Passi avanti verso la riforma
Nella primavera '98, nei consigli di Zona commissariati, si voterà con un nuovo sistema elettorale. La riforma ha fatto passi avanti anche se permangono limiti ad un reale potere amministrativo decentrato più vicino ai cittadini.
Valter Molinaro
Dal mese di agosto 14
Zone del decentramento cittadino sono commissariate, è quindi opportuno fare il punto della situazione.
Sanità privata o pubblica?
Dopo quanto awenuto alla clinica Galeazzi con la morte di 11 persone, appare sempre più evidente che occorre invertire l'attuale orientamento verso il privato e riqualificare il servizio pubblico.
Marco Tadini
Il Consiglio Comunale ha approvato il 17 ottobre il differimento delle elezione nelle Zone per la prossima primavera, si voterà non oltre il 15 giugno 1998. Successivamente a questo decisione si è avviato l'iter della riforma del sistema elettorale.
Al momento sono state presentate tre proposte: una del centro sinistra (PDS - PPI -VerdiRifondazione) per un maggioritario a doppio turno, Forza Italia ha presentato una proposta basata sul sistema maggioritario a turno unico, la Lega Nord un sistema proporzionale con sbarramento al 5%. A partire da queste diverse proposte le forze politiche stanno discutendo come arrivare ad una unica proposta da presentare al Consiglio Comunale per la sua approvazione entro gennaio '98.
Più complesso è il problema dell'azzonamento. La maggioranza del Polo sembra orientata ad accettare alcuni criteri generali proposti dal PDS per la riduzione del numero delle Zone e l'attribuzione di poteri, risorse e personale, inserendoli nella delibera di riforma del sistema elettorale.
Tali criteri verranno però discussi dalle venti Zone legittimate dal voto e, probabilmente verso la fine della legislatura, si andrà a ridisegnare la città. Quali sono i criteri che abbiamo proposto?
Sono numerosi e tengono conto di diversi fattori che sono stati discussi in un seminario organizzato dal PDS e tenutosi l'otto novembre scorso a Milano. Nella proposta di ridefinizione della
garantire il principio della sussidiarietà e consentire la costituzione di Consigli di quartiere ulteriormente decentrati per la consultazione democratica e per la gestione diretta dei servizi di
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Rstornare su un argomento dopo un mese, da che è avvenuto è sempre cosa difficile, non tanto per l'avvenimento accaduto, ma quanto perché il fatto in se è già superato da altri eventi. Ma gli 11 morti in una camera iperbarica lo scorso mese di novembre nella nostra città non sono un fatto che si dimenticherà presto. In tutta questa triste vicenda è emerso che: la camera iperbarica non era stata mai collaudata e verificata; i malati portavano con sé oggetti pericolosi, compresi scaldamano a gas; l'impianto antincendio era fuori uso.
A queste constatazioni ne emergono altre, ad esempio perché 70.000 malati ogni anno in Lombardia sono sottoposti a cure iperbariche, che stando agli esperti, hanno rarissime indicazioni cliniche?
Le attuali 20 Zone del decentramento amministrativo milanese
consistenza e dei confini delle Zone del Decentramento a nostro parere, va tenuto in considerazione, l'obiettivo di realizzare unità amministrative con i requisiti per divenire, in futuro, vere e proprie municipalità dell'area metropolitana. La composizione socioeconomica, la popolazione e la dimensione territoriale devono consentire lo svolgimento anche di attività di pianificazione e programmazione nelle Zone, oltre che di gestione dei servizi, volte alla riqualificazione, riequilibrio e integrazione delle parti che compongono la città. Bisogna
base. Rafforzare il senso di appartenenza alla "propria città", dotando le future Zone di spazi, personale qualificato e di mezzi finanziari adeguati per migliorare la qualità e l'economicità dell'azione amministrativa.
Conferire alle Zone autorevolezza nei rapporti con il centro cittadino e con i Comuni confinanti.
A tal fine è opportuno ripensare il numero delle attuali Zone (20) andando verso una riduzione, così da aumentare sia la dimensione del territorio, comprendendo ambiti più significativi, sia la popolazione in esse insediate.
Non risulta che nel Nord vi sia una epidemia di cancrena e embolie gassose. Appare più probabile perciò che vi sia in atto una forzatura al sovraconsumo di mezzi diagnostici e terapeutici, che danno più illusioni al malato e raccolgono
più profitti a chi li pratica. Una seduta in camera iperbarica costa al Servizio Sanitario Regionale 160 mila lire. Tralasciamo di ricordare le recenti denuncie di due USSL milanesi sulle truffe delle cliniche del dottor Longostrevi e gli analoghi sospetti per le cliniche private di Ligresti. In Lombardia non v'è dubbio che esistono molte strutture private qualificate, ma appare evidente l'intreccio perverso tra politica e affari.
L'attuale Giunta regionale lombarda ha privilegiato gli enti privati rispetto a quelli pubblici, in nome della maggiore efficienza e del migliore servizio al cittadino. Non si può però pensare che se la Regione deve dare più spazio al privato, questo non debba garantire il massimo dall'efficienza e della incolumità dei malati stessi, oggi appare più evidente che si è andati a favorire le attività tendenti al profitto riducendone i controlli. Dopo quanto accaduto ci sembra sia giunto il momento di invertire questa tendenze e puntare soprattutto alla riqualificazione dei servizi pubblici.
Non capita spesso, su questo giornale, che si parli di noi, della Cooperativa "Editrice Milano 19" dei suoi problemi di gestione, delle sue prospettive. Questa volta facciamo volentieri un'eccezione per segnalare un fatto che assume, a nostro parere, un significato molto importante. Il fatto è rappresentato dalla richiesta della Cooperativa Sociale Rieducazione Motoria (C.R.M.) di essere ammessa come Socio sovventore della nostra società. La richiesta è stata sollecitamente accolta dal nostro Consiglio di Amministrazione nella sua ultima riunione: il che vuol dire che, d'ora in poi, i nostri Soci non
sono solo più un gruppo di persone, alcune delle quali hanno dato vita al giornale oltre diciassette anni fa, ma ad esse si aggiunge un'altra Cooperativa ben presente nella realtà della Zona, con un arricchimento ed articolazione della base sociale che speriamo preluda ad ulteriori sviluppi in questa direzione. Abbiamo volutamente messo l'accento sugli effetti di carattere sociale che attribuiamo a questo episodio, ma sarebbe ipocrita dimenticare che la figura del Socio sovventore è stata prevista da una recente legge per favorire una più forte capitalizzazione delle Cooperative. Anche nel nostro caso, dunque,
Socio sovventore significa apporto di capitale fresco quanto mai prezioso per il rafforzamento del giornale. Vale la pena di ricordare, infine, che proprio la legge citata garantisce, negli organi sociali delle Cooperative, un ruolo prevalente dei Soci persone fisiche rispetto ai Soci persone giuridiche per evitare il rischio di perdere di vista le finalità costitutive: una garanzia che, ne siamo più che convinti, è del tutto superfluo invocare nel nostro caso. Benvenuto allora al nostro nuovo Socio.
G. Elia Presidente della Cooperativa Editrice Milano 19
La Redazione di Milano 19 porge ai suoi lettori gli auguri di Buon Natale e Liete Festività con l'immagine di una Madonnina del Mare che ci viene da Caorle, borgo di pescatori in provincia di Venezia. Questa scultura antica è situata nel Santuario della Madonna dell'Angelo a ricordo di una leggenda marinara: durante una tempesta alcuni pescatori stavano per essere inghiottiti dalle onde, quando è apparso un angelo che sorreggeva un trono su cui stava seduta Maria con il Bambino sulle ginocchia. Seguendo questa visione i marinai hanno ritrovato la strada di casa, approdando sulla striscia di terra che segna ancor oggi il punto più esposto dell'abitato di Caorle.
IN FORMAZIONE-POLITICA-CUL-TURA IMF ilLitAnk ANNO XXI DICEMBRE 1997 N.7 SPED. POST. COMM. 27 ART. 2 LEGGE 549/95 MILANO LIT. 2.000
Nuovi soci per Milano 19
A QUANDO LA PENSILINA?
Caro Milano 19, come saprai, e per merito anche del nostro giornale, tra l'uscita del metrò Bonola e la fermata degli autobus 80, 85 ecc. è stato steso un bel nastro di asfalto, e ora i viaggiatori che passano da un mezzo pubblico all'altro non si infangano più. Benissimo, ci voleva. Adesso, sul punto di attesa degli autobus sarebbe necessaria una pensilina antipioggia e con panchetta metallica per anziani. E' già in programma o possiamo cominciare a richiederla?
Una vostra lettrice
Spettabile Redazione di Milano 19, vi segnalo che in fondo a via Terzaghi (quartiere QT8) quasi all'incrocio con via S.Elia sulla destra, in mazzo ai prati, esiste una costruzione circolare ormai diroccata e fatiscente abbandonata da anni. Per qualche tempo è stata occupata abusivamente da nomadi ad extracomunitari che hanno lasciato molta sporcizia. Vi lascio immaginare lo spettacolo di abbandono e di desolazione che offre que-
gregio Direttore, le voci che 1j/circolano su di un possibile aumento della tassa di smaltimenti rifiuti mi hanno sollecitato alcune riflessioni, come cittadino di Milano ma soprattutto come abitante del Gallaratese, sull'equità e sull'adeguatezza di questa misura. Dal settembre di quest'anno sono state imposte nuove disposizioni per la raccolta dei rifiuti volte, almeno nello spirito, a migliorare il servizio, che si traducono per buona parte dei condomini in un accrescimento dei disagi in quanto lascia a carico degli stessi lo spostamento dei sacchi dei rifiuti sino all'esterno dei caseggiati, servizio che costa profumatamente. Le campane per la raccolta dei vetro e della carta che si trovano nel Quartiere non vengono vuotate con regolarità e pertanto producono sistematicamente il formarsi all'esterno di
accumuli di bottiglie e giornali che oltre a rendere più complesso e costoso il procedimento di pulizia danno una squallida immagine di incuria e disorganizzazione. In alcuni giardini largamente frequentati, come il giardino Pertini, cestini dei rifiuti sono troppo piccoli e ancora una volta non svolgono il loro compito ma danno una mano a rendere ancora meno pulito l'ambiente e più costosa la raccolta dei rifiuti, sparsi tutti attorno. Più in particolare, nell'area tra via Falck e la Stazione MM di San Leonardo l'Amsa non provvede quasi mai, e solo su pressante e furiosa richiesta, a mantenere percorribile il passaggio sino alla Metropolitana: la strada è invasa dalle erbacce, il prato incolto confinante ospita arbusti che arrivano ad altezza d'uomo e forniscono l'habitat ideale per topi giganti, e non solo
quello, la pulizia della strada viene fatta di giorno con l'aspiratore e con l'impiego di 2/3 uomini che, in presenza di macchine parcheggiate ai bordi della strada, non asportano la "rumenta" che appena piove concorre ad intasare i tombini. Per concludere, con che animo possiamo sentire parlare di aumento dell'imposta sui rifiuti quando di fatto l'aumento lo stiamo già pagando da un pò in termini di accrescimento dei costi e mancanza di efficacia degli interventi dell'Amsa? Ci permettiamo di suggerire un'analisi obiettiva e sincera volta a riorganizzare razionalmente il lavoro in modo produttivo, eliminando le iniziative di facciata, e siamo sicuri che il bilancio tornerebbe in attivo e la tassa sui rifiuti potrebbe essere addirittura diminuita.
Mauro Sturlese
da venerdì 12 dicembre a giovedì 18 via Sardegna 31 - via Primaticcio 96 - piazza VI Febbraio 16 - via Paolo Sarpi 12 - via Chiarelli 10 (mercato comunale)
da venerdì 19 dicembre a giovedì 25 via Roncaglia 33 - via Inganni 40 - via C. Dolci 6 - vai Principe Eugenio 19 ang.via Mac Mahon - via Detti 40
da venerdì 26 dicembre a giovedì I gennaio via S.Gimignano 30 ang.via Tuberose - piazza Zavattari ang.viale Murillo 33 - via Quinto Romano 14 - via Lomazzo 44 ang.via Procaccini 28 - via Mascheroni 16
da venerdì 2 gennaio a giovedì 8 via Poggibonsi 14 - via Forze Armate 328via Silva 39 - via Canonica 32 - via Kant 8
da venerdì 9 gennaio a giovedì 15 via Vetta d'Italia 18 - vai giambellino 150via Novara 3 (piazza Melozzo da Forlì) via S.Galdino 11 (piaza Dioclesiano) - via Alex Visconti 22/a
Notturna (sempre) dalle ore 21 alle 8.30: corso Sempione ang.piazza Firenze - oppure viale Ranzani 2 Guardia medica: tel. 34567
Questo servizio viene espletato in sostituzione del medico di base, nei giorni feriali dalle ore 20,00 alle ore 8,00 e il sabato e prefestivi con inizio dalle ore 14,00. La domenica e festivi dalle ore 8,00 alle ore 8,00 del giorno successivo.
sto rudere in mezzo ad un quartiere ben tenuto e circondato da prati ben curati. Mi piacerebbe sapere dagli uffici competenti che cosa intendono fare di questo rudere: rimetterlo in sesto (ma a quale scopo?) oppure abbatterlo completamente.
Chiedo il vostro interessamento per ottenere una risposta e ringraziandovi anticipatamente porgo distinti saluti.
rag.Lucillo Gittardi
AUTOBUS IN VIA CECHOV
Diceviamo e volentieri pubbli.n.chiamo la lettera inviata da un gruppo di cittadini al Comune di Milano, che qui di seguito riportiamo.
«I sottoscritti abitanti della Zona lamentano che in via Cechov nel tratto tra via Omodeo e via Natta non transita alcun
autobus, mentre nel tratto via Cechov-Omodeo ne transitano addirittura tre e precisamente la linea 68, linea 69 (Q.re Gallaratese) e la linea 80. Ciò causa un notevole ed evidente disagio più volte segnalato. Chiedono pertanto che una di queste tre linee venga deviata nel tratto in oggetto».
I L_,ArkjNii?....
Caro Direttore, nel numero di ‘....,novembre, a pagina 12 è stato pubblicato un "censimento aree degradate" su indicazione del Settore Parchi e Giardini del Comune di Milano ma fra queste non vedo quella prospiciente il Centro Civico all'angolo fra via Quarenghi e via Uruguay. Questo spazio è stato metodicamente usato per varie situazioni compreso il deposito, momentaneo, di ricavati da scavi. Da parecchi mesi è pieno di detriti e rottami quotidianamente sotto gli occhi della vigilanza urbana, risultato di lavori di una centrale termica eseguiti a non più di 150 metri dal comando S.Siro. Sono gli unici del genere eseguiti dall'inizio dell'anno, a tutto ottobre, quindi facilmente identificabili sono coloro che si sono indebitamente liberati di queste macerie.
Ma limitarci allo scandalo per le macerie non risolve il problema di quest'area compresa fra le vie Uruguay, Quarenghi, Kant. Già alle origini della costruzione della chiesa nel cintare lo spazio dell'attuale oratorio, venivano inglobati
Da lunedì 10 novembre il Comune di Milano ha istituito l'orario continuato presso gli sportelli dell'Ufficio anagrafe di via Larga. L'ufficio rimarrà
nella recinzione 750 mq. di non competenza della chiesa. Ancora oggi le mappe municipali danno per abusiva questa parte di recinzione dove, nei disegni, è previsto uno spazio per pista ciclabile. Diversamente è da condannare il non adeguamento delle mappe da parte dell'Amministrazione comunale. Se dalla costruzione della recinzione dell'area parrocchiale, e sono passati molti anni, non si è fatta ancora chiarezza su questo presunto abuso, figuratevi quanto tempo passerà per fare chiarezza su quel triangolo incolto. La burocrazia non ha limiti di tempo. Fangio
PS Oggi gli scarichi, divenuti abusivi, sono stati rimossi grazie agli sforzi congiunti di un redattore di Milano 19 e del gestore di spettacoli viaggianti che, affittato il terreno, si è trovato impossibilitato a montare le sue strutture perchè l'impresa che doveva fare i lavori non ha rimosso le macerie. Resta sempre il problema della corretta gestione di quest'area.
aperto dalle ore 8.30 al le 15.30. senza interruzione. Se l'esperimento andrà bene non viene escluso di estendere l'iniziativa anche nelle sedi periferiche.
Informiamo i nostri lettori che il prossimo numero di Milano 19 uscirà a metà gennaio. Anche la redazione va in vacanza. Buone feste.
a Milano 19 anche via amai! : molval19@pdsi.net
Raccolta del sangue a cura dell'AVIS
Domenica 14/12 presso la parrocchia Rosetum, via Pisanello 1; presso la parrocchia San Romano, via Falck 1
INDIRIZZI UTILI
Polizia
Soccorso Pubblico - Tel. 113 Commissariato via Novara, 199 - Tel. 48201900
Carabinieri - Tel. 112
Vigilanza Urbana via Quarenghi, 21 (solo di giorno) Tel. 38001850
Vigili Urbani (centrale) Te1.77271
Vigili del Fuoco Tel. 115
AEM Guasti gas Tel. 5255
AEM Guasti elettrici Tel. 3692
ENEL Guasti elettrici Tel. 38861
Acquedotto comunale Tel. 4120910
Pronto soccorso ambulanze Tel. 118
Croce Bianca via Betti, 62 - Tel 3085345
Servizio medico a domicilio (a pagamento) - Tel. 3883
Azienda USSL 41 sedi: via Castelvetro, 32 Tel. 330291 via Novara, 1 - Tel. 3329.744-745 via Quarenghi, 21 Tel. 33029.740-742
SERT - via Albenga, 2 Tel. 33029.740-742 Consultorio - via Albenga, 2 Tel. 33029.738
Ufficio Anagrafevia Quarenghi, 21Tel. 38000414 Consiglio di Circoscrizione (CdZ) 19 - via Quarenghi, 21 Tel. 38001531 - 3800153438001536-38001622
Motorizzazione Civile via Cilea, 119 - Tel. 353791
La redazione è aperta al pubblico il primo lunedì di ogni mese dalle ore 17.30. Telefono: 02 - 3539458 (segreteria telefonica)
anno XXI IVI
dicembre 1997 Direttore Luigi Volpe Rinonapoli Direttore Responsabile Marco Tadini Coordinatore redazionale Giovanni Farina Redazione Luciano Amato; Franco Balbo; Daniela Barzaghi; Michele Cianci; Leonardo Clcma; Ermes Cordaro; Giulio Fantuzzi; Bruna Fusi; Barbara Garlaschelli; Della Oppor, Edy Rulli; Giovanni Spinella; Lorena Tadini Progetto grafico e impaginazione Walter Molinaro Fotoreporter Marco Tadini Amministrazione Silvana Ciarmoli UNA COPIA L 2.000
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AREE DEGRADATE
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CHE FARE DELLA "ROTONDA"? CENSIMENTO
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dicembre 1997 pagina 2 Oa peAtì clgU
CI scnvonom iriviaréléjít:ére firmate a: Reélazfone‘difilitario19 nini101/B nano FARMACIE DI TURNO Zona Ovest Mese di dicembre 1997 e gennaio 1998 dalle ore 8,30 alle ore 21,00 AUMENTO TASSA RIFIUTI da venerdì 5 dicembre a giovedì 11 piazza Bolivar 11 - via Zurigo 14 - piazza Selinunte 3 - corso Sempione 5via Trenno 15
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ORARIO CONTINUATO ALL'ANAGRAFE CENTRALE
Mia Mare'« Incontro con Ada Negri
Le nostre autrici ea scrittrice dee Vajomt Å o et, Å ÅÅÅ o Å Å *O*
ogliamo parlare in questa puntata, di un'autrice poco nota, il cui nome ha preso risalto, per noi che non siamo specialisti, il 9 ottobre scorso, quando la RAI ha mandato in onda quello spettacolo straordinario che è "Il racconto del Vajont - Cronaca civile di un olocausto".
A cura di Bruna Buttafava
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Il pezzo è un lungo monologo, frutto delle riflessioni di Marco Paolini su un disastro di portata nazionale avvenuto nel 1963, ma che egli, allora bambino, non ha compreso immediatamente in tutta la sua entità. Poi, partendo dagli scritti di Tina Merlin e di Mario Passi, e via via di altri autori, ha seguito un percorso che
E così fu per secoli. O il geologo austriaco, che durante i lavori della diga accetta l'incarico di stendere un resoconto sullo stato reale del Monte Toc, minacciato dagli invasi selvaggi. O la faccia dei mandriani discendenti dai superstiti Cimbri, che si vedono fare il "carotaggio" geologico nell'orto...
Tutta la prima parte della recita è uno spasso, pur nel presentimento di qualcosa che sta per arrivare, ma la vita quotidiana continua nonostante tutto. Ma poi entrano nella rievocazione i nomi dei paesi che "stavano sotto" alla
diga: Longarone, San Martino, Spesse e tutti quelli travolti dall'onda provocata dal Monte Toc,
ginocchia. Paolini ha voluto conoscere tutto, ha letto tutto in proposito, la bibliografia è cospicua e non stiamo qui a citare, ma Tina Merlin oltre che "dopo" aveva scritto, e lei sola a quanto pare, anche "prima" del disastro.
Fin dal novembre 1960 - febbraio 1961 essa ha scritto una serie di articoli che mettevano in guardia sui pericoli di quella costruzione, anticipando quelli che sarebbero stati i termini del Vajont.
Le denunce la portarono in tribunale: era donna, e perché non si occupava di cose femminili? Le cose che scriveva volevano accusare alcuni potenti? Era una donna che scriveva sull'Unità, foglio di partito, ecc.
Venerdì 12 dicembre la Biblioteca Rionale Gallaratese e il Salotto della Poesia di via Kant 5 hanno il piacere di presentare il Primo Quaderno del Salotto con la lettura e il commento de "I Canti dell'Isola" di Ada Negri. Nella stessa serata, che inizierà alle ore 20.30, sarà presente la poetessa Patrizia Angelini, che leggerà la sua raccolta di liriche intitolata "Parole dettate".
Il Salotto della Poesia ha di recente dato vita a un'altra manifestazione presso la Biblioteca, il
31 ottobre scorso, per festeggiare l'uscita del volume "Vorrei..." opera prima di Wanda Bertacca Dalla Villa, residente della nostra Zona. Molte socie del Salotto si sono improvvisate lettrici ed hanno recitato con molto sentimento e partecipazione le liriche più significative, tutte presentate e commentate dalla conduttrice Doriska, infaticabile animatrice di queste manifestazioni culturali. Per la serata del 12 dicembre, l'invito è per tutta la cittadinanza in particolare per coloro che amano arte e poesia. L'ingresso è gratuito.
ATTIVITÀ DELLA BIBLIOTECA RIONALE GALLARATESE
presso la Biblioteca Rionale Gallaratese di via Qaurenghi 21, dal 13 dicembre 1997 al 3 gennaio 1998 si terrà una mostra intitolata: Racconti veneziani. Dipinti a olio e grafiche di Guido De Rossi, a cura di Mimma Pasqua. L'inaugurazione avverrà il 13 dicembre alle ore 18. I gatti veneziani e la Chiesa della Salute, nell'opera di Guido De Rossi. I gatti sono quasi sempre presenti sulle scene del teatrino veneziano..Gatti dal sorriso sornione con l'aria di chi non si lascia imbrigliare da lusinghe e assicurazioni. Spiriti anarchici, pronti a tirare fuori la parte felina quando qualcuno attenta alla loro libertà. Venezia come paesaggio dell'animo, ha i suoi segni distintivi e significativi. La Chiesa della Salute ha sempre affascinato l'artista, forse sfidato dalla complessità della sua pianta, dal gioco continuo delle volute. Lo stile barocco della Chiesa e il carattere dell'artista si esaltano in
una ripetizione che, lungi dall'essere ossessiva, ha il sapore di una relazione affettiva. Come chi non si stanca di rimirare l'oggetto amato per ritrovarvi sempre nuovi e insospettati caratteri. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 23 il sabato dalle 9 alle 20. Ingresso libero.
lo ha portato al "suo" Vajont, quello che da qualche anno viene proposto in concomitanza con l'anniversario (e questo era il 34° ) perché Paolini "non riusciva a vergognarsi da solo di aver ignorato il Vajont per tanto tempo".
In questa riflessione va associato il nome di Gabriele Vacis, Gerardo Guccini, Alessandra Ghiglione, il Comitato dei Familiari delle Vittime del Vajont, il Cimes di Bologna e l'associazione Tina Merlin: ne è nato questo toccante brano teatrale fatto di impegno civile, una delle esperienze più sentite anche per le Scuole di Arte
Drammatica.
Favolosi i pezzi di costume: un drappello di personaggi veri prendono corpo dalle descrizioni e dalle mimiche come se fossero lì davanti, sulla scena.
I Cimbri, popolo nomade scacciato da tutti, che si mettono in salvo inseguiti dai Romani e poi si infilano su per l'erta valle (un paese si chiama infatti Erto) pensando: "Se stiamo buoni, qui nessuno ci tocca".
che è franato nell'invaso.
L'acqua ha scavalcato ogni ostacolo, anche se la diga ha retto, ma era così tanta che ha spazzato dalla valle sottostante ogni segno di vita. Presentandosi, da lontano con un fragore terrificanti, allagando e travolgendo paesi, boschi, alberi, animali, e vite umane, la massa d'acqua alta quasi cento metri non ha risparmiato niente e nessuno. Lungo il Piave per giorni e giorni i volontari postisi a pettine sulla corrente hanno ripescato cadaveri di gente di ogni età, per dar loro pietosa sepoltura e perché qualcuno potesse dar loro un nome.
Qualcuno, poteva prevedere quel disastro? Ecco che esce il nome della scrittrice e giornalista Tina
Merlin: e proprio leggendo il suo libro "Sulla pelle viva", e siamo già negli anni Novanta, che nell'attore Paolini scocca la scintilla che lo induce a fare con il Vajont del "teatro vero", con fatti veri, una tragedia veramente accaduta, una disgrazia così immane che il solo pensiero di raccontarla con arte (e non solo come cronaca) può avergli fatto tremare le
E "dopo", a cose avvenute? Ma signora, ci sono i morti, per favore! E già, ci sono stati i morti. Duemila sono stati i morti, 895 le case distrutte, 200 le fabbriche cancellate. Un'onda da diluvio universale senza un Noè che facesse in tempo a costruirsi l'arca. Quella che aveva parlato, ma sì, prima, era solo una donna... Trentaquattro anni dopo, Paolini ci dice che il Vajont non va dimenticato, e lo spettacolo che ne è derivato è così bello che ci auguriamo tutti che in altre occasioni venga rimesso in programma. E Tina Merlin?
A qualcuno il suo nome è familiare: un esempio. Da Radio Tre Lampi d'autunno, la trasmissione del pomeriggio di intrattenimento culturale, e dell'ultima settimana d'ottobre il consiglio per una lettura: di Tina Merlin, sì, la scrittrice del Vajont (ecco che è conosciuta!) suggeriamo "La casa sulla Martinaga" per questo, questo e quest'altro motivo. Benissimo. Prendiamo nota, ringraziamo e diffondiamo il consiglio, della cui validità non dubitiamo.
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ottobre 1963. Il crollo della diga del Vajont
Santa Maria della Salute - Venezia Esterno della chiesa voluta dal senato veneziano in onore della Vergine per la cessata pestilenza del 1630. Fu iniziata nel 1631 e consacrata nel 1687.
Centrale Termica Gallaratese G2 PER LA SECONDA
VOLTA 4700 "INVITATI" AL TEATRO NAZIONALE
Calo nella partecipazione degli inquilini in affitto - 1360 milioni di investimenti in due anni Eletto il nuovo Consiglio Previste visite guidate alla Centrale Termica
LI 11 ottobre al teatro Nazionale si è tenuta l'assemblea del Condominio Centrale Termica Gallaratese G2. All'assemblea, presieduta da Claudio Gorla, erano presenti (o rappresentati) 2822 unità immobiliari, il 57% circa dei millesimi. Si è trattato della sesta Assemblea dalla nascita del condominio, ma questo non giustifica il calo delle presenze, soprattutto degli inquilini, in affitto, dell'ALER e del Comune di Milano. A questo proposito i sindacati degli inquilini SUNIA e SICET ricordano che Regione, ALER e Comune stanno per portare in porto decisioni, che, sebbene contrastate dai sindacati, richiedono in ogni occasione la partecipazione degli inquilini.
L'assemblea ha, tra l'altro, confermato come amministratore, Marzio Belloni (1 voto contrario), così come confermato è stato l'orientamento a portare fino in fondo la vertenza con la Policarbo. Comunque il primo punto dell'O.d.G. è stato i Regolamento, finalmente approvato (dopo gli interventi di Rotelli, Cornali e Cardì), con l'avvertenza che sarà l'esperienza a dire se saranno necessarie modifiche, di cui discuteranno le prossime assemblee.
Iniziative della Coop Labriola
Impegno concreto dei soci per finanziare la costruzione del "cuore" del giardino aperto di via Falck.
Approvati anche (dopo gli interventi di Fraschini, Spiezia, Medas, Rotelli e Fumagalli) il Bilancio Consuntivo 96-97 ed il Preventivo 97-98 (10.093.400.000 di lire), che prevede altri 600 milioni di investimenti (che si aggiungono ai 762 del 96-97) e, cautelativamente, considera l'eventualità di un aumento del prezzo del metano del 10%. Il che porterà il costo del riscaldamento a circa 22.400 £/mq per i proprietari, mentre restano confermate, per chi è in affitto, le 17.500' £/mq (nell'ultimo consuntivo ricevuto, quello datato 2.12.96 per la gestione IACP 93-94, gli inquilini pagavano 26.113 £/mq!).
E' stato infine eletto il nuovo Consiglio del Condominio che è così formato: per i condomini: Palmieri, Gorla, Bovisio, Brunello, Donà, Carrara, Calla, Cassina, Clema, Barbieri, Campanile, Tartaglia, Sirtori, Piana, Santambrogio, Mureddu, Fadini, Sardena, Lonati, Fradegrada, Bellinzoni, Refatti, Villa, Spiezia, Castellazzi e Saita; per il SUNIA: Busato, Cecire, Fabbiano, Giannini, Magatti, Poletti, Serangeli e Simoni; per il SICET: Armocida, Giannella, Lefous, Fanfani, Pomiato, Motta e Mani; per l'ALER: Migliavacca; per il Comune: Pedone; per l'ISU: Bini Restano poi da segnalare formalmente all'Amministratore, da parte delle Autogestioni, i propri rappresentanti.
Isoci della Cooperativa Labriola si sono impegnati concretamente per finanziare la costruzione del "cuore" del Giardino Aperto di via Falck. I lavori sono iniziati lo scorso ottobre, come abbiamo riferito sul nostro giornale nel numero scoso, e termineranno agli inizi del prossimo anno. Le condizioni di pagamento della costruzione prevedono una rateizzazione abbastanza lunga, alla quale si farà fronte con i proventi dell'attività sociale, ma i Soci della Cooperativa vogliono sin d'ora raccogliere quanto più denaro possibile per abbreviare i tempi di estinzione del debito. Nell'affollata assemblea dei Soci, svoltasi il 14 novembre scorso, per discutere proprio questo argomento, si sono deliberate molte e diverse iniziative per raggiungere l'obiettivo.
L'iniziativa sicuramente più importante, anche per il significato sociale che esprime, è l'impe-
gno dei singoli Soci di sottoscrivere il prestito lanciato dalla Cooperativa Labriola. Si tratta di un prestito infruttifero biennale e rinnovabile al quale si aderisce anche con versamenti rateali, di qualsiasi importo.
La raccolta è già iniziata e interesserà gli oltre duecento soci della Cooperativa. Una seconda iniziativa è il lancio di una sotto-
scrizione a premi di cartelle di lire 10.000 l'una.
Su proposta del Consiglio di Amministrazione l'assemblea ha deliberato anche l'attività sociale del prossimo anno, che sarà arricchita con alcune iniziative per le quali ci sono molte richieste.
Il Giardino Aperto sarà opportunamente attrezzato per accogliere i bambini, accompagnati dai loro nonni o dai genitori; il campo da tennis sarà reso disponibile per gli appassionati; inoltre la Labriola organizzerà un ciclo di incontri nel corso dei quali, alla presenza di esperti, saranno approfondite questioni che interessano tutti i cittadini come le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione di appartamenti di proprietà o di interi stabili, i diversi aspetti della gestione del condominio ed altre ancora.
Infine l'Assemblea ha deliberato di diffondere un documento informativo tra tutti i cittadini del quartiere per fare conoscere meglio il Giardino Aperto e sollecitare l'adesione di nuovi soci sostenitori.
Il prossimo anno sarà molto impegnativo per la Cooperativa Labriola e i suoi soci stanno dimostrando di volerlo affrontare con determinazione ed impegno.
Nelle immagini di Marco Tadini l'avvio del cantiere e i primi lavori di scavo del perimetro della nuova sede della cooperativa Labriola in via Falck che si prevede pronta per la primavera del 1998. La struttura polivalente offrirà nuovi spazi e servizi ricreativi, culturali e sociali per i cittadini del quartiere
dicembre 1997 rdIL..^14.0) pagina 4
A. Serangeli
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La piesiclenza dell'assemblea
liega nazionahe Coopeti uve e mutue Comporli° Cadere ~o
dicembre 1997 pagina 5 111101 ILAMOINIII€» DA MERCOLEDI 3 DICEMBRE ONTRO COMMERCLIWE IMOLA VIA QUARIN0111, 23 DOPO 35 ANNI DI ATTIVITA" CH UDE s 011A 10 i ! CAUSA CESSIONE ATTIVITA' PELLE PELLICCE E ABBIGLIAMENTO AIUTO TUO I (ESTIVI ORARIO CONTINUAI° 9 00 - 20.80 FENDI. JEANS roccobarocco AVIREX U.S.A. RIBASSI nem AL 70%
dicembre 1997
"La porta del cuore"
In via Appennini, 147 è nato un nuovo Centro Anziani Socioculturale
Per chi svuota la campana
Troppo spesso colgo situazioni di disordine e di degrado nella mia Milano come quelle riprodotte nella foto: montagne di cartacce o di vetro posate ai piedi delle campane AMSA per le raccolte differenziate di carte e bottiglie. Il contenitore è stracolmo ed il cittadino non trova altra soluzione che adagiare il pacco che si porta da casa ai piedi della inospitale campana. Credo che il Comune e l'AMSA abbiano il dovere di evitare questo sconcio e ricercare insieme una soluzione. Ho vissuto 11 anni in Pennsylvania (U.S.A.) ed ho lavorato in aziende di ricerca impegnate proprio per il miglioramento dell'ambiente urbano e la qualificazione dell'esistenza umana. Forte dell'esperienza acquisita in un paese avanti a noi almeno 30 anni mi permetto di dare, con molta umiltà, alcuni suggerimenti. Una prima soluzio-
ne potrebbe essere quella di porre nelle vicinanze della prima campana una seconda campana anche di pari volumetria. Una seconda soluzione, di recentissima scoperta, potrebbe essere lo svuotamento dell'unica campana in tempi più ridotti. Questa seconda mia proposta, tecnicamente rivoluzionaria, è stata inventata solo recentemente dal Professor Pulinett dell'Università Harvard ma ha già riscosso moltissimi consensi. Capisco che a Milano, malgrado l'efficienza della giunta, non risulterà facile accettare questi suggerimenti "venuti" dall'estero, come non sarà facile farli assimilare a chi di dovere. Credo però che con dei corsi di apprendimento mirato, in tempi brevi, anche le modeste intelligenze nostrane possano fare progressi eccezionali. Negli U.S.A. ha funzionato!
LA.MA
Dal 15 settembre in via Appennini, 147, è nato il Centro Anziani Socioculturale "La porta del cuore". Questo nuovo Centro ha assorbito quello comunale di via Betti 20 diventando una associazione che si autogestisce in tutto e per tutto, salvo avere la locazione di una parte della ex scuola materna. Il nuovo Centro è dotato di un ampio salone, di un bar, di una vasta sala, dei servizi e di un ufficio. Viene diretto da un Comitato di Gestione che vede presidente Liana Frances-chi, vice presidente è Lina Magnani, Giuliano
Pagani segretario, Dorina Albanese e Emma Facchi consiglieri, Tullia Man-zotti rappresentante sindacale e Ester Rassatti animatrice socioculturale. Il Centro è aperto tutti i giorni, salvo il giovedì e la domenica dalle ore 15 alle 18,30, molte sono le attività che vengono svolte, come gite, visite guidate, corsi di canto e di ginnastica ed altro. Nelle ampie e spaziose sale ogni giorno centinaia di soci trascorrono il pomeriggio giocando a tombola a carte ed altri giochi di società.
Una volta al mese si svolge una simpatica manifestazione chia-
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mata "Pizza insieme" dove tutti gli iscritti trascorrono il pomeriggio lietamente mangiando pizza e pasticcini. Il sabato pomeriggio invece è sempre dedicato al ballo. Sono in programma altre attività che verranno svolte nel corso del prossimo anno. Tutti gli anziani possono iscriversi e partecipare alle varie attività.
L'iscrizione annuale al Centro costa L. 10.000 e ci si rivolge direttamente in via Appennini 147. •
M.T.
Nella foto il salone e un gruppo di iscritte al Centro
CENTRO SPORTIVO E SOCIALE DI QUARTIERE
Presentato all'assessore allo Sport e giovani il progetto proposto da La Comina.
prima di tutto, anche noi come "volontari" al servizio della gente, vogliamo formulare i migliori auguri per l'avvio dei lavori che daranno finalmente una sede degna alle attività della Cooperativa Labriola. Poi, per mantenere l'impegno di tenere sempre aggiornati i nostri concittadini sugli sviluppi del progetto, diamo le notizie più recenti della vicenda. Un altro passo sulla strada che speriamo porti alla realizzazione del "Centro" è stato compiuto: lunedì 27 ottobre '97: siamo stati ricevu-
ti a Palazzo Marino dall'assessore allo Sport e Giovani Dott.
Scalpelli, al quale abbiamo sottoposto gli elaborati del Progetto per cui stiamo lavorando da quasi due anni.
Durante l'incontro con l'Assessore, abbiamo evidenziato le finalità che ci hanno indotto ad avviare questo progetto e il Dott.
Scalpelli ha mostrato di apprezzare l'idea di dotare la nostra zona di una struttura che costituisca per la gente del quartiere, un punto di ritrovo e di attività sportiva.
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D'altro canto questo è ciò che ci aspettiamo dai nostri amministratori: accogliere e soprattutto realizzare i servizi che mancano sul territorio anche per non lasciare, nelle periferie come la nostra, spazi inutilizzati che non ci rassegneremo mai ad abbandonare alla sempre possibile speculazione o al degrado.
Ora però ci è stato detto che dovremo attendere la fine di novembre quando sarà pronto il "regolamento", attualmente in elaborazione, che stabilirà le condizioni e le procedure necessarie per l'attuazione dei progetti. Non ci nascondiamo certo le difficoltà che incontreremo su questa strada ma la volontà e l'impegno non ci mancheranno, soprattutto, non ci stancheremo mai di ripeterlo, se potremo contare sul sostegno della gente che alla fine potrà usufruire di questo nuovo servizio nel Quartiere. Perciò da parte nostra, seguiremo sempre con attenzione l'iter della vicenda e non mancheremo, come sempre, di aggiornarvi sugli sviluppi relativi.
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SI FARÀ IL PARCHEGGIO DI MOLINO DORINO?
Dopo le polemiche in merito alla proposta comunale di far parcheggiare le auto sui marciapiedi, ci si è chiesti perché non siano ancora iniziati i lavori per i parcheggi di Quarto Oggiaro, Molino Dorino, e in viale Caterina da Forlì. Stando a quanto letto sui giornali cittadini, si scopre che da mesi tutto è pronto per avviare le procedure di appalto, inoltre la
Regione ha già ricevuto i soldi dal Governo, ma ne ha ritardato il finanziamento sostenendo che i fondi non erano stati inseriti in modo corretto nel bilancio. Dopodiché la Regione ha garantito lo sblocco dei finanziamenti entro i mesi di ottobre-novembre, ma non solo questo non è avvenuto, ma nell'assestamento del bilancio le voci riguardanti i parcheggi sono sparite.
VIA BETTI, UN LAVORO NON PERFETTO
vevamo pubblicato in un precedente numero del iornale la notizia della sistemazione del terreno abbandonato da oltre trent'anni in fondo alla via Betti, la notizia è vera ma ci è stata contestata da diversi cittadini abitanti nella Zona la qualità delle opere realizzate Viene rimproverato dai residenti, relativamente ai lavori effettuati,
il fatto che questi hanno favorito, sopratutto nei giorni di pioggia, il formarsi di vaste pozzanghere nei vialetti asfaltati e senza cordoli. Tutto ciò ha prodotto possibili pericolosità nel terreno che è diventato "molle" e chi si è azzardato, per evitare le pozzanghere, ad attraversarlo è sprofondato con grave rischio personale oltre che essere costretti poi a mandare in lavanderia i vestiti .
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APPARTAMENTI A S. SIRO PER POLIZIOTTI
Il vicesindaco De Corato ha consegnato al prefetto Roberto Sorge l'elenco di trecento alloggi che verranno assegnati ad esponenti delle forze dell'ordine nei quartieri in cui la convivenza è piuttosto difficile a causa dello spaccio di droga e della microcri-
minalità. Una parte di questi alloggi sono stati individuati nelle vecchie case di S. Siro. Sarà interessante vedere quanti poliziotti accetteranno di entrare in appartamenti che vengono normalmente rifiutati dai cittadini perché in pessime condizioni.
E' nato il G.A.T.
I15 ottobre scorso è stato costituito il G.A.T. (Gruppo Artistico Torrazza), grazie alla Coop. Torrazza, che ha offerto il proprio spazio di via Borsa ad un gruppo di persone desiderose di apprendere ad esprimere i propri sentimenti attraverso l'arte pittorica.
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/1 29 novembre dalle ore 9 alle 14 presso la sala Consiliare del CdZ 20 in piazzale Accursio si è tenuto un Convegno organizzato dalla associazione "Vivi e progetta un'altra Milano". Tema del convegno: "Dai cittadini per i cittadini. Una nuova metropoli". Al convegno erano invitati oltre ai cittadini, Amministratori del Comune di Milano, di Pero e
L, agitazione nelle scuole superiori è continuata anche nel mese di novembre, così per una settimana è stato autogestito il liceo scientifico Vittorio Veneto. I motivi
Rho, della Provincia, della Regione, forze politiche, sociali, sindacali e l'Ente Fiera.
Il dibattito si è sviluppato sugli aspetti creati dal nuovo padiglione fieristico al Portello e sul progetto di trasferimento di una parte della Fiera Campionaria a Rho-Pero.
I cittadini hanno stigmatizzato l'assenza dal dibattito degli assessori del Comune di Milano.
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delle agitazioni in corso nelle scuole milanesi dipendono dal giudizio negativo sul possibile finanziamento delle scuole private e dalle proposte di riforma scolastica.
Il gruppo, in parte già formatosi negli anni scorsi, è guidato da Bruno Luzzi che offre la propria cultura artistica a chiunque desideri apprendere o affinare le proprie capacità artistiche.
Gli allievi ringraziano, come sempre, Bruno Luzzi, ma soprattutto desiderano applaudire alla disponibilità della Coop Torrazza che ha aperto questo spazio culturale, concedendo agli allievi la massima libertà di rendere l'ambiente ancora più accogliente ed adatto allo scopo.
Ci auguriamo che questa nobile iniziativa sia un esempio per altre organizzazioni.
Infatti nel nostro quartiere non mancano gli spazi, ma forse solo la volontà di favorire quegli aspetti culturali di cui gli abitanti sentono un gran bisogno. Il GA.T.
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La Castagnata in piazza Monte Falterona
iù di 70 persone (anziani adulti e bambini di almeno tre continenti) hanno dato vita sabato 18 ottobre 1997 alla III Festa nei cortili della Zona 19. La bella occasione di incontro, voluta dal Forum di Zona 19 ed organizzata dal CPS 1931, dal Sert e dal Sicet, con contributi del CPS 19/I, si è svolta nel cortile di piazza Monte Falterona 3, il sabato pomeriggio. La castagnata multietnica si è giovata del sole di ottobre, della bella musica "live" di Donato, di più di 35 chili di caldarroste, di torte e bevande e, soprattutto, della spontanea adesione della gente della Zona: gli abitanti del caseggiato e dell'intorno hanno animato la festa rinunciando alla consueta cautela che tiene lontani. E' stato piacevole vedere per-
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sone molto diverse per età, provenienza e desideri, affollare lo spazio interno tra gli alberi, dove improvvisati caldarrostai si muovevano tra profumi di castagne e vin brulè, musica e risate dei bambini.
Per quel pomeriggio il cortile, solitamente luogo di solo passaggio, è tornato alla sua naturale vocazione di luogo d'incontro: una piccola ma significativa trasformazione che vorremmo contaminasse i nostri ambienti di vita e di lavoro. Il Forum di Zona 19, nato dal desiderio di un'efficace integrazione tra le varie realtà del territorio, istituzionali e non, riproporrà queste occasioni di festa nel nostro quartiere a partire dalla prossima, sabato 20 dicembre... In quale cortile? ... lo scoprirete guardandovi intorno!
CANCELLIAMO I CANCELLI
egambiente, ACLI, i giovani della sinistra hanno indetto un torneo di calcio con festa finale nella piazza Vetra. La manifestazione è contro l'iniziativa della Giunta comunale che ha deciso la recinzione di piazza Vetra. Sulla recinzione sono sorte molte polemiche e gli organizzatori della manifestazione calcistica dicono che i cancel-
LI 8 novembre pomeriggio al Palalido si è tenuto un convegno del movimento Umanista dedicato alla città e a tal proposito, il movimento fa
li e le telecamere non risolvono il problema della sicurezza, della tossicodipendenza e della riqualificazione dell'ambiente.
I 3 miliardi stanziati per la recinzione possono servire per altre iniziative come la promozione di lavori socialmente utili; la istituzione di una commissione antimafia, percorsi culturale e ludico-sportivi nei parchi milanesi.
sapere: "Milano ha un cuore. Si tratta solo di trasformare la sensibilità in una forza sociale con cui i razzisti, ingiusti e potenti, dovranno fare i conti".
Centro Lavasecco Trenno
Gfunta al quarto anno e malgrado la pioggia la festa ha ottenuto, un grande successo. La pioggia è diventata ormai tradizionale alla 4 Festa del ringraziamento tenutasi il 10 novembre scorso a Trenno.
Questa festa, che in campo nazionale è al suo 47° anno di vita, è una giornata dedicata a tutti gli agricoltori italiani da parte della Chiesa italiana; quella di Trenno, organizzata da don Antonio Oltolina e realizzata con le aziende di Trenno e dei dintorni, è giunta al suo quarto anno di vita.
Iniziata alla 10.30, nella chiesa di S. Giovanni in Trenno, don Antonio con la sua capace e semplice oratoria ha messo in evidenza gli obiettivi che la chiesa si pone in questa giornata, come quelli di conciliare ed esaltare il lavoro agricolo e l'ambiente. "Guai a non rispettare la natura" ha detto don Antonio, "l'uomo se non prende coscienza del valore agricolo e ambientale è destinato a scomparire".
Dopo l'intervento del parroco, gli agricoltori di Trenno si sono avvicendati all'altare portando artistiche composizioni di prodotti della terra, compreso un gallo e una gallina, che non hanno mancato di far sentire la loro voce.
Queste composizioni sono poi state messe in vendita all'asta, sulla piazza della chiesa, e il ricavato è andato per rinnovare il portone centrale della chiesa stessa. Questa iniziativa cade in un momento in cui i problemi della agricoltura a Milano sono al centro di un vasto dibattito,
avendo presente che a Milano esistono 210 aziende agricole, ma essere agricoltori nel nostro territorio significa svolgere una attività fra enormi difficoltà. Il lavoro agricolo oltre che impor-
che il Comune di Milano è proprietario di 78 cascine che sono minacciate di essere destinate ad altri usi invece che all'agricoltura.
Ad evitare quanto accaduto nel
tante è anche insostituibile per la salvaguardia del territorio. Non si può dimenticare ad esempio
passato, si deve garantire agli agricoltori, che non verranno più effettuati, espropri o sfratti. neppure durante le fasi transitorie di definizioni dei Piani d'area e dei Piani regolatori.
Ritornando alla festa, nel pomeriggio, alle ore 16, presso l'oratorio si è tenuto uno spettacolo di canzoni popolari, eseguito dal coro delle mondine AUSER di Melegnano, diretto dal maestro A. Bozzetti e intervallate da poesie e canzoni in milanese, eseguite dal cantautore e poeta Alberto Bega, che hanno ottenuto un notevole successo.
Nelle foto i diversi momenti della bella festa: la chiesa, la funzione religiosa e il momento della consegna delle composizioni all'altare, la folla dei cittatini e dei contadini che ha riempito la piazza di Trenno.
MOVIMENTO UMANISTA AL PALALIDO
dicembre 1997 MI 1—AANÌ pagina 8
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dicembre 1997
Servizio per la salute mentale
Appello da "La Luna nel Pozzo"che opera nel campo della salute mentale da ben 16 anni in via Appennini, aiutiamola.
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Iniziativa peri terremotati
Di fronte alla tragedia che ha colpito le popolazioni dell'Umbria e delle Marche, l'AUSER Nazio-nale si sta adoperando per portare aiuti concreti.
Il programma prevede la costruzione di un "Centro Sociale", una "Scuola Materna" e di un "Ambulatorio" da inserire in una località nei pressi di Foligno.
La località sarà precisata dalla Protezione Civile in base al luogo di maggiore necessità.
L'AUSER di Milano, e quindi anche AUSER 19, hanno aderito
all'iniziativa invitando tutti i Soci a partecipare, con un sostanziale contributo, per il raggiungimento di questi obbiettivi.
A tale proposito sono in vendita presso le nostre sedi (vedi testatina) buoni di sottoscrizione di £.2.000 che ognuno potrà acquistare in base alle proprie possibilità. Ci auguriamo siano numerosi i partecipanti a questa iniziativa umanitaria.
PS. A pochi giorni dal lancio della sottoscrizione AUSER 19 ha già raggiunto il milione di lire.
Spettacoli teatrali a prezzi concordati
Teatro Franco Parenti:
Teatro della 14°:
Teatro Manzoni:
Teatro Nazionale:
dal 9/12 "Indagini di un cane"
dall'11/12 "Tecoppa strascée" fino al 21/12 " A che servono questi quattrini" dal 27/12 " C'è un uomo in mezzo al mare"
dal 27/12 "Rumori fuori scena" con Gaspare e Zuzzurro.
Noi siamo un Gruppo di Volontariato che da molti anni è impegnato nel campo della salute mentale in Zona 19 a Milano. Siamo un insieme di persone: uomini, donne, giovani e anziani. Fra di noi alcuni sono utenti di sevizi psichiatrici, altri sono familiari e altri ancora volontari.
Il Gruppo 180 è nato nel 1979, anno in cui è stata approvata la "Legge 180" che è la legge di rifondazione del servizio psichiatrico italiano.
Più tardi, nel 1987 il Gruppo 180 ha reso più completo il proprio ruolo con la fondazione e la promozione della Cooperativa Sociale "La luna nel pozzo". Attualmente siamo presenti quotidianamente con attività, laboratori, servizi, occasioni di incontro, iniziative varie, ma la cooperativa per Io scarso interessamento degli enti pubblici rischia, se non aiutata finanziariamente, la chiusura. Per il nostro buon funzionamento, per la qualità della nostra impresa, per garantire l'informazione a tutti e per la verifica dei risultati raggiunti, noi riteniamo che sia indispensabile promuovere seminari e corsi formativi sull'argomento della salute mentale e delle leggi che regolano la psichiatria. Tutti, anche chi è già impegnato da anni in questo campo, hanno bisogno di imparare o di rinfrescare la propria conoscenza relativa alle Leggi che regolano la psichiatria: per
conoscere le possibilità che le Leggi offrono; per essere al corrente dei diritti che sanciscono; per riflettere ai limiti delle Leggi attuali; per verificare il loro grado di attuazione nonché le inadempienze istituzionali; per
Cooperativa "La luna nel pozzo" e del "Gruppo 180" via Appennini 165 - Milano tel 3538680 - Metropolitana linea 1 Molino Dorino - Bus 69-68 Sabato 13 dicembre 1997, dalle ore 9,45 alle ore 12,30 si terrà un
sapere a chi rivolgersi per essere tutelati; per sapere cosa cambierà con l'entrata in vigore delle nuove Leggi regionali. Esperti del settore e amici, ci aiuteranno a meglio comprendere le Leggi, insieme avremo modo di discutere e di chiarire eventuali punti oscuri per essere informati e per saper agire se insorgono momenti di emergenza. Un corso si terrà nella sede della
incontro: utenti, familiari, volontari e operatori in occasione della mostra mercato Natalizia, con la partecipazione del dott. Luca Maudia del CPS 2° Zona 19 con rinfresco. Vi aspettiamo numerosi.
Per il Gruppo 180
Maria Szalai
Lisi Vallardi
Olga Gambaro
Pomeriggio d'augurio per il '98 ASAF: Associazione Speranza Africa
Appuntamento Appennini 103 e per il nuovo Anno. zione del soggiorno
mercoledì dove di Capodanno
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Per conoscere meglio il "Continente Nero"
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L'"Associazione Speranza Africa" è nata nel 1995 a Milano per aiutare le zone più povere dell'Africa centrale, ma anche per portare in Europa una cultura diversa: la cultura di un continente a noi sconosciuto.
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Come da statuto l'associazione promuove la ricerca di nuove forme di cooperazione tra Africa ed Europa per lo sviluppo autogestito. Si propone di raggiungere questo fine non attraverso teorie, ma mediante le energie di uomini e donne che insieme intendono costruire pazientemente il futuro.
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siede qualche cosa di utile per il perfezionamento delle altre.
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Via B. Croce una precisazione
gr. Sig. Direttore Responsabile, nel suo "Mensile di informazione- politicacultura" MILANO 19- del mese di novembre 1997 ha pubblicato a pag. 6 in alto sul lato destro, un articolo, a firma siglata T.M., dal titolo "via B.Croce nuovo crocevia di degrado", con foto.
In esso, l'estensore, nel descrivere l'ambiente caratterizzato- a suo dire- dalla negativa presenza di nomadi e drogati, scrive che soprattutto nelle ore notturne, "presso il chiosco di bibite verso la via Chiarelli", stazionano decine di auto...con "automobilisti acquirenti della droga" che attendono, ivi trascorrendo il loro tempo, il contatto con i fornitori. Titolare del chiosco è la mia cliente sig.ra Galdo Flavia, che, con il proprio marito, gestisce l'attività, unica fonte di reddito per la propria famiglia composta da quattro persone, i predetti vivono nella zona da oltre venti anni, gran parte della loro attuale età. Non v'è dubbio che la descrizione giornalistica, i riferimenti precisi, accompagnati persino da una ripresa fotografica, la citazione esplicita del chiosco, sono oggettivamente diffamanti del buon nome e della reputazione dei miei clienti, del tutto estranei
Studenti medi e universitari in agitazione
ai fatti ed alle ipotesi delittuose del testo. Con la presente, nel loro interesse e per loro conto, diffido la S.V. in qualità di Direttore responsabile del foglio in questione, a voler con pari evidenza rettificare l'informazione, in modo da non inculcare nel lettore un ingiusto e lesivo apprezzamento dell'attività e della esistenza stessa del chiosco e dei suoi gestori.
I miei clienti, si riservano comunque di esporre querela all'Autorità competente e di chiedere il conseguente risarcimento del danno, non solo patrimoniale, che l'infondata notizia ha procurato alle persone ed alla loro attività. Distinti saluti.
Avv. O. Picciotto Crisafulli
Prendo atto della protesta fatta dai titolari del chiosco vorrei soltanto ricordare che nell'articolo ho citato il chiosco in quanto casualmente nelle vicinanze stazionano gli automobilisti citati nell'articolo. Quindi non era assolutamente nelle mie intenzioni alludere a un qualsiasi coinvolgimento dei proprietari del chiosco nei fatti citati.
La Luna nel Pozzo
Gruppo 180 di Volontariato
a nostra realtà da 16 anni opera sul territorio nel campo della salute mentale con funzioni di riabilitazioneprevenzione educative. E' conosciuta nella città, a livello nazionale e anche intenzionale. Siamo una cooperativa sociale, essenzialmente di volontariato, che abbiamo costituito e che gestiamo con scarsi contributi pubblici (Regione e Comune) e un contributo da Progetto Città Sane. Il rimanente proviene da finanziamento di sostenitori privati. Noi pensiamo che sia compito del volontariato promuovere e intraprendere attività e iniziative a favore dei disabili o dei più deboli, specialmente se innovativi, se non rientrano nelle funzioni dei servizi pubblici e privati, ed inoltre se sono sperimentali e verificabili.
Questo è quanto abbiamo fatto nell'intento di coprire, limitatamente alle nostra possibilità, un vuoto drammatico fra servizi o professionisti della salute mentale e la normale realtà sociale, giungendo, dopo diciassette anni, a poter proporre la nostra esperienza come una sperimentazione ripetibile.
Attualmente seguiamo gratuitamente dai dieci ai quindici utenti,
Nelle scorse settimane quasi la totalità degli studenti delle scuole superiori della nostra Zona hanno aderito alla protesta studentesca dilagatasi in molte città italiane. Manifestazioni, occupazioni, autogestioni e richieste di riforme. Ora nelle aule sembra tutto rientrato nella norma, ma i ragazzi promettono che dicembre potrebbe essere un mese molto "caldo" se il governo non darà loro risposte concrete. Per capire meglio la situazione, per sapere le loro ragioni di protesta, siamo andati ad intervistare Silvia Davite, coordinatrice provinciale dell'Unione Degli Stu-denti (UDS) medi.
Parola d'ordine: riforme e maggiori investimenti. Quasi la totalità degli studenti delle scuole superiori della nostra Zona hanno aderito alla protesta studentesca braio. In questo statuto chiediamo che ci sia il diritto allo sciopero, l'abolizione del sette in condotta e l'abolizione della sospensione, perché vengono usati dai Presidi come minacce per chi protesta...
D: Scusa, e se qualcuno commetti degli atti gravi o reati?
R: Penso che noi studenti, siamo cittadini anche dentro la scuola. Quindi in caso di reati esiste come per tutti la magistratura ed un codice civile e penale!
D: Riguardo il Consiglio d'istituto?
R: In generale si pensa che sia giusta, il problema è che i corsi di recupero non funzionano bene ed addirittura in alcune scuole mancano, producendo buchi incolmabili agli studenti che non possono premettersi lezioni private.
D: L'ultima domanda: dopo essere riusciti a rinviare di un anno il nuovo esame di maturità, come lo vorreste questo esame?
D: Silvia, come mai questa protesta?
R: Innanzitutto chiediamo al governo maggiori investimenti nell'istruzione pubblica da impiegare in strutture edilizie e difesa del diritto allo studio, mancano soldi per i cosiddetti "corsi di recupero" per i famosi debiti formativi mentre il governo pensa di stanziare soldi per le scuole private!
D: Perché non siete d'accordo?
R: La scuola pubblica cade a pezzi ci sono aule fatiscenti, c'è bisogno di biblioteche...e poi le scuole private per costituzione si autofinanziano con i costi già alti di iscrizione. Pensiamo prima a chi ha bisogno!
D: Oltre ai finanziamenti, quali sono, a grandi linee, le riforme che chiedete?
R: Stiamo aspettando ancora lo Statuto degli Studenti, che il ministro Berlinguer ci aveva promesso a feb-
che ci vengono inviati dai servizi psichiatrici territoriali. Da due anni, tuttavia, la paralisi delle istituzioni, in parte dovuta all'elaborazione e alla discussione della nuova Legge regionale, ha di fatto bloccato ogni tipo di contributi e la stipulazione di nuove convenzioni. Abbiamo quindi dovuto fare fronte ai nostri impegni con le sole nostre risorse economiche che, ovviamente sono insufficienti. Oggi ci troviamo in un momento critico. Dobbiamo in qualche modo chiudere la situazione di debito che emergerà alla chiusura del bilancio 1997 con il 1998, quando potremo finalmente ottenere le convenzioni già pronte per essere stipulate ma per le quali la Regione non ha ancora individuato il referente.
Questa è la ragione per la quale siamo costretti a chiedere un aiuto finanziario ai privati più sensibili alla realtà sociale che noi rappresentiamo. Dopo oltre sedici anni di impegno "sul campo" non vorremmo chiudere!
Coop. La Luna nel Pozzo a.r.l.
Il Presidente Romano Chiovini
Gruppo 180 di Volontariato
La Presidente Maria Szalai
Via Appennini 1631165
teL 3538680
R: Noi chiediamo semplicemente che vi sia una partecipazione paritetica degli studenti negli organi collegiali, cioè stesso rapporto numerico tra studenti e professori. Adesso gli studenti sono la metà dei professori negli organi di decisione.
D: Parliamo della riforma scolastica e didattica
R: Noi siamo d'accordo ad innalzare l'età scolastico, anzi andiamo oltre i 16 anni e proponiamo 18. Per quanto riguarda la riforma sulla didattica chiediamo che nelle materie di studio si introduca la contemporaneità rispetto anche alle nuove tecnologie emergenti. Chiediamo che la scuola venga aperta il pomeriggio e autogestita dagli studenti secondo la direttiva ministeriale 133 del 3 aprile 96. Stiamo aspettando la firma sui decreti attuativi della legge Bassanini per la realizzazione dell'autonomia gestionale di ogni istituto.
D: Come è l'umore tra i ragazzi, cosa ne pensano dei debiti formativi?
R: Innanzitutto penso che sia stata da parte di noi studenti una grande conquista far capire al governo che sarebbe stato illogico introdurre un modo di esame completamente nuovo con didattiche nuove ad anno scolastico avviato, avrebbe messo a disagio non solo noi alunni, ma anche i professori. Noi siamo contrari alla terza prova sotto forma di quiz, siamo favorevoli ad una commissione interna con tutti i professori e un presidente esterno. Non siamo d'accordo con il portare tutte le materie oralmente, ma pensiamo piuttosto ad una tesina interdisciplinare da sottoporre e discutere all'esame. Comunque penso che sull'argomento dell'esame finale ci sarà molto da discutere da entrambe le parti e comunque non rimane il problema fondamentale, anzi... io direi che non si può cominciare a riformare la scuola dal punto finale, cioè, l'esame, forse sarebbe meglio riorganizzarla nei programmi e nei contenuti della didattica affiancando loro una gestione autonoma e più democratica. Balbo Franco
Doppio stipendio agli assessori
Gli assessori comunali che dal 1 agosto ricoprono il ruolo di commissari nei 14 Consigli di Zona che non sono riusciti ad eleggere il presidente, percepiscono circa 2 milioni e 500 mila lire al mese da aggiungere allo stipendio percepito come assessori comunali. Si tratta dello stipendio che spetterebbe al presidente del CdZ. In Consiglio comunale su questo aspetto si sono avute accese discussioni e le opposizioni hanno chiesto agli assessori interessati la rinuncia a questo discutibile privilegio.
notizie dai qua PERSONAL COMPUTER (1.150.000* ( 1.200.000* con INTEL P133) lir 4, [ zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBACONFIGURAZIONE MULTIMEDIALE COMPOSTA DA: Case Minower alim.200 Watt - Mother board TX, 512 cache, 75/233 MMX Pentium - Scheda video SVGA 1Mb - Memoria RAM 16MB - Hard disk 1,08 Ciga - Floppy disk 3,5", 1.44Mb - CD ROM interno - Scheda audio 16 bit + Casse - Monitor colori 14" - Tastiera it. Win 95 - Mouse seriale tasti(Escluso sistema operativo) PREZZI DI ALCUNI COMPONENTI. TEL 02/3087443 CPU INTEL MMX 166 L 240.000 HD 2.5 CIGA L 300.000 CPU INTEL MMX 200 L 390.000 Monitor Colore 14" L 240.000 CPU AMD K6 233 MHI L 480.000 Modem Interno 33,6 L. 110.000 16 Mb RAM 72 pin L. 80.000 Windows '95 CD L. 160.000 CD ROM 24 x EIDE L. 140.000 Stamp HP D.jet 400L L. 280.000 Prezzi I.V.A. esclusa *E' impossibile installare altri processori 75/233 Mhz ASSISTENZA ED IMPLEMENTAZIONE SU TUTTI PC 386 386 PENTIUM MADIS ITALIA srl via Della Casa 10 MILANO (Traversa di via Gallarate) con INTEL P166 MMX dicembre 1997 l pagina 10
Prosegue l'intervento di riqualificazione dei giardini del QT8
/lavori stanno ora interessando l'area situata lungo la via Terzaghi ove le radici che affioravano in superficie, rendevano i vialetti pedonali praticamente impercorribili. Sono stati ripristinati inoltre i pozzetti di raccolta delle acque piovane che ad ogni pioggia ristagnando, erano la causa degli allagamenti della pista di pattinaggio. Grazie all'interessamento del Settore Parchi e Giardini, è stato finalmente abbattuto il vecchio depuratore per le acque situato in via Collecchio integrando l'area ai giardini pubblici. Il Settore Parchi e Giardini ha recente-
mente ultimato altri interventi nella nostra Zona: via PineroloHarar: riordino delle aiuole, potatura e pulitura dei cespugli usati da prostitute e viados; via Monte Bianco: riordino delle aiuole, installazione di archetti contro il parcheggio selvaggio, messa a dimora di siepi; via Betti: ripulita l'area del parcheggio di fronte alla chiesa; Monte Stella: installazione di panchine, potature, ripulitura delle canaline per la raccolta delle acque piovane. Molte strade verranno presto piantumate con essenze autoctone come querce, carpini, liriodendro, ecc.
Un mercato per noi
Egregio Direttore, sono una residente del quartiere QT8 e vi scrivo per esporvi un mio desiderio che penso faccia piacere a molti. Secondo me manca nel mio quartiere un bel mercato degli ambulanti, che porterebbe un notevole risparmio alle nostre tasche ed una comodità per gli anziani e pensionati che non possono usufruire del
RIAPRE IL VIGORELLI
Il 10 dicembre riapre il velodromo Vigorelli. Dopo anni di abbandono nel 1995 si avviò il recupero. L'inaugurazione avverrà con una manifestazione che con il ciclismo non ha nulla a che fare: lo sci di fondo. Si svolgerà una gara valida per la Coppa del
Mondo, naturalmente la pista verrà innevata con i famosi cannoni ad acqua. Per il futuro saranno molte le attività all'interno dell'impianto completamente rinnovato. Oltre al ciclismo, si farà calcio, calcetto, football americano, l'hockey su prato ed altro.
pagina 11
Il ministro a Pero
Iministro Burlando si è recato a Pero il 7 novembre in occasione della campagna elettorale per il rinnovo del Comune ed ha parlato sulle prospettive di Malpensa 2000 e del nodo strategico di Pero. Angela Fioroni, candidata sostenuta dalla sinistra è stata eletta sindaco.
mezzo proprio di trasporto. Ci sarebbe così una maggiore scelta di tutti i generi alimentari e non, e il quartiere sarebbe più allegro.
E' una Zona che si presta per accogliere le varie bancarelle perché c'è molto verde e una passeggiata al mercato sarebbe molto salutare. Spero che tutto ciò si possa fare. Saluti.
Vassallo
Luisa
Lavori in corso...ma quando?
a Signora Moretti ci segnala nuovamente che in via Oderzo e in via Lovere ci sono due cavalletti che segnalano "lavori in corso" abbandonati da almeno tre mesi:
erano stati collocati con sollecitudine dagli addetti alla manutenzione delle strade che avrebbero dovuto riparare due tombini pericolosi, ma tutt'oggi non si è più visto nessuno!
Posta del QT8
Vi ricordiamo che la redazione di Milano 19 ha predisposto nel QT8 due punti di raccolta ove consegnare le vostre segnalazioni (sono ovviamente graditi articoli, foto e notizie riguardanti il quartiere) entro il 15 di ogni mese presso:
Latteria Caloni Daniele, nel mercato comunale di via Isernia, e La gelateria di Piazza
Stuparich (Comitato "Quelli della 19")
Formula 1 al Gallaratese
Domenica 16 novembre per tutto il giorno i cittadini del quartiere Gallaratese hanno potuto ammirare, davanti alla gioielleria Lissi di via Quarenghi 40 una vera monoposto di F.1 ed altre magnifiche supercar della Ferrari e della Lamborghini.Nella foto la monoposto di F.1
Chiuso l'ufficio anagrafe di via Caccialepori
Dal 17 novembre e fino al 15 gennaio rimarrà chiuso l'ufficio anagrafe di via Caccialepori 4. La chiusura è dovuta a lavori di ristrutturazione.
Documentario della TV giapponese
Presso il Mercatino Comunale di via Isernia, una troupe televisiva giapponese ha effettuato delle riprese per un documentario sulle usanze di vendita e conservazione dei cibi freschi in Italia.
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dicembre
La casa in cooperativa con Lega Coop
Iniziamo una serie di puntate su come si diventa soci di una cooperativa edilizia aderente alla Lega Coop, su come si costituisce una cooperativa, quali sono i diritti e i doveri dei soci; le agevolazioni fiscali; il risparmio sociale e altri importanti aspetti sulla cooperazione.
Ciascun componente ha diritto a un voto alle assemblee, indipendentemente dalla quota versata al momento dell'iscrizione.
La procedura amministrativa, economica e organizzativa con la quale dalla costituzione della società si arriva alla famiglia che abita una nuova casa è relativamente semplice:
la Cooperativa attraverso le risorse depositate dai soci le investe per acquistare il terreno, o gli immobili da ristrutturare, o concorre alla realizzazione dei complessi piani di riqualificazione urbana;
appalta la costruzione a un'impresa e assegna ai propri soci gli alloggi, in base a una classifica, stilata tenendo conto dei regola-
Una Cooperativa di abitazione è una società fra persone fisiche che non hanno scopo di lucro e quindi mette a disposizione, dei propri soci, beni e servizi alle migliori condizioni.
menti di prenotazione ed assegnazione degli alloggi approvati dall'assemblea dei soci.
Tipi di cooperativa
Esistono principalmente tre forme di Cooperative di abitazione: a proprietà indivisa, divisa e mista. La prima assegna in godimento ai soci alloggi, di cui però mantiene la proprietà.
I partecipanti corrispondono un canone, più le spese di gestione.
La seconda forma di Coop, invece assegna le case in proprietà.
La terza forma, la più diffusa, consente di costruire abitazioni da assegnare sia in proprietà, sia in godimento. Ma tutti, proprio tutti, possono diventare proprietari o inquilini di una casa costruita da una Cooperativa? La risposta è no.
I requisiti sono diversi nel caso di interventi cosiddetti di edilizia agevolata-convezionata, rispetto ad interventi di edilizia libera.
Il socio, in caso di edilizia convenzionata, deve essere cittadino italiano, oppure straniero con un lavoro stabile, residente nel nostro Paese da almeno cinque anni. Deve avere il domicilio fiscale o lavorare nel Comune (o nel bacino di utenza sovracomunale, quando previsto) dove sorgerà l'immobile o in uno di quelli aderenti ai vari consorzi intercomunali.
Non può essere proprietario nello stesso territorio di un'altra abitazione idonea alle esigenze della famiglia (cioè una persona a stanza, fino a quattro locali).
Allo stesso modo, non può essere stato assegnatario o proprietario
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di un altro alloggio che ha goduto di mutui agevolati. Inoltre, ci sono dei limiti di reddito, che cambiano a seconda che la casa sia costruita con o senza mutuo agevolato, con contributi in canto capitale, se la Coop è a
proprietà indivisa o divisa, se il socio è lavoratore autonomo o dipendente.
Per fare un esempio, per fruire di un finanziamento agevolato è necessario che la famiglia abbia dei limiti di reddito periodicamente stabiliti per legge. Se l'intervento è di edilizia libera l'accesso alla abitazione è regolato esclusivamente dallo statuto e dai regolamenti interni alla Cooperativa.
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A cura di Marco Tadini prima parte (Continua nel prossimo numero) 5 - -É '''.».7."1"1 <1, ili,1 kllibith' ' , I i ..1. ' , < ' .<, , ; , 1# 410 # " -`-
Il quartiere di Porta Vittoria progettato dalla Cooperativa Edificatrice abitazioni operaie all'inizio del secolo
ittorio. 18 anni, agricoltore a Milano. Non vi sorprenda: l'abbiamo incontrato qualche sera fa quando ci ha detto che fare l'agricoltore per lui è stata una scelta convinta, che gli piace, soprattutto, "curare" le bestie, non solamente coltivare i campi. Ma, a Milano?
VzyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA
Si perché se andate a Figino scoprite che una parte di Milano può essere ancora "paese", con il suo modo di vita che conosce i colori di un costume, di una tradizione, di un cordiale modo di "vivere assieme" che forse la città ha perduto. E' un'isola nella metropoli, gelosa di questa sua identità paesana che, a sentire chi ci abita, vuole conservare per non disperdere quel senso della vita che nasce dal contatto con la natura, che qui ti dà ancora il senso del tempo con i suoi segni migliori, che leggi sui visi noti degli uomini e delle donne che con te vivono e lavorano.
E' questa sensazione di unità tra la gente che forse può indurre ad invidia il milanese "metropolitano" dalla vita tutta a schema, stretta tra metropolitana, ufficio, televisione.
Qui a Figino non è così: qui ci si ritrova ancora a bere il "quartino" e a iocare a scopa: gli adulti dal tabaccaio mentre i giovani hanno il loro "centro" in latteria. E' anche in questi
chio a prendere "l'acqua negrina" (candeggina) che il Paltun teneva in un grosso massellone dove appunto le donne affondavano il secchio.
Erano tempi in cui per strada in bicicletta ti poteva capitare di incontrare "l'Ors bianc", un simpatico nonnetto così chiamato per i suoi capelli bianchi e folti, magari insieme a suo figlio "Serafin sifula": non perché fischiasse sempre, ma perché suonava il mandolino nella banda di Figino. Alla sera ci si ritrovava sempre all'osteria: l'ultimo, ad arrivare era il "Pulveratt": lo chiamavano così perché andava talmente piano in bicicletta da essere l'unico a non sollevare la polvere per strada, e a non dar così lavoro allo "Stacheta" che era il ciclista.
Al tavolo, oltre al "Graverun" (che andava al lavoro col falcetto alla cintura e la ranza in spalla) e al "Magnan" (lo stagnino), notavi subito il "Gin del papa": lo chiamavano così perché durante la guerra sembra comandasse i granatieri.
Il più bravo a scopa era il fabbro che teneva bottega a fianco della scuola elementare e i bambini si fermavano a guardare il suo lavoro soprattutto perché fino a dié 115`--mini fa ferrava ancora i cavalli.
pagna", ma è ben inserito nella realtà attuale alla cui problematica si avvicina con apprezzabile partecipazione. Il Comitato di Quartiere è presente per discutere e formulare proposte e assumere iniziative in ordine a quegli aspetti che a Figino non sembrano andare per il meglio.
Ad esempio i trasporti; problema fondamentale per Figino dove buona parte della popolazione deve recarsi fuori per lavorare o studiare: il collegamento con Milano è garantito dal pullman 72 di cui si lamenta la scarsa frequenza (uno in media ogni mezz'ora) e il fatto del biglietto orario che non può essere usato sulle altre linee più vicine che servono Trenno e Quinto Romano perché anch'esse si chiamano 72. Gli abitanti, pur nella loro caratteristica originale, si sentono perfettamente integrati nella Zona 19: desiderano infatti che alcune modifiche negli altri settori della Zona avvengano rapidamente: ad esempio la metropolitana al Gallaratese a cui si potrebbe collegare Figino con miniautobus.
Anche i servizi amministrativi decentrati al quartiere Gallaratese li favorirebbero non poco: oggi infatti i più vicini sono o in piazza De Angeli o a Baggio.
non siano solo quelle di creare un'area di verde attrezzato in modo indiscriminato, ma si salvaguardino le attività locali dei coltivatori; viabilità: accelerare il progetto per la cosiddetta "tangenzialina" in modo da proibire in Figino il traffico pesante diretto alle industrie di Pero e all'inceneritore;
riadattare quella decina di stalle e case vecchie disabitate che potrebbero essere utilmente destinate a biblioteca o comunque a luoghi di riunione.
I giovani ed il futuro del quartiere
E la Figino dei futuro? E qui per farsene un'idea bisogna andare in latteria dove ci sono i giovani.
E qui bisogna subito dire che sono ragazzi che (come direbbero gli anziani del tabaccaio) hanno la testa sulle spalle.
zandosi: un buon numero fa ad esempio l'orefice. Una buona parte (circa
50) va alla scuola media superiore (qui è bene ricordare che Figino ha circa 2000 abitanti) e una decina prosegue all'università. Hanno qualche problema con le ragazze: sembra che le "figinesi" escano poco di casa, ma di questo non sembrano preoccuparsene ,eccessivamente; dicono che si "rifanno" nei paesi vicini (Settimo, Pero, ed addirittura Rho) dove affermano di poter esercitare il "fascino dello straniero" perché loro sono "milanesi". Ora c'è un dato interessante che emerge dai giovani: non vogliono andarsene da Figino, si sentono "figinesi" e vogliono rimanere tali: senza campanilismo, ma con amore verso quei valori che il loro paese gli offre ancora e di cui Vittorio è forse l'espressione più bella: Vittorio, "milanese" che sceglie, convinto, di coltivare la terra a Milano.
posti che tocchi il polso al paese che Milano ha incorporato (Figino una volta era un comune a sé), ma senza trasmettergli il ritmo frenetico della grande città.
Ed è anche per questo che qui c'è ancora spazio per i ricordi. Per quando, ad esempio, gli uomini del paese hanno lavorato assieme per costruire la chiesa dove appunto la coesione tra la gente non ha trovato espressione solo nell'aspetto esterno dell'edificio, ma veniva testimoniato dal lavoro comune.
E' per scoprire la Figino di una volta che si va dal tabaccaio a incontrare gli anziani, che dopo essersi lamentati perché il campo delle bocce è in disuso (era uno dei pochi campi coperti di Milano), ricordano i bei tempi (come loro li chiamano) quando si andava dal "Paltun" (ortolano) a comprare la "dota" (prezzemolo, sedano, carote, verze, insomma tutto quello che serve per fare il minestrone) e le donne ci andavano coi sec-
Terra, lavoro fatica e sangue
I visi poi si fanno seri quando il ricordo cade sulla guerra e soprattutto sulla figura del partigiano di Figino, Anselmo Montoli, cui il PCI ha intitolato la sezione locale, trucidato dalla canaglia fascista mentre cercava rifugio tra i campi attorno al paese; quei campi che fino a quel momento di Figino avevano conosciuto solo la fatica; la volontà e il lavoro: ci voleva il barbaro piombO fascista perché ne conoscessero il sangue. Di Figino nella resistenza non si ricorda solo il rifugio antiaereo ricavato nella scuola elementare, ma anche un geniale sistema di collegamento tra i solai delle case che si è dimostrato un'efficace "via aerea" per l'attività clandestina in occasione del passaggio delle bande fasciste.
Ma Figino non sopravvive solo alla sua tradizione e al suo modo, certo originale, di essere "milanese in cam-
Un borgo in crescita, tanti problemi Figino cresce e gli abitanti lo seguono con attenzione: vogliono che se avvengono nuovi insediamenti abitativi (come ad esempio le nuove case che alcune Cooperative stanno costruendo in fondo al paese) lo sviluppo della loro zona conosca soprattutto cinque punti fondamentali: restauro e conservazione della parte vecchia (per chi non lo sapesse a Figino, in via Morelli, ci sono interessantissimi edifici del '400 e del '600 vincolati dalla Soprintendenza alle Belle Arti);
sviluppo secondo i criteri della legge 167 con incremento parallelo delle scuole e dei servizi (a Figino c'è solo la materna e le elementari. Per le scuole medie esiste un istituto religioso privato solamente femminile; la scuola elementare è inoltre priva di palestra); tenere conto del progetto per il "Parco urbano ovest" le cui finalità
Parlando con loro senti subito che il tipo dei problemi ed il taglio dei discorso sono seri: parlano di scuola e di lavoro e affrontano questi argomenti con estremo realismo; buona parte di loro si avvia al lavoro dopo la terza media e non sempre in modo generico, ma spesso professionaliz-
Dimostrazione: sono due anni che si svolge la "festa dell'uva"; sembra una storia d'altri tempi. E' invece una realtà che è ancora possibile a Milano, forse perché a Milano, nella Zona 19, c'è ancora una parte che si chiama Figino.
dicembre 1997 Ivitiz-zume pagina 13
RIPROPONIAMO Al NOSTRI LETTORI LA STORIA DEI QUARTIERI DELLA ZONA SCRITTA DAL NOSTRO PRIMO DIRETTORE GIAN PIERO PAGETTI, E DA ALTRI REDATTORI VENTI ANNI FA. TROVERETE SICURAMENTE SORPRENDENTI QUESTE PAGINE PER LA LORO ATTUALITÀ E FRESCHEZZA
Gian Piero Pagetti
dicembre 1997
ottobre scorso,
Amalia e Carla del gruppo Commercio Equo e Solidale della Zona 19 con altre 84 persone sono partite da Villasanta e sono arrivate nella mattinata stessa a Schonau, per una visita di due giorni.
Potremmo descrivere le bande paesane e lo show di Beppe Grillo, lo spettacolo di cabaret e la birra a gogò, ma non possiamo tralasciare di parlare della cordialità con cui siamo stati accolti, della disponibilità totale di Harro Thàsler e di Ursula Sladek e dell'interprete Carmelina, dell'entusiasmo, della grande determinazione mostrata da queste persone nel portare avanti la loro azione.
Schonau è un paese di 2500 abitanti, in una bella vallata della Foresta Nera; si ha un'impressione di decoro, di benessere e di tranquillità.
Di ritorno da Schonau
Fonti alternative per ottenere energia
a impegnarsi direttamente nella gestione della rete distributiva dell'energia elettrica del paese, per sottrarla alla KWR, grande impresa che operava in regime di monopolio e che non era affatto sensibile alle richieste dell'associazione.
Il criterio a cui quest'ultima si ispirava era: "Pensare in maniera globale, agire localmente".
Fu una sorta di lotta di Davide contro Golia, lunga e faticosa, di cui riassumiamo le tappe principali: la raccolta fra gli abitanti di una forte somma da offrire all'amministrazione comunale,
Si è costituita una società per la gestione dell'energia elettrica di Schonau, la EWS, che ora ha
do però di sfruttarlo al meglio, in modo che , a parità di emissioni, l'energia utilizzata sia il doppio
servire per 4 o 5 famiglie. La battaglia sostenuta a Schonau ha avuto grande eco in Germania; più di cento comuni sono interessati a seguirne l'esempio. Il significato politico-sociale di questa operazione sta nell'affermarsi di un privato popolare con forti radici nel sentimento di autonomia e di responsabilità diretta nell'uso delle risorse e
11 "lampedée" o accenditore di lampade ritratto vicino al ponte di Porta Ticinese, acquatinta di Luigi Biasioli, 1821
Storia - Nel 1986, in seguito al grave incidente di Chernobyl, si formò una associazione "Genitori per un futuro senza energia nucleare" che, non a caso, era presieduta da un medico, Michael Sladek.
In un primo tempo lo scopo era quello di sensibilizzare e di educare ad un risparmio energetico più ridotto, in modo da ridurre la necessità di usare il nucleare che in Germania produce il 40% dell'energia complessiva. Infatti non si fidavano delle assicurazioni secondo le quali il nucleare prodotto in Germania è sicuro; inoltre volevano ridurre l'emissione di CO2, che è causa di smog, piogge acide, ecc. In seguito le circostanze spinsero
perché non accettasse l'offerta della grande impresa elettrica; questa infatti voleva assicurarsi la gestione della rete per altri 20 anni, a partire dal '90, e pur di eliminare la concorrenza offriva al Comune condizioni molto vantaggiose; la realizzazione di un referendum a livello comunale per costringere l'amministrazione ad accogliere le loro richieste; la vittoria di un controreferendum promosso dall'opposizione che avrebbe annullato i risultati ottenuti; la causa, tuttora in corso, per ridurre la richiesta esorbitante di 8,7 milioni di marchi della grande impresa in cambio della cessione della rete di distribuzione locale, (valutazione di esperti: 3,8 milioni di marchi ).
l'appoggio della nuova amministrazione comunale e dal 1 luglio 1997 gestisce finalmente la produzione e la distribuzione dell'energia elettrica.
Ora - Dunque, dopo dieci anni dedicati alle battaglie per affermare i propri diritti, la fase di realizzazione è appena iniziata. Per ora l'energia prodotta localmente è solo il 15% del totale, per il resto dipendono ancora dalla KWR, ma contano di arrivare in breve tempo a produrre almeno quel 40% che corrisponde alla quota di nucleare nella produzione di energia elettrica in Germania. Cercano di eliminare anche carbone e petrolio, in quanto inquinanti, si orientano in primo luogo verso l'utilizzo di energie rinnovabili.
Sono utilizzate a pieno ritmo due piccole centrali idroelettriche esistenti da tempo nel territorio del comune. Vi sono due piccoli impianti fotovoltaici, ma il clima della Germania non permette un uso intensivo di questa fonte di energia. E' stata installata una caldaia a legna che riscalda una sala polifunzionale in una frazione di Schonau: il principio di sfruttare al massimo le risorse locali è qui applicato al meglio in quanto ci troviamo in una regione boscosa.
La materia prima è praticamente a costo zero, in quanto si utilizzano gli scarti di lavorazione del legname, le pianticelle estirpate per ripulire i pascoli e così via. La Svizzera che produce queste caldaie ad alta resa termica, calcola che potrebbe arrivare a produrre in questo modo il 10% del proprio fabbisogno energetico. Oltre a queste fonti di energia rinnovabile, si ricorre a un uso moderato di gas naturale, cercan-
o anche più. Questo si ottiene tramite i cogeneratori. Secondo un vecchio principio della fisica classica, quando si trasforma il calore, ovvero energia termica, in un'altra forma di energia, il rendimento è molto basso, perché la maggior parte dell'energia rimane sotto forma di calore.
A questo punto si aprono due strade: o disperdere il calore nell'ambiente, creando danni e disagi, oppure utilizzarlo per il riscaldamento in modo che l'utilizzo dell'energia sale dal 35% al 90% e più. I cogeneratori sono già presenti anche in Italia, qui si usano piccoli apparecchi che possono
nella gestione dell'ambiente, pensando al futuro dei propri figli e all'interdipendenza fra le varie parti del pianeta Terra. Questa visita non sarà fine a se stessa, avrà presto, si spera, un seguito operativo anche in Italia. Carla Dentella e Amalia Navoni Per chi desiderasse mettersi in contatto con Michael e Ursula Sladek, che parlano tedesco e inglese tel. 0049-7673-931578 fax 0049-7673-931580. Si può contattare anche un ricercatore italiano che lavora all'università di Ulm e all'istituto di Wuppertal mareo-morosini@chemie-uni-ulm-de
Gennaro Margiotta
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pagina 14
L,11
ll primo esperimento di illuminazione pubblica ad arco voltaico a Milano, disegno di E. Matania, in "L'Illustrazione italiana", 1881
dicembre 1997
Cascina Linterno, nostalgia del passato e adattamento al futuro
N
All'inizio dell'articolo di Francesca Loi ed Ermes Cordaro, c'è tuttavia un'affermazione che mi ha lasciato perplesso: "... Stiamo parlando della Cascina Linterno, un piccolo pezzo di storia, un'immagine ancora viva della Milano di un tempo, prima che tradisse la propria vocazione agricola per lanciarsi in una politica di industrializzazione di cui restano ora solo aree dismesse, cemento, inquinamento e tutti i problemi conseguenti".
A parte la constatazione che la vita degli uomini e delle donne nell'agricoltura anteriore alla meccanizzazione era durissima fatica, geloni d'inverno e insetti d'estate, case umide e senza riscaldamento ecc. (basta interro-
I
el numero di ottobre, che ho letto con colpevole ritardo, ho notato un bell'articolo sulla cascina Linterno e sulla meritoria attività di un intelligente imprenditore, il Sig. Zamboni, che ha sottratto al degrado un ambito piacevole da vedere e frequentare.gare qualche nonno!) l'affermazione circa una vocazione agricola di Milano è (se i miei interlocutori mi consentono il termine) una asserzione veramente errata.
Nei circa duemila anni di storia della città, tranne gli inizi all'epoca dei Celti Insubri, Milano è stata una capitale dell'Impero Romano, centro religioso, amministrativo e commerciale da Ambrogio ad Ariberto d'Inti- i . miano, Comune egemone della Lega lombarda per la sua forza economica e commerciale, la capitale dei Visconti e degli Sforza quando il ducato milanese era moneta usata in tutta Europa. Anche nel periodo spagnolo e in quello austriaco Milano è stata città di finanza, commercio e industria manifatturiera ( via Spadari, via Speronari, via Orefici, via Mercanti; perché si chiamano così?
L'unico toponimo cittadino che richiami l'agricoltura è via Verziere, ma va da sé che parliamo del mercato ortofrutticolo.)
Nell'ottocento è da Milano che
Bruno Agnesi
parte l'industrializzazione del paese, grazie alla sua forza commerciale e finanziaria, e per oltre tre quarti del novecento è il cuore del sistema economico d'Italia (finanziario, commerciale ed industriale). Oggi è alle prese con i problemi della fase post-industriale e della mondializzazione dell'economia.
Problemi certamente grandi e complicati, ma che sono strettamente intrecciati con la qualità urbana.
Nessun tradimento quindi di una inesistente vocazione agricola di Milano, ma la ricerca di un moderno assetto di qualità della città, anche con il contributo di intelligenti iniziative come quella del Sig. Zamboni che, come giustamente dite "ha saputo adattare la Cascina Linterno alle trasformazioni della città".
La qualità urbana non può essere nostalgia di un passato inesistente, ma frutto di una lungimirante azione orientata al futuro.
OXFORD
Abbonato di Milano 19, volontario della Casa del giovane e Casa Gerico, hai lottato per la vita senza un lamento con la fierezza e il coraggio di un guerriero antico.
II 17.11.97 ci hai lasciato troppo presto, ma è vivo il ricordo in coloro che ti hanno conosciuto.
La moglie, i figli, la nuora e tutti i suoi cari. Elisabetta con affetto ricorda lo zio Bruno e le indimenticabili vacanze insieme a Schipario.
Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Editoriale Milano 19 e la Redazione partecipano al lutto che ha colpito la famiglia per la immatura scomparsa di FERRUCCIO
DE GRADI
Presidente della Cooperativa Edilizia Italia, direttore di CORCAB e Coopind della Lombardia, ricordandone il grande contributo dato nello sviluppo del Movimento Cooperativo Milanese.
l giorno 18 novembre, nella nostra Zona, in un grande salotto è stato organizzato un concerto di musica classica effettuato dal duo pianistico Marisa Calderara e Frangoise Giraud. Sono stati invitati all'ascolto gli appassionati e un buon numero di poeti che tra un brano musicale e l'altro si sono esibiti declamando le loro opere. I brani musicali scelti rispettavano l'atmosfera dell'800 (danze ungheresi e valzer di Brahms; "Il mattino" e la "Danza d'Anitra" di Grieg; "La campanella" di Paganini; Liszt e altri). Si è voluto così imitare un lontano pomeriggio del 1800 quando i musicisti si riunivano per fare musica, magari insieme a scrittori e pittori. L'atmosfera ha richiamato quell'epoca anche se con abiti dei nostri giorni e anche se qualche poeta utilizza le moderne tecnologie (internet) perfar conoscere le proprie composizioni. L'unione tra musica e poesia è stata particolarmente sentita quando una poetessa ha declamato i propri versi che riflettevano i suoi sentimenti nell'ascoltare la musica di Chopin e la "Cathedrale engloutie" di Debussy eseguiti in sottofondo.
nella foto al piano Marisa Calderara e Frangoise Giraud
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MUSICA IN SALOTTO
dicembre
1997
C
olle della Gioia. Ridente località di media montagna è il punto più alto della strada che collega Limano a Novega, quasi a mezzo percorso, punto di sosta per chi transitava coi propri automezzi, dove ci si rifocillava per poi proseguire verso la meta.Ma i tempi cambiano e per aggiornare la percorrenza fra le due località bisognava ridurlo almeno di 35 minuti. Come scelta più logica si pensò ad una galleria alla cui soluzione era d'accordo "la maggioranza" della popolazione, anche se qualcuno aveva dei dubbi (e chi non ne ha
nel prendere decisioni importanti?). Se esiste una "maggioranza" esiste pure una minoranza ... anzi qui ne esistono due: la prima del "tutto e subito", l'altra del "far nulla " sostenuta soprattutto dai negozianti; la diminuzione del traffico avrebbe fatto diminuire, a loro dire, la clientela del "mordi e fuggi" scevri dal pensare di potersi creare una clientela maggiormente stabile.
La "maggioranza" per costruire la galleria scelse il metodo "talpa"; scavare, puntellare, riprendere a scavare e quindi assicurare le parti con i metodi adeguati, previsti oltretutto dalle leggi vigenti. Ma quelli del partito del "tutto e subito", convinti che il metodo usato andasse per le lunghe, insistevano per l'uso della dinamite. Quelli del "far nulla" approfittarono di questa insistenza per terrorizzare i dubbiosi della "maggioranza" sulla costruzione della galleria prospettando gravi pericoli, dimentichi però di nominare il metodo "talpa" e la sua sicurezza.
Tra polemiche e difficoltà il lavoro della "talpa" proseguiva regolarmente , scavando e puntellando ma quelli del "tutto e subito", cocciuti come non mai, andarono in galleria e fecero brillare una carica di dinamite. Il loro fine non era certamente quello di danneggiare i lavori fatti con la "talpa" ma di farsi notare allarmando così i cittadini dubbiosi
della "maggioranza". I lavori della galleria furono interrotti ed i costi, una volta ripresi i lavori, sarebbero aumentati, non si poteva lasciare sul lastrico i lavoratori ivi impegnati. Felici quelli del "far nulla"; si stava delineando la possibilità che passassero dalla parte della ragione. Lo scoppio provocò delle macerie inutili che non furono sgomberate da quelli del "tutto e subito". Lasciarono questo compito a quelli della "maggioranza". Dopo giornate di rinnovate discussioni e dimostrazioni pratiche che il metodo "talpa", forse più lento non provocava danni, diversamente dalla dinamite, e tranquillizzati gli abitanti, i lavori proseguirono fino a compimento della galleria. Oggi Colle della Gioia si è trasformato in un paese per turisti in cerca di tranquillità;
i negozianti del partito del "far nulla" si sono adeguati alla nuova situazione commerciale...e persino quelli del partito del "tutto e subito" si fanno vanto della soluzione al problema. Come avrete capito il riferimento alla polemica sulle 35 ore lavorative è abbastanza evidente. Vuoi vedere che è più facile spiegarla ai bambini che a certi adulti pieni di sé? Per quanto riguarda il metodo "talpa" non vi sono sottintesi; e un metodo tuttora in uso anche per la metropolitana milanese.
Rosanna e Giulio
Non va mai a paripasso la virtù con l'orgoglio e col fracasso ma si accompagna sempre a chi è modesto (vecchio adagio)
Unione Europea - Ministero del lavoro e della previdenza Sociale - Regione Lombardia - Endasform Lombardia
Bandi d'ammissione a 5 corsi gratuiti di formazione professionale della durata di 600 ore per 20 allievi
L'Endasform Lombardia, nel quadro di un progetto formativo Regione Lombardia Fondo Sociale Europeo Ministero del Lavoro apre le iscrizioni a cinque corsi per disoccupati
AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO
Sbocchi previsti: a suddetta professione
Requisiti richiesti: giovani e adulti in possesso di un titolo di studio o di una qualifica professionale difficilmente spendibili sul mercato del
RESPONSABILE COMMERCIALE DI PRODOTTO
Sbocchi previsti: inserimento nella Grande Distribuzione
Requisiti richiesti: giovani e adulti in possesso di un titolo di studio o di una qualifica professionale difficilmente spendibili sul mercato del lavoro disoccupati da più di 12 mesi.
lavoro disoccupati da più di 12 mesi. Il corso viene svolto in collaborazione con APPC (Associazione Piccoli Proprietari Case).
PROMOTORE TURISTICO
Sbocchi previsti: promotore di prodotti turistici e creatore di eventi da inserire nell'attività promozionale di Enti locali, pro-loco e comunità.
Requisiti di accesso: giovani e adulti in possesso di un titolo di studio o di una qualifica professionale difficilmente spendibili sul mercato del lavoro disoccupati da più di 12 mesi. Il corso viene svolto in collaborazione con Endas Lombardia.
OPERATORE DEL TEMPO LIBERO
Sbocchi previsti: "manager" del tempo libero in grado di promuovere, gestire e mantenere strutture ed organizzazioni usufruendo delle numerose facilitazioni amministrative economiche e fiscali nel settore no-profit.
Requisiti richiesti: giovani e adulti in possesso di un titolo di studio o di una qualifica professionale difficilmente spendibili sul mercato del lavoro disoccupati da più di 12 mesi.
Il corso viene svolto in collaborazione con Endas Lombardia.
Sbocchi previsti: operatori in grado di gestire attività ricreative, sportive amatoriali, culturali e assistenziali conoscendo e seguendo il complesso delle norme autorizzative, amministrative e fiscali e capaci di ricercare mantenere ed incrementare l'utenza.
Requisiti richiesti: giovani e adulti privi di titolo di studio o di qualifica disoccupati da più di 12 mesi. Il corso viene svolto in collaborazione con Endas Lombardia. Ai corsisti verrà erogata un'indennità di presenza di L. 4.500 ora, commisurata all'effettiva presenza. L'ammissione al corso è subordinata al superamento di una prova di selezione per titoli e colloquio effettuata da un'apposita commissione.
Modalità di realizzazione dei
corsi:
- Sede del corso: Via Asiago 4620128 Milano
- Struttura del corso: formazione
teorico - pratica e tirocinio (stage)
Durata da gennaio a luglio 1998
- Frequenza obbligatoria
- Articolazione orario giornaliero: 4 ore pomeridiane da lunedì a venerdì
Al termine dell'intervento forma
tivo è prevista una verifica finale per il rilascio del certificato regionale di frequenza e profitto. Modalità di partecipazione - Domanda di ammissione al corso in carta libera completa di dati anagrafici, curriculum vitae, indirizzo, recapito telefonico e corredata dalla seguente documentazione:
- Certificato di disoccupazione rilasciato dalla Sezione Circoscrizionale per l'impiego o dichiarazione sostitutiva ai scesi dell'art. 4 legge n° 15/1968 I
- Copia autenticata del titolo di studio
- Certificato relativo alla posizione rispetto agli obblighi di leva - I documenti possono essere sostituiti da autocertificazione (ai sensi dell'art. 3 comma 2 della I. 127/27)
PROMOTORE ATTIVITÀ NO PROFIT DEL TEMPO LIBERO
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 19/12/1997 all'Endasform Lombardia, viale Umbria 6320135 Milano oppure viale Papiniano 36 - 20123 Milano. Per informazioni telefonare allo 02/55188125 oppure allo 02/460825 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15. pagina 16
La galleria del Colle
IVIIL.J
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le ricette di Adriana Quercia
tina gallina da "faraoni", visto che il nome faraona ha antiche origini e potrebbe addirittura risalire a quei tempi. Oggi prodotta in allevamento offre molte opportunità gastronomiche e principi nutritivi veramente nobili. Le faraone che si trovano sui mercati provengono quasi totalmente da allevamenti, ma conservano caratteristiche molto particolari ereditate dalla terra di origine: l'Africa. Infatti ancora oggi esemplari di questo uccello si trovano in Africa e in particolar modo nell'isola di Madagascar.
In Europa la faraona fu portata nel secolo XV dal navigatore veneziano Alvise di Cà da Mosto al servizio del Regno del Portogallo. Il valore nutrizionale delle carni di questo volatile é veramente interessante. La parte utile di carne una volta eliminate pelle ed ossa é pari a circa il 67% del peso totale. Il 30% di questa é costituita da proteine. Inoltre la digeribilità
della faraona risulta molto alta, mentre é molto basso il contenuto di colesterolo, inferiore persino a quello del tacchino, e a quello del merluzzo. La faraona é anche una vera riserva di sali minerali soprattutto le cosce. In cento grammi di carne si trovano: Proteine g 30, Ferro mg 1,22, Zinco mg 14,49, Calcio mg 10, Fosforo mg 250, Sodio mg
sone): una faraona pronta per la cottura - gr 200 olive nere - gr 200 panna liquida - 2 carote - 2 coste di sedano - 2 dl. brodo di carne - 3 cucchiai olio extravergine6 chiodi di garofano - un pizzico di cannella - 4 foglie di alloro - i rametto di rosmarino - sale e pepe. Tempo occorrente per la preparazione: circa 2 ore Preparazione: portate a bollore una casseruola d'acqua; nel frattempo lavate la faraona e asportatene il fegato. Immergete l'animale nell'acqua bollente con rosmarino ed alloro e fate lessare sino a metà cottura (per-circa mezz 'ora).
IL PANETTONE
Tipico dolce milanese, a forma di cupola. Attribuito dalla leggenda alla corte viscontea del '300, ma probabilmente di origine più antica, è tradizionale in tutta011'a come dotte atalizio.
Ingredienti: 95t.di farina • 250 g di zucchero sciolto in qualche cucchiaio d'acqu - 200 g di burro - 25 g di lievito di birra - 5 tuorli - 2 uova intere - 10 g di sale - 150 g'di uvetta fatta rinvenire in un liquore d'uva - 100 g di minuzzoli dí scorze d'arancia e di cedro candite - olio e burro per ungere.
96, Colesterolo mg 39. Ed ora preparate un piatto gustoso: la faraona con le olive. Ingredienti (dose per 8 per-
Fate un trito con le carote ed il sedano, mettetelo in padella con 3 cucchiai di olio d'oliva, i chiodi di garofano, la cannella ed il pepe. Mentre soffrigge aggiungete il fegato della faraona e completate la rosolatura. Fate intiepidire e passate questo soffritto ed il fegato al passaverdura: otterrete una salsa densa ed omogenea, che terrete in disparte. Togliete la faraona dalla pentola, lasciatela raffreddare e tagliatela a pezzi; poi sistematela nella padella del soffritto ancora unta d'olio e fatela rosolare a fuoco dolce, bagnando di tanto in tanto con il brodo di carne. Quando i pezzi sono ben dorati, aggiungete la salsa, che avevate messo da parte, le olive nere sgocciolate e la panna liquida. Fate cuocere ancora per un quarto d'ora mescolando continuamente, fino a consistenza della crema. Servite caldo, cospargendo i pezzi di faraona con il fondo di cottura.
IL PARERE DEL MEDICO
La signora L. ha una bambina di due anni che presenta da circa sei mesi gonfiore simmetrico del tessuto mammario in pieno benessere Valutata dal curante ha ricevuto informazioni rassicuranti sullo stato di salute della figlia dicendo che avrebbe prescritto delle indagini ormonali solo nel caso di persistenza della sintomatologia. Tuttavia la signora preferirebbe eseguire ugualmente delle indagini approfondite.
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MIL-1J-P[PC)
ti in carni trattate farmacologicamente (sofisticazione alimentare) e solo talvolta dalla assunzione di farmaci o dall'uso di creme contenenti estrogeni. Il pediatra conosce molto bene questa condizione di rischio ma purtroppo non è sempre prevenibile la assunzione di carni sofisticate.
Usando acqua tiepida, impastare il lievito con 100 g della farina. Lasciar lievitare il panetto (deve raddoppiare di volume) avvolto in un panno lanoso. Ripetere quest'operazione altre due volte, usando man mano altrettanta farina quanto è il peso del panetto, e sempre acqua tiepida. (Tutt'e tre queste operazioni si chiamano "rinforzatura del lievito", la quale va effettuata un giorno prima dato che richiede il tempo di 9-10 ore). Disporre a fontana la farina rimanente. Porre al suo centro il panetto lievitato, il sale, il burro sciolto, i tuorli, le uova intere e lo zucchero sciolto. Impastare usando latte tiepido nella quantità che serve a fare una pasta morbida. Incorporare infine i minuzzolì canditi e PtiVet-, ta. Porre a lievitare per circa 6 ore. Rivestire il fondo e le pareti di un'O stampo con bordo a cerniera e foderato di pergamena. Versarvi l'impasto. Fare due tagli a croce sulla superficie; pennellarla con il burro; infornare a 180° per 30 minuti (il panettone risulterà cotto quando, perforato con un lungo stecchino di legno, questo ne uscirà asciutto).
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La comparsa precoce di tumefazione mammaria (telarca) è una evenienza frequente. Si osserva sia nei maschi che nelle femmine solitamente nella fascia di età compresa tra 1-3 anni.
E' nella maggior parte dei casi causato da assunzione accidentale di estrogeni (iatrogena) presen-
L'unico accorgimento possibile è quello di evitare l'acquisto di carni (sia bianche che rosse) da esercenti occasionali di cui non si sia certi della provenienza degli animali.
L'opportunità di eseguire indagini ormonali aprirebbe un infinito dibattito tuttavia, si può affermare che nel caso di un ipertrofia mammaria isolata, cioè in assenza di altri segni di sviluppo puberale (peluria pubica e/o ascellare,
accelerazione della crescita o della maturazione ossea) non è necessario eseguire alcuna indagine in quanto si tratta certamente di una causa iatrogena. E' quindi molto corretto avere un atteggiamento attendista che comporta comunque un'osservazione costante nel tempo. Nel caso invece in cui il telarca non sia isolato occorre eseguire accertamenti in ambiente ospedaliero possibilmente presso un endocrinologo pediatra poiché le cause di pubertà precoce sono quasi sempre causate da patologie molto gravi. Concludendo è sicuramente rimandabile la esecuzione di accertamenti prevedendo un controllo clinico seriato con la consapevolezza che la completa recessione della sintomatologia avviene in un tempo relativamente lungo di 1-2 anni.
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Nel Palazzo Reale di Milano, dal 3 ottobre '97 all' 1 marzo '98, il mistero di una civiltà lontana
a mostra su "I Maya di Còpan" va visitata con calma, con attenzione, con genuina voglia di capire. Vi sono esposti oggetti inusuali, enigmatici, totalmente "altri" dalla nostra tradizione, perfino dalla nostra capacità di intendere. Sculture, ornamenti, corredi da cerimonia, ceramiche dipinte, attrezzi sacrificali ecc.: tutto il materiale presentato a Palazzo Reale di Milano (3 ottobre '97 - 1 marzo '98) non rivelerà i suoi segreti se non leggeremo per intero, sala dopo sala, la didascalia introduttiva esposta in ciascun ingresso.
Avvenimento alla Scala
In un Convegno e una mostra ricordata la gestione del senatore Guido Visconti di Modrone, dal 1898 al 1916 del più celebre Teatro del mondo.
tdalla mostra. Altri, nomi si irradiano da quelle terre, più a sud o più a nord, oltre i Maya: i Toltechi, gli Aztechi, gli Incas, i Quichè, e da loro è venuta anche una donna Premio Nobel (1992), la guatemalteca Rigoberta
E' già del 1531 la devozione della famosa Morenita di Guadalupe che dalla collina di Tepeyac sopra Tenochtitlàn (poi Città del Messico) si diffuse tra le popolazioni sottomesse da Hernàn Cortés nel 1521, dieci anni, prima.
LzyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA
E tuttavia ancora moltissimo rimarrà sconosciuto, a preservare dalla nostra interpretazione limitata il mistero di una civiltà che a noi occidentali sembra provenire da un altro, mondo.
Tutto accende la nostra curiosità: costumi etnici incomprensibili, riti cruenti, produzione artistica da decifrare; ci accostiamo a questo viaggio tra le culture precolombiane d'America con un misto di riverenza e di ansia di apprendimento.
Cerchiamo ogni dettaglio, ci soffermiamo a indovinarne il significato ma non sempre vi riusciamo. Eppure ne siamo affascinati e ci proponiamo di continuare nell'esplorazione di questo "pianeta sconosciuto" anche oltre l'itinerario già esauriente proposto
Menchu, portavoce degli Indios e di tutte le popolazioni oppresse che ancora oggi lottano per la sopravvivenza. La mostra di Milano invece fa riferimento solo ai periodi antichi delle civiltà meso-americane: dal 2000 a.c. fino al 1500 d. c., quando ha inizio la storia post-colombiana con la nascita di una nuova identità.
La mostra di Milano però non parla se non marginalmente di altre culture, riservandosi di approfondire le scoperte relative alla presenza umana tra il Guatemala e l'Honduras, con tappe importanti nei luoghi più significativi, dove si sono ritrovati reperti veramente eloquenti. Ad esempio, non lontano dal fiume Cuyamel, sono stati rinvenuti alcuni tra i più antichi reperti della civiltà dell'Honduras, oggetti, semplici di terracotta a forma funzionale, che però accennano a una primitiva ideazione artistica.
Figure umane, volti appena delineati, occhi a forma di chicco di caffè, personaggi accosciati realizzati con pochi tratti; ad un certo momento non si sono prodotti più solo "cose utili" ma anche oggetti privi di funzione pratica.
I Maya proseguirono per secoli a perfezionare il loro linguaggio dei simboli, che erano astronomici, religiosi, matematici. Nei loro calcoli essi già conoscevano e usavano lo zero, ed il loro anno era suddiviso in 365 giorni con precisi decimali assai vicini ai conteggi moderni.
Interessanti, tra le didascalie, anche gli accenni alle usanze pratiche, come per il consumo di cacao, i cui semi venivano utilizzati nei mercati come unità di misura per i prezzi.
Per due pannocchie di granturco bastava un seme di cacao essiccato, ma per un coniglio ce ne volevano dieci, mentre ben cento ne occorrevano per uno schiavo. A base cacao fermentato era la bevanda che i Maya consumavano durante le feste rituali, considerandola un nettare divino. Sedersi sotto la fresca ombra degli alberi e gustare in abbondanza il liquore inebriante, per i Maya così doveva essere il paradiso. Tutt'altro che paradisiaca doveva essere la vita dei ceti inferiori, degli schiavi e di tutte la donne.
Sebbene non feroci quanto gli Aztechi, e portati progressivamente alla bellezza e all'eleganza, e lo si vede nei reperti artistici successivi, anche i Maya coltivavano usanze che fanno rivoltare i nostri palati moderni.
Però sembrano portatori di una sensibilità e di una capacità spirituale che li ha portati lontano verso la conoscenza cui l'uomo tende proprio in quanto tale. La strada era ben diversa dalla nostra. e non poteva che essere così. Sarebbe stato bello confrontarsi, ma resta così poco. Peccato veramente.
Quella civiltà è sparita per sempre, distrutta dai "civilizzatori" europee.
Bruna Fusi
Sabato 29 novembre presso il Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala si è tenuto un Convegno e una Mostra di bozzetti, figurini e manifesti restaurati organizzati dalla Associazione, "Amici della Scala", per ricordare come nel 1898 il senatore Guido Visconti di Modrone costituì una società per gestire il Teatro alla Scala che era alla paralisi.
Fu questa società privata che portò i più grandi maestri dell'epoca: Toscanini, Campanini e Marinuzzi, in un periodo artistico fra il 1896 e il 1916.
Sono, intervenuti con apposite relazioni: Giorgio Rumi, Sergio Zani-nelli, Aldo De Maddelena, Salvatore Carrubba, Matteo Sartorio, Vittoria Crespi, Giovanni Iudica e Carlo Fontana. La mostra di bozzetti, figurini e manifesti dell'epoca è stata curata da Vittoria Crespi Morbio, e da Ginex Palmieri e Matteo Sartorio ed è stata la prima. esposizione dedicata allo spettacolo alla Scala negli anni della Bella Epoque e della Grande Guerra.
Veduta del Palcoscenico nel 1850
n Indonesia ancora moltissi- / mi giornalisti e scrittori subiscono pesanti censure, minacce e atti intimidatori.
L'espressione pacifica delle loro opinioni li espone a situazioni di costante rischio di morte. Amnesty lnternational, il movimento internazionale che da più di 36 anni lotta in difesa dei diritti umani, ovunque essi siano violati, chiede ai cittadini italiani di scrivere al governo indonesiano affinché sia posta la parola fine a tali violazioni. • Qui di seguito vi segnaliamo il caso di un giornalista di 33 anni ucciso nell'agosto del 1996. Alcuni mesi prima dell'omicidio era stato minacciato a causa dei suoi articoli contro la corruzione. Le indagini svolte fin ora non
hanno portato alcun esito positivo e il caso è stato chiuso.
La lettera è già pronta e se avete poca dimestichezza con l'inglese potete ricopiarla e inviarla agli indirizzi in essa indicati. L'affrancatura per l'Indonesia è di 1300 lire.
La pressione dell'opinione pubblica è molto importante. Molto spesso essa serve come deterrente nella prevenzione delle violazioni dei diritti umani. Ogni lettera spedita continua la lotta della memoria contro l'oblio. Se vuoi avere maggiori informazioni telefona ad Amnesty International Circoscrizione Lombardia Via U. Foscolo, 3 Milano tel 72003901 dal lunedì al venerdì dalle 15,00 alle 19,00 e il sabato dalle 15,00 alle 18,00.
INDONESIA: LE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI CONTINUANO 3 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBAristorante pizzeria ArC pesce fresco di ETTO R R E SALVATORE Via Osma, 5 - 20151 Milano tel. 02 - 3083111 Chiuso il lunedì dicembre 1997 MILA pagina 18
L'ANGOLO DEI 8AM8INI
CAMPAGNA GIOCHI LEALI
Il gruppo Commercio Equo e Solidale Zona 19 ed il coordinamento lombardo: Nord Sud del mondo, sono lieti di annunciare il buon esito della campagna "Giochi leali".
IL M.DILE DEL LytoiEarro
Il laghetto era triste e preoccupato, era la vigilia di Natale e nessun regalo aveva trovato. Voleva tanto festeggiare ma non sapeva come fare. Come si sà, un laghetto non può andare dove gli pare, o tanto meno in un negozio entrare. Così la sua tristezza aumentava mentre il tempo passava.
Quando mancava poco alla mezzanotte un grande bagliore apparve nella notte, nel cielo di Vico Marino comparve una slitta che sul laghetto puntò diritta.
Quando ai suoi bordi si fermò, scese Babbo Natale che si presentò.
Sono qui giunto, perché mandato, da un tuo amico molto fidato, che vuol che ti aiuti a preparare Ñ .ÑÑ tutti i regali che devi fare.
Il laghetto molto stupito per quell'aiuto così ambito, disse quel che voleva regalare.
Alle tortore, chicchi di grano.
Agli uccelli, miglio nostrano. Alla talpe e ai leprotti, verdure e frutti cotti.
Ai pesci del laghetto, vermi al sughetto.
Agli insetti invernali, bellissimi fiori naturali.
Poi chiese che le piante venissero addobbate da centinaia di lampadine colorate e che le sue acque fossero splendenti, per gli amici pesci far contenti.
Babbo Natale l'ascoltò, poi disse: uno, due e tre!
Tutto quello chiesto eccolo a te.
La piante si colorarono, le acque si illuminarono, e tutti i regali amati ir sull'erba erano posati. '
A mezzanotte giunsero gli amici e festeggiarono felici, quel bel Natale fino al mattino, con l'amico laghetto di Vico Marino.
PS - Nessuno seppe mai chi fosse l'amico fidato che Babbo Natale aveva mandato.
Nel numero di settembre di Milano 19 ci rivolgevamo a voi quali lavoratori, genitori, nonni potenziali clienti della ditta Artsana ( Chicco) per chiedervi di intervenire con cartoline o lettere rivolte alla ditta Artsana affinché accettasse di provvedere all'indennizzo delle famiglie delle 87 operale morte e delle 40 ragazze rimaste ustionate nell'incendio della fabbrica Zhili mentre producevano giocattoli per la Chicco. Ebbene in seguito alla pressione di migliaia di cartoline, di lettere di cittadini di associazione di pediatri di farmacisti, in seguito a volantinaggi in corso Vittorio Emanuele, in galleria, davanti alle fabbriche della Chicco, in seguito alla mozione approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale di Milano il 28 luglio scorso, in seguito all'annuncio pubblicitario su Avvenimenti, il 28 ottobre 1997 Artsana ha fermato alla presenza dei sindacati di categoria assistiti dagli uffici internazionali confederali un buon codice di comportamento e si è impegnata tramite l'Assogiocattoli a creare un fondo di solidarietà di 300 milioni per le famiglie delle vittime. Mentre esprimiamo viva soddisfazione per i risultati raggiunti, attendiamo di verificare che gli impegni annunciati si concretizzino prima di dichiarare chiusa la campagna. Pertanto vi invitiamo a scrivere all'Artsana una lettera di cui vi diamo copia.
Questo buon esito della campagna ci deve convincere ancora di più del grande potere che abbiamo come consumatori. Tutte le volte che compriamo un oggetto, noi votiamo cioè premiamo una ditta piuttosto di un'altra. Quindi dobbiamo imparare a premiare le imprese che si comportano bene sul piano ambientale, sindacale, morale. Non possiamo accettare di comprare scarpe, palloni, tappeti che sono fatti col lavoro di bambini o di adulti sottopagati e sfruttati.
L'Artsana si è impegnata, dietro
Aurora
Come una stella del firmamento sei scesa tra noi a far brillare i nostri cuori in un giorno d'autunno.
Ad un mese dalla nascita i genitori, Diego Mocchiutti e Maruska Caprara assieme ai nonni materni e paterni
festeggiano l'event.
nostra pressione, ad appaltare a ditte che rispettino i diritti sindacali (libertà di associazione, di contrattazione, parità di rimunerazione tra uomo e donna, divieto di discriminazione ecc.), che non facciano lavorare bambini al di sotto dei 14 anni che non utilizzino lavoro forzato, che garantiscano un ambiente di lavoro sicuro ai loro operai, servizi igienici, spazi per pasti che non adottino
provvedimenti disciplinari mentali o fisici.
E quel che è molto importante Artsana ha accolto la proposta sindacale di attivare controlli mirati nei modi e forme che verranno stabiliti congiuntamente e annualmente. Artsana si sottoporrà annualmente ad ispezioni indipendenti procedimento a cui la maggior parte delle multinazionali non vuole sottostare.
Ringraziando tutti voi che avete partecipato alla campagna vi ricordo 1) di scrivere la lettera qui sotto riportata 2) di leggere il libro "Guida al consumo critico" del Centro Nuovo Modello di Sviluppo EMI 3) di contribuire alle spese per la campagna -circa 35 milioni- inviando a Centro
N.M.di Sviluppo via della Barra, 32 Vecchiano ccp 14082564 per il gruppo Commercio Equo e Solidale Zona 19
Amalia Navoni
111111111~~~1~11111§
facsimile LETTERA DA SPEDIRE ALL'ARTSANA SS dei Giovi km. 7
22070 Casnate con Bernate (CO) Spett. Artsana S.p.A. abbiamo saputo del vostro impegno, tramite l'Assogiocattoli, di formare un fondo di solidarietà di 300 milioni, nei confronti delle famiglie delle vittime dell'incendio Zhili.
Ci congratuliamo per il codice di comportamento da voi firmato il 28 ottobre con i sindacati di categoria e confederali che non mancheremo di pubblicizzare. Esprimiamo viva soddisfazione per i risultati raggiunti, chiediamo di essere informati dei passi che farete perché i soldi vadano a destinazione e ci auguriamo che altre industrie seguano il vostro esempio. firma.... oppure: a nome dell'associazione firma....
Com Centro inerciale Bonola tel. 33400401 0e1/11 tegé i i p le:%1 II e 111 1 1! Dalla preistoria alla realtà virtuale Libri, giochi, gadget, videogiochi e... dicembre 1997 1lL.,44.N109 pagina 19 a
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di Marco Tadini
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LA QUALITA' NEL RIFIUTO
Separare in casa le diverse tipologie di rifiuti è un gesto civile che oramai fa parte delle abitudini quotidiane dei milanesi. Un atto indispensabile, anche se a volte può risultare un po' complicato.
Amsa è alla costante ricerca di sistemi che facilitino il compito svolto dai cittadini e che nello stesso tempo migliorino la qualità dei materiali riciclabili raccolti. Come nel caso dell'innovativo sistema per la raccolta dei RIFIUTI ORGANICI introdotto a settembre nelle zone 7, 8, 19, 20 e parte della 6.
Amsa ha dato a tutte le famiglie residenti in queste zone il secchiello per la raccolta dei rifiuti organici, e a tutti gli stabili il cassonetto grigio condominiale per i rifiuti organici. Solo nei casi in cui, per via delle caratteristiche dell'edificio non è stato possibile posizionare il cassonetto, la raccolta differenziata dei rifiuti organici continua ad essere effettuata con il sacco grigio condominiale.
I risultati registrati nei primi due mesi di raccolta con questo sistema sono positivi, anche se è necessario uno sforzo ulteriore per migliorare la qualità dei rifiuti organici raccolti, che in alcuni casi risultano "inquinati" da im-
purità che non ne consentono un corretto riciclaggio.
Ecco alcune semplici indicazioni da seguire per fare bene la raccolta differenziata dei rifiuti organici a casa propria e nel condominio.
A CASA: nel secchiello buttare solo rifiuti organici e cioè avanzi di cibo, frutta, verdura, etc. Non introdurre le confezioni degli alimenti: vaschette, sacchetti e pellicole di plastica, tetrapack e cartoni di latte o succhi di frutta, scatolette di metallo, etc. I rifiuti organici possono essere raccolti direttamente nel secchiello, oppure, se si preferisce utilizzare dentro al secchiello un sacchetto, è bene che questo sia biodegradabile, per non inquinare il contenuto.
In alternativa all'uso dei sacchetti, si può svuotare il secchiello direttamente nel cassonetto condominiale
NEL CONDOMINIO: depositare il sacchetto dei rifiuti organici o svuotare il secchiello nell'apposito cassonetto o sacco grigio ma, soprattutto, fare attenzione a non depositarvi il sacchetto dei rifiuti indifferenziati che vanno nel sacco nero: anche un solo sacchetto dei rifiuti indifferenziati deposto erroneamente nel cassonetto grigio o nel sacco grigio condominiale renderebbe inquinato, e quindi non riciclabile, il contenuto di tutto il cassonetto o sacco grigio. E l'errore di uno vanificherebbe l'impegno di tutti.
I cassonetti grigi sono disponibili in tre versioni: 80-120-140 litri.
Queste importanti innovazioni sono state comunicate a famiglie, amministratori e custodi con materiali di informazione recapitati direttamente a casa.
Chi non li ha ricevuti o volesse ulteriori chiarimenti può telefonare al numero verde ANISA.
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