Milano 19(89)

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A Milano migliaia di bimbi in lista d'attesa

Emergenza nidi e materne

più zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA di 2000 famiglie a Milano non possono contare su strutture pubbliche a cui affidare i propri bambini.

La Milano "capitale economica" del paese, con un piede nella Europa, non riesce a garantire a padri e madri che lavorano una risposta efficace al bisogno di formazione e di socializzazione dei propri figli: le liste d'attesa di asili nido e scuole materne infatti nel `98 si sono ulteriormente allungate.

Le famiglie che hanno i loro bimbi in lista d'attesa si arrangiano come possono, mobilitando parenti, assumendo baby sitter o rivolgendosi agli asili privati in cui si pagano tariffe raddoppiate rispetto a quelle delle strutture comunali; il disagio comunque è grande. Come si è arrivati a questa situazione, dopo che negli anni '80 il settore Educazione era stato seguito con grande sensibilità?

Il calo delle nascite che ha attraversato tutto il decennio scorso, il succedersi di assessori distratti e una sempre maggiore disattenzione verso le esigenze della prima infanzia hanno condotto a un lento ma inesorabile depotenziamento del servizio pubblico, che in questi ultimi anni non riesce più a far fronte alle richieste, nuovamente in crescita, degli utenti. La qualità della vita a Milano peggiora soprattutto per i bambini e nel contempo si rischia la dismissione di un patrimonio di servizi educativi

che nel decennio scorso aveva dato grandi risultati. Mancano gli spazi, la gestione del personale risente di assenze e di mancate sostituzioni, in alcune zone le liste d'attesa sono fisiologicamente sovraf-follate e il Comune in tutta risposta si rivolge ai privati, con convenzioni che, se non garantiscono la qualità, dovrebbero almeno consentire dei risparmi. Il Bilancio del Settore educazione e refezione scolastica prevede nelle intenzioni l'apertura di nuovi servizi ma nei fatti taglia le spese di gestione e di formazione del personale e destina 2 miliardi e 600 milioni ( il 63% in più rispetto al `97) alle convenzioni e agli appalti coi privati.

L'obiettivo a breve termine è proprio l'esternalizzazione; nel medio e lungo periodo si ventila l'ipotesi di un censimento di eventuali spazi ancora disponibili per la costruzione di nuove strutture, ma tra le righe del bilancio si legge una scarsa convinzione. Anche il discorso della refezione scolastica è proiettato verso l'esterno, con il rischio di sacrificare competenze consolidate negli anni e un servizio di qualità. competitivo anche sul costo.

E' giusto dismettere un patrimonio di esperienze e di formazione così vasto proprio ora che la legge Turco prevede finanziamenti ( oltre 22 miliardi per Milano ) e nuova attenzione alle iniziative in favore della prima infanzia?

La democrazia sospesa

Con una decisione senza precedenti il Sindaco di Milano e la maggioranza del Polo hanno impedito al Consiglio Comunale di fissare la data delle elezioni nei Consigli di Zona commissariati. Il centro-sinistra ricorre al TAR

D: A quasi un anno dall'istituzione delle ALER, che cosa è cambiato nella gestione, in riferimento alla nuova natura di Ente pubblico economico?

R: Innanzitutto diciamo che lo scopo dell'ALER è di soddisfare il fabbisogno di edilizia pubblica operando in condizioni di efficacia, adottando valide decisioni di efficienza e minimizzando le risorse impiegate. L'ALER che ha ereditato lo IACP non è più un tampone sociale ma è diventata una azienda: occorre quindi cambiare mentalità e permettere lo sviluppo dell'autonomia imprenditoriale specificatamente assegnata dalla legge all'ALER.

D: Spesso vengono attribuiti all'ALER tutte le responsabilità

per le cose che funzionano male...

R: E' necessario chiarire una volta per tutte che l'Azienda è solo un amministratore di beni immobili in pratica governato dai Comuni, i quali sono gli unici Enti che hanno la facoltà di destinare gli alloggi.

Va aggiunto a ciò che l'ordine pubblico è di competenza esclusiva della Prefettura e delle Forze di Polizia e che è compito della Regione legiferare in materia di Edilizia residenziale pubblica. Ciò detto, l'insoddisfazione dell'utenza

è più che giustificata ed è dovuta sia ai 25 anni di malgoverno che ha fatto accumulare tutta una serie di problemi, un circolo vizioso di poca chiarezza fra Enti ed Istituzioni. segue a pagina 11

una gravissima violazione alla democrazia ed alle regole, questo è il giudizio espresso da tutti i consiglieri dell'opposizione a Palazzo Marino, dopo il voto avvenuto in Consiglio Comunale lunedì 6 aprile che ha rinviato all'anno prossimo, le elezioni nei 14 Consigli di Zona commissariati. Il disegno della maggioranza che governa la città oggi appare chiaro, si vuole affossare il decentramento e la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, per evitare il controllo sulle scelte dell'amministrazione, accentrando tutti i poteri a Palazzo Marino. Il Sindaco ha consapevolmente voluto e imposto questa scelta, così facendo ha dichiarato di non essere il Sindaco di tutti i milanesi, perchè colui che considera i diritti e la democrazia come un ostacolo al suo governo, con una visione autoritaria del potere, segnala una preoccupante deriva politica e istituzionale.

Infatti per la prima volta nella

nell'interno:t a pagina 3 la storia infinita del Palazzetto dello Sport e del PalaVobis

lunga storia democratica della città la scelta della maggioranza mette in discussione il diritto fondamentale al voto, questo non è un fatto solo locale, tale decisione assume una dimensione politica nazionale.

Il rispetto delle regole è la base fondamentale della vita democratica nelle istituzioni e nella società, è la garanzia per tutti i cittadini della correttezza e trasparenza amministrativa.

Chi governa non ha nessun diritto di imporre con la logica di un voto di maggioranza (frutto di un premio che garantisce la governabilità non il sopruso), lo stravolgimento dei diritti di tutti, e quello elettorale è il primo diritto fondamentale in un regime democratico.

False, pretestuose e strumentali sono le motivazioni illustrate pubblicamente dal Sindaco per giustificare un comportamento illiberale che presuppone per i milanesi un ruolo di sudditi non di liberi cittadini. Il Sindaco non è un monarca assoluto, saper

nell'interno: a pagina 10 l'emergenza ambientale a Milano

governare la città con il mandato ottenuto dal voto non comporta l'annullamento delle regole democratiche condivise e universali. Le forze di , centrosinistra hanno tentato invano di evitare questa inaudita decisione, ma tutti i tentativi sono andati a vuoto. Per questo motivo l'opposizione, visto che la maggioranza impedisce il regolare svolgimento delle elezioni, è costretta a ricorrere al tribunale amministrativo per far rispettare la legalità ed i diritti calpestati.

Il decentramento e la sua riforma assumono una rilevanza straordinaria per Milano, la sfida è diventata molto alta e impegnativa. La modernizzazione, l'efficenza e la buona amministrazione della città sono possibili solo se funzionano gli organi istituzionali decentrati.

Le Zone sono uno snodo fondamentale nella riorganizzazione del Comune. Per questo devono essere funzionanti e legittimamente elette dai cittadini.

nell'interno: a pagina 12 le nostre autrici

MENSILE DI INFORM A Z I O N E POLITICA-CULTURA ANNO XXII APRILE 1998 N.4 SPED. IN ABB. POST. COMM. 27 ART. 2 LEGGE 549/95 MILANO LIT. 2.000
Cosa
Intervista al Presidente dell'Azienda Lombarda Edilizia Residenziale ingegner Vincenzo Guerrieri
é cambiato con la gestione dell'ALER?

LO VEDREMO

TUTTO INTERO?

ara Redazione, concedetemi uno sfogo. Come tutti gli utenti, vedo quasi ogni giorno in TV un breve filmato senza commenti di parole, ma accompagnato da un bel fraseggio musicale.

Rappresenta qualche angolo segreto della nostra bellissima

Lombardia: purtroppo esso va in onda solo tra due telegiornali, uno regionale e uno nazionale.

La sua durata è in rapporto al breve tempo a disposizione.

Viene troncato di netto e si passa subito ad altro. Il dolce flauto che sottolinea le inquadrature così sapienti, tace all'improvviso e le immagini svaniscono.

Si fa appena in tempo a riconoscere una piazza di paese, un palazzo vicino al Naviglio, un campanile, un ponte, e tutto è finito. Certo quel filmato non rende a nessuno, non ha sponsor né sovvenzioni: però come è ben fatto! Quando alla RAI se ne accorgeranno e gli daranno qualche telepremio, potremo vederlo tutto intero?

pmallQ1C Il mat

ci scrivono...

Inviare le lettere firmate con firma riconoscibile a:

Redazione di Milano19

Via A,ppennini101/B

20151 Milano

FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE

Spettabile Redazione, il giorno 20 febbraio ho potuto constatare che il marciapiede di via Uruguay, davanti ai civici 32/34, é, stato finalmente pulito.

Dopo avere fatto ripetute denunce alle Istituzioni Territoriali e Comunali, pubblicate da Milano

19, si sono visti i mezzi ecologici AMSA pulire una buona parte della Zona Gallaratese.

Faccio presente che una maggiore attenzione in avvenire da parte

Caro Direttore, leggo su un quotidiano, potrebbe essere di qualunque comune d'Italia (in questo caso è la "Libertà" di Piacenza e provincia di domenica 8 marzo) dove si dimostra, ancora una volta, che far rispettare, nei termini di Legge, la velocità del traffico, siano necessari questi dossi artificiali opportunamente calcolati lungo il tratto di strada interessato.

E' vero che non fanno parte delle norme obbligatorie per entrare nell'Europa tanto agognata, ma è anche vero che la commissione del traffico le raccomanda. Sta di fatto che una parte, oggi forse maggioritaria, di comuni italiani (si leggano le notizie pubblicate sui vari quotidiani o periodici delle relative province) sta applicando questo mezzo di prevenzione. Non siamo riusciti

SAN LEONARDO, QUARTIERE ABBANDONATO

aro Direttore, complimenti per il vostro giornale, ho letto con attenzione nel numero scorso l'articolo sulla storia del quartiere San Leonardo, scritto venti anni fa. La sensazione di abbandono del quartiere da parte dell'amministrazione, denunciata in quell'articolo, è tuttora valida. La zona dei negozi è in profondo degrado, nonostante le continue denunce dei commercianti, il Comune e l'ALER proprietari degli immobili non hanno ancora provveduto a realizzare i necessari interventi di manutenzione straordinaria. Tettoie distrutte, sporcizia,

degrado diffuso rendono evidente che i cittadini del San Leonardo sono considerati di serie B da questa e dalla precedente amministrazione. Molti fazzoletti di verde sono abbandonati, nessuno provvede alla loro pulizia. Il Comune aveva deciso di mettere in vendita le case, ma non sappiamo più che fine ha fatto quella decisione, intanto tanti lavori necessari negli alloggi non vengono fatti mentre l'ALER ha mandato i bollettini con gli aumenti dell'affitto.

Possiamo sapere cosa succederà nel quartiere?

degli uffici interessati sarebbe augurabile visto che la tassa ecologica si paga e sarebbe ora di avere un quartiere più pulito.

A tale proposito faccio presente una via poco transitabile ma sporca, con i cestini sempre pieni, via delle Ande e largo Valera in prossimità della metropolitana Bonola, dove sostano molti venditori volanti e quindi di conseguenza per il passeggio continuo si depositano cartacce; un altro posto dove la pulizia

a capire il perché le amministrazioni comunali di Milano che si sono susseguite per tutti questi anni, non abbiano tenuto mai conto di queste raccomandazioni europee. L'unico adeguamento fatto sono la segnaletica verticale e orizzontale (alla quale gli automobilisti incolti continuano a "passarci sopra"), ma in questo caso l'adeguamento era obbligatorio. Quali sono, allora, le forze burocratiche che rendono impossibile questa prevenzione, visto che qualunque amministrazione di qualunque colore politico, non è riuscita in questa operazione che politicamente avrebbe potuto, oltretutto, portare consenso e quindi voti? Il ritaglio di giornale dice che questi dossi "...erano stati richiesti dagli abitanti... per una maggiore sicurezza stradale...". E allora perché

lascia a desiderare é il posteggio comunale in via Quarenghi nei numeri 37/39/41.

Mi auguro che il corpo delle Guardie Ecologiche con i responsabili dell'AMSA siano più solerti nei controlli, con i telefonini cellulari di cui ogni capo servizio è dotato, possano intervenire in tempo reale quando si verifica il disservizio, speriamo che fra due mesi non si verifichino gli stessi inconvenienti.

questa sordità da parte degli eletti milanesi alle richieste dei propri elettori? (In questo caso i vari periodici delle Zone di Milano potrebbero essere illuminanti).

Mistero? Una certezza c'è: molto menefreghismo per la sicurezza dei pedoni, dei ciclisti o di chiunque sia vittima di una isterica mania di velocità. Con tanto di benedizione degli amministrato?.

fangio

Il Consiglio comunale di Calendasco ha recentemente approvato il preventivo di spesa per l'acquisto di nuovi segnali stradali e dossi rallenta-traffico, richiesti dagli stessi abitanti del capoluogo per maggiore sicurezza stradale. La spesa complessiva, come risulta dalla relazione del geometra dell'ufficio tecnico comunale, è di 4 milioni di lire.

FARMACIE DI TURNO

Zona Ovest

Mese di aprile e maggio 1998 dalle ore 8,30 alle ore 21,00 da venerdì 10 aprile a giovedì 16 corso Vercelli 5 - piazza Frattinivia Civitali 41 - via P. Sarpi 46piazza Stuparich 4 da venerdì 17 aprile a giovedì 23 via Vespri Siciliani - via Buonarroti 5 - via Novara 123corso Sempione 67 - via Delle Betulle 10

da venerdì 24 aprile a giovedì 30 aprile piazza Bolivar 11 - via Zurigo 14 piazza Selinunte 3 - corso Sempione 5 - via Trenno 15 da venerdì 1 maggio a giovedì '7 via Sardegna 31 - via Primaticcio 96 - pia2za VI Febbraio 16 - via P. Sarpi 12 - via Chiarelli 10 (mercato comunale)

Notturna (sempre) dalle ore 21 alle 8,30:corso Sempione ang. piazza Firenze - oppure viale Ranzoni 2

Guardia medica: tel. 34567

Questo servizio viene espletato in sostituzione del medico di base, nei giorni feriali dalle ore 20,00 alle ore 8,00 e il sabato e prefestivi con inizio dalle ore 14,00. La domenica e festivi dalle ore 8,00 alle ore 8,00 del giorno successivo.

Raccolta del sangue a cura dell'AVIS

Domenica 19/4 c/o la parrocchia S. Pietro in Sala piazza Wagner 2 Domenica 3/5 c/o la parrocchia 3 S.S. Martiri Anauniesi via Betti 62 Domenica 10/5 c/o l'Istituto Leone XIII via Leone XIII 12

INDIRIZZI UTILI

G. B. Dove trovare Milano 19

anno XXII nell aprile 1998

Direttore

Luigi Volpe Rinonapoli

Direttore Responsabile

Marco Tadini

Coordinatore redazionale

Giovanni Farina

Redazione

Luciano Amato; Franco Balteo; Daniela Barzaghi;

Michele Cianci; Leonardo Clema; Ermes Cordaro;

Giulio Fantuzzi; Bruna Fusi; Barbara Garlaschelli;

Dclia Oppi; Edy Rulli; Giovanni Spinella;

Lorena Tadini

Progetto grafico e impaginazione

Walter Molinari, Fotoreporter Marco Tadini

Amministrazione

£. 2.000

Abbonamento annuo, 11 numeri, 20.000

Abbonamento sostenitore libero

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Editrice Milano 19 Soc. Coop. R.L.

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Email: molvall9@pdsi.net

Direzione - Redazione

Il nostro giornale lo si può trovare in vendita presso le edicole delle seguenti vie: via Isernia, via Cimabue Angolo via Collecchio, via Diomede (Lampugnano), via Silva Angolo Monte Bianco, piazza Stuparich, piazza Segesta, via Chiarelli, via Betti 48. Al fine di garantire un buon servizio, vi consigliamo di richiederlo per tempo al vostro edicolante o segnalarci altre edicole

voi più vicine

Posta del QT8

115 AEM Guasti gas Tel. 5255 AEM Guasti elettrici Tel. 3692 ENEL Guasti elettrici Tel. 38861 Acquedotto comunale Tel. 4120910 Pronto soccorso ambulanze Tel. 118 Croce Bianca via Betti, 62 - Tel 3085345 Servizio medico a domicilio (a pagamento) - Tel. 3883 Azienda USSL 41 sedi: via Castelvetro, 32 Tel. 330291 via Novara, 1 - Tel. 3329.744-745 via Quarenghi, 21 Tel. 33029.740-742 SERT - via Albenga, 2 Tel. 33029.740-742 Consultorio - via Albenga, 2 Tel. 33029.738 Ufficio Anagrafevia Quarenghi, 21Tel. 38000414 Consiglio di Circoscrizione (CdZ) 19 - via Quarenghi, 21 Tel. 38001531 - 3800153438001536-38001622

Vi ricordiamo che la redazione di Milano 19 ha predisposto nel QT8 due punti di raccolta dove consegnare le vostre segnalazioni (sono ovviamente graditi articoli, foto e notizie riguardanti il quartiere) entro il 15 di ogni mese presso: zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

Latteria Caloni Daniele, nel mercato comunale di via Isernia, e La gelateria di Piazza Stuparich (Comitato "Quelli della 19")

Potete scrivere anche all'indirizzo email: molval19@pdsi.net

Motorizzazione Civile via Cilea, 119 - Tel. 353791

La redazione è aperta al pubblico il primo lunedì di ogni mese dalle ore 17.30. Telefono: 02 - 3539458 (segreteria telefonica)

COPIA
Silvana Ciarmoli UNA
- Amministrazione Via Appennini 101/B - 20151 Milano tel. 3539458 Registrato al Tribunale di Milano al n'388 dal I/11/1978 Codice Fiscale 0585282(1157 LA COLLABORAZIONE E' APERTA A CHIUNQUE. LETFERE E MANOSCRITTI NON FIRMATI VERRANNO CESTINAT1 Milano giornali di Zona llQuartiere Garibaldi-Zona 2 -La VOLI, di Zona 3 Il Dialogo - ntilanosette Å ABC - Zona Novela Conca Trai Navigli - Oriazonte dieiaasetteMilano 19 Stampa 11 Guado S.c.r.l. Corbetta (MI) Via Pablo Picasso tel. 02 97211.1 a R.A. pagina 2 aprile 1998 L
UNA NECESSITÀ SEMPRE PIÙ URGENTE, I DOSSI CONTROLLA-VELOCITÀ
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Polizia Soccorso Pubblico - Tel. 113 Commissariato via Novara, 199 - Tel. 48201900 Carabinieri - Tel. 112 Vigilanza Urbana via Quarenghi, 21 (solo di giorno) Tel. 38001850 Vigili Urbani (centrale) Te1.77271 Vigili del Fuoco Tel.

Pubblichiamo sulla vicenda del Palazzetto dello sport e del PalaVobis una relazione del settore urbanistica del Comune di Milano richiesta dal consigliere comunale Valter Molinaro.

Aseguito delle eccezionali nevicate dell'inverno 1984/1985, che avevano causato il crollo del Palazzetto dello Sport, l'Amministrazione Comunale, previe diverse deliberazioni della Giunta, individua nella General Show Service (poì Divier Togni 2 s.r.l.) il soggetto che avrebbe potuto realizzare una struttura provvisoria, in sostituzione di quella venuta meno, indicando allo scopo l'area di via S. Elia 45, che veniva quindi consegnata in via anticipata in data 4/10/1985 per poi divenire oggetto di formale concessione in uso precario con atto stipulato in data 29/12/1986. Rilasciava quindi l'autorizzazione edilizia n. 992 del 2/12/1985 poi seguita dalla n. 1479 del 6/8/1986, in variante della precedente, ai sensi dell'art. 15 del Regolamento Edilizio, in attesa di avviare la procedura per il rilascio di una concessione in deroga (ex artt. 41 quater della Legge n. 1150/42 e 3 delle N.T.A. del vigente P.R.G.), nel frattempo avanzata in tal senso dalla Divier Togni e poi formalizzata in data 1/8/1996.

Le due autorizzazioni venivano impugnate dal vicino Istituto Casa di Nazareth avanti il T.A.R. per la Lombardia. Tra le varie censure, si

Relazione sulla vicenda "Palatrussardi" ora "Palavobis" e Palazzo dello Sport a storia infinit

sciare la concessione in deroga. Va aggiunto che sono ancora pendenti avanti il Tribunale Civile la causa promossa dall'Istituto Casa di Nazareth per la riduzione in pristino dell'area occupata dall'ex Palatrussardi per la violazione della distanza di tre metri dalla sua proprietà, nonché quella della Divier Togni per ottenere dal Comune di Milano il rimborso sia dei 2/12 annui delle spese di gestione della struttura ex delibera della Giunta Comunale n. 6984 del 30/7/1985 (poi oggetto di revoca sul punto in questione con successiva delibera della Giunta Comunale n. 3286 del 30/7/1986, ma approvata dal CO.RE.CO. per mancanza di invio dei richiesti elementi integrativi di giudizio) sia delle maggiori spese per opere di urbanizzazione realizzate in più rispetto a quelle in un primo momento ritenute necessarie per l'insediamento della struttura.

poi, per il definitivo benestare alla Regione Lombardia, e comunque ordinava, scadenza, del termine di cui all'art. 15 del Regolamento Edilizio, la demolizione della struttura (ordinanza del 27/5/1987).

Avverso detta ordinanza proponeva ricorso al T.A.R. per la Divier Togni, resisteva il Comune ed interveniva

vera e propria concessione edilizia (la sentenza è stata poi confermata dal Consiglio di Stato con decisione n. 733/90.

Il Comune emetteva - sulla base della sentenza di primo grado - ordinanza di demolizione ex art. 7 della Legge n. 47/85; la richiesta dei sospensione formulata dalla Divier Togni contestualmente al ricorso veniva respinta per mancanza di attualità del danno.

Faceva seguito il successivo provvedimento amministrativo del 9/8/1988 col quale, preso atto della inottemperanza alla precedente ordinanza, si comunicava che la struttura stesa sarebbe stata acquisita al patrimonio comunale ex art. 7, 3° e 4° comma della citata Legge n. 47/85 con conseguente trascrizione del tutto a favore del Comune di Milano.

Su ricorso e contestuale richiesta di sospensione da parte della Divier Togni il T.A.R. con ordinanza n. 396/88 sospendeva l'esecuzione. Su appello del Comune, il Consiglio di Stato confermava con decisione n. 959/88 l'ordinanza.

sostanza riconoscendo la possibilità della deroga, anche sanatoria, per l'opera già realizzata, annullando quindi di conseguenza il provvedimento di annullamento della Commissione di Controllo. Appellava la sentenza l'Avvocatura dello Stato ed interveniva ad adiuvandum l'Istituto; quest'ultimo tuttavia in via cautelativa e preventiva - e

Quanto poi al contenzioso a suo tempo promosso da Brandazzi Giuliana ed altri che - nella loro qualità di residenti nelle vicinanze dell'area su cui doveva sorgere in un primo momento il nuovo Palasport a seguito dell'avvenuto (parziale) suo crollo - avevano impugnato con due ricorsi al T.A.R. per la Lombardia da un lato la deliberazione del Consiglio Comunale n. 1165 del 21/7/1988 e successive che approvavano la concessione in deroga e gli accordi contrattuali stipulati per la ricostruzione col Consorzio Palasport Milano unitamente al decreto del Presidente della Giunta regionale n. 205528 del

faceva particolare riferimento alla illegittimità del titolo autorizzatorio della struttura rispetto a quello invece ritenuto necessario (cioè una vera e propria concessione edilizia); il Comune resisteva in giudizio unita-mente alla Divier Togni.

In pendenza del giudizio, il Comune approva con delibera del Consiglio Comunale n. 921 del 19/5/1987 la concessione in deroga, inviandola

ad opponendum l'Istituto Casa di Nazareth, il T.A.R. respingeva la richiesta di sospensiva che tuttavia veniva accolta dal Consiglio di Stato.

In data 26/10/1987 veniva depositata la sentenza del T.A.R. per la Lombardia con la quale si affermava che la struttura in oggetto non poteva ritenersi di "carattere precario" o provvisorio, con la conseguenza che per essa sarebbe stata necessaria una

Con ricorso al T.A.R. del 28/3/1988 la Divier Togni impugnava il provvedimento in data 8/3/1988 n. 3159/2835 della Commissione di Controllo sugli atti amministrativi della Regione di annullamento del decreto 4/12/1987 n. 29437 col quale il Presidente della Giunta Regionale aveva accordato il nulla-osta al rilascio della concessione in deroga deliberata dal Consiglio Comunale di Milano in data 19/5/1987 (deliberazione n. 921).

Resistevino in giudizio l'Avvocatura dello Stato (per la Commissione di Controllo) ed interveniva ad opponendum l'Istituto Casa di Nazareth, non resisteva invece il Comune.

Con sentenza n. 157 dell'8/3/1990 il T.A.R. accoglieva il ricorso nella

nel timore che potesse ormai essere rilasciata la deroga dopo la sentenza del T.A.R. n. 157/90 - impugnava avanti il T.A.R. stesso la delibera dei Consiglio Comunale n. 921/87 nonché decreto del Presidente Giunta Regionale Lombardia n. 29432 del 4/12/1987 di rilascio del nulla-osta in deroga. La concessione in deroga non è stata rilasciata in quanto il Settore Edilizia Privata ha ritenuto di dover attendere l'esito dell'appello avanti il Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 1057 dell'1/10/1997 ha annullato la sentenza del T.A.R. n. 157/90, escludendo pertanto la possibilità di rila-

4/10/1988 di rilascio del nulla-osta di sua competenza, e dell'altro la concessione edilizia (in deroga) n. 1091 del 12/4/1989, si segnala che il T.A.R. con sentenza n. 279/91 ha annullato la rilasciata concessione, affermando che per mutare la destinazione funzionale di un'area, già fissata da P.R.G., non è sufficiente una deroga, ma occorre una vera e propria variante allo strumento urbanistico, dichiarando poi improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse il ricorso riguardante la ricostruzione.Avverso detta sentenza il Comune ha proposto appello al Consiglio di Stato, tuttora pendente.

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Palazzetto dello Sport di San Siro crollato a seguito della nevicata del 1985
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L'avranno capito?

elio scorso mese di marzo è stata finalmente risistemata la parte di prato a collina davanti al Centro Civico Bonola che era diventato, malgrado la comodissima pista di passaggio cementata a lato, un vero sentiero di montagna, dove si cimentavano non senza difficoltà soprattutto gli adulti. Avranno capito ora i cittadini che

è meglio percorrere la dolce pista cementata per salire e scendere?

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Mostre itineranti nelle scuole

Mostra sui campi di sterminio

Mostra storica, lezioni e testimonianze

Sabato 18 aprile ore 9,30 manifestazione presso la Scuola Colorni: Canti e Poesie della Resistenza da parte degli studenti nella palestra della scuola ore 10,30Corteo per posa della Corona a "Villa Triste".

Alla commemorazione presenzierà un esponente del Comitato Provinciale ANPI

Tra il 20 ed 1122 aprile ore 21,00presol'Auditorium dell'Onnicomprensivo di via Natta 11, espressioni delle scuole: Cori e Corpi Musicali degli studenti; interverrà il Presidente dell'Istituto Pedagogico della Resistenza Prof. Orazio Pizzigoni

Giovedì 23 aprile ore 15,OOAI Cimitero Maggiore "posa Corone" Campo della Gloria ore 21,00A11'Auditorium del Centro Civico via Quarenghi 21 esibizione del coro "La musica è vita": "Dalla Liberazione verso il 2000" a cura del Circolo Letterario "Il Salotto"

Il coro della scuola Colomi eseguirà canzoni della Resistenza.

Premiazione delle squadre del Quadrangolare di calcio.

Durante la manifestazione verranno consegnate ai familiari dei Caduti della Zona le tessere ad Honorem

Noi speriamo che anche questo piccolo intervento serva a segnalare che con poco sforzo il quartiere migliora.

Nella foto si vedono i lavori eseguiti, i cespugliati ai piedi e in cima alla collinetta oltre alla sistemazione del sentiero e alla semina dell'erba.

allaka,tese nano M a rtnNi San Siro

Venerdì 24 aprile ore 9,30 Nello spazio antistante il Consiglio di Zona: benedizione delle Corone da parte del Decano Don Vittorino Zoia e consegne delle stesse agli studentiCorteo di macchine per la deposizione delle Corone a Lampugnano, Trenno ed al Cimitero

Militare Inglese ore 21,00 Posa delle Corone e fiaccolata a Figino, parteciperà una banda musicale ed, al termine, rinfresco presso la COOP

Sabato 25 aprile ore 10,OODalla Sezione ANPI San Siro corteo di macchine con posa delle Corone a lipidi e cippi della Zona al quale parteciperanno gli studenti delle scuole; la manifestazione si concluderà con il concerto di una banda musicale ore 15,00 Manifestazione 'cittadina con partenza da Porta Venezia ed arrivo in piazza Duomo

Domenica 26 aprile ore 21,00 Presso il salone sociale coop ECER in via Cechov 20, serata dedicata alla Resistenza con canzoni e poesie Nel corso delle manifestazioni avrà luogo un quadrangolare di calcio tra squadre giovanili e delle società sportive della Zona 19.

Domenica 9 maggio ore 15,00Presso il salone CGIL di piazzale Segesta, tradizionale festa dello studente con la partecipazione del coro "La musica è vita" ed esibizione dei giovani delle scuole

reso l'Auditorium del Centro Civico di Via Quarenghi si è svolta, il 19 marzo, l'annuale assemblea dei Soci dell'Auser 19. Alla presenza della quasi totalità degli aderenti all'organizzazione e di numerosi cittadini del quartiere, Carlo Caprara ha dato inizio ai lavori con una veloce introduzione su quanto si andrà a discutere. Prende poi la parola Concetta Mariani (presidente uscente) ringraziando per la collaborazione avuta da tutto il Direttivo e annunciando di non potersi ricandidare per ragioni di salute. Resta però, nel limite del possibile, a disposizione dell'associazione.

Al termine dell'intervento un caloroso applauso, che vuol essere una chiara espressione di stima e gratitudine, saluta la cara Concetta.. Segue l'intervento di Stefania Veronese in relazione ai programmi culturali, al laboratorio di disegno, pittura, cucito e ricamo i cui oggetti verranno in seguito venduti ed il ricavato messo a disposizione della Solidarietà. Verrà avviato un progetto di libro illustrato per ragazzi.

Per il turismo e tempo libero prende la parola Lello Roggiani che

illustra le iniziative già fatte e quanto è programmato per i prossimi mesi (soggiorni a Vieste in Puglia, Brucoli in Sicilia e Rodi in Grecia). Sono in corso studi e contatti per il soggiorno di fine anno. Amalia Navoni ed Ermanno Molinari centrano il proprio intervento sulla Banca del Tempo, la nuova iniziativa dell'Auser, che è un modo intelligente per incontrarsi con gli altri offrendo e ricevendo qualcosa gratuitamente: compagnia, aiuto, svago, conoscenza...; vale a dire uno scambio paritario del tempo senza circolazione di denaro, offrendo la propria disponibilità e competenza.

Mirella Brambilla, responsabile

amministrativa, illustra il Bilancio dell'anno 1997. E' rilevante sottolineare l'importo della sottoscrizione per i terremotati di Umbria e Marche: lire 2.500.000 che sono stati versati all'Auser provinciale. Zaccaria per il Centro Pertini e Ricotti per lo SPI, portano il saluto e l'augurio di proficuo lavoro.

Paolo Rusin, presidente Auser provinciale, si sofferma sui risultati ottenuti e si felicità per i progetti riguardanti la solidarietà, confermando eventuali aiuti e disponibilità del Centro.

Annuncia inoltre che quanto prima l'università Popolare comunicherà le materie oggetto di corsi di studio che si vorrebbero decentrare (se il numero di iscritti lo permette) nei quartieri. A chiusura dell'assemblea Carlo Caprara pone ai voti i nominativi del nuovo direttivo.

Presidente risulta eletta Stefania Veronese, vice presidenti Concetta Mariani e Ermanno Molinari. Si chiude il pomeriggio con l'esibizione del coro "Musica e vita" che ha cantato canzoni e romanze da operette. Al termine viene ricordato che sono aperte le iscrizioni ai "Giochi d'argento 1998". Quindi tutti al rinfresco.

pagina IVI aprile1998
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Assemblea
annuale AUSER-19
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Siamo venuti a conoscenza di come viene messa in pratica la tanto decantata autocertificazione.

Ecco cosa viene richiesto per poter usufruire del Podologo: fotocopia integrale dell'ultimo mod. 740 o mod. 730; fotocopia dell'ultimo mod. 201; fotocopia dell'ultimo mod. O BIS

M di tutte le pensioni INPS percepite; fotocopia del frontespizio di tutte le altre pensioni (non INPS) con cedolini ricevute degli importi effettivamente percepiti; fotocopia affitto, spese generali e di riscaldamento degli ultimi 12 mesi (escluso gas, telefono e luce); fotocopia del verbale d'invalidità; certificato del medico curante su ricettario regionale in cui va specificata la diagnosi e che, in conseguenza della diagnosi, la persona necessita di assistenza; codice fiscale; carta d'identità; La semplificazione è il nostro mestiere.

LA SALUTE NON È UNA MERCE

unedì 23 marzo alle ore 21 presLAo il CdZ 19 Rifondazione Comunista ha tenuto una assemblea pubblica sul tema: "La salute non è una merce".

Il dibattito è stato condotto dal prof. Gaspare Jean e da Enrico Fedrighini, consigliere provinciale, i temi emersi nel corso del dibattito sono stati quelli riguardanti gli aspetti dei ticket, le lunghe attese che l'ammala-

to deve subire per poter avere delle visite specialistiche e dei ricoveri ospedalieri. Sulla necessità di garantire le cure ai malati cronici non autosufficienti, la necessità del controllo sull'operato delle strutture sanitarie. Altri argomenti sono stati la necessità della prevenzione, della estensione dei presidi sanitari su tutto il territorio e che la sanità deve essere pubblica e non privata.

Piaghe...di mala sanità

Queste righe sono scritte con molta amarezza ma garantisco che sono state scritte con serenità e onestà di particolari.

Dopo una degenza di 34 giorni mio padre viene dimesso da un ospedale, con 85 anni sulle spalle ed un meningioma al cervello. Potrà vivere ancora qualche tempo e, tenuto conto che sarà relegato in un letto quasi immobile, il professore primario mi consiglia di reperire un letto con sponde anticaduta ed un materasso contro le piaghe da decubito.

L'iter per ottenere dalla Sanità Lombarda quanto prescrittomi è una esperienza che mi sento di dover trasmettere al lettore lasciando a lui il compito di trarre valutazioni a proposito dell'efficienza della macchina burocratica assistenziale.

Una premessa è doverosa: ho sempre trovato personale preposto ai servizi sanitari serio e competente e rispettoso, purtroppo, delle regole di una burocrazia presumibilmente datata 1760 o giù dì lì.

12 gennaio, papà viene dimesso dall'Ospedale.

13 gennaio, con copia della cartella clinica ed il libretto della USSL mi reco all'Ufficio Invalidi di via Ojetti preposto alla fornitura di materiale.

Mi viene richiesto un certificato di residenza e martedì stesso mi reco in Comune per il rilascio.

14 gennaio, mi presento al Medico di Base con un estratto della diagnosi e richiedo le impegnative per la richiesta del lettino e del materasso anti piaghe.

15 gennaio, ritorno all'Ufficio Invalidi con le impegnative, con la domanda ed una fotocopia.

16 gennaio, mi reco all'ASL di via Quarenghi che dopo aver verificato attentamente i documenti mi invita a ritornare del medico mutualistico per rifare le impegnative in quanto risultano alcune discordanze ed imprecisioni. 19 gennaio, torno dal Medico di Base per integrare e rendere accettabile la richiesta del materiale.

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L'amara odissea di un cittadino nella sanità lombarda.

Esiste ancora il diritto alla salute?

20 gennaio, mi presento all'ASL che dopo una attenta verifica dei documenti mi invita e ritornare dal medico per lo scorporo delle richieste: una ricetta-richiesta per il lettino, una ricetta-richiesta per i cateteri. La mia tolleranza comincia ad essere messa a dura prova ma riesco civilmente a soffocare l'istinto.

21 gennaio, torno dall'incredulo medico che scinde in due la richiesta: lettino e materasso da una parte, cateteri dall'altra. Scuote la testo e per solidarietà incrocia le dita.

22 gennaio, finalmente la ASL mi concede l'O.K. per dare inizio alla pratica e mi invia in via Stromboli per l'autorizzazione ufficiale al godimento del servizio richiesto.

23 gennaio, l'Ufficio USSL di via Stromboli ritira la documentazione finalmente in perfetta regola e mi suggerisce, per anticipare i tempi, di prendere contatto con un negozio specializzato per scegliere il modello del lettino necessario. Cerco un negozio, trovo il negozio, entro e consulto il listino.

26 gennaio, con il modello del lettino, il listino prezzi e la disponibilità alla consegna del mobile mi reco in via Stromboli dove ritiro la prenotazione fissata d'ufficio per il ... 9 febbraio.

9 febbraio, esco dalla USSL di via Stromboli con l'autorizzazione fra le mani per il ritiro del lettino e del materassino.

Finalmente! Difenderei quel pezzo di carta a prezzo della mia vita.

10 febbraio, il negoziante mi permette di ritirare il lettino invitandomi e presentarmi all'ASL di via Quarenghi per richiedere l'inter-

Sono stati arrestati il 7 marzo scorso due componenti di una banda che in pochi mesi aveva rubato varie auto di lusso presso il parcheggio di Lampugnano. Le auto venivano smontate i pezzi rivenduti. La banda era composta di 5 elementi e non sembra estranea anche ai furti presso altri parcheggi della linea metropolitana che, nel solo 1997 hanno visto la sparizione di ben 411 vetture di lusso.

Attentato incendiario all'i romo

Mercoledì 17 marzo verso le ore 23 è stato incendiato, con una bottiglia molotov, un fienile della stalla della scuderia Marboc di via Aldobrandini al Trotter. In meno di sette mesi è il terzo attentato incendiario che viene messo a segno agli impianti degli Ippodromi. Per fortuna questa volta nessun cavallo è morto grazie al pronto intervento dei 'Vigili del Fuoco, ma non va dimenticato che nella notte del 1 marzo, in un altro attentato incendiario, è morta una cavalla e che nell'agosto scorso esplose una scuderia con dentro il proprietario e il nipote che rimasero feriti.

Sul ripetersi di attentati, dove appare sempre più evidente la mano del giro degli scommettitori clandestini, la società Sport e Spettacolo Ippico, ha dichiarato che: "Con il forte impegno delle Forze dell'Ordine, vuole ripristinare le condizioni di normalità e di rilanciare l'Ippodromo come luogo fruibile da tutti nel tempo libero".

Killer in azione a San Siro

Un albanese è stato ucciso e un altro gravemente ferito a colpi di pistola T nella notte del 4 marzo in via Monte Baldo sembra da altri albanesi. I due avevano precedenti penali per reati contro il patrimonio e potrebbero essere implicati nel giro della droga e della prostituzione.

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lin agente del Commissariato San Siro al rientro con un collega da un normale giro di perlustrazione, nell'estrarre la pistola ha fatto partire un colpo in modo accidentale che ha colpito il collega mortalmente.

vento di un funzionario preposto al collaudo. Ricordo perfettamente le parole dell'esercente: "Per evitare sorprese e contestazioni tenga tutto in casa ed imballato sino a quando le sarà dato l'O.K. dall'impiegato autorizzato al controllo".

Porto tutto a casa e monto la guardia giorno e notte affinché nessuno possa manomettere il tesoro che tanto tempo e fatica mi era costato.

Il giorno dopo mio padre spira: è passato quasi un mese dall'inizio della pratica!

Mi sembra superfluo affermarlo ma muore nel suo letto sopra ad un materasso di lana anni 80 e, naturalmente, ferito delle piaghe da decubito sulle anche.

Potrei finire qui. Mi prendo solo la libertà per qualche considerazione; concedetemelo.

Non so perché ma ho accomunato l'inefficienza del Servizio Sanitario Lombardo al signor Formigoni, Presidente della nostra Regione. Non so perché ma ho ritenuto che qualche responsabilità per le piaghe e le sofferenze di mio padre fossero da addebitare al signor Presidente. E' vero, anche, che mi sono chiesto perché dovesse essere in qualche modo responsabile tenuto conto che mio padre non è mai entrato in una camera iperbarica.

Eppure sì, credo che qualche responsabilità l'abbia!

Non ho nessun rancore nei confronti del signor Formigoni che non è né peggio né meglio di tanti altri ai quali è succeduto, ma vengo infastidito ed offeso quando scrive o declama della invidiabile efficienza del Servizio Sanitario della Regione che presiede.

Un poco di esperienza ed un pizzico di pratica metterebbero in condizioni, molti politicanti, di evitare di dire sciocchezze.

Io l'esperienza l'ho fatta ed ho il diritto di indignarmi, altri avrebbero il dovere di non prenderci in giro e non dire falsità.

LA.MA

'Quale futuro per i riformisti

I27 marzo alle ore 21 presso il salone della cooperativa Lampugnano si è svolto s un incontro-dibattito sul tema: "Quale futuro per i riformisti", idee e proposte sul ruolo ed il futuro delle forze che si richiamano alla tradizione socialista e riformatrice italiana. Hanno partecipato il sen. Felice Besostri, l'on. Gianni Cervetti e l'on. Sergio Fumagalli.

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Classica...con brio

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Il "Granchelli Quartet" e la soprano Silvia Zanardi sabato 14 marzo si sono esibiti in un concerto presso il Centro Culturale dell'ECER "Sandro Pertini". Nell'interessante programma presentato, ogni componente del complesso ha messo in evidenza le sue capacità professionali, come Pietro Granchelli, fisarmonica, Cristina Chiesa, violino, Stefania Belluti, clarinetto e la già nota pianista Liliana Civardi oltre all'eccellente soprano Silvia Zanardi. Una serata piacevole e interessante che ha riscosso un grande successo.

Soci Coop - Labriola

La sezione Soci Ipercoop Bonola e la Cooperativa Labriola, organizzano per il 30 aprile alle ore 21, un grande concerto con la nota "Banda Baradello" di Como. La banda in effetti è un'orchestra ed è già conosciuta dal pubblico dell'Auditorium. Il concerto ha lo scopo di richiamare l'attenzione dei cittadini per la prossima inaugurazione del "Padiglione" nel Giardino aperto della cooperativa Labriola in via Falck.

8 Marzo

Diverse sono state le manifestazioni e gli spettacoli nella nostra Zona in occasione della Festa della Donna. A quelle organizzate dal commissario del CdZ 19, assessore Serena Manzin, che prevedevano: una gara di poesie, una gara di torte e il giuoco del ranocchio organizzate presso il CTS il 7 marzo, è seguito uno spettacolo di cabaret al femminile presso l'Auditoriom del Centro Civico 1'8 marzo sera. Altre manifestazioni si sono avute in diverse Cooperative, presso il Centro Commerciale Bonola; la Sezione Soci dell'Ipercoop ha organizzato un concerto di cui parliamo nell'articolo a fianco.

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DA VIENNA A BROADWAY

Dall'Operetta al Musical, un entusiasmante concerto organizzato dalla Sezione Soci "Bonola" Coop Lombardia

CRISTIANO OLIVIERI

Sezione Soci terrà un altro concerto con la famosa e già nota al pubblico "Banda Baradello" di Como.

Nella seconda parte Walter Rubboli interpreta dall'operetta, "Il Cavallino bianco": "Sigismondo"; poi si passa al Musical e Loredana Conti si esibisce in un pezzo di rara bravura tratto dal Mago di Oz: lo spettatore rimane deliziato dai passaggi di voce.

Tenore di Cattolica, artista stabile dell'Ente Lirico Teatro Comunale di Bologna, presente in Italia e all'estero con una attività teatrale che lo vede protagonista sia del repertorio operistico squisitamente lirico, sia di spettacoli musicali di grande prestigio. Al Rosetum lo scorso anno ha colto un successo personale nelrAmico Fritz".

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Ancora un grande successo ha ottenuto il Concerto organizato 1'8 Marzo pomeriggio presso l'Auditorium del Centro Civico di via Quarenghi, organizzato dalla Sezione Soci "Bonola" Coop Lombardia, nella giornata mondiale della donna, che ha voluto ricordare le gravi condizioni delle donne dell'Afganistan, dell'Algeria, del Kossovo e in altre parti del mondo. Da Vienna a Broadway, come il titolo prometteva, è stata una cavalcata di motivi celebri dell'operetta al musical americano, presentati dall'ormai noto al pubblico dei concerti organizzati dalla Coop, Daniele Rubboli. Il programma scelto ha permesso agli spettatori non solo di sentir cantare, ma anche di assistere a parti recitative in duetti veramente brillanti. Il cast degli interpreti ha visto brillare la soprano Loredana Conti, il tenore Cristiano Olivieri, lo spiritoso cantante attore Walter Rubboli e la bravissima e applauditissima pianista Angiolina Sensale. Molti i motivi interpretati: il primo è stato eseguito da Cristiano Olivieri, dalla "Vedova Allegra", che a sorpresa è sceso cantando dalla cima della scalinata dell'Auditorium, la sua voce così potente e calda ha elettrizzato gli spettatori, che prima ancora che terminasse di cantare gli hanno tributato un calorosissimo applauso. Loredana Conti, a sua volta nella canzone "Vilja", ha impressionato gli spettatori con una voce non solo di estrema potenza, ma anche dalla capacità dei fraseggi e dei gorgheggi ed è stato anche per lei un vero trionfo. Il pubblico in sala è già riscaldato e gli applaudi sono fragorosi quando il duo Daniele e Walter Rubboli si esibiscono nella traduzione di un telegramma cifrato, dove il giuoco degli equivoci provoca sonore risate e tanti applausi. In duetto la Conti e Walter Rubboli interpretano: "Tace il labbro" e ancora caldi applausi, poi ancora la Conti e l'Olivieri in "L'ora d'amor", e ancora l'Olivieri nella celeberrima romanza: "Tu che mi hai preso il cuor", fanno nuovamente esplodere la sala in un interminabile applauso.

Seguono la Conti e Walter Rubboli nella bellissima romanza "Luna tu", con una interpretazione brillante e spiritosa. Termina la prima parte del concerto e il presidente della Sezione Soci Vai, ricorda brevemente la data dell'8 Marzo, annuncia poi che si stà preparando un nuovo e più ampio ufficio soci presso l'Ipercoop e che alla fine del mese di aprile, in occasione del decennale della fondazione del Centro Commerciale Bonola, la

Olivieri da West Side Story interpreta la rinomata: "Maria", segue "My Fair Lady" cantata dalla Conti, "The for Two" in duetto soprano e tenore e ancora "Cat" e gli applausi ormai si sprecano. Walter Rubboli interpreta, cantando e ballando, "Hello Dolly" e ancora dal "Re Leone" una superba interpretazione del duo ContiOlivieri. "New York New York" è interpretata dalla Conti, "Torna a Surriento" dall'Olivieri e "7 Spose per 7 fratelli" è interpretata da Rubboli. Siamo oramai ai bis concessi ad un pubblico entusiasta che non se ne vorrebbe andare. Un pomeriggio delizioso, entusiasmante, che ha visto ancore una volta un Auditorium insufficiente ad accogliere tutto il pubblico che voleva partecipare, ma malgrado questo va un grande grazie alla Sezione Soci Coop. M.T.

WALTER RUBBOLI

Modenese di nascita e milanese dal 1982, dopo la laurea in lettere alla Cattolica di Milano, ha deciso di affiancare il padre, Daniele, nell'attività teatrale che vive dedicandosi con successo alla composizione di musicals e canzoni, alla regia operistica (nel '97 ha messo in scena "Traviata" al Nazionale di Roma e al Palazzo dei Congressi di Lugano). Nel cinema ha debuttato con Pupi Avati il quale dopo alcune brevi comparse, lo ha voluto tra i protagonisti dell'ultimo suo film "Il testimone dello sposo".

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LOREDANA CONTI

Soprano di Voghera, da 10 anni attivamente in carriera prima come soprano lirico-leggero, quindi come soprano lirico di grande presenza scenica, particolarmente impegnata nel repertorio brillante (Opera Giocosa, Operetta, Musicals) e nell'esecuzione di autori teatrali contemporanei. In febbraio, al Teatro Rosetum. è stata protagonista della prima esecuzione mondiale dell'opera "Agenzia matrimoniale" di Roberto Hazon nella nuova versione per pianoforte e fisarmonica.

ANGIOLINA SENSALE

Pianista di Voghera, dove dirige l'Accademia di Canto Lirico, svolge da anni con grande successo l'attività di accompagnatrice di artisti lirici, senza però rinunciare alla concertistica sia come solista sia in coppia con celebri strumentisti in Italia, Germania, USA e, da alcuni anni, periodicamente, anche in Brasile. Al teatro Rosetum di Milano è lei che, assieme a Walter Rubboli, realizza tutto il cartellone d'operetta e, con Daniele Rubboli, sta portando nei teatri italiani lo spettacolo "Da Vienna a Broadway".

DANIELE RUBBOLI

Giornalista professionista modenese, autore di 30 libri, quasi tutti di saggistica sulla storia dell'interpretazione del teatro d'opera, ma anche sulla storia della canzone italiana, dirige attualmente il Laboratorio per Giovani Professionisti del Teatro Musicale al Centro culturale Rosetum di Milano. Docente all'Accademia Renata Scotto di Albissola, insegna storia della musica nelle Università Civiche di Milano e Chiavari. E' autore di spettacoli teatrali che ha portato anche all'estero: Malta, Israele, Spagna, Svizzera.

Foto 1: in alto da sinistra: Angiolina Sensale, Loredana Conti, Cristiano Olivieri, Daniele Rubboli.

Foto2: Loredana Conti e Walter Rubboli

8 Marzo Concerto di Primavera
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D'INTERNI
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1998
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8 marzo, una festa riuscita.

Una grande partecipazione alle iniziative nel quartiere Gallaratese

Domenica 8 marzo 1998, presso il Giardino aperto della Cooperativa Antonio Labriola, si è svolta una grande festa organizzata dalle donne della Cooperati-va, dello S.P.I San Leonardo e dello Auser della Zona 19.

Il tepore della giornata e l'accoglienza festosa ha favorito la partecipazione.

Il Presidente della Cooperativa, Mario Scotti, ha dato il benvenuto a nome di tutte e tre le organizzazioni. E' poi intervenuta Stefania Veronese, descrivendo il programma di attività artistiche che l'Auser sta svolgendo presso la Coop "La Luna nel Pozzo", sita in via Appennini 165. Alcune donne si sono alternate declamando poesie dedicate all'8 Marzo, alcune composte personalmente, altre scaturite da un lavoro di gruppo.

Con l'apertura delle danze si è contemporaneamente gustato un the party accompagnato da un vasto assortimento di torte, fatte ed offerte dalle nostre operose e generose donne.

La festa dell'8 Marzo è tradizionalmente dedicata alle donne, ma durante la giornata sono intervenuti numerosi uomini, collaborando per rinvigorire ancor più questa manifestazione.

Ci ha fatto veramente piacere il fatto che un anonimo partecipante ci abbia dedicato una bellissima poesia che ha riscosso molti applausi.

Le donne organizzatrici della festa si sono sentite gratificate nel constatare la inaspettata partecipazione, nonostante che nella Zona se ne svolgessero contemporaneamente molte altre.

Ci auguriamo, in previsione della nuova costruzione nel giardino della Cooperativa Labriola, di ritrovarci il prossimo anno, ancor più numerosi e di conoscere persone nuove.

Un affettuoso saluto ed un grazie di cuore a tutti i partecipanti.

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Una giornata caotica

Oabato 28 marzo in concomitanza con il congresso della Lega Nord, si sono avute tutta una serie di manifestazioni, come la partita di calcio, una rassegna al Palalido, una all'Omnicomprensivo, un'altra alla Fiera Campionaria che hanno creato un blocco totale del traffico in Zona 6 e 19. Nella foto il piazzale davanti alla stazione della MM Lampugnano letteralmente occupato dalle auto in sosta selvaggia.

Congresso straordinario della Lega Nord

Oi è tenuto al Palavobis nei giorni 27-28-29 marzo il congresso straordinario della Lega Nord. Nel corso dell'ultima giornata è intervenuto il segretario nazionale Umberto Bossi. Questo congresso riconferma la riapertura di un dialogo con le forze del Polo da parte della Lega Nord. Nelle conclusioni Bossi non ha fatto esplicito riferimento alla secessione.

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L'AUSER 19 informa che sono organizzati i seguenti viaggi: da domenica 31 maggio a domenica 14 giugno, viaggio e soggiorno a Vieste (Gargano); da venerdì 4 settembre a venerdì 18, viaggio e soggiorno a Brucoli (Siracusa); da lunedì 7 settembre a lunedì 21, viaggio e soggiorno a Rodi (Grecia):

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Per ulteriori informazioni contattare il signor Roggiani tel. N. 33.40.21.84 tutti i mercoledì dalle ore 15 alle ore 17. Esiste, a disposizione dei Soci un nutrito programma di spettacoli presso i vari teatri milanesi: basta telefonare al signor Dell'Avo (te1.38.00.84.67)

Il 20 aprile presso l'Associazione "La Luna nel pozzo" di via Appennini 165 inizieranno i corsi di pittura su stoffa e i "falsi d'autore" su magliette che si concluderanno il 25 maggio.

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aprile 1998 M t L.A.No pagina 7

aprile

Finalmente la discussione sulla riforma della scuola, punto qualificante del programma dell'Ulivo, comincia ad uscire dal tempio e ad essere oggetto di interesse per diversi soggetti. Nella nostra città, tra febbraio e marzo, si sono tenute diverse iniziative sull'argomento. Anche la Confindustria affronta il fenomeno istruzione e centra almeno due punti che credo siano condivisi da tutti: non esiste un progetto-scuola che non sia un progetto di società e imparare a conoscere lungo tutto l'arco della vita. Quale sia la cura proposta dalla Confindustria ancora non si sa, non avendo ancora a disposizione il testo del rapporto anticipato dalla stampa. Certamente la nostra è una società bloccata in cui la scuola è stata ed è un moltiplicatore di diseguaglianza perché non si è riusciti a garantire il diritto allo studio e il diritto all'eccellenza a tutti: i giovani in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore in Italia sono il 67% della popolazione in età di diploma (contro l'80% della media OCSE); degli iscritti alla media superiore non si diploma il 35% circa (contro il 20% dell'OCSE e il 10% dell'EU); oltre il 20% dei giovani abbandona il sistema scolastico senza un diploma o una qualifica professionale (contro il 5% dei paesi più avanzati); solo il 2% degli studenti universitari è di famiglia operaia.

Il mondo del lavoro è cambiato, è diventato il mondo dei "lavori" e ogni lavoratore dovrà cambiare più volte la propria attività lavorativa ed essere quindi capace di riconversione professionale e di apertura alle evoluzioni dei saperi nel corso dell'intera vita: diventa perciò pressante affrontare il nodo della formazione permanente e dell'educazione continua. •

L'obiettivo è creare una società più giusta e più libera: il disegno riformatore della scuola è coerente con questo obiettivo? Riteniamo di poter rispondere "sì". L'ormai ineludibile necessità di elevare l'obbligo scolastico (siamo l'unico paese europeo che ha l'obbligo di otto anni fermo ai 14 anni!) ha avuto come esito principale quello di suscitare una riflessione sull'efficacia e la funzionalità dell'intero sistema: è risultato infatti problematico innestare l'elevamento dell'obbligo su un sistema che manifesta forti penalizzazioni e un elevato tasso di dispersione scolastica proprio nel primo anno della scuola secondaria.

Nel corso degli anni '80 i paesi industrializzati hanno maturato la consapevolezza della centralità delle risorse umane: la loro qualità è stata riconosciuta come fattore strategico per lo sviluppo e il mantenimento dei livelli produttivi e occupazionali di ciascun paese.

Proprio per questa consapevolezza, verso la fine degli anni '80, molti paesi europei si sono impegnati nella riforma della scuola con l'obiettivo prioritario, comune, della piena scolarità.

Gli interventi sono stati supportati da ingenti finanziamenti finalizzati da un lato al coinvolgimento di tutti i giovani in un percorso formativo utile al raggiungimento di sufficienti capacità e abilità e dall'altro a rimuovere ostacoli e a valorizzare percorsi di specializzazione e vocazioni di eccellenza, con grande attenzione a corrispondere alle aspettative di tutti, a favorire la possibilità di passaggio da un canale all'altro, a contrastare la dispersione scolastica. Le soluzioni adottate non sono state le stesse in

La formazione come fattore di sviluppo e presupposto per una società più giusta

ambiare a scuola

Occorre una riforma radicale che ci porti in Europa anche con la scuola

tutti i paesi, ma quasi ovunque ci si è mossi nella direzione del decentramento, della autonomia delle singole scuole, dell'avvicinamento dei luoghi dell'istruzione alla realtà sociale, culturale, produttiva, occupazionale del territorio, dell'individuazione degli standard generali.

L'attuale sistema di istruzione e formazione italiano, invece, è praticamente stabile dalla riforma Gentile (1924) salvo le parziali riforme della scuola media unificata (1962 e 1977), della scuola materna (1968) e della scuola elementare (1990). Ora, con la riforma complessiva proposta dal ministro Berlinguer anche l'Italia si sta incamminando verso l'Europa.

C'è molto da fare: estensione dell'obbligo a dieci anni (dai 5 ai 15 anni), innalzamento della qualità del sapere e riduzione quantitativa dei contenuti al fine di rinunciare alla quantità eccessiva di nozioni e

offrire invece ai giovani le chiavi per la lettura dei dati, potenziare e sviluppare la capacità di apprendimento, passare dai programmi ministeriali agli obiettivi formativi elaborati in autonomia dalle scuole a seconda delle esigenze del territorio, modificare profondamente il Ministero della Pubblica Istruzione trasformandolo in un ente di indirizzo, di controllo, di valutazione non più di gestione che sarà affidata alle scuole, suddividere in maniera diversa i cicli, introdurre il concetto di valutazione della qualità del servizio, prevedere nuove figure di docenti, contratti dei docenti...

Il 20 marzo il Ministro ha presentato all'Accademia dei Lincei il documento sui saperi fondamentali della nuova scuola dell'obbligo che rappresentano l'equivalente del "saper leggere, scrivere e far di conto" nel 2000.

Ma l'Italia non è certo all'anno zero: lo strumento della sperimentazione, unico elemento vero di flessibilità che ha caratterizzato gli ultimi decenni, ha già individuato vie, percorsi alternativi, soluzioni che attendono di essere compresi, valorizzati e riordinati in un sistema complessivo che raggiunga lo sviluppo naturale al quale l'intensa attività di docenti, direttori didattici, presidi e associazioni l'ha già predisposto.

Per ora sono già legge l'autonomia (la carta costituzionale della scuola), il cui regolamento sarà emanato solo dopo una verifica nelle scuole, e i nuovi esami finali che sostituiranno dal '99 la maturità "sperimentale" in vigore da trent'anni (1969). Sono in discussione il riordino dei cicli e la legge sulla parità pubblico-privato.

Questa non la sapevo olta al volo, da un programma radio, . il 14 marzo scorso. Da Ferrara la signora Bignozzi ci informa che presso la Biblioteca Nazionale dell'Inedito sono presenti opere letterarie (al momento un centinaio di opere) accettate con la sola clausola di esser state rifiutate da editori comuni. Dapprincipio si richiedeva la risposta negativa di almeno tre editori, ma poi si è compreso che non sempre ciò era possibile, per cui si è riformata la modalità dell'accettazione. La Biblioteca Nazionale dell'Inedito è aperta come qualsiasi altra biblioteca, i libri si possono consultare ed acquisisco quella vitalità che viene loro negata con la loro "non" lettura e "non" diffusione. La docente di Antropologia Culturale della locale università invita anche a fare delle tesine su quegli scritti, promuovendone così la conoscenza, la valutazione e l'eventuale ingresso nel mondo della stampa.

L'indirizzo è Biblioteca Nazionale dell'Inedito, presso Scuola Media Dante Alighieri via Sabbionario 11/A, 44100 Ferrara. Da ricordare.

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L'inguaribile strabismo dell'Europa

Senza voler alimentare la nostalgia delle grandi manifestazioni di massa del passato per la pace, è comunque inevitabile il confronto con l'attuale e preoccupante apatia e insensibilità collettiva sulle vicende del mondo contemporaneo. Non mancano naturalmente le iniziative dei cittadini più sensibili e dalle

darietà e cooperazione.

Forse qualche tempo fa, con il mondo bipolare, era più semplice e anche manicheo, individuare da che parte stare e dar vita a mobilitazioni sul Vietnam o sull'Afganistan, contro l'olocausto nucleare o per le lotte di liberazione dal colonialismo e dalle dittature, per l'America Latina o per

per venire in soccorso delle vittime e instaurare la giustizia. In un'epoca di diffusa conoscenza, in tempi ormai reali, di ciò che succede in ogni angolo della terra contro la libertà e la dignità dei bambini, delle donne e degli uomini oppressi, e dopo la inaspettata scomparsa del movimento pacifista, solo il "vecchio" Papa Wojtyla sembra aver preso in mano con coraggio le sorti del mondo con appelli accorati contro gli embarghi e le violazioni sistematiche dei diritti umani. L'impatto popolare del viaggio a Cuba, in attesa del più impegnativo appuntamento a Gerusalemme, dimostra l'importanza dell'iniziativa vaticana per la pace nel mondo, in contrapposizione all'impotenza dell'Europa e anche dell'ONU a fronteggiare l'emergenza internazionale al di là degli interessi nazionali che paralizzano l'azione diplomatica e umanitaria.

I messaggi delle "Giornate della pace", celebrate all'inizio di ogni anno a partire da Paolo VI nel `68che, hanno scandito nel tempo la speranza della pace possibile e del suo rapporto con la giustizia, vanno riscoperti e rilanciati per far emergere valori e obiettivi di una aziona coerente e tenace per la fratellanza e la cooperazione tra i popoli.

Anche l'appello di Scalfaro a non considerare il Mediterraneo un'appendice dell'Europa, ma una realtà continentale in divenire, carica di cultura e di storia, diventa un invito a riprendere la mobilitazione contro l'egoismo del Nord nei confronti del Sud e a favore di un allargamento a Est che non produca isolamento e tensioni con i Paesi africani del Maghreb e del vicino Oriente.

Mediterraneo e quindi le drammatiche vicende della Bosnia, dell'Albania, della Palestina, della Turchia, dell'Algeria, vanno affrontate con la consapevolezza di un destino interdipendente, nella prospettiva della costruzione di una cittadinanza comune aperta a scambi multiculturali e a relazioni economiche equilibrate. Le istituzioni, i cittadini europei e la società civile mediterranea, devono vincere il "silenzio delle piazze" sulle questioni della pace con iniziative coraggiose e tempestive contro la rassegnazione e il fatalismo "sull'invasione" degli immigrati, per affermare la dignità e l'uguaglianza di ogni persona e il diritto alla vita dei cittadini perseguitati a causa dell'etnia o della religione.

Le numerose e diffuse azioni di solidarietà e di condivisione del volontariato internazionale e delle Organizzazioni non governative, con interventi generosi e disinteressati nei Paesi in guerra o sottosviluppati, vanno intrecciate con una più vasta presa di coscienza dell'opinione pubblica per evitare lo scollamento con una visione più generale e complessa della politica italiana e europea in campo internazionale.

Inserirsi in una proiezione mondiale dei rapporti tra i popoli e dei diritti umani non impedisce tuttavia di esprimere solidarietà e condivisione sui vari progetti di intervento in Bosnia o in Palestina, nel Sudan o nel Chiapas, con i missionari o con le ONG, con il commercio equo e solidale o contro lo sfruttamento del lavoro minorile da parte delle multinazionali.

Ma consente anche di cogliere la complessità e l'urgenza della "Pacem

in terris" di Papa Giovanni e della "Populorum progressio" di Paolo VI, con uno sguardo più universale e completo, oltre ogni appartenenza ideologia, per stare dalla parte di chi ha fame, è oppresso o cerca lavoro, senza distinzioni etniche o religiose.

La ripresa di un movimento di ispirazione religiosa e laica per la pace e la giustizia, sulla spinta dell'invito di Giovanni Paolo II, può costringere istituzioni e governi europei a uscire dall'inedia e dalla paralisi diplomatica per una maggiore trasparenza e coraggio nella difesa delle libertà e della democrazia mondiale.

L'Unione europea e l'ONU vanno stimolati a superare la logica dei veti incrociati e degli interessi neocoloniali per affrontare, sulla basse della Carta dei diritti dell'uomo, un'azione rinnovata di cooperazione e di sviluppo delle aree più sfortunate e instabili del pianeta.

Nell'attuale processo di mondializzazione e di globalizzazione dell'economia, la Questione internazionale ridiventa centrale nei rapporti tra i popoli per evitare nuove ingiustizie e per fondare sulla solidarietà e sulla cooperazione l'azione per una "società più equa" e "una pace più stabile".

Gli ottanta viaggi del Papa fuori dall'Italia, dalla Polonia al Messico, dal Brasile alle Filippine, dal Sud Africa all'Albania, dall'India a Beirut e a Sarajevo, sono un itinerario emblematico e un invito esplicito a "non chiudersi in casa", ma a vivere la mondialità e il farsi prossimo con coerenza e coraggio perché in qualunque parte del mondo "ogni uomo è mio fratello".

UNA SOLUZIONE...

organizzazioni umanitarie per alleviare le sofferenze più drammatiche delle persone e dei popoli a causa del sottosviluppo, delle guerre etniche e dei conflitti religiosi.

Ma l'affiorante individualismo e la complessità delle varie situazioni locali e internazionali, sembrano impedire una presa di coscienza diffusa e generalizzata sulla necessità di fare resistenza e di organizzare soli-

la più recente guerra del Golfo, nonostante un certo schematismo o aprioristiche logiche di schieramento.

Oggi, di fronte alla tragedia jugoslava, albanese o algerina, al conflitto palestinese, alla diaspora curda, al dramma del Chiapas, al massacro rwandese o agli eccidi somali e sudanesi, si ha l'impressione di non farcela a trovare una via d'uscita che ci consenta di intervenire efficacemente

La tentazione diffusa di "buttare a mare" i profughi curdi o clandestini albanesi, negando il diritto d'asilo e l'ospitalità, non deve trovare accoglienza con il varo di provvedimenti improvvisati o emotivi, ma può essere fronteggiata e vinta con la ripresa del dialogo intraeuropeo e della diplomazia intercontinentale con i Paesi di provenienza.

L'Europa si proietta e si affaccia sul

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l Coordinamento delle Com- / missioni Mensa delle scuole del Distretto Scolastico n 82, preso atto delle linee programmatiche per il Settore Refezione Scolastica illustrate nella relazione allegata al bilancio di previsioni 1998 del Comune di Milano, esprime forte preoccupazione circa le prospettive di esternalizzazione di una parte del servizio stesso.

In particolare ritiene che si debba prestare attenzione al fatto che si parla di appaltare un servizio di refezione scolastica, rivolto ad utenti che vanno dai 3 ai 14 anni e non un servizio di mensa aziendale: sono determinanti in questo senso le capacità, le competenze e le conoscenze nell'ambito specifico della ristorazione scolastica da parte delle eventuali società di catering appaltatrici.

La Direttiva della Regione Lombardia sulla Ristorazione Scolastica al capitolo 3 3 considera la refezione scolastica "come componente del diritto allo studio: essa è parte di un servizio pubblico dovuto al cittadino fin dal suo ingresso nella scuola. I cittadini sono chiamati a partecipare direttamente per rendere il servizio sempre più rispondente alle esigenze sociali della comunità. La cresciuta attenzione da parte dei genitori sui

problemi dell'alimentazione dei figli, recepita come fatto positivo poiché stimola ad un miglioramento della qualità e ad una corretta gestione del servizio pubblico, trova uno sbocco istituzionale nelle Commissioni Mensa". Nel caso di servizio esternalizzato, che spazio avranno e quale sarà il ruolo delle Commissioni Mensa?

Sembra inoltre che i risparmi ipotizzati (4%) con una gestione indiretta del servizio refezione scolastica da parte dell'Amministrazione Comunale non siano così sostanziali: nell'affidare all'esterno un servizio così delicato, si debbono valutare con accortezza costi-benefici, considerando che si sta trattando con la salute di bambini e ragaz-

zi. La privatizzazione trova il Coordinamento perplessi circa le garanzie di controllo e di rispetto degli standard qualitativi, che auspica siano comunque migliorativi rispetto ai parametri minimi già fissati per legge.

Il Coordinamento chiede che l'Amministrazione Comunale operi per garantire che la Refezione Scolastica diventi un momento educativo, dove tutti i rischi possibili sono calcolati e tutto le procedure necessarie a fornire un servizio qualitativamente adeguato avvengano secondo quanto previsto. La gestione diretta del servizio di refezione scolastica lascia più tranquilli in questo senso.

Il Coordinamento

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Refezione scolastica. Quali prospettive del servizio?

Emergenza ambiente a Milano

Il biossido d'azoto Affrontare le tematiche dell'ambiente a Milano è sicuramente una cosa complessa, data la molteplicità di problemi che al riguardo affliggono la metropoli lombarda. Per evidenziare e chiarire alcuni aspetti rilevanti della questione ambientale ci siamo fatti aiutare dal Consigliere Provinciale Renzo Andrian (PDS), per quanto riguarda traffico e rumore, che ha maturato una grossa esperienza proprio su questi temi.

E' quasi certo che se i milanesi dovessero fare una graduatoria delle emergenze ambientali cittadine metterebbero al primo posto il traffico

Gas di scarico degli autoveicoli, rumorosità, rifiuti urbani, innalzamento della falda acquifera, onde elettromagnetiche, sono alcuni dei problemi che investono la nostra città. Ne parliamo con il consigliere provinciale Renzo Andrian.

non è esagerato definire tragico e che va affrontato non tanto con soluzioni estemporanee come il blocco del traffico, ma realizzando finalmente una politica coordinata con l'hinterland al fine di creare infrastrutture di trasporto pubblico adeguate, soprattutto per quanto riguarda il Nord Milano. Chi si lamenta della quotidiana invasione di auto dalla Brianza e dintorni

passante e dalla realizzazione della linea 4 della metropolitana, e dalla creazione di parcheggi di interscambio adeguati. Cosi come andrebbe allontanata la dogana, e quindi i mezzi pesanti su di essa gravitanti, dalla città. Inoltre occorrerebbe, per migliorare la qualità della nostra aria malata, incentivare al massimo la creazione di spazi verdi, valorizzando in tal senso anche parte delle vaste aree ormai dismesse o di quelle ancora in attesa di essere utilizzate (come il Garibaldi-Repubblica). Infatti come è noto le piante sono dei veri e propri depuratori naturali e da una loro maggiore presenza abbiamo soltanto da guadagnare.

Rifiuti urbani

Un altro grosso problema che tocca la nostra città, ma anche tutti gli altri centri urbani dell'occidente ricco e consumatore, è quello dei rifiuti. Infatti siamo grandi produttori dei cosiddetti rifiuti solidi urbani, con una media annua pro capite di oltre 3 quintali.

ca" come quella del riciclaggio, vadano effettivamente ai consorzi di carta, vetro e plastica. Inoltre sono da •

funzione alcuni pozzi di captazione, di ripristinare i fontanili, di pensare a nuove modalità di irrigazione per l'agricoltura collegate all'utilizzo della acqua di falda, di impermeabilizzare il canale Villoresi e di non buttare l'acqua nelle fognature.

Un pacchetto di iniziative questo, che era stato presentato in collaborazione tra Comune, Provincia,

con i problemi che ne derivano, in particolare per quanto riguarda la pessima qualità dell'aria. Un problema molto grave questo, come conferma anche la crescita esponenziale di affezioni dell'apparato respiratorio e di forme allergiche, in particolare nei soggetti più piccoli e maggiormente vulnerabili, i bambini.

In effetti, ridimensionatosi decisamente, con la deindustrializzazione della città e l'adozione del metano per il riscaldamento, il problema dell'inquinamento da anidride solforosa, è salito alla ribalta il famigerato biossido d'azoto. Si tratta di una sostanza particolarmente tossica contenuta nei gas di scarico degli autoveicoli e che abbonda decisamente in una città come Milano, capoluogo di una regione dal tasso di motorizzazione tra i più elevati del mondo (quasi un veicolo ogni 1,4 abitanti) e verso cui confluiscono ogni giorno centinaia di migliaia di veicoli.

Un sovraffollamento veicolare che

probabilmente non ha mai provato a venire da qualunque centro brianteo a Milano con i trasporti pubblici! Ma bisognerebbe poi realizzare anche un miglioramento dei trasporti urbani, a cominciare dal completamento del

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Per avere un'idea delle dimensioni del problema basti rilevare che Milano produce circa 2000 tonnellate al giorno di rifiuti che vengono spedite non solo in impianti limitrofi come la cava di Inzago, ma anche fuori provincia e addirittura fuori regione. Una situazione che sta diventando sempre più insostenibile (anche perché l'impianto di Muggiano resterà chiuso per qualche mese per motivi tecnici) e decisamente inaccettabile per quei centri come Cerro Maggiore, Cavenago, Costa Mezzate, sede delle discariche. Anche perché se gli impianti di compostaggio e di incenerimento risultano non sufficienti è necessario battere altre vie.

Innanzitutto occorrerebbe potenziare la raccolta differenziata e renderla veramente operativa. Sappiamo di condomini che richiedono da mesi a suon di fax all'AMSA l'installazione dei cassonetti per carta e vetro senza risultati concreti.

Ma neanche questo basta se poi succede, come abbiamo visto con i nostri occhi, i solerti operatori ecologici buttare plastica e carta nei camion tritarifiuti insieme a tutto il resto. E' necessario quindi che i prodotti della raccolta differenziata, fondamentali per una industria "ecologi-

potenziare gli impianti di trasformazione in Milano e, per quanto riguarda la quota di rifiuti che ancora sussisterà, va concordata una politica comune con i centri dell'hinterland fondata su un mutuo rapporto di dare/avere e volta a prevedere la creazione nella provincia di siti di smaltimento per un tempo soltanto determinato.

Innalzamento della falda acquifera

Un problema emerso alla ribalta solo di recente è invece quello dell'innalzamento della falda acquifera, derivante dal concomitante calo demografico della metropoli e dalla chiusura di grandi fabbriche che consumavano milioni di metri cubi d'acqua al giorno.

Per la verità, come ricorda Andrian, già tre-quattro anni fa la Provincia aveva segnalato il problema e formulato proposte rimaste poi senza seguito. Ma oggi- non si può più fare finta di niente dato che la situazione si aggrava di giorno in giorno, come confermano l'acqua nella metropolitana, negli scantinati ecc.

Il vicesindaco De Corato sostiene che i ritardi nell'intervento su questi problemi siano dovuti alla burocrazia, ma probabilmente sarebbe stato sufficiente accogliere le proposta avanzate in passato dalla Provincia. Queste prevedevano di rimettere in

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Metropolitana Milanese, Regione, Consorzio Acqua Potabile alla dott.ssa Pera del Ministero competenze in data 14 maggio 1997. Solo adesso però il Comune sta cominciando a fare qualcosa e cominciano ad essere presentati i primi progetti che riguardano la soluzione del problema. Speriamo bene.

Inquinamento acustico

Non bisogna poi dimenticare fonti di ulteriori disagi per i cittadini. Ci si riferisce di già all'inquinamento acustico (particolarmente acuto in alcune zone molto trafficate) e a quelle luminoso, ma soprattutto a quella fonte di disturbi che sono le onda elettromagnetiche generate dai sempre più frequenti ripetitori ed antenne per telefonini e affini installate sui tetti delle nostre case. Tutti problemi, conclude Andrian, che non possono essere affrontati in modo estemporaneo ma che richiedono invece scelte politiche in grado di portare la questione dell'ambiente, e quindi della qualità della vita dei cittadini, al centro dell'azione politica. Cosa che invece né la Regione né il Comune stanno facendo in modo adeguato. Solo in questo modo si potrà impedire che i milanesi lascino Milano rinunciando a vivere in una città che pur amano.

Luca Mocarelli Direttore del mensile "Zona 2"

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Occorre che i Comuni, le Provincie e la Regione unitamente alle autorità di Pubblica Sicurezza garantiscano un impegno incondizionato ed urgente rivolto al territorio con progetti e fatti concreti.

La politica che ha sempre predominato il potere decisionale dello IACP ha creato i danni evidenti ai cittadini e agli utenti.

Mazzini, che fa parte dei Piani di recupero urbano: da un lato il sindacato richiede l'intervento di ristrutturazione del quartiere e dall'altro non dà quel supporto sufficiente per attuare la mobilità.

E' evidente che queste situazioni creano molte difficoltà.

a Cooperativa di abitanti coinvolge e appassiona i soci /fin dalla fase progettuale, per poi impegnare l'interesse di ciascuno nel migliorare la qualità della costruzione. esprimere, le proprie necessità nel definire gli spazi interni, vivere insomma in forma partecipata tutte le fasi, vigilando sui costi. I soci poi possono decidere di fare la raccolta del risparmio sociale, per ridurre il costo degli investimenti: ciascuno rimane proprietario dei suoi soldi, con un buon rendimento netto e un risparmio fiscale.

I prestiti effettuati dai soci rappresentano un contributo essenziale al conseguimento dello scopo mutualistico ed alla realizzazione dell'oggetto sociale.

Infatti, i mezzi finanziari occorrenti per raggiungere gli obiettivi delle Cooperative, possono essere distinti tra risorse esterne - quelle offerte dal sistema bancario - e quelle proprie interne, conferite dai soci.

Si tratta di una peculiare forma di reale autofinanziamento delle Cooperative. La diffusione ed il ricorso alla raccolta dei risparmi tra i soci è uno dei modi concreti per misurare la volontà dei soci e la capacità dagli amministratori di promuovere anche attraverso questa pratica lo sviluppo della propria Cooperativa.

I prestiti possono essere con restituzione senza preavviso o vincolati per un determinato periodo di

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tempo: le remunerazioni riconosciute sui prestiti sono differenziate in modo da privilegiare, per la loro maggiore utilità per la Cooperativa e coerenza con le proprie finalità, i prestiti vincolati, anche attraverso l'abbinamento del vincolo temporale alla possibilità di ottenere la restituzione a vista di una parte del prestito. Preliminarmente va verificato prendendo visione dello statuto sociale della Cooperativa, se esso contempla espressamente l'attività di prestito.

Inoltre, occorre accertarsi della sussistenza delle clausole mutualistiche anche in relazione alle disposizioni introdotte dalla Legge di riforma n. 59 del 31/1/1992 (ripartizione degli utili, riserve individuali, destinazione in caso di cessazione della società, dell'intero patrimonio sociale versato al Fondo mutualistico per la promozione e sviluppo della cooperazione). Va verificata, infine, l'iscrizione della cooperativa nell'apposito registro prefettizio. I soci risparmiatori, devono essere iscritti a libro soci da almeno tre mesi. L'interesse massimo che la Cooperativa può praticare sulle somme ricevute in deposito, non deve superare la misura degli interessi spettanti ai detentori di Buoni Postali Fruttiferi aumentata di 2,5 punti. I vantaggi dei depositi sociali rispetto ad altri investimenti finan-

ziari riguardano il rendimento netto oggi mediamente stimatile di trequattro punti percentuali in più rispetto a quanto offerto dai depositi in conto corrente, e di circa un punto in più rispetto ai titoli di Stato, godendo della liquidabilità di un conto corrente, senza aggravio di spese.

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D: In questo periodo c'è stato un grosso contenzioso con le organizzazioni sindacali degli inquilini. Quali i vostri rapporti con i sindacati in generale a quelli degli inquilini in particolare?

D: Che cosa è necessario per recuperare il degrado abitativo e sociale dei quartieri popolari?

Inoltre, mentre gli interessi sui conti correnti bancari sono soggetti a una ritenuta del 27% e prevedono spese fisse di tenuta conto, i rendimenti dati sul libretto delle cooperative sono aggravati solo da un'imposta del 12,5%, uguale a quella dei titoli di Stato, e non hanno alcuna spesa aggiuntiva.

Le garanzie

I prestiti sociali sono garantiti dalla Cooperativa attraverso: il capitale sociale - le riserve - il 50% della differenza tra il valore di carico in bilancio degli immobili di proprietà ad uso residenziale ed il valore per gli stessi considerato ai fini della determinazione dell'imposta comunale sugli immobili (ICI).

Il risparmio sociale è previsto dalla Legge; a tutela del risparmiatore sono stabiliti dei rapporti tra l'entità complessiva del risparmio e il patrimonio delle cooperative sotto vigilanza della Banca d'Italia.

A ciò si aggiungano i regolamenti ed i contratti che disciplinano il prestito, ispirati a criteri di assoluta trasparenza del rapporto.

COMUNICAZIONE AI CITTADINI DELLA ZONA 19 otoutgar

Tecnologie per la sicurezza degli impianti gas domestico (Legge 46/90)

Sicurgas mette a disposizione la propria esperienza nel campo della sicurezza, del risparmio energetico e del rispetto ambientale. Sempre maggiore è la richiesta da parte dei cittadini di risposte puntuali ed oculate su questi argomenti cosi attuali, importanti e sentiti anche dalle Strutture Tecniche Pubbliche e Private.

Un impianto a gas metano che non inquini, che sia soprattutto sicuro ed economico è per chiunque un'esigenza primaria e legittima. In un ambito così delicato, la Sicurezza Domestica e della Collettività non può certo essere approssimativa o improvvisata.

La sinergia fra la Qualità e l'Esperienza di Sicurgas dà come risultato la Garanzia di Sicurezza insieme alla salvaguardia dell'ambiente e del relativo risparmio energetico ed economico.

I servizi offerti da Sicurgas interessano tutte le fasi della progettazione, realizzazione e messa a norma degli impianti gas, con rilascio finale della dichiarazione di conformità.

R: Auspico che il contributo delle organizzazioni sindacali interne possa dare alle ALER lo stimolo per l'attuazione dell'efficienza interna. della qualità del servizio in un quadro che garantisca insieme ad una gestione efficiente la giusta remunerazione dei livelli di efficacia e di qualità raggiunta dai vari dipendenti. Per quanto riguarda i Sindacati dell'Utenza, al di fuori di CGIL, CISL e UIL, ognuna di queste organizzazioni percorre cause diverse che sono in contrasto fra di loro e che non consentono all'ALER di operare su programmi razionali che sono in via di definizione e vincola con enormi perdite di tempo i programmi già al tavolo che riguardano le ristrutturazioni e l'impegno dei fondi Gescal. Porto l'esempio del quartiere

R: Per poter mettere mano alle manutenzioni straordinarie pregresse occorrono a breve termine 1200 miliardi a cui vanno aggiunti J500 miliardi come piano decennale per ristrutturazioni. Occorre poi intervenire nella vita sociale degli inquilini con decisi strumenti di riqualificazione della vita dei quartieri, rafforzare la lotta all'abusivismo, alla morosità, in definitiva, tutelare gli inquilini nei vari stati di necessità. Da un indagine preliminare si è riscontrato che in prima fascia sono collocate circa 13.000 famiglie che devono essere monitorate con particolare attenzione; le famiglie che non possono pagare l'affitto devono essere sostenute dagli Enti locali. Per queste famiglie è in fase di elaborazione un progetto in collaborazione con l'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Milano ed i Sindacati dei Comuni della Provincia.

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ICSalotto dellaPoesia Adesso tocca a te p

rosegue la presentazione dei poeti aderenti al Salotto della Poesia, divia Kant 5 presso Doriska. Il 27 febbraio scorso erano in calendario Francesco Romano e Gianni Busatto, che hanno dato vita a un vivace pomeriggio, ricco di saporite sorprese. Francesco Romano è un siciliano doc, trasferito a Milano da tempo, un tempo ormai lunghissimo, sufficiente perché qualcuno, ai suoi rientri all'amato paese natale, Ravanusa in provincia di Agrigento, lo chiama forestiero, come testimonia la lirica "Mi chiamanu frustieri".

Ma così non è, nel suo cuore Romano porta un affetto incancellabile per il luogo della sua infanzia e il suo primo libro di poesie esce proprio a cura del Comune di Ravanusa, a riconoscimento delle indubbie qualità di questo figlio lontano, che ne esalta la memoria. Il volume si intitola "Sa benadìca" ed è uscito nell'aprile del 1997 raccogliendo immediatamente consensi e segnalazioni di merito.

Da questa raccolta e da altri scritti in attesa di pubblicazione, Francesco Romano ha selezionato le poesie recitate al Salotto, riscuotendo vivo successo, particolarmente nei riguardi delle liriche declamate nell'armonioso dialetto

"occasionali", o per lo meno tali le definisce lui stesso. Nel pomeriggio a lui riservato, Gianni Busatto sì è presentato con un sostanzioso mazzo di appunti: le sue poesie ancora da trascrivere, da ordinare, da pubblicare. Ci auguriamo che lo faccia presto. Il filo conduttore della sua tematica lo porta talvolta controcorrente, ne è esempio lo svolgimento sulle "Stagioni" in cui diversamente dal dire comune egli addita come positivi proprio l'autunno e l'inverno, questo in particolare visto come il custode, il garante dell'indispensabile primavera. Busatto scrive anche commedie, recita nella Combriccola del Baffo da otto anni, organizza concorsi (tema San Valentino a Rho) e recita poesie in manifestazioni di arti abbinate, musica pittura e poesia. Alla sua iniziativa il Salotto deve la ben riuscita manifestazione "Rose, tulipani e fiori di campo", del 3 marzo 1996, presso la parrocchia Maria Regina Pacis di via Kant, con Laudi Medioevali, Corali di Bach e Poesie religiose contemporanee.

Di Busatto ci colpisce l'atteggiamento fiducioso ed ottimista nel guardare la vita, ad esempio diremo della sua lirica "Amore senile" che egli vede "gioioso ed accorato/ per il tempo che ancora ci rimane/ questo amore/ ormai longevo ed acquietato..."

Il suo nome non corrisponde a quella di una delle nostre solite autrici. Non scrive per intrattenimento, non scrive per il consenso del grande pubblico né per una ristretta cerchia di donne impegnate, non scrive per dar corpo a una vocazione letteraria impossibile da reprimere.

Tanto meno per far soldi.

Salima Ghezali (o Ghazali) è una giovane donna algerina che assiste impotente allo scempio di vite umane che avviene nel suo paese, soprattutto donne e bambini.

Impotente? Fino a un certo punto. Impotente è chi si rassegna al sopruso, chi non oppone resistenza. Salima Ghezali si oppone, per cui in un certo modo "può". Può scrivendo. E scrive esponendo il proprio nome, rischiando anche la vita. Scrive perché la verità esca dai confini, per portare testimonianze dirette. Qualcuno dovrà sapere che le donne algerine resistono, si organizzano, lottano e scrivono. Il giornale diretto da Salima è La Nation; il valore del suo lavoro è stato riconosciuto in Patria e fuori confine, confermato dal numero di premi letterari che le sono stati assegnata, tra cui il prestigioso Premio Olàf Palme.

rivedendo l'arcaico codice di famiglia. Su questo delicato argomento chi può parlare con conoscenza di causa è lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, noto in Francia per il suo apporto letterario, autore di libri assai premiati e tradotti anche in ita-

e i testimoni vengono ascoltati da una commissione per i Diritti Umani. Nel gennaio scorso Amnesty International e la comunità di Sant'Egidio hanno promosso una manifestazione a Roma, in contemporanea con Parigi, Madrid, Bruxelles e Barcellona.

Le firme raccolte contro le stragi in Algeria (più di 184.000) sono state consegnate in Campidoglio. Presente a Roma Salima Ghezali risponde a ciascuna domanda. Secondo il suo parere, si deve rifiutare la logica che dietro alle stragi vi siano una cultura e una religione: "Non è in nome dell'Islam che si sgozzano i bambini. E' la guerra che produce barbarie. La responsabilità è di chi ha voluto trasformare un conflitto politico in un conflitto armato..." (Corriere della Sera del 22-1-1998). Essa si aspetta che la Comunità Internazionale favorisca semplicemente il dialogo. Terminati i suoi interventi Italia la giornalista "un po' più conosciuta delle altre" rientra al suo paziente lavoro, ben sapendo l'alta percentuale di rischio.

siciliano. Il secondo poeta presentato il 27 febbraio è stato Gianni Busatto, conosciuto in quartiere in quanto conduttore di Gallaradio con sede in via Kant 8, e al suo attivo anche una precedente esperienza alla Radio Cooperativa di Rho.

A Gianni Busatto interessa la poesia da sempre e ne cerca la musicalità abbinata ai pensieri, alle riflessioni, alle idee.

Poiché lavora (è insegnante di doposcuola in un collegio milanese, il Convitto Nazionale Longone, che è stato fondato nel 1724 ed ha avuto allievi celebri quali Manzoni, Parini, Strehler, Padre Gemelli), il tempo a disposizione di Busatto è assai poco, e può succedere che egli scriva di cose

Il 13 marzo è stato il momento di Novella Porzio e Bruna Fusi. Novella Porzio è persona assai nota per la sua infaticabile attività sociale in quartiere e presso l'ECER di via Cechov 20. Il padre scriveva poesie e dipingeva, la madre era attiva "da sempre" nel movimento delle donne contadine nel Monferrato, per l'emancipazione della donna: Novella ha proseguito nel solco da loro tracciato, facendo suoi gli stessi ideali. La poesia le riesce facile, trova rime e metrica fin da piccolissima, ma attenderà fino agli anni ottanta per uscire allo scoperto e partecipare ad un concorso, con felice risultato. Da allora la sua partecipazione è puntuale e qualificata, nessuna iniziativa della Zona o delle Associazioni locali la vede assente. Milano 19 la inserisce sovente nell'"Angolo della Poesia", segnalando alcune sue liriche e i tre volumi da lei pubblicati.

Nell'occasione è lieta di presentare questa voce viva e sensibile all'attenzione della cittadinanza.

"Il tempo della vita" e "Voci e rumori" sono editi dal Centro Incontri, il terzo volume "Sognando il vero" esce presso l'Editore Book di Bologna.

Da poco Novella ha avvicinato anche la pittura trovando in questa espressione artistica una nuova dimensione.

Intanto prosegue da sempre la sua attività dì Responsabile presso il Centro Culturale ECER, che dal lavoro di Novella Porzio ha certamente tratto molti risultati altamente positivi. F.B.

Questa giovane donna che ha solo 39 anni, è candidata al Nobel per la Pace per il suo indefesso impegno di mediatrice, di attivista e per il suo coraggio. Il suo giornale in questo momento non può uscire perché non le viene fornita la carta: chi vuole leggerlo lo trova solo su Internet. .Tuttavia è una testimonianza che vuol dar voce alla disperazione della gente comune, quella che cerca di sopravvivere al terrorismo e alla repressione. Con Salima vi sono tante altre donne di quell'infelice Paese che hanno vissuto in prima persona le violenze, le aggressioni, gli stupri collettivi: scampate a incredibili massacri, sono decise a difendersi e a difendere i propri figli, nella speranza di costruire una società diversa, dove siano riconosciuti i diritti fondamentali di tutti, anche

liano. Nel suo lucidissimo articolo su la Repubblica del 30-1-98 Ben Jelloun analizza le motivazioni più profonde che portano l'uomo arabo a comportamenti così estremi soprattutto verso le donne. Egli dice: "... c'è un odio più forte, più ancestrale della crudele congiuntura in cui si trova attualmente l'Algeria... Sanno che la donna è più forte di loro... Non sono più persone normali. Sono al di là del bene e del male, appartengono al territorio della morte e sanno che non c'è più posto per loro nella società civile..."

Le parole di questo colto uomo nord africano sono brucianti come fuoco, ma all'indignazione sacrosanta per le notizie che trapelano arrivando fino a noi bisogna far seguito con gli interrogativi più urgenti: cosa si può fare?

Il Parlamento di Londra ha aperto un'inchiesta sulla violenza in Algeria

Mostre di pittura

La visita alla mostra di Bruna Gioia Toja non volevamo perderla e siamo andati il giorno stesso dell'inaugurazione.

Di questa brava artista seguiamo le tappe ,espositive, da quando l'abbiamo conosciuta presso la nostra Biblioteca, in via Quarenghi.

Dall'i all'8 marzo ha organizzato nella sala del PDS, via Cesariano 11, una mostra collettiva al femminile rapportata alla Festa della Donna perché (e ne parla nel foglio "La Campana" stampato in loco)

Giulia Montes, Margherita Stella e Luigia Toja, sorella della "maestra" o insegnante, come la si vuol chiamare. Risaltava la nitida incisione in inchiostro giallo, intitolata "Mimosa", un pregevole lavoro scelto da una ditte di stampe su stoffa per la realizzazione di un bel foulard.

Vivrà "come tutti", andando a far spese, camminando tra la gente, fermandosi al bar, nella redazione di La Nation, a casa propria. Non ha scorte, Salima Gbezali, la protegge solo il suo coraggio, la sola arma in cui crede.

cetacei nel Mar Mediterraneo", "Le alghe", "Il canto delle balene". Ottime anche le fotografie e interessanti disegni di allievi e studenti, nonché le illustrazioni dell'Istituto Europeo di Design.

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"... La battaglia. prima per l'emancipazione, ora per la liberazione, ha ormai una lunga storia di conquista..." La Sezione, M. Dal Pozzo, fucilato a Fossoli il 12 luglio 1944, è anche il luogo dove Bruna Toja insegna l'antica arte dell'incisione, con il prezioso torchio e gli attrezzi del mestiere.

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Gli allievi sono ragazze, ragazzi, studenti o lavoratori, e anche casalinghe, che si cimentano con le loro capacità per tentare di accedere al mondo dell'Arte. In questa esposizione erano presenti solo firme femminili, oltre alla stessa Bruna Gioia Toja, citiamo Lucia Gobber,

Apprezziamo Bruna Toja per la dedizione al suo lavoro che concentra notevoli significati sociali e culturale, oltre che artistici, continuando l'azione ideale di suo marito Luigi Gioia, nel cui ricordo essa opera con inalterata fedeltà di intenti. La rassegna di dipinti dedicati al mare, di Lorenza Della Rosa, è stata l'occasione per avvicinare la manifestazione tenutasi all'Acquario di Milano dall'i all'8 marzo, intitolata "Il Mare a Milano". Anche una semplice visita in via Gadio 2 aveva il potere di coinvolgere e partecipare, mentre chi avrà potuto seguire il ricco calendario di conferenze, proiezioni, concerti e recite, si sarà trovato arricchito di notevoli acquisizioni. Qualche titolo: "I mostri marini nei miti e nelle leggende", "Ricerca sui

In una sala al primo piano, interamente riservata alle opere ad olio di Lorenza Della Rosa, ci gustiamo la rassegna intitolata "Il mare sul pennello". Qui il discorso è differente, è un discorso d'Arte, e la pittrice si è abbandonata al piacere di comporre pagine ricche di forme e colori, suggerite proprio dall'elemento Mare. Dai "Fondali marini" proprietà dell'Acquario Civico, ai "Giardini sottomarini", dai "Pesci combattenti" ai "Dragoni di mare", si arriva all'unico dipinto riservato alla sola superficie marina.

Il titolo è "Onda" e pensiamo che Lorenza, non accontentandosi del bel contrasto tra il cobalto dell'acqua e il lilla del cielo, vi abbia nascosto una metafora: non è solo un'onda ma un ponte di schiuma, compatto e curvato a toccare un punto lontano, distante, molto più in là di dove nasce, un invito ad innalzarsi, a restare in alto, sospesi, leggeri e forti. Ma sì, proviamoci. Grazie, Della Rosa, dell'implicito consiglio. Bruna Fusi

Le nostre autrici
pagina 12 MILA aprile1998
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Ä Ä Ä 41t ÄÄÄÄÄÄÄ O 00 A cura di Bruna Buttafava

Le Mostre alla galleria civica di Gallarate Dialogo sui massimi

untualmente la Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate ci fa pervenire la serie completa dei cataloghi che si riferiscono alle Mostre in svolgimento.

sistemi

(tra Mario e Carlo sulle privatizzazioni e l'economia mondiale) seconda parte

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Dall'inizio del 1998 (18 gennaia-8 febbraio) è stato presentato il volume di Mirko Gualerzi "HiroshimaTaccuino dimenticato", con testi e disegni realizzati in ricordo della città martire, sacrificata per la "causa della pace". Proprio per "Non, dimenticare" l'olocausto nucleare, Gallarate ha proposto il libro di Gualerzi unitamente all'esposizione di 32 disegni preparatori per le litografie illustrative, opere che pur nella non facile interpretazione rappresentano un monito a "non abbassare la guardia di fronte al pericolo di un conflitto nucleare".

Dipinti, disegni e sculture di Gastone

Panciera hanno composto la Mostra

Antologica di un valente artista

vicentino (1908-1991), dalla lunga militanza nelle Arti Figurative, tra cui l'adesione a "Corrente" dal 1938 al 1939, la partecipazione a Biennali

e Quadriennali di Venezia e Roma, e l'insegnamento all'Accademia di Brera. La rassegna è terminata il 15 marzo scorso, mentre fino al 26 aprile rimane in corso l'Antologica di Carmelo Zotti, pittore triestino, che vive e lavora a Treviso, artista quanto mai interessante, con al suo attivo Mostre, Concorsi, Premi in tutta Italia e all'estero, con numerose partecipazioni alle Biennali e Quadriennali Nazionali. Chiarissima e approfondita come sempre l'introduzione del direttore della Galleria Silvio Zanella, che ci aiuta a penetrare nella "sostanza del magico mondo figurativo" di Zotti, mettendone in evidenza il riverbero e le assonanze delle parentele metafisiche. Mostra da non perdere, ripetiamo: fino al 26 aprile, viale Milano 21 Gallarate, chiuso il lunedì, aperto feriale e festivi 10-12 e 15-18. E' anche un'occasione per visitare o rivisitare le importanti sale della Pinacoteca permanente, vero punto fermo nel panorama artistico contemporaneo.

Bruna Fusi

La pittrice MARIA BRAMBINI MARY SUN abitante nella nostra Zona in via Chiarelli 16 tel 30.86.310 terrà una mostra personale presso la Galleria d'Arte Velasquez in via Pisaniello I tel 48.70.72.03 dal 6 maggio al 14 maggio. Inaugurazione sabato 2 maggio alle ore 16.

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle

14,30 alle 19,30; sabato e domenica dalle 9,30 alle 13,00 e dalle

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Mario: Ho pensato molto a quello che mi hai detto l'altra volta. Però non mi hai convinto. Cosa c'entra l'economia mondiale, l'Europa unita, il superamento della dimensione nazionale ecc. con la privatizzazione dell'ENI o dell'IRI, dell'ENEL o della AEM? Ci può essere benissimo un buon funzionamento anche di aziende pubbliche, che siano ben dirette e che non vadano in perdita. In fondo se un'azienda è pubblica c'è più garanzia che non agisca per interesse privato, ma tenga in maggior conto l'interesse generale! E poi con questa privatizzazione si esagera. Perché mai bisogna privatizzare la Sanità e la Scuola pubblica? Perché dare soldi ai privati, anche alla Chiesa cattolica, quando c'è tanto bisogno di rafforzare la scuola pubblica?

Carlo: Calma. Calma Mario! Una cosa alla volta e vedrai che forse c'intendiamo, oppure potremo misurare quanto concordiamo e quanto dissentiamo. Per prima cosa voglio chiederti se ritieni che in generale le aziende, le organizzazioni e le istituzioni pubbliche funzionino bene.

Mario: No, figurati! Non vanno bene, ma la causa è il malgoverno di tanti anni, il clientelismo, la corruzione, le tangenti! E poi ci sono anche casi di buon funzionamento, rari ma ci sono. Quindi vuol dire che è possibile avere strutture pubbliche sane, funzionanti ed efficienti.

Carlo: Non nego che ci siano questi casi. Sono però eccezioni che confermano la regola. Il pubblico non è efficiente ed è inefficace. Perché? Tu parli del malgoverno, del clientelismo, della corruzione, delle tangenti. Tutto vero. Però sotto a questi fenomeni c'è un fatto, anzi due fatti più generali: la burocratizzazione e l'invadenza degli interessi privati nella conduzione di organizzazioni che dovrebbero perseguire solo l'interesse pubblico.

Mario: Bella scoperta! Ma ci sono pur sempre dei responsabili!

Carlo: Certo, ma molti di più 'di quanto comunemente si creda. Ci sono politici alla ricerca di denaro per sviluppare la propria carriera e ci sono imprenditori, commercianti, intermediari che trovano più facile la corruzione che la concorrenza; ci sono funzionari che 'arrotondano' e ci sono

intere corporazioni che si creano posizioni di privilegio e poi le-difendono a denti stretti contro tutto e tutti. Ma la vera domanda che ci dobbiamo porre è la seguente: perché è possibile tutto ciò? Perché la burocratizzazione rende coloro che lavorano in una organizzazione pubblica non responsabili dei risultati (sia in alto che in basso) e perché l'interesse privato (personale, di gruppo, di categoria) è, in generale, più forte del dovere pubblico.

Mario: Si, certo, è vero. Ma se tutto viene affidato al priVato, aziende e società private, perché queste dovrebbero fare l'interesse pubblico?

comune deve subire una forte concorrenza da parte degli altri produttori europei, e anche dai giapponesi e coreani. Quindi si deve dare da fare con la qualità. E questo è un vantaggio del consumatore.

Mario: Allora sta bene, manufatturieri privati ma non monopolisti del mercato. Ma con gli altri beni come la metti?

Carlo: Diciamo meglio : molti privati (quindi anche stranieri)in concorrenza tra loro.

Mario: Si, ma sulle questioni di fondo meglio che siano italiani, ti pare?

Carlo: Quali sono le attività manufatturiere, la produzione di cose, che sono 'questioni di fondo' per te?

Mario: Beh, non so. Le armi forse. Beh, no, quelle lasciamole perdere. Le industrie d'avanguardia, l'elettronica, i robot, i radar quelle cose li!

Carlo: L'altra volta mi sembrava che eravamo d'accordo su un punto: è inutile che lo Stato si occupi di produrre panettoni o gelati. Possiamo dire che per tutte le produzioni di cose, manufatti, oggetti non ha senso che siano prodotti dallo Stato? Bene, allora l'industria manufatturiera è opportuno che sia privata, o meglio è opportuno che ci siano diverse aziende private a produrre ogni singolo prodotto, in concorrenza tra loro. Senza monopoli si avvantaggia l'acquirente, il consumatore. La concorrenza responsabilizza tutti. Sei d'accordo?

Mario: Si, va bene. Però le automobili c'è solo la Fiat che le produce. Va bene anche questo?

Carlo: A mio parere quando l'Alfa Romeo era in vendita era meglio che subentraste qualcun altro, anche la Ford piuttosto che la Fiat. Però è acqua passata. In ogni caso la Fiat è l'unico produttore ma grazie al Mercato

Carlo: Hai detto bene. Le industrie d'avanguardia. Ma in realtà quelle industrie producono non tanto cose, ma sistemi, insiemi di apparati, dove conta più l'idea che i beni materiali dei componenti. Sono industrie particolari che possono esistere e svilupparsi solo con la continua ricerca, in collegamento con lo sviluppo del sapere scientifico e tecnico. Certo in questi campi forse non può fare tutto il privato e forse è bene che l'Italia (preferirei dire l'Europa), cioè il pubblico, intervenga. Sapendo però che ci sono dei rischi. Si può sbagliare nella scelta 'politica' da fare. Ti ricordi quando 30 anni fa si credeva che la siderurgia fOsse una 'questione dì fondo'? Quante migliaia di miliardi (soldi di tutti) sono stati buttati via?

Mario: Ho capito cosa vuoi dire. Però l'energia? Il trasporto pubblico? Per non parlare della scuola, della sanità, della previdenza, della pubblica sicurezza.

Carlo: Certo. Bisogna approfondire meglio. Adesso debbo andare. Ma intanto mi pare che abbiamo chiarito che la concorrenza tra soggetti diversi per produrre le cose, i beni materiali, è la strada da battere. La prossima volta che c'incontriamo affronteremo i punti che hai citato. Ciao, Mario!

Mario: Ciao. Ma vedrai che su quei punti il pubblico ci vuole.

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pagina 14 aprile1998

le ricette di Adriana Quercia

Abbacchio alla romana

L/agnello é un ovino di giovane età alimentato esclusivamente con latte, dal peso vivo di non oltre 10 chilogrammi. Specificamente in commercio viene definito "abbacchio" l'agnello macellato ancora lattante e con peso vivo di circa 8 chilogrammi e peso morto intorno ai 4 chili.

La sua carne é tanto più pregiata quanto più l'animale é giovane, di colore rosa chiaro e tendente al bianco. Normalmente viene venduto suddiviso in due metà (mezzane) o in quarti (2 cosce e 2 spalle). Talora viene praticata una ulteriore suddivisione che prevede per ogni metà: la coscia (o cosciotto) come arto posteriore senza lombi; la spalla come arto anteriore con costato e petto; la lombata o carni, cioè quello che rimane della carcassa. Dalla lombata si ottengono i tagli minori come le

Finalmente!

Ritorna in Italia il gran maestro Nanbu

P de senza sosta l'attività promossa d%a Nanbudo Sankukai Italia. Dopo il grande successo ottenuto dai campionati italiani open svoltisi a Pero nello scorso mese di febbraio, si è passati all'attività didattica ad alto livello con uno stage tenuto direttamente dal maestro Nanbu sabato 7 marzo a Lugano e domenica 8 marzo a Milano. L'appuntamento è una convocazione ufficiale per i futuri responsabili regionali della nuova organizzazione che sta diffondendo il nanbudo e il sakukai nel nostro paese. Erano una trentina i tecnici invitati per l'occasione e il maestro Nanbu ha avuto modo di visionarli personalmente con il suo consueto scrupolo per determinare chi potrà ricevere il mandato ufficiale di rappresentanza per la propria regione di appartenenza. L'occasione è

costolette, le costine e gli "scottadito".

Nel disegno riportiamo, per chiarezza, la "sezionatura nazionale".

La carne d'agnello é morbida, gustosa e si presta alle preparazioni più varie.

Do' di seguito la più classica ricetta:

l'abbacchio alla romana

Ingredienti (dose per 4 persone) metà di un giovane agnello, circa gr. 1400 - 3 acciughe sottosale - aglio - salviarosmarino - vino bianco secco - aceto bianco - olio extravergine d'oliva - sale - pepe - gr. 400 di patate.

Tempo occorrente per la preparazione: circa 75 minuti

Preparazione: tagliate l'agnello a pezzi regolari, che metterete in una teglia insieme con rametti di salvia e rosmarino, 2 spicchi d'aglio interi, 5 cucchiaiate d'olio, sale e pepe. Passate la carne in forno a 190° per 55 minuti circa, bagnandola durante la cottura con 2 dita di vino bianco secco.

Nel frattempo risciacquate le acciughe dal sale, deliscatele e pestatele nel mortaio (oppure tritatele a mano) insieme alle foglioline di un rametto di rosmarino e uno spicchio di aglio.

Raccogliete il trito in una ciotolina e stemperatelo con tanto aceto quanto sarà necessario per ottenere una salsina cremosa.

Quando l'abbacchio sarà ben cotto e dorato, sfornatelo, irroratelo con la salsina preparata alle acciughe, infornate ancora per qualche minuto per permettere all'aceto di evaporare.

Servite con tutto il suo intingolo accompagnando con patate cotte al forno, tagliate a spicchi.

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Da nonna gole trovate i doki buoni e naturali di una volta

AGNELLO: SEZIONATURA NAZIONALE

1) carré ; 2) cosciotto ; 3) spalla ; 4) sella ; 5) petto.

comunque stata presa al volo anche da parecchi altri karateka che non si sono fatti sfuggire la ghiotta opportunità di potersi allenare con un maestro di indubbio valore e grande ispirazione marziale. Al temine dello stage si è tenuta una riunione operativa presieduta dallo stesso maestro nanbu, insieme al maestro Pietro Casella, direttore tecnico nazionale della nanbudo Sankukai Italia. Si è discusso il programma di attività per i prossimi mesi. Sono quindi già in vista alcun scadenze di rilievo quali i campionati italiani assoluti (maggio), i Campionati europei (giugno) e, infine, i campionati mondiali che quest'anno si svolgeranno a Lugano nel mese di settembre. La segreteria nazionale sta già provvedendo a inviare l'invito ufficiale a tutti i club affiliati, mentre, allo stesso tempo, a livello

Queste ultime vanno sbollentate per 2 minuti in abbondante acqua salata ed acidulata da una cucchiaiata di aceto e poi rosolate in forno con olio, aglio e rosmarino. Vanno unite all'abbacchio solo a fine cottura.

internazionale si stanno contattando i vari paesi che prenderanno parte ai campionati europei e mondiali. Parole di elogio e profonda stima sono state pronunciate dal maestro Nanbu nei confronti del maestro Piero Casella per l'ottimo lavoro promozionale e organizzativo fin qui compiuto. Prossimo obiettivo annunciato sarà quello di organizzare in maniera efficiente i vari comitati regionali, così da permettere lo sviluppo di un'attività capillare che passa coinvolgere un numero sempre crescente di appassionati.

Foto di gruppo con al centro il maestro Yoshino Nanbu fondatore del Nanbudo

Programma di attività del CTS Centro Territoriale Sociale

Centri Territoriali Sociali di via / Lampugnano 145 e via Gorlini (Parco di Trenno) organizzano per i mesi di aprile, maggio e giugno le seguenti attività pubbliche: Spazio donna laboratori: lo Stencil.

Tutti i lunedì fino al 25 maggio dalle ore 15 alle 17,30, in via Lampugnano

145. Iscrizione £ 20.000

Laboratorio di espressione teatrale e comunicazione. Tutti i martedì fino al 24 giugno, dalle ore 18 alle 20, in via Lampugnano 145.

Iscrizione £ 20.000

Laboratorio di espressione. "Narrazione-Voci-Memorie". Tutti i martedì fino al 26 maggio dalle ore 14,30 alle 16,30, in via Lampugnano

145. Ingresso libero

Giardinaggio Ogni mercoledì dalle a cura del Centro Culturale Orione via Fezza, ang. Via Caterina da Forlì

ore 15 alle 18, CTS di via Gorlini (Parco di Trenno). Ingresso libero

Laboratorio sulle piante d'appartamento. Dal 1 aprile al 22 aprile nei mercoledì dalle ore 15,30 alle 17,30

CdZ 19 via Quarenghi. 21.

Iscrizione £ 20.000

Giocoteca, per bambini da 1 a 8 anni. Da lunedì al sabato dalle ore 15,30 alle 18,30, in via Lampugnano 145.

Ingresso libero

Laboratorio di Astrologia. "Gli astri e noi" per conoscerti se vuoi. Ogni giovedì fino al 30 aprile dalle ore 20,45 alle 23, in via Lampugnano

145. Iscrizione £ 26.000 circa.

Fiabe-Immagini-Teatro.

Laboratorio di linguaggio globale per i bambini delle scuole elementari. Ogni martedì fino al 26 maggio

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dalle ore 17 alle 18, in via Lampugnano 145. Iscrizione £ 20.000 Visite guidate. Museo Archeologico. Giovedì 16 aprile ore 14,30. Partecipazione gratuita. Iscrizioni presso il CdZ 19 via Quarenghi 21 il lunedì e il venerdì dalle ore 10 alle 22.

Ping pong. Dal 20 al 27 aprile dalle ore 21 alle 24. Visual games. Dall'llal 18 maggio dalle ore 21 alle 24. Per partecipare bisogna iscriversi entro il giovedì precedente l'inizio del torneo, telefonando al CTS.

Per maggiori informazioni e iscrizioni rivolgersi al CTS di via Lampugnano 145 da lunedì a giovedì dalle ore 15 alle 18. Tel. 40. 91. 07. 97.

Spettacoli teatrali e cinematografici in Zona

Teatro sabato 18 aprile ore 21: "Tango" compagnia Teatro Danza Carcano

Cinema giovedì 16 e venerdì 17 aprile ore 21: "HAMLET" di K. Branagh

giovedì 6 e venerdì 7 maggio ore 21: Segreti e bugie" di Leigh

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La moda italiana, lavoro nero e diritti dei lavoratori

Atbbiamo assistito in questi giorni, naturalmente come utti i comuni mortali, in televisione, alle grandi sfilate della moda italiana. Possiamo essere fieri di questo boom perché

Uno sciopero proclamato dalle lavoratrici alla Bronte Jeans si conclude con un tentativo di aggressione fisica e alcuni licenziamenti. Un aspetto della questione che può in parte spiegare il

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Un pomeriggio fortemente ventilato, il laghetto col vento aveva giocato a rincorrere le piccolissime onde che correvan tra le sponde. Era il suo gioco preferito ed ogni volta diventava più ardito, ma per quanto si sforzasse le sue acque rimanevan quasi piatte. Quando il vento cessò e il gioco terminò, pur contento di quella giornata un po' di delusione gli era restata. Da anni desiderava superare le sponde con lunghe e alte onde che corressero per tutta la vallata per raggiungere la meta sua agognata, che era quella di arrivare prima al fiume Po e poi al mare. Ci spiace per la sua delusione ma è meglio così, altrimenti diverrebbe un alluvione.

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Posata sul palo d'una vigna una tortora osservava la gramigna che cresceva abbondante nel vigneto sottostante. Lei che sapeva gustare l'uva buona da quella per l'aceto, era meravigliata che quell'erba non venisse tagliata. Sapeva che per avere del buon vino l'erba all'uva non può stargli vicino, quello che però ignorava l'uccello è che non sempre quello che l'uomo fa è bello.

la bambina mascherata dal giornale era scappata...ma noi rimediamo e questa volta la pubblichiamo

Martina Mervic

si tratta di un grosso giro di affari che aiuta la nostra economia.

Da una recente ricerca di Nomisma, risulta che il solo comparto tessile-abbigliamento registra esportazioni per circa 45.000 miliardi di lire all'anno. Sommando a scarpe ed oreficeria made in Italy, esportiamo 120 mila miliardi all'anno.

Le esportazioni italiane "di moda" sono pari a quattro volte la nostra spesa per importare il petrolio (per importare i prodotti energetici spendiamo infatti 35 mila miliardi di lire).

Un altro motivo per essere soddisfatti è che il nostro "made in Italy" si stima dia lavoro (tessileabbigliamento, cuoio e calzature) ad oltre 4 milioni di lavoratori con laboratori localizzati soprattutto nel centro e sud Italia. Solo la Benetton ha 600 laboratori sparsi in Italia.

Però è doveroso chiederci in quali condizioni sono confezionati tanti capi di abbigliamento "made in Italy". Recentemente sono emersi episodi di sfruttamento del lavoro nei laboratori tessili della provincia di Catania che producono per prestigiose aziende nazionali: Benetton, Armani, Moschino, Carrera, Levi's, Jesus Replay, Rifle.

Da indagini condotte dai carabinieri di Catania su 13 imprese controllate, solo 3 erano in regola. Su 400 lavoratori ben 170 erano in nero, per il 90% donne fra i 15 e i 24 anni; tra loro anche 15 bambine fra i 12 e i 15 anni.

Ben 25 persone sono state denunciate per sfruttamento dei lavoro minorile e per violazioni del contratto di lavoro.

Durante un'intervista, un'operaia di una delle aziende indagate nel catanese riferisce di episodi di sfruttamento non dissimili da quelli che siamo soliti rilevare nelle ricerche sulle condizioni di lavoro in Asia: retribuzioni reali pari a meno della metà di quelle dichiarate, straordinari imposti con maggiorazioni calcolate arbitrariamente, ritardi nei pagamenti, intimidazioni, minacce di licenziamento.

per grandi quantitativi in tempi strettissimi.

A tal riguardo è stato presentato un disegno di legge per regolamentare il settore.

Ci insospettisce il silenzio delle aziende di fronte ad articoli che denunciavano questi fatti comparsi su grandi quotidiani nazionali come il "Corriere della Sera" e "La Repubblica" che le chiamavano direttamente in causa.

Ci chiediamo se aziende così floride, che abbiamo visto sfilare in questi giorni, che godono di grande popolarità, non debbano sentire il dovere di assumere in proprio per intero il rischio d'impresa assicurando anche in casi di appalto a terzi quella correttezza e quella trasparenza di cui i consumatori avvertono resistenza.

Un articolo sul supplemento "Moda la Repubblica" di martedì 3 marzo 98 di Giuseppe Turani titolava: "Sempre più ricchi. Di fronte alla moda italiana si sta spalancando un mercato quasi senza confini. Previsioni su una futura età dell'oro e dell'eleganza."

manifestarsi di casi come questi, sono le condizioni di lavoro imposte ai laboratori che lavorano su commissione. Spesso ricevono pagamenti dai committenti con scadenze fino a 180 giorni, ordinazioni per telefono senza nessun vincolo contrattuale, produzioni

Speriamo che non siano solo le aziende ad arricchirsi lasciando i lavoratori del Sud di fronte al ricatto: se accetti 400 mila al mese bene, altrimenti ne troviamo altri al tuo posto, magari in Romania dove gli operai si accontentano della metà.

Amalia Navoni del gruppo Commercio Equo e solidale Zona 19

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Å aprile1998 EVI pagina 15
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