IL CONSIGLIO
Elezione delegati per il rinnovo del Consiglio di Fabbrica
Nuovo strumento di base del sindacato unitario
Nei prossimi giorni tutti i Lavoratori della Face eleggeranno i propri Delegati che dovranno far parte del nuovo Consiglio di Fabbrica.
Nella sua ultima riunione il C.d. F. uscente ha ritenuto opportuno indicare alcuni temi di discussione in merito alla funzione del Delegato ed ai problemi rivendicativi aziendali: temi che dovranno essere approfonditi e precisati, nel corso delle Assemblee che si svolgeranno nei reparti, uffici, impianti in preparazione della elezione dei Delegati.
Perchè i Delegati
L'esigenza dei Delegati ha cominciato a farsi sentire soprattutto in questi ultimi anni in cui il crescente sviluppo tecnologico ha portato profonde innovazioni nel processo produttivo, che per i Lavoratori ha significato aumento di sfruttamento in termini di ritmi, cottimi, nocività, dequalificazione, ecc.
Di fronte a questa realtà i Lavoratori non hanno assistito passivamente, ma hanno acquistato la consapevolezza dei propri diritti, della propria dignità e la necessità di lottare per modificare il tipo di organizzazione del lavoro voluta ed attuata dai padroni al fine di affermare il diritto di lavorare da esseri umani con ritmi meno pesanti, orari più brevi, condizioni ambientali migliori.
Il raggiungimento di questi obiettivi comporta uno scontro con il padronato che la struttura tradizionale del Sindacato non è in grado di reggere.
Occorrono nuovi strumenti articolati di elaborazione, di partecipazione e di contestazione che siano in grado di consentire un controllo costante, da parte di tutti i Lavoratori delle loro condizioni di lavoro nella fabbrica fin dalla più elementare cellula produttiva, ai
reparti, alla linea, alla fabbrica nel suo complesso.
Questo nuovo strumento è stato individuato nel Consiglio di Fabbrica composto da tutti i Delegati eletti direttamente dai Lavoratori del reparto o del gruppo omoge
CONTINUA IN ULTIMA
Non abbiamo qui voluto fare la elencazione di tutti i problemi e le esigenze dei lavoratori, ma indicare solo i punti più importanti, unificanti e qualificanti:
OPERAI
QUALIFICHE
Eliminazione della 4' categoria; Transitorietà per la 3' categoria;
Per le altre categorie revisione sulla base dell'anzianità e delle mansioni svolte.
AUMENTO SALARIALE
L 50 orarie (non assorbibili) per tutti gli operai ed equiparati;
Premio di produzione aggiuntivo: base minima L. 120.000.
IMPIEGATI
QUALIFICHE
Eliminazione della 4' categoria; Transitorietà per la 3' categoria;
Per le altre categorie revisione sulla base dell'anzianità e delle
mansioni svolte.
AUMENTO SALARIALE
Aumento dell'incentivo al 17%; Premio di produzione aggiuntivo: base minima L. 120.000.
RICONOSCIMENTO del CONSIGLIO di FABBRICA che si deve articolare in:
riconoscimento del potere contrattuale del Delegato a tutti 1 livelli e sua tutela come per i Rappresentanti Sindacali; mettere a disposizione del Consiglio di Fabbrica (Delegati dI Reparto, Ufficio, Impianto), per un suo efficace funzionamento, un monte ore pari a 20.000 annue.
Revisione norme di cottimoAmbiente di lavoro - Rivedere orario di partenza e rientro per i lavoratori installatori - Lavori eseguiti all'esterno - Pagamento anticipato (salvo conguaglio) per i periodi di malattia ed infortunio per tutti gli operai ed equiparati - Acquisto di una autolettiga.
Bollettino unitario del Consiglio di Fabbrica FA CE -STANDARD settembre 1971
Proposta di piattaforma da discutere nelle assemblee di reparto, ufficio, impianto
NORME PER LA RIORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO DI FABBRICA
Nelle sue ultime riunioni il Consiglio di Fabbrica uscente ha approvato le norme per I riorganizzazione del Consiglio stesso, il regolamento per -la elezione dei Delegati nonchè la ripartizione del numero dei Delegati fra le diverse linee.
Il Consiglio di Fabbrica è composto dai Delegati di reparto, di ufficio, di linea e di gruppo omogenei.
I lavoratori installatori eleggeranno Delegati di impianto o dí zona. L'elezione viene fatta su scheda bianca sotto il controllo di un ristretto Comitato Elettorale formato da tre Lavoratori.
L'elezione del Delegato è valida se il Delegato raggiunge il SO% + 1 dei voti validi o in mancanza di questo sarà fatto il ballottaggio tra, i due che hanno avuto il maggior numero di voti.
II Delegato ha un ruolo di direzione politica del gruppo che lo ha espresso, di contattazione dei problemi posti dai Lavoratori del gruppo per i quali deve farne oggetto di sintesi generale e non personale e presentarli al C.d.F. che ne farà oggetto di discussione nel quadro di una linea unificante.
Il Delegato deve sempre tenere uno stretto contatto con i Lavoratori, è responsabile e risponde della sua attività e del suo comportamento di fronte ai Lavoratori del proprio reparto, ufficio, impianto o gruppo omogeneo e può in qualsiasi momento essere re-
vocato dalla maggioranza Lavoratori stessi.
Il C.d.F. a maggioranza dei 2 3 dei componenti può per motivi gravi, decidere la sostituzione di un membro del C.d.F. dandone preventiva comunicazione all'assemblea del reparto, ufficio o impianto interessato. La sostituzione dei singoli dimissionari, perché lasciano l'azienda, perché vengono revocati c per qualsiasi altra ragione, deve avvenire tramite una nuova elezione dei Lavoratori interessati secondo le modalità stabilite al punto 1.
Il C.d.F. eletto come al p.to 1, in casi di necessità, provvederà a cooptazione nel suo interno, per dar modo a Lavoratori che possono dare un valido contributo di capacità ed attività sindacale, di partecipare ai lavori del C.d.F.
Le ore spettanti per R.S.A. previsto dal C.C.N.L. verranno utilizzate per i Delegati eletti sino alla saturazione prevista dal C.C.N.L. e comunque di tutte le ore spettanti verrà tenuta registrazione da parte del C.d.F. affinchè le ore siano utilizzate per riunioni del C.d.F. stesso o per riunioni indette dalle Organizzazioni Sindacali.
Il C.d.F. elegge un Esecutivo composto da 11 membri che deve assicurare la rappresentatività sindacale. L'Esecutivo ha il compito di coordinare il lavoro del C.d.F. e dell'azione sindacale indicate dalle deci-sioni del C.d.F. e dalle Assemblee dei Lavoratori. L'Esecu-
DALLO SFRUTTA t-tE NT0 .DE I
PADRON t PARASSITI
tivo si riunisce settimanalmente.
Il C.d.F. viene convocato su decisione del proprio Esecutivo, delle Organizzazioni Sindacali o su richiesta di almeno 1/4 dei componenti del Consiglio stesso.
I componenti del C.d.F. devono essere preventivamente informati (24 ore prima, salvo casi eccezionali) dell'O.d.G. in discussione.
Ciascun componente del C.d.F. e dell'Esecutivo dovrà garantire la propria presenza ed attività ai lavori di tali organismi.
Qualora risultasse assente ingiustificato per TRE volte consecutive alle riunioni stesse, il C.d.F. può decidere la sua sostituzione.
Il C.d.F. è l'organo unitario sindacale di base che verifica e dirige in stretto collegamento con l'Assemblea, l'attività sindacale a livello aziendale ed a livello generalecontribuendo altresì alla strategie generali del Sindacato. Pertanto la C resta connelata fino a quando le attuali condizinni interne della Faire qtandard non abbiano a modificarsi a fronte del rirrmnscimerfn degli organismi Sindacali. Gli attuali membri di C I. enneorrono ad essere eletti Delegati dai gruppi omogenei.
Ad elezioni effettuate, il nuovo C.d.F. dovrà impegnarsi a darsi un regolamento di funzionalità e di metodo di discussione.
IL LAVORATO RE SI DIFENDE
C O ffi TF RE CI RE R4 Re TE Re SE Re M:
TRASMISSIONE
DA ELEGGERE OPERAI
Regolamento per la elezione dei delegati
La ripartizione dei seggi tra le diverse linee e per gruppi omogenei risulta dall'allegato a tale regolamento. Nella installazione saranno eletti Delegati di impianto o dl zona.
Il Consigilo di Fabbrica uscente ha eletto un Comitato Elettorale Coordinatore formato da tre Lavoratori con il compito di preparare e seguire le elezioni dei Delegati in stretto collegamento con il Comitato Elettorale di linea anch'esso composto di tre Lavoratori della linea ed eletto nelle Assemblee di linea che precederanno le elezioni dei Deler_
I Lavoratori impiegati votano per i Delegati impiegati, i Lavoratori operai votano per i Delegati operai. I Lavoratori equiparati votano per i Delegati impiegati se svolgono lavoro amministrativo o negli uffici tecnici, mentre votano per i Delegati operai se svolgono lavoro di produzione.
COMPONENTI
Rep. 756 - 762 - 765
a 768 - 770 - 785
RADIO
Rep. 556 - 561 - 565 - 571
TELEFONIA
Rep 383
SERVIZI VARI
Rep. 933 - 938 931 - 934 936 - 937
» 932 - 935
Mensa, B lia ico, Infermeria, Guardia Installatori Bresso
Magazzino Rozzano
L'elezione verrà fatta su scheda bianca con il timbro del Consiglio' di Fabbrica della Face e con la firma di almeno due scritatori che possono essere i comnonenti del Comitato Elettorale di linea o due Lavoratori eletti direttamente clall'Agsemblea del Reparto, dell'Ufficio o del aruopo omogeneo che deve eleggere il Delegato.
Ciascun Lavoratore può dare una sola preferenza scrivendo sulla scheda il cognome (o se necessario il nomel di iin Lavoratore facente parte del reparto, ufficio, impianto o gruppo omogeneo.
I e schede votate verranno raccolte in una apposita urna ed alla fine rkslla votazione si nrocederà subito allo snonlio. I risultati saranno registrati a cura del Comitato Elettorale, Su apposito verbale.
1 Delegato 1 1 1 1 1 1 Delegato 1 Delegato 1 Delegato. 1 1 Delegato 2 Delegati 2 » 1 Delegato 1 » 1 » 1 » 1 » 1 » 1 COMMUTAZIONE
115 » 177 » 176 » 141 - 143 - 144 - 145 » 175 - 182 a 181 176 - 183 » 178 » 156 - 189
241 - 286
608
607 631
636 - 637 612 - 647
622 - 611 - 623 » 616 614 - 643 - 644 641
671 - 672
DELEGATI
Rep.
»
OFFICINA Rep.
- 610 - 606
-
a
»
462 463
Rep. 441 - 442 - 443
- 466 467 - 484 456 - 451
CONTINUA IN 4» 1 Delegato 1 » 1 „ 1 a 1 » 1 1 „ 1 Delegato 1 » 1 » - 490 1
DALLA TERZA
PALAZZO T
1° piano
2'' 40 5', PALAZZO S - Y
Terreno, 1" piano, 20 piano
3° piano
.4" e 5' piano
PALAZZO P piano piano
3° e 4' piano
5` piano
PALAZZO L
Terreno e Pad. K
1° piano piano
PALAZZO A - M
Terreno piano
2° piano
PALAZZO H
2° piano
ISTALLATOR I
Emilia-Romagna
5 Delegati operai: BOLOGNAPORLI' - MODENA - RAVENNA - RIMINI
Toscana
5 Delegati operai: LA SPEZIALIVORNO - PISA - SIENAGROSSETO
1 Delegato impiegato
Trentino- Alto Adige
2 Delegati operai: TRENTOBOLZANO
Lazio
1 Delegato operaio: ROMA
Lombardia
4 Delegati operai: COMO - VARESE - BERGAMO - BUSTO ARSIZIO
1 Delegato impiegati
Telex: 1 Delegato
Telefonia privata: 1 Delegato.
Sarà eletto Delegato il Lavoratore che ha raggiunto o superato la maggioranza richiesta. Il Lavoratore che immediatamente dopo il Delegato eletto, ha riportato il maggior numero di voti avrà l'incarico di Delegato supplente; questi ha il diritto di partecipare alle riunioni del C.d.F. nel caso di assenza giustificata del Delegato effettivo.
Nel caso che nessun Lavoratore abbia raggiunto la maggioranza richiesta si procederà al ballottaggio tra i primi due Lavoratori che hanno riportato il maggior numero di voti. In questo caso sarà distribuita una nuova scheda e verrà eletto Delegato effettivo quello dei due che avrà riportato il maggior numero di voti, mentre l'altro svolgerà le funzioni di Delegato supplente.
Nel caso due o più Lavoratori ottengano, in prima votazione e nel ballottaggio lo stesso numero di voti, il Comitato Elettorale provvederà a ripetere la votazione.
Ciascun Delegato effettivo e supplente eletto deve dichiarare la propria accettazione a far parte del C.d.F. controfirmando il verbale delle elezioni.
Tutti i verbali, le schede votate devono essere riconsegnati al C.E. Coordinatore che li terrà a disposizione di tutti i Lavoratori.
II documento approvato dal C.d.F., nonché le modalità per la elezione dei Delegati saranno pubblicate sul giornalino di Fabbrica . Il Consialio » e distribuito a tutti i Lavoratori.
IMPIEGATI
Impiegati Officina legati alla produzione Impiegati viale Monte Rosa
1 Delegato impiegato
1 Delegato 1 » 2 Delegati 1 Delegato » 1 Delegato 1 1 Delegato 1 1 1 Delegato 1 1 1 Delegato 1 » 1 1 Delegato 1 Delegato 1 Delegato
Sardegna
2 Delegati operai: SASSARINUORO
1 Delegato impiegato
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COMUNICATO DELLA RIUNIONE DEL COORDINAMENTO - GRUPPO FACE
Il giorno 5 giugno 19,1'1 si sono riuniti a Milano i Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Provinciali di Milano e Caserta, i Rappresentanti del Consiglio di Fabbrica della Face Standard di Milano e Maddaloni, della SIETTE di Firenze e Rappresentanti Sindacali della LMT di Parigi.
Dopo aver esaminato la situazione del gruppo è stata ribadita la necessità di rafforzare i legami ed i collegamenti tra le fabbriche metalmeccaniche del gruppo ITT esistenti in Italia per arrivare a definire delle linee rivendicative aziendali comuni e pervenire ad un coordinamento delle stesse lotte.
L'esigenza di rafforzare tali collegamenti si pone anche a livello delle fabbriche del gruppo ITT ope-
Ancora una volta
e condannata la FACE
a
Con sentenza n. 14611 del dicembre 1970 il Tribunale Civile e Penale di Milano ancora una volta ha condannato la FACE per non aver applicato correttamente il Contratto di Lavoro nei confronti del lavoratore GALLAVOTTI Giovanni (Rep. 383).
Il Tribunale ha infatti affermato che al Gallavotti dal marzo 1962 spetta la qualifica di intermedio di 2' categoria e non quella invece di operaio specializzato. Ha condannato pertanto la Face a pagare al Gallavotti la somma di L. 614.000 Per arretrati e in più 287.000 lire Per le spese di giudizio.
ranti in Europa ed in particolare in Francia; un obbiettivo ravvicinato è quello di una scambio di delegazioni di Lavoratori delle diverse fabbriche per meglio approfondire i problemi comuni: organizzazione de !lavoro, inquadramento categoriale, livelli salariali, orario di lavoro.
Il coordinamento conviene sulla necessità e l'urgenza di portare avanti la costruzone del Sindacato Unitario sulla baso delle decisioni della Conferenza Unitaria dei Metalmeccanici di Roma e più specificatamente di tradurre in termini concreti le linee generali tracciate dalla Conferenza stessa.
Pertanto si è deciso di costituire un organismo che programmi ed organizzi incontri sistematici per
un confronto politico sui problemi e per la individuazione delle possibili soluzioni.
Dalla prima riunione del Coordinamento sono emersi una serie di problemi ed in particolare:
Orario di Lavoro
Qualifiche
Cottimo, ritmi, organici
Ambiente di lavoro
Nuove strutture di fabbrica (riorganizzazione e riconoscimento del C.d.F.).
Inoltre il Coordinamento si è posto il problema delle necessità di portare avanti la politica delle riforme e soprattutto quello dello sviluppo economico e dell'occupazione del Mezzogiorno.
IL PADRONATO o SCONTRO COI LAVORATORI WI•lAm LA VOR A TR ICE LAVORATORE DELLA FA CE ! ! ! " IL CONSIGLIO" ' IL TUO GIORNALE ' LA TRIBUNA SULLA QUALE POSSONO E DEVONO SCRIVERE TUTTI I LAVORA TORI DELLA FA CE SARA' IL GIORNALE COME TU LO VUOI SOLO CON IL TUO CONTRIBUTO COLLABORA E SOTTOSCRIVI PER "IL CONSIGLIO"
neo.
L'elezione del Delegato su scheda bianca, rappresenta si un momento di vera democrazia di base, ma significa anche una manifestazione di responsabilità che deve qualificare tale scelta.
Il Delegato, che opera nel reparto, ufficio, impianto o gruppo omogeneo, deve recepire tutti i problemi dei Lavoratori che lo hanno eletto e intervenire nei casi di immediata soluzione, oppure segnalarli al C.d.F. che ne discute e ricerca nel suo complesso le soluzioni e le eventuali azioni Sindacali più idonee nell'interesse dei Lavoratori.
Il Delegato deve avere cioè un ruolo di - direzione politica del gruppo che lo ha espresso, una capacità di intervento e di sintesi in me , rito al vari problemi che si presentano.
Gli interessi particolari del gruppo devono però essere saldati con gli interessi generali dei Lavoratori della fabbrica e ciò viene assicurato dalla partecipazione di tutti i Delegati nel C.d.F.
La costituzione del C.d.F. è anche la condizione essenziale per portare avanti con garanzia di successo, il processo di Unità Sindacale.
Il C.d.F. rappresenta la struttura unica ed unitaria del Sindacato in Fabbrica, tale da mettere in moto meccanismi di rinnovamento delle tradizionali strutture del Sindacato facendo saltare limiti di Direzione « burocratica » e soprattutto, rendendo i Lavoratori protagonisti del processo di Unità Sindacale.
La fusione in una grande organizzazione unitaria, decisa dalla II Conferenza Nazionale dei Metalmeccanici e dai Consigli Generali FIOM - FIM - UILM, di componenti così profondamente diverse come quelle che costituiscono i Sindacati esistenti, può avvenire soltanto dietro la pressione dei Lavoratori, che non può certo avere un carattere occasionale ed episodico, ma che possa esprimersi in forme permanenti di organizzazione dei Lavoratori nel Sindacato, tali' da garantire un nuovo rapporto democratico fra Sindacato e Lavoratori.
L'affermarsi di tali nuovi strumenti brganizzativi nella Fabbrica, dovrà portare al superamento degli organismi tradizionali del Sindaca-
A BBIAMO CREDUTO OPPORTUNO RIPORTARE ALCUNI BRANI , TRA I PIU' SIGNIFICATIVI di un libro, pubblica to recentemente per le edizioni "La Chiasse" di Parigi intitolato "IDIOTOLOGIA" del sociologo Arthur Delaverge, perchè in essi ci è parso di riscontrare una certa allusione, sia pure involontaria, a certi capi che si ritrovano quà e là per la FACE (vedi alcuni uffici della Commutazio ne). Sarebbe tuttavia azzardato voler identificare tutti i capi della Face con il prototipo descritto dal Delaverge.
"Un capo si distingue dalla gente comune per la sicurezza di sè, la determinazione con cui affronta i problemi, so pratutto quelli che non gli competono, per l'occhio sempre vigile ed indagatore, per la sua camaleontica capacità di adeguarsi ad ogni situazione sia essa mondana, sociale, o politica. "
= "Ad una riunione d'alto livello egli fisserà costantemente lo sguardo sul dirigente o padrone che presiede, con la stessa inteqrsità di un clarinettista di fanfara che attende l'attacco del maestro".
= " Ci sono i capi d'ogni sorta e d'ogni estrazione. Ma il capo per antonomasia è quello di origine borghese, quello cioè che non sia imparentato con persone delle quali abbia a vergognarsi: operai, semplici impiegati, contadini".
A CHI FOSSE INTERESSA TO all'acquisto del libro segnaliamo che esso è stato pubblicato in Italiano dall'Edizioni dell'EBBI di Parma traduzione di Secondo BIASSON.
to come le Sezioni Sindacali Azien- partecipano ad essere delegati ne! dali e la stessa C.I. í cui membri C.d.F.
DALLA PRIMA