IMPORRE LA GARANZIA DEL SALARIO E DELL'OCCUPAZIONE

All'indomani della firma di tre positivi accordi, un fatto all'Assolombarda e gli altri due in azienda nei quali venivano irísobi se non brillantemente per lo meno in maniera soddisfacente alcuni problemi quali i cottimi e contottimill il premio di produzione; l'istituzione di un minimo garantito di3 elemento, il superamento della 41. ' categoria operai ed il riconoscimento del Consiglio di Fabbrica, i lavoratori della Elettrocondutture venivano "premiati" dalla direzione con la riduzione "forzata" dell'orario di lavoro.
Da tempo si ventilava da parte della direzione il provvedimento e veniva considera to come inevitabile tanto da paragonarlo ad un ciclone programmato innatestabile, le motivazioni apportate erano le solite: crisi di mercato, dovute alle scarse commesse ENEL e als ettore edilizio, concorrenze spietate, al to costo del lavoro, ecc...
A questo proposi to ci corre l'obbligo di fare un paio di riflessioni:
1 ^) - Perchè devono essere i lavoratori (e sempre loro) a pagare gli effetti di una crisi della quale non hanno nessuna col pa in quanto le "ferree leggi" deli mercato non sono certo stabilite da loro ma dai padroni che lo controllano e lo determinano ?
OrNTINI %. IN
CONTINUA LA LOTTA
GIOVEDI' 8 LUGLIO - ORE 10
MANIFESTAZIONE a Palazzo Marino ed alla Regione per richiamare l'attenzione degli enti locali sulla situazione alla
Elettrocondutture.
DALLA PRIMA
2^) - Perchè la posizione subalterna dei lavoratori deve essere sempre considerata una valvola di sfogo sulla quale operare appena si intravede una situazione di pesantezza economica o produttiva ?
3") - Perchè questa strana "logica" deve essere subita esclusivamente dai lavoratori i guaii oltretutto devono assumersi responsabilità che a loro non competono in simili circostanze ma che sono solo dei padroni e del tipo di organizzazione economico-produttive volute e create da loro?
Dare per immutabili questi fenomeni significa battere una linea difensiva e perdente per i lavoratori e avvallare uno stato di suddittanza permanente dalla quale gli unici a trame vantaggio saranno i padroni.
Per questo l'immediata reazione di tutti i lavoratori della Elettrocondutture ha un gran de valore e assume una enorme rilevanza indipendentemente dai risultati finali che si otterar no.
Per questo le manifestazioni che abbiamo fatto e che faremo hanno un grosso significato politico e sociale perchè dimostrano la volontà di cambiare le cose che non vanno e impegnano direttamente il mondo imprenditoriale a intraprendere una nuova strada che abbia come caposaldo la garanzia del salario e del lavoro per i lavoratori perchè solo così si avrà un sistema economico e produttivo in espansione e più solido di quello attuale.
La lotta dei lavoratori fa "esplodere" le contraddizioni insite nel sistema, è necessario che ognuno si assuma le responsabilità che gli competono e siccome i lavoratori le loro responsabilità se le sono assunte da sempre, oc corre che i padroni, i dirigenti da zienda, gli specialisti dell'economia si assumano finalmente le loro perchè i lavoratori non sono più disponibili a subire le conseguenze degli errori, degli sprechi, delle crisi determinati da impostazioni sbagliate ed assurde.
Accordo Assolombarda
Addì 15 giugno 1971, in Milano
tra l'Associazione Industriale Lombar,'a in persona dell'Avv. Salvatore Arengi che rappresenta ed assiste la Ditta ELETTROCONDUTTURE
Kesente nelle persone dei Sigg.: Rag. Amaldo Gentili e Sig. Tullio Sauri
e i Sindacati Provinciali dei lavoratori:
FIOM - presehte nella persona del Signor
Cesare Moreschi
FIM - presente nella persona del Signor
Giampiero Colombo
UILM - presente nella persona del Signor
Mario De Mas
e la Commissione Interna e i Rappresentanti sindacali aziendali
è stato convenuto quanto segue:
- Il premio di produzione di cui all'art.3parte comune - del C.C.N.L. viene elevato per l'anno 1971 a L. 120.000.= annue pro-capite comprensive di tutti gli istituti contrattuali.
- La curva d.?; guadagni di cottimo viene modificata con decorrenza 1 ^ luglio 1 971 secondo il diagramma allegato.
- I compartecipazionisti (aziendalmente denominati concottimisti) fruiranno con decorrenza 1 ^ luglio 1 971 delle seguenti percentuali della media dei cottimi di sta bilimento:

manovali di 3 categoria: 46% servizi e attrezzeria e quadri: 60% preparatori : 71 %
- I valori del terzo elemento aziendale ven gono fissati, scorporando fino a concorren za i relativi importi dai superminimi e dal
3- elemento h atto, nelle misure seguenti:
categoria super L .150= orarie
L .1 00= orarie
L. 40= orarie
L. 32= orarie
L. 24= orarie
Agli impiegati e agli equiparati verranno assicurati trattamenti corrispondenti e proporzionali.
Letto, confermato e sottoscritto.

Accordi aziendali
VERBALE DELLA RIUNIONE DEL 16/6/71
In data odierna, di comune accordo, la Commissione Interna e la direzione aziendale hanno stabilito di:
1 ) - modificare il punto 2 ) (passaggio dalla 4 alla 3A categoria operaia) dell'accordo 5/6/70 nel seguente modo:
Passaggio dalla 4 alla 3 categoria operaia ---
Nel rispetto dell'art. 42 del vigente contrattoollettivo di lavoro, a fare tempo dal 1 luglio 1 971 e senza che questo de termini diritto ad arretrati, gli operai di 4 categoria che si trovano o verranno a trovarsi nelle condizioni sotto elencate, saranno promossi alla categoria superiore:
-a) anzianità di effettivo lavoro mesi 4 compiuti oltre il periodo di prova;
b) - nelle ultime 200 ore lavorata a cottimo abbiano raggiunto la R.100;
c) - siano in grado e siano stati messi in grado di effettuare più di un lavoro.
Gli operai concottimisti saranno promossi alla categoria superiore quando si troveranno nelle condizioni indicate al puntò a).
Per periodo di "anzianità di effettivo lavoro" si intendono 4 mesi di effettiva presenza al lavoro.
Pertanto la somma dei periodi di assenza darà luogo ad un prolungamento di uguale durata del periodo di effettiva presenza al lavoro, ad esclusione di quelli dovuti a ferie.
Non saranno altresì presi in considerazione:
- i periodi di assenza inferiori ai 15 giorni solari;
- il periodo di assenza di 15 gior ni solari consecutivi ove questo sia l'unico periodo di assenza effettuato dal dipendente nel corso dei 4 mesi.
La promozione decorrerà, per gli assunti dal 1 al 15 del mese, dal 1'4 giorno del mese in cui maturano l'anzianità stabilita e, per gli assunti tra il 16 e l'ultimo giorno del mese, dal 1 - giorno del mese successivo a quello ,:n cui hanno maturato l'anzianità .
2 ) - che il premio di produzione venga liqui dato in due rate: un acconto prima delle ferie ed il saldo con il saldo della retribuzione del mese di febbraio dell'anno successivo cui esso si riferisce.
3-) - integrare l'accordo stipulato presso l'As solombarda in data 15/6/71 e pertanto hanno precisato che i valori del 3" elemento per le categorie impiegatizia ed intermedia, a bre tempo dal 1 A luglio 1 971, saranno i seguenti:

Impiegati di 1 -•cat.super L. 54.000.= Impiegati di 1 ^ cat. L. 35.000.= Impiegati di 2-•cat. L.1 2.000.= Impiegati di 3-•cat. L. 8.000.= Impiegati di 4"•cat. L. 3.970.=
Equiparati di 1 -•cat. L. 12.000.= Equiparati di 2-•cat. L. 8.000.=
Consiglio di fabbrica
In data 16/6/71 la Commissione Inter na e la Direzione aziendale si sono riunite — per addivenire, di comune accordo e secondo le modalità più sotto esposte, al
1 ) - riconoscimento del Consiglio di Fabbrica composto da N. 25 delegati, come da tabella allegata, modificabile in funzio ne del variare delle forza dei reparti e degli accordi sindacali nazionali (vedi contratto di lavoro e accordo interconfederale sulle Commissioni Interne del 18/4/1966).
2^) - tutti i componenti del Consiglio di Fabbrica saranno tutelati nel modoprevisto dall'accordo interconfederale sulle Commissioni Interne e dell'art. 19 dello Statuto dei lavoratori (legge N. 300 del 20/5/70).

3 ) - Il Consiglio di Fabbrica riassume in sè le mansioni della Commissione Interna e dei Rappresentanti Aziendali Sindacali stabilite dal Contratto Nazionale di Lavoro, dall'accordo interconfederaie sulle Commissioni Interne e dallo Statuto dei lavoratori ed e-
splica la sua attività per mezzo del Comitato Esecutivo.
- Agli appartenenti il Comitato Esecutivo sarà riservato l'attuale trattamento previsto per i membri della Commissione Interna ed inoltre tutte le agevolazioni previste dall'accordo aziendale del 27/3/69.
5) - Ai rimanenti 18 membri del Consiglio di Fabbrica sono riservate, come or. ganizzazione, N. 1.600.= ore annuali complessive. Dette ore potrdhnb essere usufruite in maniera diversa dai singoli consiglieri.
6^) - I consiglieri avranno la possibilità , durante il lavoro e su richiesta del lavoratore interesswto, di spostarsi nell'ambito del proprio reparto, previa segnalazione al Servizio del Personale, per esplicare le funzioni previste dall'accordo interconfederale sul comportamento delle Commissioni Interne e dallo Statuto dei lavoratori. Durante le pause e gli intervalli potranno recarsi nei reparti ove non si svolge lavoro.
- Il Consiglio di Fabbrica per le sue riunioni utilizzerà il locale a disposizione degli organismi aziend.)li già usato dalla Commissione Interna.
- Il Consiglio di Fabbrica può riu — nirsi in qualsiasi momento con un preavviso al Servizio del Personale di 48 ore.
9 ) - In occasione delle elezioni del Consiglio di Fabbrica e dei membri sostituti, l'azienda si comporterà come si è comportata per l'elezione della Commissione Interna. Ad elezioni avvenute il Consiglio di Fabbrica comunicherà alla direzione i 25 nominativi dei suoi componenti e i nominativi dei 7 membri dell'Esecutivo che verranno nominati Rappresentanti Azienchli Sindacali delle Organizzazioni Sindacali, secondo quanto previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro e dallo Statuto dei Lavoratori.
La mancata nomina di tutti i membri dell'Esecutivo a Rappresentanti Azidndali Sindacali comporterà la decadenza del presente accordo
10') - Allegato al presente accordo si consegna il regolamento elettorale del Consiglio di Fabbrica.
UNA IMPONENTE E COMBATTIVA MANIFESTAZIONE
Con quattro decisi scioperi a cui hanno aderifo tutti i lavoratori ed una combattivo manifestazione per le vie di Milano e davanti alla Prefettura i lavoratori dellaE lettrocondutture hanno dimostrato la ferma volontà di lottare uniti e con decisione per raggiungere un accordo che garantisca salario e continuità di la varo.
Con questa manifestazione si è conclusa la prima settimana di lotta , essa è stata una manife stazione entusiasmante, fianco a fianco sfilava no le ragazze in grembiule rosso e le tute — bleu dei magazzinieri e degli attrezzisti, le pa role d'ordine scandite con forza per tutto il per corso, l'incessante suono dei fischietti e delle campanelle, lo sventolare delle bandiere, erano gli aspetti più indicativi e salienti di una mani festazione piena di decisione e combattività, una manifestazione che rimarrà una positiva er indimenticabile esperienza di lotta dei suoi 600 partecipanti.
I cartelli inalberati dai manifestanti richiamava no l'attenzione dell'opinione pubblica sulle rivendicazioni e siri motivi della lotta:
garanzia del salario
difendiamo l'orario ed il posto di lavoro i padroni sbagliano, i lavoratori pagano il prefetto deve interval ire paghino i padroni
queste le scritte sui cartelli e scandite a voce con forza e convinzione da ragazze, donne e uomini convinti più che mai di avere ragiae di non essere responsabili della situazione della Elettrocondutture, nè di averla voluta.
Parlando con lavoratrici anziane esse ci ricordavano tutti gli anni di lavoro spesi alla Elettrocondutture fin da quando era una piccola fabbrica, una di esse diceva commossa: "dopo tanti anni di lavoro in questa fabbrica, ora che sono vicina alla pensione, non merito di essere trattata così"; altri imprecavano con rabbia contro l'incapacità dei dirigenti dell'azienda e sulla loro super

ficialità dirigenziale.
Davanti alla Prefettura una delegazione composta da sindacalisti, membri di Commisiione Interna e delegati di reparto, si è recata dal vice prefetto - Dottor Moteria - esposte le richieste riguardanti: la garanzia del salario, la salvaguardia del posto di lavoro ed il ritorno rapido alla normalità di lavoro, il vice prefetto si è impegnato a convocare le parti per ricercare un accordo.
Al ritorno dopo mezzogiorno il corteo sfilava sul viale Monza fra la palese solidarietà della popolazione e gli applausi e l'incoraggiamento dei lavoratori delle altre fabbriche usciti sui marciapiedi dai bar e dalle fabbriche. Dopo questa manifestazione se con la direzione della Elettrocondutture non si perverrà ad un positivo accordo, altre ne seguiranno, ormai i lavoratori della Elettrocondutture hanno dimostrato di essere più che mai pronti e decisi.
Primo risultato della nostra mobilitazione
SECONDO INCONTRO IN PREFETTURA
Lunedì 5 luglio in Prefettura ai Sindaca ti ed alle rappresentanze dei lavoratori il vice prefetto - Dottor Materia - ha comunicato il risultato avuto nei contatti intercorsi con l'azienda . Queste le risposte:
1^) - La direzione della Elettrocondutture si è dichiarata disposta a limitare a 3 me si il periodo di cassa integrazione;
2A) - Non vi è stata nessuna assicurazione che non vi saranno licenziamenti, su
ORE DI PRODUZIONE IN MENO
La Elettrocondutture nella zona di Gorla è la più grossa fabbrica e per questo riveste una grossa importanza sia dal lato economico che sindacale.
Se le decisioni della direzione della Elettrocon dovessero prevalere sulla tenace lot ta dei lavoratori, avremmo on la riduzione dell'orario di lavoro a 32 ore settimanali, 45 ore circa di produzione in meno mensili per ogni lavoratore e nell'ambito dei sei mesi di cassa integrazione programmati dalla direzione vi sarà una perdita secca di 190.000 ore di produzione.
Sulla Cassa Integrazione (pagata dalla collettività) e sui lavoratori peseranno 95.000.000 di salario in meno con una conseguente cadu-
questo l'azienda ha dichiarato che non può prevedere il futuro:
3^) - Nessuna offerta è stata avanzata per integrare da parte dell'azienda il salario perso dai lavoratori.
Al di là ci tre mesi al posto di sei (tra l'altro non ancoracssicurati ) di fatto vi è stato un NO su tutte le altre richieste.
La delegazione sindacale e la rappresentanza dei lavoratori hanno espresso insoddiffazione per le risposte avute e hanno confermato con forza le richieste precedentemente presentate, inoltre si è insistito per un incontro con l'azienda presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro.
Il vice prefetto ha dichiarato che riferirà all'azienda e che darà una risposta in merito entro mercoledì 7 luglio.
ta dei consumi anche nella zona e quindi vi sarà un ulteriore appesantimento della situazio nei economica e di ripresa produttiva. Questa è la situazione che si sta creando nel nostro paese per la mancanza di una politica di programmazione e di riforme e per errori di impostazione economica e produttiva avvenuti anche alla Elettrocondutture di cui i lavoratori non hanno nessuna colpa.

In questi mesi la destra economica e politica compresi alcuni eminenti personaggi del governo e della economia italiana sono impegnati in una forsennata campagna antioperaia ed antisindacale scatenata attraverso la stampa cosidetta di informazione' come il "Corriere della Sera" e la Rai-TV, i lavoratori vengono tacciati di essere dei fannulloni pronti a scioperare e mettersi in malattia ed in infortunio pur di non lavorare, i sindacati vengono definiti degli irresponsabili e su di noi tutti si cerca di scaricare responsabilità che come alla Elettrocondutture non sono certamente nostre.
E' chiaro che qui si sta borando, si vuole ancora una volta ridimensionare quelle conquiste dei lavoratori strappate con dure lotte, si vuo le sulla pelle delki popolazione attiva e più sana del nostro paese , scaricare le contraddizio ni di un sistema economico e produttivo caotico, che non tiene in nessun conto l'aspetto umano , si tenta accora una volta di salvagu®r dare profitti e privilegi dei padroni e dei loro apparati imFroduttivi e costosissimi che incidono sempre di più nell'economia a danno dei lavoratori.
Alcuni dati come esempio:
in Italia su 55 milioni di abitanti, 12 milioni sono popolazione scolastica e infantile, 8 milioni sono pensionati, 1 milione e più sono disoccupati, 1 milione e mezzo sono in cerca di prima occupazione, 18 milioni soltanto è la popolazione attiva (una delle percentuali
più basse d'Europa), totale 40 milioni circa . A questo punto viene da chiederci e tutti gli altri come vivono? Quello che noi sappiamo è che la maggioranza di essi vivono molto me glio dei lavoratori, per non parlare poi dei
milionari e dei miliardari. Perciò chiediamo a chi detiene le redini del potere ed ai benpensanti del nostro paese per chè non si comincia da lì a colpire veramente e fare un pò di pulizia e non degli onesti lavoratori compresi quelli della Elettrocondutture?
