L'apriscatole sindacale19

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(MIRISEMO LEIr p '

giugno 1977
del Consiglio di fabbrica FLM dei lavoratori IRT-FI
L'ASSEMBLEA APERTA ALL'IMPERIAL DEL 13 MAGGIO 1977

%dation*: (.1) dl°b

Commissione

4". ‘.19

Stampa e propaganda e Sorvino - DiPietro d'b

sciarra - Binetti

Cirino - Berti

Questo numero è stael, to chiuso giovedì swIll, 9/6/77

Sommario:

C) Lotta Aziendale

C) Legge per il lavoro Giovanile Intervista ai Lavoratori

§ Assenteismo dei Dirigenti Storia della CO.GE.CO.

C) Personaggio del Mese

C)Notizie Utili

8 Varie

La bocciatura della legge sulla interruzione della gravidanza da parte del senato,rappresenta un rutto di estrema gravità.Non che lavoratori e le lavoratrici italiani fossero abortisti,considerando una tale tragedia una conquista del movimento,ma perchè si è res- i pinta una ragionevole proposta per riconoscere come piaga sociale e quindi da eliminare,l'aborto clandestino,proponendo soluzioni impor tanti in una materia tanto compie! sa,per i problemi di coscienza che solleva fra le forze politiche e nella società.Pur non entrando direttamente in campo,il movimento sindacale,sensibile come sempre ai

mali che affli#gono la società, auspicava una soluzione che tenesse conto della matrice cattolica e accogliesse le istanze di tutte le forze politiche e sociali democratiche per una risoluzione unitaria di tale problema,evitando fratture gravi che sarebbero ricadute sulle masse popolari.Così era. Ma il voto al senato ha messo in luce una operazione tesa a bloccare i processi positivi in corso fra tutte le forze democratiche per uscire dalla crisi.Sia detto per inciso: il movimento sindacale non ha mai considerato l'aborto come una conquista rivoluzionaria ma una necessità dettata dalla con sapevolezza che chi lo subisce deve avere il massimo sostegno e assistenza sanitaria,economica e morale dalla società ed eliminare così la piaga dell'aborto clandesti- no che tanti danni ha già provocato anche in vite umane.Pee noi la conquista più avanzata consiste nel non costringere la donna ad abortire,ma aiutarla a fare scelte consapevoli a una maternità ft lice.La battaglia è ancora aperta,il voto al senato ha sgombrato il campo dalle facili di accordi già fatti,ma rappresenta un duro mo-mento per tutti e un impegno di lotta ancora più forte per uscire dalla crisi nell'interesse dei lavoratori.

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I NOSTRI DIRIGENTI CHE FANNO ?

Abbiamo costituito il coordinamento delle aziende AEG-Telefunken e sin dai primi incontri ci siamo resi conto dell'importanza di questa iniziativa che ci porterà in un futuro pros simo ad obiettivi e azioni di lotta comuni in tutto il gruppo multinazionale operante in Italia.

Questi incontri ci hanno dato la possibilità di capire meglio quanto l'AEG sia potente nel nostro paese e quanti interessi abbia sia nel settore privato che in quello pubblico: Jumbo-tram,metropolitana,rete semaforica di Milano,perfino interessi con la Seimart,e in molti settori come la TV,i cavi,i contatori elettrici per l'ENEL,quadri elettrici per grossi impianti,mobili,ceramica,lampadine,ecc.

In tutto questo quadro emerge un fatto comune,fra gli altri,che ci interessa da vicino. La politica dell'AEG tende a mantenere in Germania il potere tecnologico e a ridurre le nostre aziende in semplici esecutrici delle idee e degli ordini della casa madre.

Siamo considerati e trattati insomma peggio di un paese colonizzato da sfruttare e distrug gere (tecnicamente). Tutto ciò non perchè siamo inferiori ma per l'accondiscendenza e la sudditanza dei nostri governi e dirigenti(sia politici che industriali).

Quanti sanno che il sistema PAL della telefunken per la TVC aveva un grosso difetto che un gruppo di tecnici italiani della RAI-TV hanno eliminato (burst alternante)?

Ma i nostri dirigenti dell'Imperial,di fronte ad un problema,continuano a chiedersi: come fanno in Germania? e ne copiano i metodi.

Questo modo di dirigere il nostro paese e le nostre aziende ha contribuito enormemente alla distruzzione del patrimonio tecnico e scientifico e alla morte della ricerca in Italia.

NOI LAVORATORI COSCIENTI DELLA NECESSITA' DI RIDARE VITA ALLA NOSTRA RICERCA E TECNICA PER USCIRE DALLA CRISI LOTTIAMO e chiediamo maggiore autonomia per i progettisti,i tecnici e i dirigenti dalla casa madre e leggi che regolamentino l'attività delle multinazionali nel nostro paese.

Nel numero precedente dell'Apriscatole abbiamo titolato un articolo così:: "Imperial:l'as senteismo dirigenziale non è giustificato"; ancora una volta vogliamo ripetere che i lavo ratori lottano per uscire dalla crisi e cambiare le cose nel nostro paese:

I NOSTRI DIRIGENTI CHE FANNO? SI OCCUPANO SOLO DI ESEGUIRE GLI ORDINI,DELLA NORMALE AMMINISTRAZIONE E DEL PROPRIO STIPENDIO LASCIANDO CHE LE MULTINAZIONALI CI RAPININO INDISTURBATE PRR QUANTO LI RIGUARDA?

CHE FfiTICA DIRlq
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ERE!
PROOLEMI AZIENDALI

Comunicato stampa

Oggi 2 giugno 1977 si sono rivhiti i C.d.F. della IRT-FIRT AEG-TELEFUNKEN, COGECO, SOGETEL, ovvero aziende operanti in Italia facenti parte della Multinazionale tedesda AEG-TELEFUNKEN.

Da uneesame delle singole realtà aziendali è emersa la neces sità di costituire un coordinamento del gruppo AEG in Italia, con lo scopo di analizzare il ruolo della AEG-TELEFUNEEN per quanto riguarda l'aspetto produttivo, commerciàle e di ricer ca nel nostro paese.

Questo perchè dai processi di ristrutturazione che sono in at to nelle singole aziende, emerge un dato comune che è quello della totale dipendenza dalla Casa Madre, trasformando così le realtà produttive in Semplici catene di assiemaggio e tendendo a privilegiare la sua presenza nel settore puramente commercia le.

Il coordinamento si impegna in una lotta che garantisca e sviluppi l'occupazione del gruppo che negli ultimi anni è andata via via calando, noncllè di intervenire nelle scelte di politica più generale del gruppo in materia di investimenti e riconversione industriale per la riqualificazione di queste unità produttive per lo sviluppo della ricerca e per una produzione che soddisfi l'esigenza dei consumi sociali.

Il coordinamento si riconvoca la prossima settimana per elabora re un documento comune sulla situazione e la politica della AEG-TELEFUNKEN in Italia, e0021Ak0.tUt, scl'

Che cosa è la CO.GE.CO. ?

CO.GE.CO. Compagnia Generale Contatori JJ Viale Cassala 16 - Milano ----------------

Ragione Sociale S.p.a.

Arino di costituzione dell'azienda 1940

Appartenente al gruppo AEG dal 1971/72 con 289 dipendenti

Staff dirigenziale :

Rag. Tamborini Armando Direttore amministrativo

Ganazzoli Giovanni = Direttore Generale

Ing; Rovida Carlo Direttore di produzione

Dr. Kappeler = Consigliere Delegato dalla casa (AEG) madre

Quest'ultimo ha la stessa funzione presso la 0.G.S.( Officine Galileo di Sicilia) a Milazzo, anch'essa appartenente al gruppo AEG.

TIPO DI PRODUZIONE : CONTATORI ELETTRICI DALLA FONDAZIONE

INTERRUTTORI ORARI DAL 1977

La produzione dell'azienda sino al 1971 era costituita da:

n° 205.000 sistemi motore annui per il contatore trifase, compresi tra ( normali, reattivi, indici di massima) 4

-TELEFUMKEN

n° 182.000 sistemi motore annui per il contatore monofase

N.d.r. Dati riferiti allepunte massime di produzione.

Nell'anno 1973-74 si é raggiunta ana punta di produzione di n° 244.000sistemi motore per il contatore trifase, mentre il contatore monofase venne troferito alla 0.G.S.di Milazzo nel 1972; restando in azienda so= lo la produzione delle piccole commosse (per clienti privati) nella mi= cura di 2 o 3.000- all'anno.

Con l'eliminazione del contatore monofase si é iniziata ( prima speri= mentalmente, ani a ciclo continuo ) la produzione di una parte del con= tatore monofase per il mercato estero fornito dalla casa madre: mancan= 1 te elP1 disco e della targhetta di proprieta' \ che inoltre non viene tara= to poiché tale pperazione non pub essere eseguita in Italia a causa di diverse norme di legge. Di tale contatore noi •costruiamo in azienda so= lo alcune parti (60,circa), il resto viene fornito dalla casa madre. DA quando l'azienda é passata sotto il gruppo AEG é iniziato un pro= cesso di ristrutturazione sìa per quanto riguarda l'organigramma del personale sia per quanto riguarda gli impianti. Ha iniziato la produzione del contatore per il mercato estero con la introduzione di nuovi macchinari e di macchinari già usati in Germa= nia , l'introduzione di nuovi stampi sia per metallo duro che per me= tallo semtlice, il ripristino della vecchia linea di montaggio modifi= cando e aggiungendo alcune parti per il montaggio con una spesa totale che a nostro giudizio si aggira sui 500.000.000.. In seguito ha provveu to alla completa sostituzione dell'impianto elettrico(cui stanno lavorando tuttora) per una spesa complessiva di 140.000.000.. Ha inizints=a cos= truito di sana pianta una nuova linea di montaggio per il contatore tri= fase che dovrebbe entrare in funzione a giorni sostituendo quella vec= chia il cui costo ( sempre a nostro giudizio) si aggira sui 100.000.000. p.s. ( la messa in funzione di questa linea sembra condizionata ad una garanzia di maggiore e migliore produzione con un minore impiego di per= sonale).

Ha provveduto al ripristino della portineria e dell'ingresso dei veicoli smantellando quelli già esistenti e facendoli tutti nuovi e più automa= tizzati.(Di tale spesa non possiamo stabilire l'importo).

Per quanto riguarda l'organigramma del personale ha provveduto ad affisn= care un impiegato tedesco al direttore amministrativo con la qualifica di aiuto per l'amministrazione inquadrato nel 7°livello . Lidi ha prov= veduto ad accentrare le responsabilità produttive su 2 persone alle qua= li senza nessun intervento del C.di F. é stata data la stessa categoria (7011v.) , e precisamente i Sigg. BRUSCHI e !AVA delle cui mansioni alle= ghiamo uno specchietto illustrativo . Lo stesso provvedimento à stato adottato per i Sigg. CARENA e TANZI e per quest'ultimo dobbiamo proprio dire che noa ne vediamo i motivi poiché l'Ufficio Tecnico di cui egli é capo non viene più usufruito per le mansioni che da questo si vorrebbero ma da quando l'azienda fa parte del gruppo AEG viene adibito ad un seni= plice lavoro di copiatura dei disegni e dei progetti che arrivano dalla' Germania, dequalificando in questo modo il personale ad esso preposto e

$0gliendo loro ogni possibilità di dimostrare o migliorare la propria proteadionalith, contribuendo inoltre a far diventare l'azienda stessa MEM grossa catena di montaggio del gruppo. la priduzione di tale contatore ha raggiunto una punta massima di 800— al giorno nel 1975 ( comportando un investimento approssimativo per i macchinari di 200.000.000. circa da parte della casa madre ) : dopo lals Periodo la produzione 6 andata progressivamente calando sino al numero di 250 pezzi giornalieri ( produzione attuale ) con una dicnia= kazione dell'azienda che tale produzione si esaurirà entro la fine del 1$I1 per lasciare spazio a un nuovo tipo di contatore.

PARALLELAMENTE a questo tipo di produzione si é registrato un calo pro= duttivo del contatore trifase a causa della situazione ENEL in Italia sino a un numero di circa 105.000 sistemi motore ; ottenuti peraltro do= po diversi incontri in ASSOLOUARDA a causa della richiesta di cassa in= tegrazione da parte dell'azienda.

A tale calo produttivo si é sopperito sino a luglio del '76 con la produr' rione interna delle b'-bine voltmetriche del contatore trifase e del con= tatore monofase della 0.G.S.;

Dopo l'accordo in ASSOLOMBARDA tale produzione é stata trasferita alla ffleiché in questa azienda non vi erano altre possibilità produt= tive dopo il calo di contatori monofase richiesto dall'ENEL, per cui i lavoratori si sarebbero trovati in C.I.G. a zero ore dall'ottobre 1976.

All'inizio del 1977 per sopperire al calo del contatore A41 si 6 inizia= ta la produzione deg/i interruttori orari con una occupazione del 5%del personale ( tale produzione dovrebbe aumentare dopo le ferie: non si sa ancom in quale misura) . Secondo le dichiarazioni dell'azienda ,essendo un prodotto per clienti privati (70% esteri).,)12) oscillare a seconda del= le richieste e in base alla qualità e al costo essendoci molta concorren= .sa sul mercato straniero.

Si 6 iniziata inoltre da circa 2 mesi la produzione (non a ciclo continuo) di incastellature per contatori monofase per una atienda in Spagna anche essa appartenente al gruppo AEG.

PARALLELAMENTE a queste situazioni si é registrato a partire dalla 2a me= ti del 1974 (dopo l'assunzione di alcune operaie) una assoluta mancanza del turnover. SITUAZIONE DIPENDENTI 1974- OP212-1“P44/0 ,9-0P.169. le 35 Anche per quanto la prevenzione infortuni il gruppo AEG ha provveduto a far suo il problema facendo arrivare un membro della commissione fortunistica tedesco il quale ha effettuato (in2, o 3 volte) un minuzio= so soppraluogo della fabbrica decidendo quali provvedimenti bisognava prendere per migliorare l'assetto produttivo della stessa,(dr. lui. la de= Oisione di cambiare l'impianto elettrico). Inoltre la Ditta ha demanda' a1 medico di fabbrioa ( facendolo membro di una àua commissione inforta= mistica) il compito di effettuare visite periodiche ai dipendenti che la= versato in alcuni centri ( verniciatura — magneti— ecc.), il quali sullà, propri«, oonclusioni decid,2 se fare o meno esami del sangue, comunque tra= alto l'INAM eliminando così le visite alla.dlinica del Lavoro e l'entra= la in fabbrica dell'EMPI. Conseguentemente a questo metodo di misura ha misto al C; di r. il permessi) di far enrtare lo 54AL. C. L CO.GE.00.131/0

Dalla data 1 Maggio 1977 l'importo complessivo di £ 37.000 (12.000 + 25.000 ) sarà conglobato nei minimi di retribuzione base tabellare ad ogni effetto contrattuale. A seguito di tale operazione i nuovi livelli retributivi mensili a tale data saranno i seguenti: 1° 142.000 2° 148.000 3°

6° 220.000 7° 245.000

RICALCOLO DEGLI ISTITUTI CONTRATTUALI

Gli scatti biennali; maggiorazione dello straordinario; compenso per la.. voro a turni ecc. ecc. verranno calcolati su detti minimi con decorrenza 1/5/77

La sentenza di Cassazione N°1343/ 77 del 9/5/1977 ha sentenziato positivamente il giudizio emesso dal Pretore di Milano in relazione al pagamento delle otto ore per le festività cadenti nella settimana lavorativa,dal Lunedì al Venerdì.

Tale positiva sentenza della Corte Suprema di Cassazione riconferma la linea sostenuta a suo tempo dalla FLM e dello stesso orientamento prevalente nella giurisprudenza in materia.

UFFICIO VERTENZE

"IO CREDO" DEL PERSONAGGIO DEL MESE

IO CREDO

NEL CALCOLATORE ELETTRONICO ONNIPOTENTE'

CREATORE E PADRONE DEL CIELO E DELLA TERRA;

CHE MI GIUDICA E MI GIUDICHERA', CREDO IN SUA MADRE PRODUZIONE

CREDO IN SUO PADRE CAPITALISMO

NELLA SUA SANTA SOCIETA'.

CREDO NEL SUO SMOG, SPIRITO PER L'ANIMA MIA

REDENZIONE PER IL MIO CORPO ;

CREDO NELLA SUA SANTA BOMBA ATOMICA E ALLA

SUA POTENZA PURIFICATRICE;

CREDO NELLA SUA SANTA CATENA DI MONTAGGIO

CHE MI LEGA INDISSOLUBILMENTE AD ESSO;

CREDO NELLA SUA SANTA PLASTICA CHE MI

DONA PERENNEMENTE;

CREDO NEL SANTISSIMO RUMORE CHE CANTA

LODI PERENNEMENTE AD ESSO;

CREDO NEL SANTISSIMO SVILUPPO INFINITO, CREDO NELLA ETERNA VITA PRODUTTIVA.

AMEN

CHI E'?

La svalutazione del Marco

QUIZ DELLA TV

Sfugge molti suoi operai

Ama circondarsi delle sue cortigiane.

Ma non è un Casanova,nè femminista.

Il sorriso che in...,catena

Ha un maschio quasi che fa il... corriere.

Dispettoso di natura,antisindaca-le per vocazione,rompiglione di mestiere.

Tuttosport è il suo Vangelo. Chi è?

NOTIZIE UTILI
156.000
167.000 5° 180.000 5°s 205.000

UN' OCCASIONE DA NON PERDERE

Ecco il testo della legge sull'avviamento al lavoro dei giovani. Riteniamo superfluo sottolineare il grande significato politico frutto di una costante e caparbia lotta dei lavoratori e che premia la giixstezza della scelta dell'occupazione ancora al centro dello scontro in atto.Questo primo risultato,malgrado luci ed ombre,rappresenta un indubbio passo in avanti sulla strada della conquista di un ampliamento della base produttiva e uff} controllo democratico del collocamento. Questa grande occasione,dell'avviamehto al lavoro dei giovani,di sottrarsi alle tentazioni disgreganti e qualunquistiche,non può essere persa;è questo un preciso compito del movimento operaio nella fase delicata della gestione e del controllo per la piena applicazione della legge.

Provvedimenti per l'occupazione giovanile

Trrow I

NORME GENERALI

Art. 1.

Allo scopo di: incentivare l'impiego straordinario di giovani in attività agricole, artigiane, commerciali, industriali e di servizio, svolte da imprese individuali o associate, cooperative e loro consorzi ed enti pubblici economici;

finanziare programmi regionali di lavoro produttivo per opere e servizi socialmente utili con particolare riferimento al settore agricolo e programmi di servizi ed opere predisposti dalle amministrazioni centrali;

incoraggiare l'accesso dei giovani alla coltivazione della terra;

realizzare piani di formazione professionale finalizzati alle prospettive generali di sviluppo,

per il 1977 e per i successivi tre anni è stanziata la complessiva somma di lire 1.060 miliardi da erogare secondo quanto disposto dall'articolo 29.

Art. 2.

Le Regioni secondo i propri indirizzi programmatici predispongono entro e non oltre il 30 settembre i programmi annuali re:donali delle attività di formazione profeisionale, articolandoli per settori produttivi e per livelli di professionalità.

I programmi devono essere rivolti ad orientare i giovani verso le attività che presentano concrete prospettive occupazionali e rispondono alle esigenze dei piani di svikAPPo-

Le Regioni provvedono a dare pubblichi ai programmi con le forme più idonee nei Comuni e nelle sedi di decentramento di quartiere, negli Istituti scolastici e di formaLione professionale, nelle pubbliche ainmimistrazioni e nello imprese:

I programmi regionali devono essere predisposti in modo da poter fruire del concorso finanziario del Fondo sociale europeo..

E fatto divieto di reiscrizione nella lista speciale di cui al primo comma dei giovani avviati al lavoro ai sensi della presente legge.

Per i fini di cui al precedente articolo è costituita presso la Regione, per il periodo di applicazione della presente legge, una Commissione regionale composta da rappresentanti della Regione, nonchè da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, professionali, imprenditoriali maggior mente rappresentative e presenti nel CNEL e da queste designati.

La Commissione, nomin .ta con decreto del Presidente della Giunta Tegionale, è presieduta da questi o da un "no delegato.

Alle riunioni della Commissione partecipa 11 direttore dell'Ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione.

La Commissione acquisisce dagli Uffici regionali del lavoro, dai Provveditorati agli studi, dalle Università e dalle Camere di commercio, industria, artig anato e agricoltura i dati relativi alle prospetive di occupazione ed ai fabbisogni formativi dei lavoratori, nei singoli distretti scolastici, per settori pro't:tintivi e per gruppi di professioni. Le pubbliche amministrazioni ed i datori di lavoro sono tenuti a fornire le informazioni richieste.

Art. 4.

Presso le sezioni comunali di collocamento è istituita una lista speciale nella quale si possono iscrivere i giovani non occupati, residenti nel comune, di. età compresa fra i 15 e i 29 anni. I giovani possono essere iscritti contemporaneamente anche nella lista ordinaria.

I giovani immigrati o appartenenti a nuclei familiari di immigrati possono iscriversi oltre che nella lista speciale del comune di residenza anche in quella del comune di provenienza. In caso di avviamento straordinario al lavoro ai sensi della presente legge il loro nominativo viene cancellato da entrambe le liste speciagi.

I giovani che abbiano stipulato contratti ai sensi degli articoli 7 e 27 della presente legge hanno diritto ad essere reiscritti nella lista speciale se il periodo di lavoro ha una durata inferiore all'anno e possono stipulare nuovi contratti per un periodo di lavoro che cumulato a quello precedentemente svolto non superi i 12 mesi.

Art. 5.

La Commissione di collocamento di cui all'articolo 26 della legge 29 aprile 1949, n. 264, e successive modificazioni, provvede alla formazione della graduatoria dei giovani sulla base delle domande presentate, tenendo conto della qualifica professionale e della condizione economica, familiare e personale degli interessati e annotando la propensione indicata ed il titolo di studio.

I giovani possono chiedere di essere destinati ad attività non corrispondenti al titolo di studio di cui sono in possesso. In tale ipotesi il titolo di studio non ha rilevanza sul rapporto instaurato in applicazione della presente legge.

La prima formazione della graduatoria avrà luogo entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge. Gli aggiornamenti successivi avranno luogo a fine giugno e a fine dicembre di ogni anno.

La graduatoria è resa pubblica ed è comunicata al Comune, per l'affissione all'Albo pretorio, e alla Regione.

Quando la richiesta riguardi personale non qualificato o privo di titoli di studi6 specifici, l'avviamento al lavoro, a cura della sezione di collocamento, è operata sulla base della graduatoria. Quando la richiesta sia relativa a personale qualificato o in possesso di titolo di studio specifico l'avviamento è operato secondo l'ordine di graduatoria sulla base della qualifica professionale richiesta.

Contro l'omessa, erronea o indebita inclusione nelle liste speciali è ammesso ricorso

AT TUAL ITA
Art. 3.

alla Commissione di cui all'articolo 25 della legge 29 aprile 1949, n. 264, entro 30 giorni dalla pubblicazione delle liste. La Commissione decide sui ricorsi, con provvedimento definitivo, entro e non oltre 30 giorni dal loro deposito. La mancata decisione entro il suddetto termine ha il valore di reiezione del ricorso.

Le richieste di assunzione dei giovani ai sensi della presente legge non possono essere nominative. Il datore di lavoro che intende assumere i giovani deve far domanda alla sezione di collocamento competente per territorio, indicando il tipo di attività in cui prevede di inserire i giovani e le condizioni della prestazione richiesta.

Art. 6.

Durante il periodo di applicazione della presente legge, i giovani di età tra i 15 e i 29 anni, iscritti nella lista speciale, se in possesso della qualifica professionale richiesta, possono essere assunti, previa effettuazione di un periodo di prova di trenta giorni, con contratto di lavoro a tempo indeterminato e secondo le modalità della presente legge, da datori di lavoro, fatta eccezione per quelli indicati nell'articolo 11, terzo comma, della legge 29 aprile 1949, n. 264, e successive modificazioni e integrazioni, nonchè da enti pubblici economici.

Art. 7.

Per il periodo di applicazione della presente legge, i giovani iscritti nella lista speciale possono essere assunti con contratto di formazione, secondo le modalità della presente legge dai datori di lavoro di cui al precedente articolo.

Il contratto di formazione:

può essere stipulato per i giovani dì età compresa tra i 15 e i 22 anni, elevati a 24 per le donne e i diplomati e a 29 per i laureati;

non può avere durata superiore a 12 mesi e non è rinnovabile;

può essere stipulato per due giovani ogni trenta dipendenti o frazione di trenta.

Per le unità produttive ubicate nei territori di cui all'articolo 1 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1967, n. 1523, il contratto di formazione può essere stipulato per tre giovani ogni venti dipendenti o frazione di venti.

Durante l'esecuzione del contratto il libretto di lavoro è conservato dal datore di lavoro che dovrà annotare l'inizio e il termine del rapporto, l'attività formativa ed il livello di professionalità conseguito.

Art. 9.

I giovani assunti a norma degli articoli 6 e 7 hanno diritto alla retribuzione contrattuale prevista per il livello iniziale della corrispondente qualifica; la retribuzione è riferita alle ore di lavoro effettivamente prestate.

Al datore di lavoro sono corrisposte agevolazioni commisurate come appresso:

Il contratto di formazione deve essere stipulato per iscritto e deve prevedere:

la durata;

l'orario di lavoro che non può essere inferiore alle venti ore settimanali e deve consentire al giovane di frequentare qualificati cicli di formazione professionale integrativi promossi o autorizzati dalla Regione; l'orario complessivo, comprensivo delle ore dedicate ai suddetti cicli di formazione professionale, non può comunque superare l'orario contrattuale;

le modalità di svolgimento dell'attività formativa attraverso organici corsi professionali intesi ad assicurare al giovane il raggiungimento di adeguati livelli formativi al termine del rapporto; il trattamento giuridico ed economico.

Copia del contratto è rimessa all'Ufficio provinciale del lavoro.

a) nel rapporto a tempo indeterminato lire trentaduemila mensili elevate a lire sessantaquattromila mensili nei territori di cui all'articolo 1 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1967, n. 1523, per la durata, rispettivamente, di 18 e di 24 mesi;

h) nel rapporto di formazione, lire duecento orarie elevate a lire quattrocento nei territori di cui all'articolo 1 del testo unico citato, per la durata di mesi dodici e per le ore lavorative effettivamente retribuite.

I datori di lavoro che abbiano stipulato contratti di formazione, possono, al termine di ciascun anno, realizzare nuovi rapporti della medesima specie con altri giovani, purchè abbiano assunto o associato oppure assumano o associno a tempo indeterminato almeno la metà dei giovani occupati con contratto di formazione.

In ogni caso per tutti i giovani assunti a tempo indeterminato a seguito di contratto di formazione sono, corrisposte le agevolazioni di cui alla lettera a) del presente arti-

Art. 8.
(-SE
ORO, LA SMETTEREBBELA VOCE bei. PADRONE 9
IL POPOLO FOSSE VERACOTE DI M MANGIARE.

colo per mesi sei elevati a mesi dodici nei territori di cui all'articolo I del testo unico citato. Tale agevolazione è ulteriormente elevata di mesi sei per ogni giovane lavoratrice assunta.

Nella Ipotesi che i quattro quinti dei giovani con contratto di formazione siano assunti a tempo indeterminato o associati, le agevolazioni di cui alla lettera a) del presente articolo sono corrisposte per mesi novs elevati a mesi quindici nei territori di cul all'articolo I del testo unico citato.

Art. 10.

In sede di versamento all'INPS dei contributi per le assicurazioni sociali obbligatorie, il datore di lavoro detrae l'importo delle agevotazioni previste nel pievedente articolo, allegando copia dei contratti di formazione stipulati.

Ai fini del rimborso — da effettuare dallo Stato sulla base degli importi risultanti dai rendiconti annuali dell'INPS — l'INPS tiene apposita evidenza contabile.

Art. 11.

Le disposizioni previste dai precedenti articoli non si applicano alle imprese impegnate in progetti di ristrutturazione e di riconversione industriale.

Art. 12.

L'ente o il datore di lavoro, presso cui il giovane frequenta il corso di formazione professionale, deve accertare la frequenza del giovane al corso stesso.

Fatta eccezione per le ipotesi previste dall'articolo 2110 del codice civile, se il giovane assunto ai sensi della presente legge non frequenta il corso di formazione professionale o, comunque, si assenta per un numero di giornate non inferiore ad un quinto di quello complessivo che è tenuto a frequentare, il contratto di formazione si risolve a tutti gli effetti ed il giovane viene cancellato dalle liste speciali senza potervi più essere reiscritto.

Art. 13.

I datori di lavor.., all'atto della richiesta, devono dimostrare di non avere proceduto, nei sei mesi precedenti, a licenziamenti per riduzione di personale assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

I datori di lavoro che assumono giovani iscritti nella liste speciali, nel caso effettuino licenziamenti per riduzione di personale nel periodo in cui usufruiscono delle agevolazioni previste dalla presente legge, decadono daí benefici da questa previsti e sono tenuti a rimborsare quanto hanno percepito.

Art. 14.

Il datore di lavoro è tenuto a comunicare, entro cinque giorni, alla sezione di collocamento competente per territorio e alla sede provinciale dell'INPS, il nominativo dei giovani che abbiano cessato il rapporto di cuí al contratto di formazione.

Art. 15.

Durante l'esecuzione o alla scadenza del contratto di formazione, il datore di lavoro può richiedere alla sezione di collocamento il nulla osta all'assunzione a tempo indeterminato con la procedura prevista per i passaggi diretti e immediati di cui all'articolo 33 della legge 20 maggio 1970, n. 300. Entro tre mesi dalla scadenza del contratto di formazione analoga facoltà spetta agli altri datori di lavoro.

Art. 16.

Le qualifiche professionali acquisite durante il servizio militare sono riconosciute a tutti gli effetti. Le certificazioni relative sono fornite dal Comando o dall'Ente che ha concesso la qualifica.

Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della pubblica istruzione, è stabili. ta la corrispondenza delle qualifiche profes• sionali attribuite ai sensi del presente articolo con i livelli di professionalità richiesti per l'avviamento al lavoro.

nM Millo ''st< POLPI(

Dopo anni che in fabbrica abbiamo le nostre bacheche sindacali per informare i lavorato 990, come preygdg la legge numero 300 che va sotto il nome di "STATUTO DEI DIRITTI DEI LAVORATORI",la nostra Direzione attacca questo nostro diritto cercando di limitare eF1174 -e l4 libertà di informazione in fabbrica, Evidentemente hanno."paura di questo importante strumento di lotta presupposto importan te di una organizzazione efficiente e momento di crescita della forza dei lavoratori. Anche per questo i lavoratori con il C.diF. sono impegnati a difendere questo elementare diritto di libertà.

Grazie alla nostra lotta portata avanti fino ad ora,giovedì /6 giugno,riprendono le trat tative per la piattaforma dopo circa un mese che erano interrotte. In questo periodo la nostra lotta si è sviluppata con scioperi articolati,assemblea perta con i partiti,picchettaggi,manifesti di denuncia,presidio alla Direzione,costitu» zione del coordinalento del gruppo AEG-Telefunken,ecc.

La ripresa delle trattative in Assolombarda dovrà essere un momento di svolta rispetto all'andamento sin qui: dato alle trattative e solo la nostra partecipazione attiva O unitaria alla lotta potrà dare risultati positivi.

Poichè,a nostro avviso,la Direzione ha dimostrato di voler licenziare adoperando"pretea ti vari che la legge gli concede" invitiamo i lavoratori alla vigilanza,all'attenzione per evitarle appigli e alla mobilitazione in ogni occasione:

IL POSTO DI LAVORO NON SI TOCCA E LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA!

varie

LA PAROLA AI LAVORATORI

- Sei daccordo sulle forme di lotta portate avanti per la piattaforma ?

- Se no, ne proponi altre ?

Le forme di lotta vanno bene,ma non sono daccordo quando si sciopera all'ultima ora di lavoro perchè i lavoratori non si sentono direttamente coinvolti nella lotta.

Tenere meno assemblee in cui i lavoratori si stancano di sentire le solite cose e incidere maggiormente sulla lotta di massa con cortei,manifestazioni,picchettaggi ecc.

Allineatrice TVC

Sono valide,però danno pochi risultati perchè i lavoratori non sono stati abbastanza sensibilizzati sulla gravità della situazione.

Allargare conassemblee di reparto il dibattito tra i lavoratori per fare in modo che si capisca fino in fondo i pericoli che corriamo nell'immediato futuro per il posto di lavoro.

Morgante Riodante

Daccordo per scioperare,ma senza fare cortei interni.

Più presidi ai cancelli della fab brica.

Re Luisa

Si sciopera troppo in confronto a quello che vogliamo ottenere;non c'è lavoro e con questa lotta si favorisce la direzione.

Chiudere la piattaforma e lottare per non farci portare via le conquiste sindacali ottenute negli ultimi anni.

Facchinetti Carla.

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It

Vanno bene.

Bisogna fare più pi chettaggi e non fare come la manifestazione ultima di Baranzate che non risolve niente.

Fiammingo Antonia

Non sono tanto daccordo su queste forme di lott,visto e considerato la scarsa partecipazione agli scioperi di una grande parte di lavoratori.

A questo punto accettare quello che la direzione offre senza perdita di altre ore.

Fiorella S.

Vanno bene.

Un pò di pazienza.

Chiedo a voi del CdF più spazio per il dialogo e il confronto con noi lavoratori affinchè non si sen ta alcun distacco come esiste ora nelle assemblee tra voi e noi. Infatti quando parla uno di noi, da parte vostra non c'è nessuna risposta nè in senso positivo,nè in senso negativo.Mentre è necessaria una maggiore considerazione che renda attiva la nostra lotta. Noi lavoratori abbiamo problemi, dubbi che hanno bisogno di essere sentiti e discussi.

Delia M. Lucia B.
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MILANO. L'assemblea aperta di ieri: i lavoratori della zona Sempione si sono riuniti nella mensa della Impanai.

Analisi sull' attuale situazione di lotta aziendale

Durante le azioni di lotta che il movimento operaio intraprende nei confronti del padronato può succo dere che si creino momenti di scon Porto e di rilassamento fra i lavoratori: i primi determinati dalla poca convinzione di poter battere con l'unità il nemico di clas se; gli altri invece determinati dalla speranza che il nemico di classe intenerendosi possa cedere sul lato sentimentale.Purtroppo queste situazioni si sono venute a creare anche nell'ambito della nostra lotta che da quattro mesi i lavoratori dell'Imperial conducono avanti a sostegno della piat taforaa.Anche se da molto tempo e in molte occasioni il CdF si è sforzato in tutti i modi di fare capire ai lavoratori la gravità del momento politico - economico in cui viviamo come realtà integrale del nostro Paese credo che la ben poca riuscita dell'ultima assemblea aperta del 30/5/77 possa darci la misura di quanto sia stato recepito dai lavoratori. E' utile perciò,affinchè si acquisisca coscienza sulla necessità di condurre fino in fondo la nostra lotta,analizzare serenamente e obiettivamente le alterne vicende che hanno determinato l'attuale situazione aziendale. Poniamoci quindi alcune domande.E' vero che nel 75 la nostra direzione faceva richiesta scritta al Ministero del Lavoro di 1.000 licenziamenti?

E' vero che con la nostra dura lot ta articolata in presidi di fabbri ca,in assemblee aperte,in manifestazioni con altre fabbriche,nel coinvolgimento degli Enti locali ecc. impedimmo alla Telefunken di attuare i suoi disegni,impegnando la con un accordo al Ministero del ,Lavoro in un piano di ristruttura. I zione e un progetto di riconversi. 14

one aziendale?I1 fatto che dal 74 a ogji i lavoratori dell'Iluperial hanno intascato la propria busta paga risponde positivamente a queste domande.Siamo giunti così a produrre soltanto televisori,quindi alla monoproduzione che secondo la direzione dovrebbe essere accompagnata dalla verticalizzazione della produzione fino ad ora non ancora realizzata.Sappiamo tutti che basta una vite non giunta dalla Germania per fermare intere linee,che basta una nevicata per andare in C.I. Dal Luglio 75 al Marzo 77 vi è stato un calo dell'occupazione di 295 unità(a maggioranza manodopera specializzata).Questa è dunque la realtà operativa in cui si muove la nostra fabbrica:è una reltà che pre occupa il CdF,ma deve preoccupare tutti i lavoratori.ED è in questa realtà che è stata elaborata la nostra piattaforma,che mette al primo posto la salvaguardia dei livelli occupazionali e a banco di prova il rimpiazzo dei posti lasikiati vuoti per autolicenziamento o per raggiunti limiti di età.Nei sei incontri avuti durante le trattati«. ve proprio su questi punti la direzione ha assunto un atteggiamento di netto rifiuto a queste richieste vitali per l'esistenza della nostra fabbrica.Ma quello che più ci deve preoccupare è che parallelamen te al suo comportamento in sede di Asso Lombarda,la direzione sta portando avanti in fabbrica una linea politica che mira a reprimere le libertà dei lavoratori (es la bache ca del CdF tre volte tolta dal suo posto),ad intimidire i lavoratori con i soliti comunicati e persino a licenziare con assurdi pretesti. La Telefunken non ha ancora rinunciato quindi ai suoi vecchi proget.ti di restringimento della base prò duttiva e adopera le stesse contrai

dizioni che sorgono tra noi lavora. tori per poterli attuare.Sulla base di questo comportamento era quindi inevitabile giungere alla rottura formale delle trattative che vuol dire però per i lavoratori della

Imperial intraprendere una lotta più intelligentemente incisiva per indurre i padroni a tornare al tavolo delle trattative con risposte chiare e precise;e non pensare che tutto ciò avvenga pregando per opera dello Spirito Santo.

Come si calcola il numero di pezzi da fare quando la linea viene modificata

Diciamo subito una cosa: il contrat to nazionale di lavoro,art.11comma 8 disciplina-speciale-parte prima, stabilisce che"I lavoratori a cottimo dovranno essere messi a conoscenza,all'inizio del lavoro,per iscritto o per affissione nei reparti in cui lavorano quando si trat ta di cottimi di squadra o collettivi-del lavoro da eseguire o della corrispondente tariffa di cottimo (a tempo o a presso) nonchè di ogni elemento necessario per il computo dell'utile di cottimo stesso. Pertanto ogni volta che ci sono modifiche al lavoro che si effettua a cottimipall'inizio del lavoro,deve essere data la tabella nuova. Nel caso di allungamento o accorciamento delle linee deve essere fornita ai lavoratori la tabella, subito e non dopo due mesi.L'opera-

zione con la quale l'Ufficio tempi e metodi determina il nuovo numero di pezzi da fare è la seguente: dividendo il valore totale di lavoro(escluse saldatrici,controlle, riparatrici,ecc.)per il numero di lavoratrici che effettuano l'inserimento,o il cablaggio,ecc. si ottiene il valore di fase.

La formula adoperata è la seguente: numero pezzi = rendimento per ore valore di fase

Cioè: ilrendimento che le lavoratrici liberamente hanno scelto di fare(es. il 90)diviso il valore di fase si ottiene il numero di pezzi da fare all'ora,moltiplicandolo per 7,58 si ottiene il numero giornaliero.

N.B. Il valore totale di lavoro lo troviamo sulla tabella,(in alto)

C> OOc>p C> O SONO COGE„ CHE cAPiTANio qt Mq'SSimo DUE,-VOLTE

Il personaggio del mese : COME DALLA DIPENDENZA DALLA TELEFUNIEN E

DALLA (dis)ORGANIZZAZIONE AZIENDALE NASCONO I PERSONAGGI!

Questa volta non vottei patiate di un pemonaggio che 4i distingue in un modo o nell'al ,fico da/ testo dei ptopti compagni di lavato ma vottei assurgete a pet3onaggio del mes tutti .L lavata tolti dell'IRT.

Petchè questa scelta?

Petchè mi sembta giusto dedicate a loto,putagoniisti £n pnima peAsona di questa delicata Base di Aistuttutazione delta gabbtica,uno 4pazio 4u1 loto giotnalino, Quando dico lavotatoti-pet4onaggio alludo ptoptio a tutti:a quelli coscienti dett'impottanza della lotta che 4i 4ta part tondo avanti,a quelli che,coscienti e no ,stanno tha patte e non 4ciopetano ed anzi assumono toni e metodi di attoganza e ptovocazione, a quelli che gotmatmente 4ciopetano e che atta g.ine del muse hanno /a busta paga intatta. Niente da dite sui pt imi che hanno capito l'impottanza di una /atta di dame e 4i impegnano 4ia in piuma pet4ona che delegando (un vecchio male che 4i spera di debellane ne/ -tempo) e realizzane degli obiettivi che nella nostra piattagotma vogliono dite sicutezza de/ pasto di lavoto,un nelle gututo ptoduttívo adeguato alle necessita generali detelta lia ed un Aispetto degtí impegni sottosctittí alla gine dell'ultimo conttatto nazionale.— di lavoto.

Sui 4econdi,gli eterni scontenti di qualisiaisi azione ptomo43a dal C.diF.,si pottebbe pan tate a lungo ma non mí sembra che me/Li-tino attenzione,individui che impostano /a loto — e4í4tenza gacendo dell'índividuali4mo leccante la loto scelta di vita, Spazio maggiote lo dedicheteí att'uttima categotia dei no4ttí compagni di lavato.

Premettendo che dal punto di vista peAsonate capisco di pia,anche se non /a giustigico, una peAsona,che coerente con i ptopti ptincípi 'Limane al ptoptio po4.to di lavato o sctivanía incutante dei giochi e degli .insti ti. e dipende il ptoptio modo di pensate,considetc alla sttegua della pia stAisciante provocazione veAso colato che 4ciopetano,colui il qua le gingendo di leggete il giornale o chiacchietando,4i ga poi pagate.

Queste peone che le puoi ttovate indiggetentemente in qualsiasi po4to della gabbtica ttovano il loto tetteno ideale in alcuni uggicí e labotatoti.

Vedendoti passate in cotte° essi si che si pteoccupano di non gamí ttovate seduti al ptoptío pasto di lavora petchè non hanno argomenti per potet sostenete questa posizione ed cullata li ttovi aelegtamente in compagnia a bete il caggè o con le braccia ínctociate sulle ponte di uggici o labotatoti con un cetto non 30 chè di sona i. itonico e sal castíco 4(d/e labbta che viene voglia di cambiarlo in una smotgía di dotate.

Oppute come è successo 24/5 donante lo 4ciopeto dell'ultima ota per gli impiegati , ,U vengono a dite che loto lo 4ciopeto l'hanno pamato gitando peto tepanti od uggici o andando in. mensa dove nessuno /i conosce e quindi non possano contestate /a loto ptesen za in quel posto datante uno 4ciopeto salvo timbrare tegotatmente t'uscita atte 17. — B quindi a questa categotía in particolare che voglio dedicate questo amicalo spetando che alcuni di loto,4entendasi coinvolti -o pet ambizione di lavoro o per non pendete 4oldi o pia semplicemente per una mancanza di coscienza- in questa accozzaglia umana, sentano /a vetgogna di questa loto scelta che non ga cettamente l'interesse de/ gututo dei lavotatoti delta IRT.

BLATERO

Pubblichiamo questo scritto del compagno "Blatero" con piacere perché finalmente dopo tanto tempo di "assenteismo" si é deciso a riprendere la collaborazione con la redazione dell'Apriscatole.

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