Il Costruttore17

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Le risposte del movimento sindacale

In merito alla crisi in atto, ed ai problemi che la stessa ha aperto all'interno del Movimento Sindacale, in questi ultimi tempi, la risposta che il movimento stesso ha saputo dare, è risultata abbastanza limitata.

In effetti l'iniziativa, è riuscita ad ostacolare la strategia del padronato (in termini di riorganizzazione del lavoro), nei suoi effetti più immediati, ma non è stata in grado di ribaltare, ne le fondamentali scelte di politica economica, ne gli elementi di fondo della linea padronale.

A mio avviso, i limiti fondamentali che hanno contrastato il raggiungimento di questi obiettivi Sono stati:

un certo rallentamento delle iniziative di fabbrica di fronte ad una riorganizzazione padronale, come può essere il discorso di una maggiore utilizzazione deila forza lavoro, con l'accettazione in senso assoluto da parte del movimento sindacale della mobilità:

insufficienza di una strategia generale, per la trattativa globale con il governo (in merito ad una nuova politica produttiva), che da parecchi mesi si è reso latitante.

Per il primo aspetto, bisogna dire, che troppo spesso ci buttiamo in vicoli ciechi, dove a volte il rifiuto ostinato della cassa in-

tegrazione, o il discorso degli investimenti, divenivano di fatto l'alibi, dietro al quale nascondere la perdita di potere del movimento operaio e nello stesso tempo, farci carico di certe responsabilità e scelte padronali, senza però riuscire a fronteggiare le ristrutturazioni in atto, che sono le cause principali della mobilità della forza lavoro ed incidano nello stesso momento sui livelli occupazionali.

Il secondo aspetto, è collegato a questi limiti, sopra citati, in cui l'incapacità di darci una strategia organica, contro il sistema capitalistico, nella speranza di una presunta volontà di diversificazione delle imprese, porta di fatto ad una perdita di potere nelle fabbriche e attenua la possibilità del movimento sindacale a contrapporsi al disegno dell'avversario.

Tutto ciò, determina l'esigenza di raccogliere tutti gli spunti necessari e gli obiettivi espressi dalle lotte dei mesi passati per darsi una seria strategia, il cui punto di partenza resta la fabbrica, andando ad una verifica delle conquiste realizzate e rendendole sempre più attuabili: recuperare terreno sui vari aspetti dell'organizzazione del lavoro. ponendoci obiettivi realizzabili, come possono essere la verifica degli organici, la rigidità nell'uso della forza lavoro ed il potenziamento delle strutture

esistenti nelle fabbriche.

Queste prospettive, però, devono ricercare alcune condizioni, senza le quali tutto ciò sarebbe vano.

l'Italia che cambia

Dopo il risultato delle votazioni del 15 giugno, il cui responso ha dato ragione alla lotta e alle proposte indicate dalle sinistre, nasce un'esigenza primaria che è quella di cambiare radicalmente il modo di governare ed amministrare la cosa pubblica, così come da trent'anni fa la DC con il solo risultato d'aver partorito il malcostume, la burocrazia, il parassitismo e via di questo passo.

L'Italia ha bisogno di un urgente mutamento nella vita pubbliCa con un indirizzo politico volto a permettere almeno la soluzione di alcuni problemi che assillano le corrsisrum

Consiglio di Fabbrica della Fit - Ferrotubi - luglio 1975
li a o o à n a
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L' Italia che cambia

masse popolari.

La crisi economica tuttora in atto e il modo come è stata affrontata hanno notevolmente aggravato i problemi sociali e a nulla è valso il tentativo (in campagna elettorale) della DC di far credere che qualcosa si muovesse e che ci fosse quindi un risveglio (anche timido) della ripresa economica, venendo invece smentita dallo stesso Carli (Governatore della Banca d'Italia).

Le organizzazioni dei lavoratori non hanno mai smesso di richiamare il governo ad assumersi le proprie responsabilità per risolvere detti problemi in quanto la

flessione dei livelli d'occupazione e il pericoloso allargarsi dell'utilizzo della Cassa Integrazione ha reso sempre più precaria la condizione di vita delle classi meno abbienti.

Proprio in questa drammatica situazione e con l'urgenza di difendere l'occupazione il risultato del 15 giugno è destinato a dare un colpo alle vecchie strutture per dare un volto nuovo al Paese. Attorno a questa prospettiva è cresciuto un nuovo modo di confronto basato sull'unità che vede ormai protagonisti gli operai, gli studenti, le masse femminili e vasti ceti da quello medio a quello

contadino.

Da ciò si deve trarre, la conclusione, da parte della classe politica dominante, che il tempo è cambiato, che non siamo più nel '48 dove la politica era basata solamente sull'anticomunismo e sulla divisione delle masse popolari e che mutare modo di governare vuoi dire fare partecipare grandi masse alla gestione della cosa pubblica.

Bisogna quindi dare ampio spazio a tutte quelle forze democratiche e progressiste che sono favorevoli a risanare e rinnovare l'Italia.

LI LT1/110 FlAsco t DALLA PRIMA
LAVORATORE
UN

DALLA PRIMA RISPOSTE

Bisognerà raggiungere un potenziale di unità fra i lavoratori, riaffermando con obbiettivi adeguati la saldezza del movimento, a partire dalla difesa dei salari e del rilancio della linea ugualitaria, fare della lotta, per un nuovo modello di sviluppo, una lotta per la democrazia, in modo da condurre lo Stato ad un ruolo propulsivo dell'economia.

Questo, penso, sia ciò che i lavoratori e tutti i democratici, si aspettano, dal sindacato e dai governo, secondo le indicazioni che hanno espresso il 15 giugno, per serio rinnovamento della società italiana.

Ad operai e tecnici, agli amministratori, ad ingegneri e capi, a tutti quanti noi, un augurio vero di utile vacanza, senza autoambulanza, senza troppa eleganza, ma con molta uguaglianza, al fin da ritornare presenti sul lavoro con nuova

più baldanza, privi di tracotanza pieni di fervore onde la gran speranza, dal basso al direttore, sia di sol progresso giusta esultanza per ogni lavoratore.

LA MUTUA

Il problema dell'assistenza sanitaria ha diviso in questi anni la popolazione italiana: da una parte, coloro che lamentano l'insufficienza cronica dell'organizzazione del settore e che propugnano un cambiamento radicale dell'impostazione di base dell'ente mutualistico, dall'altra coloro che sono convinti che in fondo le disfunzioni che lamenta l'ente assistenziale di Stato siano el:rninabili con un'accorta e moderata politica di riformismo, che cambi ed adegui le strutture alle rinnovate esigenze dei cittadini.

lo sono senz'altro convinto che l'unica soluzione adatta a risolvere questo intricato problema sia quella di ricostruire tutto dalla base dopo aver distrutto e smembrato tutte le cause che hanno portato la situazione a questo stad'o di caos assoluto: intendo parlare di burocrazia, clientelismo, speculazione, ecc. ecc. che ormai sono di casa in ogni istituzione: cosiddetta democratica di questa nostra Italietta democristiana, molti moderati potrebbero rimproverarmi che io ho la contestazione facile, che critico senza proporre alcunchè di alternativo, che in fondo parlo perchè conosco la situa-

zione sanitara solo superficialmente, che sono il solito qualunquista che critica tutti dal di fuori, senza impegnarsi attivamente al fine di migliorare le strutture esistenti.

Io rispondo che, al giorno d'oggi, la situazione si è talmente deteriorata, che penso nessuno, neppure il più valido dei ministri, sia in grado di risanare con una politica di riformismo questo nostro malato cronico che è l'ente mutualistico, che reagisce sempre negativamente a qualsiasi terapia di risanamento che si voglia intraprendere.

Come vincere ad esempio la burocrazia?

E' pensabile che sia possibile in un prossimo futuro evitare le code, il non dovere prenotarsi mesi prima per una visita specialistica, o un ricovero ospedaliero, poter curarsi senza avere compilato montagne di moduli, senza che la situazione attuale muti radicalmente?

Pensano forse le autorità competenti che sia facile adeguare le vecchie strutture alle rinnovate esigenze, confidando solamente nella piena responsabilizzazione del personale?

IL FUTURO

Un iaculo fende l'aria lanciato ad hominem.

Sarà la fine della risata del dispotico.

Sarà la fine dello stillicidio delle popolari lacrime di sangue.

Sarà la fine dei gemiti della turba. Sarà l'inizio dell'ugualitaria epoca.

E' senz'altro indispensabile invece un certo ordine che deve essere instaurato nel settore, condizione indispensabile per garantire un minimo di serietà e di efficienza in un ambiente che presenta ancor oggi più di qualche risvolto grottesco, più di qualche evidente contraddizione.

Parlavo prima di ordine e di serietà: aggiungerei anche che ritengo indispensabile una moralizzazione concreta di tutto, per evitare tutte le speculazioni e tutte le ruberie che persone molto altolocate continuano ad approvare tacitamente; ormai si parla apertamente di mafia, e chi contravviene a certe precise regole del giro non può trovare posto: ormai nell'ambiente ciò che conta è l'avere il possesso di precise conoscenze, contatti con persone che contano; anche al livello di povero cristo è meglio conoscere qualcuno del giro, in quanto ciò permette di raggiungere con una certa facilità agevolazioni che dovrebbero essere garantite ad ogni cittadino.

Tutti sanno infatti quanto sia importante essere un raccomandato: si può ottenere solo così

AUGURI ESTIVI
GAG GAG
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CONTINUA IN 4

Mutua Ruolo delle Leghe

un'assistenza accettabile, un posto all'ospedale e via di questo passo; altrettanto comuni sono le mancíe ai dottori, tanto per assicurarsi che questi agiscano con un certo scrupolo; siamo arrivati a tanto. non pensando forse che i dottori hanno il dovere di assicurare il massimo dell'impegno nella cura dei loro pazienti, indipendentemente c-q loro ceto sociale, o dalle loro possibilità finanziarie; chi non ha mai detto: « E se mi ammalo, come farò » con evidente allusione alla grana che bisognerà sborsare per poter avere un'adeguata assistenza, quando tutti sanno che l'importo delle trattenute incide in maniera elevata sulle buste paga dei lavoratori.

Conclusione: bisogna rinnovare tutte le strutture, snellire tutto l'apparato burocratico, moralizzare tutto il personale, rivedere in maniera più moderna tutta la passata politica sanitaria, che è spesso sottovalutata in favore di problemi senz'altro meno importanti, ma forse più redditizi per i soliti speculatori che ormai tutti conosciamo.

Bisogna che tutti ci impegniamo per smantellare questo massiccio carrozzone clientelare, che deve essere trasformato radicalmente affinchè si dia nuova linfa a quest'attuate organizzazione antisociale che è l'INAM.

UN LAVORATORE

li movimento operaio è appena uscito vittorioso dalle elezioni amministrative in cui abbiamo visto una grande avanzata del PCI e delle altre forze di sinistra che lo rappresentano.

I partiti reazionari, nemici giurati delle masse popolari, hanno subito una grossa sconfitta.

Questa grande vittoria ci dà più forza per intensificare la nostra lotta contro il padronato.

Quindi dopo il voto che è un momento importante, ma non l'unico, il nostro impegno deve aumentare in qualsiasi istanza ci troviamo ad operare.

Fatta questa premessa vorrei parlare come, secondo me, debba funzionare la lega sindacale di zona.

Tutti sappiamo che alla lega partecipano i delegati delle fabbriche presenti in zona e volendo possono parteciparvi tutti i lavoratori.

Nel momento che stiamo attraversando vediamoil padronato intensificare l'attacco all'occupazione (fabbriche che chiudono, altre in cassa integrazione e non è escluso che dopo le ferie molti lavoratori ora in cassa integrazione si trovino licenziati).

Appare chiaro ancora una volta come il padronato oltre a voler far pagare la « crisi » ai lavoratori cerchi con l'attacco all'occupazione di avere alle scadenze dei contratti un movimento operaio diviso e su posizioni di difesa.

In una situazione del genere le piccole fabbriche sono le più esposte a cansa della debole forza che esse hanno.

Sappiamo come i lavoratori delle piccole fabbriche vivono una condizione di supersfruttamento: ritmi eccessivi, altissima nocività, licenziamenti selvaggi e tante volte non viene rispettato il contratto nazionale.

Appare chiaro come la lega, per le piccole fabbriche sia un importante punto di riferimento e quanto sia determinante il ruolo che essa svolge.

Quindi occorre che la lega lavori perchè le piccole fabbriche si uniscano tra di loro e sì facendo acquistino forza per respingere l'attacco padronale.

Le grandi fabbriche non devono solo impegnarsi ad andare a fare i picchetti di fronte alle piccole fabbriche durante gli scioperi, ma devono dare il loro contributo affinchè le piccole fabbriche acquistino fiducia in se stesse e nella lotta arrivino anche loro ad essere parte determinante nella battaglia contrattuale e non rimannano passive attribuendo il ruolo di incidere e di strappare i contratti solo alle grandi fabbriche. Se le leghe lavoreranno in , questo senso sono convinto che andremo ai contratti con un movimento operaio unito e molto più forte.

UN DELEGATO

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NUOVI MINIMI DI PENSIONE

Dal 1-1-75, i nuovi minimi di pensione INPS sono stati fissati nella misura di 55.950 lire mensili per tutti i pensionati già lavoratori dipendenti e di 47.800 per quelli già lavoratori autonomi.

La misura delle pensioni sociali è stata portata, dalla stessa data a 38.850 lire mensili. Con la stessa decorrenza, i limiti di reddito massimi previsti per aver diritto alla pensione sociale sono stati portati a 505.050 lire annue per il richiedente ed a 1.560.000 per i due coniugi. Quest'ultimo limite verrà, annualmente, aumentato di una misura pari all'incremento annuo del valore delle pensioni sociali per effetto della scala moible.

AUMENTO DELLE PENSIONI DI VALORE NON SUPERIORE ALLE 100.000 LIRE

Le pensioni dei lavoratori dipendenti ed autonomi le quali al 31-12-74 erano di importo compreso tra il minimo e le 100.000 lire mensili (al netto degli assegni familiari) hanno diritto dal 1-1-75 ad un aumento complessivo pari a 13.000 lire, comprensivo dell'adeguamento (del 13%) già preVisto e pagato con l'inizio del corrente anno, per effetto della scala mobile.

Da tale maggiorazione sono escluse le pensioni aventi decorrenza posteriore al 31-12-1973, nonche le pensioni supplementari e quelle di importo inferiore al minimo.

AGGANCIAMENTO DELLE PENSIONI ALLA DINAMICA SALARIALE

Tutte le pensioni dei lavoratori dipendenti fruiranno, in futuro, di incrementi annui non più collegati al solo variare del costo della vita, ma anche a quello delle retrìbuzioni dei lavoratori dell'industria. L'aumento delle pensioni di importo pari al trattamento minimo avrà decorrenza dal 1" gennaio di "ogni anno, e sarà calcolato sulla base del 27,25% dei salari mini-

mi contrattuali intercorsi nei dodici mesi compresi tra il diciassettesimo e il sesto mese anteriore a quello da cui ha effetto l'aumento della pensione stessa. Dal 1-1-76, quindi, tale aumento sarà pari all'incremento percentuale delle retribuzioni che si verificherà tra l'agosto 1974 e il luglio 1975. A partire dalla seconda applicazione della norma, e cioè dal 1-1-77, la variazione delle retribuzioni minime sarà calcolata dall'Istituto di Statistica (ISTAT) senza tener conto delle eventuali variazioni del volume di lavoro; senza cioè accrescere il valore delle retribuzioni proporzionalmente alla riduzione che dovesse intervenire in futuro negli orari contrattuali dì lavoro.

Questa disposizione è da considerarsi arbitraria non solo perchè non contemplata dagli accordi sindacato-governo, ma perchè la riduzione di orario non può non esser considerata come un aumento reale del salario.

Per le pensioni superiori al minimo, invece, le variazioni annue si baseranno su due distinti calcoli:

una quota uguale per tutt• i pensionati, calcolata con gli stessi criteri della scala mobile per i lavoratori Yn attività di servizio e basata sul numero dei punti di contingenza scattati nel periodo dei dodici mesi (agosto-luglio) presi a riferimento;

una seconda quota aggiuntiva percentuale, corrispondente all'aumento reale delle retribuzioni minime degli operai, che si otVene sottraendo all' incremento dei suddetti salari, la percentuale di aumento derivato dal variare del costo della vita con sistema dei punti di contingenza.

L' esempio fatto nella stessa relazione alla legge, precisa meglio tale meccanismo. supponendo per ipotesi che nel 1975 il costo della vita registri un aumento percentuale del 18.5 per cento e che la dinamica salariale reg'stri invece un incremento complessivo del 21,5 per cento, l' aumento delle pensioni superiori al minimo sarà calcolato dal 1-1-76 nel modo seguente:

1) la quota uguale per tutti in -5"

relazione al costo della vita deriva dal calcolo che la percentuale del 18.5 per cento in termini di punti » di contingenza corrisponde a 41 punti, per cui tutte le pensioni superiori al minimo usufruirebbero di un primo aumento di 16.400 lire (400 lire di valore punto per 41);

2) la quota percentuale dell'aumento delle retribuzioni sarà invece pari al 3 per cento, risultato derivante dalla sottrazione del 18,5 per cento (incremento costo della vita) dal 21,5 per cento (incremento complessivo dei salari).

L'applicazione del sistema di aggancio alla scala mobile, per le pensioni superiori al minimo, è graduata nel tempo attraverso il progressivo incremento del valore del singolo punto di contingenza, che raggiungerà nel 1980 una quota pari all'80% di quello gcduto dai lavoratori in att:vità.

La progressione del valore punto è così stabilito:

— a decorrere dal 1-1-76: per i punti accertati nel periodo agosto-ottobre 1974 L. 400; per i punti accertati nel periodo novembre 1974-luglio 1975: L. 1008:

a decorrere dal 1-1-77: L. 1260;

a decorrere dal 1-1-78: L 1'512;

a decorrere dal 1-1-79: L 1714:

a decorrere dal 1-1-80: L 1910.

Dall'applicazione di questo sistema di perequazione annua delle pensioni sono escluse le pensioni supplementari e le pensioni inferiori al min:mo, per le quali resta in vigore il vecchio sistema di maggiorazione automatica collegato alla percentuale di variazione del costo della vita e previsto dall'art. 19 della Legge 153 69. Sono pure escluse le pensioni aventi decorrenza nell'anno anteriore a quello in cui si effettua l'aumento e quelle di coloro che l'ontinuano a lavorare alle dipendenze di terzi: in quest'ultimo caso la trattenuta deve comunque far sempre salvo l'importo pari al trattamento minimo di pensione.

Dal 1-1-77 è previsto un adeCONTINUA IN 101.

NOTIZIE INPS

RINNOVO ESECUTIVO

Vorrei spendere due righe per esprimere il mio pensiero sul C.d.F. e sulla nostra organizzazione; il 25-6-75 è stata fatta una riunione del consiglio ed in essa è stato votato il rinnovo dell'esecutivo.

Ciò mi rallegra, non tanto perchè è stato effettuato il ricambio di alcuni elementi (cosa che richiedevamo tutti per permettere ad una cerchia sempre più maggiore di persone di farsi un'esperienza diretta nel rapporto fra delegato e direzione e di rendersi più responsabile in quanto investito direttamente nella presa di decisioni importanti) ma perchè è stata rispettata fedelmente la data prefissa.

Pertanto è avvenuto il seguente mutamento:

Vecchio Esecutivo:

LORUSSO FRANCO

MONTANARI SERGIO

GALLINA VITO

GIULIANI CARLO

COVA GUIDO

MANILI MARIO

BEDINELLI G.FRANCO

Nuovo Esecutivo:

LORUSSO FRANCO

MONTANARI SERGIO

COVA GUIDO

BEDINELLI G.FRANCO

REDONI GIULIO

ONALI GIULIANO

BIANCHI GIUSEPPE

Assistiamo così all'uscita di Giuliani, Gallina, Manili ed all'inserimento di Redoni, Onali e Bianchi, a questi nuovi eletti auguriamo buon lavoro con la serietà e con la saggezza che ci attendiamo da loro.

Una lieve critica a questo rinnovo la devo fare a carico del consiglio stesso.

Ciò non per criticarne l'operato ma per mettere in evidenza una

carenza di valutazione per ciò che riguarda la SCM (Sezione Carpenteria Meccanica) che rimane a Milano.

Nell' elezione dell' esecutivo avvenuta alla fine di dicembre '74 si era stabilito all'unanimità che questa sezione avrebbe dovuto essere sempre presente in esecutivo con uno dei suoi due rappresentanti, sostituendoli alternativamente.

Quindi non ho capito perchè ci sia stata una votazione dalla quale è scaturito che la sezione non sia rappresentata.

Ciò a mio avviso è sbagliato, perchè se è vero che a settembre la SCM rimane sola a Milano, essa resterà slegata dal resto e rimarrà relegata in un angolo senza mai avere possibilità d'intervento Immediato specialmente per quei problemi che la riguardano in modo specifico (mensa, medico ed organizzazione del lavoro).

Auguriamoci che ciò non si verifichi, ma se dovesse accadere bisognerà prendere immediatamente provvedimenti.

Recensione del film « L' inferno di cristallo »

La bella stagione, l'ora legale e la frescura della sera ci portano a frequentare, più sovente che d'inverno, le sale cinematografiche.

Purtroppo è ben difficile trovare un buon film, così che appena qualcuno esce dalla scadente media subito ci si butta senza riflettere.

Voglio parlarvi di un film che ultimamente è andato per la maggiore e che all'apparenza sembra un buon film, invece sotto sotto nasconde una tecnica che chiamerei fascista.

La trama è molto semplice, è in pratica la storia di un incendio che sì rileva purificatore perchè i personaggi, che vengono classificati molto superficialmnete in buoni e cattivi, son premiati

o puniti a secondo della colpa, gli egoisti e i vili precipiteranno nel vuoto, i fornicatori moriranno bruciati e i bravi vivranno.

Analizzando la struttura di questo spettacolo si vedrà che le sciagure si sommano una all'altra con una tecnica da incantatori di serpenti.

Si vuole prendere lo spettatore per le viscere e costringerlo sino allo spasimo nelle drammatiche situazioni che vengono proiettate, sollecitando così angoscie e paure che riposano nell'inconscio.

La tecnica è un po' quella di tutti i film catastrofici come Airport 75, Terremoto e altri più vecchi come Uragano e l'Incendio di Chicago.

Il fascismo culturale di questi film è appunto nel tentativo di ri6

condurci all'infanzia dell'intelletto, un qualcosa come quando ci raccontavano le favole con le streghe, un mondo popolato d'incubi irreali e quindi una fantasia che chiude il raziocinio.

Il fatto che periodicamente films come questo salgono alla ribalta è oggettivato anche dal fatto politico ed economico che ci circonda.

Indubbiamente il periodo attuale non è dei più felici; il costo della vita va sempre più aumentando, i problemi aumentano giornalmente, la sicurezza dei posto di lavoro ci viene prospettata come labile e purtroppo per molti nostri compagni la cassa integrazione e la disoccupazione sono già una realtà.

Il film avrebbe quindi una ragione dí confronto.

LETTERE AL GIORNALE
UN LAVORATORE

Estremisti

Si parla molto della teoria degil opposti estremismi. Si dice che tra estremisti dí destra e quelli di sinistra non ci sia differenza. E questa teoria, alquanto azzardata, viene portata avanti e sostenuta in ogni occasione e con ogni mezzo dalla destra pensando di confondere le idee alla gente e di ottenere un aumento di voti.

E in questo suo sporco gioco, la destra coinvolge anche tutta la sinistra addossandogli la colpa di quello che succede.

Contrariamente a quello che si Prefigge la DC, il popolo italiano ha dato finalmente dimostrazione di aver capito da che parte stanno questi gruppuscoli che, nascondendosi dietro un'apparente bandera rossa, non sono altro che gli accoliti di Almirante, il quale è un sicairo di Fanfani e di tutta la DC.

E così, ad un certo punto della storia politica italiana, fanno la loro comparsa le Brigate Rosse e, volendosi fare pubblicità, rapiscono un magistrato, il giudice Sossi, e questo lo fanno, guarda caso.

appena prima delle elezioni.

Da questo momento si mette in moto tutta una organizzazione per cercare di mettere in cattiva luce la sinistra. La televisione al servizio della DC da ampio spazio al fatto e, pur non imputandone apertamente la colpa alla sinistra, lo fa velatamente capire.

Lo stesso fanno tutti i giornali di destra.

La gente assistendo a queste cose rimane molto perplessa ed è titubante su chi dare la preferenza nelle elezioni imminenti. Tanto più che il buon Fanfani nei suoi comizi condanna duramente l'operato di queste Brigate Rosse. Questo fa molto colpo sulla gente, e le elezioni vanno come vanno.

Col passare del tempo il rosso delle brigate comincia a scolorirsi lasciando trasparire il loro vero colore. Si viene a scoprire che sono legate mani e piedi alla destra e non alla sinistra come loro vorrebbero far credere, ed essendosi troppo sputtannati decidono di scomparire dalla scena politica.

Passa qualche anno, ed ecco, che quest'anno si presentano di nuovo le elezioni. Adesso però, Colpo di scena, saltano fuori i NAP (nuclei armati proletari) che, tanto per camibare, seguendo le orme degli illustri predecessori, rapiscono un altro magistrato, il giudice Di Gennaro.

IL DISIMPEGNO

Gli va bene così al qualunquista nostrano. Ogni cosa che in più ottiene. gli sembra strano d'averla ottenuta con le altrui pene. Per non dispiacere al suo « NABABBO >•, dimentica tutto: gliel'ha data « IL BABBO », perchè sì dicendo a lui conviene, Questa gramigna va sradicata per salvar cavoli ed insalata. Questa gramigna rovina il raccolto, perciò va estirpata, e con lei, lui va sepolto.

Uscendo dal locale si tirerebbe un sospiro di sollievo come quando ci si risveglia da un incubo e la visione reale della vita, anche se veramente drammatica, parrebbe rosea al confronto.

Questo è il nodo dell'osservazione: il marciume dei film catastrofici, abusando degli ingredienti tecnici ci fa spegnere ogni barlume di coscienza critica, e proprio nel modo in cui ci guida in balia dei condizionamenti, che risiede la natura regressiva e repressiva di queste forme dì cinema, rispetto alla quale il messaggio trasmesso è in secondo Piano.

UN DELEGATO

Apparentemente non è cambiato niente dal lontano '70, invece molto è cambiato. La gente ha imparato a distinguere quello che è veramente rosso da quello che è più nero della pece e vuole solo buttare del fango addosso alla sinistra.

Ma la gente non si è fatta influenzare, era stanca di sorbirsi quotidianamente le balle di Fanfani & Co. e quindi ha deciso di votare con coscienza, facendo fare passi da gigante in avanti a tutta la sinistra.

Auguriamoci che tutto seguiti in auesto modo e che dopo 30 anni di libertà (di farci ammazzare o rapire) la nostra bella Italia diventi finalmente tutta ROSSA.

UN LAVORATORE

SECONDO LIETO EVENTO

Venne alla luce, aprì gli occhi, vide subito qualcosa di brutto e di strano sotto il cielo ancor democristiano. Richiuse gli occhi dicendo agli uomini: « Ritorno in seno per riaprir la vista quando l'azzurro sarà socialista ». Ribussò alla vita, si guardò attorno. Non vide il sole malato e le stelle spente. Disse esaltante: a Ora rimango. Resto a vivere con voi la vita, uomini dalla coscienza pulita ».

LETTERE AL GIORNALE 3 P4 e e n ), e ;a o d E ) a)i e is :a Dre la e, 'e
GAG GAG

Integrazione spese mediche

Come ognuno di noi sa, negli anni scorsi fu messo a punto un regolamento per I' integrazione spese mediche che migliorava e perfezionava il fondo Cappelli (del quale sarebbe interessante sapere esattamente di cosa si tratta, in quanto ogni qualvolta se ne accenna tutti cadono dalle nuvole).

Ultimamente con l'accordo del 13-2-75 questo regolamento è stato ulteriormente aggiornata ed in base a ciò potremo ritenerci soddisfatti.

Purtroppo su una delle voci più onerose, il rimborso per cure odontoiatriche, si stanno verificando delle carenze che pesano enormemente sui lavoratori, il regolamento stabilisce un rimborso del 75 per cento sulle tariffe stabilite dall' ordine dei medici in vigore,

ma nessun dentista le applica più.

Perciò posto che il medico faccia un preventivo di L. 1.000.000, il fiduciario dell' azienda lo ridimensiona sulle dette tariffe diciamo di L. 500.000; l'interessato in questo caso se va dal suo dentista di fiducia si vede costretto a sborsare L. 1.000.000 ne riceve come rimborso L. 375.000 rimettendone di sua tasca L. 625.000 e non L. 250.000 come nel caso che l'accordo prevedesse di un rimborso del 75 per cento sulla spesa effettivamente sostenuta.

In secondo luogo se l'interessato decide di farsi fare il lavoro dal fiduciario dell'azienda (visto che lui l'ha valutato in questo modo) costui si rifiuta di fare il lavoro adducendo motivi vari che vanno dal troppo lavoro suo, al fatto che lui è solo fiduciario ed

in ultimo anche dal fatto che se lui lo facesse, vorrebbe anche lui la somma di L. 1.000.000.

Ora davanti ad una simile situazione riterrei che sia giunta l'ora di far decidere la nostra direzione per una soluzione valida che non si presti ad equivoci.

O viene rimborsato il 75 per cento della spesa reale oppure deve accordarsi con il suo dentisa fiduciario affinchè egli esegua il lavoro al prezzo da lui stesso stabilito ed in un tempo ragionevole.

Sicuro che la questione verrà portata avanti dal C.d.F. e che la direzione si dimostrerà più sensibile a risolvere equamente questo problema, assieme a tutti i dipendenti della fabbrica, attendo.

Questa parola che gli italiani hanno conquistato a caro prezzo, va conservata e difesa con tutte le nostre forze da ogni sopruso e da chiunque abbia l'intenzione di togliercela o di limitarcene il diritto.

Sull'uso e sul significato di questa parola vanno fatte comunque molte considerazioni. Dicendo libertà si intende libertà di pensiero, di parola e di movimento. In Italia si sostiene che tutto ciò l'abbiamo e a grandi linee possiamo affermare che è vero, però se analizziamo bene la questione ne risulta che lo è solo parzialmente.

Libertà di pensiero a mio modesto parere. esiste in tutto il mondo, ma ha valore solo se ad essa è collegata la libertà di parola; dove ciò non avviene è logico che non vi è libertà. Libertà di movimento da noi c'è perchè

nessuno ci impedisce di spostarci, di compiere o no determinate azioni, semprechè rientrino nelle norme legislative.

Ora analizziamo i casi in cui abbiamo l'illusione di essere liberi, ma di fatto non lo siamo e siamo invece soggetti a varie regole che ci guidano e ci impongono il nostro modo di vivere.

Ci riteniamo liberi ed invece siamo schiavi della civiltà dei consumi; siamo schiavi dei soprusi operati ai nostri danni dal fisco, della politica dell'ammodernamento tecnologico delle nostre aziende, le quali, spesso, per ristrutturarsi si trasferiscono in altre sedi, obbligandoci al pendolarismo ed a subire la politica sbagliata ed inefficiente dei trasporti pubblici.

In fabbrica siamo soggetti (da noi è molto attenuato il fenomeno) allo sfruttamento padronale-ca8

pitalistico, siamo liberi di farci sfruttare e di prendere in cambio ciò che ci danno fino al giorno in cui siamo idonei, poi quando non Io siamo più ci mettono in un angolo come carta straccia per poi finire pensionati per raggiunti limiti di età o per inabilità fisica ed ancora dobbiamo subire liberamente un sistema pensionistico che anche se è adeguato al momento, col tempo si deteriora perchè sempre liberamente permettiamo che continuino col sistema vigente.

Compagni, dobbiamo essere uniti e perseguire sulla strada sindacale sinora percorsa onde salvaguardare e rafforzare i nostri diritti di libertà, migliorandola sempre 'di più in modo tale da cancellare definitivamente i soprusi che finora abbiamo subito.

LETTERE
GIORNALE
AL
UN DELEGATO
Libertà
UN LAVORATORE

GITA SOCIALE

Il 7 giugno c.a. si è svolta la gita sociale e a voler fare un bilancio non può essere che positivo anche se si sono verificati dei disguidi che possono aver fatto gridare allo scandalo.

Una prima considerazione decisamente positiva va fatta sulla grandissima partecipazione di dipendenti con le loro famiglie in numero così alto da mettere in crisi tutta l'organizzazione nonostante gli sforzi dei responsabili per attenuare al massimo i disagi.

E' stata dunque una gita sociale concepita come tale, ossia un punto d'incontro tra i dipendenti al di fuori della stressante vita della fabbrica e un motivo di conoscenza tra i diversi nuclei familiari con l'intreccio di opinioni e anche usi e costumi diversi.

La scelta dei luoghi da visitare non poteva essere più felice facendoci trascorrere una giornata in una cornice incantata qual'è quella del lago Maggiore ove la natura e la mano dell'uomo hanno creato un giusto equilibrio ren-

dendo il paesaggio tra i più belli della nostra nazione.

Un altro fatto decisamente positivo è stata la mancanza d'episodi incresciosi tipo quelli accaduti un paio d'anni fa alle cantine riunite di Reggio Emilia o altri del genere in cui avevano fatto desistere alla partecipazione di molti a gite successive e senza voler dare più importanza di quanto veramente meriti è veramente utile riconoscere che i lavoratori prendano sempre più coscienza delle proprie istituzioni difendendole dalle insidie di una certa propaganda disfattista.

Con questo non si può dire che sia andato tutto bene anzi per ciò che riguardava la sistemazione nei ristoranti (erano 3) e dato il numero dei partecipanti che era di poco inferiore alle 500 unità, per qualcuno di questi il vitto è stato di scarsa quantità e qualità.

La commissione culturale perciò dovrà in successive gite non ripetere l'errore trovando una formula che accontenti tutti; così come occorre che, la distribuzione

Corso per Gruisti

Finalmente dopo anni di discussione si è riusciti, come C.d.F., a far riconoscere l'importanza della funzione del gruista nel nostro stabilimento.

Le accurate visite eseguite dai medici dell'ENPI, atte a stabilire l'idoneità alla mansione di gruista, hanno già di per sè dimostrato quello che noi sostenevamo da anni cioè che la cabina della gru non poteva essere usata come rifugio per gli invalidi, ma che questa mansione nel suo complesso richiedeva da parte dei lavoratori dei requisiti sanitari precisi, oltre che ad una conoscenza tecnica del mezzo che veniva affidato.

E' utile ricordare che il carroponte è il mezzo di trasporto più diffuso che abbiamo all'interno dei capannoni e la loro conduzione non può essere affidata a chiunque, pena il rischio continuo d'affidare la nostra vita a mani

inesperte e irresponsabili, dato che un errore di manovra o valutazione può essere fatale per gli operai sottostanti.

Questo corso che si è iniziato, non ha la pretesa di risolvere tutti i nostri problemi, ma certamente darà il suo valido contributo e come noi ci auguriamo dovrà creare un giusto senso di responsabilità, negli operai che si assumono o si assumeranno l'incarico di manovrare un carroponte.

Il fatto che la direzione abbia dovuto assumersi gli oneri derivanti le visite mediche e delle ore di lavoro perse sta a dimostrare ancora una volta che le resistenze, che ogni giorno troviamo quando poniamo i nostri problemi di sicurezza, hanno sempre un risvolto economico e politico, con il quale dobbiamo misurarci ogni qual volta c'è un problema da risolvere.

UN DELEGATO

del tempo libero a disposiz one sia fatta con più razionalità.

Un appunto particolare andrebbe fatto a tutti i partecipanti per quanto riguarda la puntualità sia nella partenza che nelle soste intermedie; non è stato bello infatti far attendere un battello con 450 persone a bordo perchè un gruppo di circa 40 persone avendo dimenticato di controllare l'orologio si è imbarcato con oltre mezz'ora di ritardo.

Un ultimo appunto a coloro che si sono iscritti e non hanno partecipato (circa 30 persone), va ricordato che a causa loro non sono state accettate altre adesioni, anzi alcuni hanno dovuto rinunciare perciò alla prossima occasione salvo che per casi imprevisti, è bene che si pensi prima dell'iscrizione se i propri impegni consentono di partecipare o meno alla gtia sociale.

Eliminando questi inconvenienti si può dimostrare che i lavoratori sono in grado di autogestirsi e bisogna che tutti contribuiscano con suggerimenti e pareri anche di ,personali esperienze rendendo questo servizio sociale sempre più efficiente, eliminando di volta in volta i disagi in precedenza creatisi.

LA TANTO « CARA » DC

CARA » perchè costi ai lavoratori italiani, per il tuo mantenimento ai livelli alti, una cifra incalcolabile.

CARA » ai tuoi votanti che non hanno ancora capito la verità.

CARA « agli sfruttatori dell'onestà e laboriosità degli altri cittadini.

CARA » allo straniero al quale dai permesso e sicurezza d'approfittarsi del nostro territorio.

CARA » a coloro che nella sfrenata libertà compiono, impuniti, delitti e aggressioni.

CARA » a chi vede in te il massimo aiuto per il ritorno della tracotante destra.

CARA » ai mafiosi e a chi odia il povero.

Per la massa del popolo che produce e versa i soldi che tu male amministri, sei il grande « CARO « ostacolo per unà più giusta e umana ITALIA.

GAG

guamento automatico anche dei trattamenti minimi delle pensioni dei lavoratori autonomi secondo il vecchio sistema previsto dall'art. 19 della legge 153-1969.

NUOVI CRITERI PER LA PENSIONE DI INVALIDITA'

Con l'entrata in vigore della legge, per aver diritto alla pensione d'invalidità, la capacità di guadagno dell'assicurato, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, dovrà esser ridotta in modo permanente a meno di un terzo. In altre parole, si ripristinano, per tutti (operai ed impiegati) le norme previste, per i soli operai, antecedentemente alla nota decisione della Corte Costituzionale.

Tale disposizione gravemente restrittiva non si applicherà comunque ai casi di revisione di una pensione d'invalidità avente decorrenza anteriore all'entrata in vigore della nuova legge.

Va sottolineato che l'innovazione introdotta nel concetto di invalidità pensionabile è più grave di quanto non appaia, anche se è difficile valutare oggi la portata di tutte le possibili conseguenze negative. Con la nuova definizione si ingenera infatti una confusione rilevante nell' interpretazione di norme che avevano, negli anni, trovato una regolamentazione anche attraverso il consolidamento di vasta e qualificata giurisprudenza. Non è infatti solo l'ulteriore riduzione delle capacità di guadagno a produrre danni ma anche l'affermazione che la capacità stessa deve risultare ridotta in confronto di quella iniziale e non — come diceva antecedentemente la legge — rispetto al guadagno normale del lavoratore.

i titolari di pensione non possono più percepire il trattamento ordinario di disoccupazione. Tale divieto non si applica nei casi in cui il valore delle pensioni sia inferiore alle cento mila lire mensili.

Per i periodi nei quali il trattamento di pensione è dovuto, ma in concreto non pagato per i ritardi nella definizione delle domande, l'indennità di disoccupazione verrà pagata; le somme però erogate in tal modo verranno recuperate, poi, in un'unica soluzione, all' atto della liquidazione degli arretrati di pensione.

ALTRI PROVVEDIMENTI

Aumenti dei contributi. Per garantire il finanziamento dei miglioramenti previsti della legge — oltre alle norme restrittive relative alle pensioni d'invalidità e al trattamento di disoccupazione — la legge prevede con decorrenza dal 1-6-75 (e successivamente dal 1-1-76) aumenti di contributi per il fondo pensioni (parzialmente compensati da una diminuzione di quelli dovuti per la Cassa assegni familiari). Vengono aumentati anche i contributi dei lavoratori autonomi. Per i versamenti volontari i contributi verranno aumentati dal 1-1-1976.

Contributi figuritivi di malattia. Si stabilisce che i periodi di malattia (sempre per un totale complessivo non superiore ai 12 mesi) sono validi per l'accreditamento dei contributi figurativi, indipendentemente dalla natura invalidante o meno dell'infermità.

Assistenza sanitaria dei commercianti. Sono previste estensioni nel campo dei soggetti dell'assicurazione obbligatoria per gli esercenti attività commerciali. In particolare è abolito ogni massimale di reddito (già fissato in 5 milioni) per il diritto all'iscrizione all'assicurazione di malattia.

NUOVA MISURA DEGLI ASSEGNI FAMILIARI

La legge 26-5-75 n. 161, stabilisce la nuova misura degli assegni familiari per figlie e coniuge. Tali misure sono previste. dal 1-2-75 in:

9880 lire mensili (2280 settimanali) per coloro che non sono soggetti a trattenute fiscali;

10.868 per coloro che sono soggetti a queste trattenute.

I nuovi limiti massimi di reddito per il diritto agli assegni familitari sono fissati in 72.750 !ire per un avente diritto e in 127.300 per due. Dal 1-7-75 ai coltivatori diretti, mezzadri e coloni spettano gli assegni familiari nella misura di 95.000 lire annue, per ciascun figlio o persona equiparata.

DIVIETO DI CUMULO

Un'altra innovazione negativa è la norma che sancisce che con il compimento dell'età pensionabile,

Adeguamento periodico dei contributi fissi. I contributi in misura fissa dovuti a tutte le varie gestioni amministrate dall'INPS e delle retribuzioni medie e convenzionali, vengono a partire dal 1-1-76 adeguate alla variazione del costo delta vita.

C'è qualcosa di nuovo, oggi, sotto il sole regionale italiano. Non più lo strapotere democirstiano fatto di clientele e di buste alla mano. Non più lo strapotere fanfaroniano fatto di spavalde iniziative contrarie al buon governo umano.

Non più le leccate tanassiane tanto desiderate da certe categorie democristiane.

Da oggi, 15 GIUGNO 1975, spira aria nuova nelle regioni italiane, olezzata dai sì conferiti dal popolo alle forze di sinistra.

Da oggi più vivi saranno i rossi tramonti della sera, mentre la gente in un più giusto domani spera. GAG

DALLA QUINTA
TRA PENSIONE E INDENNITA' DI DISOCCUPAZIONE
UNO STIVALE NUOVO

Uomo?

No, sfruttato. Mi presento: Sono lo sfruttato tal dei tali che ha sempre sopportato. che poco ha incamerato, ma esageratamente dato. Sono il tartassato. che ha tanto pagato. Sono il licenziato che ha tribolato. Sono il superammalato, malcurato, umiliato. tamponato. Sono colui che ha sognato, ma in realtà lo sventurato, il tiranneggiato.

Sono lo spiantato che ha scampato di essere scannato. Sono un maleducato per aver detto a perdifiato: Abbasso l'arbitrato «. Sono l'ammogliato arrabbiato per le poche volte che ha apparecchiato. Sono tutto ciò che di dorato ha visto soltanto l'anello da sposato. Sono, sì, il disperato perchè sfruttato, emarginato. Imbrigliato, ma non il rassegnato, affinché un giorno l'egoismo umano sia giustiziato dal sopravvento del proletariato.

Precisazioni v

Riferendomi alla piattaforma rivendicativa del 22-6-71 con l'accordo raggiunto il 28-7-71 e decorrente con il 1-6-71; ricopio, dal Costruttore del maggio '72 in cui è riportato il testo dell'accordo, il capoverso 6) FERIE:

L' azienda concordando con il parere dei lavoratori d'eliminare le differenze normative tra gli operai e gli impiegati accetta di portare le ferie degli operai pari a quelle degli impiegati. Onde dilazionare i costi derivanti da questo accordo il raggiungimento della parità viene effettuata in tre periodi ed esattamente nel modo seguente: segue tabella dimostrativa con la quale con il giugno '73 c'era la parità effettiva.

Con la firma del contratto nazionale di lavoro del '73 ci sono state delle ulteriori modifiche alle ferie; ma cò che a me sembra che il principio della parità suindicato e riferito all'accordo interno del '71 non venga per niente rispettato a danno degli operai perchè nel '74 e quest'anno, le ferie vengono calcolate sulla base di 5 giorni settimanali per gli impiegati e di 6 giorni per gli operai, attaccandosi a non so quale cavillo, con l'eloquente verità che la parità non esiste.

In merito vorrei spendere qualche rigo su un'altro problema di recente attualità e mi riferisco al premio di Pasqua e Ferragosto che certo non per nostra comodità viene pagato una sola rata a giugno, già in qualche occasione è stato menzionato anche se per errore quattordicesima mensilità per quanto mensilità non si tratta bensì di 100 ore di premio a Pasqua e 100 ore di premio a Ferraoosto che per rivalutazione sono diventate 173 per cui la matematica è un'opinione in quanto 100 più 100 uguale 173 e non 200.

LA VERA GRANDE SODDISFAZIONE

Cervelli e corpi diversi :n un mondo eguale.

Sperando in una chiarificazione in una prossima pubblicazione del nostro igornale dato il generale interesse degli argomenti ed in vista della battaglia contrattuale del prossimo autunno inivo l'augurio di buone, serene e distese vacanze.

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GAG UN LAVORATORE

La rassegnazione fa parte del sistema psicologico dell' uomo ed agisce sia a livello individuale che di gruppo.

Il nostro inconscio è continuamente sollecitato da ansie e insoddisfazione.

Premessa: poichè in qualsiasi sistema sociale, le nostre ansie e le aspirazioni non potranno mai essere soddisfatte per la differenzazione che esiste fra inconscio e realtà.

La frustazione, si manifesta quando le concentrazioni di energie psiche che inconsciamente mettiamo a disposizione per il raggiungimento di uno scopo, non si consumano a tale fine, perchè degli ostacoli si interpongono al suo raggiungimento; quando la frustazione permane si passa alla alienazione.

L'alienazione (altro concetto psicologico) è una condizione dell'uomo a cui è impesita la possibilità di operare investimenti psichici per cui procura in noi uno stato d'oppressione, d'angoscia, di aggressività, qualunquismo e quindi totale rassegnazione.

E' noto a tutti che l'individuo soffre del complesso d'inferiorità a tutti i livelli, uno dei tanti motivi è il fatto che il nostro sistema sociale è sprovvisto di qualsiasi garanzia d'istituzione sociale, perciò tenta continuamente di rangiungere queste garanzie per soddisfare-le sue ansie (naturalmente ouesto processo avviene a livello d'inconscio).

Questa realtà se calata nel ndstro ambiente sociale e lavorativo, presenta degli aspetti dei oliali vorremmo fare alcune considerazioni.

L'Italia è al primo posto tra i paesi cosiddetti industrializzati per auanto riguarda il tasso d'infortuni sul lavoro, questo fenomeno è dovuto principalmente a due fattori:

l'obbiettivo che si è prefisso la classe dirigente è meno di perseguire il massimo profitto non curandosi del prezzo sia in vite umane che in salute che veniva pagato dalla classe lavoratrice;

il processo tecnologico gestito dai padroni, ha visto come prima istanza lo sfruttamento scien-

tifico della manodopera imponendo il conceto macchina-uomo.

Analizzando bene il problema è facile capire che la massa lavoratrice che si aspettava dal progresso tecnologico tutti quei benefici, che l'intelligenza umana ritengono possibili, non vedendoli realizzati, cade in uno stato di rassegnazione totale convincendosi erroneamente che le cose a questo punto non potranno più essere cambiate.

A queste conclusioni siamo spinti da parte di chi ha gestito politicamente il processo tecnologico, tutto questo facendo perno sulla quasi totale mancanza d'istruzione e di inconsapevolezza per certi problemi.

Opqi siamo contesto globale dove ci si rende conto che non è più possibile accettare con rassegnazione, dato che il profitto ha messo in pericolo la stessa esistenza dell'uomo, vedi l'altissimo

tasso d'inquinamento della natura che non è certo possibile rimediare con delle pezze ma occorre che il movimento operaio solleciti con forza delle leggi che colpiscano in modo radicale l'attuale sistema produttivo che impongano il rispetto della natura e quindi dell'uomo.

Sono questi i motivi per cui deve scattare in noi quella carica di combattività che si tramuti in una giusta pressione politica verso tutti gli istituti democratici che ci rappresentano e non abbandonarci alla rassegnazione che è molto utile solo a chi ha interessi precisi di sfruttare e speculare queste nostre debolezze.

L'uomo è abbastanza intelligente per rendersi conto che se per ristabilire il giusto equilibrio uomo-natura è necessario togliere dalla scena politica tutti questi padroni ciò non esiterà a farlo.

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UN LAVORATORE

Notizie del Coordinamento

Elezioni alla Sede

Verbale di elezione delegati d'a- GUSSONI CARLO . . N. 1 zienda su una lista aperta com- NORFINI GIULIO . N. 1 posta dai seguenti candidati:

CHIODINI TINA

COLOMBA ROSANNA

Il nuovo Consiglio di Sede e delle Filiali sarà pertanto composto dai seguenti nominativi:

Milano, 3-7-75

Riunione del Comitato di Coordinamento - Sede e stabilimenti di Sestri Levante e Corbetta.

A fronte di una preoccupante situazione del paese per quanto riguarda le prospettive di ripresa economica, l'aumento della Cassa Integrazione e dei licenziamenti, dopo un ampio dibattito con un proficuo scambio di informazioni, il Comitato di Coordinamento ha rilevato con soddisfazione che malgrado il nostro gruppo abbia risent1to della crisi generale e soprattutto dell' insicurezza di prospettive nella ripresa economica, grazie alla buona efficienza dell'Ufficio Commerciale, la situazione non è così precaria come si vuol far credere.

Si è constatato che rispetto alle richieste dell'Ufficio Commerciale, spesso la produzione è inadeguata.

Questo dipende anche dall'allineamento della nostra Direzione Generale con la politica della Confindustria tesa al recupero della mobilità e della flessibilità della forza lavoro e all'uso strumentale dell'attuale situazione di crisi per recuperare posizioni sul terreno --del- potere che le Classe Operaia ha conquistato in questi ultimi anni.

E' stata fissata una nuova riunione per venerdì 18 luglio p.v. a Sestri Levante per approfondire gli argomenti da trattare in un prossimo incontro con la Direzione Generale della Società.

COMINI GUIDO

GULMINI MARIO

LA NOVARA CESARE

MINERI MARIAGRAZIA

MUNFORTI MASSIMO

OLDANI FRANCO

PRAVETTONI DANIELE

SBABO ANTONIO

SGARELLA GIANCARLA

11 giorno 19-6-75 alle ore 15 hanno avuto luogo fra i dipendenti della Sede le elezioni dei cinque membri del Consiglio di Sede e delle Filiali che affiancheranno i Signori Tosatto Michelangelo (Segrate) e Cloralio Francesco (Torino), già eletti dai Delegati delle Filiali el corso della riunione svoltasi presso la Sede il 7-4-75.

DIPENDENTI N. 164

ELETTORI N. 164

ASSENTI N. 25

ASTENUTI N. 3

VOTANTI N. 136

SCHEDE BIANCHE N. 2

SCHEDE NULLE . N. 4

VOTI VALIDI . . N. 130

COMINI GUIDO . N. 20

SGARELLA G.CARLA . N. 8

BRUSCHINI MILENA . N. 3

GIUSSANI FABRIZIO . N. 1

LA NOVARA CESARE

PRAVETTONI DANIELE

CLORALIO FRANCESCO

MUNFORTI MASSIMO

GIANNONI SERGIO

GULMINI MARIO

TOSATTO MICHELANGELO

ESITO VOTAZIONI:

LA NOVARA CESARE . N. 92

MUNFORTI MASSIMO N. 7t

GULMINI MARIO . . N. 68

PRAVETTONI DANIELE N. 55

GIANNONI SERGIO . .N. 47

OLDANI FRANCO . . N. 44

CHIODINI GINA . N. 31

MINIERI M.GRAZIA N. 30

SBABO ANTONIO . . N. 26

COLOMBA ROSANNA N. 23

Apprendiamo con piacere la notizia dell'elezione di Giannoni Sergio, a delegato del Consiglio delta Sede, per avere ottenuto la fiducia da parte dei lavoratori nonostanle non fosse presente nella lista dei candidati da eleggere.

11
Coordinamento FIT -
Comitato di
Ferrotubi

Incrocio proletario

VERTICALI

1) jtichieste del movimento operaio. 2) Un periodo della Terra. 3) Scelta di un popolo per un mondo migliore. 4) Nel mezzo. 5) Paese del Medio Oriente. 6) Taranto. 7) Nero in francese. 8) Fu ucciso dat • carosello - della celere. 9) Nelle cosche mafiose si lava col sangue. 10) Rimane. 11) Popolo della Mesopotamia. 12) Negazione. 13) Aeroporti. 14) Le prime tre vocali. 15) E' implicato nello scandalo bancario assieme ad alcuni esponenti DC. 16) Iniziali di Schubert. 20) Quello diplomatico gode di molte immunità. 21) Ripara dalle intemperie. 23) E' interesse di tutti salvaguardarla. 25) A noi. 29) Città dove nell'ora in cui i lavoratori si recano al lavoro il trasporto è gratis (sigla). 30) Separa í vani. 31) In francese si pronuncia ua. 36) Giornale di centro. 37) Ora. 39) Danimarca-Norvegia. 40) Ente inutile sostituito dalla Gescal (rivelatosi uguale al primo). 41) In venti e in trenta. 45) Ucciso dai fascisti in Piazza Cavour. 46) A davanti a vocale. 47) Lo era Milano durante le 5 Giornate. 48) Si costituì in Repubblica con la Rivoluzione di Lenin. 50) Nome di donna. 52) Denominazione volgare ai comunisti. 55) Moro di Venezia. 56) Ente fallimentare per la ricostruzione industriale. 57) A te. 59) Compongono lo scheletro. 60) Collega di Knaus, 62) Hanno cambiato solo la sigla ma l'imposta rimane. 64) Lo sport preferito dai ricchi annoiati. 66) Nome di donna. 67) Ognuno ce l'ha. 68) Ente mutualistico inefficiente. 75) Articolo romanesco. 76) Il 15 giugno ricevette il consenso di oltre 11 milioni di voti. 78) Centro Addestramento Reclute.

ORIZZONTALI

1) La fecero i partigiani contro I invasore nazista e i suoì alleati. 10) Ravenna. 12) Centro Spaziale USA. 15) Cognome e nome di un noto Frank. 17) La si usa per prendere in giro qualcuno. 18) Dieci alla rovescia. 19) La praticavano comunemente i Faraoni. 22) Presidente di un impero statale privatizzato con i soldi dei cittadini. 24) Precede simile 25) Serve per nutrirsi. 26) Può essere canina, asinina. convulsiva. 27) Falco con un solo occhio che tenne calda la situazione nel Medio Oriente. 28) Vietare con autorità. 30) Si forma quando un gruppo di persone fanno attività politica. 32) Unione Donne Italiane. 33) Aosta. 34) E' al centro degli scandali che stanno sommergendo il mito USA 35) Sacrificò la propria vita per liberare l'Italia dal fascismo. 38) Movimento di liberazione. 40) Le prime d'incentivo. 42) Pronome personale. 43) Viene dopo il din e il don. 44) Ente statale che avrebbe dovuto portare benessere con la ricerca petrolifera. 45) Fuggi da Saigon carico d'oro ma con le mani sporche di sangue fraterno. 49) La più importante è quella Antonelliana. 51) Arezzo. 53) Nome di donna. 54) Lo ha lo Stato con la riforma fiscale. 58) Alimento cinese. 61) Movimento estremista cileno. 63) Città dove ha sede lo stabilimento Fiat. 64) Fu Armatore greco. 65) Nome di Gag. 69) Numero. 70) Metallo prezioso. 71) Iniziali di un Omar attore. 72) Preposizione semplice. 73) Preposizione articolata. 74) E' addossato in maggior parte alle masse popolari. 77) Automobil Club Italia. 79) Dentro il. 80) Segretario della CGIL. 81) Sotto fu trovato il corpo di Feltrinelli. 82) La metà di un osso. 83) Ci si trova di fronte chi non sa decidersi. 84) Ci si trovò !Italia a causa del fascismo. 85) Lo è la Traviata,

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