Milano 19(88)

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PARCHEGGI PER RESIDENTI AL IM Ripatono le Zone

Il Consiglio comunale il 1° dicembre scorso, ha approvato la delibera per i criteri del bando, cioè della gara pubblica per le Cooperative di residenti, che vogliono realizzare box nelle 65 aree previste a Milano dal Piano urbano parcheggi.

Con questa deliberazione la Giunta municipale è ora in grado di emanare il bando, probabilmente in gennaio, e pertanto le cooperative di residenti potranno presentare la propria candidatura alla costruzione nelle singole località, già deliberate nel gennaio scorso.

Le Cooperative, che dovranno avere come scopo sociale la costruzione di box per i propri soci, potranno richiedere la concessione del diritto di superficie per 90 anni, per conto dei propri soci in via prioritaria per quelli che sono proprietari dell'appartamento in cui vivono. La deliberazione infatti fa riferimento alla legge 122/89 che prevede la possibilità che i Comuni mettano a disposizione aree pubbliche per fare box interrati che vengano però vincolati come pertinenze alle unità immobiliari residenziali ( ciò significa che il box non potrà essere ceduto separatamente dall'appartamento ). La possibilità è estesa anche alle unità immobiliari con diversa destinazione ( uffici e negozi ) ma sempre col vincolo di pertinenza.

Per coloro che sono in affitto, stante l'attuale legge, le possibilità sono inferiori ma non totalmente inesistenti. Nel caso infatti che con i proprietari di appartamenti non si riesca a raggiungere il totale dei box previsti dal Comune per ogni singola località, sarà possibile ottenere dalla Amministrazione civica

Case ALER: il SUNIA invita gli inquilini a non pagare

Intervista al segretario del SUNIA in merito all'aumento degli affitti decisi dalla Regione e applicati dall'ALER

Non accennano a placarsi le proteste scoppiate dopo che ALER e Comune di Milano hanno deciso di aumentare gli affitti (anche dell'80% - 100%) dimostrando così, se ancora ce ne fosse bisogno, di ricordarsi che esistono questi immobili solo quando devono ricevere - i soldi degli affitti - e mai quando devono dare i soldi per avviare un serio ed inderogabile piano di ristrutturazione.

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la concessione d'uso, sempre per 90 anni. Naturalmente il Comune chiede (giustamente) alle Cooperative di residenti una serie di contropartite e di garanzie affinché l'opera sia occasione per la riqualificazione del soprassuolo e che venga condotta a buon fine.

Ci saranno quindi oneri a carico del prezzo di assegnazione ai soci, aggiuntivi rispetto al puro costo di progettazione e costruzione, quali fidejussioni, sistemazioni del soprassuolo secondo progetti approvati dal Comune, allacciamenti alle reti di servizio, collaudi, manutenzione del verde sovrastante, ecc.

Nel caso ci siano più Cooperative interessate alla stessa area il Comune sceglierà in base al numero dei soci che accettano il vincolo

di pertinenza, alla qualità del progetto, all'entità delle garanzie di buona esecuzione, ecc.

Se invece ci sarà una sola Cooperativa richiedente è previsto che il Comune stipulerà la convenzione solo con quella, fermi restando i requisiti minimi richiesti.

I tempi tecnici per la messa a punto delle convenzioni, dopo esperita la gara, e quelli successivi relativi ai progetti ed alle concessioni edilizie, fanno ragionevolmente prevedere un anno di tempo per l'inizio dei lavori, a partire dalla data di emissione del bando.

Nella Zona 19 il Piano urbano parcheggi prevede 8 località, o meglio 8 aree che verranno messe a bando.

M.M. segue a pagina 7 e 16

Il nuovo decentramento: intervistiamo Franco Mirabelli (P.D.S.) e Livio Caputo (EI.)

Intervista di Lorenzo Montali a Franco Mirabelli

Incontriamo Franco Mirabelli, coordinatore cittadino del Partito Democratico della Sinistra, per conoscere la posizione del suo Partito e dell'Ulivo sulle ultime novità in materia di decentramento.

D: Qual'è il vostro giudizio sulla nuova legge elettorale per i Consigli di zona?

R: E' un giudizio positivo, anche perché grazie alla nostra battaglia abbiamo ottenuto tre importanti risultati, dalle modifiche significa-

tive rispetto alla proposta con cui il polo si era presentato alla trattativa. In primo luogo questa è una riforma transitoria e noi lavoreremo perché già dalla prossima volta si possa votare anche nelle zone col doppio turno, lo stesso sistema utilizzato per l'elezione del Consiglio comunale. In secondo luogo i cittadini avranno la possibilità di indicare il presidente del Consiglio di zona. In terzo luogo è stato approvato un sistema elettorale maggioritario, ma che garantisce una adeguata rappresentanza anche alla minoranza.

D: Perché allora non avete firmato voi la delibera della Com-missione affari istituzionali?

R: Perché in questi mesi noi ci siamo battuti per abbinare la questione della riforma elettorale a quella della riforma complessiva delle zone. Siamo convinti che si debba andare verso una riduzione delle zone per costruire concretamente una prospettiva in cui queste nuove istituzioni possano assumere la dimensione di municipalità vere cui il Comune trasferisca poteri e risorse economiche. Il nuovo azzonamento poteva essere fatto insieme alla riforma elettorale, ma la maggioranza polista non ha voluto perché non intende delegare poteri alle zone e dar vita ad un decentramento più forte. Ma già nel bilancio comunale del '98 c'è la possibilità di inserire anche il bilancio delle zone, una decisione che porterebbe molte ricadute positive per tutti i cittadini.

segue a pagina 16

Una nuova e polifunzionale struttura sportiva nell'area di San Siro.

n margine alla inaugurazione del rinnovato velodromo Vigorelli, avvenuta il 10 dicembre scorso, l'assessore allo Sport, Sergio Scalpelli, ha annunciato l'impegno dell'attuale giunta di ricostruire il Palasport, che manca a Milano, da quando, nel 1985, una nevicata fece crollare il tetto di quello di San Siro.

"L'area è la stessa", ha detto l'assessore, "visto che non c'è nessun vincolo urbanistico e vogliamo che entro il 2000 tutto sia finito.

Il palazzo sarà polifunzionale, e avrà tribune mobili che a seconda delle manifestazione faranno variare la capienza da 9 a 12 mila posti. Ci sarà la pista per il ciclismo, ma sarà smontabile e non fissa. Si prevede una spesa sugli 80 miliardi, in parte finanziata dal CONI (30 miliardi e il

rimanente con forme d'intervento dei privati". Sono trascorsi quasi tredici anni da quando il tetto del Palasport crollò sotto una forte nevicata e da allora progetti per il suo rifacimento ne sono stati presentati diversi, ma mai realizzati.

Nel gennaio del 1990 pubblicammo sul nostro giornale un progetto che doveva iniziare ad essere realizzato dopo i mondiali di calcio (vedi nel-

l'immagine la sezione trasversale), fu presentato, dopo una serie di modifiche, come un polo sociale attivo per tutto l'anno, al servizio della città.

In quel progetto la capienza era di 22.000 posti, con assetti modificabili a seconda delle manifestazioni, per esempio per il basket, tennis, ginnastica si prevedevano 18.000 posti per l'atletica indoor 15.000, per il ciclismo 12.000, 7000 posti per circhi,

ecc. Veniva previsto un grande centro di ristorazione polifunzionale, spazi per la comunicazione, le esposizioni, concerti e altre manifestazioni. Era anche previsto un albergo, uno shopping center, sedi di società sportive, ecc. A questo punto non ci rimane che attendere il 2000 per vedere se sorgerà o no il nuovo Palazzo dello Sport a San Siro.

frongEg EFFEFEFF EFFE. rrrr Aldo Rossi: Progetto per il nuovo Palasport (1989) Entro 112000 il nuovo Palasport? MENSILE DI INFORMAZIONE-POLITICA - CULTURA
ANNO XXII GENNAIO 1998 N. 1 SPED. IN A.B. l3 POST. C.OMM. 27 ART. 2 LEGGE 549/95 MILANO LIT. 2.000
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FARMACIE DI TURNO

Zona Ovest

CI SPIACE, MA..-

Spettabile Redazione, in questo periodo natalizio, la vostra gentile collaboratrice Eddy Rulli Cantarella, viene a trovarmi a casa e dopo aver scambiato volentieri quattro chiacchiere, ho sempre sottoscritto l'abbonamento al giornale. Quest'anno però non rinnoverò l'abbonamento. Pur sapendo il vostro orientamento politico ho sempre ritenuto corretto dare un sostegno alla stampa minore. Leggo sul numero di novembre il tardivo commento di Giovanni Garuti alla manifestazione sindacale del 20 settembre: " La battaglia ...contro la sirena del secessionismo si riallaccia idealmente e strategicamente ...ai valori già sperimentati storicamente dal movimento operaio e dal cattolicesimo democratico nella lotta al fascismo, allo sfruttamento dei lavoratori, al terrorismo e alla corruzione politica."

In quanto militante leghista e rappresentante nelle istituzioni della Lega Nord, non ho mai conosciuto tra i miei compagni di ideali, né fascisti, né sfruttatori, né terroristi, né corrotti o dediti alla corruzione. E per rispetto a loro, oltre che a me stesso, non rinnoverò l'abbonamento a "Milano 19".

L'unico torto mio è di aver creduto che la stampa minore, anche se "colorata", fosse più equilibrata nei giudizi. Nel caso vostro vedo che è più realista del re. Mi sono sbagliato. Cordiali saluti (solo alla signora Eddy).

Roberto Ronchi Consigliere Comunale

Ci spiace per la reazione del signor Ronchi perché rileggendo più volte l'articolo di Garuti non ci sembra proprio che muova accuse ai militanti della Lega. Infatti, si limita a spiegare che alcuni atteggiamenti estremisti è inevitabile suscitino reazioni analoghe a quelle già avvenute in passato nei momenti di maggior tensione del nostro Paese. Non sarebbe stato meglio, signor Ronchi, "dialogare" con il Garuti, chiedendogli, se necessario, chiarimenti e precisazioni del suo pensiero?

La Redazione

CI scrivono.

PROTESTA INCOMPRENSIBILE

Ugregio Direttore, sono rima4sto meravigliato della pubblicazione della lettera inviatavi da parte di un avvocato in merito ad un articolo apparso lo scorso novembre riferentesi allo stato di degrado di via B. Croce. Ho riletto l'articolo citato dall'avvocato e non ho trovato nessuna correlazione tra i gestori del chiosco e i fatti denunciati; quanto poi alla fotografia pubblicata su quell'articolo ci vuole una dose di forte

immaginazione per vedere il chiosco in questione. Ora mi chiedo, se un cronista nello svolgere il suo lavoro non può dare dei punti di riferimento ai lettori, avremmo una lettura astratta dove tutto ciò che viene scritto sembrerà più immaginario che reale. Forse qualcuno vuole così la stampa, ma mi auguro che il vostro giornale continui come ha sempre fatto.

APPELLI INASCOLTATI

Caro Milano 19, da mesi sollecito agli organi di Zona, Guardie ecologiche, Vigili di Zona per avere il marciapiede di via Uruguay 30 e 32, in fianco alle Scuole, più pulito; nonostante i ripetuti solleciti il marciapiede è ricettacolo di escrementi, carte, bottiglie e lattine, con l'asfalto sconnesso; sono stati messi dei cavalletti da mesi che sono stati divelti senza avere sistemato

DEPURARE L'ACQUA

Caro Milano 19 sono quel lettore che raccontava le sue esperienze in merito all'acqua depurata in casa con un piccolo apparecchietto domestico. Il numero di telefono che involontariamente è stato omesso, è il seguente: 0338/8611613. Grazie dell'ospidell'ospitalità

Renato

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anno XXII "01 iA gennaio 1998

Direttore Luigi Volpe Rinonapoli

Direttore Responsabile Marco Tadini

Coordinatore redazionale Giovanni Farina

Redazione

Luciano Amato; Franco Bulbo; Daniela Barzaghi; Michele Cianci; Leonardo Clema; Ermes Cordaro;

Giulio Fantuzzi; Bruna Fusi; Barbara Garlaschelli;

Delia Oppo; Edy Rulli; Giovanni Spinella; Lorena Tadini

Progetto grafico e impaginazione Walter Molinaro

Fotoreporter Marco Tadini

Amministrazione

Silvana Ciarmoli

UNA COPIA f. 2.000

nulla. Quando avremo il piacere di avere il marciapiede pulito e sistemato; cosa bisogna fare per avere il quartiere pulito?

I vari appelli cadono nel vuoto, oggi alle porte del 2000 dove i cellulari, la telematica la fanno da padroni non si possa avere in tempo reale un intervento per avere miglioramenti sulla pulizia e sul traffico.

Cara Redazione, alla vostra articolista che scrive da tempo per l'emancipazione della donng, e di cui condivido l'impostazione progressista che cerca di andare in profondità, riferisco una frase che ho sentito da Rai Tre all'inizio del mese scorso.

Eccola: "La donna seria dovrà adoperarsi perché la donna frivola (e commercializzata) non prevalga. E' vero che la donna viene strumentalizzata, ma è anche perché essa offre il fianco a questa

Inviare le lettere firmate a: Redazione di Milano19

Via Appennini101/B

20151 Milano

LIBRI PER L'8 MARZO

Egregio Direttore, scrivo sperando che vorrete pubblicare questa mia richiesta, sebbene manchi ancora qualche mese alla data di cui parlo: l'otto marzo. Ecco, vorrei suggerire alle librerie della Zona 19 di valorizzare quella data che è la festa della donna con uno sconto sull'acquisto di libri, effettuato appunto da donne. Un bel cartello sulla vetrina o nell'interno bene in vista può far decidere di non rinviare una spesa che "non è di prima necessità" ma che non sarà mai inutile. E la scelta è così vasta che se ne possono fare regali: per la mamma, per la figlia, per la nuora, per l'amica o la collega. Cosa ne pensate?

Lea Brusa

Gentile Signora, giriamo la sua richiesta agli esercenti della Zona 19, sperando che vogliano e possano realizzarla. Noi la approviamo incondizionatamente.

La Redazione

manovra". Non è un ottimo spunto per una riflessione?

Luciana D. V.

Gentile Signora, la ringrazio della segnalazione e dell'invito a uno svolgimento futuro, e sono felice quando qualcuna della mie lettrici (o lettori) vuole dialogare con me sugli argomenti che più mi stanno a cuore. Aspetto altre lettere e grazie ancora. Bruna B.

ESPERIMENTI DEMENZIALI

Elgregio Direttore, perdoni il i mio sfogo!

Abbiamo visto tutti in televisione

Abbonamento annuo, 11 numeri, £ 20.000

Abbonamento sostenitore libero

Per l'abbonamento inviare l'imporlo a mezzo

C.C.P. n° 16888208 specificando cognome, indirizio

gli esiti di un esperimento demenziale in cui degli scienziati (?) hanno tagliato la testa a due poveri scimpazè, e poi l'hanno riattaccata, scambiandola l'uno con l'altro.

Che orrore! E chissà cosa succede, senza che alcuna notizia arrivi fino a noi. In queste nazioni "progredite" in cui tutto è consentito, non c'è nessuno che si renda conto che anche gli scienziati possono impazzire, e che con gli strumenti che hanno in mano possono procurare grandissime sofferenze, soprattutto inutili? Certi esperimenti vanno proibiti. Alceste P.

Mese di Gennaio e Febbraio

1998 dalle ore 8,30 alle ore 21,00

da venerdì 16 gennaio a giovedì 22 vai Giambellino 64 - viale Ranzoni 2 - via Nikolayewka 3piazza Firenze ang.via R. di Lauria 22 - via Falck 19/A

da venerdì 23 gennaio a giovedì 29 via Forze Armate 44 via Monte Rosa 27 - piazza Axum 5/3 - via Pier della Francesca 38 - via Quarenghi 21/23

da venerdì 30 gennaio a giovedì 5 febbraio corso Vercelli ang. via Cherubini 2 - via dei Fiordalisi 2 ang.via Lorenteggio - via Paravia 75 - via Paolo Sarpi 62 - via Collecchio 4 Notturna (sempre) dalle ore 21 alle 8,30: corso Sempione ang.piazza Firenze - oppure viale Ranzani 2

Guardia medica: tel. 34567 Questo servizio viene espletato in sostituzione del medico di base, nei giorni feriali dalle ore 20,00 alle ore 8,00 e il sabato e prefestivi con inizio dalle ore 14,00. la domenica e festivi dalle ore 8,00 alle ore 8,00 del giorno successivo.

Raccolta del sangue a cura dell'AVIS

Domenica 18/1 c/o le parrocchie

S.S.Martiri Anauniesi via Betti 62 - S.Maria Segreta via Bazzoni 2 Domenica 8/2 c/o le parrocchie S.Giuseppe Calasanzio via don Gnocchi 16

S.Ilario via Omodeo 1

INDIRIZZI UTILI

Polizia Soccorso Pubblico - Tel. 113 Commissariato via Novara, 199 - Tel. 48201900

Carabinieri - Tel. 112

Vigilanza Urbana via Quarenghi, 21 (solo di giorno) Tel. 38001850 Vigili Urbani (centrale) Te1.77271

Vigili del Fuoco Tel. 115 AEM Guasti gas Tel. 5255 AEM Guasti elettrici Tel. 3692 ENEL Guasti elettrici Tel. 38861

Acquedotto comunale Tel. 4120910 Pronto soccorso ambulanze Tel. 118 Croce Bianca via Betti, 62 - Tel 3085345 Servizio medico a domicilio (a pagamento) - Tel. 3883 Azienda USSL 41 sedi: via Castelvetro, 32 Tel. 330291 via Novara, I - Tel. 3329.744-745 via Quarenghi, 21 Tel. 33029.740-742 SERT - via Albenga, 2 Tel. 33029.740-742 Consultorio -. via Albenga, 2 Tel. 33029.738

Ufficio Anagrafevia Quarenghi, 21Tel. 38000414 Consiglio di Circoscrizione (CdZ) 19 - via Quarenghi, 21 Tel. 38001531 - 3800153438001536-38001622

Motorizzazione Civile via Cilea, 119 - Tel. 353791

La redazione è aperta al pubblico il primo lunedì di ogni mese dalle ore 17.30. Telefono: 02 - 3539458 (segreteria telefonica)

e la causale "per abbonamento" intestato Editrice Milano 19 Soc. Coop. R.L. Via Appeíani 1011B - 20151 Milano Email: molva119@pdsi.net Direzione - Redazione Amministrazione Via Appennini 101/13 - 20151 Milano lel. 3539458 Registrato al Tribunale di Milano al n°388 dal 1/1111978 Codice Fiscale 05852820157 LA COLLABORAZIONE E' APERTA A CHIUNQUE. LETTERE E MANOSCRITTI NON FIRMATI VERRANNO CESTINATI Milano giornali di Zona 11Quartiere Garibaldi -Zona 2 -Lo VOCI, di Zona 3 11 Dialogo Ñ milanovette AD(' - Zona NoveLa Cinica 'fra i Navigli - Orirronte dieiavvetteMilano IS Stampa II Guado S.e.r.l. Corbella (MI) Via Fabio Picasso tel. 02 97211.1 a R.A. EMANCIPAZIONE
pagina 2 gennaio 1998
DELLA DONNA
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Scrivete a Milano 19 anche via email : molva119@pdsi.net

Le nostre autrici

Asveva compiuto ottantaei anni, quando nel ovembre scorso è morta dopo lunga malattia la scrittrice e giornalista Camilla Cederna, milanese autentica, carattere forte mimetizzato da maniere soavi.

Ironica, pungente, con un sorridente disincanto verso le debolezze dello stesso bel mondo di cui faceva parte, è andata diritta diritta verso gli obiettivi che giudicava meritevoli, siano stati essi "La carriera di un presidente" o "Una finestra sulla strage", che l'hanno portata a giudizio, in tribunale.

Molti ricorderanno sull'Espresso la sua rubrica "Il lato debole", e prima vi era stata la collaborazione con l'Europeo, ma si deve rimandare al 7 settembre 1943 (Corriere della Sera) per andare all'inizio della sua carriere, con un articolo dal titolo azzeccatissimo: "Moda nera", dedicato alle donne dei gerarchi, fascisti.

Tra i suoi libri citiamo "Noi siamo le signore" del 1957, "La voce dei padroni" 1963, e "Signore e Signori" del 1966, ancora totalmente godibile, come Idtono altri suoi scritti di cui auspichiamo la raccolta. Tra quelli conservati personalmente, con i quali vogliamo fare un volumetto estemporaneo, c'è la serie "Memorie di una grande cronista", che il Corriere le ha riservato tra gli anni 1995-96.

Vi troviamo "Quando Milano scoprì la droga", "Paola (Borboni) nuda al Manzoni" o "Quella gemma era un calcolo" e altri, in cui risalta immediatamente lo stile personale che ha influenzato tutt'un seguito di scrittrici e che la rende qualcosa di più di una vera giornalista, una grande scrittrice. Dire penna graffiante è dir poco. Ora trascriveremo pari pari alcuni brani da "Tutti i noiosi di Milano" del 31 dicembre 1988, nella certezza che un umorismo così forte possa divertire anche i nostri lettori. "...Il noioso è specialista nel frantumare i discorsi altrui... Si intromette nei discorsi degli altri, con la tecnica del baco nella pera. Prima introduce la testina, poi la ritira (è una finta).

Si inarca sulle zampine e prende al balzo una parola qualsiasi per svolgere un assolo martellante, generalmente a voce alta ed esagitata.

Il suo è un monologo infiorato da altre promesse di tedio... Se potessi dirti tutto, beh te lo dico. E comincia la sua inarrestabile diarrea verbale".

Proseguiamo? Ma sì, ancora un poco: "... Di là guardiamo il gregge delle noiose, gratificate però dalla visita dello psicologo di passaggio, dello scrittore ironico con la mente ben sveglia

eandeéa ~rata

che non vuol perdere qualche perla da infilare nei suoi prossimi pezzi di costume. Anzi le trattiene massimo mezzora per raccogliere un bel po' di materiale, luoghi comuni, sbagli lessicali, incredibili giudizi su uomini politici, insomma un bel mucchietto di succose scemenze". E non fermiamoci.

Saltiamo qualche colonna e troviamo: "Molto di moda, fra i seccatori, quegli aristocratici dai tre o quattro cognomi, con ville, palazzi e tenute... che si lagnano di non aver più una lira ed è lunghissimo il lamento, perché prendono l'occasione per rievocare illustri e ottime ascendenze, alliances fra ricchi e superricchi, quindi decadenza per via di

era il suo convincimento. Ora viene ricordata come "Donna coraggio" (Corriere del 10 novembre 1997) e chissà cosa avrebbe pensato lei leggendo quel titolo, e anche i

In mostra alla Biblioteca

I racconti veneziani

per un danese, l'Oriente comincia a Bruxelles. E allora, chi si spinge fino a Venezia? Ho, Venezia. Venezia...

Ecco, quando si nomina Venezia, e si alza la testa guardando lontano. vuol dire che si pensa all'Oriente, al sogni, ai misteri, alla fantasmagoria di una città bizantina, ma anche gotica, ma anche barocca. Allusiva ed elusiva. corposa ed evanescente. colorata e pallida, ispiratrice di tutte le arti, trascinatrice di legioni di artisti.

Guido de Rossi, pittore, non sfugge alla suggestione: è di Vicenza, ha recapito a Cernobbio presenta presso la nostra Biblioteca di via Quarenghi "Racconti veneziani", alla nostra Biblioteca va dato il merito di averlo scovato, presentato e proposto al pubblico.

alluvioni, qualche frana nelle vigne, beghe tra familiari, sperpero di indegni discendenti (chi l'avrebbe detto?) da così nobili lombi".

In conclusione non poteva mancare la categoria degli intervistatori, cui la Cederna non risparmia strali, tanto che ritroveremo il tema, sviluppato, in successive puntate quali "Ride il telefono", un gustosissimo pezzo del 1992. Ed ecco: "Noiosissimi per ultimi vanno citati quei giovani giornalisti che mi chiedono informazioni per telefono, è inutile dire che non ci sono, perché - la riconosco dalla voce, signora - e interrompendo il mio lavoro, vogliono sapere perché sono rimasta single, posso scrivere zitella? Quindi, l'estrema finezza: Lei è vergine?

Se no: cosa penso dei nuovi digiuni radicali, se bacerei Arafat, e avanti avanti, a interrompere, annoiare, riferire poi tutto sbagliato, se per caso si è stati così dementi da rispondere. Bene, Camilla Cederna verrà ricordata per i casi legati al presidente della Repubblica Leone (che anche a seguito del libro scandalo della Cederna è stato costretto alle dimissioni) o Pinelli, e ben poche donne sarebbero andate avanti per una strada così ardita che rivelava sempre maggiori asperità in quegli anni di piombo. Ha dovuto pagare l'insuccesso giudiziario con un risarcimento e, se abbiamo ben capito, non ha ritrattato nulla di quello che

commenti affettuosi e tuttavia ammirati degli articolisti.

Guido Vergani chiude il suo brano con: "Di lei scrittrice, restano inedite tutte le pagine che, per ragioni editoriali, furono tagliate da Grazia Cherchi dal Mondo di Camilla uscito nel 1980. Erano capitoli interi dedicati all'infanzia e al mondo del giornalismo dalla fine degli anni '30 in avanti. Meriterebbero di esser tratti dai cassetti, e pubblicati."

E ci par giusto. Restiamo in attesa.

ATHLA in mostra

Si e tenuta lo scorso mese di dicembre, presso la Galleria Vittorio Emanuele, una mostra fotografica in occasione della V Giornata europea dei diritti dei disabili, organizzata dalla associazione Athla, intitolata: "Da dimenticati a protagonisti del proprio tempo". L'Associazione che ha avuto in gestione per trent'anni la cascina di via Bellaria al Parco di Trenno, sta attendendo da anni il permesso per realizzare un centro polifunzionale per il tempo libero dei disabili con annessa comunità alloggio.

"Si spera" dicono quelli della Associazione "che arrivi presto la concessione edilizia e così per la prossima primavera far partire i lavori e inaugurare la cascina per il prossimo Natale".

Dal 13 dicembre al 3 gennaio '98 è stata in visione questa mostra meritevole dì tutta la nostra attenzione.

L'autore, presente alla inaugurazione della mostra, curata con la consueta sensibilità da Mimma Pasqua che ha scritto un attento saggio introduttivo.

Chiese, lampioni, rosoni, donne, cardinali, gondole, mosaici, maschere, finestre, balconi, ponti, soli raggianti, leoni alati, suore incappucciate.

Ogni recita, ogni racconto può venire rimescolato, capovolto, sovrapposto.

Le cose accadono al di fuori dell'ordine cronologico, adesso o forse mai. E i tanti gatti che ci fanno, sono autentici o sono metafore?

L'autore che ha offerto una rosa a tutte le signore presenti, elude qualsiasi domanda, lascia che parli da sé ciascun lavoro. E' anche giusto: bravo, benfatto.

Dopo tutto ad osservarlo bene, il pittore de Rossi con quel suo allegro pullover a rombi colorati i cui motivi geometrici si ripresentano qua e la nelle opere grafiche, ha gli occhi sornioni e maliziosi dei suoi gatti che guardano bene in faccia il visitatore.

Per chi non ha visto la mostra pubblichiamo un quadro, gatti veneziani naturalmente, che stanno da sempre, e assai bene, sulla porta misteriosa dell'Oriente.

Come citare di queste opere tutto l'universo concentrato in ciascun "teatrino"? Bruna Fusi

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ZONA ALLAGATA... IMPRESA FORTUNATA

Nonostante i lavori effettuati, le prime piogge hanno trasformato in un acquitrino lo sterrato tra la via Ojetti e la via Betti

FIERA:

NON SI PLACA LA PROTESTA

In un Convegno organizzato dalla associazione "Vivi e progetta un'altra Milano", presentato un progetto per affrontare i problemi del traffico caotico e del futuro del complesso fieristico

Quando non vi sono esposizioni il caos automobilistico non si attenua, e cosi alla fine di novembre a causa di un incidente stradale il cavalcavia di piazza Kennedy è rimasto inagibile per tre giorni.

Le conseguenze sulla circolazione stradale sono state disastrose per tutta l'area attorno alla Fiera, QT8 compreso e fino al quartiere Gallaratese.

Il tutto accadeva mentre presso il CdZ 20, in piazzale Accursio il 29 novembre, si teneva un convegno promosso dalla associazione "Vivi e progetta un'altra Milano", sull'impatto per i cittadini ed il quartiere derivante dalla costruzione del nuovo padiglione al Portello e sul futuro del complesso fieristico. Assenti l'assessore comunale al traffico e quello all'urbanistica, che avevano promesso agli organizzatori la loro presenza.

Dopo un vasto dibattito il convegno si è concluso presentando alle autorità comunali, e a quelle fieristiche, un progetto per evitare che si ripetano nel futuro le attuali condizioni di disagio dei cittadini, dovute soprattutto al parcheggio selvaggio, al traffico caotico ed al conseguente aumento dell'inquinamento in occasione di esposizioni o saloni commerciali.

Il progetto dei cittadini prevede che per sistemare tutta l'area attorno alla Fiera si deve procedere con la costruzione di piste ciclabili, il trasporto delle merci deve avvenire attraverso il Passante ferroviario, due terzi degli attuali padiglioni devono essere trasferiti al nuovo polo fie-

ristico da realizzare nell'area della ex raffineria di Rho-Pero, ma soprattutto la costruzione di una strada interrata che colleghi le tangenziali all'area espositiva.

Nel convegno è stato anche deciso che se da parte comunale non verranno ripresi gli incontri con i cittadini, come era stato stabilito con il Comune di Milano, riprenderanno le manifestazioni con blocchi stradali e altro.

Sulla situazione venutasi a creare attorno alla Fiera anche il nuovo presidente Artom, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, il 30 novembre scorso, si dice d'accordo con i residenti che richiedono un quartiere vivibile, ma ribadisce: "ho il dovere di essere sincero: si è perso troppo tempo e il problema richiede tempi lunghi".

Nel corso dell'intervista afferma di aver incontrato molti cittadini e di aver ascoltato richieste legittime e non impossibili, anche se ad esempio, deve ammettere che per il prossimo anno il calendario delle esposizioni fieristiche è già stato stilato e solo nel 1999 si potranno evitare sovrapposizioni di mostre che richiamano decine di migliaia di visitatori.

Sugli aspetti dei parcheggi e della strada interrata è stato più prudente in quanto le realizzazioni sono di competenza comunale. Così come sullo spostamento di diversi padiglioni a Rho, per il quale esiste un accordo di programma (da noi già pubblicato), e attende che coloro che l'hanno redatto dicano il più rapidamente possibile se è realizzabile o no.

Con questo mio scritto vorrei ringraziare i tecnici del Comune che hanno ultimato la gettata d'asfalto che collega la via Ojetti alla via Betti, tagliando in due lo sterrato in situazione di degrado dal 3° anno dell'era Cristiana. Da tempo avevo impegnato una discreta cifra per l'acquisto di stivali in gomma di buona fattura che affittavo nella stagione autunnale ed invernale ai cittadini che avevano intenzione di attraversare, sfruttando questo servizio che io offrivo per una modesta cifra. Quell'area sulla quale avevo organizzato la mia attività doveva permettermi un arrotondamento alla modesta pensione percepita. Alle prime piogge diventava un acquitrino e con un pizzico di iniziativa, un piccolo banchetto ed un impegno limitato alle

poche ore di punta avrei impedito alla gente di entrare nel fango fino a mezzo polpaccio, con poche lire di noleggio stivali. Grande fu lo sconforto quando i miei occhi videro, qualche mese fa, due tecnici del Comune che impartivano istruzioni, tre operai, la macchina spandi bitume e una striscia di catrame nero che attentava ai miei interessi, vanificava i miei sforzi economici e tramutava un acquitrino paludoso in un vialetto di Villa Borghese, Avevo buttato al vento un investimento, 20 paia di stivali di gomma, un banchetto di legno dolce e i miei modesti sogni di imprenditore in fase di arricchimento. Oggi, dopo le piogge stagionali, eccomi a ringraziate i tecnici del Comune e il caro Sindaco. Ed ecco il perché! Ho ricominciato e sognare, ho rispolverato il banchetto e

riappaiato gli stivali. L'opera di riporto del terreno, la compattatura, l'asfaltazione della stradina e il livellamento del catrame sono state realizzate in un modo così indegno che sto progettando l'acquisto di altri stivali per mettermi in grande. Grazie signori! I cittadini tornano a guadare ed io e sognare. Una cosa, però, vorrei dichiarare in modo esplicito: anche se ho degli interessi non ho assolutamente pagato ne pregato i tecnici perché realizzassero quella schifezza. Hanno, fatto tutto da soli, nessuno ha interferito, è stata proprio farina del loro sacco, il risultato della loro esperienza, della loro cultura e della loro preparazione, il tutto sempre sotteso al soddisfacimento delle esigenze dei cittadini...anfibi. LA.MA

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gennaio 1998 pagina 5 411M1111 CONTINUA CON STREPITOSO SUCCESSO OHM a»MMERCIALE BONOLA Vip Oli 23 DOPO 35 ANNI DI ATTIVITA'7; UDE I Irltriro' CAUSA CESSIONE ATTIVITA' 8 PELLE - PELLICCE E ABBIGLIAMENTO VISONE/R GIACCA VOLPE GROENLANDIA MARMOTTE CANADESI CASTORINI E CASTORI GIACCONI PELLE GILET GIACCONI MICROFIBRA CAPPOTTI CACHEMIRE 3.600 - 1.800 4.000 - 2.000 3.200 - 1.600 1.500 - 750 300 - 100 70 - 35 750 - 250 1.750 - 550 POTO USTIVI ORARIO CGHTÌNUATE - 20111 \ ( FINO A ESAURIMENTO SCORTE - SALVO IL VENDUTO RIBASSI FINO AL 70%

ASSEMBLEA DEL FORUM 19

ALLOGGI SFITTI

Una iniziativa per sottrarli al degrado dandoli in locazione, con contratti speciali, a organizzazioni sociali senza fine di lucro.

Dall'8 al 31 gennaio vanno presentate le domande

I118 dicembre scorso presso

I'ALER di viale Romagna si è tenuta una conferenza stampa dove l'ingegnere Giulio Boati ha illustrato il progetto sull'utilizzo degli, appartamenti sfitti in generale monolocali inferiori ai 35 metri quadri, del patrimonio abitativo dell'ALER ex IACP. Questi appartamenti circa 300, sono sfitti da anni e in condizioni di massima precarietà, vengono in genere rifiutati da chi ne fa richiesta perché i lavori di manutenzione sarebbero troppo onerosi. Da qui l'idea di darli in dotazione, con precise regole ad associazioni, organizzazioni del volontariato, cooperative sociali,

C'ero anch'io, al C.T.S...

icembre ricco di iniziative al Diredi Zona 19. I numerosi partecipanti ci confermano che molte persone sentono il bisogno di socializzare e partecipare alla vita del territorio. Cartonaggio, yoga, giochi, sono alcune delle proposte organizzate in orari diversi per favorire la presenza di lavoratori, pensionati, donne, giovani, bambini. Per una settimana sono rimasti in esposizione i quadri prodotti nel laboratorio di pittura. La serata dedicata alle danze popolari si e svolta con musica dal vivo. Un accenno particolare alla buona riuscita del pomeriggio di ballo liscio presso la Discoteca Madison, offerto dal CA7 agli abitanti della Zona 19. Musica dal vivo, rinfresco e gadget offerti, hanno fatto dimenticare la pioggia incessante. Ed ora?

A gennaio il C.T.S. sarà aperto (come sempre durante tutto l'anno) per attività di libera aggregazione, aspettando il rinnovo contrattuale degli animatori, necessario per ripartire con la programmazione 1998.

Posta del QT8

Vi ricordiamo che la redazione di Milano 19 ha predisposto nel QT8 due punti di raccolta ove consegnare le vostre segnalazioni (sono ovviamente graditi articoli, foto e notizie riguardanti il quartiere) entro il 15 di ogni mese presso: Latteria Caloni Daniele, nel mercato comunale di via Isernia, e La gelateria di Piazza Stuparich (Comitato "Quelli della 19")

enti senza fine di lucro, con criteri di massima trasparenza. (Una prima esperienza si è già avuta l'anno scorso con la ristrutturazione di 66 locali).

Le associazioni che partecipano al bando devono ristrutturarli a loro spese e poi darli in affitto a equo canone. Il contratto con I'ALER ha la validità di 16 anni ed è rinnovabile di tre anni in tre anni. Ad evitare speculazioni, ogni ente o associazione può concorrere per acquisire da un minimo di 5 locali ad un massimo di 50.

Tutti coloro che partecipano devono garantire la sicurezza degli alloggi ristrutturati, come la

manutenzione delle canne fumarie, il rispetto delle norme sugli impianti a gas. Devono dare la possibilità di sopralluoghi e ispezioni degli alloggi da parte dell'ALER per verificare le condizioni e la correttezza dell'uso dei locali.

Il progetto ha diversi obiettivi: quello di occupare spazi abbandonati evitando sprechi e risorse pubbliche, garantire una presenza di associazioni non profit assicurare il recupero edilizio del patrimonio aziendale, assicurare vantaggi per i bisognosi che troveranno una soluzione e una spesa proporzionata alle loro possibilità economiche.

Per ottenere la gestione degli alloggi le associazioni devono avere già due anni di attività e devono presentare lo statuto e il bilancio. Negli intenti dell'ALER il progetto dovrebbe migliorare la vita dei quartieri interessati, vedi il caso di quello di San Siro dove gli alloggi sfitti risultano 173, inoltre dovrebbe portare nuova gente e più giovane altre che a operatori del volontariato.

Per chi ne vuole sapere di più si deve rivolgere all'Ufficio Assegnazioni dell'ALER in viale Romagna 26.

Tel. 7392.2295 - 7392.2423.

Il Forum permanente per l'intervento integrato in zona 19 è composto da servizi socio-sanitari della Azienda Ussl 41, servizi del Comune di Milano, sindacati, associazioni, consiglieri di zona, cooperative sociali, centri di ascolto parrocchiali, forze politiche operanti sul territorio e da singoli cittadini. Dopo più di un anno dalla nascita riteniamo indispensabile incontrarci in una Assemblea generale per discutere con te riguardo le varie attività messe in atto e per valutare altri eventuali ambiti di intervento. In particolare, comunichiamo l'ordine del giorno dell'Assemblea:

Commissione Banca del Tempo da mesi si sta organizzando questa attività che diventerà operativa in tempi brevi;

M.T.

PETIZIONE CONTRO LO STAZIONAMENTO DEI NOMADI

Una seconda petizione contro l'inerzia comunale verso i nomadi che stazionano abusivamente in via B. Croce, Chiarelli e Quarenghi

Lo scorso 29 agosto un gruppo di cittadini residenti in via Chiarelli inviò una petizione al sindaco e all'assessore al Traffico, denunciando quanto avveniva tra via Chiarelli, Omodeo e Croce:

"Da circa tre mesi, nella località indicata in oggetto, si assiste all'indecoroso spettacolo di insudiciamento dei luoghi con rifiuti di ogni genere, indumenti sporchi e latrine a cielo aperto. Si sta poi verificando una paurosa frequenza di furti negli appartamenti facilitata anche dalla presenza di ponteggi per lavori di manutenzione di diversi stabili della zona. Le richieste di intervento avanzate da alcuni abitanti della zona alla Vigilanza Urbana per l'allontanamento degli indesiderati avventori hanno sempre avuto come risposta "l'impossibilità di intervenire" quasi come se si trattasse di una presenza regolare in un campo appositamente attrezzato. I Cittadini della zona si domandano se le Autorità cittadine non debbano, tra le tante loro incom-

benze, provvedere anche a perseguire le violazioni delle norme igienicosanitarie ed a garantire la tutela dell'ordine pubblico. Si confida quindi nella sensibilità delle Autorità che ci leggono, senza che lo stato di esasperazione porti a manifestazioni eclatanti come il blocco stradale e quant'altro si dovesse rendere necessario". Il 15 settembre scorso l'assessore Ornbretta Colli cosi rispondeva: "Sono perfettamente d'accordo con voi circa i problemi di ordine pubblico e di igiene causati dagli insediamenti abusivi. A tal proposito la Giunta Albertini sta procedendo allo sgombero di tutti gli insediamenti utilizzando come deterrente il sequestro dei mezzi e l'inflizione di multe. La Giunta predisporrà successivamente quattro aree attrezzate e a "numero chiuso" all'infuori delle quali non sarà più permesso sostare. Tutto ciò senza volontà ghettizzanti o discriminatorie, ma allo scopo di tutelare i milanesi da quei rischi che Voi giustamente avete denunciato."

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Sono passati quattro mesi ma di quanto promesso dall'assessore nulla si é verificato e l'esasperazione è aumentata, cosi nel mese di dicembre i cittadini hanno raccolto diverse centinaia di firme ed hanno inviato una nuova petizione all'assessore Colli, ribadendo quanto segue: "... Ad oltre quattro mesi dalla sua lettera i cittadini della zona, esasperati, intendono ritornare sull'argomento per sottolineare la latitanza delle autorità preposte alla tutela dell'ordine e dell'igiene pubblica, convinti come sono, che non si può pretendere da loro rassegnazione a vivere nel degrado sociale, che li vede costretti a muoversi tra "escrementi umani e lordure" di ogni genere per raggiungere la vicina stazione Uruguay della MM. Si confida quindi in un intervento radicale e definitivo senza essere costretti a forme di contestazioni pubbliche che richiamino più efficacemente l'opinione pubblica..." Seguono i saluti e le firme.

M.T.

Commissione Casa sono stati già effettuati due incontri con dirigenti dell'ALER su varie questioni urgenti (sfratti, manutenzioni, mancata attivazione degli ascensori, ... ) e su progetti di lungo periodo. Un terzo incontro è già stato organizzato per la fine del mese di gennaio '98; Commissione Comune è stato effettuato un incontro con l'Assessore alle Periferie Dott. Finolli che si è detto interessato ad organizzare un tavolo di trattative congiunto al quale potrebbero partecipare Forum l'Assessore ai Servizi Sociali e TACER; Commissione Feste nel corso del '97 sono state organizzate quasi ogni mese delle "feste di cortile" presso i quartieri popolari: Gli eventi hanno avuto un buon successo, ma per poterli ripetere è necessario il coinvolgimento di altre realtà; Commissione opuscolo informativo sui servizi della zona 19 il progetto di distribuire un opuscolo informativo da distribuire alla cittadinanza (soprattutto quella più emarginata) si è bloccato in seguito al commissariamento del consiglio di Zona; è da valutare insieme l'opportunità e la possibilità di riprendere questo progetto l'anno prossimo; proposta di organizzazione interna al Forum negli ultimi mesi è emerso il bisogno di darci una organizzazione interna più visibile ed articolata che preveda cariche e competenze diverse, responsabili di commissione e membri costanti per la segreteria. Vi invitiamo ad esprimervi sulla nostra proposta organizzativa che verrà esposta durante l'Assemblea che si terrà: lunedì 26 gennaio 1998 alle ore 17,30 presso il CENTRO ANZIANI "Il Giardino" piazzale Segesta, 11 la segreteria di Forum

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PARCHEGGI PER RESIDENTI AL VIA

Le Cooperative esistenti, alcune da molti anni, hanno generalmente e giustamente evitato di litigare ed hanno assunto impegni differenziati per le singole località. Quelle in Zona 19 sono: Via Betti-Ojetti - Cooperativa Percasa. Via Cilea 100Cooperativa La Torrazza. Via Osma -Cooperativa Parcheggi e Box - S. Siro-Gallaratese. Via delle Ande - Cooperativa La Torrazza. Via PessanoCooperativa Quadrilatero. Viale

Aretusa (tra via Rembrandt e via Civitali) Per quest'area ci sono almeno due Cooperative che concorrono: Coop. Aretusa la e Coop. Percasa. C'è infine via Appennini 103, dove il Comune ha previsto 70 box, ma non ci sono proprietari di appartamenti e pertanto è difficile che possa essere presentata una domanda, tranne nel caso in cui il Comune decida di favorire l'intervento con la disponibilità al vincolo di pertinenza per gli

appartamenti dove l'inquilino è interessato e disposto ad assumersi il costo di realizzazione. La Cooperativa La Torrazza farà istanza al Comune in questo senso.

Come si vede un programma interessante che riguarda complessivamente circa 1 100 box. Anche se, guardando le strade della nostra Zona, forse è ancora poca cosa per restituire all'uso dei pedoni viali e piazze invase dalle auto in sosta!

Intervista al segretario del SUNIA, Stefano Chiappelli, in merito all'aumento degli affitti decisi dalla Regione e applicati dall'ALER

Come devono comportarsi gli inquilini di fronte a questo salasso? Pagare e subire questo "furto legalizzato" oppure attuare una protesta che faccia sentire alla Proprietà tutta l'amarezza per questo trattamento. "Noi invitiamo tutti gli inquilini a non pagare i nuovi canoni di affitto riportati sui bollettini appena ricevuti", spiega Stefano Chiappelli, Segretario del SUNIA di Milano, che aggiunge "Secondo noi gli inquilini dovrebbero pagare i canoni di affitto validi fino a Dicembre 1997 in attesa di vedere gli sviluppi di questa situazione che presenta diversi lati oscuri che ci hanno convinto a presentare ben due ricorsi al TAR".

Nessuno al SUNIA si aspettava che ALER e Comune prendessero una decisione unilaterale di questo tipo anche perché in regione era stato raggiunto un accordo che prevedeva aumenti degli affitti dell'ordine del 25-30% ed un piano per migliorare la gestione e lo stato del patrimonio immobiliare comunale. "Abbiamo presentato due ricorsi al TAR", prosegue Chiappelli, "Il primo contro I'ALER l'abbiamo perso anche se rimane aperta la contestazione di diritto. Per quel che riguarda il secondo contro il Comune siamo ancora in attesa della sentenza." "Secondo noi", conclude Chiappelli, "questi aumenti non sono legittimi perché non sono autorizzati da una legge Regionale, come prevede il nostro ordinamento giuridico, ma sono frutto di una mozione approva-

Parcheggio interscambio M.M. Molino Dorino

Etigregio Direttore, a proposito dell'arcolo apparso a pag. 7 dell'ultimo umero di Milano 19, riguardante la costruzione del cubo parcheggio

Molino Dorino: è evidente che l'anonimo scrivente non abita né in via Appennini né in via Cilea né in via Borsa numeri alti. Se così fosse non accelererebbe più di tanto la costruzione del parcheggio, utile per non far riversare in città centinaia di autovetture. Nella seduta della Commissione Demanio e Urbanistica del 10/06/1996 e riunione del C117 19 del 13/06/1996, si è votato a favore del progetto del megaparcheggio di 2000 posti auto. L'unica opposizione è stata fatta dal sottoscritto, forte delle oltre 200 firme raccolte nella zona interessata e inviate all'ex Sindaco Fomientini, al settore Traffico e Viabilità di Milano, all'ex Presidente del Cd7 19 Dottoressa Poletti, ai presidenti delle Commissioni Ecologia, Ambiente, Urbanistica e Demanio del Cd7 19. La nostra opposizione non è contro la costruzione del parcheggio, bensì contro il numero così elevato dei posti auto. Una mia indagine personale di quel periodo aveva rilevato che nell'amo di una settimana, le auto in sosta nella zona erano oltre alle 400 nel parcheggio a pagamento, circa 400/450 auto in sosta selvaggia (oggi con l'apertura della tangenzialina sono diventate 550/600) nelle vie limitro-

fe. Premesso che questi ultimi utilizzeranno il parcheggio solo in minima parte, gli altri continueranno a sistemare l'auto in maniera selvaggia: si deduce che triplicare il parcheggio esistente è più che sufficiente. Oggi non sono molte le autovetture che non vengono accettate dal parcheggio perché completo.

Nella zona interessata esistono già: a) La motori77n7ione civile (collaudo autovetture ultradecennali); b) II forno inceneritore di Figino (quanto prima verrà raddoppiato); c) Il capolinea dei pullman; d) gli sfiati dell'Olona ecc.

Infine si tenga presente che la zona è ormai abitata da gente anziana che ospita in gran parte anche i nipotini.

Comunque in una delle ultime riunioni del 017 19 uscfmte del 1996 si era deciso di richiedere alla M.M. un progetto globale del parcheggio, compresa l'area destinata a verde lungo la via Gallarate e la bretella Appennini/Gallarate (che dovrebbe essere chiusa). fi mio augurio è che questo "benedetto/maledetto" parcheggio di M.M.

Molino Dorino si faccia al più presto rispettando la petizione popolare da me presentata al Cd7 19 il 18 luglio 1996.

In quella petizione si richiedeva la verifica del progetto dal punto di vista ambientale ed acustico ma soprattutto per

1) Creare delle barriere antirumore e andsmog lungo le vie Appennini e Cilea.

2) Dotare il parcheggio di ventole non rumorose che possano confluire lo smog all'interno del terreno (vedi collaudi Motorizzazione). 3) Creare delle corsie preferenziali e coperte per i portatori di handicap con accesso diretto alla metropolitana soprattutto se si dovesse costruire il cubo parcheggio. 4) Il cubo parcheggio è inutile secondo me in quanto è sufficiente creare il parcheggio "open space" su tutta l'area interessata. Se l'esperienza insegna ho notato che nel parcheggio di Lampugnano rimangono posti vuoti anche durante i "Festival" mentre il parcheggio selvaggio si estende nel circondario per oltre 1 Km. 5) Piantumare il parcheggio con alberi di alto fusto (non pioppi nocivi per le persone allergiche al polline) che crescano rapidamente e che possano assorbire in parte lo smog delle auto. Quelli piantumati circa 8 anni fa sono ancora piccolissimi e rachitici. 6) Mettere asfalto fonoassorbente e rimuoverlo periodicamente (4/5 anni). 7) Invitare gli utenti del parcheggio a non inserire gli antifurti sonori che quando vanno in "tilt" disturbano gli abitanti vicini. 8) Creare tutti quegli accorgimenti utili e necessari per salvaguardare l'ambiente e la salute dei cittadini. 9) Infine quando si farà il tanto decantato accesso alla Motorizzazione dalla parte della tangenzialina?

ta in luglio dalla Giunta Regionale. In tutta questa vicenda ci dispiace vedere come si sta cercando di portare allo scontro gli inquilini ed i lavoratori dell'ALER: noi del SUNIA suggeriamo agli inquilini di non pagare gli aumenti ed i dipendenti dell'ALER si sono sentiti dire che se non verranno pagati gli aumenti degli affitti non ci saranno soldi necessari a soddisfare le loro rivendicazioni salariali".

Ci troviamo di fronte ad uno scenario abbastanza triste: da una parte ci sono gli inquilini che non ritengono giusto pagare questi aumenti tenuto conto dello stato di conservazione degli immobili; dall'altra c'è I'ALER che afferma che gli aumenti degli affitti servono per reperire fondi necessari ad avviare le manutenzioni straordinarie tanto attese.

Probabilmente la vicenda si concluderà con una riduzione degli aumenti; quello che conta è che alla fine tutto non rimanga allo stato attuale: le case decrepite dovranno essere assolutamente ristrutturate.

L'ALER, sorto dalle ceneri del vecchio carrozzone IACP, dovrà avviare un piano di rilancio che permetterà di trasformare questa azienda in una realtà capace di conciliare la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, ora ridotto in uno stato comatoso, ed un'oculata gestione di bilancio, condizione necessaria per sopravvivere in questo mercato sempre più selettivo.

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notizie dai quartieri

NE REGNO DELL'OPERETTA

I Iel Regno dell'Operetta" era il Ntitolo del concerto organizzato dal CdZ 19, o meglio dal Commissario Straordinario, assessore Serena Manzin, non presente per precedenti impegni, presso l'Auditorium del Centro Civico, il 21 dicembre alle ore 15,30. La breve presentazione dell'iniziativa è stata fatta dal dottor Petignano, coordinatore comunale del CdZ. Il mondo effimero dell'operetta, alimentato dalla musica e dal teatro è stato per due ore il brillante protagonista del concerto. Dalle celebri operette come: Al cavallino bianco, Il paese dei campanelli, La principessa della czarda, La danza delle libellule, Cincin-là e La vedova allegra, i moltissimi brani interpretati dagli artisti, hanno allietato i moltissimi spettatori presenti.

Un buon spettacolo cui piace ricordare tutti gli interpreti da: Chicca Minimi, soubrette, Aleardo Caliari capocomico, Elena Del Mastro ballerina solista, Silvano Coniato ballerino solista, il soprano Maria Laura Groppi e il tenore Mauro Buffoli applauditissimi e anche il 'maestro al pianoforte Roberto Negri e alla regia Paola Carnevale. Ma da questo effimero mondo dell'operetta, immaginario confrontandolo alla vita reale, va dato atto al capocomico Caliari, dopo due ore di piacevole spettacolo, di averci riportato immediatamente alla realtà, chiedendo al pubblico presente un lungo e caloroso applauso per ricordare la scomparsa del grande regista Giorgio Strehler. Un applauso che è diventato un boato e molta la commozione in sala. Addio Giorgio Strehler.

Non si fermano le iniziative e le polemiche contro il progetto di chiudere piazza Vetra con una cancellata.

Il sindaco ne ha fatto una questione di principio: "Il Parco delle Basiliche a piazza Vetra, covo di spacciatori di tutto l'hinterland milanese, ma anche polmone verde del Centro di Milano, va recintato da San Lorenzo a Sant'Eustorgio e monitorato con telecamere a circuito chiuso". Il progetto sarà realizzato in due anni e costerà 850 milioni.

Su tale progetto anche negli ambienti della polizia la cosa è stata vista con perplessità: "Per combattere lo spaccio la cancellata non è solo inutile, ma dannosa. Come insegna l'esperienza del Parco Sempione che, pur recintato è giorno notte preda

IL GRUPPO ARTISTICO TORRAZZA FESTEGGIA I PRIMI RISULTATI DEL CORSO DI PITTURA

Domenica 21 dicembre

1997 gli allievi del corso di pittura del G.A.T. (Gruppo Artistico Torrazza), in occasione delle feste natalizie hanno voluto anche festeggiare i primi tre mesi dell'inizio del loro corso, presentando una trentina di opere ispirate a vari temi, dal paesaggistico alla natura morta.

Nelle opere esposte si apprezzano i progressi raggiunti con l'apprendimento dell'uso del colore attraverso i tre colori fondamentali: il giallo, il rosso e il blu.

Vi erano esposte opere eseguite da allievi di ogni età e da chi mai nel passato aveva preso un pennello in mano in tutta la sua vita e bisogna dire che non sfigurano affatto con chi ha già una certa dimestichezza con la tavolozza.

Bruno Luzzi, il maestro del corso, ha brevemente ricordato e ringraziato soprattutto la Coop. La Torrazza per la gentile concessione del locale in via Borsa, 20: "Ma il migliore ringraziamento va agli allievi per l'entusiasmo che pongono nell'apprendimento e ciò non può che dare maggiori stimoli al maestro", con queste parole Luzzi ha dato il via ai festeggiamenti, allo stappo delle bottiglie di spumante, al taglio del panettone e altri pasticcini, allegramente consumati, si è con-

clusa questa simpatica iniziativa del G.A.T. che vede nuove richieste di iscrizione al corso.

Un lungo applauso per ricordare la scomparsa di Giorgio Strehler, da parte dei partecipanti al concerto del 27 dicembre al Centro civico. M.T.

Nella foto al centro Bruno Luzzi e intorno gli allievi del corso

della delinquenza. Noi non potremmo entrare con le auto, mentre agli spacciatori basterebbero quattro cellulari per tenerci sotto controllo e ripulire tutto il territorio al primo allarme". Al Comitato che appoggia il progetto ne è sorto un altro di parere contrario formato dai residenti della Zona e che in seguito ha raccolto moltissime prese di posizione come quelle di Augusto Casolo, dei "Centri organizzati", di Enzo Jannacci, di Don Giulio Rigoldi, i quali ritengono che gli 850 milioni potrebbero essere spesi per altre iniziative ricreative, culturali, sportive in modo da combattere lo spaccio e l'uso della droga non solo con le forze dell'ordine. Il 17 dicembre in una assemblea pubblica molto affollata tenutasi nell'auditorium della basilica di San Lorenzo il Comitato contrario alla recinzione che si chiama: "Vivere piazza Vetra" ha avuto anche l'adesione di: Gau Aulenti, Carlo Feltrinelli, Luigi Manconi, Natalia Aspesi, Carlo Smuraglia, Cini Boeri, Alberto Ferruzzi, Ennio Rota, Basilio Rizzo, Margherita

Asso, Grazia Coccia, Emilia De Biasi, Valter Molinaro, Letizia Gilardelli, Paolo Hutter, tutti esponenti della società milanese, nell'assemblea sono state avanzate proposte alternative al progetto della cancellata. Si possono così riassumere: - il problema degli spacciatori non si risolve con una cancellata, cosi come essa non risolve quello del rumore notturno, comune ad altre zone della città, perché occorrono caso mai più vigili e si deve intervenire sugli orari di chiusura dei negozi. La recinzione è pericolosa per la sicurezza degli abitanti (i percorsi abituali d'attraversamento saranno eliminati e si creerà un unico passaggio, con veri e propri "corridoi della paura", senza via di fuga. In definitiva il progetto viene respinto e si annunciano ulteriori iniziative nei prossimi mesi. Nel frattempo anche duemila negozianti di Porta Genova si sono schierati contro, ache per loro la soluzione va trovata facendo vivere il parco giorno e notte, con un progetto che unisca e non divida le aree verdi.

Gennaro Margiotta

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pagina 8 gennaio 1998

notizie daltivartieri

PRESEPE ARTISTICO

Sabato mattina 13 dicembre 1997 presso la Cooperativa "La Luna nel pozzo", si è tenuta una festa con la vendita dei manufatti eseguiti dagli utenti della Cooperativa.

"La Luna nel pozzo" opera da oltre 16 anni sul territorio nel campo della salute mentale, con funzioni di riabilitazione-prevenzione educativi.

Tra queste iniziative vi sono la rieducazione al lavoro, un laboratorio di oggettistica, uno di cucito, uno teatrale. Ogni venerdì organizza "uscite" con visite guidate e inoltre sostiene momenti conviviali.

Come abbiamo già pubblicato nel numero scorso del giornale, questo centro di volontariato stà attraversando un momento difficile in quanto sono venuti a man-

FESTA E LOTTERIA

care i finanziamenti pubblici, peraltro già scarsi. Essenzialmente il centro mantiene la sua attività verso una quindicina di utenti con aiuti finanziari privati. Sabato mattina era il momento più importante per gli utenti della Cooperativa, non solo venivano messi in mostra i lavori eseguiti, ma anche venduti. La gamma degli oggetti era vasta e di ottima fattura, realizzati attraverso precisa manualità e originalità. Sono rimasto affasci-

nato soprattutto da mazzi di fiori finti, stelle di natale, difficilmente distinguibili da quelli veri, cosi come dalla vasta gamma di pupazzi colorati eseguiti con la mollica del pane.

Apartire da domenica 14 dicembre fino a domenia 11 gennaio 1998, presso la parrocchia S. Leonardo da Porto Maurizio in via M Borsa, 50, con il patrocinio del CdZ 19 si è tenuto: "Il presepio artistico".

Un appuntamento diventato tradizione che continua nel tempo. Il presepe è soprattutto un'opera in continua evoluzione per la parrocchia, dove ogni anno, grazie all'opera di molti giovani, viene via via abbellito, modificato

TELEFONATE GRATUITE IN TUTTO IL MONDO

Come ormai si ripete da alcuni anni, il 14 dicembre, molti anziani della Zona 19 e di altre parti della città, grazie all'iniziativa: "Merril Lynchs' Cristmas", promossa dalla multifinanziaria Merrill Lynch, hanno potuto telefonare in tutto il mondo gratuitamente ai loro cari. Presso la sede della società in via Manzoni nella stessa giornata si è tenuto anche un grande intrattenimento, dove oltre alla gioia di aver parlato con i propri cari, gli anziani hanno anche potuto passare una giornata gioiosa ascoltando un concerto del noto coro del quartiere Gallaratese: "La Musica è vita", il tutto allietato da un ricco rinfresco e da un piccolo omaggio natalizio.

I partecipanti alla iniziativa: Centro Terzo Età, Centro di via Aldini, Casa di Riposo Famagosta, Centro di via Ricordi, Piccola casa del Rifugio, Centro Ferrari, Piccolo Cottolengo, il Coro: "La Musica è vita", Centro Mozart, La Casa dei Coniugi, il Pio Albergo Trivulzio, Istituto Geriatrico Redaelli, Centro Val Di Bondo, Istituto Palazzolo e il Centro: "La Porta del cuore", di via Appennini, mandano attraverso Milano 19, un grazie di cuore al dottor Paolo Cambrisa, alla signorina Silvia Re e a tutti gli organizzatori della Merryll Linch.

arricchito. Anche quest'anno sono aumentate le parti movimentate, illuminate. Inoltre grazie ad un innovativogiuoco di specchi, le prospettive del paesaggio hanno assunto aspetti suggestivi. L'intero complesso raggiunge notevoli dimensioni e le figure in legno, in gesso, in ceramica, terracotta, creano un insieme veramente piacevole. Un'opera che merita di essere più conosciuta non solo in tutto il quartiere ma anche nella città.

GRANDI ATTIVITÀ RICREATIVE ALLA LAMPUGNANO

TI 20 dicembre si è tenuta la Festa Idei Socio presso la Cooperativa Edificatrice Lampugnano con danze, estrazione della lotteria e la premiazione del Concorso fotografico. Il 6 gennaio grande Festa della Befana con tombola e numerosi premi, ha

animato la festa un "mago" che ha divertito grandi e piccini. Il 17 gennaio spettacolo teatrale con la compagnia "La locomotiva" che ha presentato la commedia: "Tre sull'altalena" in due atti di Luigi Lunani. Regia di Cesare Gallarini.

SERATA D'AUGURI

Una serata di allegria, canzoni, indovinelli, quella del 13 dicembre scorso presso il Centro culturale dell'ECER di via-A. Cechov, 20. Applausi e risate hanno caratterizzato questa serata in puro stile meneghino, serata d'auguri promossa dal Consiglio di Amministrazione e dal Centro Culturale della Cooperativa edificatrice. Gli animatori della serata sono stati i due noti attori-cantanti meneghini, Antonella Savoia e Aurelio Barzaghi, vincitori più volte della Rassegna della canzone milanese e la loro bravura ha giustamente raccolto il successo da parte del numeroso pubblico presente alla serata. Difficile riportare la cronaca di tutte le canzoni del repertorio, ma non si può dimenticare la

brillante interpretazione della Savoia del brano: "Angelina", o "Su la porta de la giesa" di Barzaghi, e ancora "El barbon del navilii", "Aloa Aloa" sempre cantate dal Barzaghi. Della Savoia va ricordata: "La Giulietta del liscio", "Cara Lombardia" e infine la romantica, "La luna nel Navilii". I due hanno animato la serata anche con indovinelli, per i quali bisognava dare la giusta definizione in taliano di antiche parole in dialetto milanese. Così come non si può dimenticare le sonore risate provocate dalle barzellette in milanese raccontate dal Barzaghi. Bravi, preparati e brillanti i due interpreti meneghini e il successo ottenuto è stato ampiamente meritato. La serata si è conclusa con un rinfresco.

Ma altri e originali pezzi in legno in miniatura che rappresentavano sedie, tavoli, casette, portapenne, cornici portaritratti, scatole, mettevano in risalto non solo la bravura di chi li aveva fatti, ma anche l'insegnamento che dietro vi era stato. Nei prodotti esposti vi erano anche sassi colorati, scatolette, belle composizioni di fiori secchi, ferma libri, cornici, lavori di cucito e molti altri oggetti, il tutto orgogliosamente esposto e presentato dagli utenti.

Un altro esempio, in questo nostro Paese, di come il volontariato sa promuovere e intraprendere iniziative verso i cittadini più deboli, specialmente se innovativi. Una iniziativa che va aiutata a continuare l'opera intrapresa. La Cooperativa: "La Luna nel pozzo" è sita in via Appennini, 165. Tel. 3538680. Aiutiamola.

VERDE IN VIA NATTA

Mentre è in corso una indagine della magistratura riguardante la manutenzione del verde cittadino, di cui siamo desiderosi di vedere gli sviluppi e le responsabilità per il degrado

generale dei nostri parchi e giardini, il Comune di Milano nel nuovo piano cittadino di potenziamento del verde, ha annunciato che comprenderà anche un'area di 6000 mq. in via Natta.

ERRATA CORRIGE

Nell'articolo pubblicato a dicembre '97 dal titolo: "La porta del cuore", sono state commesse due sviste; la prima rigurda il nome della vice presidente che si chiama Magnoni e non Magnani e Albanesi al posto di Albanese, la seconda riguarda le giornate di attività del Centro che è aperto anche di domenica. btìhC)

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pagina 9 gennaio 1998
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M.T.
Esposizione e vendita dei lavori realizzati dagli utenti della Cooperativa "La Luna nel pozzo"
tt55 AUTORIZZATA

La casa in Cooperativa con Lega Coop COME SI DIVENTA SOCIO

Le cooperative più affermate hanno alle spalle decine di anni d'esperienza. Aderire ad una Cooperativa già operante da tempo è una garanzia per il socio.

pur essendo possibile dare vita ad una nuova Cooperativa secondo le modalità indicate più avanti è preferibile avvicinarsi alle nostre Cooperative operatrici permanenti, dotate di un patrimonio immobiliare proprio, raccoglitrici di risparmio sociale. La qualità di socio comporta l'accettazione dello Statuto. Il valore nominale di ciascuna quota o azione non può essere inferiore a lire cinquantamila.

Cucina nel Cinema

Dopo il successo del "Corso di Cucina Medievale", il Comitato Soci Ipercoop Bonola è tornato nel campo culinario con due conferenze nelle quali, attraverso la visione di spezzoni di film ambientati in diverse epoche e regioni della Terra, la dr.ssa Perin ha illustrato come l'azione quotidiana (purtroppo non per tutti anche alle soglie del terzo millennio) dell'alimentazione è stata portata sullo schermo da registi grandi e minori cercando di coglierne i diversi significati. Gli spezzoni hanno ripercorso le tappe dell'umanità dalla preistoria, quando la scoperta del fuoco ha cambiato il modo di nutrirsi, all'avvento della civiltà, quando ha assunto notevole importanza anche il rituale legato al cibo, al futuro, nel quale la chimica priverà l'umanità dei sapori del cibo. Alla fine del ciclo agli spettatori è stata data una dispensa con le ricette più "particolari" tra quelle passate in rassegna; non è stata inserita tuttavia la ricetta principale: aggiungere all'ottima preparazione della relatrice un enorme lavoro di ricerca cinematografica e un pubblico attento, nonché interessato, e le conferenze saranno un successo.

Le quote o azioni sottoscritte da ciascun socio non possono essere inferiori a lire cinquecentomila per le Cooperative edilizie di abitazione di nuova costituzione che intendano iscriversi all'Albo Nazionale. Nessun socio può avere una quota superiore a lire ottanta milioni.

L'ammissione di un nuovo socio è fatta con deliberazione degli amministratori, su domanda dell'interessato. La deliberazione di ammissione deve essere annotata

a cura degli amministratori nel libro soci. In caso dì recesso, esclusione o morte del socio viene rimborsata la quota capitale sottoscritta. Nelle assemblee hanno diritto di voto coloro che risultino iscritti da almeno tre mesi nel libro dei soci. Ogni socio ha un voto qualunque sia il valore della quota o il numero delle azioni. Il socio non può farsi rappresentare nelle assemblee se non da un altro socio e nei casi previsti dall'atto costitutivo. Ciascun socio non può rappresentare più di cinque soci. Chi decide di diventare socio può: diventare proprietario di un'abitazione o diventare affittuario o assegnatario in godimento di un'abitazione; inoltre può liberamente: mettere a frutto i propri risparmi in qualità di prestito sociale ricavandone una adeguata rimunerazione, con precise garanzie. Partecipare attivamente ai processi di trasformazione urbana concorrendo ai dibattiti e seminari che la Cooperativa promuove.

Fruire di tutti i servizi alla residenza che molte Cooperative dell'A.L.C.Ab. possiedono e gestiscono (centri sociali, impianti sportivi, strutture sanitarie, biblioteche ecc.).

Partecipare e promuovere campagne umanitarie e di solidarietà attivate dalle Cooperative.

A cura di Marco Tadini seconda puntata (Continua)

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pagina 10 11S4 I L."Nil gennaio 1998
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gennaio 1998

Nel bicentenario della nascita di Gaetano Donizetti

Gaerano Donizetti nato a Bergamo il 29 novembre 1798 e morto il 7 aprile 1848, se avesse potuto partecipare al concerto organizzato dalla Sezione Soci "Bonola" della Coop Lombardia, il 6 dicembre scorso presso rAuditorium del Centro Civico di via Quarenghi 21, alle ore 15.30, in occasione del bicentenario della sua nascita, avrebbe certamente gioito insieme agli oltre 400 spettatori presenti al concerto.

Walter Rubboli raccontatone brillante ed erudito, nel presentare il cast dei cantanti e nell'accompagnare ad ogni esibizione, narra episodi e vita di G. Donizetti tracciandone un profilo che vede il celebre compositore, uomo mite e gentile, di buon gusto musicale, produttore di opere e composizioni a getto continuo.

diversi concerti in tutte le capitali europee, ha inaugurato quest'anno la stagione concertistica al teatro di Adria, è stato ai teatri di Modena, Savona e Chiavari, continua i suoi studi presso il conservatorio G.

Verdi di Milano.

Si è esibito in un primo pezz6 tratto dall'opera di G. Rossini: "L'italiana in Algeri", dal titolo: Le femmine in Italia, interpretato con

torio nel teatro operistico italiano e questa professionalità si è vista subito nell'interpretare dal "Don Pasquale": Quel guardo il cavalier, dove il fraseggio e gli acuti si sommano in un piacevolissimo ascolto. La fine del brano scatena una marea di applausi. Nicola Yovanovitch, tenore, russo di nascita, vive tra l'Italia e la Francia, è stato finalista al concorso Caruso a Milano, svolge una intensa attività teatrale tra l'Italia e la Francia ed è apprezzato interprete di opere come: "La figlia del Reggimento", "L'elisir d'amore", "Rigoletto". Dal "Don Pasquale" ha interpretato: Povero Ernesto, con una voce alta e modulata, che gli spettatori hanno premiato con caldi applausi. Sempre dal "Don Pasquale", la più nota delle opere di Donizzetti, Linda Campanella e Mohamed Ahmed, hanno dato vita ad un meraviglioso duetto con una brillante interpretazione scenica, nella quale la moglie schiaffeggia il marito; il brano mette in evidenza le capacità canore dei due e alla fine dell'esibizione, che ha entusiasmato il pubblico, raccolgono grandi e caldi applausi. E' difficile dire chi dei due sia il più bravo ma il pubblico tifa per il soprano. Yovanovitch interpreta: da "La figlia Figlia del Reggimento", un brano in francese, dove mette in evidenza i suoi acuti alti e secchi. Linda Campanella dall"Elisir d'amore" interpreta il brano: Prendi per me sei libero, con passaggi sottili, fraseggi delicati, acuti bellissimi e rapidi stacchi, un profluvio di note che mandano in visibilio gli spettatori.

Una interpretazione di grandissima professionalità, premiata da un vero uragano di applausi.

Il baritono invece dà un saggio della sua bravura nell'eseguire la: Maschera, di Mascagni, in cui interpreta un balbuziente in modo incomparabile.

Nei suoi cinquantun anni di vita si contano oltre settanta composi- Nicola Yovanovitch zioni, dodici quartetti per archi, sette messe, melodie, pezzi per pianoforte, cantate, mottetti e salmi.

Il primo ad esibirsi è stato Mohamed Ahmed, egiziano, da oltre tre anni in Italia per perfezionarsi nella sua arte di basso-baritono; in questo periodo ha già tenuto

brillantezza, e con una voce calda e appasionata raccogliendo i primi applausi del pubblico.

Linda Campanella, soprano leggero, ligure, seconda alla ribalta, è oggi una delle garanzie di maggior sicurezza per i ruoli del suo reper-

Applauso scrosciante e richieste di bis, sono il giusto riconoscimento alla alta professionalità dell'interprete.

Ma la mitica: Una furtiva lagrima, cantata da Yovanovitch non solo crea una atmosfera appassionata, ma mette in risalto le capacità tecniche canore del tenore. Gli applausi, meritati, sono il giusto riconoscimento all'impegno di questo giovane interprete e chiudono la prima parte del concerto, quando Walter Rubboli, nel presentare tutti gli interpreti alla ribalta, svolge un meritato plauso al grande maestro al pianoforte l'argentino Louis Baragiola, infaticabile coordinatore dei cantanti che con il suo suonare non fa rimpiangere la mancanza dell'orchestra. Bravo.

Andrea Gaiani della Sezione Soci, in un brevissimo intervento ricorda come la cooperazione non sia una azienda privata ma che i profitti che vengono realizzati sono reinvestiti anche in numerose inziative di carattere sociale e una di queste è anche il concerto in corso.

Walter Rubboli nell'iniziare la seconda parte del concerto, ricorda la vasta produzione musicale di Donizetti, e annuncia che il baritono si esibirà in una breve romanti-

pondenza amorosa un'aria graziosa che viene interpretata magistralmente. Yovanovitch risponde con un pezzo dall'aria del "Barcaiolo" e ancora la Campanella, dall'opera: "Anna Bolena", interpreta: Al dolce guidarmi, una esibizione di rara bellezza canora con passaggi

"Tomba degli avi miei", vede la calda e potente voce del tenore, che poi con la Campanella si esibisce nel duetto dalla "Lucia di Lammermour": Verranno a te sull'aure. Una dimostrazione veramente encomiabile che raccoglie una valanga di applausi. Un pomeriggio bellissimo nella scia della tradizione instaurata dalla Sezione Soci, di indire un concerto in anteprima con l'apertura della stagione del Teatro alla Scala. Ancora una volta un grazie per questa straordinaria ed importante manifestazione.

melodiosi fino agli splendidi acuti. Molto vi sarebbe ancora da dire, ma lo spazio è tiranno e mi costringe alla brevità, cercando di dire il meglio del repertorio come l'interpretazione della Campanella dalla scena della pazzia della "Lucia di Lammermour", una chicca del bel canto, in cui i fraseggi, gli scuti, i trilli, dire favolosi è dire poco.

Walter Rubboli Andrea Gaiani Mohamed Ahmed
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Uno splendido concerto in onore del grande compositore, organizzato dalla Sezione Soci "Bonola" Coop Lombardia, tenutosi lo scorso 6 dicembre nell'Auditorium del Centro Civico di via Quarenghi
Linda Campanella ca romanza: Il giglio e la rosa, in cui Ahmed mette in evidenza tutte le sue capacità canore. L. Campanella interpreta: Corris- M.T. Sezione Soci"Bonola" Via Cechov, 50 - Milano

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RIPROPONIAMO Al NOSTRI LETTORI LA STORIA DEI QUARTIERI DELLA ZONA SCRITTA DAL NOSTRO PRIMO DIRETTORE GIAN PIERO PAGETTI, E DA ALTRI REDATTORI VENTI ANNI FA. TROVERETE SICURAMENTE SORPRENDENTI QUESTE PAGINE PER LA LORO ATTUALITÀ E FRESCHEZZA.

1998

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Gallaratese: una cronaca dal di dentro

, lunedì. Solitamente i quotidiani portano in prima pagina, di spalla, la notizia sportiva più importante della domenica. Ma sul "Corriere della Sera", su "il Giorno", su "l'Unità", su "L'Italia" c'è una notizia che non parla di sport.

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C'è una fotografia che mostra case in costruzione lungo un canale, stretto entro spalle di cemento, che scorre aperto sotto le finestre delle future abitazioni. I titoli dicono -con diverse sfumature- che gli abitanti del nuovo quartiere Gallaratese, alla periferia Nord Ovest di Milano (in parte ancora in costruzione), hanno manifestato la domenica mattina alla presenza della stampa cittadina per reclamare i servizi commerciali, sociali, scolastici, di trasporto.

I cittadini sono organizzati da una associazione (APICEP Associazione Provinciale Inquilini Case Economiche e Popolari), la quale ha da pochi mesi iniziato ad operare, dapprima a tutela sindacale degli inquilini dello IACPM (Istituito Autonomo Case Popolari Milano), ma subito, o quasi, ampliando il proprio spazio di intervento a tutta la problematica che un quartiere, già di 15-20 mila abitanti, può presentare.

Da due anni è insediata la nuova giunta municipale di centrosinistra. Sono assessori all'Urbanistica ed all'Edilizia popolare Hazon e Cannarella (democristiani).

Il Piano regolatore generale del 1953 non ha avuto "l'onore" di una revisione decennale, ma nel 1963 si è solo fatta una bozza. Poi la nuova giunta

nuovi abitanti dal Sud, dal Centro, dalle isole, dalle campagne, dalle valli. Sono venuti in cerca di lavoro come altri sono andati a Martinelle, in Francia, in Svizzera, in Germania. E dopo il lavoro hanno bisogno giustamente di una casa. Il censimento

che hanno gradualmente sostituito il tessuto del centro cittadino fino ai vecchi "bastioni" e oltre è molto alta la percentuale degli alloggi vuoti. I prezzi sono altissimi. Si apre la caccia alla casa popolare e possiamo dire che è negli anni a cavallo del 1960 che si inizia la formazione di quella richiesta che oggi si aggira complessivamente intorno alle 45 mila domande di alloggi Popolari.

sporti. Alcune sere prima, a casa mia, Bottoni aveva pianto: era venuto per preparare l'assemblea ed era venuto con in testa il "suo" Gallaratese. Aveva perso la strada ed all'unico bar aperto mi aveva cercato e chiesto la strada.

20 maggio 1967

Si insedia il Consiglio Provvisorio del quartiere Gallaratese. Il comitato della Associazione Inquilini ha partecipato, tra i promotori, alla battaglia per il decentramento politico amministrativo a Milano ed al Gallaratese, mentre nella città si dibatte il problema di come realizzarlo, si costituisce il Consiglio Provvisorio con i partiti dell'area costituzionale (PCI, PSI, DC, PLI, PSIUP) e le forze sociali (ACLI, scuole, ecc.).

Il Consiglio Provvisorio ha un programma: ricuperare la fascia centrale del quartiere, abbozzata ma non edificata, per la realizzazione di verde e servizi integrati e indica come asse portante di tale sistema (scuola, sanità, commercio, cultura) la Metropolitana, chiedendo per la prima volta il suo prolungamento al Gallaratese dal capolinea di piazzale Lotto, attraverso il QT8.

comunale lancia la campagna dei 120 mila vani di edilizia popolare. Sorgono a Milano i quartieri Gallaratese, Olmi, Gratosoglio Nord, Chiesa Rossa, e vengono ultimati il Quarto Oggiaro, il Forlanini (quasi interamente a riscatto), il La Spezia, ecc. La città si espande a macchia d'olio, senza alcun controllo pubblico; non ne sono praticamente esenti i quartieri che, come il Gallaratese, sono di edilizia pubblica e sovvenzionata. Si può addirittura affermare che i nuovi insediamenti di edilizia Pubblica tracciano il solco nel quale poi si insedierà la speculazione edilizia.

Una delle prime manifes "oni dei cittadini del Gallarakese LAVAGGIO - DISINFEZIONE CONFEZIONE MATERASSI DI LANA ARTIGIANALI ANCHE CON St°13. MOLLEGGIO

Bisogno di case ed alloggi vuoti Milano ha fame di case, si dice. Negli anni che vanno dal 1951 al 1961 sono arrivati a Milano quasi 500 mila

delle abitazioni del 1959-60 fatto dal Comune non è molto conosciuto. Non si sanno bene le percentuali; comunque nelle case nuove, "civili",

Arrivano i primi abitanti

Il Gallaratese è uno dei quartieri di nuova costruzione. Alla sua realizzazione concorrono i seguenti enti pubblici: IACPM, ISES (ex UNRACASAS), GESCAL, Cooperative (del movimento e finanziate dalla GESCAL), INCIS, Comune di Milano. Qui ha inizio anche la sperimentazione della prefabbricazione pesante, in Milano, che copre quasi il 65 per cento dell'edificato.

Il piano urbanistico da cui nasce ha una storia; infatti fu pensato da Bottoni ed aveva, in quel progetto originale, alcune proposte d'avanguardia.

Non fu ovviamente realizzato, come lo aveva proposto Bottoni.

Convenzioni tra Comune e privati, volontà politiche non popolari, espresse dalle maggioranze centriste degli anni 50, fanno iniziare la sua costruzione nel 1960 e, quasi per una concretizzazione della teoria vichiana dei corsi e dei ricorsi storici, si ripete quanto era successo nel 193235 per il quadrilatero di San Siro: l'ente pubblico adotta un metro di costruzione che vuole realizzare il massimo di profitto. Nella prima parte del Gallaratese (settore sud-est) infatti la densità edilizia è molto alta. Arrivano i primi abitanti e nel 1965, in autunno, tutto il settore sud-est (quello imperniato su via Uruguay, via Quarenghi, via Sem Benelli) è abitato. L'anno successivo, in estate, si termina l'assegnazione degli alloggi di via Betti e di via Ojetti. Siamo a quel giorno: 11 settembre 1966. Iniziano le lotte.

30 novembre 1966

Alla palestra Cappelli Sforza, ai margini del Gallaratese, si tiene un'assemblea generale di quartiere (circa mille partecipanti) alla quale interviene anche il prof. Bottoni.

Le rivendicazioni sono molte: infissi, pavimenti, marciapiedi, servizi, tra-

Il 1968 Nell'anno della contestazione continua l'iniziativa del Consiglio Provvisorio di quartiere sempre sulla tematica dei servizi. E ha inizio una sorta di braccio di ferro con l'amministrazione co-munale. Braccio di ferro che continua fino alla "tenda" ed anche dopo.

A maggio ci sono le elezioni politiche che portano grandi mutamenti nell'assetto politico del paese ed anche in città.

Il Consiglio di quartiere continua anche la propria battaglia a fianco di altri comitati (ben 14 se ne sono formati a Milano) sorti nei vari quartieri per il decentramento.

La tematica delle battaglie del Gallaratese è "cultura" comune agli altri quartieri, perché tutti hanno uguali problemi.

A luglio (seduta del giorno 16) il Consiglio Comunale vota all'unanimità il regolamento per il decentramento politico-amministrativo ed i relativi organismi (Consigli di Zona).

E' una città che cambia, insieme al paese in cui è collocata, possiamo dire insieme a quei paesi e popoli che lottano per la liberazione del colonialismo politico ed economico, insieme alle classi subalterne tenute lontane dal potere.

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gennaio
Danilo Pasquini
settembre 1966
(Continua) 11
parte
Prima

Ict un breve scambio di opinioni he ho avuto con il presidente dell'ALER (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale Milano), in occasione della conferenza stampa del 18 dicembre 1997, egli mi ha espresso la sua preoccupazione per il quartiere San Siro, lamentando l'esiguità dei finanziamenti a disposizione per affrontare le necessarie manutenzioni, oltre a tutti gli altri aspetti ben noti agli abitanti in particolare quelli di ordine pubblico,, sulle, occupazioni abusive, sulla morosità. Mi ha fatto rilevare che VALER ha richiesto 7000 sfratti in tutta Milano di cui 3000 già esecutivi, ma che non vengono effettuati da chi preposto e non l'ALER, per ragioni di ordine pubblico. In merito alla situazione generale del quartiere, il presidente mi ha consegnato una scheda elaborata dall'ente in data 17 dicembre 1997. Di tale scheda, per ragioni di spazio, pubblichiamo la parte relativa all'analisi dei fenomeni di degrado e la stima delle necessità economiche per gli interventi.

SAN SIRO: TABELLA

RIASSUNTIVA DEI DATI

GENERALI DEL QUARTIERE

Superficie complessiva 230.000 mq

Superficie coperta 80.500 mq

Epoca costruttiva 1931-1949

Tipologia edilizia prevalente in linea

Tecnologia costruttiva prevalente:

tradizionale in muratura piena

Numero dei fabbricati 124

Numero dei corpi scala 450

Numero degli alloggi 6.092

Numero piani f.t. prevalenti 4-5

Centrale termica: unica di quartiere

Tipo di combustibile: metano

LE TIPOLOGIE COSTRUTTIVE

L'edificato presenta un carattere di estrema contraddittorietà sia per l'eterogenea distribuzione dei fabbricati sia per l'orientamento adottato.

Il quartiere nasce su un'area vastissima, allora periferica, a forma romboidale, tagliata dall'asse Nord-Sud di via Mar Jonio e Aretusa, e con una

Uno studio dell'ALER sui fenomeni di degrado del quartiere e sulla stima degli interventi necessari

dalla maglia dei tracciati viari del piano regolatore originario, assume un'importanza considerevole, sia per la vastità della superficie (circa 35 ettari), sia per come si pone nel confronti della città. Limitato ad Est dalla circonvallazione esterna, che lo separa idealmente dalla zona fieristica, a sud dal prolungamento naturale della via Novara importante asse di penetrazione urbana, ad ovest ed a nord con le grandi aree dell'ippodromo e dello stadio, risulta sensibilmente integrato con tutte le principali infrastrutture urbane. Nonostante sia quasi assente il verde di quartiere, esso gode di una posizione assai favorevole, trovandosi nei pressi di aree molto aperte e prevalentemente a parco (Trenno - S. Siro), con effetti positivi in termini di benessere ambientale e sociale, senza comunque essere lontano dalle maggiori direttrici di traffico e trasporto pubblico verso il centro.

piazza centrale (Selinunte) punto di confluenza di tutte le arterie che attraversano l'intero isolato. Le necessità economiche interferirono non poco sull'organizzazione urbanistica e costruttiva, aiutata oltremodo dalla retorica del regime, il che portò ad un effetto negativo, specie riguardo alla viabilità capillare rispetto alla maglia primaria. Escludendo le edificazione del 1931, la tipologia con fabbricati in linea è quella che prevale quasi nella totalità del quartiere con impostazione dei fabbricati secondo l'orientamento eliotermico. Dagli ingressi principali su strada si entra in stretti cortili interni ove sono localizzati gli accessi scale; questi disimpegnano 3-4 alloggi per piano direttamente o tramite ballatoi. I tagli di alloggi riprendono i criteri ultrapopolari dell'epoca, variando da un minimo di mq. 28-30 per i monolocali ad un massimo di mq. 60 per gli alloggi a più vani.

ANALISI DEI FENOMENI DI DEGRADO

Nel quartiere sussistono diverse fenomenologie di degrado concomitanti, articolate in più livelli funzionali. Le principali problematiche manutentive risultano connesse con le seguenti sedi di degrado:

COPERTURE: sussistono problemi generali di tenuta, sia per quelle a falde che, in misura più limitata, per quelle piane. Ulteriore elemento oggetto di interventi connessi alle coperture, risulta il sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia per quanto inerente alla sostituzione degli attuali canali e pluviali con materiali più idonei degli esistenti, che per lo spostamento in facciata di quelli attualmente incassati che risultano causa di infiltrazioni e degradi indotti su altre sedi dei fabbricati

tano i seguenti: BALCONI: in svariate situazioni gravemente ammalorati, sia per quanto relativo alle cimase ed ai frontalini che ai parapetti.

INTONACI E FINITURE: sono i componenti più appariscenti del deterioramento delle facciate. Spesso l'immagine negativa complessiva è determinata dal deterioramento dello strato di finitura, anche a seguito di interventi manutentivi effettuati nel passato con materiali risultati non idonei (plastici), che hanno agevolato il progredire dei fenomeni di degrado negli strati sottostanti sino a compromettere la funzionalità degli intonaci ed intaccando alcune volte gli stessi tamponamenti.

STIMA DELLE NECESSITA' DEGLI INTERVENTI

La stima delle necessità manutentive per la riqualificazione del quartiere negli aspetti edilizi e funzionali, negli adeguamenti impiantistici e ambientali in modo da restituire il medesimo a condizioni di fruibilità e decoro, risulta di complessa valutazione, considerata la particolare consistenza degli edifici e unità abitative interessate. Stime elaborate in tal senso, nonché esperienze su lotti già riqualificati, fanno ritenere l'ammontare complessivo delle necessità sull'intero quartiere in oltre 300 miliardi. Nell'ambito di uno studio com-

INSERIMENTO DEL QUARTIERE NEL CONTESTO URBANO

Il quartiere San Siro, posto originariamente in un ambito periferico, si trova attualmente inserito in modo omogeneo nel contesto urbano. Con la sua forma quadrangolare, scandita

(facciate, alloggi, etc.).

FACCIATE: rappresentano uno degli elementi di maggiore degrado, sia per l'immediatezza dell'impatto visivo che per la complessiva immagine di trascuratezza e abbandono che forniscono. Gli elementi che principalmente sottolineano il degrado, risul-

SERRAMENTI E SCHERMI DI OSCURAMENTO: risalgono all'epoca di costruzione dei fabbricati; sono in legno con vetro semplice ed in uno stato manutentivo mediamente scadente, presumibilmente anche a causa delle caratteristiche e della qualità dei materiali utilizzati a cavallo del secondo conflitto mondiale. IMPIANTI: ad eccezione di alcuni interventi straordinari di adeguamento effettuati su alcuni edifici, gli impianti risalgono all'epoca di costruzione.

Gli alloggi, in misura prevalente, non sono dotati di sistemi di protezione attiva o passiva (differenziali) l'impianto elettrico non risulta conforme alla normativa vigente (CEI), gli impianti centralizzati TV, ove presenti, necessitano di interventi manntentivi.

Anche gli impianti idrico e di fognatura necessitano di un adeguato intervento manutentivo.

Per quanto inerente all'impianto termico di riscaldamento, oltre ad una revisione e riequilibratura della rete di distribuzione primaria e secondaria, occorre verificare il rendimento complessivo dell'unità centrale termica di quartiere, mediante revisione o quant'altro occorra al reintegro dell'efficienza per le caldaie installate. Preoccupante è la situazione degli impianti a gas per uso domestico per la presenza di scaldacqua installati dagli utenti.

ASCENSORI: una nota particolare è da riservare agli impianti ascensore, considerato che l'intero quartiere con fabbricati da 4-5 piani ne risulta sprovvisto.

plessivo di riqualificazione, la complessità tecnica e la necessità di ingenti finanziamenti, hanno indotto l'Azienda a intervenire per lotti successivi, individuati secondo priorità, e commisurato ai fondi disponibili, attivati sia direttamente con risorse interne, che con stanziamenti pubblici straordinari (C.E.R., Regione).

Quale dato di sintesi, la situazione degli interventi sul quartiere può rappresentarsi come segue:

- interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione effettuati o in corso di ultimazione circa Lire 29.000 milioni

- interventi in esecuzione, quadriennio '92 / '95

Lire 21.179 milioni

- interventi da attivare. nel triennio '97/99 finanziati con proventi E.R.P. Legge 560/93 Lire 10.300 milioni

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La rotonda di via Terzaghi

Sul numero di dicembre 1997, nella rubrica "la posta dei mese", un lettore si chiedeva cosa fare dell'edificio presente al QT8 e noto come "rotonda di via Terzaghi". Voglio dunque intervenire sull'argomento e dare una risposta, prendendola un po' ... alla lontana. A Milano, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, l'allora IACPM si fece promotore di uno studio per la realizzazione di interventi di edilizia pubblica di tipo popolare, affidando l'ideazione dei progetti un gruppo di architetti, formato tra gli altri da importanti figure del Razionalismo quali Albini e Bottoni. Tale piano prevedeva la costruzione di quattro quartieri, in altrettante aree periferiche della città (allora praticamente in campagna), uno dei quali - denominato "Quartiere Costanzo Ciano" - sarebbe dovuto sorgere sull'area posta a cavallo della "via per Gallarate", tra il Cimitero Maggiore e Lampugnano (allora ancora un borgo staccato dalla città).

Il progetto, vuoi per lo scoppio della guerra, vuoi per altri motivi, non venne realizzato e con esso il citato quartiere. Dopo la guerra, quando si approntò il Piano di Ricostruzione di Milano, l'area compresa tra San Siro e la "via per Gallarate" tuttavia venne interessata da processi edilizi: a fianco delle poche casette allora esistenti alla periferia della città, e degli insediamenti rurali dei quali resta ancor oggi flebile traccia (in forma di edifici o nella toponomastica), sorsero infatti delle villette"case di lusso" per l'alta borghesiae dei casermoni con -alloggi economici (realizzati grazie anche ai finanziamenti dei Ministero dei Lavori Pubblici) insediati però in modo disordinato, con tipologie differenti e senza alcun inquadramento di carattere urbanistico.

Nel 1947, in occasione della Ottava Triennale di Milano, venne però deciso di procedere alla realizzazione di un quartiere sperimentaleproprio nell'area dove era previsto il "Quartiere Ciano" - progettato secondo i più moderni criteri edilizi ed urbanistici.

Alla definizione di questo progetto lavorarono nuovamente importanti architetti italiani (il gruppo di lavoro era formato da P. Bottoni, E. Cerutti, V. Gandolfi, M. Morini, G. Pollini, M. Pucci, A. Putelli) e fu così che cominciò a nascere il QT8, un quartiere residenziale che negli intenti dei suoi ideatori doveva essere impostato lungo un'area verde attraversata dall'Olona (oggi il fiume scorre sotto terra dopo essere stato incanalato ed interrato) doveva essere formato da casette di pochi piani e villette a schiera, doveva avere complete attrezzature pubbliche (un Centro Civico; due scuole elementari; quattro asili; otto gruppi di negozi di prima necessità, un ampio parco di quartiere, ma con valenza urbana; una collina, un laghetto e un corso d'acqua artificiali; vari impianti sportivi; campi gioco per ragazzi ecc.) e doveva essere caratterizzato da un sistema viario distinto tra arterie di grande scorrimento e strade per il traffico locale organizzate in modo tale da impedire il crearsi di situazioni di traffico caoti-

co. Del progetto originario (che ha rappresentato un importante momento per lo sviluppo della cultura urbanistica italiana) l'attuale QT8 conserva ben poco; le idee progettuali nella lunga fase realizzativa sono state ampiamente disattese, soprattutto per quanto riguarda i servizi collettivi e l'assetto urbanistico, tuttavia vari elementi pensati originariamente sono stati costruiti e sono ancor oggi riconoscibili. Mi riferisco alla montagnetta (anche nota come Monte Stella, in ricordo della moglie dell'architetto Bottoni) realizzata subito dopo la guerra con le macerie della città bombardata; alle casette a quattro piani di via Goya; al palazzo di via Cremosano

2; alla Scuola elementare S. Maria Nascente (progettata da A. Arrighetti e realizzata tra il 1949 e il 1959); alla Chiesa S. Maria Nascente (progettata da V. Magistretti e M. Tedeschi e realizzata tra il 1949 e il 1955); al campo giochi di via Pogatschnig (progettato da Bottoni ed apparso anche al cinema, in una inquadratura del film "Lo svitato" girato nel 1953 con l'interpretazione di Dario Fo e Franca Rame e recentemente trasmesso in televisione), alla Casa della Madre e dei Fanciullo (progettata da E Mello e A. Scarzella Mazzocchi e realizzata tra il 1956 e il 1957); all'Ostello per la gioventù (realizzato nel 1960). Di questo elenco fa parte anche la "rotonda di via Terzaghi", che fu appunto realizzata tra il 1947 e il 1948 a fianco di un laghetto artificiale che però non riuscì mai ad essere un vero e proprio laghetto poiché non tratteneva l'acqua che filtrava dal fondo e defluiva nell'Olona che scorreva poco distante. Il laghetto, oggi non più esistente, rimase così una depressione sempre vuota finché non venne definitivamente colmato, mentre la palazzina non venne mai inaugurata né utilizzata cominciando così fin dalla nascita il suo tento ma inesorabile declino fino al triste stato in cui si trova oggi. La "rotonda di via

Terzaghi", tuttavia, è stata sempre nel cuore degli abitanti del quartiere e della Zona 19: nel corso delle decine di anni che è durato il suo degrado, singoli cittadini, associazioni locali, movimenti politici hanno più e più volte richiesto un intervento di ristrutturazione che ne consentisse il riutilizzo come sede per attività ed iniziative di pubblica utilità. A favore di tale rivendicazione si è espresso in varie riprese anche il Consiglio di Zona 19 fin dal 1975. Nonostante tutto ciò l'amministrazione Comunale, proprietaria dell'edificio non ha saputo o voluto intervenire favorendo così l'attuale situazione di degrado che intristisce (sebbene sgombrato più volte, e dato alle fiamme da ignoti molto probabilmente per ritorsione, l'edificio è tuttora ricovero di sbandati e clandestini senza tetto) e che indigna anche perché, secondo le leggi italiane, la palazzina di via Terzaghi potrebbe essere persino posta sotto tutela dalle Belle Arti. Trattandosi di un edificio realizzato oltre 50 anni fa e che testimonia un momento importante della storia artistica e culturale della Milano recente, si potrebbe infatti richiedere alla Soprintendenza ai Beni Artistici Architettonici di Milano di porre la palazzina sotto vincolo quale opera di architettura contemporanea. Un simile vincolo impedirebbe così eventuali speculazioni e, grazie alla tutela, permetterebbe l'attuazione di un restauro grazie al quale l'édifico potrebbe essere finalmente recuperato ad usi pubblici (come ad esempio una biblioteca, un centro culturale di quarartiere ecc.) per i quali nel quartiere mancano le strutture.

Ritengo pertanto che la migliore risposta da dare a quel lettore sia appunto quella di richiedere alle Autorità competenti di trovare una soluzione affinché la "rotonda di via Terzaghi" inizi finalmente a vivere e ad essere utilizzata dalla cittadinanza del QT8.

M.V.R.

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Tra i bivalvi i mitili sono indubbiamente i più noti ed i più universalmente conosciuti dato che sono oggetto di allevamento intensivo non solo in Italia ma anche all'estero.

I nomi più noti con i quali sono designati nei vari dialetti italiani sono quelli di muscoli in Liguria e Toscana, peoci nel Veneto, cozze nel Lazio, cozziche o cozze o cozzule nell'Italia Meridionale e nelle Isole.

Sono consumati sia crudi che cotti, ma é assolutamente preferitile usare il sistema di cuocerli dato che crudi possono divenire tossici a causa dell'inquinamento delle acque dove sono stati allevati o conservati. Propongo ora una colorata preparazione di semplice esecuzione, che rimarrà gradita a tutti: il gratin di pomodori e cozze

Ingredienti (dose per 6 persone): pan carré 8 fette, prezzemolo un mazzetto, maggiorana un mazzetto, parmigiano grattugiato 2 cucchiaiate, aglio 2 spicchi, cozze gr. 800, pomodori maturi ed uguali 6, olio d'oliva, sale e pepe. Tempo occorrente per la preparazione: 30 minuti. Preparazione: fate un trito con le fette di pancarrè, un mazzetto di prezzemolo e maggiorana, il parmigiano e l'aglio. Salate e pepate. Fate aprire in una padella le cozze con un poco d'olio d'oliva. Scartate la metà della conchiglia senza mollusco. Tagliate a metà e svuotate i pomodori. Riempite le cozze ed i pomodori con il trito, irrorate con un filo di olio e passate nel forno, già a 250°; spegnete e poi accendete il grill e lasciate cozze e pomodori nel forno per 5 minuti.

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LE FAVOLE DAL LAGHETTO

Il sogno del laghetto

Il laghetto di Vico Marino sognava che un mattino, un traghetto percorresse le sue sponde sul rullio delle onde, che imbarcasse viaggiatori, auto e trattori.

Sognava che le sue acque fossero solcate da barche a vele spiegate sulla spiaggia centinaia di bagnanti bambini festanti.

Ma il suo sogno non si sarebbe mai realizzato. Piccolo era nato piccolo sarebbe restato.

Vietata la caccia

I cartelli annunciavano che la caccia era vietata. Le lepri correvano nei vigneti, i falchi erano lieti, i gufi, i porcospini, il corvo. la talpa, l'allocco, le tortore molti altri uccelli vivevano indisturbati, tra vigneti e prati.

Quegli animali in libertà sono un raro esempio di come l'uomo e gli animali possono vivere da eguali.

ilgruppo Commercio Equo e Solidale Zona 19 accoglie con entusiasmo e prega il giornale di pubblicare la mozione sul Commercio Equo e Solidale presentata dai consiglieri Mattioli, Molinaro, Maricos, Caputo, Calamida, Gilardelli e Rizzo il 24 giugno 1997 e votata in Consiglio Comunale l'l dicembre 1997. Auspichiamo che la mozione non rimanga semplicemente una dichiarazione di intenti, ma promuova presto l'acquisto e l'utilizzo alimentare del commercio equo nelle strutture comunali e nelle aziende municipalizzate.

Vista la risoluzione del Parlamento Europeo n. PE 178.921 del 19.1.1994 e tenuto conto che le relazioni economiche inique rappresentano un fattore determinante dello squilibrio strutturale tra Nord e Sud del pianeta; che negli ultimi decenni numerosi progetti di aiuto allo sviluppo hanno disatteso le aspettative sociali ed economiche ed ambientali dei popoli impoveriti del Sud del mondo;

che il commercio equo e solidale è una proposta innovativa che può favorire lo sviluppo di una cultura multietnica che promuova la pacifica convivenza e l'interscambio culturale tra i popoli con l'impegno e la collaborazione anche del semplice cittadino; che già da anni in Italia ed anche a Milano organizzazioni di volontariato si occupano del commercio equo solidale; che le iniziative dei movimenti impegnati a favore del commercio equo e solidale sono divenute parte essenziale di un nuovo modo di intendere la cooperazione socialmente, economicamente ed ambientalmente sostenibile, fra Nord e Sud del mondo; che già da anni operano in Italia le cooperative di Mutua Auto Gestione "MAG", il cui scopo statutario è quello di raccogliere risparmi da destinare con decisioni trasparenti e democratiche al sostegno di iniziative ed attività socialmente utili, consentendo il finanziamento anche al credito del sistema bancario tradizionale.

Va pertanto riconosciuto che il commercio equo e solidale è uno strumento fondamentale per lo sviluppo dei paesi poveri e rappresenta un contributo importante per la soluzione dei problemi legati all'immigrazione dei paesi del Sud del mondo verso quelli del Nord; che il rapporto tra Sud e Nord del mondo non è legato solo agli aiuti assistenziali ma ad un commercio equo e solidale che salvaguardi le economie autosufficienti di numerose regioni dell'emisfero meridionale dalla concorrenza brutale d incontrollata delle organizzazioni economiche del nord del mondo.

La presente mozione impegna la Giunta a sostenere il commercio equo e solidale anche attraverso l'individuazione di forme di finanziamento finalizzate al sostegno di iniziative di commercio equo e

solidale nuove e già esistenti sul territorio; applicando l'art. 19 comma 1 - bis della Legge 68/93; incoraggiando iniziative di scambio e reciproca conoscenza tra i popoli, specialmente tra i giovani e l'educazione alla mondialità ed alla convivenza come autentico mezzo di promozione della cultura della pace; verificando la possibilità di introdurre procedure agevolate per la concessione delle licenze com-

merciali, in modo particolare quelle per alimenti necessari per l'apertura di punti di vendita di prodotti del commercio equo e solidale in quanto gli operatori segnalano difficoltà amministrative; promuovendo, ove possibile e conveniente, a fini anche pubblicitari, l'acquisto ed utilizzo di prodotti alimentari del commercio equo e solidale nelle strutture comunali e nelle Aziende Municipalizzate.

I FRATELLI LISSI AUGURANO a tutti i lettori di Milano 19 BUON ANNO e vi aspettano numerosi per praticarvi SCONTI VANTAGGIOSI

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gennaio 1998
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Commercio equo
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Segue intervista di Lorenzo Montali a Franco Mirabelli

D: Quali per esempio?

R: La manutenzione degli stabili pubblici, la riparazione delle strade e la cura dei parchi: tutti questi interventi potrebbero avvenire molto più rapidamente se affidati ad istituzioni più decentrate e quindi più vicine ai cittadini. Ma anche le questioni relative ai servizi sociali devono cominciare ad essere progettate e gestite sul territorio. occorre poi ricostruire un rapporto tra cittadini e istituzioni e solo quelle sul territorio come i Consigli di zona sono in grado di ascoltare i cittadini e fare di più per loro. Rispetto a tutto questo però la giunta sinora ha preso solo impegni generici. La realtà è che vogliono accentrare tutte le scelte e che su questi temi, come su molti altri, sono indisponibili

al confronto con i soggetti della città e le istituzioni.

D: Qual'è la vostra posizione rispetto al numero delle nuove zone?

R: Il numero delle zone va rivisto attraverso una discussione vera: da luglio noi abbiamo costruito un terreno comune di discussione con associazioni e comitati di cittadini cercando di coniugare la questione del governo con quella della partecipazione. L'ipotesi su cui stiamo ragionando è quella di un dimezzamento: tra 9 e 11.

D: E per quanto riguarda i poteri da affidare alle nuove zone?

R: Noi chiediamo di applicare il regolamento Lucchini. Questo avrebbe una grande valenza perché sposterebbe sul territorio competenze importanti: servizi sociali, traffico, manutenzione di parchi e immobili.

Tutte questioni che intervengono sulla vita dei cittadini.

D: Intanto a giugno si voterà dunque nelle 14 zone attualmente commissariate: come vi state preparando?

R: Sulla questione della nuova legge elettorale si è costruita un'inedita convergenza programmatica con Rifondazione comunista. Da qui partiamo per costruire insieme i programmi e la campagna elettorale in vista dell'elezione dei nuovi Consigli di zona. Ma voglio dire che le proposte che avanzeremo non chiuderanno dentro i confini di Ulivo e Rifondazione.

Il nostro programma sarà arricchito e darà spazio anche alle proposte di tutte le associazioni e i comitati di quartiere che lavorano sul territorio e che hanno condiviso con noi in questi mesi una domanda di maggiore ruolo ai C.d.Z. e maggiore protagonismo dei cittadini sulle scelte che riguardano il territorio. e

Parcheggi per residenti proposti per la Zona 19.

Pubblichiamo dai mappali del Comune di Milano le aree di pertinenza per i possibili parcheggi nella Zona.

Via Betti-Ojetti - Cooperativa Percasa.

Via Cilea 100 - Cooperativa La Torrazza.

Via Osma -Cooperativa Parcheggi e Box - S. Siro-Gallaratese.

Via delle Ande - Cooperativa La Torrazza.

Via Pessano - Cooperativa Quadrilatero.

Viale Aretusa (tra via Rembrandt e via Civitali) Per quest'area ci sono almeno due Cooperative che concorrono: Coop. Aretusa la e Coop. Percasa.

Via Appennini 103.

Intervista di Nino Cartosio a Livio Caputo (F.I)

Abbiamo parlato di decentramento amministrativo nella città di Milano con Livio Caputo capo gruppo di Forza Italia ed estensore per la maggioranza in Consiglio comunale della delibera che riguarda questo argomento. Ci dice "lo scopo del progetto è quello di garantire un governo alle zone. Per renderlo stabile abbiamo introdotto il premio di maggioranza e quindi la possibilità di eleggere il presidente e anche la maggioranza relativa", cioè senza ricorrere al doppio turno come propongono le forze dello schieramento di centro-sinistra. Per quel che riguarda il numero delle zone, Caputo pensa che "la riforma dell'azzonamento deve portare il numero delle zone dalle venti attuali a dieci-dodici,

così che ciascuna zona abbia dai 100.000 abitanti in su, perché è impossibile realizzare un vero decentramento, che possa contare su adeguate risorse anche finanziarie, con zone di soli 30.000 abitanti, come le abbiamo adesso". L'esponente' di Forza Italia conclude "un vero decentramento, con l'attribuzione di nuovi poteri alle zone, sarà possibile solo con la prossima legislatura. Sarà un processo graduale e penso che dovrà partire innanzitutto dalle questioni amministrative cioè, ad esempio, la possibilità di ottenere certificati e pratiche di uso corrente nella vita dei cittadini direttamente nelle zone. Per quel che riguarda i poteri effettivi di attribuire alle zone, ad esempio l'edilizia, c'è solo un progetto in preparazione che non è ancora ben definito, inoltre questo è della giunta e non della maggioranza del consiglio".

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20151Milano

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Via delle Ande
Viale Aretusa
Via Capecelatro - Pessano
pagina 16 MI i ir.P. gennaio 1998
Via Cechov Via Cilea SEGUE DALLA PRIMA PAGINA - SEGUE DALLA PRIMA PAGINA - SEGUE DALLA PRIMA PAGINA - SEGUE DALLA PRIMA PAGINA - SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
Il nuovo decentramento: intervistiamo Franco Mirabelli (P.D.S.) e Livio Caputo (EI.)

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