomone 1G, Claudia Sciarrillo 1G, Giorgia Secchi 3A, Tomas Strada 3A, Federico Stroppa 1B, Lorenzo Teresi 1B, Strada Tomas 3A, Martina Vaccani 3C, Jonathan Danilo Wijeratna 3A, Riccardo Zanini 3A impaginazione: Valter Molinaro
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quando era
La redazione risponderà a tutte le domande che vorrete porci sulle attività scolastiche e le iniziative in corso. Saremmo felici di ricevere anche articoli o lettere da pubblicare sul giornalino.
mano 2006
segue dalla prima chi vincerà? chi perderà?
Il problema è che a mettere il dito nella piaga, si rischia di perdere voti.
Faccio qualche esempio: alla Fiera dell'artigianato di Milano, mi sono venuti i brividi al pensiero di poter competere con certa paccottiglia, siamo troppo deboli nelle innovazioni tecnologiche strategiche e sempre più piegati al volere delle multinazionali. In questi anni, si sono perse imprese importanti, l'ultima la Galbani, ceduta ai Francesi e insieme al formaggio, a rischio c'è anche il latte; siamo perfino riusciti in pieno delirio post-industriale, a smantellare la produzione dei telefoni, per poi telefonare con quelli degli altri, possedendo il numero di telefonini più elevato del mondo.
Abbagliati dalla pubblicità e dal mercato, oggi consumiamo prodotti privi di zuccheri, è bastato un bel sorriso, un bel corpo giovane e snello, e dallo zucchero siamo passati ai dolcificanti chimici, in molti casi cancerogeni, mettendo in crisi l'intero settore; inquiniamo come pazzi sforando tabelle giornaliere, mensili, settimanali e in mancanza di ricerca e di sviluppo di tecnologie innovative, ci propongono di ritornare "all'Età del carbone"; e, se non bastasse, aggiungeteci la famosa flessibilità del lavoro, degli orari, dello stipendio, il precariato, le pensioni, (sempre più magre), un esercito di badanti, di carità pelose e "il meno tasse per tutti", e riflettendo tra un casello e l'altro di un'autostrada sempre più cara in uno slalom fra buche, pezzi d'asfalto sollevati, ghiaccio e neve "ma con le cinture allacciate, chiederci: a chi giova tutto ciò? Siamo nel 2006 e per volontà politica, abbiamo ancora una ferrovia in molti casi a binario unico, una velocità commerciale da tartaruga con parassiti indesiderati a bordo e malgrado i debiti che come sempre restano pubblici, il
Governo di centro destra ha stabilito, con grande felicità dei cementieri, che la priorità è il ponte sullo "Stretto di Messina", mentre la Tav, a causa della Valle in rivolta, è una conseguenza della "devolution" e non per la mancanza di dialogo. Un altro bell'esempio di non governo, il prezzo delle case e degli affitti; per anni è mancata un'attenta programmazione del territorio e una politica pubblica residenziale; risultato? Prezzi alle stelle e grande felicità degli immobiliaristi, sconforto per le tasche della gente comune. Ma non basta, questa politica ha prodotto anche in città come Milano, la perdita di centinaia di migliaia di residenti, finiti nei comuni della cintura metropolitana, con ulteriore scempio del territorio e una mobilità veicolare impazzita. Sulle ragioni e sui torti si potrebbe continuare con centinaia di esempi, occorre invece andare avanti, ricostruire fiducia tra le persone, coinvolgerle e progettare scenari di un futuro possibile, più vivibile e a misura d'uomo.
Al bando i polveroni e le turbe psichiche berlusconiane, ci dicano che cosa intendono fare, con quali risorse e dove reperirle.
Un altro argomento forte di questa "Campagna elettorale", il bisogno di sicurezza, il problema dell'immigrazione, la guerra/non guerra in Iraq, agitati per far credere che il centro sinistra su questi temi non ha una politica convincente.
C'è chi pensa che questi problemi si risolvono aumentando le forze di polizia, rendendo più cruento lo scontro, scoprendo magliette offensive, alzando muri, facendo credere che ogni emigrato sia un potenziale criminale e chi viceversa invita ad agire sulle cause, sull'emarginazione, riprendendo una politica di cooperazione, del dialogo con pari dignità, ripudiando la guerra ma senza strumentaliz-
Elezioni politiche in Palestina LA SCELTA DEL PUNTO DI VISTA
Succede sempre allo stesso modo quando accadono avvenimenti politici di rilievo internazionale. Si scatenano i commentatori più autorevoli, si prende posizione a favore o contro, si utilizza l'avvenimento a conferma e sostegno delle proprie convinzioni.
Così il lettore medio, quello che ancora ha un sano desiderio di informazione e che non si rassegna alle news da discount che ormai arrivano da più parti, fa un'enorme fatica a capire e a formarsi una sua opinione personale.
A proposito delle ultime elezioni politiche nei Territori Palestinesi, i volontari dell'associazione Amal Bambini per la Pace hanno avuto la sensazione di sentirsi come dei privilegiati... nei giorni di permanenza e lavoro con i bambini hanno assistito alla campagna elettorale, qualcuno si è fermato anche come osservatore internazionale alle elezioni e soprattutto hanno parlato con la gente comune, quella che alla fine ha decretato la vittoria schiacciante di Hamas su al Fatah, il partito di Yasser Arafat. Certo, non possiamo nascondere che
questo risultato ci preoccupa e ci fa pensare.
E le maggiori preoccupazioni riguardano il lungo periodo, poiché Hamas non è solo un partito politico, ma anche un sistema culturale di ispirazione religiosa.
Dunque il pericolo di una svolta confessionale delle istituzioni educative (e non solo) si fa certamente più concreto e realistico.
zare la pace e il diritto alla difesa, sostenendo una lotta serrata al terrorismo e ai suoi fiancheggiatori. Pretendere maggior sicurezza, significa anche avere un lavoro decoroso e uno stipendio che sia tale, una casa a un prezzo equo, una scuola che funzioni, un ambiente più vivibile, più giustizia; ma se è evidente che tutto ciò ha un costo, allora non è possibile sostenere "meno tasse per tutti" ma chi guadagna di più, paghi di più per aiutare gli altri a crescere, sostenendo nei fatti una politica di solidarietà, che è mancata.
Colpire le rendite finanziarie è una risposta che l'Unione ha sottoscritto nel "Programma", una scelta che fa già la differenza tra una politica di centro sinistra e di centro destra, tra chi deve pagare e chi no; montagne di denaro sottratte per legge al fisco, che non hanno dato un posto di lavoro, un andazzo speculativo finanziario che non ha prodotto nulla di buono e che ha contribuito a sgretolare il sistema economico produttivo italiano. Messe così le cose, si arriverebbe alla conclusione che il centro
destra non sa governare mentre il centro sinistra ha una soluzione per ogni problema. Se dallo scontro elettorale da tifoseria calcistica, si passasse al confronto, si renderebbe la scelta per gli elettori più comprensibile, ma non dimentichiamoci che noi non voteremo i candidati che hanno lavorato meglio, che hanno governato meglio, ma una lista che il bilancino della mediazione politica avrà prodotto e che l'unica forma di democrazia messa in campo per la scelta del leader, sono state le primarie del centro sinistra.
Oggi l'Unione ha un programma e anche gli uomini per attuarlo; ora è il momento dell'unità di tutto il centro sinistra per poter vincere alla Camera e al Senato, consapevoli che il machiavellismo della politica italiana ha già prodotto, con la nuova legge elettorale, un'altra anomalia: in caso di una mezza vittoria, cioè se il centro sinistra vince alla Camera e al Senato il centro destra, si aprirebbe immediatamente una stagione di compromessi logoranti e il rischio d'ingovernabilità porterebbe o il ritorno alle urne o peggio e per il "bene dell'Italia", all'ipotesi di sacrificare il leader del centro sinistra, per un'alleanza con il partito di Casini e a quel punto...
Diego Arnaboldi
nefficienza dei servizi. "Succede in tutto il mondo" si potrebbe ribattere, ma in questo particolare contesto il movimento di Hamas è stato molto attento nel puntare tutta la sua credibilità sulla trasparenza e sull'erogazione di servizi assistenziali come scuole, dispensari di medicinali e distribuzione viveri.
Tra le ragioni del suo successo dobbiamo aggiungere anche una grande disciplina interna del partito islamico, in ogni collegio - ad esempio - si sono presentati esattamente lo stesso numero di candidati rispetto ai posti disponibili.
le maggiori preoccupazioni riguardano il lungo periodo, poiche Hamas non è solo un partito politico, ma anche un sistema culturale di ispirazione religiosa
Tuttavia proprio il fatto di avere avuto contatto diretto con la popolazione palestinese, ci impone di fare alcune considerazioni. Se non altro per provare ad entrare nel punto di vista della gente comune che non è quello dell'occidentale che osserva dall'esterno.
Abbiamo ascoltato persone a Betlemme, a Jenin, a Nablus stanche della gestione clientelare che contraddistingueva la precedente amministrazione, della corruzione e dell'i-
Tutto questo a fronte del caos di Al Fatah e di alcuni partiti della sinistra che hanno disperso le forze in innumerevoli candidature. I risultati elettorali poi se vengono letti in termini assoluti, riportano un altro dato interessante. I votanti per Hamas sono stati 440.409, mentre i votanti per al Fatah 410.554 (confrontare rapporto del Comitato Elettorale Centrale). Successivamente, per il meccanismo elettorale che Hamas ha intelligentemente sfruttato, i seggi assegnato al Parlamento sono stati 74 contro 45. Non so se tutto questo è sufficiente per frenare gli allarmismi e aspettare
a dire che il popolo palestinese abbia improvvisamente svoltato verso l'integralismo e il fondamentalismo religioso. Anche se bisogna ammettere che negli ultimi decenni questi elementi si siano notevolmente diffusi in una società, quella palestinese, che pure è sempre stata laica e aperta al dialogo e agli scambi culturali.
A nostro avviso, il motivo di questa diffusione è anche (e soprattutto) da attribuire alla costante pressione militare dell'esercito occupante e alla crescente espansione delle colonie.
Ma proprio per questo non bisogna smettere di condannare tutte quelle forme di lotta che uccidono civili innocenti sia nei raid aerei che negli attentati kamikaze.
Proprio per questo in nessun caso va strumentalizzata la religione all'interno di un conflitto che è nato e deve rimanere solo politico. Il vero peccato originale, da sempre, è strumentalizzare Dio per degli interessi soltanto umani.
contava che il sindaco eletto nelle file del movimento islamico, tra le prime cose ha voluto incontrare la piccola comunità cristiana della città.
Una nostra amica di Betlemme, Ahlam, ci ha confidato di essere preoccupata per il pericolo di islamizzazione delle leggi, ma che alla fine è contenta che Al Fatah abbia perso perché non aveva più alcuna fiducia nei suoi rappresentanti.
Da rilevare anche il corretto svolgimento della procedura elettorale. Non ci sono state contestazioni o problemi ai seggi. Le operazioni di scrutinio sono state rapide e trasparenti, avvenute sotto la supervisione di numerosi osservatori internazionali.
Dal punto di vista di una popolazione che convive con un esercito occupante, queste elezioni ci sono sembrate un'altra prova di maturità
Dal punto di vista di una popolazione che convive con un esercito occupante, queste elezioni ci sono sembrate un'altra prova di maturità.
Tra la popolazione abbiamo raccolto qualche perplessità per il risultato, ma nessuna sorpresa, molta gente lo aspettava. Khader di Nablus diceva che la metà di quelli che hanno votato Hamas non sono dei fondamentalisti, mentre il parroco di Jenin ci rac-
Ci auguriamo, anche per i bambini che assistiamo e le loro famiglie, che responsabilità, disponibilità al dialogo e amore per la pace siano ora realmente cercate e perseguite.
Da entrambi i governi.
Don Costantino Fiore www. associazioneamaLorg ama/ onius@yahoait
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Nh la no Biblioteca Gallaratese '"""" Via Quarenghi, 21 20151
MILANO
Incontri in Biblioteca
Lombardia
Le mostre
Personale di pittura Edoardo Bassi
La mostra rimarrà aperta dal 11 al 25 marzo
Orario di apertura: lun - sab 10.00 - 19.00
Ingresso libero
Inaugurazione sabato 11 marzo ore 16.00
Edoardo Bassi, pittore milanese, dopo la formazione presso la Scuola Artefici dell'accademia di Brera ha proseguito la produzione pittorica dedicandosi particolarmente al tema della natura. La mostra si inserisce nella serie dedicata ai pittori attivi nella Zona Otto.
Bus: 40, 68, 69, 80 MM1: Bonola, Uruguay
comitato soci ipercoop Bonola appuntamenti
giovedì 16 - Museo Diocesano - Carlo e Federico venerdì 17 - Biblioteca di via Senato - I Macchiaioli domenica 19 presso l'Auditorium Omnicomprensivo di via Natta alle ore 15,00
FESTA DI PRIMAVERA - spettacolo del Trio Simonetta Interlandi, Alessandra Cattaneo, Nadia Pazzaglia. Gli inviti si ritirano presso la Sezione Soci Ipercoop Bonola a partire da martedì 7 dalle ore 17,00 alle ore 19,00
giovedì 23 - Brescia - Gauguin e Van Gogh lunedì 20/27 e 10 aprile - Prof.ssa Torterolo - Michelangelo
giovedì 13 aprile - Treviso - La via della seta, civiltà cinese
El vott de Mars, fésta de la dona
(dedicata agli uomini)
El vot de mars per i donn l'è festa, per tufi i donn del mund, d'ogni culur, che sempre, ne la gioia e nel dulur, in i nostrer cumpagn e per nùn quésta l'è giurnada d'impegn e in ch'el di chi gh'ém de fai ripusà per tut' e! dì. Incoeu fem de magià, poeu la bugada, tirum via la pulver sùi cifun, scuvum per téra, stirum i calsun, e sgùrum i padei vunc de fritada, incoeu fém nùn quél che fan sempre lur, démes de fa per salvà l'unur. Hou schersà, se capir, l'è minga inscì la manera de fa per vurég benn, laurà un di perché cunvegn e segùtà a fas servì, bisogna recugnus, cari cumpagn che a cuinpurtas inscì fém dournà dagn. Bisognarà dag sempre una man, fa una volta ogni tant un guai mestè, dag no dumà fastidi per i pé, no doùmà per incoeu, ma amca duman, tùti i dì eh' ém de fa in manera sien no mort fadiga quand l'è sera.
Incoeu per vès sicùr de fai cuntent, se voeurum fag un bel regal duem pientala lì de pascià bali, deun dismétt de cumbinà mai nient. Per la miè, la mama o la murusa purtem a cà una rama de mimosa.
Antonio Falanga
(da la raccolta di poesie "Una pignata de risot cunt i cudigh e i burlott" )
BREVI COOP
Hanno avuto successo gli incontri organizzati dal Comitato Soci Coop di Bonola, presso il centro anziani "la porta del cuore" in via Appennini. Dal 20 al 24 febbraio tre incontri sulla sicurezza nell'alimentazione, nei servizi, della persona. Le conferenze sono state tenute da esperti e seguite da centinaia di cittadini del quartiere. Sabato 25 febbraio si è tenuta l'assemblea dei soci prestatori di Coop Lombardia. Oltre trecento soci hanno partecipato e discusso con il vice Presidente di Coop Sergio Ferrario sull'andamento della cooperativa e sui vantaggi del prestito sociale.
Il gruppo Gallaratese: Incontriamoci per Romano Prodi Presidente
In vista delle ormai prossime elezioni politiche del 910 aprile, con lo scopo di appoggiare la candidatura del leader dell'Unione, sono promosse le seguenti iniziative che si terranno presso la Cooperativa Labriola di via Falck 51:
Mercoledì 15 marzo ore 21
Invito ad un torta-party, nel corso del quale presenteremo le nostre iniziative elettorali e ci confronteremo su temi che interessano direttamente noi cittadini
Giovedì 23 marzo ore 21
Incontro/dibattito su "Scuola: la legge Moratti e le proposte programmatiche dell'Unione". Interverranno: Stefano Draghi, Rosa De Midio e Sergio Monguzzi
Venerdì 24 marzo ore 21
Incontro/dibattito sul tema "Lavoro: diritti e crescita camminano assieme". Interverranno: Franco Calamida e Antonio Pizzinato
Giovedì 6 aprile ore 21
Incontro/dibattito su: "La sanità che vuole l'Unione". Interverranno: un "Testimoniai" (dalla fabbrica del programma), Medici ospedalieri.
ULTIMI LEMBI DI CAMPAGNA MILANESE
In
Avrete senz'altro visto il film "L'albero degli zoccoli". Il regista Olmi ci racconta una storia contadina che si svolge nella campagna bergamasca nei primi anni del 1900.
Un fittavolo, per fare le suole di un paio di zoccoli al figlio, taglia abusivamente un salice lungo un fosso della campagna in cui lavora.
Il fattore se ne accorge, riferisce al padrone ed applica la regola: sfratto immediato. A San Martino, nel freddo e nella nebbia, il fittavolo carica le povere masserizie su un carretto e lascia la cascina dove per anni ha abitato e lavorato con la famiglia.
Situazione emblematica di quei tempi lontani in cui il contadino si trovava in balia del padrone. Ora, cento anni dopo, nei primi anni del 2000, nonostante leggi, regolamenti, costituzioni, repubbliche, la vicenda si ripete.
Siamo alla cascina "Campazzo" nel bel mezzo del parco comunale "Ticinello", a sud-est di piazza Abbiategrasso in Milano. Il fittavolo Andrea Calappi è stato sfrattato, tramite sentenza della Corte d'Appello, dalla cascina dove la sua famiglia e lui stesso abitano e lavorano dal
1952. Ma vediamo che cosa è successo. Andrea Calappi non ha tagliato alberi per preparare zoccoli ai figli. Calappi e la sua famiglia lavorano bene e stanno bene. Non hanno problemi economici, non rubano al padrone, amano la campagna e la zootecnia, lavorano di buona Iena ed aprono la cascina, le stalle e la campagna ai visitatori e alle scuole.
Fanno educazione ambientale oltre che lavorare la terra e allevare mucche. Ora il padrone della cascina e della terra, Ligresti, vuole cacciare Calappi, non per edificare (non potrebbe perché il piano regolatore dei comune di Milano ha dedicato quell'area a verde), ma per gestire direttamente il territorio e la cascina tramite una sua nuova azienda agricola. Questa la motivazione di Ligresti per espellere l'attuale fittavolo.
Il proprietario ha i suoi diritti e li fa valere, promettendo di ottemperare a leggi, regolamenti e vincoli comunali nella sua futura gestione.
II contratto di affittanza è scaduto e quindi la cacciata del fittavolo apparentemente non fa una piega. Ma qui c'è un "MA" monumentale.
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1) Nonostante la sentenza d'appello, personalmente credo che, se non ci sono inadempienze contrattuali da parte del fittavolo, e nonostante la scadenza del contratto di affitto, nel 2000 non sia possibile né moralmente né legalmente sfrattare in tronco un agricoltore e la sua famiglia, dando un taglio netto a fronte di cinquant'anni di intenso e onesto lavoro, nonché a fronte di un entusiastico impegno nel campo dell'educazione ambientale. Si tratta, per quanto riguarda Ligresti, di essere sensibili alle esigenze di chi ha dedicato una vita alla coltivazione, all'allevamento e all'ecologia, nonché di riflettere sulle istanze dei cittadini e del comune che vedono nella cascina Campazzo e nella famiglia Calappi i sicuri punti di riferimento per la tutela e la valorizzazione del parco Ticinello. Si tratta, per quanto riguarda Calappi, di trovare un awocato con gli attributi che lo sappia difendere. Si tratta, per quanto riguarda l'amministrazione comunale, di riflettere sulla situazione creatasi e di porre in essere tutte quelle azioni atte a salvaguardare non solo la produzione agricola e zootecnica nella periferia della città, non
solo il lavoro e la dignità dei piccoli imprenditori agricoli in via di estinzione, ma anche la tradizione storica e la promozione dell'educazione ambientale. Si tratta di valorizzare, nell'ambito del "Parco Agricolo Sud Milano", la cui delega è stata affidata all'assessora provinciale Bruna Brembilla, anche la struttura del parco urbano "Ticinello". ll comune di Milano deve tener fede ai programmi e alle promesse e fare rispettare i vincoli relativi alla costituzione di questo parco urbano. Durante un'assemblea popolare indetta in proposito il 2 dicembre 2005 il consigliere comunale Ds Aldo Ugliano ha dato tutta la sua disponibilità a studiare il problema ed ha dichiarato di aver già presentato una mozione ufficiale in Consiglio Comunale sulla situazione della cascina "Campazzo" e di altre aree e cascine milanesi che si trovano in analoga precarietà.
La cittadinanza ha già espresso nella citata assemblea e in varie altre assemblee popolari la ferma volontà di mantenere in vita la cascina Campazzo insieme alla famiglia che da anni vi opera.
La Provincia di Milano ed in particolare l'assessorato all'ambiente cui il presidente Penati ha dato delega per la cura del Parco Agricolo Sud Milano, certamente sta riflettendo sulla scabrosità della situazione e immagino
che non rimarrà insensibile al problema. Ci vuole coscienza e coraggio e tenacia. Ci vuole volontà di agire nella legalità e di considerare e valutare contestualmente diritti e doveri di tutti, da quelli di Calappi, della cittadinanza, degli enti locali, a quelli del proprietario Ligresti. Mi auguro che Andrea Calappi non debba ricorrere alla Corte di Cassazione e che Comune e Provincia di Milano riescano a raggiungere con Ligresti una giusta soluzione del problema.
2) Ligresti, in attesa di tempi in cui gli amministratori pubblici locali deliberino una variante al piano regolatore tesa a rendere edificabile l'area in questione, dichiara il suo desiderio di riappropriarsi della gestione dell'area di sua proprietà e di dare continuità alla conduzione agro-ecologica della zona. D'altra parte, questa non è una mera fantasia: sembra che lo strumento delle varianti al piano regolatore sia già stato utilizzato per altre aree agricole e/o verdi ed, in particolare, per una parte del ben noto lotto 181, sito entro i confini comunali, in località Trenno, tra la via G. Rizzardi, la via De Chirico e la strada poderale per la cascina Fanetta. Pertanto rimaniamo vigili e stimoliamo gli amministratori ad essere più cauti e trasparenti nelle loro deliberazioni.
Non vogliamo ritornare ai tempi dell'"Albero degli zoccoli"! Giu.Sac.
marzo 2006
pericolo la vocazione agro-ecologica del parco Ticinello e della cascina Campazzo
12
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dal paesaggio
alla figura
Dal 13 al 25 febbraio, si è svolta presso la biblioteca di Baggio una mostra di pittura del Maestro Vito Stabile.
Emigrato da Trapani a Milano, si dedica con passione al disegno biografico di personaggi religiosi, politici e dello spettacolo, tra i quali il compianto Gino Bramieri, e al paesaggio. Scultore, pittore, partecipa a mostre e concorsi ottenendo importanti premi e riconoscimenti.
Nel 2001, dopo aver conferito il titolo onorifico di Maestro d'Arte dell'Accademia Italiana del Terzo Millennio, conquista il Premio Internazionale d'Arte "Biennale di Milano" e nel 2005 il Premio Internazionale "Biennale di Pero", per un'opera a carattere sociale.
Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, italiane e straniere.
Il luogo dell'evento non è esaltante: muri ingialliti, macchie d'acqua piovana sul soffitto, bacheche scricchiolanti, e una vista del sopralzo espositivo affacciato sui tubi del riscaldamento.
Al primo impatto, l'istinto era di fuggire, ero venuto per vedere personaggi e paesaggi e mi trovo davanti facciate di chiese, discariche, bambini che piangono e poverà gente, con delle sfumature di giallo e marroni che accentuavano la disperazione.
Al di là dell'inaugurazione, alla quale hanno partecipato numerose persone, amministratori comunali e critici d'arte, l'ambiente era troppo castigato e la luce non adatta per apprezzare le qualità delle opere del maestro autodidatta.
Una natura morta con una grande conchiglia che mi ricorda De Pisis, il volto scavato di una contadina che mi rimanda a Migneco e poi alcuni capolavori di una espressività profonda: resto e comincio ad osservare.
"Il pianto degli innocenti", nel quale si legge la paura dei bambini, la loro curiosità, lo stupore, l'osservazione di ciò che accade intorno, una sensibilità umana di una tenera età che l'artista ha impresso con bravura nei volti dei tre bambini di colore, di nazionalità diverse; "Il pescatore a riposo", invecchiato nel volto, nelle pieghe della pelle, nel modo di vestire, che non vive nell'ambiente in cui è stato collocato, una pittoresca città di mare, ma quello della sua riflessione, che le pennellate ad olio del maestro hanno voluto dare.
Passo oltre, sul tavolo diverse
Far rivivere i
recensioni che aiutano il visitatore a conoscere l'artista; leggo quella di Cristina Colzani, accapponandomi la pelle dal disappunto, e mi chiedo se il maestro la condivide ancora: "...la sua arte, libera da accademisti o costrizioni stilistiche, riflette una personalità che ha preso coscienza della pericolosa contrapposizione tra la strada dell'uomo e della natura...".
La verità come sempre appartiene all'artista, a noi solo ipotesi interpretative della sua opera; la polemica è sulla pretesa di spacciare una falsità come naturale, quasi che l'uomo, figlio di questa Terra e quindi con tutti gli elementi che la natura rappresenta, non debba rivendicare il diritto di sopravvivere migliorando la propria vita, e non comprendere come in natura si può passare da un terremoto ad un bellissimo mare calmo, con la stessa facilità che l'uomo costruttore a fin di bene, debba misurarsi con l'uomo distruttore; un agire evolutivo continuo dell'Universo, nel quale, a prescindere dai nostri comportamenti, la natura, modifica, trasforma, diventa malvagia.
ANairobi (Kenya) il 60% della popolazione vive nelle baraccopoli. Molte di questi insediamenti si sono sviluppati intorno alle discariche perché gli abitanti, poverissimi, cercano un minimo di sostentamento dal recupero di parte dei rifiuti. Da poco è stato realizzato un progetto che coinvolge le associazioni locali al fine di insegnare ai giovani a riciclare i rifiuti, ricavandone anche denaro per poter vivere. Carta, bottiglie, tessuti, pelle, metalli, gomma vengono selezionati e riutilizzati. Dal compostaggio degli scarti di cibo, erba e legno, ricavano concime.
Il progetto si chiama "Trash and cash" ossia: l'immondizia è denaro. In questo modo, inoltre, un grande quantitativo di rifiuti viene sottratto alle discariche.
E veniamo in Italia. Ho appena letto (Repubblica del 6 febbraio) del progetto "Last Minute Food" (cibo dell'ultimo minuto).
Si tratta di recuperare il cibo che i supermercati eliminano perché in scadenza, per regalarlo alle mense dei poveri. L'idea è venuta al prof. Segrè, Preside di Agraria a , Bologna che, con una equipe di collaboratori, ha studiato i flussi del cibo all'interno degli ipermercati.
Si mandano in discarica alimenti ancora commestibili per fare posto agli arrivi più freschi e le cifre sono impressionanti: un ipermercato può buttare via in un anno 1.700 quintali di prodotti alimentari.
L'intera catena di distribuzione alimentare italiana getta 238.000 ton-
nellate per un valore di 881 milioni di euro: potrebbero mettersi a tavoladalla colazione alla cena - 620.000 persone al giorno. "Last Minute Food" è già presente in alcune città. Il Comune di Ferrara inoltre fa sconti del 30% sulla tassa rifiuti a chi dona alimenti alle associazioni. Più cibo nei piatti dei poveri significa anche meno cibo e meno imballaggi in discarica.
E sta prendendo piede anche in Italia la pratica dei "detersivi alla spina" rr
il meno possibile perché ai costi di funzionamento di quelle legali, si aggiunge il costo che la società paga in termini di illegalità e di danni all'ambiente a causa del proliferare delle discariche abusive sulle quali prosperano le eco mafie.
Salviamo la legge sui beni confiscati alle mafie
E a proposito di mafie, vorrei segnalare che sul sito www.libera.it potete aderire all'appello lanciato da "Libera" l'associazione fondata da Don Luigi Ciotti. Che da anni si batte contro la mafia.
Succede che da oltre vent'anni La legge Rognoni-La Torre consente di aggredire le ricchezze accumulate dalle mafie.
Grazie a questa legge, sui terreni confiscati coraggiose cooperative di giovani hanno dato vita a coltivazioni di olivi, vitigni, granoturco.
Molti degli immobili confiscati sono stati destinati a sedi di servizi sociali o trasformati in caserme delle forze dell'ordine.
Ma un recente disegno di legge (articolo 3 del disegno di legge AC 5362) potrebbe vanificare tutto il lavoro fatto sin qui.
ossia la possibilità di ricaricare un contenitore che viene così riutilizzato più volte. Punti di ricarica dei detersivi sono già attivi a Firenze e in molte città del Piemonte. Il risparmio medio annuo di plastica è di circa 10 chili per ogni punto vendita. E' veramente importante e prioritario che le discariche vengano alimentate
0fiera del consumo critico 45wrAÄ Ä e degli stili di vita sostenibili colft Ü i Milano - 18 e 19 marzo 2oo6 (AMA: Spazio SuperstudioPiù Via Tortona 27 (M2 P ta Genova)
Quindi liberi di credere quel che si vuole, per quanto mi riguarda, il mio omaggio al maestro e di proporre al giornale la fotografia dell'opera: "Metropoli nel caos", non per sottolineare l'invivibilità delle metropoli con i suoi grattacieli, sempre più alti, ma la speranza, la sfida di un ardire umano in bilico, o se preferite, in equilibrio, ma tenacemente attaccato alla propria vita, consapevole del pericolo, ma senza rinunciare alla sua opera.
Diego Arnaboldi
TECA01.061E PER 111
SICUREZZA ED Il
RISPARMIO EfIERGETICO
L'associazione "Libera", che raccoglie più di 1200 associazioni nazionali, scuole, cooperative, chiede attraverso questo appello un serio e approfondito ripensamento del disegno di legge delega soprattutto per quanto riguarda la revisione dei provvedimenti definitivi di confisca.
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Istituto d'interesse regionale
marzo 2006
J L,A N` L
pagina 13
rifiuti
LA FIRMA
E IL TUTORE
Gentile Aw. dal Maso, mi rivolgo a Lei al fine di ottenere un chiarimento sul comportamento da adottare trovandomi nella necessità di togliere la firma ad una persona di 82 anni ormai incapace di apporre la propria sottoscrizione.
Mi chiedevo, inoltre, se debba
...chiedi all'avvocato
Cristina dal Maso, del Foro di Milano, risponde ai vostri quesiti in materia di diritto civile, con particolare riferimento al diritto di famiglia. inviare alla redazione di Milano19 per email a: milano_19@libero.it oppure tramite posta, in via Appennini, 101/B - 20151 Milano
essere nominato tutore per uno dei figli. forza il marito - peraltro ottantaquattrenne - oppure anche
L'AVVOCATO RISPONDE...
Gent.ma Sig.ra Donatella, dal quesito che Lei mi pone non emerge se l'impedimento dell'anziana signora sia dovuto ad un disturbo della capacità di intendere e volere - tale da renderla inidonea alla cura dei propri interessioppure ad un problema motorio della mano o dell'intero arto. Nel caso in cui la signora abbia dei disturbi della coscienza tali da determinare un'infermità di mente, secondo quanto previsto dagli arti. 414 e sgg. c.c., sarà necessario procedere all'interdizione.
La legge richiede, quale requisito necessario, l'abituale infermità di mente pur non essendo necessaria una tipica malattia psichiatrica, ma bastando che il soggetto risulti patologicamente alterato in modo tale da non essere più in grado di comprendere il valore ed il senso delle proprie manifestazioni di volontà.
L'interdizione può essere richiesta dal coniuge, dai parenti entro il quarto grado e dagli affini entro il secondo grado. Per ottenere l'interdizione è necessario fare ricorso all'autorità giudiziaria che, al termine dell'accertamento delle effettive residue capacità dell'interdicendo, si pronunzierà con sentenza prowedendo, contestualmente, alla nomina del tutore che ben potrà essere un figlio e non necessariamente l'anziano coniuge.
Il tutore si sostituisce completamente all'incapace che, pertanto, perde la capacità disporre validamente dei propri diritti patrimoniali.
Nel caso in cui, invece, il problema della signora sia solamente di natura fisica, le consiglio di ricorrere all'amministrazione di sostegno.
Questa figura è stata recentemente introdotta nel nostro ordinamento dalla Legge n. 6 del 9/1/2004 e prevede la nomina da parte del Giudice di un amministratore che affianchi la persona che, per effetto di una menomazione fisica o psichica, si trovi nell'impossibilità, anche temporanea, di provvedere ai propri interessi.
Questa misura si distingue dall'interdizione perché non viene richiesto uno stato di abituale infermità, ma possono ottenere copertura quelle situazioni in cui si abbia una compromissione anche solo fisica.
Il Giudice indica, oltre alla durata dell'incarico, anche gli atti che il beneficiario deve compiere con l'assistenza dell'amministratore mentre per quanto non espressamente indicato questi potrà agire autonomamente.
Cordiali Saluti
L'Associazione offre assistenza a tutti i cittadini anziani in difficoltà della Zona 8. Il servizio è informativo (raccordo con Servizi e Istituzioni Pubbliche) e d'aiuto, con accompagnamento a visite e terapie con auto propria, mezzi pubblici o taxi, aiuto nella spesa, compagnia disbrigo pratiche burocratiche di vario genere.
Cerchiamo volontari per accompagnamento a visite, spesa, compagnia, piccoli lavoretti ecc. (impegno saltuario). E' stato attivato, in seguito alla convenzione fra l'Auser19/Filo d'Argento e la Cooperativa Edificatrice Lampugnano, il servizio per i Soci anziani in difficoltà.
UNIVERSITÀPOPOLARE
Si accettano le iscrizioni per il corso di alfabetizzazione all'uso del computer; Contattare Bruna.
Presso la sede Auser19, Stefania ha iniziato la raccolta delle poesie dei Soci:
IRAQ
Ospite della nostra rubrica è Federica Rimes, residente da molti anni nel nostro quartiere. Federica ha realizzato da poco tempo il suo più grande sogno: scrivere un libro e vederlo pubblicato.
Il libro che titola "Una storia qualunque" narra le vicende di una famiglia che vive tra il 1950 ed il 1970 in un appartamento sopra i box dei cavalli da corsa, a pochi passi dall'ippodromo delle corse al galoppo di San Siro. Un libro fortemente positivo che v'invitiamo a leggere.
...Era un ambiente speciale; un'oasi di verde, di colori, di odori, di rumore, di polvere, di animali, alle porte di Milano.
I personaggi erano molteplici: gli artieri provenienti da varie città e regioni italiane che parlavano e cantavano nei loro dialetti, i cavalli che nitrivano, le galline che nel pomeriggio gironzolavano, qualcuna con una coda di pigolanti pulcini, i gatti che si nascondevano in mezzo alla paglia pulita, le caprette che tenevano compagnia ad alcuni cavalli, i cani randagi che finivano sempre per essere adottati da qualche bambino.
Per completare lo zoo ogni tanto
faceva capolino, dal fossato delle scuderie, qualche topolino curioso che si guardava attorno, mangiava qualcosa e tornava a nascondersi in mezzo alle sterpaglie. Era un mondo particolare pieno di polvere e d'odori, dove la vita scorreva scandita dal rumore degli zoccoli dei cavalli e dalle canzoni stonate.
Chi viveva lì non poteva fare a meno di amarlo e d'essere fiero di farne parte. La magia delle sere d'estate! La famiglia scendeva a prendere il fresco.
Laura s'incantava a guardare le stelle e il nonno l'aiutava a rico-
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noscerle e mentre i suoi chiacchieravano serenamente, lei guardava estasiata quel blu immenso e s'immaginava che lassù ci fosse un mondo speciale; quei puntini luminosi, distanti milioni di anni luce, avevano per lei un grande fascino e le riempivano il cuore di felicità.
Laura sentiva che il cielo era vicino, e che quelle stelle che brillavano lassù, le parlavano, con dolcezza, raccontandole una bella favolal...(continua)
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DOMENICA 5 MARZO Garzirola - (sci, scialpinistica, ciaspole) sabato 11 marzo Champoluc - (scistica) sabato 18 marzo - Champorcher - (sci, scialpinistica, ciaspole)
DOMENICA 26 MARZO Monte Cusna - (escursionistica)
MARTEDÌ 28 MARZO - Assemblea dei Soci - (bilancio e cariche sociali)
DOMENICA 9 APRILE - Val Gronda(escursionistica)
MERCOLEDÌ/DOMENICA 26/30 APRILE Etna Rifugio Sapienza - (escursionistica, alpinistica)
via Gallarate, 122 - 20151 Milano fax e tel. 0233403364 - email: info@gmmultiservice.it
G.M. Gestione Multiservice è una società Consortile in grado di offrire servizi integrati all'abitare, per il terziario, l'industria e gli enti pubblici, quali ad esempio:
Progettazione realizzazione manutenzione di impianti tecnologici, elettrici, idrici ed impianti a gas civile # Costruzioni, ristrutturazioni, manutenzioni edili # Pulizie civili ed industriali # Costruzione e manutenzione di aree a verde e relativi impianti di irrigazione # Manutenzione varie (dagli spurghi alle opere da fabbro) #
Installazione e manutenzione ascensori # Custodia e guardiana (anche cinofila) # Gestione College e Pensionati # Gestione Centri Sportivi # Fornitura combustibili # Consulenze tecnico progettuali # Facility management (global service)
G.M. svolge il servizio di raccolta di scarpe usate quale azione solidaristica e di salvaguardia dell'ambiente
Approvazione Bilancio Consuntivo 2005 e Preventivo
2006 Rinnovo cariche sociali Varie
TURISMOD'ARGENTO
Mare e cure termali
Con organizzazione tecnica ETSI di Milano, è possibile ogni 15 gg, raggiungere in aereo, assistenza in loco e trattamento di pensione completa, alcuni dei più belli alberghi d'Ischia, convenzionati. Per informazioni dettagliate rivolgetevi presso la nostra sede Auser 19.
Dal dolore un punto di vista per osservare e valutare il mondo. La giovinezza scippata dei ragazzi iracheni che hanno conosciuto Saddam e le bombe americane; le guerre sono volti sfigurati, sguardi disperati, corpi straziati... gli occhi disperati delle donne stuprate, violenza nella violenza. La guerra è una cosa indegna per l'essere umano.
Maria Gattulli
MOSTRE
8/15 marzo: Arte Astratta: "San Leonardo Village"; in sede. Contattare Stefania.
24 marzo Torino: Metropolis - La città nell'immaginario delle avanguardie 1910/1920 - Il tema della Città affrontato in cinque sezioni
A/R treno; visita guidataRitrovo ore 8.00 Stazione Centrale. Contattare Stefania. Per altre iniziative è esposto in sede il Calendario del T.C.I. musei e visite guidate Contattare Vittorio Cinelli 3397703268
TEATRO Contattare Mirella
FESTE E RICORRENZE
8 Marzo - Festa della Donna: Quattro chiacchiere sui problemi d'oggi; letture di racconti e poesie scritte dalle donne; musica e pittura. Seguirà un brindisi e inizio
Mostra: "San Leonardo Village", che proseguirà fino al 15 marzo
2006. Calendario Mostra: dal lunedì al venerdì, ore 15.0018.00. Espongono: Bramieri; Chiappa; Dainesi; Fioretti; Gattulli; Masi; Revelli; Rigamonti; S aiu; Seravalli ; Veronese.
ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI
AUSER19 INSIEME
Mercoledì 15 Marzo 2006 ore 15.30 (Seconda convocazione)
Odg.:
1) Comunicazione della
Presidentè e della Presidenza
Auser Milano;
18 - 23 Aprile: Barcellona in bus - 1 g. Milano/Montecarlo/Aix En Provence; sistemazione in Hotel; cena e pernottamento; (pranzo libero) - 2 g. Aix En Provence /Barcellona; pensione completa3 g. Barcellona/ Montserrat /Barcellona; visita Sagrada Famiglia; Parco Guell; Montserrat; pensione completa4 g. Barcellona/Gerona/Figueres/ Barcellona; visita centro storico di Gerona; museo Dalì di Figueres; rientro in Hotel; dopo cena, spettacolo di flamenco con consumazione inclusa; pensione completa - 5 g. Barcellona/ Nimes; visita della città; pensione completa - 6 g. Nimes/Avignone/ Milano; prima colazione; visita della città di Avignone (pranzo libero); rientro a Milano nel tardo pomeriggio - Quota individuale in camera doppia min 20 partecipanti: Euro 825; con 30 partecipanti: Euro 770. Org. Tec. TCI. Programma dettagliato in sede, Contattare Cinelli/ Bruna.
14 - 26 Settembre 2006: Sardegna - Budoni, località Agrustos - Villaggio Calafiorita Situato sulla costa orientale sarda, tra Olbia e Calagonone, in un contesto di natura selvaggia e incontaminata, il villaggio, costituito da villette in muratura, è immerso in un grande giardino di macchia mediterranea che si affaccia su un mare cristallino e un'ampia spiaggia di sabbia bianchissima. Pensione completa con bevande ai pasti,1/2 acqua minerale alla spina e 1/4 di vino sfuso; servizio a buffet; in camere doppie; bagno; tv color; telefono; aria condizionata; sevizio spiaggia; "animazione"; tessera club; anfiteatro; bar; zona giochi; piscina; campi da tennis; beact volley; calcetto; pallavolo; ping pong; bus a/r aeroporto; volo a/r ITC; Transfer Apt-Htl-Apt; Assicurazione bagaglio, medico sanitaria e contro annullamento: Euro 680.00 - Org. tec. Etlisind. Per informazioni dettagliate consultare catalogo OTA Viaggi "Estate 2006". Per prenotazioni, contattare Diego/Gianni.
Sito Internet Cerchiamo volontari per attività sul nostro sito:
www.auser19mi1ano.org
e-mail: auser19.auser19@tin.it
Ricordiamo che per partecipare alle iniziative è necessario essere Soci AUSER
USERdiciannove INSIEME ONLUS
Visconti, 22/D 20151 Milano teL 023534324 ( Mercoledì 15.00 - 17.00 - Incontro Socie attività libere 1)21,SER DICIAIYIYOUE Lunedì al Venerdì 09,30 - 12.00 - Filo d'argento IMMO UV 30;10 - CALIARRIME Lunedì al Giovedì 15.00 - 17.00 - Ufficio
D'argento Auser 19 -Numero verde:
via
www.auser19milano.org auser19.auser19@tin.it Filo
800995988 Associazione per l'autogestione dei servizi e la solidarietà
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M I IN` marzo 2006 pagina 14
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Donatella.
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Avv. Cristina dal Maso
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segue dalla prima e cassandre avevano ragione
La qualità della (mancata) crescita nel 2005 getta un'ombra sulle prospettive per il 2006.
L'economia italiana infatti inizia l'anno senza abbrivio (l'effetto di trascinamento sul 2005 dovrebbe essere nullo se non negativo, aspettiamo però che listai pubblichi i dati trimestrali a questo riguardo), con i magazzini pieni (e quindi minore incentivo a produrre) e con una componente della domanda (quella pubblica) che dovrebbe risentire del rigore (sempre annunciato, ma spesso eluso) della politica fiscale. I consumi privati potrebbero poi risentire della caduta dell'occupazione. È improbabile che la modesta accelerazione prevista per l'economia europea fornisca stimoli adeguati al nostro sistema economico. Difficilmente quindi la crescita supererà l' l per cento nel 2006.
IL QUADRO DEI CONTI
PUBBLICI
Anche sul fronte dei conti pubblici il quadro è tutt'altro che rassicurante. È certamente vero, come alcuni si affretteranno a sottolineare, che gli obiettivi della Relazione programmatica sono stati superati: l'indebitamento si colloca infatti al 4,1 per cento del Pil, contro il 4,3 per cento previsto a settembre dal Governo. Vale la pena di ricordare però che a maggio del 2005, con la Relazione trimestrale di cassa, l'esecutivo era ancora attestato su una previsione di disavanzo del 2,9 per cento. Un peggioramento di più di un punto percentuale non
è certo motivo di rallegramento. Soprattutto, anche per la finanza pubblica, è il dettaglio dei conti a suscitare preoccupazione.
Peggiora infatti, rispetto alle previsioni di settembre, l'avanzo primario. Il miglioramento dell'indebitamento netto è tutto dovuto quindi a una diminuzione imprevista, e salvifica, della spesa per interessi. Ad agevolare il calo di questa voce di spesa hanno poi contribuito operazioni di finanza straordinaria: due miliardi di swap, consentite dalla contabilità di Maastricht ma certamente non rivelatrici di un processo di risanamento o della fiducia dei mercati. Se l'andamento dei tassi dovesse invertirsi, a causa di una tendenza a livello mondiale o di un calo della fiducia per i nostri titoli di Stato, le conseguenze per i conti pubblici italiani sarebbero assai dolorose.
In buona sostanza, anche sul fronte della finanza pubblica le prospettive per il 2006 non sono per niente rassicuranti. Una minore crescita scaverebbe ulteriormente il fossato del disavanzo. Partendo ad esempio dalle previsioni del Fondo monetario, è facile verificare che se solo la crescita si situasse in media d'anno all' 1 per cento l'indebitamento netto salirebbe al 4,2 per cento. Se a ciò aggiungessimo le difficoltà, evidenziate dalla Commissione europea, ad attuare con piena efficacia le misure previste dalla Finanziaria, il disavanzo potrebbe facilmente situarsi in prossimità più del 5 che del 4 per cento. Ad alimentare ulteriormente le
preoccupazioni dei nostri partner europei e dei mercati contribuirebbe poi la crescita sostenuta del debito.
Sono preoccupazioni e interrogativi a cui è necessario dare pronta risposta. La Relazione trimestrale di cassa, il cui compito è appunto quello di chiarire a inizio d'anno la reale situazione della finanza pubblica, dovrebbe di norma essere pubblicata a marzo. Negli anni scorsi, il ministero dell'Economia ha inopinatamente fatto slittare la pubblicazione del documento di parecchie settimane, se non di mesi. È essenziale che quest'anno ciò non si ripeta e si consenta invece agli elettori e ai mercati di valutare in maniera informata e tempestiva la situazione dei nostri conti pubblici.
Riccardo Faini: ha ottenuto il Phd in Economics al MIT. Ha insegnato alla University of Essex e all'Università di Venezia. Ha lavorato per Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale e Ministero del Tesoro. Insegna politica economica all'Universita' di Roma Tor Vergata
Giuseppe Pisauro: laureato in Scienze Statistiche all'Università "La Sapienza" di Roma e ha proseguito gli studi di Economia presso la London School of Economics. E' professore di Scienza delle finanze presso l'Università di Perugia dal 1992 e dal 2000 presso la LUISS di Roma. Dal febbraio 2001 è docente stabile di Scienza delle finanze ed Economia pubblica presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Roma
www. lavoce. info.it/
Una festa fra le nuvole
Tradizionale recita a Casa Famiglia Gerico
Nella serata del 22/12, gli ospiti di Casa Famiglia
Gerico hanno festeggiato Natale facendo teatro.
Sono persone degne di affetto e di rispetto, per la sensibilità, la forza e la tenacia con cui vivono una vita molto più difficile di quella che viviamo noi.
Ma veniamo alla recita. Il sipario si apre su una scena celeste e luminosa.
Seduti tra le nuvole, due angeli impersonati da Simona ed Enrica, sono appisolati l'uno sulla spalla dell'altro. Si awicina un terzo angelo, Catia, che li sprona a darsi da fare e a preparare il presepio.
I due angeli stanno così bene nella loro tranquillità, che tergiversano e dicono di non saper come fare. Chiedono aiuto e seguitano ad appisolarsi.
Si mobilita allora un quarto angelo, Sonia, molto sveglio e molto disinvolto sulla sua sedia a rotelle e consiglia di chiamare gli angeli dei vari popoli della terra.
"Bisogna invitare - dice - ognuno a fare il suo presepio particolare, lì, sulle nuvole".
Nel frattempo, tra una proposta e l'altra, a complicare la vita dei due angeli dormienti, si susseguono le apparizioni di uno dei re magi, Baldassarre, interpretato da Roberto, il quale guarda di qua e di là e chiede smarrito: "Avete visto Melchiorre e Gaspare?".
I due angeli stupiti, tra uno sbadiglio e l'altro, rispondono: "No, non li abbiamo visti!", e si riaddormentano. Finalmente, come per incanto, ecco arrivare, da ogni punto della terra, gli angeli dell'Oriente, gli angeli dell'Africa, gli angeli del Nord America, gli angeli del Sud America e gli angeli del Grande Nord.
Ogni coppia di angeli porta un presepio, caratterizzato dagli usi e costumi del paese d'origine e delicatamente lo depone tra le nuvole. Grande festa e grande ammirazione per i presepi e per Baldassarre che, non trovando ancora i suoi due compagni esclama: "Mah, o mi sono perso io o si sono persi loro!".
A questo punto un angelo interviene e sussurra con sussiego: "Qui, però, manca qualcosa!". Si avvicina ai presepi, apre una nuvola e da quella nicchia splendente appare il bambino Gesù.
Scrosciano gli applausi, sfilano gli attori e i battimani sembrano non smettere mai. Conclude la rappresentazione Gianni, il regista, leggendo una simpatica poesia di Sara, una volontaria.
1121 filastrocche nella natura di Marco Tadini
la fretta
S. Natale
A casa Gerico è bello andare e tanti amici incontrare: tra legno e cornici, argilla e vernici, c'è la tavola da apparecchiare e non manca certo chi sa cucinare, tra pentole e fornelli si gustano pasta al forno e tortelli, verdure ripiene e budini e tutti gustano questi piatti sopraffini! lo son l'ultima arrivata e mi sento già privilegiata ad augurare alla coppia affiatata, al milanista tifoso, a chi ha il dito freddoloso, alla dolce e timida amichetta che usa lenta la forchetta, a chi ha il pollice verde che mai una pianta si perde, a chi parla a profusione, a chi ha qualche momento di commozione, a chi scherza allegramente, a tutti quelli che tengo nella mente, a coloro che con me vivono questa realtà, a Gianna sempre ricca di idee, lazzi e volontà un sereno Natale di pace vissuto come a ognuno piace! Infine un bel cin cin con il panettone e tanta umanità.
Un piccolo aneddoto: Carmela, che interpretava uno degli angeli africani, si è rifiutata di indossare la parrucca riccioluta degli angeli "perché - dice - sono andata apposta dal parrucchiere per l'occasione e voi mi volete nascondere la pettinatura con una parrucca! Neanche per sogno!". Congratulazioni dunque agli attori, agli organizzatori, ai volontari, agli educatori e agli allestitori e grazie per la festa, la spontaneità e gli auguri che hanno fatto ricordare a tutti, quanto abbiamo bisogno gli uni degli altri.
Giuliano Sacco
n fungo col cappello o punta di scarpetta, era spuntato troppo in fretta. Si pentì, amaramente, della premura che aveva avuto con la natura. Se avesse atteso il ciclo naturale invece di una scarpetta sarebbe stato un ovolo eccezionale. Nessun lo colse e lentamente si dissolse.
il coleottero distratto
1 coleottero distratto
111 quando si posò sulla rosa si accorse che gli mancava qualcosa, ma non riusciva a ricordare quel che non doveva scordare. Il coleottero chiese al maggiolino, che sulla rosa era a lui vicino, se notasse in lui qualche stranezza, il maggiolino gli rispose con franchezza che gli mancava il suo mantello verde brillante e che così non era bello. il coleottero si ricordò e a cercare il suo mantello se n'andò.
marzo 2006 h4 I LA"' pagina 15
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Marco Tadini ci ha lasciato per sempre, ma è ancora qui con noi, con le sue storie per i bimbi, con le poesie ed avventure che continueremo a pubblicare.
Offerte da multi invidia Per avere il tuo computer "su misura" chiedi informazioni al punto vendita. COOP Se/ tU Pet :Ä,*v ck 000* Orti Cote Colddet Macceesit~ zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBARe4020 cog otern 0041g0 mav U1* Retiilit_ i domenica 19 marzo Siamo Aperti nel centro Bonola dalle 9.00 alle 20.00 NOTEBOOK HP PAVILION DV5008 Processore AMD Sempron 3000+. Hard disk 80 Gb. Ram 512 Mb. Masterizzatore DVD Double Layer. € 879,00 Lire 1.701.981 COMPRA ON-LiNE PCI entfare SOUR zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA tiSe•it, (4 C 445; CENTRO COMMERCIALE METROPOLI VIENI VIVI SHOPPING /1111.1. .44ele LMWe 2.000 posti auto, 80 negozi Novate Milanese Via Amoretti (ang. Bovisasca) 1.000 posti auto, 62 negozi Milano Via Quarenghi 23